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POLITICA TUTTE LE NOTIZIE

Tempo di lettura: 33 minuti

Ultimo aggiornamento 9 Gennaio, 2021, 22:05:10 di Maurizio Barra

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DALLE 13:16 DI VENERDì 08 GENNAIO 2021

ALLE 22:05 DI SABATO 09 GENNAIO 2021

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Di Maio, governo vada avanti, lavoriamo a patto con Conte
‘Non sono accettabili giochi di palazzo, ma serve trasparenza’
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08 gennaio 2021
13:16
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“Questo governo deve andare avanti, il Paese non può rischiare di cadere nell’immobilismo, non sono accettabili giochi di palazzo, ma serve trasparenza”. Lo scrive il ministro degli esteri Luigi Di Maio su Facebook.
“Lavoriamo tutti a un patto di governo più articolato che dia certezze sui temi ad ogni forza politica – afferma -, ma insieme a Giuseppe Conte che va rispettato e sostenuto”.
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Iss:bozza, Rt a 1,03. Prima volta sopra 1 da 6
Rischio alto in 12 regioni, 8 moderato, solo Toscana ‘basso’
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08 gennaio 2021
13:26
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Nel periodo 15-28 dicembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,03 (range 0,98 – 1,13), in aumento da quattro settimane e per la prima volta, dopo sei settimane, sopra uno. Lo rileva la bozza del monitoraggio settimanale Ministero della Salute-Istituto superiore di sanità (Iss).

Secondo il monitoraggi oinoltre sono 12 le Regioni/PPAA a rischio alto questa settimana (nessuna la settimana precedente), 8 a rischio moderato (di cui due ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una Regione (Toscana) a rischio basso.
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Zingaretti, Pd sostiene governo con massima lealtà
Segretario Pd apre direzione partito
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08 gennaio 2021
14:23
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“E’ un passaggio fondamentale per gli sviluppi del governo, che noi sosteniamo con la massima lealtà”.
Lo dice il segretario Pd Nicola Zingaretti aprendo la direzione.
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Governo: Bellanova, esperienza al capolinea
E premier dovrebbe prenderne atto, il tempo è finito
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08 gennaio 2021
14:27
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“Il premier dovrebbe prendere atto che questa esperienza è al capolinea e dire se siamo in grado tutti di ripartire”. Così la ministra di Iv Teresa Bellanovra su Rai2 dove aggiunge: “Il tempo per quanto mi riguarda è finito: ora servono risposte.
Sono mesi che chiediamo un accordo programmatico perché non si può andare avanti con un Dpcm o un decreto alla settimana.
Noi critichiamo e avanziamo proposte: il punto è -conclude – se le proposte vengono accolte”.
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Sciascia: Franceschini, “L’Italia gli deve molto”
“Una personalità animata da forte impegno civile”
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08 gennaio 2021
14:51
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“Un intellettuale al quale l’Italia deve molto”. Così il ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini nel giorno del centenario della nascita di Leonardo Sciascia.
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“Una personalità animata da forte impegno civile e passione democratica – aggiunge il ministro – capace di analisi, critiche e spunti narrativi di grande attualità, autore di romanzi e racconti ai quali occorre ritornare per comprendere appieno il nostro Paese”.
Il Mibact ricorda Sciascia anche attraverso una campagna social che ruota attorno all’animazione della sua firma in calce a una lettera autografa indirizzata ad Annamaria Ortese, proveniente dalle carte private dell’autrice de “Il mare non bagna Napoli”, depositate nel 2002 presso l’Archivio di Stato di Napoli dalla nipote della scrittrice, Rita Ortese.
I profili social del Mibact propongono un piccolo video in cui il pennino traccia idealmente la firma in calce al messaggio con cui il 21 gennaio 1983 l’intellettuale e scrittore siciliano, nato a Racalmuto l’8 gennaio del 1921, ricambiava alla Ortese gli auguri scrivendo dalla clinica Valmont a Glion-sur-Montreux.
Le poche, semplici righe con le quali Sciascia si dice a disposizione “per quello che posso”, “anche se non mi faccio vivo scrivendo”, sono vergate sulla carta intestata di un istituto in cui soggiornò anche il protagonista del pamphlet “Atti relativi alla morte di Raymond Roussel”, racconto-inchiesta composto dallo scrittore siciliano nel 1971 per indagare sulla morte misteriosa dell’autore francese avvenuta a Palermo nel 1933. Fili sottili di esistenze che si intrecciano, lasciando libera la fantasia di correre su questo documento conservato alla nostra memoria, insieme ad alcune foto di Nino Catalano rese disponibili dalla Fondazione Leonardo Sciascia, che ritraggono l’intellettuale siciliano in alcuni momenti di vita familiare, costituiscono l’omaggio simbolico Mibact per questa ricorrenza.
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Covid:Cav,dovere morale ripensare sanità con Recovery e Mes
Berlusconi, Fi presenterà proposta in Parlamento
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MILANO
08 gennaio 2021
16:04
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“La pandemia ha messo in evidenza la fragilità del sistema sanitario italiano fortemente indebolito da anni di definanziamento e di gestione carente che hanno impedito di formare ed assumere un adeguato numero di medici e di infermieri” è partito da questo Silvio Berlusconi in una nota per annunciare che “Fi predisporrà una proposta di rafforzamento del sistema sanitario italiano da presentare alle Camere mettere a disposizione del Paese.Abbiamo il dovere morale di ripensare, rafforzare e rilanciare il sistema sanitario italiano anche sfruttando le importanti risorse che arriveranno con il Recovery e auspicabilmente con il Mes”.
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Zingaretti,provocare elezioni sarebbe errore imperdonabile
Si oscilla pericolosamente, in passato logorare ha portato voto
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08 gennaio 2021
16:07
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“A novembre dopo il vertice a Palazzo Chigi si era avviata una stagione positiva di confronto sui contenuti del rilancio. Abbiamo scommesso in quel processo per cambiare e non distruggere.
Tutto però è tornato a oscillare pericolosamente, con fibrillazioni che rischiano di mandare in frantumi il lavoro di un anno e mezzo. Dentro una pandemia tragica, provocare elezioni anticipate sarebbe un errore imperdonabile”. Lo dice il segretario Pd Nicola Zingaretti in direzione. “Il logoramento dei rapporti politici già in passato ha portato a un’evoluzione incontrollabile, il cui esito sono state proprio le elezioni anticipate”.
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Maroni operato al neurologico Besta di Milano
Dopo malore dei giorni scorsi
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MILANO
08 gennaio 2021
16:14
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L’ex governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, è stato sottoposto oggi a un intervento chirurgico all’Istituto neurologico Besta. Maroni aveva avuto un malore, nei giorni scorsi a casa sua a Lozza (Varese) ed era stato ricoverato all’ospedale di Varese da cui è stato poi trasferito nel nosocomio milanese.
La famiglia ha chiesto la massima riservatezza. Lo si è appreso da fonti.
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Bellanova,a Conte campagna acquisti non sta andando bene
No a rimpastini
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08 gennaio 2021
16:18
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“Noi non abbiamo chiesto posti in più o strapuntini ma di avere risposte sulle questioni e sui temi che abbiamo avanzato. Io per prima porto avanti battaglie da una vita: se ci sono risposte siamo disponibili a proseguire altrimenti si trovino i ‘responsabili'”.
L’ha detto la ministra dell’Agricoltura di Iv Teresa Bellanova su Ore14 a Rai2 dove aggiunge: “Sappiamo che c’è il tentativo di campagna acquisti in corso: purtroppo non gli sta andando bene al premier”.
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Maroni operato al neurologico Besta di Milano
Dopo il malore dei giorni scorsi
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MILANO
08 gennaio 2021
16:22
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L’ex governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, è stato sottoposto oggi a un intervento chirurgico all’Istituto neurologico Besta. Maroni aveva avuto un malore, nei giorni scorsi a casa sua a Lozza (Varese) ed era stato ricoverato all’ospedale di Varese da cui è stato poi trasferito nel nosocomio milanese.
La famiglia ha chiesto la massima riservatezza. Lo si è appreso da fonti.
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Libia: Conte incontra Serraj a P.Chigi
In corso colloquio
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08 gennaio 2021
16:47
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Il premier libico Fayez Al Serraj è arrivato a Palazzo Chigi, dove è stato ricevuto dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Tra i due è in corso un colloquio.
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Scuola: nel Lazio superiori in Dad fino al 18 gennaio
Zingaretti firmerà ordinanza
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08 gennaio 2021
17:50
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Nel Lazio le scuole superiori saranno in Dad fino al 18 gennaio. Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, visto l’incremento della curva dei contagi da Coronavirus, firmerà oggi un’ordinanza per posticipare al 18 Gennaio l’apertura in presenza delle scuole superiori.
Fino a quella data continuerà ad essere attiva la didattica a distanza per gli studenti delle scuole secondarie.
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Dad in scuole superiori Umbria fino 23 gennaio
Lo ha deciso la Regione secondo principio “massima precauzione”
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PERUGIA
08 gennaio 2021
17:53
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Didattica “esclusivamente a distanza” fino al 23 gennaio nelle scuole superiori dell’Umbria.
Lo ha deciso la Regione applicando il concetto di “massima precauzione”.
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Il provvedimento riguarda le scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie.
In base ai dati epidemiologici e al parere del Comitato tecnico scientifico umbro, la Regione ha ritenuto necessario un periodo di osservazione nei circa 20 giorni seguenti le festività al fine di analizzare l’andamento dell’epidemia sul territorio e perseguendo “il concetto di massima precauzione a tutela del bene primario della salute”. In tal senso Palazzo Donini ha annunciato che si sta perfezionando anche un protocollo con le farmacie pubbliche e private nonché con la Croce rossa per permettere uno screening volontario degli studenti e del personale scolastico delle scuole superiori. Reso possibile grazie al recupero di risorse Fse per un milione di euro da parte dell’assessore al bilancio e all’istruzione Paola Agabiti.
Per ciò che concerne la didattica a distanza – si legge ancora in una nota della Regione -, resterà salva la possibilità di svolgere attività in presenza “qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata”.
Le disposizioni si applicano anche agli studenti iscritti per l’anno formativo 2020-2021 ai corsi di istruzione e formazione professionale (Iefp) presso le agenzie formative e gli istituti professionali statali in regime di sussidiarietà.
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Covid, Fontana: ‘Screening nelle scuole superiori lombarde’
‘Sperimentazione su studenti e docenti per incidenza virus’
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MILANO
08 gennaio 2021
18:42
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“In Lombardia partirà a breve una sperimentazione importante e mirata basata sullo screening di studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado per verificare concretamente l’incidenza del virus in questo ambito”. E’ quanto ha annunciato il presidente della Lombardia Attilio Fontana, che poi ha aspramente criticato il modello a zone del governo per arginare la pandemia.
“La semplice definizione dei colori e delle relative fasce, basata su valutazione che spesso cambiano con frequenza molto rapida, vanno nella direzione opposta a quello che chiedono i cittadini e le imprese – ha detto il governatore – creando solo incertezze e danni economici rilevantissimi”.
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Open Arms: Salvini all’aula bunker, cominciata udienza
Ex ministro davanti a Gup per richiesta rinvio a giudizio
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PALERMO
09 gennaio 2021
10:16
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Il leader della Lega Matteo Salvini è arrivato all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo per l’udienza preliminare in cui è imputato di sequestro di persona e rifiuto d’atto d’ufficio per aver vietato lo sbarco a Lampedusa, ad agosto del 2019, di 107 migranti soccorsi in mare dalla nave della ong spagnola Open Arms.
Blindate le strade circostanti il bunker dove una decina di manifestanti hanno atteso invano Salvini che ha raggiunto l’aula da un’entrata secondaria.

L’udienza è cominciata.
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Berlusconi: ‘Grazie a Gallera, ho voluto io Moratti’
Cav, deciso usare esperienza ex assessore in un altro modo
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MILANO
08 gennaio 2021
16:00
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“Un particolare ringraziamento” è quello che il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ha voluto riservare a Giulio Gallera dopo il suo passo indietro come assessore al Welfare della Lombardia.
“Con il dottor Gallera abbiamo concordato di utilizzare in altro modo in Forza Italia la sua competenza e le sue capacità di lavoro, dimostrate in 26 anni di militanza nel nostro Movimento” spiega in una nota l’ex premier che, a quando si apprende, ha avuto un lungo colloquio telefonico nella notte con l’ormai ex assessore.

“Ho voluto personalmente Letizia Moratti – ha aggiunto Berlusconi – in questo ruolo, a fianco del Presidente Attilio Fontana, per rafforzare ulteriormente, con la sua credibilità e il suo prestigio, l’efficienza e l’autorevolezza della guida della regione, simbolo del buon governo del centro-destra”.
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Covid: Zaia, ci rimettiamo per zona a giudizi Iss
Ma escludiamo classificazione in zona rossa
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VENEZIA
08 gennaio 2021
13:21
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“Ci rimettiamo al giudizio dell’Istituto superiore della sanità nazionale per sapere in quale zona sarà il Veneto”. Lo ha detto il presidente Luca Zaia, il quale ha osservato “che non sa ancora se la regione passerà in zona gialla o arancione”.
Zaia ha escluso la classificazione in zona rossa. “Qualsiasi sia la decisione – ha concluso -sarà determinante l’intervento dei ristori”.
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Covid: Toti, Liguria sarà gialla, slitta rientro studenti
Prossima settimana per prudenza scuole superiori ancora in dad
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GENOVA
08 gennaio 2021
13:35
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“La Liguria sarà in zona gialla a partire da lunedì 11 fino a domenica 17. Questa la collocazione stabilita per la nostra regione alla luce dei dati epidemiologici su cui ho appena avuto un confronto telefonico con il ministro Speranza.
Precauzionalmente, al fine di non peggiorare una situazione ancora fragile e instabile circa la diffusione del Covid, uniformandoci alle Regioni che ci circondano, abbiamo deciso che da lunedì 11, e per una settimana, gli studenti delle scuole secondarie superiori non rientreranno ancora in aula ma proseguiranno nella modalità della didattica a distanza”. Lo annuncia Giovanni Toti su Facebook.
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Calabria:Tar sospende ordinanza Regione sulla dad
Scuole elementari tornano in aula,lezioni sospese per superiori
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CATANZARO
08 gennaio 2021
16:35
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Il Tar della Calabria ha accolto la richiesta di sospensione dell’ordinanza di chiusura delle scuole elementari e medie emanata dal presidente facente funzioni della Calabria, Antonino Spirlì lo scorso 5 gennaio, mentre gli effetti del provvedimento rimangono validi per le scuole superiori. Il ricorso era stato presentato dopo la presentazione lo scorso 5 gennaio dell’ordinanza di chiusura disposta dal presidente Spirlì che sospendeva le lezioni nelle elementari e medie fino al 15 gennaio e nelle superiori fino al 31.
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Per gli studenti delle scuole superiori i giudici amministrativi si esprimeranno il prossimo 10 febbraio.
“Il Tar manda i più piccoli a scuola e lascia a casa gli studenti delle superiori. Ci opporremo! Per noi, tutti a casa, in sicurezza e in dad”. Lo ha detto il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, commentando sulla sua pagina facebook la decisione del Tar che ha sospeso parzialmente l’ordinanza con la quale si disponeva, in Calabria, la chiusura delle scuole elementari e medie fino al 15 di gennaio e le superiori fino al 31 gennaio. Il ricorso che ha portato al pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale era stato presentato dall’avvocato Paolo Perrone su incarico di un gruppo di genitori.
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Covid, Fontana: ‘Screening nelle scuole superiori lombarde’
‘Sperimentazione su studenti e docenti per incidenza virus’
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MILANO
08 gennaio 2021
18:42
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“In Lombardia partirà a breve una sperimentazione importante e mirata basata sullo screening di studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado per verificare concretamente l’incidenza del virus in questo ambito”. E’ quanto ha annunciato il presidente della Lombardia Attilio Fontana, che poi ha aspramente criticato il modello a zone del governo per arginare la pandemia.
“La semplice definizione dei colori e delle relative fasce, basata su valutazione che spesso cambiano con frequenza molto rapida, vanno nella direzione opposta a quello che chiedono i cittadini e le imprese – ha detto il governatore – creando solo incertezze e danni economici rilevantissimi”.
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Covid: Emiliano ai pugliesi, non uscite di casa se potete
‘Lavorate e studiate da casa’
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BARI
08 gennaio 2021
18:47
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“Rivolgo un appello a tutti coloro che possono fare a meno di uscire di casa e che possono operare a distanza attraverso la tecnologia di lavorare e studiare da casa. E di non uscire se non per stretta necessità.
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In particolare rivolgo un appello a tutto il mondo della scuola perché non spinga le famiglie ad andare a scuola in presenza. La mia non è una crociata contro la didattica in presenza, che anche per me e senza alcun dubbio è preferibile a quella a distanza”. Lo scrive su facebook il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo la decisione del governo di inserire la Puglia in zona gialla da lunedì prossimo.
“Capisco – dice – di avere preteso molto dai valorosi insegnanti pugliesi chiedendogli di seguire nello stesso momento sia gli studenti in presenza in classe, sia quelli a casa attraverso il computer. Voglio ringraziarli per questo sforzo senza del quale non avremmo potuto far abbassare i contagi scolastici che dopo il 24 settembre si erano moltiplicati a dismisura. Abbiate pazienza, in questo momento non è possibile avere l’ottimo e dobbiamo accontentarci del meglio possibile, dando priorità alla salute senza pregiudicare del tutto la didattica”.
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Scuola:14 Regioni dicono ‘no’ a ripresa di lunedì 11
Oggi anche Lazio, Umbria, Sicilia, E-R. Per 4 rientro 1 febbraio
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08 gennaio 2021
20:01
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Arriva a 14 il numero delle Regioni che con il passare delle ore ha deciso di rinviare ulteriormente il ritorno dei ragazzi delle superiori a scuola, prima fissato al 7 gennaio e poi slittato, per volontà del governo, a lunedì 11 gennaio. In alcuni casi i governatori hanno deciso di lasciare a casa per le prossime settimane anche gli alunni delle medie e delle elementari.
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In altre, come Calabria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, i ragazzi delle superiori torneranno in aula il primo febbraio. Oggi Lazio, Emilia Romagna, Umbria e Sicilia si sono aggiunte al fronte delle Regioni che già nei giorni scorsi avevano deciso di lasciare in didattica a distanza i propri alunni ma ognuno ha scelto modalità e date diverse: i ragazzi delle superiori del Lazio rimarranno in dad fino al 17 gennaio (data già decisa da giorni anche in Molise e in Piemonte); la dad è fino al 24 in Emilia Romagna e in Lombardia mentre in Sicilia il governatore Musumeci ha deciso per la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 16 gennaio per le scuole elementari e medie inferiori e fino al 30 gennaio per gli istituti superiori. In Umbria la Regione ha deciso didattica “esclusivamente a distanza” fino al 23 gennaio nelle scuole superiori.
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Maroni operato, istituto Besta: ‘Condizioni soddisfacenti’
‘Non saranno diramati altri bollettini medici’
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MILANO
08 gennaio 2021
20:21
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Le condizione dell’ex governatore Roberto Maroni, operato oggi all’Istituto neurologico Besta di Milano, sono “soddisfacenti”. Lo ha reso noto, in un comunicato, l’ospedale.

“In merito alle condizioni cliniche di Roberto Maroni, sottoposto oggi a un intervento presso la Fondazione I.R.C.C.S.
Istituto Neurologico ‘Carlo Besta’, la direzione sanitaria dell’istituto informa – si legge nel comunicato – che le condizioni cliniche del paziente sono soddisfacenti e che lo stesso è sveglio e cosciente. In accordo con la famiglia non saranno diramati altri bollettini medici in assenza di significativi sviluppi”.
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Alto Adige: si dimette comandante Schuetzen per video rap
Cappelli piumati ribadiscono propri valori e fede cristiana
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BOLZANO
08 gennaio 2021
21:18
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Il comandate degli Schuetzen altoatesini Juergen Wirth Anderlan si è dimesso in serata per il contestato video rap. I cappelli piumati, senza intervenire sulla questione del brano, ribadiscono in una nota di voler rappresentare anche in futuro i propri valori e la “fede cristiana” (scritto in corsivo, ndr.), come anche la “difesa della heimat”, la “libertà e la dignità dell’uomo”.

Il video, nel frattempo tolto da Youtube, è stato girato a lume di candela in una cantina buia e mostra Wirth Anderlan, che non è nuovo a iniziative provocatorie, che svoglia vecchie foto e canta in stile rap in tedesco degli altoatesini che “vivono nella nazione sbagliata, circondati da bugiardi e spie”. “Non conoscono più Ander (Andreas Hofer, ndr.) ma Greta (Thunberg,ndr.)”, “nel parco davanti a casa mia Dieter ama Peter” e “100 anni che ci trattano come una prostituta di pochi soldi” sono solo alcuni dei passaggi contestati, tra l’altro anche dagli Schuetzen del Tirolo austriaco.
L’attuale vice comandante Renato des Dorides assume la guida dell’associazione fino alle prossime elezioni.
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Vaccini: Uncem a Speranza, inserire sindaci in prima fase
Presidente Bussone, incorrono in un rischio che va abbassato
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TORINO
09 gennaio 2021
10:20
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“I sindaci dei Comuni italiani devono essere vaccinati al più presto. Ho scritto al ministro Speranza chiedendo che i primi cittadini vengano inclusi nella prima fase di somministrazione”.
E’ la richiesta di Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, l’Unione nazionale comuni comunità enti montani, che si dice pronto a “individuare insieme al ministro punti di somministrazione quali farmacie o camper mobili, per raggiungere agevolmente i piccoli Comuni e tutte le aree montane del Paese”.
Bussone ricorda infatti che i sindaci “sono autorità sanitaria dei loro territori, hanno contatti con centinaia di persone, svolgono funzioni che non possono venir meno, hanno molto spesso responsabilità di persone tutelate, incorrono in un rischio che va abbassato”. Di qui la richiesta di “collocare gli 8mila sindaci italiani – ribadisce il presidente Uncem – nella prima fase di vaccinazione, nell’interesse delle loro comunità e di tutto il Paese”.   PIEMONTE   VAI ALL’ECONOMIA   VAI ALLA CRONACA   VAI ALLE NOTIZIE DAL MONDO   VAI ALLA TECNOLOGIA

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Letizia Moratti, mi metto a servizio cittadini
Presidente Fontana, nuova giunta è a tutti gli effetti operativa
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MILANO
09 gennaio 2021
12:49
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“Ringrazio il presidente Attilio Fontana che mi ha proposto in maniera inaspettata un compito difficile e complesso in un momento particolarmente complesso”: lo ha detto Letizia Moratti, nuovo vicepresidente e assessore al Welfare della Lombardia, in conferenza stampa. “E’ una responsabilità che ho deciso di prendermi – ha aggiunto – per mettermi al servizio dei cittadini della Lombardia”.

A convincere Letizia Moratti ad accettare il nuovo ruolo è stata la “ferma” convinzione del governatore Attilio Fontana. E oltre a questo “il fatto di capire che – ha aggiunto la neovicepresidente – per mio carattere cerco di non sottrarmi alle sfide, anche se gravose, se penso di poter dare un contributo alla mia città o alla mia regione”.
Al suo fianco Fontana ha sottolineato che “la nuova giunta a tutti gli effetti è operativa”.
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Lombardia:Galli(Sacco),ora voltare pagina in modo radicale
Buon lavoro a Letizia Moratti,emergenza non è terminata
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MILANO
08 gennaio 2021
14:01
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In Lombardia, nella sanità, “bisogna voltare pagina in modo radicale, lavorando sull’organizzazione degli interventi, il potenziamento della medicina del territorio e la capacità di fronteggiare emergenze come quella che stiamo vivendo”. A dirlo Massimo Galli, direttore di Malattie infettive presso l’ospedale Sacco di Milano, che saluta l’assessore lombardo al Welfare uscente, Giulio Gallera, e augura “buon lavoro” a Letizia Moratti, che prende il suo posto.

Si tratta di interventi “che non si fanno certo da un giorno all’altro, ma con programmi di medio e lungo termine, con forti investimenti in sanità – continua Galli -. Certo è che la gestione dell’emergenza non è terminata, è qui, e gli ultimi segnali non sono affatto favorevoli, bisogna prestare la massima attenzione”.
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Polemica per la mascherina con il volto di Borsellino indossata da Salvini
Critiche da Pd e M5s, strumentalizza il magistrato ucciso
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08 gennaio 2021
19:26
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Il volto di Paolo Borsellino e una frase che disse prima di morire: “La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo della libertà che si oppone al puzzo del compromesso morale,dell’indifferenza, della contiguità e quindi della complicità”. Ad innescare una nuova polemica su Matteo Salvini questa volta è la mascherina donata dall’assessore regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana Alberto Samonà e indossata dal leader della Lega, in via D’Amelio, a Palermo, per ricordare in mattinata Paolo Borsellino e i cinque poliziotti di scorta, vittime dell’attentato del 19 luglio 1992.
Appena sceso dall’auto, Salvini si toglie quella che aveva e indossa l’altra con il volto del giudice ucciso: “Me l’ha regalata l’assessore Alberto Samonà e per questo lo ringrazio”.
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Poi un mazzo di fiori sotto l’ulivo piantato per commemorare i martiri di Cosa nostra. “Ogni volta che vengo a Palermo ritengo un dovere civico e umano rendere omaggio a Paolo Borsellino e agli uomini e alle donne della scorta, mi sembra il minimo. Mi sembrava giusto partire da qui”, dice Salvini. Ma tutto questo non basta perché non appena la notizia con la foto della mascherina fa il giro di agenzie, giornali e siti on line scoppia la polemica, alimentata dalle dichiarazioni di esponenti del Pd e del Movimento 5 Stelle.
“L’avidità di palcoscenico di questo personaggio è tale da essere pronto a creare il caso e la polemica strumentalizzando l’immagine di chi ha che ha dato la vita per il nostro Paese.
Semplicemente disgusto” scrive su Facebook il deputato dem Carmelo Miceli, membro della commissione Giustizia della Camera e responsabile sicurezza del Pd.
“Il personaggio ormai è noto,soprattutto nella sua propensione a mistificare e strumentalizzare. E’ bulimico. Ma non può permettersi di offendere i simboli dell’antimafia, chieda scusa”, rincara la dose Mario Perantoni (M5s), presidente della commissione Giustizia della Camera.
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Recovery, Conte stringe: ‘Il piano al prossimo Cdm, è dell’Italia intera’
Franceschini: ‘Buin senso per evitare crisi in piena pandemia’. Di Maio: ‘Non sono ammessi rallentamenti’
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09 gennaio 2021
20:14
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Il premier Conte prova a stringere sul Recovery plan e rilancia sul tavolo per il prosieguo della legislatura. “Mai come adesso – scrive un un post – serve un grande sforzo collettivo per realizzare al più presto un Recovery Plan che garantisca al nostro Paese pronta ripartenza e più elevata resilienza.
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Un piano che non appartiene a questo governo o alle forze di maggioranza che lo compongono, ma all’Italia intera. A questo riguardo, nella riunione di ieri sera, con tutte le forze di maggioranza abbiamo convenuto di portare al prossimo Consiglio dei Ministri la nuova bozza aggiornata del Piano, in modo da poter proseguire le interlocuzioni con il Parlamento e le parti sociali e poi passare alla stesura dello schema definitivo”. “Sin dall’inizio del mio mandato – dice il premier – ho preso un impegno con tutti i cittadini: lavorerò sempre per il bene vostro, il bene comune, e non per il mio utile personale. Fino alla fine farò ogni sforzo possibile per assolvere questo delicato incarico con “disciplina e onore”, come richiede la nostra Costituzione”. “Sto lavorando – sottolinea – anche a rafforzare la coesione delle forze di maggioranza e la solidità della squadra di governo. Senza queste premesse diventa arduo perseguire obiettivi che richiedono piena dedizione e acuta lungimiranza. E non consentono distrazioni, per rispetto dei cittadini e del momento che stiamo vivendo”. “In questi giorni sto preparando una lista di priorità che valgano a indirizzare e a rafforzare l’azione del governo sino alla fine della legislatura. Un programma da poter discutere e condividere con tutte le forze di maggioranza”.
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In tarda serata è prevista un riunione in videoconferenza una riunione in videoconferenza di Matteo Renzi con la cabina di regia di Italia viva e i gruppi parlamentari di Camera e Senato.
“Credo bastino un po’ di buonsenso e di buona volontà per evitare una crisi di governo in piena pandemia. Martedì mandiamo il Recovery in Parlamento e subito, come ha proposto Nicola Zingaretti, avviamo un confronto nella maggioranza per un patto programmatico di legislatura”. Lo scrive su Twitter il capo delegazione Pd al governo Dario Franceschini.
“Siamo alle battute finali per la presentazione del Recovery Plan italiano e non sono ammessi rallentamenti”, ha scritto in mattinata il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sul suo profilo Facebook.”È bene ascoltare le opinioni di tutti e confrontarsi, ma non dimentichiamoci che siamo chiamati a rispettare gli italiani e le loro esigenze. Ci sono milioni di cittadini che aspettano queste risorse per ripartire. Il Recovery è un treno che passa una sola volta” aggiunge il ministro.
“Ci affidiamo alla saggezza del capo dello Stato, a lui tocca nel caso sciogliere le camere. Un governo istituzionale mi sembra molto difficile. Se non c’è l’accordo nella sinistra mi sembra che ci sia solo il voto”. Così il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani a “L’Ospite”, condotto da Massimo Leoni, su SkyTg24.
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Come “dopo le grandi tragedie come la Seconda Guerra Mondiale i partiti facciano un Governo di unità nazionale per far ripartire l’Italia, per prendere insieme le grandi decisioni”. Lo scrive il governatore ligure Giovanni Toti sui social. “Ora, il Covid non è la Seconda Guerra Mondiale, ma guardandomi intorno non vedo neppure un De Gasperi o un Togliatti! Tutto in proporzione…”.
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Scuola: le Regioni che dicono ‘no’ a ripresa di lunedì 11
Aumenta il numero di Regioni che ha deciso il rinvio del ritorno dei ragazzi in classe
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09 gennaio 2021
17:00
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Aumenta il numero delle Regioni che ha deciso di rinviare ulteriormente il ritorno dei ragazzi delle superiori a scuola, prima fissato al 7 gennaio e poi slittato, per volontà del governo, a lunedì 11 gennaio. Intanto monta la polemica dentro alla maggioranza di governo, con i Cinque stelle che si dicono “traditi” dal Pd, come dice la senatrice Bianca Granato, nell’impegno alla riapertura delle scuole; mentre il segretario dei democratici, Nicola Zingaretti, si rivolge direttamente alla ministra Lucia Azzolina per dire, anche come presidente regionale del Lazio, che con la riapertura “la politica e i partiti non c’entrano nulla”, perché si tratta di scelte che toccano “la vita e la sicurezza delle persone”.
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In alcuni casi i governatori hanno deciso di lasciare a casa per le prossime settimane anche gli alunni delle medie e delle elementari.
In altre, come Calabria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Sicilia, i ragazzi delle superiori torneranno in aula il primo febbraio. Lazio, Emilia Romagna, Umbria e Sicilia si sono aggiunte al fronte delle Regioni che già nei giorni scorsi avevano deciso di lasciare in didattica a distanza i propri alunni ma ognuno ha scelto modalità e date diverse: i ragazzi delle superiori del Lazio rimarranno in dad fino al 17 gennaio (data già decisa da giorni anche in Molise e in Piemonte); la dad è fino al 24 in Emilia Romagna e in Lombardia mentre in Sicilia il governatore Musumeci ha deciso per la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 16 gennaio per le scuole elementari e medie inferiori e fino al 30 gennaio per gli istituti superiori.
In Umbria la Regione ha deciso didattica “esclusivamente a distanza” fino al 23 gennaio nelle scuole superiori. “Così è il caos: chiediamo che il governo, a fronte del fallimento delle misure che andavano adottate, si assuma la responsabilità del rinvio dell’apertura delle attività didattiche in presenza. Non si deleghi più nulla alle Regioni”, chiede la Flc Cgil, che si dice pronta alla mobilitazione. E mentre da febbraio si faranno i vaccini agli over 80 e ai docenti ma molti chiedono di anticiparne la somministrazione a questi ultimi, il governatore della Lombardia Fontana annuncia che partirà a breve una sperimentazione mirata basata sullo screening di studenti e docenti delle scuole secondarie di secondo grado per verificare concretamente l’incidenza del virus in questo ambito. Per il governatore della Puglia Michele Emiliano “è irresponsabile incoraggiare la scelta della didattica in presenza per gli studenti che potrebbero rimanere a casa”.
L’ordinanza regionale pugliese ha stabilito che sino al 15 gennaio in tutte le scuole ci sarà didattica a distanza, concedendo però la possibilità alle famiglie di chiedere ai presidi le lezioni in presenza. Il presidente del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo invita a riflettere: “La scuola non è esente da rischi ma si può convivere con il rischio. Dobbiamo valutare area per area se le condizioni esterne alla scuola sono state soddisfatte. Se non si entra nella logica del rischio accettabile la scuola resterà chiusa con la didattica a distanza fino a settembre – ottobre, quando l’immunità di gregge sarà raggiunta”. “Il governo – dice il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia – lavora per fare tornare i ragazzi in classe nel più breve tempo possibile. Il 7 sono tornati in aula i bambini delle elementari e medie, dobbiamo fare di tutto per far tornare nella normalità le superiori”. Eppure riaprire le scuole di ogni ordine e grado e riattivare completamente i contatti sociali senza misure restrittive potrebbe determinare “un’onda epidemica non contenibile”, rivela uno studio Inail-Iss pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences of the Us (Pnas).
Anche in Basilicata (zona gialla dall’11 gennaio) il rientro in aula degli studenti delle scuole superiori è rinviato almeno fino al prossimo 31 gennaio. La decisione è stata presa dal presidente della Regione, Vito Bardi (centrodestra), che nelle prossime ore firmerà un’ordinanza per disporre la didattica a distanza fino al prossimo 31 gennaio.
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Scuola: altri governatori posticipano il rientro – la situazione Regione per Regione
Nuove strette da Lazio ed Emilia Romagna, altre in arrivo
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09 gennaio 2021
11:22
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Arrivano nuove strette dalle Regioni sul fronte della scuola: Emilia Romagna e Lazio si sono unite al fronte di quelle che rinvieranno l’apertura delle superiori prevista per lunedì 11. Così aveva già deciso anche la Lombardia.
Questo il quadro nel dettaglio:
* Trentino Alto Adige – tutti gli studenti sono rientrati a scuola il 7 gennaio, per i ragazzi delle superiori dal 7 presenza al 50%.
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* Valle d’Aosta – era pronta ad aprire le scuole superiori già il 7 gennaio, ma la Regione si è ora adeguata alle indicazioni nazionale di lunedì 11.
* Piemonte – gli studenti delle scuole superiori torneranno in classe non prima del 18 gennaio “compatibilmente con l’andamento dell’epidemia”. Elementari e medie in presenza dal 7.
* Liguria – i ragazzi delle elementari e delle medie sono rientrati il 7 gennaio a scuola mentre le superiori cominceranno lunedì prossimo al 50%, ovvero metà alunni in presenza e metà in didattica a distanza.
* Lombardia – anche qui come in Liguria le lezioni in presenza hanno ripreso per tutti tranne per i ragazzi delle scuole superiori, in dad fino al 24 gennaio.
* Friuli Venezia Giulia – il governatore Massimiliano Fedriga ha firmato l’ordinanza che sarà in vigore dal 7 al 31 gennaio in base alla quale l’attività didattica delle scuole secondarie di secondo grado sarà svolta in Ddi, didattica digitale integrata.
* Veneto – prosegue la chiusura delle scuole superiori fino al 31 gennaio. Tutti gli altri in classe dal 7 gennaio.
* Emilia Romagna – sono riprese le lezioni a scuola per elementari e medie; il 25 gennaio per i ragazzi delle superiori al 50%.
* Toscana – le scuole superiori riprenderanno le lezioni in presenza l’11 gennaio. Già in classe tutti gli altri.
* Marche – la didattica a distanza proseguirà al 100% per le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, fino al 31 gennaio. Scuola in presenza per gli altri.
* Umbria – le superiori potrebbero essere in classe al 50% dall’11; tuttavia la Regione – si è appreso in queste ore – sta valutando un ulteriore rinvio, per prorogare la dad almeno fino a metà gennaio. Lezioni in aula per tutti gli altri.
* Lazio – riprese le lezioni in presenza per materne, elementari e medie, il 18 in presenza per le superiori.
* Abruzzo – sono tornati a svolgere la didattica in presenza tutti gli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria, della secondaria di primo grado e dall’11 il 50% degli studenti delle superiori fino ad arrivare al 75% dal 16 gennaio.
* Molise – Il presidente della Regione Donato Toma, ha emanato una nuova ordinanza che dispone la sospensione dell’attività di didattica in presenza per tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado fino al 17 gennaio. Viene data la facoltà ai sindaci di consentire il prosieguo soltanto per le scuole primarie.
* Campania – riapriranno lunedì 11 gennaio per gli alunni della scuola dell’infanzia e delle prime due classi della scuola primaria. A partire dal 18 gennaio sarà valutata la possibilità del ritorno in presenza per l’intera scuola primaria e dal 25 gennaio, per la secondaria di primo e secondo grado.
* Basilica – Anche in Basilicata (zona gialla dall’11 gennaio) il rientro in aula degli studenti delle scuole superiori è rinviato almeno fino al prossimo 31 gennaio. La decisione è stata presa dal presidente della Regione, Vito Bardi (centrodestra), che nelle prossime ore firmerà un’ordinanza per disporre la didattica a distanza fino al prossimo 31 gennaio.
* Calabria – dad alle elementari fino al 15 gennaio, le superiori fino al 31. Lo prevede l’ordinanza del governatore Spirlì, secondo la quale restano aperti gli asili.
* Puglia – il governatore Emiliano ha stabilito la didattica integrata a distanza fino al 15 gennaio per ogni ordine e grado.
* Sicilia – sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 16 gennaio per le scuole elementari e medie inferiori e fino al 30 gennaio per gli istituti superiori.
* Sardegna – la Regione ha deciso di rinviare il ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori a lunedì 1 febbraio. Il presidente della Regione, Christian Solinas, ha emesso una nuova ordinanza in cui viene disposto il proseguimento della didattica a distanza sino al 31 gennaio “allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Sars-CoV-2”.
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Covid: cinque regioni in arancione, verso stretta con nuovo Dpcm
Il ministro Speranza ha emesso una nuova ordinanza, in vigore dal 10 al 15 gennaio relative a Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto.
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09 gennaio 2021
10:38
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Cinque regioni in fascia arancione e una situazione che peggiora nuovamente in tutta Italia, con l’indice di diffusione del virus che per la prima volta dopo sei settimane torna superiore all’1 a livello nazionale e 12 regioni a rischio alto. I dati della cabina di regia confermano quel che era evidente da giorni: il Covid ha ripreso a correre ed è quindi fondamentale contenerne la diffusione per evitare la terza ondata.
“Vanno mantenute le misure” in atto, confermano gli esperti invitando il governo a “rafforzare” le restrizioni. E la stretta arriverà con il nuovo Dpcm in vigore dal 16 gennaio, a partire dalla conferma del divieto di spostamento anche tra le regioni in zona gialla. Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto saranno in fascia arancione da domenica, con il ministro della Salute Roberto Speranza che ha firmato le nuove ordinanze: “dobbiamo tenere il massimo livello di attenzione, il virus circola molto e l’indice di contagio è in crescita”.
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Bar e ristoranti saranno chiusi, le scuole superiori proseguiranno con la didattica a distanza e sarà vietato uscire dal proprio Comune, ad eccezione degli spostamenti da quelli con popolazione fino a 5mila abitanti per un raggio di 30 chilometri dai confini.
A far scattare la zona arancione per le 5 regioni sono state le modifiche introdotte con il decreto del 5 gennaio, che hanno abbassato la soglia dell’Rt che determina il posizionamento nelle fasce: con Rt superiore a 1,25 anche nel valore minimo e rischio moderato si passa in zona rossa, con Rt ad 1 si va in arancione. Condizione quest’ultima in cui si trovavano la Calabria (1.04 nel valore mimino), l’Emilia Romagna (1.03) e la Lombardia (1.24). La Sicilia ha invece un Rt minimo a 0.99 e un rischio moderato ma è stata la stessa Giunta, sulla base di quanto suggerito dal Cts regionale, a chiedere di essere collocata in fascia arancione. Discorso simile per il Veneto: l’Rt è a 0.96 nel valore minimo ma il rischio di peggioramento è alto visto che il tasso di incidenza a 14 giorni è di 927 su 100mila abitanti a fronte di una media nazionale di 313.
Le ordinanze saranno in vigore fino al 15 gennaio, data in cui scade il Dpcm, e con il nuovo provvedimento verranno valutate eventuali proroghe. La nuova classificazione riapre però lo scontro tra Regioni e governo: “è una cosa demenziale – spara il governatore della Campania Vincenzo De Luca – così mandiamo al manicomio un paese intero”. Il modello, aggiunge Attilio Fontana, crea “solo incertezze e danni economici rilevantissimi”. La risposta arriva dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia: con il sistema delle fasce “si evita il lockdown”, ipotesi che per il momento a palazzo Chigi non vogliono prendere in considerazione. Quello che però è già certo è che ci sarà un’ulteriore stretta. Il monitoraggio indica 12 regioni e province autonome a rischio alto e 8 a rischio moderato, con 13 regioni che hanno un tasso di occupazione dei posti in terapia intensiva e nelle aree mediche sopra la soglia critica. La settimana prossima dunque, se i dati peggioreranno come si aspettano gli esperti, altri territori passeranno in zona arancione o rossa. L’epidemia, dicono gli esperti, è “in una fase delicata che sembra preludere un nuovo rapido aumento di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero definite ed implementate rigorosamente misure di mitigazione più stringenti”.
Il governo inizierà a lavorare sulla bozza da lunedì, ma alcuni punti sono già definiti e Speranza li illustrerà alla Camera il 13. Verrà confermato il coprifuoco alle 22 e la zona gialla ‘rafforzata’, dunque con il divieto di spostamento tra le regioni. E’ invece ancora aperta la discussione se confermare o meno la possibilità di muoversi una sola volta al giorno in massimo due persone per andare a trovare parenti e amici, nell’ambito della regione se gialla, solo in ambito comunale se arancione o rossa.
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Per bar e ristoranti sarà confermata l’apertura nelle regioni gialle fino alle 18 mentre dovrebbero ancora rimanere chiuse palestre e piscine. L’ipotesi su questo fronte è di legare aperture e chiusure al sistema delle fasce, con la possibilità di consentire gli allenamenti nelle regioni gialle, ma prima dovrà esprimersi il Cts. Discorso a parte per la scuola: il Dpcm in vigore prevedeva il ritorno in presenza per i ragazzi delle superiori dal 7 ma già il governo aveva posticipato a lunedì 11 e diverse regioni hanno rinviato ulteriormente la scadenza, chi al 18 gennaio chi al 25 e chi al 1 febbraio. Non è affatto escluso, dunque, che l’esecutivo decida di intervenire nel nuovo Dpcm e posticipare il ritorno in classe almeno al 1 febbraio, per evitare che ogni regione vada in ordine sparso.
Intanto sono 501.683 le persone che in Italia, secondo l’ultimo aggiornamento, hanno ricevuto il vaccino contro il Covid. E’ quanto risulta dall’ultima comunicazione dei dati. Hanno ricevuto il vaccino 310.465 donne e 191.218 uomini. Oltre 414mila somministrazioni sono state effettuate a personale sanitario, 56mila a personale non sanitario e 30mila a ospiti di strutture residenziali.
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Ristori:Castelli,non abbiamo finito,continueremo a darli
Anche a chi, pur non chiudendo, ha avuto perdite.
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09 gennaio 2021
14:36
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“I ristori non si sono conclusi.
Continueremo a destinarli, fino a quando ci saranno chiusure obbligate.
E vogliamo anche intervenire dando un ristoro a chi non è stato costretto a chiudere ma, comunque, in questo passato 2020 ha registrato forti perdite”. E’ quanto afferma il vice ministro all’Economia Laura Castelli a commento dell’invio dei bonifici per i ristori previsti dal Dl Natale a chi ha dovuto chiudere durante le feste. “Abbiamo costruito per questa crisi uno strumento nuovo, rapido e capace di dare sostegno”.
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Il Papa: vaccino contro il Covid è etico, io lo farò
Intervista a Mediaset: ‘La settimana prossima si inizia in Vaticano’
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09 gennaio 2021
17:44
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“Io credo che eticamente tutti debbano prendere il vaccino, è un’opzione etica, perché tu ti giochi la salute, la vita, ma ti giochi anche la vita di altri”.
Lo dice Papa Francesco in un’intervista esclusiva rilasciata a Mediaset in un passaggio che andrà in onda questa sera al Tg5 alle 20.40.
In un colloquio col vaticanista Fabio Marchese Ragona, il Pontefice annuncia che si sottoporrà al vaccino contro il Covid-19. “La settimana prossima”, spiega Papa Francesco, “inizieremo a farlo qui” in Vaticano “ed io mi sono prenotato, si deve fare”.
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Nucleare:Regioni chiedono più tempo per osservazioni
“Servono più di 60 giorni, non è normale procedimento”
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CAGLIARI
09 gennaio 2021
13:07
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“Abbiamo chiesto al Governo più di 60 giorni per predisporre le osservazioni sulla Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (Cnapi) ad ospitare il deposito unico delle scorie radioattive, perché non si tratta di un normale procedimento amministrativo”. Lo ha detto l’assessore regionale sardo della Difesa dell’ambiente, Gianni Lampis, al termine della videoconferenza col ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, alla quale ha partecipato, su delega del presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, come coordinatore della Commissione Ambiente ed energia della Conferenza.
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“Abbiamo evidenziato che ci sono state evidenti e gravi mancanze su come la Carta è stata resa nota nei giorni scorsi – ha aggiunto l’assessore Lampis – E’ paradossale realizzare una fase di consultazione pubblica per quei territori che si sono già espressi contrariamente in maniera netta, come ha fatto la Sardegna in occasione del referendum popolare e la Giunta regionale in più occasioni. Peraltro, alcuni siti indicati come idonei hanno caratteristiche di pregio, ambientale, paesaggistico e archeologico, che sono contro i parametri individuati per le aree destinate ad ospitare il deposito”.
“Infine, abbiamo chiesto che il Governo venga subito a riferire in Conferenza unificata, alla quale oltre alle Regioni partecipano anche l’Anci e l’Unione delle Province. Tutte queste osservazioni, ovviamente, saranno ribadite nel prossimo appuntamento (14 gennaio, ndr) della Conferenza delle Regioni”, ha concluso l’esponente della Giunta Solinas.
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Scuola: a Vibo Valentia tutti in Dad fino al 16 gennaio
Ordinanza sindaco, troppi casi e reparti ospedale pieni
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VIBO VALENTIA
09 gennaio 2021
20:52
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Il sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo, con una propria ordinanza, ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado di propria competenza su tutto il territorio. Una decisione presa in considerazione del focolaio della frazione Piscopio con oltre 340 positivi, e dall’aumento dei contagi nelle altre zone del capoluogo.
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Fino al 16 gennaio, quindi, si procederà con la didattica a distanza.
Nell’ordinanza, il sindaco rileva che dai dati dell’Asp aggiornati ad oggi, si registra nel comune di Vibo un numero di positivi pari a 513 e che alla data del 5 gennaio scorso, il numero era di 429. Sono quindi 75 i nuovi casi registrati in tre giorni. A pesare sulla decisione del sindaco – che ha emesso in 8 giorni 365 quarantene -anche il fatto che l’Asp ha comunicato che, ad oggi, sia il reparto di Malattie infettive che quello di medicina generale dell’ospedale di Vibo sono al completo.
“La riapertura dell’attività didattica in presenza – è scritto nell’ordinanza – potrebbe peggiorare significativamente tale situazione, con pericolo di innalzamento della curva di rischio sanitario, atteso che le scuole rappresentano un luogo di aggregazione in cui il rispetto del distanziamento interpersonale è complicato e la possibilità di trasmissione del contagio di origine domiciliare è amplificata”.
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Covid: 5 Regioni ‘arancioni’ a Governo, subito i ristori
Governatori, rischio è cancellare interi settori
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VENEZIA
09 gennaio 2021
18:01
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I presidenti delle 5 Regioni che da lunedì entreranno nella zona di rischio arancione – Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Calabria, Sicilia – chiedono con una lettera al Governo “di fornire doverose e puntuali rassicurazioni circa un’immediata messa in campo di ristori e la loro quantificazione”. Questo per evitare, scrivono Zaia, Bonaccini, Fontana, Spirlì e Musumeci – “ulteriori penalizzazioni alle categorie colpite e per scongiurare il rischio che interi comparti vengano definitivamente cancellati dalla geografia economica delle nostre Regioni”.
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Covid: vaccino reciproco tra medici base, un mese anticipo
Ancona, primi sette vaccinati poi dosi a 140 colleghi provincia
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ANCONA
09 gennaio 2021
17:32
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Per le vaccinazioni anti-Covid, il distretto 7 di Ancona si organizza e anticipa di un mese la campagna vaccinale per i medici di base. “Così siamo pronti per andare nelle case di riposo – spiega Annalisa Pini, medico di famiglia di Ancona – e per vaccinare gli anziani.
Una iniziativa spontanea e autonoma, nata grazie alla collaborazione del distretto medicina generale e del servizio prevenzione, per accorciare i tempi”. Questa mattina, dopo aver avvisato la categoria e aver preso 140 prenotazioni, sette medici di base si sono prima vaccinati tra di loro, all’ex Crass di Ancona (sede del distretto 7) si sono divisi in due unità e due palazzine distinte per vaccinare i colleghi arrivati da tutto il territorio provinciale: il distretto centro (che comprende tutta Ancona città), il distretto sud (con Osimo, Loreto e Castelfidardo) e il distretto nord (Falconara, Chiaravalle, Monte San Vito, Polverigi e Agugliano).
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Covid:Emiliano,con ospedale Fiera Bari pronti a terza ondata
Oggi sopralluogo governatore Puglia, ‘vicini a completamento’
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BARI
09 gennaio 2021
16:04
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“I lavori per la realizzazione del reparto Covid nella Fiera del Levante stanno procedendo, siamo vicinissimi al completamento, un miracolo del lavoro pugliese che in poche settimane ha messo su un impianto di grandissima importanza per il futuro della salute dei pugliesi e soprattutto per fronteggiare l’emergenza Covid in questo momento. Siamo pronti a fronteggiare anche la terza ondata”.
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Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, questa mattina durante un sopralluogo nel cantiere dell’ospedale Covid che sta nascendo negli spazi della Fiera del Levante a Bari.
“Questo ovviamente – ha proseguito – non vuol dire che bisogna approfittare della zona gialla per, diciamo così, esagerare nei contatti umani. Dovete rimanere sempre molto attenti, portare le mascherine, lavarvi sempre le mani e soprattutto incontrare meno gente possibile e stare a casa il più possibile, sia per studiare sia per lavorare”.
Con Emiliano c’era anche l’assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco. L’inizio dei lavori è avvenuto lo scorso 1 dicembre. Sono 40 le ditte impegnate, in maggioranza pugliesi, per i 10 reparti su 15mila metri quadrati, con 2 sale operatorie, una zona per tac, rx e laboratorio analisi. “Questi reparti – ha aggiunto Lopalco – saranno operativi quanto prima.
I lavori saranno conclusi entro il 15 di questo mese, poi ci vorrà ancora qualche giorno per allestimenti, collaudi e ritocchi finali. Si tratta di moduli attrezzatissimi, estremamente moderni, che permetteranno di trasferire qui la maggior parte dei pazienti che in questo momento si trovano nel Policlinico. Ed in ogni caso ci siamo attrezzati nella malaugurata ipotesi di un nuovo ritorno di fiamma della pandemia”.
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Covid: morto Fabrizio Soccorsi, medico personale del Papa
Romano, 78 anni, era ricoverato al Gemelli per una patologia oncologica
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CITTÀ DEL VATICANO
09 gennaio 2021
17:49
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È morto Fabrizio Soccorsi, medico personale del Papa. Romano, 78 anni, era ricoverato al Gemelli per una patologia oncologica.
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Il decesso è avvenuto per complicazioni dovute al Covid-19. Lo riferiscono i media vaticani. Francesco lo aveva scelto come medico personale nel 2015.
Nato il 2 febbraio 1942 a Roma, Soccorsi si era laureato in medicina e chirurgia all’università La Sapienza nel 1968 e, dopo aver ottenuto l’anno successivo l’abilitazione all’esercizio della professione, aveva svolto un’ampia attività, sia a livello medico sia a livello di docenza, fino agli incarichi di primario del reparto di Epatologia e direttore del dipartimento Malattie del fegato, apparato digerente e nutrizione e del dipartimento Medicina interna e specialistica dell’ospedale San Camillo Forlanini di Roma.
Aveva insegnato immunologia presso la scuola medica ospedaliera di Roma e della Regione Lazio, tenuto corsi di aggiornamento sulle patologie del fegato presso l’ospedale San Camillo ed era stato titolare di cattedra di Medicina clinica e farmacologia presso la facoltà di Medicina e chirurgia dell’università La Sapienza.

Aveva inoltre sviluppato diverse collaborazioni e consulenze nel settore pubblico, con oltre un centinaio di pubblicazioni e contributi scientifici. Era stato anche consulente della Direzione di sanità e igiene del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e perito della consulta medica della Congregazione delle cause dei santi.

Nel giugno 2017 era stato profondamente colpito dalla morte della figlia Cristiana, prematuramente scomparsa dopo una lunga malattia. E con delicatezza Papa Francesco, nel santuario di Fatima dove si era recato qualche giorno prima, lo aveva voluto accanto a sé al momento di deporre due mazzi di rose bianche davanti all’immagine di Maria.
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Missione Di Maio in Giordania e Arabia Saudita
Oggi incontra ministro Esteri Amman, domani premier giordano
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POLITICA TUTTE LE NOTIZIE
09 gennaio 2021
11:18
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Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio sarà oggi e domani in missione in Giordania e in Arabia Saudita. Lo riferisce la Farnesina in una nota precisando che il ministro stasera parteciperà ad Amman ad una cena di lavoro con il collega giordano Ayman Safadi.
Domani Di Maio incontrerà il primo ministro giordano Bisher Al Khasawneh, quindi avrà un ulteriore riunione con il ministro degli Esteri. Al termine, i due ministri rilasceranno delle dichiarazioni.
Di Maio incontrerà poi il ministro della Pianificazione e della Cooperazione internazionale, Nasser Shraideh e la Ministro del Commercio, degli Investimenti e dei Rifornimenti, Maha al-Ali.
Nel pomeriggio di domenica il ministro Di Maio si trasferirà in Arabia Saudita, dove, ad Al Ula, incontrerà il collega Faisal bin Farhan Al Saud.
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Assessora Perugia come Jake lo Sciamano,’verrò bannata?’
Polemiche per post su Fb.”Ironia non compresa” scrive in seguito
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Assessora Perugia come Jake lo Sciamano,’verrò bannata?’
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PERUGIA
09 gennaio 2021
19:24
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Fa discutere a Perugia un post che l’assessore comunale allo sport e al commercio, Clara Pastorelli, di Fratelli d’Italia, ha pubblicato nelle “storie” del suo profilo Facebook facendo riferimento all’assalto al Campidoglio di Washington, con una sua foto nella quale indossa un grande colbacco e, secondo molti utenti di Fb, ricorda l’abbigliamento di Jake Angeli, lo Sciamano che ha guidato l’assalto. “Forza sempre e comunque Stati Uniti d’America.
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Spesso ciò che sembra reale non lo è. Fb bannerà pure me?”, era scritto nel post, in merito anche alla decisione di Mark Zuckerberg di bloccare gli account di Trump.
In un secondo post, Clara Pastorelli è poi nuovamente intervenuta sulla vicenda, con alcune precisazioni. “Ho cercato di esprimere – scrive – anche, mi sia consentito, con un minimo di, chiaramente non compresa, ironia, che: non credo sia semplice, nè opportuno dare giudizi certi sui fatti recenti di CApitol Hill, al netto di una ferma e scontata condanna dei modi e della sconcertante violenza usata. Storicamente molti pericoli per la democrazia sono stati volutamente nascosti o velati, davvero non si vedono i rischi o potenziali tali che possono provenire da società private, i giganti del web, che oscurando e cancellando il profilo di un presidente di una nazione si sostituiscono con protervia e arroganza alla magistratura e/o alle istituzioni a ciò deputate, così calpestando, nel caso di specie, la più risalente costituzione del mondo?”. Specifica infine: “Nella foto non sono vestita da ‘Angeli’ ma se mai, sia consentito, e paradossalmente, da zarina”.
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Assessore Perugia, amo democrazia Usa e contro ogni violenza
“Anche quella verbale e sessista contro di me”
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PERUGIA
09 gennaio 2021
21:21
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“Mia mamma, scomparsa qualche anno fa, era americana e quindi ho la doppia cittadinanza. Amo la democrazia degli Usa e sono contro ogni forma di violenza.
Anche quella verbale e sessista che si è scatenata nei miei confronti”: a sottolinearlo è Clara Pastorelli, assessore comunale di Perugia, dopo le polemiche legate a un suo post su Facebook.
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“Il cappotto che porto nell’immagine – spiega Pastorelli – è un capo che uso tutti i giorni, ormai da anni. Il cappello poi è un colbacco che porto spesso e che mi fa somigliare magari a una zarina, non certo a uno sciamano. Sono serena e tranquilla ma penso che parlare di queste cose in un momento come l’attuale sia ridicolo”.
L’esponente di Fratelli d’Italia dice poi che scrivendo nel post “spesso ciò che sembra reale non lo è” non si riferiva alle violenze di Capitol Hill. “Non parlavo di quello e dei morti che ci sono stati – afferma ancora – ma di ciò che c’è stato prima e dopo. Sono argomenti complessi che non possono essere letti in maniera semplicistica”.
“Forza democrazia Usa, sempre e comunque” conclude Pastorelli.

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