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Ultimo aggiornamento 28 Aprile, 2021, 03:42:13 di Maurizio Barra

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DALLE 22:51 DI LUNEDÌ 26 APRILE 2021

ALLE 03:42 DI MERCOLEDÌ 28 APRILE 2021

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Gucci: con Facebook contro la contraffazione sui social
Avviano una causa in California. Usati anche account Instagram
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26 aprile 2021
22:51
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Facebook e Gucci hanno avviato una causa congiunta per violazione dei termini di servizio e delle condizioni d’uso di Facebook e Instagram e per violazione dei diritti di proprietà intellettuale di Gucci, contraffazione dei marchi Gucci e concorrenza sleale. La causa è al Tribunale distrettuale nord della California e il soggetto in questione, una persona fisica, è accusato di avere usato degli account Facebook e Instagram per eludere le precedenti azioni e accertamenti di Facebook e per continuare a promuovere la sua attività online, vendendo prodotti contraffatti di Gucci e violando i termini di servizio di Facebook e Instagram.
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Apple rilancia sui podcast col servizio in abbonamento
Spotify e Facebook rispondono con Project Boombox
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27 aprile 2021
10:04
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Apple ha reso noti i termini di Podcast Subscription, il nuovo servizio lanciato durante il recente evento online Spring Loaded. Disponibile entro maggio in 170 paesi del mondo, Italia compresa, l’iniziativa darà la possibilità ai creatori di contenuti di ricevere una monetizzazione direttamente dai loro fan per il lavoro svolto.

Attualmente, chi pubblica podcast, soprattutto in maniera indipendente, non ottiene compensi se non in via indiretta, ossia con le varie sponsorizzazioni da eventuali aziende terze, per le puntate prodotte. Con Podcast Subscriptions, Apple chiede agli utenti di sottoscrivere un abbonamento di 19,99 euro all’anno per accedere agli audio premium. I creator, a loro volta, potranno scegliere quali episodi rendere disponibili all’interno del piano annuale degli ascoltatori e per quali richiedere un prezzo ulteriore, su fatturazione mensile o annuale. Si potrà cancellare un’iscrizione ad un podcast in qualsiasi momento. Di fatto, Apple offre ai creatori una serie molto ampia di opportunità di vendita: puntate gratis, freemium (alcune gratis, altre a pagamento), solo con canone, oltre ad eventuali periodi di prova una tantum. L’ascolto dei podcast tramite le app di Apple Podcast rimarrà gratuito per tutti; questi saranno però affiancati anche da episodi a pagamento.
Secondo il Wall Street Journal il concorrente diretto di Apple è Spotify, che dovrebbe annunciare un nuovo servizio legato ai podcast, per il quale non otterrà alcuna commissione, lasciando ai produttori il totale dei guadagni. Apple trattiene il 30% dei guadagni del primo anno e il 15% degli anni successivi con Podcast Subscriptions. Al fianco di Spotify dovrebbe esservi Facebook, che con Project Boombox integrerà un lettore audio nella parte superiore del social network, dedicato proprio ai podcast del partner.
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Apple, aggiornamento iOS porta svolta privacy
In Germania aziende fanno ricorso all’antitrust contro novità
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27 aprile 2021
12:09
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Dopo le versioni di prova, Apple rende disponibile per tutti gli utenti l’aggiornamento del sistema operativo per dispositivi mobili iOS. Con la versione 14.5 arrivano diverse novità, la più importante è quella che riguarda la privacy e che ha fatto storcere il naso a Facebook e sta provocando reazioni da parte di aziende editoriali e pubblicitarie.
Si chiama ‘App Tracking Transparency’ (ATT), cioè la trasparenza nel tracciamento da parte delle app, e richiede di ottenere il consenso dell’utente a tracciare i suoi dati nelle applicazioni o sui siti web di terzi per scopi pubblicitari o di condivisione con data broker.
Le app possono sollecitare l’autorizzazione e l’utente può controllare nella sezione ‘Impostazioni’ quali app hanno chiesto il permesso di tracciare i suoi dati e modificare in qualsiasi momento le proprie scelte.
La società di Cupertino ha anche pubblicato un video in cui spiega come funziona questo sistema.
Questa nuova funzione ha già fatto mobilitare in Germania una serie di grandi società media, tecnologiche e pubblicitarie del Paese che hanno fatto un ricorso all’antitrust: sostengono che con questa nuova funzione gli sviluppatori potrebbero vedere le loro entrate pubblicitarie diminuire del 60%.
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Il 16% degli italiani usa ancora pc con Windows 7
Microsoft ha interrotto il supporto al sistema nel gennaio 2020
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27 aprile 2021
11:16
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Il 16% degli utenti italiani usa ancora Windows 7 come sistema operativo per i loro PC. Microsoft ha interrotto il supporto alla piattaforma nel gennaio 2020.
Lo dice il report dell’azienda di sicurezza Kaspersky. In Italia, ad utilizzare ancora Windows 7 sono sia gli utenti privati (circa il 13%) che le PMI (22%) e le piccolissime imprese (17%).
La percentuale di aziende che utilizza ancora un sistema operativo obsoleto è, per Kaspersky, troppo alta, tenendo conto che spesso questi soggetti non dispongono di uno staff IT dedicato alla presa in carico degli eventuali problemi legati all’aspetto informatico del loro lavoro. Come nel caso del cosiddetto ‘end of support’ di Windows 7, quando un sistema operativo arriva alla fine del suo ciclo di vita, non vengono più rilasciati aggiornamenti dal fornitore, comprese le correzioni di sicurezza critiche. Dall’indagine di Kaspersky è emerso inoltre che nel nostro Paese solo una piccola percentuale (meno dell’1%) di persone e aziende utilizza sistemi operativi ancora più vecchi, come Windows XP e Vista, il cui supporto è terminato rispettivamente nel 2014 e nel 2017. Nel complesso, la percentuale di utenti e aziende che sta ancora utilizzando un sistema operativo obsoleto, privo di supporto e di aggiornamenti critici, è del 20%. Il 52% degli italiani utilizza Windows 10, l’ultima versione del sistema operativo di Windows.
“Aggiornare il sistema operativo per molti utenti può risultare una seccatura ma in realtà gli aggiornamenti hanno un’utilità che va oltre la correzione degli errori. La procedura, infatti, introduce correzioni per quei bug che consentono ai criminali informatici di accedere ai sistemi” ha commentato Oleg Gorobets, Senior Product Marketing Manager di Kaspersky.
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TikTok apre Centro europeo di Trasparenza e Responsabilità
In Irlanda dal 2022, prima sarà virtuale per il Covid
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27 aprile 2021
11:17
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Dopo aver inaugurato il primo Centro di Trasparenza e Responsabilità negli Stati Uniti a luglio 2020, TikTok annuncia l’apertura di un analogo Centro in Europa. Avrà sede in Irlanda e la società prevede possa essere completamente operativo entro il 2022.
Inizialmente la struttura opererà in modalità virtuale a causa delle restrizioni per il Covid-19.
Una volta operativo, “il Centro potrà essere visitato dagli esperti del settore, che avranno l’opportunità di vedere di persona le modalità in cui viene gestito l’importante compito di assicurare la sicurezza, la protezione dei dati e la privacy della community di TikTok”, spiega la società.
“Sono oltre 100 milioni gli utenti europei attivi ogni mese su TikTok e il compito dei nostri team è quello di continuare a meritarci la loro fiducia, quella delle istituzioni e dell’opinione pubblica in generale – spiega Cormac Keenan, Head of Trust and Safety di TikTok – Grazie alla possibilità di vedere direttamente come operiamo, gli esperti avranno anche la possibilità di approfondire i nostri sistemi di moderazione, processi e policy”.
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Draghi, entro 2026 banda larga ovunque e da maggio mappatura
Contributo statale per aree sfavorite, per evitare divari
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27 aprile 2021
11:57
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“Per quanto riguarda la banda larga” nel Pnrr ci sono “6,31 miliardi per le reti ultraveloci, la banda larga e il 5G. L’obiettivo del governo è portare entro il 2026 reti a banda ultralarga ovunque senza distinzioni territoriali ed economiche.
A maggio avviamo la mappatura dei piani d’investimento previsti dai privati per identificare le aree del Paese che senza interventi del governo resterebbero sfavorite. Per queste aree è previsto un contributo statale per assicurarci che non si creino nuovi divari digitali da qui al 2026”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nella replica in Aula alla Camera sul Recovery plan.   ECONOMIA   POLITICA

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Apple scommette su Usa, 430 miliardi investimenti in 5 anni
Creeranno 20.000 posti di lavoro
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NEW YORK
27 aprile 2021
12:05
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Apple si impegna a investire 430 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi cinque anni, creando 20.000 posti di lavoro. Lo annuncia l’azienza in una nota.
Rientra nell’espansione l’investimento da oltre un miliardo di dollari in North Carolina che creerà almeno 3.000 posti di lavoro. L’annuncio ieri sera ha fatto salire il titolo a Apple sale a Wall Street, dove è avanzata dello 0,26%.
Negli ultimi tre anni gli investimenti di Apple hanno superato l’obiettivo originario di 350 miliardi di dollari fissato nel 2018. Un aumento legato alla crescita di Apple, i cui titoli sono saliti del 200% da quando il piano iniziale di investimenti è stato annunciato nel 2018, e Cupertino ora vale 2.000 miliardi di dollari. L’impegno di Apple arriva mentre il presidente americano Joe Biden ha annunciato nuovi piani per aumentare le tasse sui profitti realizzati dalle grandi aziende fuori dai confini nazionali per spingere progetti infrastrutturali negli Stati Uniti.
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Apple rilascia iOS 14.5, più controllo a privacy e app
L’aggiornamento consente di evitare il tracciamento online
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27 aprile 2021
12:14
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Come da previsione, Apple ha rilasciato l’aggiornamento a iOS 14.5 per i suoi iPhone, a partire dal modello 6S in poi.
Fra le varie novità apportate, quella più attesa riguarda il maggiore controllo sulla privacy degli utenti, realizzato con App Tracking Transparency (ATT). Una svolta che ha mosso molti big dell’hi-tech, in primis Facebook, a denunciare l’impatto negativo che la funzionalità avrà sulle entrate pubblicitarie degli inserzionisti.
Attivando la richiesta al monitoraggio delle app nelle impostazioni degli iPhone, gli utenti riceveranno, all’apertura di una nuova applicazione, un avviso di richiesta sul via libera al tracciamento delle attività online. Se non lo si concede, l’app funzionerà lo stesso ma non raccoglierà informazioni per il cosiddetto IDFA, ‘identifier for advertisers’, l’identificativo con cui gli inserzionisti costruiscono campagne mirate.
Apple ha realizzato un video per spiegare come funziona l’App Tracking Transparency:

Lo sblocco con mascherina – Altra novità di iOS 14.5 è la possibilità di utilizzare il proprio Apple Watch, già connesso all’iPhone, per sbloccare automaticamente lo schermo quando si indossa una mascherina, senza inserire codici o farsi riconoscere tramite Face ID. Al clic sul tasti di accensione del telefono, una vibrazione sul Watch indicherà che l’accesso è avvenuto. Il supporto è per iPhone X e successivi.
Novità per Siri – Con iOS 14.5, Siri non ha più una voce predefinita, ma sarà possibile selezionare quella che si preferisce durante il primo setup del dispositivo; inoltre, chi parla inglese potrà scegliere tra voci più rappresentative delle diversità. Le nuove voci di Siri usano la tecnologia di sintesi vocale neurale (Neural Text to Speech) per offrire una resa estremamente naturale. Anche la voce di Siri in Italia cambia e ora sfrutta questa tecnologia.
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Le emoji Apple – ha approfittato dell’introduzione dell’icona che replica una siringa con il vaccino per aggiungere ulteriori emoji al suo vasto catalogo. Molte puntano sull’inclusione, con coppie di vari genere ed etnie che si baciano e una faccina di donna con la barba. Va in questa direzione anche l’integrazione in varie lingue di Siri, tra cui l’italiano, del motore di linguaggio naturale, che rende la voce dell’assistente molto più simile a quella di un umano ed elimina la selezione di default sulla tonalità femminile.
Altri aggiornamenti del nuovo sistema operativo portano il supporto agli AIrTag negli accessori da aggiungere all’app Dov’è, la compatibilità con i gamepad di Xbox One Series X e PlayStation 5 e il Dual Sim su rete 5G.
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Mosca, maxi multa ad Apple per abuso posizione dominante
Sanzione di 12 milioni di dollari. Lo riporta Ria Novosti
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MOSCA
27 aprile 2021
16:19
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Il Servizio federale russo Antimonopoli ha inflitto una multa di 12 milioni di dollari alla Apple per abuso di posizione dominante: lo fa sapere l’agenzia Ria Novosti. Secondo Interfax, il caso è stato avviato nel 2019 per una denuncia di Kaspersky Lab e nel 2020 il Servizio federale russo Antimonopoli ha riconosciuto la Apple come “compagnia che limita la concorrenza nel mercato della diffusione delle applicazioni”.
Secondo l’agenzia Tass, il colosso di Cupertino intende impugnare la multa.
Intanto, secondo il Financial Times, l’antitrust europeo sarebbe pronto già questa settimana ad accusare formalmente Apple per il suo controllo anticoncorrenziale del suo App store. Ma la presentazione del caso da parte della commissaria Vestager potrebbe ancora slittare. L’indagine è aperta a Bruxelles dal giungo 2019, dopo che la svedese Spotify aveva denunciato Apple all’Antitrust Ue per aver limitato l’accesso ai servizi di streaming musicale dei rivali e imposto una royalty del 30% agli sviluppatori di app. I regolatori europei hanno accolto il ricorso, ritenendo che le pratiche di Apple possano incidere sui consumatori impedendo loro di accedere a una scelta più ampia e a prezzi più bassi. Aprendo l’indagine formale, la Vestager sottolineò come Apple sembrava essere diventata un cosiddetto gatekeeper sulla distribuzione di app e contenuti.

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