Ultimo aggiornamento 29 Maggio, 2018, 13:40:01 di Maurizio Barra
Madre Pamela a Ancona,credo in giustizia
Sit-in con striscioni per udienza Riesame a carico Oseghale
ANCONA29 maggio 201812:40
– ANCONA, 29 MAG – “Credo nella giustizia”. Nessun commento, solo questo concetto è stato espresso da Alessandra Verni, madre di Pamela Mastropietro, durante la “protesta silenziosa” con sit-in ed esposizione di striscioni davanti al Tribunale di Ancona per chiedere giustizia per la figlia 18enne romana uccisa e fatta a pezzi a Macerata. Con lei il fratello e avvocato di famiglia, Marco Valerio Verni, e un gruppo di amici: “Pamela grida giustizia e noi siamo la sua voce” e “il disagio non può essere un alibi per un massacro”, sono alcune frasi scritte sugli striscioni. L’iniziativa si è svolta in concomitanza con l’udienza del Riesame in cui la Procura di Macerata ha chiesto di applicare il carcere al principale sospettato – Innocent Oseghale, 29 anni, nigeriano – anche per violenza sessuale oltreché per omicidio volontario, vilipendio, distruzione, occultamento di cadavere e spaccio di droga.
L’udienza, a cui ha presenziato Oseghale con i suoi legali, è terminata. La decisione arriverà tra qualche giorno.
2 Giugno:’Uniti per Paese’,slogan parataMattarella e nuovo Governo ai Fori,tema centenario Grande Guerra
ROMA29 maggio 201813:06
‘Uniti per il Paese’: è lo slogan della parata del 2 giugno per la Festa della Repubblica che vedrà sfilare ai Fori Imperiali cinquemila tra militari e corpi civili, davanti al capo dello Stato Sergio Mattarella ed alle più alte autorità. Un invito all’unione che arriva in un momento di forti tensioni innescate dalla crisi politica in corso. Nella tribuna presidenziale prenderanno posto gli esponenti del nuovo Governo che dovrebbe giurare a breve. La sfilata è dedicata al centenario della Grande Guerra.
Truffa Protezione Civile,in 4 a giudizioCoinvolta società Elimediterranea per uso elicotteri per incendi
CATANZARO29 maggio 201812:58
– CATANZARO, 29 MAG – Sono stati rinviati a giudizio i quattro indagati nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro sulla presunta truffa ai danni della Protezione civile della Calabria per l’utilizzo degli elicotteri per lo spegnimento degli incendi boschivi.
Nell’inchiesta é coinvolta la società Elimediterranea, con sede a Vicenza, l’amministratore e socio di maggioranza della quale, Giuseppe e Luigi Tornello, padre e figlio, sono due dei quattro rinviati a giudizio dal Gup Antonio Battaglia. Gli altri sono Giuseppe Speziali, procuratore speciale della stessa società, ed il funzionario della Regione Calabria Nicola Giancotti, già in servizio nella Protezione civile regionale. I reati loro contestati sono truffa aggravata e falsità ideologica.
Secondo l’accusa, l’Elimediterranea avrebbe ottenuto il pagamento di fatture già liquidate per un totale di 250 mila euro. La prima udienza del procedimento è fissata per il prossimo 26 settembre.
Migranti: netto calo sbarchi nel 2018Dati Viminale, 13.303 arrivi quest’anno (-78% rispetto al 2017)
ROMA29 maggio 201813:03
– ROMA, 29 MAG – Circa duemila migranti sono sbarcati in pochi giorni sulle coste italiane, ma i numeri del Viminale per il 2018 indicano sempre un netto calo degli arrivi rispetto ai primi cinque mesi dello scorso anno: 13.303 contro 60.228 (-78%). Maggio fa segnare dunque una flessione per l’undicesimo mese consecutivo: dal luglio 2017 ad oggi sono giunti 122.524 stranieri in meno rispetto al periodo luglio 2016-maggio 2017.
Se si fa riferimento ai migranti partiti dalla Libia la diminuzione è ancora più consistente (-84%) e cioè 9.087 sbarcati dall’1 gennaio al 29 maggio 2018 rispetto ai 58.258 dell’analogo periodo del 2017.
Medu,in piana Gioia Tauro poco cambiatoMedici per diritti umani: quadro complessivo resta allarmante
REGGIO CALABRIA29 maggio 201813:04
– REGGIO CALABRIA, 29 MAG – “Per il quinto anno consecutivo dobbiamo purtroppo constatare che sull’emergenza profughi e stagionali di San Ferdinando ben poco e cambiato”. Lo ha detto Jennifer Locatelli, coordinatrice e autrice del Rapporto sulle condizioni di vita e di lavoro dei braccianti stranieri nella Piana di Gioia Tauro realizzato da Medu, Medici per i diritti umani. Il rapporto, presentato a Reggio Calabria, nasce dall’esperienza condotta negli ultimi cinque anni a favore dei lavoratori migranti. Sono 3.500 le persone, distribuite in vari insediamenti e utilizzate come manodopera a basso costo dai produttori di arance, clementine e kiwi. La maggior parte si concentra a San Ferdinando dove permangono gravi carene igienico sanitarie a livello abitativo e di sicurezza. “Nel lavoro – ha aggiunto Locatelli – se anche si registra un lieve incremento delle regolarizzazioni, che raggiunge appena il 30% del totale, non vengono sempre rispettati i più elementari diritti ed è spesso a rischio anche la stessa paga”.
Confiscati beni per 15mln a pregiudicatoAnche quattro immobili, terreni, quattro locali commerciali
BARI29 maggio 201813:28
– BARI, 29 MAG – Beni per oltre 15 milioni di euro, tra cui cinque immobili, quattro locali commerciali, quattro terreni, 32 rapporti finanziari, sono stati confiscati dai militari della Guardia di Finanza (Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria/G.I.C.O) di Bari, al pregiudicato Marco Pesce. Il provvedimento è stato disposto, a seguito di indagini patrimoniali, dal Tribunale di Bari – Sezione Misure di Prevenzione su proposta del procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari. Nel corso delle indagini è emersa la pericolosità sociale dell’uomo e la sproporzione tra i beni nella sua disponibilità e la capacità economica del suo nucleo familiare. La confisca dei beni è avvenuta a Bari e a Putignano
In indagine Narducci mai nome IzzoSentenza definitiva esclude collegamento medico-mostro Firenze
PERUGIA29 maggio 201813:30
– PERUGIA, 29 MAG – Nella lunga e controversa indagine sulla morte e sul ritrovamento del cadavere, nell’ottobre del 1985 al Trasimeno, del medico perugino Francesco Narducci non sono mai emersi riferimenti o collegamenti con Angelo Izzo o agli altri soggetti coinvolti nel ‘massacro del Circeo’. Lo ha appreso l’ANSA da fonti vicine all’inchiesta, definitivamente archiviata nel marzo del 2016 dalla Cassazione che ha confermato il non luogo a procedere per alcuni familiari e funzionari pubblici che vennero indagati per presunti depistaggi.
I giudici hanno escluso il coinvolgimento di Narducci nelle vicende del mostro di Firenze. Secondo la ricostruzione emersa dagli atti processuali ormai definitivi, il gastroenterologo morì suicida dopo essere uscito in barca al Trasimeno.
Arresti e denunce tra Casapound a TorinoPer aggressione simpatizzante, polizia sequestra mazze e bastoni
TORINO29 maggio 201813:32
– TORINO, 29 MAG – Sei militanti di Casapound sono stati denunciati dalla polizia per l’aggressione dello scorso 5 aprile a un simpatizzante del gruppo. La vittima, 46 anni, è stato percosso con mazze e pugni davanti all’Asso di bastoni, sede del movimento di estrema destra. Il reato contestato è lesioni aggravate in concorso.
L’episodio in seguito a un diverbio tra la vittima dell’aggressione e il leader torinese di Casapound, Matteo Rossino, in occasione di un presidio in piazza Galimberti. Anche Rossino risulta tra gli indagati.
Gli agenti della Questura di Torino hanno sequestrato, a casa degli indagati e all’Asso di bastoni, un tirapugni con lama, un manganello, un coltello, una torcia allungabile, 14 mazze di legno, due tubi di ferro e uno di plastica rigida, due bastoni di carta pressata, due Jammer per rilevare le microspie, due bandiere con il fascio littorio e l’aquila della Repubblica Sociale Italiana. Uno dei denunciati, Pasquale Calabró, 50 anni, è stato arrestato per detenzione illegale d’armi.
Teste caso Uva condannato per parricidio14 anni ad Alberto Biggiogero, l’omicidio nel 2017 a coltellate
VARESE29 maggio 201813:32
– VARESE, 29 MAG – Alberto Biggiogero è stato condannato a 14 anni di reclusione per l’omicidio del padre Ferruccio, ucciso a coltellate nella sua abitazione di Varese nel febbraio 2017. La sentenza è stata emessa dal Gup Alessandro Chionna, a conclusione del processo celebrato a Varese con il rito abbreviato. Per lui l’accusa aveva chiesto 16 anni.
Biggiogero è stato testimone in primo grado nel caso della morte di Giuseppe Uva, con cui fu fermato nel centro di Varese mentre insieme spostavano una transenna.
Uccise ladro, oste lodigiano a processoIl 10 marzo 2017 morì romeno entrato nel suo locale per rubare
LODI29 maggio 201813:41
– LODI, 29 MAG – E’ stato rinviato a giudizio dal gup Isabella Ciriaco, Mario Cattaneo, l’oste di Casaletto Lodigiano dal cui fucile il 10 marzo 2017 partì una rosa di pallini che ammazzò Petre Ungureanu, un romeno di 32 anni che era entrato per rubare con dei complici nel suo locale.
Muser, cresima a partire dai 16 anniPreparazione di 12 messi per una maggiore consapevolezza
BOLZANO29 maggio 201813:49
– BOLZANO, 29 MAG – Il sacramento della cresima sarà amministrato a partire dal 16 anni e la preparazione dovrà durare almeno dodici mesi. Queste le principali novità delle linee guida, che la Diocesi di Bolzano-Bressanone ha stabilito per il sacramento della confermazione, illustrate dal vescovo Ivo Muser in una conferenza stampa. “La scelta di adottare nuove linee guida per il sacramento della cresima nella nostra Diocesi vuole essere un contributo che metta in risalto il dono della Cresima e al tempo stesso sia uno stimolo a vivere con responsabilità la propria fede”, ha detto il vescovo Muser. Approvate dalla maggioranza dei membri della conferenza dei decani, del consiglio presbiterale e del consiglio pastorale, prevedono che nella Diocesi di Bolzano-Bressanone la cresima potrà essere amministrata dall’autunno del 2022 a giovani di età non inferiore ai 16 anni, che abbiano frequentato un cammino di preparazione della durata di almeno 12 mesi. Negli anni 2020 e 2021 non verrà amministrata la Cresima.
Governo: innalzata vigilanza a sedi istituzioniNota Dipartimento Ps, possibili proteste gruppi estremisti
ROMA29 maggio 201813:51
Innalzare la vigilanza alle sedi istituzionali per prevenire possibili manifestazioni di protesta di singoli o gruppi appartenenti ad ambienti radicali non solo in occasione del 2 giugno. E’ quanto chiede il Dipartimento della Pubblica Sicurezza in una nota a questure e prefetture nella quale si sottolinea la preoccupazione per l’attuale situazione politica. L’attenzione, secondo quanto si apprende, si concentra in particolare su Roma, dove ha sede la maggioranza delle istituzioni, ma riguarda anche altre città. La nota del Dipartimento non fa alcun riferimento alle manifestazioni annunciate della Lega e del M5s quanto piuttosto alla possibilità che gruppi radicali – dagli anarchici a quelli di estrema destra – possano tentare di dar vita ad atti dimostrativi o di contrapporsi alle manifestazioni ‘ufficiali’ già programmate.Per quanto riguarda il 2 giugno, si segnala in particolare la possibilità che gruppi antimilitaristi o pacifisti possano attuare contromanifestazioni per opporsi alla parata militare in programma ai Fori Imperiali. L’innalzamento delle misure, sempre secondo quanto si apprende, riguarderebbe anche le altre sedi istituzionali presenti in Italia, a partire da quelle economiche a Milano, e quelle riconducibili all’Unione Europea. Alle questure, inoltre, è stato chiesto di segnalare tutte le informazioni riguardanti gli eventuali arrivi a Roma per il 2 giugno di soggetti che potrebbero dare vita a ‘azioni di disturbo’ o illegali, in modo da poter mettere in atto ulteriori misure preventive per tutelare persone e obiettivi a rischio.
Uccise la madre, condannato a 16 anniA Mauro Di Martino è stata riconosciuta seminfermità mentale
BOLOGNA29 maggio 201813:53
– BOLOGNA, 29 MAG – Sedici anni di carcere per aver ucciso la madre, Patrizia Gallo, 52 anni, con oltre venti coltellate. Si è concluso così il processo di primo grado davanti al gup del Tribunale di Bologna Rita Zaccariello, nei confronti di Mauro Di Martino, 38 anni, affetto da problemi psichiatrici e con una storia di droga alle spalle, che la sera del 16 ottobre del 2016 ammazzò la donna nell’appartamento che condivideva con lei in via Caduti e dispersi in guerra, zona Savena. Subito dopo chiamò il 113, confessando il delitto. Il processo si è svolto con la formula del rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica. L’esame disposto dal gup ha riconosciuto la seminfermità mentale per il 38enne, affetto da un disturbo borderline. Il pm Michela Guidi aveva chiesto una pena di 30 anni per Di Martino, difeso dall’avvocato Nicoletta Garibaldo. Dopo l’udienza l’omicida è tornato nel reparto seminfermi del carcere di Reggio Emilia, dov’era già detenuto. Per le motivazioni bisognerà attendere 15 giorni.
Maxi gara Ama per Roma in sicurezzaE per trovare soggetti che possano sopperire a carenza azienda
ROMA29 maggio 201813:55
– ROMA, 29 MAG – Ama ha messo in piedi una maxi gara da circa 188 milioni di euro per mettere in sicurezza la città di Roma e individuare “soggetti che possano sopperire alla carenza” impiantistica aziendale. Lo ha annunciato il direttore operativo dell’Ama Massimo Bagatti nel corso della commissione ambiente.
Obiettivo è “consentire di allocare questi materiali a seconda delle nostre necessità. Nella fase transitoria dovremo trovare soluzioni che la legge ci consente anche fuori dalla Regione Lazio: nel caso dei rifiuti indifferenziati, attraverso accordi interregionali, nel caso di scarti e rifiuti speciali con trattativa nelle more della gara”, ha spiegato. Dopo un’analoga gara andata deserta, il direttore operativo ha affermato: “Confidiamo che questa sia più appetibile” in quanto riguarda “tutto ciò che non possiamo trattare noi”. Alla domanda se nella gara rientreranno anche i quantitativi di rifiuti ora trattati nei Tmb del Colari ha risposto: “Sì, tutto”.
Varani: periti, Foffo capace intendereProcesso appello, giovedì periti illustreranno loro accertamenti
ROMA29 maggio 201814:10
– ROMA, 29 MAG – Manuel Foffo era capace d’intendere e volere al momento in cui nel marzo 2016, nel corso di un festino a base di sesso e droga, fu massacrato a Roma Luca Varani. È questo l’esito della maxiperizia medico-legale affidata dai giudici d’appello ai professori Antonio Oliva, Stefano Ferracuti e Marco Molinari. Foffo è stato condannato a 30 anni di reclusione in abbreviato, per l’accusa di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà e dalla minorata difesa. Della morte di Varani, insieme con lui, era accusato anche Marco Prato, ma morto suicida in carcere prima dell’inizio del dibattimento ordinario.
Furono trenta – tra coltellate e martellate – i colpi che straziarono il corpo di Varani. Secondo l’accusa, i due amici, dopo aver fatto uso di droga e alcool, uscirono di casa la mattina del 4 marzo 2016 con l’intento di vagare per le strade “alla ricerca di un qualsiasi soggetto da uccidere”.
Rimpasto Campania, Roberti assessoreEttore Cinque al bilancio, Bruno Discepolo all’urbanistica
29 maggio 201814:12
NAPOLI, 29 MAG – Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha annunciato un rimpasto delle deleghe con l’ingresso di quattro nuovi assessori. Bruno Discepolo con delega all’Urbanistica, Ettore Cinque con delega al Bilancio, Gerardo Capozza con delega alle Attività Produttive, Franco Roberti, ex procuratore nazionale antimafia, con delega alle Politiche per la sicurezza. Lasciano la giunta Serena Angioli, che aveva le deleghe a Fondi europei, Politiche Giovanili, Cooperazione Europea, Bacino Euro-Mediterraneoe, e Lidia D’Alessio che si occupava del bilancio.
Amedeo Lepore, che aveva la delega alle attività produttive, assume la responsabilità di Consigliere del Presidente, in ordine alla materia delle “Zes” della Campania.
Molotov Trento: Digos polizia,un arrestoNon è legato ad anarchici, movente in motivazioni personali
TRENTO29 maggio 201814:35
– TRENTO, 29 MAG – La Digos della polizia di Trento ha arrestato un uomo ritenuto responsabile di avere fabbricato e utilizzato delle molotov. Quelle che il 24 maggio erano vicino al duomo di Trento: erano tre, in uno zaino, trovate abbandonate da un addetto alle pulizie dopo il mercato, in una piazzetta accanto alla cattedrale.
Non c’erano rivendicazioni, ma la sequenza di episodi della settimana precedente, durante l’adunata degli alpini, quali danneggiamenti alle centraline ferroviarie e scritte ingiuriose contro l’adunata, avevano messo in campo tra le piste anche quella anarchica. Oggi viene smentita dalla stessa Digos, che spiega come l’arrestato sia un uomo di 55 anni di Pergine, in Trentino, con “alcuni precedenti specifici comunque non legati all’ideologia anarchica. Nell’ultimo periodo aveva energicamente manifestato acredine nei confronti della pubblica amministrazione e di alcuni soggetti che sarebbero poi diventati obiettivi da colpire per motivazioni personali, quindi non legate a sentimenti ideologici”.
Arrestato direttore Inps di SondrioCon lui ai domiciliari anche imprenditore bergamasco
SONDRIO29 maggio 201815:20
– SONDRIO, 29 MAG – Sono rivelazione di segreti d’ufficio e corruzione le accuse con cui sono finiti agli arresti domiciliari il nuovo direttore dell’Inps di Sondrio, Angelo D’Ambrosio, già a capo della sede di Bergamo, e un imprenditore della provincia di Bergamo.
Nell’ambito di una complessa indagine in relazione a reati finanziari e fiscali (con un ricorso sistematico alle indebite compensazioni d’imposta su numerose realtà economiche in diverse regioni), avviata dalla Procura di Bergamo, questa mattina la guardia di finanza e la squadra mobile di Lecco hanno dato esecuzione alle due ordinanze di custodia cautelare.
Agli arresti domiciliari sono finiti il nuovo direttore dell’Inps di Sondrio, Angelo D’Ambrosio, già a capo della sede di Bergamo e il suo presunto corruttore, un imprenditore della provincia di Bergamo che operava nel settore cooperativo della somministrazione di manodopera. Per entrambi è stato deciso anche il sequestro preventivo delle disponibilità liquide finalizzato alla confisca.