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Tajani vede Colonna, 'Parigi favorevole al tribunale dei brevetti a Milano'

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Ultimo aggiornamento 26 Maggio, 2023, 07:17:07 di Maurizio Barra

Colloquio alla Farnesina fra il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e la sua omologa francese Catherine Colonna. La ministra è venuta a Roma dopo la cancellazione della visita del titolare della Farnesina il 4 maggio scorso a Parigi a causa delle dichiarazioni polemiche del ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin delle settimane scorse. “A volte possiamo aver avuto posizioni diverse – ha detto Tajani alla ministra francese -, ma è importante avere un dialogo costruttivo tra noi per valorizzare i tanti interessi comuni e sviluppare un’indispensabile azione congiunta di fronte alle principali sfide internazionali, a cominciare da quella migratoria. Un dialogo che deve avvenire attraverso i canali adeguati, come quelli previsti dal Trattato del Quirinale”.

“Felice di aver accolto alla Farnesina il ministro Colonna. Italia e Francia condividono interessi e responsabilità in Ue e nel mondo. La nostra collaborazione è essenziale per risolvere le crisi attuali a cominciare da quella migratoria”, ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri. Ed in un tweet, la ministra francese ha ringraziato Tajani “per il caloroso benvenuto”. “Scambi fiduciosi su Ucraina, Tunisia, migrazione, difesa europea in particolare – ha scritto -. La cooperazione franco-italiana è essenziale per il progresso. Andiamo avanti insieme!”.

All’inizio dell’audizione alle commissioni congiunte sugli esiti del Consiglio Ue, il responsabile della Farnesina ha riferito che con il ministro degli Esteri francese si è parlato anche del tribunale dei brevetti. “C’è accordo, anche francese, che possa avere sede anche a Milano”, ha evidenziato. 

A quanto si apprende, nel colloquio alla Farnesina con l’omologa francese Catherine Colonna Tajani ha sollevato anche il tema degli ex terroristi rossi in Francia. La Cassazione francese a marzo ha confermato il rifiuto da parte della giustizia francese di estradare in Italia i 10 ex Br. “Ho dovuto ricordare il voto di ieri del parlamento della Repubblica”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, riferendosi alla richiesta dell’aula al governo di sostenere i familiari delle vittime nel loro ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo “per ottenere giustizia”. Tajani ha comunque ricordato che Macron si era espresso in favore dell’Italia, ma la magistratura francese ha deciso diversamente.

L’incontro con Catherine Colonna “è stato molto positivo”, ha detto il ministro degli Esteri durante l’audizione alle commissioni congiunte. “Abbiamo discusso di immigrazione, della situazione in Africa a partire da Tunisia e Libia, di Sudan”, e per una “comune azione nel continente”. Si è parlato anche di “rotta balcanica, di Ucraina, sulla questione del Traforo del Monte Bianco”.

A Brindisi prima dell’estate si terrà un vertice dei Paesi europei interessati al corridoio paneuropeo 8, ha spiegato Tajani. Aggiungendo che “assieme ai governi di Albania, Bulgaria, Macedonia del Nord e Commissione europea dovremo lavorare a questo progetto per avvicinare ancora di più i Balcani occidentali alla Ue”.

La necessità del dialogo
“A volte possiamo aver avuto posizioni diverse, ma è importante avere un dialogo costruttivo tra noi per valorizzare i tanti interessi comuni e sviluppare un’indispensabile azione congiunta di fronte alle principali sfide internazionali, a cominciare da quella migratoria. Un dialogo che deve avvenire attraverso i canali adeguati, come quelli previsti dal Trattato del Quirinale”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani – si legge in una nota della Farnesina – all’omologa francese Catherine Colonna nel corso della sua visita a Roma.

Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha incontrato alla Farnesina il ministro dell’Europa e degli Affari Esteri Catherine Colonna, ringraziandola per essersi recata in visita a Roma. L’incontro, svoltosi in un clima di grande cordialità, fa seguito ai contatti intercorsi nelle ultime settimane – tra cui il colloquio fra il presidente del Consiglio Meloni e il presidente francese Macron svoltosi a margine della riunione G7 a Hiroshima il 20 maggio scorso – che hanno posto le premesse per la riprogrammazione dell’incontro fra ministri degli Esteri. Nel ringraziare la Francia a nome del Governo italiano per il concreto gesto di solidarietà che il presidente Macron ha rivolto alle popolazioni italiane colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna e Marche, Tajani ha voluto rimarcare che ” a volte possiamo aver avuto posizioni diverse, ma è importante avere un dialogo costruttivo tra noi per valorizzare i tanti interessi comuni e sviluppare un’indispensabile azione congiunta di fronte alle principali sfide internazionali, a cominciare da quella migratoria. Un dialogo che deve avvenire attraverso i canali adeguati, come quelli previsti dal Trattato del Quirinale”.

I due ministri hanno poi passato in rassegna i principali dossier di interesse comune, a partire dalla gestione dei flussi migratori. “L’Italia è il Paese più esposto alla crescente pressione migratoria nel Mediterraneo” ha ricordato il vicepremier, osservando come “nei primi mesi del 2023 tale pressione abbia registrato un aumento di più del +160% rispetto al periodo del 2022”. È ora “imperativo mettere a punto un sistema europeo di migrazione e asilo moderno ed efficiente, che integri pienamente le domande dell’Italia e degli altri Stati membri del Mediterraneo in prima linea attraverso un migliore equilibrio tra solidarietà ed equa condivisione di responsabilità”.

Nell’indicare al ministro Colonna la presentazione, ieri in Parlamento, di una mozione sul caso dei terroristi italiani ancora presenti in Francia, Tajani ha segnalato nuovamente quanto il tema rivesta grande rilevanza per il nostro Paese. I due ministri hanno inoltre deciso di lanciare il Comitato di Cooperazione transfrontaliera. Su richiesta del vicepremier, si sono anche confrontati sulle prospettive di ammodernamento e rilancio del traforo del Monte Bianco, concordando sulla necessità di sollecitare un esame delle diverse opzioni da parte degli organismi tecnici. Per quanto riguarda l’agenda internazionale, I due ministri si sono soffermati in particolare su Tunisia e Ucraina. Sulla Tunisia, il vicepremier – sottolineando come Italia e Francia abbiano una responsabilità speciale nell’individuare soluzioni concrete all’attuale situazione – ha ricordato come l’Italia sia in prima linea nel dispiegare un incessante sforzo diplomatico, ricordando i contatti avuti nelle scorse settimane con il segretario di Stato americano Blinken, con la Direttrice del Fondo Monetario Internazionale Georgieva e con le Autorità tunisine. Per quanto riguarda l’Ucraina, Tajani ha osservato come l’avvio di un negoziato di pace tra Russia e Ucraina sia, in prospettiva, l’obiettivo da perseguire, ma come, al momento, non esistano ancora le condizioni per farlo. Nel ribadire il pieno sostegno dell’Italia all’autodifesa di Kiev, ha rimarcato la necessità di uno stretto coordinamento fra Italia e Francia, sia per sostenere l’Ucraina sia per facilitare le condizioni necessarie ad avviare un tavolo negoziale che tenga conto della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale dell’Ucraina.

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