Aggiornamenti

spettacoli, cinema, musica e cultURA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Tempo di lettura: 25 minuti

DALLE 09:07 DI MERCOLEDì  05 SETTEMBRE 2018

ALLE 12:34 DI GIOVEDì 06 SETTEMBRE 2018TITOLI

SPETTACOLI, CINEMA, MUSICA E CULTURA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI:

La ragazza dei tulipani, è triangolo d’amore – clip esclusiva
Nel cast Vikander, Waltz, DeHaan e Judi Dench

Prada rilancia la Linea rossaCapi unisex in tessuti nanotecnologici

A teatro Riondino e BulgakovHerlitzka omaggia Tabucchi, Edoardo Leo si racconta

Venditti, torna Sotto il segno dei pesciAnticipato da inedito. Il 23/9 live all’Arena, a dicembre a Roma

Al via le Maschere Teatro Italiano 2018Il 7/9 a Napoli e su Rai1. All’attore il premio del presidente

Tornano a Prato dipinti della discordiaRiapre Galleria Alberti per opere già Cr Prato portate a Vicenza

Premio jazz a Lo Stato Sociale, criticheA Bologna anche De Piscopo e Rava. Una ‘stella’ ricorda Mingus

Fioroni e Anastasio in mostra a MantovaMostre a Galleria Corraini da 5 settembre per Festivaletteratura

Torna XFactor, è caccia al sostituto di Asia Al via la dodicesima edizione, la Argento compare nelle puntate registrate, non ci sarà nei live

A Maurizio Costanzo premio MatacenaRiconoscimento speciale della Navicella, cerimonia a P. Rotondo

Ronis, istanti di vita normale a ParigiRetrospettiva fotografo francese a Casa Tre Oci a Venezia

Levi’s contro Trump, basta armi faciliRivolta icone stile a stelle e strisce, da Harley a Nike

Nadia Toffa riappare sui social vestita da Iena, manca pocoPosta scatto dalla redazione durante le prove, fan in delirio

Spettacolo Cauteruccio per San MiniatoFacciata basilica scenario opera ‘Dal Monte una luce aurorale’

Convegno Pesaro, Pavarotti cantante mitoL’8/9 promosso da Wunderkammer Orchestra, carriera e arte tenore

Agnello Hornby “La crudeltà è di tutti”Performance su violenza domestica che sarà spettacolo e libro

Ornella Muti, voglio cittadinanza russa”I tg italiani raccontano un Paese diverso da quello che vedo”

Bruni Tedeschi e Golino, le due Valerie sorelle al LidoFuori concorso con I villeggianti, “autobiografia immaginaria”

L’amore imperfetto secondo ReygadasAl Lido Nuestro Tiempo, il regista e la moglie ‘coppia aperta’

A Religion Today ‘Nuove generazioni’Anteprima a Venezia per il concorso dedicato alle religioni

Spacey, cadono accuse reati sessuali ’92Per tribunale LA caso in prescrizione e vittima maggiorenne

Jolie pentita della relazione con PittHollywood Life, lo vorrebbe fuori della sua vita per sempre

All’asta i cimeli di Robin WilliamsL’ex moglie Marsha, “collezionavamo per ridere o pensare”

Cronenberg, inno a Netflix, è il futuroIl regista, la sala cinematografica sarà come il vinile

Greengrass, racconto Utoya e l’avanzata della destraIn gara a Venezia con 22 luglio. Il cinema deve avere coraggio Melandri un caso letterario in Germania
“Sangue giusto” scala le classifiche

L’ARTICOLO

SPETTACOLI, CINEMA, MUSICA E CULTURA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI:

La storia di una passione d’amore proibito nella Amsterdam di inizio ‘600, ispirata al romanzo ‘Tulip fever’ di Deborah Moggach (Sperling & Kupfer), che firma la sceneggiatura con il premio Oscar Tom Stoppard (Shakespeare in Love). A questo si aggiunga che ‘La ragazza dei tulipani’ di Justine Chadwick, in sala dal 6 settembre con Altre Storie, ha dalla sua un cast monstre composto da Alicia Vikander, Dane DeHaan, Christoph Waltz e Judi Dench, ma, nonostante tutto questo, il risultato finale non è quello che ci si aspetta.
Siamo nel 1636 ad Amsterdam. Qui Sophia (Vikander), giovane orfana, esce dal collegio di suore dove è cresciuta, grazie al matrimonio con il ricco e anziano mercante Cornelis Sandvoort (Waltz). La ragazza è davvero religiosa e timorata di Dio, ma quando il marito in preda alla sua vanità commissiona un dipinto al talentuoso artista Jan van Loos (DeHaan), Sophia non riesce a resistere al suo fascino.
A questo si aggiunga che Cornelis, che ha già perso due figli e la moglie, chiede alla sua amata Sophia da sempre un figlio, un erede al suo patrimonio ma questo non arriva.
Tutti i personaggi di questa storia dai toni melò sono, come ricorda non a caso il titolo, coinvolti dalla ‘febbre collettiva’ per i tulipani e i loro bulbi più pregiati che a quei tempi potevano fare la fortuna di un attento investitore.
“Sophia tiene molto a suo marito Cornelis – racconta l’attrice svedese Alicia Vikander (The Danish Girl) parlando del suo personaggio -. Così quando Jan entra per la prima volta nella sua vita, Sophia non vuole aver nulla a che fare con lui, perché viene da un ambiente molto religioso, ha un marito che ama, una vita appagante e non vorrebbe rischiare di perdere tutto. Ma anche se vuole bene a Cornelis, lei resta comunque una giovane donna che non ha mai provato cosa sia la vera passione”.
Spiega infine il regista: “Non stavo cercando un film in costume perché preferivo fare qualcosa di moderno, ma ho sentito che con questo lavoro potevo avere comunque un approccio contemporaneo e viscerale. Ho iniziato così a pensare che avremmo potuto girare un film in costume non convenzionale.
L’idea era quella di realizzare un film coinvolgente, attrarre il pubblico e mostrare la pazza idea di questi due giovani ragazzi e le conseguenze del loro sentimento così forte”.
– Prada rilancia la Linea rossa, presentata per la prima volta nel 1997 e riportata in passerella con le sfilate per il prossimo autunno-inverno. Ispirata alla precisione delle linee dello sportswear anni ’90, dove affonda le sue radici, la collezione si presenta come una proposta tecnica e dinamica con uno spazio a sé stante all’interno della linea principale.
La collezione offre un intero guardaroba, dall’outerwear alle calzature fino ad alcuni pezzi per lo sci e lo snowboard, tutti caratterizzati dall’emblema della Linea rossa: un sottile lampo rosso sul collo e sul petto, applicato all’interno di una finestrella ritagliata nel tessuto e termo-sigillata.
L’approccio è improntato al minimalismo: i capi, unisex, hanno una linea pulita e aerodinamica. Sono soprattutto i materiali a contraddistinguere la collezione a partire da tessuti nanotecnologici ad alta conduttività, per favorire la regolazione della temperatura corporea.
– Michele Riondino diretto da Andrea Baracco ne ‘Il maestro e Margherita’ di Michail Bulgakov a Solomeo (PG) e Valter Malosti con ‘Shakespeare / Poemetti’ ai Palchi Reali di Torino; Milena Vukotic e Maximilian Nisi in ‘Un autunno di fuoco’ di Eric Coble ed Edoardo Leo mattatore di ‘Ti racconto una storia’, tutti all’VIII Festival Nazionale del Teatro di Casamarciano (NA); ‘Interrogatorio a Maria’ di Giovanni Testori a Cepino (BG) per il Festival deSidera e Roberto Herlitzka nell’omaggio ad Antonio Tabucchi ‘Donna di Porto Pim’ ai Solisti del teatro di Roma; ‘Noetic’ e ‘Icon’ di Sidi Larbi Cherkaoui ad aprire Torinodanza Festival 2018 e il ‘Gala’ di Jerome Bel ancora nella capitale: sono alcuni degli spettacoli teatrali in scena nel prossimo week end.
– Il 21 settembre uscirà ‘Sotto il segno dei pesci – 40° anniversario” (Universal Music), una riedizione dello storico album di Antonello Venditti, anticipato dal brano inedito ‘Sfiga’, in radio e nei negozi digitali da venerdì 7 settembre. ‘Sotto il segno dei pesci – 40° anniversario’ uscirà nelle versioni doppio cd, vinile e box super deluxe. Il 23 settembre sarà poi la volta di ‘Sotto il segno dei pesci 2018’, il concerto di Venditti all’Arena di Verona per celebrare i 40 anni di uno degli album che hanno fatto la storia della musica italiana, già sold out. Inoltre il 21 (sold out) e 22 dicembre il cantautore porterà ‘Sotto il segno dei pesci’ a Roma, al Palalottomatica.
– Istrionico, esilarante nei suoi pezzi storici, ma anche graffiante, polemico, romanissimo e poi shakespeariano. Ci sarà anche Gigi Proietti, quest’anno Premio del presidente, a Le Maschere del teatro italiano 2018, l’Oscar del palcoscenico, che torna il 7/9 al Mercadante di Napoli condotto da Tullio Solenghi e su Rai1 in diretta differita in seconda serata.
Ideate nel 2003 dal regista Luca De Fusco e dal critico teatrale Maurizio Giammusso, promosso dal Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale con patrocinio Agis, Le maschere del Teatro Italiano ogni anno premiano il meglio della stagione appena conclusa, con 13 terne selezionate da una giuria di esperti e poi votate da 800 artisti e addetti ai lavori.
Quest’anno in lizza per il Miglior spettacolo sono il Sindaco del Rione Sanità di Mario Martone, La cucina di Valerio Binasco e Girotondo Kabarett di Walter Le Moli. In gara, tra i molti, anche Eros Pagni, Pierfrancesco Favino, Lorenzo Lavia, Gaia Aprea, Lello Arena.
– PRATO

– Tre quadri di Caravaggio, Filippo Lippi e Bellini – assieme a molte altre opere d’arte – tornano in mostra a Prato nel luogo che li ha ospitati negli ultimi decenni: la Galleria di Palazzo Alberti, in pieno centro storico, che riapre. A comunicarlo è Banca Intesa San Paolo, attuale proprietaria della struttura, che ha convocato una conferenza stampa sul tema per il 7 settembre. Le opere della Galleria erano state trasferite a Vicenza quattro anni fa, tra le polemiche, in seguito all’acquisizione da parte della Banca popolare di Vicenza della Cassa di risparmio di Prato che ne era proprietaria.
Il 7, 8 e 9 settembre 2018, nei giorni della festa più importante della città, sarà possibile visitare gratuitamente in Galleria una selezione di 11 opere, tra cui i capolavori di Caravaggio, Giovanni Bellini, Filippo Lippi, Puccio di Simone, alcune opere del Cinque-Seicento di area fiorentina e due sculture di Lorenzo Bartolini, artista di Prato attivo nella prima metà dell’Ottocento.
– BOLOGNA

– Lo Stato Sociale riceverà il 15 settembre a Bologna il ‘Premio Strada del Jazz 2018’ e gli appassionati ‘insorgono’ su Facebook, chiedendosi cosa c’entra con il jazz il gruppo di ‘Una vita in vacanza’. La strada del jazz è via Orefici, nel cuore del centro storico, dove dal 2011 sono state posate stelle di marmo dedicate a grandi artisti che si sono esibiti in città, da Chet Baker a Miles Davis, Ella Fitzgerald, Dizzy Gillespie. Quest’anno la stella è per Charles Mingus.
“Invitiamo artisti popolari di varia estrazione e personaggi di cultura che abbiano un particolare legame con Bologna. Poi per due giorni regaliamo al pubblico concerti jazz gratuiti”, spiegano i promotori della Strada del Jazz. Tra il 15 e il 16 settembre si esibiranno anche Tullio De Piscopo, Enrico Rava e Mattia Cigalini, ma quello che stona per molti è la decisione di premiare Lo Stato Sociale. Tanti i post critici, da ‘Che c’entrano con il jazz?’ a ‘Vergogna!’, e ‘Se voleva essere un’operazione di marketing ci siete riusciti’.
– MANTOVA

– Un’installazione di lettere dell”Alfabeto’ di Giosetta Fioroni e i vasi di ceramica di ‘Generazioni’ di Andrea Anastasio dialogano a distanza nelle mostre alla Galleria Corraini che si aprono il 5 settembre a Mantova, in occasione di Festivaletteratura.
Particelle elementari di scrittura realizzate con pittura materica, le lettere dell’alfabeto della Fioroni sono affiancate a una selezione di abecedari e alfabetieri presenti nel mondo editoriale. Mentre i vasi in ceramica di Andrea Anastasio evocano il divenire delle generazioni, dei cambiamenti, delle rivoluzioni e delle regressioni. Il designer italiano, che annovera Bruno Munari e Ettore Sottsass tra gli incontri cruciali per la sua formazione, dedica questa serie di opere realizzate nella storica bottega Gatti alla relazione dell’uomo con la materia ceramica. “Nella storia della ceramica infinite forme si sono succedute e la fascinazione tutta umana di imprimere con il gesto e con il corpo l’argilla è sopravvissuta a mode, a mutamenti antropologici, economici, politici; ha superato momentanee e cicliche fratture, naturali e intenzionali. Terremoti, saccheggi, naufragi ma anche affinamenti tecnologici e non ultima, la generazione della plastica, pur imprimendo nella cultura ceramica segni, tracce profonde e riconoscibili cesure, non ne hanno arrestato la ricca linfa, che continua ad alimentare forme, visioni, campionari e texture” spiega Anastasio.
La Fioroni fa di questi mattoni-lettere dell’alfabeto opere con cui lo scrittore imbastisce poesie, racconti e romanzi. Ogni lettera è infatti una tavola realizzata con pittura materica, elemento che caratterizza la grande capacità artistica di Giosetta. Le mostre, che si potranno vedere fino al 31 ottobre, sono a ingresso libero e per il Festivaletteratura saranno eccezionalmente aperte al pubblico anche sabato 8 e domenica 9 settembre.
-La dodicesima edizione di X Factor prende il via domani su Sky Uno (canale 108) con le puntate registrate ed Asia Argento ci sarà, ma non per i live. Assieme a Mara Maionchi, vincitrice della scorsa edizione, Manuel Agnelli e Fedez, l’attrice al centro delle polemiche dopo le accuse a lei rivolte da Jimmy Bennett, sarà regolarmente sul piccolo schermo di Sky, come giudice, per le fasi di selezione. La Argento non ci sarà però per le puntate dal vivo ed è ancora caccia a chi prenderà il suo posto. “Di comune accordo con Asia Argento – recita un comunicato diffuso questa mattina – Sky Italia e FremantleMedia Italia hanno deciso di interrompere la collaborazione per tutelare i concorrenti rispetto a una vicenda che è estranea a loro e al programma è che distoglierebbe l’attenzione dal vero fulcro di X Factor, la musica e il talento”. La sostituzione in corsa di Asia Argento, coinvolta nelle vicende di cronaca successivamente alla registrazione delle selezioni del programma, non ha lasciato indifferenti gli altri giudici, questi invece più che confermati. “Il New York Times non è un tribunale – commenta Manuel Agnelli – e non c’è stata né un’inchiesta né tanto meno una sentenza. Certe distorsioni sono pericolose. Quello che è successo mi dispiace dal punto di personale perché Asia è un’amica, come dal punto di vista professionale perché fino a questo punto Asia è stata ottimo giudice. Mio personale parere è che Asia non sia colpevole e comunque per la legge italiana non lo sarebbe. Poi comprendo la scelta di sostituirla per tutelare i concorrenti. Penso anche ad Asia presente ai live con questa pressione sulle spalle, non sarebbe stato sostenibile”. Al momento, Sky e la produzione non si sbilanciano sul nuovo giudice. “È una situazione complessa che però stiamo gestendo – ha detto Nils Hartmann, direttore delle produzioni originali di Sky Italia, durante la conferenza stampa di oggi – e nel giro di qualche giorno ci sarà il nuovo giudice”. Nessun accenno e nemmeno nessun identikit del papabile sostituto della Argento, tuttavia, è stato fatto e i nomi circolati nei giorni scorsi (Elio, Nina Zilli, Baby K e Simona Ventura) restano al momento solo ipotesi non confermate in nessuna direzione. Pare esclusa invece l’ipotesi Morgan, ex compagno della Argento che dopo la diffusione dei rumors ha smentito di aver mai dato la sua disponibilità. “Le voci riguardo alla difficoltà di artiste donne che non vorrebbero prendere il posto di Asia – ha voluto però aggiungere Lorenzo Mieli di Freemantle – sono infondate. Le prime disponibilità che abbiamo ricevuto sono state proprio di donne, anche a supporto della persona e della figura di Asia”. Sempre a proposito dell’affaire Argento, è arrivato anche un altolà dal Codacons: “È necessario da parte di Sky – chiede l’associazione a proposito delle puntate registrate e che andranno in onda con la Argento – far comparire dei messaggi in sovrimpressione nei quali la rete si dissocia in modo totale e completo da qualsiasi comportamento molesto e informa il pubblico della decisione di non proseguire la collaborazione con l’attrice”. Le selezioni dei dodici talenti che si andranno ad affrontare nei successivi live, condotti sempre da Alessandro Cattelan, andranno in onda a partire da domani alle 21.15 su Sky Uno. Tra gli ospiti musicali già anticipati per le puntate live, ci sono i Maneskin che torneranno sul palco di X Factor (il 25 ottobre) dopo essere arrivati tra i finalisti della scorsa edizione.

– PORTO ROTONDO

– Va a Maurizio Costanzo il premio intitolato ad Olimpia Matacena, un riconoscimento speciale – nel nome della donna per molti anni anima organizzativa dell’evento – attribuito a personalità del mondo della comunicazione inserito per il terzo anno all’interno del Premio Navicella dedicato alle personalità sarde, di nascita, origine o adozione, che abbiano dato lustro all’Isola a livello nazionale e internazionale. La scelta della giuria è caduta sul giornalista e conduttore televisivo, ideatore di format di successo. La cerimonia di premiazione è in programma sabato 8 settembre nel teatro Mario Ceroli di Porto Rotondo.
Le sette Navicelle invece andranno allo scrittore Gesuino Nemus, vincitore del Campiello opera prima nel 2016, alla giornalista del Corriere della Sera, Elvira Serra, alla campionessa di apnea Chiara Obino, al musicista e compositore Enzo Favata, al cantante Valerio Scanu, al regista Peter Marcias e alla ricercatrice oncologa Lia Palomba. Tutti ambasciatori della Sardegna nel mondo: con le parole, la musica, lo sport, l’arte, hanno raccontato il cuore e l’identità dell’isola.
SPETTACOLI, CINEMA, MUSICA E CULTURA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

– VENEZIA

– Attimi di quotidianità nella Parigi degli anni ’30, con lo sciopero degli operai di una grande fabbrica di automobili o la corsa di un bimbo con sottobraccio una baguette, fino al ritorno a casa dei soldati nel ’45; momenti di speranza, di “normalità”, di umanità, con particolare attenzione alle classi più povere, ma anche di profondi cambiamenti che attraversano la capitale e la provincia francese dagli inizi degli anni ’50 alla fine degli anni ’90. Ma nelle immagini di Willy Ronis (1910-2009), uno dei massimi interpreti della fotografia del ‘900 d’Oltremanica a cui Casa Tre Oci, a Venezia, dedica una retrospettiva (fino al 6 gennaio prossimo), ci sono le testimonianze dei suoi viaggi nel mondo, anche in Italia e a Venezia, città che scoprì nel 1938 e poi nel 1959, due anni dopo aver ricevuto la medaglia d’oro alla Mostra Internazionale Biennale di fotografia.
– NEW YORK

– Il gigante del denim a stelle e strisce sfida il presidente Donald Trump sulle armi facili: Levi Strauss & Co. ha annunciato una serie di iniziative a sostegno dei gruppi che si battono per contenere le frequentissime stragi provocate negli Usa dalle armi da fuoco. “Non possiamo più restare in silenzio davanti a una crisi che minaccia il tessuto delle comunità in cui viviamo e lavoriamo”, ha scritto Chip Bergh, ad e presidente della storica azienda, in una lettera su Fortune: “Gli americani non dovrebbero vivere nel terrore della violenza da armi da fuoco. E’ un tema che ci riguarda tutti”.
Sfidando i dazi imposti da Trump, la Harley Davidson è stata la prima icona Usa a contestare le politiche del presidente minacciando di emigrare all’estero. Recentissima poi la protesta di Nike che ha scelto l’ex campione del football americano ribelle Colin Kaepernick per la sua nuova campagna pubblicitaria “Credere in qualcosa, anche se significa sacrificare tutto”, attirandosi gli strali del presidente.
“Iena con parrucca spettinata #redazioneiene #leiene #comingsoon dajje inchieste in arrivo. #mancapoco”. E’ il messaggio allegato allo scatto di Nadia Toffa, sul suo profilo Instagram che ha condiviso pubblicamente dove la si vede al lavoro nella redazione del programma di Italia 1, la cui nuova stagione parte nei prossimi giorni.
La iena che sta combattendo con coraggio la sua battaglia contro il cancro è ritratta con lo sguardo intento a leggere qualcosa verso il basso, con la divisa ‘d’ordinanza’ ovvero la consueta giacca nera, la camicia bianca e la cravatta caratteristiche. Tantissimi i commenti dei fan in delirio per lo scatto di bentornata tra questi: “Ciao Nadia, sei una guerriera, non mollare. Ti aspettiamo”. Toffa, colpita da un malore mentre si trovava a Trieste nel 2017, dopo essere stata portata in elicottero al san Raffaele, ed essersi sottoposta a una serie di cure era rientrata a lavoro, ma successivamente si è presa una pausa a cui era seguito un lungo silenzio sui social dove è sempre stata molto attiva, poi negli ultimi mesi era tornata a farsi sentire dai suoi fan annunciando l’imminente ritorno in trasmissione.
– FIRENZE

– La facciata della basilica di San Miniato a Firenze scenario iridescente di un teatro del luogo nello spettacolo ‘Dal Monte una luce aurorale’ del regista Giancarlo Cauteruccio in scena l’8 e il 9 settembre. L’opera, dedicata alle celebrazioni per il millenario di S.Miniato, è la seconda edizione del progetto Drammaturgia dello spazio – per un teatro dei luoghi, di Teatro Studio Krypton.
La facciata della basilica sarà un fondale dinamico, architettura di luce davanti alla quale il corpo dei performer dà vita al racconto di forme, elementi, simboli e misteri, per una drammaturgia audio-visuale di forte impatto percettivo. La performance è un’intensa sollecitazione sensoriale che favorisce il volo percettivo, il quale attraverso la vibrazione della luce, unisce la profonda spiritualità di San Miniato alla città ed esalta la peculiarità della basilica: il divino che si rispecchia nell’umano attraverso la perfezione delle forme geometriche.
Lo spettacolo comincia con il lavoro degli uomini, ‘costruttori’, portatori di scienza, operai che con fatica, pietra su pietra, edificano una fabbrica destinata ad attraversare i millenni. Gli allievi del laboratorio di teatro/architettura, coordinati dalla coreografa Margherita Landi, aprono la prima scena, lavorando con terra, pietra e legno per mostrare la volontà umana di cercare la connessione tra cielo e terra. Una torre/scultura lignea, posta al vertice della scala santa, è la simbolica soglia di accesso. Da questa torre prende vita la videoproiezione, che genera il mapping visuale ideato da Massimo Bevilacqua e guidato dalla colonna sonora di Alessio Bianciardi con brani di Giusto Pio, recentemente scomparso. L’attore Roberto Visconti accompagna il pubblico nelle visioni, interpretando un testo del regista, mentre la cantante-performer Chiara De Palo interpreta lo spazio come luogo speciale di meditazione, attraverso la voce e l’azione minimale e geometrica.

– PESARO

– Chiese di essere ricordato come “cantante lirico” Luciano Pavarotti prima di morire nel 2007. Lo ha premesso Stefano Gottin, presidente della WunderKammer Orchestra, spiegando il motivo del convegno “Luciano Pavarotti, le ragioni di un mito: a Pesaro, l’omaggio a una delle grandi voci del XX secolo”, dedicato al grande tenore. Si svolgerà, in collaborazione con Ente Olivieri e Comune di Pesaro, l’8 settembre nella Sala Rossa municipale con autorevoli relatori e testimoni diretti della carriera e dell’arte di “uno dei più grandi tenori del XX secolo la cui popolarità planetaria, come avvenuto per Enrico Caruso e Beniamino Gigli, si è elevata a mito facendo di ‘Big Luciano’, dagli anni ’80 in poi, non solo uno dei personaggi più famosi del mondo ma un’icona di rilevanza storica”. Il mito però, ha osservato Gottin, “si autoalimenta e finisce per porre sullo sfondo le ragioni che l’hanno determinato. Di qui l’esigenza di documentare quell’arte e quella carriera che sono state alla base del mito”.
– MANTOVA

– Raccontare la violenza domestica subita o a cui hanno assistito uomini, donne, disabili, ragazzi e ragazze. E’ l’ampio respiro che Simonetta Agnello Hornby riesce a dare nella performance/work in progress ‘Credevo che’, in cui sarà in scena con la regista e vocalist jazz Filomena Campus, domani a Palazzo Ducale a Mantova.
“La crudeltà è in tutti. Dobbiamo sospettare di tutto e tutti ma possiamo fare anche molto. Dobbiamo tornare al sistema Gingerbread, la onlus inglese nata nel 1916 per aiutare le vedove di guerra con bambini che oggi potrebbe funzionare per le donne maltrattate a cui va data la possibilità di rifarsi una vita. Il principio è quello di una famiglia che si prende in casa un’altra famiglia che ha bisogno di supporto, solidità, amore e allegria. Anche in Italia, facciamo il nostro Gingerbread che ovviamente deve essere supportato dai servizi sociali. E’ una sorta di do ut des costruito e organizzato. I rifugi per donne maltrattate nati negli anni ’60 funzionano per brevi periodi, sono positivi all’inizio e poi negativi” dice all’ANSA la Agnello Hornby al suo arrivo al Festivaletteratura, che si apre oggi a Mantova.
Scrittrice bestseller, avvocato dei casi di minori, l’autrice de ‘La Menullara’, 73 anni vissuti con grande energia, nello spettacolo parla di storie conosciute e affrontate in 30 anni di professione. Otto casi tra i quali quello della siciliana Franca Viola che nel 1963, a 16 anni, ebbe il coraggio di denunciare il suo stupratore e sfidare la morale del tempo. E anche le violenze subite da Franca Rame raccontate da Filomena Campus.
“Ho scritto una canzone dedicata alla Rame e un’altra dedicata ad alcune figure femminili sarde” racconta la Campus.
“Non avrei fatto questa performance, che abbiamo realizzato anche in inglese e messo in scena a Cardiff dove ha avuto un buon feedback, se non avessi incontrato Filomena. Era da tempo che volevo fare qualcosa sulla violenza domestica ma non sapevo da dove cominciare per non spaventare il pubblico con argomenti forti e tristi. Io non pagherei per andare a sentire un’ora di tristezza e denunce. Ma con Filomena che canta, è una vocalist jazz, funziona. Siamo riuscite a fare uno spettacolo da portare in giro” sottolinea la scrittrice-avvocato che ha un figlio disabile.
E ‘Credevo che’, annuncia la Hornby, diventerà uno spettacolo teatrale prodotto da Feltrinelli, a cui va riconosciuto il merito di investire in questo progetto, con la regia di Daniele De Plano, con video proiezioni e una colonna sonora, e 30 tappe previste nel 2019. E anche un mio libro con altre storie che sarà diverso dal testo scritto per il teatro, che uscirà sempre per Feltrinelli”.
Nella performance anche la storia di una ragazza di 27 anni, che faceva volontariato per i bambini africani e si occupava di cani maltrattati, che teneva prigioniero e torturava il suo ragazzo . Finchè i vicini hanno sentito le urla del suo compagno, lei ha ammesso ed è stata in prigione per 7 anni. “Una storia che non ha fatto notizia in Inghilterra perchè oggi la violenza della donna contro l’uomo non è più inconsueta. Sono 2 milioni e 200 mila gli inglesi sopra i 16 anni , su una popolazione di 30 milioni, che hanno subito o assistito a violenze. E non ho dubbi che sia così anche in Italia” spiega la Agnello Hornby. C’e’ anche un caso di vent’anni fa di una donna disabile che obbligava un uomo portoghese, marito della sua governante, ad un certo tipo di prestazioni sessuali minacciandolo che se avesse rivelato tutto lo avrebbe accusato di molestie. E ci sono anche le denunce di violenze che non ci sono state. Ma quello che ha ispirato la scrittrice a fare tanto per la violenza è stata la terribile vicenda della figlia di un cugino di sua madre, che lei aveva avuto ospite a Londra nel 1977 e che poi non aveva più incontrato, “uccisa dal suo fidanzato, tagliata a pezzi e messa nel freezer. Mi sono sentita in colpa, avrei dovuto capire che era vulnerabile”. La Hornby si dice anche “perplessa dell’omertà di persone che accusano oggi per cose avvenute trent’anni fa. Nel mondo ci sono cose orribili e cose bellissime e quelle orribili devono essere denunciate e dobbiamo prevenirle. Il lavoro deve essere fatto a monte” dice la Agnello Hornby che sta lavorando a un nuovo romanzo che sarà il seguito di ‘Caffè amaro’ (Feltrinelli).
– MOSCA

– Ornella Muti vuole avere la cittadinanza russa. Lo racconta l’attrice stessa alla governativa Russiskaya Gazetta, precisando che non si tratta di “un capriccio”. “Io capisco la Russia, le sono grata e sono fiera di stare qui”, ha dichiarato Muti nell’intervista, ricordando che i suoi avi erano di San Pietroburgo. “I tg italiani raccontano una Russia diversa da quella che vedo con i miei occhi”, prosegue l’attrice (che ha acquistato una casa nel centro di Mosca ed è impegnata in diversi progetti culturali).
Non è la prima volta che Ornella Muti dichiara di voler prendere la cittadinanza russa (cosa peraltro difficilissima per gli stranieri, a meno d’intercessioni da parte delle ‘alte sfere’).
VENEZIA – I film che dirigo “sono come capitoli di un’autobiografia immaginaria. Nella vita è difficile toccare la verità, grazie alla finzione mi sembra ci si riesca più facilmente. Prendo spunto dalla realtà, da quello che conosco e lo rielaboro”. Lo spiega Valeria Bruni Tedeschi parlando del suo nuovo film da regista e protagonista, I villeggianti, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia fuori concorso e in sala dal 20 dicembre con Lucky Red. Il ricco e ottimo cast comprende amici come Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Pierre Arditi, Yolande Moreau, Noemie Lvovsky, oltre alla vera mamma (Marisa Borini), la zia Gigì e la figlia adottiva dell’attrice e regista, Oumy, di origine senegalese, che oggi ha quasi 10 anni.Anche stavolta verità, finzione e autobiografia familiare si mescolano e la prospettiva si amplia, con in scena ben 21 personaggi, durante un’estate al mare in una bellissima casa in Costa Azzurra. Anna (Bruni Tedeschi), in piena preparazione del nuovo film, non si rassegna alla rottura con il suo compagno attore (Scamarcio), che la vuole lasciare per un’altra donna. Tra famiglia e servitù vengono fuori verità, traumi (tra i quali una molestia che Anna ha subito da bambina), amori improvvisi, dolori, rabbia, lutti, nuovi inizi. “La sfida era raccontare un microcosmo che sembra protetto ma non lo è – dice la regista -. Le storie di 21 personaggi, i loro rapporti sociali, l’erotismo, con l’eco del mondo intorno”.Valeria Golino, grande amica dell’attrice e regista, interpreta la sorella di Anna, Elena, sposata a un industriale senza troppi scrupoli (Arditi), che anni prima l’aveva fatta abortire. Ha mai chiesto a sua sorella Carla Bruni di recitare il ruolo? “Glielo chiedo sempre, ma lei non vuole far l’attrice, o meglio l’ha fatto solo per Woody Allen. Però Valeria (Golino) ormai fa parte del clan familiare, non avrei potuto immaginare il film senza di lei”. “Sono la seconda scelta – scherza l’attrice -. Con Valeria come regista ti liberi dei tuoi limiti e delle tue paure, ti senti protetta. Ti affidi a lei, a volte mi fa molto arrabbiare, con lei posso essere al mio peggio senza vergognarmi. Poi lavora con persone straordinarie. Mi ha aiutato molto vedere come dirige gli attori prima di girare il mio film da regista”.Anche Riccardo Scamarcio si sente senza difese con Valeria Bruni Tedeschi: “Per lei faccio tutto quello che chiede, sono disarmato. Per questo ho cercato all’inizio di non farlo questo film, dando buca due volte ai provini a Parigi. Lei però è venuta da me a Roma”. Per il modo in cui gira “mi ricorda Woody Allen, c’è la base solida della sceneggiatura, ma vuole anche la spontaneità”. Bravissima anche la figlia, Oumy Garrel Tedeschi (presente come tutto il cast anche in conferenza stampa): “Rappresenta l’unica persona adulta della storia, volevo prendere la sua verità e lasciarla libera. Sono rimasta allibita al montaggio dalla sua potenza e lei ora dice che è il personaggio principale” afferma la regista.Nel primo incontro con la stampa si tocca anche il tema del #metoo: “La causa la trovo giusta, ma per quanto riguarda il cinema sul tema molestie, credo si esageri un po'”, dice Bruni Tedeschi. “Forse anche perché nella mia giovinezza ho lavorato molto con omosessuali, io non ne ho mai subite di molestie. Comunque il movimento è molto benefico nel mondo per tanti settori in cui le donne sono abusate, maltrattate e malpagate, una disparità quest’ultima che è assurda anche nel cinema”. Nell’arte “non ci devono essere essere delle quote, non mi piacerebbe essere messa in concorso perché sono una donna, sarebbe una vergogna. In altri settori, però, trovo che le quote siano giuste perché obbligano con delle regole l’essere umano che è spesso ottuso a essere equo e a non discriminare”. Qualche rammarico per non essere in concorso? “Per me l’arte non è competizione – risponde dopo un sorriso sornione – ma il concorso ti regala un’elettricità diversa”.

venezia – “L’amore è una cosa imperfetta” dice a un certo punto il protagonista di ‘Nuestro Tiempo’ di Carlos Reygadas interpretato dallo stesso regista e dalla sua bellissima moglie (Natalia Lopez). Una sorta di Amarcord che arriva dal Messico, proprio come ‘Roma’ di Alfonso Cuaron, allusivo o forse vagamente autobiografico, dedicato all’amore in crisi di una coppia ‘aperta’ interpretata dal regista e dalla sua compagna. Una coppia che vive in una grande fattoria, con tanto di allevamento di aggressivi tori, immersa nella natura selvaggia del Messico. In concorso in questa 75/a edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, ‘Nuestro Tiempo’, nonostante la durata di poco meno di tre ore (173 minuti) e il compiacimento estetico di lunghe sequenze (una è dedicata a un motore di un auto in marcia), non ha visto fughe dalla sala. Anzi, a fine proiezione, tanti convinti applausi.Un grande e coraggioso film, quello del regista messicano, che mette ambiguamente in gioco se stesso e la sua famiglia nel segno di una verità, quella dell’amore, difficile da decifrare. “Non ho scritto questo film per me e mia moglie – ci tiene a dire dopo ripetute domande -. Natalia, mia moglie, è arrivata a questo progetto perché non trovavo un’attrice adatta e la stessa cosa per il protagonista maschile che alla fine ho deciso di fare io. Non ho certo un problema con la mia privacy, né di far vedere la nostra camera da letto e le nudità. Il fatto se siamo noi davvero o no – conclude – è del tutto secondario”. Nel film un poeta Juan (Reygadas) e la moglie, Ester (Lopez), sono appunto una coppia “aperta, ma felice con tre figli. Vivono in una fazenda in mezzo alla straordinaria natura messicana tra mille cose da fare. Quando però il ‘liberale’ Juan si accorge che la moglie sta vivendo una relazione con Phil, giovane allevatore di cavalli, tutto scoppia. Per il poeta il fatto che Ester non gliene abbia mai parlato è il vero tradimento e così Juan torna ad essere il più tradizionale degli uomini (controlla il telefonino della moglie e la spia appena può). Non solo, cerca di recuperare il loro rapporto attraverso appassionate lettere indirizzate sia ad Ester che al suo amante Phil. E questo in un crescendo di gelosia, passione, scene hard con protagonista la moglie, vojeurismo (Juan assiste più volte al sesso tra i due amanti) e relative umiliazioni del protagonista solo per parlare sulle difficoltà dell’amore, della sua relativa e della sua inevitabile corruzione nel tempo.”Non vedevo da anni quello sguardo che tu regali a Phil, neppure me lo ricordavo” dice a un certo punto Juan a se stesso con la morte nel cuore. Sulle quote rosa nel cinema, infine, Reygadas è scettico: “difficile parlare di queste cose. Anche del Giappone c’è solo un film in concorso e sempre pochi film latino-americani, insomma mi sembra che il problema sia più complicato “.

– TRENTO

– È ‘Nuove generazioni’ il tema scelto per la 21/a edizione del Religion Today Film Festival, concorso cinematografico trentino dedicato alle religioni, internazionale e itinerante. La nuova direzione artistica è affidata ad Andrea Morghen e tra le sorprese in programma ci sono nuovi ospiti d’eccezione, tra cui Vidur Bharatram, pronipote di Mahatma Gandhi, e il battesimo di un nuovo riconoscimento, il Premio alla carriera, che sarà assegnato a Terence Hill.
Il Festival ha scelto per questa anteprima la Mostra del Cinema di Venezia per annunciare che dal 4 all’11 ottobre a Trento porterà 62 film in concorso, tra documentari, cortometraggi e film a soggetto, provenienti da 28 Paesi del mondo, selezionati tra 450 iscrizioni. Esplorano credenze, attese e valori delle giovani generazioni, storie di migrazione e di dialogo interreligioso e lo sguardo femminile nelle religioni. A misurarsi in questo cammino di ricerca in prima fila ci saranno giovani artisti, film-maker, registi, studenti di cinema.
– NEW YORK

– Kevin Spacey non sarà perseguito per accuse di presunti reati sessuali commessi nel 1992. Lo ha stabilito il tribunale di Los Angeles specificando che il reato è andato in prescrizione per lo stato della California. Lo scorso aprile, gli inquirenti avevano confermato che era stata aperta un’indagine sull’ex star di ‘House of Cards’ in seguito ad un caso di abusi sessuali ai danni di un uomo avvenuti appunto negli anni ’90. All’epoca, tuttavia, la presunta vittima era maggiorenne.
Resta invece sotto indagine un altro caso avvenuto presumibilmente nel 2016. Il tribunale di Los Angeles ha fatto cadere le accuse anche per l’attore Steven Seagal. Anche nel suo caso il presunto reato, che risale al 1993, è andato in prescrizione.
– NEW YORK

– Angelina Jolie vorrebbe non aver mai iniziato una relazione con Brad Pitt. Lo scrive Hollywood Life citando una sua fonte. In piena battaglia per il divorzio e la custodia dei figli, il sito di intrattenimento dice anche che Jolie, 43 anni, vorrebbe Brad, 54 anni, fuori dalla sua vita per sempre e persino dimenticare che sia mai esistito.
Tuttavia, l’attrice è ben consapevole che a causa dei figli l’ex marito sarà sempre una parte della sua vita ancora per lungo tempo. Ancora Hollywood Life scrive che il divorzio si starebbe rivelando particolarmente stressante per la Jolie, che ha perso molto peso.
– NEW YORK

– Le collezioni di arte e di cimeli di Hollywood di Robin Williams, morto suicida 4 anni fa dopo aver appreso di avere una grave malattia neurodegenerativa, saranno disperse da Sotheby’s a New York il 4 ottobre, ma prima, dall’11 al 14 settembre, saranno accessibili al pubblico a Los Angeles nella sede della casa d’aste.
Si va dalla maglietta che si illumina di rosso con la foglia dell’acero che Williams indossò durante la serata degli Oscar del 2000 (prezzo di base duemila dollari) per passare a opere d’arte da centinaia di migliaia di dollari: tra queste un cavallo di bronzo creato dall’artista Deborah Butterfield (280 mila dollari). Una scultura di Niki de Saint-Phalle donata da Robin alla seconda moglie Marsha Garces potrebbe salire a 450 mila, mentre per “Happy Choppers” di Banksy la stima è di 600 mila dollari. “Non ci consideravamo veramente dei collezionisti”, ha spiegato Marsha che è stata sposata con Williams dal 1989 al 2010. “Sceglievamo opere che ci facevano ridere o pensare”.
– VENEZIA

-Da David Cronenberg oggi al Lido un inno a Netflix, nella sua masterclass condotta da Giulia D’Agnolo Vallan nel pomeriggio in Sala Perla. Cita così tante volte la piattaforma streaming che, alla fine, ci scherza su e dice: “Sembra quasi un promo di Netflix il mio. Scrivetelo pure, è tanto che non lavoro. Chissà che non mi propongano qualcosa”. Ma dal regista de ‘La mosca’ e ‘Videodrome’, che domani riceverà il Leone d’oro alla carriera cui seguirà la proiezione di ‘M. Butterfly’ (1993), tanti i temi emersi nell’incontro con il pubblico e tutti nel segno della modernità. Eccone, in sintesi, alcuni. NETFLIX – Non è vero che oggi ci sono troppe piattaforme in giro. Per me vanno bene queste rivoluzioni al cinema che cambiano tutto. E non capisco proprio l’atteggiamento di Cannes verso Netflix, anche se lì sicuramente pesa molto il diritto francese sugli audiovisivi. Il cinema è sempre stato sconvolto dai cambiamenti e non bisogna avere nostalgia di quello del passato. Quello in sala diventerà come oggi è il vinile per la musica o come la macchina da scrivere per il computer. Su Netflix poi non ci sono spot e questa è una cosa non da poco come il fatto che diffonde le sue opere in 190 paesi. SALE CINEMATOGRAFICHE – Ho visto ultimamente ‘La forma dell’acqua’ di Del Toro in casa sul Blu-ray sul mio schermo da 50 pollici, poi mi è capitato di vedere lo stesso film al cinema e devo dire che, alla fine, ho avuto un esperienza migliore in casa. Siete così benvenuti a casa mia a Toronto: l’indirizzo è Park Avenue 31. SERIE TV – Nelle serie tv la fruizione si avvicina a quella del libro. Ho scritto un romanzo dal titolo ‘Divorati’ e sarebbe bello se se ne facesse una serie tv, ma non certa realizzata da me. Una serie tv poi va avanti per tre anni e anche per questo è molto simile al romanzo, alla letteratura. TECNOLOGIA – Quando ero bambino la cosa più tecnologica era la radio che ora sta sparendo. C’erano le serie radiofoniche e allora ci lavorava gente come Orson Welles. REALTA’ VIRTUALE – Ho un problema con la realtà virtuale, soffro di mal di mare dopo solo tre minuti e vomito, ma penso che sia comunque un modo interessante di fare un film. REMAKE – E’ vero, i remake sono il segno di una certa sterilità di Hollywood: di ‘E’ nata una stella’ siamo ormai alla quarta versione. LA STRADA DI FELLINI – Da bambino ogni sabato andavo al cinema. Una volta uscii dalla sala e dal cinema di fronte vidi tanti adulti che piangevano. Andai subito a vedere cosa c’era in programmazione: era La strada di Fellini. Quando vidi questo film, anni dopo, piansi pure io. FILOSOFI – Adoro gli esistenzialisti come Sartre, mentre ho un problema con Martin Heidegger perché era nazista e antisemita e io, come si sa, sono ebreo.

VENEZIA – ’22 LUGLIO’ di Paul Greengrass, in concorso alla 75/ma edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ci racconta la strage di Utoya (Norvegia) del 22 luglio 2011 dove 77 persone furono uccise dal giovane estremista Behring Breivik, dedicando tanto spazio a questo ragazzo dell’ultra-destra più che al suo doppio attentato: prima a Oslo con un’auto bomba e poi a Utoya con le relative vittime. E questo non a caso, come ha spiegato al Lido il regista: “Inizialmente volevo fare un film sull’immigrazione, sui migranti da girare a Lampedusa. Poi ho pensato che sarebbe stato più efficace trattare lo stesso argomento, ma dal punto di vista dell’avanzata della destra in Occidente e in Europa. Un’avanzata nata con la crisi economica del 2008 e che è poi sempre più cresciuta. Quello che è successo a Utoya – dice – è stato un momento rivelatore e sono orgoglioso di aver fatto questo film che si può vedere come una forma di meditazione e di indicazione sul come si possa vincere questa battaglia”.Nel film, targato Netflix (che lo distribuirà dal 10 ottobre) e basato sul libro di Asne Seierstad dal titolo ‘Uno di noi’, le dichiarazioni nel segno del sovranismo e contro l’immigrazione e multiculturalità fatte da Breivik (Anders Danielsen Lie) che si definisce un membro dei Templari pronto a una guerra e fa il saluto nazista. Ma anche, parallelamente al processo al neonazista, la lenta guarigione di una delle sue vittime (interpretato da Jonas Strand) che non mancherà di testimoniare al processo con un intervento molto commovente.Va detto che sulla strage di Utoya era passato al Festival di Berlino un’altra opera speculare a quella di Greengrass, U-July 22 di Eric Poppe, ovvero 72 minuti (l’esatto tempo della strage) di piano sequenza con video camera a mano, ma tutti dedicati alla mattanza degli studenti sull’isola. Sulle scene di violenza del film spiega il regista:”dopo aver parlato con i genitori delle vittime mi sono reso conto che loro volevano si capisse esattamente quello che era successo, che non fossi troppo edulcorato, ma alla fine ho creduto che bisognasse essere allo stesso tempo molto rispettosi”. Ma il messaggio di Greengrass, non nuovo ad opere che affrontano temi reali a sfondo politico come United 93, è chiaro: “Il cinema – dice – deve guardare con coraggio alla realtà così come è e dove sta andando, e indicare anche come questa realtà si possa affrontare”.

– BOLZANO

– ‘Sangue giusto’ di Francesca Melandri scala le classifiche nel mondo di lingua tedesca. Con il titolo “Alle, außer mir” il romanzo, una storia di una famiglia italiana ma anche una storia di migrazione, in appena nove settimane ha venduto 60.000 copie e attualmente è in ottava ristampa, attirando l’attenzione di Zeit, Faz e Spiegel che lo definisce “un grande romanzo”.
“‘Sangue giusto’ è stato nominato per il premio Strega e mi sta dando soddisfazioni anche nel mio paese, l’attenzione nei paesi di lingua tedesca mi riempie davvero di gioia”, racconta la scrittrice ai margini del conferimento del Grand’Ordine di Merito della Provincia di Bolzano. “I miei libri, che spesso hanno una grande base storica, si misurano nel lungo periodo.
‘Eva dorme’ – aggiunge – lo ho sempre chiamato un libro diesel, partito lento ma che sta andando ancora molto bene. Ed è così un po’ per tutti i miei libri”. Melandri ora è in partenza per un giro di incontri pubblici in Germania, Austria e Svizzera.

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Maurizio Barra

Sono nato a Torino, il 19 Febbraio 1968. Ho alle spalle un'educazione direi Umanistica di base, avendo frequentato il Liceo Classico Valsalice e Lingue e Lettere Moderne all'Università. Grande passione per tutto ciò che è una tastiera, dal pianoforte o simili, ai PC, di cui peraltro amo anche il touch. Inoltre, un'altra mia grande passione, è lo sport e mi ha molto coinvolto, siccome ho lavorato molto su di me negli anni, passando attraverso varie fasi, nelle quali sono ingrassato moltissimo e poi sono diventato assai magro, dunque, siccome più volte ho dovuto intervenire su di me, ho voluto approfondire questo discorso ed ho conseguito il Master CFT come Personal Fitness Trainer presso Issa Italia. La voglia e l'interesse ad approfondire tante tematiche e la curiosità olistica, alle volte giocano brutti scherzi, perchè si rischia di iniziare tutto e concretamente di non riuscire a concludere nulla. Bisogna in teoria scegliere cosa fare da grande, il fatto è che io sono già ben cresciuto ed ora mi sento assai coinvolto dall'ambito tecnologico e dunque spero, soprattutto, di essere un intermediario tra i vedenti, diciamo, o comunque tra tutti e proprio chi è non vedente come me, sia per mostrare quante cose si possono fare in autonomia, sia per avvicinare (e qui mi appello a sviluppatori, amanti di softwares etc...) la facilità e l'accesso all'uso completo della tecnologia anche da parte degli stessi non vedenti, che comunque si devono spesso scontrare con grafici, pagine poco accessibili e continui escamotage, per fare cose che, con il famoso click, in teoria si risolvono subito e questo poi non è sempre vero; in sostanza lo scopo o l'idea sono quelli di avvicinare i vedenti, sviluppatori di apps e siti, a renderle più accessibili, metendo dunque a disposizione la mia conoscenza delle Tecnologie Assistive (Assistive Tecnologies) di cui mi ritengo un buon conoscitore. Non parliamo poi delle Apps Mobili ed anche di quel mondo, davvero meraviglioso ed il cui approccio per me è stato direi facile, ma mi rendo conto che non è così per tutti. Quindi, spero, nel tempo, di mettere a disposizione la mia modestissima ed umile e piccola esperienza, mantenendo vivo ogni nuovo possibile fronte di apprendimento e confronto e conoscenza, tutti utili e sempre necessari, non si smette mai di imparare e neanche di confrontarsi. Dunque, spero di avervi con me, sempre più numerosi, lungo questo nuovo cammino! Inoltre, siccome la tecnologia non è soltanto procedure, tutorials su come usare un sistema operativo o su come riparare PC, ma offre anche molti strumenti di consultazione, visione, ascolto, cercherò di condividere con voi le mie impressioni e quindi files, contenuti multimediali o altro, non avranno soltanto attinenza tecnologica, ma qualcosa a che fare con la rete l'avranno. Anzi, sono benvenuticommenti, suggerimenti e proposte. Con il trascorrere del tempo, il sito ha preso la direzione informativa. Pur essendo da solo a gestire tutta questa mole di notizie, prometto di dare sempre il massimo per fornire tutte le notizie il più possibile aggiornate in tempo reale, relative a tantissime categorie: Mondo, Cronaca, Economia, Politica, Tecnologia, Scienza, Medicina, Spettacoli, Cinema, Musica, Cultura, Calcio e sport, Regione Piemonte, tutto, ma proprio tutto, sulla Juventus e molto, molto altro. Grazie a tutti!

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