Aggiornamenti, Notizie, Politica

POLITICA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI. DALLE 11:30 DI SABATO 2 GIUGNO 2018, ALLE 02:40 DI OGGI, DOMENICA 3 GIUGNO 2018

Tempo di lettura: 9 minuti

Ultimo aggiornamento 3 Giugno, 2018, 00:40:07 di Maurizio Barra

Conte, tenete duro, ora passiamo a fatti
Non fatemi complimenti adesso, ancora non ho fatto nulla

ROMA02 giugno 2018 11:30

– ROMA, 2 GIU – “Non fatemi i complimenti adesso, non ho fatto ancora nulla. Spero che me li possiate fare dopo.
Finora sono state fatte troppe chiacchiere, ora bisogna fare i fatti”. Così il nuovo premier Giuseppe Conte ha risposto tra la calca dei cittadini ai Fori Imperiali a chi gli faceva i complimenti.
“Tenete duro, teniamo duro” ha aggiunto con il gesto del pugno serrato.
Ministro Stefani,no autonomia no GovernoEsponente leghista, è nel ‘contratto’ ci abbiamo messo la faccia

VENEZIA02 giugno 201812:10

– VENEZIA, 2 GIU – “Se si affossa l’autonomia salta il Governo, per noi è una partita fondamentale”. Lo afferma il neoministro degli affari regionali, Erika Stefani. “Ci abbiamo messo la faccia – ricorda la parlamentare leghista – e abbiamo preteso fosse inserita nel ‘contratto’. Non vedo però per quale ragione dovrebbero mettersi di traverso: in Veneto e in Lombardia l’hanno sostenuta, perchè non dovrebbero farlo in Parlamento. E lo stesso si può dire di Forza Italia e del Pd.
Spero non vogliano tradire i loro elettori”. Sul rischio che la burocrazia possa frenare la realizzazione del progetto di maggior autonomia per le Regioni che hanno già visto una pre-intesa con lo Stato, Stefani risponde: “l’autonomia è una rivoluzione e non mi aspetto piaccia a tutti. Il percorso però è tracciato e non saranno cavilli o le manovre di Palazzo a fermare la volontà del popolo”. Stefani conferma l’intenzione “entro la legislatura, il presto possibile, di portare in Parlamento la legge con l’intesa tra Stato e la Regione”.
Di Maio, quota 100 per superare ForneroConferma in diretta su Facebook

ROMA02 giugno 201813:41

– ROMA, 2 GIU – “Applicheremo la misura quota 100 per superare la Fornero”. Lo conferma il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio in diretta via facebook.
Di Maio: ‘Ora Stato siamo noi. Via Fornero e lo spesometro’Video su Facebook: ‘Jobs act va rivisto. C’è troppa precarietà’

02 giugno 201823:58

Piazza piena alla Bocca della Verità per la manifestazione indetta dal M5S inizialmente per protestare contro il “no” del Colle al governo e poi trasformata, con lo sblocco dell’impasse, nella “festa del governo del cambiamento”. In alcune migliaia sono arrivati a Roma con pullman provenienti da tutta Italia. GUARDA IL VIDEO Dietro il palco spicca un cartello con la bandiera dell’Italia e la scritta “il mio voto conta” mentre tra i militanti sventolano decine di Tricolori e di bandiere del M5S. E, tra la folla, spunta anche una scritta, con lettere cubitali: “Governo a 5 Stelle”. Quando il leader del M5S Luigi Di Maio è salito sul palco dagli altoparlanti della piazza è partito l’inno di Mameli, cantato dalle migliaia di militanti presenti. E al fianco di Di Maio, sul palco, c’era Sergio Bramini, l’imprenditore a cui è stata pignorata la casa giorni fa – l’uomo aveva diversi crediti nei confronti dello Stato – e chiamato dal ministro come consulente al Mise. “Adesso lo Stato siamo noi”, ha sottolineato Di Maio.

“Questo suono determina la divisione di un mondo che se ne sta andando con un mondo che arranca e sta arrivando”, ha affermato Beppe Grillo dal palco suonando una campanella che ricorda quella del passaggio di consegne da un governo all’altro. “C’è un mondo che se ne va, che agonizza, e un mondo che sta arrivando e noi stiamo accelerando”, ha aggiunto. “Nessuno si aspettava una roba così, se Gianroberto fosse qua oggi, se fosse stato alla parata, sicuramente avrebbe detto “eh, andiamo avanti””, ha scherzato Grillo.”Se siamo qui è perché tutte le volte che ci hanno detto che siamo destinati a sparire noi non ci abbiamo creduto e quando ci hanno detto ‘inseguite un’utopia’ noi abbiamo pensato che non c’è altro da inseguire”. Lo afferma Davide Casaleggio dal palco della festa M5S. “Abbiamo realizzato l’impossibile, oggi una stella in cielo brilla più delle altre”, ha affermato Casaleggio.

“Hanno descritto Roma come l’inferno in terra, ci hanno descritto come criminali, solo per bieco interesse politico, solo per evitare che arrivassimo a governare questo Paese. Ma non si può vincere contro chi non si arrende mai”, ha affermato la sindaca Virginia Raggi alla festa M5S. “Roma ha iniziato a invertire la rotta, ha iniziato a risparmiare e ora iniziamo ad avere soldi da investire con appalti regolari. Da domani inizieranno ad accusare questi ragazzi dicendo che non sanno governare. Noi dobbiamo dosare le forze, perché abbiamo 5 anni e dobbiamo star loro vicino quando inizierà ad essere dura”, ha spiegato Raggi.Prime misure annunciate dal neo ministro per il Lavoro Luigi Di Maio. “Applicheremo – ha detto in un video su Fb – la misura quota 100 per superare la Fornero”.

“Questi due ministeri – ha detto ancora Di Maio – insieme sono una potenza, se si parlano. Da questi ministeri partono i nostri cavalli di battaglia. Tra le iniziative da affrontare subito, nel breve medio e lungo periodo, ci sono il via allo spesometro, al redditometro, agli studi di settore. Poi dobbiamo portare avanti delle politiche industriali, con investimenti nell’auto elettrica”.”Il Job Act – ha evidenziato – va rivisto, c’è troppa precarietà. La gente non ha certezza neanche più per prenotarsi le vacanze non solo per sposarsi e se dobbiamo dare più forza all’economia la dobbiamo ridurre”.

Fontana: ‘Famiglie arcobaleno non esistono’. Stop di Salvini poi la replica: ‘Polemiche strumentali’Critiche da opposizione e associazioni sul nuovo titolare del ministero della Famiglia e della Disabilità dopo una sua intervista nella quale sottolineava che a suo avviso ‘le famiglie arcobaleno non esistono’.

02 giugno 201820:27

Incentivare le nascite e disincentivare gli aborti; sostenere la famiglia, che è “quella naturale”, mentre le famiglie arcobaleno “per la legge non esistono”. Così il neoministro della Famiglia e disabilità, Lorenzo Fontana, oggi intervistato da Corriere della Sera, Stampa, Messaggero, Avvenire e Gazzettino.Parole bocciate dall’opposizione e dalle associazioni per i diritti gay. “Trovo gravissimo – dice la senatrice del Pd Monica Cirinnà – che un ministro della Repubblica neghi la realtà, anche se ne capisco la funzione reazionaria e oscurantista. Negare l’esistenza di chi chiede diritti e riconoscimento equivale a voler oscurare dei cittadini, silenziarli, relegarli fuori dal dibattito politico e sociale”.”Se c’era una cosa ‘moderna’ che la nostra Repubblica aveva messo in campo negli ultimi trent’anni era il Ministero alle Pari Opportunità. La sua assenza nella compagine di governo, assimila questo neonato mandato a quelli del vecchio pentapartito. Il premier vuole un Governo del cambiamento? Allora assegni la delega alle Pari Opportunità, investa sulle politiche dell’uguaglianza, risolva le diseguaglianze e le discriminazioni”, commenta l’Arcigay.E sulle quali, inoltre, è freddo anche il neo ministro dell’Interno e leader del Carroccio, Matteo Salvini.  “Fontana è libero di avere le sue idee” – sottolinea Salvini parlando a Fanpage.it – ma “non sono priorità e non sono nel contratto di governo”. Così il neo-ministro dell’Interno, Matteo Salvini smentisce, in un’intervista a Fanpage.it, il ministro della Famiglia e Disabilità Lorenzo Fontana, per il quale in un’intervista le famiglie gay “non esistono”.E mentre monta la polemica è lo stesso Fontana a respingere al mittente le accuse: ‘”Non è stato previsto nulla sul ‘contratto’ tra Lega e M5s – sottolinea ripetendo quanto detto da Salvini – evidentemente è una polemica strumentale tanto che c’è chi mi ha criticato anche perché vengo da Verona e tifo Hellas Verona di calcio”.E lo stesso Salvini puntualizza: “Non ho nessuna intenzione di rivedere leggi del passato come l’aborto e le unioni civili: da papà sono convinto che i figli devono avere un papà e una mamma ma la questione delle famiglie non è all’ordine del giorno di questo governo, ci hanno votato per avere meno immigrati e più sicurezza”. “Detto questo – ha aggiunto – ognuno ha le sue idee e non deve essere lapidato per questo”.

Comuni: a Taranto Melucci azzera giuntaRevocata delega a sette assessori, ad altri due qualche mese fa

TARANTO02 giugno 201816:16

– TARANTO, 2 GIU – Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci (Pd) ha azzerato la giunta comunale con un atto che è stato pubblicato nel primo pomeriggio sul sito del Comune. Sono sette gli assessori a cui è stata revocata la delega oggi, che si aggiungono ai due destituiti qualche mese fa (Annamaria Franchitto e l’ex procuratore Franco Sebastio). Sarebbe a rischio la riconferma del vice sindaco e assessore all’ambiente Rocco De Franchi, proveniente da Bari, anche perchè Melucci intenderebbe così marcare la sua distanza dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano (Pd), che avallò la nomina. Da Palazzo di città filtrava una insofferenza soprattutto nei confronti di taluni “assessori che hanno iniziato ad esprimere pubblicamente posizioni non coerenti con la visione del sindaco”. Per Melucci si rende necessaria “una riflessione complessiva delle azioni svolte e da svolgersi” e “si riserva l’adozione di un successivo provvedimento per la nuova composizione della giunta con attribuzione delle relative deleghe”.
Bonaccini, ‘bene autonomia sia priorità”Non faremo sconti in caso di ritardi o tentennamenti’

BOLOGNA02 giugno 201816:22

– BOLOGNA, 2 GIU – “Sono molto soddisfatto che la Ministra Stefani la indichi come priorità, anche perché come Regione Emilia-Romagna non faremmo sconti nel caso di ritardi o tentennamenti”. Così, in una nota, il presidente della Regione Emilia-Romagna, commenta le parole del neoministro per gli Affari regionali, Erika Stefani che, in un’intervista al ‘Corriere del Veneto’ ha sottolineato come “se si affossa l’autonomia salta il Governo, per noi è una partita fondamentale”.
In tema di autonomia, spiega il governatore, “essendo stato il primo presidente di Regione a firmare, lo scorso ottobre con l’allora Presidente del Consiglio Gentiloni, l’avvio del percorso che nel febbraio successivo portò il sottoscritto, insieme ai colleghi Luca Zaia e Roberto Maroni, a firmare una storica pre-intesa, perché mai successo nella storia del Paese, sull’autonomia differenziata per Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia, è evidente che mi aspetti che il nuovo Governo a guida Conte ce la ‘assegni'”.
‘Troll’ gay a Fontana, con foto famiglieL’iniziativa di alcuni attivisti, ‘Come vede noi esistiamo’

BOLOGNA02 giugno 201818:10

– BOLOGNA, 2 GIU – Tra le iniziative del mondo Lgbt per criticare il nuovo ministro alla Famiglia Lorenzo Fontana, c’è anche un ‘troll’ lanciato da alcuni attivisti, per inondare la sua pagina ufficiale di Facebook con foto di famiglie gay. Lo lanciano Cathy La Torre, attivista e presidente di Gaylex e il blogger Fabio Nacchio. “Postate una vostra foto o con la vostra famiglia (che siate soli, con un figlio/a, con una mamma e un papà, con due mamme, con due papà, col gatto o il cane, ecc.) tra i commenti dei post o una foto sulla bacheca con la scritta ‘Ministro Fontana, come vede io esisto’ o (se siete più di uno in foto) ‘Ministro Fontana, come vede noi esistiamo'”, le istruzioni di La Torre.
Che spiega, sul social network: “Deve essere una invasione coccolosa e pacifica, per ricordare a lui e al governo che siamo tutti capaci di amare e di prenderci cura di chi vogliamo bene, e a deciderlo non è certo un neo ministro!”.
In 450 per no a treni armi da Camp DarbyIn azione militanti della sinistra da tutta la Toscana

PISA02 giugno 201819:20

– PISA, 2 GIU – Oltre 450 persone provenienti da tutta la Toscana hanno manifestato stamani davanti alla base Usa di Camp Darby contro il progetto di potenziamento infrastrutturale della ferrovia che sarà destinata al trasporto delle armi.
Decine di esponenti del mondo della sinistra e del sindacalismo di base si sono radunati davanti alla Basilica di San Piero a Grado (Pisa) e poi hanno sfilato per cinque chilometri pacificamente fino a raggiungere l’ingresso principale della base statunitense. I manifestanti hanno detto no “all’imminente costruzione di una ferrovia a soli scopi militari che collegherà la base americana alla stazione, oggi abbandonata, di Tombolo e da lì proseguire per i principali scali ferroviari italiani, quelli per intenderci che portano alle basi Usa e Nato per il rifornimento di armi destinate alle zone di guerra”.
2 Giugno: Emiliano a Foggia con migrantiGovernatore nel Foggiano con lavoratori liberati da caporali

BARI02 giugno 201819:45

– BARI, 02 GIU – “La Repubblica italiana e la sua Costituzione oggi vengono festeggiati in un pluralismo di religioni, di razze, nel rispetto della persona umana indipendentemente dal suo orientamento e dalla sua origine, soprattutto garantendo la libertà del lavoro, visto che la Repubblica italiana è una Repubblica fondata sul lavoro”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che sta trascorrendo il 2 Giugno a Casa Sankara, a San Severo (Foggia), presso l’azienda agricola regionale ‘Fortore’, in cui centinaia lavoratori stranieri convivono e lavorano lontano dalla minaccia del caporalato. Qui, infatti, hanno scelto di trasferirsi numerosi migranti, anche famiglie con bambini, dopo lo sgombero del cosiddetto ‘gran ghetto’ in cui migliaia di migranti vivevano in condizioni igienico-sanitarie precarie, nella provincia di Foggia, sfruttate dai caporali. “Stiamo festeggiando la festa nazionale italiana- ha detto Emiliano- in un luogo che è il simbolo della liberazione dallo sfruttamento del lavoro”.
Bagno di folla per Mattarella, ‘Metti tutti in riga’Oltre 20 mila a Giardini Quirinale e si canta l’Inno di Mameli

02 giugno 201819:57

Parte addirittura un “Hip hip urrà” per il Presidente. Bagno di folla per Sergio Mattarella che in occasione del 2 Giugno è sceso tra la gente nei Giardini del Quirinale. Oltre 20 mila cittadini (è il dato ufficiale) si sono stretti intorno al capo dello Stato come non mai nel passato. “Metta tutti in riga”, gli è stato urlato più volte. “So’ ragazzi, ma hanno sempre bisogno del papà”, gli ha urlato un altro cittadino evidentemente romano. Poi, mentre a più riprese la gente intonava spontaneamente l’Inno di Mameli, il Presidente ha proseguito con difficoltà il cammino nei giardini gremiti. Il filo conduttore della gente è stata la Costituzione, richiamata più e più volte in questo particolare 2 Giugno caratterizzato anche dall’avvio del governo gialloverde. Poi una serie infinita di “grazie”, “grazie della pazienza, grazie della determinazione, grazie di renderci orgogliosi di essere italiani”.

Governo: piazza piena per festa M5S, giunti in migliaia a RomaDi Maio sul palco con Bramini, ora Stato siamo noi

02 giugno 201821:42

Piazza piena alla Bocca della Verità per la manifestazione indetta dal M5S inizialmente per protestare contro il “no” del Colle al governo e poi trasformata, con lo sblocco dell’impasse, nella “festa del governo del cambiamento”. In alcune migliaia sono arrivati a Roma con pullman provenienti da tutta Italia. Dietro il palco spicca un cartello con la bandiera dell’Italia e la scritta “il mio voto conta” mentre tra i militanti sventolano decine di Tricolori e di bandiere del M5S. E, tra la folla, spunta anche una scritta, con lettere cubitali: “Governo a 5 Stelle”. Confermata la presenza di Beppe Grillo, Davide Casaleggio e dei ministri pentastellati mentre è quasi certo che, anche per motivi di sicurezza, non sarà presente il premier Giuseppe Conte.

Quando il leader del M5S Luigi Di Maio è salito sul palco dagli altoparlanti della piazza è partito l’inno di Mameli, cantato dalle migliaia di militanti presenti. E al fianco di Di Maio, sul palco, c’era Sergio Bramini, l’imprenditore a cui è stata pignorata la casa giorni fa – l’uomo aveva diversi crediti nei confronti dello Stato – e chiamato dal ministro come consulente al Mise. “Adesso lo Stato siamo noi”, ha sottolineato Di Maio.

“Se siamo qui è perché tutte le volte che ci hanno detto che siamo destinati a sparire noi non ci abbiamo creduto e quando ci hanno detto ‘inseguite un’utopia’ noi abbiamo pensato che non c’è altro da inseguire”. Lo afferma Davide Casaleggio dal palco della festa M5S. “Abbiamo realizzato l’impossibile, oggi una stella in cielo brilla più delle altre”, afferma Casaleggio.

 

La Tua opinione è importante! Vota questo articolo, grazie!
No votes yet.
Please wait...

Vuoi scrivere, commentare ed interagire? Sei nel posto giusto!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.