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Ultimo aggiornamento 7 Marzo, 2021, 13:31:04 di Maurizio Barra

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DALLE 09:34 DI GIOVEDì 04 MARZO 2021

ALLE 13:31 DI DOMENICA 07 MARZO 2021

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Borsa: Milano volatile (-0,13%), in evidenza Tim ed Enel
Spread stabile a 104 punti, vendite su St, Pirelli e Stellantis
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04 marzo 2021
09:34
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Borsa di Milano volatile nei primi scambi con il Ftse Mib che perde un marginale 0,13% a 23.013 punti. Lo spread tra Btp e Bund è stabile a 104 punti con il rendimento del decennale italiano allo 0,72% Nel paniere principale, in evidenza Tim ((+2,27%)) con Kepler Cheuvreux che ha alzato il prezzo obiettivo a 0,75 euro confermando il buy.
Salgono poi i titoli dell’energia con Enel (+1,89%), Snam (+1,11%), Italgas (+1,27%). che si è aggiudicata la gestione del servizio di distribuzione del gas naturale nell’Atem ‘Torino 1′ per i prossimi 12 anni.
Tra i bancari Mediobanca registra un +0,78%, all’indomani dell’ingresso con l’1% di Francesco Gaetano Caltagirone. Cedente Generali (-0,31%) . Vendite su St (-2,37%), Pirelli (-1,25%), Stellantis (-1%) all’indomani dei conti 2020 e delle stime sul 2021 . Debole Atlantia (-1,15%), quest’ultima in attesa che si definisca il nodo su Aspi. Prese di beneficio su Unicredit (-0,68%) che ha definito la lista del board per il nuovo consiglio targato Padoan-Orcel.
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Borsa: Europa debole guarda a Opec e Powell, Milano -0,5%
Spread stabile a 104 punti, in calo euro e petrolio
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04 marzo 2021
10:36
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Borse europee in calo in scia alle Piazze asiatiche. Sui listini pesa il nuovo aumento dei rendimenti sul mercato obbligazionario Usa, sui timori della possibilità di un’accelerazione dell’inflazione.
Sotto la lente della giornata l’intervento nel tardo pomeriggio del presidente della Fed, Powell e la riunione dell’Opec in videoconferenza su livello di produzione di aprile.
L’indice d’area, lo Stoxx 600, perde circa mezzo punto con vendite su titoli legati a chimica ed edilizia. Tra le singole Piazze, Londra è la peggiore e perde lo 0,73%. Parigi cede lo 0,08%, Francoforte lo 0,4% e Milano lo 0,5% con il Ftse Mib sotto i 23mila punti. Sempre in evidenza Tim (+2,09%) ed Enel ((+2,11%). Tra i titoli più venduti St (-2,4%), Nexi (-2,06%), Ferrari (-1,8%), Lo spread tra Btp e Bund è sempre in area 104 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,72%.
Fronte cambi Lleuro resta in calo a 1,20 sul biglietto verde.
Cedente anche il petrolio con il wti a 61 dollari al barile e l’ice sotto i 64 dollari al barile.
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Intesa: finanziamento da 40 mln a Feralpi per acciaio green
Linea credito dedicata per lo stabilimento di Lonato del Garda
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04 marzo 2021
10:55
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Intesa Sanpaolo e Feralpi Siderurgica, tra i principali produttori siderurgici in Europa, hanno sottoscritto un accordo di finanziamento per un ammontare di 40 milioni di euro finalizzato al raggiungimento di specifici target legati alla sostenibilità e all’economia circolare.
La linea di credito sarà prevalentemente dedicata al finanziamento dell’installazione, presso il sito produttivo di Lonato del Garda (Brescia), di una combinazione di soluzioni tecnologiche.
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Il finanziamento consentirà a Feralpi di dare continuità agli investimenti green in linea con il piano industriale e in coerenza con la strategia di business del Gruppo Feralpi.
Intesa Sanpaolo conclude così un’ulteriore operazione a valere sul plafond di 6 miliardi di euro dedicato alla circular economy previsto nel Piano d’Impresa 2018-2021, plafond che dal suo lancio ha finanziato 177 progetti. L’operazione è stata conclusa dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo guidata da Mauro Micillo con il supporto del Circular Economy Desk di Intesa Sanpaolo Innovation Center, società dedicata all’innovazione e alla diffusione dell’economia circolare.
L’operazione con “un’eccellenza internazionale come Feralpi conferma la forza e la reattività dell’industria manifatturiera italiana”, afferma Mauro Micillo, responsabile della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo.
Il Gruppo Feralpi è “orientato verso modelli di business sempre più circolari, attraverso una strategia di sviluppo che consenta un continuo adattamento e mitigazione degli impatti””, ricorda Giuseppe Pasini, presidente del gruppo Feralpi.
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Aviva lascia l’Italia, cede tutte le attività per 873 mln
Per il gruppo britannico operazione da 873 milioni
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04 marzo 2021
11:01
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Aviva esce dall’Italia e cede le attività vita a Cnp Assurances per 543 milioni di euro e danni ad Allianz per 330 milioni di euro. Dato che il ramo vita è in partnership con Unicredit, che detiene il 49% di Aviva Spa, il valore dell’operazione è di 873 milioni ma considerando la quota di Unicredit il valore delle attività sale a 1,2 miliardi.

L’obiettivo di Aviva è di “focalizzarsi sui paesi più forti”, in Uk, Irlanda e Canada.
Considerando i proventi attesi dalla vendita dell’80% di Aviva Vita a Ubi Banca annunciata lo scorso novembre, il gruppo assicurativo britannico incasserà circa 1,3 miliardi dalla vendita complessiva delle attività italiane.
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Covid: Sbarra, blocco licenziamenti fino a fine emergenza
Riforma ammortizzatori riguardi tutti, sia universale
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04 marzo 2021
11:31
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Il blocco dei licenziamenti deve proseguire fino a fine emergenza ed essere generalizzato. Lo dice il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra in una intervista a Coffee break su La7.
“Siamo nel pieno – ha detto – della più grande emergenza economica, sociale e sanitaria della storia della Repubblica. Fino a che perdura l’emergenza sanitaria e la crisi economica è così pesante dobbiamo alzare e rafforzare le misure di protezione sociale verso i lavoratori.
Dobbiamo andare avanti con il blocco dei licenziamenti e creare o spazio per una vera discussione sulla riforma degli ammortizzatori sociali rendendoli universali, solidaristici, inclusivi, mutualistici e di tipo assicurativo, Nessuno può restare indietro. Devono riguardare – ha detto ancora – anche le micro aziende sotto i sei dipendenti che ora non hanno nessuna protezione sociale. E poi bisogna estendere le tutele al lavoro autonomo e ai parasubordinati”. Per quanto riguarda le risorse, Sbarra ha fatto riferimento al programma Sure e agli stanziamenti programmati nei decreti per fronteggiare l’emergenza Covid dal Cura Italia a quelli successivi per gli ammortizzatori sociali non utilizzati appieno.
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Istat: Nel 2020 335mila famiglie in povertà assoluta in più. E’ record da 15 anni
Calo record della spesa per consumi delle famiglie, è ai livelli del 2000. Incremento della povertà più al Nord che al Sud
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04 marzo 2021
11:32
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La povertà assoluta torna a crescere e tocca il record dal 2005. Le stime preliminari Istat del 2020 indicano valori dell’incidenza di povertà assoluta in crescita sia in termini familiari (da 6,4% del 2019 al 7,7%), con oltre 2 milioni di famiglie, sia in termini di individui (dal 7,7% al 9,4%) che si attestano a 5,6 milioni.
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Nell’anno della pandemia si azzerano i miglioramenti registrati nel 2019. Dopo 4 anni consecutivi di aumento, si erano infatti ridotti in misura significativa il numero e la quota di famiglie (e di individui) in povertà assoluta, pur rimanendo su valori molto superiori a quelli precedenti la crisi del 2008.
Secondo le stime preliminari, nel 2020 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni (il 7,7% del totale, da 6,4% del 2019, +335mila) per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni (9,4% da 7,7%, ossia oltre 1milione in più rispetto all’anno precedente).
Nel 2020 si è registrato un calo record della spesa per consumi delle famiglie. E’ quanto emerge dalle stime preliminari Istat pubblicate oggi in Statistica today . L’aumento della povertà assoluta si inquadra nel contesto di un calo record della spesa per consumi delle famiglie (su cui si basa l’indicatore di povertà). Secondo le stime infatti, nel 2020 la spesa media mensile torna ai livelli del 2000 (2.328 euro; -9,1% rispetto al 2019). Rimangono stabili solo le spese alimentari e quelle per l’abitazione mentre diminuiscono drasticamente quelle per tutti gli altri beni e servizi (-19,2%).
L’incremento della povertà assoluta registrato nel 2020 è maggiore nel Nord del Paese e riguarda 218mila famiglie (7,6% da 5,8% del 2019), per un totale di 720mila individui. Peggiorano anche le altre ripartizioni ma in misura meno consistente. Il Mezzogiorno resta l’area dove la povertà assoluta è più elevata: coinvolge il 9,3% delle famiglie contro il 5,5% del Centro. E’ quanto emerge dalle stime preliminari dell’Istat pubblicate in Statistica today.
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In generale l’incidenza di povertà assoluta, spiega l’Istat, cresce soprattutto tra le famiglie con persona di riferimento occupata (7,3% dal 5,5% del 2019). Si tratta di oltre 955mila famiglie in totale, 227mila famiglie in più rispetto al 2019.
Tra queste ultime, oltre la metà ha come persona di riferimento un operaio o assimilato (l’incidenza passa dal 10,2 al 13,3%), oltre un quinto un lavoratore in proprio (dal 5,2% al 7,6%).
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Secondo le stime preliminari, nel 2020 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni (il 7,7% del totale, da 6,4% del 2019, +335mila) per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni (9,4% da 7,7%, ossia oltre 1milione in più rispetto all’anno precedente). E’ quanto emerge dai dati preliminari Istat contenuti in Statistica today, in cui viene sottolineato che i dati sono i peggiori dal 2005.

Nell’anno della pandemia si azzerano così i miglioramenti registrati nel 2019. Dopo 4 anni consecutivi di aumento, si erano infatti ridotti in misura significativa il numero e la quota di famiglie (e di individui) in povertà assoluta, pur rimanendo su valori molto superiori a quelli precedenti la crisi del 2008.
L’aumento della povertà assoluta si inquadra nel contesto di un calo record della spesa per consumi delle famiglie (su cui si basa l’indicatore di povertà). Secondo le stime infatti, nel 2020 la spesa media mensile torna ai livelli del 2000 (2.328 euro; -9,1% rispetto al 2019). Rimangono stabili solo le spese alimentari e quelle per l’abitazione mentre diminuiscono drasticamente quelle per tutti gli altri beni e servizi (-19,2%).
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Generali: punta a sostegno pmi commercio per ripresa
Ipsos, 50% imprenditori settore teme per tenuta attività
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04 marzo 2021
12:06
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Generali scende in campo per supportare oltre 1,7 milioni di piccole imprese del commercio con oltre 4 milioni di lavoratori, con l’obiettivo di diventare in tre anni partner di riferimento anche nel segmento delle micro-imprese.
“La prima soluzione di quest’anno, Attiva Commercio, è dedicata proprio al sostegno delle micro-imprese del commercio, centrali per il tessuto produttivo italiano.
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Diamo risposta alle priorità degli imprenditori di questo settore, tra i più colpiti dalla crisi, per ripartire velocemente e cogliere nuove opportunità”, afferma il country manager e ceo di Generali Italia, Marco Sesana, durante una conferenza stampa in streaming.
Da dicembre 2020 torna a migliorare la fiducia delle imprese italiane (da 60 punti a maggio 2020 a più di 87 a febbraio 2021), tuttavia, per il settore commercio, composto per il 95% di microimprese con meno di 10 addetti, circa 1 imprenditore su 2 si dice preoccupato per la tenuta della propria attività. Lo evidenzia un’indagine Ipsos presentata durante l’evento dall’a.d. dell’Istituto di ricerca, Nando Pagnoncelli.
“Generali, con la solidità di 190 anni, oggi vuole essere sempre più vicina agli imprenditori per la ripresa economica e la stabilità del Paese”, sottolinea Sesana.
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Leonardo al lavoro sul primo bilancio integrato, in cda 9 marzo
‘Sostenibilità è centrale nella strategia aziendale’
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04 marzo 2021
12:09
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Leonardo vara “un nuovo approccio alla rendicontazione di bilancio che integri le performance economico-finanziarie con i traguardi raggiunti e gli obiettivi futuri sugli aspetti Environmental, Social & Governance”. La società, spiega una nota, “è al lavoro per redigere il primo bilancio Integrato con l’obiettivo di offrire in un unico documento, una visione completa, misurabile e trasparente del valore generato e confermare la centralità della sostenibilità nella strategia aziendale.
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Il primo progetto di dilancio Integrato sarà sottoposto all’approvazione del cda di Leonardo nella riunione del 9 marzo 2021”.
“Con il bilancio Integrato vogliamo rafforzare il percorso di sviluppo sostenibile intrapreso da Leonardo”, sottolinea la cfo Alessandra Genco: “I futuri investimenti dell’azienda saranno focalizzati sulle tecnologie per la transizione ambientale e digitale e sullo sviluppo di persone e competenze chiave. Il bilancio Integrato è un elemento fondamentale per fornire una rappresentazione olistica delle strategie di sviluppo e delle performance conseguite, del modo in cui co-creiamo soluzioni innovative con i partner della filiera e con l’ecosistema della ricerca scientifica, della maniera in cui operiamo responsabilmente nei Paesi in cui siamo presenti, dell’impiego che facciamo dei nostri preziosi capitali, non solo quelli finanziari. L’integrazione è una scelta strategica di lungo termine a supporto della nostra competitività”
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Borsa: Europa amplia calo con Future Usa, Milano -0,74%
Spread a 105 punti, rendimenti su obbligazionario stabili
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04 marzo 2021
12:14
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Le Borse europee si indeboliscono ulteriormente a metà seduta con Londra (-1,27%) e Francoforte (-0,81%) le più pesanti. L’indice d’area, lo stoxx 600, perde quasi un punto percentuale.
Milano perde lo 0,76% mentre Parigi cede lo 0,53%. Sale anche lo spread tra Btp e Bund con il differenziale che si porta in area 105 punti e il rendimento del decennale italiano allo 0,74%.
Sempre in calo il petrolio con lo sguardo rivolto al meeting dell’Opec. Il Wti resta sotto i 61 dollari al barile mentre l’Ice è sotto i 64 dollari al barile. E si conferma debole anche l’euro a 1,2054 sul biglietto verde. Negativi i future su Wall Street dopo il balzo dei rendimenti sui Treasury di ieri che oggi si sono stabilizzati. Fronte Usa l’attesa è all’intervento nel tardo pomeriggio del presidente della Fed, Powell. Quanto a Piazza Affari sul listino principale restano le evidenze di Tim (+1,57%) con Kepler che ha alzato il prezzo obiettivo ed Enel (+1,7%). Sotto pressione St (-4%), Nexi (+2,5%) ,Fineco (-2,3%), Unicredit (-2,1%), Stellantis (-2%)
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Enea: calo record emissioni 2020, -40% dal 2005
Per la CO2 -12%, calano anche i consumi di energia del 10%
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04 marzo 2021
13:04
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“Il 2020 sarà ricordato come l’anno del calo record dei consumi di energia (-10% rispetto al 2019) e delle emissioni di CO2 (-12%), che sono ora inferiori del 40% rispetto ai livelli del 2005”. Lo scrive l’Enea diffondendo i dati dell’Analisi trimestrale del sistema energetico italiano.
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Il 30% della riduzione delle emissioni è legato a fattori ‘virtuosi’ (come la riduzione dell’intensità energetica e il minor utilizzo di fonti fossili carbon intensive) e per il 70% alla contrazione del PIL.
“La contrazione della domanda di energia è la più elevata dal biennio 1943-44, quando l’Italia era in piena Seconda guerra mondiale”, commenta il ricercatore ENEA che coordina l’Analisi trimestrale del sistema energetico italiano, Francesco Gracceva.
“Nell’ultima grande crisi economica, nel 2009, i consumi si sono ridotti ‘solo’ del 5,7%” , spiega. Il 60% del calo dei consumi di energia primaria riguarda il petrolio, a causa della forte riduzione del traffico stradale e aereo. .
L’analisi mostra “un notevole miglioramento (+38%) dell’indice ISPRED, elaborato dall’Agenzia per misurare la transizione energetica sulla base dell’andamento di prezzi, sicurezza e decarbonizzazione”. “Evidenzia anche – so egge in una nota – il forte aumento (+27% per un valore di 2,2 miliardi di euro) delle importazioni di tecnologie low carbon, soprattutto veicoli elettrici, ibridi e batterie che sono arrivati a coprire il 56% di questo segmento di import (era il 33% nel 2019). .
Tra le notizie definite dall’Enea “positive” c’è, infine, il raggiungimento del pareggio commerciale nel fotovoltaico e un lieve aumento delle esportazioni di veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV).
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Saipem:con Alboran Hydrogen per la produzione idrogeno verde
Accordo cinque impianti, 3 in Italia e 2 nel bacino Mediterraneo
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04 marzo 2021
13:05
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Saipem e Alboran Hydrogen hanno firmato un protocco d’intesa per lo sviluppo congiunto e la realizzazione di cinque impianti per la produzione di idrogeno verde tramite il processo dell’elettrolisi, tre dei quali in Italia e gli altri due nel bacino del Mediterraneo.
L’accordo propone, tra le varie possibili iniziative identificate, lo sviluppo e la creazione di un distretto dell’idrogeno verde in Puglia, con tre impianti situati rispettivamente nei territori di Brindisi, Taranto e Foggia, con il coinvolgimento del Distretto Tecnologico Nazionale dell’Energia, le università La Sapienza, del Salento e la Cittadella della Ricerca di Brindisi.
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L’iniziativa è in linea con gli obiettivi dell Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L’accordo prevede, inoltre, lo sviluppo e la realizzazione di due ulteriori impianti nel bacino del Mediterraneo, rispettivamente in Albania e in Marocco.
L’intesa con Saipem “ci consentirà di sviluppare al meglio le potenzialità del modello di progetto proposto per la Puglia, con l’obiettivo di esportarlo nel mondo”, afferma Simone Pratesi, presidente di Alboran Hydrogen.
“L’accordo con Alboran Hydrogen consolida la posizione di Saipem quale protagonista della transizione energetica e della decarbonizzazione, e aggiunge un importante tassello per il futuro sviluppo dell’idrogeno verde in Italia e nel bacino del Mediterraneo, tecnologia che rappresenterà, nei prossimi decenni, il nuovo orizzonte della evoluzione energetica”, sostiene Maurizio Coratella di Saipem.
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Inps: via alle domande per il bonus bebè 2021
Assegno natalità vale tra 80 e 192 euro al mese per un anno
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04 marzo 2021
13:06
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Via libera dall’Inps alla presentazione delle domande per l’assegno di natalità (il cosiddetto bonus bebè) per le nascite, le adozioni e gli affidamenti preadottivi avvenute nel 2021. Lo fa sapere l’Inps con un messaggio.
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Il bonus vale tra gli 80 euro in caso di Isee superiore a 40,000 euro o in assenza di Isee, e i 192 euro (2.304 euro annui) al mese per un anno nel caso di Isee inferiore a 7.000 euro e di nascita o adizione del secondo figlio. Nel caso di Isee tra i 7.000 euro e i 40.000 euro, l’assegno di natalità è pari a 120 euro al mese per un anno per il primo figlio e 144 per il secondo.
La domanda va presentata entro i 90 giorni dall’evento. In via transitoria, al fine di evitare un eventuale pregiudizio del diritto dei potenziali beneficiari, per le nascite/adozioni/affidamenti già avvenuti a partire dal 1° gennaio 2021, il termine di 90 giorni per la presentazione della domanda decorre dalla pubblicazione del messaggio (il 3 marzo).
Per le domande presentate tardivamente, l’assegno di natalità decorre dal mese di presentazione della domanda e comprende le sole mensilità residue fino al compimento di un anno dall’evento (nascita, adozione o affidamento).
La domanda di assegno deve essere inoltrata esclusivamente in via telematica e, di norma, una sola volta per ciascun figlio nato, adottato o in affidamento preadottivo.
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Ibl Banca: chiude cartolarizzazione crediti deteriorati
Operazione svolta come arranger, sottoscritti 7 mln euro
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04 marzo 2021
13:15
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Ibl Banca, attiva nei finanziamenti tramite cessione del quinto, ha concluso un’operazione di cartolarizzazione avente come sottostante crediti deteriorati, in cui ha svolto anche il ruolo di arranger. L’istituto basato a Roma ha sottoscritto un ammontare complessivo di circa 7 milioni di euro.
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La cartolarizzazione, che presenta una struttura partly paid, prevede l’emissione, da parte di una società veicolo appositamente costituita, di due tranche di titoli ABS (asset-backed securities). La tranche senior è stata interamente sottoscritta da IBL Banca. La tranche junior, invece, è stata sottoscritta per il 90% da Ben Oldman European Asset Backed Lending S.A., fondo lussemburghese specializzato negli investimenti nel Sud Europa, in particolare in Spagna e in Italia, per un 5% da IBL Banca e per la restante quota da un altro operatore del mercato. Le prime cessioni avvenute nel contesto della cartolarizzazione hanno avuto ad oggetto crediti NPL e UTP, principalmente di natura secured, per un gross book value complessivo di circa 35 milioni di euro.
Nell’ambito dell’operazione IBL Banca – oltre ad essere Arranger – ha assunto anche i ruoli di banca depositaria, agente di pagamento e agente di calcolo. “Siamo soddisfatti per il perfezionamento di questa prima operazione di senior financing, che è stata interamente strutturata da IBL Banca a conferma dell’interesse ad accrescere la nostra operatività in questo comparto. Come investitori, siamo presenti già da alcuni anni nel mercato dei crediti non performing, ed ora facciamo il nostro esordio anche come Arranger”. ha dichiarato Mario Giordano, Amministratore Delegato di IBL Banca.
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Alitalia: Giovannini, alleanze da posizione chiare, di forza
Abbiamo bisogno di un vettore nazionale
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04 marzo 2021
13:17
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“Abbiamo bisogno di un vettore nazionale forte con sostenibilità sociale ed anche economica che possa fare accordi con altri ma da una posizione di forza e di chiarezza”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili Enrico Giovannini, a Rainews 24.

E’ vero come dice qualcuno che la pandemia è stata come una ‘safety car per il trasporto aereo che obbliga tutte le compagnie a rallentare “ma purtroppo con la safety car ognuno deve stare nella posizione che aveva prima della safety car: il che vuol dire che noi abbiamo un problema strutturale di posizionamento della vecchia e nuova Alitalia rispetto ad altri operatori e dobbiamo sbloccare questa situazione anche attraverso il negoziato con Bruxelles cosa che stiamo facendo”.
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Brembo: contiene effetto Covid, nel 2020 utile a 136,5 mln
Ricavi pari a 2,21 miliardi (-14%), dividendo di 0,22 euro
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04 marzo 2021
13:51
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Brembo contiene l’effetto della crisi provocata dalla pandemia e chiude il 2020 con un utile netto a 136,5 milioni, grazie alla spinta del quarto trimestre che ha registrato un risultato pari a 64,8 milioni di euro (+17,5%). Il cda proporrà all’assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 0,22 euro per azione.
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I ricavi netti consolidati del Gruppo nel 2020 ammontano a 2,21 miliardi, in calo del 14,8% rispetto al 2019. Nel quarto trimestre i ricavi sono stati pari a 648,7milioni, in crescita del 4,5% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Il margine operativo lordo (Ebitda) del 2020 ammonta a 388,7milioni (17,6% dei ricavi), e si confronta con 515,2 milioni del 2019 (19,9% dei ricavi). Dedotti ammortamenti e svalutazioni per 207,6 milioni, il margine operativo netto (Ebit) si attesta a 181,1 milioni (8,2% dei ricavi).
“I risultati approvati oggi dal Consiglio di amministrazione di Brembo dimostrano l’efficace e attenta gestione dell’azienda, che in un anno critico ha saputo salvaguardare la redditività del Gruppo, contenendo in maniera rapida e incisiva l’impatto negativo subìto dal mercato di riferimento”, afferma Alberto Bombassei, presidente di Brembo.
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Borsa: Milano riduce calo a 0,3% con Europa, deboli i Future Usa
Spread in area 105 punti, petrolio risale leggermente
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04 marzo 2021
14:08
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La Borsa di Milano riduce il calo insieme alle altre Piazze europee in attesa dell’apertura di Wall Street con i future che restano in flessione. Sul Ftse Mib (-0,3% a 22.968 punti) restano le vendite su St (-2,96%) in scia alla debolezza dei tecnologici Usa.
Lo spread tra Btp e Bund è a 105 punti con il rendimento del decennale italiano allo 0,73%.
Prese di beneficio su Unicredit (-2,39%) dopo il buon passo della vigilia con la lista del board per il nuovo consiglio.
Sotto pressione poi Amplifon (-2,13%) all’indomani dei conti con l’effetto del Covid. Giù Ferrari (-1,62%) e fuori dal paniere principale Mediaset (-2%) e Brembo (-1,61%) con i conti. Tra i big sempre in evidenza Tim (+1,9%) ed Enel (+2%). A livello continentale (stoxx 600 -0,7%), Londra resta la Piazza peggiore (-0,87%) ma con Aviva, che lascia l’Italia e altri paesi, in controtendenza (+2,5%). Francoforte cede lo 0,40% e Parigi lo 0,26%.
Il Wti è a 61,3 dollari mentre lo sguardo è rivolto al meeting dell’Opec. L’euro è a 1,2042 dollari.
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Vaccini: governo a parti, ipotesi campagna nelle aziende
L’ipotesi sul tavolo dell’incontro che si è svolto tra i ministri Orlando e Speranza e le parti sociali. Al tavolo ha partecipato anche il commissario per emergenza Covid-19, Figliuolo
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04 marzo 2021
19:34
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Il Governo ha posto sul tavolo “due obiettivi” introducendo l’incontro di oggi con le parti sociali: “Fare il punto sull’attuazione dei protocolli di sicurezza firmati nel marzo dello scorso anno”, ma anche la “possibilità di utilizzare dei presidi che esistono all’interno delle aziende, quindi i medici aziendali, per le vaccinazioni” per “garantire in questo processo un accesso più fluido alle categorie di lavoratori più direttamente esposti al contagio”. E’ possibile anche “un apporto della rete dell’Inail con i suoi ambulatori”.
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Trapela da partecipanti all’incontro che è in corso in videoconferenza.
L’incontro con le parti sociali è stato introdotto, per il Governo, dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza. E’ stato indicato – viene riferito da alcuni dei partecipanti – come “particolarmente utile provare a utilizzare tutte le armi che abbiamo in campo” per la seconda fase della campagna vaccinale: “Ogni presidio ed ogni luogo dove può esserci un medico messo nelle condizioni, nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza, di accelerare le vaccinazioni è un fatto positivo per il Paese”, quindi “risorse anche intere alle aziende per agevolare la vaccinazione dei dipendenti”
Per farlo, è stato spiegato, servirà una disponibilità di dosi “molto più larga di quella che c’è oggi”, ma si punta a “cominciare ad organizzarsi” in tempi brevi perchè “questo sistema sia pronto, efficiente, efficace”. Quanto ai protoni di marzo, ne è stata sottolineata l’importanza e l’efficacia, rappresentano uno strumento che si è dimostrato “prezioso per reggere la sfida del virus”, ed oggi “a mesi di distanza appare di buon senso attivare un tavolo di discussione che possa rileggere quel documento”, valutare “come implementarlo, come rafforzarlo, come aggiornarlo alla luce di nuove evidenze scientifiche” ed ai passi vanti fatti come, esempio, sulla disponibilità dei tamponi come strumenti di diagnosi e di prevenzione
Questa mattina incontro anche tra il commissario Ue al mercato interno Thierry Breton, e il ministro Giorgetti. “Sono fiducioso sulla capacità dell’Europa di consegnare i vaccini sempre più rapidamente e confidiamo di poter vaccinare da qui all’estate tutti i cittadini europei”, ha detto Breton, che ha la delega sui vaccini.    POLITICA

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Casa: Bankitalia, prospettive mercato meno negative
Sondaggio congiunturale, prezzi stabili o in calo
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04 marzo 2021
14:27
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Si fanno meno cupe, pur restando negative le stime del mercato immobiliare. Secondo il sondaggio congiunturale di Banca d’Italia-Agenzia delle Entrate-Tecnoborsa di fine 2020 “le prospettive sono migliorate, sia sul proprio mercato di riferimento sia su quello nazionale, pur rimanendo in entrambi i casi prevalenti le attese negative.
La maggior parte degli agenti prevede effetti negativi dell’epidemia sulla domanda di abitazioni e sui prezzi di vendita; per poco meno di un terzo del campione tali effetti si protrarrebbero fino alla metà del 2022″.
Nel sondaggio la maggior parte degli operatori riferisce una sostanziale stabilità dei prezzi rispetto alla precedente rilevazione, un terzo del campione segnala quotazioni in diminuzione. I giudizi sulle condizioni della domanda e sull’andamento dei nuovi incarichi a vendere sono peggiorati; i tempi di vendita sono rimasti stabili, ma a fronte di un lieve incremento dello sconto medio sul prezzo richiesto dal venditore”.
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Vaccini: Giorgetti, 400-500 mln per polo nazionale
Risorse per impianto e per aziende che accompagneranno strategia
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04 marzo 2021
16:21
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Nel prossimo dl Sostegno e in un decreto “che mi appresto a firmare come ministro dello Sviluppo”, saranno allocate “importanti risorse per accompagnare sia il progetto di polo nazionale, sia quelle aziende che accompagneranno la strategia italiana e europea di risposta ai vaccini”, pari complessivamente a una cifra “di 400-500 milioni di euro”. Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, in una conferenza stampa col commissario Ue al mercato interno Thierry Breton, circa la nascita di un polo italiano per la produzione dei vaccini.
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Vaccini: Governo a parti, ipotesi campagna nelle aziende
In campo medici imprese e Inail per lavoratori più esposti
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04 marzo 2021
14:56
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Il Governo ha posto sul tavolo “due obiettivi” introducendo l’incontro di oggi con le parti sociali: “fare il punto sull’attuazione dei protocolli di sicurezza firmati nel marzo dello scorso anno”, ma anche la “possibilità di utilizzare dei presidi che esistono all’interno delle aziende, quindi i medici aziendali, per le vaccinazioni” per “garantire in questo processo un accesso più fluido alle categorie di lavoratori più direttamente esposti al contagio”.
E’ possibile anche – trapela dalla riunione – “un apporto della rete dell’Inail con i suoi ambulatori”.
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Borsa: Europa a più velocità con WS aperta contrastata
In rosso banche e semiconduttori, bene petroliferi e utility
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04 marzo 2021
16:09
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Borse europee in ordine sparso, dopo l’apertura contrastata di Wall Street, mentre si attendono gli esiti della riunione dell’Opec+ e prosegue la corsa ai vaccini contro il Covid 19. In Europa la migliore è Madrid (+0,3%), mentre sono negative Parigi (-0,1%), Francoforte (-0,2%) e Londra (-0,5%).
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Sul filo Milano (+0,05%), con lo spread a 104,5 punti, dopo avere toccato un minimo di 102,85 poco dopo l’apertura e un massimo di 105,22 in tarda mattina.
Piatto l’oro (-0,05%) a 1.714 dollari l’oncia.
L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, perde lo 0,3%, sotto il peso soprattutto di informatica (-1,8%) e materiali (-1,5%), in particolare nei titoli del rame (-3,6%) e nell’estrattivo (-4,8%). Tra i semiconduttori, praticamente tutti in rosso, molto male Infineon (-4,2%) e Be Semiconductor (-4,9%). In negativo la quasi totalità delle banche, iniziando da Standard Chartered (-2,2%) e Bank of Ireland (-2,3%), mentre guadagnano quelle dei Paesi nordici dell’Europa. In ordine sparso le auto, con una crescita soprattutto per Volkswagen (+2,5%) e Porsche (+2,1%) e perdite per altri, da Ferrari (-2,1%) a Renault (-0,3%). Più velocità tra i farmaceutici, con rialzi per alcuni come Sanofi (+1,5%) e Roche (+1,4%) e ribassi per altri come Novartis (-3%) e Vifor (-2,4%).
Bene la maggioranza dei petroliferi, a partire da Polski Koncern (+2,2%) e Total (+1,8%), con l’eccezione di Neste Oyj (-3,6%), mentre il greggio è in rialzo (wti +1,6%) a 62,2 dollari al barile. Ottimiste le utility, con alcuni forti guadagni, come per Enel (+3,4%) e Iberdrola (+2,9%).
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Spread Btp-Bund in salita a 105,6 punti
Il rendimento del decennale italiano allo 0,72%
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04 marzo 2021
16:47
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In salita a 105,68 punti base lo spread tra Btp e Bund a metà pomeriggio, dopo avere toccato un minimo di 102,85 punti poco dopo l’apertura. Il rendimento del decennale italiano è allo 0,72%, dopo avere toccato un minimo allo 0,71% a metà mattina e un massimo allo 0,75% verso fine mattinata.
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Borsa: Milano piatta (+0,03%), banche in rosso, su l’energia
Positivi i farmaceutici. Guadagni per Mediobanca e Webuild
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04 marzo 2021
17:18
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Piatta Piazza Affari (+0,03%) a metà pomeriggio, con il comparto energia a farla da padrone.
Corrono Tenaris (+3,8%), Saipem e Eni (+2,6%) tra i petroliferi, con il greggio in forte rialzo (wti +3,6%) a 63,48 dollari al barile, mentre è in corso la riunione dell’Opec.
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Forti guadagni per Enel (+3,1%), Tim (+2,4%) e Campari (+2%). In decisa sofferenza Stm (-2,8%) come gli altri semiconduttori in Europa, pesante nel lusso Moncler (-2,6%), male Amplifon (-2,2%) il giorno successivo ai conti.
In difficoltà le banche, a partire da Unicredit (-2%), Fineco (-1,8%), Banco Bpm (-1,2%), Bper (-1%) e Intesa (-0,6%), mentre lo spread è salito a 105 ,3 punti. In rosso, nonostante la guidance 2021 migliore delle attese, Stellantis (-0,4%) in linea col comparto e Pirelli (-0,9%) così come il settore nel Vecchio continente. In rialzo Mediobanca (+0,4%), il giorno dopo l’ingresso con l’1% di Francesco Gaetano Caltagirone. Debole Generali (-0,1%). Guadagni per Webuild (+1,6%), miglior offerente per due progetti di infrastrutture in Italia negli ultimi due giorni. Tra i farmaceutici guadagni per Diasorin (+1,7%) dopo le voci di ipotesi di cessione da parte di Luminex, e bene anche Recordati (+1,1%).
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BFF: nuovo logo dopo fusione con Depobank
Ispirato alla scultura Danza donata
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04 marzo 2021
17:22
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BFF, dopo la fusione tra la capogruppo, Banca Farmafactoring e DEPObank, si rifà il look e dal 5 marzo il nuovo logo guiderà la brand identity del gruppo, subentrando gradualmente all’icona originale.
“La nuova immagine è anche il simbolo dei passi importanti che abbiamo compiuto nel progetto di crescita del nostro gruppo.

Siamo in una posizione unica per garantire risultati ancora migliori, e abbiamo voluto rinnovare il nostro logo affinché l’identità visiva fosse allineata alla nostra strategia” ha dichiarato Massimiliano Belingheri, Amministratore Delegato, BFF Banking Group. L’emblema aziendale è stato semplificato e ruotato: il logo è ispirato all’opera Danza, che l’azienda ha commissionato all’artista Gianfranco Pardi, scultura donata alla città di Milano nel 2006 e manterrà lo slogan lanciato nel 2017: “a bank like no other”.
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Borsa: Europa migliora trascinata dal greggio
Tonfo semiconduttori, banche in rosso e auto in ordine sparso
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04 marzo 2021
17:33
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Migliorano di qualche decimale, ma restano in ordine sparso le principali Borse europee verso fine seduta, mentre il covid 19 resta tra le questioni principali, tra corsa ai vaccini e restrizioni di movimento, e mentre è in corso la riunione dell’Opec+, l’Arabia Saudita valuta un ulteriore taglio della propria quota e il greggio vola (wti +4,7%) a 64,1 dollari al barile. La migliore è Madrid (+0,2%), seguita da Parigi (+0,1%), Francoforte (-0,1%) e Londra (-0,2%).
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Qualche piccolo guadagno a Milano (+0,1%), con lo spread a 105,1.
L’indice d’area del Vecchio continente perde lo 0,3%, ma è sostenuto dai petroliferi, che corrono col prezzo del greggio in salita, a iniziare da Toal, Bp, Galp e Eni (tutti +3%) e con utility e beni di prima necessità in forma. In ordine sparso i farmaceutici, con forti perdite per Novartis (-3,3%), mentre crescono Roche e Novartis (entrambi +1,7%). Banche quasi tutte in rosso, da Standard Chartered (-3,9%) a Unicredit (-2%), con eccezioni nei Paesi del Nordeuropa. A più velocità le auto, con guadagni per Volkswagen (+2,2%) e perdite per Stellantis (-0,6%). Tonfo dei semiconduttori, da Be Semiconductor (-6,9%) a Infineon (-6,4%).
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Borsa: Milano chiude in lieve rialzo (+0,2%)
Il Ftse Mib a 23.093 punti
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MILANO
04 marzo 2021
17:43
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Chiusura in lieve rialzo per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,2% a 23.093 punti.
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Fibra ottica nei condomini, ecco le linee guida dell’Agcom
Lasorella, certezze per velocizzare sviluppo della banda larga
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04 marzo 2021
18:02
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Per raggiungere la terminazione di rete del cliente, lo sviluppo della rete in fibra ottica comporta diverse tipologie di intervento nella proprietà privata con passaggio e appoggio di fili, cavi, tubature, elementi di rete, supporti. Lo chiariscono le Linee Guida messe a punto dall’Agcom, l’Autorità per le Comunicazioni, per velocizzare al realizzazione del piano per la banda larga nelle aree bianche del Paese, che necessitano di un aiuto pubblico, e in quelle nere e grigie, con piani di copertura che prevedono investimenti di natura privata.
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A fronte di numerose difficoltà di interpretazione del quadro normativo, l’Autorità ricorda anche che non serve convocare assemblee condominiali per avviare la cablatura. E chiarisce che, se non è già presente un impianto in fibra ottica nell’edificio, agli interventi nelle aree esterne all’immobile del cliente si aggiunge la necessità di accesso a parti comuni e infrastruttura fisica per il passaggio dei cavi nella colonna montante e negli sbracci orizzontali. Per l’Autorità le linee guida sono uno snodo essenziale per gli obiettivi strategici fissati dalla Commissione Ue, ossia garantire per il 2025 “l’accesso per tutte le famiglie europee, nelle aree rurali ed in quelle urbane, ad una connettività Internet che offra un downlink di almeno 100 Mbps, potenziabile a velocità Gigabit”.
“La delibera di oggi – dichiara il presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella – è un contributo importante per dare chiarezza interpretativa e certezze di comportamento ai cittadini, ai condomini e alle aziende al fine di favorire la massima connettività veloce ed efficiente”. Il provvedimento, prima di entrare in vigore, verrà sottoposto a una consultazione pubblica per acquisire le osservazioni dei soggetti interessati.
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Borsa: Europa chiude contrastata, Londra -0,3%
Madrid (+0,3%), Parigi (+0,01%), Francoforte (-0,1%)
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04 marzo 2021
18:07
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Chiusura contrastata per le principali Borse europee. La migliore è stata Madrid (+0,3%) a 8.354 punti, seguita da Parigi (+0,01%), piatta a 5.830 punti, mentre sono rimaste in rosso Francoforte (-0,17%) a 14.056 punti e Londra (-0,37%) a 6.650 punti.
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Spread Btp-Bund: chiude in rialzo a 105,2 punti
Il rendimento del decennale italiano allo 0,73%
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04 marzo 2021
18:15
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Chiusura in rialzo a 105,2 punti per lo spread tra Btp e Bund, dopo la chiusura a 104 del giorno precedente e un esordio di giornata che ha visto scendere il differenziale fino a 102,85 punti base, risalito invece poco prima delle 17 a 105,73 punti.
Il rendimento del decennale italiano ha chiuso allo 0,73%, dopo essere sceso intorno alle 10 allo 0,71% e avere toccato poco prima delle 12 un massimo allo 0,75%.
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Garavaglia, non sprecare competenze, ripartiremo con vaccini
Ministro a operatori, il ministero c’è ed è già operativo
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04 marzo 2021
18:38
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Parte dalle “buone notizie per il mondo del turismo” il ministro Massimo Garavaglia che ha aperto i lavori del convegno “Per l’Italia! Il Turismo come motore economico e sociale per la vera ripartenza” organizzato dall’Associazione Internazionale dei Cavalieri del Turismo, presieduta dall’amministratore unico di Fiera Roma Pietro Piccinetti, e trasmesso in diretta su youtube. “La prima gran buona notizia per il settore e per il nostro Paese – dice Garavaglia – è l’istituzione del ministero ma l’altra buona notizia è che già operativo e stiamo già lavorando, cosa che in Italia non è scontata.
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Dobbiamo innanzitutto gestire l’emergenza con dei sostegni e già dal prossimo decreto vedremo di intervenire in maniera importante”.
Ma Garavaglia, che in questi giorni sta incontrando senza sosta operatori e associazioni, spiega che sta raccogliendo tanti suggerimenti e tante proposte concrete su cui il nuovo ministero lavorerà. Una cosa intanto è importante fare subito secondo il ministro. “Dobbiamo cogliere – spiega – ogni opportunità che ci dà già questo 2021. Sappiamo che la ripartenza vera ci sarà solo quando saremo vaccinati, ma nel frattempo vediamo tutto quello che si può già fare e quindi, per quello che è possibile fare in sicurezza, iniziare a operare. E’ molto importante non disperdere le competenze. Faccio un esempio: se un cuoco se ne va in Svizzera perché qui non lavora e passa a 5 mila franchi, poi non lo recuperi più… In quest’ottica il fatto che si possa rientrare dalla cassa integrazione con una decontribuzione va bene ma non è pensabile che debba rientrare al 100%. Meglio a un’altra percentuale ma attenti a non disperdere le competenza e la voglia di operare”.
Ma come far ripartire il turismo, che prima della crisi valeva oltre il 13% del pil italiano, ancora più forte di prima? Non ha dubbi Garavaglia. “Ci sono – spiega – delle linee di azione abbastanza note e obbligate. Da un lato approfittare di questo periodo per migliorare le strutture e poi c’è il tema della rivoluzione digitale che può dare grandi opportunità e sviluppi al settore”.
Per questo secondo Garavaglia l’Italia deve superare la frammentazione esistente che è sia a livello orizzontale che verticale. “Nel primo caso l’istituzione di un ministero, che si occupa dell’industria del turismo, di fatto finalmente la supera. Quindi le competenze sono chiare, dialogheremo con gli altri ministeri ma con la “dignità” di un ministero con portafoglio. Lavorare per l’industria del turismo faciliterà il dialogo con il ministero dello Sviluppo economico e non sarà un problema continuare a interloquire con quello della Cultura”.
Per la frammentazione a livello verticale il ministro spiega: “Abbiamo già recuperato il rapporto forte con le regioni e abbiamo già stabilito dei punti chiave. Innanzitutto prima si promuove tutti assieme il brand Italia, poi quando uno viene in Italia c’è l’imbarazzo della scelta. L’altra cosa è fare assieme è la rivoluzione digitale appunto. E cioè lo Stato, e in particolare l’Enit che è suo il braccio operativo, diventa il soggetto aggregatore della promozione digitale del sistema Italia, senza sostituirsi a nessuno ma integrando l’esistente.
Ma il nostro lavoro – conclude Garavaglia – non finisce certo qui e rimaniamo in una fase di ascolto”.
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Borsa: Milano poco ottimista (+0,2%), male banche, tonfo Stm
Rialzo petroliferi col greggio. Corre Enel, guadagna Mediobanca
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04 marzo 2021
18:44
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Chiusa con scarsi guadagni la penultima seduta di settimana a Piazza Affari (+0,2%. La crisi da Covid 19 continua a preoccupare molti Paesi dal punto di vista sanitario, tra corsa ai vaccini e lock-down più o meno severi, e c’è il tentativo di rilancio dell’economia, che impegna ovviamente anche il governo italiano, mentre nella giornata si è registrato l’annuncio delle dimissioni del segretario del Pd, Nicola Zingaretti.
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A Milano, in linea col comparto, c’è stata una corsa dei petroliferi, da Tenaris (+3,5%) a Saipem (+3,4%) e Eni (+2,2%), col greggio in forte salita (wti +5,4% a sera) a 64,6 dollari al barile, con l’Opec plus che ha deciso di lasciare invariato il taglio delle quote per aprile. Molto in forma Enel (+2,8%), Tim (+2,5%) e Campari (+2,4%). Bene i farmaceutici, da Recordati (+1,6%) a Diasorin (+1,4%), quest’ultima dopo notizie di stampa che confermerebbero l’intenzione di vendere della texana Luminex.
Male le banche, a partire da Unicredit (-1,4%), Bper (-1%) e meno peggio Intesa (-0,5%), con lo spread che ha chiuso in rialzo poco sopra 105 punti. Bene invece Mediobanca (+0,6%) il giorno dopo l’ingresso con l’1% di Francesco Gaetano Caltagirone, cauta Generali (+0,2%). In ribasso Stellantis (-0,1%) tra le auto, peggio Ferrari (-2%), e Pirelli (-1,2%) tra i componenti. Decise perdite per Stm (-3,5%) tra i semiconduttori, con un vero e proprio tonfo del comparto, male nel lusso Moncler (-2,2%) e Amplifon (-1,6%) il giorno successivo ai conti.
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Petrolio: chiude in rialzo New York a 63,83 dollari
Quotazioni salgono del 4,2%
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NEW YORK
04 marzo 2021
20:39
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Il petrolio chiude in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono del 4,2% a 63,83 dollari al barile.
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Borsa: Tokyo, apertura in calo (-0,70%)
Cambi: yen torna a svalutarsi sul dollaro ed euro
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TOKYO
05 marzo 2021
01:26
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La Borsa di Tokyo avvia l’ultima seduta della settimana in negativo, con gli investitori che osservano l’andamento dei rendimenti sul mercato obbligazionario, dopo le dichiarazioni del governatore della Federal Reserve Usa, Jerome Powell, sui rischi inflattivi, mentre prosegue la correzione in corso del listino tecnologico del Nasdaq. L’indice Nikkei perde lo 0,70% a quota 28.726,89, cedendo oltre 200 punti.
Sul mercato valutario lo yen scambia tratta a 107,90 sul dollaro, e a 129,10 sull’euro.
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Cina stima Pil 2021 oltre il 6%, inflazione intorno al 3%
Attesi più di 11 milioni di nuovi posti di lavoro in aree urbane
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PECHINO
05 marzo 2021
02:15
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La Cina stima per il 2021 un Pil in crescita di “oltre il 6%” in un contesto inflattivo “intorno al 3%”. E’ quanto si legge nella relazione del premier Li Keqian messa a punto in occasione dell’apertura dei lavori annuali del Congresso nazionale del popolo, il ramo legislativo del parlamento cinese.
I piani previsti dal governo includono anche la creazione di più di 11 milioni di nuovi posti di lavoro nelle aree urbane, dove la disoccupazione è vista intorno al 5,5%.
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Petrolio: sale ancora dopo Opec, Wti verso 65 dollari
In rialzo anche il Brent sopra i 67 dollari al barile
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05 marzo 2021
08:03
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Il prezzo del petrolio sale ancora dopo la decisione dell’Opec+ di mantenere i tagli della produzione invariati fino ad aprile. Il West Texas Intermediate sale dell’1,32% per cento portandosi a 64,7 dollari al barile, mentre il Brent del Mare del Nord guadagna l’1,4% a 67,7 dollari.
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Cambi: dollaro si rafforza, euro sotto quota 1,20
Lieve rialzo invece rispetto allo yen
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05 marzo 2021
08:03
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Il dollaro resta forte sui mercati valutari e l’euro rimane sotto quota 1,20 in avvio di giornata.
La moneta unica vale 1,1956 dollari, in calo dello 0,11%.
Rialzo dello 0,15% invece sullo yen a 129,44.
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Oro: stabile in avvio dopo calo sotto 1.700 dollari l’oncia
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05 marzo 2021
08:16
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L’oro è stabile dopo il calo di ieri sotto 1.700 dollari l’oncia. Il prezzo spot è a 1.698 dollari, con una variazione minima di +0,06%.
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Borsa: Asia chiude debole dopo Fed e stima Pil della Cina
In rosso Tokyo (-0,2%), poco mosso lo yen sul dollaro
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05 marzo 2021
08:22
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Le Borse asiatiche chiudono deboli dopo le dichiarazioni del presidente Fed, Jerome Powell, sull’inflazione e l’andamento dei rendimenti sul mercato obbligazionario. Gli investitori guardano anche alla stima del Pil per il 2021 della Cina e l’andamento del prezzo del petrolio dopo la riunione dell’Opec+.

Chiudono in calo Tokyo (-0,23%), Seul (-0,57%) e Mumbai (-0,47%). Poco mossa la Cina con Shangai (-0,04%), Shenzhen (+0,17%) e Hong Kong (+0,05%). Sul versante valutario lo yen tratta a 108,10 sul dollaro, e a 129,30 sull’euro.
Sul fronte macroeconomico in arrivo i dati degli ordini all’industria della Germania, la bilancia commerciale della Francia e le vendite al dettaglio dell’Italia. Dagli Stati Uniti previsto il tasso di disoccupazione, la bilancia commerciale, i nuovi dipendenti non agricoli e l’indice delle retribuzioni orarie.
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Spread Btp-Bund apre stabile a 106 punti base
Rendimento del decennale italiano allo 0,77%
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05 marzo 2021
08:26
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E’ sostanzialmente stabile lo spread tra Btp e Bund in avvio di giornata. Il differenziale segna 106 punti base, dopo essere salito ieri oltre i 105 punti, con il rendimento del decennale italiano in lieve rialzo allo 0,77%.
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Borsa: Milano apre in calo (-0,6%)
Indice Ftse Mib a 22.955 punti
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MILANO
05 marzo 2021
09:09
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La Borsa di Milano apre in calo. Il primo indice Ftse Mib cede lo 0,6% a 22.955 punti.
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Borsa: Europa apre in calo dopo Fed, si guarda a petrolio
Francoforte (-0,7%), Parigi (-0,62%) e Londra (-0,56%)
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05 marzo 2021
09:21
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Le Borse europee aprono in calo con gli investitori che guardano all’andamento dei rendimenti sul mercato obbligazionario dopo le dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell. Sotto i riflettori anche l’andamento del prezzo del petrolio dopo la riunione dell’Opec+ che ha lasciato invariato il taglio delle quote di produzione.
Resta alta l’attenzione sull’andamento dei contagi da Coronavirus e le vicende legate ai vaccini. Sul versante valutario l’euro sul dollaro scende a 1,1949.
In rosso Francoforte (-0,7%), Parigi (-0,62%), Londra (-0,56%) e Madrid (-0,43%).
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Borsa: Milano in calo con le banche, avanza energia
Giù Inwit, sale Saipem. Spread Btp-Bund stabile a 106 punti
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05 marzo 2021
09:37
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La Borsa di Milano (-0,7%) prosegue la seduta in calo. Il Ftse Mib è appesantito dalle banche mentre sono in rialzo i titoli legati al petrolio, con il prezzo del greggio in rialzo.
Lo spread tra Btp e Bund è stabile a 106 punti, con il rendimento del decennale italiano allo 0,75%.
A Piazza Affari soffre Inwit (-1,9%), all’indomani dei conti del 2020 con un utile in crescita del 13%. In negativo le banche con Intesa (-1,2%), Unicredit (-1,4%), Mps (-0,9%), Bper (-0,6%), Banco Bpm (-0,3%) e Banca Generali (-2,5%). In calo Nexi (-1,7%), Leonardo e A2a (-1,4%).
Seduta all’insegna del rialzo per i petroliferi con Saipem (+1,5%), Tenaris e Eni (+0,6%). In positivo Stellantis (+0,2%) mentre sono in calo Brembo (-3,5%) dopo i conti, e Pirelli (-0,1%).
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Borsa: Europa rallenta con il petrolio in rialzo
In calo utility mentre sale energia. Stabile euro sul dollaro
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05 marzo 2021
10:32
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Le Borse europee rallentano con il prezzo del petrolio a 65 dollari al barile dopo la riunione dell’Opec+. Gli investitori guardano agli Usa e all’andamento del mercato obbligazionario dopo le dichiarazioni del presidente della Fed.
Sul mercato valutario l’euro sul dollaro prosegue a 1,1940 a Londra.
In calo Parigi e Madrid (-0,8%), Londra e Francoforte (-0,6%) e Milano (-0,4%). L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,6% con il settore immobiliare (-1%), le utility (-0,8%) e le Tlc (-0,5%). In calo anche la farmaceutica (-0,5%) mentre sono piatte le banche. Bene il comparto dell’energia (+0,1%) con Bp (+0,1%) e Total (-0,1%).
A Piazza Affari andamento positivo per Saipem (+1,6%), Tenaris (+0,6%) Eni (+0,9%). In calo Inwit e Diasorin (-1,9%) e Nexi (-2,5%).
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Commercio: Istat, a gennaio vendite -3%, -6,8% su anno
Tengono i prodotti alimentari. Con la pandemia volano le vendite online (+38,4%)
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05 marzo 2021
10:49
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A gennaio 2021 l’Istat stima un calo congiunturale per le vendite al dettaglio del 3% in valore e del 3,9% in volume. Ad una lieve crescita delle vendite dei beni alimentari (+0,1% in valore e +0,3% in volume) si contrappone una forte riduzione per i beni non alimentari (-5,8% in valore e -7,2% in volume).
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Su base tendenziale, a gennaio, le vendite al dettaglio diminuiscono del 6,8% in valore e dell’8,5% in volume.
Con la pandemia vola il commercio elettronico. A gennaio, su base annua, è l’unica forma distributiva che segna una decisa crescita (+38,4%), secondo i dati diffusi dall’Istat.
“Il 2021 si apre con il protrarsi dell’emergenza sanitaria e, conseguentemente, delle limitazioni alle attività degli esercizi commerciali stabilite a livello regionale e nazionale”, nota l’Istat nel suo report da cui emerge che nel trimestre novembre 2020-gennaio 2021 le vendite al dettaglio diminuiscono in termini congiunturali del 6,7% in valore e del 7,3% in volume. L’andamento negativo è determinato dai beni non alimentari che calano del 13,2% in valore e del 14,0% in volume, mentre le vendite dei beni alimentari sono in crescita (+1,9% sia in valore, sia in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di elettrodomestici, radio, tv e registratori (+11,7%) e dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+9,9%). Le flessioni più marcate riguardano calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-36,4%) e abbigliamento e pellicceria (-33%). Rispetto a gennaio 2020, si registra una diminuzione assai ampia delle vendite al di fuori dei negozi (-18,7%) e di quelle delle imprese operanti su piccole superfici (-14,3%); calano lievemente anche le vendite della grande distribuzione (-1,5%). “Le imprese operanti su piccole superfici e gli esercizi specializzati – spiega l’Istat – risentono pesantemente del calo del settore non alimentare, mentre le vendite degli esercizi non specializzati della grande distribuzione risultano in aumento (+3,6%), trainate dai discount di alimentari (+14,1%), che confermano la tendenza positiva già registrata negli ultimi mesi del 2020.
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Petrolio: Wti sale a 65 dollari, massimo da gennaio 2020
In rialzo anche il Brent sopra i 68 dollari
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05 marzo 2021
11:02
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La corsa del petrolio non si arresta.
Il Wti è salito fino a 65 dollari al barile, il massimo da gennaio dello scorso anno, e il Brent ha superato i 68 dollari.

A spingere le quotazioni è la decisione dell’Opec+, arrivata al termine del vertice di ieri, di lasciare invariati i tagli alla produzione anche ad aprile. Secondo l’organizzazione, che ha seguito così la linea dell’Arabia Saudita, la situazione di incertezza del mercato persiste nonostante la campagna vaccinale e gli stimoli dei governi e non consente ancora un aumento produttivo.
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Renzo Rosso compra marchio Jil Sander
Vendita dalla giapponese Onward Holdings completata a fine mese
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05 marzo 2021
11:05
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Only the Brave (Otb), la holding di Renzo Rosso che possiede il marchio Diesel, compra Jil Sander dal gruppo giapponese Onward Holdings. La vendita sarà completata entro la fine del mese.
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I termini dell’operazione, al momento, non sono stati resi noti. Onward nella vendita ad Otb è stata assistita da Nomura.
Fondato nel 1968 dall’omonima designer tedesca, e di proprietà del gruppo giapponese Onward Holdings dal 2008, Jil Sander è diretto
creativamente da Lucie e Luke Meier dal 2017.

“Al fine di rispondere ai rapidi cambiamenti del contesto di business abbiamo compiuto sforzi per selezionare e concentrarci su alcune attività ritirandoci o ridimensionando quelle non redditizie”, spiega Onward Holdings, che è quotata a Tokyo. “Negli ultimi anni, l’epidemia globale di infezioni COVID-19 ha ulteriormente peggiorato il contesto aziendale oltreoceano, in particolare in Europa, e ha avuto un forte impatto sui risultati finanziari di Onward Group – prosegue il gruppo – In queste circostanze, dopo aver preso in considerazione varie opzioni per quanto riguarda il business futuro in Europa, abbiamo concluso che una vendita di azioni di Jil Sander Spa, che è un business non redditizio di proprietà di Onward Italia, a una terza parte è la migliore opzione per il nostro piano di ristrutturazione aziendale globale”.
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Istat, -3% vendite a gennaio, boom dei discount alimentari
Abbigliamento male, vola solo il commercio elettronico (+38,4%)
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05 marzo 2021
11:05
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A gennaio 2021 l’Istat stima un calo congiunturale per le vendite al dettaglio del 3% in valore e del 3,9% in volume. Ad una lieve crescita delle vendite dei beni alimentari (+0,1% in valore e +0,3% in volume) si contrappone una forte riduzione per i beni non alimentari (-5,8% in valore e -7,2% in volume).
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Su base tendenziale, a gennaio, le vendite al dettaglio diminuiscono del 6,8% in valore e dell’8,5% in volume.
Con la pandemia vola invece il commercio elettronico: a gennaio, su base annua, è l’unica forma distributiva che segna una decisa crescita (+38,4%), secondo i dati diffusi dall’Istat.
Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di elettrodomestici, radio, tv e registratori (+11,7%) e dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+9,9%). Le flessioni più marcate riguardano calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-36,4%) e abbigliamento e pellicceria (-33%).
Rispetto a gennaio 2020, c’è diminuiscono molto ampiamente le vendite al di fuori dei negozi (-18,7%) e delle imprese operanti su piccole superfici (-14,3%), mentre calano lievemente quelle della grande distribuzione (-1,5%). Le vendite degli esercizi non specializzati della grande distribuzione, spiega l’Istat, risultano in aumento (+3,6%), trainate dai discount di alimentari (+14,1%), che confermano la tendenza positiva già registrata negli ultimi mesi del 2020.
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Intesa: nuovo piano da 50 mld per finanziare rilancio pmi
Nuovo credito per investimenti in sostenibilità e digitale
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05 marzo 2021
14:16
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Intesa Sanpaolo mette in campo ‘Motore Italia’, un nuovo piano da 50 miliardi di euro di nuovo credito in favore delle piccole e medie imprese per la liquidità e investimenti nella transizione sostenibile e digitale.
Il nuovo piano di finanziamenti e iniziative ha l’obiettivo di consentire alle piccole e medie imprese italiane di superare la fase di difficoltà provocata dalla crisi generata dalla pandemia e rilanciarsi attraverso progetti di sviluppo e crescita.
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Il programma è stato presentato oggi nel corso di una iniziativa organizzata da Intesa Sanpaolo.
La misura fondamentale del programma prevede nuove soluzioni di allungamento della durata dei finanziamenti in essere, ampliando le iniziative di sostegno alla liquidità già messe in atto nel corso del 2020. Previsti inoltre ulteriori interventi per preparare le piccole e medie imprese al rilancio economico e al recupero di competitività attraverso investimenti per la transizione digitale e sostenibile, in linea con i futuri obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Recovery Plan).
A distanza di un anno dalle prime misure intraprese per la “tenuta dell’economia, Intesa Sanpaolo si conferma fedele alleato delle pmi adottando con tempestività, in questa fase ancora critica, la misura più idonea e indispensabile per offrire loro maggiore tranquillità finanziaria: l’estensione della durata dei finanziamenti in essere”, afferma Stefano Barrese, responsabile della divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo.
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Alitalia: ministri, colloquio con Vestager positivo
Franco, Giorgetti e Giovannini dopo confronto con commissaria
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05 marzo 2021
15:44
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È durato circa un’ora l’incontro virtuale tra la Vicepresidente della Commissione europea e Commissaria per la concorrenza Margrethe Vestager e i Ministri dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Un confronto su ITA e Alitalia, con l ‘obiettivo di individuare in tempi rapidi una soluzione.
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Il colloquio, definito dai partecipanti “positivo e costruttivo”, si è svolto in un clima cordiale. La Commissaria Ue e i Ministri hanno sottolineato la necessità di procedere nel segno della discontinuità. Il confronto tecnico verrà avviato all’inizio della prossima settimana per valutare nel dettaglio le possibili soluzioni volte a garantire che il nuovo vettore aereo nasca al più presto nel rispetto delle procedure del diritto nazionale ed europeo. Così in una nota congiunta i ministri Franco, Giovannini e Giorgetti.
In affiancamento e d’intesa con il commissario Giuseppe Leogrande, il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha provveduto a integrare la terna dei commissari dell’amministrazione straordinaria Alitalia con Daniele Santosuosso, ordinario di diritto commerciale all’Università La Sapienza e Gabriele Fava esperto giuslavorista.
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Borsa:Milano cauta (+0,13%) con Europa in attesa Wall Street
Futures Usa incerti. Petrolio spinge Saipem e Tenaris, giù Nexi
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05 marzo 2021
14:23
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Sono contrastate le borse europee mentre i futures su Wall Street si sono portati sopra la parità in attesa dei dati sull’occupazione Usa dai quali i mercati attendono di capire se sono da temere spinte inflattive che nei giorni scorsi hanno fatto correre i rendimenti dei titoli del tesoro americano, oggi in realtà assestati intorno all’1,5%. A dare una mano ai listini contribuisce la crescita del greggio all’indomani della scelta a sorprese dell’ Opec+ di lasciare invariati i livelli di produzione.
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A Milano (+0,13%) ne beneficiano Saipem (+3,6%), Tenaris (+2,3%) ed Eni (+1,5%) mentre pesano sull’indice Nexi (-2,8%), sull’ipotesi di stampa che le risorse allocate al cashback possano venir dimezzate, Unipol (-1,9%) e Inwit (-1,9%), quest’ultima sulla scia dei conti. Brilla Fineco (+1,8%) grazie ai risultati, piatta Unicredit (+0,09%) malgrado l’attivismo del fondo Bluebell, più mossa Mps (+0,59%). Interesse per Mediobanca (+0,95%) sulle attese che Del Vecchio riprenda a salire verso il 20% e le scommesse che anche Caltagirone possa incrementare la sua quota. Al palo invece Generali (-0,19%).
Altrove positiva Londra (+0,39%), deboli invece Parigi (-0,36%) e Francoforte (-0,59%).
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Dl sostegno: stop cartelle fino al 30/4 ma riparte la notifica
Cosa prevede la bozza del decreto legge. Scadenze sospese ma riparte la macchina della riscossione. Dai fondi per i vaccini e i farmaci anti-covid, ai contributi per le partite Iva
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05 marzo 2021
15:00
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Le scadenze per i versamenti legati alle cartelle esattoriali sono sospesi fino al 30 aprile ma dal 1 marzo riparte la macchina della riscossione con la notifica dei nuovi atti. Le scadenze sospese andranno saldate “entro il sessantesimo giorno” dal termine della sospensione. Lo prevede la bozza del decreto Sostegno che modifica anche le scadenze per le rate della rottamazione e del saldo e stralcio.
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Le rate saltate finora e relativi al 2020 andranno saldate entro il 31 luglio, quelli relativi al 2021 (febbraio, marzo, maggio e luglio) entro il 30 novembre. Nel decreto sostegno potrebbe rientrare lo stralcio di tutte le cartelle ricevute tra il 2000 e il 2015: nella bozza del decreto la misura compare, senza però che venga specificato l’importo delle cartelle prese in considerazione. Nella relazione tecnica sono elencate 6 ipotesi: 3.000 euro,con un costo per lo Stato pari a 730 milioni; 5.000 euro, con un costo di 930 milioni;10.000 euro, con un costo di 1,5 miliardi; 30.000 euro, con un aggravio di circa 2 miliardi; 50.000 euro, in questo caso di 2,3 miliardi. Infine, nel caso della cancellazione di tutte le cartelle dei 15 anni, il costo per lo Stato si aggirerebbe sui 3,7 miliardi.
Dai vaccini al rifinanziamento del Reddito di cittadinanza: è di 26 articoli una bozza preliminare del decreto Sostegno, ancora in via di definizione. Il documento, di una cinquantina di pagine, spazia dalla misure per il lavoro, compresi i congedi parentali, alle cartelle, fino a risorse aggiuntive per il Trasporto locale. Incluse, al momento, anche norme per il potenziamento degli asili nido.
COVID- Stanziati 2,1 miliardi per i vaccini e l’acquisto di farmaci per la cura del Covid-19. Lo si legge nella prima bozza del dl ancora in via di definizione. Più in dettaglio 1,4 miliardi saranno destinati ai vaccini e 700 milioni ai farmaci, Remdesivir e monoclonali (rispettivamente 300 e 400 milioni di euro). Vengono inoltre stanziati 345 milioni per il coinvolgimento dei medici di famiglia nella campagna vaccinale e 51,6 milioni per prorogare fino al 31 marzo i Covid hospital.
PARTITE IVA- Nuovi contributi a fondo perduto per tutti i titolari di partita Iva con ricavi non superiori a 5 milioni di euro e perdite di almeno il 33%. Lo prevede la bozza del dl sostegno. I contributi vanno da un minimo di 1.000 a un massimo di 150.000 euro. L’ammontare è calcolato in base alla differenza tra il fatturato di gennaio e febbraio 2021 con quello di gennaio e febbraio 2019 applicando tre percentuali: 20% per le imprese con ricavi o compensi nel periodo di imposta 2019 non superiori a 400.000 euro, 15% per quelle con ricavi fino a 1 milione e 10% fino a 5 milioni.
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Petrolio: in rialzo a New York a 65,62 dollari
Quotazioni salgono del 2,77%
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NEW YORK
05 marzo 2021
15:03
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Il petrolio è in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono del 2,77% a 65,62 dollari al barile.
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Borsa: Milano accelera (+0,6%), balzo Saipem, Eni e Banco Bpm
Spread sale a 106,7 punti, sprint Bper e Mediobanca, più Inwit
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05 marzo 2021
15:10
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Piazza Affari accelera (Ftse Mib +0,6%) con lo spread in rialzo a 107 punti base, spinta dalla corsa del greggio (Wti +3,4% a 65,35 dollari al barile) all’indomani del summit dei paesi dell’Opec. Ne traggono vantaggio Saipem (+5%), Tenaris (+3,2%) ed Eni (+2,6%).
Il progresso dello spread a 106,7 punti non impedisce lo sprint dei bancari, su ipotesi di integrazioni, come nel caso di Banco Bpm e Bper (+2% entrambe) o di un consolidamento di quote, come nel caso di Mediobanca (+1,8%), dopo il recente ingresso di Francesco Gaetano Caltagirone, con poco più dell’1%, e l’attesa risalita di Leonardo Del Vecchio, autorizzato a salire fino al 20%. Più caute Intesa (+1,4%), che ha annunciato un nuovo piano da 50 miliardi per le Pmi, Unicredit (+1,2%) ed Mps (-1%). Sotto pressione Inwit (-2,95%) all’indomani dei conti, Nexi (-2,33) e Unipol (-1,5%). Segno meno anche per Recordati (-1%), Diasorin (-0,98%) e Buzzi (-1%), oggetto di prese di beneficio dopo la corsa delle ultime sedute insieme ai rivali europei.
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Borsa: Wall Street apre positiva, Dj+0,90%, Nasdaq +1,18%
S 500 sale dell’1,04%
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05 marzo 2021
15:34
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Wall Street apre positiva con l’accelerazione del mercato del lavoro americano, che ha creato in febbraio 379.000 posti di lavoro, sopra le attese degli analisti. Il Dow Jones sale dello 0,90% a 31.198,28 punti, il Nasdaq avanza dell’1,18% a 12.871,77 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dell’1,04% a 3.805,38 punti.
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Mef: entrate tributarie, nel 2020 – 25 mld (-5,3%)
Sono state 446.7 miliardi di euro
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05 marzo 2021
16:09
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Nel corso del 2020, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica sono state pari a 446.796 milioni di euro con una diminuzione i 25.183 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019 (-5,3%). Lo comunica il Mef.
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Nel 2020, le imposte indirette sono ammontate a 194.224, con una diminuzione tendenziale di 25.206 milioni di euro (pari al -11,5%). Alla dinamica negativa ha contribuito la riduzione dell’IVA (-13.227 milioni di euro, -9,7%), e, in particolare, della componente di prelievo sugli scambi interni (-9.377 milioni di euro, -7,6%) e di quella sulle importazioni (-3.850 milioni di euro, -27,7%). Lo riferisce il Mef.
Le entrate tributarie erariali da attività di accertamento e controllo si sono attestate a 8.854 milioni (-4.462 milioni di euro, pari a -33,5%) di cui 3.977 milioni di euro (-2.940 milioni di euro, -42,5%) affluiti dalle imposte dirette e 4.877 milioni di euro (-1.522 milioni di euro, -23,8%) dalle imposte indirette. Lo comunica il Mef precisando che “questi andamenti riflettono gli effetti del decreto “Cura Italia” che aveva già sospeso i termini di versamento delle entrate tributarie ed extratributarie derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione termini prorogati a tutto il 2020
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Partite Iva, sostegni da 1.000 a 150.000 euro e sanatoria
Bozza dl sostegno, 2,1 miliardi per vaccini e farmaci anti-Covid
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05 marzo 2021
16:14
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Nuovi contributi a fondo perduto per tutti i titolari di partita Iva con ricavi non superiori a 5 milioni di euro e perdite di almeno il 33%. Lo prevede la bozza del dl sostegno ancora in via di definizione ma che dovrebbe arrivare sul tavolo del consiglio dei ministri la prossima settimana.
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I contributi vanno da un minimo di 1.000 a un massimo di 150.000 euro. L’ammontare è calcolato in base alla differenza tra il fatturato di gennaio e febbraio 2021 con quello di gennaio e febbraio 2019 applicando tre percentuali: 20% per le imprese con ricavi o compensi nel periodo di imposta 2019 non superiori a 400.000 euro, 15% per quelle con ricavi fino a 1 milione e 10% fino a 5 milioni. Le stesse partite Iva in difficoltà potranno inoltre godere di una sanatoria fiscale su sanzioni e interesse per le irregolarità riscontrate negli anni di imposta 2017 e 2018.
Le scadenze per i versamenti legati alle cartelle esattoriali inoltre sono sospese fino al 30 aprile ma dal 1 marzo riparte la macchina della riscossione con la notifica dei nuovi atti. Le scadenze sospese andranno saldate “entro il sessantesimo giorno” dal termine della sospensione. Si va verso una modifica anche le scadenze per le rate della rottamazione e del saldo e stralcio.
Le rate saltate finora e relativi al 2020 andranno saldate entro il 31 luglio, quelli relativi al 2021 (febbraio, marzo, maggio e luglio) entro il 30 novembre.
La bozza prevede inoltre uno stanziamento di 2,1 miliardi per i vaccini e l’acquisto di farmaci per la cura del Covid-19. Più in dettaglio 1,4 miliardi saranno destinati ai vaccini e 700 milioni ai farmaci, Remdesivir e monoclonali (rispettivamente 300 e 400 milioni di euro). Vengono inoltre stanziati 345 milioni per il coinvolgimento dei medici di famiglia nella campagna vaccinale e 51,6 milioni per prorogare fino al 31 marzo i Covid hospital.
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Borsa: Europa in ordine sparso con Wall Street, Milano +0,45%
Spread sopra quota 106, dati occupazione Usa meglio di stime
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05 marzo 2021
16:18
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Si muovono in ordine sparso le principali borse europee sulla scia degli indici Usa positivi dopo dati sul mercato del lavoro migliori delle stime. Londra (+0,75%) è la migliore davanti a Milano (+0,4%) e Madrid (+0,07%), mentre non arrivano alla parità Francoforte e Parigi (-0,15% entrambe).
In arrivo dagli Usa il bilancio federale e l’intervento del presidente della Fed di Atlanta Rapahel Bostic.
Il balzo del greggio verso quota 96 dollari (Wti +3,35% a 65,96 dollari al barile) all”indomani del summit dell’Opec spinge i petroliferi Shell (+2,95%), Eni (+2,55%), Bp (+2,2%), e Total (+1,74%). Balzo dei bancari Standard Chartered (+5,76%), spinta da valutazioni di analisti, Barclays (+4,94%) ed Hsbc (+3,87%).
In luce Santander (+2,8%), e, in Piazza Affari, Banco Bpm (+1,95%), Bper (+1,7%), Mediobanca, Intesa e Unicredit (+1,7% tutte). In campo automobilistico sprint di Volkswagen, sulle stime di vendita di auto elettriche nei prossimi 10 anni. In luce a monte della catena di controllo la holding Porsche (+2,32%), più cauta invece Stellantis (+0,33%), mentre arretra Renault (-0,55%).
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Alitalia: Usaerospace, pronti a investire 1,5 miliardi dollari
Chiesto incontro a governo, difenderemo i nostri interessi
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05 marzo 2021
16:23
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Usaerospace segue “con attenzione” la vicenda Alitalia e “chiede con doveroso rispetto delle Istituzioni ma con uguale attenzione ai propri diritti a tutti gli attori in campo – Unione Europea, Governo e Commissario – di agire senza forzare le norme comunitarie e nazionali”. Così la Presidente della società, Michele Roosevelt Edwards, in una nota.
“Ho chiesto un incontro al Governo per potere dimostrare la serietà, anche finanziaria, del nostro piano industriale.
Ribadisco di essere pronta ad investire 1,5 miliardi di dollari nella nuova Alitalia”, spiega Roosevelt Edwards.
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Borsa: Milano gira in calo, sprint Saipem ed Eni, giù Inwit
Spread sotto quota 106 punti, pesano Nexi, Diasorin e Amplifon
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05 marzo 2021
17:01
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Azzera il rialzo e gira in negativo Piazza Affari a un’ora dalla chiusura (Ftse Mib -0,11%), con lo spread in calo a 105,3 punti, sotto il valore di 106 segnato in apertura. Prosegue la corsa di Tenaris (+4,33%), Saipem (+3,68%) ed Eni (+2,27%) spinte da rialzo del greggio (Wti +2,95% a 65,7 dollari al barile) all’indomani del summit dei paesi dell’Opec.

Resistono i bancari Banco Bpm (+1,1%), Bper (+0,65%), Mediobanca (+1,05%), Unicredit (+1), Intesa (+0,9%), ed Mps (+0,05%).
Sotto pressione Inwit (-3,88%) all’indomani dei conti, Nexi (-2,9), su timori di ritiro del cash-back dopo le dichiarazioni di numerosi politici di centrodestra, e Unipol (-3,1%). Segno meno anche per Stm (-1,67%), insieme ai rivali europei, Buzzi (-1,7%), oggetto di prese di beneficio dopo la corsa delle ultime sedute insieme ai rivali europei, Diasorin (-1,5%) e Recordati (-1,2%) .
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Borsa: Europa frena nel finale con Wall Street, Milano -0,3%
Listini Usa girano in calo, bene Bp, Eni e Volkswagen, giù Stm
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05 marzo 2021
17:21
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Frenano nel finale le principali borse europee sulla scia degli indici Usa che girano in territorio negativo, in attesa del bilancio federale e dell’intervento del presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic. A parte Londra (+0,05%) prevale ovunque il segno meno, da Milano (-0,33%) a Parigi e Madrid (-0,55% entrambe), con Francoforte (-0,75%) fanalino di coda.
Il balzo del greggio verso (Wti +2,8% a 65,65 dollari al barile) all”indomani del summit dell’Opec spinge i petroliferi Bp (+2,84%), Shell (+2,48%), Eni (+2%), e Total (+1,95%). Balzo dei bancari inglesi Standard Chartered (+5,22%), spinta dalle valutazioni degli analisti, Barclays (+4%) ed Hsbc (+3,35%). In luce Santander (+1,97%), caute invece Banco Bpm e Mediobanca (+0,9% entrambe), Bper (+0,7%), Unicredit (+0,74%) e Intesa (+0,4%). Corrono Volkswagen (+2,36%) e , a monte della catena di controllo Porsche (+2,35%), sulle stime di vendita di Wolfsburg di auto elettriche nei prossimi 10 anni. Segno meno per Renault (-0,87%) e Stellantis (-0,74%). Deboli i produttori di semiconduttori Stm (-2,4%) e Infineon (-0,8%).
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Borsa: Milano chiude in calo, -0,55%
Indice Ftse Mib a quota 22.965 punti
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MILANO
05 marzo 2021
17:37
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Chiusura in calo per Piazza Affari.
L’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,55% a 22.965 punti.
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Borsa: Europa chiude in calo, Parigi -0,82%, Londra -0,31%
Negative anche Madrid (-0,9%) e Francoforte (-0,93%)
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05 marzo 2021
17:49
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Chiusura in calo per le principali borse europee. Parigi ha ceduto lo 0,82% a 5.782 punti, Francoforte lo 0,93% a 13.926 punti, Madrid lo 0,9% a 8.278 punti e Londra lo 0,31% a 6.630 punti.
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Borsa: Milano debole in chiusura (-0,55%), giù Inwit e Nexi
Spread in ribasso a 105,5punti, greggio spinge Saipem ed Eni
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05 marzo 2021
18:41
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Piazza Affari ha chiuso in calo l’ultima seduta della settimana (Ftse Mib -0,55% a 22.965 punti, tra scambi brillanti, in rialzo per oltre 3,11 miliardi di euro di controvalore. In ribasso lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 105,5 punti, con il rendimento decennale salito di 1,3 punti allo 0,751%.
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Sotto pressione Inwit (-3,7%) all’indomani dei conti e Nexi (-3,54%), frenata dai timori di un possibile ritiro del cash-back dopo le dichiarazioni di numerosi politici di centrodestra. Brillanti invece Saipem (+3,33%), Tenaris (+3,1%) ed Eni (+1,88%), spinte dal rialzo del greggio, che si è portato ad un soffio dai 66 dollari (Wti +3,38% a 65,99 dollari al barile) all’indomani del summit dei paesi dell’Opec che ha deciso di lasciare invariato il taglio delle quote della produzione. Hanno resistito nel finale i bancari, in luce per gran parte della seduta su ipotesi di aggregazioni, limando però il rialzo nel pomeriggio, Banco Bpm ha guadagnato lo 0,64%, Mps lo 0,67% e Bper lo 0,6%. Identico lo scostamento di Mediobanca, dopo uno scatto su ipotesi di nuovi acquisti da parte di Leonardo Del Vecchio e Francesco Gaetano Caltagirone, recentemente entrato in Piazzetta Cuccia con una quota di poco superiore all’1%. Poco mosse Unicredit (+0,26%) e Intesa (+0,11%). Sotto pressione Unipol (-3,19%) ed Stm (-2,73%).
Pesanti anche Amplifon (-2,72%), Leonardo ed Exor (-2,03% entrambe) insieme a Buzzi (-1,93%), oggetto di prese di beneficio dopo la corsa delle ultime sedute insieme ai rivali europei. Giù Ferrari (-1,72%), Diasorin (-1,28%), Atlantia (-1,27%), Stellantis (-1,16%) e Recordati (-0,8%).
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Cattolica e Banco Bpm fanno pace sulla bancassurance
Ridefiniti termini accordo, a banca diritto di uscire in 2023
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05 marzo 2021
21:56
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Cattolica Assicurazioni e Banco Bpm depongono le armi e raggiungono un accordo sulla bancassicurazione in virtù del quale “vengono superate le rispettive divergenze e sono definiti i termini e le modalità di adeguamento e di prosecuzione della partnership nel settore della bancassurance e dei relativi diritti di exit (uscita, ndr) così coniugando i rispettivi interessi e tenendo conto del mutato contesto economico”.ù
L’intesa, si legge in una nota, prevede, a fronte della rinuncia di Banco Bpm alla opzione di acquisto (call) già esercitata sulla quota delle joint venture con Cattolica, il riconoscimento alla banca guidata da Giuseppe Castagna di un diritto di uscita anticipata dalla partnership, la cui durata originaria era fissata fino al 2033, esercitabile nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2023 e il 30 giugno 2023, eventualmente posticipabile dal Banco di sei mesi in sei mesi per tre volte sino alla fine del 2024.
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Per Pasqua turismo ancora al palo, giù indice fiducia viaggi
Confturismo-Swg, molti convinti in 2021 ancora meno ferie 2020
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06 marzo 2021
09:54
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Rassegnazione e realismo sulle vacanze Pasquali e addirittura la convinzione che nel 2021 si faranno meno ferie che nel 2020, annus horribilis per il settore. Nessuna ventata di ottimismo dal sondaggio realizzato a fine febbraio da Swg per conto di Confturismo – Confcommercio.
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Quasi 9 su 10 tra gli intervistati avevano infatti già previsto per Pasqua uno scenario di peggioramento della situazione, o al massimo di stabilità, con il permanere di limitazione agli spostamenti. Il 43% che avrebbe voluto fare una seppur breve vacanza a Pasqua non si sarebbe comunque mosso dalla propria regione, o al massimo sarebbe andato in una regione confinante pernottando 1 o 2 giorni, prevalentemente in case di proprietà, in affitto o di amici e parenti.
Nonostante gli italiani si aspettino buoni risultati per il paese e l’economia con l’insediamento del Governo Draghi – 6 su 10 pensano che saprà rilanciare l’economia e gestire efficacemente l’emergenza sanitaria – questo stenta a tramutarsi in effettive prenotazioni e voglia di partire.
L’indice di fiducia si assesta ormai da 3 mesi su valori piuttosto deprimenti raggiungendo, a febbraio, quota 50 su 100, 10 punti sotto febbraio 2020. Il 37% degli intervistati dichiara appunto che quest’anno farà meno vacanze dell’anno scorso e la data più probabile della prossima partenza viene identificata a giugno per un primo week end, a luglio per uno short break di 2-3 giorni e ad agosto per una vacanza di almeno 7 giorni.
Italia al centro dell’attenzione per l’83% degli intervistati, che puntano su mete tipicamente balneari come la Sicilia, la Puglia e l’Emilia Romagna, ma sempre con grande diffidenza: solo 2 intervistati su 5 sono disposti a prenotare con anticipo almeno la struttura in cui alloggiare in ferie.
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Covid: Uil, con cig -8,7 mld in busta paga nel 2020
In media persi 1.243 euro netti
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06 marzo 2021
10:12
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Mancano 8,7 miliardi di euro, al netto dell’Irpef nazionale e delle addizionali regionali e comunali nelle tasche dei dipendenti nell’anno 2020 che, a causa del Covid-19, sono stati in cassa integrazione. Il conto è stato effettuato dal Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL elaborando dati Inps.
Il primato della maggior perdita delle retribuzioni nette, va alla Lombardia con il 25,5% del totale nazionale (2,2 miliardi di euro), seguita dal Veneto (964 milioni di euro),’Emilia Romagna (840 milioni di euro) Piemonte (745 milioni) .
A fronte di circa 4,3 miliardi di ore di cassa integrazione autorizzate nell’anno 2020, numeri mai raggiunti in precedenza, i 7 milioni di beneficiari hanno perso, mediamente, 1.243 euro netti pro-capite annui.
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Consumi: Confesercenti, 137 mld persi in un anno pandemia
La spesa torna a livelli del 1997. Nel 2021 450 mila le imprese a rischio
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06 marzo 2021
21:12
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I dodici mesi di pandemia sono costati all’Italia una riduzione di 183 miliardi di euro del Pil e di 137 miliardi per i consumi di cui 36 da addebitare all’assenza di turisti; abbastanza da riportare la spesa ai livelli del 1997, un passo indietro di 24 anni. Sono i conti contenuti nel Dossier “Le imprese nella pandemia: marzo 2020 – marzo 2021”, predisposto da Confesercenti.
Nel periodo hanno perso il lavoro 262mila lavoratori autonomie ,secondo i commercianti, senza interventi nel 2021 rischiano di chiudere 450 mila imprese.

Mancano 8,7 miliardi di euro, al netto dell’Irpef nazionale e delle addizionali regionali e comunali nelle tasche dei dipendenti nell’anno 2020 che, a causa del Covid-19, sono stati in cassa integrazione. Il conto è stato effettuato dal Servizio Lavoro, Coesione e Territorio della UIL elaborando dati Inps. Il primato della maggior perdita delle retribuzioni nette, va alla Lombardia con il 25,5% del totale nazionale (2,2 miliardi di euro), seguita dal Veneto (964 milioni di euro),’Emilia Romagna (840 milioni di euro) Piemonte (745 milioni).
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Inps: con il bonus baby sitter Covid pagati soprattutto i nonni
Il 61% dei 556.348 percettori pagamento ha oltre 60 anni
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06 marzo 2021
11:12
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Le famiglie che hanno chiesto il bonus baby sitter previsto per la cura dei bambini rimasti a casa a causa dell’emergenza covid in molti casi hanno ingaggiato direttamente i nonni. E’ quanto emerge da un approfondimento dell’Inps sui servizi a sostegno della famiglia per fronteggiare la chiusura delle scuole a causa della pandemia secondo il quale su 556.348 baby sitter pagati con il libretto famiglia con il bonus, 339.252 avevano oltre 60 anni.
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“C’è un’evidenza sorprendente: – scrive l’Istituto – i baby-sitter sono in maggioranza anziani. Infatti il 61% ha almeno 60 anni, il che significa che presumibilmente si tratta di nonni”.
L’Inps ha ricevuto oltre 1,3 milioni di domande per bonus baby sitter e la partecipazione a centri estivi tra marzo ed agosto 2020 e ne ha accolte oltre un milione (1.078.173) per oltre 815 milioni di euro. Il dato arriva da un approfondimento dell’Inps sui servizi per le famiglie che cade proprio ad una anno esatto dalla chiusura delle scuole per la pandemia dal quale emerge che sono state accolte 772.010 domande per bonus baby sitter per 722,1 milioni e 306.163 per centri estivi per 93,3 milioni.
L’Inps segnala che nel periodo sono state accolte 310.142 richieste di congedo parentale con causale Covid per la grande maggioranza arrivate da donne (243.358) mentre gli uomini che hanno chiesto di astenersi dal lavoro per prendersi cura dei figli sono stati 66.784.
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Il Covid taglia in Italia il lavoro delle donne il doppio che nella Ue
Consulenti, in sei mesi -402 mila, peggio solo la Spagna
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06 marzo 2021
18:15
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In Italia il calo dell’occupazione femminile durante l’emergenza Covid è stato il doppio rispetto alla media Ue con 402mila posti di lavoro persi tra aprile e settembre 2020. Lo scrivono i Consulenti del lavoro: infatti a fronte di un calo del “4,1%” delle addette tra i 15 e 64 anni (-402.000 posti) nel nostro Paese in Europa il numero, nella stessa fascia, d’età è sceso del 2,1%.
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“Dopo la Spagna, il nostro è il Paese con la contrazione più elevata”.

Lo studio dei Consulenti ricorda che nel 2020 l’Italia avrebbe dovuto raggiungere i target previsti dalla Strategia Europa 2020 con l’innalzamento del tasso di occupazione al 67%.
L’occupazione femminile indipendente sta pagando un prezzo alto, in Italia, con l’avanzare della crisi da Covid-19, poiché secondo i consulenti del lavoro nei mesi di aprile-settembre 2020, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è diminuita di “103.000 unità, registrando una contrazione del 6,4%, praticamente il doppio di quella registrata dagli uomini”. E, si legge nello studio, diffuso a due giorni dall’8 marzo, “in nessun Paese europeo si è assistito ad un calo così forte: in media, le autonome sono diminuite dell’1,6%, più o meno quanto i maschi (-1,9%)”.
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Da un lato, viene spiegato, “ciò è dovuto all’impatto settoriale della crisi che ha penalizzato soprattutto la filiera del turismo-tempo libero, attività ristorative e commerciali”, comparti produttivi tradizionalmente “ad alta densità di lavoro femminile micro-imprenditoriale” nello Stivale. E, dall’altro, va tenuta in considerazione la “fragilità” del segmento ‘rosa’ indipendente, elemento suffragato, evidenziano i professionisti, da “una recente indagine svolta da Eurostat sul lavoro autonomo nei Paesi membri”, secondo cui “il 17,5% delle italiane che esercita attività in proprio lo fa per un solo committente”, percentuale, questa, “quasi doppia rispetto alla media europea (9,2%), ma anche la più alta del continente”, si legge, infine.
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Covid: 31% donne non riesce a separare lavoro dalla famiglia
Osservatorio SWG-EY, orari elastici per conciliare vita-impiego
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06 marzo 2021
11:32
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Una donna su 3 ha difficoltà a tenere ben separato il tempo da dedicare alla famiglia da quello del lavoro e il 65% della lavoratrici con il’remote working’, sta riscontrando una maggiore intromissione dell’attività lavorativa nella vita privata. Sono alcuni dei dati che emergono dall’Osservatorio EY-SWG “New Shapes of Working” che fotografa la situazione del lavoro nell’anno della pandemia.
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In generale, spiega l’indagine, l’impatto mostrato da questi dati su benessere ed intrusione lavora vita privata, porta le donne a prediligere un “ritorno al lavoro” in presenza piuttosto che da casa con il 34% delle donne che scelgono in tal senso rispetto al 28% di uomini.
L’indagine però sottolinea anche come, nonostante tali dati, si rischia di perdere molto valore, poiché le donne riportano sempre un dato percentuale più alto in merito alla propria prestazione lavorando da remoto rispetto agli uomini, e mette quindi in evidenza la necessità di definire regole e best practice a supporto del lavoro da casa.
“”L’effetto della pandemia sulla partecipazione al mercato del lavoro ha riguardato in misura maggiore le categorie di lavoratori più fragili, tra cui le donne”, spiega Donato Ferri, Mediterranean Consulting and People Advisory Services Leader di EY. “Dobbiamo quindi chiederci, come assicurare una migliore integrazione tra vita privata e lavoro nel futuro prossimo”. Le risposte, indica Ferri, “attraverso una maggiore flessibilità di orario (per il 65% delle donne), maggiore tecnologia (38%), e sostegno economico-organizzativo per l’accesso a servizi di babysitting, colf, assistenza anziani: fondamentale per il 33% delle donne”.
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Finanza: svolta Esg per 253 fondi Ue nel 2020
Morningstar, sono 3.196 i fondi sostenibile europei
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06 marzo 2021
11:39
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La domanda di investimenti sostenibili ha portato 253 fondi europei a cambiare obiettivi o politiche di investimento nel, secondo un’analisi di Morningstar. Nell’87% dei casi questa svolta è stato accompagnato da un cambio anche del marchio con l’aggiunta di termini come sostenibile, Esg, green, responsabile o Sri.

Questi fondi reindirizzati insieme ai nuovi lanci (505 nel 2020) hanno portato il numero complessivo dei fondi sostenibili europei a 3.196.
“L’interesse crescente nei temi Esg, accelerata dalla pandemia, e la regolamentazione continueranno probabilmente a guidare la domanda di fondi sostenibili in Europa”, si legge nell’analisi che indica la previsione che il 2021 sia l’anno in cui i fattori Esg diventano “mainstream”, la corrente principale.
Nel 2020, gli afflussi di capitali netti nei fondi sostenibili aperti e negli Etf disponibili per gli investitori europei hanno raggiunto 233 miliardi di euro, doppiando il risultato del 2019. Nel solo quarto trimestre, quasi 100 miliardi di nuovi capitali sono andati ai fondi sostenibili, pari al 45% degli afflussi complessivi nei fondi europei.
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Lavoro: calo occupate Italia doppio Ue -402.000 in 6 mesi
Consulenti, il doppio rispetto a Ue,peggio di noi solo la Spagna
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06 marzo 2021
11:09
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In Italia il calo dell’occupazione femminile durante l’emergenza Covid è stato il doppio rispetto alla media Ue con 402mila posti di lavoro persi tra aprile e settembre 2020. Lo scrivono i Consulenti del lavoro: infatti a fronte di un calo del “4,1%” delle addette tra i 15 e 64 anni (-402.000 posti) nel nostro Paese in Europa il numero, nella stessa fascia, d’età è sceso del 2,1%.
“Dopo la Spagna, il nostro è il Paese con la contrazione più elevata”.
Lo studio dei Consulenti ricorda che nel 2020 l’Italia avrebbe dovuto raggiungere i target previsti dalla Strategia Europa 2020 con l’innalzamento del tasso di occupazione al 67%.
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Mef, governance Pnrr in capo a Ministero e Amministrazioni
La precisazione: ‘McKinsey non è coinvolta nella definizione dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza
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06 marzo 2021
20:23
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“In merito ad articoli di stampa relativi ai rapporti in essere con la società McKinsey, si precisa che la governance del PNRR italiano è in capo alle Amministrazioni competenti e alle strutture del MEF che si avvalgono di personale interno degli uffici”. Così il Mef in una nota nella quale si precisa che “McKinsey, così come altre società di servizi che regolarmente supportano l’Amministrazione nell’ambito di contratti attivi da tempo e su diversi progetti in corso, non è coinvolta nella definizione dei progetti del PNRR”.
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“Gli aspetti decisionali, di valutazione e definizione dei diversi progetti di investimento e di riforma inseriti nel Recovery Plan italiano restano unicamente in mano alle pubbliche amministrazioni coinvolte e competenti per materia”, continua la nota del Mef, precisando che: “l’Amministrazione si avvale di supporto esterno nei casi in cui siano necessarie competenze tecniche specialistiche, o quando il carico di lavoro è anomalo e i tempi di chiusura sono ristretti, come nel caso del PNRR”. “In particolare, l’attività di supporto richiesta a McKinsey riguarda l’elaborazione di uno studio sui piani nazionali “Next Generation” già predisposti dagli altri paesi dell’Unione Europea e un supporto tecnico-operativo di project-management per il monitoraggio dei diversi filoni di lavoro per la finalizzazione del Piano”. “Il contratto con McKinsey – spiega infine la nota – ha un valore di 25mila euro +IVA ed è stato affidato ai sensi dell’art. 36, comma 2, del Codice degli Appalti, ovvero dei cosiddetti contratti diretti ‘sotto soglia’. Le informazioni relative al contratto saranno rese pubbliche, come avviene per tutti gli altri contratti del genere, nel rispetto della normativa sulla trasparenza”.

“Il Mef ha evidenziato in una nota che la società McKinsey, così come altre società di servizi che regolarmente supportano l’amministrazione nell’ambito di contratti attivi da tempo e su diversi progetti in corso, non è coinvolta nella definizione dei progetti del Pnrr. Prendiamo atto ma, come abbiamo sempre sostenuto, sottolineiamo la necessità che il Parlamento e le articolazioni dello Stato siano centrali nella predisposizione del piano. Infatti, l’Italia è l’unico Paese che ha previsto un coinvolgimento costante delle Camere. Ci aspettiamo chiarezza e per questo depositeremo nelle prossime ore un’interrogazione parlamentare che faccia piena luce sulla vicenda e consenta al governo di dissipare ogni dubbio”: lo dichiarano i portavoce del MoVimento 5 Stelle in Commissione Affari Costituzionali alla Camera.
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Alitalia: Uilt, liquidità non basta neanche senza gara
Tarlazzi, molto preoccupati. E governo non ci coinvolge
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06 marzo 2021
19:40
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“Siamo molto preoccupati per la liquidità dell’amministrazione straordinaria, perché i soldi a disposizione oggi non sono sufficienti nemmeno se si dovesse fare la trattativa privata”, ovvero un percorso per il passaggio degli asset dalla vecchia Alitalia alla newco Ita più veloce rispetto alla gara pubblica. Lo afferma il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi.

Preoccupazione che, evidenzia, c’è anche sulla modalità di gestione del dossier: i sindacati aspettano infatti una convocazione del governo, ma “il coinvolgimento non c’è. Se le cose continuano così rifaremo la mobilitazione”.
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Settimana mercati: investitori guardano alla Bce
Attesi dati inflazione Cina e Usa, più previsioni Eia su energia
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06 marzo 2021
19:40
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Le attese dei mercati per la prossima settimana sono soprattutto guardano soprattutto al Consiglio direttivo della Bce dell’11 marzo, con eventuali decisioni di politica monetaria e per le stime sulla crescita e sull’inflazione. Dalla presidente, Christine Lagarde, gli investitori attendono rassicurazioni sul mantenimento di condizioni di finanziamento favorevoli, quindi sui tassi, nonostante ci sia anche chi ritiene il rialzo un segnale di ottimismo.
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Non sembrano infatti essere state sufficienti le rassicurazioni su un graduale aumento dei prezzi fornite dal presidente della Fed, Jerome Powell, nella settimana già trascorsa. Gli analisti non escludono quindi una certa volatilità, anche alla luce della recente decisione dell’Opec plus di mantenere il taglio alla produzione di greggio, che nell’immediato ha fatto volare il prezzo. L’auspicio che giunge da più parti è inoltre quello di un proseguimento di una politica espansiva di bilancio da parte della Bce, con alcuni analisti che non escludono mosse di allargamento del programma pandemico, il Pepp, anche prima del meeting di giovedì.
Le pause per festività delle principali Borse mondiali vedono intanto in calendario quella dell’8 del mese per Mosca e dell’11 per l’India.
Quanto ai dati macroeconomici, l’8 marzo è prevista la diffusione della produzione industriale di gennaio in Germania e in Spagna, insieme all’indice Sentix della fiducia degli investitori nell’Eurozona. Il 9 per l’Unione europea ci sarà la pubblicazione delle stime economiche Ocse e la diffusione del dati sul Pil del quarto trimestre dello scorso anno, con il Pil del quarto trimestre 2020 del Giappone, dagli Usa le previsioni a breve termine sull’energia dell’Eia, oltre al saldo della bilancia commerciale tedesca a gennaio. Il 10 dalla Cina si avranno i dati sull’inflazione di febbraio, dalla Francia quelli sulla produzione industriale, quelli sull’inflazione e inflazione core di febbraio negli Usa, più i dati sulle scorte di greggio. L’11 dagli Usa sarà la volta dei dati sulle nuove richieste di sussidi, il 12 dall’Ue di quelli sulla produzione industriale di gennaio, dagli Usa dei prezzi alla produzione a febbraio, dalla Gran Bretagna del Pil mensile e della produzione manifatturiera di gennaio Per l’Italia in calendario ancora una serie di trimestrali, tra cui quelle di Pirelli, Prada, Ferragamo e Acea. Per i dati macroeconomici martedì sono attesi i dati sulla produzione industriale di gennaio da parte dell’Istat, insieme alla nota mensile di febbraio sull’andamento dell’economia, mercoledì sui prezzi alla produzione dell’industria, delle costruzioni e dei servizi di gennaio e del quarto trimestre 2020. Giovedì asta di Btp, indice Thomson Reuters e sono in arrivo dall’Istat dati sulle esportazioni delle regioni italiane nel 2020, giornata in cui è in programma la presentazione della 157/a indagine congiunturale di Federmeccanica. Venerdì si chiude coi dati sul mercato del lavoro del quarto trimestre 2020.
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Cina, le esportazioni salgono del 60,6%
Battute le previsioni degli analisti, import in rialzo del 22,2%
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PECHINO
07 marzo 2021
06:48
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La Cina registra a gennaio-febbraio un surplus commerciale di 103,25 miliardi di dollari, rimbalzando dai 7,09 miliardi combinati di deficit del primo bimestre 2020 – in piena crisi Covid – e battendo il consensus degli analisti del saldo positivo di 60 miliardi.
L’export cresce per l’ottavo mese di fila e vola del 60,6% annuo – oltre il 38,9% atteso e in accelerata sul 18,1% di dicembre -, con il miglioramento della domanda globale.
L’import sale – per il quinto mese consecutivo – del 22,2%.
La crescita delle esportazioni, secondo quanto diffuso dalle Dogane cinesi, è la più ampia da oltre due decenni, trainata dai prodotti dell’elettronica legati allo smart working (+54,1%) e tessile-medicali (+50,2%) di contrasto alla pandemia del nuovo coronavirus, come le mascherine. Gli ultimi dati doganali sono in netto contrasto con il calo dello scorso anno di circa il 17% delle esportazioni e del 4% delle importazioni: nel primo bimestre 2021 l’interscambio commerciale è cresciuto nel suo complesso del 32,2% annuo.
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Covid: nel 2020 sparite 4mila imprese guidate da donne
Confesercenti, pandemia interrompe crescita costante dal 2014
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
07 marzo 2021
13:19
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La pandemia interrompe la corsa dell’imprenditoria femminile. A fine 2020 si registra un calo dello 0,29% delle imprese guidate da donne, per un totale di 4mila attività in meno rispetto al 2019.
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È quanto emerge dalle elaborazioni condotte dall’Ufficio Studi Confesercenti in occasione della Festa della Donna. Per l’imprenditoria femminile – finora cresciuta più velocemente di quella maschile – si tratta della prima battuta d’arresto in sei anni: la perdita – ascrivibile interamente alle regioni del Centro Nord (il Mezzogiorno segna infatti un +0,26%) – interrompe infatti una crescita costante dal 2014.
I dati di fine 2020, emerge dalle elaborazioni, mostrano che la gestione dell’emergenza sanitaria ha prodotto una battuta d’arresto soprattutto sulle imprenditrici giovani. Sono soprattutto le regioni del Centro che vedono ridurre la partecipazione femminile al mondo dell’impresa.
“La pandemia ha inferto una battuta d’arresto a tutto il Paese, cui l’imprenditoria femminile – nonostante la sua natura resiliente – non poteva sfuggire”, spiega la Responsabile nazionale di Impresa Donna Anna Maria Crispino. “Anche perché le difficoltà poste da lockdown e restrizioni nella dimensione familiare si sono scaricate principalmente sulle donne. Bisogna fare di più – conclude -, ripensando gli strumenti di sostegno e creandone di nuovi”.
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8 marzo: von der Leyen, più donne in posizione di leadership
Ragazze possono fare tutto anche essere presidenti’
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BRUXELLES
06 marzo 2021
18:18
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“Le ragazze possono fare qualsiasi cosa! Possono essere medici, avvocati, astronauti. E sì! Possono essere presidenti.
Basta che credano in se stesse”.
Così in un video messaggio postato su Twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in occasione della giornata internazionale della donna, il prossimo 8 marzo.
“Ho cinque figlie e quando erano giovani ho detto loro che non esiste un lavoro per gli uomini e un lavoro per le donne – ha affermato von der Leyen nel video – Voglio vedere più donne in posizione di leadership”.
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Fisco: Confedilizia, in Italia le case sono le più tassate d’Europa
Secondi solo a Francia che ha imposta sulle fortune immobiliari
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05 marzo 2021
15:56
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“Il carico fiscale sugli immobili in Italia è superiore a quello degli altri Paesi dell’Unione europea”. Lo sostiene Confedilizia nel corso della sua relazione sulla riforma del Fisco.
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Confedilizia evidenzia che il solo paese dove, secondo i dati Ocse, gli immobili sarebbero più tassati dell’Italia è la Francia ma ciò deriva, prima dall’introduzione dell’impôt de solidarité sur la fortune, (parata da redditi sopra 4 miliardi di euro) poi sostituita con l’impôt sur la fortune immobilière, dovuta dai patrimoni immobiliari di sopra i 1,3 milioni di euro, di «valeur vénale réel».

Secondo l’OCSE nel 2018 l’Italia prelevava dagli immobili, rispetto al PIL, un gettito fiscale del 2,5 per cento, “nettamente superiore a quello della media degli Stati membri dell’Unione Europea e secondo solo alla Francia (4,1%), al Lussemburgo (3,9 per cento), al Belgio (3,5per cento) e alla Grecia (3 per cento). La Spagna ha un gettito uguale a quello italiano, pari al 2,5 per cento, la Germania ha un gettito solo dell’1,1 per cento e tutti gli altri Stati membri hanno percentuali ancora più basse”. Però questa classifica è, a parere di Confedilizia, “errata per difetto, nel senso di sottostimare il livello di tassazione sugli immobili dell’Italia rispetto a quello di alcuni altri Paesi”. A fare la differenza per l’Italia è la “Tassa sui rifiuti” (circa 10 miliardi annui) che il sistema tributario non considera come tassa sugli immobili mentre altri Paesi o la inglobano all’interno dell’imposta locale o ne prevedono la deducibilità dal reddito della stessa imposta locale sugli immobili. “Elementi che -all’evidenza -sono tali da falsare qualsiasi comparazione”.

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