Ultimo aggiornamento 8 Giugno, 2023, 23:53:21 di Maurizio Barra
E’ questa una delle ipotesi che al momento emerge dagli accertamenti effettuati nelle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo e della compagnia di Rho e della Procura milanese, su una delle coltellate inferte dal barman 30enne. Una ricostruzione, di quanto accaduto nell’abitazione di Senago lo scorso 27 maggio, che ora attende la conferma dagli esiti dell’autopsia in programma domani all’istituto di Medicina legale di Milano.

I Carabinieri del Ris nell’appartamento del delitto a Senago
Una coltellata inferta nel salone prima di trascinare la giovane nella vasca da bagno dove ha tentato di bruciarla quando, anche questo dovrà essere accertato chiaramente, la 29enne era già morta. L’autopsia di domani dovrà chiarire se Giulia ha tentato di difendersi, se e quante coltellate ha ricevuto e il probabile orario della morte.
Un elemento che, insieme all’analisi di quanto sequestrato in casa -tra cui alcuni coltelli – ma anche del materiale del pc, oltre che dei video delle telecamere della zona potranno aggiungere dettagli al delitto e all’eventuale premeditazione su cui la procura continua a puntare.
In attesa dell’autopsia, nel pomeriggio di oggi è prevista una riunione tra il pm Alessia Menegazzo, l’aggiunto Letizia Mannella, titolari dell’indagine e il procuratore Marcello Viola. Intanto nuovi elementi aggiungono informazioni preziose al quadro indiziario.
Tracce di sangue rinvenute sul portapacchi
Durante il sopralluogo nel condominio di via Novella a Senago, dove abitavano Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello sono state rilevate tracce di sangue su un carrello portapacchi ritrovato dai carabinieri della sezione investigazioni scientifiche (Sis).
Il portapacchi – a quanto si apprende – è stato ritrovato in un’area condominiale, ma era stato spostato più volte. L’esame con il luminol ha rilevato tracce di sangue nella parte inferiore, quella in cui vengono posti i carichi. Il sospetto è quindi che Impagnatiello possa essersi servito del carrello per spostare il corpo di Giulia, dopo averla uccisa. Ipotesi suffragata dal fatto che l’oggetto sia stato acquistato dal barman 30enne solo dopo l’omicidio, avvenuto per sua stessa ammissione la sera di sabato 27 maggio.
Ampie tracce di sangue sono state rilevate dall’esame con il luminol anche sulle scale condominiali, sul pianerottolo e nell’appartamento condiviso dalla coppia.

Alessandro Impagnatiello mentre ripulisce le tracce di sangue sulla rampa di scale che conduce al box della palazzina di Senago dove ha ucciso Giulia Tramontano
Un video riprende Impagnatiello mentre pulisce fuori da casa
Intanto sono state diffuse le immagini contenute in un video, girato dal canale Tv Telelombardia, che mostrano Impagnatiello mentre ripulisce le tracce di sangue sulla rampa di scale che conduce al box della palazzina di Senago dove è stato commesso l’omicidio.
Dal filmato, che risale al primo pomeriggio del 30 maggio, si evince, spiega l’emittente, che Impagnatiello apre la porta dell’appartamento e senza farsi notare sgattaiola coperto dalla muratura del ballatoio fino alla rampa di scale al piano terra che porta ai box e a quel punto si vede chiaramente il barman prima pulire le macchie di sangue con una spugna gialla, successivamente con uno spazzolone e una bacinella blu scendere nei garage.

Alessia Menegazzo, Maria Letizia Mannella e Iacopo Mannucci Benincasa alla conferenza stampa in Procura dopo l’arresto di Alessandro Impagnatiello
Per Impagnatiello si profila il rito abbreviato
Per la Procura di Milano non ci sono al momento riscontri o elementi che facciano pensare a una persona che abbia aiutato Impagnatiello nelle ore successive al delitto.
L’indagine procede spedita e alla chiusura i pm potranno chiedere un processo con rito immediato – i cui termini di scadenza per la richiesta coincidono con i sei mesi di custodia cautelare in carcere – e contestare nuovamente l’aggravante della premeditazione esclusa dal gip Angela Minerva per il troppo breve lasso temporale che sarebbe intercorso fra la ricerca sul web di Impagnatiello ‘ceramica bruciata vasca’ la sera del delitto e il momento dell’omicidio che durante l’interrogatorio di convalida del fermo lui ha collocato alle 21 di sera.
L’autopsia sul corpo di Giulia, prevista per venerdì, potrà dire qualcosa in più.