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Ultimo aggiornamento 21 Aprile, 2018, 02:52:17 di Maurizio Barra

Ecco Daisy, il robot che smonta 200 iPhone all’ora
Apple vara iniziative per Giornata della Terra

20 aprile 201814:20

Apple si mobilita per la Giornata della terra, il 22 aprile. La società di Cupertino fa delle donazioni e lancia il robot Daisy che disassembla iPhone per recuperare materiali preziosi.Ecco Daisy all’opera:

“Siamo costantemente al lavoro per trovare soluzioni per affrontare il cambiamento climatico e conservare le preziose risorse del nostro pianeta. Stiamo rendendo più facile possibile per i nostri clienti riciclare i nostri dispositivi e fare qualcosa di buono per il pianeta attraverso il programma GiveBack”, afferma Lisa Jackson, Vice President Environment, Policy and Social Initiatives di Apple.Fino al 30 aprile, per ogni dispositivo riciclato o permutato, la società farà una donazione all’organizzazione Conservation International per sostenere i suoi sforzi per preservare e proteggere l’ambiente. L’organizzazione è attiva in oltre 30 nazioni, in sei continenti.Infine Daisy, il nuovo robot Apple per il riciclo “rappresenta il modo più efficiente per recuperare in quantità maggiore i materiali di valore contenuti nell’iPhone”: è in grado di smontare fino a 200 iPhone all’ora, rimuovendo e separando i componenti, in modo da permettere ad Apple di recuperare materiali. La scorsa settimana, Apple ha annunciato che le sue strutture globali sono ora alimentate con energia pulita al 100 percento.
Audiweb, a febbraio 34,2 milioni italiani onlineIn 13 milioni navigano solo da dispositivi mobili

20 aprile 201814:20

Gli utenti italiani online a febbraio sono stati 34,2 milioni, pari al 62,4% della popolazione dai 2 anni in su. Di questi 13 milioni hanno navigato esclusivamente da dispositivi mobili. Sono i dati diffusi da Audiweb. Nel giorno medio – specifica – sono stati 26,5 milioni gli italiani online, con 2 ore e 26 minuti di tempo speso per persona.Per quanto riguarda la fruizione dai differenti dispositivi rilevati, nel giorno medio a febbraio risulta che 13,6 milioni di italiani dai due anni in su hanno navigato da un pc e 22,7 milioni di italiani maggiorenni anche da smartphone e tablet, con 13 milioni di questi che hanno preferito navigare esclusivamente da dispositivi mobili. Audiweb spiega che a trainare resta la navigazione da ‘mobile’ che vede coinvolti, in generale, il 51,8% degli italiani maggiorenni e, più in dettaglio, la quasi totalità dei giovani online (il 61,4% dei 18-24enni e il 60% dei 25-34enni), il 57,2% dei 35-54enni e il 38% degli ‘over 55’.In sintesi, per quanto riguarda il tempo dedicato all’online, in questo mese di rilevazione risulta che “il 77% del tempo complessivo dedicato alla fruizione di internet è stato generato dagli accessi da ‘mobile’, le donne hanno dedicato all’online 26 minuti in più rispetto agli uomini, il tempo quotidiano dedicato alla fruizione di internet supera la media generale nel caso della popolazione più giovane, con 2 ore e 40 per i 18-34enni, arrivando alle 2 ore e 34 minuti nel caso dei 35-54enni.

Facebook: da revisori ok a privacy anche dopo Cambridge AnalyticaE social vuole ‘spostare’ 1,5 mld utenti in California

20 aprile 201814:23

Una società di revisione incaricata di monitorare Facebook per le autorità americane, anche dopo la fuga di dati di Cambridge Analytica, ha affermato che il social network disponeva di protezioni sufficienti per la privacy. I fatti risalgono allo scorso anno e sono riportati dal New York Times. La società si chiama PricewaterhouseCoopers (Pwc) e il rapporto è stato presentato all’inizio dello scorso anno alla Federal Trade Commission (Ftc), l’antitrust americana. Nel frattempo, secondo l’Irish Times, Facebook sarebbe intenzionata a portare tutti gli utenti extra-europei, circa un miliardo e mezzo, sotto la legislazione californiana, sottraendoli dunque ai paletti sulla privacy in arrivo con il nuovo Regolamento europeo (Gdpr) in vigore dal 25 maggio.Proprio pochi giorni fa la piattaforma ha annunciato modifiche, in particolare su teenager e riconoscimento facciale, nel rispetto di queste nuove norme. Novità che a questo punto dovrebbe valere solo su meno di 400 milioni di utenti a fronte dei 2 miliardi profili nel mondo.Il rapporto alla Ftc di cui parla il Nyt, è una delle numerose revisioni periodiche che venivano fatte sulla società di Mark Zuckerberg dal 2011, a cui era stata richiesta l’adozione di misure per prevenire l’abuso delle informazioni degli utenti e per informarli su come queste erano state condivise con altre società. “I controlli sulla privacy di Facebook funzionavano efficacemente”, scrive Pwc nel rapporto che comprende il periodo che va dal 2015 al febbraio 2017, quando la raccolta di dati di Cambridge Analytica era già avvenuta e il social network ne era consapevole. “Lo abbiamo considerato un caso chiuso, ci sbagliavamo”, ha affermato Zuckerberg alle Commissioni Usa qualche giorno fa.

Videogiochi: mercato in crescita, a 1,5 mld nel 2017Gran parte del fatturato arriva dalla vendita di software e app

20 aprile 201815:39

Si conferma anche nel 2017 la crescita del mercato dei videogiochi in Italia. Con un giro d’affari di 1,5 miliardi di euro, i games registrano un andamento positivo in tutti i suoi segmenti, come console (+8,6%), accessori (+10,5%) e software fisico (+7%).Divertimento, interazione, intrattenimento, competizione e immersività: questo rappresentano i videogiochi per gli italiani, secondo il rapporto annuale sul settore presentato oggi dall’Aesvi, l’associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia. Gran parte del giro d’affari è riservato al software, che ha registrato nel 2017 un fatturato di 1 miliardo di euro: 370 milioni di euro per i videogiochi nel classico formato disco, 385 milioni per le app e 294 milioni per il digital download. E’ di 428 milioni di euro, invece, il fatturato del comparto hardware, vale a dire console e accessori. In crescita non soltanto la vendita delle console più tecnologiche (+8,6%) ma anche di quelle in stile retro, con un peso del 7,8% sul totale del mercato console.”I risultati del 2017 sono molto soddisfacenti. Il mercato è in perfetta salute e in continua evoluzione e soprattutto è lo specchio di un’industria solida e con grandi prospettive di sviluppo – le parole di Paolo Chisari, presidente Aesvi -. Il nostro pubblico diventa sempre più ampio perché il videogioco è l’intrattenimento per eccellenza del nostro tempo e perché è sempre più spesso utilizzato anche in famiglia come momento di condivisione tra genitori e figli”.l mercato dei videogiochi diventa sempre più trasversale con 6 genitori su 10 che affermano di giocare con i propri figli, considerando il videogioco un’attività divertente da fare in famiglia, un modo piacevole per passare del tempo insieme. A rivelarlo è il rapporto annuale sui videogames stilato dall’Aesvi, l’associazione che rappresenta l’industria dei videogiochi in Italia.Nel 2017, secondo la ricerca, il 57% della popolazione compresa fra i 16 e i 64 anni, corrispondente a circa 17 milioni di persone, ha giocato ai videogiochi almeno una volta negli ultimi 12 mesi. Di questi, il 59% sono uomini e il 41% donne. Per quanto riguarda le piattaforme di gioco, i dispositivi mobile come smartphone e tablet in Italia vanno per la maggiore essendo utilizzati dal 52% dei videogiocatori. Seguono le console (48%) e i computer (46%). Il genere preferito dagli italiani è l’action, scelto da più della metà dei giocatori (52%), seguito dallo sport, il più amato dagli under 34, mentre i racing games, al quinto posto dopo i casual games e i giochi adventure, mettono d’accordo oltre un terzo dei videogiocatori in tutte le fasce d’età.
Zte, da divieto export danni anche a UeSe necessario intraprenderemo azioni legali per tutela interessi

20 aprile 201815:38

Il divieto di esportare fuori dagli Usa tecnologia sensibile “non solo avrà un impatto grave sulla sopravvivenza e sullo sviluppo di Zte, ma causerà anche danni a tutti i partner di Zte, tra cui un gran numero di aziende statunitensi”. Così in una nota Zte, il colosso globale produttore di sistemi tlc di origine Cinese annunciandosi pronta ad “azioni legali” per tutela degli interessi di dipendenti e azionisti.Zte – si legge in una nota “ha lavorato diligentemente sul programma di controllo di conformità delle esportazioni, ha investito enormi risorse e ha compiuto progressi significativi dal 2016. È inaccettabile che il Bis (Ufficio dell’Industria e della Sicurezza) insista nell’infliggere ingiustamente la pena massima a Zte, anche prima del completamento degli accertamenti sui fatti, ignorando il continuo e diligente lavoro di Zte e i progressi compiuti in materia di conformità delle esportazioni e trascurando il fatto che Zte ha individuato autonomamente i problemi di conformità ed ha effettuato immediatamente un’auto-segnalazione; la società ha adottato misure nei confronti dei dipendenti che avrebbero potuto essere responsabili di questo incidente; sono state adottate immediatamente misure correttive; e un prestigioso studio legale degli Stati Uniti è stato impegnato a condurre indagini indipendenti.Zte – conclude la nota – “non rinuncia ai suoi sforzi mirati a risolvere la questione attraverso la comunicazione, ed è determinata, se necessario, ad intraprendere azioni legali per proteggere diritti ed interessi dell’azienda, dei dipendenti e degli azionisti, e per soddisfare obblighi e assumersi le responsabilità della clientela globale, utenti finali, partner e fornitori”.

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