Ultimo aggiornamento 25 Maggio, 2018, 21:50:08 di Maurizio Barra
Kotha, donne del Bangladesh a Roma
Carnà-Rossetti firmano studio sulla comunità della capitale
ROMA25 maggio 2018 07:50 – ROMA, 25 MAG – KATIUSCIA CARNA’ e SARA ROSSETTI, KOTHA. DONNE BANGLADESI NELLA ROMA CHE CAMBIA (EDIESSE, PP. 216 – 14,00 euro). ”Roma… io vivo qua, Roma è la mia città, è tutto per me Roma”, racconta Hilda, 25 anni. ”Non mi sento a casa mia quando sto in Bangladesh – le fa eco a distanza Zahra – Infatti non vedo l’ora di tornare in Italia. Quindi per me l’Italia è tutto”. ”Sono i mariti che non le fanno lavorare, io sono fortunata perché mio marito è così aperto… tante altre donne no, le portano qui per crescere i figli e cucinare e basta. A lavoro tutti mi vogliono bene, anche quando parlano male degli stranieri poi dicono: Ma no Tasfi, tu sei diversa…”. ”Non riesco immaginare di vivere altrove – chiosa Lisa – Con i pregi e difetti, mi piace questo Paese. Non andrei mai via, non posso cambiare tutto un’altra volta”. Sono alcune delle voci al femminile protagoniste e testimoni di ”Kotha – Donne bangladesi nella Roma che cambia”, volume pubblicato da Ediesse nella collana Sessismoerazzismo e uno dei pochissimi studi sulla comunità bangladese, così poco indagata nonostante sia l’ottava comunità straniera per numero di presenze in Italia e la terza nel Lazio (IDOS e Istituto S.
pio V, 2017). Autrici sono Katiuscia Carnà e Sara Rossetti, studiose, mediatrici linguistico-culturale religiosa e insegnanti nei corsi di lingua italiana per migranti, sposate con uomini musulmani provenienti dal Bangladesh e dal Bengala occidentale, che proprio per questa loro posizione personale sono riuscite ad avere la fiducia (e le confidenze) delle intervistate. Non a caso, raccontano nel libro, le chiamavano ”Vhabi ”(moglie del fratello maggiore) e ”Apu” (sorella).
Ne è nato un racconto (”Khota”, appunto) che apre una nuova visuale su questa realtà, raccontandola dal ”dentro”: dentro le pieghe dei quartieri di Roma, dentro la comunità geo-culturale e soprattutto ”tra” le donne bangladesi, che negli ultimi anni sono cresciute in maniera esponenziale in Italia fino a rappresentare il 30% delle presenze tra i loro connazionali. I dati parlano di casalinghe e mamme, arrivate al seguito del marito (o per sposarlo), che parlano poco l’italiano e vivono a strettissimo contatto con la comunità etnica e nei quartieri a forte concentrazione immigrata. Sono donne giovani (il 62% ha meno di 29 anni), solo il 14,1% lavorerà (dato però in crescita). Ma oltre il muro dei numeri ci sono le storie, coperte da nomi fittizi, che raccontano di solitudine, diseguaglianza, oppressione, ma anche di accoglienza, forza, desiderio, a cavallo tra l’Italia e il Bangladesh, a volte con il sogno del Regno Unito all’orizzonte. La storia di Roma, capitale del Sacro, da sempre meta di grandi immigrazioni, che ne hanno cambiato la storia, il tessuto sociale, l’aspetto, si intreccia così indissolubilmente con quella di un paese lontano migliaia di chilometri, a maggioranza mussulmana ma con una minoranza hindu significativa, divenuto indipendente solo nel 1971. Accompagnati dal reportage fotografico di Alice Valente Visco e alcuni scatti di Stefano Romano, si parte in viaggio tra quartieri come l’Esquilino e Torpignattara (denominato, non a caso, Banglatown dalla stessa comunità) seguendo temi come il legame con la città, il sentirsi o meno ”a casa”, la percezione del razzismo, il rapporto con la religione, con la lingua madre, con il proprio Paese d’origine, la sua storia, la sua attualità. E si scopre un volto nuovo di Roma, dove le donne, casalinghe o imprenditrici, madri e giovani nuove italiane devono fare i conti tra ciò che ‘erano’ e ciò che ‘sono’. Tra gli occhi di chi le guarda e l’immagine di chi loro sentono di essere. Spesso, relegate in un limbo, non più a ”casa” ma non ancora integrate, eppure potenzialmente così piene di risorse.
Molestie, Weinstein si è consegnato alla polizia
Nypd, incluse accuse stupro. Ringrazia coraggio vittime
NEW YORK25 maggio 201817:20
Il produttore cinematografico Harvey Weinstein ha lasciato in manette la stazione di Polizia di New York dove si era consegnato nelle scorse ore. In una nota del Nypd si specifica che Weinstein e’ accusato fra l’altro di stupro. Le accuse prese in considerazione sono di due donne. Nella nota la Polizia di New York ringrazia “le coraggiose vittime per essersi fatte avanti e aver cercato giustizia”.Weinstein dovrà rispondere delle accuse di avere violentato una donna e di averne costretta un’altra a del sesso orale: lo riferisce la Cnn citando una fonte vicina alle indagini, mentre si attende nel giro di ore che il Mogul di Hollywood si consegni alle autorità di polizia come preannunciato. I procuratori di Manhattan avrebbero pronta per lui una incriminazione per stupro di primo e terzo grado nel primo caso, e di atti sessuali di primo grado nel secondo caso. Il produttore è indagato per reati simili anche a Los Angeles e a Londra. Il suo avvocato di New York, Benjamin Brafman, non ha voluto commentare, nè confermare se il suo cliente avesse davvero intenzione di consegnarsi, limitandosi a dichiarare che Weinstein è in questo momento molto “solo e arrabbiato”.
L’accusa mossa contro Weinstein sarebbe legata alla denuncia presentata a suo tempo dall’attrice Lucia Evans, che ha raccontato ai giornali di essere stata violentata da Weinstein nel 2004, e ad un altro caso mai confessato ai media. Il rinvio a giudizio sarebbe il primo per il produttore, accusato di molestie da decine di donne. Weinstein ha finora negato ogni addebito, affermando di non aver mai fatto sesso non consensuale con nessuna donna.
Solieri,grazie Vasco ma vado avanti soloEsce nuovo album di inediti “Dentro e fuori dal Rock’n’Roll”
ROMA25 maggio 201809:57
– ROMA, 25 MAG – C’è un po’ dei Led Zeppelin, qualcosa degli Ac/Dc, certe atmosfere beatlesiane, ma anche i Pink Floyd, Elton John e Jimi Hendrix “perché il rock’n’roll è pieno di generi e sottogeneri e la musica è senza confini”. Il nuovo disco di Maurizio Solieri, ex storico chitarrista di Vasco Rossi, è una dichiarazione d’intenti già dal titolo: “Dentro e fuori dal Rock’n’Roll”, in uscita oggi, 25 maggio per River Nile Records/Ala Bianca e distribuzione Warner Music. “Il titolo è preso da uno dei 12 brani dell’album; ho pensato dopo che potesse aver un significato più ampio, quello di dire sono dentro all’hard rock e fuori dal blues, per esempio. Io per la mia formazione, sono questo e sono quello”. I 12 brani, sette dei quali strumentali, spaziano negli stili musicali: “tanta musica con un taglio internazionale ma dal cuore fortemente italiano”. Alle spalle una lunghissima collaborazione con Vasco.
“Bellissima, oltre che lunga. Un onore essere stato sul palco del Modena Park, peccato averlo fatto solo per una canzone”.
Umbria jazz a Pechino con Bosso-KarimaProtagonisti concerto National center for performing arts
PERUGIA25 maggio 201811:31
– PERUGIA, 25 MAG – Umbria jazz torna in Cina. Il 26 maggio, sul prestigioso palcoscenico del National center for the performing arts di Pechino saliranno il Fabrizio Bosso quartet e Karima, ospite speciale Rosario Giuliani.
Uj ha tenuto nel Paese orientale numerosi concerti negli ultimi tre anni.
Per la prima volta è stato scelto il National center for the performing arts di Pechino, una struttura che ricorda un’astronave, situata alle spalle di Piazza Tienanmen. Questa iniziativa – sottolinea Umbria jazz – “conferma, anzi segna un salto di qualità, nella presenza del festival all’estero, con la mission di promuovere la musica ed i musicisti italiani e nello stesso tempo il turismo e le eccellenze della sua terra di origine. Un compito che il festival si è sempre assunto, in collaborazione con le istituzioni, a partire dalla Regione Umbria”.
Uj ha rivolto “un ringraziamento particolare” all’ambasciata d’Italia e all’Istituto italiano di cultura di Pechino.
Ok a Stato Sociale in piazza MaggioreIl concerto era stato bloccato dalla soprintendenza di Bologna
BOLOGNA25 maggio 201812:17
– BOLOGNA, 25 MAG – Il concerto dello Stato Sociale il 12 giugno si terrà in Piazza Maggiore, a Bologna. E verrà allestito anche il Guasto Village in zona universitaria. Lo ha annunciato il capo di gabinetto del sindaco Valerio Montalto appena uscito dal vertice in Prefettura. Un incontro, a cui ha partecipato anche il soprintendente pro-tempore Andrea Capelli per fare il punto sugli eventi dell’estate che erano stati, inizialmente, fermati proprio dalla soprintendenza. “Il concerto si svolgerà regolarmente e anche il Guasto Village come erano stati progettati – ha detto Montalto – tutto andrà come previsto. Ringraziamo il prefetto e il soprintendente Capelli per la disponibilità a lavorare. È stata una mattinata di lavoro positiva”.
La famiglia italiana oggi in fotografiaEsposizione frutto progetto Fiaf, 313 gli autori selezionati
BIBBIENA (AREZZO)25 maggio 201812:27
– BIBBIENA (AREZZO), 25 MAG – Documentare e interpretare la famiglia italiana contemporanea alla luce delle trasformazioni epocali che hanno riguardato i diversi ruoli dei suoi componenti, le identità sessuali, le esigenze economiche, il ruolo della donna, la presenza di immigrati e italiani di nuova generazione e molti altri aspetti che modificano continuamente un’idea di famiglia che per molti anni era apparsa congelata nelle sue statiche certezze. Questo l’obiettivo del progetto fotografico nazionale ‘La famiglia in Italia’, lanciato da Fiaf (Federazione italiana associazioni fotografiche) nel marzo 2017, e dal 16 giugno fino al 9 settembre in mostra al Centro italiano della fotografia d’autore (Cifa) di Bibbiena (Arezzo).
Il progetto ha raccolto 12.780 immagini inviate da 742 autori, tra questi 313 quelli selezionati per un totale di circa 1.300 fotografie. I campi di indagine hanno riguardato tematiche classiche, come la nascita della coppia o il rapporto con i genitori e con gli anziani ad altre relativamente nuove quali l’omosessualità e la riproduzione assistita, la famiglia multietnica e quella mononucleare. Il progetto è stato supportato da Fujifilm.
Nuova architettura italiana in RussiaPremiato lo stile che lascia spazio alla personalita’
ROMA25 maggio 201812:33
– ROMA, 25 MAG – Addio alla vecchia edilizia a basso costo dall’impronta impersonale: la Russia cerca un nuovo stile per l’edilizia economica popolare, spazzando via la vecchia immagine dei grandi casermoni, tutti uguali, che non lasciano spazio alla personalita’, puntando ora su un progetto italiano, ideato da due giovani architetti italiani, Marco Tanzilli e Cladia Ricciardi, entrambi under 30. Per andare in questa direzione “Open International Competition for Standard Housing and Residential Development Projects” fondato per trovare i nuovi standard per l’edilizia, indetto dal ministero delle costruzioni russe, ha riconosciuto ad un progetto tutto made in Italy il primo posto su una selezione che ha visto concorrere studi da tutto il mondo. In tutto circa 300 partecipanti da 39 paesi (di cui 17 dall’Italia), da una giuria internazionale presieduta dall’ex vice Primo Ministro Russo Igor Shuvalov.
Le opere di Vincenzo Dazzi per GazaA Milano tornano le ‘inquietudini febbrili’ degli anni ’70
MILANO25 maggio 201812:57
– MILANO, 25 MAG – Tornano a Milano “le inquietudini febbrili della fine degli Anni 70, la provocazione e l’allegria, la rabbia e la ribellione, quella disperata voglia di sperimentare tutto e di assaltare il cielo. Tornano in modo inconsueto attraverso le opere e la vita, conclusasi tragicamente, di un artista che allora era poco più di un ragazzo”, Vincenzo Dazzi. E’ il ‘mood’ descritto dalla sorella dell’artista Michela, giornalista Rai, in cui ci trova proiettati entrando alla mostra ‘Al di là di sé’. Questa stasera alle 18.30 l’inaugurazione (resterà aperta fino al 27 maggio) allo Spazio Percorsi di via Kramer 32 con il critico d’arte Tommaso Trini. “Voglio che le sue opere vivano” dice Michela e per questo ha donato 63 ‘guazzi’ con colori ad acqua ad ACM Casa delle Culture per sostenere le adozioni a distanza di bambini con l’Associazione Al Najdah di Gaza.
– MILANO, 25 MAG – Nato a Treviso nel 1943 (dove la famiglia era sfollata) viene mandato in collegio a Milano al San Celso. Poi in Svizzera si diploma all’Accademia di Belle Arti di Sion. Nel 1968-69 partecipa alla contestazione della Triennale di Milano e della Biennale veneziana. Nel 1972 proprio alla Biennale viene esposta la sua ‘Macchina per la tortura’. “Nella Milano di quei giorni il clima era molto pesante. La polizia cominciò a seguirlo, era un contestatore – ricorda Michela – Alcuni artisti si rinchiusero in una galleria per giorni e si disse che avevano fatto uso di droghe pesanti, fu allora che lo presero”. Arrestato nel 1975, nei pressi del bar Giamaica in Brera, il quartiere degli artisti milanesi, viene rinchiuso nel manicomio di Aversa negli anni in cui erano rinchiusi cutoliani e giovani legati al terrorismo, negli anni delle rivolte che hanno portato alla luce quello che succedeva in quell’ospedale psichiatrico che si meritò l’appellativo di ‘lager’. “Anche lui aveva subito violenze enormi” racconta Michela e quando esce Vincenzo porta i segni degli elettroshock, il ritorno in famiglia non basta a ritrovare la serenità, “era ormai una persona senza età, vuoto e disperato” e muore per overdose a Roma a soli 35 anni.
Campagna digital Carpisa girata a IschiaScatti Summer in Italy tra i Giardini Poseidon e Chiesa Soccorso
ROMA25 maggio 201813:57
– ROMA, 25 MAG – La nuova campagna digitale delle borse Carpisa, “Summer in Italy”, interpretata dall’attrice italiana Ludovica Bizzaglia, dal top model Fabio Mancini, dall’attrice greca Katerina Geronikolu, dalla modella polacca Kluadia Halejcio, dal ristoratore Cristiano Piccirillo, è stata girata nell’isola di Ischia. Ambientata tra i suggestivi Giardini Poseidon, l’antica Chiesa del Soccorso e il celebre Hotel Regina Isabella, la campagna rappresenta una nuova pagina del racconto di Carpisa dell’Italian lifestyle e della valorizzazione della bellezza e tradizione del nostro territorio. Summer in Italy è infatti un viaggio nella storia, nei colori di luoghi immortalati per rispecchiare la collezione del brand.
La nuova collezione di borse Carpisa è ispirata alle giungle tropicali, alle atmosfere marine e alle stampe etniche.
Tonalità piene e brillanti spiccano sui tessuti leggeri nelle maxi-shopper da spiaggia e da città, sfiziosi pon-pon e mini-nappe personalizzano zaini morbidi e capienti.
Premio Andersen, un testo anche da CinaTra eventi pianista Nyman e youtuber Cellucci
GENOVA25 maggio 201814:11
– GENOVA, 25 MAG – Il pianista inglese Michael Nyman e lo youtuber Marco Cellucci, protagonista sul social network ‘musical.ly’, saranno tra gli ospiti della 51/ma edizione del Premio Andersen e del festival collegato, in programma dal 7 al 10 giugno a Sestri Levante (Genova). Il premio dedicato alle fiabe inedite ha superato gli oltre mille elaborati provenienti da tutto il mondo compreso uno anche dalla Cina. La rassegna è stata presentata a Genova dal sindaco di Sestri Levante Valentina Ghio e dal direttore artistico della manifestazione Leonardo Pischedda. Il testimonial del festival sarà il cantautore Dario Brunori che si esibirà nella baia di Sestri con il suo nuovo spettacolo. “Dedicato al tema ‘tra passato e futuro’ – ha spiegato Pischedda – il premio è pronto a ospitare i vincitori del concorso e gli eventi del festival a partire dal giorno dell’inaugurazione, il 7 giugno, quando il corteo dei bambini invaderà le strade, certificando l’inizio ufficiale della manifestazione”.
Catturate Riina, Ultimo e i suoi in tvIl 26/5 su Rai1 l’intervista agli uomini che fecero l’impresa
ROMA25 maggio 201818:26
Venticinque anni fa a Palermo fu arrestato Totò Riina dal capitano Ultimo e dai suoi uomini dei Reparti operativi speciali dei carabinieri. Come andò quella caccia segreta, durata 6 mesi, iniziata dopo i boati di Capaci e via D’Amelio? Come andò quel giorno cruciale a Palermo e i giorni a seguire? Cosa è accaduto a Ultimo e ai suoi uomini negli anni successivi? Lo raccontano – per la prima volta – i protagonisti di quella impresa, in un una lunga intervista-reportage firmata e realizzata da Pino Corrias e Renato Pezzini per Rai1: ‘Catturate Riina!’ in onda sabato 26 maggio in seconda serata – dove il capitano ultimo e i suoi uomini raccontano di quando furono incaricati dal Comando di dare la caccia a ‘La belva’, dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio. In video si si sentiranno parlare solo gli uomini che nel 1993 misero le manette a Totò Riina (le interviste realizzate in località non identificabile con un set dalla scenografia asettica ndr).
Sentiremo le voci di Ultimo, Arciere, Aspide, Omar, Vichingo raccontare e raccontare.
Sergio De Caprio, ex Capitano Ultimo, ora colonnello, è allenato a vivere mimetizzato da quando Cosa nostra lo ha condannato a morte. Dal giorno in cui con la sua dozzina di uomini della Crimor, dopo duecento giorni di indagini, appostamenti e notti insonni bloccarono dentro al traffico di Palermo l’auto su cui viaggiava Toto Riina, il capo dei capi di Cosa nostra, gli spalancarono la portiera, lo sfilarono dal sedile, lo stesero sull’asfalto a faccia in giù, gli dissero “Carabinieri! Sei in arresto” e gli serrarono le manette ai polsi, sigillando l’ultimo giorno di libertà di Riina, dopo 23 anni, 6 mesi e 8 giorni di latitanza. Era il 15 gennaio 1993.
Ore 9,01.
Pochi minuti prima i suoi uomini – infilati dentro la Balena, un furgone blu posteggiato sul marciapiede opposto – avevano fotografato la piccola Citroen guidata da Salvatore Biondino, che scivolava con passeggero a bordo in mezzo alle sette auto meticce appostate lungo le vie di accesso al comprensorio di ville di via Bernini 54. Aspettavano quell’auto da quando il pentito Balduccio di Maggio aveva riconosciuto, in una registrazione filmata davanti a quei cancelli, Ninetta Bagarella, la moglie di Riina. Le auto degli investigatori si mettono in scia. Un chilometro di traffico, fino allo slargo del Motel Agip sulla circonvallazione, quando le auto accerchiano la piccola Citroen, e i ragazzi scendono, bloccano, arrestano, e poi filano via, senza luci, senza sgommate, senza sirene, verso l’approdo della Caserma Bonsignore, dove in un minuto si irradia la notizia che allaga le agenzie di stampa, le redazioni, i telegiornali: arrestato Salvatore Riina, il capo dei corleonesi.
Da quella straordinaria vittoria contro la mafia, la vita investigativa di Ultimo e del suo gruppo di uomini invisibili è diventata una salita. C’è stato lo smantellamento della squadra.
Arciere è finito a Pinerolo, Vichingo in una stazione di carabinieri ad Alessandria, Aspide a Campobasso, Omar si è congedato.
Da venticinque anni vivono nell’ombra, questa è la loro storia.
Il Fulgore di Dony, l’amore devoto di Pupi AvatiRegista bolognese con film tv su Rai1 il 29 maggio in prime time
ROMA25 maggio 201819:59
– Fulgore è sinonimo di splendore, luminosità, lucentezza, scintillio, sfavillio, brillantezza, fulgidezza. Per essere capaci di fulgore occorre emanare luce propria, oppure, come nel caso di alcune pietre preziose, riflettere nelle mille sfaccettature, una luce esterna”. Così il regista Pupi Avati presenta il suo film tv, “Il fulgore di Dony”, in onda martedì 29 maggio in prima serata su Rai1.
E il fulgore è quello della protagonista Dony Chesi, interpretata dall’attrice Greta Zuccheri Montanari (vista in ‘L’uomo che verrà’), ragazza capace di un amore e di una devozione incondizionati. Dony (Donata) è una liceale bolognese studiosa, non appariscente e appassionata di danza classica, ma la prima volta in cui la conosciamo è di fronte a uno psichiatra che cerca di capire come sia possibile che sia accaduto quello che è accaduto. È a lui che la giovane racconta la sua storia: come a seguito di un incontro fortuito si sia innamorata del giovane sportivo, brillante e bellissimo Marco (Saul Nanni, star della serie ‘Alex & Co.’ e come lo ritrovi per caso in una corsia d’ospedale, vittima di quello che sembra un banale incidente di sci. I due ragazzi sembrano legare e Dony immagina una grande storia d’amore. Ma l’incidente non è banale: Marco ha subito un danno neurologico che lo porta a rifugiarsi nell’ombra della sua camera, con l’unica compagnia dell’amore disperato e protettivo di sua madre (Lunetta Savino).
‘Il fulgore di Dony’ è il film tv che il grande regista italiano firma anche come autore con Tommaso Avati, e che vede accanto ai due giovanissimi protagonisti (Greta Zuccheri Montanari e Saul Nanni). Nel cast oltre ai due giovani attori e a Lunetta Savino è la madre dello sventurato ragazzo, destinato ad un futuro incerto e complicato. Ambra Angiolini è la mamma della giovane protagonista del film tv di Avati, è una donna che cerca con tutte le sue forze di far comprendere alla figlia le difficoltà della vita cui va incontro e i pericolosi condizionamenti cui ritiene sia stata oggetto.
Mentre Giulio Scarpati e Andrea Roncato sono rispettivamente i padri di Dony e Marco, Alessandro Haber lo psichiatra chiamato a valutare quello che appare solo come l’ennesimo caso di disagio adolescenziale. “Il fulgore di Dony”, una produzione Rai Fiction prodotta da Antonio Avati per DueA Film.
E Dony per stare accanto a Marco scivola a sua volta in una situazione che i suoi genitori non comprendono. Ma tutto ha un senso. “La vicenda umana della mia Donata Chesi – aggiunge Pupi Avati – soprannominata Dony, la scelta che il suo profondo sentimento del vivere le fa fare, merita quel sostantivo che ha guadagnato innamorandosi dell’amore, forse del bisogno, smisurato di lei che prova un giovane suo coetaneo disabile e destinato a veder aggravarsi inesorabilmente le sue condizioni”. Per il regista è questa “la sfida del film, rendere vera, credibile, azzardare addirittura che diventi condivisibile la scelta di Dony. Una scelta probabilmente anacronistica, contro tutto e tutti, in un presente che pare premiare solo l’egoismo.
Non sapremo mai se Dony Chesi abbia letto il discorso della montagna del Vangelo di Matteo o abbia ascoltato le sollecitazioni di Papa Francesco, tuttavia in quel “beati i misericordiosi perché troveranno misericordia” c’è tutto il fulgore della sua scelta”.
Asta Bolaffi,monete banconote e medaglieOltre duemila lotti a Torino, valore supera il milione e mezzo
TORINO25 maggio 201814:51
– TORINO, 25 MAG – Oltre duemila lotti e una base d’asta che supera il milione e mezzo di euro. Sono i numeri della vendita di monete, banconote e medaglie firmata Aste Bolaffi e in calendario a Torino il prossimo weekend.
Per la numismatica si inizia con un’ampia offerta di monete classiche per passare a un’importante selezione di monete italiane con rappresentati pressoché tutti gli stati che hanno preceduto l’Unità d’Italia. Molto ben rappresentato anche l’estero con oltre 250 lotti. La cartamoneta ripercorre tutto il processo che ha portato alla creazione della Banca d’Italia attraverso esemplari come il 1.000 Lire della Banca Nazionale del Regno o il Biglietto Consorziale da 1.000 Lire del 1874.
Sono 185 i lotti della vendita di ordini e decorazioni, che spaziano dagli Ordini classici agli oggetti di Militaria, fino a documenti di interesse faleristico. Ben rappresentato il nostro Paese, è ampia anche la sezione estera, in cui spicca l’insegna russa dell’Ordine dell’Aquila Bianca, top lot dell’asta.
Arsham firma capsule per Hunting WorldSei pezzi per il marchio americano diretto da Yosuke Aizawa
ROMA25 maggio 201815:15
– ROMA, 25 MAG – Il brand newyorchese Hunting World, sotto la guida del direttore creativo Yosuke Aizawa, fondatore di White Mountaneering, ha annunciato il lancio di una capsule collection di sei pezzi realizzata in collaborazione con Daniel Arsham, artista contemporaneo di fama mondiale.
La collezione sarà venduta esclusivamente a partire dal 26 maggio da Dover Street Market (Londra, New York, Tokyo, Pechino e Singapore) e KITH (New York e Los Angeles) e sulle rispettive piattaforme online dei due celebri department store.
La collezione, interamente realizzata nel colore bianco, include una T-shirt, una felpa, una giacca a vento, una borsa da viaggio, una tracolla e un cappellino da baseball.
Peggy Guggenheim, mostra-omaggio del ’48Ricostruisce anche l’ambiente del padiglione curato da Scarpa
VENEZIA25 maggio 201815:24
– VENEZIA, 25 MAG – Apre da oggi al pubblico a Venezia la mostra-omaggio per il 70/o anniversario dell’esposizione della collezione di Peggy Guggenheim alla XXIV Biennale di Venezia, nel padiglione greco, evento dirompente nella storia dell’arte del XX secolo, prima esposizione pubblica di una collezione privata di arte moderna in Italia, dopo 20 anni di regime dittatoriale. L’esposizione, allestita nelle project rooms del museo sul Canal Grande si intitola “1948: la Biennale di Peggy Guggenheim”, è curata da Gražina Subelytė. Sarà aperta fino al 25 novembre. “1948: la Biennale di Peggy Guggenheim” mira a ricreare l’ambiente del padiglione attraverso documenti, fotografie, lettere e una maquette che per la prima volta ne ricostruisce spazi e allestimento originario del ’48, seguito dall’architetto veneziano Carlo Scarpa, che collaborò con la Biennale dal 1948 al 1972. Non mancano alcune delle opere allora in mostra, oggi parte della Collezione, insieme ad altre in seguito donate.
A Luciano Benetton laura honorem artiDal Fashion Institute of Technology durante consegna diplomi
ROMA25 maggio 201815:25
– ROMA, 25 MAG – Il Fashion Institute of Technology (Fit)di New York ha assegnato oggi a Luciano Benetton la laurea ad honorem in Belle Arti, nel corso della cerimonia di consegna dei diplomi che si è svolta al Radio City Music Hall, che ha coinvolto 3800 studenti. Il titolo di Dottore in Belle Arti (Fine Arts) da parte del prestigioso istituto americano è stato assegnato all’imprenditore veneto “per il suo contributo innovativo in ambito industriale, per le sue idee coraggiose e per la sua costante ricerca di unità, responsabilità civile e rispetto tra individui”.
“Sono emozionato di ricevere questa laurea ad honorem da parte di un’Istituzione prestigiosa in una città che continua ad essere cuore pulsante e vetrina straordinaria di arte e cultura.
Ho sempre ammirato il melting pot americano che ci ha ispirati nella nostra missione di colorare il mondo. Dedico questo riconoscimento al mio Paese, l’Italia, soprattutto ai giovani che invito a sognare con coraggio e ottimismo per costruire una civiltà migliore”.
Globi d’oro, Amelio alla carrieraEcco le cinquine degli sfidanti, i vincitori il 13 giugno
ROMA25 maggio 201819:09
Il Globo d’Oro alla Carriera al regista Gianni Amelio e il Gran Premio della Stampa Estera al film L’esodo di Ciro Formisano e la menzione speciale al cortometraggio Numeruomini di Gianfranco Ferraro: sono i premi speciali che l’associazione della Stampa Estera ha deciso di assegnare quest’anno. Alla 58/a edizione del premio, l’associazione annuncia oggi anche le cinquine dei Globi d’Oro 2018: i vincitori saranno svelati durante la cerimonia di premiazione del 13 giugno a Villa Medici a Roma.
Guidano le nomination Brutti e cattivi (in 4 categorie: opera prima, commedia, miglior attore, miglior film) e Finché c’è prosecco c’è speranza (in 3: opera prima, sceneggiatura, fotografia). Per il MIGLIOR FILM si sfidano: Brutti e cattivi di Cosimo Gomez, Dove non ho mai abitato di Paolo Franchi, L’intrusa di Leonardo Di Costanzo, L’ordine delle cose di Andrea Segre, Tutto quello che vuoi di Francesco Bruni.Per la MIGLIORE ATTRICE: Amori che non sanno stare al mondo – Lucia Mascino, Come un gatto in tangenziale – Paola Cortellesi, Figlia mia – Alba Rohrwacher, Il colore nascosto delle cose – Valeria Golino, Nome di donna – Cristiana Capotondi.Per il MIGLIORE ATTORE: Brutti e cattivi – Claudio Santamaria, La ragazza nella nebbia – Tony Servillo, Sono tornato – Massimo Popolizio, Tutto quello che vuoi – Giuliano Montaldo, Una questione privata – Luca Marinelli.Per il MIGLIOR CORTOMETRAGGIO si sfidano: Colapesce di Vladimir Di Prima, Così in terra di Pier Lorenzo Pisano, La giornata di Pippo Mezzapesa, La giraffa senza gamba di Fausto Romano, Stai Sereno di Daniele Stocchi.Per il MIGLIOR DOCUMENTARIO: Caravaggio – L’anima e il sangue di Jesús Garcés Lambert, Fuga per la libertà di Emanuela Gasbarroni, La fortuna degli etruschi di Marzia Marzolla, Matteo Bardelli, La porta aperta di Domenico Iannacone, Luca Cambi, Francesco Castellani, Oltre il confine. La storia di Ettore Castiglioni di Andrea Azzetti, Federico Massa.Per la MIGLIOR OPERA PRIMA: Brutti e cattivi di Cosimo Gomez Cuori puri di Roberto De Paolis, Finché c’è prosecco c’è speranza di Antonio Padovan, Il cratere di Luca Bellino, Silvia Luzi, Maria per Roma di Karen Di Porto.Per la MIGLIORE COMMEDIA: Ammore e malavita dei Manetti Bros., Benedetta follia di Carlo Verdone, Brutti e cattivi di Cosimo Gomez, Come un gatto in tangenziale di Riccardo Milani, Sono tornato di Luca Miniero.Per la MIGLIORE SCENEGGIATURA: Ella & John – The Leisure, Seeker – Stephen Amidon, Francesca Archibugi, Francesco Piccolo, Paolo Virzì, Finché c’è prosecco c’è speranza – Antonio Padovan, Fulvio Ervas, Marco Pettenello, La ragazza nella nebbia – Donato Carrisi, Sicilian Ghost Story – Fabio Grassadonia, Antonio Piazza, The Place – Paolo Genovese, Isabella Aguilar.Per la MIGLIORE MUSICA: Ammore e malavita – Pivio & Aldo De Scalzi, Dove non ho mai abitato – Pino Donaggio, Gli sdraiati – Battista Lena, I figli della notte – Andrea De Sica, Nome di donna – Dario Marianelli.Per la MIGLIOR FOTOGRAFIA: Ella & John – The Leisure Seeker – Luca Bigazzi, Finchè c’è prosecco c’è speranza – Massimo Moschin, I figli della notte – Stefano Falivene, The Place – Fabrizio Lucci, Una questione privata – Simone Zampagni.
Riccardo Muti chiude Lingotto MusicaAlla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini. Sold out
TORINO25 maggio 201815:57
– TORINO, 25 MAG – Il concerto diretto da Riccardo Muti e sold out da tempo il 30 maggio chiude la rassegna 2017-2018 dei Concerti del Lingotto. Per il maestro Muti si tratta della prima volta sul podio dell’Auditorium Giovanni Agnelli. Sotto la sua guida c’è l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, formazione da lui fondata nel 2004 e composta da musicisti italiani tutti di età inferiore ai trent’anni, selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione costituita dalle prime parti di prestigiose orchestre europee e presieduta dallo stesso Muti.
Il programma della serata è dedicato alla musica orchestrale degli operisti italiani nella seconda metà dell’Ottocento, passando in rassegna pagine di Giacomo Puccini (Intermezzo da Manon Lescaut), Pietro Mascagni (Intermezzo da Cavalleria rusticana), Ruggero Leoncavallo (Intermezzo da Pagliacci), Alfredo Catalani (Contemplazione), Umberto Giordano (Intermezzo da Fedora) e Giuseppe Martucci (Notturno op. 70 n. 1).
Lo Stato Sociale, nuovo singolo e videoIn rotazione radiofonica e sulle piattaforme digitali
ROMA25 maggio 201815:59
– ROMA, 25 MAG – E’ in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali Facile, il nuovo singolo e video de Lo Stato Sociale tratto da Primati, in un’inedita versione cantata esclusivamente dai ragazzi della band. Facile parla di stare bene con una persona. Parla di prendere il meglio da chi ti sta accanto, è una canzone che racconta come insieme la vita possa diventare improvvisamente più leggera, senza mai diventare superficiale o priva di significati. Nella canzone l’altro è visto come una possibilità di libertà; come un luogo di protezione in cui è possibile essere fragili senza che sia una cosa negativa.
“L’idea del video è di fare festa perché insieme si sta bene; ci si diverte, si risolvono i problemi e la vita è più facile.
Il senso del pezzo è questo, non è una canzone d’amore, o almeno, non è solo una canzone d’amore. Il “con te” del ritornello è riferito alla collettività, agli altri, in un senso non esclusivamente romantico” racconta la band.
Le strade del cuore, km di bellezzeLa guida per 90 anni di Anas. Anche francobollo e museo virtuale
ROMA25 maggio 201816:01
– ROMA, 25 MAG – Sono migliaia di km di meraviglie italiane tutte da vivere, ammirare e assaggiare quelle raccontate da Le strade del cuore, la guida che la Repubblica ha realizzato in occasione del 90/o compleanno di Anas. Attraverso 56 itinerari per “scoprire gli angoli più romantici d’Italia”, la Guida offre tutto il bello e il buono del Paese, descrivendo con la collaborazione di Anas tratti di strade significativi dal punto di vista paesaggistico, culturale ed enogastronomico.
Altre due iniziative accompagnano e concludono la celebrazione di questo anniversario, iniziata ad aprile con il roadshow “Congiunzioni”: il francobollo da 0.95 euro emesso oggi dal Mise, il cui bozzetto raffigura la targa dell’Anas che identifica una casa cantoniera, con il logo istituzionale dell’azienda e quello celebrativo per questi primi 90 anni, e il Museo Virtuale di Anas Muvias (muvias.it), che ripercorre in modo dinamico e interattivo la crescita economica e sociale dell’Italia accanto a quella della sua rete viaria.
Jaeger LeCoultre celebra 185/o maisonFesta per i due anniversari e nuova collezione orologi
ROMA25 maggio 201816:29
– ROMA, 25 MAG – La maison di alta orologeria svizzera Jaeger-LeCoultre, ha festeggiato due importanti anniversari con un party a cui hanno partecipato oltre 200 ospiti: si tratta dei 185 anni della manifattura e dei 50 anni dalla nascita dell’iconico orologio Memovox Polaris. A fare gli onori di casa in un noto locale milanese, Claudio Angè, direttore Italia di Jaeger-LeCoultre. Tra gli ospiti Cristiana Capotondi e Stefano Accorsi.
La nuova collezione Polaris di Jaeger-LeCoultre è ispirata allo storico orologio Memovox Polaris del 1968 che diventa un modello automatico a tre lancette, un cronografo, un cronografo con indicazione dei 24 fusi orari e due modelli dal look vintage, Jaeger-LeCoultre Polaris Date e Jaeger-LeCoultre Polaris Memovox. Cinque diversi modelli, con un’edizione limitata che celebra il 50 anniversario del Memovox, grazie all’innovativa concezione di eleganza sportiva.
La storia della Manifattura Jaeger-LeCoultre inizia nel 1833, tra le montagne svizzere della Vallée de Joux.
Magna Grecia Fest,Genovese a capo giuriaDal 28/7 al 5/8 in programma la 15/a edizione della kermesse
CATANZARO25 maggio 201816:29
– CATANZARO, 25 MAG – Paolo Genovese regista di “Immaturi”, “Perfetti sconosciuti” e “The Place”, sarà il presidente della Giuria della quindicesima edizione del Magna Graecia Film Festival, kermesse cinematografica ideata e diretta da Gianvito Casadonte e dedicata alle opere prime e seconde, in programma a Catanzaro, dal 28 luglio al 5 agosto prossimi. Proiezioni, dibattiti, live musicali, presentazioni di libri ed eventi collaterali animeranno l’appuntamento cinematografico, che avrà numerosi ospiti. L’edizione 2018, che si svolgerà nella location del quartiere marinaro del capoluogo calabrese, avrà come ospite d’onore il regista statunitense Oliver Stone. Negli anni nomi di primo piano del cinema italiano e mondiale hanno fatto tappa alla manifestazione: da Mario Monicelli a Ettore Scola (Presidente Onorario dell’evento), a Michele Placido a Giancarlo Giannini ma anche Matt Dillon, Matthew Modine e Mira Sorvino. Lo scorso anno, tra le presenze al festival anche quella dell’attore inglese Tim Roth.
Franceschini con ultimo scatolone MibactTutto pronto per chi guiderà ministero economico più importante
ROMA25 maggio 201817:22
”Chiuso anche l’ultimo scatolone. Tutto pronto per chi arriverà a guidare il ministero economico più importante del paese”. Così Dario Franceschini, Ministro uscente dei Beni culturali e del Turismo scrive su Twitter postando una sua foto con lo scatolone in mano.
Cinema: tre fratelli maestri de L’arte della fugaUna commedia alla Allen firmata da Cauvin in sala da 31 maggio
ROMA
25 maggio 201817:32
– ROMA 25 MAG – Un film pieno di sfumature, delicato, divertente e in cui tutti i personaggi vivono come in una bolla di amori liquidi, una bolla sospesa dove e’ sempre presente la paura del rimpianto. Questo, in estrema sintesi, L’arte della fuga, commedia sentimentale del regista francese Brice Cauvin che ricorda un po’ quelle di Allen. Il film, in sala dal 31 maggio con Kitchen Film, ha come protagonisti tre fratelli molto diversi tra loro, ma che hanno in comune il fatto di essere in crisi e di essere maestri, come ricorda il titolo, nell’arte di sfuggire alle proprie responsabilita’. Intanto c’e’ Antoine (Laurent Lafitte)che vive serenamente il suo amore gay con Adar e forse comprera’ proprio con lui una casa, ma intanto sogna Alexis. C’e’ poi Louis (Nicolas Bedos), quello tra i fratelli che ha avuto piu’ successo, che e’ invece innamorato di Mathilde, una donna che incontra a Bruxelles dove lavora, ma sta per sposarsi invece con Julie (e questo anche per volonta’ dei genitori che adorano questa bellissima algida ragazza). Infine, c’e’ Ge’rard (Benjamin Biolay), disoccupato, testardo e fragile, che mentre sogna di tornare con la moglie Helen che lo ha lasciato intanto ha una strana relazione con la materna e stravagante Ariel (Agne’s Jaoui).
Tre uomini confusi, i protagonisti di questo film,molto legati tra loro, insofferenti, ma sempre subalterni agli ossessivi genitori-padroni:(Marie-Christine Barrault e Guy Marchand), una coppia inossidabile e davvero tutta d’un pezzo.
Il film,tratto dal romanzo di Stephen McCauley che e’ stato consulente alla sceneggiatura e ai dialoghi insieme ad Agne’s Jaoui, e’ l’opera seconda di Cauvin, studioso del linguaggio oltre che regista.
“Per me – ha detto il regista – il linguaggio e’ fondamentale in tutti i miei lavori. Parto infatti dai personaggi e dai loro dialoghi e costruisco poi il tutto come se ogni attore fosse uno strumento musicale che interagisce con gli altri proprio come in un gruppo jazz. E va detto che quando sto alla macchina da prese mi sento un po’ come un direttore d’orchestra”.
Certo riconosce: ”E’ vero nel film e’ centrale il detto ‘Meglio avere rimorsi che rimpianti’. In questo senso il personaggio di Ariel e’ quello che impersona meglio questa filosofia. Ma importante in L’arte della fuga – ha concluso – anche il ruolo della famiglia che e’ allo stesso tempo rifugio, ma anche un luogo dove scaturisce violenza. Insomma la famiglia che sembra obbedire alle sole regole affettive, senza nessuna logica, e’ anche il rifugio di una violenza estrema di cui i protagonisti del film sono vittime anche se in modo diverso”.
Fendi, Oliveri nuovo ad retail-wholesaleNomina in vigore dal primo luglio, a posto di Charles Delapalme
ROMA25 maggio 201817:54
– ROMA, 25 MAG – Fendi annuncia la nomina di Giuseppe Oliveri nel ruolo di amministratore delegato di Retail & Wholesale della maison Fendi. La nomina sarà in vigore dal primo luglio. Oliveri assumerà il ruolo nella sede di Roma e riferirà direttamente a Serge Brunschwig, nuovo chairman & ceo che ha sostituito Pietro Beccari. Oliveri sostituisce Charles Delapalme, che assumerà la carica di amministratore delegato responsabile delle attività commerciali presso Christian Dior Couture, dal 15 giugno.
Dopo aver conseguito un master in economia presso la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali di Roma, Oliveri ha conseguito un mba presso la University of South Florida.
Dopo 12 anni nel settore bancario, lavorando per la Banca di Roma in Italia, Bruxelles, Parigi e Hong Kong, nel 2001 ha acquisito una vasta esperienza nel retail da Benetton e da Stefanel a Hong Kong per poi entrare da Versace come managing director Asia Pacifico. Nel 2015 è entrato da Christian Dior Couture come managing director China.
A Genova Allegoria pittura dello StrozziEventi in ricordo 60^ donazione allo Stato della secolare dimora
GENOVA25 maggio 201818:39
– GENOVA, 25 MAG – Nel 60^ della donazione allo Stato Italiano da parte dei Marchesi Franco e Paolo Spinola della loro secolare dimora genovese che conteneva quadri, mobili, tappeti, porcellane e oggetti di grandissimo pregio storico e culturale, la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, nata quel gesto, ha messo a punto un programma di celebrazioni che prenderanno il via il 29 maggio per concludersi l’ultimo giorno del mese. Il primo incontro sarà dedicato all’allora soprintendente Pasquale Rotondi per quel progetto che portò alla nascita della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. Per ricordare la sua figura saranno presentati gli esiti di una ricerca condotta da Anna Melograni, funzionario storico dell’arte presso la Direzione generale Belle Arti e Paesaggio. Il 30 maggio verrà presentato il nuovo incremento destinato dal Mibact alla Galleria della Liguria: la magnifica Allegoria della Pittura di Bernardo Strozzi realizzata nei primi anni veneziani dal grande artista, esponente di spicco del Barocco genovese. Il nuovo dipinto consentirà di ampliare la presenza di opere del Prete genovese all’interno del percorso di visita nella dimora di Pellicceria, in cui sono storicamente custodite altre sei opere del Cappuccino. Infine il 31 maggio alle 11 presenti gli autori dei diversi saggi dedicati alla ricostruzione della biografia dei personaggi raffigurati, al mecenatismo ottocentesco, a nuove note d’ambito collezionistico. Le celebrazioni si concluderanno alle 16.30, con il concerto del violinista Joaquin Palomares e della pianista Cinzia Bartoli con brani di W.A. Mozart e J.
Brahms offerto a cura dell’Associazione Amici del Carlo Felice e del Conservatorio ‘Nicolò Paganini’ in collaborazione con l’Associazione Musicale Dioniso.
Carmen per bimbi non vedenti a MacerataPrima iniziativa in Europa in collaborazione con Uici
MACERATA25 maggio 201818:40
– MACERATA, 25 MAG – A Macerata la prima iniziativa in Europa di accessibilità all’opera dedicata ai bambini e ragazzi non vedenti. L’Associazione Arena Sferisterio, l’Università di Macerata e l’Uici Marche organizzano un workshop in occasione dello spettacolo Carmen, la stella del circo di Siviglia (in scena la Teatro Lauro Rossi il 6 e 7 giugno, spettacolo di natura didattico-partecipativa realizzato da AsLiCo nell’ambito del progetto “Lo Sferisterio a scuola”. Il workshop è in programma domani, coinvolgerà bambini e ragazzi non vedenti di tutte le province marchigiane, chiedendo loro di venire accompagnati da un fratello o una sorella o anche da un amico.La prima parte sarà volta a creare, insieme ai ragazzi, l’audio descrizione delloo spettacolo, la seconda parte consiste invece nella registrazione delle descrizioni, da parte dei ragazzi vedenti e non vedenti insieme. Ai ragazzi sarà offerta una merenda e tutti potranno poi partecipare gratuitamente allo spettacolo del 6 giugno.
Dori Ghezzi, Amelio, Padgett a ControraFestival nel festival a Macerata dall’11 al 17 giugno
ANCONA25 maggio 201819:32
– ANCONA, 25 MAG – Ariana Asti, lo Stato Sociale, Giampiero MUghini, il poeta Ron Padgett, Dori Ghezzi, Alberto Radius, Mimmo Locasciulli, Sergio Cammariere, Gianni Amelio, Mark Harris, Mirkoeilcane sono alcuni dei protagonisti della Controra 2018, una serie di appuntamenti tra recital, concerti, reading e dibattiti nata 14 anni fa per fare da ‘contrappeso’ alle serate di Musicultura e ormai diventata un vero festival nel festival che si svolge nel centro storico di Macerata. Il programma della kermesse, dall’11 al 19 giugno, comprende più appuntamenti al giorno in diverse location cittadine: piazza Cesare Battisti, Piazza della Libertà, i cortili di Palazzo Ciccolini, del Palazzo Municipale, di Palazzo Conventati.
Hit parade, Carl Brave ancora in testaStabile al secondo posto Capo Plaza, al terzo entra Renato Zero
ROMA25 maggio 201819:41
– ROMA, 25 MAG – Per la seconda settimana consecutiva è ancora il rap di Carl Brave, nome d’arte di Carlo Luigi Coraggio a dominare con il suo album Notti Brave, la hit parade degli album più venduti della settimana, secondo la classifica Fimi/Gfk. A seguire, rimane stabile in seconda posizione Capo Plaza con il suo disco-debutto intitolato “20”.
Al terzo posto entra Renato Zero con il suo album Zerovskij…
Solo per amore – Live, doppio cd dal vivo che esce dopo il tour sold out della scorsa estate e dopo il film-concerto al cinema del marzo scorso. Il cofanetto contiene anche oltre 2 ore di spettacolo registrate durante i live all’Arena di Verona, 32 brani portati in scena. Sale di un gradino sul numero quattro Gemitaiz con Davide, suo nome di battesimo e anche titolo del terzo disco da solista. Guadagna un posto e si piazza al quinto, Sfera Ebbasta con il suo Rockstar. Per i singoli Italiana di J-Ax & Fedez è in testa seguito da Tesla di Capo Plaza Feat. Sfera Ebbasta& Ghali. In testa ai vinili Pulse dei Pink Floyd.
La dottoressa di Grey’s Anatomy scippata a FirenzeEllen Pompeo al ladro, “se ti avessi preso non finiva bene”
FIRENZE25 maggio 201819:59
L’attrice Ellen Pompeo, la Meredith Grey di Grey’s Anatomy, è stata borseggiata oggi durante una vacanza con la famiglia a Firenze. Ne ha dato notizia lei stessa sul suo profilo Instagram, pubblicando una foto di due agenti della squadra volante della polizia, che ringrazia per averla aiutata e sostenuta. Tutto è accaduto intorno alle 14 in piazza della Signoria.
Un malvivente ha sorpreso l’attrice e le ha rubato la borsa, che è stata ritrovata poco dopo ma dalla quale era sparito il telefono cellulare. “Se ti avessi preso non sarebbe finita bene per te – dice l’attrice nel post su Instragam, scritto in un mix di inglese, spagnolo e italiano -, io sono buona e cara ma non dimenticare le mie origini napoletane”.