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Ultimo aggiornamento 17 Giugno, 2020, 17:16:36 di Maurizio Barra

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Arriva in Italia Echo Auto, Alexa va su strada
Si potrà richiamare musica o notizie mentre si guida
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16 giugno 2020
08:58
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Arriva in Italia Echo Auto, il dispositivo di Amazon, con l’assistente vocale Alexa che sbarca a bordo. Il formato somiglia a quello di una vecchia audiocassetta, si alimenta con la presa da 12V o la porta Usb presenti nell’automobile e si connette all’impianto stereo attraverso un cavo audio con jack da 3,5mm o via Bluetooth.
Il dispositivo è supportato da 8 microfoni, che sfidano l’acustica interna di un’automobile con musica e rumori della strada; si connette all’assistente vocale attraverso l’app Alexa sul proprio smartphone, iOS o Android, e utilizza, per la connessione, il piano dati già esistente del cliente, dando così accesso a moltissime funzionalità Alexa come la musica, le telefonate, la lettura delle notizie o di un audiolibro. Oppure impostare un memo per andare a ritirare i vestiti in lavanderia, creare la apropria lista della spesa o controllare i dispositivi della smart home, senza distogliere lo sguardo dalla strada.
“Molti clienti ci hanno segnalato il desiderio di avere accesso ad Alexa ovunque si trovino. Siamo lieti di offrire loro un modo semplice per aggiungere Alexa alla loro automobile”, afferma Eric Saarnio, Vice Presidente, Amazon Devices EU. Echo Auto è disponibile da oggi su Amazon.it a 59,99 euro.
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Facebook vuol far registrare 4 mln di elettori in Usa
Zuckerberg lancia ‘la più grande campagna informativa sul voto’
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17 giugno 2020
15:48
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In vista delle elezioni presidenziali, Facebook intende aiutare 4 milioni di statunitensi a registrarsi nelle liste elettorali, il doppio rispetto a quanti ne ha aiutati nel 2016. Lo ha scritto il Ceo Mark Zuckerberg in un intervento su Usa Today, in cui ha annunciato “la più grande campagna informativa sul voto nella storia americana”.
Facebook lancerà un Centro informazioni sul voto (simile a quello introdotto per l’emergenza Covid), in cui fornirà “informazioni autorevoli”, incluso come e quando votare, e dettagli sulla registrazione e il voto via mail. Nella sezione, presente anche su Instagram, saranno poi mostrati post di funzionari elettorali statali e autorità elettorali locali verificate.
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“Complessivamente prevediamo che oltre 160 milioni di persone negli Stati Uniti vedranno su Facebook informazioni autorevoli su come votare alle elezioni generali da luglio a novembre”, ha scritto Zuckerberg. “Credo che piattaforme come Facebook possano svolgere un ruolo positivo in queste elezioni, aiutando gli americani a usare la loro voce dove conta di più: votando”.
Facebook separatamente ha fatto sapere ce contrassegnerà con un’etichetta anche le pubblicità politiche che vengono condivise dagli utenti sulle loro bacheche. L’etichetta “pagato da…” contraddistingue le inserzioni politiche dal 2018, ma finora non era mostrata quando quei post venivano condivisi.
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App Store, nel 2019 giro d’affari di 519 miliardi
Categorie pù redditizie mobile commerce e beni-servizi digitali
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17 giugno 2020
13:00
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Apple ha annunciato che nel 2019 l’ecosistema dell’App Store ha mosso 519 miliardi di dollari in pagamenti e vendite a livello mondiale. Secondo un nuovo studio condotto da economisti indipendenti di Analysis Group, le categorie più redditizie sono state le app per il mobile commerce (m-commerce), le app per beni e servizi digitali, e la pubblicità in-app. I risultati rappresentano la portata dell’app economy, una realtà dinamica che ha rivoluzionato il nostro modo di imparare, lavorare e restare in contatto, a pochi giorni dalla conferenza degli sviluppatori di Apple (Wwdc2020).
Lo studio rivela che i pagamenti diretti fatti da Apple agli sviluppatori rappresentano solo una piccola parte del totale quando si considerano le vendite generate da altre fonti, come i beni e i servizi fisici. Poiché Apple trattiene solo una commissione sulle transazioni associate a beni e servizi digitali, oltre l’85% dei 519 miliardi di dollari totali viene incassato da sviluppatori di terze parti e da aziende grandi e piccole.
“In un momento difficile e preoccupante come quello che stiamo vivendo, l’App Store continua a offrire opportunità per l’imprenditorialità, la salute e il benessere, l’istruzione e la creazione di posti lavoro, aiutando le persone ad adattarsi rapidamente a un mondo che sta cambiando – dice Tim Cook, Ceo di Apple – Ci impegniamo a fare ancora di più per sostenere la comunità globale dell’App Store, dai singoli sviluppatori in ogni angolo del mondo fino alle aziende con migliaia di dipendenti, perché possa continuare a promuovere l’innovazione, creare lavoro e favorire la crescita economica per il futuro” L’App Store è stato lanciato nel 2008 e ha un catalogo di quasi due milioni di app, oltre mezzo miliardo di persone lo visitano ogni settimana in 175 Paesi.
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Rapporto Reuters, politici e social veicolo fake news
Studio su 40 paesi, lo pensa 40% interpellati
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17 giugno 2020
14:19
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I social media sono i principali veicoli di fake news, i politici in ciascun Paese ne sono spesso la fonte. Sono le opinioni degli utenti che emergono nei dati del Digital News Report 2020 di Reuters condotto in 40 Paesi, tra cui l’Italia. Per la maggior parte degli interpellati, dunque, i social media sono il principale veicolo di notizie false (40%), molto più dei siti di notizie (20%), delle app di messaggistica (14%) e dei motori di ricerca come Google (10%).
Nella maggioranza dei Paesi considerati dal rapporto, gli utenti sono più preoccupati di Facebook (29%) che delle altre piattaforme. In paesi come Brasile Messico, Malesia e Cile gli utenti sono invece piu’ preoccupati di app di messaggistica. Per gli utenti, inoltre, i politici nazionali sono considerati fonte di disinformazione nel 40% dei casi. Secondo il 52% degli utenti i social media devono riportare anche le loro dichiarazioni imprecise perchè “è importante sapere cosa hanno detto”.
Dopo i politici, gli utenti considerano fonte di disinformazione gli attivisti (14%), i giornalisti e le persone comuni (entrambi al 13%), infine i governi stranieri (10%). Gli utenti non sono invece favorevoli al fatto che le piattaforme social ospitino le pubblicità politiche perché possono essere inaccurate. Il 56% degli utenti è interessato a ciò che è vero o falso riguardo le notizie che legge su Internet.
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Huawei: ‘Con il 5G risposta più efficace alla pandemia’
Chen, le persone saranno più favorevoli alle nuove reti mobili
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17 giugno 2020
13:56
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“Con la pandemia probabilmente abbiamo avuto modo di riflettere sul fatto che se avessimo iniziato prima a implementare il 5G, forse avremmo avuto la possibilità di trattare questa crisi sanitaria pubblica con più efficacia” sotto vari punti di vista, dalla formulazione del vaccino alla messa in atto di misure di prevenzione del contagio. Lo afferma Catherine Chen, President of the Public Affairs and Communications Dept e membro del cda di Huawei.
Vista l’utilità delle nuove reti 5G, “prevedo che le persone diventeranno più favorevoli a questa tecnologia”, dichiara Chen, secondo cui “tecnologie come il 5G, l’intelligenza artificiale, il cloud e i big data in futuro saranno utilizzate sempre di più anche in uno scenario misto. Da questo punto di vista – aggiunge – vedo già un’attenzione molto dinamica da parte di tutti i Paesi”. “In Cina, anche se con il lockdown tante persone hanno dovuto rallentare il ritmo di lavoro, abbiamo accelerato l’implementazione del 5G e per quest’anno abbiamo l’obiettivo di implementare 550.000 base station 5G”, rileva la manager di Huawei.
Tra le popolazioni mondiali “oggi esiste ancora un divario molto ampio dal punto di vista tecnologico” e “questa crisi sanitaria pubblica ci ha fatto riconoscere meglio le vere sfide che stiamo affrontando. Metà della popolazione mondiale non ha ancora internet, un miliardo di persone non hanno ancora accesso alla banda larga mobile”, afferma Chen. “L’obiettivo di Huawei, con il progetto Tech4All, è che tutti possano beneficiare dell’inclusione digitale – spiega – lavoriamo su diversi ambiti, ad esempio la parità dell’istruzione. Stiamo portando la connettività nelle zone povere per dare la possibilità a donne, bambini e giovani che non possono andare a scuola di avere un’occasione di formazione a distanza. Inoltre nelle aree remote africane stiamo facendo formazione sia alle donne che agli imprenditori che hanno avviato startup, per aiutarli ad avere un accesso più diretto alla tecnologia”.
Le iniziative riguardano anche la protezione ambientale. “Abbiamo un progetto in collaborazione con alcune organizzazioni per proteggere le foreste pluviali”, prosegue Chen. “Usiamo vecchi smartphone e tablet come sensori per rilevare, grazie all’intelligenza artificiale, i rumori relativi all’abbattimento degli alberi. Abbiamo implementato questo progetto in più di 10 Paesi e lo stiamo estendendo ad altre aree”.
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Huawei: Usa consentono collaborazione su standard 5G
Emendamento a iscrizione dell’azienda cinese nella ‘lista nera’
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17 giugno 2020
14:52
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Le aziende americane potranno lavorare con Huawei nello sviluppo di nuovi standard, inclusi quelli relativi al 5G, ai veicoli autonomi e all’intelligenza artificiale. Lo ha annunciato il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. La mossa rappresenta un emendamento all’iscrizione di Huawei nella Entity List, la “lista nera” del commercio Usa, avvenuta nel maggio 2019, che impedisce alle aziende statunitensi di vendere prodotti e servizi alla compagnia cinese.
La nuova norma “ha lo scopo di garantire che l’inserimento di Huawei nella Entity List non impedisca alle aziende americane di contribuire ad attività importanti di sviluppo degli standard, nonostante la partecipazione pervasiva di Huawei nelle organizzazioni di sviluppo di standard”, si legge in una nota del Dipartimento.
La novità, si legge ancora, “promuove gli interessi di sicurezza nazionale e politica estera degli Stati Uniti, facilitando la leadership degli Usa negli organismi di sviluppo degli standard”.
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Pisano, investire di più su cybersicurezza e cloud
Ministra Innovazione “se vogliamo un Paese digitale”
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17 giugno 2020
15:45
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“Se vogliamo un Paese digitale dobbiamo investire di più nella cyber-security e nel cloud della P.a, essenziali per la sicurezza dei nostri dati e dei nostri servizi digitali e quindi per la sicurezza di tutti noi cittadini”. Così la ministra dell’Innovazione, Paola Pisano, nel corso del Question Time alla Camera, in risposta all’interrogazione con prima firmataria la deputata del Pd, Vincenza Bruno Bossio, illustrata in Aula dalla deputata dem, Marianna Madia.
“Occorre coinvolgere in modo modo più ampio amministrazioni centrali e locali” così da spingere la diffusione dell’app ‘Io’, lanciata ad aprile, come accesso unico e virtuale ai servizi pubblici”, ha poi aggiunto la ministra nel corso del Question Time. VAI ALLA POLITICA

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