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Trappola per topi di Agatha Christie al Duse di Bologna

Tempo di lettura: 2 minuti

Ultimo aggiornamento 24 Novembre, 2022, 12:30:19 di Maurizio Barra

(ANSA) – BOLOGNA, 24 NOV – A settant’anni da quel 25 novembre
1952 in cui debuttò all’Ambassadors Theatre di Londra, il giallo
di Agatha Christie “Trappola per topi” arriva sul palco del
Teatro Duse di Bologna dal 25 al 27 novembre (venerdì e sabato
alle 21, domenica alle 16) con un inedito Lodo Guenzi nei panni
del sergente Trotter di Scotland Yard.
   
Messa in scena da Giorgio Gallione, questa commedia
poliziesca senza tempo e di straordinaria efficacia scenica, col
suo ritmo incalzante, “è impregnata di suspense ed ironia, ed è
abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o
stereotipi di genere, ma creature bizzarre ed ambigue il giusto
per stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di
cliché” sottolinea Gallione nelle note di regia. Rigore ed
eccentricità caratterizzano, infatti, la sua realizzazione che
rimanda all’ambientazione d’epoca, tipicamente british, ma,
spiega il regista, “il racconto e la trama possono essere
vissuti come contemporanei, senza obbligatoriamente appoggiarsi
sul già visto, un po’ calligrafico o di maniera, fatto spesso di
boiserie, kilt, pipe e tè. Credo che i personaggi di Trappola
nascano ovviamente nella loro epoca, ma siano vivi e
rappresentabili oggi, perché i conflitti, le ferite
esistenziali, i segreti che ognuno di loro esplicita o nasconde
sono quelli dell’uomo contemporaneo, dell’io diviso, della
pazzia inconsapevole – prosegue Giorgio Gallione – e credo
riusciremo a dimostrarlo grazie alla potenza senza tempo di
Agatha Christie, ma anche e soprattutto con il talento e
l’adesione di una compagnia di artisti che gioca seriamente con
un’opera chiusa e precisa come una filigrana, che però lascia
spazio all’invenzione e alla sorpresa”. In questo, la scelta di
Lodo Guenzi come protagonista è emblematica, “una promessa di
imprevedibilità e insieme di esattezza – scrive ancora il
regista – come sempre: metodo e follia”. E poi c’è la neve, la
tormenta che rende irraggiungibile la pensione della campagna
inglese in cui la vicenda si svolge. (ANSA).
   

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