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Ultimo aggiornamento 31 Dicembre, 2020, 19:09:24 di Maurizio Barra

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DALLE 18:12 DI MERCOLEDì 30 DICEMBRE 2020

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Morta Montecassiano: Procura concede nullaosta per funerali
Tre familiari indagati. Difesa, ci fu rapina, segni effrazione
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MONTECASSIANO
30 dicembre 2020
18:12
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La Procura di Macerata ha concesso il nullaosta per la celebrazione dei funerali della 78enne Rosina Carsetti, trovata morta la sera della vigilia di Natale nella villetta a schiera di via Pertini a Montecassiano (Macerata). I familiari conviventi della donna – il marito Enrico Orazi, la figlia Arianna Orazi e il nipote Enea – hanno riferito che nell’abitazione verso le 19.30 sarebbe penetrato un rapinatore solitario per rubare e che l’anziana, trovata senza vita in cucina, sarebbe morta per un malore.
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Gli inquirenti però hanno indagato i tre – che respingono ogni accusa – per concorso in omicidio, favoreggiamento e simulazione di reato: la ricostruzione dei congiunti, infatti, non li ha convinti anche perché la Carsetti si era rivolta a un centro antiviolenza, lamentando presunti soprusi e tensioni in famiglia.
Un primo nullaosta al funerale era stato dato in precedenza ma la mancanza della firma del procuratore, aveva portato alla revoca e allo slittamento della cerimonia che avrebbe dovuto svolgersi il 28 dicembre a Sant’Egidio di Montecassiano. Ora è arrivato un nuovo nullaosta, come conferma anche il Comune, ma la data dei funerali non è stata ancora fissata.
Ieri c’è stato un sopralluogo nella villetta a cui hanno partecipato, tra gli altri, inquirenti e due indagati, con i difensori. Uno dei legali, avv. Andrea Netti, ha riferito che sulla portafinestra della cucina che dà sul retro sarebbero stati trovati dei segni di effrazione. Il procuratore Giovanni Giorgio ha parlato di “valutazioni difensive”, annunciando che saranno fatti accertamenti, se necessario, anche di tipo tecnico. Gli indagati confermano la versione della rapina.
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Covid: Marche, 530 ricoverati (+4), 23 degenti dimessi
In 24ore +1 paziente in Intensiva (62), +6 Semintensiva (144)
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ANCONA
30 dicembre 2020
18:16
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Quattro ricoverati in più nelle Marche per Covid-19 nelle ultime 24ore: sono passati da 526 a 530. E’ aumentato il numero di degenti in Terapia intensiva (62, +1) e Semintensiva (144, +6) e diminuiti quelli in reparti non intensivi (324, -3).
Nell’ultima giornata dimesse 23 persone. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione. Intanto gli ospiti di strutture territoriali passano da 239 a 251 (+12) mentre gli assistiti nei Pronto soccorso ora sono 27 (-10).
In diminuzione i positivi in isolamento domiciliare (10.042, -87) e gli isolati in casa per contatto con contagiati (13.633, -125; 3.737 con sintomi e 600 operatori sanitari). I guariti salgono a 28.792 (+131).
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COVID: risale la curva dei contagi in Sardegna
Apre il Binaghi, terzo ospedale dedicato al Covid di Cagliari
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CAGLIARI
30 dicembre 2020
18:30
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Torna a salire la curva dei contagi in Sardegna. Nelle ultime 24 ore l’Unità di Crisi regionale ha registrato 328 nuovi casi ed eseguito 4.551 tamponi.
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Si registrano anche 5 decessi (743 in tutto), tre donne e due uomini tra i 69 e 98 anni.
Si abbassano lievemente i numeri dei ricoveri in reparti non intensivi che oggi sono 496 (due in meno rispetto al dato di ieri), mentre è di 44 (-1) il numero dei pazienti in terapia intensiva.
Secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), dopo il calo di metà dicembre, risale lievemente la pressione sulle terapie intensive in Sardegna rispetto ai posti letto occupati da pazienti Covid: si passa dal 32% del 16 dicembre al 23% del 24 dicembre per raggiungere il 25%, pur sempre la soglia limite del 30% stabilita dal ministero della Sanità. L’indice di trasmissibilità R(t) rilevato, invece, dall’Istituto superiore di Sanità il 24 dicembre è invece dello 0,82.
Intanto da oggi è operativo il terzo Covid Hospital di Cagliari, dopo il Santissima Trinità e il Marino, è stato inaugurato il Binaghi con il nuovo reparto al secondo piano con due ali dedicate al Covid per un totale di 41 posti. Cifre destinate a triplicarsi, ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas: presto si arriverà a oltre 140 posti letto con 13 terapie intensive. “Siamo in anticipo – ha spiegato – rispetto alla tabella di marcia e abbiamo creato anche dei posto in più”.
Quindici le stanze dedicate al Covid con tutte le attrezzature ad hoc.
Sempre sul fronte degli ospedali la Procura di Oristano, guidata da Ezio Domenico Basso, ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, sulla struttura ospedaliera del San Martino ad Oristano e in genere sulla gestione dell’emergenza Covid sul territorio. L’inchiesta parte da più esposti presentati in questi 10 mesi di emergenza che hanno visto sotto i riflettori, in particolare, il pronto soccorso del nosocomio oristanese e alcuni reparti andati più volte in tilt per la presenza di contagiati tra pazienti e operatori.
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Vaccini: in Piemonte 40mila dosi, ‘tutto ha funzionato’
Al via inoculazioni. Assessore, fondamentale adesione sanitari
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TORINO
30 dicembre 2020
18:51
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Ha “funzionato perfettamente”, oggi in Piemonte, il primo vero piano di consegna massiccia dei vaccini anti Covid. Sono state tutte consegnate, infatti, le 40 mila dosi destinate alla Fase 1 della campagna di vaccinazione, che prende il via oggi e coinvolge 195 mila persone tra personale delle aziende sanitarie e ospiti e operatori delle Rsa.
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A renderlo noto è il commissario generale dell’Unità di crisi della Regione Piemonte, Vincenzo Coccolo: “da oggi entriamo nel vivo della prima fase di vaccinazione con la consapevolezza di poter contare su un sistema territoriale forte e preparato”.
“La campagna vaccinale – evidenzia il commissario dell’Area giuridico-amministrativa Antonio Rinaudo – inizia effettivamente oggi sia con l’arrivo delle dosi previste sia, soprattutto, con il massiccio afflusso di personale sanitario della Città della Salute di Torino, circa 480 persone, che si sono ordinatamente messe in fila per sottoporsi all’inoculazione della prima dose”.
Ora, conclude l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, “è fondamentale la più ampia adesione da parte del personale delle Aziende sanitarie, degli operatori e degli ospiti delle Rsa per ottenere il massimo risultato nella battaglia contro il Covid che da mesi ci vede fortemente impegnati”.   PIEMONTE   POLITICA    VAI ALLE NOTIZIE DAL MONDO

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L’Italia torna in zona rossa, il Capodanno sarà in casa
Aumentano i controlli. Anche sul web, anti-veglioni clandestini
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31 dicembre 2020
15:32
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“Non conosco esattamente i dati di tutte le regioni, ma siccome le cose stanno andando meglio penso proprio che sarà così”. Così la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa risponde ad Affaritaliani.it alla domanda se da giovedì 7 gennaio tutto il Paese sarà in zona gialla.
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“Non si possono escludere nuove zone rosse, dipenderà dall’andamento dei dati”, ha aggiunto. Il 7 gennaio, spiega, “si ricomincia con la normale colorazione, giallo, arancione e rosso, sulla base delle misurazioni illustrate ogni settimana e che tutti conoscono, a partire dalle Regioni”.
Intanto da oggi l’Italia torna tutta in zona rossa, per gli ultimi 6 giorni di lockdown, fino all’Epifania, con la “pausa” arancione del 4 gennaio. Come successo per il Natale, anche il Capodanno sarà sorvegliato speciale da parte delle forze dell’ordine impegnate nei controlli non solo su strade e autostrade ma anche sul web, per intercettare i tentativi di organizzare feste e veglioni clandestini. L’obiettivo è quello di evitare assembramenti pericolosi, in particolare nella notte di San Silvestro quando il coprifuoco, che solitamente termina alle 5, sarà allungato fino alle 7 del mattino del primo gennaio.
Le restrizioni saranno quelle già predisposte nella settimana di Natale, dal 24 al 27 dicembre, con il divieto di spostamento se non per andare a trovare amici o parenti, in massimo due persone (ed eventuali figli sotto i 14 anni o persone disabili) e una sola volta al giorno. Stando sempre attenti comunque al divieto assoluto di muoversi nelle ore del coprifuoco, cioè a partire dalle 22, se non per comprovate esigenze di lavoro, di salute o di necessità e urgenza. I trasgressori rischiano multe che possono variare dai 400 ai 1.000 euro. In casa si possono ospitare al massimo due persone non conviventi, esclusi sempre i minori di 14 anni. Per questo le forze dell’ordine predisporranno controlli più serrati, in particolare sulle auto con più di due passeggeri.
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La preoccupazione, infatti, è che rispetto al Natale – quando a spostarsi sono state in particolare coppie o famiglie – durante la notte di San Silvestro siano invece amici e conoscenti a viaggiare insieme verso feste vietate. Un particolare faro sarà rivolto sui locali chiusi, che potrebbero essere riaperti illegalmente, e anche nei tradizionali luoghi di assembramento, come strade e piazze delle città.
Controlli predisposti poi per verificare il rispetto delle normative anti-botti e fuochi d’artificio, previste in numerose città italiane, da Bologna a Palermo, a Napoli.
Le restrizioni di Capodanno potrebbero non essere le ultime per gli italiani. Le fasce colorate – come ha confermato il premier Giuseppe Conte ieri nella conferenza di fine anno – resteranno ancora, soprattutto per scongiurare una terza potenziale ondata di Covid. “Dobbiamo solo capire – ha detto il presidente del consiglio – se le varianti, come quella inglese, che hanno un tasso di contagiosità più elevato, ci richiederanno o meno l’aggiornamento delle nostre misure. Altrimenti il sistema per fasce col monitoraggio è assolutamente adeguato anche per la terza ondata”. Ed intanto, in vista del 7 gennaio – e quindi di una cauta ripresa – sono diverse le attività che chiedono chiarezza sul futuro.
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Sembra ormai tramontata l’ipotesi della riapertura degli impianti sciistici che, su indicazione del presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, potrebbe slittare al 18 gennaio. Una decisione che, con ogni probabilità, sarà presa solo nei primi dieci giorni del nuovo anno. Dalla Valle d’Aosta è comunque partito un appello al governo per mantenere alta l’attenzione sulle zone di montagna. Alcune regioni, poi, stanno pensando di cambiare la data dei saldi invernali, che tradizionalmente si svolgono proprio nei primi giorni dell’anno, in considerazione proprio degli ultimi giorni di zona rossa.
Quasi un italiano su due (47%), secondo Coldiretti, è pronto a denunciare eventuali comportamenti scorretti, come feste con tanti ospiti e veglioni abusivi. Secondo Confcommercio è boom di vendite nel settore alimentare a cominciare dai vini di alta qualità. La spesa media per il cenone a casa Coldiretti stima che sia intorno ai 65 euro.
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Cadaveri in casa: madre morta per malattia, figli suicidi
Decessi risalgono a circa un mese e mezzo fa
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FIGLINE VALDARNO
31 dicembre 2020
08:31
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La madre morta per una malattia oncologica, i figli suicidi dopo aver ingerito una eccessiva quantità di medicinali ed essersi colpiti con coltellate. Questa una ricostruzione dei carabinieri sul caso dei tre cadaveri – la madre e i due figli adulti – trovati in una casa di Figline Valdarno (Firenze).
I decessi risalgono a circa un mese e mezzo fa. In accertamento se il figlio abbia ucciso la sorella e poi si sia suicidato, o si siano suicidati entrambi.
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Papa Francesco colpito da una sciatalgia non celebrerà la messa di Capodanno
Il portavoce vaticano: “Domani però reciterà l’Angelus come previsto”
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CITTÀ DEL VATICANO
31 dicembre 2020
12:25
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“A causa di una dolorosa sciatalgia le celebrazioni di questa sera e di domani mattina presso l’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana non saranno presiedute dal Santo Padre Francesco”.
Lo riferisce il portavoce vaticano Matteo Bruni. I Primi Vespri e Te Deum di questa sera saranno presieduti dal card.
Giovanni Battista Re, decano del Collegio Cardinalizio, mentre la messa di domani, 1/o gennaio 2021, sarà presieduta dal card. Pietro Parolin, segretario di Stato. “Domani – aggiunge – Papa Francesco guiderà comunque la recita dell’Angelus dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico, come previsto”.
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Divelta a Milano targa circolo dedicato a Peppino Impastato
Video realizzato da passante mostra 3 incappucciati in azione
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MILANO
31 dicembre 2020
16:08
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Nella notte tra il 28 e il 29 dicembre alcune persone hanno divelto e rubato la targa del circolo di Rifondazione comunista “Peppino Impastato” di via Porpora 45, in zona Lambrate, a Milano. In un video, realizzato da un passante si vedono tre uomini, probabilmente giovani vestiti con felpe nere e cappuccio, compiere l’atto vandalico. Ne dà notizia Rifondazione Comunista.
“Non sappiamo ancora la matrice di questo gesto – dichiara il segretario della Federazione di Milano Matteo Prencipe – ma toccare il nostro simbolo che rappresenta lotte sociali e antifascismo crediamo abbia un significato politico chiaro.
Non è la prima volta che succede, Rifondazione Comunista è ancora una forza politica che dà fastidio”.
“Al segretario Matteo Prencipe – commenta in una nota la segretaria metropolitana del PD Milano Silvia Roggiani, a nome della Federazione – va tutta la nostra solidarietà per lo sfregio che offende non solo la memoria di Peppino ma tutte e tutti noi, che ci riconosciamo nei valori della legalità e della lotta sociale. Siamo sicuri che la targa verrà ripristinata al più presto e ci auguriamo che le autorità individueranno il primo possibile i responsabili del vile atto”.
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Scuola: Ok dai prefetti per la ripresa il 7 gennaio al 50%
Fino al 15 gennaio. Viminale, adottati documenti operativi
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31 dicembre 2020
16:47
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“Le prefetture hanno adottato i documenti operativi all’esito dei lavori dei tavoli di coordinamento scuola-trasporti istituiti in tutte le province in vista della ripresa, dal 7 gennaio, dell’attività didattica in presenza”. Lo annuncia in una nota il Viminale, spiegando che “i prefetti hanno tenuto conto anche dell’ordinanza del ministro della Salute del 24 dicembre 2020 che limitatamente al periodo 7-15 gennaio riduce la presenza in classe al 50%”.
“Saremo pronti per il 7 gennaio”, ha detto la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, in vista della riapertura delle scuole.
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“L’impegno di tutti è stato massimo e di questo ringrazio molto i prefetti – si legge in una nota -. Grazie a questo coordinamento la scuola ripartirà più sicura con più mezzi del trasporto locale e una riorganizzazione degli orari. Chiuderla è stata tra le scelte più sofferte affrontate dal Governo, il lavoro di tutti e la collaborazione istituzionale ci consentirà di riaprirla”.
La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha espresso “grande soddisfazione per il risultato raggiunto” commentando il via libera alla ripresa delle scuola in presenza il 7 gennaio. “In pochi giorni – ha spiegato – i tavoli guidati dai prefetti hanno permesso di elaborare misure specifiche, territorio per territorio, e subito operative. Un lavoro di squadra di cui andare fieri. Nell’unico interesse di studentesse e studenti”
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Cadavere donna in container, si indaga per omicidio
Ritrovamento a metà dicembre a Busto Arsizio
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BUSTO ARSIZIO
31 dicembre 2020
15:46
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La Procura di Busto Arsizio (Varese) ha aperto un fascicolo per omicidio contro ignoti, a seguito del ritrovamento del cadavere di una donna di origine straniera all’interno di un container, in un cantiere edile di Busto Arsizio, lo scorso 13 dicembre ma reso noto solo oggi. A quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile di Varese e del commissariato di Busto Arsizio, l’omicidio della donna sarebbe maturato all’interno di una comunità di senza tetto con problemi di dipendenza da alcol e droga.
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Morta Montecassiano: nuova ispezione in villetta 2 gennaio
Atti non ripetibili. Difesa familiari indagati, vi fu rapina
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MONTECASSIANO
31 dicembre 2020
17:24
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Una nuova ispezione dei carabinieri nella villetta a schiera di via Pertini a Montecassiano (Macerata), dove la sera della vigilia di Natale era stata trovata morta Rosina Carsetti, 78 anni, verrà eseguita il 2 gennaio alle ore 10 per accertamenti tecnici non ripetibili, alla presenza dei legali di difesa, tra cui gli avv.
Andrea Netti e Valentina Romagnoli, e consulenti.
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I militari della Sezione investigazioni scientifiche di Ancona e del nucleo investigativo di Macerata procederanno a ispezionare l’abitazione “per acquisire tracce o cose pertinenti al reato utili alla ricostruzione dei fatti”.
Tre familiari conviventi dell’anziana, la quale il 19 dicembre si era rivolta a un centro antiviolenza per presunte tensioni in famiglia, – il marito Enrico Orazi, la figlia Arianna e il nipote Enea -, sono indagati dalla procura di Macerata per concorso in omicidio, favoreggiamento e simulazione di reato. Non ha convinto gli inquirenti la loro versione dei fatti secondo cui la morte della Carsetti sarebbe derivata da una rapina finita male: quella sera, secondo gli indagati, un rapinatore solitario col volto coperto sarebbe piombato in casa dalla portafinestra del cucinino dove la difesa sostiene ci sarebbero segni di effrazione (per la procura sono “valutazioni difensive”). Poi, sempre secondo gli indagati, il rapinatore avrebbe soffocato Rosina, messo fuori causa il marito della vittima (chiuso in bagno) e la figlia (legata), prima di fuggire con circa 2mila euro verso le 19:30. Il nipote della 78enne non sarebbe stato in casa e avrebbe liberato gli altri due dopo essere tornato dal supermercato.
Nella ricostruzione difensiva entrerebbe anche un indumento, forse portato dal rapinatore e rimasto nell’abitazione. Tutti gli elementi sono al vaglio del procuratore Giovanni Giorgio e del pm Vincenzo Carusi determinati a indagare a 360 gradi e a compiere tutti gli accertamenti, anche tecnici, del caso.
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Covid: 23.477 nuovi casi in 24 ore, 555 vittime. Il tasso di positività risale al 12,6%
Le vittime sono 555. Sono stati 186.004 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore
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31 dicembre 2020
17:39
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Sono 23.477 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Le vittime sono invece 555.
Lo rende noto il nuovo bollettino del ministero della Salute.
Sono stati 186.004 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, con il tasso di positività che risale al 12,6% (ieri era del 9,6%).
Tornano ad aumentare, di 27 unità, i pazienti in terapia intensiva per il Covid-19, nel saldo tra ingressi e uscite, secondo i dati del ministero della Salute. Non succedeva da circa un mese. Il numero complessivo dei pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia è di 2.555, con 202 nuovi ingressi delle ultime 24 ore. Il numero di ricoverati con sintomi in Italia scende a 23.151 (-415 rispetto a ieri). Il numero di guariti o dimessi registra un aumento di 17.421 unità. Ad oggi in Italia gli attualmente positivi sono 569.896, i deceduti 74.159 e i dimessi o guariti 1.463.111.
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Un Capodanno molto rock in We Are The Thousand
Docu su una Woodstock italiana in omaggio ai Foo Fighters
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31 dicembre 2020
09:18
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Una piccola grande Woodstock italiana e anche un miracolo di volontà tutta emiliana viene raccontata con grande ritmo da Anita Rivaroli in We Are The Thousand – L’incredibile storia di Rockin’1000 – documentario già alla Festa di Roma e dal 31 dicembre in streaming in #iorestoinsala – che racconta la storia della più grande Rock Band al mondo.
Tutto inizia nel 2015 quando per la prima volta mille musicisti si incontrarono nel Parco Ippodromo di Cesena, per eseguire il più grande tributo mai realizzato: suonare all’unisono ‘Learn To Fly’ e recapitare il video ai Foo Fighters.
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Manco a dirlo arriva gente di ogni tipo, ragazzini, a volte insieme ai loro padri, giovani di tutte le età e anche molti cinquantenni che non vogliono rinunciare al sogno di far parte di questa gigantesca band.
Tre gli strumenti principali richiesti: la batteria, la chitarra e il basso. La regista segue passo passo questa impresa che richiede fondi che non ci sono e una preparazione tecnica tutta da sperimentare: come mettere in sincrono 1000 persone dislocate in un ampio spazio? Nel film tante testimonianze dei protagonisti tra entusiasmo e paura di non riuscire e poi ovviamente le immagini di questo mega concerto unico nel suo genere che porta tutti nella magia del Parco Ippodromo di Cesena.
Diventato virale in poche ore, il video (che ha toccato 23 milioni di visualizzazioni) ha attirato l’attenzione della band statunitense che non ha esitato a rispondere con un concerto epico, proprio a Cesena.
Oggi Rockin’1000 è una realtà conosciuta a livello globale, che riceve riconoscimenti, inviti e proposte di collaborazione in tutto il mondo. Dal 2016 organizza veri e propri concerti negli stadi – Cesena, Firenze, Parigi, Francoforte – e iniziative speciali che vedono protagonisti i 1000 musicisti.
Rockin’1000 nasce da un’idea di Fabio Zaffagnini, Claudia Spadoni, Martina Pieri, Mariagrazia Canu, Francesco Ridolfi ‘Cisko’ e Anita Rivaroli.
Frase cult del documentario, quella che pronuncia un musicista facendo un netto distinguo tra batteristi, chitarristi e bassi: “Il bassista in genere è il più simpatico e lo ritrovi al bar a fare due chiacchiere, mentre i chitarristi e i batteristi limonano”.
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Sequestrata dalla polizia la ‘Bomba Covid’ nel Savonese
Giochi pirotecnici illegali venduti on line, 300 kg sequestrati
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GENOVA
31 dicembre 2020
14:07
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C’erano anche alcuni esemplari di ‘Bomba Covid’ tra i 300 kg di ‘botti’ sequestrati dalla divisione Pasi della Questura di Savona in cinquantotto diverse province, di cui tre chili nel territorio savonese.
Il materiale sequestrato, venduto illegalmente on-line e consegnato tramite corriere espresso, annovera oltre alla ‘bomba Covid’, altri fuochi denominati ‘Cobra 7, ‘Rambo 1’, ‘Urano 2020′ e simili.
La polizia ha riscontrato diverse irregolarità relative ad etichettatura, marcatura CE, necessità di identificazione degli acquirenti o addirittura possesso di porto d’armi o abilitazioni professionali specifiche per l’acquisto.
Il materiale è stato giudicato dagli artificieri della Polizia di Stato estremamente pericoloso se non potenzialmente letale in caso di uso improprio.
L’attività di polizia giudiziaria è ancora in corso per l’individuazione dell’intera rete commerciale.
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Turismo: si chiude anno nero, flussi come nel 1969
Ricerca Assoturismo Confesercenti, -55% presenze
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31 dicembre 2020
16:07
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Per il turismo, oggi, si chiude un anno da dimenticare: negli ultimi 12 mesi l’emergenza pandemica ha fatto svanire oltre 240 milioni di presenze turistiche (-55%), riportando il nostro mercato turistico ai livelli del 1969, oltre 50 anni fa. Un grave colpo non solo per le attività ricettive e dei servizi del turismo, ma anche di negozi e pubblici esercizi, che quest’anno hanno visto svanire, insieme ai viaggiatori, anche 50 miliardi di euro di consumi che avrebbero generato.
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Sono queste le drammatiche stime del comparto turistico elaborate dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti.
Capodanno – Il solo lockdown stabilito per la fine dell’anno costerà al sistema turismo almeno 3,5 milioni di turisti italiani e stranieri, che avrebbero trascorso soggiorni nelle diverse località italiane per un totale stimato di 10,4 milioni di presenze e una spesa in beni e servizi di 1,2 miliardi di euro. Per posizione da calendario, infatti, il Capodanno 2021 avrebbe favorito gli spostamenti per motivi turistici, in quanto avrebbe distribuito i flussi in un arco temporale di almeno 5 giorni (da mercoledì 30/12 a domenica 3/1).
Il bilancio del 2020 – La degna conclusione di un anno terribile per il comparto. Negli ultimi dodici mesi sono andati perduti ben 83,6 milioni di pernottamenti di turisti italiani e 157,1 milioni di turisti stranieri, mentre gli arrivi hanno subito un calo del -61,8%, attestandosi a quota 50,2 milioni.
Come è stato più volte sottolineato nel corso dell’anno, la contrazione maggiore è stata registrata per gli stranieri, che hanno trascorso nel nostro paese circa 63,5 milioni di notti, il 71,2% in meno rispetto al 2019. Valori meno negativi per i pernottamenti dei connazionali, che dovrebbero attestarsi a 132,5 milioni (-38,7%).
L’impatto sui consumi – Il crollo delle presenze turistiche ha determinato un impatto diretto in termini di spesa riversata nel sistema economico nazionale, per effetto di una minor domanda di beni e servizi nei diversi settori di attività.
Considerando oltre al movimento dei turisti in strutture ricettive ufficialo aggiungiamo anche il flusso di vacanzieri nelle seconde case, ospiti presso amici/parenti o in altre strutture ‘non ufficiali’, la stima dei consumi turistici perduti raggiunge i 50,1 miliardi di euro, di cui oltre 32,9 miliardi (65,7%) in consumi turistici degli stranieri e oltre 17,1 miliardi (34,3%) di spesa dei connazionali. “E’ una crisi senza precedenti per il settore, con presenze turistiche più che dimezzate e prospettive ancora azzerate: difficile, infatti, che i flussi di viaggiatori riprendano prima della seconda metà del prossimo anno”, afferma Vittorio Messina, presidente nazionale di Assoturismo Confesercenti. “In questa situazione, serve un piano per ripartire: i sostegni a fondo perduto devono proseguire, ma sono necessari investimenti consistenti mirati al rilancio delle imprese del turismo. Un comparto che è tra i più colpiti in assoluto dall’emergenza pandemica, ma che è vitale per la ripresa della nostra economia, di cui normalmente contribuisce a generare, direttamente ed indirettamente, il 13% del Pil”.
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Neve al nord, Aspi allerta 800 mezzi e 1200 uomini
Probabile un nuovo stop ai mezzi pesanti
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GENOVA
31 dicembre 2020
18:37
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Le nevicate previste dalla prossima notte e fino alla mattinata del 2 gennaio sulle regioni del nord interesseranno i tratti autostradali gestiti da Autostrade per l’Italia di Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia con l’interessamento di circa 900 km della rete.
Per far fronte alla situazione meteorologica, Aspi ha attivato la propria macchina operativa già da oggi prevedendo l’impiego di circa 800 mezzi e 1200 risorse nelle operazioni antineve. In base alle previsioni attuali le precipitazioni più intense sono attese tra il pomeriggio e la sera di domani e la prima parte della mattina di sabato 2.
“Durante tali fasi – si legge nella nota di Aspi – è valutata come altamente probabile la disposizione, in accordo con il vigente Piano Neve e d’intesa con la Polizia Stradale, di divieti temporanei di circolazione per i mezzi con massa complessiva superiore a 7,5 t lungo i tratti gestiti da Autostrade per l’Italia”.  METEO

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Ligabue, videoauguri ai fan con sorpresa
Provini di Gli ostacoli del cuore e Volente o nolente con Elisa
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31 dicembre 2020
16:23
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Un video di auguri ai fan con sorpresa: Luciano Ligabue ha appena annunciato sui suoi profili social che dalla mezzanotte del 31 dicembre, e quindi allo scoccare del nuovo anno, saranno disponibili in digitale i provini mai pubblicati de “Gli Ostacoli del Cuore” e “Volente o nolente”, i due brani registrati 15 anni fa a Correggio insieme ad Elisa. Questi esclusivi provini inediti saranno disponibili come bonus track delle versioni digitali dell’album “7” e della raccolta “77+7”.
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“Grazie per come avete accolto 77+7 e 7: mi ha fatto veramente un enorme piacere ritrovare tutto questo calore”, esordisce Liga nel video. “Voglio farvi gli auguri di buon anno: questo 2021 non può essere peggio di quello appena trascorso, non voglio neanche pensarci. E quindi incrociamo le dita e andiamo verso un periodo migliore e anche per questo volevo farvi avere questa pubblicazione delle demo registrate 15 anni fa, io ed elisa, qui, nel mio studio. In un pomeriggio speciale con questo provino un po’ raffazzonato registrato da me su un’acustica e un piano, io e lei abbiamo cantato ‘Gli ostacoli del cuore’ e ‘Volente o nolente’ e adesso le avete tutte e due anche nella loro versione originale”.
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Covid: Lombardia supera soglia 25mila decessi
Continuano a diminuire i ricoverati
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MILANO
30 dicembre 2020
19:03
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Con gli 80 morti registrati oggi, la Lombardia superare la soglia dei 25mila decessi dall’inizio della pandemia (25.038).
Continuano a diminuire i ricoverati in terapia intensiva (-17) e nei reparti (-17).
A fronte di 23.878 tamponi effettuati sono 1.673 i nuovi positivi, con un tasso di positività al 7%. I guariti/dimessi sono 3.015.
In provincia di Milano sono 450 i nuovi casi di positività, di cui 115 in città. Questa la situazione nelle altre province: Bergamo 70, Brescia 226, Como 99, Cremona 82, Lecco 60, Lodi 62, Mantova 170, Monza e Brianza 121, Pavia 146, Sondrio 51, Varese 136.
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Poster di Laika a Roma celebra legge argentina sull’aborto
La street artist, finalmente si chiude battaglia ultradecennale
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31 dicembre 2020
17:08
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La street artist Laika, che molti definiscono la ‘Banksy italiana’, si è unita alla gioia dei movimenti argentini che hanno lottato per 15 anni per avere la legge di legalizzazione dell’aborto approvata il 30 dicembre esponendo un suo poster su via Torino a Roma, nei pressi dell’ambasciata dell’Argentina.
In dialogo con l’agenzia di stampa argentina Telam, l’artista ha dichiarato che “finalmente si è conclusa una battaglia ultradecennale”, sottolineando che “nel mondo c’è ancora tanta strada da fare”.
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Ispirandosi al manifesto del 1943 ‘We Can Do It’ (Ce la possiamo fare) di J. Howard Miller, commissionato dalla Westinghouse Electric come immagine per sollevare il morale dei suoi lavoratori durante la II Guerra mondiale, Laika ha riprodotto l’immagine di una donna, con un bavaglio verde sulla bocca, che flette muscolarmente il braccio destro e dice: ‘E’ legge!’.
“Solo 60 paesi consentono l’accesso libero e legale all’aborto – ha ricordato – e solo il 37% delle donne in età fertile vive in Paesi in cui l’aborto è consentito senza divieti. Celebriamo questo importante traguardo – ha concluso – per ripartire domani con una speranza che il vento di questo cambiamento soffi in Sud America”.

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