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ECONOMIA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI. DI DOMENICA 3 GIUGNO 2018

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Ultimo aggiornamento 3 Giugno, 2018, 22:20:56 di Maurizio Barra

Banche: con crisi solo 67 mln sanzioni ma 28 miliardi di perdite
Studio First, a manager 10 istituti in dissesto bonus 113 mln

ROMA03 giugno 201815:49

La crisi che ha colpito 10 banche italiane ha lasciato profonde ferite con perdite per azionisti e obbligazionisti, esborso di soldi pubblici per lo Stato e posti di lavoro persi ma secondo il sindacato First Cisl le sanzioni a manager e istituti di credito delle banche finite in crisi dal 2011 sono state solo 67 milioni di euro a fronte di perdirte complessive per 28 miliardi. In uno studio la First rileva come inoltre ai vertici di questi istituti siano andati bonus per 113 milioni di euro e per questo, rileva il segretario Giulio Romani, “serve una legge che punisca chi procura i disastri bancari mentre nei cda deve sedere un garante pubblico indicato dalla Banca d’Italia di concerto con il Mef e una rappresentanza minima dei dipendenti negli organi di controllo”.
P.a: countdown per ‘pagelle’ ufficiScadenza al ‘cambio di guardia’ nei ministeri. In ballo premi

ROMA03 giugno 201815:50

E’ scattato il countdown per l’uscita delle ‘pagelle’ sull’attività svolta dagli uffici pubblici.
Manca infatti meno di un mese alla scadenza stabilita per legge.
E i passaggi da compiere sono diversi. Il ministero della P.a già a fine marzo aveva spedito un alert, una circolare per ricordare il da farsi. D’altra parte in ballo ci sono i premi, la parte della retribuzione che forma il salario accessorio. Una fetta che copre circa il 22% della busta paga dello statale tipo.
Il documento da presentare è una sorta di scheda, detta relazione sulla performance, che evidenzia a consuntivo, quindi si fa riferimento al 2017, i risultati organizzativi, da cui dipendono quelli individuali, raggiunti rispetto ai singoli obiettivi programmati. Si dovrà capire se è tutto in linea o se ci sono scostamenti. Entro il 30 giugno la relazione deve essere stata messa a punto, approvata dall’organo di indirizzo politico-amministrativo e validata dall’Oiv, l’organismo che vigila sulla valutazione.
Moscovici, ci pronunceremo sui fattiCon Roma abbiamo regole comuni. No punizioni. Si agisca sul debito

ROMA03 giugno 201815:44

“Ci pronunceremo sui fatti: progetti di legge, riforme, manovre finanziarie e il bilancio. La filosofia e’: abbiamo un quadro comune, regole comuni ma all’interno della comunita’ c’è totale liberta’. Il Governo fara’ le scelte politiche che deve fare. Roma decide la politica italiana. Le regole comuni non sono di punizione o sottomissione ma di dialogo. Per questo dialogheremo”. Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici parlando di un dialogo che “può essere vigoroso ma siamo rispettosi delle divergenze. Bruxelles non è avversario ma partner con il quale bisogna dialogare, con lo stesso rispetto che Bruxelles deve al Governo italiano”. Poi il commissario spiega: “c’è un’economia italiana con una ripresa moderata, ci sono delle diseguaglianze, i giovani e il sud che hanno bisogno di attenzioni particolari.
So anche che il debito pubblico italiano sta diminuendo, anche se con moderazione. Probabilmente bisogna essere attenti, c’è anche il problema dell’occupazione”.
Governo:Soros,preoccupa vicinanza Russiac’è una stretta relazione tra Matteo Salvini e Putin

TRENTO03 giugno 201816:20

– TRENTO, 3 GIU – “Sono molto preoccupato” della vicinanza del nuovo governo alla Russia. Lo ha detto George Soros, ricordando che “questo è un aspetto su cui si trova d’accordo il nuovo governo, hanno detto che sono a favore della cancellazione delle sanzioni contro la Russia”. Putin “cerca di dominare l’Europa, non vuole distruggerla ma sfruttarla perché ha la capacità produttiva, mentre l’economia russa sotto Putin può solo sfruttare le materie prime e le persone”. E’ “una forte minaccia e sono davvero preoccupato, c’è una stretta relazione tra Matteo Salvini e Putin”. “C’è una stretta relazione tra Matteo Salvini e Putin. Non so se Putin effettivamente finanzia il suo partito, questa è una questione che l’opinione pubblica italiana ha il diritto di approfondire, l’opinione pubblica italiana ha diritto di sapere se Salvini è a busta paga di Putin”, ha detto ancora Soros.
Ilva: Codacons a Di Maio, ci convochiC’è un ordine del giudice

BARI03 giugno 201817:05

– BARI, 3 GIU – Il Codacons ha inviato oggi una formale diffida al nuovo Ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, “affinché convochi il Codacons alla prossima riunione sull’Ilva che vedrà coinvolti martedì sindacati e Arcelor Mittal”. “Pochi giorni fa il Consiglio di Stato ha ordinato al Mise di inserire il Codacons all’interno del tavolo di confronto con gli enti locali, riconoscendo l’illegittimità dell’esclusione dell’associazione che rappresenta i cittadini di Taranto danneggiati dall’Ilva – spiega il presidente Carlo Rienzi – Per questo abbiamo diffidato Di Maio a convocare il Codacons anche all’incontro di martedì, perché il confronto sull’occupazione ha ripercussioni dirette sulla questione ambientale e sanitaria di Taranto, per la quale l’associazione è ora legittimata ad intervenire in base a quanto previsto dal CdS”. “Se tale richiesta non sarà accolta, il neo-ministro – conclude – riceverà la prima denuncia penale del suo mandato, quella per ‘Mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice'”

Cina a Usa, niente accordo con daziMonito Pechino dopo terzo round colloqui per risolvere disputa

PECHINO03 giugno 201817:08

Qualsiasi accordo con Washington per porre fine alla disputa commerciale “non entrerà in vigore” se l’aumento dei dazi Usa proseguirà. E’ il monito della Cina dopo che le delegazioni guidate dal ministro del Commercio Usa, Wilbur Ross e l’alto funzionario del Commercio cinese, il vicepremier Liu He, hanno avuto un altro round di colloqui sull’impegno della Cina di limitare il suo surplus commerciale con gli Usa acquistando più beni americani, così da evitare una ‘guerra commerciale’ e soprattutto l’isolamento completo degli Stati Uniti.
Ilva:Emiliano,ottimista su Piano governo’Se chiudono fabbrica devono salvaguardare 20mila dipendenti’

BARI03 giugno 201817:48

– BARI, 3 GIU – “Adesso abbiamo un nuovo Governo, che dice ‘noi vogliamo riconvertire, non crediamo alla strategicità della fabbrica e pensiamo che l’Italia possa non produrre acciaio’. Io su questo punto lascio aperto il dibattito, però se qualcuno decide di chiudere quella fabbrica, deve salvaguardare i suoi 20 mila dipendenti, non ci possono incastrare nel ricatto tra vivere e lavorare. Bisogna trovare il punto di equilibrio”.
Lo ha detto il Governatore della Puglia Michele Emiliano a ‘1/2h in più’. “Il programma è chiaro, bisogna chiudere le fonti inquinanti, la decarbonizzazione che noi proponiamo le chiude.
E’ possibile che il programma di Governo che mette insieme Lega e M5s sia sostanzialmente lo stesso della regione Puglia e questo mi rende ottimista di poter trovare la strada per trovare un accordo”.

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