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Shock in Francia, ragazzi armati di coltelli e accette assaltano la festa di paese di Crèpol

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Ultimo aggiornamento 22 Novembre, 2023, 02:19:14 di Maurizio Barra

Francia sotto shock dopo l’uccisione di un ragazzo di 16 anni, Thomas, e il ferimento di 18 persone, dopo un’incredibile rissa nel piccolo comune di Crèpol, 500 abitanti, nel dipartimento della Drone, non lontano da Grenoble, nella regione Alvernia-Rodano-Alpi.

Sono state fermate sette persone, ha annunciato il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin,  “nei dintorni di Tolosa”, due giorni dopo il fatto avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsi: “Quello che è successo è ignobile e inaccettabile. Sette persone sono state fermate nei pressi di Tolosa e l’indagine ci dirà se sono queste le persone responsabili di questo crimine odioso”, ha detto Darmanin spiegando che sono state realizzate complessivamente finora 70 interrogatori in seguito agli eventi di Crépol. “Se queste persone fermate saranno riconosciute colpevoli mi auguro che riceveranno il massimo della condanna”. Tra gli arrestati, ci sarebbe anche il colpevole dell’uccisione di Thomas.

L’episodio

Il 18 novembre, quasi tutti gli abitanti del paese si sono riuniti nella sala delle feste per il consueto ballo d’inverno. Verso le due di notte,  a festa quasi finita, le 450 persone presenti sono state investite da una violenza inaudita: un gruppo di ragazzi provenienti da quartieri difficili di località vicine, ha fatto irruzione nella sala colpendo a caso con coltelli e accette da macellaio.  Il 16enne è morto in ambulanza per le gravi ferite al collo e al torca, i 18 feriti sono ricoverati in prognosi riservata.

Un’indagine è stata aperta per omicidio e tentativo di omicidio in banda organizzata. “C’è stata una vera e propria battaglia tra gli aggressori e coloro che hanno avuto il coraggio di affrontarli”, ha spiegato a ‘Le Parisien’ un testimone della violenza. “È stato un bagno di sangue”, ha aggiunto un altro testimone. Il gruppo che ha dato all’assalto, da quello che sembra emergere da alcune notizie di stampa, era costituito da una quindicina di ragazzi venuti dai quartieri difficili di Romains-sur-Isere, una città a 20 minuti da Crèpol. I motivi di questa violenza non sono ancora conosciuti e si potrebbe trattare di una vendetta.

Le polemiche dell’ultradestra, Zemmour: “Jihad quotidiana che subiscono i francesi”

Sull’episodio in Francia sono subito deflagrate le polemiche e l’estrema destra è partita all’attacco puntando il dito sui ragazzi venuti dai quartieri difficili Parigi: ancora prima di conoscere l’identità dei presunti colpevoli, l’assalto è stato identificato come “razzismo anti-bianchi”. Marine Le Pen ha parlato di “razzia da parte di milizie armate” mentre la nipote, Marion Maréchal, ormai nel partito ‘Reconquete!” di Eric Zemmour, ha chiamato in causa “il razzismo anti-bianchi che colpisce nelle nostre campagne”. Lo stesso Zemmour ha commentato l’episodio parlando di “francocidio” e di “guerra di civilizzazione” in corso. “In Francia vivono due popoli, uno dei quali deve costantemente fuggire dagli attacchi di una fazione sempre più violenta. Deve fuggire non solo dagli attentati perpetrati al grido di ‘Allah Akbar’ ma anche da questa vera e propria jihad quotidiana che subiscono i francesi“, ha detto il leader dell’ultradestra.

Con il web invaso da messaggi dell’ultradestra con l’hashtag “francocidio”, il procuratore di Valence, Lurent de Caigny, ha precisato: “è falso affermare che il gruppo ostile sarebbe stato composto da individui tutti venuti dalla stessa città o dallo stesso quartiere“.

 

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