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DALLE 17:37 ALLE 22:26 DI SABATO 23 FEBBRAIO 2019
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PARIGI
– La 15/a giornata di mobilitazione dei gilet gialli è stata caratterizzata da una bassa mobilitazione, appena più alta dei minimi segnati una settimana fa (46.600 contro 41.500) e da meno incidenti del solito.
A Parigi, i manifestanti sono stati 5.800, stando ai conti della prefettura, contro i 4.000 di una settimana fa. Scontri sono avvenuti nella capitale a fine percorso del corteo, partito dall’Arco di Trionfo e arrivato al Trocadero dopo essere passato nei “Quartieri chic”, come voleva il titolo della pagina Facebook degli organizzatori.
Lancio di sassi da parte di gruppi di casseur, estremisti di sinistra secondo i media, e risposta degli agenti con gas lacrimogeni. In mezz’ora la situazione è tornata tranquilla, la spianata del Trocadero evacuata e la manifestazione dispersa.
Scontri anche a Clermont-Ferrand e a Bordeaux, nel centro della città a fine pomeriggio.
– CARACAS
– Almeno quattro persone sono morte nelle ultime ore a Santa Elena de Uairen, località a 20 km dal confine con il Brasile, uccise dai “colectivos” (gruppi irregolari chavisti) che sparano sui manifestanti. Lo ha detto Alfredo Romero, direttore della ong Foro Penal, aggiungendo che i feriti sono almeno 18.
– GERUSALEMME
– Il primo ministro di Israele, Benyamin Netanyahu, difende la decisione di un’alleanza – in vista del voto di aprile – del suo partito Likud con un nuovo gruppo politico, che nascerebbe dalla fusione fra Focolare ebraico e il movimento ultranazionalista Jewish Power, che propugna una teocrazia ebraica in Israele e l’espulsione forzata di tutti i palestinesi. Ad essi Netanyahu ha promesso due poltrone nel suo eventuale futuro governo.
In un tweet, Netanyahu ha tacciato di “ipocrisia” e di praticare “due pesi e due misure” i detrattori dell’alleanza: critiche provenienti anche da organizzazioni ebraiche pro-Israele negli Stati Uniti. Quanto alle condanne dai partiti di sinistra israeliani, il premier accusa questi ultimi di voler far entrare nella Knesset, “l’estremismo islamico”.
Jewish Power prende le mosse dalle idee suprematiste del defunto rabbino americano Meir Kahane, il cui movimento, il ‘Kach’, fu dichiarato fuorilegge da Israele negli anni ’80 e ‘terrorista’ dagli Usa nel 1997.
– BERLINO
– Uno sciatore è morto e altri quattro sono stati soccorsi dopo essere stati travolti da una valanga in Austria vicino al confine con la Germania. Lo riferisce la polizia austriaca specificando che non è chiaro quante persone siano coinvolte né la loro nazionalità. Delle quattro persone salvate “una è ferita”, ha detto il portavoce della polizia, Michael Eder.
I soccorritori sono stati portati sul luogo dell’incidente, un fuori pista a Reutte, grazie a quattro elicotteri perché la valanga ha bloccato tutte le strade principali. Sul luogo anche 60 vigili del fuoco e la polizia di montagna. [print-me title=”STAMPA”]