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POLITICA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI: Daisy: Nosiglia, basta a idea del nemico Arcivescovo Torino, tutti si educhino a rispetto reciproco. -Carfagna, su occupazione pesa dl dignità Contratti a temine sono buona occupazione, non penalizzarli. -Strage Bologna: 2 agosto 1980, un sabato di sangue e orrore 85 morti e 200 feriti, dall’ipotesi scoppio caldaia alla bomba. -Mattarella, ricordare lezioni storia Da sofferenze passato emerga spinta insuperabile collaborazione. -Borghi, sorprende posizione di Fi su Foa Ma evidentemente i meccanismi politici portano a questo. -Musei: Renzi, “Ruspa governo su cultura” “Fanno dispetto agli italiani per dare contro al mio esecutivo”. -Imprenditore vinicolo veneto compra pagina giornale per dire no a razzismo ‘L’indifferenza è una forma pericolosissima di fiancheggiamento’, ha detto al ‘Gazzettino’. E’ padre adottivo di due giovani afrocubani. -Musei: Franceschini, Bonisoli illogico “Azzera domeniche gratis solo per marcare discontinuità con me”. -In Aula alla Camera l’esame del decreto dignità – DIRETTA Si votano gli emendamenti al provvedimento, circa 400, quasi tutti con parere negativo del governo. Il voto è previsto per giovedì poi l’esame a Palazzo Madama. -Rai: Ok cda a maggioranza a Foa presidente ma Fi domani voterà no in Vigilanza Se Foa sarà bocciato in Forza Italia si attende un altro nome dal ministro del Tesoro Tria auspicando però un metodo più adeguato. – Rai: Fi vota contro Foa,”ora nuovo nome” Azzurri chiedono confronto che coinvolga tutte forze politiche

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Ultimo aggiornamento 31 Luglio, 2018, 19:24:02 di Maurizio Barra

DALLE 14:53 ALLE 19:23

DI MARTEDì 31 LUGLIO 2018

TORINO, 31 LUG – “Tocca a tutti noi educarci al rispetto reciproco. Gli ‘altri’ non sono diversi, sono il nostro prossimo. Come noi lo siamo per loro. Non è appiccicando etichette sulla faccia e sulla pelle della gente che salviamo la nostra vita. L’unico vero ‘nemico’ che tutti abbiamo in comune è coltivare l’idea del nemico”. L’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, commenta così l’aggressione a Daisy Osakue, l’atleta italiana ma di origini nigeriane ferita ad un occhio dal lancio di un uovo.
“Chiedo a tutti un rispetto rigoroso e convinto delle leggi e la promozione di un clima di umanità e di legalità morale e civile, senza spavalderia e senza odio che ingenerano comportamenti di rifiuto violento: questa è l’unica strada che abbiamo per allontanarci dalla paura”, è l’appello di monsignor Nosiglia, che invita anche i media ad una corretta informazione.
“Certi titoloni – dice – finiscono per amplificare il clima di insicurezza in cui sembra ci siamo immersi”.
sono oltre 3,1 milioni – dimostrano ancora una volta che le norme del DL Dignità sono sbagliate e ideologiche. Il contratto a termine è una forma di buona occupazione, che dobbiamo accompagnare verso la trasformazione in tempo indeterminato con incentivi e sgravi; non è invece né intelligente né utile penalizzarli come sta facendo il governo. Sul calo degli occupati che si è prodotto a giugno, primo mese negativo dell’anno, di certo non aiutano le pesanti incertezze sul futuro che questo governo sta alimentando, a partire proprio dal decreto. Le imprese iniziano ad aver paura di assumere e di scommettere sul futuro, se chi governa le tratta con ostilità”. Lo afferma Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia.
Un afoso sabato di esodo, con le foto e le immagini delle code in autostrada pronte, come da ‘copione’ del periodo, per diventare l’argomento del giorno di quotidiani e tg. Alle 10.25 del 2 agosto 1980, invece, un’esplosione alla stazione centrale di Bologna spezza nel sangue la tranquilla routine del rito delle vacanze: 85 morti e 200 feriti il bilancio finale della strage più sanguinaria nella storia italiana.
Il boato squarcia l’ala sinistra dell’edificio su piazza Medaglie d’Oro: la sala d’aspetto di seconda classe, il ristorante, gli uffici del primo piano vengono disintegrati.
Anche il treno Adria Express 13534 Ancona-Basilea, fermo sul primo binario e in ritardo di un’ora sulla tabella di marcia, è colpito dalla valanga di macerie e detriti che in pochi istanti schiacciano e soffocano inermi viaggiatori di ogni età e provenienza. Nel ristorante-bar-self service perdono la vita sei lavoratrici, tra le vittime anche due tassisti in attesa di clienti. Ovunque lacrime, urla straziate, polvere che entra in gola e soffoca il piano disperato di passeggeri sotto choc che cercano di individuare amici e parenti. La vittima più piccola è Angela Fresu, appena 3 anni, e poi Luca Mauri, di 6, Sonia Burri, di 7, fino a Maria Idria Avati, ottantenne, e ad Antonio Montanari, 86 anni.
In pochi minuti arrivano decine di mezzi dei vigili del fuoco, polizia, carabinieri, vigili urbani, ambulanze, l’Esercito. Saltano le linee telefoniche e i primi cronisti giunti sul posto, per poter raccontare l’inferno di quei momenti, ‘espropriano’ la cabina dei controllori degli autobus sul piazzale, dove il telefono invece funziona. Cellulari e internet non esistono ancora. Anche il contributo degli autisti si fa determinante, quando di lì a poco un bus giallo e rosso della linea 37, la vettura 4030, nell’emergenza si trasforma in un improvvisato carro funebre per trasportare le salme alla Medicina legale, nella vicina via Irnerio. Alla guida si mette l’imolese Agide Melloni, autista trentunenne: “Mi chiesero di portare via i cadaveri con il bus. Dal mattino alle tre di notte, con i lenzuoli bianchi appesi ai finestrini. In ogni viaggio c’era con me qualche soccorritore, per sostenermi”. Le ambulanze servono invece per i vivi, distribuiti in tutti gli ospedali, dove rientrano in servizio medici e infermieri.
Le prime ipotesi investigative prendono in considerazione lo scoppio di una caldaia, ma nel punto dell’esplosione non ce ne sono. Lo si capisce presto, mentre i lavori di scavo procedono a rilento perché si continuano a cercare persone vive tra le macerie. In poco tempo, accantonata l’improbabile fuga di gas, la causa della strage si fa drammaticamente chiara: una bomba ad alto potenziale. In stazione arriva, commosso e angosciato, il presidente della Repubblica Sandro Pertini, mentre tutt’intorno una catena umana continua a spostare detriti e il silenzio irreale del centro città è squarciato dalle sirene.
La sera piazza Maggiore si riempie: Bologna, attonita e sgomenta, non chiede vendetta ma giustizia, mentre il ricordo torna a un’altra strage, quella dell’Italicus, la notte del 4 agosto di sei anni prima a San Benedetto Val di Sambro, sull’Appennino, con 12 morti e 44 feriti. “La stessa città, lo stesso nodo ferroviario, gli stessi giorni delle vacanze, forse lo stesso proposito – commenterà il giorno dei funerali il sindaco Renato Zangheri – di recitare il crimine anche sul corpo di viaggiatori stranieri, e quindi di dimostrare ad altri popoli e governi la debolezza della nostra democrazia”. Intanto in quelle stesse ore, all’obitorio, un maresciallo continua a tentare di dare un nome alle vittime: un’identità più volte affidata a brandelli di indumenti, un anello, i resti di una catenina o un documento. Trentotto anni dopo i familiari delle vittime e Bologna chiedono ancora di conoscere tutta la verità sulla strage e sui suoi mandanti.
ANSA) – EREVAN, 31 LUG – “Oggi, piantando un albero nel parco della memoria, abbiamo messo una targa che auspica che dalle sofferenze del passato emerga insuperabile e forte la spinta alla pace e alla collaborazione tra i popoli e tra gli stati in futuro. Mi auguro che queste lezioni della storia vengano sempre comprese e tenute a mente”. Lo ha sottolineato il presidente Sergio Mattarella parlando con i giornalisti a Everan nel corso di una visita di Stato in Armenia. Il presidente ha poi spiegato che “Armenia e Italia sono legate da un rapporto particolare, visto che sono due paesi portatori di civiltà antiche”. “Questo le rende più capaci di intendere i processi, i fenomeni e i passaggi della storia e di interpretarla adeguatamente. Ma ciò comporta anche – ha aggiunto il capo dello Stato – la responsabilità di trasmettere quella sensibilità nella comunità internazionale. E’ insieme un patrimonio e una responsabilità”.
– “Lo conosco personalmente, penso che sia la persona più esperta di giornalismo tra quelle che conosco. E’ un gran signore, non può essere considerato secondo a nessuno per un incarico nel mondo dell’informazione. E’ stato mio collega a Il Giornale, trovo veramente sorprendente la posizione di Forza Italia. Capisco dire di no a Travaglio, ma non so con quali motivazioni si possa dire che non va bene uno che è stato caporedattore del tuo giornale. Sono stupito, pensavo che di fronte a un nome come Foa Forza Italia si togliesse il cappello. Ma evidentemente i meccanismi politici portano a questo”. Lo afferma il presidente della commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi in un’intervista a radio Cusano Campus.
– “Stamani hanno cancellato il progetto ‘Casa Italia’ di Renzo Piano e poi hanno annunciato: ‘Stop alle domeniche gratis al Museo’. Hanno azionato la RUSPA contro la cultura. E pur di andare contro il governo dei #millegiorni, fanno un dispetto agli italiani, non a noi. #Cambiamento”. Lo scrive su Twitter Matteo Renzi commentando l’annuncio del ministro dell’Istruzione Alberto Bonisoli.
zioneUn imprenditore vinicolo trevigiano ha comprato una pagina intera di alcuni quotidiani italiani per esprimere la sua ferma e netta contrarietà all’ intolleranza, attraverso anche il pensiero di Martin Luther King. “Intolleranti verso l’intolleranza” ha fatto scrivere in apertura di pagina Paolo Polegato ad di Astoria Vini, padre adottivo di due giovani afrocubani, quando avevano appena pochi mesi.L’imprenditore ha scelto di prendere come testimonial per la sua denuncia una ragazza africana le cui labbra sono dipinte col rossetto di verde, bianco, rosso, su uno sfondo in cui risalta nuovamente il tricolore. Di suo Polegato ha voluto far risaltare che ‘la violenza delle parole e dei fatti non è più tollerabile. Non rappresenta né l’ Italia né gli italiani. Ora basta!. Il rispetto della persona prescinde colore, genere e religione”. Poi ha preso in prestito una frase dell’attivista e Premio Nobel per la Pace (1964) per rimarcare il suo pensiero: “può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”.”L’indifferenza è una forma pericolosissima di fiancheggiamento” ha detto Polegato a ‘Il Gazzettino’. “Vedo la diffidenza, l’alzata di cigolio, vedo il pregiudizio – ha osservato -. Il ferimento dell’atleta è l’ultimo atto di un’ escalation che non si può sempre giustificare tirando in ballo la stupidità della gente. Questi non sono ebeti, sono dei delinquenti”.

1 LUG – “Ci sono migliaia di persone che sono andate per la prima volta al museo nella loro vita grazie a questa iniziativa, è una cosa positiva, che avvicina alla cultura. Non trovo veramente una ragione logica per interromperla, se non il fatto di marcare una discontinuità politica. Lo stanno facendo su tante altre cose, lascino stare almeno quelle che sono state condivise da tutti”. Lo ha detto Dario Franceschini conversando con i giornalisti alla Camera tornando a commentare l’annuncio del ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli di abolire in autunno le prime domeniche del mese gratuite nei musei. “Il ministro Bonisoli dice che é una brutta abitudine andare gratis nei luoghi di cultura? Intanto gratis è un giorno al mese, per i musei – ha risposto Franceschini -. Ha una motivazione culturale e una motivazione pedagogica, ma va anche incontro a migliaia e migliaia di persone che non hanno la possibilità di pagarsi l’ingresso al museo per tutta la famiglia”.
Al via in Aula alla Camera le votazioni sugli emendamenti al decreto dignità. I pareri di relatori e governo sui circa 400 emendamenti è negativo su quasi tutte le proposte ad eccezione di due emendamenti che contengono delle correzioni per il comparto dei lavoratori portuali, che al momento sono accantonati. Il via libera di Montecitorio è atteso per giovedì prossimo. Al momento sembra escluso il ricorso al voto di fiducia. Il testo passerà poi al Senato.LA DIRETTA

Il cda della Rai ha nominato a maggioranza – a quanto si apprende – Marcello Foa presidente della tv pubblica. A quanto si apprende, in cda Rita Borioni (Pd) avrebbe votato contro la nomina di Foa alla presidenza, mentre Riccardo Laganà, consigliere eletto dai dipendenti della tv pubblica, si sarebbe astenuto.Ma Forza Italia fa sapere che voterà contro Marcello Foa domani in commissione di Vigilanza. Questa – a quanto si apprende in ambienti di Fi vicini a Silvio Berlusconi- è l’indicazione che sarà data agli esponenti azzurri in commissione. Se Foa sarà bocciato, Forza Italia si attende un altro nome dal ministro del Tesoro Tria auspicando però un metodo più adeguato: che sarebbe quello del confronto prima di fare delle scelte che coinvolgono tutte le forze politiche e non solo una parte.”Chi troppo vuole, nulla stringe. Conto che domani la Vigilanza impartisca una bella lezione a Di Maio e a Salvini. Foa non può essere il presidente di garanzia che la legge impone per la Rai. Il prossimo candidato sia scelto sulla base di una professionalità indiscussa, e non perchè amico di un leader”. Lo afferma il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.Il consiglio di amministrazione della Rai, nella riunione di oggi a Viale Mazzini – a quanto si apprende – ha nominato Fabrizio Salini amministratore delegato.

– Forza Italia voterà contro Marcello Foa domani in Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai.
Questa – a quanto si apprende in ambienti di Fi vicini a Silvio Berlusconi- è l’indicazione che sarà data agli esponenti azzurri in commissione. Se Foa sarà bocciato come presidente designato dell’azienda pubblica radiotelevisiva, Forza Italia si attende un altro nome dal ministro del Tesoro Giovanni Tria, auspicando però un metodo più adeguato: che sarebbe quello del confronto prima di fare delle scelte che coinvolgono tutte le forze politiche e non solo una parte, si sottolinea.

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