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POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE

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Ultimo aggiornamento 8 Settembre, 2018, 01:32:06 di Maurizio Barra

DALLE 09:15 DI VENERDì 07 SETTEMBRE 2018

ALLE 01:32 DI SABATO 08 SETTEMBRE 2018 POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE

SOMMARIO

Fondi Lega: 7 anni indagini, da Cipro a Lussemburgo – LA VICENDA
Inchiesta nata a Milano. A Genova processo e filone riciclaggio

Fondi Lega, Salvini: ‘Processi politici’. Scontro con Md: ‘Toni intimidatori’Intervista alla Stampa. E al Corriere sul ddl anticorruzione dice: ‘Così sotto accusa 60 milioni di italiani, il Parlamento lo modificherà’

Vaccini: primo ok a autocertificazioneProposta relatori approvata nella notte in commissione Camera

Strasburgo, bene ddl anticorruzioneGreco, ma è necessario testo finale per valutazione definitiva

Meloni, no a fusione Fdi-FiSu Europa posizioni spesso non convergenti

Vaccini: M5S, obbligo restaLe opposizioni diffondono falsità, in linea con circolare Grillo

Pd: Rosato, Renzi non sarà segretarioHa fatto bene a fare un passo indietro

Malore per sindaco Gela durante sfiduciaChiamata ambulanza, Consiglio si discute mozione

Gentiloni, governo dimentichi demagogiaRassicuri consumatori, imprese, mercati

Papa: ‘Genitori non considerino insegnanti come avversari’Famiglie abbiano fiducia verso scuola e docenti, spesso malpagati

Pd, D’Alema: ‘Se passa da Renzi a Zingaretti io non indifferente”Parla unità e forse non caso che vinto quando partito ha perso’

Sicurezza, Fico: non sia solo percepitaA G7 Parlamenti in Canada. “Investire in cultura e istruzione”

Cuffaro: non ho intenzione fare politicaEx governatore Sicilia smentisce voci. “Solo impegno umanitario”

Brunetta: Forza Italia non é scalabileDeputato azzurro respinge idea partito unico. “Restiamo plurali”

Martina, da Salvini parole eversiveSono contro lo Stato e la Costituzione su cui ha giurato

Milleproroghe: slitta obbligo invalsiEsponente 5 stelle, era una delle follie della buona scuola

Pd: Zingaretti, no a leader del passatoCambiamento sia radicale e per tutti

Arrivano i salviniani di Forza ItaliaIl promotore, un modo di intendere Fi con nuove sfumature

Pd: D’Alema, diventi partito ZingarettiEx premier, non sarei contrario ad un cambiamento di questo tipo

Sisto, Fiera Levante non sia passerellaAssociata a serie di promesse per Sud puntualmente tradite

Conte: “Duriamo 5 anni, mano a concessioni, anche a Rai”Premier rilancia Foa e “assolve” Salvini,da legale lo difenderei

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE

L’ARTICOLO

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: E’ da quasi 7 anni, dalla fine del 2011, che la magistratura indaga su quei circa 49 milioni di euro di cui la Lega avrebbe usufruito grazie ad una presunta truffa ai danni dello Stato sui rimborsi elettorali, messa in atto all’epoca dallo storico leader Umberto Bossi e dall’allora tesoriere Francesco Belsito, con tre ex revisori contabili, tra il 2008 e il 2010. L’indagine scattò a Milano, dove i pm scoprirono anche che parte di quel denaro era stato trasferito con investimenti a Cipro e in Tanzania o utilizzato per le spese personali della cosiddetta ‘Family’ del Senatur. Poi, la tranche principale, quella sul presunto raggiro coi bilanci del partito, passò a Genova, dove gli inquirenti hanno da poco aperto anche un’inchiesta per riciclaggio per continuare a dare la caccia a una grossa fetta di quei soldi.
Fu l’ormai ex procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo, assieme ai pm Roberto Pellicano e Paolo Filippini, dopo aver ricevuto atti e intercettazioni dai pm di Napoli e Reggio Calabria, a contestare la truffa allo Stato da circa 40 milioni (questa la cifra all’epoca) all’allora leader del Carroccio, che si dimise nella primavera del 2012 travolto dallo scandalo. Nel frattempo, gli investigatori della Gdf avevano anche sequestrato quella cartelletta con l’intestazione ‘The Family’ in un ufficio romano nella disponibilità di Belsito e nella quale venivano indicati gli esborsi per le necessità della famiglia Bossi e non solo, tra cui i 77mila euro per l’ormai famosa “laurea albanese” di Renzo Bossi, detto ‘il Trota’, ma anche l’acquisto di diamanti.
Nell’autunno 2014 il gup di Milano divise il procedimento. A Milano restò il processo per appropriazione indebita, per le spese con i soldi del movimento, a Bossi, ai figli e a Belsito, poi condannati a pene fino a 2 anni e 6 mesi. A Genova passò il filone principale (sempre a carico del Senatur, tra gli altri) quello sul presunto raggiro al Parlamento sui rimborsi, perché su un conto intestato a Belsito e aperto presso una filiale genovese di Banca Aletti era stata accreditata l’ultima tranche dei soldi pubblici. Nel settembre dello scorso anno, su ordine del Tribunale genovese, che già aveva condannato Bossi, Belsito e altri cinque imputati per la maxi truffa, scattò il sequestro dei conti correnti della Lega ai fini della confisca, con la cifra che, intanto, anche a seguito delle indagini dei pm genovesi, era lievitata a 49 milioni. Il Riesame annullò la decisione e poi la Cassazione, lo scorso aprile, rinviò ancora al Riesame dopo avere accolto la richiesta dei pm di poter sequestrare i fondi futuri del Carroccio, oltre a quelli già trovati, poco più di tre milioni in totale.
Di oggi, infine, il nuovo via libera al sequestro dal Riesame. Intanto, però, tre mesi fa gli inquirenti genovesi hanno fatto perquisire la banca Sparkasse di Bolzano e la filiale di Milano e hanno acceso una rogatoria in Lussemburgo. E la Gdf sta indagando sulla galassia di fondazioni e onlus che gravitano attorno al Carroccio e su cui potrebbero essere stati dirottati parte dei soldi del partito, anche dopo la stagione del Senatur.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: Duro scontro tra il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e magistrati. In una intervista alla ‘Stampa’ il vicepremier va all’attacco parlando di un “processo politico senza precedenti” nei confronti della Lega. Dura la replica: “Sta cercando di intimidire i pm”.
LE PAROLE DI SALVINI –  “E’ chiaro che cercano di metterci i bastoni fra le ruote. E l’accusa di sequestro di persona, e l’abuso d’ufficio, e il sequestro dei conti… mi sembra che si stia esagerando. È evidente che qualcuno non si rassegna al fatto che Salvini sia al governo”. Lo dice il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini in una intervista alla Stampa dopo la sentenza del Riesame che autorizza il sequestro di 49 milioni del Carroccio per rimborsi elettorali non dovuti dal 2008 al 2010. “Quello che sta subendo la Lega – afferma Salvini – è un processo politico senza precedenti. Anzi, sì, uno c’è: è successo qualcosa del genere in Turchia, quando a un partito fu sequestrato tutto il patrimonio prima ancora della condanna e poi la stessa magistratura fu costretta a restituirglielo. Ricordo – aggiunge – che c’è un garante della Costituzione che deve far rispettare i diritti politici di 60 milioni di italiani”. Salvini precisa però di non appellarsi a Mattarella: “No – dice -, perché in realtà non chiedo niente a nessuno. Sono sereno. Mi piacerebbe soltanto che la magistratura di Genova, invece di correre dietro a soldi che non ci sono e a conti correnti italiani o esteri che pure non esistono, lavorasse più rapidamente, per esempio sulla strage del Ponte Morandi”. In un colloquio con il Corriere della Sera, Salvini interviene anche sul nome del partito: “Lega siamo e Lega resteremo”, precisa. “Io sono contento – dice poi sul ddl anticorruzione – che sia passato in Consiglio dei ministri il pacchetto contro corrotti e corruttori, è un bel segnale. Certo, però, che su quel provvedimento il Parlamento interverrà e modificherà”, “alcuni passaggi del pacchetto – spiega – mettono sotto inchiesta sessanta milioni di italiani. Perché quando sulla base di un sospetto e senza prova dai la possibilità di intercettare, pedinare, ordinare questo è quest’altro, la preoccupazione è legittima”.
LA REPLICA DI MD – “L’accusa alla magistratura di intervenire per scopi politici e di agire per ribaltare le scelte compiute democraticamente dagli elettori ha una portata eversiva, e realizza una grave interferenza rispetto all’esercizio delle prerogative che alla giurisdizione spettano a tutela dei diritti e della legalità”. Così Magistratura democratica, la corrente di sinistra delle toghe, replica alle dichiarazioni di Matteo Salvini sul sequestro dei fondi alla Lega, parlando di toni e contenuti “intimidatori”.  “Non siamo di fronte alla valutazione critica di provvedimenti e di iniziative giudiziarie che in uno Stato di diritto è legittima ed essenziale, ma ad affermazioni inaccettabili, che evidenziano toni e contenuti intimidatori”, affermano in una nota la segretaria di Md Mariarosaria Guglielmi e il presidente Riccardo De Vito. “Contrapporre l’accertamento giudiziario alla volontà espressa dal consenso elettorale – aggiunge – significa riproporre una visione falsamente democratica del potere come immunità dal controllo di legalità, svolto da un’autorità giudiziaria indipendente”. “La magistratura – assicurano – è consapevole e attenta ai limiti delle sue funzioni e non si interessa di chi esercita la funzione di indirizzo politico. Come in passato, temiamo la pretesa di esercitarla al di fuori dei vincoli che pone la Costituzione a tutela dell’eguaglianza di tutti di fronte alla legge e dell’indipendenza della magistratura”.
Martina, da Salvini parole eversive – “Le parole che il ministro dell’Interno continua a usare verso la Magistratura sono gravissime ed eversive e sono contro lo Stato e la Costituzione su cui ha giurato. Nonostante la sua smania di potere si ricordi che nessuno, nemmeno lui, è al di sopra della Legge”. Così il Segretario del Partito democratico Maurizio Martina.
I legali Giovanni Ponti e Roberto Zingari hanno lasciato la sede della Lega in via Bellerio, a Milano, dove è presente anche Giancarlo Giorgetti, vice segretario del Carroccio e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Gli avvocati si stanno preparando a presentare il ricorso per Cassazione contro il provvedimento del riesame che ha dato il via libera al sequestro preventivo per equivalente di 49 milioni di euro.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno approvato l’emendamento al decreto Milleproroghe che permette alle famiglie di autocertificare le vaccinazioni obbligatorie dei bambini fino al marzo 2019.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE:

STRASBURGO

– “Le proposte vanno nella direzione giusta come auspicato dal Greco – organo anti corruzione del Consiglio d’Europa – nei suoi rapporti sull’Italia”. Lo scrive in un tweet Gianluca Esposito, segretario esecutivo del Greco stesso, in relazione al ddl anti corruzione presentato ieri dal governo italiano. Esposito precisa, però, che per “una valutazione definitiva è necessario il testo finale”.

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“Non c’è alcuna possibilità di una fusione tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. Su troppi temi, dalla sovranità nazionale al rapporto con l’Europa, le nostre posizioni sono spesso non convergenti, e l’esperienza di una fusione a freddo tra partiti diversi è fallita anni fa e non avrebbe senso riproporla”. Così Giorgia Meloni

, replica alla proposta di Giovanni Toti di una lista unica Fi-Fdi alle Europee.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: “Non è più possibile accettare strumentalizzazioni sul tema dei vaccini. Le opposizioni, con la complicità dei media, stanno diffondendo falsità e un caos insopportabili. L’obbligo vaccinale resta”. Così Vittoria Baldino, relatrice M5S al decreto Milleproroghe. “L’emendamento approvato all’interno del Milleproroghe è in linea con la circolare Grillo-Bussetti del 5 luglio scorso: rimane la possibilità per i genitori di presentare a scuola un’autocertificazione per far frequentare i propri figli. Ci si è quindi limitati a prorogare fino al 10 marzo 2019 la disciplina transitoria delle autocertificazioni, prevista dal decreto Lorenzin. Al momento – spiega quindi la deputata pentastellata – quindi nessuna novità: né per le famiglie, che potranno continuare a presentare le autocertificazioni come hanno fatto l’anno scorso, né per i presidi, che continueranno a limitarsi a trasferire tutta la documentazione presentata dai genitori alle Asl, senza quindi oneri aggiuntivi”.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: “Un partito si caratterizza per i suoi contenuti e per il leader. L’unico vero leader che ha il Pd oggi si chiama Matteo Renzi, che poi non debba fare il candidato segretario l’ha detto lui. Ma il leader non deve necessariamente fare il segretario. Sono convinto che Renzi abbia fatto bene a fare un passo indietro sulla sua candidatura, del resto l’avevamo spinto noi a candidarsi per la seconda volta”. Lo dice Ettore Rosato, vicepresidente della Camera e deputato del Pd, a Radio Cusano Campus.
“Adesso abbiamo bisogno di trovare un buon segretario, dopodichè – aggiunge – ci presenteremo alle elezioni che spero ci siano presto e che questo governo fallisca il prima possibile, per ridare al Paese un governo che si occupi dei problemi degli italiani e non parli solo degli italiani”.

POLITICA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI:

GELA (CALTANISSETTA)

– Il sindaco di Gela, Domenico Messinese, s’è sentito male mentre il consiglio comunale stava discutendo la mozione di ‘sfiducia’ nei suoi confronti. E’ arrivata l’ambulanza, il sindaco è stato trasferito in ospedale per accertamenti. La seduta è stata sospesa. La mozione di sfiducia è stata firmata da 21 consiglieri su 30, 20 i voti necessari perché venga approvata; in questo caso Messinese decadrà. E’ stato eletto nel giugno di tre anni fa col sostegno del M5s, che sei mesi dopo lo espulse dal movimento. Il sindaco si è presentato in aula con la giunta dimissionaria e ha proposto una sorta di governo di salute pubblica per disinnescare la mozione.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE:

CERNOBBIO (COMO)

– “Mi auguro che il governo, rispetto alla prossima legge di bilancio abbia un atteggiamento più ragionevole e dimentichi alcune promesse totalmente demagogiche e tenga conto della necessità di rassicurare i consumatori, le imprese e i mercati”.ßLo ha detto l’ex premier, Paolo Gentiloni, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio.

POLITICA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI: “La famiglia non apprezza più come un tempo il lavoro degli insegnanti, spesso malpagati, e questi avvertono come una fastidiosa invadenza la presenza dei genitori nelle scuole, finendo per tenerli ai margini o considerarli avversari”. Così il Papa nell’udienza all’Associazione Italiana Genitori (Age): “Per cambiare questa situazione occorre che qualcuno faccia il primo passo vincendo il timore dell’altro e tendendo la mano con generosità. Per questo vi invito a coltivare e alimentare sempre la fiducia nei confronti della scuola e degli insegnanti”.
Parlando nell’Aula Paolo VI ai circa 1.400 membri dell’Age, associazione che compie 50 anni e di cui ha lodato l'”impegno a favore della famiglia e dell’educazione”, papa Francesco ha sottolineato che oggi, “quando si parla di alleanza educativa tra scuola e famiglia, se ne parla soprattutto per denunciare il suo venir meno: il patto educativo è in calo”. E che “senza gli insegnanti rischiate di rimanere soli nella vostra azione educativa e di essere sempre meno in grado di fronteggiare le nuove sfide educative che vengono dalla cultura contemporanea, dalla società, dai mass media, dalle nuove tecnologie”. “Gli insegnanti – ha proseguito – sono come voi impegnati ogni giorno nel servizio educativo ai vostri figli. Se è giusto lamentare gli eventuali limiti della loro azione, è doveroso stimarli come i più preziosi alleati nell’impresa educativa che insieme portate avanti”. Il Pontefice ha anche sottolineato che “la vostra presenza responsabile e disponibile, segno di amore non solo per i vostri figli ma verso quel bene di tutti che è la scuola, aiuterà a superare tante divisioni e incomprensioni in questo ambito, e a far sì che sia riconosciuto alle famiglie il loro ruolo primario nell’educazione e nell’istruzione dei bambini e dei giovani”. “Se infatti voi genitori avete bisogno degli insegnanti – ha aggiunto -, anche la scuola ha bisogno di voi e non può raggiungere i suoi obiettivi senza realizzare un dialogo costruttivo con chi ha la prima responsabilità della crescita dei suoi alunni”. Nell’educazione scolastica, ha concluso il Papa, “non deve mai mancare la collaborazione tra le diverse componenti della stessa comunità educativa. Senza comunicazione frequente e senza fiducia reciproca non si costruisce comunità e senza comunità non si riesce a educare”.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: “Se il Pd passasse dall’essere il partito di Renzi, che dice ai lavoratori che è contro i sindacati, a favore del lavoro precario, all’essere il partito di Zingaretti, io non sarei indifferente ad un cambiamento di questo tipo”. A dirlo Massimo D’Alema, presidente della fondazione di cultura politica Italianieuropei, ospite alla festa de “La Sinistra” organizzata a Reggio Calabria.
“Zingaretti – ha aggiunto – è uno che dice che bisogna ricostruire una sinistra, anche una unità della sinistra. E forse non è un caso che lo stesso giorno in cui noi abbiamo perduto le elezioni in Italia, Zingaretti le ha vinte nel Lazio. Prendendo seggio per seggio centomila voti in più di quelli che il centrosinistra ha preso nella stessa tornata politica. Vuol dire che gli elettori hanno saputo distinguere tra il Pd di Renzi alla guida del Paese e Zingaretti. Questo qualcosa ci deve dire. Ci dice che la sinistra può riguadagnare terreno se torna ad essere quella forza che rappresenta il mondo del lavoro ed i cittadini più deboli. E’ una strada difficile, ma c’è”.
“La rottamazione è stata una cosa stupida che ha finto per rottamare alcuni leader. Ha finito per distruggere una cultura e ha rottamato diversi milioni di elettori. E’ stato un grave errore. E questo andrebbe chiaramente detto in un Congresso del Pd. Non perché ce l’ho con una persona. Quella persona ormai non c’è più. Il problema non esiste, è superato. Ma perché ritengo che la condizione per tornare a parlare ai cittadini, se si è sbagliato, è riconoscerlo”.
“C’è un divario immenso – ha detto in un altro passaggio l’ex premier – tra la propaganda che fa questo Governo e la realtà del Paese. Un divario pericoloso ed il giorno in cui ce ne accorgeremo penso che l’Italia avrà pagato un prezzo già molto alto”. “In Italia – ha aggiunto – c’è un grande problema e riguarda la percezione del Paese di essere invaso dagli immigrati. Ma come si è formata questa opinione angosciosa che non ha nessun fondamento reale? Si è affermata l’idea che cacciando qualche milione di stranieri risolveremmo tutti i nostri problemi. Ci sarebbe il crollo dell’economia nazionale”.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: “Le politiche da mettere in campo su questo tema non possono essere fondate solo sulla “percezione” di #sicurezza, altrimenti sono limitate nello sguardo. Occorre partire da una visione più ampia e complessa per intervenire in modo lungimirante”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico intervenendo al G7 dei Parlamenti ad Halifax, in Canada, secondo quanto si legge sul suo account Twitter. “Lo Stato costruisce #sicurezza quando investe in cultura e istruzione – ha detto ancora Fico -, garantisce a tutti condizioni di vita dignitose, coinvolge i cittadini nei processi decisionali a partire dai comuni e dalle periferie. Una comunità coesa e solidale, che dialoga e si confronta, senza muri di incomprensione e di indifferenza, è il primo vero scudo di #sicurezza”. “Sicurezza non è un concetto fine a sé stesso, ma ampio e complesso – secondo Fico -. I cittadini sono sicuri se e quanto più possono godere di tutti i diritti e le libertà costituzionali”.

POLITICA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI: “Smentisco categoricamente qualsiasi mio impegno futuro in politica. La richiesta di poter beneficiare della riabilitazione penale è un diritto che intendo esercitare e che nulla ha a che vedere con la politica attiva e di partito”. Lo dice l’ex presidente della Regione siciliana, Totò Cuffaro, che ha scontato nel recente passato una condanna a 7 anni per favoreggiamento di mafiosi, di nuovo al centro di polemiche per la sua presenza come relatore a un convegno sulle carceri in programma il 13 settembre nell’Assemblea siciliana.
“L’unico impegno politico che intendo proseguire è quello sociale e umanitario in favore degli ultimi – ha dichiarato Cuffaro – e che mi vede coinvolto con tante altre persone in progetti di assistenza medica e per la realizzazione di infrastrutture sanitarie”.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: Forza Italia non è “scalabile e non è nell’interesse di nessuno ragionare in questi termini”. Lo ha detto il deputato di Forza Italia Renato Brunetta, rispondendo a domande dei giornalisti su una possibile scalata di Matteo Salvini al partito azzurro, a margine del Forum Ambrosetti a Cernobbio (Como). “Il centrodestra – ha aggiunto – vince se è unito e plurale. Se non è unito e soprattutto se non è plurale il centrodestra perde”. In un’intervista il presidente di Forza Italia della Liguria Giovanni Toti ha invece esortato il partito di Silvio Berlusconi a unirsi a Fratelli d’Italia per una lista unica in vista delle elezioni europee.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: “Le parole che il ministro dell’Interno continua a usare verso la Magistratura sono gravissime ed eversive e sono contro lo Stato e la Costituzione su cui ha giurato. Nonostante la sua smania di potere si ricordi che nessuno, nemmeno lui, è al di sopra della Legge”. Così il Segretario del Partito democratico Maurizio Martina.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: “Nel Milleproroghe slitta l’obbligo Invalsi, era una delle follie della Buona Scuola. Ascoltiamo la comunità scientifica e ripensiamo al sistema dei test . Con il decreto Milleproroghe abbiamo fatto slittare l’obbligo dei test Invalsi per l’accesso alla maturità al 2020, una delle tante follie introdotte dalla Buona Scuola di Renzi. Ora c’è da ripensare al sistema dei test con l’aiuto della comunità scientifica”. Lo afferma il presidente della Commissione Cultura della Camera, Luigi Gallo.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: “Io voglio costruire un progetto nuovo. Il futuro va cercato davanti a noi e non dietro di noi.
Ci vuole rispetto per tutti, ma tornare a leader del passato non è la soluzione ma parte del problema. Il cambiamento deve essere radicale e valere per tutti”. Lo scrive su twitter Nicola Zingaretti.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: Si definiscono “salviniani” di Forza Italia. La nostra bandiera è una ed una sola e non abbiamo intenzione di fondare un nuovo partito”. Il progetto è ancora in fase iniziale ma spuntano le prime adesioni anche in Puglia.
La nuova corrente “Forza Salvini” come già più volte chiarito dal promotore nazionale Pietro Spizzirri significa intendere Forza Italia con una sfumatura differente.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: “Se il Pd passasse dall’essere il partito di Renzi, che dice ai lavoratori che e’ contro i sindacati, a favore del lavoro precario, all’essere il partito di Zingaretti, io non sarei indifferente ad un cambiamento di questo tipo”. A dirlo Massimo D’Alema, presidente della fondazione di cultura politica Italianieuropei, ospite alla festa de “La Sinistra” organizzata a Reggio Calabria.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: “Gli ultimi governi di sinistra hanno confuso la Fiera del Levante per una passerella su cui far sfilare la propria vanità: alla vuota propaganda si è associata una serie di promesse per il Sud, tutte, puntualmente, mai mantenute. Ora aspettiamo il premier Conte alla prova dei fatti”. Lo afferma in una nota il deputato e coordinatore di Forza Italia per Bari e provincia Francesco Paolo Sisto.

POLITICA: TUTTE LE NOTIZIE: ( “Duriamo 5 anni, se ne facciano una ragione. E faremo tutte le riforme anche se alcune saranno applicate con gradualità”. Giuseppe Conte fa il suo esordio in un evento di piazza (“La piazza”, appunto, kermesse di Ceglie Messapica, paese di Rocco Casalino) e sparge acqua sul fuoco interno ed esterno al governo. Spende parole al miele per Matteo Salvini dopo l’attacco alla magistratura del leader del leghista, prova a tranquillizzare il malcontento che, sull’accordo sull’Ilva e sul gasdotto Tap, in Puglia ha raggiunto la soglia d’allarme e annuncia una revisione del sistema delle concessioni, dopo i fatti del ponte Morandi. Con una novità: la revisione potrebbe riguardare anche la tv, ovvero la Rai. La piazza che attende Conte, è una piazza che non risparmia i fischi a Matteo Renzi (quando Conte, interpellato sulle parole dell’ex premier, ironizza con un “lasciamolo libero di parlare”) e, per bocca di una giovane madre, non risparmia neanche la rabbia per la gestione del governo sui vaccini. “C’è stato un emendamento che ha creato incertezza, ora c’è l’autocertificazione, fermo restando l’obbligo vaccinale”, chiarisce il premier alla fine della sua intervista sul palco.
Un’intervista che parte dalle passioni personali del premier per passare alla manovra. “Il reddito di cittadinanza si deve fare, la flat tax va fatta perché consente un rapporto più chiaro con il fisco ma per ogni misura che proporremo ci saranno le coperture, non siamo scriteriati”, sottolinea Conte. E il premier, se usa parole un po’ criptiche sul 3% – è solo un numero scientifico, non dico che lo sforeremo – appare più chiaro su un concetto: “esiste l’obiettivo di contenere il debito, su questo va sagomata la manovra”. Nessuna Italexit e nessuna uscita dall’euro, chiarisce, provando a mandare un messaggio di distensione a Bruxelles in vista dell’incontro, lunedì, con il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.
Fedele al suo obiettivo di fare sintesi tra M5S e Lega, Conte media sulle tensioni tra i due alleati in merito allo scontro Salvini-giudici. “E’ difficile per un partito non disporre più di un euro, capisco lo scoramento di Salvini e se fossi ancora un avvocato lo difenderei, sarebbe stimolante”, sottolinea il premier in merito alla sentenza sui fondi della Lega. Anche sulla pace fiscale, tanto cara al vicepremier leghista, arriva il placet di Conte: “non è un condono, è una riforma organica che permette ai contribuenti di mettersi in pari per entrare in una nuova disciplina fiscale”. Non solo. Anche sulla presidenza Rai, Conte pur avvertendo che il problema va risolto al più presto, si schiera con il leader leghista difendendo la candidatura di Marcello Foa: “spero si possa recuperare la sua presidenza”.
Nella Puglia calda del Tap e di Ilva, Conte difende l’accordo sullo stabilimento di Taranto – “Di Maio ha fatto meglio di Calenda e ci sono dei passaggi ambientali importanti” – mentre sul Tap fa intravedere le difficoltà di recedere dall’accordo. “Sono impegni contrattuali già assunti ma stiamo vedendo se ci sono irregolarità, usando lo stesso metodo che su Ilva”, spiega il premier che, in Municipio incontra i No Tap di Brindisi. Di più, secondo il premier, il governo potrà fare sulle concessioni. E da Conte arriva uno stop alla volontà di Autostrade di ricostruire il ponte di Genova: “non abbiamo deliberato nulla, benissimo se Autostrade lo finanzia, ma saranno somme a titolo di risarcimento che non pregiudicano la possibilità di arrivare alla caducazione della concessione”.   [print-me title=”STAMPA”]

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