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8 marzo, a Venezia mostra sul dramma delle "Donne in manicomio"

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Ultimo aggiornamento 28 Febbraio, 2023, 23:54:28 di Maurizio Barra

(ANSA) – VENEZIA, 28 FEB – Quante donne sono entrate in
manicomio a Venezia nella prima metà del Novecento? E quanta
parte della loro vita vi hanno trascorso, o perduto?
Dalll’Archivio Storico degli Ospedali Psichiatrici veneziani
riaffiora la storia di oltre diecimila donne ricoverate nelle
isole di San Clemente e di San Servolo, dal 1900 al 1950, nella
mostra “LeavesLives, Come le foglie, mezzo secolo di donne al
manicomio”, aperta dal 4 marzo al 16 aprile presso l’ex Ospedale
psichiatrico di San Servolo.
   
Le celebrazioni dell’8 marzo sono occasione per riflettere e
per guardare più da vicino le storie di queste figure femminili
dimenticate, delle quali – nei lunghissimi giorni vuoti che
possiamo contare – restava solo il nome, unica proprietà, e
l’età al momento dell’ingresso: il tempo, dopo, si fermava.
   
Contare i giorni di permanenza in ospedale, censire per ognuna
il nome, l’età al momento dell’ingresso e, in caso di morte,
l’età alla morte, è l’idea su cui si basa l’installazione,
curata dalla psichiatra Maria Cristina Turola e dal suo gruppo.
   
“Questa mostra – afferma Turola – nasce per voler
rappresentare tutte le donne che sono state in cura nel
manicomio di Venezia, Ognuna delle 10mila che abbiamo
individuato come presenti nella struttura tra il 1900 e il 1950
sarà appresentata con una foglia colorata in cui c’è scritta la
data, il nome e il numero di giorni trascorsi in cura nel
manicomio. L’idea è quella di dare un impatto emotivo attraverso
quello che diventa un autentico bosco di ‘foglie’ installato
lungo i corridoi che conducono proprio alle stanze dell’archivio
di San Servolo. Sono tante le storie che colpiscono e che mi
hanno colpito sfogliando le migliaia di fascicoli che abbiamo
riaperto, quasi tutte sono molto tristi. Da parte nostra –
sottolinea – c’è la voglia di raccontarle sperando che questa
mostra possa essere l’inizio di un ulteriore percorso di
ricerca”.
   
L’Archivio Storico di San Servolo, collocato nella parte
monumentale dell’isola, è uno dei più antichi e ricchi archivi
manicomiali. La documentazione sanitaria comprende oltre 50.000
cartelle cliniche appartenenti a uomini, donne e bambini,
ordinate cronologicamente dal 1842 al 1978, in gran parte dotate
di fotografia identificativa. A San Servolo è custodita la
cartella clinica del più antico “pazzo” italiano ricoverato in
un manicomio nel 1725, ed è stato il primo ospedale psichiatrico
chiuso dopo la legge 180, il 13 agosto 1978. La mostra si svolge
con il patrocinio dell’associazione nazionale Mente in Rete, a
ingresso libero e gratuito. (ANSA).
   

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I legali di Cozzolino e Tarabella: 'Panzeri non sa niente e inventa'

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Ultimo aggiornamento 28 Febbraio, 2023, 23:50:26 di Maurizio Barra

“Apprendiamo, ancora una volta dai giornali, di dichiarazioni provenienti da Antonio Panzeri che coinvolgerebbero, tra gli altri, l’on. Andrea Cozzolino, con un racconto immaginifico e gassoso, tipico di chi non sa niente e inventa l’incredibile per guadagnarsi i benefici promessi e ottenuti”. E’ l’accusa degli avvocati Federico Conte e Dezio Ferraro, legali dell’europarlamentare Andrea Cozzolino. Si tratta, secondo i due legali, del “lato oscuro del pentitismo interessato”.

La stessa accusa viene mossa dal legale di Marc Tarabella. “Va sottolineato che il signor Panzeri, visto ciò che è uscito sulla stampa, ha manifestamente cambiato versione tra le sue prime accuse” a carico di Tarabella “e le seconde. Quando qualcuno dice la verità, non ha bisogno di cambiare versione. Quindi almeno una delle due volte ha mentito e secondo noi mente ogni volta”, ha detto Maxim Toeller, il legale dell’eurodeputato socialista in carcere per il Qatargate, al termine dell’udienza sul riesame della custodia cautelare. “Le accuse” di Panzeri “sono incoerenti e infondate e lo dimostreremo”, ha aggiunto.

E’ stata rinviata al prossimo 14 marzo l’udienza davanti ai giudici della sezione misure di prevenzione della Corte di Appello, chiamati a pronunciarsi sulla richiesta di estradizione dell’europarlamentare Andrea Cozzolino avanzata dalla procura federale belga nell’ambito del cosiddetto “Qatargate”. Cozzolino era in aula nel Nuovo Palazzo di Giustizia di Napoli.

La decisione sul ricorso contro l’estensione della custodia cautelare per Eva Kaili e Marc Tarabella sarà resa nota dalla Camera di Consiglio del tribunale di Bruxelles venerdì 3 marzo. Lo riferiscono i legali dell’ex vicepresidente del Pe e dell’eurodeputato belga al termine delle udienze di questa mattina. Entrambi si trovano in stato di detenzione preventiva nell’ambito del Qatargate.

 

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In mostra gli universi femminili di Assunta Saulle e Laetitia Ky

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Ultimo aggiornamento 28 Febbraio, 2023, 23:44:33 di Maurizio Barra

(ANSA) – NAPOLI, 28 FEB – Dal 3 marzo al 5 maggio la
Fondazione Made in Cloister ospita la mostra bipersonale di
Assunta Saulle e Laetitia Ky, artista ivoriana protagonista del
film “Disco Boy” di Giacomo Abbruzzese, premiato con l’Orso
d’argento alla 73/a edizione della Berlinale. Le due
esposizioni, prodotte da Andrea Aragosa per Black Tarantella con
la collaborazione di Lis10 Gallery, mettono in evidenza gli
universi creativi di due giovani artiste capaci negli ultimi
anni d’imporsi all’attenzione del pubblico e della critica del
panorama artistico internazionale.
   
Nello spazio espositivo del LAB.oratorio di Made in Cloister
(Piazza Enrico de Nicola) si confrontano due percorsi artistici
differenti in dialogo tra loro. Quello della campana Assunta
Saulle, dal titolo “Universi e Mondi” a cura di Simon Njami,
scandito da 6 installazioni che uniscono sinergicamente
l’oggettività della fotografia con la soggettività plastica
espressiva della scultura polimaterica. E quello di Laetitia Ky,
intitolato “Lo Sguardo di Medusa” e curato da Alessandro
Romanini, con un ciclo di 12 fotografie e 4 dipinti che hanno
come soggetto la stessa artista, il cui corpo diviene supporto e
strumento di rivendicazione identitaria.
   
“Entrambe le artiste, riconosciute per l’originalità e per
l’attitudine etica al lavoro creativo, elaborano una poetica
multidisciplinare dando vita a dispositivi che incoraggiano lo
spettatore alla produzione di pensiero” spiegano i promotori
della mostra. Assunta Saulle “orchestra in maniera armonica un
complesso di materiali: vetro, ceramica, acciaio, legno
carbonizzato, fotografia e scultura si articolano
espressivamente mettendo in dialogo natura e alchimia”. Il ciclo
fotografico e i dipinti che costituiscono la mostra “Lo Sguardo
di Medusa”, invece, sono un’ulteriore tappa nel percorso di
ricerca di Laetitia Ky e rivela diverse declinazioni
dell’identità femminile, in un continente complesso come quello
africano. L’artista ivoriana ispirandosi al mito di Medusa,
mette in primo piano l’identità femminile, misurandosi anche con
la necessità impellente di vedere riconosciuti i diritti
minimali, nell’ambito di una cultura maschilista. Il vernissage
è in programma venerdì alle ore 18. (ANSA).
   

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Premier albanese Rama, 'Minerva per me grande onore'

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Ultimo aggiornamento 28 Febbraio, 2023, 23:43:10 di Maurizio Barra

(ANSA) – PESCARA, 28 FEB – “Posso dire che quando ho ricevuto
questo invito pensavo fosse solo per assistere alla cerimonia
dell’anno accademico e invece quando ho saputo di essere stato
scelto dall’Università per ricevere onorificenza mi sono sentito
anche un po’ in imbarazzo. Sono l’unico esponente del Governo a
non avere un titolo accademico e ricevere la Minerva per me
rappresenta un grande onore. Ricevo qualcosa che appartiene al
popolo albanese anche perché noi verso l’Italia abbiamo una
grande riconoscenza”. Così il primo ministro d’Albania Edi Rama
al suo arrivo all’aeroporto di Pescara, prima di recarsi a
Chieti per ricevere la Minerva dell’Università “Gabriele
D’Annunzio” nel corso della cerimonia di inaugurazione del nuovo
anno accademico”. (ANSA).
   

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Naufragio nel Crotonese, il mediatore: "Quattro pakistani dispersi"

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Ultimo aggiornamento 28 Febbraio, 2023, 23:39:26 di Maurizio Barra

Mohammed Nasir: “Sedici si sono salvati. Bisogna partire solo attraverso canali regolari”
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Operai della Portovesme protestano sulla ciminiera

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Ultimo aggiornamento 28 Febbraio, 2023, 23:39:21 di Maurizio Barra

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Botte alla moglie per 15 anni, denunciato nel Reggiano

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Ultimo aggiornamento 28 Febbraio, 2023, 23:36:03 di Maurizio Barra

(ANSA) – REGGIO EMILIA, 28 FEB – Schiaffi, pugni allo
stomaco, ma pure molestie sessuali e minacce di morte con frasi
come “piuttosto che pagarti gli alimenti, ti butto giù dal
balcone”. Tutto questo accadeva spesso anche davanti ai figli
minori. Una donna ha denunciato 15 anni di violenze domestiche
subite dal marito, un 42enne di origine straniera denunciato dai
carabinieri di Montecchio Emilia, nel Reggiano, dove la coppia
vive.
   
L’uomo – che dovrà rispondere dell’accusa di maltrattamenti
in famiglia aggravati – ora però ha dovuto lasciare la casa e
non potrà più vedere la moglie dopo il provvedimento di natura
cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Reggio Emilia su
richiesta della Procura.
   
I militari hanno infatti eseguito l’applicazione delle misura
di allontanamento dall’abitazione familiare e di divieto di
comunicazione e di avvicinamento mantenendo una distanza di
almeno 150 metri dalla vittima e dai luoghi da lei frequentati.
   
Dopo la denuncia della donna è scattata l’urgenza dettata dal
cosiddetto Codice Rosso. Gli inquirenti hanno ricostruito
aggressioni fisiche e violenze psicologiche – la maggior parte
per futili motivi come la cena servita in ritardo o il cambio di
un canale in televisione – che andavano avanti dal 2008. (ANSA).
   

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Dior, il trionfo della gonna e la riscoperta degli anni '50

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Ultimo aggiornamento 28 Febbraio, 2023, 23:34:21 di Maurizio Barra

(ANSA) – ROMA, 28 FEB – Dritta o a pieghe, plissettata o
liscia. Drappeggiata e svolazzante o severa, a matita. Decorata
con petali di tessuto, stampata a fiori o tinta unita.
   
Preferibilmente nera. Orlo che copre rigorosamente ginocchia e
polpacci. Portata semplicemente con la camicia bianca con le
maniche arrotolate ai gomiti, oppure con la giacchetta corta con
baschina. Quel che è certo è che il capo must-have del
guardaroba Autunno/Inverno 2023/24, della perfetta parigina
chic, sarà la gonna. Così ha deciso Maria Grazia Chiuri,
direttrice creativa della maison Christian Dior, che ha portato
in passerella, alla Parigi Fashion Week, una collezione
affascinante e rievocativa dello stile anni Cinquanta della
prestigiosa maison francese pensando a tre donne celebri
dell’epoca: Catherine Dior, Edith Piaf e Juliette Greco.
Ogni collezione per la stilista è occasione per una
riflessione sull’esperienza dell’abito in rapporto ai corpi
della moda e alle silhouette che li definiscono. La rilettura
del prêt-à-porter Dior degli anni Cinquanta, quelli delle
origini, è anche un modo per la couturier di esplorare in
maniera sempre diversa la storia Dior e di approfondire lo stile
francese attraverso tre figure straordinarie. Accomunate dallo
spirito di indipendenza che ne ha guidato le scelte, ciascuna in
modo singolare protagonista capace con la vita e il lavoro di
contraddire quegli stereotipi femminili che, nella
semplificazione dei caratteri, appartengono agli immaginari del
dopoguerra (ANSA).
   

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Disabilità: Locatelli incontra ambasciatore Novello

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Ultimo aggiornamento 28 Febbraio, 2023, 23:29:04 di Maurizio Barra

(ANSA) – ROMA, 28 FEB – Il ministro per le Disabilità,
Alessandra Locatelli, ha incontrato oggi a Roma l’Ambasciatore
d’Italia presso il Regno dei Paesi Bassi Giorgio Novello,
nominato a febbraio dal Consiglio dei Ministri Ambasciatore di
grado. Nel corso del lungo e cordiale colloquio si è parlato di
inclusione e dell’impegno dell’Italia nella piena applicazione
della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
“L’ambasciatore Novello da tempo – ricorda la nota – ha una
malattia cronico degenerativa, la sclerosi multipla, e continua
a svolgere il suo lavoro con entusiasmo, passione e impegno”.
   
“Sono molto felice di aver incontrato l’Ambasciatore Novello e
sua moglie, e di aver iniziato un proficuo confronto su temi
rilevanti quali il lavoro, la formazione, l’accessibilità
universale, l’integrazione socio sanitaria e molti aspetti che
riguardano la vita quotidiana. Abbiamo riflettuto di quanto sia
importante per la vita di ogni persona l’inclusione lavorativa e
la realizzazione di un percorso lavorativo soddisfacente –
spiega Locatelli -. Dobbiamo garantire questo diritto a tutti,
valorizzare le competenze e i talenti di ciascuno per
contribuire alla crescita economica e civile delle comunità di
riferimento e del nostro Paese. È necessario potenziare le
politiche di inclusione e programmare azioni e progetti che
vadano in tale direzione, soprattutto diffondere un punto di
vista che sia in grado di favorire quel salto di qualità
necessario per porre la persona al centro del progetto di vita.
   
Ringrazio molto l’Ambasciatore Novello che, con la sua attività
e la sua competenza, ha testimoniato un’esperienza importante di
vita quotidiana”. “Ringrazio il Ministro Locatelli per questo
momento di confronto – aggiunge – l’Ambasciatore Novello -.
   
L’Italia è un grande Paese da tanti punti di vista, anche per la
disabilità, e per il fatto di avere un ministro della Repubblica
chiamato a trattare specificamente questi temi. Italia e Paesi
Bassi sono all’avanguardia e possono guardarsi negli occhi e
procedere ad un importante scambio di esperienza nel settore. Il
mio auspicio è che il ministro Locatelli possa venire presto nei
Paesi Bassi per portare all’attenzione anche le nostre
eccellenze”. (ANSA).
   

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Biennale: architetto Siza Vieira firmerà padiglione Vaticano

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Ultimo aggiornamento 28 Febbraio, 2023, 23:28:50 di Maurizio Barra

(ANSA) – LISBONA, 28 FEB – Sarà il famoso architetto
portoghese Álvaro Siza Vieira a firmare il padiglione del
Vaticano alla Biennale di Architettura di Venezia, in programma
dal prossimo 20 maggio al 26 novembre. La nuova opera
dell’archistar portoghese, già premio Pritzker nel 1992, nonché
Leone d’oro alla carriera sempre a Venezia, alla Mostra di
Architettura del 2013, è in realtà un progetto da realizzare in
collaborazione con lo Studio Albori, collettivo
multidisciplinare milanese composto da Emanuele Almagioni,
Giacomo Borella e Francesca Riva, molto sensibili al tema del
paesaggio e alle questioni della sostenibilità energetica e
ambientale. L’installazione di Siza Vieira è ancora avvolta in
un alone di mistero e verrà presentata in dettaglio a marzo, in
data ancora da definire, nella Città del Vaticano. Il curatore,
l’architetto italiano attivo in Portogallo, Roberto Cremascoli,
ha descritto alla stampa portoghese l’intervento del maestro (90
anni il prossimo 25 giugno) come “un gesto poetico” ispirato
all’idea di “amicizia sociale” come si ricava dalle encicliche
“Laudato si'” e “Fratelli tutti”, di Papa Francesco. Lo spazio
espositivo si situerà nell’abbazia benedettina dell’isola di San
Giorgio Maggiore, con percorsi fra le sale interne e gli orti
esterni, e rappresenta un ritorno dell’artista portoghese a
Venezia, dove il suo primo intervento in campo di Marte, alla
Giudecca, risale agli anni ’80 del secolo scorso. (ANSA).
   

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