Ultimo aggiornamento 22 Marzo, 2018, 09:10:06 di Maurizio Barra
Trump alla Cina, penalità per 50 mld
Nyt, oggi l’annuncio.Stretta anche sugli investimenti di Pechino
NEW YORK22 marzo 201805:05
– NEW YORK, 22 MAR – Donald Trump sarebbe pronto ad annunciare oggi nuove tariffe e sanzioni contro la Cina per un valore di almeno 50 miliardi di dollari. Lo riporta il Nyt, spiegando che la mossa viene motivata con la necessità di punire Pechino per il furto di segreti tecnologici e commerciali. Le misure colpiranno l’import cinese in cento categorie commerciali, dalle calzature all’elettronica, e imporranno restrizioni agli investimenti cinesi negli Usa. L’annuncio alla vigilia dell’entrata in vigore dei dazi su acciaio e alluminio.
Zuckerberg chiede scusa, servono regole’Vogliono usarci per influenzare voto di metà mandato’
NEW YORK22 marzo 201805:12
– NEW YORK, 22 MAR – “Chiedo scusa e sono disponibile a testimoniare davanti al Congresso americano”: lo ha detto Mark Zuckerberg in una intervista alla Cnn, la prima dopo lo scandalo dei dati personali raccolti su Facebook e utilizzati per scopi politici. Zuckerberg ha spiegato di essere disponibile anche all’ istituzione di nuove regole per i social network.
Zuckerberg è sicuro che si voglia ancora una volta sfruttare la piattaforma di Facebook per influenzare le elezioni, e lancia l’allarme in vista del voto di metà mandato in cui gli americani rinnoveranno gran parte del Congresso. “Sono certo che c’è una seconda edizione di tutto quello che è stato lo sforzo della Russia nel 2016, ci stanno lavorando. E sono certo che ci sono nuove tattiche che dobbiamo essere sicuri di individuare e fronteggiare”.
Borsa: Milano apre in calo dello 0,55%Indice principali titoli a quota 22.694 punti
MILANO22 marzo 201809:03
– MILANO, 22 MAR – Piazza Affari ha aperto l’ultima seduta della settimana in calo dello 0,55% a quota 22.694 punti.
Mercato indossabili 2018 a 133 mln unitàAnalisti, ‘i consumatori iniziano a capirne l’utilità’
ROMA22 marzo 201809:34
ROMA – Gli smartwatch avranno di più dei famosi 15 minuti di popolarità: nei prossimi anni vedranno le vendite aumentare a cifra doppia, affermandosi presso una fetta più ampia di pubblico. La previsione arriva dagli analisti di Idc, secondo cui quest’anno le vendite mondiali di dispositivi indossabili come orologi e bracciali ‘smart’ aumenteranno del 15% a 133 milioni di unità. Nei prossimi cinque anni, le vendite registreranno un tasso annuo di crescita composto del 13,4% nei prossimi cinque anni, raggiungendo 219,4 milioni di pezzi nel 2022.
“I consumatori stanno finalmente iniziando a capire l’utilità di uno smartwatch”, spiega l’analista Jitesh Ubrani. “Allo stato attuale traina l’uso nell’attività sportiva, ma i pagamenti e la messaggistica mobile stanno iniziando a prendere piede”.
Accanto a questo, prosegue l’esperto, gli utenti sono attratti anche dalla connettività cellulare, che sta facendo emergere altre tipologie d’uso come ad esempio lo streaming musicale.
La popolarità degli smartwatch non farà comunque sparire la domanda di bracciali smart e orologi basici come quelli ibridi dall’aspetto classico: i due prodotti – conclude l’analista – continueranno ad avere mercato grazie ai prezzi bassi e alla facilità d’uso.
Miami, eliminata GiorgiL’azzurra è stata sconfitta dalla croata Vekic in due set
ROMA22 marzo 201809:25
– ROMA, 22 MAR – Ieri la Vinci, oggi la Giorgi. E’ cominciato e subito è finito il ‘Miami Open’ per le tenniste azzurre, entrambe eliminate al primo turno al torneo americano.
Nella notte italiana, sui campi in cemento del Tennis Center di Crandon Park, in Florida, infatti anche la 26enne marchigiana Camila Giorgi è stata eliminata, per mano della croata Donna Vekic, per 6-0 7-5. Ieri era stata eliminata Roberta Vinci.
Fuori a sorpresa anche Serena Williams, sconfitta per 6-3 6-2 dalla giapponese Naomi Osaka, fresca vincitrice a Indian Wells Oggi al torneo di Miami scendono in campo altri pezzi da novanta del tennis femminile, a cominciare dalla numero uno del mondo, la romena Simona Halep che affronterà la francese Oceane Dodin, numero 98 del ranking. Mentre la ceca Karolina Pliskova, numero 6 del mondo, se la vedrà con la russa Ekaterina Makarova (36), che l’ha sempre bautta in due set nelle tre sfide precedenti. Infine la tedesca Angelique Kerber (10) sarà opposta alla svedese Johanna Larsson (76).
Golf, in Texas male i big, bene MolinariKo Johnson, McIlroy e Mickelson. L’azzurro ha battuto Kizzire
ROMA22 marzo 201809:33
– ROMA, 22 MAR – Partenza in salita per molti big nel WGC Dell Technologies Match Play di golf, secondo dei quattro tornei stagionali del World Golf Championships, il mini circuito mondiale. Inizio super, invece, per Francesco Molinari. In Texas mercoledì nero per Dustin Johnson, Rory McIlroy, Phil Mickelson e Tommy Fleetwood. Il primo, campione uscente e leader mondiale, ha perso a sorpresa il primo match contro l’austriaco Bernd Wiesberger (n.56 al mondo). Mentre il nordirlandese, fresco vincitore dell’Arnold Palmer, è stato battuto dal rookie del PGA Tour Peter Uihlein. Stesso risultato per Mickelson (che recentemente s’è imposto nell’ultimo WGC in Messico), piegato dal connazionale Charles Howell III. Cade anche Fleetwood: il vincitore della Race to Dubai 2017 ha avuto la peggio nello scontro tutto britannico con Ian Poulter. Grande vittoria per Molinari. Unico azzurro in gara, il torinese ha sconfitto l’americano Patton Kizzire, attualmente al 2/o posto della FedEx Cup.
San Francisco mette al bando le pellicceE’ la più grande città negli Usa a vietarne la vendita
NEW YORK22 marzo 201805:32
– NEW YORK, 22 MAR – San Francisco dice basta alla vendita delle pellicce e a tutti i capi di abbigliamento fatti con pelliccia animale, diventando la più grande città degli Stati Uniti a istituire il divieto.
Il bando è stato approvato all’unanimità dalle autorità cittadine ed entrerà in vigore nel gennaio del 2019. In California il divieto già vige nelle città di Berkeley e West Hollywood.
Usa: bufera di neve, saltano 5 mila voliConsolato di Ny al lavoro per aiutare gli italiani bloccati
NEW YORK22 marzo 201805:35
– NEW YORK, 22 MAR – La costa orientale degli Stati Uniti è ancora alle prese con la bufera di neve e i forti venti che da ore stanno sferzando in particolare le città di Boston, New York e Washington. Ancora in forse per domani la riapertura delle scuole e degli uffici pubblici in molte aree. I maggiori disagi riguardano però gli aeroporti, con quasi 5 mila voli cancellati. Problemi anche negli scali internazionali del Jfk e di Newark, già colpiti duramente dalla tempesta di qualche settimana fa. Molti i turisti che ieri si sono visti cancellare il volo e ancora in attesa di imbarcarsi. Anche il consolato italiano di New York nelle ultime ore ha lavorato senza sosta per dare assistenza ai connazionali rimasti bloccati nella Grande Mela, in costante contatto con le compagnie aeree che lavorano alla riprogrammazione delle partenze e con gli alberghi per dare una sistemazione di emergenza a chi ha dovuto passare ancora una notte in città.
Texas:confessione Unabomber su cellularePolizia, ‘non si tratta di odio razziale,solo giovane a disagio’
NEW YORK22 marzo 201807:16
– NEW YORK, 22 MAR – Mark Anthony Conditt, l’Unabomber di Austin, ha lasciato una confessione registrata sul suo telefono cellulare. Lo ha svelato la polizia, spiegando che l’audio dura 25 minuti e non fa riferimento a nessun tipo di odio razziale o di altro genere. “E’ solo l’urlo di un giovane con molte difficoltà che parla delle sfide della sua vita che, spiega, lo hanno portato a questo punto”, racconta il capo della polizia. Conditt aveva 23 anni. Si è fatto esplodere dopo aver seminato il terrore per una settimana con una serie di pacchi bomba che hanno ucciso due persone e ferito altre cinque. Nella sua casa sono state altre componenti per realizzare ordigni ed esplosivo artigianale. Gli agenti temono ci possano essere in giro ancora pacchi e invitano la popolazione al massimo della vigilanza.
Russiagate: Mueller vuole sentire TrumpCnn, individuati coi legali del tycoon argomenti da affrontare
NEW YORK22 marzo 201807:36
– NEW YORK, 22 MAR – Il procuratore generale che indaga sul Russiagate, Robert Mueller, vuole interrogare Donald Trump per saperne di più sul licenziamento dell’ex capo dell’Fbi James Comey e dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Michael Flynn. Lo riportano alcune fonti alla Cnn, spiegando che Mueller avrebbe individuato insieme ai legali di Trump quattro argomenti principali sui quali concentrarsi durante la prevista testimonianza del presidente Usa. Gli altri due temi sono innanzitutto il ruolo avuto da Trump nelle affermazioni fatte dal figlio Donald Jr nel giugno 2016 a proposito di un suo incontro con un’emissario russo, Natalia Veselnitskaya, alla Trump Tower di New York. Dietro quelle dichiarazioni si sospetta l’ingerenza diretta di Trump che, a bordo dell’Air Force One di ritorno dalla Germania, aiutò nella stesura del comunicato incriminato. Il quarto argomento su cui Mueller vuole fare delle domande al presidente riguarda proprio quell’incontro alla Trump Tower.
Sarkozy, ‘vivo inferno calunnia’Media, ha detto ai magistrati che lo hanno messo sotto inchiesta
PARIGI22 marzo 201808:39
– PARIGI, 22 MAR – L’ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, messo sotto inchiesta per il sospetto finanziamento libico alla sua campagna elettorale 2007, ha dichiarato di vivere “l’inferno della calunnia”: a riprodurre quella che sarebbe stata la sua dichiarazione ai magistrati che lo hanno interrogato è oggi il sito online del quotidiano Le Figaro.
“Dall’11 marzo 2011 vivo l’inferno di questa calunnia”, ha dichiarato Sarkozy ai giudici, denunciando l’assenza di “prove materiali” nelle accuse contro di lui.
L’ex capo dello Stato è sotto inchiesta da ieri sera per “corruzione passiva”, “finanziamento illegale della campagna elettorale” e “ricettazione di fondi pubblici libici”.
Francia: scioperi contro riforme MacronDisagi treni e aerei, manifestazioni convergono alla Bastiglia
PARIGI22 marzo 201809:37
– PARIGI, 22 MAR – Traffico ferroviario molto rallentato, voli annullati, scuole chiuse: statali e ferrovieri scendono in piazza oggi contro i progetti di riforma del governo, “per un servizio pubblico di qualità e per la difesa del loro statuto”, secondo le parole d’ordine delle 180 manifestazioni previste in tutto il Paese. Quelle di Parigi – da una parte gli “cheminot”, i ferrovieri, dall’altra gli statali (ospedalieri, insegnanti, impiegati ma anche studenti) – convergeranno nel primo pomeriggio alla Bastiglia. Per quanto riguarda di ferrovieri, si tratta – secondo i 7 sindacati che partecipano alla mobilitazione – di un “primo avvertimento” in vista dei tre mesi di agitazioni “a macchia di leopardo” (2 giorni su 5) previste da aprile a giugno. Di fronte alla protesta unitaria, la prima grande sfida sociale per il presidente Emmanuel Macron, il governo dichiara “fortissima determinazione a proseguire le trasformazioni” della Francia, assicurandosi – “che i fili della concertazione e del dialogo siano sempre in funzione”.
Università di Berkeley ha 150 anni, culla della rivolta degli studenti e primati Nobel Ruolo chiave nella bomba atomica. Kamala Harris per il discorso ai laureandi 2018
NEW YORK22 marzo 201808:39
E’ uno degli atenei più famosi al mondo, fu al centro del movimento di protesta giovanile degli anni ’60 in America, e tra i suoi professori conta ben 94 premi Nobel: l’Università della California, a Berkeley, la più antica dello stato, quest’anno compie 150 anni.
Il college fu fondato il 23 marzo del 1868, e al suo interno sono avvenute scoperte e ideate invenzioni che hanno cambiato il mondo: i suoi scienziati di fisica ebbero un ruolo chiave nello sviluppo della prima bomba atomica durante la seconda guerra mondiale e della bomba ad idrogeno poco dopo. Da quel momento in poi l’Università ha gestito i due principali laboratori di armi nucleari della nazione, oggi usati a scopi pacifici, di Livermore e Los Alamos. E, ancora, i suoi esperti hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo del laser, hanno isolato il virus della poliomielite, scoperto il vaccino per l’influenza e il plutonio negli anni Quaranta. Solo per citarne alcuni.
Ma Berkeley e’ stata anche centrale nel movimento studentesco, e considerata il fulcro americano della controcultura degli anni Sessanta. Tutto e’ partito infatti nel con il Free Speech Movement, il primo atto di massa di disobbedienza civile in un campus universitario negli anni Sessanta, cui presero parte migliaia di studenti. Il movimento di protesta ebbe origine durante l’anno accademico 1964-1965 e fu senza precedenti per l’epoca: gli studenti chiedevano che l’amministrazione dell’ateneo togliesse il divieto del campus di praticare attività politica e di riconoscere il loro diritto alla libertà di espressione e alla libertà accademica.
E da li’, nei campus americani la protesta giovanile ha unito gruppi e ceti sociali agli antipodi. Sono gli anni in cui il movimento dei diritti civili infiamma l’America dopo l’assassinio del presidente John F. Kennedy nel 1963, e in cui gli studenti si schierano contro la Guerra del Vietnam. Il movimento ha plasmato fino ad oggi il dialogo politico americano, e la storia della rivolta di Berkeley e’ arrivata anche sul grande schermo con The Strawberry Statement, tradotto in italiano in Fragole e sangue, un film del 1970 ispirato ad un romanzo di James Kunen.
Nell’anno del suo 150esimo anniversario, a tenere il tradizionale discorso ai laureandi 2018 sarà la senatrice democratica della California Kamala Harris, considerata colei che “incarna molti degli ideali della University of California at Berkeley”.
Moro: scritta Br su nuovo monumento in via Fani Inaugurato nei giorni scorsi nel quarantennale della strage
ROMA22 marzo 201809:59
Imbrattato il monumento che ricorda le vittime dell’agguato di via Fani, quando quarant’anni fa fu rapito dalle Brigate Rosse il presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro. Sulla stele che ricorda i nomi dei cinque uomini della scorta dello statista uccisi dai terroristi è stata dipinta la sigla BR con il colore rosso. Il monumento era stato inaugurato il 16 marzo scorso, nell’anniversario della strage, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.