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Ultimo aggiornamento 10 Ottobre, 2021, 05:57:07 di Maurizio Barra

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DALLE 23:29 DI LUNEDÌ 04 OTTOBRE 2021

ALLE 05:57 DI DOMENICA 10 OTTOBRE 2021

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Il maltempo si sposta al Sud, tornado e violento temporale a Catania
Declassata l’allerta in Liguria, da rossa a gialla su Genova e Ponente ligure
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04 ottobre 2021
23:29
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Un forte “tornado” seguito da pioggia e grandine si è abbattuto nel centro storico di Catania causando seri danni anche nelle abitazioni e negli esercizi commerciali. Segnalata la presenza di feriti. Diversi gli alberi sradicati e lampioni caduti.
Circonvallazione in tilt per la presenza di alberi sul selciato. Allertati il 118, vigili del fuoco e protezione civile comunale e regionale per gli interventi di soccorso. E’ quanto si legge sulla pagina Fb del Comune che “raccomanda ai cittadini di prestare la massima attenzione e di non uscire di casa se non per motivi d’urgenza”.
Nessuno dei feriti soccorsi, citati dalla pagina Fb del Comune, al momento risulta ricoverato negli ospedali della città, ma ci sarebbero state delle persone contuse. E’ quanto emerso da verifiche della Prefettura, che ha aperto un tavolo di coordinamento degli interventi di soccorso. Il maltempo ha avuto un impatto anche sull’aeroporto dove quattro voli in arrivo sono stati dirottati in altri scali, due dei quali a Palermo e uno a Bari. Numerose sono state le chiamate di intervento alla sala operativa del numero unico 112 per allagamento e danni a immobili, tetti divelti e per le strade bloccate da cadute di alberi e autisti rimasti in panne. Il violento temporale ha colpito anche diversi paesi del Catanese, ed in particolare dell’Etna. A Nicolosi un albero, in piazza Vittorio Emanuele, è caduto danneggiando un mezzo trasporto di disabili dell’associazione Misericordia.
Forte maltempo per tutta la settimana, e da giovedì addirittura previsto rischio alluvioni in parte del Nord e delle regioni adriatiche. Dopo la prima perturbazione che ha provocato numerose esondazioni di fiumi e torrenti tra Liguria e Piemonte, “nel corso della settimana si formerà un pericoloso vortice ciclonico. Fino a domani sarà soprattutto il Centro-nord a essere colpito da precipitazioni a tratti abbondanti, soprattutto sui settori alpini, prealpini e appenninici. Da giovedì – aggiunge – l’ingresso di venti freddi di Bora, Grecale e poi Tramontana innescherà la formazione di un ciclone mediterraneo che dal Nordest si sposterà verso Sud passando per il Mar Tirreno”. Sotto nubifragi e rischio alluvionale, precisa il meteorologo de iLMeteo.it, “si troveranno inizialmente il basso Veneto e l’Emilia Romagna, poi le regioni adriatiche centro-meridionali dall’Abruzzo alla Puglia e la Campania. Con l’arrivo dei venti settentrionali le temperature crolleranno bruscamente su tutte le regioni, anche di 10 gradi nei valori notturni che, quanto meno al Nord, andranno facilmente sotto gli 8 gradi. Infine, nel weekend giungerà un nuovo vortice con altro maltempo e venti forti.
LIGURIA – Allerta declassata da rossa a gialla stamani alle 7 su Genova e il genovesato e sul Ponente ligure dove la forte perturbazione denominata ‘Christian’ è passata, durante la notte, molto più velocemente del previsto lasciando solo deboli precipitazioni che non hanno prodotto alcun effetto al suolo. I venti hanno raggiunto gli 80 km/h con raffiche fino a 100 km/h. L’allerta resterà arancione nel Levante ligure: anche in questa zona della regione non vengono segnalate precipitazioni importanti. Sembra che la perturbazione abbia scaricato tutta la sua potenza solo sul Savonese, dove ieri è stato raggiunto il record storico di precipitazioni che hanno portato frane, allagamenti e di conseguenza la chiusura di tratti autostradali e ferroviari. È stato riaperto alle prime luci con scambio di carreggiata il tratto di A26 tra Ovada e Masone chiuso ieri per uno smottamento. Riaperto anche il casello di Masone in entrambe le direzioni dopo alcune verifiche tecniche. Lo scambio di carreggiata sta provocando al momento 5 km di coda. Coda anche tra Genova Bolzaneto e Bivio A7/A12 Genova-Livorno per traffico intenso.
Riaperte alle 16 le linee Genova-Ovada-Acqui Terme nel tratto Genova-Campoligure e Savona-San Giuseppe-Torino tra Savona e San Giuseppe sull’itinerario via Altare chiuse ieri per il maltempo. Lo comunica Rfi. Proseguono le attività dei tecnici di Rfi di monitoraggio delle zone interessate dal maltempo e di ripristino dei tratti di linea interessati da movimenti franosi o situati nei pressi di torrenti e fiumi.
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Sulla linea Genova-Ovada-Acqui Terme, torna operativo il servizio ferroviario tra Genova e Campo Ligure. Operativa anche la linea Savona-San Giuseppe-Torino via Altare con rallentamento nel tratto vicino al versante franoso.
È temporaneamente chiuso il tratto lungo la strada statale 35 Dei Giovi, nel comune di Ronco Scrivia, in entrambe le direzioni, a causa di una frana nell’area metropolitana di Genova. Sul sito stradale sono caduti fango e detriti. Chiuso, sempre per frana e sempre nel genovese anche un tratto della statale del Turchino, in entrambe le direzioni. Lo si legge in una nota dell’Anas. Sul posto sono presenti il personale di Anas e le Forze dell’Ordine per consentire le operazioni di ripristino e della normale transitabilità appena possibile.
Le zone più colpite dal maltempo che si è abbattuto ieri soprattutto nel Savonese e nell’entroterra di Genova, sono state la Valbormida e le valli Stura e Orba. In totale sono 10 le famiglie fatte sfollare, 1 a Savona, 4 a Rossiglione, 5 a Pontinvrea. I nuclei familiari isolati sono 17 a Savona in zona Santuario e nelle frazioni circostanti, oltre a 5 famiglie a Quiliano. Al momento non si registrano situazioni di pericolo o difficoltà per queste persone. Questo il report redatto da Regione Liguria a poche ore dal cessato stato di allerta. “Abbiamo monitorato costantemente l’evoluzione del maltempo e della situazione in Liguria, per tutta la notte – spiegano il governatore Giovanni Toti e l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – sulla Liguria è caduta una quantità di pioggia davvero rilevante, come testimoniato dai dati che parlano di diversi record superati. Per fortuna il fronte perturbato è passato più velocemente del previsto. Abbiamo registrato purtroppo diversi danni alle vie di comunicazione, frane e allagamenti: per questo fin dalla giornata di ieri la nostra Protezione civile, attivata immediatamente, è al lavoro per intervenire sulle situazioni più critiche”. I Comuni più colpiti sono stati Savona, dove si sono verificati diversi allagamenti causati dall’esondazione del torrente Letimbro, in particolare nella zona del Santuario e Pontinvrea, con l’esondazione dell’Erro. Poi Cairo Montenotte, dove è esondato il Bormida e Rossiglione, isolata per alcune ore. Molte le interruzioni della fornitura di energia elettrica. Circa 100 persone hanno subito l’interruzione della fornitura di acqua a Sassello.
PIEMONTE – Continua a piovere sul Piemonte, dove permane l’allerta rossa per rischio idrogeologico ed idraulico nella zona centro-orientale della regione. Nelle ultime tre ore le precipitazioni, a carattere di rovescio, hanno fatto registrare i picchi più significativi tra Torinese e Biellese. In base alle rilevazioni dell’Arpa, i picchi più significativi sono stati registrati nel Torinese a Graglia (65,2 millimetri, 98 millimetri in 6 ore), Varisella (62,4 mm, 89,6 in 6 ore), e Pian Audi (55,8 mm), mentre nel Biellese a Oropa nelle ultime tre ore sono caduti 49,1 millimetri di pioggia. “Scuole chiuse ad Alessandria” e in numerosi altri centri della provincia, “strade e tratte ferroviarie ancora chiuse tra Piemonte e Liguria”, scrive su Twitter Marco Gabusi, assessore alla Protezione civile della Regione Piemonte che “sta portando soccorso in tutte le zone colpite”. Aperta a Torino la Sala Operativa in modalità H24.
Dall’inizio dell’ondata di maltempo sono 138 le segnalazioni, da 107 Comuni del Piemonte, giunte alle sala operativa della Protezione civile regionale, aperta ininterrottamente dalle ore 14 di ieri. Sono mobilitati oltre 100 volontari del coordinamento regionale, aperti 105 Coc (Centro operativi comunali). Nel frattempo Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) comunica che il fiume Bormida ad Alessandria e il Tanaro a Montecastello sono scesi sotto il livello di guardia.
Per quanto riguarda i fiumi, sempre secondo Arpa, la piena della Bormida è transitata all’idrometro di Alessandria, raggiungendo il colmo alle 2. Il livello è in diminuzione e attualmente al di sotto della soglia di pericolo. Anche il Tanaro a Montecastello, ancora con valori superiori alla soglia di guardia, è in calo. Il Po a Isola Sant’Antonio è in lieve crescita, ma con valori al di sotto del livello di guardia. Nel Piemonte settentrionale il torrente Anza si mantiene stazionario al di sotto del livello di guardia, dopo averlo superato all’una circa. Il Cervo risulta in aumento nelle sezioni di Passobreve e Vigliano, con valori attualmente inferiori al livello di guardia. L’Orco a Spineto, al momento stazionario, ha registrato un incremento significativo superando alle 4:30 il livello di guardia. Fenomeni residui sono previsti da Arpa nelle prossime ore, di debole intensità, sull’alessandrino. Precipitazioni moderate anche sulle zone pedemontane nordoccidentali e settentrionali, localmente forti tra verbano, biellese e torinese ancora per le prime ore del mattino. Da metà mattinata i fenomeni sono attesi in attenuazione, seppur ancora persistenti sul settore settentrionale. Sul resto della regione previste piogge in esaurimento. Attesi ulteriori incrementi dei fiumi, sul tratto terminale del Po a valle della confluenza con il fiume Tanaro. I livelli idrometrici della Bormida e del Tanaro torneranno già nella mattina al di sotto del livello di guardia. Si prevede un aumento del Cervo fino al raggiungimento del livello di guardia e una crescita dei corsi d’acqua del reticolo secondario del biellese e canavese. L’Orco si manterrà stazionario.
Il maltempo si è abbattuto ancora una volta sulla Valle Cervo dove da ieri la pioggia continua a cadere senza sosta. Il torrente che a valle attraversa la città di Biella è in piena, ma al momento non si registrano danni. La Valle, dove nell’alluvione del 2020 si registrarono i disastri più importanti di tutta la provincia di Biella, è comunque tenuta sotto osservazione. Nessun problema particolare nel resto del Biellese, dove i vigili del fuoco hanno dovuto provvedere soltanto allo sgombero di alcune piante abbattute dal maltempo o sono intervenuti con le idrovore per allagamenti di scarsa entità.
È Ovada, nell’Alessandrino, uno dei comuni più colpiti dall’alluvione di ieri che al confine tra Piemonte e Liguria ha fatto cadere quasi un metro di acqua in 24 ore. Ci sono anche problemi legati all’erogazione di acqua potabile che presenta alti valori di torbidità. È attesa un’ordinanza del sindaco Paolo Lantero che fin d’ora invita i concittadini a non utilizzare per scopi alimentari l’acqua che esce dai rubinetti. Sono in corso verifiche della società Gestione Acqua. Problemi anche nella raccolta dei rifiuti: la sede di Econet è poi stata allagata dall’esondazione dell’Orba. Il Coordinamento territoriale del Volontariato di Protezione Civile di Alessandria sta per iniziare gli interventi per il ripristino dell’area del centro sportivo e di quelle delle fabbriche allagate dall’esondazione di ieri del fiume Orba. Alle operazioni partecipano i colleghi di Torino, Biella e Asti. Proprio ieri, una Jeep della Protezione Civile è stata travolta dalla piena durante i soccorsi all’azienda Vezzali. “Stavamo evacuando la zona e portando al sicuro le persone – spiega il coordinatore Andrea Morchio – Improvvisamente, si è rotto un argine e l’acqua è salita rapidamente portandosi via il nostro mezzo. Fortunatamente, gli occupanti sono riusciti a fuggire e mettersi in salvo”.
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VENETO – Tutto era pronto a Venezia, in base alle previsioni meteorologiche, per assistere stamane alla prima alzata di questo inizio d’autunno delle paratoie del Mose a Venezia. Mentre i tecnici si predisponevano ad attivare il complesso meccanismo necessario all’avvio delle procedure di sollevamento, ci ha pensato nella notte il meteo a cambiare la situazione. Le previsioni di marea sono improvvisamente migliorate: da una massima di 110 centimetri elaborata dal Centro Maree del Comune si è scesi ad una di 105 alle 11 di oggi, dato che non rientra più nei parametri previsti per l’innalzamento del Mose. Una marea di 105 centimetri, comunque, comporterà l’allagamento parziale per un paio di ore di Piazza San Marco, dove peraltro sono in corso proprio i lavori di sistemazione delle barriere che in futuro dovranno proteggere dalla corrosione dell’acqua salata la Basilica e i suoi preziosi mosaici bizantini.
L’acqua alta sta riempiendo lentamente Piazza San Marco, a Venezia, dopo che le paratoie del Mose non sono state sollevate perchè le previsioni del tempo indicano un miglioramento delle condizioni meteo e la possibilità che il livello di marea raggiunga i 105 centimetri e non i 110 che invece avrebbero fatto scattare il sistema di paratoie mobili. Il miglioramento non ‘aiuta’ comunque la Piazza, che si trova in uno dei punti più bassi della città lagunare e va sott’acqua con soli 80 centimetri. In questo momento nell’area marciani vi sono circa 20 centimetri d’acqua, con l’eccezione di alcuni punti. La marea sta filtrando lentamente e in misura parziale anche nell’area dei lavori avviati da alcuni giorni per preservare soprattutto il nartece della Basilica di San Marco.
LAZIO – Sono circa un centinaio gli interventi della polizia locale a Roma a causa della forte pioggia della scorsa notte. Le pattuglie hanno provveduto alla messa in sicurezza di alcune aree con chiusura momentanea di strade interessate da allagamenti e caduta rami e alberi, nonché al rilievo di eventuali danni causati dal maltempo. I principali interventi hanno riguardato le zone di Castel Fusano, Primavalle, in particolare Via Pietro Bembo. Inoltre via Guglielmo Marconi, altezza via C. Colombo, Via delle Vigne , Via Roberto Marcolongo, Via Don Primo Mazzolari, Via Clivo di Scauro , Via delle Fornaci e Via Appia Pignatelli. Ancora in atto il servizio di vigilanza e agevolazione della viabilità da parte degli agenti su tutto il territorio capitolino.
Per il maltempo la scorsa notte si è verificata la caduta di cavi dell’alta tensione nella zona di Civitavecchia. È accaduto in via Tirso dove sono intervenuti alle 00.30 i vigili del fuoco di Civitavecchia, alla presa con una nottata impegnativa con numerosi interventi. Probabilmente a causa delle avverse condizioni meteo i cavi sono caduti in via Tirso e nel sottostante raccordo autostradale che collega il porto a Viterbo. Gli uomini della caserma Bonifazi, coadiuvati dalla polizia stradale e da una volante del commissariato, hanno bloccato le strade per evitarne l’avvicinamento.
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Il personale Enel e Terna ha provveduto a verificare la mancanza di tensione. Successivamente, messa in sicurezza l’area, verso le 4, i Vigili del fuoco hanno dovuto rispondere ad altri interventi dovuti alla forte pioggia.
Trenitalia informa in una nota che la circolazione ferroviaria è sospesa dalle 1.50 di questa notte sulla linea Roma-Napoli, via Formia (FL7) nel tratto fra Roma Casilina e Latina, e sulla linea Roma-Nettuno (FL8) per danni provocati dal maltempo. Durante il forte temporale un fulmine ha provocato l’incendio di una cabina cavi nei pressi di Torricola, con conseguenti danni agli impianti di circolazione dei treni. I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) sono intervenuti nella notte per verificare le condizioni dell’infrastruttura e sono al lavoro per ripristinare le condizioni di sicurezza e riattivare la circolazione. In corso la riprogrammazione dell’offerta commerciale con deviazione del traffico via Cassino e attivato un servizio di bus sostitutivi tra le stazioni di Roma Termini e Latina e tra Roma Termini e Nettuno. Predisposti i servizi di Smart Caring e attivato il servizio di Customer Care nelle stazioni di Roma Termini, Campoleone, Nettuno, Aprilia e Latina.
“Il Centro Funzionale Regionale rende noto che il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso oggi l’avviso di condizioni meteorologiche avverse con indicazione che dal mattino di domani, mercoledì 6 ottobre 2021, e per le successive 12-18 ore si prevedono sul Lazio: precipitazioni isolate, anche a carattere di rovescio o breve temporale specie sui settori orientali. Il Centro Funzionale Regionale ha effettuato la valutazione dei Livelli di Allerta/Criticità e ha pertanto inoltrato un bollettino con allerta gialla per criticità idrogeologica e criticità idrogeologica per temporali su Bacino Medio Tevere, Appennino di Rieti, Aniene e Bacino del Liri. La Sala Operativa Permanente della Regione Lazio ha diramato l’allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza. Si ricorda, infine, che per ogni emergenza la popolazione potrà fare riferimento alle strutture comunali di Protezione civile alle quali la Sala Operativa Regionale garantirà costante supporto”. Lo comunica in una nota la Protezione Civile del Lazio.
CAMPANIA – Una stazione allegata con conseguente interruzione di una tratta ferroviaria, partenze soppresse e inevitabili ritardi. Il maltempo che sta interessando la Campania, sta creando forti problemi ai pendolari che si servono dei treni della Circumvesuviana. Come annunciato dall’Ente Autonomo Volturno, ”causa allagamento della stazione di Scafati (Salerno), al momento la circolazione sulla tratta Pompei santuario-Poggiomarino è interrotta. I treni in programma da Poggiomarino partono da Pompei”. Soppressi i treni delle 6.49 da Scafati verso Poggiomarino e quello delle 8.04 sulla tratta inversa. Cancellati anche i convogli delle 7.47 in partenza da Napoli verso Poggiomarino e quello delle 9.16 diretto da Poggiomarino a Napoli. Soppressione anche per i treni delle 8 che da Napoli era diretto a Sorrento e quello programmato alle 10 da Sorrento verso il capoluogo campano.
TOSCANA –  In Toscana codice giallo per mare agitato sull’Arcipelago e sulla costa centro settentrionale fino alla serata di oggi, martedì 5 ottobre. E’ quanto stabilito in base al bollettino emesso dalla Sala unificata della protezione civile regionale. Sono possibili anche temporali isolati un po’ su tutta la Toscana dalla sera di oggi e nella giornata di mercoledì 6 ottobre.   SEGUI IL METEO IN TEMPO REALE   PIEMONTE   POLITICA

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Uccide una donna e ne ferisce altre due, erano al tavolo insieme
L’accoltellatore è Medhi Hounafi, 34 anni, la vittima Carmen De Giorgi, 44 anni
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TORINO
05 ottobre 2021
09:43
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Accoltella una donna, uccidendola, e ne ferisce altre due. È accaduto nella notte in un bar di Lusena San Giovanni, nel Pinerolese, dove i carabinieri hanno arrestato un uomo, un 34enne di origini marocchine.
Il delitto nel bar Primavera, in via I Maggio. Non sono noti, al momento, i motivi del gesto.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, il 34enne era seduto al tavolo con la vittima, una donna di 44 anni, e le due amiche che erano con lei, ferite in modo non grave. L’uomo, dopo che la donna avrebbe respinto alcune avances, l’ha colpita alla schiena, ferendo le altre che avevano cercato di difenderla. Poi è fuggito. A dare l’allarme sono stati i clienti del locale; i carabinieri di Pinerolo hanno fermato l’uomo in strada, non troppo lontano dal locale di via I Maggio.
L’accoltellatore è Medhi Hounafi, 34 anni, la vittima Carmen De Giorgi, 44 anni. Secondo i carabinieri, dunque, i due si conoscevano.
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In fiamme deposito Atac a Roma, 30 bus distrutti
Incendio sulla via prenestina, nessun ferito
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ROMA
05 ottobre 2021
08:54
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Un incendio si è sviluppato nella notte nel deposito dell’Atac, l’azienda municipalizzata dei trasporti pubblici, sulla via Prenestina a Roma. Nel rogo sarebbero andati distrutti 30 autobus, la maggior parte dei quali a metano.
Non ci sono persone coinvolte. L’incendio è scoppiato per cause ancora da accertare attorno alle 4.30 ed è stato messo sotto controllo dai vigili del fuoco.
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Un adolescente su 7 ha un disturbo mentale
A lanciare l’allarme è l’Unicef
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05 ottobre 2021
09:03
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Più di un adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato e tra questi 89 milioni sono ragazzi e 77 milioni ragazze. Un disagio che a volte può diventare insopportabile e che porta quasi 46.000 adolescenti ogni anno a togliersi la vita ogni anno, più di uno ogni 11 minuti.
A lanciare l’allarme è l’Unicef attraverso il rapporto “La Condizione dell’infanzia nel mondo – Nella mia mente: promuovere, tutelare e sostenere la salute mentale dei bambini e dei giovani”, presentato oggi.
L’ansia e la depressione rappresentano il 40% dei disturbi mentali diagnosticati e i tassi in percentuale sono più alti in Medio Oriente e Nord Africa, in Nord America e in Europa Occidentale. In alcuni casi il disagio mentale è tale che da lasciare i giovani con la sensazione di non avere una via di uscita. E così il suicidio è, nel mondo, una fra le prime cinque cause di morte fra i 15 e i 19 anni ma in Europa occidentale diventa la seconda, con 4 casi su 100.000, dopo gli incidenti stradali.
Le problematiche di salute mentale diagnosticate, tra cui ADHD, ansia, autismo, disturbo bipolare, disturbo della condotta, depressione, disturbi alimentari e schizofrenia, danneggiano i bambini e anche la società nel suo insieme. Una nuova analisi della London School of Economics presente nel rapporto indica che il mancato contributo alle economie a causa dei problemi di salute mentale che portano a disabilità o morte tra i giovani è stimato in quasi 390 miliardi di dollari all’anno.
A fronte di questo, “i governi stanno investendo troppo poco per affrontare questi bisogni fondamentali”, ha dichiarato il direttore generale dell’Unicef Henrietta Fore. A livello globale, infatti, agli interventi per la salute mentale viene destinato circa il 2% dei fondi governativi per la salute.
“Troppo poco rispetto alle necessità”, mette in guardia il rapporto.
Un giovane su 5 tra i 15 e i 24 anni dichiara di sentirsi spesso depresso o di avere poco interesse nello svolgimento di attività. E i giovanissimi “potrebbero sentire per molti anni a venire l’impatto del Covid-19 sulla loro salute mentale e sul loro benessere”. A stimare il costo psicologico della pandemia sono i primi risultati di un sondaggio condotto dall’Unicef e da Gallup in 21 paesi e presentato all’interno del nuovo rapporto Unicef “La Condizione dell’infanzia nel mondo – Nella mia mente: promuovere, tutelare e sostenere la salute mentale dei bambini e dei giovani”, presentato oggi.
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Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Unicef, a livello globale, almeno 1 bambino su 7 è stato direttamente colpito dai lockdown, mentre più di 1,6 miliardi di bambini hanno perso parte della loro istruzione a causa delle chiusure delle scuole. L’interruzione della routine, dell’istruzione, delle attività ricreative, così come la preoccupazione per il reddito familiare e la salute, spiega il rapporto, rende molti giovani spaventati, arrabbiati e preoccupati per il loro futuro. “Sono stati 18 lunghi mesi per tutti noi, specialmente per i bambini. Con il lockdown – ha dichiarato il direttore generale dell’Unicef Henrietta Fore – a livello nazionale e le restrizioni di movimento legate alla pandemia, i bambini hanno trascorso anni indelebili della loro vita lontano dalla famiglia, dagli amici, dalle aule, dal gioco, elementi chiave dell’infanzia stessa”. Non solo. L’impatto della pandemia sulla salute mentale “è solo la punta dell’iceberg. Anche prima della pandemia – conclude – troppi bambini erano gravati dal peso di problemi non affrontati di salute mentale”.
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Polizia sgomina gang del ‘Barrio’, arresti
Membri sono salvadoregni, contestata associazione per delinquere
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MILANO
05 ottobre 2021
09:36
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Una ventina di salvadoregni residenti in Italia sono stati tratti in arresto o sottoposti agli arresti domiciliari a seguito di un’indagine della Polizia di Stato che ha portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano dove si contesta tra l’altro alla presunta banda, denominata ‘Barrio 18’, l’associazione per delinquere.
Nell’operazione sono impiegati circa 100 agenti, tra cui personale delle squadre mobili di Milano, Trento, Bergamo, Pavia ed equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Lombardia.

Le indagini sono partite dall’aggressione a coltellate, in pieno giorno, a un membro di una gang rivale, l’MS-13, avvenuto su un autobus pubblico, che destò scalpore.
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Terremoto su confine Italia Svizzera, sospesi treni
Dalle 8.20 alle 9.40, poi ripresa circolazione
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AOSTA
05 ottobre 2021
10:06
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Alle 7,39 di questa mattina c’è stata una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 con epicentro a 8 chilometri di profondità nel ghiacciaio dell’Arolla, al confine fra Italia e Svizzera. La scossa è stata avvertita in molti comuni della Valle d’Aosta.
Altre due scosse di minore intensità hanno interessato la zona: alle 6,09 (ML 2.5) e alle 7,41 (ML 2.3). I dati sono riportarti sul sito dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia.
A seguito del terremoto dalle 8,20 alle 9.40 il traffico ferroviario è stato sospeso in via precauzionale per verifiche tecniche sulla tratta Aosta -Torino, poi è ripreso regolarmente.
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Maltempo: allagamenti e alberi caduti a Roma
Circa cento interventi dei vigili nella notte
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ROMA
05 ottobre 2021
10:09
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Sono circa un centinaio gli interventi della polizia locale a Roma a causa della forte pioggia della scorsa notte. Le pattuglie hanno provveduto alla messa in sicurezza di alcune aree con chiusura momentanea di strade interessate da allagamenti e caduta rami e alberi, nonché al rilievo di eventuali danni causati dal maltempo.
I principali interventi hanno riguardato le zone di Castel Fusano, Primavalle, in particolare Via Pietro Bembo. Inoltre via Guglielmo Marconi, altezza via C. Colombo, Via delle Vigne , Via Roberto Marcolongo, Via Don Primo Mazzolari, Via Clivo di Scauro , Via delle Fornaci e Via Appia Pignatelli. Ancora in atto il servizio di vigilanza e agevolazione della viabilità da parte degli agenti su tutto il territorio capitolino.
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Maltempo: migliora situazione Piemonte, ma è allerta dighe
Nell’Alessandrino evacuate 55 persone,19 bloccate da smottamento
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TORINO
05 ottobre 2021
10:41
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Situazione in via di netto miglioramento sul fronte del maltempo in Piemonte. Dall’analisi della Sala regionale della Protezione civile, aperta ieri per monitorare l’allerta rossa, il Tanaro e il Bormida sono al di sotto il livello di guardia.
Sono 138 in tutto le segnalazioni giunte da 107 Comuni, dove opera un centinaio di volontari del Coordinamento regionale; 105 i Centri operativi comunali aperti.
Sono state 55, ieri, le persone evacuate prudenzialmente nell’Alessandrino, mentre si sta lavorando per interrompere l’isolamento di 19 persone rimaste bloccate da uno smottamento a Molare (Alessandria), in frazione Olbicella.
Sul resto della Regione, sempre secondo la Sala regionale della Protezione civile, sono state attivate le fase di allerta per la diga di Gurzia (Torino), e quella di preallerta per le dighe di Ceppo Morelli (Vco), Sessera (Biella), San Nicolao (Torino) e Melezet (Torino). Restano diverse interruzioni alle strutture viarie e risulta ancora chiuso il ponte sul Bormida ad Alessandria. Riaperta invece la A26 in entrambe le direzioni.
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Tolse il telefono ad un fotografo, Gerini a processo a Trani
Durante una lite tra l’attrice e l’ex compagno con un paparazzo
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BARI
05 ottobre 2021
10:43
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Claudia Gerini è a giudizio per furto del telefonino di un fotografo dinanzi al Tribunale di Trani assieme all’ex compagno, il produttore 33enne Andrea Prete. Ieri è cominciato il processo scaturito da una lite che i due fidanzati ebbero nell’aprile del 2017 con il fotografo Maurizio Sorge dopo una “paparazzata” fatta sul lungomare di Bisceglie.

Nel corso dell’udienza la difesa dell’attrice ha chiesto al giudice il rito abbreviato. La notizia è pubblicata da Repubblica-Bari.
Secondo l’accusa, Gerini e Prete avrebbero sottratto il telefonino a Sorge dopo che questi aveva scattato loro delle fotografie e registrato un video mentre facevano jogging sul lungomare. I fatti risalgono al 2017 quando l’attrice si trovava in Puglia per alcune repliche dello spettacolo ‘Storie di Claudia’, che a Bisceglie è andato in scena al teatro Garibaldi.
Dopo aver capito di essere fotografati, tra i due fidanzati e Sorge c’era stato un battibecco culminato poco dopo, vista l’insistenza del fotografo, con un’accesa discussione che il fotografo aveva video-ripreso con il suo telefonino posizionato sul cruscotto della sua auto. Quando Gerini e il fidanzato si accorsero di essere ripresi si sarebbero impadroniti del telefono.
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Alluvione Genova, concessi servizi sociali a ex sindaco Vincenzi
Aveva patteggiato pena di 3 anni per alluvione 2011
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GENOVA
05 ottobre 2021
10:46
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Il tribunale di Sorveglianza di Genova ha concesso l’affidamento ai servizi sociali all’ex sindaco di Genova Marta Vincenzi. L’ex prima cittadina, difesa dall’avvocato Stefano Savi, aveva patteggiato una pena di tre anni per l’alluvione avvenuta a Genova nel 2011 che era costata la vita a sei donne, di cui due bambine.
Anche il sostituto procuratore generale Enrico Zucca aveva dato parere favorevole.
Subito dopo la prima udienza il giudice Clara Guerello si era astenuta per un possibile conflitto d’interesse visto che i genitori, che avevano subito un danno al negozio in quell’aluvione, avevano provato a costituirsi parte civile ma la richiesta era stata respinta.
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Femminicidio: madre ragazza uccisa, fondazione in ricordo figlia
“Per aiutare tante altre ragazze a difendersi”
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CACCAMO
05 ottobre 2021
10:56
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Vuole creare una fondazione in ricordo della figlia per aiutare tante altre ragazze a difendersi e e allontanarsi subito da amici tossici che possono solo devastare una vita. Una battaglia contro la violenza sulle donne da portare avanti tutti i giorni nelle scuole, per strada, facendo rete tra le associazioni.
Una lotta non solo legata alla cronaca. Iana Brancato, la mamma di Roberta Siragusa insieme al marito e alcuni volontari trascorre alcune ore della giornata nel luogo dove la figlia è stata uccisa per realizzare un giardino per non dimenticare quanto è successo a Caccamo la notte tra il 23 e il 24 gennaio.
Secondo l’accusa Pietro Monreale uccise e bruciò il corpo della ragazzina di 17 anni per poi abbandonarlo in un burrone.
E la madre in attesa del processo ha scritto un lungo post su Facebook ricordando la figlia e rivolgendosi all’ex fidanzato che si trova in carcere. “Vorrei avere piena fiducia nella giustizia, ma ci sono dubbi che angosciano le mie notti – riporta il Giornale di Sicilia – La strada per il perdono è lontana, perché non si può perdonare chi non si fa neanche carico delle proprie responsabilità”. La donna, in un post pubblicato sulla pagina “Giustizia e Verità per Roberta Siragusa”, si rivolge all’ex fidanzato della figlia Pietro Morreale, che si trova in carcere, imputato di omicidio aggravato e occultamento di cadavere: “Lei, che hai fatto diventare immortale deve essere ricordata anche come martire di un amore che tu non meritavi”.
Mamma Brancato parla di “un’altra tortura in tutta questa tragedia” con riferimento al fatto che Morreale, accusato di aver ucciso e bruciato il cadavere di quella che era la sua fidanzata, non abbia ancora dichiarato la sua colpevolezza: “L’unica cosa che ti auguro, che tu oltre mia figlia, non debba avere più vita, neanche se dovessi uscire a cinquant’anni.
Dovrai essere riconosciuto e ricordato solo per quello che hai fatto, solo per quello che mi hai tolto. Neanche la peggiore delle pene restituirebbe ai miei occhi il volto di mia figlia”.
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Covid: dopo focolaio Comune Sardegna ripiomba nel lockdown
Villamassargia, nel Sulcis, stop spostamenti e negozi chiusi
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CAGLIARI
05 ottobre 2021
10:56
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Mentre la Sardegna registra 280 casi per 100mila abitanti e l’Rt più basso d’Italia, 0.62, c’è un Comune del sud dell’Isola che torna in lockdown: è Villamassargia, poco meno di 3.500 abitanti nel Sulci Iglesiente.
IL territorio comunale ripiomba in zona rossa con uniordinanza del sindaco dopo che è stata registrata “l’espansione di focolai con un numero di contagiati pari a 34 rispetto a quelli riscontrati nell’intero territorio del Sulcis Iglesiente pari complessivamente a 94”.
Da qui la decisione della sindaca Debora Porrà di imporre misure di contenimento stringenti “limitando tutti gli spostamenti non strettamente necessari per lavoro, lo studio o salute e tutte le occasioni di assembramenti, così come previste nelle cosiddette zone rosse, per un periodo non inferiore a ulteriori 10 giorni”.
Si potrà uscire di casa solo con mascherina obbligatoria e autocertificazione e viene istituito il coprifuoco dalle 22 alle 5 del giorno successivo. Chiusi tutti gli esercizi commerciali, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (comprese farmacie, parafarmacie, edicole e tabacchi), stop ad eventi e manifestazioni civili e religiose, Consentiti gli spostamenti necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti previsto dalla normativa ed è consentito, a un solo componente del nucleo familiare, per non più di una volta al giorno, lo spostamento per gli interventi necessari alla tutela delle produzioni vegetali e degli animali da cortile o allevati.
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Inchiesta Regio Torino, 2 patteggiamenti e Guenno a giudizio
Per accusa corista avrebbe favorito nomina sovrintendente
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TORINO
05 ottobre 2021
11:03
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Ci sarà uno processo a Torino per questioni collegate alla nomina di William Graziosi a sovrintendente del Teatro Regio. Il gup Stefano Sala ha rinviato a giudizio Roberto Guenno, un corista che, secondo la procura, sfruttando le proprie conoscenze all’interno del Movimento 5 Stelle e le relazioni con la sindaca Chiara Appendino, sarebbe riuscito a favorire la nomina di Graziosi ottenendo in cambio una promozione.
L’appuntamento in aula è per il 10 novembre 2022.
Oggi al termine dell’udienza preliminare gli imprenditori Priscilla Alessandrini e Andrea Paolo Maulini, chiamati in causa per un’altra vicenda, hanno patteggiato rispettivamente 6 e 12 mesi di reclusione. Per Graziosi, così come per Alessandro Ariosi, manager di celebrità nel mondo della musica lirico sinfonica, è stato disposto il trasferimento del fascicolo all’autorità giudiziaria di Ancona per ragioni di competenza territoriale.
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Covid: 93 nuovi positivi in Alto Adige
Calano i ricoveri totali, 107 i guariti nelle ultime 24 ore
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BOLZANO
05 ottobre 2021
11:05
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Altri 93 casi di positività al Covid-19 sonbo stati accertati dai laboratori dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige nelle ultime 24 ore. In particolare, 43 sono stati rilevati sulla base di 990 tamponi pcr (271 dei quali nuovi test) e 50 sulla base di 7.601 test antigenici.

Mentre non vengono segnalati nuovi decessi provocati dall’infezione, diminuisce il numero totale dei pazienti Covid-19 ricoverati, che sono 33, ma aumenta di uno quello dei pazienti assistiti in terapia intensiva che ora sono 6. Nei normali reparti ospedalieri vengono curati 27 pazienti (4 in meno). Inoltre, sono sempre 3 i pazienti in isolamento nelle strutture di Colle Isarco e Sarnes. Le persone in quarantena o in isolamento domiciliare sono 1.798 (5 in meno), mentre i guariti totali sono 77.112 (107 in più).
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Crolla muro a Calenzano, passante sotto macerie, in ospedale
Ricerche dei pompieri per escludere che ci siano altre persone
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FIRENZE
05 ottobre 2021
11:19
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Una persona è rimasta ferita nel crollo di un muro a Calenzano (Firenze), in via del Dietro Poggio. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure a una passante di 49enne già trasferita in ospedale.
Secondo quanto ricostruito, quando è stata colpita dai detriti stava camminando lungo la strada. Il crollo ha interessato un muro di contenimento di un terreno lungo circa 60 metri ed alto due metri e mezzo. La strada, solitamente dedicata solo al transito di ciclisti e pedoni, di recente era stata aperta anche al traffico veicolare a causa di lavori che interessavano la viabilità della zona. Le squadre dei vigili del fuoco sono al lavoro per verificare che non siano rimaste coinvolte altre persone e per questo motivo stanno intervenendo anche mezzi meccanici per la rimozione veloce delle macerie dai comandi di Firenze e Prato.
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Spara alle persone con carabina ad aria compressa, 2 feriti
A Signa Cc denunciano 20enne, mirava a frequentatori di giardino
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FIRENZE
05 ottobre 2021
11:24
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Si affaccia alla finestra della camera e spara ai passanti in strada con una carabina ad aria compressa, ferendone in modo lieve due, fra cui un nonno che portava a spasso il nipotino. E’ successo a Signa (Firenze) dove un 20enne è stato bloccato e denunciato dai carabinieri per danneggiamento e lesioni aggravate.
Sequestrati l’arma, in vendita libera, e le munizioni. A lui i carabinieri sono arrivati dopo alcuni giorni di indagini, avviate dopo segnalazioni dei cittadini. Risultava che sempre di sera, col buio, venivano sparati diversi colpi contro le persone che andavano in un giardino pubblico.
Oltre agli spari tirati alle persone che si ritrovavano nel giardino pubblico, che hanno causato due feriti lievi, fra cui l’anziano nonno, in un’altra circostanza lo stesso 20enne avrebbe esploso colpi contro la finestra di un’abitazione vicina alla sua. In questo caso il proprietario aveva trovato piombini da sparo conficcati nell’infisso in legno di un avvolgibile.
I carabinieri hanno individuato l’edificio da dove si appostava il tiratore e la finestra da cui partivano gli spari con un esame balistico, confrontando le traiettorie tra loro in base ai bersagli raggiunti. La carabina e le munizioni sono state trovate nella camera del giovane denunciato.
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Svastica contro candidato sindaco nel sud Sardegna
Pahler è di origini tedesche, minaccia su mastello rifiuti
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SERRAMANNA
05 ottobre 2021
11:26
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Una svastica disegnata nel coperchio del mastello della carta fuori dalla sua abitazione nel sud Sardegna. Per Carlo Pahler, candidato sindaco di Serramanna alle prossime elezioni comunali – che nell’Isola si tengono il 10 e l’11 ottobre -, una brutta sorpresa.
Soprattutto perché il simbolo nazista potrebbe essere legato alle origini tedesche del cognome dell’aspirante primo cittadino.
“Penso che sia legato a questo – spiega – sto andando in caserma a sporgere denuncia. Ma più che portare in tribunale chi ha fatto questo vorrei parlare con questa persona e cercare di capire il motivo di questo gesto. Probabilmente non si è reso conto di quello che faceva”.
Pahler ha diffuso su Facebook anche la foto del mastello “imbrattato” aggiungendo un commento: “Qualcuno stanotte ha voluto lasciare un segno.
Sono dispiaciuto, lo dico con onestà. E’ un gesto vile nei miei confronti e in quelli della mia famiglia”.
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‘Baby gang’ rapina tredicenni a una sagra, 5 denunciati
Nel Parmense, identificati dalle indagini dei carabinieri
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PARMA
05 ottobre 2021
11:26
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Fanno parte di una ‘baby gang che il 19 settembre, in occasione della sagra della Croce di Collecchio (Parma), aveva circondato e aggredito un gruppo di tredicenni per rapinare portafogli e cellulari. Il raid aveva permesso al ‘branco’ di fuggire con il portafoglio di una delle vittime prese di mira senza che nessuno dei tanti presenti intervenisse.

Il gruppo di giovani rapinatori è stato però individuato dai carabinieri dopo una lunga indagine, resa difficile anche dal fatto che nessuno aveva segnalato l’aggressione al 112. Solo quando i genitori delle vittime sono andati in caserma per sporgere denuncia sono iniziati gli accertamenti.
Gli autori della rapina sono cinque minorenni, tutti di età compresa tra i 15 e i 16 anni già gravati da diversi precedenti di polizia, e residenti in provincia di Parma. A loro carico è scattata una denuncia alla Procura minorile per rapina aggravata in concorso. Alcuni dei denunciati pochi giorni dopo, sabato 25 settembre sempre al luna park della sagra, si erano resi protagonisti anche di una rissa. In quel caso i carabinieri erano intervenuti immediatamente denunciando sei ragazzi.
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Rubata bici a ciclista ferito a Palermo, una denuncia
Indagine condotte dai carabinieri attraverso videosorveglianza
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PALERMO
05 ottobre 2021
11:38
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Dopo avere assistito a un incidente stradale, nella zona di Falsomiele a Palermo, con un ciclista di 60 anni rimasto gravemente ferito, approfittando del momento di confusione, ha rubato, secondo gli investigatori, la bicicletta, una costosa “mountain bike” rimasta incustodita, caricandola sulla sua auto e dandosi alla fuga. I carabinieri hanno denunciato un uomo di 55 anni con l’accusa di furto aggravato.

La indagini sono state condotte anche attraverso la visione delle immagini del sistema di videosorveglianza. Nella perquisizione in casa del 55enne eseguita dai militari è stata ritrovata in sole 48 ore la bici, poi restituita al legittimo proprietario.
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Marito accoltella moglie e poi si ferisce con stessa arma
La vittima all’ospedale di Ancona, lui in stato di fermo
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ANCONA
05 ottobre 2021
11:51
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Un uomo ha accoltellato la moglie all’addome e ha poi rivolto l’arma contro se stesso. E’ successo stamane, intorno alle 6:30, nel territorio di Moie di Maiolati Spontini (Ancona).
Il movente sarebbe passionale: la donna è stata trasportata in condizioni gravissime in eliambulanza all’ospedale di Torrette di Ancona e sottoposta ad un intervento chirurgico. La prognosi è riservata e lei è in pericolo di vita.
Molto più superficiali le ferite del marito, che è stato trasportato anche lui all’ospedale di Ancona. E’ in stato di fermo e viene sentito dal pm Irene Bilotta. In casa c’erano anche i due figli piccoli della coppia, che non avrebbero assistito al fatto. Indagano i carabinieri di Jesi.
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Grazie a notaio e Gdf stop a liquori e vini illegali, arresti
9 indagati tra Napoli e Caserta, sigilli a beni per 1,7 milioni
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NAPOLI
05 ottobre 2021
12:01
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Erano usciti dalla porta per rientrare dalla finestra ma non avevano fatto i conti con la solerzia di un notaio che, insospettito, ha segnalato all’antiriciclaggio la compravendita di una società già finita sotto indagine dando il via a una serie di controlli dei finanzieri. E, con il meccanismo illecito che gli indagati avevano messo in piedi, grazie al quale riuscivano a non pagare le accise e iva sull’alcol, la ditta era diventata leader nazionale, e non solo, nel mercato dei prodotti alcolici.

Sono nove le persone, tra cui quattro fratelli imprenditori “recidivi”, individuate e accusate dalla Procura di Napoli Nord e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, all’autoriciclaggio, al contrabbando di prodotti alcolici, all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, omessa dichiarazione dei redditi, evasione dell’accisa e trasferimento fraudolento di valori.
Le fiamme gialle hanno notificato, complessivamente, quattro arresti ai domiciliari, tre divieti di dimora nelle province di Napoli e Caserta e, a due commercialisti, altrettanti misure interdittive di un anno.
Eseguito anche un decreto di sequestro, di denaro, quote societarie e beni mobili e immobili, da circa 1,7 milioni di euro. I sigilli della GdF riguardano, tra l’altro, una importante distilleria a Pastorano (Caserta), una sua succursale a Capodrise (Caserta), auto di pregio, diversi orologi Rolex e, a casa di alcuni indagati, ingenti somme di denaro contante, anche 200mila euro, impacchettate e contrassegnate.
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Covid: in Alto Adige le salsicce per i neo vaccinati
Il Vaxbus fa tappa al birrificio Forst vicino Merano
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BOLZANO
05 ottobre 2021
12:10
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Prima il vaccino anti-Covid, poi uno spuntino con la Weißwurst (la salsiccia bianca dell’Oktoberfest), il tipico pane Brezen e una birra analcolica: è il programma messo a punto dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige per la prossima tappa del Vaxbus che, venerdì 8 ottobre, dalle 10 alle 17.30, si fermerà davanti al birrificio Forst di Foresta/Lagundo, vicino Merano.
Proprio il birrificio offrirà a tutti coloro che si sottoporranno alla vaccinazione la piccola merenda, sull’esempio del comune di Aue-Bad Schlema, cittadina della Sassonia, in Germania, che, un paio di mesi fa, aveva incentivato con successo la partecipazione alla campagna vaccinale a suon di Bratwurst, la salsiccia arrostita.
“Non è solo il decreto Draghi – sottolinea l’Azienda sanitaria – che prevede la vaccinazione per tutti i lavoratori a partire dal 15 ottobre, che dovrebbe spingere i non vaccinati a sottoporsi al vaccino e proteggersi: la variante delta, attualmente dilagante, contagia soprattutto i giovani, che spesso peggiorano rapidamente. Non è un caso che tutte le pazienti e tutti i pazienti attualmente ricoverati in terapia intensiva con Covid non siano vaccinati”.
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Nobel Fisica a Giorgio Parisi per studi sistemi complessi
Scienziato italiano divide il premio con Manabe e Hasselmann
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05 ottobre 2021
12:24
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Il Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato all’italiano Giorgio Parisi, fisico teorico dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei. Parisi è stato premiato per le sue ricerche sui sistemi complessi.
Giorgio Parisi divide il premio Nobel per la Fisica a metà con Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann. I due ricercatori hanno avuto il riconoscimento per le loro ricerche su modelli climatici e il riscaldamento globale. “È una giornata storica per l’Italia e per questo voglio dire un grande Grazie a Giorgio Parisi. Credo di poterlo fare a nome di molti”: è il commento del ministro dell’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa, subito dopo l’assegnazione del Nobel per la Fisica a Giorgio Parisi.
Finora sono 20 i Nobel assegnati a italiani fin dalle origini del premio. Dei 20 riconoscimenti, 12 sono quelli scientifici e di questi 5 quelli per la Fisica, 6 per la Medicina e uno per la Chimica. Fra i 20 premiati le donne solo due: Grazia Deledda, per la Letteratura nel 1926, e Rita Levi Montalcini, per la Medicina 60 anni più tardi, nel 1986. L’ultimo Nobel a un ricercatore nato in Italia è quello del 2007 a Mario Capecchi, attivo negli Usa, ma per risalire a un ricercatore italiano che ha svolto in Italia la maggior parte del lavoro bisogna risalire a 62 anni fa, al Nobel per la Chimica assegnato nel 1959 a Giulio Natta.
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Vaccini: Lombardia, pronti a terza dose per tutti
Moratti, da 7/10 anti-Covid e anti influenzale insieme a over 80
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MILANO
05 ottobre 2021
12:31
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“Ema ha approvato la terza dose agli over 18. Regione è pronta sulla base delle indicazioni che riceveremo dal Ministero della Salute e dalla struttura commissariale diretta dal generale Figliuolo, con un richiamo a partire dal sesto mese dopo la seconda dose”.
Lo ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare della Lombardia, Letizia Moratti, in una conferenza stampa organizzata sull’andamento e la prosecuzione della campagna vaccinale. “Da giovedì – ha aggiunto Moratti -, negli hub ci sarà la possibilità per gli over 80 e gli immunocompromessi, di somministrare l’anti Covid unito al vaccino anti influenzale per gli over 80”.
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Maltempo: Regione Liguria, 10 famiglie sfollate e 21 isolate
Danni a vie comunicaione, P.Civile al lavoro su criticità
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GENOVA
05 ottobre 2021
12:32
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Le zone più colpite dal maltempo che si è abbattuto ieri soprattutto nel Savonese e nell’entroterra di Genova, sono state la Valbormida e le valli Stura e Orba. In totale sono 10 le famiglie fatte sfollare, 1 a Savona, 4 a Rossiglione, 5 a Pontinvrea.
I nuclei familiari isolati sono 17 a Savona in zona Santuario e nelle frazioni circostanti, oltre a 5 famiglie a Quiliano. Al momento non si registrano situazioni di pericolo o difficoltà per queste persone. Questo il report redatto da >Regione Liguria a poche ore dal cessato allerta.
“Abbiamo monitorato costantemente l’evoluzione del maltempo e della situazione in Liguria, per tutta la notte – spiegano il governatore Giovanni Toti e l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – Sulla Liguria è caduta una quantità di pioggia davvero rilevante, come testimoniato dai dati che parlano di diversi record superati. Per fortuna il fronte perturbato è passato più velocemente del previsto.
Abbiamo registrato purtroppo diversi danni alle vie di comunicazione, frane e allagamenti: per questo fin dalla giornata di ieri la nostra Protezione civile, attivata immediatamente, è al lavoro per intervenire sulle situazioni più critiche”. I Comuni più colpiti sono stati Savona, dove si sono verificati diversi allagamenti causati dall’esondazione del torrente Letimbro, in particolare nella zona del Santuario e Pontinvrea, con l’esondazione dell’Erro. Poi Cairo Montenotte, dove è esondato il Bormida e Rossiglione, isolata per alcune ore. Molte le interruzioni della fornitura di energia elettrica.
Circa 100 persone hanno subito l’interruzione della fornitura di acqua a Sassello.
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Inchiesta università: 33 indagati, anche Massimo Galli
Assieme a infettivologo del Sacco altri 23 docenti sotto accusa
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MILANO
05 ottobre 2021
12:33
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C’è anche l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli tra i docenti indagati nell’inchiesta della procura di Milano su presunte iscrizioni e nomine irregolari per un episodio di turbativa e falso ideologico. Da questa mattina sono in corso perquisizioni e acquisizioni di documenti da parte dei carabinieri del Nas di Milano nell’ambito di una inchiesta ordinata dal pm Luigi Furno e dall’aggiunto Eugenio Fusco nei confronti di 33 persone, tra cui 24 docenti delle università del capoluogo lombardo, Pavia, Torino, Roma e Palermo su irregolarità nella gestione delle iscrizioni a numero chiuso delle facoltà di medicina e assunzione di docenti e anche di assistenti e dirigenti ospedalieri.
Tra le accuse ipotizzate, associazione per delinquere, corruzione e abuso di ufficio.
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Festa di Roma, Eternals di Chloé Zhao film di chiusura
Nuovo titolo Marvel chiude anche Alice nella Città. Esce il 3/11
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ROMA
05 ottobre 2021
12:36
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Il nuovo film Marvel Studios, Eternals di Chloé Zhao, chiuderà all’Auditorium Parco della Musica il programma della Festa del Cinema di Roma e di Alice nella città (14-24 ottobre). Il terzo film della Fase Quattro dell’Universo Cinematografico Marvel – diretto da Chloé Zhao, regista premio Oscar per Nomadland – porta sul grande schermo un’epica storia che abbraccia migliaia di anni e vede protagonisti un nuovo team di Super Eroi immortali, costretti a uscire dall’ombra per unirsi contro il più antico nemico dell’umanità, I Devianti.
Ad interpretarli un cast che include Gemma Chan, Richard Madden, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Don Lee, Kit Harington, Salma Hayek e Angelina Jolie. Eternals sarà presentato in anteprima domenica 24 ottobre alla Festa del Cinema e ad Alice nella città e arriverà nelle sale italiane mercoledì 3 novembre, distribuito da The Walt Disney Company Italia.
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Ragazzini sparano pallini ad aria compressa contro maestre
E’ successo nelle scuole comunali di Sassari
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SASSARI
05 ottobre 2021
12:41
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La Polizia locale di Sassari è sulle tracce di due minorenni che ieri mattina hanno sparato con una pistola ad aria compressa contro due insegnanti e un bidello delle scuole comunali di via Savoia, all’interno del parco dell’ex colonia campestre. Secondo quanto denunciato dai docenti ai poliziotti, due ragazzi si sono appostati sulla terrazza della palazzina liberty abbandonata, accanto alla scuola, e hanno esploso alcuni colpi di pistola caricata con pallini di plastica colpendo due maestre e un collaboratore scolastico.

Un’insegnante è corsa sulla terrazza e ha cercato di bloccare i due ragazzini che l’hanno strattonata e sono poi riusciti a scappares. Gli agenti della municipale, accorsi sul posto, hanno raccolto numerose testimonianze e vari elementi utili che nelle prossime ore dovrebbero portare alla identificazione e alla denuncia dei responsabili.
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Assessore Lazio,falso Green Pass Pippo Franco? si chiarisca
Sarebbe coinvolto in inchiesta su presunti certificati finti
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ROMA
05 ottobre 2021
15:06
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“Pippo Franco? Se venissero confermate le notizie relative a presunti Green pass falsi sarebbero gravissime. Auspico che si faccia subito chiarezza su questa vicenda”.
Lo dichiara l’Assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria, Alessio D’Amato riferendosi alla notizia de Il fatto Quotidiano secondo cui anche l’attore sarebbe coinvolto nell’inchiesta dei carabinieri del Nas e della Procura di Roma su presunte false certificazioni vaccinali.

“Pippo Franco? Non so niente. Non l’ho sentito e non so assolutamente nulla. Noi abbiamo migliaia di candidati quindi non so neanche di cosa stiamo parlando”, ha detto il candidato sindaco di Roma per il centrodestra, Enrico Michetti, interpellato nel corso di una conferenza stampa al suo comitato.
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Pop.Bari: protesta risparmiatori, ‘Stato ci volta le spalle’
Sit-in contro decisione Tribunale di escludere banca da processo
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BARI
05 ottobre 2021
12:41
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“Lo Stato oggi ci volta le spalle, ma lo Stato siamo anche noi e lo stesso Stato oggi è contro di noi”. Solo le parole di un gruppo di risparmiatori-azionisti della Banca popolare di Bari, in protesta davanti all’ingresso della Fiera del Levante dove si sta celebrando l’udienza del processo nei confronti degli ex vertici dell’istituto di credito.
Quasi 2.700 azionisti sono costituiti parti civili e una delegazioni di loro, del Comitato indipendente azionisti, ha organizzato un sit-in con cartelli e striscioni. Alla notizia della decisione del Tribunale di estromettere la banca dal processo nel suo ruolo di responsabile civile, i risparmiatori hanno reagito protestando. “È una decisione vergognosa – dicono -. Da parte nostra c’è profonda indignazione. Trovano tutti i cavilli per non restituirci i nostri soldi”.
“Giustizia negata per un cavillo – dichiara a margine dell’udienza l’avvocato Corrado Canafoglia, che insieme ai colleghi Antonio Calvani, Valentina Greco e Ennio Cerio rappresenta per l’Unione Nazionale Consumatori il collegio di difesa di 230 azionisti azzerati – . Un colpo letale per i risparmiatori. Siamo sgomenti. Dopo che era stata accolta la nostra richiesta di chiamare in causa la banca quale responsabile civile, ora, nel bel mezzo del processo, si fa un’inversione a U, affossando ogni concreta possibilità per i risparmiatori di avere, in caso di condanna degli imputati, un equo risarcimento per le gravi perdite subite. In ogni caso non molleremo e valuteremo se procedere in sede civile”.
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Nomine truccate nelle università, indagati anche Massimo Galli e Massimo Andreoni
Tra le accuse ipotizzate, associazione per delinquere, corruzione e abuso di ufficio
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MILANO
05 ottobre 2021
19:24
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Sono in corso da questa mattina perquisizioni e acquisizioni di documenti da parte dei carabinieri del Nas di Milano nell’ambito di una inchiesta ordinata dal pm Luigi Furno e dall’aggiunto Eugenio Fusco nei confronti di 33 persone, tra cui 24 docenti delle università del capoluogo lombardo, Pavia, Torino, Roma e Palermo su irregolarità nella gestione delle iscrizioni a numero chiuso delle facoltà di medicina e assunzione di docenti e anche di assistenti e dirigenti ospedalieri. Tra le accuse ipotizzate, associazione per delinquere, corruzione e abuso di ufficio.
C’è anche l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, tra i docenti indagati nell’inchiesta della procura di Milano su presunte iscrizioni e nomine irregolari per un episodio di turbativa e falso ideologico. Massimo Galli, in qualità di professore all’Università degli Studi di Milano, “dipartimento di scienze biomediche e cliniche” al Sacco, e di direttore del reparto di malattie infettive, avrebbe “turbato” con “promesse e collusioni”, in concorso col dg della Asst Fatebenefratelli-Sacco Alessandro Visconti e la collega Manuela Nebuloni, la procedura per assumere a tempo determinato “4 dirigenti biologi” per favorire in particolare “due candidate”.
Assunzioni che erano, invece, “fortemente” osteggiate da Maria Rita Gismondo, anche lei nota virologa del Sacco. È uno degli episodi contestati, come si legge nel decreto dei pm. Massimo Galli è indagato anche per un’altra ipotesi di turbativa, oltre a quella relativa alle assunzioni di 4 dirigenti biologi, e in particolare per quella riguardante un posto da professore di ruolo all’Università Statale. Avrebbe truccato il “concorso” per favorire un candidato risultato vincente e avrebbe commesso un falso come componente della “commissione giudicatrice” sul verbale di “valutazione dei candidati” il 14 febbraio 2020. Avrebbe attestato che il “prospetto contenente i punteggi attribuiti fosse il risultato del lavoro collegiale”, mentre fu “concordato” solo dopo. Lo scrivono i pm.
Oltre a Massimo Galli, anche un noto virologo in prima linea durante l’emergenza Covid è indagato dalla Procura di Milano per la vicenda dei presunti concorsi pilotati di docenti e di personale sanitario e irregolarità nelle iscrizioni alle facoltà di medicina. E’ Massimo Andreoni, ordinario alla Sapienza di Roma, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e primario al policlinico Tor Vergata. Andreoni, risponde di falso in concorso con Galli e altri colleghi, come componente della commissione giudicatrice del concorso bandito nel luglio 2020 per un professore di seconda fascia all’università di Torino.
“Hanno inquinato sistematicamente la regolarità delle procedure di selezione” ai concorsi “sostituendo logiche clientelari al metodo meritocratico e al principio di imparzialità”. E’ scritto nel provvedimento con cui la procura di Milano ha disposto perquisizioni e acquisizioni di documenti, anche informatici, nell’ambito dell’inchiesta su presunti concorsi universitari pilotati nella quale, tra i 24 docenti universitari di tutta Italia indagati, ci sono i nomi degli infettivologi in prima linea durante l’emergenza Covid Massimo Galli e Massimo Andreoni.
“Nel confermare la nostra piena collaborazione alle indagini in corso, esprimo piena fiducia nel lavoro di tutti i nostri ricercatori”: così il rettore dell’Università Statale di Milano, Elio Franzini, in merito all’inchiesta della procura di Milano su presunte iscrizioni e nomine irregolari per un episodio di turbativa e falso ideologico. “Posso dire a nome dell’intera comunità della Statale – continua – che stiamo seguendo con un senso di sconcerto e sgomento profondi quanto sta accadendo. Si tratta di ipotesi per ora, ma di una gravità senza precedenti per la Statale”.
“Non posso commentare le indagini e la vicenda, perché non conosco il concorso e le persone coinvolte, ma ho una grande stima professionale di Massimo Galli. E’ una persona di grande integrità, come ho potuto constatare di persona, e la mia opinione su di lui non cambia”: così Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, commenta le notizie circa l’inchiesta della procura di Milano. “Spesso gli elementi d’accusa emersi in fase di indagini preliminari – conclude Crisanti – vengono poi smentiti in fase dibattimentale. Posso solo dire che la mia stima per Galli rimane intatta”.
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Maltempo: Anas, decine di interventi in Liguria e Piemonte
Chiuse statali Giovi, Turchino, Sassello oltre a ponte Bormida
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GENOVA
05 ottobre 2021
12:55
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Prosegue il lavoro del personale Anas e delle Forze dell’Ordine che nelle scorse 48 ore hanno garantito la sicurezza e ripristinato la viabilità a seguito dell’ondata di maltempo che ha interessato il Nord Italia, in particolare Liguria e Piemonte.
In Liguria, permane la chiusura della statale 35 dei Giovi a Ronco Scrivia per la presenza di detriti franosi sul piano viabile.
Chiusa ancora anche la statale 456 del Turchino a Rossiglione. In Piemonte resta chiuso al traffico il ponte sul Bormida, lungo la statale 10 Padana Inferiore ad Alessandria. Il provvedimento di chiusura è stato preso ieri sera in via precauzionale vista l’onda di piena del fiume ed è stato istituito il presidio ininterrotto da parte delle squadre Anas.
Il percorso alternativo è costituito dalla A21.
Sempre nell’Alessandrino resta provvisoriamente chiusa la statale del Turchino tra la rotonda di Belforte Monferrato e il confine con la Liguria per allagamenti e detriti in strada. La chiusura è stata istituita in via cautelativa anche per la ricezione degli allarmi di movimento versante ricevuti da sensori installati sulla frana di Gnocchetto di Ovada. Chusa anche per allagamenti e il cedimento localizzato della strada anche la statale del Sassello per un tratto di circa 10 chilometri a Cartosio (Alessandria). Infine, sulla base del Piano regionale di allertamento per criticità idrogeologica e del bollettino di allerta ‘arancione’ emesso da Arpa Piemonte resta temporaneamente chiusa al traffico la statale delle Valli Antigorio e Formazza a Valdo, nel comune di Formazza, con deviazione dei veicoli leggeri sulla viabilità comunale, e tra Canza e Cascate Toce.
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Mons. Fortunato Morrone nuovo presidente vescovi Calabria
Da pochi mesi arcivescovo diocesi Reggio Calabria-Bova
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CATANZARO
05 ottobre 2021
12:57
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L’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, mons. Fortunato Morrone, è il nuovo presidente della Conferenza episcopale calabra.
Il presule, che rimarrà in carica per il prossimo quinquennio, subentra nella carica all’ex arcivescovo di Catanzaro Squillace, mons. Vincenzo Bertolone le cui dimissioni sono state accettate dal Pontefice lo scorso 15 settembre. Alla vice presidenza è stato confermato mons.
Francesco Milito, vescovo di Oppido-Palmi e segretario mons.
Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia.
“Provo grande sorpresa – ha commentato mons. Morrone – perché non mi aspettavo un incarico così importante. Ringrazio i miei amici vescovi e arcivescovi per la fiducia che hanno avuto nei miei confronti. Mi metto in questa disponibilità sapendo che in questo cammino non sono da solo: nessuno può vivere da solo tanto più nella Chiesa pertanto anche se poi abbiamo responsabilità personali sappiamo che le possiamo condividere”.
Il neo presidente della Cec ha rivolto un pensiero alle “famiglie che sono nel nostro territorio, alle tante persone che si impegnano, ma anche alle grandi sfide che dobbiamo affrontare, non soltanto a livello di legalità, ma anche di lavoro. Dopo la pandemia c’è il rischio che il livello occupazionale della Calabria precipiti ulteriormente. Immagino per esempio la situazione che stanno attraversando i lavoratori dell’aeroporto di Reggio Calabria e Crotone. Come vescovi calabresi siamo chiamati ad essere attenti non soltanto alla nostra vita ‘ad intra’, ma soprattutto alle persone che abitano il territorio dove le nostre Chiese sono chiamate ad essere sale, luce e speranza per il cammino della nostra Calabria”.
“Ecco noi desideriamo questo – ha concluso mons. Morrone – dare un bel contributo perché la Calabria cominci a vivere un orizzonte nuovo di grande speranza. Noi ce la mettiamo tutta e quindi chiedo a tutti: pregate per noi perché il Signore ci illumini a fare per la nostra Calabria scelte illuminate dalla Sapienza divina per il bene di tutti”.
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14enne talento della matematica frequenta già l’università
Lorenzo, romano, si è iscritto a Pisa dopo diploma in Gb
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PISA
05 ottobre 2021
12:58
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Ha un talento fuori dal comune per la matematica e dopo aver concluso un ciclo di scuola superiore in Gran Bretagna, a soli 14 anni si è già potuto iscrivere all’università di Pisa. Così uno studente romano, Lorenzo, che si è appena immatricolato nell’ateneo toscano.
Si è potuto iscrivere nonostante la giovanissima età, spiegano dall’università di Pisa, perché ha “completato gli studi di scuola secondaria e ha già frequentato il primo anno del corso di laurea in Matematica all’Università di Göttingen in Germania”.
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Il film sul delitto del Circeo vietato a minori 18 anni
Il regista Mordini: “Censura immotivata”
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05 ottobre 2021
13:18
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Il film di Stefano Mordini, La Scuola Cattolica, tratto dal libro omonimo di Edoardo Albinati Premio Strega nel 2016 e ispirato al massacro del Circeo del 1975, nelle sale dal 7 ottobre, è stato vietato ai minori di 18 anni.
Lo annuncia la produzione.
Il film era già stato presentato fuori concorso all’ultima Mostra di Venezia, a settembre, e in quella circostanza era stato classificato come vietato ai minori di 14 anni. La Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche incaricata dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del ministero della Cultura ha così motivato la sua decisione: “Il film presenta una narrazione filmica che ha come suo punto centrale la sostanziale equiparazione della vittima e del carnefice. In particolare i protagonisti della vicenda pur partendo da situazioni sociali diverse, finiscono per apparire tutti incapaci di comprendere la situazione in cui si trovano coinvolti. Questa lettura che appare dalle immagini, assai violente negli ultimi venti minuti, viene preceduta nella prima parte del film, da una scena in cui un professore, soffermandosi su un dipinto in cui Cristo viene flagellato, fornisce assieme ai ragazzi, tra i quali gli omicidi del Circeo, un’interpretazione in cui gli stessi, Gesù Cristo e i flagellanti vengono sostanzialmente messi sullo stesso piano.
Per tutte le ragioni sopracitate la Commissione a maggioranza ritiene che il film non sia adatto ai minori di anni diciotto”. “Non riesco a trovare delle ragioni valide per questa censura e se mi sforzo di trovarle, mi inquietano”, dice il regista Stefano Mordini. “Trovo assurdo che oggi si vieti ai ragazzi anche solo di vedere, attraverso un libero mezzo di espressione, quello che due ragazze come loro anni fa hanno subito, questo atto censorio priva una generazione di una possibile presa di coscienza che potrebbe essere loro utile per difendersi da quella violenza spesso protagonista nella nostra cronaca. E questo perché alcune delle ragioni di quella tragedia sono purtroppo ancora attuali”.   CINEMA   SPETTACOLI MUSICA E CULTURA

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Zampaglione, ho vinto e perso ma sono sempre stato me stesso
L’8/10 esce Ho cambiato tante case, nuovo album dei Tiromancino
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05 ottobre 2021
13:34
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Prima l’impegno con il cinema per la regia del suo ultimo film Morrison, poi la pandemia e così ci sono voluti cinque anni per il ritorno discografico di Federico Zampaglione e dei Tiromancino, pronti a pubblicare “Ho cambiato tante case”, il nuovo album di inediti in uscita l’8 ottobre per Virgin Records/Universal Music Italia. Dodici brani tra presente e passato, dove i ricordi traghettano l’ascoltatore verso il presente e il futuro, sia per le sonorità che per i testi.
E soprattutto per il rapporto sempre più proficuo tra il cantautore romano e la nuova scena: nell’album, infatti, spiccano le collaborazioni con Gazzelle (autore di testo e musica con Zampaglione del brano “Cerotti”), Galeffi (coautore di testo e musica della title track “ho cambiato tante case”), Leo Pari (coautore di testo e musica di “Avvicinandoti”) e Franco126 (che ha scritto e cantato insieme a Zampaglione “Er Musicista” e ha cofirmato testo e musica di “tu e io”). C’è anche un duetto con Carmen Consoli. “La pandemia ha bloccato questo disco che era in gran parte già pronto – racconta Zampaglione -. Poi al momento di pubblicarlo, ho sentito che dovevo scrivere nuove cose che raccontassero in qualche modo questi mesi. Eppure, la cosa strana è stata che alla fine le canzoni più positive e solari dell’album sono proprio quelle nate da quel gran casino, come il brano Domenica”. Un disco che “è diventato un amico, per quanto l’ho tenuto dentro. E un po’ mi dispiace lasciarlo andare”. C’è anche tanta vita vissuta, a partire dal titolo e passando per la delicata dedica “Eccoci Papà” o per “Testaccio Blues”, omaggio al musicista e mentore Roberto Ciotti, scomparso qualche anno fa. “C’è un mix di quello che ho vissuto, ma non è nostalgia è il riconoscimento delle radici, di quello che sei”.
Di cose sbagliate, “di cazzate”, racconta di averne fatte tante, ma di andarne fiero e come canta nel brano che dà il titolo all’album “con tutti i miei ricordi ho fatto pace”. “Ho vinto, ho perso, come uomo e come artista, ma ho sempre portato avanti la mia identità e la mia creatività”.
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Aereo precipitato: si scava nell’area
Ruspa lavora in cratere per possibili ‘reperti significativi’
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MILANO
05 ottobre 2021
13:50
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I vigili del fuoco sono al lavoro, questa mattina, sul luogo del disastro aereo in cui, domenica scorsa, hanno perso la vita 8 persone che si trovavano a bordo di un aereo precipitato su una palazzina in ristrutturazione, a Milano, a due passi da un terminal Atm al confine con San Donato Milanese.
Secondo quanto si è appreso i tecnici dei Vigili stanno scavando con una piccola ruspa la zona dell’impatto, larga qualche metro, proprio adiacente alla facciata semidistrutta dell’edificio, alla ricerca di possibili ‘reperti significativi’.
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Covid: Toscana, altri 3 morti in un giorno, ricoveri stabili
Ultime vittime a Prato ed Arezzo. Positivi ancora in calo -2,5%
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FIRENZE
05 ottobre 2021
14:03
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Altri 154 nuovi casi (età media 45 anni) e altri 3 morti per Covid in Toscana nelle 24 ore. Le ultime vittime, età media 80 anni, sono due di Prato e una di Arezzo.
Il totale dei deceduti sale a 7.187. Coi nuovi casi in Toscana salgono a 283.289 i positivi totali (+0,1% sul giorno precedente).
I guariti sono stati 314 in un giorno (a tampone negativo) e crescono sul totale dello 0,1% raggiungendo quota 269.797. Gli attualmente positivi sono oggi 6.305 (-2,5% su ieri). Tra loro i ricoverati sono 268 (-1 persona su ieri, -0,4%) di cui 32 in terapia intensiva (-2 persone pari al -5,9%). Altre 6.037 persone positive sono in isolamento a casa con sintomi lievi o senza sintomi (-162 su ieri pari al -2,6%). Inoltre ci sono 15.428 persone (+614 unità su ieri, +4,1%), anch’esse isolate in quarantena domiciliare, in sorveglianza attiva Asl perché hanno avuto contatti con persone contagiate.
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Maltempo: sindaco Rossiglione, territorio al collasso
Zone isolate e senz’acqua, recuperiamo persone con elisoccorso
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ROSSIGLIONE
05 ottobre 2021
14:06
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Il piccolo Comune di Rossiglione, poco più di duemila abtanti alle spalle di Genova e al confine con il Piemonte, è uno dei comuni più colpiti dal maltempo che si è abbattuto ieri sulla Liguria. Strade allagate e interrotte, frane, famiglie isolate sono quel che resta “dopo 19 ore di piogge costanti, con quantitativi tali da superare l’alluvione del 1977”.
Il sindaco Katia Piccardo, in un post su Facebook, ringrazia i vigili del fuoco “per non averci mai lasciato soli” ma aggiunge: “ci sono, invece, assenze molto pesanti, ma si affronteranno a tempo debito”.
“Abbiamo dovuto provvedere noi anche su emergenze che non ci competevano – ha detto oggi la sindaco -, abbiamo persino messo uomini su una frana. Dopo 19 ore di piogge costanti con quantitativi che sono stati ben oltre quelli registrati nella alluvione del 1977 il territorio è al collasso”. Molte sono le persone sfollate e i nuclei familiari isolati: “stiamo cercando di recuperarle con l’elisoccorso – ha detto Piccardo – abbiamo anche la frazione di Garrone isolata e senz’acqua”.
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Contrabbando: Gdf sequestra un quintale di sigarette
Operazione ‘Duty Free’ tra porti Ancona e Salerno, 28 denunciati
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ANCONA
05 ottobre 2021
14:35
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Oltre108 kg di sigarette di contrabbando sequestrate (54500 pacchetti di varie marche, varie marche, Winston, Marlboro, Merit, Chesterfield, L&M Blu Label e Philip Morris) per un valore di 28.235 e un importo di diritti evasi per 24mila euro, 28 persone denunciate. Sono i numeri dell’operazione ‘Duty Free’ dei finanzieri del Gruppo Tutela Economia del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ancona.

L’operazione è durata oltre sei mesi, da novembre 2020 a giugno 2021, le indagini sono state coordinate dalla Procura di Ancona.
Autori dell’attività illecita alcuni membri, anche con ruoli di rilievo, degli equipaggi delle motonavi di un noto Gruppo di navigazione, estraneo ai fatti, che effettua le tratte tra la Grecia e l’Italia con approdo nel porto di Ancona, e tra la Tunisia e l’Italia con approdo nel porto di Salerno. Comandante, commissario di bordo, ufficiale di macchina. medico di bordo, ufficiale di coperta ma anche cuoco di bordo, cameriere, addetto alle cabine, elettricista tra le qualifiche ricoperte. Gli indagati potevano, in quanto marittimi, usare le sigarette acquistate a prezzi sensibilmente ridotti a bordo delle navi, che avevano il bollino rosso di esenzione delle imposte del Monopolio e la dicitura “duty free”. I tabacchi lavorati venivano trasbordati a mano, nascosti in anonimi plichi e riposti nel bagagliaio di un’autovettura di una compagnia di navigazione in uso, per motivi di lavoro, a uno dei denunciati presente sottobordo e che veniva poi parcheggiata in appositi spazi.
Successivamente, in altri orari della giornata, la vettura veniva prelevata da un altro soggetto originario di Ancona che agiva quale basista, che procedeva alla spedizione dei pacchi, in genere dall’ufficio postale dell’area portuale: ben 25 le spedizioni analizzate con lo ‘scanner radiogeno’ in dotazione ai funzionari delle Poste. Dentro alcuni plichi, indirizzati versi luoghi di origine dei marittimi denunciati, c’erano indumenti e sigarette, in altri solo sigarette, in media 20 stecche. Un meccanismo analogo era stato messo in piedi a Salerno.
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Camion contro una casa nel Reggiano, morto il conducente
Chiusa la via Emilia, l’intervento dei vigili del Fuoco
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BOLOGNA
05 ottobre 2021
14:47
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Un camion si è schiantato contro una palazzina a Calerno di Sant’Ilario, nel Reggiano e il conducente è morto. A quanto risulta non ci sono altre persone coinvolte.
È successo poco dopo le 13 e sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia locale. L’edificio è pericolante e la via Emilia tra Parma e Reggio Emilia è stata chiusa per consentire i rilievi e per rimuovere il mezzo. Al vaglio le cause dello schianto, forse dovuto a un malore del camionista.
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Pedofilia: Papa, addolorato per le notizie dalla Francia
Prega per le vittime e le ringrazia per coraggio di denunciare
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CITTA DEL VATICANO
05 ottobre 2021
15:09
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“Il Santo Padre è stato informato dell’uscita del rapporto dai vescovi francesi, che ha incontrato nei giorni scorsi durante le visite ad limina, e ne ha appreso con dolore il contenuto”. Lo riferisce il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni riferendosi al rapporto sulla pedofilia.
“Il suo pensiero – prosegue il portavoce – va anzitutto alle vittime, con grande dispiacere, per le loro ferite, e gratitudine, per il loro coraggio nel denunciare, e alla Chiesa di Francia, perché, nella consapevolezza di questa terribile realtà, unita alla sofferenza del Signore per i suoi figli più vulnerabili, possa intraprendere una via di redenzione. Con la sua preghiera il Papa affida al Signore il Popolo di Dio in Francia, particolarmente le vittime, perché doni loro conforto e consolazione e con la giustizia possa giungere il miracolo della guarigione”.
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Salvatores, ciak per “Il ritorno di Casanova”
Diffusa clip backstage con Servillo sul red carpet di Venezia
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05 ottobre 2021
15:55
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Toni Servillo in smoking sul tappeto rosso, durante la mostra del cinema di Venezia, circondato da altri attori, davanti un gruppo di fan che scattano foto. Quindi il regista premio Oscar Gabriele Salvatores che inquadra e pronuncia la classica frase di rito: ‘Ciak, azione’.
Sono iniziate le riprese del nuovo film di Gabriele Salvatores “Il Ritorno di Casanova”- di cui è stata diffusa oggi la prima clip del backstage – che vede tra i protagonisti Toni Servillo, Fabrizio Bentivoglio e Sara Serraiocco.
Liberamente tratto dal romanzo di Arthur Schnitzler, il film è scritto da Umberto Contarello, Sara Mosetti e dallo stesso Salvatores. Narra la storia di un affermato regista italiano che, restio ad accettare lo scorrere del tempo, decide di raccontare il Casanova nel suo ultimo film. Durante le riprese si accorgerà di essere molto simile al personaggio che mette in scena, anche più di quanto potesse immaginare. Nel cast anche Natalino Balasso, Alessandro Besentini e Bianca Panconi.
“Il Ritorno di Casanova” è prodotto da Indiana Production con RAI Cinema, BA.BE Productions ed EDI Effetti Digitali Italiani, produttore associato 3 Marys Entertainment, con il sostegno della Regione del Veneto concesso nell’ambito dell’Azione 3.3.2 del POR FESR 2014-2020 a favore della produzione cinematografica, e grazie al supporto della Veneto Film Commission, e in associazione con BPER Banca S.p.A. ai sensi delle norme del tax credit. Le riprese si svolgeranno tra Veneto e Lombardia e dureranno 9 settimane. Il film uscirà nel 2022 e sarà distribuito da 01 Distribution.
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Vaccini: in Liguria accordo con farmacie per dosi congiunte
Toti, ‘primi in Italia, gigantesco passo avanti’
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GENOVA
05 ottobre 2021
16:00
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Regione Liguria ha siglato un accordo, il primo del genere a livello nazionale, per offrire la vaccinazione congiunta antinfluenzale e anti Covid nelle farmacie. “Ancora una volta la Regione Liguria, per la prima volta, ha firmato un accordo con le farmacie dove potrà essere inoculato anche il vaccino antinfluenzale oltre che quello anticovid, ha spiegato il presidente Giovanni Toti presentando l’intesa.
Quest’anno dunque le 600mila dosi di vaccino antinfluenzale acquistate al sistema sanitario regionale, 100mila in più dell’anno scorso, e che verranno erogate secondo il criterio dei livelli essenziali di assistenza (lea), “potranno essere fatte non solo negli studi dei medici di medicina generale, non solo nei centri di vaccinazione dei distretti sanitari, ma anche nel circuito delle farmacie – ha detto Toti -. Credo sia un gigantesco passo avanti nell’integrazione del sistema sanitario regionale allargato”.
“Mi auguro che i cittadini colgano massimamente questa opportunità”.
Attualmente in Liguria sono 157 le farmacie che offrono il vaccino covid con medico vaccinatore, ha ricordato Giuseppe Castello dell’Unione Ligure associazioni titolari di farmacie.
“Ci sono state disponibilità superiori per il vaccino antinfluenzale, da 380 farmacie – ha spiegato -. Significa che i due terzi delle farmacie liguri hanno dato la disponibilità” quando arriverà il via libera al farmacista vaccinatore dall’istituto superiore di sanità. Nell’immediato l’intesa sarà operativa nelle 157 farmacie che già fanno il vaccino anticovid “da questo fine settimana o dai primi giorni della prossima settimana”.
La vaccinazione antinfluenzale sarà possibile nelle farmacie, a pagamento, anche per chi non rientra nelle categorie alle quali viene erogato gratuitamente secondo i lea: “Quest’anno a differenza dell’anno scorso i vaccini ci sono”, ha sottolineato Castello
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Dal Molise a Marcinelle ‘identificare le vittime senza nome’
Battaglia di Michele Cicora per riconoscimento resti del padre
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BRUXELLES
05 ottobre 2021
14:50
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Dell’ultima volta in cui Michele Cicora vide suo padre Francesco, non resta che una foto e pochi ricordi sbiaditi dal tempo. “Avevo quattro anni, mio padre era tornato a casa, a San Giuliano di Puglia, in Molise, per preparare la partenza di mio fratello, allora diciassettenne, in Venezuela.
Al suo viaggio era legata la speranza del ritorno di nostro padre in Italia”, spiega. Passarono due mesi da quell’incontro. E mentre il fratello di Michele raggiunse il Venezuela, il padre, tornato in Belgio, perse la vita inghiottito dall’incendio che scoppiò l’8 agosto 1956 nella miniera di carbone di Marcinelle.
Michele, 69 anni, è l’ultimo dei sette figli di Francesco.
Professore di italiano a Londra, ora in pensione, è volato a Marcinelle per assistere all’inizio degli scavi per riesumare e identificare con test del Dna i corpi di 17 vittime, mai ufficialmente riconosciute, custodite nel sacrario del Bois du Cazier, il memoriale della tragedia di Marcinelle divenuto patrimonio dell’Unesco.
Tombe anonime in cui potrebbe giacere anche la salma di Francesco Cicora. “I corpi erano bruciati, mutilati. Già dal terzo giorno fu difficile, in alcuni casi impossibile, identificare i corpi”, racconta il professore. L’incendio di Marcinelle costò la vita a 262 minatori, 136 dei quali italiani.
Nelle viscere della miniera continuarono a essere trovati cadaveri fino all’anno successivo, l’ultimo fu rinvenuto nel novembre del 1957.
“Abbiamo saputo che nostro padre era in miniera al momento della tragedia grazie alla testimonianza di una donna che gli affittava un piccolo appartamento”, racconta Michele. La donna riconobbe una scarpa e una maglietta che il minatore molisano indossava quel giorno, niente di più. Con il tempo, il perfezionarsi dei test genetici ha acceso una speranza nel professor Cicora che nel 2019 ha scritto alle autorità belghe e italiane per chiedere di effettuare un test del Dna su quelle 17 vittime senza nome. Tre anni dopo, la richiesta è stata accolta e secondo gli esperti, il lavoro potrebbe concludersi entro la prossima commemorazione della tragedia, nell’agosto 2022.
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Tornado e violento temporale, danni e feriti a Catania
Grandinata nel centro città, alberi caduti alla circonvallazione
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CATANIA
05 ottobre 2021
16:41
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Un forte “tornado” seguito da pioggia e grandine si è abbattuto nel centro storico di Catania causando seri danni anche nelle abitazioni e negli esercizi commerciali. Segnalata la presenza di feriti.
Diversi gli alberi sradicati e lampioni caduti. Circonvallazione in tilt per la presenza di alberi sul selciato. Allertati il 118, vigili del fuoco e protezione civile comunale e regionale per gli interventi di soccorso. E’ quanto si legge sulla pagina Fb del Comune che “raccomanda ai cittadini di prestare la massima attenzione e di non uscire di casa se non per motivi d’urgenza”.
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Salemme, racconto il napoletano normale e fesso
Con tutto il cuore in 300 copie con Autieri e Donadio
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05 ottobre 2021
16:46
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“Gli stereotipi della napoletanità sono davvero troppi, la pizza, il mandolino, il caffè, San Gennaro, la furbizia, insomma nei film non si vedono mai napoletani normali, quelli fessi, e io invece li voglio raccontare”. Così Vincenzo Salemme a Roma nel presentare CON TUTTO IL CUORE, da lui diretto e interpretato e in sala dal 7 ottobre in 300 copie distribuite da Medusa.
Chi è il fesso in questione? È Ottavio Camaldoli (Salemme), professore di latino e greco, davvero una brava persona, troppo onesto e galantuomo, insomma ‘un fesso’ per certa cultura popolare. Ma quest’uomo indifeso, vittima dei piccoli soprusi quotidiani, nella vita sociale, sul lavoro e in famiglia ha un suo inaspettato riscatto quando gli viene trapiantato il cuore. E questo per un semplice motivo: il donatore è un delinquente efferato soprannominato ‘O Barbiere’ per la sua abitudine di fare capelli e barba alle vittime. Ora, che un trapiantato di cuore possa, insieme al nuovo organo, acquisire le qualità e i difetti del donatore non è certo dimostrabile, ma di fatto la vita di Ottavio Camaldoli cambierà. Il fatto è che la presenza anche solo di una parte del corpo di un boss rende il trapiantato meritevole del suo rispetto. Tanto più poi se donna Carmela (Cristina Donadio), la spietata quanto amorevole mamma del Barbiere, è davvero convinta che il figlio sia ancora vivo grazie al cuore che batte ancora nel petto del professore. Insomma, il nostro Camaldoli resterà ‘fesso’ come appare o diventerà un napoletano più napoletano di prima? Nel cast del film anche Serena Autieri.
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DRAGHI: NON CAMBIAMO IMPOSIZIONE FISCALE SU CASE. NESSUNO PAGHERÀ DI PIÙ O DI MENO
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05 ottobre 2021
16:50
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Maltempo: ancora piogge e temporali al Nord e sulle Marche
Allerta Protezione civile, rovesci di forte intensità
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05 ottobre 2021
17:10
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Una serie di perturbazioni si stanno alternando sull’Italia, portando temporali sulle regioni settentrionali, specie quelle nordorientali, estendendosi poi alle Marche. Così una nuova allerta meteo della Protezione civile.

Dalle prime ore di domani, indica l’avviso, persisteranno temporali su Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, in estensione dal pomeriggio di domani alle Marche. Previsti rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.
Valutata per domani allerta gialla per rischio idrogeologico sul Trentino, parte di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Marche e sull’intero territorio di Emilia-Romagna, Umbria, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.
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Boris, ciak per la quarta stagione, in arrivo su Disney+
Tornano tutti i protagonisti e new entry nel cast
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05 ottobre 2021
17:20
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Ambientata originariamente nel backstage di una serie italiana low budget, intitolata “Gli occhi del cuore”, la quarta stagione racconterà il ritorno della storica troupe su un set. Sono partite il 4 ottobre a Roma le riprese della quarta stagione di Boris, scritta e diretta da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo.
La serie cult comedy, dopo tre stagioni e un film, torna sugli schermi (questa volta direttamente per Disney+) per raccontare ancora una volta, con un linguaggio satirico e fuori dagli schemi, il dietro le quinte del mondo del cinema e della televisione italiani. Intanto, però, il mondo e la televisione sono cambiati. A dettare legge sono i social, gli influencer e le varie piattaforme streaming. Come affronteranno questo Nuovo Mondo i nostri protagonisti? Nel cast tornano tutti i protagonisti delle passate stagioni e alcune new entry, in ordine alfabetico: Luca Amorosino, Giulia Anchisi, Valerio Aprea, Massimiliano Bruno, Ninni Bruschetta, Raffaele Buranelli, Aurora Calabresi, Paolo Calabresi, Astrid Casali, Antonio Catania, Eugenia Costantini, Carolina Crescentini, Cecilia Dazzi, Massimo De Lorenzo, Caterina Guzzanti, Corrado Guzzanti, Andrea Lintozzi, Emma Lo Bianco, Francesco Pannofino, Cristina Pellegrino, Edoardo Pesce, Alessio Praticò, Karin Proia, Andrea Purgatori, Carlo Ruggeri, Andrea Sartoretti, Pietro Sermonti, Alessandro Tiberi, Giorgio Tirabassi e Nina Torresi.
Boris è una serie originale Disney+ ed è prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle. Le riprese si svolgeranno a Roma per 9 settimane. La nuova stagione si aggiungerà alle prime tre, già disponibili su Disney+.
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Il Mose non si alza, la Basilica di San Marco va sott’acqua
Prima alta marea d’autunno, nuovo allarme per nartece bizantino
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VENEZIA
05 ottobre 2021
17:46
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Il Mose non si alza, perchè la marea non raggiunge il limite minimo previsto, ma la basilica di San Marco, a Venezia, va comunque in sofferenza, invasa dall’acqua. E’ accaduto stamane, complice lo stravolgimento, in positivo, delle previsioni meteorologiche.
Le paratoie a mare a difesa della laguna erano pronte a levarsi per la prima volta quest’autunno con una minima di marea di 110 centimetri già dall’alba, ma alla conferma delle previsione che l’acqua si sarebbe fermata al massimo a 105 centimetri le operazioni di innalzamento delle barriere mobili sono state stoppate nella notte. Tutto bene per il centro storico in generale, ma non per le parti più basse della città, come il sestiere di San Marco, che va a fondo con soli 80 centimetri. Poco dopo le 11 si è capito che il ‘salotto buono’ del capoluogo lagunare non sarebbe stato risparmiato: prima l’acqua della laguna ha invaso per qualche centimetro la piazza, lasciando solo qualche piccola area dei ‘masegni’ scoperta, poi ha aggredito la Basilica di San Marco, dove da fine agosto sono iniziati i lavori per mettere il sicurezza almeno il nartece, l’ingresso dell’edificio sacro. La marea con la sua anima corrosiva ha cominciato a risalire gli angoli laterali, sfiorando i marmi policromi delle colonne, come il porfido rosso, il verde antico e il nero di Aquitania, e i mosaici bizantini.
Gli operai che stavano lavorando alle opere di difesa dell’atrio hanno dovuto interrompere i lavori per la supremazia dell’acqua salata. “Sembrava che la marea se ne fosse andata, che stesse scendendo – dice il primo Procuratore di San Marco, Carlo Alberto Tesserin – poi improvvisamente è risalita e si è impadronita del nartece”.  Per domani la situazione meteorologica è data in miglioramento, almeno sulla carta: in mattinata si prevede una massima di marea di 1 metro e per giovedì di 95 centimetri.
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Nobel Parisi stregato da tamburelli,balla Pizzica in Salento
Fondazione Notte della Taranta, lo aspettiamo al Concertone 2022
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BARI
05 ottobre 2021
17:53
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“È riuscito a dominare il caos ma non il ritmo del tamburello”. Così la Fondazione La Notte della Taranta commenta il video in cui il premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi, balla la pizzica, tipica danza della cultura popolare salentina.
Nel video, pubblicato dalla Fondazione, si vede il professor Parisi danzare un po’ impacciato ma determinato a sostenere il ritmo della Taranta.
“Ospite speciale nel 2018 del progetto Scicafé che si è svolto a Martignano nel Palazzo Palmieri – scrive la Fondazione – il professor Parisi ha preso parte alla sperimentazione didattica avviata dall’Istituto Comprensivo di Calimera, partita dagli alunni della classe terza della scuola secondaria di Martignano: incontro tra studenti e scienziati tra i luoghi di aggregazione del paese”.
Infine, l’invito rivolto per il Concertone 2022 a Melpignano: “Lo aspettiamo per i 25 anni della notte Taranta”, conclude la Fondazione.
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Modelle e scatti fotografici, sfila Chanel
Virginie Viard, Lagerfeld fotografava lui stesso le campagne
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05 ottobre 2021
18:06
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Tutto parte da uno scatto fotografico. La moda in fondo è fatta da clic, dove la magia della mano del fotografo e l’interpretazione dell’abito da parte della modella, fanno la fortuna o meno di quel capo pubblicizzato.
Anche per la presentazione della nuova collezione di pret-a-porter per la Primavera/Estate 2022 di Chanel, tutto parte da un’immagine. La modella Vivienne Rohner scatta una foto: questo è il ritratto in bianco e nero che compare sull’invito e nell’allestimento della sfilata. “Perché la moda in fondo è fatta di vestiti, modelle e fotografi” conferma anche Virginie Viard, direttrice artistica della prestigiosa maison francese. “Karl Lagerfeld – prosegue la stilista, che per tanti anni e fino alla scomparsa del designer tedesco, è stata il braccio destro del Kaiser – fotografava lui stesso le campagne Chanel. Oggi invito i fotografi. Amo il modo in cui vedono Chanel. Mi sostiene e m’ispira”.
Il duo Inez & Vinoodh ha firmato infatti le immagini di questa collezione, inclusi cinque film con Lily-Rose Depp, Alma Jodorowsky, Jennie, Rebecca Dayan e Quannah Chasinghorse-Potts che ripetono tutti lo stesso gesto, una macchina fotografica in mano. “È un oggetto magico e un gesto sexy – aggiunge Viard – che evoca in me tanti ricordi. Adoravo il suono dei flash che si accendevano alle sfilate negli anni Ottanta, quando le modelle erano su una passerella rialzata. Volevo rivivere quell’emozione”.
E così Virginie Viard ha voluto ricreare quel tipo di passerella al Grand Palais Éphémère, a Parigi, uno spazio a misura d’uomo la cui atmosfera l’ha fatta ritornare indietro nel tempo. “Molti i costumi da bagno nella mia collezione – spiega Virginie – molto semplici in oro o bianco con rifiniture nere”.
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‘Green pass finto’, verifiche su Pippo Franco
Coinvolto in indagine falsi certificati, candidato con Michetti
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ROMA
05 ottobre 2021
18:27
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Certificati per ottenere Green Pass rilasciati in modo illecito. Si ipotizza il reato di falso nell’indagine che la Procura di Roma ha avviato da alcune settimane e che vede indagato un medico di 56 anni.
Decine le verifiche che i magistrati stanno effettuando sulla regolarità del passaporto verde, tra cui quello ottenuto dal comico Pippo Franco, candidato con una lista civica legata al candidato Enrico Michetti alle ultime elezioni amministrative. Il professionista, odontoiatra che opera anche come medico di base, nelle scorse settimane è stato oggetto di perquisizione da parte dei carabinieri del Nas presso il suo studio nella zona Colli Albani. Gli inquirenti hanno proceduto all’acquisizione di ricette mediche, elenchi pazienti e documentazione sanitaria.
L’uomo è accusato di avere rilasciato certificazioni mediche relative a visite mai eseguite e di avere redatto in favore di alcuni assistiti, non vaccinati, documentazione certificata di avvenuta immunizzazione da Coronavirus in modo da consentire, in modo illecito, l’ottenimento del pass verde.
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Adele dopo 5 anni torna con “Easy on me”
artista annuncia anticipazione su Instagram
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05 ottobre 2021
18:28
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Il ritorno di Adele, dopo 5 anni, è una certezza: la cantante ha annunciato sul suo profilo Instagram con un breve video in bianco e nero l’uscita del primo singolo per il 15 ottobre: si intitola “Easy on me” e se ne può ascoltare una brevissima anticipazione, giro di piano, che fa seguito alle voci creato dalla campagna comparsa in diverse città del mondo. A febbraio del 2020, ospite del matrimonio di un suo amico, ha poi detto che un disco sarebbe arrivato di lì a poco, a settembre 2020.
Poi l’epidemia ha cancellato ogni piano, ma l’artista ha ufficializzato che il suo nuovo album potrebbe chiamarsi “30”.
‘Easy on me’ in italiano può voler dire “gentile con me” ma anche “mi hai reso le cose facili”. Nel video si vedono i bellissimi occhi di Adele riflessi nello specchietto di un’automobile, poi inserisce una vecchia musicassetta nel mangianastri, parte un giro di piano, il suo braccio si muove fuori dal finestrino, la macchina viene inquadrata di spalle, ma ha dietro ha attaccato un rimorchio..
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Covid: 2.466 i positivi e 50 le vittime in 24 ore
In calo rapporto tra casi e tamponi e anche le ospedalizzazioni
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05 ottobre 2021
18:38
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Sono 2.466 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 1.612.
Sono invece 50 le vittime in un giorno, ieri erano state 37. In forte calo il tasso di positività: sono 322.282 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 122.214. Il tasso di positività è allo 0,76%, rispetto all’1,3% di ieri. In calo anche le ospedalizzazioni. Sono 433 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 4 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 18 (ieri erano 22). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.968 (ieri 3.032), 64 meno di ieri. Dall’inizio della pandemia i casi di Covid registrati in Italia sono 4.686.109, i morti 131.118. I dimessi e i guariti sono invece 4.464.692, con un incremento di 4.210 rispetto a ieri mentre gli attualmente positivi al Covid sono 90.299, con un calo di 1.797 nelle ultime 24 ore.
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Crolla muro a Calenzano, è morta la passante travolta
Decesso in ospedale a Firenze per le gravi lesioni riportate
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FIRENZE
05 ottobre 2021
19:07
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E’ morta all’ospedale di Careggi la donna di 49 anni investita questa mattina dal crollo di un muro a Calenzano (Firenze). La donna, dopo l’arrivo al pronto soccorso era stata ricoverata in terapia intensiva, nel pomeriggio è deceduta a causa delle gravi lesioni riportate.
Era residente nella zona, stava camminando lungo la strada quando è stata investita dal crollo improvviso di una porzione alta circa due metri e mezzo e lunga 60. Le cause del cedimento sono in corso di accertamento da parte dei vigili del fuoco. Il muro delimita il parco di una villa disabitata da tempo. Secondo quanto appreso, di recente l’edificio è stato acquistato da un medico statunitense. La nuova proprietà tuttavia non aveva ancora iniziato i lavori di ristrutturazione dell’immobile. La strada dove si è verificato il crollo da questa mattina è chiusa al traffico, anche pedonale. “Siamo profondamente addolorati per questa notizia. Esprimiamo sincere condoglianze e la nostra vicinanza alla famiglia”, ha detto il sindaco di Calenzano Riccardo Prestini. “In attesa di avere conferme in merito alle cause del crollo – ha detto ancora – stiamo contattando i proprietari del terreno e del muro, i quali si trovano ora negli Stati Uniti, per notificare il sequestro dell’area e intimare la messa in sicurezza della restante parte del muro”.
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La rivoluzione di Playboy, un gay in copertina
L’influencer Bretman Rock vestito da coniglietta divide i lettori
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NEW YORK
05 ottobre 2021
19:35
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Succintissimo costume topless, tacchi alti, calze nere, cravattino, polsini e il cerchietto con le orecchie a punta: Playboy ha una nuova coniglietta, ma stavolta è un gay. Per la prima volta un uomo apertamente omosessuale è apparso sulla copertina del leggendario magazine dando un nuovo twist al suo storico soprannome di “rivista per soli uomini”.

Protagonista della rivoluzionaria cover story di ottobre è Bretman Rock, influencer di 23 anni diventato famoso per aver creato una popolare serie di lezioni di trucco su YouTube. Rock, che è anche protagonista di un reality su Mtv, ha un seguito su Instagram di oltre 17 milioni di seguaci, oltre ad essere un attivista militante della comunità Lgbtq.
Playboy, che Hugh Hefner fondò nel 1953 e che l’anno scorso è passato a produrre contenuti solo online, ha condiviso su Twitter una frase di Rock che sottolinea la portata storica della foto. “Che Playboy abbia un maschio in copertina è una gran cosa per la comunità Lgbt, per la mia comunità di colore, ed è tutto così surreale”, ha scritto l’influencer di origini filippine: “Viene da chiedersi, sta veramente succedendo?? E io sono così grazioso”.
Per Anthony Allen Ramos, dell’organizzazione Glaad che si batte contro la discriminazione dei gay, la scelta di Rock rappresenta “un potente passo avanti verso una maggiore inclusione nel mondo della moda e del modeling”.
Rock è il terzo uomo sulla copertina di Playboy dopo il fondatore Hefner e il musicista latino Bad Bunny, apparso nel 2000 sull’edizione online. Non è peraltro il primo della comunità Lgbtq ‘adottato’ dalla rivista: l’anno scorso un’altra influencer del settore beauty, Victoria Volkova, è stata la prima trans ad apparire su Playboy Mexico sulle orme di Roberta Close, Caroline ‘Tula’ Cossey, Giuliana Farfalla e Geena Rocero, testimonial di altre edizioni. Nel novembre 2017 la modella francese Ines Rau era diventata la prima Playmate di Playboy apertamente trans.
Anche stavolta la scelta del magazine si è rivelata controversa: “Playboy è morto da tempo… e ora si capisce perché”, ha commentato un lettore su Twitter. E un altro ha rincalzato: “Ora Playboy è Playgay. Distruggeranno ogni spazio rimasto di mascolinità”. Le tante reazioni al vetriolo erano attese, ha detto un portavoce del PLBY Group, che pubblica la rivista: “Sono simili a quelli che Playboy ha ricevuto quando nel 1971 mise in copertina l’afroamericana Darine Stern, quando nel 1991 scelse la modella trans Tula Cossey; quando ci siamo battuti per l’aborto al tempo di ‘Roe contro Wade’ e negli anni Settanta per la riforma della cannabis. Se un uomo gay si sente sexy nel costume iconico delle conigliette, perché non dovrebbe poterlo indossare orgogliosamente?”.   MONDO

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Tangenti: appalti frane e cimiteri, 19 misure 8 in carcere
Coinvolti funzionari Comuni e titolari aziende Toscana e Emilia
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PISTOIA
05 ottobre 2021
20:17
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Scoperto un giro di tangenti per pilotare gare di appalto per lavori stradali, interventi di somma urgenza per il ripristino di frane e assegnazioni di lavori cimiteriali. Così la procura di Pistoia ha indagato 42 persone tra Toscana ed Emilia Romagna.
Eseguite dalla polizia di Stato 19 misure a carico degli indagati: otto sono custodie cautelari in carcere, tre per arresti domiciliari con braccialetto elettronico e otto sono obblighi di dimora. Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile di Pistoia, sono partite da attività criminose in due Comuni, Uzzano e Pescia, e sono durate circa due anni. “Il giro di tangenti funzionava con un meccanismo collaudato – ha spiegato il procuratore Tommaso Coletta -. Ci si accorda tra pubblico ufficiale che intende inserirsi nella compagine criminosa, intermediario faccendiere delle imprese che corrompevano per avere lavori dal Comune e poi imprese compiacenti che si prestavano a offrire ribassi pilotati in modo da indirizzare poi la gara verso un’unica impresa che sarebbe stata poi quella che avrebbe vinto”. Contestati i reati di corruzione, istigazione alla corruzione, turbata libertà degli incanti, peculato, concussione, subappalto non autorizzato, frode nelle pubbliche forniture e falso ideologico. “La parte politica – ha spiegato ancora il procuratore di Pistoia Tommaso Coletta – è stata collaborativa, non è stata attinta da accertamenti di rilevanza penale e in due casi ha fornito informazioni che sono state utilissime per le indagini”.
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Borsellino quater, la Cassazione conferma le condanne
Per la strage di Via D’Amelio e i depistaggi. Convalidata la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta del 2019
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05 ottobre 2021
20:32
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E’ stata confermata dalla Cassazione la condanna di appello del Borsellino quater – per la strage di Via D’Amelio e i depistaggi – e sono dunque definitive le condanne all’ergastolo per i capomafia Salvatore Madonia e Vittorio Tutino e quelle per calunnia per Calogero Pulci (dieci anni) e Francesco Andriotta che ha ottenuto un piccolo sconto di pena (da 10 anni a 9 anni e 6 mesi) per la prescrizione di due calunnie ai danni dell’ex pentito Vincenzo Scarantino, mentre da una terza accusa di calunnia, sempre ai danni di Scarantino, è stato assolto. Convalidata la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta del 2019.
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Discoteche al 35% di capienza. I gestori: “Antieconomico”. La Siae: “Surreale”
La categoria: ‘Rivedere le percentuali’. Possibile un Cdm giovedì
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06 ottobre 2021
14:25
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Il Cts ritiene che le attività delle sale da ballo possano essere consentite in zona bianca garantendo una presenza, compreso il personale dipendente, pari al 35% della capienza massima al chiuso e al 50% all’aperto, oltre all’utilizzo del Green pass e l’utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso. E’ quanto fa sapere in sintesi il Cts al termine della seduta odierna che ha analizzato la richiesta di parere sulle attività che hanno luogo in sale da ballo, discoteche e locali similari.
“Il 35% di capienza al chiuso è una percentuale difficile da accogliere positivamente perché per i nostri locali, che hanno già le capienze più basse d’Europa, è una capienza antieconomica, che non permette di rimanere sul mercato.
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Continuiamo con forza a chiedere un tavolo di confronto”. Così Gianni Indino, presidente del Silb-Fipe Emilia-Romagna, i gestori delle sale da ballo, commenta il parere del Cts sulla riapertura delle discoteche. Domani, 7 ottobre, si riunirà a Roma il direttivo nazionale del Silb-Fipe, “che prenderà atto formalmente delle decisioni prese dal Cts e valuterà se ci siano le condizioni per continuare a dialogare attraverso un tavolo di confronto, oppure se sarà necessario passare alle proteste rumorose e diffuse”, “ora la politica italiana può far sentire la sua voce: il periodo del bla bla bla mi auguro sia finito”. Bene l’interessamento del comitato al settore, sottolinea Indino, meno per le indicazioni date. “Si pensi solamente a quanto personale serve per organizzare una serata, dai barman ai tecnici, dai dj al personale per la sicurezza – spiega – Riempiendo il locale solo al 35%, non si coprirebbero nemmeno i costi vivi. Vogliamo tornare a lavorare, ma non possiamo rimetterci. Non capiamo davvero perché, se tutti gli avventori devono essere muniti di Green Pass, non si possa avere una capienza ben più alta. A maggior ragione adesso che il governo ha deciso per l’ampliamento delle capienze per tutti i settori dello sport e dello spettacolo, all’aperto e al chiuso”.
“Le condizioni poste dal Cts per la riapertura delle discoteche la rendono di fatto impossibile, e suonano surreali le dichiarazioni entusiaste sul ‘primo passo’, dato che nella sostanza non c’è nessun passo”. Lo dice in una nota la Siae.
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“I costi di gestione di un locale sono troppo ingenti per poter riaprire con gli introiti di un 35% di capienza. In alternativa, i gestori sarebbero obbligati a praticare prezzi inaccessibili ai più. Sarebbe stato più onesto dire ‘non ci sono le condizioni, non si può riaprire’, ma con i dati sule vaccinazioni sarebbe stato difficile da motivare. È riscontrabile sul sito del governo: l’84,23% della popolazione ha fatto almeno una dose di vaccino; il 79,47% ha completato il ciclo vaccinale” sottolinea la Siae.
“L’importante è riaprire ma così le condizioni non sono favorevoli, perché incideranno sui costi, mi auguro che in sede di Cdm si possano rivedere le percentuali sulla capienza nei prossimi giorni. Altrimenti in queste condizioni per molti sarà difficile riaprire”. Così il presidente del Silb – il sindacato dei gestori delle sale da ballo – Maurizio Pasca in merito al parere del Cts sulla riapertura delle discoteche al chiuso.
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Il nuovo pronunciamento degli esperti potrebbe essere ora recepito dalla cabina di regia del Governo in vista di un probabile Cdm giovedì prossimo (tutto dipende dall’agenda del premier, che è particolarmente fitta in questa settimana) e quindi di un nuovo decreto che conterrà anche l’aumento – già annunciato – sulla capienza di cinema, teatri, sale da concerto e anche impianti sportivi all’aperto e al chiuso. Nonostante l’ok alla ripartenza delle discoteche, il Cts ha sottolineato come “tali attività si configurano tra quelle che presentano i rischi più elevati per la diffusione del virus”. E restano i punti fermi sulla registrazione obbligatoria degli utenti, che consenta un eventuale tracciamento: indispensabile dunque il Green pass valido.
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Omicidio Ciatti, consegnato all’Italia presunto responsabile
Giovane ucciso in Spagna nel 2017, russo arrestato in Germania
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05 ottobre 2021
21:50
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“La Farnesina esprime grande soddisfazione per la decisione delle Autorità giudiziarie tedesche in merito alla consegna alle Autorità italiane del cittadino russo di origine cecena Rassoul Bissoultanov, ritenuto responsabile del brutale assassinio del giovane connazionale Niccolò Ciatti, avvenuto il 13 agosto 2017 in Spagna”. Lo fa sapere la Farnesina in una nota.

L’autorizzazione alla consegna fa seguito ad un mandato di arresto europeo, emesso dalla Procura della Repubblica di Roma nel 2020, sulla base del quale le Autorità tedesche hanno proceduto il 3 agosto scorso all’arresto nel loro territorio del cittadino russo.
“I costanti contatti delle Ambasciate a Berlino e Madrid con le rispettive Autorità locali hanno consentito di conseguire questo importante risultato, fondamentale per evitare che l’accusato possa sottrarsi alla giustizia”, conclude la nota della Farnesina.
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Morta sul lavoro: pm chiude indagini Luana con 3 indagati
Le accuse sono omicidio colposo e manomissione sicurezze
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PRATO
05 ottobre 2021
22:39
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La procura di Prato ha chiuso le indagini sulla morte di Luana D’Orazio, l’operaia ventiduenne madre di un bambino, trascinata in un macchinario nella ditta tessile di Montemurlo (Prato) di cui era dipendente dove morì il 3 maggio. La procura ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini.
Gli indagati restano i tre i cui nomi erano già noti cioè Luana Coppini titolare dell’azienda, il marito Daniele Faggi ritenuto dagli inquirenti amministratore di fatto dell’impresa e il tecnico manutentore Mario Cusimano. I reati ipotizzati sono omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele anti-infortunistiche.
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Chiuse le indagini, tre indagati per la morte di Luana
Le accuse sono omicidio colposo e manomissione sicurezze
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PRATO
05 ottobre 2021
22:41
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La procura di Prato ha chiuso le indagini sulla morte di Luana D’Orazio, l’operaia ventiduenne madre di un bambino, trascinata in un macchinario nella ditta tessile di Montemurlo (Prato) di cui era dipendente dove morì il 3 maggio. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato in queste ore.
Gli indagati restano i tre i cui nomi erano già noti cioè Luana Coppini titolare dell’azienda, il marito Daniele Faggi ritenuto dagli inquirenti amministratore di fatto dell’impresa e il tecnico manutentore Mario Cusimano. I reati ipotizzati sono omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele anti-infortunistiche.

In base a quanto emerge dall’avviso di conclusione delle indagini, non ci sarebbero variazioni rispetto a quanto conosciuto finora rispetto alle persone indagate (le stesse tre) e alle accuse individuate nell’inchiesta. Secondo gli accertamenti tecnici effettuati dal consulente nominato dalla procura, l’ingegner Carlo Gini, l’orditoio per campionatura, che è il macchinario tessile al quale era addetta Luana D’Orazio e dentro cui la giovane operaia vi morì, aveva i dispositivi di sicurezza disattivati. Inoltre, sempre secondo le ricostruzioni peritali commissionate dalla procura, l’incidente sarebbe avvenuto mentre lo stesso macchinario viaggiava ad alta velocità, una fase in cui le saracinesche di protezione devono rimanere abbassate per motivi di sicurezza e, invece, non lo sarebbero state.
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Omicidio Ciatti, consegnato all’Italia presunto responsabile
Giovane ucciso in Spagna nel 2017, russo arrestato in Germania
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05 ottobre 2021
21:50
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“La Farnesina esprime grande soddisfazione per la decisione delle Autorità giudiziarie tedesche in merito alla consegna alle Autorità italiane del cittadino russo di origine cecena Rassoul Bissoultanov, ritenuto responsabile del brutale assassinio del giovane connazionale Niccolò Ciatti, avvenuto il 13 agosto 2017 in Spagna”. Lo fa sapere la Farnesina in una nota.

L’autorizzazione alla consegna fa seguito ad un mandato di arresto europeo, emesso dalla Procura della Repubblica di Roma nel 2020, sulla base del quale le Autorità tedesche hanno proceduto il 3 agosto scorso all’arresto nel loro territorio del cittadino russo.
“I costanti contatti delle Ambasciate a Berlino e Madrid con le rispettive Autorità locali hanno consentito di conseguire questo importante risultato, fondamentale per evitare che l’accusato possa sottrarsi alla giustizia”, conclude la nota della Farnesina.
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Lobby nera: indagati Fidanza e Jonghi Lavarini
Inchiesta a Milano su finanziamento illecito e riciclaggio
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MILANO
05 ottobre 2021
23:13
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L’europarlamentare di Fdi Carlo Fidanza e Roberto Jonghi Lavarini, anche detto il ‘barone nero’, sono indagati per le ipotesi di finanziamento illecito e riciclaggio nell’indagine milanese scaturita dall’inchiesta giornalistica di Fanpage sulla campagna elettorale di Fratelli d’Italia. Oggi la Gdf ha anche effettuato delle perquisizioni.

In particolare, Fidanza e Jonghi Lavarini, che fu candidato per Fdi alla Camera nel 2018, sono indagati per le due ipotesi di reato contestate nell’inchiesta – coordinata dall’aggiunto Maurizio Romanelli e dai pm Piero Basilone e Giovanni Polizzi – sulla base, a quanto si è saputo, di frasi che sono state da loro pronunciate nel primo video dell’inchiesta di Fanpage.
I pm ieri hanno acquisito il filmato integrale con le registrazioni (oltre 100 ore) dei dialoghi tra un cronista ‘infiltrato’, Jonghi Lavarini (condannato a due anni per apologia del fascismo), Fidanza (europarlamentare Fdi che intanto si è dimesso da tutti gli incarichi di partito) e la neoconsigliera del Comune di Milano, e all’epoca candidata di Fdi, l’avvocato Chiara Valcepina (che non risulta allo stato indagata). Dialoghi da cui è venuto a galla un presunto sistema di “lavanderia”, di cui parla proprio Jonghi Lavarini, per pulire soldi versati in nero destinati alla campagna elettorale e usati anche per altre elezioni.
E’ stato il ‘barone nero’, come emerge dal filmato di Fanpage, a presentare Carlo Fidanza al giornalista e l’eurodeputato gli avrebbe spiegato, come risulta dal video, che poteva contribuire alla campagna elettorale versando sul conto corrente o “se è più comodo fare del black”, del ‘nero’, tanto, come ha detto Jonghi Lavarini, ci sono una “serie di lavatrici” per il finanziamento.
Frasi che hanno portato, appunto, all’iscrizione dei due nel registro degli indagati e oggi ad una perquisizione del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf di Milano nella casa di Jonghi Lavarini. Un attività finalizzata a cercare eventuali riscontri, tra documenti e dispositivi informatici, sui presunti finanziamenti ‘opachi’ e sul riciclaggio di denaro di cui si parla nelle registrazioni di Fanpage.
“Ho appreso dagli organi di stampa di essere stato iscritto sul registro degli indagati a seguito dell’inchiesta di Fanpage” ha commentato Fidanza. “Al momento non ho ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Sono sereno e ovviamente a disposizione della Procura per chiarire quanto prima ogni aspetto di questa vicenda”.
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Filma offese cariche Stato e invito a violenza,chiuso locale
Nel Pordenonese per 60 giorni, misura del Questore
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TRIESTE
06 ottobre 2021
08:59
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Ha girato un video all’interno di un locale di cui è il contitolare, poi diffuso sui social, in cui alla presenza di alcuni avventori, incita alla violenza, alla rivolta e al giustizialismo nei confronti delle Istituzioni, facendo, altresì, riferimento a gruppi organizzati e offendendo pesantemente le più alte cariche dello Stato, magistratura, forze dell’ordine. Per questa ragione il Questore di Pordenone Marco Odorisio per motivi di ordine pubblicoha disposto la chiusura per 60 giorni di un pubblico esercizio di Sequals (Pordenone), il “Bar Ristorante da Teodora”.
Stamani Agenti dell’Ufficio Polizia Amministrativa e Sicurezza (U.P.A.S.) e della Digos di Pordenone hanno eseguito il provvedimento, ex art. 100 T.U.L.P.S. (Testo Unico Leggi Pubblica Sicurezza).
Digos e Upas avevano individuato tale filmato monitorando il flusso comunicativo che avviene attraverso l’uso dei social network, come “Telegram” e “WhatsApp”, hanno anche riscontrato come le condotte, che incitavano alla violenza ed alla rivolta, erano state anche riprese e stigmatizzate da network di comunicazione a rilevanza nazionale.
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Neve a passo dello Stelvio, serve l’attrezzatura invernale
Fronte freddo porta anticipo d’inverno sopra i 1.500 metri
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BOLZANO
06 ottobre 2021
09:25
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In Alto Adige il fronte freddo, che in queste ore sta attraversando le Alpi, ha portato la prima neve sulle montagne. A passo dello Stelvio sono in azione gli spartineve e la famosa strada con i sui 48 tornanti è percorribile solo con attrezzatura invernale.
La neve attualmente sta cadendo fino a 1.500 metri, nel sud dell’Alto Adige fino a 1.900 metri.
In giornata, dopo l’anticipo d’inverno, arriverà il foehn e con il passare delle ore i venti ruoteranno, disponendosi da nord e le precipitazioni tenderanno ad esaurirsi progressivamente entro sera.
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Frode fiscale, sequestrato yacht a imprenditore condannato
Proprietario anche il figlio che partecipò al reality Rich Kids
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MILANO
06 ottobre 2021
09:49
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E’ riconducibile a Federico Bellezza, 28 anni, e a suo padre, già condannato per frode fiscale il mega Yacht battente bandiera britannica sequestrata dai militari della Guardia di Finanza su disposizione del gip di Milano e su richiesta del pm Paolo Storari.
Bellezza aveva partecipato nel 2016 a un docureality intitolato “Giovani e Ricchi” in cui si descriveva la vita dei cosiddetti “Rich kids”, i figli di famiglie facoltose.

Lo yacht di lusso di 32 metri ormeggiato al porto di Sanremo (Imperia) è appunto riconducibile all’imprenditore torinese, operante nel settore della robotica industriale, già condannato, e a suo figlio.
Le indagini di polizia giudiziaria, delegate al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, hanno fatto emergere un complesso meccanismo fraudolento con il ricorso a false fatturazioni funzionali all’auto-riciclaggio, con l’interposizione di società straniere.
L’impiego del veicolo societario di diritto inglese, il cui capitale sociale era detenuto “fiduciariamente” da altre entità giuridiche estere, serviva per nascondere l’origine dei fondi di provenienza illecita e la titolarità effettiva del mega-yacht, riconducibile all’imprenditore indagato e al figlio.
Da qui le accuse di auto-riciclaggio da evasione fiscale e intestazione fittizia di beni.

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Incensurato ucciso a Napoli, è nipote boss quartiere Ponticelli
Colpi di pistola nella notte in strada mentre era con compagna
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NAPOLI
06 ottobre 2021
09:53
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E’ il figlio illegittimo di Giuseppe De Luca Bossa, a sua volta fratello di Antonio De Luca Bossa, elemento di vertice dell’omonimo clan di camorra del quartiere Ponticelli di Napoli, Carmine D’Onofrio, il 23enne incensurato, morto dopo essere stato ferito gravemente con colpi di pistola la scorsa notte a Napoli. L’ergastolano Antonio De Luca Bossa, detto “Tonino ‘o sicco” è ritenuto dagli inquirenti uno dei criminali più pericolosi della camorra partenopea.
Il clan da poco più di un anno, secondo gli inquirenti, ha guadagnato posizioni nello scacchiere malavitoso di Napoli est.
D’Onofrio è stato colpito in strada, intorno alle 2, mentre era insieme con la compagna. Il decesso è sopraggiunto nel pronto soccorso dell’ospedale Villa Betania, a causa delle gravi ferite riportate. Sette i bossoli calibro 45 repertati sul luogo della tragedia dai Carabinieri. Sull’accaduto indagano i militari della compagnia di Poggioreale e del Nucleo investigativo di Napoli, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia.
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Pompei: tornano i furti, rubato chiusino in marmo da domus
Si trovava all’interno della “Domus di Sirico”
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NAPOLI
06 ottobre 2021
10:00
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Tornano i furti negli scavi di Pompei dove il personale della Soprintendenza del Parco Archeologico ha constatato che ignoti, tra il 30 settembre e il 4 ottobre scorsi, hanno rubato un chiusino in marmo di forma circolare e del diametro di 20 centimetri che si trovava all’interno della “Domus di Sirico” (situata al Regio VII, insula 1, civico 25, ambiente 24).
Si tratta, viene sottolineato dalla Soprintendenza, di un’area accessibile al pubblico e interessata recentemente da lavori di restauro.
Sull’accaduto sono in corso indagini da parte dei Carabinieri della Stazione di Pompei.
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Scuola, ordinanza per evitare quarantene in Valle d’Aosta
Un protocollo per monitoraggi capillari e screening continui
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AOSTA
06 ottobre 2021
10:02
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La Valle d’Aosta sta per adottare un’ordinanza regionale che “permetterà di ridurre al minimo o di azzerare i periodi di quarantena nelle scuole, attraverso un monitoraggio capillare e screening continui”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Erik Lavevaz durante il Consiglio Valle.
“L’obiettivo comune – ha spiegato Lavevaz – è quello di tutelare al massimo la didattica in presenza, per tornare a garantire pienamente l’importanza sia educativa sia formativa della scuola. I confronti tra le diverse strutture regionali, con l’Assessore Luciano Caveri e la Sovrintendente Marina Fey, e dei referenti sanitari hanno permesso di arrivare a redigere un nuovo protocollo sperimentale”.
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Covid: alunna positiva,classe in quarantena nel sud Sardegna
Nuovo caso a Ussana, coinvolti 19 ragazzi e quattro docenti
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USSANA
06 ottobre 2021
10:34
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Nuovo caso di coronavirus in una scuola di Ussana, nel sud Sardegna.
Dopo l’intera classe della scuola primaria andata in quarantena il secondo giorno dall’inizio delle lezioni, il 15 settembre scorso, da questa mattina anche una classe della scuola media composta da 19 ragazzi è in quarantena: un’alunna, infatti, è risultata positiva al Covid-19.

Lo ha confermato il sindaco Emidio Contini. “In quarantena ci sono anche quattro docenti – sottolinea il primo cittadino di Ussana – io sto facendo di tutto e ho fatto di tutto nei mesi scorsi per frenare la diffusione del virus con ordinanze e blocco delle manifestazioni, ma capitano ancora casi”.
La conferma del caso di positività è stata data ieri notte dall’Ats alla dirigente scolastica.
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Covid: violenza su minori in famiglia, più 13% nel 2020
1.260 bambine e 1.117 bambini.Rapporto Indifesa Terre des Hommes
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06 ottobre 2021
11:24
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Nel 2020 sono state 1.260 le bambine e 1.117 i bambini che hanno subito violenze in famiglia che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Rispetto al 2019 si registra un aumento del 13% dei minori vittime del reato di ‘maltrattamenti contro familiari e conviventi’ .

“Allarmante” l’aumento delle vittime per tale reato nel decennio 2010-2020 che segna un +137%. E’ quanto emerge dalla decima edizione del Dossier Indifesa di Terre des Hommes, i cui dati sono stati elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale.
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Ruby ter: Guerra e Sorcinelli, cene eleganti? Non scherziamo
‘Pronte a parlare in aula, Berlusconi ci ha rovinato la vita’
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MILANO
06 ottobre 2021
11:49
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“Cene eleganti? Ci viene da ridere, non scherziamo”. Così Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, due delle giovani che presero parte alle serate di Arcore e che sono imputate nel caso Ruby ter assieme a Silvio Berlusconi, hanno risposto alle domande dei cronisti al termine dell’udienza, dopo essersi presentate in aula oggi.
Entrambe hanno detto che l’ex premier “ci ha rovinato la vita” e si sono dette pronte a parlare durante l’esame in aula nelle prossimi udienze.
Berlusconi non lo vedo più e non lo sento più, non mi interessa più la sua vita – ha spiegato Alessandra Sorcinelli – lui ha sempre cercato di risolvere solo i suoi interessi e io sono rimasta coinvolta in questa storia e ora penserò alla mia vita e a dimostrare la mia innocenza”. Anche Barbara Guerra si è detta pronta a chiarire: “Parlerò in aula, anche perché chi è imputato non viene e non ci mette la faccia, sono d’accordo col pm Siciliano, è vecchio ma poteva presentarsi”. Qualcuna le ha chiesto anche cosa ne pensasse dell’ipotesi di una corsa di Berlusconi alla Presidenza della Repubblica e lei ha risposto: “Per me deve stare a casa a fare il nonno”.
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Covid: Veneto, 416 nuovi casi e 6 decessi in 24 ore
Migliorano (-10) i dati delle terapie intensive
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VENEZIA
06 ottobre 2021
11:49
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Tornano a salire i nuovi casi di Covid-19 in Veneto, 416 in più riapetto a ieri (erano stati 363 nelle 24 ore precedenti), che portano il totale a 417.255.
Aumentano anche i morti, 6 in più, con il totale a 11.786.
Lo riporta il bollettino regionale.
Crescono anche gli attuali positivi, 65 in più rispetto a ieri con il totale a 10.201. Migliorano i dati delle terapie intensive, dove vi sono 44 ricoveri, 10 in meno, e aumentano leggermente i pazienti in area non critica, che sono 201 (+2).
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In Umbria tornano a scendere gli attualmente positivi al Covid
Stabile il quadro dei ricoverati, c’è un nuovo morto
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PERUGIA
06 ottobre 2021
12:05
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Dopo il leggero aumento di martedì, tornano a scendere gli attualmente positivi al Covid in Umbria, ora 734, 43 in meno rispetto al giorno precedente.
Restano invece stabili i ricoverati in ospedale, 50, sei nelle terapie intensive.
Emerge dal sito della Regione.
Nell’ultimo giorno sono stati registrati 32 nuovi positivi, 74 guariti e una nuova vittima.
Sono stati analizzati 2.181 tamponi e 4.182 test antigenici, con un tasso di positività dello 0,5 per cento sul totale (0,38 martedì e 0,76 lo stesso giorno della scorsa settimana).
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Riparte il ‘Ruby ter’ dopo la rinuncia di Berlusconi alla perizia medica
Spinelli non può testimoniare, acquisiti i suoi verbali. Guerra e Sarcinelli: ‘Ad Arcore cene eleganti? Non scherziamo…’
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MILANO
06 ottobre 2021
12:09
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È ripreso stamani il processo milanese sul caso Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi e altri 28 imputati, dopo la rinuncia con una lettera da parte dell’ex premier alla perizia medico legale, che comprendeva anche accertamenti psichiatrici. Perizia che era stata disposta dai giudici dopo l’ennesimo legittimo impedimento presentato dalla difesa del Cavaliere per motivi di salute nell’ultima udienza.
I giudici della settima penale, dopo aver trattato una serie di questioni tecniche, hanno deciso di acquisire i verbali resi in fase di indagine nel 2015 da Giuseppe Spinelli, ragioniere di fiducia di Berlusconi e presunto “ufficiale pagatore” delle ‘olgettine’.
Spinelli, infatti, avrebbe dovuto testimoniare oggi, ma non può per motivi di salute e ha presentato un impedimento.
“Cene eleganti? Ci viene da ridere, non scherziamo”. Così Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli, due delle giovani che presero parte alle serate di Arcore e che sono imputate nel caso Ruby ter assieme a Silvio Berlusconi, hanno risposto alle domande dei cronisti al termine dell’udienza, dopo essersi presentate in aula oggi. Entrambe hanno detto che l’ex premier “ci ha rovinato la vita” e si sono dette pronte a parlare durante l’esame in aula nelle prossimi udienze.
“Berlusconi non lo vedo più e non lo sento più, non mi interessa più la sua vita – ha spiegato Alessandra Sorcinelli – lui ha sempre cercato di risolvere solo i suoi interessi e io sono rimasta coinvolta in questa storia e ora penserò alla mia vita e a dimostrare la mia innocenza”. Ai cronisti che le hanno chiesto se in aula nell’interrogatorio dirà cose che non ha mai detto, Sorcinelli ha risposto: “Vedremo”. E a chi le ha chiesto se quelle di villa San Martino fossero “cene eleganti” – ossia la versione che le ragazze hanno portato in aula nei processi sul caso Ruby in cambio di denaro per l’accusa (da qui le accuse di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari) – Sorcinelli ha risposto: “Mi viene da ridere”. Il suo legale, l’avvocato Luigi Liguori, ha chiarito che “renderà l’esame per dimostrare la sua innocenza, per chiarire alcune circostanze” proprio in relazione alle serate e rappresentare la “verità”.
Anche Barbara Guerra si è detta pronta a chiarire: “Parlerò in aula, anche perché chi è imputato non viene e non ci mette la faccia, sono d’accordo col Pm Siciliano, è vecchio ma poteva presentarsi”. Qualcuna le ha chiesto anche cosa ne pensasse dell’ipotesi di una corsa di Berlusconi alla Presidenza della Repubblica e lei ha risposto: “Per me deve stare a casa a fare il nonno”. Ha detto ancora che vuole “riprendere la mia vita in mano, la mia vita è bloccata a causa sua e valuterò se ci sono cose in più da dire, sono molto risentita con lui, molto indignata, non posso sentirmi dare della escort da anni, doveva proteggermi, mi ha rovinato la vita. Cene eleganti? Mi viene da ridere, no comment”. E ha riferito “come già avevo detto ad una televisione tempo fa, che all’ultima cena in Sardegna a cui avevo partecipato sono scappata per la vergogna vedendo quelle scene”. Già Marysthell Polanco, un’altra delle cosiddette ‘olgettine’, tempo fa in aula aveva detto di essere pronta a rendere esame in aula per “dire la verità” nelle prossime udienze.
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‘Siete cancro per il palazzo’, coppia gay denuncia condomini
Costretti a rivolgersi a carabinieri per il clima di terrore
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TORINO
06 ottobre 2021
12:27
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Minacce, insulti omofobi fino ad arrivare al danneggiamento dell’auto. È quanto ha subito una coppia gay di Torino che nei giorni scorsi ha denunciato ai carabinieri il clima di terrore in cui sono costretti a vivere nel palazzo in cui risiedono, nel quartiere ‘Barriera di Milano’.
Liti iniziate per alcuni lavori e per il cambio di amministratore, poi sfociate in vere e proprie minacce.
“Per adesso ci limitiamo alla macchina, presto vi manderemo via da questo condominio. Quelli come voi non sono graditi”, è il bigliettino che – secondo quanto anticipato dal quotidiano La Stampa – hanno trovano nella cassetta della posta dopo che la loro auto la scorsa settimana è stata danneggiata. Ignoti hanno spaccato il nottolino. Nelle parti comuni erano stati appicciati nei mesi precedenti biglietti dove la coppia veniva definita “un cancro per il palazzo”. E ancora insulti. Oggi la decisione di rivolgersi ai carabinieri.
Torino è la città dei diritti. Lo diciamo sempre perché in questa direzione amministrazioni e associazioni cittadine si sono sempre mosse e spese, diventando un faro anche a livello nazionale. Questi episodi, però, ci indicano come non si debba mai dare niente per scontato. Non è accettabile che una discussione tra vicini diventi terreno per l’omofobia”, commenta Chiara Foglietta, la consigliera comunale di Torino da sempre in prima fila nella lotta per i diritti LGBTQ+. “Cercherò di mettermi in contatto con la coppia fin da subito per dare il mio sostegno di persona”, conclude Foglietta.
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Carceri: sindacati, Ariano Irpino ormai in uno stato comatoso
Manifestazione davanti all’istituto di Osapp, Uspp, Uil e Cgil
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NAPOLI
06 ottobre 2021
13:16
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Le organizzazioni sindacali regionali dell’Osapp-Uspp-Uil-Cgil della Campania, hanno manifestato stamattina davanti all’istituto penitenziario del Tricolle di Ariano Irpino (Avellino), insieme con le delegazioni territoriali, “per rivendicare le tante questioni che attanagliano il corpo e il contesto penitenziario oramai in uno stato comatoso”. Nella nota congiunta, i sindacati evidenziano “la mancanza di organico di polizia penitenziaria; mancanza organico personale comparto funzioni centrali; caserma inagibile; aggressioni; mancanza di mezzi e strumenti per contrastare eventuali eventi critici”.

“Protestiamo per sensibilizzare ancora una volta i vertici dell’amministrazione – spiega la nota firmata dai segretari Palmieri, Auricchio, Scocca e De Benedictis- affinché Ariano Irpino e tutti gli istituti penitenziari periferici non siano considerati di serie B. Per questo e per tanti altri motivi e le scelte errate dell’amministrazione, l’ultima riguardante la perquisizione straordinaria generale e le commissioni istituite, tanto é vero che sono state interrotte le trattative sindacali a livello nazionale e regionale in attesa dell’incontro con il Ministro Cartabia fissato il prossimo 18 ottobre a cui parteciperanno i segretari generali i quale, in quella sede, rivendicheranno i diritti delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria e il rinnovo contrattuale in fase di definizione”.
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Rifiuti interrati nel Barese, un arresto e 14 indagati
Smaltimento illecito su circa 15mila mq, sequestro area e mezzi
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BARI
06 ottobre 2021
13:21
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Rifiuti speciali costituiti per lo più da scarti di materiale edile, a cui spesso veniva appiccato il fuoco, sarebbero stati sotterrati su un’area di circa 15.000 metri quadri, innalzando così il “piano campagna” di un’ area depressa destinata ad uso agricolo, con l’intenzione di costruire un parcheggio, abusivo, in totale assenza di permessi.
Lo hanno scoperto i carabinieri del Noe di Bari che hanno sequestrato il terreno in territorio di Adelfia, hanno arrestato e posto ai domiciliari un imprenditore per inquinamento ambientale, e notificato 14 avvisi di garanzia per le illecite attività di smaltimento rifiuti.

Gli accertamenti degli investigatori, fatti anche con videosorveglianza dei luoghi e con intercettazioni, hanno permesso di documentare gli illeciti, protrattisi per quasi tutto il 2020, con lo smaltimento di circa 120 tonnellate di rifiuti speciali, anche pericolosi. Gli inerti, smaltiti mediante tombamento, provenivano da almeno altre 4 aziende, i cui titolari riuscivano così ad evitare i costi di smaltimento e le lavorazioni che avrebbero reso i materiali innocui per l’ambiente e, per la maggior parte, riutilizzabili. La quantificazione dei soli costi di smaltimento “risparmiati” dagli imprenditori ammonta a circa 100.000 euro, oltre al danno ambientale. Nel corso delle operazioni i carabinieri hanno sequestrato l’intera area del tombamento e i 7 automezzi utilizzati per gli illeciti conferimenti.
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A casa tutti bene, le prime immagini della serie di Muccino
In anteprima alla Festa di Roma
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06 ottobre 2021
14:10
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La famiglia è il porto sicuro dove crescere e nel quale trovare rifugio. Ma può facilmente trasformarsi nel principale ostacolo alla felicità individuale.

Esordirà alla Festa del Cinema di Roma (14-24 ottobre), come evento speciale fuori concorso, A Casa Tutti Bene – La Serie, il primo progetto per la tv di Gabriele Muccino, reboot dell’omonimo film del regista campione di incassi del 2018.
Prodotta da Sky e Marco Belardi per Lotus Production – società di Leone Film Group, la serie si svela per la prima volta nelle immagini del teaser appena rilasciato e nelle prime foto ufficiali dal set, per un debutto su Sky e in streaming su NOW previsto a dicembre. Per la serie, un family drama in otto episodi girati da Muccino – nelle librerie con la sua autobiografia “La vita addosso”, scritta con Gabriele Niola, edita da UTET – e da lui scritti insieme a Barbara Petronio, Andrea Nobile, Gabriele Galli, Camilla Buizza, un grande cast corale: Laura Morante e Francesco Acquaroli guidano il cast nei ruoli di Alba e Pietro Ristuccia, proprietari del ristorante San Pietro, a Roma, e genitori di Carlo, Sara e Paolo interpretati rispettivamente da Francesco Scianna, Silvia D’Amico e Simone Liberati. Euridice Axen è Elettra, ex moglie di Carlo, mentre l’esordiente Sveva Mariani interpreta Luna, la figlia della coppia, legata a Manuel, il cuoco del San Pietro interpretato da Francesco Martino. Nei panni di Ginevra, attuale compagna di Carlo, Laura Adriani. Antonio Folletto è invece il compagno di Sara, Diego. Quindi i Mariani: Paola Sotgiu interpreta Maria Mariani, sorella di Pietro e madre di Sandro e Riccardo Mariani, nei cui panni figureranno Valerio Aprea e Alessio Moneta. Emma Marrone interpreta la compagna di Riccardo, Luana, mentre Milena Mancini sarà Beatrice, la compagna di Sandro. Nel cast anche il giovanissimo Federico Ielapi, Maria Chiara Centorami e Mariana Falace.
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Uccisa a Faenza, la figlia parte civile contro il padre
Il presunto esecutore materiale chiede la perizia psichiatrica
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RAVENNA
06 ottobre 2021
14:27
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La figlia di Ilenia Fabbri si è costituita parte civile contro entrambi gli imputati – dunque anche contro il padre – lamentando un danno da due milioni di euro e chiedendo di conseguenza un sequestro conservativo dei beni dei due. La difesa dell’esecutore materiale reo confesso del delitto ha chiesto una perizia psichiatrica sul proprio assistito.
Sono in sintesi queste le novità più rilevanti emerse dal processo partito in mattinata davanti alla Corte d’Assise di Ravenna per l’omicidio della 46enne massacrata nella sua abitazione di Faenza, nel Ravennate, il 6 febbraio, esattamente otto mesi fa.
Alla sbarra ci sono il meccanico faentino 54enne Claudio Nanni, inquadrato dalla Procura come mandante ed ex marito della vittima. E il 53enne Pierluigi Barbieri, alias lo Zingaro, di origine cervese ma domiciliato nel Reggiano. I due, fatti entrare dalla polizia penitenziaria in momenti diversi, non si sono mai guardati. A cercare il contatto con gli occhi, prima con il padre e poi insistentemente con Barbieri, è stata la figlia della vittima, Arianna. Oltre a lei, si sono costituiti parte civile il fidanzato della 46enne Stefano Tabanelli, il padre Luciano e una zia. E poi il Comune di Faenza e le associazioni a tutela delle donne Sos donna, Udi e Gens Nova.
Una sessantina i testimoni chiamati dalle parti a deporre.
Nella prossima udienza la Corte deciderà su sequestro conservativo e perizia psichiatrica e verranno sentiti i primi sei testi del Pm. In finale di udienza brevi momenti concitati quando Arianna ha cercato invano di avvicinarsi alle gabbie per affrontare Barbieri. In aula, tra gli altri, erano presenti alcune amiche della vittima, con una maglietta con la foto di Ilenia stampata sopra.
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Abusi sui “chierichetti del Papa”: i due imputati prosciolti
Il Tribunale: manca prova della violenza. ‘Accertati rapporti sessuali tra l’imputato e la persona offesa’
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06 ottobre 2021
14:39
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Il Tribunale vaticano, nel processo per gli abusi al Preseminario che ospita i ‘chierichetti del Papa’, ha deciso di prosciogliere i due imputati don Gabriele Martinelli e don Enrico Radice. Per alcuni reati sono assolti, per altri non punibili, per altri ancora è intervenuta la prescrizione.

Il Pg aveva chiesto 6 anni di reclusione per il primo e 4 per il secondo. La sentenza è di primo grado ed è possibile il ricorso in appello.

Il principale imputato del processo per gli abusi ai chierichetti del Papa, don Gabriele Martinelli, è stato prosciolto perché “difetta la prova” che abbia commesso violenza nei confronti della vittima, afferma il Tribunale vaticano, presieduto da Giuseppe Pignatone.
“Il Tribunale ha stabilito che debbano ritenersi accertati i rapporti sessuali, di varia natura e intensità, tra l’imputato e la persona offesa” e invece “difetta la prova per affermare che la vittima sia stata costretta a detti rapporti dall’imputato con la contestata violenza o minaccia”.
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‘Sbirri nelle foibe’, scritta con ‘firma’ Br a Ascoli Piceno
Sindaco, ‘imbecilli e ignoranti, contenuto vergognoso’
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ANCONA
06 ottobre 2021
14:39
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“Sbirri dentro le foibe. W le foibe”.
E’ la scritta fatta con la vernice rossa, corredata da falce e martello, la sigla Br con stella nel cerchio, apparsa sul muro di un cantiere nel centro storico di Ascoli Piceno.
“Ancora scritte vandaliche da parte di imbecilli. A prescindere dal contenuto del testo (che è estremamente vergognoso), chi deturpa è solo un ignorante che non vuole bene alla propria città!”, il commento del sindaco Marco Fioravanti. “Cancelleremo subito la scritta, così come stiamo facendo fin dal nostro insediamento in amministrazione con l’aiuto di volontari e associazioni antidegrado” spiega. Ma è anche caccia ai responsabili. “Visioneremo le telecamere della zona – annuncia Fioravanti – e, insieme alle forze dell’ordine, faremo il possibile per individuare e punire il responsabile (o i responsabili). Noi non ci scoraggiamo, Ascoli è migliore di chi rovina l’immagine della propria città”. L’accaduto è stato condannato anche dal Movimento Sindacale Autonomo di Polizia.
“Rievocare l’orrore delle foibe augurandosi che vi finiscono dei poliziotti è quanto di più vile si potesse fare”, ha commentato il segretario Fabio Conestá.
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Festa Roma: da Verdone a Chastain fino a Cuaron
Un’edizione pop piena di biografie, da Vitti a De Filippo
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ROMA
06 ottobre 2021
14:47
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Alla sedicesima edizione della Festa di Roma (14-24 ottobre), presentata all’Auditorium Parco della Musica, due film italiani in selezione ufficiale, L’ARMINUTA di Giuseppe Bonito e PROMISES di Amanda Sthers con Pierfrancesco Favino a cui si aggiunge CYRANO di Joe Wright girato in Sicilia.
Ma tra le sorprese di questa edizione declinata al pop, al femminile e al biografismo le attese serie italiane A CASA TUTTI BENE di Gabriele Muccino, ispirata all’omonimo film, VITA DA CARLO di Carlo Verdone, STRAPPARE LUNGO I BORDI di ZeroCalcare e il film Sky Original E NOI COME STRONZI RIMANEMMO A GUARDARE di Pif.

E poi ancora tra gli eventi speciali I FRATELLI DE FILIPPO di Sergio Rubini. Per gli omaggi, quello per il novantesimo compleanno di Monica Vitti di Fabrizio Corallo: VITTI D’ARTE, VITTI D’AMORE.
Tra le star straniere attese, Quentin Tarantino, Tim Burton, Jessica Chastain, Alfonso Cuaron e Joe Wright, mentre per l’Italia Marco Bellocchio che porterà a Roma le prime immagini di ESTERNO NOTTE.
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Tina Turner vende 60 anni di musica alla BMG
Ignoti i termini dell’accordo, si stimano almeno 50 milioni dlr
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NEW YORK
06 ottobre 2021
15:43
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Tina Turner si aggiunge all’elenco degli artisti che hanno ceduto i diritti della loro produzione artistica. La cantante americana, naturalizzata svizzera, ha venduto il suo catalogo musicale alla casa discografica tedesca BMG.
Si tratta di circa 60 anni di carriera. I termini economici dell’accordo non sono stati resi noti, ma secondo la rivista di settore Music Business Worldwide sarebbero in ballo 50 milioni di dollari.
Tina Turner, 81 anni, che a fine ottobre sarà introdotta nella Rock ‘n’ Roll Hall of Fame per la seconda volta, è stata la prima artista di colore e la prima artista donna a finire sulla copertina della rivista Rolling Stone. Tra i suoi lavori da solista ci sono dieci album in studio, due live, due colonne sonore e cinque compilation. Secondo BMG ha venduto oltre 100 milioni di dischi.
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Strage Erba: assolto Azouz, non calunniò Rosa e Olindo
‘Sono contento, un passo nella lotta per ottenere la verità’
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MILANO
06 ottobre 2021
16:17
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Azouz Marzouk, l’ex marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, due delle quattro vittime della strage di Erba del 2006, è stato oggi assolto dall’accusa di calunnia “perché il fatto non sussiste”.
Lo ha deciso la giudice della settima penale del Tribunale di Milano.

Marzouk è finito imputato in relazione ad una richiesta di raccogliere nuove prove per la revisione del processo sui quattro omicidi e che si era chiuso con la condanna all’ergastolo di Olindo Romano e Rosa Bazzi. Da tempo convinto dell’innocenza dei due ex vicini di casa, era accusato di averli calunniati incolpandoli del reato di autocalunnia per le loro confessioni, a suo dire false, sugli omicidi.
“Sono contento, è un passo nella lotta che stiamo facendo in questi anni per ottenere la verità” ha commentato Azouz Marzouk dopo l’assoluzione.
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Da domani a Rieti insieme vaccini Covid e anti-influenzale
Il Lazio è la prima Regione a somministrare contemporaneamente le dosi
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ROMA
06 ottobre 2021
16:37
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Dopo la circolare emanata dal Ministero della Salute, la Asl di Rieti, a partire da domani giovedì 7 ottobre 2021, inizierà la somministrazione contemporanea del vaccino antinfluenzale e della dose aggiuntiva del vaccino anti-Covid19. Il Lazio, come annunciato, è dunque la prima Regione a praticare la co-vaccinazione.
La somministrazione del vaccino antinfluenzale e della contestuale dose aggiunta di vaccino anti-Covid19 sono in programma presso l’hub ex Bosi di Rieti e l’hub Amazon di Passo Corese “nel rispetto delle norme di buona pratica vaccinale, nella medesima seduta, su alcune categorie di soggetti, vedi gli over 80 anni, per le quali la vaccinazione antinfluenzale stagionale è raccomandata e allo stesso tempo sono risultati eleggibili per la vaccinazione contro il SARS-CoV.2”, precisa la Asl in una nota.
Anche quest’anno Con la distribuzione delle prime dosi di vaccino antinfluenzale da parte della Regione Lazio, come accaduto nelle precedenti fasi della pandemia, la Asl di Rieti ha contestualmente aperto un importante canale di interlocuzione e collaborazione con i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta, al fine di programmare capillarmente su tutto il territorio della provincia di Rieti la vaccinazione antinfluenzale a tutta la popolazione over 65.
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Il nuovo film Pif, alla Festa di Roma
Produzione Sky Original con Fabio de Luigi e Ilenia Pastorelli
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ROMA
06 ottobre 2021
16:54
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E Noi come stronzi rimanemmo a guardare, il nuovo film Sky Original, prodotto da Wildside, società del gruppo Fremantle, Vision Distribution e I Diavoli, diretto da Pierfrancesco Diliberto, viene presentato come Evento Speciale alla Festa del Cinema di Roma (14-24 ottobre).
Arturo è un manager rampante che, senza sospettarlo, introduce l’algoritmo che lo renderà superfluo nella sua azienda.
Perde così in un solo colpo fidanzata, posto di lavoro e amici. Per non rimanere anche senza un tetto si adatterà a lavorare come rider per Fuuber, una grande multinazionale, colosso della tecnologia. L’unica consolazione alla sua solitudine è Stella, un ologramma nato da una app sviluppata dalla stessa Fuuber. Ma dopo la prima settimana di prova gratuita, quando Arturo è ormai legato alla figura di Stella, lui non può permettersi di rinnovare l’abbonamento. Arturo si troverà così costretto a darsi da fare per ritrovare l’amore e la libertà, ammesso che esistano davvero…   CINEMA

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Ciak per Indiana Jones, Harrison Ford a Siracusa
Riprese tra Orecchio di Dioniso e Ortigia per il quinto episodio della saga
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SIRACUSA
06 ottobre 2021
17:24
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Harrison Ford nei panni dell’archeologo più famoso del cinema è arrivato a Siracusa. La mega produzione di Indiana Jones (uscita al cinema prevista per luglio 2022) ha allestito il set in due tra i luoghi più suggestivi della città.
Prime scene nel pomeriggio del 5 ottobre al parco archeologico della Neapolis, ed in particolare all’Orecchio di Dioniso e alla Grotta dei Cordari. Oggi l’attore hollywoodiano era al Castello Maniace, nel centro storico di Ortigia.
La Eagle Pictures ha scelto la Sicilia ed in particolare Trapani, San Vito Lo Capo, Cefalù e Segesta per ambientare il quinto episodio della saga che vede protagonista ancora una volta il 79enne Harrison Ford. Set blindatissimi, ma in scena oltre allo stesso Ford c’è stata la protagonista femminile Phoebe Waller-Bridge.
Corde, scale in legno molto ripide, un inseguimento tra cunicoli, anche negli scenari unici di Siracusa: l’archeologo (o per meglio dire la sua controfigura) sembra sia stato messo a dura prova. Ed ecco che l’Orecchio di Dioniso è trasformato in una miniera e il Castello Maniace è il cuore di diverse scene girate tra la terraferma e il mare con spettacolari effetti speciali: finte esplosioni, fumo e colpi di arma da fuoco. Per assicurare il regolare svolgimento delle riprese, interdetta alla navigazione una zona di mare di 35mila mq attorno al castello.
“E’ una straordinaria opportunità per il nostro territorio – ha commentato il sindaco Francesco Italia che si è recato sul set – Sia per quanto riguarda l’indotto, con circa 800 persone che usufruiscono di servizi e ospitalità, e poi la visibilità che lasciano ad una città questo tipo di produzioni non si può quantificare”.
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Papa: istituisce Fondazione per la Sanità cattolica
Galantino presidente. Tra consiglieri chirurgo che lo ha operato
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CITTA DEL VATICANO
06 ottobre 2021
17:23
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Il Papa ha istituito una Fondazione per la Sanità cattolica: “Accogliendo volentieri la supplica che mi proviene da più parti di un intervento diretto della Santa Sede a sostegno e supporto degli Enti canonici che operano con il solo scopo di migliorare la salute degli infermi e di alleviarne le sofferenze, anche con la collaborazione di benefattori che hanno particolarmente a cuore la sollecitudine della Chiesa verso i più fragili e bisognosi, con il presente Chirografo istituisco la Fondazione per la Sanità Cattolica, destinandola, ove ve ne siano le condizioni, ad offrire sostegno economico alle strutture sanitarie della Chiesa”.
Il Papa ha nominato Presidente della Fondazione per la Sanità Cattolica mons.
Nunzio Galantino, che è presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica.
Inoltre, il Papa ha nominato per la medesima Fondazione: segretario generale Fabio Gasperini, segretario dell’Apsa; consiglieri di amministrazione: Mariella Enoc, Presidente dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù; Sergio Alfieri, professore ordinario di Chirurgia generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, il chirurgo che ha operato lo scorso 4 luglio al Gemelli; e Chiara Gibertoni, direttore generale del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi; sindaco unico Maximino Caballero Ledo, segretario generale della Segreteria per l’Economia.
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Vaccini: parte la terza dose in E-R per over 80 e rsa
Dall’11 ottobre. In regione l’83% ha completato il ciclo
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BOLOGNA
06 ottobre 2021
17:25
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In Emilia-Romagna da lunedì 11 ottobre si parte con la terza dose del vaccino anti Covid per le persone con 80 e più anni e per gli ospiti e i lavoratori dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa). Sarà possibile prenotare da domani, 7 ottobre, mentre l’83% ha completato il ciclo di immunizzazione e dal 20 settembre hanno iniziato la terza somministrazione i trapiantati e gli immunocompromessi, già novemila.

È necessario che siano passati almeno sei mesi dall’ultima somministrazione. La platea potenziale è di circa 400mila persone: gli over 80 ad aver ricevuto le prime due dosi in Emilia-Romagna sono infatti quasi 364mila, pari al 98% della popolazione, dato che pone la regione al primo posto in Italia come copertura vaccinale in questa fascia. A questi si aggiungono gli operatori di Cra e Rsa e gli ospiti con meno di 80 anni, che saranno comunque vaccinati con terza dose in questa fase a prescindere dall’età.
Saranno le singole aziende sanitarie a comunicare le modalità di prenotazione fra quelle possibili: la convocazione dei diretti interessati, ad esempio tramite Sms, l’accesso diretto in hub o centri vaccinali indicati, la prenotazione attraverso i Cup (indifferentemente agli sportelli o online, Cuptel o Cupweb).
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Abusi chierichetti Papa: prosciolti i due imputati
Tribunale vaticano, non c’è prova della violenza
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CITTA DEL VATICANO
06 ottobre 2021
17:25
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Il Tribunale vaticano, nel processo per gli abusi al Preseminario che ospita i ‘chierichetti del Papa’, ha deciso di prosciogliere i due imputati don Gabriele Martinelli e don Enrico Radice. Per alcuni reati sono assolti, per altri non punibili, per altri ancora è intervenuta la prescrizione.
Il Pg aveva chiesto 6 anni di reclusione per il primo e 4 per il secondo. La sentenza è di primo grado ed è possibile il ricorso in appello.
Il principale imputato del processo per gli abusi ai chierichetti del Papa, Martinelli, è stato prosciolto perché “difetta la prova” che abbia commesso violenza nei confronti della vittima. Lo afferma il Tribunale vaticano, presieduto da Giuseppe Pignatone, spiegando la sentenza emessa oggi. “Il Tribunale ha stabilito che debbano ritenersi accertati i rapporti sessuali, di varia natura e intensità, tra l’imputato e la persona offesa” e invece “difetta la prova per affermare che la vittima sia stata costretta a detti rapporti dall’imputato con la contestata violenza o minaccia”.
Per Radice invece assoluzione dal reato di “favoreggiamento” perché “il fatto non sussiste”.
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Lobby nera: si indaga su vasta rete attorno a Jonghi Lavarini
Giornalista teste sentito da pm Milano su 3 anni frequentazioni
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MILANO
06 ottobre 2021
17:31
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Una rete di persone molto vasta che ruota attorno a Roberto Jonghi Lavarini, detto il ‘Barone nero’, che faceva da perno e da tramite. E’ un fronte dell’inchiesta milanese, scaturita da quella giornalistica di Fanpage, sulla cosiddetta ‘lobby nera’ e su presunti finanziamenti illeciti per la campagna elettorale di Fratelli d’Italia.

I pm Basilone e Polizzi hanno ascoltato come teste il giornalista ‘infiltrato’ che ha ricostruito tre anni di frequentazioni nel mondo della destra milanese. Oltre al finanziamento illecito e al riciclaggio contestati a Jonghi Lavarini e Carlo Fidanza, verifiche sono in corso anche su profili di apologia di fascismo.
Nei giorni scorsi gli investigatori della Gdf hanno acquisito le registrazioni, ossia il materiale ‘grezzo’, di Fanpage da cui poi è stata tratta la prima parte dell’inchiesta. E proprio da quel filmato viene a galla un presunto sistema di “lavanderia”, di cui parla Jonghi Lavarini, per pulire soldi versati in nero destinati alla campagna elettorale e usati anche per altre elezioni. E poi anche incontri con esplicite battute razziste, fasciste e sessiste e anche riferimenti al discorso di Hitler alla birreria di Monaco e saluti romani.
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Pedofilia in Francia: Papa, è il momento della vergogna
‘Tristezza e dolore per i traumi subiti dalle vittime’
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CITTA DEL VATICANO
06 ottobre 2021
17:43
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Il Papa all’udienza generale ha commentato il rapporto sulla pedofilia della Chiesa in Francia: “Desidero esprimere alle vittime la mia tristezza, il mio dolore per i traumi che hanno subito e anche la mia vergogna, la nostra vergogna” per “la troppo lunga incapacità della Chiesa di metterla al centro della sua preoccupazione”, ha sottolineato il Papa assicurando la sua preghiera. “Preghiamo: a te Signore la gloria, a noi la vergogna, questo è il momento della vergogna”, ha rimarcato il Pontefice.
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Covid: 3.235 i positivi e 39 le vittime
301.773 test, tasso positività allo 1,1%
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06 ottobre 2021
17:45
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Sono 3.235 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 2.466.
Sono invece 39 le vittime in un giorno, in calo rispetto alle 50 di ieri. Sono 301.773 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 322.282. Il tasso di positività è allo 1,07%, in aumento rispetto allo 0,76% di ieri. Calano ancora le ospedalizzazioni: sono 415 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 18 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, sono 24 (ieri erano 18). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.872, 96 meno di ieri. Dall’inizio della pandemia i casi di Covid registrati in Italia sono 4.689.341, i morti 131.157. I dimessi e i guariti sono invece 4.469.937, con un incremento di 5.245 rispetto a ieri mentre gli attualmente positivi al Covid sono 88.247, con un calo di 2.052 nelle ultime 24 ore.
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Maneskin nudi per il nuovo singolo Mammamia
La band pubblica sulle pagine social scatti senza veli
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06 ottobre 2021
17:46
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Sta per uscire il nuovo singolo Mammamia (l’8 ottobre) e i Maneskin si mettono a nudo. Nel verso senso della parola: la band ha pubblicato sulle sue pagine social alcuni scatti “hot”.
I quattro ragazzi romani si sono fotografati e fatti fotografare senza veli, con solo alcune stelline nere a coprire le parti intime, ma lasciando ben poco all’immaginazione. L’operazione spregiudicata ha raccolto molti consensi tra i fan scatenati, ma anche qualche critica per chi trova eccessivo il loro esibizionismo.

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Record pioggia a Rossiglione, il caso sui social di Greta
L’attivista svedese ritwitta dato sui 740,6 mm in 12 ore
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GENOVA
06 ottobre 2021
18:08
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Record europeo di sempre, sono i 740,6 mm di pioggia caduti in dodici ore su Rossiglione nell’entroterra genovese dalle 5.40 alle 17.40 dello scorso 4 ottobre. Il dato è stato diffuso su twitter da Maximiliano Herrera, un climatologo specializzato in condizioni meteorologiche estreme.
E sottolinea come sulle 24 ore la pioggia complessiva è stata di 883,6 mm. Un post che non è passato inosservato, neppure a Greta Thunberg, la giovanissima attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico seguita su Twitter da 5 milioni di persone che ha ritwittato il post con i dati delle precipitazioni e la cartina della Liguria dove è in evidenza il comune guidato dalla sindaca Katia Piccardo. “La situazione è difficile – dice la sindaca – ci sono ancora diverse frazioni isolate per le frane.
La strada che porta a Tiglieto è interrotta. La linea ferroviaria è stata riattivata questa mattina. Quattro famiglie sono sfollate perché hanno avuto la casa minacciata da una frana”
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Bimbo rapito dal padre, frame video mostra furgone in fuga
Padova, ancora nessuna traccia del piccolo di 5 anni
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PADOVA
06 ottobre 2021
18:26
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Nessuna traccia, dopo oltre 24 ore, del bambino di 5 anni rapito ieri a Padova dal padre, insieme a tre complici, in un’azione da commando contro la quale la madre del piccolo non ha potuto fare niente.
I Carabinieri proseguono nelle ricerche dei sequestratori e intanto hanno acquisito le immagini delle fotocamere comunali nelle quali, in un frame, si vede il furgone nero usato per il rapimento, una Mercedes con targa romena, mentre percorre la tangenziale tra via del Plebiscito e Vigodarzere, intorno alle 8.34 di ieri.
Quando è stato fotografato a quell’ora e in quella direzione il furgone si trovava già in fuga dopo il sequestro del piccolo David, strappato dall’uomo dalle braccia della madre, che stava portando il figlio all’asilo.
Oggi la mamma, 26 anni, doppia nazionalità moldava e romena, è tornata dai carabinieri per fornire un quadro più chiaro dei fatti. Ha postato anche un appello su facebook perchè chiunque abbia notizie la aiuti a ritrovare il figlio.
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Brusco calo termico, prima neve sulle Dolomiti venete
Termometri sotto zero in quota
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BELLUNO
06 ottobre 2021
19:06
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Pioggia, neve e brusco calo delle temperature hanno portato d’improvviso l’autunno in Veneto, dove i fiocchi bianchi sono comparsi sulle Dolomiti e sulle Prealpi già alle quote di 1.800-2.000 metri. Un cambio di rotta, dopo una fase tardo estiva prolungata, che è stata determinata dall’arrivo anche sul Nordest di una saccatura con aria fredda al suo interno, accompagna da venti di bora, che ha provocato un veloce abbassamento delle temperature.
Termometri ampiamente sotto zero nelle stazioni più alte delle Dolomiti bellunesi. In alcune località, come Passo Giau, il manto bianco ha già reso il paesaggio invernale, così come anche in Val Comelico. Le web cam dei rifugi mostrano cime innevate un po’ ovunque. A seguito della perturbazione vi sarà an’avvezione di altra aria fredda da nord est. Il tempo dovrebbe migliorare da domani.
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L’Oms raccomanda primo vaccino antimalarico per bambini
Per uso di massa in Africa subsahariana e altre zone a rischio
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06 ottobre 2021
19:25
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L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha raccomandato oggi l’impiego di massa del primo vaccino antimalarico per i bambini, che potrà essere usato in particolare in Africa subsahariana e in altre zone a rischio. “E’ un momento storico. Il vaccino antimalarico tanto atteso per i bambini è un progresso per la scienza, la salute infantile e la lotta contro la malaria”, ha dichiarato in una nota il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Secondo l’Oms, il vaccino contro la malaria RTS, S/AS01, prodotto dalla multinazionale farmaceutica britannica GlaxoSmithKline, dovrebbe essere distribuito in tutta l’Africa sub-sahariana, dopo il successo dei programmi pilota di immunizzazione in Ghana, Kenya e Malawi.
Per Tedros, questo siero “potrebbe salvare decine di migliaia di giovani vite ogni anno”, considerando che la malaria fa registrare circa 230 milioni di casi e 400 mila decessi all’anno, e che nel 2019 a causa della malattia sono morti più di 260 mila bambini soltanto in Africa.
I trial del 2015 avevano dimostrato che il vaccino poteva prevenire circa quattro casi su dieci di malaria, tre casi su dieci in forma grave e portare a una riduzione di un terzo del numero di bambini bisognosi di trasfusioni di sangue. Tuttavia, c’erano dubbi sul fatto che il vaccino avrebbe funzionato perché per la sua efficacia richiede quattro dosi: le prime tre da somministrare a un mese di distanza a cinque, sei e sette mesi di età, con richiamo finale a 18 mesi circa.
I risultati dei progetti pilota sono stati discussi oggi da due gruppi di esperti presso l’Oms, dopo oltre 2,3 milioni di dosi somministrate, e hanno mostrato che il vaccino è sicuro e porta comunque a una riduzione del 30 per cento della malaria grave. Inoltre, ha raggiunto più di due terzi dei bambini che non hanno una zanzariera sotto la quale dormire e non vi è stato alcun impatto negativo su altri vaccini di routine o altre misure per prevenire la malaria.
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Una festa di Roma pop, donna e internazionale
Da Tarantino a Verdone e Chastain, da Vitti a De Filippo
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ROMA
06 ottobre 2021
19:29
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Le molte anime di questa sedicesima edizione della Festa di Roma (14-24 ottobre) sono quella femminile (22 registe nelle varie sezioni), quella pop (dalla serie tv di Verdone a quella di Muccino) e, ovviamente, quella internazionale (22 paesi rappresentati). Questa in estrema sintesi la manifestazione presentata stamani all’Auditorium da Antonio Monda, direttore artistico della festa, e Laura Delli Colli, presidente della Fondazione Cinema per Roma.

Poca Italia, due soli film nella selezione ufficiale (anche nello spirito di Antonio Monda che ‘selezionare vale più di allargare’) ovvero: L’ARMINUTA di Giuseppe Bonito e PROMISES di Amanda Sthers con Favino.
Invece, sempre sul fronte Italia, una nutrita rappresentanza di serie tv molto attese come: A CASA TUTTI BENE di Gabriele Muccino, serie Sky ispirata all’omonimo film; VITA DA CARLO di Carlo Verdone (Amazon Original); STRAPPARE LUNGO I BORDI di ZeroCalcare (Netflix) e, infine, il film nato per la piattaforma E NOI COME STRONZI RIMANEMMO A GUARDARE di Pif (Sky).
E ancora tra gli eventi speciali di questa edizione che ha un budget di 4.165.000 (mezzo milione in più del 2020), I FRATELLI DE FILIPPO di Sergio Rubini e, per gli omaggi, quello per il novantesimo compleanno di Monica Vitti di Fabrizio Corallo: VITTI D’ARTE, VITTI D’AMORE.
Sul fronte internazionale, grande apertura con THE EYES OF TAMMY FAYE Michael Showalter con Jessica Chastain (che sarà protagonista di un incontro ravvicinato) e Andrew Garfield che narra le vicende dei telepredicatori Tammy Faye Bakker e Jim Bakker, dalla loro ascesa fino agli scandali sessuali e finanziari e la definitiva rovina, e poi grande chiusura con ETERNALS (evento condiviso con Alice), il nuovo film Marvel Studios diretto dal premio Oscar Chloé Zhao.
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Aereo precipitato, nessun incendio prima della caduta
Immagini tratte dalle telecamere della zona e mostrate dal Tg3
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MILANO
06 ottobre 2021
21:19
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Da alcune immagini, mostrate in esclusiva oggi dal Tg3, delle telecamere collocate vicino alla palazzina in ristrutturazione di via Marignano, a Milano, dove si è schiantato il 3 ottobre il Pilatus guidato dal magnate romeno Dan Petrescu, morto assieme ad altre 7 persone, si vede chiaramente, come era già emerso dai primi accertamenti sui filmati acquisiti, che nessuna parte del velivolo era in fiamme prima che precipitasse. Nessun incendio al motore, dunque, né da altre parti, come avevano riferito alcune persone presenti sul posto.
Le immagini delle tre telecamere della zona, acquisite assieme a molti altri filmati nell’inchiesta milanese per disastro colposo, mostrano anche i primi effetti dello schianto al suolo, ossia la nube di fumo e fiamme che si alza.
Intanto, oggi si è saputo che ci vorranno circa una ventina di giorni prima di poter estrapolare, con un apposito software, i dati contenuti nel registratore di volo, la cosiddetta scatola nera che è già stata presa in carico dai laboratori tecnologici dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), titolare dell’inchiesta tecnica di sicurezza, che procede parallelamente a quella della magistratura.
Proprio da quei dati potranno arrivare elementi utili per capire perché l’aereo è precipitato, quando si trovava a circa 4mila piedi.
Tra l’altro, gli inquirenti, prima che si proceda al recupero dei dati della scatola nera, dovranno inviare gli avvisi per gli accertamenti tecnici ai familiari delle vittime e agli eventuali indagati. Si ragiona in Procura sulla possibilità di inviare gli avvisi con informazioni di garanza per gli accertamenti alle società coinvolte, tra cui quella svizzera che produce quel modello di aereo e quella canadese che ha costruito il motore.
Mentre con gli esami tossicologici, alla ricerca di determinati enzimi, si potrebbe riuscire ad accertare se il pilota abbia avuto o meno un infarto o un altro genere di malore.
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Cadono calcinacci in Galleria, turisti illesi a Milano
Sul posto i vigili del fuoco che hanno transennato l’area
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MILANO
06 ottobre 2021
21:42
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Nel pomeriggio di oggi, poco dopo le 17.30, sono caduti calcinacci all’interno della Galleria Vittorio Emanuele a Milano. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno transennato l’area sulla quale sono caduti i pezzi di intonaco e hanno verificato la pericolosità di eventuali problemi strutturali.
Illesi i turisti e i cittadini che in quel momento passeggiavano all’interno della Galleria.
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Soldi all’estero, scoperta maxi-frode
Gdf di Milano, oltre 1.500 raggirati e 21 Mln recuperati
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MILANO
07 ottobre 2021
09:32
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Oltre 1.500 investitori truffati, convinti di effettuare investimenti in fondi mobiliari costituiti alle Isole Bermuda e in Lichtenstein. E’ quanto hanno scoperto la guardia di Finanza e la procura di Milano in un’indagine che ha portato al sequestro preventivo di oltre 21 milioni nei confronti di 11 indagati residenti residenti in Svizzera, in Lombardia, a Roma e in provincia di Pesaro.

Gli indagati avevano indotto gli investitori a impiegare le proprie risorse finanziarie, direttamente o attraverso la sottoscrizione di polizze assicurative del tipo ‘unit linked’ emesse da compagnie estere, in fondi gestiti da società di investimento a capitale variabile maltesi, che si sono rivelati nel tempo privi di liquidità.
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Papa: vita sulla terra minacciata, serve responsabilità
‘Salvare ambiente da azioni scellerate, anche politiche’
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07 ottobre 2021
10:14
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Il Papa torna a chiedere “responsabilità” e decisioni “concrete” per invertire la rotta sull’ambiente e il clima. “Credo che ne siamo tutti consapevoli: il male che stiamo procurando al pianeta non si limita più ai danni sul clima, sulle acque e sul suolo, ma ormai minaccia – ha sottolineato Papa Francesco parlando all’Università Lateranense – la vita stessa sulla terra.
Di fronte a questo, non basta ripetere affermazioni di principio, che ci facciano sentire a posto perché, tra le tante cose, ci interessiamo anche di ambiente. La complessità della crisi ecologica, infatti, esige responsabilità, concretezza e competenza”.
L’università – ha proseguito nel corso dell’atto accademico per l’istituzione del ciclo di studi sulla “Cura della nostra Casa Comune e tutela del Creato” e della Cattedra Unesco “On Futures of Education for Sustainability” – può essere allora “un punto di incontro per la riflessione sull’ecologia integrale”.
“In tal modo l’Universitas si mostra non soltanto espressione dell’unità dei saperi, ma anche depositaria di un imperativo che non ha confini religiosi, né ideologici, né culturali: custodire la nostra casa comune, preservarla dalle azioni scellerate, magari ispirate da una politica, un’economia, e una formazione legate al risultato immediato, a vantaggio di pochi”. Papa Francesco ha aggiunto: “Si stanno allontanando le aspettative legate agli obiettivi dello sviluppo sostenibile da realizzare entro il 2030, insieme a più specifici traguardi collegati alla protezione dell’aria, dell’acqua, del clima o alla lotta alla desertificazione. Forse perché abbiamo legato questi traguardi solo a un rapporto causa-effetto, magari in nome di un efficientismo, dimenticando che non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia. Senza una vera ecologia integrale avremo un nuovo squilibrio, che non solo non risolverà i problemi, bensì ne aggiungerà altri”.
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E’ morto il filosofo Salvatore Veca
77 anni. L’annuncio della Casa della cultura
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MILANO
07 ottobre 2021
10:25
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“La Casa della Cultura piange la scomparsa del suo presidente, Salvatore Veca, insigne filosofo della politica, protagonista della vita culturale italiana”: così la casa della cultura dà l’annuncio della morte del filosofo 77enne. “Partecipa al dolore della moglie Nicoletta e dei figli” conclude Casa della cultura su twitter.
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Migranti: polizia arresta quattro passeur a Trieste
Avevano accompagnato in Italia cinque irregolari
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TRIESTE
07 ottobre 2021
10:32
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Agenti della Squadra Mobile della Questura di Trieste e dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno arrestato quattro passeur, cittadini sloveni, responsabili di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina di 5 cittadini irregolari turchi.
I quattro, di età compresa tra 27 e 42 anni, sono stati bloccati dopo aver accompagnato n auto e lasciato in prossimità del confine con la Slovenia, i cinque migranti.

La polizia è intervenuta in seguito a una segnalazione di presunti immigrati scesi da un’auto, precedentemente notata lungo la Grande Viabilità Triestina con altre tre auto con targa slovena, e poi allontanatisi a piedi. Gli agenti hanno subito le vetture e, più tardi, due cittadini extracomunitari di nazionalità turca. Altri tre migranti erano invece fuggiti prima dell’arrivo della polizia. Questi una volta giunti in Slovenia, erano entrati in contatto con i passeurs convenendo per il trasporto illegale in l’Italia, la somma di 500 euro ciascuno.
Gli arrestati sono stati chiusi nella Casa Circondariale di Trieste, a disposizione della Procura della Repubblica.
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Speranza: ‘Discoteche al 35%? Diritto alla salute al primo posto’
“Vaccini chiave per chiudere questa stagione , in Cdm confronto su nuove aperture”
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VILLASIMIUS
07 ottobre 2021
17:05
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“In questi mesi abbiamo sempre messo avanti il diritto alla salute”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine del 78/o congresso Fimmg a Villasimius, sulle discoteche al 35% di capienza.
“Non dimentichiamoci dove eravamo e dove siamo ora – dice – l’Italia mesi fa aveva un numero di limitazioni enorme, oggi possiamo permetterci una serie di aperture e possibilità che prima erano lontane. Continuiamo con gradualità in questo percorso. Non dobbiamo leggere ogni passaggio come la fotografia di un istante. E continuiamo a dire con forza che le libertà ottenute son merito di una campagna vaccinale straordinaria”.
“Da ogni angolo del mondo – prosegue Speranza – arriva un messaggio chiaro: i vaccini sono la chiave per chiudere questa stagione, l’arma che ci permette di aprire una stagione diversa. Ora – aggiunge – ci confronteremo in Consiglio dei ministri sulla possibilità di nuove aperture”.
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“Dobbiamo continuare con trasparenza a fornire elementi di evidenza scientifica e con questo approccio dobbiamo rivolgerci ai pochi che ancora non si sono vaccinati”. Lo dice il ministro della Salute Roberto Speranza a Villasimius per il 78/o congresso Fimmg. “Non dimentichiamo che si tratta comunque di una piccola minoranza, un 15% su cui dobbiamo continuare a lavorare e chiedo ai nostri medici di medicina generale di utilizzare tutta la loro capacità di persuasione”. In particolare, “di spiegare che coi vaccini ci si contagia molto meno e si riduce quasi del tutto la possibilità di finire in ospedale e nelle intensive”.
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Vaccini: a Genova respinto ricorso sanitario no vax
Tribunale lavoro, è prevenzione. Riguarda tecnica laboratorio
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GENOVA
07 ottobre 2021
10:56
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I giudici del lavoro hanno respinto il primo ricorso di un sanitario a Genova sospeso dal servizio e dalla retribuzione il 21 luglio e fino al 31 dicembre perché ha rifiutato di vaccinarsi. Il caso riguarda una lavoratrice tecnico sanitaria di laboratorio in un policlinico genovese.
Per i giudici l’obbligo è “collegato a un più ampio pericolo di diffusione del contagio nell’ambiente sanitario, trattandosi dunque di una norma di prevenzione di un rischio ambientale, indipendentemente dal numero e dall’intensità dei contatti interpersonali”. A luglio analoga decisione era arrivata dal tribunale di Modena per una dipendente di una Rsa.
Sono una decina i ricorsi presentati dai lavoratori a Genova.
“Questi primi due casi – ha spiegato il presidente del tribunale Enrico Ravera insieme al presidente della sezione Lavoro Marcello Basilico – non sono precedenti rappresentativi perché ogni caso è a se stante”.
Per i giudici, ancora, l’ospedale non è stato inerte nella riorganizzazione per una occupazione alternativa: l’ente ha infatti cercato soluzioni per la ricorrente trovando però la disponibilità solo “di posizioni ritenute professionalmente troppo distanti dalla sua specializzazione di tecnico di laboratorio”. Per un secondo caso invece il ricorso del lavoratore, una infermiera sospesa dall’albo, è stato dichiarato improcedibile in quanto sarebbe competente il Tar. Le prime decisioni hanno riguardato le professioni sanitarie ma dopo il 15 ottobre potrebbero arrivare i ricorsi di altre categorie di lavoratori.
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Bimbo rapito: trovato furgone alla periferia di Padova
Abbandonato vicino a un’officina, CC effettuano rilievi
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PADOVA
07 ottobre 2021
11:16
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E’ stato trovato ieri sera alla periferia Nord di Padova il furgone utilizzato per il rapimento del piccolo di 5 anni, da parte del padre rumeno, che con altri complici lo ha sottratto alla madre nel capoluogo euganeo.
Il ritrovamento è avvenuto alle ore 22.30 circa, da parte di una pattuglia della stazione Carabinieri di Limena (Padova), che ha rintracciato il “Mercedes Vito” di colore nero, immortalato anche dalle telecamere di videosorveglianza al momento della fuga.

Il mezzo era stato lasciato all’altezza di un’officina meccanica. Recuperato, è stato trasportato in un’area protetta per l’esecuzione dei rilievi tecnici.
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Meteo: ciclone carico di piogge su regioni Adriatiche e Sud
Entro il weekend più freddo su tutta la penisola
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07 ottobre 2021
11:34
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Tanta pioggia, temporali e possibili nubifragi. Sono queste le previsioni per i prossimi giorni.
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Un vortice ciclonico dal Nord scenderà rapidamente verso Sud richiamando correnti più fredde dai quadranti settentrionali.
Nel corso di giovedì forti precipitazioni, anche sotto forma di nubifragio e accompagnate da raffiche di vento, colpiranno le regioni adriatiche, la Campania e la Calabria tirrenica. Le piogge però interesseranno anche il Nordest, già duramente colpito mercoledì 6, e molte delle restanti regioni del Centro-Sud. Sempre in giornata soffieranno venti di Bora, Grecale e Tramontana con raffiche superiori ai 50-60 km/h.
Non ci sono buone notizie neppure nei giorni successivi. Il ciclone si posizionerà al Sud mantenendo compromesso il tempo sul Mezzogiorno e ancora sulle regioni adriatiche centrali. Il resto d’Italia comincerà a essere protetto dall’alta pressione delle Azzorre che avanzerà dai settori occidentali.
Continueranno a soffiare venti tesi di Bora, Grecale e Tramontana che faranno crollare le temperature dapprima al Nord e successivamente anche al Centro-Sud. I valori termici andranno sotto la media del periodo di 4-6°C praticamente su tutta l’Italia.
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Nel dettaglio: Giovedì: Al nord: piogge al Nordest con maltempo in Romagna. Al centro: grave maltempo sulle Marche, piogge battenti in Abruzzo, Umbria, locali altrove. Al sud: peggiora un po’ ovunque, più fortemente su Campania, Calabria e Sicilia tirreniche.
Venerdì: Al nord: asciutto salvo piogge ancora in Romagna. Al centro: maltempo sulle regioni adriatiche, piogge sugli Appennini con neve sotto i 2000m. al sud: maltempo in Puglia e sul basso Tirreno.
Sabato: Al nord: sole prevalente. Al centro: localmente instabile su Adriatiche e Sardegna meridionale. Al sud: maltempo in Puglia, precipitazioni sparse sul resto delle regioni.
Domenica: ancora tempo molto instabile al Sud, soprattutto in Puglia.   VAI AL METEO IN TEMPO REALE

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Scuola, quarantena ridotta ai solo contatti stretti
Sottosegretario Costa: ‘E’ questo l’orientamento del governo’
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07 ottobre 2021
16:56
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Quarantena ridotta e solo per i contatti stretti del positivo: Sarebbe questo, secondo il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, l’orientamento del governo per quanto riguarda la gestione dei casi di Covid nelle scuole. “Dobbiamo assolutamente rivedere la questione legata alla quarantena”, ha detto a ‘Radio Anch’io’ su Radio Rai, e per farlo l’orientamento dell’esecutivo è di “non far scattare più la quarantena per tutta la classe di fronte a un caso positivo ma solo per gli studenti che sono stati a più stretto contatto con il positivo” e di “ridurre i termini” dell’isolamento, poiché “siamo di fronte a ragazzi vaccinati”.
Bianchi, entro novembre bandi scuola Pnrr per 5 miliardi – “Entro novembre siamo pronti a bandi per 5 miliardi, un punto fondamentale per sostenere la ripartenza del Paese.
Si tratta di 3 miliardi per asili e scuole infanzia, 400 milioni per le mense, 300 per le palestre, 800 per le scuole nuove e 500 per la ristrutturazione degli istituti”.
I progetti del Pnrr legati alla scuola e alla ricerca sono fondamenti per garantire il “futuro del Paese. Io credo sia utile andar fuori ma con la consapevolezza che si puo’ portare tutto dentro e non con la certezza che non si può tornare”. Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo la prima cabina di regia del Pnrr su scuola e università, sottolineando come questi interventi mettano al “centro i giovani che sono al centro del futuro del Paese insieme alle donne”.
“Entro novembre siamo pronti a bandi per 5 miliardi, un punto fondamentale per sostenere la ripartenza del Paese. Si tratta di 3 miliardi per asili e scuole infanzia, 400 milioni per le mense, 300 per le palestre, 800 per le scuole nuove e 500 per la ristrutturazione degli istituti”.
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‘Ndrangheta: boss latitante preso in Calabria, era in bunker
Era ricercato da un anno per scontare 14 anni di reclusione
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CATANZARO
07 ottobre 2021
12:14
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I carabinieri del Nucleo investigativo di Catanzaro, con un intervento attuato dal Gis supportato dai Carabinieri dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria”, hanno arrestato il latitante Cosimo Damiano Gallace, di 60 anni, ricercato da un anno per scontare 14 anni di carcere per associazione mafiosa. L’uomo, ritenuto reggente dell’omonima ‘ndrina, si nascondeva a Isca sullo Ionio, in un appartamento ricavato in uno edificio all’interno di una ditta di produzione del calcestruzzo, ed è stato scoperto in un bunker realizzato dietro una parete della camera da letto.
Al momento dell’intervento in casa erano presenti la compagna 34enne e la figlia di 4 anni, elemento che ha dato agli investigatori la certezza che fosse presente anche il latitante poiché i familiari risiedono in un altro luogo. Ed infatti dopo una lunga perquisizione Gallace è stato individuato: era in un bunker al quale si accedeva attraverso una finta parete nascosta dietro la specchiera in camera da letto. La porta si apriva grazie ad un congegno meccanico attivato dalla rotazione di un pomello di un attaccapanni a muro. In casa sono stati sequestrati 35.000 euro in contanti, un tablet, 9 telefoni cellulari di cui 2 danneggiati dall’uomo prima di essere scoperto, varie sim non ancora attive e l’hard disk dell’impianto di videosorveglianza con monitor affianco alla tv in sala da pranzo per controllare 24 ore su 24 l’area esterna all’abitazione, tra l’altro dotata di allarme e di cane da guardia di grossa taglia. Gallace, ritenuto boss dell’omonima ‘ndrina di Guardavalle con articolazioni ad Anzio e Nettuno (Roma), in Lombardia, Piemonte e Toscana era ricercato dal 25 novembre 2020 per l’esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Corte d’Appello di Roma dopo la condanna a 14 anni per associazione mafiosa e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Inoltre, a suo carico, pendeva anche un’ordinanza emessa nel marzo scorso dal Gip di Catanzaro per un’inchiesta della Dda su un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Per aver preso parte alla cosiddetta “strage di Guardavalle” ha scontato complessivamente, a partire dai primi anni ’90, più di vent’anni di carcere.
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Querele reciproche, Parietti e Lucarelli assolte da diffamazione
Dopo scontro a Ballando con le stelle e via social
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07 ottobre 2021
12:56
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Sono state assolte Alba Parietti e Selvaggia Lucarelli al termine del processo a Milano in cui erano imputate per diffamazione l’una nei confronti dell’altra dopo essersi querelate a vicenda per via di una querelle che era nata nell’edizione del 2017 del programma ‘Ballando con le stelle’.
A deciderlo è stata stamane la sesta sezione del tribunale al termine del dibattimento che ha messo fine a una vicenda giudiziaria che va avanti dal 2018.

All’epoca la giornalista e blogger, difesa nel processo dal legale Lorenzo Puglisi, era giudice del programma di prima serata del sabato sera, mentre il noto volto tv era ballerina-concorrente. Le infuocate polemiche tra le due nello studio tv avevano poi generato uno scontro via social e per questo, a causa di denunce reciproche, sono finite in un’aula di giustizia.
Il giudice nell’assolvere Alba Parietti ha riconosciuto che le sue parole sarebbero state una reazione alle espressioni della blogger.
“E’ stato riconosciuto – ha spiegato l’avvocato Filippo Schiaffino, il difensore di Alba Parietti – la correttezza del comportamento della mia assistita che durante quel periodo si è risentita per i continui attacchi. Oggi per lei si chiude, dal punto di vista penale, una vicenda che l’ha molto preoccupata”.
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NOBEL LETTERATURA 2021 A ABDULRAZAK GURNAH
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07 ottobre 2021
13:03
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Tv: nuovo ciclo Purché finisca bene, con Marcorè e Grimaudo
Digitare il codice segreto e Tutta colpa della Fata Morgana
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07 ottobre 2021
13:36
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Dopo il successo delle prime 4 stagioni, ritornano le storie a lieto fine di Purché finisca bene, due nuove commedie per la televisione. Nuove storie che indagano con i toni leggeri della commedia brillante i limiti, i pregi e difetti della condizione umana alle prese con i problemi piccoli e grandi della contemporaneità.
In onda su Rai1 alle 21.25, entrambi prodotti da Pepito Produzioni in collaborazione con Rai Fiction. Il 12 ottobre arriva “Digitare il codice segreto” con Neri Marcoré, Valeria Bilello, Paola Minaccioni e Gabriele Cirilli. Il 19 ottobre “Tutta colpa della Fata Morgana” con Nicole Grimaudo, Corrado Fortuna, Davide Iacopini, Claudia Potenza, Tecla Insolia.
Digitare il codice segreto che vede alla regia Fabrizio Costa è incentrata sulla vita del protagonista Alberico Ferretti (Marcorè). Il dottore è un brillante psicologo divenuto famoso dopo aver riscosso un grande successo in seguito alla pubblicazione del suo libro. “Digitare il codice segreto” è il titolo del suo manuale. Tra le pagine vengono proposti metodi per curare il brutto vizio dell’avarizia: “la dura realtà, però, è che l’uomo è segretamente ed inguaribilmente tirchio – spiega l’attore marchigiano – che spiega che è la prima volta in 30 anni di carriera che gira nella sua regione di origine – spero sia una spinta per un luogo magnifico. Ora che è quasi divenuto una star delle vendite, il dottore deve cercare ogni modo per celare la sua vera natura di avaro. Questo per non compromettere la credibilità delle “chicche” consigliate nel suo libro”.
Tutta colpa della Fata Morgana, con Nicole Grimaudo, è film tutto al femminile con un pizzico di magia, che mette in primo piano il ruolo delle donne in un contesto difficile normalmente dominato dagli uomini. Narra la storia di Gabriella, nata e cresciuta a Scilla. lavora al porto, ma ha il sogno di avviare un’attività tutta sua. “È una donna fiera, concreta, spiccia e fumantina. È sempre di corsa – spiega l’attrice – e affaccendata, ciononostante si prende cura – ogni tanto esagerando – e di sua figlia Maria (Tecla Insolia). Gabriella è una donna irruente ed energica, guardinga ma anche impulsiva, alla quale è sempre meglio non mettere i bastoni fra le ruote”.
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Merkel a Roma, vede il Papa e Draghi
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07 ottobre 2021
14:54
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“E’ stato un grande onore e una gioia incontrare in udienza privata papa Francesco, che rivedrò questo pomeriggio a Sant’Egidio. Abbiamo avuto scambi sui problemi della Chiesa, ma anche sulle sfide politiche, come quelle dell’Unione europea”, dopo che “il Papa ha visitato da poco l’Europa orientale”.
Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, dopo il suo incontro con il Pontefice a Roma. “Abbiamo discusso della Conferenza per il clima che avrà luogo a Glasgow. Nel colloquio è stato molto importante l’Accordo di Parigi, ed è incoraggiante che anche nella Chiesa cattolica ci sia questo tema di conservazione del creato”, ha aggiunto Merkel.
“Le molteplici crisi in atto, con particolare riferimento alle conseguenze dell’emergenza sanitaria e alle migrazioni” sono state al centro dei colloqui in Vaticano tra il Papa e la cancelliera Angela Merkel. Lo riferisce la Santa Sede. “Nel corso dei cordiali colloqui – riferisce il Vaticano parlando dell’incontro di Angela Merkel con il Papa e successivamente con la Segreteria di Stato – è stato espresso compiacimento per le buone relazioni bilaterali esistenti e per la fruttuosa collaborazione tra la Santa Sede e la Germania. Ci si è poi soffermati su questioni di reciproco interesse in ambito internazionale e regionale, convenendo sull’opportunità di rilanciare la cooperazione per affrontare le molteplici crisi in atto, con particolare riferimento alle conseguenze dell’emergenza sanitaria e alle migrazioni”.
Subito dopo, l’ incontro con il presidente del Consiglio Mario Draghi a Palazzo Chigi. “Ringrazio la cancelliera a nome del governo e mio personale per il ruolo determinante che ha avuto nel disegnare il futuro dell’Europa in questi anni”, ha detto il premier dopo il colloquio, definendo la cancelliera uscente “campionessa del multilateralismo quando altri Paesi si schierarono con il protezionismo. Ed è stata un esempio per tante ragazze e tante donne interessate alla politica”, ha aggiunto.
“Forse sarà il nostro ultimo incontro bilaterale – ha detto Angela Merkel – , mi fa molto piacere essere qui. In pochi mesi di collaborazione si è creata una collaborazione molto stretta”. “Anche quando era alla Banca centrale abbiamo collaborato e Draghi è stato un garante dell’euro”, ha sottolineato. Come Germania – ha proseguito – “dobbiamo lavorare anche sugli investimenti futuri da fare, partendo dalla crisi del Covid e dobbiamo portare avanti un lavoro comunitario”.  “Dobbiamo lavorare insieme, anche sulla Libia dove l’Italia è molto coinvolta”, ha detto ancora. “Questo è il tempo della collaborazione”, ha sottolineato. Ha poi assicurato che le trattative per la formazione del nuovo governo tedesco “stavolta andranno molto più velocemente rispetto all’ultima volta”.
“Il mio amore per l’Italia continuerà – ha concluso – , farò un soggiorno a Roma, tornerò in Italia in altre vesti”.
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Cade intonaco da scuola Trieste, chiuse tre aule
Intervento urgente dei Vigili del fuoco
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TRIESTE
07 ottobre 2021
15:41
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I Vigili del Fuoco hanno interdetto a titolo precauzionale l’accesso a tre aule e all’utilizzo di una scala di un istituto scolastico superiore di Trieste in seguito alla caduta di alcune parti d’intonaco dal soffitto di una scala interna. Interdizione che resterà in vigore fino alla verifica da parte di tecnici abilitati e alla totale messa in sicurezza dei manufatti.

I Vigili sono intervenuti stamani quando la sala operativa del comando ha ricevuto una richiesta d’intervento di soccorso tecnico urgente, e hanno messo in sicurezza le parti d’intonaco pericolanti. Successivamente, su richiesta del personale scolastico, hanno anche verificato tre aule didattiche all’interno delle quali il personale docente e gli alunni aveva riscontrato la presenza di polvere d’intonaco e alcune piccole fessurazioni sulle strutture.
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Pausa-pranzo gourmand per Draghi e Merkel
Vista su Roma e cucina stellata dello chef Fabio Ciervo
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ROMA
07 ottobre 2021
17:14
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Pausa gourmand nella giornata romana della Cancelliera uscente Angela Merkel, ricevuta dal presidente del Consiglio Mario Draghi.
I due leader hanno provato la cucina stellata del ristorante Eden col menu del pranzo istituzionale firmato dallo chef Fabio Ciervo, godendo col sole dell’ottobrata romana del panorama sulla Capitale che dalla terrazza dell’hotel a cinque stelle spazia dal Quirinale a Villa Medici fino a Villa Borghese.

Un incontro a porte chiuse, lontano da cronisti e telecamere, per un saluto conviviale tra i due leader pienamente d’accordo anche sulla scelta del menu: un inno alla cucina italiana.
L’ideale per rimettersi poi al lavoro nel pomeriggio, sottolineano dalla cucina dell’hotel della catena Dorchester Collection. Tra i piatti-signature dello chef Ciervo i famosi Spaghetti cacio e pepe del Madagascar profumati ai boccioli di rosa, Polpo e sedano, il Risotto Gran Riserva con Franciacorta, ostrica e rucola e il Tiramisù diverso.
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Martina Rossi, fu tentato stupro. Confermate le 2 condanne
I condannati chiedono di andare ai servizi sociali
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08 ottobre 2021
19:34
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La Cassazione ha messo la parola fine, che i genitori di Martina Rossi hanno tanto atteso. La giovane studentessa genovese non si è suicidata, ma è precipitata dal balcone di una terrazza di albergo a Palma di Maiorca nel tentativo di sfuggire a una violenza sessuale.
A questa conclusione dopo 10 anni sono arrivati i processi. E’ definitiva la condanna a 3 anni per Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi.
I due trentenni condannati chiederanno l’affidamento ai servizi sociali. E’ stato loro notificato il decreto che prevede la sospensione della pena in attesa che venga stabilita la modalità di espiazione della condanna. “Ora abbiamo 30 giorni per la richiesta dell’affidamento ai servizi sociali”, ha spiegato un difensore di Vanneschi, avvocato Stefano Buricchi.
Dopo la sentenza papà Bruno può rivolgersi alla figlia: “Non ci deve essere più nessuno che si possa permettere di far del male a una donna e passarla liscia. Adesso posso dire a Martina che il suo papà è triste perché lei non c’è più, ma anche soddisfatto perché il nostro paese è riuscito a fare giustizia”. “Martina – come ha detto il legale della sua famiglia, Luca Fanfani – è morta in conseguenza di un tentativo di stupro, non esiste un’altra verità. Ora la Spagna chieda scusa per come archiviarono dopo tre ore e affittarono la camera”.
“Di tenerli in galera non mi interessa, quello che importa è che giustizia sia stata fatta e che l’immagine di mia figlia sia stata ripulita”, dice ancora Bruno Rossi riferendosi ai condannati, a 3 anni, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi i quali chiederanno l’affidamento ai servizi sociali. “La storia però non finisce qui visto che a Genova è in corso il processo per gli amici di Albertoni e Vanneschi, che erano con loro in Spagna e che hanno raccontato un sacco di bugie”. Infine, un ultimo pensiero: “Non ho ancora deciso ma non è esclusa la causa civile”.
La quarta sezione penale, dopo sette ore di udienza e due di camera di consiglio ha dichiarato inammissibili i ricorsi della difesa dei due giovani aretini, ormai trentenni. Martina Rossi è morta 10 anni fa a Palma di Maiorca, cadendo dal balcone di un albergo mentre era in vacanza con le amiche. La vicenda processuale è stata lunga, tanto che la pronuncia della Cassazione è arrivata nell’imminenza della prescrizione. Per la procura generale non c’erano dubbi: la sentenza è giusta e va resa definitiva. Secondo la pg Elisabetta Ceniccola la ragazza non si è suicidata, come si è creduto all’inizio, e come vuole la tesi difensiva, ma ha scavalcato la balaustra, finendo di sotto, per sfuggire a una violenza sessuale, e il reato non si è prescritto.
Ha chiesto per questo di respingere i ricorsi di entrambi gli imputati. La sua requisitoria si è soffermata in particolare sulla qualificazione del resto, 609 octies, violenza sessuale di gruppo, e non 609 bis, dalla quale dipendono anche i termini di prescrizione (quello di morte in conseguenza di altro reato è già prescritto ed è uscito dal processo). Per la pg è giusta la ricostruzione della Corte d’appello di Firenze, che vede la “la compresenza” dei due nella stanza d’albergo (e non di uno solo perché l’altro dormiva, come pure è stato ipotizzato nel processo): questo “ha influito negativamente” sulla reazione di Martina, “che si è sentita a maggior ragione in uno stato di soggezione e impossibilitata a difendersi”. Motivo per cui la ragazza, ha sostenuto la pg, avrebbe scelto una via di fuga “più difficile”, che la metteva in pericolo: dunque, invece che uscire dalla porta, Martina scavalca la balaustra, “ma non si getta con intento suicidiario”. Poi, ha ricordato la pg, c’è il fatto che sul corpo della ragazza ci fossero delle lesioni non compatibili con la caduta, i graffi su uno dei due ragazzi, e il fatto che la ragazza non avesse i pantaloncini, che non sono stati ritrovati, ed è “illogico” che fosse andata in giro per l’albergo senza. I due giovani della provincia di Arezzo erano stati prima condannati a 6 anni, poi assolti il 9 giugno del 2020 “perché il fatto non sussiste” dalla Corte d’appello di Firenze che ha dato per buona l’ipotesi del suicidio, ed è stato la stessa Cassazione a riaprire il caso, rilevando errori e sottovalutazioni in quella decisione, e disponendo un processo bis, nel quel poi sono stati condannati ad aprile.
A fine agosto il processo era già approdato nuovamente in Cassazione, davanti alla sezione feriale, temendo la prescrizione prima di poter essere trattato dalla sezione competente per materia. In quella sede è stato però calcolato che non dovrebbe scattare prima di metà ottobre.

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Jovanotti allo Ieo, dal cancro si può uscire più forti
Cantautore racconta alle pazienti battaglia della figlia Teresa
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07 ottobre 2021
16:59
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Jovanotti è la sorpresa che l’Istituto Europeo di Oncologia ha regalato alle proprie pazienti giunte da tutta Italia per l’annuale riunione ‘Ieo per le donne’ che, voluta dal professor Umberto Veronesi e riproposta ogni anno fino a diventare quasi un’istituzione milanese, era stata interrotta per due anni e mezzo a causa del Covid. In un teatro Manzoni pieno a metà, a causa delle regole imposte dalla pandemia, Lorenzo Cherubini ha raccontato, al pari di alcune pazienti, la propria esperienza col cancro, quella che lo ha coinvolto come padre.

“Qualche anno fa mia figlia Teresa – ha spiegato Jovanotti – ha scoperto di avere un nodulo al seno e allora ho fatto una telefonata all’IEO. Mi hanno passato Paolo Veronesi”. “Allo Ieo ho trovato degli amici. Poi per fortuna il nodulo si è dimostrato non preoccupante: un fibroadenoma. Si dice così, no? Ormai conosco anche questi termini”. Ma un paio di anni dopo Teresa scopre di avere un linfonodo che le fa male: “Siamo andati da un infettivologo, che le ha fatto fare un esame e mi ha detto di essere un po’ preoccupato e consigliato di farla vedere ‘meglio’. Quindi ho richiamato Paolo. Nel frattempo ci eravamo sentiti per gli auguri di Natale, lui era venuto a un concerto. Ed è cominciata un’avventura che è continuata l’estate scorsa con mesi difficili. Solo oggi, che Teresa (20 anni) per fortuna sta bene e la malattia è scomparsa e ha ripreso la sua scuola, comincio a rendermi conto in maniera un po’ più razionale di tutto quello che è successo, degli incontri che ho fatto, delle scoperte che ho fatto rispetto alle persone vicine a me, alle mie due ragazze, mia moglie e Teresa, che hanno affrontato questo viaggio con una forza che mi ha sorpreso. Io credevo di essere quello forte del gruppo e invece ero quello che aveva le gambe che cedevano”.
“So che cosa state passando – ha detto alle donne in sala -, che questa è un’avventura per la quale l’obiettivo è uscirne più forti, dal punto di vista interiore e anche dal punto di vista fisico. Certo, siamo più vulnerabili. Ma la vulnerabilità di per sé non è un fatto che ci rende deboli, ci rende più umani, più consapevoli e quindi anche più forti”.
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Covid:Fvg, calo ricoveri in reparti ordinari, nessun decesso
Sono 8 in terapia intensiva, 34 in altri reparti
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TRIESTE
07 ottobre 2021
17:09
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Oggi in Friuli Venezia Giulia su 4.846 tamponi molecolari sono stati rilevati 67 nuovi contagi con una percentuale di positività dell’1,38%. Sono inoltre 5.455 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 5 casi (0,09%).
Oggi non si registrano decessi; restano 8 le persone ricoverate in terapia intensiva, mentre i pazienti in altri reparti scendono a 34. Lo comunica il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute Riccardo Riccardi.
I decessi complessivamente ammontano a 3.825, con la seguente suddivisione territoriale: 828 a Trieste, 2.024 a Udine, 679 a Pordenone e 294 a Gorizia. I totalmente guariti sono 109.435, i clinicamente guariti 46, mentre quelli in isolamento risultano essere 870.
Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 114.218 persone (il totale dei casi è stato ridotto di due unità a seguito della revisione di altrettanti test positivi) con la seguente suddivisione territoriale: 23.356 a Trieste, 52.627 a Udine, 22.945 a Pordenone, 13.697 a Gorizia e 1.593 da fuori regione. Per quanto riguarda il sistema sanitario regionale, è stata rilevata la positività di un infermiere dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina. Infine si registrano 3 nuovi contagi tra gli ospiti delle residenze per anziani presenti in regione nonché la positività di un operatore all’interno delle strutture stesse.
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Papa: “Meno armi più cibo, più vaccini meno fucili”
Il Papa invita i rappresentanti delle fedi ad “aiutare ad estirpare dai cuori l’odio e condannare ogni forma di violenza”
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07 ottobre 2021
17:42
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Il Papa invita i rappresentanti delle fedi ad “aiutare a estirpare dai cuori l’odio e condannare ogni forma di violenza. Con parole chiare incoraggiamo a questo: a deporre le armi, a ridurre le spese militari per provvedere ai bisogni umanitari, a convertire gli strumenti di morte in strumenti di vita.
Non siano parole vuote, ma richieste insistenti che eleviamo per il bene dei nostri fratelli, contro la guerra e la morte, in nome di Colui che è pace e vita. Meno armi e più cibo, meno ipocrisia e più trasparenza, più vaccini distribuiti equamente e meno fucili venduti sprovvedutamente”, ha detto Papa Francesco.
“In nome della pace disinneschiamo, vi prego, in ogni tradizione religiosa, la tentazione fondamentalista, ogni insinuazione a fare del fratello un nemico”. Lo ha detto il Papa rivolto a tutti i rappresentanti delle religioni che sono al Colosseo per l’incontro per la pace organizzato da Sant’Egidio. “Mentre tanti sono presi da antagonismi, fazioni e giochi di parte, noi facciamo risuonare quel detto dell’Imam Ali: ‘Le persone sono di due tipi: o tuoi fratelli nella fede o tuoi simili nell’umanità'”, ha sottolineato il Papa.
“È la guerra a prendersi gioco della vita umana” ma “con la vita dei popoli e dei bambini non si può giocare. Non si può restare indifferenti. Occorre, al contrario, entrare in empatia e riconoscere la comune umanità a cui apparteniamo, con le sue fatiche, le sue lotte e le sue fragilità. Pensare: ‘Tutto questo mi tocca, sarebbe potuto accadere anche qui, anche a me'”, ha aggiunto il Papa.
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Covid: 2.938 nuovi contagi, 41 le vittime
-12 terapie intensive, -48 i ricoveri. Tasso positività all’1%
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07 ottobre 2021
17:50
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Sono 2.938 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 3.235.
Sono invece 41 le vittime in un giorno, in calo rispetto alle 39 di ieri. Sono 297.356 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati e il tasso di positività è allo è quasi all’1% (precisamente 0,99%), un dato stabile rispetto all’1,1%% di ieri. Sono 403 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid, 12 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute sono 24 (stesso numero di ieri). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.824, rispetto a ieri 48 in meno.
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Revenge porn: anche over 14 possono rivolgersi al Garante
Quando le immagini o i video riguardano minori, la richiesta può essere effettuata anche dai genitori o dagli esercenti la responsabilità genitoriale o la tutela
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08 ottobre 2021
09:52
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“Chiunque, compresi i minori ultraquattordicenni, abbia fondato motivo di ritenere che immagini o video a contenuto sessualmente esplicito che lo riguardano, destinati a rimanere privati, possano essere oggetto di invio, consegna, cessione, pubblicazione o diffusione senza il suo consenso, può rivolgersi, mediante segnalazione o reclamo, al Garante”. E’ quanto prevede la bozza del nuovo decreto discusso in Cdm. Inoltre, dispone ancora il provvedimento, “quando le immagini o i video rigua rdano minori, la richiesta al Garante può essere effettuata anche dai genitori o dagli esercenti la responsabilità genitoriale o la tutela”.
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Dl capienze: Fedriga, soddisfazione per maggiori aperture
Per attività più colpite come cinema, stadi e discoteche
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TRIESTE
07 ottobre 2021
20:47
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Il Presidente della Conferenza delle Regioni e della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha espresso “soddisfazione per le maggiori aperture delle attività più colpite durante la pandemia, in particolar modo in riferimento alla capienza di cinema, stadi e discoteche”. Si tratta di “una decisone in linea con quanto la regione Friuli Venezia Giulia aveva già portato all’attenzione del Governo”.
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Maneskin, noi rockstar sul palco, normali 20enni nella vita
Esce il nuovo singolo Mammamia, “per divertirci con stereotipi”
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07 ottobre 2021
21:00
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Le vittorie al festival di Sanremo e all’Eurovision Song Contest sono solo di qualche mese fa, ma sembrano già appartenere al passato per come corre veloce la carriera dei Maneskin. Da fenomeno italiano, sono diventati rockstar acclamate in tutta Europa: il loro Loud Kids Tour europeo è andato sold out in sole due ore.
“E noi che non speravamo neanche di riuscirci in una settimana. Roba da non crederci”, se la ridono i quattro ragazzi romani, che se per un verso cercano la trasgressione, nel trucco, nell’abbigliamento (tutto volutamente molto gender fluid, un invito ad affermare la propria identità), nelle foto hot postate sui social, dall’altro rivendicano il loro essere “bravi ragazzi”.
“Sul palco siamo rockstar – ribadisce lo sfacciato frontman della band Damiano, che insieme a Victoria, Thomas ed Ethan si è mostrato senza veli sulle pagine social della band -, ma quando scendiamo da lì, nella vita di tutti i giorni siamo normali ventenni”. Vero o no che possa essere, i Maneskin tirano dritto per la loro strada, decisi a non farsi influenzare dalle critiche. E lo fanno anche con il nuovo singolo Mammamia, in uscita l’8 ottobre. “E’ un brano ironico nato in poche ore subito dopo l’Eurovision: eravamo molto ispirati. Abbiamo cercato di non prenderci troppo sul serio”, racconta ancora la band, che dopo la competizione europea ha ricevuto un’attenzione mediatica inaspettata. “Oltre ai complimenti, sono arrivate anche le critiche e volevamo tradurre tutto questo in una canzone. A volte senti che stai facendo qualcosa di bello, ma la gente non capisce e giudica malamente: Mammamia cerca di ironizzare su questo”. Nel ritornello – spiegano – c’è anche un riferimento alla sfera sessuale, “ma il concetto è lo stesso: si possono avere gusti o preferenze che la gente pensa siano strani, ma che si vivono in maniera molto innocente”. Il titolo è anche il tentativo di prendere in giro gli stereotipi italiani, da cui, quasi superfluo sottolinearlo, “noi ci sentiamo molto, molto lontani”.
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In attesa dei nuovi concerti (da dicembre anche nei palazzetti italiani, con un concerto evento al Circo Massimo il 9 luglio), la band è al lavoro su nuove canzoni.
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Arnoldo Mondadori e il futuro dell’editoria
Convegno su sfide e prospettive a 50 anni da scomparsa editore
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07 ottobre 2021
21:12
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Il libro come prodotto inossidabile e gli editori come “mediatori”, le librerie come insostituibili presidi del territorio, e ancora il digitale, le piattaforme streaming e i nuovi media, il mercato editoriale in relazione alla pandemia, ma soprattutto le sfide che l’editoria dovrà vincere per continuare a stimolare i lettori e il loro immaginario: sono solo alcuni dei temi del convegno “Arnoldo Mondadori e l’editoria del futuro”, organizzato nella giornata di oggi dalla Fondazione Mondadori, in collaborazione con la casa editrice Mondadori, a 50 anni dalla scomparsa del grande editore.
Dalla figura di Arnoldo Mondadori, dal suo genio e dalla sua tenacia – l’imprenditore col sogno di portare un libro nelle case di tutti gli italiani, che da garzone di drogheria e lettore di sottotitoli all’epoca dei film muti si trasformò dapprima in tipografo e poi in un editore capace di fatto di costruire l’editoria moderna – ha preso il via il dibattito moderato da Mario Calabresi, al quale partecipano alcuni dei principali professionisti del panorama editoriale italiano e internazionale.
Se la pandemia e il contesto di incertezza sono elementi imprescindibili per una analisi dell’impresa editoriale contemporanea, altrettanto forte è la certezza che gli ultimi due anni non solo non hanno affossato il mercato, che anzi ha guadagnato lettori, ma hanno anche rafforzato il libro come bene essenziale.
“La robusta ripresa registrata dal mercato del libro in Italia, che dopo il lockdown è tornato a essere florido e sano, non può che renderci fiduciosi per le prospettive future di un mondo, quello editoriale, a cui abbiamo la fortuna di appartenere. Il nostro compito è far sì che il mercato continui a rafforzarsi, espandersi, così come il numero dei lettori, curando sempre meglio i nostri libri, rendendoli sempre più accessibili, in un ascolto e in un dialogo continuo con la complessità e la diversità del presente”, ha dichiarato Antonio Porro, Amministratore delegato del Gruppo Mondadori, aprendo il convegno nel quale è stato proiettato anche il documentario di Chiara Brambilla “In su la cima”, dedicato al racconto della storia di Arnoldo Mondadori attraverso testimonianze video e immagini di repertorio.
“Anche nell’editoria del futuro il ruolo di mediazione svolto dall’editore è fondamentale”, ha sottolineato Luca Formenton, presidente di Fondazione Mondadori e editore de il Saggiatore.
Ricordando la figura autorevole ma anche ironica del nonno Arnoldo, al quale è dedicato il volume “Al mio editore. Dediche ad Arnoldo Mondadori” (frutto della collaborazione tra la casa editrice Mondadori e Fondazione Mondadori, in uscita l’11 ottobre, a cura di Alberto Cadioli), Formenton ha aggiunto che il grande imprenditore “dal punto di vista storico è stato considerato l’iniziatore dell’editoria industriale, capace di dare forte personalizzazione a tutta la catena del libro e di tenere insieme il valore dell’oggetto fisico, quello culturale e quello commerciale. La sua missione era quella di portare il libro nelle case degli italiani”.
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Secondo Enrico Selva Coddè, vicepresidente e amministratore delegato Trade di Mondadori Libri, “le ricadute del digitale sull’editoria classica sono ancora marginali: il libro fisico nella sua tecnologia non è messo a rischio. Dovesse arrivare una vera editoria digitale, quella di oggi è imitativa, il mondo dell’editoria ci entrerà con la certezza che lo farà con il ruolo di mediatore culturale riconosciuto dagli autori stessi”.
“L’insegnamento di Arnoldo Mondadori è stato quello di non aver paura del futuro”, ha proseguito, “l’humus culturale lo crei attraverso la vastità di offerta e distribuzione, Mondadori ha fatto del libro un bene comune”. La giornata di confronto e dibattito vede la partecipazione, in presenza o tramite contributi video, tra gli altri anche di Antonio Sellerio, Editore Sellerio, Eleonora Andreatta, Vice President Italian Language Originals Netflix, Achille Mauri, presidente Messaggerie Italiane e Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri; Carlo Feltrinelli, amministratore delegato di Giangiacomo Feltrinelli editore e presidente della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e di Librerie Feltrinelli, e dello scrittore David Grossman.
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Martina Rossi: Cassazione conferma le condanne a 3 anni
Imputati per tentata violenza sessuale. Ricorsi ‘inammissibili’
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07 ottobre 2021
21:22
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La quarta sezione penale della Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’appello di Firenze che il 28 aprile scorso ha condannato a 3 anni Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi per tentata violenza sessuale su Martina Rossi. La giovane studentessa genovese morì il 3 agosto 2011 precipitando dal sesto piano di un albergo a Palma di Maiorca, dove era in vacanza con le amiche.
I loro ricorsi sono stati dichiarati inammissibili dalla Cassazione.
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Il padre di Martina Rossi: ‘Mai impunità per chi fa male a una donna’
Il legale della famiglia: ‘Spagna archiviò, chieda scusa’
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07 ottobre 2021
21:30
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“Non ci deve essere più nessuno che possa permettere di far del male a una donna e passarla liscia. Ora posso dire a Martina che il suo papà è triste perché lei non c’è più, ma anche soddisfatto perché il nostro paese è riuscito a fare giustizia”. Lo ha detto Bruno Rossi, dopo la sentenza per la morte della figlia Martina.
Legale famiglia, Spagna archiviò, chieda scusa  – “Martina è morta in conseguenza di un tentativo di stupro, non esiste un’altra verità.
Ora la Spagna chieda scusa per come archiviarono dopo tre ore e affittarono la camera”. Lo ha detto Luca Fanfani, uno dei due difensori della famiglia di Martina Rossi.
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Ritrovato in Romania il bambino rapito dal padre a Padova
Uomo e figlio sarebbero stati rintracciati dalla polizia locale
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PADOVA
08 ottobre 2021
01:48
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E’ stato ritrovato il bambino di 5 anni rapito martedì scorso a Padova dal padre, un romeno, che con tre complici l’aveva strappato dalle braccia della madre per poi fuggire.
Secondo le prime informazioni, l’uomo e il figlio sarebbero stati rintracciati dalla polizia romena a bordo di un treno.
Lo confermano fonti investigative italiane. Non si conoscono al momento altri dettagli.
I Carabinieri erano sulle tracce dei sequestratori: il piccolo era stato prelevato martedì mattina da un ‘commando’ di quattro uomini. Ieri a Limena (Padova) i militari dell’Arma avevano recuperato il furgone usato per il sequestro.
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Eitan: l’Italia responsabile della morte miei cari
L’accusa di Esther Cohen Peleg, non mi hanno ammessa in aula
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09 ottobre 2021
12:40
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“L’Italia ha ucciso mio padre, mia figlia e mio nipote. Non possono prendere anche Eitan.
Cosa mi è rimasto, capite?”. Esther Cohen Peleg, nonna materna del bambino, ha lanciato il suo atto d’accusa al termine dell’udienza a porte chiuse di oggi che ha segnato al Tribunale della Famiglia di Tel Aviv la ripresa del dibattimento – in programma anche domani sera e domenica mattina – sulla vicenda del piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone. Un’ udienza alla quale Esther Cohen Peleg – presentatasi a sorpresa nel pomeriggio in Tribunale – non è stata ammessa dalla giudice Iris Ilotovich Segal e che per questo ha innescato le sue rimostranze. In aula erano presenti invece Aya Biran Nirko, la zia paterna affidataria della tutela di Eitan che si è rivolta al Tribunale di Tel Aviv per riavere il bambino in base alla Convenzione dell’Aja, e Shmuel Peleg, nonno materno, ex marito di Esther, che ha portato il piccolo in Israele dall’Italia dove è indagato per sequestro di persona. La sessione – come ha spiegato il portavoce di Aya Biran Itay Ha Or – “non riguarda la questione del bene del bambino, né il suo affidamento, nè quant’altro”.
L’udienza, ha aggiunto, “sarà centrata solo sulla questione della restituzione del bambino rapito, sulla base della convenzione dell’Aja”. E questo è stato il tema trattato dai legali di Aya Biran per il rientro immediato di Eitan in Italia. Secondo quanto si è appreso sono stati sentiti, via remoto, anche alcuni esperti in Italia. Che l’atmosfera stesse diventando elettrica, lo si è capito all’arrivo – inatteso – di Esther Cohen Peleg. Poco prima di sedersi fuori dell’aula, alla vista di uno degli avvocati dei Biran, Avi Himi, lo ha apostrofato: “Io sono la nonna, siamo una famiglia in lutto. Abbiamo perso tre generazioni e adesso voi state distruggendo l’immagine anche di mia figlia”, riferendosi a Tal Peleg, la mamma di Eitan morta sul Mottarone.
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Astor Piazzolla, tra rivoluzione e malinconia
In sala il docu di Rosenfeld, il figlio apre archivi di famiglia
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08 ottobre 2021
09:04
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Quello che commuove di più in questo documentario, pieno di musica malinconica dedicato ad Astor Piazzolla, è la devozione del figlio e il suo sguardo triste che segue, passo passo, lo sviluppo di quest’opera-omaggio al padre firmata da Daniel Rosenfeld. Stiamo parlando di ‘Piazzolla, la rivoluzione del tango’, documentario sul grande compositore argentino distribuito da Exit Media dall’8 ottobre.

Che cosa fa vedere questo documentario dall’impianto classico? Racconta l’avventurosa vita dell’inquieto Piazzolla, riformatore del tango, con tante immagini di repertorio e, soprattutto, con materiale inedito fornito dalla famiglia. Su tutto decine di cassette audio in cui lo stesso virtuoso del bandoneon si racconta in prima persona in un’infinita intervista fatta dalla figlia Diana. E tutto questo dall’inizio, ovvero dalla sua nascita con un difetto al piede destro (che richiese ben sette operazioni) e che gli causò un complesso per tutta la vita (non sopportava di avere una gamba più sottile). Racconta poi di quella sua rivoluzione della musica argentina classica che gli provocò non pochi nemici nel suo Paese (“Negli anni Sessanta dicevano addirittura che non facevo tango”). Insomma, in questo docu per la prima volta vengono aperti al pubblico dal figlio Daniel gli archivi del leggendario bandoneonista: tante fotografie, nastri vocali e riprese in super8.
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In ‘Piazzolla, la rivoluzione del tango’ scorrono così le immagini dell’infanzia a Manhattan con il padre Nonino (a cui dedicherà, alla sua morte, ‘Adios Nonino’), uomo pieno di carattere che lo educò a musica e vita. Si vedono poi i primi passi di Piazzolla con i più grandi musicisti di tango dell’epoca; la sua passione per la pesca (in particolare la caccia agli squali); il Nuevo Tango, mix originale di tango e jazz che nasce con Libertango (album del 1974). Non mancano poi l’iniziale, ma mai davvero superato, rifiuto della sua musica da parte dei puristi del tango, i suoi continui e coraggiosi spostamenti (tra cui anche quello in Italia negli anni Settanta in cui collaborò con Mina) alla ricerca del riconoscimento e, infine, il rapporto con la famiglia non sempre facile. Piazzolla era nato a Mar del Plata nel 1921 da una famiglia di origini italiane emigrata in Argentina: Vicente Piazzolla (chiamato “Nonino”) originario di Trani, e Assunta Manetti, la cui famiglia invece proveniva dalla Toscana. “La sua ‘tanguedia’ penetra nel cuore – dice il regista – ed è stato proprio questo il mio primo contatto con lui quando da giovane suonavo il pianoforte. Ero un bambino pianista e mi piaceva suonare ‘La mort de l’ange’ o ‘Adios Nonino’. In fondo, credo che la malinconia abbia una sorta di origine segreta che risale all’infanzia e si manifesta in un certo momento della vita. Per me quel momento è stato il bandoneo’n di Piazzolla. Non volevo però fare semplicemente ‘un film sulla vita o la musica di Piazzolla’, ma concentrarmi sui principali eventi biografici e musicali non in modo ‘anonimo’, ma con una narrazione ‘sensoriale'”. Frase cult: “La mia musica è triste perché il tango è triste.
Il tango ha radici tristi e drammatiche, a volte sensuali, conserva un po’ tutto… anche radici religiose. Il tango è triste e drammatico, ma mai pessimista”.
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Caso pm Milano: chiesta l’archiviazione per Greco
Indagato per omissione di atti d’ufficio per il caso dei verbali dell’avvocato Piero Amara su una presunta loggia Ungheria
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08 ottobre 2021
10:51
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La procura di Brescia ha chiesto l’archiviazione per il procuratore della Repubblica di Milano Francesco Greco, indagato per omissione di atti d’ufficio per il caso dei verbali dell’avvocato Piero Amara su una presunta loggia Ungheria. Chiuse invece le indagini, come riportano alcuni quotidiani, per l’ex consigliere del Csm Piercamillo Davigo e per il pm milanese Paolo Storari e per l’aggiunto Fabio De Pasquale e il pm, ora alla procura europea, Sergio Spadaro.
A chiedere di archiviare la posizione di Greco è stato il suo collega Francesco Prete titolare con il pm Donato Greco dell’inchiesta che riguarda più in generale i procedimenti milanesi su Eni e la bufera che ha investito parte della magistratura italiana.
Inchiesta che prosegue per l’aggiunto Laura Pedio mentre è stata chiusa per De Pasquale, Spadaro (ora alla procura europea) e Storari e Davigo.
Le indagini nei confronti di Francesco Greco sono state aperte tre mesi fa dopo le dichiarazioni rese nel corso degli interrogatori dello scorso maggio davanti ai pm bresciani da Storari, accusato invece di rivelazione del segreto d’ufficio in concorso con Davigo. A Greco, sentito due volte, era stato contestato di non aver proceduto tempestivamente con le iscrizioni delle notizie di reato dopo le rivelazioni fatte nel dicembre 2019 da Amara all’aggiunto Pedio e al pm Storari, allora rispettivamente titolare e coassegnatario del fascicolo sul cosiddetto falso complotto Eni.
Storari, che allora aveva chiesto ripetutamente a Greco e Pedio di avviare accertamenti per verificare l’attendibilità di Amara, non ricevendo alcuna risposta, a suo dire, dalla inerzia dei suoi capi, consegnò i verbali di quelle gravi dichiarazioni sulla loggia a Davigo per autotutelarsi ed eventualmente l’apertura di una pratica al Csm. Questi verbali, non appena Davigo andò in pensione, sarebbero stati recapitati dalla sua segreteria, Marcella Contraffatto, nelle redazioni di alcuni quotidiani.
La richiesta di archiviazione è in sostanza motivata con il fatto che non spettava a Greco procedere con le iscrizioni nel registro degli indagati, poi effettuate a maggio dell’anno scorso, c’erano un aggiunto e un pm.
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Inoltre le mail scritte di Storari sono della fine di aprile 2020 mentre non sono provate le precedenti richieste verbali di accertamenti sulla presunta Loggia Ungheria. Per questa vicenda anche Pedio è accusata di omissione di atti d’ufficio. La vice di Greco è indagata poi per la gestione dell’ex manager della compagnia petrolifera Vincenzo Armanna, grande accusatore nel processo sorto attorno alla vicenda nigeriana (in primo grado tutti gli imputati sono stati assolti) e per questo valorizzato dall’aggiunto Fabio De Pasquale e da Spadaro pure loro finiti sotto inchiesta per rifiuto di atti di ufficio.
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Eurovision: sarà Torino ad ospitare l’edizione 2022
Atteso nelle prossime ore l’annuncio della Rai
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TORINO
09 ottobre 2021
09:55
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Si svolgerà a Torino, il prossimo maggio, l’Eurovision Song Contest. Il capoluogo piemontese, tra le 17 città candidate, è stato scelto per ospitare il più grande evento non sportivo al mondo, che torna in Italia dopo 31 anni grazie alla vittoria dei Maneskin.
Una “grande sfida per il nostro Paese”, secondo l’amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes, mentre il supervisore esecutivo dell’Eurovision, Martin Österdahl, definisce quella della Mole “la città perfetta”. Parole che riscattano le delusioni dei torinesi per gli appuntamenti mancati degli anni scorsi, dal no alle Olimpiadi invernali all’addio al Salone dell’Auto.
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“Abbiamo vinto! Mesi di lavoro, call infinite, centinaia di documenti, pile di normative, ispezioni, sopralluoghi ma, alla fine, ce l’abbiamo fatta anche questa volta: abbiamo portato a Torino l’evento musicale più seguito al mondo!”, esulta su Facebook la sindaca Chiara Appendino.
“L’emozione e la gioia di quest’ultima sfida vinta sono tantissime”, aggiunge la prima cittadina uscente, che ringrazia “tutte le persone, enti e istituzioni che hanno lavorato alla candidatura e contribuito all’ottenimento di questo fantastico risultato”. Sconfitte, tra le altre città, Milano, Bologna, Rimini e Pesaro, il 14 maggio Torino porterà la Grand Final della 66esima edizione della manifestazione – vinta quest’anno a Rotterdam dalla band italiana con la canzone ‘Zitti e Buoni’ che prima aveva trionfato al Festival di Sanremo – al Pala Alpitour. L’arena indoor tra le più grandi d’Italia realizzata dall’architetto giapponese Arata Isozaki per le Olimpiadi invernali del 2006 è la stessa che a novembre ospita la prima di cinque edizioni delle Atp Finals, tra i più prestigiosi e seguiti tornei di tennis al mondo.
L’Eurovision diventa dunque un’altra vetrina internazionale per la prima capitale d’Italia. Dopo Napoli, nel 1965, e Roma, nel 1991, sarà la terza volta che l’Italia ospiterà l’appuntamento canoro, 190 milioni di spettatori quest’anno tra televisioni e online. Da “Non ho l’età” di Gigliola Cinquetti, la prima a vincere il contest nel 1964, ai Maneskin, passando per “Insieme: 1992” di Toto Cotugno, la canzone che ha trionfato nel 1990, l’Eurovision ha fatto la storia recente della musica. A Torino sono attesi da tutta l’Europa migliaia di appassionati, oltre che per la finale, anche per le semifinali del 10 e 12 maggio. “Da oggi inizia un viaggio emozionante”, conclude Fuortes, l’ad della Rai che organizza l’evento insieme all’European Broadcasting Union.
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Rissa a Marsala, giovane ucciso con una coltellata
Cinque persone sono state già fermate
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MARSALA
08 ottobre 2021
09:44
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Un giovane di 28 anni, Luigi Loria, è stato ucciso con una coltellata durante una rissa scoppiata nei pressi di una pizzeria, la Carpe Diem, nel centro storico a Marsala (Trapani), la notte scorsa. Loria è stato soccorso ma è poi deceduto al Pronto soccorso dell’ospedale “Paolo Borsellino”.
La lite sarebbe stata con un altro gruppo di giovani, di nazionalità romena. Cinque persone sono state già fermate dalla polizia: due italiani che avrebbero partecipato alla rissa e tre romeni, due dei quali sono accusati di concorso in omicidio. Uno è indagato per avere sferrato la coltellata.
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Caso pm Milano: chiesta archiviazione per Greco
Indagato per omissione di atti d’ufficio
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08 ottobre 2021
10:06
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La procura di Brescia ha chiesto l’archiviazione per il procuratore della Repubblica di Milano Francesco Greco, indagato per omissione di atti d’ufficio per il caso dei verbali dell’avvocato Piero Amara su una presunta loggia Ungheria. Chiuse invece le indagini, come riportano alcuni quotidiani, per l’ex consigliere del Csm Piercamillo Davigo e per il pm milanese Paolo Storari e per l’aggiunto Fabio De Pasquale e il pm, ora alla procura europea, Sergio Spadaro.
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Caporalato sui lavoratori, commissariato un colosso dell’ortofrutta
Disposto anche un sequestro da 6 milioni di euro
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08 ottobre 2021
10:36
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La Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, presieduta da Fabio Roia, ha disposto l’amministrazione giudiziaria di un anno per la Spreafico spa, colosso nel settore dell’ortofrutta da 350 milioni di fatturato all’anno, a seguito di un’inchiesta del pm di Milano Paolo Storari e della Guardia di Finanza di Lecco per caporalato sui lavoratori. Eseguito anche un sequestro da circa 6 milioni di euro.
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Il Nobel per la Pace ai giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov
‘Per i loro sforzi per salvaguardare la libertà di espressione, che è una condizione preliminare per la democrazia e una pace duratura’
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09 ottobre 2021
15:21
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Maria Ressa e Dmitry Muratov sono i vincitori del Nobel per la Pace 2021.
I Nobel per la pace ai due giornalisti, la filippina Maria Ressa ed il russo Dmitry Muratov, sono stati assegnati “per i loro sforzi per salvaguardare la libertà di espressione, che è una condizione preliminare per la democrazia e una pace duratura”.
L’ANNUNCIO DEL NOBEL:

Dmitri Muratov ha dedicato il Premio Nobel per la Pace al giornale da lui diretto, Novaya Gazeta, e ai sei giornalisti della testata che sono stati uccisi. Lo riporta la Tass. “Vi dirò questo: non è merito mio.
E’ Novaya Gazeta. Sono quelli che sono morti difendendo il diritto delle persone alla libertà di parola. Siccome loro non sono con noi, probabilmente hanno deciso che sia io a dirlo a tutti”, ha detto Muratov alla Tass.
Dmitri Muratov ha affermato che avrebbe dato il premio all’oppositore russo in carcere Alexiei Navalny. “Avrei votato per la persona su cui contavano i bookmaker, ma penso che questa persona abbia tutto davanti. Mi riferisco ad Alexiei Navalny”, ha detto Muratov.
“Noi possiamo congratularci con Dmitri Muratov, egli lavora costantemente seguendo i suoi ideali, è devoto ai suoi ideali, ha talento, ha coraggio e naturalmente si tratta di un alto riconoscimento, noi ci congratuliamo con lui”: ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando l’assegnazione del Nobel per la Pace al direttore del giornale Novaya Gazeta, Dmitri Muratov, secondo quanto riporta Ria Novosti.

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Caso pm Milano: pm Brescia, da Davigo abusi su verbali
‘Li ha consegnati anche a Ermini che li ha subito distrutti’
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MILANO
08 ottobre 2021
11:39
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Piercamillo Davigo avrebbe violato “i doveri inerenti alle proprie funzioni” e abusato “della sua qualità di componente del Csm”, pur avendo “l’obbligo giuridico ed istituzionale” di impedire “l’ulteriore diffusione” dei verbali di Piero Amara e ne “rilevava il contenuto a terzi”, consegnandoli senza alcuna “ragione ufficiale” al consigliere del Csm Giuseppe Marra. Verbali consegnati anche al vicepresidente David Ermini che “ritenendo irricevibili quegli atti” immediatamente “distruggeva” la “documentazione”.
Lo scrivono i pm di Brescia nell’avviso di conclusione indagini a carico di Davigo e del pm di Milano Paolo Storari.
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Istat: laureate in discipline scientifiche metà dei maschi
Tra i ragazzi un laureato su tre, tra le ragazze solo una su sei
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08 ottobre 2021
11:52
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Nel 2020, il 24,9% dei laureati (25-34enni) ha una laurea nelle aree disciplinari scientifiche e tecnologiche; le cosiddette lauree STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Il divario di genere è molto importante, se si considera che tra i ragazzi si tratta di un laureato su tre, tra le ragazze solo una su sei.
La quota di laureati in discipline STEM è simile nel Centro e nel Mezzogiorno (23,7% e 23%, rispettivamente), mentre è più elevata nel Nord. E’ quanto emerge dal Report Istat sui “Livelli di istruzione”.
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Istat: in Italia solo il 20,1% di laureati contro il 32,8% Ue
E il 62,9% di diplomati contro il 79% dell’Europa
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08 ottobre 2021
19:21
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Cresce il divario con l’Unione Europea sui livelli di istruzione: in Italia solo il 20,1% della popolazione (di 25-64 anni) possiede una laurea contro il 32,8% nell’Ue. E’ quanto emerge dal Report Istat sui livelli di istruzione relativamente al 2020.
In Italia, nel 2020, la quota di diplomati è pari a 62,9% (+0,7 punti rispetto al 2019), un valore decisamente inferiore a quello medio europeo (79% nell’Ue27) e a quello di alcuni tra i più grandi paesi dell’Unione.
Le laureate in discipline scientifiche sono la metà dei maschi. Nel 2020, il 24,9% dei laureati (25-34enni) ha una laurea nelle aree disciplinari scientifiche e tecnologiche; le cosiddette lauree STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Il divario di genere è molto importante, se si considera che tra i ragazzi si tratta di un laureato su tre, tra le ragazze solo una su sei. La quota di laureati in discipline STEM è simile nel Centro e nel Mezzogiorno (23,7% e 23%, rispettivamente), mentre è più elevata nel Nord. E’ quanto emerge dal Report Istat sui “Livelli di istruzione”.
Anche nel 2020 si conferma il calo del livello di istruzione degli stranieri che si contrappone alla progressiva crescita di quello dei cittadini italiani. E’ quanto emerge nel Report dell’Istat sui livelli di istruzione diffuso oggi. Se nel 2008 la quota di popolazione con almeno un titolo secondario superiore era uguale per italiani e stranieri (di poco superiore al 53%), nel 2020 quella degli italiani è di 18 punti più elevata (64,8% contro 46,7%); la differenza è di 10 punti (era di soli 2 punti nel 2008) tra i laureati (21,2% contro 11,5%). Il livello di istruzione degli stranieri si differenzia molto per cittadinanza. Nella comunità più consistente in Italia, quella dei rumeni, il 61% possiede almeno il diploma e circa l’8% è laureato.
Tra le altre cittadinanze con maggiore presenza in Italia, l’ucraina ha i livelli di istruzione più elevati (il 22,5% è laureato), mentre i marocchini e i cinesi con almeno un diploma non superano uno su cinque e soltanto il 5% circa è laureato. Il gap di cittadinanza nei livelli di istruzione è ampio anche nella media Ue, seppur con sostanziali differenze tra i paesi. Tuttavia, a differenza di quanto avviene nella media Ue e nei principali paesi europei, dove il livello di istruzione degli stranieri ha registrato importanti aumenti nel corso del tempo, in Italia la quota di stranieri con almeno un titolo di studio secondario superiore, stazionaria nel periodo 2008-2014, si è successivamente molto ridotta e la quota di chi ha un titolo terziario è rimasta invariata. Ciò può trovare diverse ragioni connesse ai mutamenti nella geografia delle provenienze e delle destinazioni delle migrazioni, nelle differenti motivazioni alla migrazione e nelle politiche migratorie. Può influire certamente anche l’attrattività del paese in termini di opportunità lavorative offerte ai migranti e dunque la sua capacità di non restare, per i migranti più qualificati, solo un paese di transito migratorio.
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Incidente Linate: per il ventennale messa e minuto silenzio
Arcivescovo, tragedia non alimenti rabbia; Sala, Milano ricorda
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MILANO
08 ottobre 2021
12:41
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Dopo il minuto di silenzio osservato questa mattina alle 8:10 in tutti gli aeroporti, Milano ha reso omaggio alle vittime della strage di Linate, nel ventennale dalla tragedia avvenuta l’8 ottobre 2001, con una messa celebrata dall’arcivescovo Mario Delpini al Bosco dei Faggi di Milano, il luogo a perenne memoria delle persone che morirono nello schianto, il più grave disastro aereo della storia italiana, fra un Cessna e un velivolo della Scandinavian Airlines in fase di decollo. Proprio lì sono stati letti i 118 nomi delle vittime prima di osservare un minuto di silenzio.
Ed è stata stata poi deposta una corona di fiori mentre dei bambini hanno fatto volare delle farfalle.
“È imprescindibile per le istituzioni salvaguardare e rafforzare il capitale della fiducia su cui si basa la nostra società “, ha detto Moratti che ha ringraziato il comitato 8 ottobre e gli altri familiari per avere trasformato uno “straziante dolore in impegno civile” per la sicurezza aerea, in modo che incidenti di questo tipo non accadano più.
Secondo il sindaco Giuseppe Sala, che ha ricordato un amico perso nel disastro, “la società civile può portare al cambiamento e questo c’è stato, è il mio invito è ad andare avanti e proseguire. È un dolore con cui si può solo convivere, la comunità milanese è riconoscente e ricorderà sempre questa tragedia”. “Le cicatrici sono il segno che è stata dura e il sorriso è il segno che ce l’hai fatta” ha spiegato Adele Scarani Pesapane, presidente del Comitato 8 ottobre, che perse 20 anni fa nell’incidente aereo di Linate il marito Maurizio.
“Siamo qui in questo posto così significativo – le parole di Delpini – perché non vogliamo che i capricci e le favole cancellino il ricordo, non vogliamo che la tragedia alimenti rabbia e risentimento”.
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Dopo il minuto di silenzio osservato questa mattina alle 8:10 in tutti gli aeroporti, Milano ha reso omaggio alle vittime della strage di Linate, nel ventennale dalla tragedia avvenuta l’8 ottobre 2001, con una messa celebrata dall’arcivescovo Mario Delpini al Bosco dei Faggi di Milano, il luogo a perenne memoria delle persone che morirono nello schianto, il più grave disastro aereo della storia italiana, fra un Cessna e un velivolo della Scandinavian Airlines in fase di decollo. Proprio lì sono stati letti i 118 nomi delle vittime prima di osservare un minuto di silenzio.
Ed è stata stata poi deposta una corona di fiori mentre dei bambini hanno fatto volare delle farfalle.
“È imprescindibile per le istituzioni salvaguardare e rafforzare il capitale della fiducia su cui si basa la nostra società “, ha detto Moratti che ha ringraziato il comitato 8 ottobre e gli altri familiari per avere trasformato uno “straziante dolore in impegno civile” per la sicurezza aerea, in modo che incidenti di questo tipo non accadano più.
Secondo il sindaco Giuseppe Sala, che ha ricordato un amico perso nel disastro, “la società civile può portare al cambiamento e questo c’è stato, il mio invito è ad andare avanti e proseguire. È un dolore con cui si può solo convivere, la comunità milanese è riconoscente e ricorderà sempre questa tragedia”. “Le cicatrici sono il segno che è stata dura e il sorriso è il segno che ce l’hai fatta” ha spiegato Adele Scarani Pesapane, presidente del Comitato 8 ottobre, che perse 20 anni fa nell’incidente aereo di Linate il marito Maurizio.
“Siamo qui in questo posto così significativo – le parole di Delpini – perché non vogliamo che i capricci e le favole cancellino il ricordo, non vogliamo che la tragedia alimenti rabbia e risentimento”.
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Due ‘impresentabili’ alle comunali in Sicilia
Verifiche su 837 candidati
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08 ottobre 2021
13:12
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Sono due gli ‘impresentabili’ in vista delle prossime elezioni comunali in Sicilia: a Mistretta (Messina) è il candidato sindaco Sebastiano Sanzarello, è accusato di concussione consumata in concorso con altri. Il dibattimento è rinviato al 28 ottobre.
Il reato risulterebbe consumato tra il 1999 e il 2004. A Pachino (Siracusa) è ‘impresentabile’ Sebastiano Malandrino, candidato consigliere, perché è stato definitivamente condannato per detenzione illecita di stupefacenti con una pena di due anni e una multa di 5 mila e 200 euro. Se eletto, verrà dichiarato incandidabile.
“Oggi abbiamo terminato i lavori ed abbiamo i risultati derivanti dai controlli effettuati sulle liste elettorali per il rinnovo dei consigli e delle giunte dei Comuni sciolti per mafia che tornano al voto il prossimo 10 e 11 ottobre, in Sicilia. I Comuni sui quali è stato effettuato il controllo sulle candidature sono Mistretta (Messina), Pachino (Siracusa), San Biagio Platani (Agrigento), San Cataldo (Caltanissetta), San Cipirello (Palermo), Vittoria (Ragusa). La Commissione ha lavorato i nominativi sottoposti alla verifica di compatibilità con il decreto legislativo n. 235 del 2012 (cosiddetta Legge Severino), e con il Codice di autoregolamentazione per un totale di 837 candidati”, ha detto il presidente dell’Antimafia Nicola Morra.
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Lobby nera: pm acquisiscono filmati seconda puntata Fanpage
In video presunta alleanza ‘estrema destra-Lega’ e caso valigia
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MILANO
08 ottobre 2021
13:31
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La Procura di Milano ha disposto l’acquisizione, attraverso il lavoro della Guardia di Finanza, dell’intero girato con cui è stata realizzata la seconda puntata di Fanpage sulla cosiddetta “lobby nera” e che riguarda, in particolare, una presunta “alleanza” tra il gruppo di Roberto Jonghi Lavarini, il ‘barone nero’, Lealtà Azione e esponenti della Lega. E anche la vicenda di una valigia per presunti finanziamenti illeciti, consegnata dopo un colloquio tra il cronista infiltrato e Jonghi Lavarini, ma nella quale Fanpage aveva messo in realtà libri.
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Lobby nera:Ciocca,ho dato mandato denunciare Jonghi Lavarini
Dopo la seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage
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MILANO
08 ottobre 2021
13:47
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“Ho dato oggi mandato ai miei legali di predisporre una denuncia nei confronti di Jonghi Lavarini in caso abbia commesso un reato utilizzando il mio nome”: lo ha spiegato l’europarlamentare della Lega, Angelo Ciocca, in relazione all’inchiesta giornalistica di Fanpage sulla cosiddetta ‘Lobby nera’ di cui è stata trasmessa ieri la seconda puntata nella trasmissione ‘Piazzapulita’ su La7.
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Delitto dell’Olgiata: il figlio della contessa, indegna la scarcerazione di Winston
Il maggiordomo ha scontato dieci anni di carcere, uscirà lunedì
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08 ottobre 2021
22:21
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“Roma è una città grande ma può essere anche molto piccola. Se mi dovesse capitare di incontrare Manuel Winston Reyes, l’assassino di mia madre, gli farei i complimenti per avere preso per i fondelli tutti.
Per essere riuscito a vivere da uomo libero per oltre 20 anni, per essersi fatto una famiglia e avere dato il nome di mia madre a sua figlia”. E’ quanto afferma Manfredi Filo Della Torre commentando la scarcerazione, che diventerà esecutiva lunedì, dell’uomo colpevole dell’omicidio della madre, la contessa Alberica Filo Della Torre avvenuto nel quartiere romano dell’Olgiata nel 1991. In totale il maggiordomo filippino ha scontato dieci anni di carcere.
“La scarcerazione è una cosa indegna – aggiunge -. E’ assurdo che una persona che si è macchiata di un reato così grave possa tornare libero dopo soli 10 anni e poi ci sono persone che per fattispecie meno drammatiche restano dietro le sbarre per molto più tempo. Va ripensato questo sistema. In questa vicenda, inoltre, si è arrivati ad una verità anche grazie a quanto fatto negli anni da mio padre che non si è mai arreso”.
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Lapo Elkann si è sposato, nozze segrete con Joana Lemos
Lei, 48 anni, ex pilota di rally, vincitrice della Parigi-Dakar nel 1997
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TORINO
08 ottobre 2021
18:20
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Lapo Elkann si è sposato con Joana Lemos, 48 anni, ex pilota di rally, vincitrice della Parigi-Dakar nel 1997. Alle nozze, che si sono svolte in Portogallo in forma molto riservata, hanno partecipato – secondo quanto si apprende – i fratelli John e Ginevra e gli amici più stretti.
Joana Lemos è vicepresidente della Fondazione Laps, fondata e presieduta da Lapo Elkann: insieme hanno realizzato numerose iniziative benefiche durante il Covid in aiuto di famiglie in difficoltà sia in Italia sia in Portogallo.
Lapo, che proprio ieri ha compiuto 44 anni, e Joana stanno insieme da due anni.
Per la donna è il secondo matrimonio: è stata già sposata per 18 anni e dal primo marito ha avuto due figli.

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Scuola:al via consultazione studenti del Garante per l’Infanzia
“La scuola che vorrei”, 26 domande elaborate da Consulta ragazzi
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08 ottobre 2021
15:28
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Come vorreste che fosse la scuola? A chiederlo ai ragazzi di tutta Italia è l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, che lancia da oggi 8 ottobre e per la durata di un mese una consultazione pubblica tra gli studenti. I quesiti che saranno sottoposti a chi ha un’età compresa tra i 14 e i 18 anni e saranno ‘ospitati’ sul sito di Skuola.net, sono stati elaborati dalla Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Agia.
Cinque gli ambiti toccati dalle 26 domande della consultazione, intitolata “La scuola che vorrei”: gli spazi, la didattica, le tecnologie, le valutazioni e il rapporto con il territorio. “Occorre passare – afferma l’Autorità garante Carla Garlatti – dalle parole ai fatti. L’ascolto, e di conseguenza la partecipazione dei minorenni alle scelte che li riguardano , è un diritto stabilito dalla Convenzione di New York, che il Comitato Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sollecita all’Italia di attuare a ogni livello”.
Per Garlatti “con la ‘Scuola che vorrei’ diamo la parola ai ragazzi in maniera concreta, specie dopo un periodo particolarmente difficile come quello che hanno vissuto a causa della pandemia. Dai risultati della consultazione – sottolinea – trarrò indicazioni preziose per portare le loro esigenze all’attenzione delle istituzioni: dal ministro dell’istruzione al Governo, dalle regioni agli enti locali”.
“Grazie a internet, dunque, possiamo far sì che le istanze dei ragazzi siano ‘ascoltate’ in una forma di democrazia partecipativa che – conclude – si fa ponte tra le istituzioni e i giovani grazie a un uso corretto del digitale. Per questo è importante che loro partecipino numerosi: potranno far arrivare la loro voce a chi prende le decisioni sul loro futuro”.
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Scuola: Freud Milano; studenti, pessime mascherine Ministero
Direttore Nappo, si fa fatica distribuirle e spiegare necessità
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MILANO
08 ottobre 2021
16:06
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Le mascherine anti-covid che si ricevono dal Ministero dell’Istruzione sono ritenute di pessima o scarsa qualità, da più dell’80% degli studenti e non efficaci da oltre il 75% che dichiara come tra l’altro non combacino bene con la faccia; per il 65%, inoltre, hanno un cattivo odore. E’ quanto risulta da un report sugli oltre 750 studenti dell’Istituto superiore Freud di Milano.
Il direttore Daniele Nappo spiega che “si fa molta fatica a distribuirle e a spiegare la loro necessità alle ragazze e ai ragazzi e il fatto che vadano cambiate nel corso delle ore”.
I giovani, più di 7 su 10, le definiscono “pannolini per il volto” e più del 85% preferisce portarsele da casa. “La mascherina, la sua fattura, è ancora troppo importante per non dare la giusta importanza, sia per mantenere la presenza in classe di tutti, sia – sottolinea Nappo – per evitare questo spreco che fatti due conti si aggira intorno ai dieci milioni di mascherine, consegnate, per ogni giorno di scuola”.
Dal report si evince che “le famiglie sono preoccupate perché di fatto queste mascherine rendono le aule degli ambienti meno sicuri di quanto si dovrebbe, e sono usate oltre che dagli studenti anche da tutto il personale docente e di segreteria” e si teme che “abbiano un valore di filtraggio minore rispetto alla necessaria protezione”. La situazione è stata “segnalata da molte scuole al Ministero” così come che “spesso le mascherine rimangono imballate nei cartoni”.
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Covid: in Calabria 92 positivi e due decessi, tasso al 3,22%
Diminuiscono i ricoverati in reparti cura e terapie intensive
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CATANZARO
08 ottobre 2021
16:22
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Sono 92 – ieri erano 119 – i nuovi positivi in Calabria a fronte di 2.861 tamponi eseguiti e un tasso che si attesta al 3,22%, era al 3,85. Due i decessi, entrambi nel reggino, che portano il totale delle vittime a 1.423.
In calo i ricoveri nei reparti di cura, -3 (116) e nelle terapie intensive, -1 (8). Ci sono 236 guariti in più (80.114) e 142 isolati a domicilio in meno(2.981). Gli attualmente positivi ammontano a 3.105 (-146).
In Calabria, ad oggi – secondo quanto riportano i dati giornalieri relativi all’epidemia da Covid-19 comunicati dai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende sanitarie provinciali della Regione Calabria – il totale dei tamponi eseguiti è di 1.215.706 mentre le persone risultate positive al Coronavirus sono 84.642.
Territorialmente, dall’inizio dell’epidemia, i casi positivi sono così distribuiti: Catanzaro Casi attivi 119 (9 in reparto, 1 in terapia intensiva, 109 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 11330 (11174 guariti, 156 deceduti); Cosenza: Casi attivi 1284 (26 in reparto, 3 in terapia intensiva, 1255 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 26267 (25621 guariti, 646 deceduti); Crotone: Casi attivi 219 (11 in reparto, 0 in terapia intensiva, 208 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 8012 (7897 guariti, 115 deceduti); Reggio Calabria: Casi attivi 1017 (64 in reparto, 4 in terapia intensiva, 949 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 28688 (28291 guariti, 397 deceduti); Vibo Valentia: Casi attivi 138 (4 in reparto, 0 in terapia intensiva, 134 in isolamento domiciliare); Casi chiusi 6287 (6187 guariti, 100 deceduti).
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Da Questura Perugia controlli straordinari per Marcia pace
Per garantire sicurezza e rispetto norme anti-Covid
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PERUGIA
08 ottobre 2021
16:23
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Misure straordinarie di ordine pubblico e controllo del territorio, alla partenza e all’arrivo della Marcia della pace di domenica prossima ma anche lungo tutto il percorso stati predisposte dalla Questura di Perugia in previsione dell’arrivo di migliaia di persone provenienti da tutta Italia.
Come sottolineato dal questore, Antonio Sbordone, il carattere nazionale dell’evento, nonché il “difficile momento politico e sociale internazionale”, richiede una particolare attenzione da parte delle Istituzioni preposte a garantire la sicurezza e l’incolumità delle autorità presenti, degli organizzatori e dei partecipanti.

Anche come previsto dalle norme in materia di contenimento epidemiologico, ha quindi comunicato all’organizzazione tutte le misure di safety da adottare, comprese quelle anti-Covid.
Sul fronte della sicurezza è previsto l’impiego di circa 250 uomini e donne appartenenti a tutte le forze di polizia.
Previsto l’impiego di unità cinofile, dei team artificieri e il supporto aereo garantito dal Reparto volo della polizia di Stato, con l’impiego di un elicottero.
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Genovese ai pm: ‘Ero schiavo della droga’
L’imprenditore del web sentito per tre ore in Procura a Milano
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MILANO
08 ottobre 2021
16:24
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Ha detto di avere agito sotto l’effetto di droga, di cui era “schiavo” e di non avere mai percepito “particolare dissenso” da parte delle giovani con cui faceva sesso e che erano altrettanto alterate. Non è cambiata la linea difensiva, nell’interrogatorio reso oggi pomeriggio davanti ai pm, di Alberto Genovese, l’imprenditore del web che nel luglio 2020 si è visto notificare un avviso di chiusura delle indagini in vista della richiesta di rinvio a giudizio con l’accusa di aver stuprato una 18enne nel suo appartamento di lusso in pieno centro a Milano e una 23enne a Ibiza.
Violenze commesse tra l’estate e l’autunno dell’anno scorso e in entrambi i casi dopo aver reso incoscienti, con un mix di droghe, le due giovani vittime.
L’imprenditore, che da due mesi si trova ai domiciliari in una struttura in provincia di Varese per disintossicarsi, era finito in carcere il 6 novembre dell’anno scorso. I pm Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini, con l’aggiunto Letizia Mannella, potrebbero ora avanzare la richiesta di rinvio a giudizio anche se l’imprenditore potrebbe scegliere di essere giudicato con rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena.
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Giudizi lumaca su status rifugiato, 40 mesi invece di 4
I dati del Csm che ha acceso un faro su flussi uffici giudiziari
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08 ottobre 2021
18:54
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Sulla carta dovrebbero durare quattro mesi davanti alle Sezioni specializzate dei tribunali e 6 mesi davanti alla Cassazione, secondo quanto ha stabilito una legge introdotta quattro anni fa per far fronte all’aumento vertiginoso nel 2016 (+ 200%) dei procedimenti per il riconoscimento dello status di rifugiato e al conseguente accumulo di pendenze. La realtà è però distantissima: la durata di questi procedimenti “è attualmente di circa dieci volte superiore al termine di legge”.
E ciò rende “irragionevole” il termine molto breve (30 giorni) per impugnare il rigetto della richiesta di protezione internazionale. A certificarlo è il Csm sulla base dell’analisi delle statistiche degli uffici giudiziari.
Il Csm aveva fatto la sua parte nel 2017, chiedendo con una risoluzione agli uffici giudiziari di assicurare priorità alla trattazione dei ricorsi in materia di protezione internazionale, anche rallentando altri procedimenti, di fornire risorse sufficienti alle Sezioni specializzate e di adottare misure straordinarie per eliminare l’arretrato. Ma il bilancio è sconfortante: nella maggior parte degli uffici giudiziari quei criteri “non hanno consentito o comunque non sono stati attuati in modo da assicurare effettivamente prioritaria trattazione dei procedimenti e congruo dimensionamento delle sezioni”. E a rivelarlo sono i dati. Nel quinquennio 2016-2020, i tribunali hanno ricevuto 247.744 contenziosi nella materia dell’immigrazione e protezione internazionale definendone 164.395. Ogni anno sono giunti mediamente 49.549 nuovi procedimenti mentre quelli definiti sono stati, sempre in media, 32.879. Il che vuol dire che i Tribunali hanno alimentato l’arretrato, in ogni anno del quinquennio, con una media di 16.606 fascicoli. E non è tutto: l’arretrato complessivamente accumulato dai tribunali (pari a 50mila procedimenti a fine 2016, cifra che aveva spinto il legislatore a intervenire) non solo non è stato intaccato ma è lievitato alla fine del 2020 a circa 100mila fascicoli pendenti.
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Cade albero su auto in transito a Roma, nessun ferito
Strada chiusa al transito, pianta rimossa
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ROMA
08 ottobre 2021
16:36
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Un grosso albero è caduto stamattina su un’auto in transito a Roma. E’ accaduto in via del Pigneto.
A quanto riferito dai pompieri, non si registrano feriti.
I vigili del fuoco hanno provveduto alla rimozione dell’albero. Sul posto la polizia locale per la viabilità che ha chiuso momentaneamente la strada.
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Valigie con resti: gip scagiona figlio Taulant, archiviato
Ora indagati per omicidio solo ex fidanzata e fratello di lei
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FIRENZE
08 ottobre 2021
17:07
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Il gip di Firenze su richiesta del pm Ornella Galeotti ha archiviato le accuse contro Taulant Pasho, indagato per l’omicidio dei genitori Shpetim e Tauta Pasho, scomparsi a Firenze nel 2015 e i cui resti vennero ritrovati nel dicembre 2020 in valigie abbandonate in un campo fra il carcere di Sollicciano e la superstrada Firenze-Pisa-Livorno. Nell’inchiesta restano indagati la ex fidanzata di Taulant Pasho, Elona Kalesha, e il fratello di lei, Denis Kalesha.
Elona Kalesha è in carcere dal dicembre 2020. Il 30 settembre il riesame ha rigettato l’appello presentato dai difensori contro una decisione del gip di negare la scarcerazione.
Secondo quanto appreso, nel corso delle indagini non sarebbero emersi indizi di colpevolezza a carico di Taulant Pasho per l’omicidio e l’occultamento dei cadaveri dei suoi genitori. L’uomo interrogato dal pm Ornella Galeotti lo scorso giugno nel carcere di Como, dove si trova detenuto per altra causa. In quella circostanza avrebbe anche risposto a domande circa il suo rapporto con la ex fidanzata Elona Kalesha. In particolare, Taulant Pasho avrebbe riferito di aver ricevuto indietro da Elona Kalesha, pochi giorni dopo la scomparsa dei genitori una somma che le aveva prestato, pari a diverse migliaia di euro e di come i suoi genitori fossero soliti portare con loro molto denaro. Sempre secondo quanto appreso, il 33enne albanese avrebbe dichiarato di non sapere nulla dell’interruzione di gravidanza a cui la donna si era sottoposta pochi giorni prima che lui uscisse dal carcere di Sollicciano, dove si trovava per reati di droga, e avrebbe negato con decisione che il bambino potesse essere suo. Per un’ipotesi accusatoria, Elona Kalesha avrebbe ucciso i genitori del suo ex fidanzato per impedire che rivelassero al figlio che lei aspettava un bambino da un altro uomo.
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Vaccini: nel Lazio al via terza dose per operatori sanitari
Assessore, si parte con over60 ad alto rischio esposizione
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ROMA
08 ottobre 2021
18:35
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Al via nel Lazio la terza dose di vaccinazione anti-Covi per gli operatori sanitari “così come individuati dalla Circolare del Ministero della Salute del 27 settembre”. Lo annuncia l’assessore regionale del Lazio, Alessio D’Amato.
“Si parte con over 60 ad alto rischio di esposizione e comorbidità”, spiega D’Amato.
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Martina Rossi:condannati chiedono andare a servizi sociali
Intanto decreto sospende la pena in attesa accoglimento istanza
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AREZZO
08 ottobre 2021
18:42
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Chiederanno l’affidamento ai servizi sociali Luca Vanneschi e Alessandro Albertoni, i due trentenni condannati anche in Cassazione a 3 anni per la tentata violenza sessuale a Martina Rossi, la studentessa 20enne morta precipitando dalla terrazza di una camera d’albergo, a Palma di Maiorca, mentre voleva sfuggire ai due. Stamani è stato loro notificato il decreto che prevede la sospensione della pena in attesa che venga stabilita la modalità di espiazione della condanna.
“Ora abbiamo 30 giorni per la richiesta dell’affidamento ai servizi sociali”, ha spiegato un difensore di Vanneschi, avvocato Stefano Buricchi. “Il decreto è arrivato con estrema puntualità – commenta Stefano Buricchi, difensore di Luca Vanneschi – dal momento che la Cassazione lo manda alla procura generale competente per poi girarlo a quella di Arezzo e a sua volta al domicilio dell’assistito, in questo caso presso gli studi legali. Ora abbiamo 30 giorni per la richiesta dell’affidamento ai servizi sociali, un provvedimento, per fare un esempio eclatante, del tutto simile a quello scelto anni fa da Silvio Berlusconi”. Sulla possibilità di scontare un anno di carcere propedeutico ai servizi sociali, cosi come ipotizzato, l’avvocato Buricchi è categorico: “E’ escluso categoricamente come riportato sul decreto che sospende la pena. L’affidamento in prova ai servizi sociali è la misura che farà poi espiare loro la condanna”.
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Il papà di Martina Rossi, ‘niente galera ma giustizia c’è’
‘Non mi importa della prigione ma dell’immagine di mia figlia’
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AREZZO
08 ottobre 2021
19:33
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“Di tenerli in galera non mi interessa, quello che importa è che giustizia sia stata fatta e che l’immagine di mia figlia sia stata ripulita”. Cosi Bruno Rossi, padre di Martina Rossi, sui condannati, a 3 anni, Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi i quali chiederanno l’affidamento ai servizi sociali.
“La storia però non finisce qui visto che a Genova è in corso il processo per gli amici di Albertoni e Vanneschi, che erano con loro in Spagna e che hanno raccontato un sacco di bugie”. Infine, un ultimo pensiero: “Non ho ancora deciso ma non è esclusa la causa civile”.
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Adele, il mio corpo reso oggetto in tutta la mia carriera
Doppia copertina Vogue per cantante in attesa nuovo singolo
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NEW YORK
08 ottobre 2021
19:46
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Adele torna sulle scene dopo cinque anni e in attesa del nuovo singolo “Easy on me”, in uscita il 15 ottobre, la cantante britannica mette anche a nudo se stessa. Al punto da conquistarsi una doppia copertina di Vogue, sia l’edizione Regno Unito che quella Usa.
Adele parla della sua vita, della pandemia, del suo divorzio da Simon Konecki e delle strategie di adattamento che l’hanno aiutata a superare i momenti difficili. Tra queste la palestra e la cura del proprio corpo. “Ho passato molto tempo da sola – ha detto -.
Mi sono resa conto che quando ero in palestra non avevo alcuna ansia. Non si è mai trattato di perdere peso. Ho pensato, se posso rendere forte il mio fisico, e posso sentirlo e vederlo, forse un giorno posso rendere forti le mie emozioni e la mia mente”.
Tuttavia la sua trasformazione fisica è diventata pane per i tabloid in tutto il mondo e lei stessa ha detto che non era la prima volta che il suo corpo diventava il centro dell’attenzione. “Il mio corpo – ha spiegato – è stato reso oggetto durante tutta la mia carriera. Non solo ora e capisco perché è uno shock. Capisco perché alcune donne in particolare si sono sentite ferite. A vista ho rappresentato tante donne. Ma sono sempre la stessa persona”. Ha confessato inoltre che la parte peggiore della sua trasformazione è stato vedere altre donne iniziare una conversazione brutale sul suo corpo. “Mi ha molto rattristata – ha detto -, mi sono sentita ferita”.
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Hit parade, Salmo re in tutte le categorie
Sul podio negli album con Flop, nei singoli con Kumite e vinili
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08 ottobre 2021
19:48
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Salmo asso piglia tutto: nella classifica album italiana di Fimi-Gfk è sul podio con Flop e toglie il primo posto tra gli album più venduti a Blanco che con Blu celeste scende alla numero due. In terza posizone c’è Taxi driver di Rkomi.

Tra le new entry di questa settimana: alla numero otto Love for sale di Tony Bennett & Lady Gaga. Anche tra i singoli debutto alla numero uno per Salmo che entra con Kumite e posiziona altre quattro brani nella top ten (La chiave alla tre, Antipatico alla cinque, Ghigliottina alla sei e Mi sento bene alla nove).
Precipita al numero dieci il numero uno della scorsa settimana Fedez con ‘Meglio del cinema’. Salmo debutta alla numero uno anche tra i vinili, sempre con Flop, davanti a Blu celeste di Blanco.
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Nonna, l’Italia ha ucciso i miei cari, Eitan resti
L’accusa di Esther Cohen Peleg, non mi hanno ammessa in aula
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TEL AVIV
08 ottobre 2021
19:49
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“L’Italia ha ucciso mio padre, mia figlia e mio nipote. Non possono prendere anche Eitan.
Cosa mi è rimasto, capite?”. Esther Cohen Peleg, nonna materna del bambino, ha lanciato il suo atto d’accusa al termine dell’udienza a porte chiuse di oggi che ha segnato al Tribunale della Famiglia di Tel Aviv la ripresa del dibattimento sulla vicenda del piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone.
Un’ udienza alla quale Esther Cohen Peleg – presentatasi a sorpresa nel pomeriggio in Tribunale – non è stata ammessa dalla giudice Iris Ilotovich Segal e che per questo ha innescato le sue rimostranze.
In aula erano presenti invece Aya Biran Nirko, la zia paterna affidataria della tutela di Eitan che si è rivolta al Tribunale di Tel Aviv per riavere il bambino in base alla Convenzione dell’Aja, e Shmuel Peleg, nonno materno, ex marito di Esther, che ha portato il piccolo in Israele dall’Italia dove è indagato per sequestro di persona. Ora, domani sera – a quanto sembra, visto che gli avvocati delle parti non hanno rilasciato dichiarazioni – il dibattito andrà avanti con i legali delle parti che argomenteranno a favore – quelli dei Biran – o contro – quelli dei Peleg – il ricorso alla Convezione dell’Aja. Le sedute riprenderanno domenica con l’ultima udienza. La giudice prenderà poi il suo tempo per decidere. Nel frattempo il piccolo Eitan continuerà l’alternanza dei tre giorni con Aya Biran e con il nonno Shmuel, come previsto dalla “intesa temporanea” raggiunta tra le famiglie lo scorso 23 settembre.
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Germano e Teardo, con Dante al cospetto dell’immensità
Al Ravenna Festival viaggio nella meraviglia del Paradiso XXXIII
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08 ottobre 2021
20:08
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“Oggi festeggiamo la bella notizia che da domani si può andare a teatro tutti”. Non poteva cadere sotto miglior auspicio dell’allargamento al 100% di capienza delle platee, il debutto di “Paradiso XXXIII”, il nuovo spettacolo di Elio Germano e Teho Teardo sull’ultima parte della terza cantica della Divina Commedia, quella che mise Dante di fronte al paradosso di dire l’indicibile e comunicare l’ineffabile.
Nato dopo la lettura di quegli stessi versi alla presenza del presidente Sergio Mattarella a settembre 2020, in apertura delle celebrazioni del 700/o anniversario della nascita del Sommo poeta, “Paradiso XXXIII” arriva ora in scena commissionato dal Ravenna Festival (prima assoluta 11-13 ottobre all’Alighieri) come terzo capitolo di un’ideale “commedia” dell’uomo, sospesa fra ambizione del divino e perdizione diabolica, dopo il Dante Metànoia di Sergei Polunin e Faust rapsodia di Luca Micheletti. Ma è anche il frutto di un ampia coproduzione con Pierfrancesco Pisani per Infinito Produzioni, Fondazione Teatro della Toscana, Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara Claudio Abbado, Teatro Amintore Galli di Rimini e sarà in tournée fino a febbraio con tappe a Ferrara, Firenze, Rimini, Venaria Reale, Milano e Roma.
Un vero “viaggio nella meraviglia”, di cui Germano firma la drammaturgia, Teardo la musica, inaudita e imprevedibile, e la regia è di due artisti visionari (e, come Dante, creatori di visioni) come Lulu Helbæk e Simone Ferrari, già firme di spettacoli per le Cirque du Soleil e cerimonie olimpiche.
“Dentro questo spettacolo c’è tutto: concerto, teatro, intelligenza artificiale, video – racconta Germano – È uno sfogo di tutto quello che non abbiamo potuto fare ne’ vedere in questi mesi. È il tentativo di essere divulgativi senza dare nessuna spiegazione al testo, ma, piuttosto, offrendone un dispiegamento, nel senso di un tentativo di eliminare il più possibile le pieghe e dilatare le bellissime parole di Dante.
Una messa in scena che ricorda un po’ una messa cattolica, in cui io sono il tramite tra il pubblico e la divinità, che in questo caso è Dante”.
Di precedenti a tu per tu con quei versi, il teatro italiano ne conta di eccelsi, da Gassman a Carmelo Bene fino, in tempi recentissimi, Roberto Herlitzka e Giorgio Colangeli. “Mi piacciono gli attori che dicono il testo che conoscono, permettendo al pubblico di capire – commenta Germano – Io qui sono chiamato a divulgare Dante. A fare qualcosa che possa aiutare il pubblico a frequentarlo, per restituire vita a qualcosa che troppo spesso sa di carta e polvere”. “Oggi – prosegue – tutto è ridotto a titoli: cosa ha fatto Dante? Cosa ha fatto Foscolo? O a pacchetti, come al supermercato.
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Una dinamica che non insegna nulla e soprattutto non insegna ad attraversare da se’ la vita. Vedere l’arte a pacchetto da consumare porta a credere che poi ci sarà a latere una spiegazione, una via più semplice, che ti spiegherà cosa ‘vuol dire’. E’ la cosa più violenta e lontana dalla vita e dalla verità. Per me a scuola andrebbe studiata una sola poesia per cinque anni, così da essere allenati a capire tutto il resto”.
Nello spettacolo, ma non solo, “la musica – aggiunge Teardo – può dire quello che le parole non riescono. Immagino Dante che si ritrova davanti al Cosmo. Quando chiude la Divina Commedia, chiude il testo,ma sembra quasi aprire un altro universo. Ecco, per me questo è lo spettacolo delle possibilità”.
“Il nostro compito è solo accompagnare lo spettatore”, concordano i registi Helbæk e Ferrari, alle prese con “un immaginario collettivo sulla Divina commedia lungo 700 anni. Un fardello gigantesco – sorridono – Ma è tutto lì. C’è solo da immergersi occhi, orecchie e farsi trasportare”.
Ma in che girone Germano oggi metterebbe chi ha chiuso i teatri per la pandemia? “Per fortuna non faccio il giudice – risponde lui – Se fossi stato coevo di Dante, io di certo non sarei finito troppo in alto. Facendo l’attore poi – ride – mi ritrovo e mi piacerebbe interpretare in tutti i suoi personaggi, uomini, donne, bambini”.
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Ubi: a Bergamo assolti Bazoli e Massiah
Anche per la presunta illecita influenza sull’assemblea del 2013
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MILANO
08 ottobre 2021
20:15
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Il banchiere Giovanni Bazoli e l’ex consigliere delegato di Ubi Victor Massiah sono stati assolti al termine del processo per il caso Ubi. Le accuse nei loro confronti erano di ostacolo all’esercizio degli organi di vigilanza.
Per Bazoli, Massiah e altri imputati la Corte bergamasca ha deciso l’assoluzione nel merito anche riguardo la presunta illecita influenza sull’assemblea del 2013 al termine del processo sul caso Ubi.
Per altri imputati è stato dichiarato il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.
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L’autobiografia di Ilda Boccassini: ‘la mafia prospera pure per l’inezia delle toghe colluse’
‘La stanza numero 30. Cronache di una vita’ racconta la sua carriera, lo scontro con De Gennaro, Gratteri vanitoso. Giovanni Falcone? un riferimento
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09 ottobre 2021
11:51
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Tanti i filoni che riempiono il libro di memorie di Ilda Boccassini ‘La stanza numero 30. Cronache di una vita’ (Feltrinelli editore).
Giovanni Falcone, un punto di riferimento ed anche qualcosa di più.
Silvio Berlusconi, ‘l”avversario” di una vita; gli scontri con Gianni De Gennaro, la famiglia sacrificata per seguire le inchieste; i colleghi famosi che non meritano il suo rispetto, da Antonio Di Pietro (“insopportabile, per me, la scena di Di Pietro inginocchiato accanto alla bara” di Saverio Borelli) a Nicola Gratteri ad Antonio Ingroia ai tanti magistrati che “si sono gettati sul filone ‘paladino o paladina dell’Antimafia’, un filone redditizio in termini di carriera e visibilità mediatica”; il Csm, dove albergano “protervia e arroganza”.
L’ex procuratore aggiunto di Milano, ‘Ilda la rossa’, come viene chiamata dai media, oltre 40 anni in magistratura, dedica molte pagine ed un capitolo a Falcone. “Me ne innamorai”, scrive e ripercorre l’ultima giornata passata insieme, in viaggio verso l’aeroporto di Linate, il 13 maggio del 1992 “Avevo scorto tra i capelli di Giovanni una specie di minuscolo verme bianco.
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Avrei voluto toglierlo, ma la mano si era bloccata: percepivo una strana sensazione di morte che mi turbava profondamente”.
L’avrebbe rivisto 10 giorni dopo, cadavere, nell’obitorio di Palermo. “Mi avvicinai. Purtroppo – si legge – in quel momento c’erano anche tre colleghi palermitani. Uno di loro venne verso di me, ma lo respinsi con un gesto rabbioso: sapevo che tutti e tre quei colleghi avevano ostacolato Giovanni, vivevo la loro presenza in quella stanza come un insulto alla sua memoria”.
E l’opinione di Boccassini sulla magistratura siciliana è tranchant. “Se Cosa nostra in Sicilia ha potuto vivere e prosperare per decenni – scrive – lo si deve anche – non solo, ovviamente, ma anche – all’inerzia di una magistratura pigra, pavida, in alcuni casi collusa”. Non spende parole buone neanche per l’ex pm Antonino Di Matteo, che mette nel filone dei “paladini dell’Antimafia”, “piccoli miti fugaci, che si sono dissolti come neve al sole”. L’ex magistrato ne ha anche per il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, che “creava tensione con il suo continuo vantarsi di una conoscenza del fenomeno ndrangheta talmente approfondita e a suo dire unica da ricavarne bizzarramente (poiché era il solo a esserne convinto) un senso di superiorità nei nostri confronti”.
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E il Csm? Un organismo assediato dalla “ricerca spasmodica di fette di potere da parte di troppi magistrati, la svendita della propria funzione per pochi spiccioli, un regalo, un favore, una poltrona per sé, una spintarella per un parente”. Un “mercimonio” dal quale “non sono esenti le donne”.
C’è spazio poi per l’altalenante rapporto con Gianni De Gennaro, incrociato più volte da direttore della Dia e capo della Polizia. In un passaggio racconta di essere stata convocata a Roma e rimbottata aspramente nel corso del processo toghe sporche-Sme che aveva tra gli accusati Silvio Berlusconi.
“Senza preamboli e con il suo tono ruvido, il capo della polizia mi chiese cosa stessi ‘combinando a Milano’, aggiungendo che in tutti quei mesi aveva faticato a tenere a bada Berlusconi e i suoi, che si era speso per ‘evitarmi il peggio”.
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Presadiretta, viaggio nei Paesi poveri non vaccinati
Fino ad oggi in Africa sono arrivate 67 milioni di dosi, insufficienti per la copertura vaccinale di 1 miliardo e 400 milioni di persone
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09 ottobre 2021
10:39
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I grandi del mondo al G7 hanno promesso più di un miliardo di dosi di vaccino ai paesi più poveri, ma finora hanno consegnato meno del 15 per cento di quelle pattuite. Con Covax, il programma di cooperazione internazionale guidato dall’OMS, fino ad oggi in Africa sono arrivate 67 milioni di dosi, assolutamente insufficienti per la copertura vaccinale di 1 miliardo e 400 milioni di africani.
Anche l’Europa, nel recente discorso di Ursula Von Der Leyen, aveva comunicato consegne per 700 milioni di dosi al resto del mondo.
Ma PresaDiretta nella puntata “La fabbrica dei vaccini” – in onda lunedì 11 ottobre, alle 21.20 su Rai 3 – ha scoperto che le dosi condivise dall’Europa sono in realtà esportazioni, cioè vendite effettuate dalle stesse compagnie farmaceutiche, e che per l’80 per cento sono state destinate a paesi non sono certo poveri – tra i quali Giappone, Turchia, Regno Unito, Australia, Canada, Arabia Saudita, Svizzera – mentre le donazioni di vaccini ammontano finora ad appena 28 milioni, cioè il 3 per centro di tutte le dosi esportate dall’Europa.
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Per capire l’impatto del Covid in Africa, PresaDiretta con l’inviata Daniela Cipolloni e il film-maker Raffaele Manco – insieme ad Amref, la più grande organizzazione no profit africana in prima linea nel campo della salute – ha seguito sul campo la vaccinazione di massa in Kenya. Le telecamere della trasmissione di Riccardo Iacona sono entrate nel Mbagathi hospital, il principale ospedale pubblico di Nairobi dove si effettuano, a singhiozzo, anche vaccinazioni Covid. Nei giorni in cui i vaccini sono disponibili, il centro è preso d’assalto con lunghe file di persone già dalle prime ore del mattino. Qui il vaccino non si sceglie, l’unico usato in Kenya, come in gran parte dell’Africa, è Astrazeneca. E la copertura con la doppia dose è bassissima.
Lasciata la capitale Nairobi, lo scenario delle vaccinazioni nelle zone rurali cambia radicalmente. I presidi sanitari si diradano e spesso c’è un solo ospedale nel raggio di centinaia di chilometri. A Machakos, capoluogo di contea, l’ospedale è una struttura di livello 5, il più alto, dove c’è anche una terapia intensiva Covid. È qui che vengono consegnati i vaccini per tutta la contea che conta un milione e mezzo di persone. Le fiale si conservano in un frigo portatile, lo stesso che viene usato per portare i vaccini nei villaggi limitrofi dove non ci sono app o siti web per prenotare la vaccinazione. La “chiamata” è volontaria: “Quando ci comunicano la disponibilità di vaccini, quello che facciamo è avvisare le persone che a tale giorno, a tale ora, possono venire a vaccinarsi”, spiega a PresaDiretta la volontaria di Amref. “La fabbrica dei vaccini” è un’inchiesta di Riccardo Iacona, Daniela Cipolloni, Marianna De Marzi. Film-maker Raffaele Manco e Lorenzo Calanchi.
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Dà fuoco alla moglie per una lite, arrestato in Brianza
Allarme dato dal figlio, lei reagisce e ne esce con ferite lievi
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MONZA
09 ottobre 2021
11:17
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Un uomo di 40 anni è stato arrestato dai carabinieri per aver dato fuoco alla moglie dopo una lite, nel loro appartamento di Limbiate (Monza).
Solo grazie alla prontezza della donna, che si è immediatamente tolta i vestiti avvolti dalle fiamme, ha riportato ferite lievi.
Il quarantenne è uscito a comprare tanica di benzina, è tornato a casa e l’ha rovesciata addosso alla moglie in bagno e le ha lanciato contro un accendino, per poi fuggire mentre il figlio ha lanciato l’allarme. Sul posto sono arrivati carabinieri e vigili del fuoco che hanno spento le fiamme che avevano investito lavatrice e arredi del bagno La donna, trasportata in ospedale, è stata dimessa con una prognosi lieve per ferite superficiali. I militari poco più tardi hanno rintracciato il marito, di origine ucraina, e lo hanno arrestato con l’accusa di maltrattamenti, su disposizione del pm della Procura della Repubblica di Milano.
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Carabinieri scovano bunker con armi in paese del Nuorese
Blitz ad Arzana, sequestrati anche reperti archeologici
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NUORO
09 ottobre 2021
12:25
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Una stanza segreta, sottoterra con armi e munizioni all’interno di uno stabile abbandonato nel centro di Arzana (Nuoro) è stata scoperta dai Carabinieri della stazione di Arzana, durante una perquisizione finalizzata alla ricerca di armi, a cui hanno partecipato anche i militari dello squadrone eliportato cacciatori di Sardegna.
Durante la perquisizione i carabinieri hanno notato una porta dietro a un muro di blocchetti dalla quale si accedeva ad una porzione abbandonata dello stesso stabile, in cui alla fine di un corridoio e sotto la pavimentazione vi era una botola per accedere al bunker: una sorta di “covo” fornito di un condotto di aerazione per il riciclo dell’aria idoneo ad ospitare una persona.

Vicino alla botola sono state trovate delle stampelle, mentre all’interno del bunker i carabinieri hanno rinvenuto dei proiettili di pistola e due manufatti in pietra di presunto interesse archeologico: un busto e un vaso che ora gli appositi uffici analizzeranno per risalire all’epoca storica di appartenenza.
Tutto il materiale è stato sequestrato alla ricerca di eventuali impronte digitali e di tracce di Dna da comparare con quelle presenti nelle banche dati e risalire alla persona che ha utilizzato il covo, probabilmente un latitante. Intanto la Procura di Lanusei ha aperto un fascicolo contro ignoti per detenzione illegale di armi e esplosivi, ricettazione e detenzione di materiale archeologico.
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Cadavere in mare a Porto Recanati: uomo non ancora identificato
Recuperato ieri, vittima sui 30 anni. Pm disporrà l’autopsia
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MACERATA
09 ottobre 2021
12:45
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Non è stato ancora identificato l’uomo, dell’apparente età di circa 30 anni, il cui corpo senza vita è stato recuperato ieri in mare alle 17 in località Scossicci di Porto Recanati (Macerata) dalla Guardia Costiera, dopo una precedente segnalazione della presenza del corpo a Numana (Ancona), due ore prima. L’indagine di competenza della Guardia Costiera, con il supporto dei carabinieri, è coordinata dalla Procura di Macerata che con ogni probabilità disporrà l’autopsia.

Sul cadavere – l’uomo indossava vestiti sportivi, non aveva con sé documenti – non c’erano apparenti segni di violenza e non risultano al momento segnalazioni di scomparsa nella zona tra Ancona e Macerata: essendo però trascorse poche ore dal recupero del cadavere, la circostanza non è molto indicativa. Il decesso, secondo una prima ipotesi, risalirebbe al pomeriggio di ieri e potrebbe essere avvenuto per annegamento ma non c’è al momento una ricostruzione sulla dinamica, né ci sono elementi per suffragarla.
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Detenuto in affidamento a parroco in giro con la pistola, preso
Bloccato dalla Ps a Napoli, uscito di cella grazie a un permesso
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NAPOLI
09 ottobre 2021
12:52
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Era uscito dal carcere con un permesso premio di 4 giorni, ottenuto grazie all’affidamento a una parrocchia della città, Luigi Candia, il detenuto di 41 anni arrestato ieri dagli agenti del commissariato Vicaria Mercato perché trovato in possesso di una pistola con il colpo in canna.
Candia sta scontando una pena per l’efferato omicidio di un 26enne e il tentato omicidio della compagna di quest’ultimo, avvenuto nel rione Traiano, nel febbraio 2011, a colpi di coltello.
Una aggressione scattata al culmine di una lite a casa della coppia, dopo i pesanti apprezzamenti rivolti da Candia alla donna del 26enne. Dieci anni fa gli inquirenti non esclusero che a riscaldare gli animi potessero essere state questioni legate alla droga.
Candia è stato arrestato in piazza Garibaldi mentre viaggiava in auto, una Panda, insieme con la moglie. Aveva con sé un una pistola Viking semiautomatica clandestina di fabbricazione russa calibro 9×19 con colpo in canna, cane armato e serbatoio contenente altri 13 proiettili. Lui è stato arrestato per porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione, mentre la donna, una 37enne napoletana, è stata denunciata per ricettazione.
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Falsa cieca scoperta dai Cc, dovrà restituire 200 mila euro
Denunciato specialista che le diagnosticò grave malattia occhi
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CATANZARO
09 ottobre 2021
13:02
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Si sarebbe finta cieca per 20 anni ricevendo per la presunta infermità un’indennità mensile di circa mille euro da parte dell’Inps. I carabinieri di Catanzaro hanno notificato un decreto di sequestro preventivo per oltre 200.000 euro, emesso dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura, nei confronti di una donna di 74 anni, residente nella frazione Lido del capoluogo, accusata di truffa per il conseguimento di erogazione pubbliche.
L’indagine che, secondo l’ipotesi accusatoria, ha consentito di smascherare la falsa cieca è scattata diversi mesi addietro quando, a seguito di una lite di vicinato, i militari si sono resi conto che, dalla descrizione dei fatti resa, la donna aveva compiuto, con estrema disinvoltura, azioni di vita ordinaria incompatibili con il suo status di non vedente. Inoltre, da una verifica su precedenti denunce sporte dall’indagata all’Arma, già presenti agli atti, è emerso che in passato la donna, nello spiegare i fatti accaduti, ha anche riferito di avere “visto” situazioni o cose, dimostrando agli investigatori oltre che di non essere era affetta da alcuna invalidità anche la capacità di presentarsi in una caserma dei carabinieri. A quel punto, i militari, dopo aver verificato che effettivamente la donna percepiva, ormai da decenni, un’indennità per la propria condizione di non vedente hanno iniziato a seguirla e pedinarla con discrezione, riprendendola ed osservandola mentre compiva attività quotidiane come fare la spesa guardando e scegliendo con cura i cibi da prendere, passeggiare in autonomia per le strade cittadine voltandosi e guardando a destra e sinistra nell’attraversare la strada e facendo da capofila ad un gruppo di amiche Infine, convocata in caserma con una scusa, ormai sicura di non essere più scoperta visti gli anni di finzione senza verifiche, ha dimostrato di leggere e firmare normalmente alcuni documenti.
Tutte le prove raccolte e la quantificazione del danno complessivo, sino al dicembre 2020 oltre 200.000 euro, sono state trasmesse alla Procura di Catanzaro.
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Picchiarono ragazzo autistico, individuati e denunciati
A Pordenone, rintracciati da polizia, sono minorenni
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TRIESTE
09 ottobre 2021
13:39
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Hanno picchiato con calci e pugni, colpendolo anche quando era a terra, un ragazzo autistico che, in bicicletta, aveva casualmente urtato una ragazza, poi sono scomparsi. La polizia della Questura di Pordenone, città dove è accaduto il fatto, li ha individuati e stamani li ha portati negli uffici insieme con i rispettivi genitori.
Si tratta, infatti, di due minorenni, di 15 e 17 anni.
La violenza è accaduta due giorni fa lungo la pista ciclabile, dove la giovane si trovava insieme con un coetaneo.
Il ragazzo autistico, di 18 anni, dopo averla urtata, senza causarle particolari danni, si è spaventato. L’adolescente che era con la giovane ha preso le difese di quest’ultima, insieme con un altro compagno che si trovava nei pressi e, non comprendendo la condizione psicologica dell’investitore, anzi, fraintendendo la sua reazione, lo hanno aggredito con calci e pugni. Quest’ultimo era stato dunque portato in Pronto soccorso dove gli avevano diagnosticato varie contusioni; più serie, invece, sembrerebbero le ripercussioni psichiche.
I due minorenni, italiani, sono indagati in stato di libertà per il reato di lesioni gravissime in concorso.
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Covid: focolaio alla Tiberina Sangro di Atessa, 27 positivi
Dopo screening l’80% positivi risulta vaccinato e asintomatico
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ATESSA
09 ottobre 2021
13:43
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Un focolaio di Covid, con 27 lavoratori interessati, è emerso all’interno della Tiberina Sangro di Atessa (Chieti), azienda che conta 500 addetti per le lavorazioni di stampaggio e saldatura e produce componenti per gli stabilimenti di Stellantis in Italia e il principale cliente che è la Sevel di Atessa. L’80% dei lavoratori risultati positivi dopo i tamponi molecolari e antigenici erano vaccinati asintomatici e avevano il green pass.
L’insorgenza dei casi positivi si è scoperta a inizio settimana e l’azienda, dopo aver allertato la Asl, ha avviato uno screening di massa per bloccare i contagi e risalire alla catena dei contatti più stretti. Effettuata anche una sanificazione straordinaria. La rappresentanza di sicurezza è stata allertata dal comitato covid. La situazione sanitaria è costantemente monitorata dai sindacati Uilm e Usb.
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Vajont 58 anni fa, la tragedia che cambiò il Paese
Tra le iniziative anche ricordo vittime squadra calcio Longarone
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LONGARONE (BELLUNO)
09 ottobre 2021
13:49
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Il 9 ottobre non è mai un giorno qualsiasi per Longarone e i comuni della valle del Piave. E’ il giorno del ricordo della tragedia che 58 anni fa sconvolse questi luoghi e l’intero Paese, il disastro del Vajont un’onda ciclopica provocata dalla frana del Monte Toc nell’invaso idroelettrico che il 9 ottobre 1963, alle 22.39 travolse Longarone, Erto e Casso.
Ufficialmente 1.917 vittime, di cui 487 bambini, in realtà – hanno sempre spiegato i sopravvissuti e i superstiti – un numero imprecisato di morti, forse oltre i 2.000, perchè molte salme non furono mai trovate.
Tra le iniziative con cui oggi sarà ricordato il 58/O anniversario del disastro, vi sarà per la prima volta un collegamento televisivo in diretta tra Roncade (Treviso) e Longarone, per rievocare con testimonianze e contributi una partita di calcio che fu disputata tra le squadre dei due paesi proprio qualche settimana prima della tragedia. La notte del Vajont persero la vita anche sei componenti della squadra bellunese. Il programma è una continuazione ideale di quello avviato nel 2018 con una “partita della memoria” che trovava le sue radici nella conoscenza diretta fra alcuni ex giocatori di calcio di Roncade e San Biagio di Callalta (Treviso), ed i colleghi della formazione di Longarone, attiva nei primi anni Sessanta. Poi alle 22,39, ora esatta in cui l’acqua della diga idroelettrica tracimò sopra l’abitato, ci sarà un collegamento con la chiesa di Longarone, per il momento la veglia che si svolge ogni anno in questa data.
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Ucciso in piazza:pm chiede revoca domiciliari, ma il gip dice no
Procura riteneva fatto colposo e non volontario
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MILANO
09 ottobre 2021
13:52
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Rimane ai domiciliari l’ex assessore leghista alla Sicurezza di Voghera, Massimo Adriatici, che uccise con un colpo di pistola Youns Boussettaoui, marocchino, il 20 luglio scorso nel corso di una colluttazione.
Questo nonostante il pm avesse espresso parere favorevole alla revoca ritenendo il fatto “colposo”.
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Adriatici è accusato di eccesso colposo di legittima difesa.
Per uno dei legali dell’ex assessore alla Sicurezza del comune di Voghera. Massimo Adriatici, la decisione del gip di tenerlo ai domiciliari nonostante il parere favorevole alla revoca del pm, è “una ingiustificata privazione della libertà personale ancora prima di un giudizio”. A dirlo è l’avvocato Gabriele Pipicelli Il pm Robero Valli, nel suo parere favorevole alla rimessione in libertà rilevava come la qualificazione del delitto fosse “colposa” e questa qualificazione fosse “confortata dall’esito degli accertamenti tecnici compiuti”, “con l’accertata esclusione della volontaria detenzione e porto di munizioni per armamento da guerra (come sostenuto invece dai legali della vittima che avevano parlato di proiettili “espansivi” ndr.) .
Per questo, il pm “esclude che possano tuttora ritenersi sussistenti esigenze cautelari connesse al pericolo di commissione di reati con l’uso di armi o con violenza alla persona”. Secondo il gip invece rimangono le “esigenze cautelari”.
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Vortice autunnale a Centrosud,piogge e temporali fino domani
Alta pressione Azzorre protegge le regioni tirreniche e il Nord
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09 ottobre 2021
14:03
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Durerà fino a domani l’azione del vortice ciclonico già attivo su buona parte delle regioni italiane e che in queste ore si sta portando verso Sud. Le condizioni meteo sia oggi che domani rimarranno molto instabili e spesso perturbate al Sud e sulle regioni adriatiche centrali (soprattutto su Abruzzo e Molise).
Le precipitazioni localmente potranno assumere carattere di forte temporale o in alcuni casi anche di nubifragio. “La posizione del ciclone inoltre sta attivando forti venti che soffiano dai quadranti nordorientali e che sono in parte responsabili di un generale calo delle temperature”. Sul resto delle regioni, invece, si fa sempre più presente l’alta pressione delle Azzorre che garantirà un tempo stabile e spesso soleggiato. La protezione dell’alta pressione raggiungerà anche il Sud nel corso della prossima settimana, ma non durerà molto.
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Nel dettaglio: Sabato 9. Al nord: soleggiato. Al centro: molte nubi sulle Adriatiche, piogge solo sulle zone interne, peggiora sulla Sardegna meridionale. Al sud: instabile su Puglia, Basilicata, basso Tirreno.
Domenica 10. Al nord: sole prevalente. Al centro: rovesci su Marche, Abruzzo e Molise. Al sud: maltempo su gran parte delle regioni.
Lunedì 11. Al nord: residua instabilità al Nordest, sole al Nordovest. Al centro: diffusamente instabile sul versante adriatico, sole altrove. Al sud: precipitazioni a carattere sparso su tutti i settori.
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Mottarone: lunedì al via rimozione della cabina precipitata
Relitto sarà tagliato in più parti e trasferito in un magazzino
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STRESA (VCO)
09 ottobre 2021
14:05
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Iniziano lunedì i lavori di rimozione della cabina della funivia del Mottarone, precipitata il 23 maggio scorso causando la morte di 14 persone. E’ infatti terminato l’abbattimento di un’ottantina di alberi, intervento necessario per creare il corridoio nel quale dovrà operare, in sicurezza, l’elicottero che poi solleverà la cabina.

La procedura di rimozione del relitto, che sarà eseguita dai vigili del fuoco, prevede che la cabina venga prima messa in sicurezza, poi stabilizzata e successivamente tagliata in diverse porzioni, facendo particolare attenzione alla parte che contiene la testa fusa, per mantenerne il più possibile l’integrità.
L’elicottero trasferirà i resti della cabina in un magazzino, a disposizione per gli accertamenti successivi.
Le operazioni si svolgeranno con la supervisione del collegio peritale nominato dal tribunale.
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Regioni, allungare validità pass con i tamponi o rischio caos
Difficoltà per il 15 ottobre, con obbligo certificato al lavoro. Salvini: ‘Da 48 a 72 ore’. Bernini: ‘Draghi valuti l’introduzione dell’obbligo vaccinale’
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09 ottobre 2021
15:51
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Riorganizzare il sistema di rilascio dei Green pass dopo l’esecuzione dei tamponi, allungando ulteriormente i tempi di validità (attualmente 48 ore con test rapido e 72 con molecolare) e dare la possibilità alle imprese di organizzarsi anche autonomamente per l’esecuzione dei test, oltre al supporto delle farmacie. E’ quanto chiedono le Regioni che – a quanto si apprende – paventano il rischio caos in vista del 15 ottobre, quando il Green pass diventerà obbligatorio per accedere ai luoghi di lavoro.
Mercoledì 13 ottobre il tema potrebbe essere affrontato in Conferenza delle Regioni.
“Allungare la durata minima del Green Pass da 48 a 72 ore è possibile, anzi doveroso e previsto dall’Europa. Evitare caos, blocchi e licenziamenti il 15 ottobre è fondamentale”. Lo scrive il leader della Lega, Matteo Salvini su twitter:

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Forza Italia con la capogruppo al Senato Annamaria Bernini chiede l’introduzione dell’obbligo vaccinale. “Va valutata davvero molto seriamente da parte del governo l’opportunità di introdurre l’obbligo vaccinale, perché non si può rischiare di compromettere da una parte la salute pubblica e dall’altra la ripresa economica. Lo abbiamo sempre considerato una misura estrema, che ora va presa in seria considerazione”. “Il Green Pass si è dimostrato il passepartout per uscire dalla pandemia” ma “purtroppo sono milioni nella fascia di età lavorativa” i non vaccinati e “ora rischia di creare il caos nelle aziende per il numero abnorme di tamponi” necessari.
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‘Medici come Mengele’,attacco a Fb Azienda sanitaria Trieste
Oltre 500 commenti deliranti da parte di un gruppo già noto
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TRIESTE
09 ottobre 2021
15:14
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La pagina Facebook dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano-Isontina (Asugi) è stata assalita ieri sera da un numeroso gruppo di profili falsi, che ha tentato di creare scompiglio e diffondere fake news commentando in blocco due post riservati alla campagna vaccinale. Tutti i profili, un centinaio, sono stati bloccati e inseriti in una lista da fornire alle autorità e alla Polizia Postale per le indagini.
Si tratterebbe di profili fake che si rifanno a un gruppo già noto alla stampa e alle autorità, che organizza i suoi attacchi su una app di messaggistica istantanea e da lì colpisce in massa. Lo rende noto la stessa Asugi che in un comunicato sostiene che sono stati “oltre 500” i “commenti deliranti” in cui per esempio “si paragonano i sanitari a novelli Josef Mengele, si cita la teoria complottista del nuovo ordine mondiale e si parla di genocidio sistematico”.
I messaggi sono stati segnalati come fake news alla piattaforma di Facebook ma durante la notte e ancora questa mattina altri hanno provato a forzare la disattivazione temporanea ai commenti, ma senza successo. Asugi ritiene che senza il blocco l’attacco sarebbe andato avanti per ore e comunque “si è deciso di non oscurare la pagina per raccogliere più dati possibile”.
ASUGI si scusa del temporaneo disservizio e ricorda che “i vaccini anti COVID-19 hanno superato le tre fasi della sperimentazione clinica previste, hanno soddisfatto standard elevati e hanno ricevuto una raccomandazione scientifica positiva dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA), prima che la Commissione europea ne autorizzasse l’uso pubblico”, conclude la nota.
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Movida:maxi assembramento di 700 giovani a Roma, intervengono cc
Multato anche locale, in 150 per evento pubblicizzato su social
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ROMA
09 ottobre 2021
15:34
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Maxi assembramento di giovani nella notte a Roma. I carabinieri della stazione Parioli con l’ausilio dei colleghi della Stazione Roma Nomentana, Piazza Bologna e del Nucleo Radiomobile di Roma, sono intervenuti ei pressi di piazza delle Muse, all’interno dell’area pedonale, per disperdere un assembramento di circa 700 persone.
I militari hanno identificato circa 20 giovani che saranno sanzionati in violazione della normativa anti-covid.
Nei pressi di Piazza Trasimeno, invece, i Carabinieri della Stazione Salaria hanno sanzionato il titolare di un esercizio commerciale che, a seguito di alcune verifiche, vedeva la presenza di circa 150 avventori, tutti assembrati, inoltre sorprendevano i dipendenti del locale mentre vendevano bevande alcoliche a ragazzi minorenni. Per il gestore è scattata la sanzione amministrativa di oltre 300 euro e contestualmente la chiusura di 5 giorni.
Nel corso dell’attività di controllo, i militari hanno appurato che tutti i presenti partecipavano a un evento che era stato ampiamente sponsorizzato con apposite locandine virtuali su le più note applicazioni di “social network”.
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Lagioia, La città dei vivi in podcast, ‘con voce più emozione’
Direttore Salone Torino, ‘capienza al 100% ottimo inizio’
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09 ottobre 2021
20:35
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“Ogni arte narrativa ha un suo specifico per illuminare la realtà sotto una luce diversa. Nel podcast questo specifico è la voce, che quando è senza video tradisce tutte le emozioni”.
A meno di una settimana dal Salone Internazionale del Libro di Torino che dirige dal 2017, Nicola Lagioia ha un’altra sfida ad attenderlo, quella che lo vede protagonista del suo primo podcast, “La città dei vivi”, tratto dal libro omonimo pubblicato nel 2020 da Einaudi e vincitore pochi giorni fa del Premio Lattes Grinzane 2021. Prodotta da Chora Media, la nuova serie in 7 puntate sarà disponibile a partire dal 10 ottobre gratuitamente su Spotify, Apple Podcasts, Spreaker, Google Podcasts e su Choramendia.com.
Al centro de “La città dei vivi”, i fatti e le indagini del tragico omicidio di Luca Varani avvenuto nel 2016 a Roma a opera di Manuel Foffo e Marco Prato: il progetto però non sarà una semplice trasposizione dal libro, perché nel podcast l’autore inserisce elementi nuovi e ulteriori riflessioni, compiendo una vera inchiesta sulla colpa, illuminando i confini e la profondità del malessere covato dai giovani coinvolti e interrogandosi sul ruolo di Roma, ambigua e indifferente, cupa e bellissima. “I podcast non hanno una forma narrativa già codificata, si può sperimentare: per me è stata un’esperienza bellissima, grazie anche al lavoro di gruppo”, racconta Lagioia, “ho realizzato tante interviste anche a persone che nel libro non ci sono, ho inserito gli interrogatori di Foffo e Prato. Con la voce ci si accorge di nuove sfumature, soprattutto se non sei un professionista. A me è successo agli inizi del lavoro in radio: la voce mi metteva a nudo più di quanto volessi. E io che per il libro ho letto tutti gli atti processuali ascoltando gli interrogatori ho raggiunto un livello diverso di comprensione”.
Questo podcast, in cui la Capitale è un’altra grande protagonista, arriva in un momento di passaggio per Roma: “sì, speriamo porti fortuna. Ho la sensazione che da circa 15 anni la città sia senza una guida né un progetto, per fortuna però c’è una socialità forte e un tessuto reattivo. Spero che ora il periodo nero sia finito. Tutti i sindaci negli ultimi anni hanno fallito, da Alemanno a Marino fino alla Raggi che, non ha rubato, certo, ma non ha rilanciato la città, anche dal punto di vista culturale”, dice. “Ho voluto che l’ultima puntata del podcast fosse una sorta di preghiera laica per Roma”, anticipa, “l’ho realizzata rintracciando alcune persone che nel periodo più duro del lockdown avevano interagito con me su Facebook: in quei mesi avevo già scritto il libro, la città era un deserto, allora invitai sul social network gli utenti a raccontarmi la loro speciale epifania di Roma. Sono stato inondato da piccole storie e tanti aneddoti, alcuni molto toccanti. E in questa ultima puntata li ho recuperati, come se fosse una specie di coro di una tragedia greca: appunto una preghiera laica, letta dagli stessi autori dei post che ho recuperato per l’occasione”.
“La città dei vivi” le ha dato grande soddisfazione, l’ultima con il Premio Lattes Grinzane: “Ammiro gli scrittori che erano in concorso con me, già partecipare con loro è stato un onore, la vittoria mi ha reso felice soprattutto perché sono stato votato dagli studenti – prosegue -, anche se è cupo, duro, angosciante, io sono sempre stato sicuro che il libro avrebbe toccato le corde dei più giovani. E’ vero, parla di violenza, ma nei libri non esiste violenza gratuita, c’è la mediazione linguistica”.
Che posto avranno i podcast al prossimo Salone di Torino? “Hanno sempre avuto spazio, ora l’Italia sta recuperando terreno su questo tipo di prodotto e c’è molta attenzione”, afferma, “credo però che sia solo l’inizio, perché nel podcast si può inventare di tutto, è un mondo ancora da esplorare”.
Il libro, come confermano i dati del mercato editoriale, resta comunque un bene essenziale: “Il libro è indistruttibile, come il cucchiaio e la biciletta è un’invenzione definitiva, diceva Eco. A Torino l’editoria arriva rafforzata, perché nel 2020 e nel 2021 si è letto di più”.
Che edizione sarà quella di quest’anno? “Da poche ore abbiamo saputo la decisione del Governo di aumentare la capienza al 100%: per noi non poteva esserci miglior viatico”, dice, “ci saranno ospiti da tutto il mondo, più di 1000 appuntamenti in 5 giorni e tantissimi editori. Sei mesi fa in una riunione drammatica in cui tutto era incerto abbiamo deciso di fare lo stesso il Salone del Libro, nonostante non sapessimo se i vaccini avrebbero funzionato. Ci siamo detti: fidiamoci delle istituzioni, scommettiamo sul fatto che si possa fare. E con noi hanno scommesso le case editrici e gli autori”.
Lei è il direttore, ma da osservatore cosa si aspetta dal Salone? “Credo che quest’anno i tanti punti di vista che si incontreranno a Torino dovranno confrontarsi nella loro diversità necessariamente su due temi comuni a tutti, la pandemia e il disastro climatico”.
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Scontri al corteo No pass a Roma, 4 arrestati, fermato il leader di Forza Nuova Castellino. Cgil attaccata
Draghi condanna le violenze. Di Maio: ‘Delinquenti non manifestanti’. Enrico Borghi: ‘E’ fascismo’
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ROMA
09 ottobre 2021
23:44
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Ore di tafferugli e scontri con la polizia durante la manifestazione dei No Green pass in piazza del Popolo a Roma. I manifestanti si sono riversati nelle vie del centro, le forze dell’ordine hanno effettuato delle cariche per disperderli, usando idranti e lacrimogeni.
Quattro al momento le persone arrestate. Il leader di Forza nuova Giuliano Castellino, che era sotto regime di sorveglianza speciale e che ha violato numerose prescrizioni, è stato fermato. Castellino è stato portato in questura dove gli investigatori stanno accertando le sue responsabilità. Al vaglio degli investigatori della Digos ci sono però anche le posizioni di altre persone.
A terra lungo via del Corso rimangono parti di impalcature, monopattini, sanpietrini e cocci di bottiglia.
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Ancora presidiata dalle forze dell’ordine, con diversi blindati, tutta l’area del centro storico e in particolare i palazzi istituzionali. Alcuni appartenenti alle forze di polizia sono rimasti feriti ma hanno comunque continuato il servizio.
Assaltata la sede della Cgil. Su twitter il sindacato scrive: ‘La nostra sede nazionale, la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata da Forza Nuova e dal movimento no vax, resisteremo’.
Il gruppo è riuscito a sfondare le porte della sede del sindacato ed entrare prima che la polizia riuscisse a fermare i manifestanti e respingerli. “La nostra sede nazionale, la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata da Forza Nuova e dal movimento no vax. Abbiamo resistito allora, resisteremo ora e ancora. A tutti ricordiamo che organizzazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte”. Lo scrive la Cgil Nazionale su twitter in riferimento agli scontri in corso a Roma, con un gruppo di manifestanti che è entrato nella sede del sindacato.
Cortei e presidi anche a Milano, traffico in tilt.  Condanna bipartisan delle violenze, Draghi: ‘Avanti con i vaccini’.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi “condanna le violenze che sono avvenute in varie città italiane. Il diritto a manifestare le proprie idee non può mai degenerare in atti di aggressione e intimidazione”. Così una nota di Palazzo Chigi. Il Governo “prosegue nel suo impegno per portare a termine la campagna di vaccinazione contro il COVID-19 e ringrazia i milioni di italiani che hanno già aderito con convinzione e senso civico”.
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Parenti delle vittime di disastri ambientali e industriali: “Con la riforma Cartabia rischio prescrizione”
Il Comitato 9 ottobre manifesta a Roma
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ROMA
09 ottobre 2021
17:53
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“Anche se abbiamo già ottenuto dal Parlamento un primo riconoscimento (Legge 14 giugno 2011) ora è necessario agire concretamente riguardo alle normative esistenti che impediscono l’effettivo riconoscimento dei diritti delle vittime ed evitare l’esito inaccettabile della ‘prescrizione’ per reati di questo tipo.

L’improcedibilità dei processi introdotta con la recente riforma Cartabia è la negazione di questo diritto delle vittime e dovere dello Stato”.
La rivendicazione è del Comitato 9 ottobre che manifesta a Roma, in piazza Santissimi Apostoli, nella “Giornata nazionale in memoria delle vittime dei disastri ambientali e industriali” istituita sul ricordo della strage del Vajont.

In piazza ci sono i parenti delle stragi ambientali, dei trasporti e sul lavoro che hanno colpito l’Italia. C’è Gianluca Tanda che ha perso il fratello nella strage di Rigopiano. Lucia Vastano dell’Associazione Cittadini per la Memoria del Vajont, Fulvio Aurora dell’Associazione Italiana Esposti all’Amianto,.
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Mario Sanna, padre di Filippo morto nel terremoto di Amatrice, dell’Associazione il Sorriso di Filippo, Daniela Rombi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio, Gianni Devani dell’Associazione Vittime del Salvemini, Anna Aloysi dell’associazione Maria Aloysi incidente ferroviario di Andria, Lalla Quinti di Medicina democratica in rappresentanza dei morti sul lavoro e Moni Ovadia che farà “una orazione laica”.

Ma idealmente ci sono anche i parenti della Moby Prince, del ponte Morandi, dalle Terre dei fuochi all’amianto e di tutte le associazioni e i familiari dei morti sul lavoro.
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Green pass: traffico centro Milano in tilt per la protesta
Confusione in testa al corteo ora diretto verso piazzale Loreto
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MILANO
09 ottobre 2021
19:30
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Dopo aver percorso le vie del centro di Milano, i manifestanti ‘no green pass’ – circa 5mila -, hanno raggiunto piazza San Babila per poi imboccare corso Venezia in direzione piazzale Loreto. Grande confusione alla testa del corteo che sembra non avere una meta precisa, con i manifestanti che più volte, dopo aver imboccato una direzione, hanno invertito la marcia.

In tilt il traffico nel centro cittadino, con i mezzi pubblici deviati o costretti a fermarsi a causa del passaggio del corteo.

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