Aggiornamenti, Cinema, Notizie, Spettacoli Musica e Cultura

TUTTE LE NOTIZIE DI SPETTACOLI, CINEMA, MUSICA E CULTURA

Tempo di lettura: 21 minuti

TUTTE LE NOTIZIE DI SPETTACOLI, CINEMA, MUSICA E CULTURA

DALLE 09:01 DI MARTEDì 11 SETTEMBRE 2018

ALLE 02:35 DI MERCOLEDì 12 SETTEMBRE 2018

SOMMARIO

TUTTE LE NOTIZIE DI SPETTACOLI, CINEMA, MUSICA E CULTURA

Ghali, mio show in palasport sarà urban fantasy
Tour dal 18/10. ‘Piedi per terra, non farei foto con due Rolex’

Causse, non possiamo vivere senza rosaEsce per Harper Collins ‘La felicità ha il colore dei sogni’

Dark Polo Gang, il 28/9 esce Trap LoversNella nuova formazione a tre, album anticipato da brano British

De Carlo, tra talent e magia il rapporto padre-figliaFesteggiato a fonderia Seguso Murano anche ritorno a Nave Teseo

Torna Melissa Satta con ‘Il padre della sposa’Padri e figlie alla ricerca dell’abito perfetto su La5

Romanticismo italiano in mostra a MilanoAlle Gallerie d’Italia il contributo italiano al movimento

Pordenonelegge da record, 600 autoriAl via il 19/9 con Susanna Tamaro e poesie di Pierluigi Cappello

‘Super’, nuova location e giorno in piùPoletto, contenitore supera concetto di fiera, è esperienza pop

Tv: Incontrada-Guanciale, tra noi è stata subito intesaNon Dirlo al Mio Capo 2, da giovedì 13 settembre su Rai1

Editoria:GDShow a Teatro Antico TaorminaGazzetta del Sud e Giornale di Sicilia: nuova grafica,full color

Un facsimile per il Codex PurpureusReplica fedele realizzata dall’editore Franco Cosimo Panini

Campiello, la finale in diretta su Rai5Il 15 settembre alla Fenice di Venezia, anche su Rai Italia

Riapre l’abbazia di NonantolaInaugurazione il 16 settembre, restauro anche con fondi sms

Card. Ravasi apre Cortile di FrancescoTerrà ad Assisi lectio sul tema delle “Differenze necessarie”

Inaugurata splendida tomba a SaqqaraEgitto, dopo il restauro ‘vividi colori’ di 4.300 anni fa

Homo Faber, arte moda e Best of EuropeA Venezia con Michelangelo Foundation eccellenze artigianato

Ottavia Piccolo, ‘bloccata da polizia’Con fazzoletto Anpi il 9/9 durante volantinaggio a Mostra Cinema

Fuoricinema apre sala in carcere BollateRaccolta fondi legata a maratona incontri e prime a Citylife

Kore-Eda, una famiglia criminal-solidaleDal 13/9 con Bim Un affare di famiglia, Palma d’oro a Cannes

New York Academy – Freedance a CinecittàNel Teatro 1 il dance movie che arriva in Italia con Videa

La Banda Grossi in sala il 20 settembreFinanziato con crowdfunding e riconoscimento Mibact

TUTTE LE NOTIZIE DI SPETTACOLI, CINEMA, MUSICA E CULTURA

TUTTE LE NOTIZIE DI ECONOMIA SEMPRE AGGIORNATE

L’ARTICOLO

TUTTE LE NOTIZIE DI SPETTACOLI, CINEMA, MUSICA E CULTURA

Un racconto reale e fantastico, urbano e poetico, è quello che Ghali metterà in scena nello show atteso in dodici palasport italiani, a partire dalla data zero al Palabam di Mantova del 18 ottobre. “Sto realizzando il sogno del live come lo volevo fin dalla mia prima serata di fronte a poche persone”, spiega il rapper, parlando con la stampa a Milano. Ad accompagnarlo saranno un dj e una band. Grande riserbo, invece, sugli ospiti musicali e no, fatta eccezione per Capo Plaza, membro della sua Sto Records. Più che alle comparsate il cantante pensa però al concept, definito ‘urban fantasy’, con un’iconografia che richiamerà la cover di ‘Album’ e riprenderà i colibrì dei manifesti. Una favola metropolitana adatta anche a un pubblico giovanissimo, come quello che segue la star multiplatino di ‘Ninna nanna’: “Ho sempre visto i ragazzini come puri: gli piace quello che trovano davvero interessante e hanno voglia di giocare, qualcosa che i grandi perdono”. L’apparato visuale contribuirà a un racconto autobiografico: “Proietterò alcuni miei file inediti, comprese immagini della mia infanzia – aggiunge -. Un live che mi ha ispirato è quello di Stromae, che vidi al Forum: sembrava uno spettacolo teatrale”.
Come l’artista belga, anche Ghali guarda ai mercati oltreconfine, sulla scorta della fortunata partecipazione al festival hip-hop Openair Frauenfeld in Svizzera a giugno e dell’inclusione di ‘Habibi’ nella colonna sonora del videogame ‘Fifa 19’: “Sicuramente nel mio nuovo inizio usciremo dall’Italia”. E come Stromae, l’italo-tunisino è anche diventato simbolo delle nuove generazioni europee, ruolo di cui è cosciente: “A scuola vedevo l’occhio diverso nei miei confronti, e non c’era niente che mi consolasse. Adesso invece il ragazzino straniero o di colore può dire che Ghali ha vissuto le sue stesse cose, o magari non arriva nemmeno a subire”.
Non per questo lo show darà spazio a proclami politici: “Il concerto stesso è quello che sta succedendo nel Paese: quando mai un italiano figlio di immigrati cresciuto in periferia è arrivato a riempire un palazzetto? Per me questa è integrazione”.
Mentre pensa già al nuovo album, che conterrà di sicuro l’ultima hit ‘Cara Italia’, Ghali guarda anche oltre il rap: “Crescendo, le cose che hai bisogno di trasmettere cambiano e la piattaforma rap a volte non basta più”. Del resto, anche la sua relazione con il successo lo distingue da tanti colleghi, con alcuni dei quali è cresciuto fra i freestyle nei parchetti milanesi: “Io vivo ancora a Baggio: per quanto possa stare con i piedi per terra, comunque ricevi sempre molte attenzioni, ed è dura avere tanto di fianco a chi non ha niente. Forse una foto con due Rolex ai polsi non la farei: finché i miei amici faticano a pagare l’affitto e trovare lavoro mi sembra un gesto che dice ‘io ce l’ho e tu no'”.
Dopo Mantova, il tour nei palazzetti di Ghali toccherà Torino (20/10), Firenze (25/10), Genova (26/10), Bologna (27/10), Milano (29/10), Padova (2/11), Ancona (3/11), Bari (4/11), Napoli (8/11), Acireale (10/11) e Roma (13/11).
– I lottatori che vestono in rosso hanno più probabilità di vincere di quelli in blu, i taxi gialli hanno il 9% di incidenti in meno di quelli scuri, i detenuti che passano il loro tempo in celle dipinte di rosa diventano meno aggressivi: come si potrebbe immaginare un mondo senza colori? Se lo domanda lo scrittore e designer Jean Gabriel Causse nel romanzo ‘La felicità ha il colore dei sogni’ (Harper Collins – 328 pagine, 18.00 € ).
Già autore del saggio best seller ‘Lo stupefacente potere dei colori’, Causse è specializzato negli effetti del colore sulle percezioni e sul comportamento e dal 2007 è membro del Comité Français de la Couleur, dove si ragiona sulle nuove tendenze del colore nella moda, nel lusso, nell’arte. Protagonista del suo primo romanzo, che ha la leggerezza e i toni fiabeschi del film ‘”Il favoloso mondo di Amelie”, è una donna che ha la sua stessa passione per i colori: si chiama Charlotte, fa la giornalista radiofonica ed è cieca dalla nascita. “Non esistono – sottolinea Causse – due persone che percepiscono un colore nello stesso modo, ad esempio per ognuno il blu ha una sfumatura o un significato diverso, e anche una persona non vedente a suo modo percepisce i colori. Li percepisce in modo fisico, anche senza l’uso della vista, sente la loro energia: ecco perché Charlotte è la protagonista perfetta per questo romanzo”.
E’ lei l’esperta che viene interpellata quando un giorno, all’improvviso, i colori scompaiono dal mondo. Se ne vanno uno alla volta, prima il giallo, poi il rosa, e il rosso, fino a lasciare una nuova realtà tutta in bianco e nero, dove l’umanità sprofonda nella tristezza e nella depressione, le Borse falliscono, l’Lsd diventa legale. “La scomparsa dei colori – racconta Causse – è una metafora del mondo di oggi. Ho scelto di partire dal giallo perché è associato al colore del sole, a ciò che dà la vita ed emana calore. Ho pensato che il giallo, in questo senso, potesse essere la fonte primaria di tutto, il colore da cui tutto deriva. E quindi, senza di esso, tutto perde di significato”. Il colore di cui però non si può proprio fare a meno per Causse è “il rosa. Perché è il colore della gioia, è il più affascinante e quando vediamo un oggetto rosa si attivano i ricettori della felicità. Anche nel romanzo, dopo il giallo e il rosa sparisce il rosso, perché è il colore della forza e della seduzione, poi il blu perché infonde pace e tranquillità, poi il verde…e dopo l’ordine di “sparizione” non ha più importanza”.
I colori, ovviamente, torneranno. E quando lo faranno, tutti capiranno le parole di Charlotte: “per cogliere il mistero del colore non basta vedere i colori, bisogna guardarli”. Per farlo “l’importante – suggerisce Causse – è vivere ogni istante, prendersi un momento per guardarsi intorno e apprezzare ciò che ci circonda, cogliere ogni particolare. Gli studi dicono che oggi non riusciamo a mantenere la concentrazione, a guardare un oggetto per più di trenta secondi. Cerchiamo di invertire la tendenza! Pensate al piacere che proviamo quando riceviamo dei fiori, ai loro colori brillanti: perché non cerchiamo di ritrovare lo stesso piacere guardando la natura che ci circonda? I fiori sono ovunque e spesso non li percepiamo”.

– Esce venerdì 28 settembre Trap Lovers (Virgin Records/Universal Music Italia), il nuovo album della Dark Polo Gang. L’album segna l’esordio del gruppo romano nella formazione a tre composta da Wayne Santana, Tony Effe e Dark Pyrex.
L’album, che sarà disponibile nelle versioni standard Jewelbox, vinile standard, vinile Deluxe, è stato anticipato dal singolo British, certificato disco di platino e tormentone dell’estate 2018 che conta oltre 20 milioni di stream su Spotify e 10 milioni di views su Youtube.
VENEZIA – Il difficile rapporto tra un padre e una figlia che hanno una cosa in comune, l’amore per la cucina. Achille, 87 anni, è stato un rinomato chef e Margherita ha un piccolo ristorante a Venezia. Una critica feroce dei format televisivi e un incontro con un uomo magico, un illusionista. Ci fa entrare in questa dimensione, tra luci ed ombre, Andrea De Carlo in ‘Una di luna’, il suo ventesimo romanzo che esce il 13 settembre e segna il ritorno dello scrittore a La Nave di Teseo, dopo la breve parentesi con Giunti. “La cosa più tremenda è avere un padre che non si interessa mai di te, come accade a Margherita nel libro. Mentre lei conosce tutte le sfumature di Achille, le sue debolezze e crisi, ha l’istinto di aiutarlo e capirlo, lui, al contrario, non si pone mai il problema di chi sia davvero sua figlia” racconta lo scrittore che Elisabetta Sgarbi, direttore generale ed editoriale della casa editrice, ha voluto festeggiare in un luogo di magia, l’antica fornace e archivio di vetri d’arte Seguso a Murano, facendo dialogare arte e letteratura.”Mentre scrivevo ‘Una di luna’ cercavo un certo colore di Venezia, una sfumatura e questo lavoro di ricerca si avvicina a quello del grande vetraio che non si accontenta mai dei toni di colore che trova” spiega De Carlo che è anche fotografo, pittore e ha lavorato ed è stato amico di Federico Fellini con cui ha incontrato Carlos Castaneda. “Elisabetta mi aveva promesso una magia e la ho trovata al di là di quello che mi aspettavo” aggiunge lo scrittore. “Come le vere storie quella con De Carlo è stata tortuosa, fatta di ripensamenti e ritorni. Siamo cresciuti insieme, lui come autore, io come editore” spiega la Sgarbi ricordando gli anni alla Bompiani e come sia stato straordinario all’epoca, nell’84, portare uno scrittore in tv: De Carlo da Pippo Baudo a ‘Domenica in’ con il suo romanzo ‘Macno’. “Il libro è entrato subito in classifica. Ho raggiunto un pubblico più grande e da quel momento ho potuto vivere del mio lavoro. All’epoca c’era un rapporto diverso con certi programmi e conduttori. Poi si è frammentato tutto” spiega lo scrittore che è stato uno dei giurati del talent letterario di Rai 3 Masterpiece. “Un’esperienza allucinante ma utile. Uno dei vantaggi di fare lo scrittore è che hai il controllo di quello che fai. Nel talent eri uno strumento di chi costruiva lo show. Io pensavo di poter parlare dello scrivere. A contare era solo il format. La tv è un universo strano, paradossale” racconta De Carlo.Achille, un metro e 54 di rabbia e intransigenza, viene invitato come ospite d’onore a Chef Test, un popolarissimo programma di cucina. E Margherita che lo accompagna a Milano a registrare il programma, sperando di aprire un dialogo con lui, tira fuori nel viaggio tutte le sue aspettative e delusioni. “Ho avuto da figlio l’esperienza di un padre estremamente concentrato sulle sue cose (l’architetto e designer Giancarlo De Carlo, amico di Vittorini ndr), ma essendo un maschio ho preso la mia strada. Immagino che per una donna sarebbe stato più complicato perchè ricerca l’attenzione e approvazione del padre. Io ho una figlia e ho cercato in tutti i modi di non essere quel tipo di genitore” racconta lo scrittore che è stato raggiunto a Murano dalla figlia Malina ed è stato sostenuto da Italo Calvino per l’uscita di ‘Treno di panna’ nel 1981. Con le storie che scrive, spiega, gli capita “un po’ come a Paul McCartney con Yesterday che raccontava: ‘mi sono svegliato e la avevo in testa’. Le storie sono passate attraverso di me, in fondo sei uno strumento”.Nel percorso alla fonderia Seguso, guidati dai fratelli Gianluca e Pierpaolo, le arti si sono dunque incontrate: “Andrea è un artista complesso e lo dimostra la sua ricerca del colore e le sue copertine che sono opere d’arte” dice la Sgarbi che sta pubblicando in nuove edizioni, con copertine disegnate dallo scrittore, tutti i suoi romanzi. Ne mancano solo tre: ‘Durante’, che uscirà a novembre, ‘Cuore primitivo’ e ‘L’imperfetta meraviglia’. Triplice dunque il festeggiamento, una grande sorpresa anche per De Carlo che, salito sul motoscafo che lo portava a Murano, con i vertici della casa editrice (oltre alla Sgarbi, Mario Andreose ed Eugenio Lio) e un gruppetto di giornalisti, non sapeva cosa sarebbe successo. Alle fornaci ha plasmato il vetro, sono stati creati dei medaglioni celebrativi del suo romanzo e gli è stato regalato dalla famiglia Seguso un libro di vetro blu con inciso il titolo del suo ventesimo romanzo e il nome dell’editore.

MILANO – Padre e figlia alla ricerca dell’abito da sposa perfetto, in una sfida che svelerà anche il rapporto e la sintonia tra di loro. Torna su La5, in seconda serata dal 23 settembre, ‘Il padre della sposa’, il programma condotto da Melissa Satta che in questa seconda edizione sarà ancora più ricco, con sei puntate da 45 minuti. La formula è rimasta invariata: a sfidarsi per vincere l’abito da sposa dei sogni saranno, in ogni puntata, tre coppie di padri e figlie.Le spose saranno consigliate da Raffaella Fusetti, direttore creativo di Atelier Emé, e Alessandra Grillo, wedding planner di fama internazionale che ha organizzato, tra gli altri, il matrimonio più social dell’anno, quello tra Chiara Ferragni e Fedez. Accanto ai padri ci sarà invece Melissa Satta. “Raccontiamo storie vere e bellissime – ha commentato la conduttrice – , le ragazze ci parlano anche delle difficoltà a cui sono andate incontro nella vita, vi scenderanno tante lacrime”. La trasmissione è stata premiata a giugno dal Moige, Movimento italiano genitori, per i messaggi positivi che ha trasmesso. “Raccontiamo i sentimenti con estrema delicatezza e pulizia – ha aggiunto Melissa Satta – quando in tv a volte si tende ad affondare il coltello nella piaga”.Ad ogni sposa saranno proposti tre abiti, mentre i padri dovranno cercare di interpretare i desideri delle proprie figlie, scegliendo tra le creazioni di Atelier Emé. Chi di loro indovinerà l’abito più vicino al gusto della figlia conquisterà per il suo giorno speciale una creazione sartoriale esclusiva. “Lo scorso anno Il padre della sposa è stato un programma di successo – ha detto il direttore delle reti tematiche di Mediaset, Marco Costa – che ha dato lustro a La5 non solo dal punto di vista degli ascolti ma anche in termini mediatici”. Nell’ufficio di Alessandra Grillo le spose saranno invece accolte per una chiacchierata sul loro giorno più importante, per ricevere i preziosi consigli della wedding planner. “Io sono una sognatrice e il matrimonio ideale che vorrei organizzare potrebbe essere quello di Cenerentola – ha spiegato Alessandra Grillo -. Quando ho visto una particolare foto del matrimonio di Chiara e Fedez, il mio ultimo lavoro, mi è sembrato proprio di vedere una Cenerentola moderna”.

– Il Romanticismo italiano è protagonista di una rassegna alle Gallerie d’Italia di Milano che, con oltre 200 opere, illustrerà per la prima volta il contributo italiano al movimento che rivoluzionò il sentire artistico occidentale dell’epoca moderna. Un contributo di cui il capoluogo lombardo fu protagonista.
‘Romanticismo’, dal 26 ottobre al 17 marzo, sarà articolato in diverse sezioni (12 alle Gallerie d’Italia e 5 al Museo Poldi Pezzoli) che narreranno la nuova fortuna raggiunta da generi, prima considerati ‘minori’, come il paesaggio, il ritratto o la rappresentazione della vita del popolo. In mostra ci saranno quadri di Salvatore Fergola, Francesco Hayez o Giuseppe Molteni, e sculture di autori come Lorenzo Bartolini o Vincenzo Vela. Non mancheranno costumi dalla Scala delle più famose opere ottocentesche. Per scoprire, ha spiegato Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, una stagione artistica che vide “l’Italia confrontarsi con la modernità alla ricerca di un’identità nuova”.

– PORDENONE

– Pordenonelegge 2018, in programma dal 19 al 23 settembre, supera ogni record: la festa del libro con gli autori ha annunciato gli ospiti della 19/a edizione: 633 protagonisti che si daranno appuntamento in 40 location del centro storico; 60 anteprime e oltre 6 mila titoli.
L’inaugurazione sarà dedicata al ricordo di Pierluigi Cappello con la presentazione di “Un prato in pendio. Tutte le poesieß1992-2017” (Bur Rizzoli). Susanna Tamaro sfoglierà in anteprima il libro che ha dedicato al poeta friulano, “Il tuo sguardo illumina il mondo” (Solferino). Fra le anteprime del festival l’attesissimo “Isabel”, firmato da John Banville. Attesi inoltre, tra gli altri, Arturo Perez Reverte, Jeffery Deaver, Ala Al-Aswani, David Litt e monsignor Paul Hinder. E ancora Antonio Scurati, Valerio Massimo Manfredi, Aldo Cazzullo, Andrea Vitali, Carlo Lucarelli, Lilli Gruber, Tiziano Scarpa, Paolo Giordano, Ernico Brizzi, Mauro Corona, Maurizio De Giovanni, Tullio Avoledo.

– Nuova location, il Padiglione Visconti di Via Tortona, per la dodicesima edizione di Super, il salone pret-à-porter e accessori donna di Pitti Immagine, in programma a Milano dal 21 al 24 settembre, con un giorno in più rispetto alle rassegne precedenti. Protagoniste assolute saranno le collezioni di oltre 100 brand internazionali per la primavera-estate 2019.
“Un’edizione di Super che presenta novità importanti – dice Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine – che rafforzano l’impatto commerciale e l’efficacia espositiva di un salone che si è ricavato uno spazio distintivo nella fashion week milanese”. Con il nuovo layout del salone è stato scelto Archivio Personale, studio di architettura al femminile con esperienze significative tra moda e arte contemporanea, “puntiamo a creare un contenitore che supera il concetto di fiera, una dimensione d’esperienza – spiega Poletto – molto pop, affine alla stagionalità delle collezioni che presentiamo”.
Lino Guanciale e Vanessa Incontrada, rappresentano la coppia forse più amata del pubblico di Rai1. Li ritroviamo in ‘Non Dirlo al Mio Capo 2′, da giovedì 13 settembre in 6 prime serate, nei rispettivi ruoli degli avvocati Enrico Vinci, titolare dello studio dove lavora lei, Lisa, praticante e madre di due figli.  Incontrada dice del suo compagno televisivo: “Lino è una macchina perfetta, non dimentica una battuta, la mia forza è lui, è un uomo stupendo, da sposare!”. Il produttore Luca Bernabei scherza: “L’ha confermato!”. L’attrice replica: “Ce vogliono accoppia’ per forza, Lino! Dobbiamo parlare…” Guanciale ribatte: “La verità è che la macchine si spengono ad un certo punto. Io sono una persona chiusa. Sul set è scattata una grande complicità, qualcosa di più, una vera intesa con Vanessa, una persona capace di metterti subito a tuo agio. La sua istintività mi è servita moltissimo per rendere al meglio”. La serie, prodotta da Luca e Matilde Bernabei per Lux Vide collaborazione con Rai Fiction, è stata presentata  al museo Maxxi di Roma. Nel cast anche Chiara Francini, Antonio Gerardi, Aurora Ruffino, Saul Nanni, Gianmarco Saurino, Iago Garcia.
Il racconto riprende da dove si era interrotta la prima stagione: Lisa, che aveva tenuto al lungo segreto in ufficio il fatto di essere una madre single (per timore di perdere il posto), è ora ufficialmente per tutti la mamma di due creature con tanto di foto sulla scrivania, ed è ormai noto anche che Enrico è sposato, anche se il tradimento di lei li ha fatti allontanare. Dietro l’angolo, infatti, si scorgono per tutti nuove insidie, tra ex che ritornano, figli che crescono, nuovi amori che sbocciano e ospiti inattesi che diventano ingombranti.
“Credo – aggiunge Incontrada – che questa serie sia così quotidiana che qualsiasi persona possa immedesimarsi nelle nostre vicende. Lisa è uno dei personaggi a cui sono più legata: sembra un ruolo semplice, ma vi assicuro che non lo è. Ho lavorato molto sul personaggio di Lisa. Con Lino anche fuori dal set ci vogliamo molto bene”. L’attrice poi ringrazia Riccardo Donna per il lavoro che ha svolto sul set.
Chiara Francini, che interpreta Perla, amica e vicina di casa di Lisa, aggiunge: “E’ una donna politically uncorrect. Perla è una creatura di Elena Bucaccio (la sceneggiatrice definita da Luca Bernabei “la nostra Shonda Rhimes”) ed è una creatura imperfetta. Tutti i personaggi sono meravigliosamente sbeccati ed è ciò quello che li rende speciali”.
Guanciale (che ritroveremo su Rai1 con L’allieva 2 e su Rai2 con La Porta Rossa 2) a chi lo chiede risponde: “La soddisfazione di recitare in più generi ha a che fare sempre con il feedback del pubblico. Non mi esalto molto. C’è solo il pubblico da ringraziare. Un attore deve dimostrare la propria versatilità per avere più mercato. Ringrazio la mia sorte”.
Antonio Gerardi: “Quando mi è stato proposto il ruolo, ho pensato di non esserne capace. Farò il ‘tato’. Ho visto il primo episodio e mi sono divertito moltissimo. Guardandomi in tv, non mi piaccio mai. Qui mi sono piaciuto”.
Eleonora Andreatta, direttrice di Rai Fiction, sottolinea come i capisaldi del successo della prima stagione sono rimasti anche nella seconda: “il cast glamour, il tono intimo della protagonista e il racconto in una chiave molto moderna di un conflitto antico come quello tra i due sessi. Questa storia mescola commedia sentimentale e teen drama, il family e il legal drama. Il legal drama è un genere quasi assente nella fiction.
Gli elementi di novità sono i nuovi ingressi, Aurora Ruffino e Gianmarco Saurino e la regia di Riccardo Donna che ha fatto uno straordinario lavoro. Il tono di questa serie è speciale: ad esempio, tratta tematiche dolorose con ottimismo”. Matilde Bernabei sottolinea: “Noi, come Lux, stiamo cambiando il nostro lavoro. Il legal drama permette di parlare di etica, far ragionare su tante cose che circondano la nostra vita. Il lavoro della serialità si sta evolvendo nel far capire che le persone hanno più facce e potenzialità. Rai Fiction e Lux stanno facendo un lavoro in tal senso particolare. Se questa andrà bene, la nostra idea era quella di fare una lunga serie e andare avanti per il meglio”. Il direttore di Rai1 Angelo Teodoli precisa: “La tv generalista ha ancora una funzione aggregante molto forte. La fiction è un elemento essenziale. Io lo chiamerei legal comedy drama”. A chi chiede a Incontrada, visto che ultimamente ha interpretato molti ruoli di madri di adolescenti, se ha un sogno nel cassetto, risponde: “Non nascondo che vorrei fare la cattiva”

– TAORMINA (MESSINA)

– Si terrà sabato sera al teatro Antico di Taormina “GDShow – Una serata con le stelle”, l’evento promosso da Gds Media&Communication col Gruppo editoriale Ses, con Gazzetta del Sud e Giornale di Sicilia, in occasione di una tappa significativa del progetto imprenditoriale della Società Editrice Sud: l’uscita in edicola con la rinnovata veste grafica dei due quotidiani, Gazzeta del Sud e Giornale di Sicilia, nel formato full color. Uno spettacolo speciale e un evento benefico che registra già il pubblico delle grandi occasioni: oltre 3.400 i tagliandi già staccati, i cui proventi andranno in beneficenza all’associazione Madre Serafina Farolfi e il Centro Arcobaleno 3P di Palermo e la Mensa di S. Antonio di Messina e la Caritas regionale calabrese. Alla serata condotta da Salvo La Rosa e Chiara Esposito, partecipano Il Volo, Red Canzian, Nino Frassica, Dolcenera, Nesli, Enrico Guarneri, Mario Venuti e I Soldi Spicci. Sarà premiato Pippo Baudo per la sua carriera: 59 anni di grandi successi.
– CORIGLIANO ROSSANO (COSENZA)

– E’ stata presentata nel Museo Diocesano di Rossano la copia in facsimile del Codex Purpureus Rossanensis, evangeliario greco, dal 2015 Patrimonio Unesco, edita da Franco Cosimo Panini. Alla cerimonia c’erano, tra gli altri, l’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons.
Giuseppe Satriano, il direttore del Museo diocesano e del Codex, don Giuseppe Straface, e l’editrice Lucia Panini.
“E’ stato un progetto impegnativo, ma molto bello – ha detto Panini – e sono grata a tutto lo staff del Museo. Il facsimile non è altro che la riproduzione fotomeccanica di un libro e replica fedelmente testi, miniature e illustrazioni. Le copie sono importanti nel caso in cui si verifichino eventi catastrofici e le opere originali vadano distrutte. Il facsimile è su carta pergamenata”.”Abbiamo fatto realizzare cinque copie facsimilari – ha detto mons. Satriano – proprietà della Diocesi, ma al servizio del Museo. E’ nostra intenzione fare dono di una copia al Capo dello Stato e di un’altra al Santo Padre”.
– Sarà trasmessa in diretta da Rai5, dalle 20.45, e in tutto il mondo attraverso Rai Italia, la cerimonia di premiazione della 56/ma edizione del Premio Campiello, il 15 settembre al Teatro La Fenice di Venezia. A condurre la serata finale, a cui sono dedicati spot televisivi già in onda su tutti i canali generalisti (Rai1, Rai2, Rai3) e su quelli tematici, saranno Mia Ceran ed Enrico Bertolino ai quali è affidato il mix di intrattenimento e approfondimento culturale, con la partecipazione della resident band Ridillo.
Tra i cinque finalisti c’è anche la vincitrice del Premio Strega 2018 Helena Janeczek con ‘La ragazza con la Leica’ (Guanda). Insieme a lei a contendersi il premio saranno: Ermanno Cavazzoni con ‘La galassia dei dementi’ (La nave di Teseo), Davide Orecchio con ‘Mio padre la rivoluzione’ (Minimum Fax), Rosella Postorino con ‘Le assaggiatrici’ (Feltrinelli) e Francesco Targhetta con ‘Le vite potenziali’ (Mondadori).
– MODENA

– Nonantola, nel Modenese, si riappropria della sua abbazia, danneggiata a causa del sisma del 2012. L’attesa giornata che vedrà la riapertura del luogo di culto (la cui nascita risalirebbe addirittura al 752), avverrà nella giornata di domenica 16 settembre. Ci sono voluti oltre due chilometri di cavi in acciaio per mettere in sicurezza l’abside, la facciata e il tetto della abbazia. Inoltre, durante i lavori, è stato eseguito un complessivo restauro delle opere d’arte presenti all’interno ed anche alle pareti. I lavori hanno avuto un costo complessivo di 1,7 milioni di euro, grazie al contributo della Regione, della Cei, del ministero dei Beni Culturali e anche degli sms solidali: quest’ultima voce ha portato 250mila euro.

– ASSISI (PERUGIA)

– Sarà il presidente del Pontificio Consiglio della cultura, card. Gianfranco Ravasi, ad aprire sabato 15 settembre il Cortile di Francesco, promosso ad Assisi dal Sacro convento. Terrà una lectio su “Le differenze necessarie”.
Il 21 e 22 settembre, 40 relatori in 32 incontri. Il tema “Differenze” sarà sviluppato attraverso arte e cultura, cinema e teatro, architettura e design, economia, giornalismo e attualità. Tra i partecipanti il regista Ferzan Ozpetek, l’attore Francesco Pannofino, i direttori del Parco archeologico di Paestum Gabriel Zuchtriegel, degli Uffizi Eike Schmidt, della Reggia di Caserta Mauro Felicori, della Galleria nazionale dell’Umbria Marco Pierini, i magistrati Raffaele Cantone e Giuseppe Pignatone, il fondatore di Libera, Luigi Ciotti. Con loro gli economisti Carlo Cottarelli e Jean-Paul Fitoussi, il fotografo Oliviero Toscani e l’artista Michelangelo Pistoletto, i giornalisti Marco Damilano e Antonio Rizzolo, lo scrittore Tahar Ben Jelloun e Marco Magnifico, del Fai.
“Le differenze viste non come ostacolo, ma come arricchimento umano” ha detto il direttore della sala stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato parlando del tema del Cortile.
“Non come muri – ha aggiunto -, ma come ponti, che avvicinano e fanno incontrare gli uomini, le loro storie, le loro culture e tradizioni. L’anteprima del Cardinale Ravasi racchiude in sé l’essenza di questa quarta edizione: quelle differenze, appunto, che saranno il filo conduttore degli oltre trenta incontri ospitati ad Assisi”.

– IL CAIRO

– “Una delle più belle” tombe della necropoli egiziana di Saqqara, a sud del Cairo, è stata appena inaugurata “per la prima volta dalla sua scoperta nel 1940”. Lo segnala su Facebook Il ministero delle Antichità egiziano.
Prima dell’inaugurazione della “tomba di Mehu” sono stati compiuti lavori di restauro, ha riferito la settimana scorsa il dicastero mostrando visitatori del sepolcro risalente alla VI dinastia (quindi circa 4.300 anni fa).
La bellezza della tomba è dovuta ai “vividi colori” e alle scene che vi sono dipinte, talune “strane” come una che raffigura un “matrimonio di coccodrilli” alla presenza di una tartaruga. Ci sono poi scene di “raccolto, cucina e danza acrobatica”, un soggetto – quest’ultimo – mai rinvenuto a Saqqara prima della VI dinastia, informa ancora il post del ministero.
Mehu era un dignitario che visse sotto re Pepsi con titoli quale “visir” e “Capo delle giurie” come attestano iscrizioni sui muri delle struttura e sul suo sarcofago.
– VENEZIA

– Grandi madreperle fiorite, lampade a forma di medusa, vascelli di bottiglie, potrebbe essere anche una grande battigia dove il Mediterraneo ha appena deposto i suoi frutti. Senza curarsi della provenienza, uno accanto all’altro. È Best of Europe, uno dei 16 percorsi che animano Homo Faber. Crafting a more human future, la grande mostra evento dedicata ai mestieri d’arte di tutta Europa che la Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship porta alla fondazione Giorgio Cini a Venezia dal 14 al 30 settembre.
Più di 400 artigiani, 900 oggetti e 4 mila metri quadri espositivi, in una grande celebrazione di tutto quello che gli esseri umani sanno fare meglio di qualunque macchina, dalle riflessioni tra il ‘dentro’ e il ‘fuori’ in cui Michele De Lucchi ha messo insieme 8 designer e altrettanti artigiani, agli abiti fatti a mano di Capucci, Chanel, Dolce e Gabbana che Judith Clark ha raccolto nell’ex piscina Gandini.
– VENEZIA

– Bloccata da un agente di polizia che ha avuto da ridire sul fatto che indossasse un fazzoletto dell’Anpi al collo, dopo che aveva partecipato a un volantinaggio nei pressi del Palazzo del Cinema del Lido di Venezia. L’episodio, da lei definito “ridicolo”, è avvenuto sabato 9 settembre nella giornata conclusiva della Mostra, è stato riferito da La Nuova Venezia e confermato

da Ottavia Piccolo, che ne è stata protagonista.
“Avevo aderito – ha detto l’attrice – a una manifestazione contro le morti sul lavoro vicino al Palazzo del Cinema. Non era una protesta di partito, era stata autorizzata dalle autorità comunali, stavamo facendo un semplice volantinaggio. Mi sono spostata per andare verso il Palazzo ma un agente mi ha fermata e ha detto che ‘con questo fazzoletto’ non sarei potuta passare nella ‘zona rossa’. E’ arrivato un funzionario, poi un altro, e infine mi hanno lasciato passare. Gli ho risposto che sarei passata comunque”.
– Sarà devoluta alla realizzazione di una sala cinematografica all’interno del Carcere di Bollate, destinata alle attività dei detenuti, la raccolta fondi del market place solidale dell’edizione 2018 di Fuoricinema, la maratona di incontri e proiezioni che si tiene a Milano dal 14 al 16 settembre e che quest’anno apre la Milano Movie Week 2018, l’iniziativa promossa dal Comune in programma dal 14 al 21 settembre 2018.
Fuoricinema si terrà ancora una volta a CityLife dove il pubblico potrà seguire gli incontri con ospiti come Cristina Comencini e i Subsonica, fare acquisti a scopo benefico, mangiare e assistere alle proiezioni serali di anteprime nazionali come il nuovo film di Spike Lee ‘BlacKKklansman’, ‘Gli Incredibili 2’ di Brad Bird, la prima puntata della serie ‘Sharp Objects’ di Marc Vallèe che andrà in onda su Sky Atlantic e ‘Una storia senza nome’ di Roberto Andò, con Micaela Ramazzotti, Laura Morante e Alessandro Gassmann.
– E’ una famiglia numerosa quella di Osamu (Frank Lily) e della sua giovane compagna Noboyu (Sakura Ando). Una famiglia allargata, aperta, una piccola comunità che mangia continuamente e, per sbarcare il lunario, commette piccoli crimini, ma è anche una famiglia molto solidale. Questi i protagonisti principali di Un affare di famiglia di Kore-eda Hirokazu, Palma d’oro al Festival di Cannes 2018 e ora nelle sale italiane con la Bim dal 13 settembre.
Così dopo l’ennesimo furtarello del capo famiglia Osamu, accompagnato dal figlio tredicenne Noboyu in un grande magazzino, i due non ci pensano più di tanto ad accogliere nella loro piccola casa una ragazzina, Juri (Miyu Sasaki), che sembra essere senza tetto. La accolgono fra loro, la proteggono, scoprono che è stata oggetto di maltrattamenti e, subito dopo, la iniziano a quella che è la loro specialità: rubare. Kore-Eda Hirokazu racconta con questo film dai toni leggeri e felici come la solidarietà alla fine arrivi più dalle persone che hanno poco.

“La prima cosa che mi è venuta in mente è stata la frase: ‘Solo i crimini ci tenevano uniti’. In Giappone reati quali frodi alle pensioni e incoraggiamento all’accattonaggio da parte di genitori sono severamente criticati – dice il regista -. Ed è giusto che lo siano, ma mi domando perché la gente si infuria tanto per quelle infrazioni minori quando reati ben più gravi restano impuniti? Soprattutto dopo il terremoto del 2011 – aggiunge – non mi trovavo a mio agio con quelli che continuavano a dire che i legami familiari sono importanti così decisi di approfondire l’argomento raccontando una famiglia legata dal crimine”.Comunque nessuna intenzione da parte di Kore-eda Hirokazu, non nuovo nei suoi film ad affrontare temi familiari, “di scrivere semplicemente di una famiglia povera o degli strati più bassi della società. Credo piuttosto che la famiglia che racconto nel film abbia finito per riunirsi in quella casa per non arrendersi. Volevo continuare – conclude – con i temi già esplorati, in Like Father, Like Son, ovvero cosa lega le famiglie insieme oggi. E’ il sangue o il tempo che passi insieme che fa la famiglia? Pochi anni fa c’è stata una storia in Giappone con protagonista una famiglia di impostori che, dopo la morte dei loro nonni, hanno continuato a ricevere la loro pensione illegalmente. Il divario di classe si è ampliato nel mio paese negli ultimi cinque anni e ci sono sempre più persone che non beneficiano dal piano di sostegno ai poveri attualmente in corso in Giappone”.

– Il Teatro 1 di Cinecittà World ha ospitato il 9 settembre l’anteprima mondiale di New York Academy – Freedance, il dance movie che celebra la danza, sequel del già noto New York Academy e distribuito in Italia da Videa dal 13/9.
I visitatori di Cinecittà World, il parco divertimenti del cinema e della tv di Roma, hanno avuto la possibilità di vedere gratuitamente e in anteprima mondiale il film. Sul palco, ad introdurre il regista Michael Damian, la moglie Janeen Damian (produttrice e sceneggiatrice del film) e il ballerino Steve LaChance, c’era l’ad di Cinecittà World Stefano Cigarini.
La proiezione è stata preceduta da una performance di danza del corpo di ballo della scuola di LaChance “LaChance Ballet”.
Passione, amicizia, amori e tradimenti prendono vita con le coreografie del premio Emmy, Tyce Diorio. Nel cast la star Disney Thomas Doherty (Descendants 2) Harry Jarvis (Spaceship), Juliet Doherty (On Pointe) e Jane Seymour (Agente 007 – Vivi e lascia morire).

– PESARO

– Esce il 20 settembre nelle sale cinematografiche il film di Claudio Ripalti “La Banda Grossi.
Una storia vera quasi dimenticata”, che ripropone, tra realtà e fiction, la vicenda di brigantaggio e avventura che vide protagonisti, all’alba dell’Unità d’Italia, il bracciante nullatenente Terenzio Grossi ed una banda di fuorilegge da lui radunata, che imperversò nella provincia di Pesaro Urbino con aggressioni, violenze e omicidi ai danni di potenti e borghesi, complice un popolo stanco e affamato. La pellicola è stata riconosciuta di interesse storico e culturale dal Mibac che ha contribuito alla realizzazione con 50 mila euro. Altri contributi sono venuti dalla Regione Marche e soprattutto dal crowdfunding che ha raccolto 72 mila euro in 30 giorni. Girato nei luoghi in cui svolse la storia, il film, sottotitolato in inglese, ha avuto come location la Gola del Furlo, i monti Catria, Pietralata e Nerone, i Comuni di Urbino, Fermignano, Petriano, Acqualagna, Urbania, Sant’Angelo in Vado.   [print-me title=”STAMPA”]