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Ultimo aggiornamento 1 Maggio, 2018, 09:55:40 di Maurizio Barra

Apple lavora a visore per realtà mista
Cnet, arriverà nel 2020, sarà indipendente dallo smartphone

30 aprile 2018

– Apple starebbe lavorando a un visore che sfrutta sia la realtà virtuale sia la realtà aumentata. A dirlo, secondo il sito Cnet, è una fonte vicina alla compagnia.
Il dispositivo, dal nome in codice T288, sarebbe nelle prime fasi di sviluppo e potrebbe arrivare sugli scaffali nel 2020.
In base all’indiscrezione, il visore avrebbe le lenti fatte con display dalla risoluzione 8K, più elevata dei migliori televisori in commercio. Il dispositivo sarebbe indipendente e slegato da computer e smartphone, ma comunicherebbe con un box, attraverso una connessione senza fili ad alta velocità, e sfrutterebbe un processore ad hoc prodotto dalla stessa Apple.
L’indiscrezione è l’ultima che vede la società di Cupertino al lavoro sulla realtà aumentata, una tecnologia per cui il Ceo Tim Cook ha espresso più volte apprezzamento. Secondo voci risalenti all’inizio del 2017, Apple starebbe collaborando con la tedesca Carl Zeiss. Nel novembre scorso la Mela ha rilevato la società canadese Vrvana, sviluppatrice del visore Totem.

Facebook testa il pulsante ‘downvote’Freccia verso il basso o l’alto per valutare i commenti

30 aprile 2018

– Un tasto “non mi piace”, rappresentato dal pollice verso, su Facebook potrebbe non arrivare mai. Il social network sta però portando avanti la sperimentazione di un pulsante per esprimere un parere – positivo o negativo – sui commenti, in modo da favorire uno scambio di opinioni costruttivo. Dopo un test iniziale a febbraio su un gruppo di utenti statunitensi, la società sta ora proponendo la funzione a un campione di persone in Nuova Zelanda e Australia.
La novità interessa alcune pagine pubbliche. Qui gli utenti, per ogni commento scritto dagli altri sotto a un post, hanno a disposizione due nuovi tasti: “downvote e “upvote”, cioè una freccia rivolta verso il basso e una verso l’alto, con cui esprimere un giudizio negativo o positivo.
Le frecce non sostituiscono, ma si aggiungono alle “reaction”, cioè ai sei disegnini con cui si esprime la propria reazione sul social (pollice insù, cuore, faccina che ride, piange, è arrabbiata o stupita). Nella visione di Facebook, le reaction rappresentano una reazione emotiva, mentre con le frecce gli utenti dovrebbero esprimere una sorta di giudizio di merito, più razionale.
“Le persone ci hanno detto che vorrebbero vedere discussioni pubbliche migliori su Facebook, e vorrebbero avere spazi in cui utenti con opinioni diverse possono avere un dialogo più costruttivo”, ha spiegato un portavoce di Facebook. “A tal fine, stiamo eseguendo un piccolo test in Nuova Zelanda che consente alle persone di esprimere un voto positivo o negativo sui commenti”.
I commenti che ricevono più frecce in alto, considerati dunque più utili o interessanti, dovrebbero avere una visibilità maggiore, al contrario di quelli che raccolgono molte frecce verso il basso.

25 anni fa il web diventava liberoIl 30 aprile 1993 il Cern rende pubblico il codice della Rete

01 maggio 2018

Il World Wide Web, la rete che tiene insieme 4,5 miliardi di pagine, festeggia 25 anni di libertà. Era il 30 aprile del 1993, infatti, quando il Cern di Ginevra decise di mettere a disposizione di tutti, pubblicamente e senza diritti, il codice sorgente alla base della “ragnatela digitale”. Il Web è stato ideato nel 1989 da Tim Berners-Lee, un ricercatore del Cern, per favorire la condivisione delle informazioni tra i fisici di università e istituti di ricerca.La sua data di nascita ufficiale è il 6 agosto 1991, quando Berners-Lee pubblicò il primo sito web. All’inizio il Web era solo uno dei servizi di internet disponibili, ma la semplicità d’uso e soprattutto la decisione di renderlo libero ne ha favorito la rapida diffusione fino alle dimensioni attuali, con oltre 1 miliardo di siti online. La chiave di volta sono stati però i motori di ricerca – Google è oggi il più usato – che indicizzano le pagine consentendo agli internauti di trovare ciò che cercano nel mare magnum della rete.

Google, compenso medio 197.000 dollariGuerra nella Silicon Valley per accaparrarsi i migliori talenti

NEW YORK30 aprile 2018

– I dipendenti di Alphabet, la casa madre di Google, guadagnano in media 197.000 dollari l’anno. Pur trattandosi del quarto compenso piu’ alto fra le aziende quotate allo S&P 500, i dipendenti di Alphabet – riporta il Wall Street Journal – incassano in media il 18% in meno di quelli di Facebook, che hanno un salario medio di 240.000 dollari. Gli stipendi elevati dei due colossi mostrano la guerra in corso nella Silicon Valley per accaparrarsi e mantenere i migliori talenti.

Usa, consegne Amazon con auto VolvoServizio ‘In car’ in 37 città, possibile con chiave elettronica

30 aprile 2018

– Gli svedesi della Volvo hanno lanciato in 37 città degli Stati Uniti il servizio di consegna ”a bordo” dei propri veicoli delle merci acquistate tramite il noto sito di commercio elettronico Amazon. Il servizio, già sperimentato con successo dal 2015 in Scandinavia e in Svizzera, è possibile grazie alla connessione delle vetture alla rete Internet e al sistema di sblocco a distanza delle serrature dei mezzi, la cosiddetta chiave elettronica.
Attivabile con un’app, funziona con tutte le vetture dotate della piattaforma tecnologica Volvo On Call. Utilizzarlo è semplice: basta scaricare sullo smartphone il programma Amazon Key, collegare il proprio profilo registrato nel sito di commercio elettronico all’identità Volvo On Call e scegliere in fase d’acquisto dei beni la consegna ”In car”. Nella fascia oraria del giorno di recapito del pacco, il mezzo andrà posteggiato in un’area limitrofa all’indirizzo indicato dall’automobilista che sarà poi avvisato, a consegna avvenuta.

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