Ultimo aggiornamento 17 Aprile, 2018, 15:27:03 di Maurizio Barra
Android P avrà funzionalità iPhone
Barra con meno pulsanti e più comandi con gesti
– Android si avvicina all’iPhone X, inserendo una barra centrale dei comandi ed il supporto alle ‘gesture’. Sul blog degli sviluppatori di Mountain View è apparsa una immagine che confermerebbe le nuove funzionalità, ed è stata subito notata dai siti specializzati in tecnologia. Le novità potrebbero essere lanciate il prossimo 8 maggio, data in cui inizia la conferenza degli sviluppatori di Google, solitamente palcoscenico di tutte le novità.
Il pulsante centrale di Android, in pratica, diventerebbe una linea orizzontale, come l’iPhone X, ma tenendo le funzioni di prima. Scompare del tutto il pulsante delle app recenti, sarà sostituito probabilmente da un movimento dal basso per accedere all’elenco del multitasking. E ci potrebbe essere anche un movimento a partire da sinistra del dispositivo per passare rapidamente alla pagina o all’app precedente, un po’ come succede ora con un doppio tap sul pulsante app recenti.
Amazon, in Usa rinuncia alla distribuzione farmaciCnbc, mercato troppo complesso
– Amazon ha rinunciato per ora ai suoi piani per aggiungere anche i farmaci con ricetta ai prodotti distribuiti, soprattutto per le complessità di questo tipo di mercato rispetto agli altri. Lo ha rivelato la Cnbc, citando fonti interne all’azienda. L’azienda di Jeff Bezos voleva entrare nel mercato all’ingrosso di farmaci e dispositivi attraverso forniture a grandi ospedali e catene di cliniche da parte della propria divisione Amazon Business.La compagnia non è però riuscita a convincere i potenziali clienti ad abbandonare il sistema di approvvigionamenti tradizionale e si è scontrata anche con il problema di dover costruire un network logistico molto più complesso per poter garantire il corretto stoccaggio dei farmaci, molti dei quali hanno bisogno di mantenere la catena del freddo. Negli Usa la compagnia continuerà comunque a vendere farmaci da banco e forniture mediche di base, dai guanti sterili alle siringhe. I rumors hanno già fatto salire le quotazioni dei distributori ‘tradizionali’, rileva la Cnbc. “Gli ospedali hanno stretto alleanze con i fornitori esistenti – spiega alla rete Tom Cassels, analista di Leidos Health -. E’ molto difficile replicare l’esperienza di vendita di Amazon nel settore della salute”.
Facebook: raccogliamo dati come Google e TwitterInformazioni anche da non iscritti, come fanno altre aziende
A distanza di una settimana dalle audizioni di Mark Zuckerberg al Congresso Usa, Facebook pubblica un lungo post in cui spiega come raccoglie dati, anche quando un utente non e’ collegato o iscritto alla piattaforma. E lancia una stoccata alle altre aziende tecnologiche. “Una pratica comune nel settore”, che attuano anche Google, Twitter e LinkedIn.A scriverlo David Baser, product management director del social network da settimane sulla graticola per il caso Cambridge Analytica. L’intento è di rispondere a quelle domande che sono rimaste senza risposta alle audizioni, come quella che riguarda la profilazione da parte di Facebook di persone che non sono utenti del social network.”Quando visiti un sito o un’applicazione che utilizza i nostri servizi, noi riceviamo informazioni anche se non hai eseguito il log-in o non sei iscritto a Facebook. Questo avviene perché le applicazioni e i siti non sanno chi stia usando la nostra piattaforma”, spiega il manager.
Hard Questions: What Data Does Facebook Collect When I’m Not Using Facebook, and Why?
Facebook, in Usa class action su riconoscimento voltoIstanza del 2015, utenti lamentano violazioni e mancata richiesta consenso
Via libera negli Stati Uniti ad una class action nei confronti di Facebook per il sistema di riconoscimento facciale. L’ok è arrivato da un giudice federale, in seguito alla richiesta inoltrata da un gruppo di consumatori.Come scrivono i media Usa, il giudice ha riconosciuto l’uso illegale del sistema nelle foto, senza il permesso degli utenti.Il giudice distrettuale degli Stati Uniti, James Donato, ha stabilito alla Corte federale di San Francisco che un’azione collettiva è il modo più efficace per risolvere la disputa.”Continuiamo a credere che il caso non abbia alcun merito e ci difenderemo”, ha spiegato la società in una nota. Un gruppo di utenti ha fatto causa nel 2015, lamentando violazioni di una legge dello stato dell’Illinois sulla privacy delle informazioni biometriche.
Google, migliaia di app su Play store violano la privacy dei bimbiStudio Usa, raccolgono dati personali di ‘under 13’
NEW YORK – Migliaia di app gratuite disponibili su Google Play Store potrebbero violare la legge sulla protezione della privacy dei bambini, ‘seguendoli’ sul web. E’ quanto rivela uno studio riportato dal Washington Post e condotto su 6.000 app, molte delle quali raccolgono dati personali di bambini con meno di 13 anni senza il consenso dei genitori.”E’ un fallimento del mercato”, afferma Serge Egelman, co-autore dello studio e responsabile della ricerca sulla privacy all’Università della California.”Prendiamo in seria considerazione lo studio, di cui stiamo esaminando i risultati. Proteggere i bambini e le famiglie è una priorità assoluta e il nostro programma Designed for Families richiede che gli sviluppatori rispettino requisiti specifici che vanno ben oltre le norme standard di Google Play. Se un’app risulterà violare le nostre policy, prenderemo provvedimenti. Apprezziamo sempre il lavoro che i ricercatori svolgono nel contribuire a rendere l’ecosistema di Android più sicuro”, lo dice un portavoce di Google a proposito dello studio riportato dal Washington Post e condotto su 6.000 applicazioni.