Ultimo aggiornamento 31 Maggio, 2018, 23:38:21 di Maurizio Barra
Fatturato dei servizi +0,3% in trimestre
Forte spinta delle agenzie per il lavoro, +20,6% su anno
ROMA31 maggio 2018 11:18
– ROMA, 31 MAG – L’indice del fatturato dei servizi aumenta dello 0,3% nel primo trimestre del 2018, in rallentamento rispetto alla crescita rilevata nel quarto trimestre 2017. Lo comunica l’Istat osservando che si conferma “nei primi tre mesi di quest’anno, una crescita in atto da 13 trimestri, seppure più lenta rispetto a quella dei periodi precedenti, a causa, principalmente, del lieve calo del comparto del Commercio all’ingrosso, commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli”, -0,2%. Su base annua, invece, l’indice generale del fatturato dei servizi cresce del 2,4% in termini tendenziali, con aumenti diffusi a tutti i settori. I settori più dinamici sono rappresentati dalle Agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (+4,2% su anno), grazie principalmente alla spinta del comparto di Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale (+20,6%), e dal Trasporto e magazzinaggio (+3,3%).
Governo:Ciocca smentisce partecipazioneIpotesi media lo indicavano come possibile ministro Economia
ROMA31 maggio 201813:41
– ROMA, 31 MAG – “L’ipotesi, apparsa sui media, di una mia propensione o disponibilità a fungere da ministro è, oggi come in passato, destituita di qualsivoglia fondamento”. Lo afferma l’economista ed ex vice direttore generale di Bankitalia, Pierluigi Ciocca, commentando notizie di stampa che lo darebbero al ministero di via XX Settembre con il nuovo esecutivo.
Borsa: Milano sale in attesa GovernoCorre Mps (+5%), spread Btp-Bund a 242 punti
MILANO31 maggio 201814:38
– MILANO, 31 MAG – La Borsa di Milano scommette sulla formazione del nuovo Governo e procede in terreno positivo. Il Ftse Mib è in rialzo dello 0,5% a 21.914 punti. Bene le banche con in testa Mps che guadagna il 5% a 2,62 euro. Piazza Affari è in linea con il resto dei listini europei che procedono in rialzo. Si allenta la tensione anche sui titoli di Stato con lo spread tra il Btp e il Bund tedesco a 242 punti ed il rendimento del decennale italiano a 2,8%. In lieve rialzo l’euro sul dollaro a 1,1690 a Londra.
Tra le banche corre Banco Bpm (+3,5%). Bene anche Unicredit (+1,6%), Fineco (+1,5%) e Bper (+1%). In positivo Fca (+2,5%), alla viglia del nuovo piano, ed Exor (+2,6%), la holding della famiglia Agnelli, e Ferrari (+0,2%).
In fondo al listino Enel (-1,4%), Italgas (+0,6%) e Snam (-0,5%). Debole Tim (-0,5%), con la precisazione di Agcom su tariffe accesso a rete, in rialzo Mediaset (+1,9%).
Petrolio in calo a Ny a 67,4 dollariGreggio scende dell’1,16%
NEW YORK31 maggio 201815:08
– NEW YORK, 31 MAG – Petrolio in calo a New York scambiato a 67,42 dollari al barile (-1,16%).
Wall Street apre debole, Dj -0,39%Pesano tensioni sui dazi
NEW YORK31 maggio 201815:37
– NEW YORK, 31 MAG – Apertura debole per Wall Street, con i principali indici che risentono soprattutto delle tensioni sui dazi. Il Dow Jones perde lo 0,39% mentre il Nasdaq guadagna lo 0,04%.In territorio negativo l’indice S&P500 che cede lo 0,21%.
Borsa: Europa debole, in calo MilanoSi guarda ad impennata inflazione, spread Btp-Bund a 248 punti
MILANO31 maggio 201815:55
– MILANO, 31 MAG – Le Borse europee procedono a due velocità dopo l’avvio debole di Wall Street e con i timori sulla vicenda dei dazi. Gli investitori guardano anche all’impennata dell’inflazione a maggio. Nervosa Piazza Affari (-0,1%) che passa in calo, in attesa delle decisioni di Lega e M5S sull’ipotesi di un governo politico. Lo spread tra Btp e Bund tedesco si amplia a 248 punti base ed il rendimento del decennale italiano si attesta al 2,8%. Sul fronte monetario l’euro è a 1,1663 sul dollaro a Londra.
Piatto l’indice d’area Stoxx 600 (+0,06%). Positive Londra (+0,2%) e Parigi (+0,1%) mentre sono in rosso Francoforte (-0,6%) e Madrid (-0,2%), in attesa del voto sulla sfiducia a Rajoy. Sui listini del Vecchio continente pesano le perdite del settore finanziario (-0,3%).
A Milano prosegue la corsa di Mps (+4,8%) e Banco Bpm (+2%).
Rallenta Fineco (+1%) e Unicredit (-0,2%) gira in negativo. In rosso Bper (-0,7%), Intesa (-0,6%). In luce Fca (+2,5%), in vista del nuovo piano, mentre è in calo Tim (-0,9%).
Borsa: Europa amplia calo con dazi UsaFrancoforte e Madrid le peggiori, dollaro in lieve calo
MILANO31 maggio 201817:21
– MILANO, 31 MAG – Le Borse europee ampliano il calo, con la decisione degli Usa di imporre i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio. Alla decisione degli Stati Uniti è seguita la reazione dell’Ue pronta ad attuare le contromisure.
Sul fronte dei cambi l’euro è in lieve calo sul dollaro a 1,1659 a Londra.
L’indice d’area Stoxx 600 cede lo 0,7%. In rosso Francoforte (-1,6%), Parigi (-0,7%), Milano (-0,4%), mentre lo spread Btp Bund sale a quota 251, e Londra (-0,2%). Male anche Madrid (-1,5%), pesante anche per effetto della situazione politica con il premier Rajoy che va verso la sfiducia. I listini del Vecchio Continente sono appesantiti dalle perdite del settore finanziario (-1%), le telecomunicazioni (-0,8%) e l’industria (-0,3%).
Borsa: Milano chiude piatta (-0,06%)L’indice Ftse Mib a 21.784 punti
MILANO31 maggio 201817:38
– MILANO, 31 MAG – La Borsa di Milano chiude piatta.
L’indice Ftse Mib segna lo 0,06% a 21.784 punti.
Borsa:Europa chiude in calo, pesano daziFrancoforte (-1,4%), Madrid (-1%), Parigi (-0,5%),Londra (-0,1%)
MILANO31 maggio 201818:03
– MILANO, 31 MAG – Le Borse europee chiudono in calo, trascinate dall’andamento negativo di Wall Street, dopo la decisione degli Stati Uniti di imporre i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio ed i timori di una guerra commerciale dopo la reazione dell’Ue pronta ad attuare le contromisure. Sul fronte del cambio l’euro è in rialzo sul dollaro a 1,1686 a Londra. Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 245 punti ed il rendimento al 2,78%.
L’indice d’area Stoxx 600 cede lo 0,63%. Male Francoforte (-1,4%) con il Dax a 12.604 punti, Parigi (-0,53%) ed il Cac-40 a 5.398 punti e Londra (-0,15%) ed il Ftse-100 a 7.678 punti e Madrid (-1,05%) e l’Ibex-35 a 9.465 punti.
Spread Btp chiude in calo a 241 puntiTasso scende al 2,74%
ROMA31 maggio 201818:08
– ROMA, 31 MAG – Lo spread tra il Btp e il Bund chiude in calo a 241 punti base dai 247 punti di ieri.
Il rendimento del titolo decennale italiano scende al 2,74%.
Alleva (Istat),occupati non solo precariPresidente istituto statistica, Sud non ancora livelli pre-crisi
MILANO31 maggio 201818:20
– MILANO, 31 MAG – “Abbiamo ancora un dato positivo.
Solo il Mezzogiorno non è arrivato al livello pre-crisi”. Così il presidente dell’Istat, Giorgio Alleva, commenta il dato diffuso in giornata sugli occupati, che ad aprile ha superato il livello dello stesso mese del 2008. “E’ in aumento soprattutto il tempo determinato, tipico di questa fase” indica Alleva riferendosi alla ripresa in atto. “C’è da sottolineare che ci sono tanti tipi di contratto a tempo determinato: non sempre è brevissimo e precario” aggiunge il numero uno dell’ istituto nazionale di statistica, al termine della presentazione dell’ultimo rapporto annuale Istat a Milano all’università Cattolica con una tavola rotonda moderata dalla docente di Demografia e Statistica sociale Giulia Rivellini, cui è intervenuta anche l’assessore alla Politiche del Lavoro e Attività produttive del Comune, Cristina Tajani.
Acquisti 230 mln di prodotti FairtradeDa spesa italiani 1,6 miliardi a produttori Sud mondo nel 2017
MILANO31 maggio 201818:23
– MILANO, 31 MAG – Per i prodotti del commercio equo certificati Fairtrade nel 2017 i consumatori italiani hanno speso 130 milioni. Il marchio, presente nella Penisola su più di 750 prodotti in oltre 5.000 punti vendita, assicura che gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo ricevano migliori condizioni commerciali e di lavoro. Tra i prodotti più richiesti ci sono le banane, che raggiungono volumi di vendita pari a 13.600 tonnellate (+11%), il caffè con 810 tonnellate di caffè verde (+10%), il cacao con 1.600 tonnellate di fave di cacao (+100%) e lo zucchero con 3.300 tonnellate (+10%). Sotto forma di premio Fairtrade tali vendite hanno generato un ritorno economico alle comunità di Asia, Africa e America Latina di circa 703.000 euro per le banane, 309.000 euro per il cacao, 334.00 per il caffè e 221.000 per lo zucchero. I consumatori italiani hanno sostenuto così la crescita e lo sviluppo delle comunità nei pesi del Sud del mondo per 1 milione e 640 mila euro con le principali categorie merceologiche.
Banco Bpm cede 5 miliardi di sofferenzePer cartolarizzazione all’interno piano da 13 mld complessivi
MILANO31 maggio 201818:28
– MILANO, 31 MAG – Il Cda di Banco Bpm ha approvato la cessione di un portafoglio di crediti in sofferenza del valore lordo di 5,1 miliardi alla data del cut-off (30 settembre 2017), e di 4,9 miliardi a fine marzo scorso, al veicolo di cartolarizzazione Red Sea. L’operazione, soprannominata ‘Exodus’, si inserisce nel piano di cessioni per 13 miliardi annunciato dal gruppo, aggiungendosi ai 4,5 miliardi già realizzati.
Borsa: Milano regge in attesa GovernoSi allenta tensione, spread Btp-Bund in calo a 241 punti
MILANO31 maggio 201818:48
– MILANO, 31 MAG – La Borsa di Milano (-0,06%) regge all’onda d’urto provocata dai dazi imposti dagli Usa sull’importazione di acciaio e alluminio. A Piazza Affari, maglia rosa tra i listini europei, sembra invece prevalere l’ottimismo per la formazione di un governo politico Lega-M5S.
Si allenta la tensione sui titoli di Stato con lo spread tra Btp-Bund che chiude in calo a 241 punti base e con il rendimento del decennale italiano che scende al 2,74%. In lieve calo anche l’euro sul dollaro a 1,1664 a Londra.
Il Ftse Mib ha visto in sofferenza i titoli finanziari dopo la positiva performance di ieri. In fondo al listino Unipolsai (-4,4%) e Unipol (-2,5%). Male Mediobanca (-1,9%), Ubi (-0,9%), Intesa e Unicredit (-0,2%). In controtendenza Mps (+7%), Banco Bpm (+2,4%) e Generali (+2,3%).
Gli investitori premiano Fca (+2%), alla vigilia della presentazione del nuovo piano, ed Exor (+1,8%). Seduta negativa per Tim (-2%), con la precisazione di Agcom su tariffe accesso a rete, mentre chiude in rialzo Mediaset (+2%).
Melegatti:si tiene vivo il lievito madreNonostante fallimento operai non perdono speranze ripartenza
VERONA31 maggio 201819:39
– VERONA, 31 MAG – Anche dopo il fallimento uno degli “angeli” della produzione è entrato ugualmente oggi nello stabilimento Melegatti per andare a girare il lievito madre, tenendo vivo il cuore dell’azienda, come è stato fatto tutti i giorni dal 1894, quando Domenico Melegatti inventò il pandoro.
Il lievito madre è l’elemento imprescindibile nella ricetta dei dolci da ricorrenza, e ogni giorno deve’essere ‘rinfrescato’ per essere impiegato al meglio nell’impasto. Oggi pomeriggio, nonostante lo sconforto per il fallimento dichiarato due giorni fa dal Tribunale di Verona, un gruppo di lavoratori si è presentato davanti ai cancelli della fabbrica dolciaria di San Giovanni Lupatoto (Verona). Tra di loro c’era chi lavora in Melegatti da più di trent’anni, ed è subentrato prendendo il posto dei genitori.
Dazi: impatto Italia limitato, in Usa 2% produzioneGozzi, no a guerre commerciali. A rischio calo Pil dello 0,3%
ROMA31 maggio 201820:46
“Nervi saldi e attenzione a non innescare una guerra commerciale devastante per un paese esportatore come l’Italia, seconda potenza manifatturiera e secondo produttore di acciaio in Europa dopo la Germania”.
Questa in sintesi la linea di Federacciai, l’organizzazione degli industriali siderurgici, alla conferma della decisione dell’Amministrazione Trump di imporre dazi su acciaio e alluminio europeo (si parlerebbe del 25% sull’acciaio e del 10% sull’alluminio). Quello che le industrie siderurgiche italiane temono è una vera guerra commerciali che coinvolga settori, come l’automotive e l’agroalimentare, ben più pesanti dell’acciaio in termini di valore. In caso di rappresaglie commerciali, l’Istat ha previsto per l’Italia una perdita di Pil dello 0,3%.
Al momento, invece, nonostante i dazi la situazione sembra gestibile. Secondo il presidente di Federacciai Antonio Gozzi l’acciaio italiano potrebbe comunque restare competitivo sul mercato Usa, dove i prezzi dell’acciaio sono molto alti, anche a fronte di dazi al 25%. “Fra l’acciaio Usa e quello italiani la differenza, su prodotti analoghi, è di circa 200 dollari a tonnellata. Se i prezzi Usa si mantengono così il nostro acciaio reggerà l’impatto” spiega Gozzi. Nel 2017 l’Italia, ha prodotto 24 milioni di tonnellate di acciaio, ma verso gli Stati Uniti ne ha esportato poco più di mezzo milione di tonnellate (505 mila), cioè, solo il 2% della sua produzione totale. E’ quanto emerge dai dati diffusi da Federacciai. L’export italiano verso gli Stati uniti vale 653 milioni di euro. Questi numeri fanno capire la preoccupazione di Gozi di un escalation. “Non vorrei che per boicottare le Harley Davidson o i Levi’s rischiamo di farci colpire sull’automotive, lì l’industria siderurgica italiana ed europea si farebbe davvero male” dice Gozzi. Piuttosto che dall’effetto dei dazi sull’export verso l’Usa, i produttori di acciaio europei sono preoccupati dai cosiddetti “flussi deviati dell’acciaio”. In parole povere, i dazi Usa rischiano di far riversare sul mercato europeo tutto l’acciaio che non riesce più a essere venduto sul mercato americano. “Bisogna spingere la Commissione Ue a mantenere alta la guardia sulle misure di salvaguardia” avverte il presidente di Federacciai. Anche per il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia: “A questo punto l’Europa dovrebbe difendere l’industria europea riequilibrando le posizioni delle bilance commerciali nel mondo, partendo dalla centralità dell’industria, e in questo l’Italia ha tutto l’interesse a costruire una grande stagione di riforme e risposte europee”.
Chi è Tria, il papabile nuovo ministro dell’EconomiaInsegna economia ed è Preside della Facolta di Tor Vergata
ROMA31 maggio 201822:00
Chi è Giovanni Tria, il papabile nuovo ministro dell’Economia? Romano, classe 1948, Tria, forte di un esordio con laurea in giurisprudenza alla Sapienza nel 1971 a cui hanno fatto seguito più di 35 anni di esperienza accademica e professionale nel mondo dell’economia, ha detto la sua su alcuni dei cavalli di battaglia della coalizione Lega-M5S. Uno di questi la Flat tax, obiettivo perseguibile a suo parere eventualmente anche passando per l’aumento dell’Iva.Proprio a proposito dell’introduzione della flat tax, Tria ricorda in un articolo su Formiche.net che la scommessa, secondo i sostenitori della riforma, è che essa porti ad effetti benefici sulla crescita e quindi generi quel gettito fiscale aggiuntivo che dovrebbe compensare almeno in parte anche il costo iniziale della riduzione delle aliquote.Durante la sua lunga carriera accademica e professionale ha spaziato tra sviluppo, ciclo economico e crescita, investimenti pubblici e ruolo della governance. Un corposo CV che lo vede tra l’altro presidente della scuola nazionale dell’ amministrazione, membro della Società economia italiana, membro dell’American Economic Association, professore di Politica Economica a Tor Vergata, delegato del governo italiano nel Board of directors dell’Ilo (International Labour Office).