Tempo di lettura: 240 minutiUltimo aggiornamento 20 Febbraio, 2022, 14:08:33 di Maurizio Barra
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Borsa: Tokyo, apertura in rialzo (+0,75%)
Prevale ottimismo su trimestrali, attesa risultati Toyota
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TOKYO
08 febbraio 2022
22:06
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La Borsa di Tokyo avvia la seduta in positivo, in scia alla accelerazione degli indici azionari statunitensi e in attesa della trimestrale della casa auto, leader di mercato, Toyota, così come i dati sull’inflazione Usa.
L’indice di riferimento Nikkei segna un aumento dello 0,75%, a quota 27.488,61, aggiungendo oltre 200 punti.
Sul mercato valutario lo yen si indebolisce sul dollaro a un livello di 115,50, e a 131,90 sull’euro.
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Petrolio: avvio in calo, Wti a 89,11 dollari (-0,28%)
Brent a 90,51 dollari al barile (-0,30%)
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09 febbraio 2022
08:07
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In calo le quotazioni del petrolio: in avvio di seduta il Wti e’ trattato a 89,11 dollari al barile (-0.28%) mentre il Brent e’ a 90,51 dollari (-0.30%)
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Oro: stabile a 1.827,77 dollari l’oncia
Quotazione in rialzo dello 0,10%
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09 febbraio 2022
08:10
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Avvio di giornata stabile per l’oro: il metallo prezioso passa di mano a 1.827,77 dollari l’oncia in rialzo dello 0,10%.
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Cambi: euro stabile a 1,1419 dollari (+0,04%)
Moneta unica a 131,87 yen (-0,02%)
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09 febbraio 2022
08:15
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Euro stabile in avvio di giornata: e’ scambiato a 1,1419 dollari (+0,04%) ed a 131,87 yen (-0,02%).
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Borsa: Asia su per il secondo giorno, rally tecnologici Cina
Attesi produzione industriale italiana e scorte greggio Usa
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09 febbraio 2022
08:17
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Sono in rialzo per il secondo giorno le Borse asiatiche, spinte soprattutto dal rally dei tecnologici cinesi, come il colosso Alibaba, e nel complesso le azioni in Asia sono aumentate al massimo delle ultime due settimane, con l’indice Msci Asia-Pacifico salito dell’1,3%.
Guardando ai diversi settori, sono saliti gli immobiliari cinesi, mentre i titoli legati ai vaccini sono scesi, seguendo l’andamento a livello globale.
In Giappone il Nikkei ha guadagnato l’1% e il Topix lo 0,9%, Shanghai lo 0,8%, Shenzen l’1,6%, Taiwan l’1%, la Korea lo 0,8%, l’Australia l’1,1%.
L’India a mercati ancora aperti sale dello 0,9% Tra i dati macroeconomici, che giovedi’ vedranno in campo le previsioni Ue e il rapporto dell’Opec, con i dati dell’inflazione Usa di gennaio, sono attesi in giornata la bilancia commerciale tedesca di dicembre, che risulta in crescita oltre le attese, la produzione industriale italiana di dicembre, le scorte di greggio negli Usa, insieme alla richieste di ipoteche a inizio febbraio e il dato definitivo sulle scorte all’ingrosso di dicembre. Sul fronte delle banche centrali sono in programma gli interventi di Huw Pill della Boe e di Michelle Bowman e Loretta Mester della Fed. Prosegue intanto il periodo delle trimestrali, con in calendario i conti di Toyota, Walt Disney, L’Oreal, Motorola, Deutsche Boerse, Siemens, Fineco, Cerved e la semestrale di Mediobanca.
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Spread Btp-Bund: apre in rialzo a 160,1 punti
Il rendimento del decennale italiano in calo all’1,811%
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09 febbraio 2022
08:27
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Il differenziale tra Btp e Bund ha aperto a 160,1 punti, in rialzo rispetto alla chiusura del giorno precedente, a 158,3 punti.
Il rendimento del decennale italiano è all’1,811%, in calo rispetto all’1,845%, del giorno prima.
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Borsa: Milano apre in rialzo (+0,8%)
Il Ftse Mib a 26.644 punti
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MILANO
09 febbraio 2022
09:04
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Apertura in rialzo per Piazza Affari.
Il Ftse Mib guadagna lo 0,8% a 26.644 punti.
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Borsa: Europa apre positiva, Parigi la migliore (+0,8%)
Francoforte e Madrid (+0,7%), Londra (+0,1%)
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09 febbraio 2022
09:20
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Apertura positiva per le principali Borse europee.
La migliore è Parigi (+0,82%) a 7.086 punti, seguita da Francoforte (+0,75%) a 15.356 punti, Madrid (+0,71%) a 8.736 punti e Londra (0,1%) a 7.595 punti nei primi minuti di contrattazioni.
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Borsa: Milano sale (+1,1%), bene molte banche e le auto
Spread Btp-Bund in calo. Petroliferi in ordine sparso
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09 febbraio 2022
09:29
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Migliora Piazza Affari (+1,1%), in avvio di seduta, con le banche quasi tutte in positivo, a partire da Banco Bpm (+5%), Fineco (+1,1%), in attesa dei conti, Unicredit (+1,1%) e Intesa (+0,6%).
In rosso Bper (-3,4%), il giorno dopo il resoconto sul 2021.
In forma la paytech Nexi (+2,2%). Lo spread Btp-Bund intanto si è abbassato a 155,5 punti, dopo l’apertura in rialzo, e scende anche il rendimento del decennale italiano, all’1,782%. Bene Amplifon (+3,2%), tra i semiconduttori Stm (+1,9%). Guadagna Exor (+1,9%) e tra le auto bene Stellantis (+1,7%) e Ferrari (+1,4%). Nel lusso sale Moncler (+1,8%). Cresce Poste (+1,9%).
Pochi i titoli in rosso tra cui Mediobanca (-0,3%), nel giorno della semestrale, Iveco (-0,1%) e tra i petroliferi Eni (-0,2%), col greggio in calo (wti -0,6%) a 88,8 dollari al barile e il brent a 90.3 dollari. Bene Saipem (+0,6%) e l’impiantistica di Tenaris (+1,1%).
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Borsa: Europa migliora con tecnologici e utility, giù banche
Bene auto, lusso e molti petroliferi
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09 febbraio 2022
09:55
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Migliorano le principali Borse europee a inizio seduta, che continuano a guardare però con attenzione a inflazione e eventuali movimenti dei tassi, oltre che alla situazione geopolitica, in particolare per le tensioni Russia-Ucraina.
Tra i dati macroeconomici, è stata diffusa la bilancia commerciale tedesca di dicembre, in crescita oltre le stime, e sono attesi la produzione industriale italiana di dicembre, le scorte di greggio negli Usa, insieme alla richieste di ipoteche a inizio febbraio e il dato definitivo sulle scorte all’ingrosso di dicembre.
In Europa la Piazza migliore è Parigi (+1%), seguita da Francoforte (+0,8%), Madrid (+0,6%) e Londra (+0,4%). Bene anche Milano (+1,2%), con lo spread Btp-Bund che risale lievemente, a 156,3 punti, e il rendimento del decennale italiano all’1,778%.
Sale l’oro (+0,4%9 a 1.826 dollari l’oncia.
L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna oltre l’1%. I tecnologici corrono, sulla scia dei guadagni asiatici, con il comparto dei servizi informatici che guadagna il 5% e quello dei semiconduttori il 2,4%. Scendono i future sul gas in Europa, con le quotazioni ad Amsterdam (-2,2%) a 75,5 euro al MWh. Tra le utility bene ad esempio Italgas, (+2,2%), Enel (+1,8%) e Iberdrola (+1,6%). In rialzo le auto, a iniziare da Volkswagen (+2,3%) e Stellantis .(+2,2%). Nel lusso crescite sulla quasi totalità dei titoli, tra cui EssilorLuxottica (+2,2%) e Lvmh (+1,8%). Quasi tutte in rosso le banche, con esempi come Abn Amro (-35%) e Hsbc (-o,8%), con rare eccezioni, come Banco Bpm (+4,7%), il giorno dopo i conti.
Bene la maggioranza dei farmaceutici, con esempi come AstraZeneca (+0,6%) e Roche (+1,1%), con eccezioni come Bayer (-0,06%). Petroliferi quasi tutti in forma, a iniziare da Equinor (+3,6%) e Neste (+1,5%), con casi in controtendenza come Shell (-0,6%), col greggio piatto (wti +0,02%) a 89m3 dollari al barile e il brent a 90,8 dollari.
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Industria: Istat, produzione 2021 +11,8%,recupera preCovid
A dicembre +2% su febbraio 2020
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09 febbraio 2022
14:47
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La produzione industriale nell’intero 2021 è cresciuta dell’11,8% sul 2020 a fronte di una flessione dell’11,4% nel 2020.
Lo rileva l’Istat spiegando che la crescita annua è diffusa a tutti i principali raggruppamenti di industrie ed è più marcata per i beni intermedi e i beni strumentali.
Il livello destagionalizzato dell’indice di dicembre supera del 2% il valore di febbraio 2020, mese antecedente l’inizio dell’emergenza sanitaria. Considerando l’evoluzione congiunturale del 2021, si sono registrati aumenti dell’indice complessivo in tutti e quattro i trimestri, ma in progressivo rallentamento nel corso dell’anno.
A dicembre 2021 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dell’1% rispetto a novembre. Lo rileva l’Istat spiegando che nella media del quarto trimestre il livello della produzione cresce dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per l’energia (+0,1%), mentre diminuisce per i beni intermedi (-0,5%), i beni di consumo (-1,0%) e i beni strumentali (-2,2%). Su base tendenziale a dicembre l’indice complessivo corretto per gli effetti di calendario aumenta del 4,4% (i giorni lavorativi sono stati 22, contro 21).
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Spread Btp-Bund: in calo a 155,4 punti
Il rendimento del decennale italiano in discesa all’1,765%
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09 febbraio 2022
10:11
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Lo spread Btp-Bund è in calo a 155,4 punti, dopo un’apertura in rialzo a 160 punti, rispetto alla chiusura del giorno precedente, a 158,3 punti.
Secondo i dati reperibili sulla piattaforma Bloomberg, nella seduta finora ha fatto segnare un massimo a 160,1 punti in apertura e un minimo a 155,1 punti poco dopo le 9.
Il rendimento del decennale italiano è in discesa all’1,774%, dopo l’apertura all’1,811%, in calo rispetto all’1,845%, del giorno prima. Nella seduta fino al momento ha fatto registrare un minimo all’1,765%, dopo l’apertura che per ora è il massimo di giornata.
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Industria: Istat, produzione dicembre -1% mese, +4,4% anno
Nel 2021 +11,8%, recupera su febbraio 2020
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09 febbraio 2022
10:17
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La produzione industriale nell’intero 2021 è cresciuta dell’11,8% sul 2020 a fronte di una flessione dell’11,4% nel 2020.
Lo rileva l’Istat spiegando il livello destagionalizzato dell’indice di dicembre supera del 2% il valore di febbraio 2020, mese antecedente l’inizio dell’emergenza sanitaria.
A dicembre 2021 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dell’1% rispetto a novembre. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale solo per l’energia (+0,1%), mentre diminuisce per i beni intermedi (-0,5%), i beni di consumo (-1,0%) e i beni strumentali (-2,2%). Su base tendenziale a dicembre l’indice complessivo corretto per gli effetti di calendario aumenta del 4,4% (i giorni lavorativi sono stati 22, contro 21 di dicembre 2020).
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Oms, Paesi ricchi diano fondi mancanti per piano anti Covid
Tedros Adhanom Ghebreyesus, servono 16 miliardi di dollari
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GINEVRA
09 febbraio 2022
10:36
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha esortato oggi i Paesi ricchi a fornire con urgenza i 16 miliardi di dollari che mancano ancora all’appello per finanziare il suo piano anti Covid.
“La scienza ci ha fornito gli strumenti” per combattere la pandemia, “se condivisi a livello globale in solidarietà, possiamo porre fine al Covid-19 come un’emergenza sanitaria globale quest’anno”, ha affermato in un comunicato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.
“Se i Paesi ad alto reddito pagano la loro giusta quota” di finanziamenti ACT-A (l’acceleratore di accesso agli strumenti Covid-19, ndr), questo programma “può aiutare i Paesi a basso e medio reddito a superare i bassi tassi di vaccinazione Covid-19, l’insufficienza dei test e la carenza di farmaci”, ha sottolineato il numero uno dell’Oms ricordando che la rapida diffusione della variante Omicron nel mondo rende ancora più urgente l’equa distribuzione dei test, dei trattamenti e dei vaccini. MONDO POLITICA
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Borsa: sale Milano (+1,8%), banche incerte, bene l’industria
Guadagni per petroliferi, auto e utility
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09 febbraio 2022
10:42
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Salgono i guadagni a Piazza Affari (+1,8%), dove in cima al listino principale resta Banco Bpm (+5,8%), il giorno dopo i conti, mentre quelli di Bper (-2,4%) hanno avuto sul titolo l’effetto opposto.
Guadagna qualcosa Mediobanca (+0,4%) nel giorno della semestrale.
In forte rialzo la paytech Nexi (+3,1%). Meno convinte altre banche, come Uncredit, piatta, Intesa (+0,4%) e Fineco (-0,2%), che attende i conti. Lo spread Btp-Bund è in lieve rialzo a 155,9 punti e il rendimento del decennale italiano all’1,768%.
Corre Stellantis (+3,6%) tra le auto e bene anche Ferrari (+2,4%), con guadagni per Exor (+3%). Nell’industria spiccano Amplifon (+3,2%), Cementir (+3%), Prysmian (+2,4%), tra i semiconduttori Stm (+3%). Bene i petroliferi, da Saipem (+1,8%) all’impiantistica di Tenaris (+1,9%) e anche Eni ha cambiato segno (+1,4%), mentre il greggio è quasi piatto (-0,06%) a 89,3 dollari al barile e il brent a 90,7 dollari. I dati Istat sulla produzione industriale di dicembre hanno sancito intanto un -1% per il mese, ma un +4,4% per l’anno. Tra i titoli che guadagnano ci sono Poste (+2,3%), tra le utility Enel (+2%) e Italgas (+2,1%), forti in tutta Europa. Rialzi contenuti per le tlc, da Tim (+0,8%) a Inwit (+0,1%).
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Ryanair: O’Leary,investimento 2,5mld Italia, primo mercato
Tre richieste al Governo Draghi, pronti altri 2 mld
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09 febbraio 2022
10:48
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Ryanair punta sull’Italia, che “diventerà quest’anno il nostro primo mercato superando Spagna e Gran Bretagna”.
Lo ha detto il ceo della low cost irlandese Michael O’Leary annunciando per l’estate 25 nuovi aeromobili nel nostro paese, che porteranno la flotta da 67 a 92, e 17 nuove rotte da Roma, per un investimento di 2,5 miliardi.
La compagnia si rivolge quindi al governo Draghi, cui chiede tre misure (abolire l’addizionale comunale per tre anni; togliere le restrizioni a Ciampino; sospendere le tasse ambientali sui voli a corto raggio nell’Ue) a fronte delle quali si dice pronta ad investire altri 2 miliardi.
Ryanair non intende invece scendere in campo per acquisire Ita Airways. “Non penso. E’ così piccola ora, la sfida per noi è crescere in Italia. E se provassimo ad acquistare Alitalia andremo contro le regole Europee sulla concorrenza”, spiega il ceo di Ryanair Michael O’Leary, che immagina come potrebbe andare a finire: “Quello che accadrà è che Lufthansa acquisterà Ita e tutto quello che farà sarà di alimentare passeggeri dall’Italia su Francoforte, Monaco e sarà un’altra sussidiaria di Lufthansa come Brussels Airlines, Swiss o Austrian”.
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Bankitalia: a dicembre accelera crescita prestiti e depositi
Rallenta calo sofferenze, calano tassi interesse mutui
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09 febbraio 2022
11:09
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In dicembre i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti del 2,1 per cento sui dodici mesi (1,5 nel mese precedente).
I prestiti alle famiglie sono aumentati del 3,7 per cento sui dodici mesi (come nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie sono aumentati dell’1,6 per cento (0,6 nel mese precedente).
E’ quanto risulta da ‘Banca e Moneta’ della Banca d’Italia. I depositi del settore privato sono cresciuti del 6,9 per cento sui dodici mesi (contro il 6,2 in novembre); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 5,1 per cento sullo stesso periodo dell’anno precedente (-4,5 in novembre). Le sofferenze sono diminuite del 20,3 per cento sui dodici mesi (in novembre la riduzione era stata del 22,9 per cento); la variazione può risentire dell’effetto di operazioni di cartolarizzazione.
Per quanto riguarda i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) a dicembre si sono collocati all’1,74 per cento (1,81 in novembre), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,64 per cento (7,82 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all’1,18 per cento (1,09 in novembre), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,75 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,88 per cento.
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Borsa: Europa cresce, volano tecnologici e auto
Banche in ordine sparso, bene il lusso e i petroliferi
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09 febbraio 2022
11:57
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Migliorano ulteriormente le principali Borse europee verso fine mattinata, con i tecnologici che continuano a sostenere i listini, dopo avere già corso in Asia, insieme a beni voluttuari e industria.
Fanalino di coda resta la finanza, con gli investitori che guardano alle prossime mosse delle banche centrali sui tassi e all’inflazione.
Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche, in particolare per la situazione tra Russia e Ucraina, oltre all’andamento della pandemia da Covid 19, tra cure e impatti economici. In lieve salita l’euro sul dollaro, scambiato a 1,144. In rialzo l’oro (+0,5%) a 1.827 dollari l’oncia. Tra gli altri metalli, in forte calo il minerale di ferro (-4,1%) a 796 dollari la tonnellata.
Per il gas naturale, sono in lieve calo i future in Europa, con le quotazioni ad Amsterdam (-0,3%) a 77 euro al MWh, mentre tornano a salire a Londra (+0,8%) a 187,4 220 penny per Mmbtu, l’unità termica britannica equivalente a 28,26 metri cubi.
Proseguono intanto le trimestrali.
La maglia rosa in Europa va a Francoforte (+1,4%), seguita da Parigi (+1,3%), Madrid (+1,2%) e Londra (+0,6%). Bene Milano (+1,1%), dove lo spread Btp-Bund è salito a 157 punti e il rendimento del decennale italiano all’1,79%.
L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna l’1,4%. In ordine sparso le banche, con alcuni rialzi, come per Banco Bpm (+5,5%, il giorno dopo i conti e un upgrade di Citi a buy, Intesa (+1%) e Banco Bilbao (+0,7%), e qualche calo, come per Abn Amro (-3,9%) e Hsbc (-0,8%). Corrono i semiconduttori, a iniziare da Asm (+4,9%) e Stm (+3,1%). In forma smagliante le auto, con esempi come Porsche (+4,9%) e Mercedes (+3,8%). Bene il lusso, da Swatch (+3,4%) a Richemont (+2,9%) e Lvmh (+1,5%).
Bene L’Oreal in vista dei conti a mercati chiusi. Quasi tutti positivi i petroliferi, a iniziare da Bp (+1,7%) e Equinor (+3,3%), con eccezioni come Shell (-0,3%), col greggio in calo (wti -0,1%) a 89,2 dollari al barile e il brent a 90,7 dollari.
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Stellantis: Comau, esoscheletro per i lavoratori Esselunga
Per ridurre il senso di affaticamento della zona lombare
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TORINO
09 febbraio 2022
11:59
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Migliorare il benessere dei lavoratori, riducendo il senso di affaticamento della zona lombare.
E’ l’obiettivo della soluzione di robotica indossabile che Comau, società del gruppo Stellantis, e Iuvo stanno sviluppando per migliorare l’ergonomia degli operatori impegnati nella movimentazione manuale dei carichi del Gruppo Esselunga, azienda della grande distribuzione organizzata.
L’azione dell’esoscheletro sosterrà i muscoli della schiena, che vengono stimolati durante le attività di sollevamento e di movimentazione pesi, creando così benefici a breve e lungo termine grazie a una significativa riduzione dello sforzo fisico e della sensazione di fatica percepiti.
Tre sono i protagonisti del progetto: Comau condurrà il processo di ingegnerizzazione del nuovo esoscheletro per il supporto lombare; il team di progettisti specializzati di Iuvo – società spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna, di cui il Gruppo Comau detiene una quota di maggioranza – si occuperà dell’elaborazione e dello sviluppo del progetto, oltre che del collaudo della tecnologia di robotica indossabile. Esselunga avrà invece il compito di guidare il processo di validazione del dispositivo, con il coinvolgimento dei propri operatori. I test dei primi prototipi inizieranno nel primo trimestre del 2022, i primi esoscheletri lombari saranno disponibili nel secondo trimestre.I dati raccolti da numerose aziende che utilizzano questa tecnologia hanno dimostrato che l’esoscheletro Mate-Xt può ridurre lo sforzo degli operatori di circa il 30% e migliorare la produttività del 10% circa.
“La collaborazione con Esselunga conferma l’impegno di Comau nello sviluppo di nuove tecnologie capaci di garantire una migliore ergonomia e il benessere dell’operatore durante lo svolgimento di attività gravose. Ancora una volta, Comau utilizza la tecnologia per supportare l’uomo e ridurre l’impatto fisico delle operazioni manuali e ripetitive” commenta Giacomo Del Panta, chief customer officer di Comau. PIEMONTE
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Spread Btp-Bund: risale a oltre 157 punti
Il rendimento del decennale italiano cresce all’1,793%
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09 febbraio 2022
12:00
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Il differenziale tra Btp e Bund torna a salire verso fine mattinata, a 157,2 punti, dopo un’apertura di giornata in rialzo a 160 punti e un successivo calo, che era arrivato fino a 155,1 punti poco dopo le 9.
Il rendimento del decennale italiano cresce all’ 1,793, dopo avere aperto già in calo, all’1,811%, rispetto all’1,845% della chiusura del giorno prima.
Secondo i dati reperibili sulla piattaforma Bloomberg ha toccato poi finora un minimo all’1,764% poco dopo le 10.30.
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Patuelli, energia e garanzie credito per la ripresa
Il n. 1 dell’Abi, Mps va venduta al momento giusto
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09 febbraio 2022
12:27
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“Ripensare la politica dei fattori produttivi” per affrontare la peggior crisi energetica dagli anni ’70, o “si rischia una nuova recessione”.
E prolungare da marzo a giugno le garanzie pubbliche sui prestiti, permettendo alle banche di continuare a sostenere le imprese e la ripresa.
Lo dice il presidente dell’Abi Antonio Patuelli, soffermandosi anche sulla vendita del Montepaschi, la cui maggioranza rimane al ministero dell’Economia dopo che non è andata in porto l’acquisizione da parte di Unicredit. “La costrizione a vendere una banca nazionalizzata” entro una data predefinita “introduce una complessità” e l’esperienza delle nazionalizzazioni in Gran Bretagna durante la crisi passata “ha dimostrato che lo Stato deve vendere i suoi asset nel momento in cui il mercato ha maggiore possibilità di acquisirli, non nei momenti di difficoltà”.
Cauto ottimismo, infine, sulle prospettive economiche del 2022, nonostante la partenza difficile a causa della pandemia e della crisi energetica: “pessimismo della ragione di fronte alla crisi energetica e alla ripresa della curva pandemica che non è stata spezzata, ma assolutamente ottimismo della volontà nel fare tutto possibile per trasformare le criticità in potenzialità”, ha detto il presidente dei banchieri.
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Mediobanca: utile semestre sale a 526 milioni di euro (+28%)
Ricavi 1.459 milioni (+12%),margine d’interesse torna a crescere
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09 febbraio 2022
12:48
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Mediobanca archivia il primo semestre dell’esercizio 2021-2022 con un utile netto di 526 milioni (+28%) e ricavi in salita del 12% a 1.459 milioni, al di di sopra delle attese del mercato e su livelli record.
Nel secondo trimestre i ricavi sono saliti del 7% sui tre mesi precedenti a 753 milioni con un positivo sviluppo di tutte le divisioni: Wealth Management (+11% a 192 milioni), Consumer (+4% a 268 milioni), Corporate investment banking-Cib (+12% a 206 milioni).
L’utile netto trimestrale si è attestato a 264 milioni (+1% sui tre mesi precedenti).
A livello semestrale il margine di interesse è tornato a crescere a 734 milioni (+2% sullo stesso periodo dello scorso esercizio) per la ripresa del Consumer (+3% 462 milioni) a seguito del miglioramento degli erogati in volume e mix, e continua graduale riduzione del costo della raccolta del gruppo.
Le commissioni si sono portate a 443 milioni (+16% ) per la sostenuta crescita del Wealth Management (+33% a 213 milioni) e per l’elevato contributo del Cib (+9% a 187 milioni) con ricavi da trading a 97 milioni (+12%). Il Cost/income è al 43%, malgrado la stagionalità dei costi (+8% le spese del personale e +7% le spese amministrative), accentuata dalla forte ripresa dell’operatività e dal continuo investimento in distribuzione ed innovazione.
A livello patrimoniale il Cet1 phase-in di Mediobanca passa dal 16,3% al 15,4% (includendo un pay-out del 70%), per l’avvio del buyback, la crescita profittevole degli attivi e il closing Bybrook (circa 10bps); il Cet1 ratio fully loaded passa da 15,1% a 14,1%.
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Borsa: Milano accelera (+2%) con l’industria e alcune banche
Spread stabile sopra 157 punti. Bene le auto e le utility
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09 febbraio 2022
12:47
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Accelera Piazza Affari a fine mattina (+2%), in un’altra giornata di trimestrali, con l’industria e alcune banche che spingono verso l’alto i listini.
In cima al Ftse Mib resta Banco Bpm, il giorno dopo i conti, e corre Mediobanca (+2%), con la semestrale appena diffusa, sopra il consensus.
Lo spread Btp-Bund è sostanzialmente stabile, a 157,4 punti, col rendimento del decennale italiano in crescita all’1,802%. Vola l’industria, a iniziare da Iveco (+4,1%) e Cnh (+3,7%) e con le auto, da Stellantis (+3%) a Ferrari (+2,3%), con guadagni per Exor (+3,7%). Tra i titoli positivi le utility, come Italgas (+2,5%) e Terna (+2,3%).
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Fineco: in 2021 utile oltre 349 milioni, ricavi +7,4%
Cedola di 0,39 euro per azione. Raccolta gennaio a 673 milioni
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09 febbraio 2022
13:14
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Fineco chiude il 2021 con utile netto in crescita a 349,2 milioni (+7,6% anno su anno e ricavi totali a 804,5 milioni (+7,4% anno su anno).
Il cost/income ratio è al 32,2%.
Solida la posizione di capitale con un CET1 al 18,80%. Proposto un dividendo di 0,39 euro per azione.
La raccolta netta di gennaio è pari a 673 milioni di euro, di cui gestito a 329 milioni di euro. I ricavi stimati brokerage nel mese di gennaio sono di 19 milioni di euro.
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Borsa: Europa ottimista in attesa di Wall Street, bene le auto
Volano i semiconduttori, guadagni per molte banche e petroliferi
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09 febbraio 2022
13:37
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Restano positive e in ulteriore miglioramento le principali Borse europee a metà seduta, in attesa dell’apertura di Wall Street, dove i future sono in rialzo, mentre negli Usa sono attesi dati su scorte di greggio, richieste di ipoteche a inizio febbraio e il definitivo sulle scorte all’ingrosso di dicembre.
Il giorno successivo sarà la volta dell’inflazione a gennaio e delle previsioni economiche da parte dell’Europa, a cui i mercati, in giornate di trimestrali, guardano con attenzione, tra timori per l’inflazione e previsioni di rialzo dei tassi.
Tiene sempre banco la questione dei prezzi dell’energia, in particolare delle forniture di gas, con sullo sfondo le tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina.
I prezzi del gas naturale in Europa vedono i future in calo, con le quotazioni ad Amsterdam (-2,1%) a 75,6 euro al MWh. In Europa la Piazza migliore è Francoforte (+1,6%), seguita da Parigi (+1,5%) , Madrid (+1,4%) e Londra (+0,7%). La maglia rosa però va a Milano (+2,1%), dove lo spread Btp-Bund è in lieve salita, a 157,8 punti, col rendimento del decennale italiano all’1,798%.
Piatto l’oro (+0,02%) a 1.827 dollari l’oncia. In lieve rialzo l’euro sul dollaro, scambiato a 1,1435.
L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, cresce quasi dell1,6%, con l’informatica ancora a farla da padrone dopo avere brillato in Asia, ma corrono anche i beni voluttuari.
Brillano i semiconduttori, con esempi come Asm (+4,7%) e Stm (+4%) e volano le auto, a cominciare da Porsche (+7,2%) e Volvo (+6,3%). Rialzano la testa molte banche, con guadagni come quelli di Banco Bpm (+6,8%), il giorno dopo i conti, Banco Bilbao (+1,2%) e Intesa (+1,1%), con eccezioni in negativo come Hsbc (-0,7%). Più contenuti i rialzi per i petroliferi, come per Total (+0,9%) e qualche calo, come per Aker (-0,5%), mentre il greggio scende (wti -0,4%) a 88,9 dollari al barile e il brent a 90,4 dollari.
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Bankitalia: accelera su finanza sostenibile, arriva Comitato
Nasce anche nucleo esperti e spazio dedicato sul sito
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09 febbraio 2022
13:43
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La Banca d’Italia accelera ancora sulla sostenibilità con la nascita di un apposito Comitato presieduto da un membro del Direttorio che contribuirà a definire la strategia dell’Istituto sulla finanza sostenibile.
Lo annuncia l’istituto sottolineando che oltre al Comitato Cambiamenti climatici e sostenibilità, questo il nome, è stato costituito un Nucleo Cambiamenti climatici e sostenibilità, composto da esperti di finanza sostenibile, che segue l’evoluzione delle discussioni in materia, stimola e coordina le analisi, favorisce la condivisione delle informazioni tra i partecipanti ai diversi gruppi di lavoro nazionali e internazionali.
Il Nucleo collabora anche con le analoghe strutture di recente create presso la Banca centrale europea e alcune altre banche centrali nazionali.
In occasione dell’istituzione del Comitato e del Nucleo, il sito della Banca d’Italia si arricchisce di una nuova sezione sulla Finanza sostenibile che si snoda attraverso sottosezioni tematiche che raccolgono i documenti sulle principali attività della Banca (Investimenti sostenibili, Politica monetaria, Vigilanza bancaria, Stabilità finanziaria, Studi, Interventi).
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Spread Btp-Bund: sale a 158,5 punti
Il rendimento del decennale italiano aumenta all’1,808%
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09 febbraio 2022
13:49
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Sale ancora il differenziale tra Btp e Bund, a 158,5 punti, dopo un’apertura di giornata in rialzo a 160 punti, rispetto alla chiusura del giorno precedente, a 158,3 punti.
Lo spread ha poi girato in calo, arrivando fino a 155,1 punti poco dopo le 9.
Il rendimento del decennale italiano aumenta all’1,808%, dopo avere aperto in calo, all’1,811%, rispetto all’1,845% della chiusura del giorno prima. Secondo i dati reperibili sulla piattaforma Bloomberg ha toccato poi finora un minimo all’1,764% poco dopo le 10.30. Il rendimento del Bund tedesco è allo 0,223%.
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Da Capri al Maxxi 200 milioni per 38 Cantieri Cultura
Ok Stato Regioni. Franceschini, cultura motore crescita
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09 febbraio 2022
15:43
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Dalla Certosa di San Giacomo a Capri al Grande Maxxi a Roma che investe su tecnologia e sostenibilità.
Con il parere favorevole della Conferenza Unificata Stato Regioni e dopo il passaggio al Consiglio Superiore dei Beni Culturali, arrivano 200 milioni di euro che finanzieranno 38 nuovi progetti e 3 nuove acquisizioni contenuti nel Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali varato dal ministro della Cultura.
“Investimenti che confermano la centralità della cultura nell’azione di politica economica del governo”, sottolinea Franceschini. Il progetto per la realizzazione del Grande Maxxi prevede un investimento di 15 milioni di euro per tecnologia innovazione e sostenibilità, mentre a Capri arriveranno 5 mln per il rilancio della Certosa, il complesso monastico più antico dell’isola partenopea. E ancora tra i 38 progetti finanziati uno riguarda il Colosseo, per la valorizzazione di porta Libitinaria e porta Triumphalis, ovvero i due punti di accesso all’Arena.
“Il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale- dice Franceschini – è uno degli assi fondamentali su cui si fonda la crescita economica e sociale del Paese”. In particolare al finanziamento di 38 progetti per il recupero e valorizzazione di altrettanti beni culturali distribuiti in 16 regioni andranno 186.285.510 euro, mentre 12.790.490 euro serviranno per annettere al patrimonio dello Stato tre diverse realtà. Si tratta di tre realtà molto diverse tra loro: la prima, Villa Massenzia , è una proprietà che si estende tra Cecilia Metella e Circolo Massenzio lungo la via Appia Pignatelli e che diventerà una base per i servizi aggiuntivi del Parco Archeologico dell’Appia Antica; la seconda è Villa Buonaccorsi a Potenza Picena; la terza riguarda invece alcuni terreni agricoli in provincia di Venezia che, secondo i rilevamenti scientifici, corrispondono al contesto di giacenza della massima estensione della città romana di Altino e in particolare il Foro e i teatri dell’antica città che potrebbero quindi diventare l’oggetto di nuovi scavi archeologici e intanto rendere unitaria e organica l’area archeologica e il percorso di visita con il Museo Nazionale, AltinoLab e le aree archeologiche di Altino. SPETTACOLI MUSICA E CULTURA
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Borsa: Europa tonica dopo Wall Street, Milano +2,4%
Sale il petrolio, giù il gas. Euro in rialzo sul dollaro
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09 febbraio 2022
15:52
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Le Borse europee proseguono toniche dopo l’avvio in rialzo di Wall Street.
Sui mercati torna il sereno mentre rallentano le tensioni sui titoli di stato, dopo le ultime posizioni delle banche centrali sulla politica monetaria.
L’attenzione degli investitori si concentra sui risultati delle trimestrali per testare l’intensità della ripresa economica. Sotto i riflettori l’inflazione e la corsa delle materie prime. Sul fronte valutario l’euro sul dollaro è in forte rialzo a 1,1427 a Londra, portandosi ai livelli di metà gennaio scorso.
L’indice d’area stoxx 600 guadagna l’1,7%. Corre Milano (+2,4%), bene Parigi (+1,5%), Francoforte (+1,6%), Madrid (+1,9%) e Londra (+1%). I listini sono sostenuti dal comparto tecnologico (+3,5%) e dalle compagnie aeree (+3,5%). Bene anche l’automotive (+3,9%) e le Tlc (+1,4%).
Nel Vecchio continente andamento positivo anche per le banche (+0,9%) e l’energia (+1,3%), quest’ultima con il prezzo del petrolio in rialzo. Il wti sale dello 0,4% a 89,74 dollari al barile. Il Brent si attesta a 91,23 dollari (+0,5%). Ben intonate anche le utility (+1,5%), con il gas in calo. Ad Amsterdam le quotazioni scendono del 3,6% a (-0,3%) a 74,48 euro al MWh, mentre a Londra si attesta a 179,73 penny per Mmbtu (-3,3%).
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Da Capri al Maxxi 200 milioni per 38 Cantieri della Cultura
Ok Stato Regioni. Franceschini, cultura motore crescita
(2)
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09 febbraio 2022
19:49
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I lavori di ristrutturazione della monumentale Certosa di San Giacomo a Capri, che con i suoi settecento anni di storia è il complesso monastico più antico dell’isola partenopea, ma anche l’estensione del Maxxi a Roma, il museo delle arti e dell’architettura del XXI secolo progettato da Zaha Hadid, che si allarga e investe su tecnologia e sostenibilità; la messa in sicurezza della Basilica di San Marco a Venezia e nuovi lavori al Colosseo, con la valorizzazione delle due porte di accesso all’arena.
E ancora, il restauro del Palazzo Reale di Napoli, nuovi fondi per il Museo della resistenza a Milano, la valorizzazione dei luoghi di papa Luciani, in Veneto.
Con l’ok oggi della Conferenza Stato Regioni, arrivano 200 milioni di euro che finanzieranno 38 cantieri culturali, ma anche l’acquisizione al patrimonio pubblico di tre importanti realtà, da Villa Massenzia a Roma sull’Appia Pignatelli alla settecentesca Villa Buonaccorsi a Potenza Picena nelle Marche, un vero gioiello che torna dopo tempo in mano pubblica e che adesso potrà finalmente anche essere aperto al pubblico; a queste si aggiunge il passaggio allo Stato di una serie di terreni agricoli in provincia di Venezia che serviranno a potenziare l’area archeologica della città romana di Altino. Terreni di importanza strategica, viene sottolineato, anche perché è sotto questa terra che dovrebbero trovarsi i Fori e il teatro oltre ad una serie di residenze della città romana di Altino, per cui l’acquisizione in questo caso potrà dare il via anche ad una serie di nuovi, importanti, scavi archeologici. “Investimenti che confermano la centralità della cultura nell’azione di politica economica del governo”, sottolinea alla Camera, audito dalla Commissione Cultura sulle scadenze per il Pnrr, il ministro della cultura Franceschini, che sui progetti si è assicurato anche l’ok del consiglio superiore dei beni culturali. L’elenco è lungo e articolato, i progetti finanziati riguardano un po’ tutta Italia toccando 16 diverse regioni. C’è il tema della valorizzazione dei borghi (assai caro a Franceschini che non a caso a questo ha dedicato un miliardo di risorse del Pnrr) con l’intervento che prevede a Viterbo la riqualificazione dell’antico Ospedale degli Infermi destinato a diventare la nuova sede dell’Archivio di Stato. Ma anche un ulteriore finanziamento per il museo Mitoraj di Pietrasanta, che in oltre 3mila metri quadri ospiterà la collezione permanente del grande scultore innamorato dell’Italia. E ancora, il progetto per il circuito dei Nuraghi in Sardegna e i lavori per riaprire al pubblico la splendida Villa Medicea dell’Ambrogiana di Montelupo fiorentino. Poi il recupero e il restauro di Villa Diana sull’isola di Gallinara in Sardegna, il Colosseo verde di Milano. A Venezia, 4 milioni di euro serviranno a realizzare un nuovo accesso per le Procuratie Nuove e il recupero dei cortili, che arricchirà il percorso di visita. A Milano 8 milioni andranno a dare nuova linfa al cantiere del museo della Resistenza, avviato nel 2019. E sempre di memoria si parla con il Campo di Fossoli in provincia di Modena dove arriverà un contributo di mezzo milione di euro che servirà, oltre che per una serie di restauri e di messa in sicurezza delle zone aperte al pubblico, anche alla messa a punto di un sistema di realtà aumentata che renderà ancora più emozionante la visita al famigerato campo di prigionia italiano. Tutti progetti sui quali il ministro pd della cultura punta moltissimo: il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale, sottolinea, “è uno degli assi fondamentali su cui si fonda la crescita economica e sociale del Paese”
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Pnrr: Orlando, estendere a tutta P.a 30% giovani e donne
Monitoreremo l’impatto delle assunzioni, è punto qualificante
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09 febbraio 2022
16:19
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“Dovremo monitorare l’impatto del requisito della quota del 30% di assunzioni da destinare a nuova occupazione giovanile e femminile per le imprese che si aggiudicano i contratti pubblici finanziati con le risorse del Pnrr e del Piano complementare.
Punto che considero qualificante per tutta la messa a terra del Pnrr e che ritengo posssa essere una esperienza importante da estendere a tutti i contratti siglati dalla Pa e tutti i bandi pubblici”.
Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, in audizione alle commissioni riunite Lavoro e Affari sociali della Camera, sullo stato di attuazione del Pnrr. Orlando ha annunciato nel 2022 si entrerà nel vivo del piano con , tra l’altro, l’inserimento nel programma Gol di 300.000 persone vulnerabili, in primis percettori di Naspi e Reddito di cittadinanza, ma anche lavoratori in Cigs. Con una particolare attenzione alle donne e ai giovani”.In una prospettiva “che guarda al futuro – ha poi ricordato il ministro- l’occupazione deve essere di qualità. Non possiamo accontentarci dei ‘lavoretti’ perché questa sarebbe una prospettiva regressiva, di un Paese che rinuncia a crescere e a migliorare la qualità della vita sociale. Orlando ha poi annunciato che nel 2022
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Borsa: Milano chiude in forte rialzo (+2,72%)
Indice Ftse mib a 27.128 punti
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MILANO
09 febbraio 2022
17:43
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La Borsa di Milano chiude in forte rialzo.
L’indice Ftse Mib guadagna il 2,72% a 27.128 punti.
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Borsa: Europa chiude in rialzo, fari puntati sui rendimenti
Parigi (+1,46%), Francoforte (+1,57%), Londra (+1,01%)
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09 febbraio 2022
18:05
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Le Borse europee chiudono in rialzo con gli investitori che guardano all’andamento delle materie prime, in particolare gas e petrolio, e agli sviluppi delle tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina.
Intanto si attenua il nervosismo sui titoli di Stato mentre resta alta l’attenzione sulle mosse delle banche centrali.
Fari puntati anche sulla stagione delle trimestrali per testare l’intensità della crescita economica. Sul fronte valutario l’euro sul dollaro sale a 1,1433 a Londra.
L’indice d’area stoxx 600 chiude le contrattazioni in rialzo dell’1,72%. Positiva Parigi (+1,46%), Francoforte (+1,57%), Londra (+1,01%), Madrid (+1,98%).
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Spread tra Btp e Bund chiude in calo a 154 punti
Il rendimento del decennale italiano scende all’1,748%
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09 febbraio 2022
18:11
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Lo spread tra Btp e Bund chiude la giornata in calo a 154 punti, rispetto ai 160 punti dell’avvio di seduta ed i 158 punti della chiusura di ieri.
In calo anche il rendimento del decennale italiano che scende all’1,748%, rispetto all’1,811 dell’inizio delle contrattazioni e all’1,845% della vigilia.
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Venduto all’asta il più grande diamante nero per 3,7 mln
Da Sotheby’s a Londra. Enigma pesa 111 grammi, è sul Guinness
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LONDRA
09 febbraio 2022
18:28
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Il più grande diamante nero naturale del mondo è stato venduto all’asta da Sotheby’s a Londra per 3,16 milioni di sterline (3,75 milioni di euro).
Si chiama Enigma e ha un peso di 555,55 carati (111,11 grammi), vanta straordinari riconoscimenti come la certificazione ufficiale di diamante nero naturale più grande del mondo e di diamante tagliato più grande del mondo per il Guinness dei primati.
Come sottolinea la casa d’aste, a differenza dei diamanti classici che vengono estratti dalle viscere della terra, quelli neri si trovano maggiormente in superficie evocando “possibili origini extraterrestri”. Queste gemme hanno solitamente da 2,6 a 3,2 miliardi di anni, un periodo precedente a quello dei dinosauri.
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Borsa:Europa chiude brillante, cala tensione sui titoli di Stato
Piazza Affari chiude a +2,7%. L’euro alza la testa sul dollaro
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09 febbraio 2022
18:49
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Borse brillanti in Europa, in scia con l’andamento positivo di Wall Street e l’attenuarsi delle tensioni sui titoli Stato.
Dopo una vigilia incerta i listini del Vecchio continente hanno risollevato la testa avviandosi verso il miglior rialzo delle ultime settimane.
Giornata positiva anche per l’euro che torna a rafforzarsi sul dollaro.
In questo contesto i mercati azionari europei hanno imboccato la strada del rialzo. L’indice d’area stoxx 600 ha guadagnato l’1,7%. Maglia rosa per Milano (+2,72%). In terreno positivo anche Parigi (+1,46%), Francoforte (+1,57%), Londra (+1,01%), Madrid (+1,98%). Lo spread tra Btp e Bund tedeschi ha chiuso a 154 punti base, rispetto ai 160 punti dell’avvio di seduta ed i 158 punti di ieri. In calo il rendimento del decennale italiano che scende all’1,748%, rispetto all’1,811 dell’inizio delle contrattazioni e all’1,845% della vigilia. In flessione anche i rendimenti dei titoli a dieci anni dei paesi ‘periferici’, con la Spagna all’1,06% e la Grecia al 2,4%.
A Piazza Affari in luce Banco Bpm (+8%), dopo i conti del 2021 e l’aumento della cedola. Performance positiva anche per Cementir (+5,5%), con i risultati record dell’anno scorso e il nuovo piano industriale. Bene anche le auto con Iveco (+6,9%), Cnh (+5,6%) e Stellantis (+4,1%). In positivo Mediobanca (+2,1%), nel giorno dei conti del semestre.
Intanto concludono la seduta in calo Mps (-3,1%), con le ragioni della sfiducia del cda a Guido Bastianini, che sulla revoca intende fare causa alla banca, Bper (-0,2%) e Saipem (-2,8%), quest’ultima alle prese con le previsioni di rosso nei conti.
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Bollette: Arera, boom prezzi nonostante interventi governo
Besseghini, aumenti ancora più elevati su stesso trimestre 2021
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09 febbraio 2022
19:46
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Nel primo trimestre 2022 si è registrato nei servizi di tutela, “nonostante gli interventi straordinari del Governo”, un aumento del costo per l’energia elettrica per la famiglia tipo pari a +55% per la bolletta dell’elettricità e a +41,8% per quella del gas rispetto al trimestre precedente.
Lo ha detto il Presidente di Arera, Stefano Besseghini, in audizione alla Commissione Parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori, sottolineando che questi incrementi risultano “ancora più significativi se valutati rispetto ai livelli del corrispondente trimestre dell’anno scorso”, infatti per l’energia elettrica, il prezzo di riferimento per il cliente tipo “è passato da 20,06 centesimi di euro per kWh” nel primo trimestre 2021 “a 46,03 centesimi di euro per kWh” nel primo trimestre 2022 e, per il gas naturale, “da 70,66 centesimi di euro per metro cubo a 137,32 centesimi di euro”.
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Bollette: in arrivo altri 5-7 mld per famiglie e imprese
Guerra, ma non è il momento di decidere scostamento
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10 febbraio 2022
14:09
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“Il governo sta preparando un intervento di ampia portata nei prossim giorni” contro il caro energia.
Così il presidente del Consiglio Mario Draghi in visita a Genova.
“Il problema del caro bollette in questo momento è il piu’ serio.
Il governo – ha detto Giuseppe Conte – sta lavorando a una soluzione e noi come M5s chiediamo sia una soluzione strutturale. Tutto il sistema produttivo sta soffrendo e il rischio serio è che senza interventi strutturali la crescita isa completamente compromessa e la ripartenza dimezzata”.
“Il tempismo è tutto. Lo si è capito da tante lezioni imparate nelle passate crisi quando gli interventi furono tardivi. Intervenire ora, subito, è fondamentale per evitare che si blocchi la ripresa, chiudano aziende e si indebitino le famiglie”, scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta postando le proposte del partito contro il caro-bollette. Si chiede lo “stop agli aumenti per famiglie e imprese”, di aumentare la produzione “di gas nazionale” e di “energia da fonti rinnovabili” e di “aiutare le famiglie a ridurre i consumi tramite l’efficientamento energetico”.
Per il taglio delle bollette sono in arrivo “tra 5 e 7 miliardi” per le famiglie e le imprese, ha annunciato la sottosegretaria al Mef, Maria Cecilia Guerra, parlando al Tg3. Per il 2022 sono stati stanziati 5,5 miliardi, “raddoppieremo questa cifra”, ma “non è il momento di decidere uno scostamento”, ha aggiunto.
Nel primo trimestre 2022 si è registrato nei servizi di tutela, “nonostante gli interventi straordinari del Governo”, un aumento del costo per l’energia elettrica per la famiglia tipo pari a +55% per la bolletta dell’elettricità e a +41,8% per quella del gas rispetto al trimestre precedente. Lo ha detto il Presidente di Arera, Stefano Besseghini, in audizione alla Commissione Parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori, sottolineando che questi incrementi risultano “ancora più significativi se valutati rispetto ai livelli del corrispondente trimestre dell’anno scorso”, infatti per l’energia elettrica, il prezzo di riferimento per il cliente tipo “è passato da 20,06 centesimi di euro per kWh” nel primo trimestre 2021 “a 46,03 centesimi di euro per kWh” nel primo trimestre 2022 e, per il gas naturale, “da 70,66 centesimi di euro per metro cubo a 137,32 centesimi di euro”. L’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente “auspica che siano rese strutturali talune delle misure previste dai recenti interventi legislativi, tra le quali, in particolare, la stabile destinazione del gettito derivante dalle aste per l’assegnazione delle quote di emissione di CO2 alla riduzione degli oneri generali di sistema, nonché di impiegare strutturalmente fondi del bilancio dello Stato per finanziare gli oneri generali non strettamente afferenti al sistema energetico”.
“Il caro energia è la vera mina sulla strada della ripresa italiana”. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ospite del Tg1, torna così a lanciare l’allarme ricordando che secondo le stime degli industriali “quest’anno l’industria pagherà una bolletta di 37 miliardi rispetto agli 8” degli anni passati. “Da qua si capisce la dimensione del fenomeno, noi abbiamo bisogno di interventi che non possono più essere interventi congiunturali, abbiamo bisogno di interventi strutturali”, ribadisce il leader degli industriali.
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Bonomi: ‘Il caro-energia è la vera mina su strada della ripresa’
Fare le riforme, imprese pronte a investire ed a creare lavoro
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09 febbraio 2022
20:29
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“Il caro energia è la vera mina sulla strada della ripresa italiana”.
Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ospite del Tg1, torna così a lanciare l’allarme ricordando che secondo le stime degli industriali “quest’anno l’industria pagherà una bolletta di 37 miliardi rispetto agli 8” degli anni passati.
“Da qua si capisce la dimensione del fenomeno, noi abbiamo bisogno di interventi che non possono più essere interventi congiunturali, abbiamo bisogno di interventi strutturali”, ribadisce il leader degli industriali.Tra gli interventi strutturali invocati da Confindustria, ha ricordato, “abbiamo la necessità che si aumenti la disponibilità di energia a favore dell’impresa italiana, che potrebbe avvenire sia con l’aumento della produzione di gas nazionale sia attraverso l’aumento anche di produzione di energia da fonti rinnovabili”.
Il leader degli industriali è anche tornato a sottolineare che “Il piano nazionale di ripresa e resilienza ci dà una grande occasione storica, quella di fare quelle riforme che questo Paese aspetta da tantissimo tempo e che non eravamo mai riusciti a fare”; E dice: “Se ci saranno le condizioni e verranno fatte queste riforme, allora l’impresa italiana potrà e dovrà investire, crescere, creare occupazione che è l’unica strada per rispondere a quella che sono le categorie che più hanno sofferto durante le crisi, i giovani, le donne. Il lavoro è una parte fondamentale della nostra Costituzione”. Il presidente di Confindustria quindi sottolinea: “Noi ne avvertiamo tutta la responsabilità come imprenditori italiani. Credo che però tutti noi dobbiamo scoprire una nuova stagione di doveri. Tutti noi dobbiamo scoprire una nuova stagione di doveri”.
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Auto: governo al lavoro per incentivi pluriennali
Ipotesi oltre 1 mld anno. Giorgetti chiede strumenti per indotto
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TORINO
09 febbraio 2022
21:37
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Un piano per l’Automotive che preveda da una parte incentivi pluriennali, dall’altra una serie di strumenti, come i contratti di sviluppo, che aiutino le aziende nella transizione verso l’elettrico con un focus particolare sull’indotto.
E’ questa l’ipotesi allo studio del governo, messa a punto sulla base di una doppia proposta del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti al tavolo convocato a Palazzo Chigi.
Alla riunione, presieduta dal sottosegretario Roberto Garofoli, hanno partecipato, oltre a giorgetti, i ministri dell’Economia, Daniele Franco, delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, e ai vertici del ministero della Transizione Ecologica.
Per gli incentivi si ragiona su una cifra superiore a un miliardo all’anno e l’idea è di finanziare per tre quarti le auto a bassa emissione e per un quarto quelle con emissioni fino a 135 grammi di C02 al chilometro. Per gli altri interventi si potrebbero utilizzare i vari fondi a disposizione, da quelli stanzianti con l’ultima manovra al Pnrr fino al Fondo per lo sviluppo e la coesione. La proposta di incentivi pluriennali va nella direzione sollecitata dalle associazioni della filiera.
Anche oggi l’Anfia, alla luce dei dati negativi sulla produzione a dicembre, ha sottolineato il ruolo positivo svolto dagli incentivi nel 2021 ma anche come i continui ‘stop & go’ dei vari provvedimenti di rifinanziamento siano “risultati controproducenti, creando un effetto attesa nella domanda”.
La riunione a Palazzo Chigi è stata una prima “ricognizione” per arrivare a “coordinare” gli interventi, con l’impegno a rivedersi entro una decina di giorni. Ogni ministero ha illustrato le problematiche legate alle trasformazioni in corso con l’obiettivo di individuare una “strategia nazionale” attraverso la quale coordinare non solo gli interventi, ma anche l’utilizzo dei fondi a disposizione. Toccherà quindi alla presidenza del Consiglio la sintesi tra le diverse anime del governo, quella più attenta ai risvolti ambientali che considera positivo lo stop ai motori a combustione entro il 2035 e quella che guarda con preoccupazione alle ricadute sociali e occupazionali.
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Borsa: a Tokyo apertura in rialzo (+0,82%)
Attesa dati inflazione Usa
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TOKYO
10 febbraio 2022
01:50
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La Borsa di Tokyo inizia gli scambi in positivo, seguendo il consolidamento degli indici azionari Usa, e in attesa dei dati sull’inflazione previsti quest’oggi.
L’indice di riferimento Nikkei avanza dello 0,82%, a quota 27.806,11, con un aumento di 226 punti.
Sul mercato dei cambi lo yen si svaluta sul dollaro a 115,60, e sull’euro poco sopra a 132.
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Borsa: Asia incerta guarda a Usa, male hi tech a Seul
Attesa per inflazione, piatti i futures sull’avvio dell’Europa
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10 febbraio 2022
08:23
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Mercati azionari asiatici senza una direzione precisa, con gli operatori che sembrano in attesa soprattutto del dato dell’inflazione statunitense di gennaio, che potrebbe influire sulle scelte anche a breve della Federal reserve.
La Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,4%, con Hong Kong piatta.
Sulla parità anche l’ultima parte della seduta del listino Shanghai, mentre Shenzhen cede lo 0,6%. In aumento finale dello 0,1% Seul, dove però l’indice Kosdaq che raggruppa i titoli tecnologici è scivolato dell’1,6% anche sui prolungati segnali di mancanza di chip.
La Borsa di Sidney, dove sono quotati diversi gruppi che possono anticipare l’andamento dei loro settori in Europa, ha chiuso in rialzo dello 0,2%. Piatti i futures sull’avvio dei mercati del Vecchio continente.
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Cambi: euro apre stabile a 1,142 dollari
Yen a 115,6
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10 febbraio 2022
08:25
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Apertura stabile per l’euro sui mercati valutari.
La moneta unica scambia a quota a 1,142 dollari.
In Asia lo yen passa di mano a 115,6.
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Petrolio: prezzo scende sotto i 90 dollari al barile
Brent in calo a 91,2 dollari
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10 febbraio 2022
08:27
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Prezzo del petrolio in calo sui mercati dove scende sotto la soglia dei 90 dollari.
Il Wti del Texas passa di mano a 89,4 dollari (-0,28%).
Perde terreno anche il Brent a quota 91,2 (-0,3%) .
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Oro: prezzo poco mosso a 1834 dollari
Variazione di +0,07%
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10 febbraio 2022
08:29
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Prezzo dell’oro poco mosso sui mercati.
Il metallo con consegna immediata segna quota 1834 dollari all’oncia con una variazione di +0,07%.
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Spread Btp/Bund apre in lieve rialzo a 155 punti
Rendimento decennale all’1,77%
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10 febbraio 2022
08:39
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Apertura in lieve rialzo per lo spread fra Btp e Bund che segna 155 punti contro i 154 della chiusura di ieri.
Il rendimento resta sotto l’1,8% ma sale leggermente all’1,77%.
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Credit Suisse: rosso 2021 a 1,5 mld, pesano accantonamenti
Nel solo quarto trimestre perdita di 2mld, 2022 difficile
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10 febbraio 2022
09:01
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Credit Suisse chiude il 2021 con una perdita netta di 1,5 miliardi di franchi (circa 1,4 miliardi di euro) a causa di una serie di accantonamenti nella banca d’investimento, pari a 4,3 miliardi di franchi.
Nel solo quarto trimestre la perdita netta ha raggiunto i 2 miliardi.
Il gruppo, che è stato colpito dagli scandali dell’hedge fund Archegos e Greensill e dove si è dimesso di recente l’ad Horta-Osorio per aver violato la quarantena Covid, vede inoltre un 2022 difficile a causa dei costi di ristrutturazione.
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Borsa: Milano apre in lieve rialzo, Ftse Mib +0,3%
In aumento anche l’indice Ftse All share
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MILANO
10 febbraio 2022
09:03
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Avvio di seduta leggermente positivo per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib sale dello 0,32%, lo stesso aumento segnato in partenza dall’indice Ftse All share.
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Borsa: Europa parte in generale crescita, Londra piatta
La più solida Francoforte (+0,7%), debole Amsterdam
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10 febbraio 2022
09:08
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Mercati azionari del Vecchio continente per la grande maggioranza in rialzo in avvio di seduta: Londra sale dello 0,1%, Parigi dello 0,3%, Madrid dello 0,4% e Francoforte dello 0,7%.
Unica negativa tra le maggiori Amsterdam, che scende dello 0,4%.
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Banca Ifis:in piano investe su digitale e vede 164 milioni utili
Guarda anche a partnership. Nel 2021 superati i target
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10 febbraio 2022
09:11
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Digitalizzazione, partnership strategiche, efficienza e sostenibilità i pilastri del nuovo piano triennale di Banca Ifis che prevede nel digitale 76 milioni di euro di investimenti.
Al 2024 l’istituto stima poi 164 milioni di euro di utile netto (161 milioni di euro di utile di pertinenza della capogruppo) e un Roe (Return On Equity) del 9%.
Nel triennio 2022-2024 è atteso quindi un utile netto cumulato di oltre 400 milioni di euro. I ricavi sono visti in crescita a 689 milioni di euro.
La banca punta a creare valore per gli azionisti con una distribuzione di dividendi di circa 200 milioni di euro cumulati nel periodo 2022-2024 corrispondente a un payout ratio attorno al 50%. Il Cet1 è atteso al 15,1% al 2024 e sarà prudenzialmente superiore al 14% in tutto l’arco del piano. Previste poi 200 nuove assunzioni di cui 150 giovani e un programma di formazione e di ‘reskilling’ per rafforzare e ampliare le competenze distintive dei dipendenti.
Intanto nel 2021 Banca Ifis supera i target e chiude con un utile netto in crescita del 46,2% a 100,6 milioni di euro. Per l’esercizio il cda propone all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,95 euro per azione, il doppio della cedola dell’esercizio 2020. Lo scorso anno è stato, inoltre, raggiunto il record storico in termini di ricavi (602,5 milioni euro), di recuperi di cassa dei portafogli Npl acquistati (345 milioni euro) e di acquisti di portafogli Npl (3,7 miliardi euro).
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Benzina: Qe, ancora rialzi, self a 1,831 euro al litro
Il servito a 1,954 euro
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10 febbraio 2022
09:18
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Continua la crescita dei prezzi di benzina e diesel.
Secondo l’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise , il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self cresce a 1,831 euro/litro (ieri 1,826), con i diversi marchi compresi tra 1,821 e 1,853 euro/litro (no logo 1,808).
Il prezzo medio praticato del diesel self va a 1,707 euro/litro (ieri 1,702) con le compagnie posizionate tra 1,701 e 1,716 euro/litro (no logo 1,692).
Quanto al servito, per la benzina, sottolinea il comunicato, il prezzo medio praticato sale a 1,964 euro/litro (ieri 1,958) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 1,899 e 2,054 euro/litro (no logo 1,856). La media del diesel servito aumenta a 1,844 euro/litro (ieri 1,838) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,780 e 1,918 euro/litro (no logo 1,739). Infine i prezzi praticati del Gpl vanno da 0,819 a 0,834 euro/litro (no logo 0,812). e il prezzo medio del metano auto si posiziona tra 1,790 e 1,840 (no logo 1,752), con il valore massimo in crescita.
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Borsa: Milano positiva (+0,6%), bene Nexi e Tim
Acquisti sulle banche, corre Ifis (+5%) dopo conti e piano
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10 febbraio 2022
09:22
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I primi scambi confermano l’avvio in leggero rialzo per le Borse europee, con Milano che accelera rispetto alla partenza e segna un aumento nell’indice Ftse Mib dello 0,6%.
Tra i titoli principali di Piazza Affari, spicca Tim che cresce fino al 3% a 0,42 euro, seguita da Nexi (+2,7%), Bper (+2,5%) e Banco Bpm in rialzo attorno ai due punti percentuali.
Debole Diasorin, in calo attorno al mezzo punto, mentre scivola Iveco che, dopo una partenza relativamente tranquilla, perde due punti percentuali.
Nel paniere a minore capitalizzazione spicca Banca Ifis, in crescita del 5% sui 20 euro dopo i conti e il nuovo piano, mentre Mps e Carige sono partite attorno alla parità rispettivamente a quota 0,96 e 0,77 euro.
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Banche: First, commissioni trainano conti, occupati in calo
Colombani, lavoratori decisivi ora redistribuire ricchezza
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10 febbraio 2022
09:32
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Le commissioni hanno trainato i risultati delle prime cinque banche italiane nel 2021 che hanno visto costi in calo e una riduzione ulteriore di sportelli e occupati.
E’ quanto emerge da un’analisi condotta dall’ufficio studi First Cis, sui conti di Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Mps, Bper che evidenzia un aumento dei proventi operativi del 4,2% rispetto ad un anno fa, “reso possibile proprio dalla straordinaria crescita delle commissioni nette (+10,1%”).
Scende, rileva lo studio, il rapporto costi/ricavi (cost/income), che passa dal 57,5% al 55,7%, con una riduzione di circa 8300 dipendenti e la chiusura di oltre 1600 sportelli (-11,6%). “Tutti gli indicatori di produttività del lavoro evidenziano incrementi rilevanti: il margine primario pro capite aumenta del 6%, mentre le commissioni nette per dipendente balzano del 13,8%” si legge.. Per il segretario generale del sindacato Riccardo Colombani “un aumento così forte della produttività rende necessario affrontare il tema della redistribuzione ai lavoratori: il loro contributo è stato decisivo nonostante le criticità indotte dalla forte contrazione delle reti degli sportelli. Un’ulteriore riduzione del cost/income rischierebbe di separare irrimediabilmente il lavoro dalla ricchezza da esso prodotta.
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Bce: in ripresa Npl banche europee con fine moratorie
Capitale solido banche. Da 2023 requisiti capitale aggiuntivi
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10 febbraio 2022
13:41
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La Vigilanza bancaria della Bce è “complessivamente soddisfatta” della tenuta del sistema bancario europeo durante la pandemia, tuttavia “l’impatto della pandemia non è ancora finito.
Le banche devono mantenere alta l’attenzione alle possibili conseguenze sui loro bilanci e, in particolare, rafforzare il controllo dei rischi e i meccanismi di governance”. Lo stock dei crediti deteriorati delle banche europee ha proseguito il calo nel 2021 a seguito dei piani di cessione e riduzione e la qualità del credito è rimasta “robusta anche grazie alle misure” anti crisi come le moratorie ma “ci sono segni di deterioramento” “in particolare sui quei settori dell’economia che hanno più beneficiato” dei provvedimenti” varati dai governi.
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E’ quanto scrive la vigilanza bancaria della Bce nella nota sugli esercizi Srep delle banche secondo cui “questi sviluppi andranno monitorati con cautela”.
Le banche europee hanno “una solida posizione di capitale e liquidità” e “nel complesso i requisiti di capitale e la guidance aumentano solo marginalmente, al 15,1% degli asset soppesati per i rischi, nel 2022” dal 14,9% dell’anno precedente. Bce sottolinea che non estenderà oltre dicembre 2022 la deroga ai requisiti patrimoniali aggiuntivi definiti dalla ‘Pillar 2 Guidance’, e da marzo 2022 torneranno in vigore anche le misure di vigilanza che permettono loro di escludere dai coefficienti di leva le esposizioni con le banche centrali.
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Legacoop-Prometeia, Pil +4% 2022, oltre +2% nel 2023
Ripresa rallenta. Inflazione 3,5% in 2022 ma giù a 1% 2023
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10 febbraio 2022
10:13
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Dopo il forte rimbalzo messo a segno nel 2021, l’economia italiana proseguirà su un sentiero di crescita pur con ritmi meno elevati: il pil è atteso in aumento vicino al 4% nel 2022 e oltre il 2% nel 2023.
E’ quanto emerge dal rapporto annuale 2021 sulle prospettive dell’economia , realizzato dall’Area Studi Legacoop e Prometeia mentre il presidente di Legacoop Mauro Lusetti lancia l’allarme per il caro bollette.
“Temiamo che quel che non è riuscita a fare la pandemia, finisca per accadere proprio ora che ci si attendeva un rilancio del Paese, che vediamo già ridimensionato negli scenari”. “Per questo dobbiamo ribadire con forza la nostra preoccupazione, e la richiesta di adeguate, rapide e incisive politiche per alleviare l’impatto del caro-energia”, dice Lusetti.
Sulle tendenze economiche, secondo il rapporto, incidono a breve termine, un’inflazione più elevata delle attese (a gennaio +4,8% su base annua, il tasso più elevato da 26 anni), trainata essenzialmente dai rincari dell’energia e delle materie prime, che aumenta le pressioni sulle banche centrali, spingendo le politiche monetarie a muoversi in anticipo rispetto alle attese di qualche mese fa, e alimenta il rischio che l’erosione del potere di acquisto delle famiglie rallenti la ripresa, anche se in prospettiva non sono da attendersi nuove fiammate, con un tasso di inflazione che dovrebbe collocarsi nell’intorno del 3.5% nel 2022, ma scendere decisamente verso l’1% nel 2023.
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Aste:200 scarpe disegnate da Virgil Abloh vendute per 25 mln
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NEW YORK
09 febbraio 2022
22:11
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Duecento paia di scarpe da basket Louis Vuitton-Nike disegnate da Virgil Abloh sono state vendute all’asta per 25 milioni di dollari.
Lo annuncia Sotheby’s con la France Presse.
Le scarpe sono state vendute in media a 100.000 dollari a paio.
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Borsa: Europa nervosa dopo Bce, debole Amsterdam
Piazza Affari tiene con Tim, spread sale a 158 punti
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10 febbraio 2022
10:18
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Qualche tensione sui mercati dopo i risultati dello ‘Srep’, il Processo di revisione e valutazione prudenziale, della Bce: le Borse hanno leggermente frenato e i titoli di Stato europei hanno aumentato i rendimenti.
Tra i listini azionari il più pesante è quello di Amsterdam, che scende dello 0,7%, con Londra e Parigi piatte, mentre Piazza Affari lima i rialzi e segna un aumento dello 0,3% dopo aver oscillato anche attorno alla parità.
In leggera crescita anche Francoforte e Madrid.
L’attesa degli operatori appare rivolta ai dati dell’inflazione degli Stati Uniti di gennaio che saranno diffusi nel primissimo pomeriggio, ma intanto lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha toccato i 158 punti base, con un rendimento del prodotto del Tesoro di qualche frazione sopra l’1,8%. In lieve rialzo sui 76 euro al Megawattora il gas naturale sui mercati europei.
In Piazza Affari proseguono gli acquisti su Tim (+3,3% a 0,43 euro), Nexi (+2,8%) e Fineco, che sale del 2,4%. Deboli Prysmian e Iveco in calo oltre il punto percentuale.
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Per Uffizi +43% visitatori nel 2021 con oltre 1,7 mln presenze
Introiti per 14,7 mln euro. Schmidt: ‘Numeri incoraggianti’
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FIRENZE
10 febbraio 2022
10:58
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Sono stati 1.721.637 i visitatori delle Gallerie degli Uffizi a Firenze nel 2021, con un aumento del 42,7% rispetto all’anno precedente, segnato dal lockdown.
La crescita, spiega una nota, riguarda sia la Galleria delle Statue e delle Pitture nell’edificio vasariano (969.695 visitatori, +47,1% a confronto dei 659.043 del 2020), sia il Giardino di Boboli (512.633, +46,9% a confronto del 2020), sia Palazzo Pitti (239.309, +20,7% rispetto al 2020).
Stabile la crescita del pubblico giovanile che visita il museo: gli under 25 nel 2021 sono stati 326.185, quasi 100mila in più dell’anno prima (+42,3%). In aumento anche gli introiti, dai 9.806.783 euro nel 2020 a 14.742.830 (+50,3%), con quelli da bigliettazione cresciuti del +58,9%, passando da 7.427.105 euro a 11.802.916. Scelta vincente anche la diversificazione delle fonti di reddito al di fuori della bigliettazione, come ad esempio la vendita di una serigrafia digitale del Tondo Doni certificata con la tecnologia Nft, che hanno contribuito per il 13% al bilancio del 2021. Lo scorso anno ha registrato anche il restauro di 78 opere, mentre sono stati 79 gli interventi di recupero e progettazione architettonica. Sono state 25 le mostre organizzate: 10 alle Gallerie e 15 ‘off-site’ (da Forlì a Nîmes a Hong Kong), ma soprattutto 10 trasferte che si inseriscono nell’iniziativa degli Uffizi Diffusi. Nel corso del 2021 il patrimonio artistico delle Gallerie si è arricchito grazie a 8 donazioni di opere e 15 acquisizioni. Per il direttore Eike Schmidt “questi numeri incoraggianti, eccezionali rispetto alla situazione generale, sono dovuti al lavoro incessante svolto anche nel periodo più nero delle chiusure: i restauri, sia quelli architettonici che delle opere, non si sono mai fermati, i nuovi allestimenti sono continuati e il personale delle Gallerie si è adoperato in ogni modo per raggiungere virtualmente il pubblico e fare entrare il museo nelle case”.
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Aste: acquistato con criptovaluta diamante nero da record
Sotheby’s, forse è venuto dallo spazio
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10 febbraio 2022
11:05
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E’ stato acquistato con una criptovaluta il diamante nero da record, forse venuto dallo spazio, battuto ieri all’asta da Sotheby’s per 3,16 milioni di sterline (3,75 milioni di euro): lo riporta la Bbc.
Nel dare l’annuncio ieri, la casa d’aste non aveva rivelato il nome dell’acquirente, ma a operazione conclusa l’imprenditore di criptovalute Richard Heart – fondatore della piattaforma di blockchain HEX – ha annunciato su Twitter di essere il nuovo proprietario del prezioso diamante denominato Enigma.
E Heart ha annunciato ai suoi oltre 180.000 follower che ribattezzerà il diamante con il nome di ‘HEX.com diamond’.
Enigma è il più grande diamante nero naturale del mondo.
Come ha spiegato Sotheby’s, a differenza dei diamanti classici che vengono estratti dalle viscere della terra, quelli neri si trovano maggiormente in superficie evocando “possibili origini extraterrestri”.
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Ue rivede a ribasso previsioni Pil Italia, +4,1% nel 2022
Come prepandemia entro fine 2022 in tutti gli Stati membri
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BRUXELLES
10 febbraio 2022
13:41
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L’ Ue nelle stime invernali rivede a ribasso il Pil italiano nel 2022 prevedendo un +4,1% quando, nel rapporto dello scorso novembre, configurava una crescita al 4,3%.
Per il 2023 l’Ue stima un Pil al +2,3%.
“Le previsioni di breve termine sono oscurate dalla prolungata interruzione di forniture e dal brusco aumento dei prezzi dell’energia. Si prevede che l’erosione del potere di acquisto e l’attenuazione della fiducia dei consumatori scalfiscano la crescita reale nel breve periodo. Ci si aspetta che l’attività economica riguadagni slancio nel secondo trimestre e continui ad espandersi nella seconda parte dell’anno”, scrive l’Ue. L’Ue nel complesso ha raggiunto il livello del Pil precedente alla pandemia nel terzo trimestre del 2021 e si prevede che tutti gli Stati membri abbiano superato questa pietra miliare entro la fine del 2022. Il rallentamento della crescita configurato in autunno è stato più acuto del previsto. Ma, si sottolinea, “incertezza e rischi” per la ripresa “restano alti, notevolmente aggravati dalle tensioni geopolitiche in Est Europa”.
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Antitrust: multa a Prenotazioni24 per biglietti traghetti
Sanzione da 900mila euro per pratiche commerciali scorrette
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10 febbraio 2022
11:23
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L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato per complessivi 900mila euro Prenotazioni24, agenzia web attiva nella promozione, nella comparazione e nella rivendita online di biglietti di trasporto marittimo passeggeri attraverso quattro siti internet aziendali (www.traghettilines.it, http://www.tirrenia-prenotazioni.it, http://www.traghetti-grecia.it, http://www.traghetti-sardegna.it).
Secondo l’Autorità Prenotazioni24 ha attuato diverse pratiche commerciali scorrette e condotte illecite relative alle modalità di presentazione della società e delle caratteristiche dei servizi offerti.
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La prima pratica scorretta, sottolinea l’Antitrust, è consistita nella conformazione grafica e contenutistica del sito internet http://www.tirrenia.prenotazioni.it, che si occupa della promozione e della rivendita di biglietti per conto di Tirrenia, tale da non rendere subito percepibile ai consumatori il fatto di essere riferibile e gestito esclusivamente da Prenotazioni24 e non dall’omonima compagnia di navigazione.
Con la seconda pratica scorretta è stato accertato che la società ha prospettato tardivamente al consumatore l’esistenza e l’importo di diritti di prenotazione.
L’Autorità ha inoltre accertato condotte illecite relative all’addebito al consumatore di un’ulteriore fee,durante il booking online, in caso di scelta di un determinato mezzo di pagamento. Infine è stata ritenuta scorretta la limitata accessibilità, sui quattro siti aziendali, delle condizioni generali di vendita praticate da Prenotazioni24. L’Antitrust segnala che, già nel corso dell’istruttoria, Prenotazioni24 ha attuato interventi idonei ad impedire la prosecuzione delle condotte scorrette, accertate dall’Autorità.
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Emma Marcegaglia entra nell’executive board di Business at Oecd
Pronti ad azioni concrete su disuguaglianze e per crescita equa
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10 febbraio 2022
11:37
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Emma Marcegaglia, presidente e A.d.
di Marcegaglia Holding, è entrata nell’Executive Board di Business at Oecd (BIAC), l’organo consultivo economico e industriale istituito presso l’Ocse.
“Sono onorata di essere stata chiamata a far parte di un consesso di così grande prestigio dopo la straordinaria esperienza alla presidenza del B20 – ha commentato la past president di Confindustria -, sono sempre più convinta che il mondo delle imprese sia pronto ad assumersi le proprie responsabilità e ad agire concretamente per ridurre le disuguaglianze e garantire un futuro di crescita più equa, sostenibile e inclusiva. Dobbiamo spingere in direzione di una maggiore cooperazione, sostenendo il libero mercato e un vero e proficuo partenariato pubblico-privato: allineando le strategie e rimuovendo gli ostacoli, possiamo produrre benefici stabili per l’intera comunità internazionale”.
L’Executive Board , che si è riunito ieri pomeriggio per la prima volta, – ricorda una nota – è composto da 14 figure di spicco del mondo economico e industriale internazionale, scelte dalle principali organizzazioni che aderiscono al Business at Oecd ed elette dalla sua Assemblea Generale. La sua funzione è quella di confrontarsi regolarmente su un’ampia gamma di questioni politiche e di governance economica globale per decidere priorità e indicazioni strategiche da fornire all’Ocse.
Il mandato dura due anni. All’organismo, importante partner ufficiale, non solo dell’Ocse, ma anche di altre istituzioni di livello mondiale, aderiscono le principali organizzazioni imprenditoriali e datoriali dei paesi membri dell’Ocse, tra cui Confindustria. Si tratta di una rete internazionale di oltre 2.800 esperti che rappresentano più di 7 milioni di imprese di tutti i settori e le dimensioni.
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Borsa: Milano tiene (+0,6%) con Europa in attesa prezzi Usa
Bene Tim e Nexi. Gas stabile, spread a 156 punti base
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10 febbraio 2022
12:21
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Dopo la corsa di ieri, Piazza Affari e i listini azionari europei si mantengono generalmente sopra la parità in attesa del dato dell’inflazione statunitense di gennaio, che potrà influire sulle prossime mosse della Federal reserve.
Guardando alla boa di metà giornata, Milano è di qualche frazione la migliore con un rialzo dello 0,6%, seguita da Madrid (+0,4%), con Francoforte e Londra che salgono dello 0,2%.
Piatta Parigi, in calo dello 0,5% Amsterdam, appesantita da qualche gruppo delle materie prime.
Il gas naturale sui mercati europei resta comunque piuttosto stabile attorno ai 74 euro al Megawattora, così come i listini dei titoli di Stato sui quali lo spread Btp-Bund è a 156 punti base e il rendimento del prodotto del Tesoro all’1,78%.
In questo quadro, in Piazza Affari spingono sempre Nexi (+3,4%) e Tim, in rialzo di tre punti percentuali attorno a quota 0,43.
Molto bene anche Unicredit (+2,8%), con Cnh e Leonardo che salgono oltre i due punti percentuali. Volatile Iveco che ha ridotto le perdite dell’avvio e ora si muove attorno alla parità, fiacca Prysmian che cede lo 0,8%.
Tra i titoli a bassa capitalizzazione, prosegue la corsa di Banca Ifis (+6% a 20,4 euro) dopo i conti e il nuovo piano.
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Stellantis: Polo Logistico nell’ex fabbrica Fiat di Rivalta
Chiusa nel 2002, qui sono nati modelli come Tipo, Uno e Alfa 166
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TORINO
10 febbraio 2022
12:30
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Nasce nella storica fabbrica Fiat di Rivalta, dove sono stati prodotti modelli come la 124 Spider, la 128, la Fiat Uno, l’Alfa Romeo 166 e la Lancia Delta, il nuovo Centro Logistico Stellantis.
Realizzato con un investimento di 150 milioni di euro nell’ambito del piano industriale per l’Italia di oltre 5 miliardi di euro, serve 5.000 destinazioni europee.
Nell’ex impianto chiuso nel 2002 dopo 30 anni di attività, lavorano oltre mille persone, di cui 379 donne (il 37%): la maggior parte proviene da siti del gruppo come quelli di None e Volvera, dove prima erano dislocate varie attività di logistica, 150 sono nuovi assunti e se il business continuerà a crescere l’organico potrebbe aumentare.
“Dare nuova vita a uno stabilimento simbolo di una grande eredità industriale e trasformarlo in un centro di distribuzione internazionale di ricambi all’avanguardia e innovativo è un motivo di grande orgoglio” commenta Pietro Gorlier, chief parts and services officer di Stellantis. Grande attenzione all’aspetto ecologico, con quasi 3.000 pannelli solari in grado di autoprodurre oltre 1,1 MW di energia elettrica pari a circa il 17% del fabbisogno dello stabilimento, e alla sicurezza.
Il Parts Distribution Center di Rivalta rientra in una rete globale di Stellantis che raggruppa più di settanta centri di distribuzione ricambi e circa 11 mila dipendenti. I mercati di riferimento sono 167 mentre le linee di ordini giornaliere sono 350 mila (arrivano a più di 400 mila con le spedizioni intra magazzini) per raggiungere più di 6000 destinazioni.
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Spread Btp-Bund: a 157 punti base a metà giornata
Rendimento del prodotto del Tesoro all’1,79%
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
10 febbraio 2022
13:09
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Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni vira la boa di metà giornata a 157 punti base, dopo un avvio a quota 155.
Il rendimento del prodotto del Tesoro è all’1,79%, dopo aver toccato in corso di seduta un massimo dell’1,82%.
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Balneari: Gentiloni, non si può ignorare regime competizione
‘Ma gare tengano conto di ricadute sociali e investimenti fatti’
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BRUXELLES
10 febbraio 2022
13:14
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“Essendo il turismo così importante per un Paese come l’Italia, è molto importante investire e farlo con capacità di sfruttare al massimo quelle che sono le concessioni balneari, quindi queste concessioni vanno riassegnate attraverso meccanismi di gara.
Non significa ignorare il lavoro fatto, gli investimenti fatti, le ricadute sociali della riassegnazione, ma contemporaneamente non si può ignorare il fatto che siamo in un regime di competizione e ci possono essere investitori che di questo patrimonio fanno un uso migliore”.
Lo sottolinea in un punto stampa il commissario Ue agli Affari Economici, Paolo Gentiloni.
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Abusivismo: Mims, nasce Banca dati nazionale, più controlli
Giovannini firma il decreto, si rafforza l’azione di contrasto
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10 febbraio 2022
13:42
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È stata istituita con decreto del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, la Banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio in cui saranno raccolte e rese disponibili le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge.
Lo annuncia il Mims specificando che lo schema di decreto è stato oggetto di una informativa alla Conferenza Unificata del 2 febbraio scorso.
“Con la banca dati avremo finalmente a disposizione uno strumento informativo che ci consentirà di mettere a sistema le informazioni sulle opere abusive nel Paese e rafforzare le azioni di contrasto contro un fenomeno illegale che ha arrecato gravi danni alla vivibilità delle città e all’ambiente”, afferma il ministro Enrico Giovannini. “L’iniziativa richiede un’azione congiunta di diversi ministeri e la collaborazione di Regioni e di enti locali. Abbiamo così avviato un percorso virtuoso per proteggere e tutelare meglio i territori”.
Nella prima fase la banca dati sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive oggetto delle segnalazioni effettuate dai Comuni. Le successive estensioni avverranno con la collaborazione dei ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, dell’Agenzia delle Entrate, delle Regioni e dei Comuni. Il sistema consentirà di agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni. E proprio per sostenere i Comuni negli interventi di demolizione delle opere abusive è istituito al ministero un fondo di 15 milioni di euro, rifinanziato con la legge di bilancio per il 2022.
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Mediaset: titolo rimbalza (+5%) con no Francia e idea cedola
Dopo minimi recenti, conti 2021 a fine aprile
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10 febbraio 2022
14:23
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Seduta di forte rimbalzo in Piazza Affari per Mediaset, ora Mfe: il titolo categoria B che rappresenta meglio i movimenti di Borsa sale del 5% a 1,2 euro dopo i minimi recenti a 1,09, mentre la categoria A (assegnata ai detentori del Biscione di lungo periodo) cresce del 10% a 0,83 dopo i livelli più bassi dei giorni scorsi a quota 0,72.
Secondo gli operatori, a premiare Mfe la conferma che il gruppo non ha presentato offerte in Francia per i ‘piccoli’ canali televisivi messi in vendita da Tf1 e M6, ma anche le attese sul dividendo da parte degli analisti finanziari.
La pubblicazione dei risultati annuali del Biscione, che guarda sempre a dossier internazionali, è comunque molto lontana, a fine aprile.
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Tlc: Basilicata prima regione a completare piano per la Bul
Ad oggi 75 Comuni completati da Open Fiber. Investiti 24 milioni
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POTENZA
10 febbraio 2022
14:36
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La Basilicata sarà la prima regione d’Italia a completare il piano per la Banda ultra larga (Bul) che doterà 103 Comuni lucani, compresi nelle cosiddette “aree a fallimento di mercato”, di una tecnologia di trasmissione dei dati integralmente in fibra, per un investimento di 24 milioni di euro.
Sono 60 mila le unità immobiliari in regione già raggiunte dall’infrastruttura digitale, a fronte delle 66 mila complessive previste nel progetto pubblico varato da Infratel (società in house del Mise) e coordinato dalla Regione Basilicata.
Al momento, sono 75 i comuni completati dal concessionario Open Fiber.
La società (60% Cassa Depositi e Presiti e 40% Macquarie) si occupa della copertura sul territorio nazionale delle reti in fibra ottica di ultima generazione e in Basilicata investe anche fondi interamente privati: 17 milioni sono stati infatti stanziati per la copertura in fibra ottica di Potenza e Matera.
Attualmente, tra il capoluogo lucano e la Città dei Sassi sono circa 45 mila le unità immobiliari raggiunte da una infrastruttura capace di restituire velocità di connessione fino a 10 Gigabit al secondo. L’investimento privato si va quindi a sommare a quanto già fatto nelle zone meno popolate, le “aree bianche” finora sprovviste di collegamenti a banda ultralarga, con la Basilicata sul podio nazionale in termini di reti di telecomunicazioni ad altissima capacità.
In prospettiva, grazie ai fondi rinvenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, ed al piano “Italia a 1 giga”, entro il 2026 saranno coperte con la fibra ottica altre 160mila unità immobiliari in regione, che andranno a coprire completamente il territorio con un ulteriore investimento di circa 90 milioni di euro. Il bando collegato al Pnrr è stato varato nelle scorse settimane e verrà assegnato tra la primavera e l’estate 2022. TECNOLOGIA
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Borsa: Europa riduce rialzo dopo inflazione Usa
Fari puntati su titoli Stato. Spread Btp-Bund sale a 159 punti
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10 febbraio 2022
14:44
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Le Borse europee limano i rialzi dopo i dati sull’inflazione Usa, in vista dell’avvio di Wall Street dove i future sono contrastati.
Fari puntati anche sull’andamento dei rendimenti dei titoli di Stato che si muovono in rialzo.
Piatto l’indice d’area Stoxx 600. Piatte Londra (+0,07%) e Milano (-0,01%), in rialzo Francoforte (+0,36%), Madrid (+0,56%), in calo Parigi (-0,1%). Lo spread tra Btp e Bund sale a 159 punti, con il rendimento del decennale italiano all’1,839%.
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Borsa:Europa gira in calo dopo inflazione Usa,rialzo rendimenti
Spread Btp e Bund a 160 punti, tasso all’1,85%
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10 febbraio 2022
15:03
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Le Borse europee girano in calo dopo il dato sull’inflazione Usa.
Tensione sui titoli di stato con l’aumento dei rendimenti.
A Wall Street in calo i future.
L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,35%. In calo Parigi (-0,49%) e Milano (-0,1%), piatte Francoforte (-0,02%) e Londra (+0,04%) mentre sale Madrid (+0,3%).
Sul fronte dei titoli di Stato lo spread tra Btp e Bund sale a 160 punti, con il rendimento del decennale italiano all’1,85%.
Tensione anche sul tasso dei titoli denennali dei Paesi ‘periferici’ con la Spagna all’1,12% e Grecia al 2,508%.
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Poste: Lasco, coworking in 200 sedi, e in uffici servizi P.a.
Con Pnrr, spazi per professionisti, studenti, imprese, startup
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10 febbraio 2022
15:06
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Nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, Poste Italiane punta anche ad una “valorizzazione” del suo patrimonio immobiliare “attraverso un progetto di coworking”.
Il condirettore generale, Giuseppe Lasco – riporta un comunicato dell’azienda – parlando al TgPoste ha spiegato: “Oltre 200 sedi di Poste Italiane potranno essere utilizzate da studenti, professionisti, imprese e startup.
Metteremo a disposizione del sistema Paese questi edifici, palazzi storici situati in zone centrali delle città, per offrire spazi moderni a prezzi accessibili anche in zone dove i grandi player di settore non vanno ad investire” con circa 7.000 uffici postali dei comuni più piccoli, nei quali saranno aperti sportelli unici per l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, e con una rete di oltre 200 aree di coworking su tutto il territorio nazionale.
E’ una delle “due direttrici” per l’azienda nel quadro del Pnrr “La prima riguarda la rete degli uffici postali: porteremo – spiega Lasco – alcuni servizi che al momento vengono erogati esclusivamente da uffici della P.a. all’interno dei nostri uffici postali, che saranno rinnovati e modernizzati per accogliere sportelli per la pubblica amministrazione”.
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Bollette: Uecoop, sviluppo a rischio per 1 impresa su 4
Caro energia sta squilibrando parametri economici
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10 febbraio 2022
15:16
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Per oltre 1 azienda su 4 (27%) il caro energia rischia di far saltate i piani di sviluppo del 2022 mettendo una seria ipoteca sulla crescita del Paese in termini di economia e lavoro.
E’ quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative.
Il caro energia “sta squilibrando tutti i parametri economici nei contratti per la fornitura di beni e servizi o per la gestione di attività sociali, assistenziali ed educative con la rete delle 80 mila cooperative italiane che a livello nazionale – sottolinea Uecoop – impiegano oltre un milione di persone dalla salute al sociale, dai servizi alla logistica, dal turismo all’alimentare, dalla scuola allo sport fino agli spettacoli. Con l’85% delle merci che viaggia su strada – evidenzia Uecoop – il caro prezzi minaccia anche le catene di approvvigionamento considerato che la benzina ha sfondato i 2 euro al litro con aumenti a due cifre per il pieno al distributore”.
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Rialzo dell’inflazione anche in Usa +7,5%, spread ai massimi da 9 mesi
I prezzi al consumo americani sono saliti sopra le attese degli analisti trascinati da alimentari, energia, auto usate. La Fed verso il rialzo dei tassi. Inflazione in rialzo anche in Europa al 3,5% nel 2022
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10 febbraio 2022
20:03
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Fiammata dell’inflazione anche negli Usa.
I prezzi al consumo negli Stati Uniti in gennaio sono saliti del 7,5%, ai massimi dal febbraio 1982 e oltre le previsioni del mercato.
L’aumento su base mensile è stato dello 0,6%, sopra le attese degli analisti. L’incide core dell’inflazione, quello al netto di energia e alimentari e il preferito della Fed, ha segnato un aumento del 6% accelerando rispetto al 5,5% di dicembre. I prezzi delle auto usate, schizzati del 40,5% rispetto a gennaio dello scorso anno, hanno contribuito al balzo dell’inflazione. Gli alimentari hanno segnato un aumento del 7%, spingendo al rialzo i prezzi dei ristoranti e dei fast-food, rincarati dell’8%. I prezzi dell’energia sono saliti dello 0,9% rispetto a dicembre e del 27% su base annua.Il dato dell’inflazione Usa trascina lo spread tra Btp e Bund che sale a 160 punti base, rispetto ai 155 punti dell’avvio di seduta. Il rendimento sale all’1,84%, portandosi ai livelli di metà maggio 2020.
Schizzano le chance di un aumento dei tassi da mezzo punto percentuale da parte della Fed in marzo. In seguito al balzo dell’inflazione, gli swap indicano una 1 chance su 2 che la Fed alzi il costo del denaro di 50 punti base. “La Fed ha offerto un sostegno straordinario durante la crisi. Data la forza della nostra ripresa e la recente velocità dei rialzi dei prezzi, è appropriato per la banca centrale ricalibrare il sostegno”. Lo afferma la Casa Bianca.
“Anche se il dato” sull’inflazione è alto, “si continua a prevedere un allentamento dei prezzi sostanziale entro la fine del 2022”: “continueremo a usare tutti gli strumenti a nostra disposizione per vincere la battaglia” dei prezzi. Lo afferma Joe Biden.
LE PREVISIONI EUROPEE – In Europa la Commissione ha rivisto al rialzo le attese sull’inflazione per gli alti prezzi dell’energia, ma anche per l’ampliamento delle pressioni inflazionistiche su altre categorie di beni a partire dall’autunno. Nel complesso, l’inflazione nell’area dell’euro, secondo le stime di Bruxelles, nel 2022 arriverà al 3,5% (il 3,9 nell’Ue) prima di scendere all’1,7% (1,9% nell’Ue) nel 2023. Per l’Italia l’inflazione dopo l’1,9% del 2021 è attesa sopra il livello dell’eurozona e al 3,8% nel 2022, per andare poi scendere all’1,6% nel 2023. In autunno l’inflazione nell’eurozona era stata stimata al 2,4% nel 2021, al 2,2% nel 2022 e all’1,4% per il 2023.
“L’inflazione ha alzato la testa negli ultimi mesi del 2021”, rispetto alle precedenti stime “ci si attende che i prezzi dell’energia restino alti per un lungo periodo e questo creerà problemi su alcune categorie di beni e servizi”. Lo sottolinea il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni presentando le stime economiche invernali. “L’incertezza resta a livelli preoccupanti”, spiega il commissario parlando comunque di “rischi bilanciati per l’economia”. “I fondamentali restano solidi, ci aspettiamo che l’economia Ue riprenderà slancio”, aggiunge. “Il contesto italiano è quello di un’economia che tende a riprendere i livelli di crescita pre-pandemia forse più velocemente di quanto immaginato tempo fa. Le previsioni di crescita positive sono collegate alla buona attuazione del Pnrr sul quale il governo italiano è pienamente impegnato. Noi in tutte le nostre previsioni abbiamo considerato l’influenza dei Pnrr nazionali sugli investimenti, come se andasse tutto nella direzione giusta”.
L’APPELLO DEI SINDACATI EUROPEI -Nelle previsioni economiche diffuse oggi la Commissione Ue “è chiara sul fatto che il forte aumento dei prezzi dell’energia e le strozzature sul lato dell’offerta sono responsabili dell’aumento dell’inflazione”. I salari “non figurano come un fattore aggravante”. Lo dichiara in una nota Liina Carr, segretaria della confederazione europea dei sindacati Etuc. “La Commissione afferma che il terzo trimestre del 2021 ha visto ‘il tasso di crescita più lento da quando è scoppiata la pandemia’ e che i salari sono scesi in termini reali “tenendo conto del forte aumento dei prezzi al consumo”, nota quindi: “E’ chiaro che i lavoratori dovranno essere compensati per le recenti perdite, nonché i salari sono stati molto indietro rispetto alla produttività per l’ultimo decennio”. Secondo il sindacato europeo “il fatto che l’economia europea sia tornata ai suoi livelli pre-pandemici così rapidamente” va chiaramente legato al Recovery e alle rapide risposte politiche, contrariamente all’austerità del 2008 “che ha solo prolungato la crisi”. “Forti investimenti pubblici sono fondamentali per stimolare la crescita”, segnala dunque l’Etuc e serve “una profonda revisione delle regole di bilancio, se l’attuale ripresa deve essere sostenuta per affrontare le grandi sfide che ci attendono”. E’ “assolutamente necessaria” una riforma delle regole economiche Ue, sottolinea quindi Carr, “per garantire che gli investimenti pubblici continuino nella misura necessaria a superare la pandemia, anche per far fronte alla ‘maggiore pressione’ sui servizi sanitari pubblici prevista dalle attuali previsioni”.
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Borsa:Europa aumenta calo con Wall Street e inflazione Usa
Piazza Affari cede lo 0,2%. Spread Btp-Bund a 161 punti
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10 febbraio 2022
15:44
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Le Borse europee aumentano il calo dopo l’avvio in terreno negativo di Wall Street e con l’inflazione Usa che galoppa.
Dopo la tregua della vigilia torna il nervosismo sui titoli di Stato con i rendimenti in rialzo.
Sui mercati pesano anche le notizie sulle tensioni tra Russia e Ucraina. Resta alta l’attenzione sul fronte delle materie prime mentre sono in calo il petrolio e il gas.
L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,6%. In flessione Parigi (-1%), Francoforte (-0,4%), Madrid e Londra (-0,1%) e Milano (-0,2%). I listini sono appesantiti dal comparto dei tecnologici (-1,9%), le auto (-1,4%), l’energia (-1%) e le utility (-0,5%).
Tengono le banche (+0,1%) e le Tlc (+0,3%).
A Piazza Affari scivola Nexi (-5,3%), dopo i conti. Male anche Erg (-2,9%), Moncler (-2,5%), Ferrari (-2,4%) e Alerion (-2%). Si mettono in mostra Banca Ifis (+6,3%), dopo il nuovo piano, Cnh (+3,1%) e Tim (+3,1%). Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 161 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,876%.
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Vodafone dice No a Iliad. Il gruppo francese: ‘In Italia avanti da soli’
Secondo Vodafone la proposta ‘Non è nel migliore interesse dei soci’
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10 febbraio 2022
18:11
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Vodafone ha rifiutato la manifestazione preliminare di interesse per il 100% di Vodafone Italia arrivata da Iliad e Apax Partners perché “non è nel migliore interesse dei soci”.
Respingendo l’offerta il consiglio e la direzione di Vodafone sottolineano di rimanere “concentrati sulla fornitura di valore per gli azionisti attraverso una combinazione della sua strategia di crescita organica a medio termine e dell’ottimizzazione continua del portafoglio” anche se “continuano a perseguire pragmaticamente diverse opportunità di consolidamento che accrescano il valore per fornire strutture di mercato sostenibili nei suoi principali mercati europei, inclusa l’Italia” si legge in una nota del gruppo di tlc.
Iliad “prende atto del rifiuto da parte di Vodafone della sua offerta da 11,25 miliardi di euro per Vodafone Italia” e precisa che iliad Italia “perseguirà la sua strategia stand-alone”.
Il gruppo francese difende la sua offerta: “aveva i meriti di riflettere un premio molto elevato per Vodafone Italia; essere un’offerta in contanti al 100%; beneficiare a pieno del forte sostegno finanziario di una delle prime 3 banche europee e di un partner finanziario; rispondere alla volontà del management di Vodafone di consolidamento in Italia; essere nel migliore interesse degli azionisti di Vodafone”.
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Banca Finnat: utile 2021 sale a 6,1 milioni
Aumento commissioni. Meno rettifiche di valore
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10 febbraio 2022
15:50
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Banca Finnat chiude il 2021 con un aumento dell’utile netto a 6,1 milioni di euro contro i 5,1 milioni del 2020.
Il Margine d’Intermediazione, sottolinea il gruppo, si è attestato ad 67,5 milioni rispetto ad 68,2 milioni (-1%) grazie all’ incremento delle Commissioni Nette dell’11% (da 49,4 milioni a 54,9 milioni).
a fronte, tuttavia, della diminuzione dei Dividendi e proventi simili per 1,07 milioni e di minori Utili da cessione di Attività finanziarie per 1,27 milioni. Le Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie si riducono 1,1 milioni rispetto ad 5,2 milioni a fine dicembre. “La variazione è attribuibile principalmente a minori rettifiche analitiche su posizioni deteriorate effettuate dalla Banca pur mantenendo invariato il tasso di copertura dei crediti non performing” sottolinea il comunicato sui conti.
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Landini, oggi si può ricostruire sindacato unitario
Fondato su autonomia, democrazia, partecipazione, rappresentanza
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10 febbraio 2022
16:12
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“Dobbiamo ragionare sull’unità sindacale con un profilo diverso.
La scissione dei sindacati negli anni ’50 avvenne sulla base dell’appartenenza politica in un mondo diviso in blocchi.
Quella condizione oggi non c’è più.
E le ragioni che portarono a quella rottura non possono più essere considerate come motivo ostativo alla ricostruzione di un soggetto sindacale unitario, democratico, plurale”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini. Un soggetto, aggiunge, “che può nascere dal basso e può realizzarsi mettendo in pratica un’idea di sindacato fondato sull’autonomia, sulla democrazia, sulla partecipazione, sulla rappresentanza”.
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Usa: inflazione galoppa, prezzi al consumo +7,5% in gennaio
Ai massimi dal 1982 e sopra le attese degli analisti
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NEW YORK
10 febbraio 2022
16:15
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I prezzi al consumo negli Stati Uniti in gennaio sono saliti del 7,5%, ai massimi dal febbraio 1982 e oltre le previsioni del mercato.
L’aumento su base mensile è stato dello 0,6%, sopra le attese degli analisti.
L’incide core dell’inflazione, quello al netto di energia e alimentari e il preferito della Fed, ha segnato un aumento del 6% accelerando rispetto al 5,5% di dicembre. I prezzi delle auto usate, schizzati del 40,5% rispetto a gennaio dello scorso anno, hanno contribuito al balzo dell’inflazione. Gli alimentari hanno segnato un aumento del 7%, spingendo al rialzo i prezzi dei ristoranti e dei fast-food, rincarati dell’8%. I prezzi dell’energia sono saliti dello 0,9% rispetto a dicembre e del 27% su base annua.
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I prezzi al consumo negli Stati Uniti in gennaio sono saliti del 7,5%, ai massimi dal febbraio 1982 e oltre le previsioni del mercato.
L’aumento su base mensile è stato dello 0,6%, sopra le attese degli analisti.
L’incide core dell’inflazione, quello al netto di energia e alimentari e il preferito della Fed, ha segnato un aumento del 6% accelerando rispetto al 5,5% di dicembre. I prezzi delle auto usate, schizzati del 40,5% rispetto a gennaio dello scorso anno, hanno contribuito al balzo dell’inflazione. Gli alimentari hanno segnato un aumento del 7%, spingendo al rialzo i prezzi dei ristoranti e dei fast-food, rincarati dell’8%. I prezzi dell’energia sono saliti dello 0,9% rispetto a dicembre e del 27% su base annua.
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Fed: 50% chance alzi tassi di mezzo punto a marzo
Lo segnalano gli swap dopo il balzo dell’inflazione
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NEW YORK
10 febbraio 2022
16:17
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Schizzano le chance di un aumento dei tassi da mezzo punto percentuale da parte della Fed in marzo.
In seguito al balzo dell’inflazione, gli swap indicano una 1 chance su 2 che la Fed alzi il costo del denaro di 50 punti base.
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Borsa: Europa nervosa con rendimenti, Milano +0,2%
L’euro in rialzo sul dollaro. Spread Btp-Bund a 160 punti base
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
10 febbraio 2022
16:22
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Le Borse europee si mostrano nervose con Wall Street in calo e l’inflazione negli Stati Uniti che galoppa.
Prosegue la tensioni sui titoli di Stato con il rialzo dei rendimenti.
Sotto i fari anche l’andamento dei prezzi delle materie prime, con il petrolio che rialza la testa mentre il gas prosegue in calo. Resta alta l’attenzione sulle frizioni tra Russia e Ucraina. Sul fronte valutario l’euro sul dollaro prosegue in rialzo a 1,1438 a Londra.
L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,1%. In flessione Parigi (-0,4%), tornano in terreno positivo Londra (+0,3%), Francoforte e Madrid (+0,2%), Milano (+0,2%). I listini sono appesantiti dalle auto (-0,5%), dai tecnologici (-1%), energia e utility (-0,2%). Tengono le banche (+0,2%).
Sul fronte delle materie prime il prezzo del petrolio è in rialzo con il Wti che sale a 90,76 dollari al barile (+1,2%) e il brent a 92,46 dollari (+1%). In flessione il gas. Ad Amsterdam le quotazioni scendono dell’1,3% a 73,45 euro al Mwh.
A Londra il prezzo scende dell’1,2% a 177,31 penny per Mmbtu.
A Piazza Affari scivola Nexi (-4,5%). Male anche Ferrari (-2,2%) e Moncler (-2,1%). Vendite anche su Enel e Alerion (-0,7%) e Snam (-0,5%). Corre Banca Ifis (+6,9%), dopo il nuovo piano industriale, Cnh (+3,7%) e Tim (+2,9%). Tra le banche si mettono in mostra Unicredit (+2,8%) e Intesa (+1,5%). Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 160 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,86%. Salgono anche i rendimenti dei decennali degli altri Paesi ‘periferici’ con la Spagna all’1,14% e la Grecia al 2,51%.
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Pagamenti digitali: EY, entro 2025 saranno il 50% del totale
In forte crescita il contactless (+66%) e il mobile (+108%)
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
10 febbraio 2022
16:25
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Entro 3 anni il 50% dei pagamenti effettuati in Italia avverranno senza l’uso del contante.
E’ quanto emerge dai risultati della ricerca sullo stato dell’arte dei digital payments presentati da Ey durante il webinar “Payments (r)evolution: il futuro dell’ecosistema dei pagamenti”.
L’Osservatorio stima che il mercato italiano dei pagamenti digitali potrebbe aver raggiunto i 311 miliardi a fine 2021, con una crescita media a partire dal 2015 pari all’8%. In particolare stanno crescendo notevolmente i pagamenti contactless, aumentati del 66% nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, così come i pagamenti Mobile, cresciuti del 108% dal primo semestre 2020 allo stesso periodo 2021.
La ricerca di EY sottolinea come più della metà degli intervistati indica tra i principali trend innovativi il Buy Now Pay Later (+292% tra il 2018 e il 2020), seguiti dai prodotti basati su blockchain e le Super App di pagamento, cioè singole applicazioni che racchiudono al loro interno un’ampia offerta di funzionalità legate all’esperienza di pagamento.
Tra le principali criticità legate al business dei pagamenti, invece, si evidenziano la corretta rilevazione di frodi di pagamento e riciclaggio, rispettivamente indicate dal 36% e dal 25% degli intervistati, ma soprattutto i rischi maggiormente percepiti dai player sono la compliance normativa (60%) e l’alta competizione (59%).
Diverso, invece, il discorso che riguarda le criptovalute. Il 60% degli intervistati non ritiene che si assisterà a un’accettazione diffusa dei pagamenti in cripto-valute entro il 2025 a causa della scarsa cultura di consumatori e commercianti sul tema, che si somma all’assenza di una regolamentazione comunitaria, trasparente e ben definita.
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Al via produzione Mole Urbana, svelata fabbrica pilota
Settanta assunti entro il 2023. Up investirà 3 milioni
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TORINO
10 febbraio 2022
16:53
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E’ già partita la produzione di Mole Urbana, il quadriciclo elettrico del designer Umberto Palermo.
Lo stabilimento pilota è una fabbrica ex Stola, poi Blutec, di Rivoli (Torino), in attesa della chiusura della trattativa con il Mise per l’acquisto del ramo d’azienda storico.
“Il dialogo con i commissari Blutec va avanti, auspichiamo che si chiuda entro metà marzo. Subito dopo annunceremo in una conferenza stampa i dettagli del piano industriale. Se l’esito del negoziato con il Mise non sarà positivo andremo avanti comunque”, spiega Palermo.
I dipendenti oggi sono 15, ma si potrebbe arrivare fino a 70 nel 2023 e anche oltre se l’andamento delle vendite sarà positivo. Responsabile dello sviluppo del prodotto e del processo è Massimo Mancin, che ha maturato esperienze in Indesit e in Fiat, alla Snia e alla Sevel di Napoli. Per l’omologazione della gamma del quadriciclo è stata scelta la società tedesca Dekra.
Entro giugno dalla fabbrica pilota usciranno i primi 50 esemplari per i test, i collaudi e l’omologazione, mentre il taglio del nastro della della produzione per la vendita è la fine del 2022, crisi dei microchip permettendo. L’obiettivo di Palermo, che per Mole Urbana ha già investito un milione e ne prevede nel piano industriale altri 3, è arrivare a 5.000 unità nel terzo anno di produzione, numero che potrebbe raddoppiare se andranno in porto trattative in corso per il delivery. Un progetto parallelo a Mole Urbana è quello dell’allestimento di veicoli commerciali sulla base di un brevetto ideato da Palermo.
I componenti di Mole Urbana provengono dalla componentistica marchigiana.
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Borsa: Milano chiude in positivo (+0,23%)
Indice Ftse Mib a 27.190 punti
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MILANO
10 febbraio 2022
17:42
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La Borsa di Milano chiude in positivo.
L’indice Ftse Mib guadagna lo 0,23% a 27.190 punti.
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Usa:appropriato per la Fed ricalibrare sostegno all’economia
Lo afferma la Casa Bianca
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NEW YORK
10 febbraio 2022
17:44
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“La Fed ha offerto un sostegno straordinario durante la crisi.
Data la forza della nostra ripresa e la recente velocità dei rialzi dei prezzi, è appropriato per la banca centrale ricalibrare il sostegno”.
Lo afferma la Casa Bianca.
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Borsa: Europa chiude contrastata,con inflazione Usa occhi su Fed
Parigi (-0,41%), Francoforte (+0,05%), Londra (+0,38)
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10 febbraio 2022
18:04
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Le Borse europee chiudono in ordine sparso, dopo il dato sull’inflazione Usa e le preoccupazioni per una azione più aggressiva della Fed in tema di politica monetaria.
I mercati azionari e i titoli di Stato hanno mostrato nervosismo con il balzo dei rendimenti in Europa e il Treasury a 10 anni che ha toccato il 2% per la prima volta dal 2019.
Sotto i riflettori anche i rincari dell’energia che minaccia la ripresa economica mentre si inaspriscono le tensioni tra Russia e Ucraina. Sul fronte valutario l’euro sul dollaro si rafforza a 1,1487 a Londra.
L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,21%. In flessione Parigi (-0,41%), piatta Francoforte (+0,05%), in positivo Londra (+0,38) e Madrid (+0,45%).
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Superbonus:Ruffini, frodi per 4,4 mld da crediti inesistenti
A dicembre 2021 oltre 38,4 mld cessioni crediti
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10 febbraio 2022
18:10
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“Fino ad oggi, l’attività di analisi e controllo condotta ha consentito di individuare, all’Agenzia delle entrate e alla Guardia di finanza, un ammontare complessivo di crediti d’imposta inesistenti di cui agli articoli 119 e seguenti del Decreto Rilancio di 4,4 miliardi di euro”.
Lo afferma il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, in audizione al Senato sul dl Sostegni Ter.
Al 31 dicembre 2021, “le prime cessioni e gli sconti in fattura comunicati all’Agenzia delle entrate attraverso l’apposita piattaforma sono stati: quasi 4,8 milioni; per un controvalore complessivo di oltre 38,4 miliardi di euro”.
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Spread Btp-Bund chiude a 160 punti, rendimento all’1,887%
Il decennale Spagna sale all’1,167% e Grecia al 2,526%
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10 febbraio 2022
18:11
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Tensione in Europa sui titolo di Stato dopo il dato dell’inflazione Usa e l’impennata dei rendimenti dei Treasury a 10 anni.
Lo spread tra Btp e Bund conclude la seduta in rialzo a 160 punti, rispetto ai 155 punti dell’avvio di seduta ed i 154 punti della vigilia.
Il rendimento del decennale italiano è salito all’1,887%, rispetto all’1,748 di ieri e dell’1,77 dell’inizio di giornata e dopo aver toccato il massimo di giornata all’1,919%. Nervosismo anche sui titoli di Stato degli altri Paesi ‘periferici’ con il tasso del decennale della Spagna all’1,167% e quello della Grecia al 2,526%.
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Spread Btp-Bund chiude a 160 punti, rendimento all’1,887%
Il decennale Spagna sale all’1,167% e Grecia al 2,526%
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10 febbraio 2022
18:11
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Tensione in Europa sui titolo di Stato dopo il dato dell’inflazione Usa e l’impennata dei rendimenti dei Treasury a 10 anni.
Lo spread tra Btp e Bund conclude la seduta in rialzo a 160 punti, rispetto ai 155 punti dell’avvio di seduta ed i 154 punti della vigilia.
Il rendimento del decennale italiano è salito all’1,887%, rispetto all’1,748 di ieri e dell’1,77 dell’inizio di giornata e dopo aver toccato il massimo di giornata all’1,919%. Nervosismo anche sui titoli di Stato degli altri Paesi ‘periferici’ con il tasso del decennale della Spagna all’1,167% e quello della Grecia al 2,526%.
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Borsa: Milano regge con Europa all’urto dell’inflazione Usa
In positivo energia e banche. Spread Btp-Bund a 160 punti
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10 febbraio 2022
18:33
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La Borsa di Milano (+0,23%) regge con gli altri listini europei all’urto dell’inflazione Usa.
Dopo un pomeriggio di nervosismo i mercati hanno concluso la seduta senza particolari danni, nonostante la tensione sui titoli di Stato che ha portato ad un netto aumento dei rendimenti.
A fine giornata lo spread tra Btp e Bund ha chiuso in rialzo a 160 punti, con il tasso del decennale italiano balzato all’1,887%, portandosi ai livelli di metà maggio del 2020.
Piazza Affari è stata sostenuta dalle banche con Unicredit (+3,2%), Intesa (+2,3%), Mps (+1%). Bene anche l’energia, con l’andamento del prezzo del petrolio. In luce Saipem (+2,7%), alle prese con le stime di rosso nei conti. Bene anche Tenaris (+1%) e Eni (+0,3%). Nel listino principale sugli scudi Cnh (+4,3%) e Tim (+1,3%).
In ordine sparso le utility con le ipotesi di intervento per contenere il rincaro dell’energia. In calo Enel (-0,7%), Erg (-2%), Alerion (-1,1%), mentre chiudono in rialzo A2a e Iren (+0,3%), Hera (+0,7%). Seduta in calo per Nexi (-5%), dopo i conti del 2021. Performance negativa anche per Ferrari (-2,4%), Moncler (-1,7%) e Amplifon (-1%).
Fuori dal listino principale balzo di Banca Ifis (+6,88%), dopo il nuovo piano industriale che prevede 164 milioni di euro di utile netto al 2024.
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Fed: Bullard apre a rialzo tassi mezzo punto, primo da 2000
+100 punti i tassi entro il primo luglio
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NEW YORK
10 febbraio 2022
20:30
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Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, apre al primo aumento dei tassi da mezzo punto dal 2000 per far fronte alla volata dell’inflazione.
In un’intervista all’agenzia Bloomberg, Bullard si dice favorevole a un aumento del costo del denaro da 50 punti base, così da far salire i tassi di 100 punti entro l’1 luglio.
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Petrolio: chiude in rialzo a New York a 89,88 dollari
Quotazioni salgono dello 0,3%
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NEW YORK
10 febbraio 2022
20:40
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Il petrolio chiude in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,3% a 89,88 dollari al barile.
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Cambi: euro in calo in avvio, scende a 1,1376 dollari
Moneta unica scambiata a 132 yen
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11 febbraio 2022
08:05
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L’euro è in deciso calo rispetto al dollaro in avvio di giornata.
Dopo la chiusura di ieri a 1,1430 dollari, la moneta unica è scesa sotto quota 1,14 portandosi a 1,1376 dollari (-0,5%).
Segno più invece nello scambio con lo yen: l’euro è a 132 contro la moneta nipponica, in rialzo dello 0,47%.
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Petrolio: prezzi ancora giù, Wti a 89,25 dollari
Brent in ribasso ma ancora sopra la soglia dei 90 dollari
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11 febbraio 2022
08:05
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Scendono ancora questa mattina i prezzi del petrolio.
Il Wti americano con consegna a marzo arretra dello 0,7% scendendo a 89,25 dollari al barile, mentre il Brent segna un ribasso dello 0,9% a 90,58 dollari.
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Borsa:Asia chiude in calo con inflazione Usa e rendimenti
Chiusa Tokyo per festività, in flessione la Cina
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11 febbraio 2022
08:15
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Le Borse asiatiche chiudono in calo, orfane di Tokyo chiusa per festività, in scia con Wall Street.
Sui mercati pesa il dato sull’inflazione Usa e le tensioni sui titoli di Stato con l’aumento dei rendimenti.
Si guarda anche all’andamento dei prezzi delle materie prime, in particolare petrolio e gas, mentre proseguono le frizioni tra Russia e Ucraina.
Chiusura in calo per la Cina. A contrattazioni ancora in corso sono in negativo Hong Kong (-0,58%), Shanghai (-0,61%), Shenzhen (-1,7%), Seul (-0,87%) e Mumbai (-1,5%).
Giornata scarna di indicatori macroeconomici. Dopo il Pil e la produzione industriale del Regno Unito e l’inflazione della Germania, in arrivo dagli Stati Uniti l’indice di fiducia dei consumatori.
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Spread Btp-Bund apre in rialzo a 162 punti, rendimento 1,9%
Tasso decennale Spagna all’1,168% e Grecia al 2,529%
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11 febbraio 2022
08:30
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Avvio di seduta in tensione per i titoli di Stato dopo l’inflazione Usa.
Lo spread tra Btp e Bund apre in rialzo a 162 punti, rispetto ai 160 punti della chiusura di ieri.
Il rendimento del decennale italiano sale all’1,9%, rispetto all’1,887% della vigilia.
In rialzo anche i rendimenti dei decennali degli altri Paesi ‘limitrofi’ con la Spagna all’1,168% e la Grecia al 2,529%.
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Borsa: Milano apre in netto calo (-1,25%)
Il primo indice Ftse Mib a 26.850 punti
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MILANO
11 febbraio 2022
09:06
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La Borsa di Milano apre in netto calo, dopo l’inflazione Usa e le tensioni sui titoli di Stato.
Il primo indice Ftse Mib cede l’1,25% a 26.850 punti.
Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,903%
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Borsa: Milano prosegue in netto calo con banche e utility
In flessione anche l’energia. Lo spread Btp-Bund a 164 punti
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11 febbraio 2022
09:44
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La Borsa di Milano (-1,3%) prosegue in netto calo, in linea con gli altri listini europei dopo l’inflazione Usa e le tensioni sui titoli di Stato.
A Piazza Affari pesano le banche e le utility.
Lo spread tra Btp e Bund sale a 164 punti, con il rendimento del decennale italiano che scende all’1,895%, dopo un avvio di seduta all’1,9%.
Non riesce a far prezzo Banco Bpm dopo le indiscrezioni su una possibile Opa di Unicredit (-1%). In territorio negativo Mediolanum (-2,9%) e Banca Generali (-2,5%). Andamento negativo per Intesa (-1,7%), Bper (-0,9%) e Mps (-0,9%).
In flessione le utility con A2a (-1,7%), Italgas (-1,8%), Hera (-1,4%), Enel (-1,5%). Male anche l’energia dove si registrano vendite su Saipem (-1,2%), alle prese con le stime di rosso sui conti del 2021, Tenaris (-1,1%) e Eni (-0,8%).
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Unicredit guarda a Bpm, Banco non fa prezzo in Borsa
Secondo indiscrezioni nel week end possibile proposta Orcel
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11 febbraio 2022
10:08
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Banco Bpm non è ancora entrata in contrattazione a Piazza Affari dove il titolo resta in preapertura, con un rialzo teorico del 7,6%, dopo le indiscrezioni si stampa relative a una possibile Opa di Unicredit.
Secondo il Messaggero dietro il balzo dell’8% di Bpm in Borsa, mercoledì scorso, non ci sarebbero solo i buoni numeri del bilancio ma anche il fatto che, fallita l’acquisizione di Mps, “l’istituto di Orcel sia tornato in manovra” su Piazza Meda.
Al punto che “ai piani alti della finanza” ma anche “in ambienti del governo” c’è chi “non esclude che a cavallo del week end Unicredit possa farsi avanti con una proposta” e “c’è chi parla addirittura di Opa”.
A Piazza Affari Unicredit cede l’1% a 15,69 euro in attesa che, eventualmente anche su richiesta della Consob, il gruppo guidato da Orcel chiarisca le sue intenzioni. Banco Bpm è da tempo indicata dagli analisti come la preda ideale per Unicredit, in grado di far crescere il gruppo di Orcel specialmente al Nord e assicurargli dimensioni analoghe a quelle di Intesa Sanpaolo.
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Unipol, utili a 796 milioni, cedola 0,3 euro. Batte il piano
Anche UnipolSai supera gli obiettivi del piano triennale
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11 febbraio 2022
10:09
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Il gruppo Unipol batte i target del piano triennale ‘Mission evolve’, generando utili, staccando dividendi e mantenendo un livello di solidità patrimoniale superiore a quelli promessi al mercato.
Al risultato hanno contribuito i conti del 2021 appena approvati, che hanno visto il gruppo guidato da Carlo Cimbri realizzare un utile di 796 milioni di euro (seppure in flessione rispetto agli 864 milioni di un 2020 straordinario per effetto del crollo dei sinistri legato al lockdown), proporre una cedola di 0,3 euro (+7,1%), raccogliere 13,3 miliardi di premi (+9,2%) e mantenere un indice solvency ratio al 216%.
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Nel triennio il gruppo ha realizzato utili consolidati cumulati per 2.326 milioni, staccato dividendi per 617 milioni e raggiunto un solvency ratio del 216%. Le previsioni erano di 2 miliardi di utili, 600 milioni di dividendi e di un solvency ratio compreso tra il 140 e il 160%, a fronte di una banda di oscillazione effettiva, negli ultimi tre anni, del 153%-216%.
Stesso discorso per la controllata UnipolSai che nel triennio ha generato utili per 2.231 milioni, contro i 2 miliardi messi a piano, erogato dividendi per 1.528 milioni, a fronte degli 1,3 miliardi attesi, e mantenuto un solvency ratio tra il 200 e il 290%, contro un range del 170-200%. Il 2021 ha generato 723 milioni di utili, in calo dagli 853 milioni del 2020, con un dividendo stabile a 0,19 euro ad azione, una raccolta salita del 9,2% a a 13,3 miliardi, e un indice solvency ratio salito dal 281% al 286%.
Nel danni la raccolta è cresciuta dello 0,8% a 7,9 miliardi mentre nel vita del 24,4% a 5,4 miliardi, grazie alla spinta del canale bancassicurativo dove la controllata Arca Vita un +112,6% a 2,42 miliardi, beneficiando dell’ampliamento della rete di Bper Banca a seguito dell’acquisizione degli sportelli di Ubi.
La tenuta della raccolta nel danni è stata resa possibile dai “buoni risultati” dal comparto non auto, che hanno assorbito il calo del 3,7% a 3,84 miliardi dell’auto, penalizzata “dalla discesa del premio medio” in un mercato “molto concorrenziale”.
L’utile ante imposte danni è sceso da 1,1 miliardi a 821 milioni, mentre nel vita è triplicato, da 71 a 213 milioni.
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Borsa:Europa rallenta ancora, timori stretta banche centrali
Pesano le utility e l’energia. L’euro in calo sul dollaro
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11 febbraio 2022
10:13
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Le Borse europee rallentano ancora mentre si accentuano i timori per una stretta delle banche centrali sulla politica monetaria.
Dopo il dato dell’inflazione Usa si teme che nella Fed possa prevalere la linea dei falchi sul tema del rialzo dei tassi.
Pesano anche le previsioni di un rallentamento della crescita economica a causa dei rincari dell’energia e delle materie prime. Sul fronte valutario l’euro sul dollaro scende a 1,1396 a Londra.
L’indice d’area stoxx 600 cede l’1,1%. In flessione Parigi (-1,1%), Madrid (-1,2%), Francoforte (-0,9%) e Londra (-0,8%). I listini sono appesantiti dalle utility (-1,4%), con il prezzo del gas in calo mentre i Governi predispongono misure per il frenare i rincari dell’energia. Ad Amsterdam le quotazioni scendono del 2,1% a 72,78 euro al Mwh. A Londra il prezzo scende dell’1,2% a 175,96 penny per Mmbtu.
In rosso anche le auto (-0,5%) e le banche (-0,9%). Seduta in rosso per l’energia con il prezzo del petrolio in rialzo. Il Wti sale a 90,71 dollari al barile (+0,2%) e il Brent a 91,45 dollari (+0,1%). Tra le materie prime in calo l’oro che scende dello 0,3% e l’alluminio (-0,5%), quest’ultimo dopo aver fatto registrare i massimi.
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Borse europee in rosso, spread in risalita a 164 punti
In calo Piazza Affari (-0,7%), la peggiore è Parigi a -0,8%
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11 febbraio 2022
18:34
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Resta in calo Piazza Affari (-0,7%) a metà pomeriggio, con alcuni titoli di banche pesanti, salvo eccezioni come Banco Bpm (+9,8%), in rally dopo indiscrezioni di stampa su di un’Opa di Unicredit (-1,3%).
Male tra gli istituti di credito anche Intesa (-2,8%), Fineco (-1,3%), mentre tiene Bper (+0,9%) e corre Mps (+4,8%).
Lo spread Btp-Bund è risalito a 164,3 punti, col rendimento del decennale italiano all’1,897%, rispetto all’aperta al 162 punti. In perdita Iveco (-3,2%), nel lusso Moncler (-2,6%), Pirelli (-1,4%), tra le utility soprattutto Italgas (-1,3%). Negative le auto, da Ferrari (-1,3%) a Stellantis (-0,9%). Positivi i petroliferi, a iniziare sa Saipem (+2,1%), Eni (+1,7%), fino all’impiantistica di Tenaris (+1,3%), col greggio che aumenta il rialzo (wti +1,9%) a 91,5 dollari al barile e il brent a 92,9 dollari. Guadagnano nell’industria Leonardo (+0,6%) e Cnh (+0,5%). Salgono Tim (+0,3%) e Exot (+0,2%). Tra i titoli a minore capitalizzazione vola Banca Intermobiliare (+30,8%, il giorno dopo i conti, col 2021 tornato in utile.
In rosso tutte le principali Borse europee, mentre Wall Street ha aperto in lieve positivo e in breve il Nasdaq ha girato in negativo, in una giornata in cui gli investitori hanno mostrato timori di azioni sui tassi da parte delle banche centrali sui tassi, a partire dalla Fed, in particolare dopo i dati sull’inflazione Usa, con influenza anche sul rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato. La peggiore è Parigi (-0,8%), seguita da Madrid (-0,7%), Londra (-0,2%) e Francoforte (-0,1%). In calo l’oro (-0,4%) a 1.826 dollari l’oncia. L’indice d’area, Stoxx 600, cede lo 0,3%, sotto il peso soprattutto di investimenti immobiliari, salute e finanza. Tra le banche perdono Bnp (-3,4%), SocGen (-3,1%) e Kbc (-2%), con eccezioni Banco Bpm (+8,2%) per le indiscrezioni di stampa su un’ipotesi di opa da parte di Unicredit. In ordine sparso le auto, con guadagni per alcune, come Mercedes (+5,7%) e Bmw (+2,6%), e altri che perdono, come Volvo (-4,8%) e Renault (-1,5%). Tra i petroliferi molti rialzi, a iniziare da Equinor (+3,2%) a Aker (+2%), con eccezioni come Galp (-0,2%), col greggio in rialzo (wti +1,1%) a 91 dollari al barile e il brent a 92,4 dollari. In lieve rialzo i future sul gas in Europa, con le quotazioni ad Amsterdam (+0,6%) a 74,8 euro al MWh
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Borsa:Milano (-1,5%) maglia nera in Europa,ferma Banco-Bpm
Scendono auto e banche. Lo spread Btp-Bund a 166 punti
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11 febbraio 2022
11:01
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La Borsa di Milano (-1,5%) si appesantisce ancora e indossa la maglia nera tra i listini europei.
Resta ancora al palo Banco Bpm, in attesa di entrare agli scambi dopo le voci di stampa su una possibile opa di Unicredit (-1,3%).
Intanto lo spread tra Btp e Bund prosegue la seduta a 166 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,92%.
A Piazza Affari scivolano Mediolanum (-3,9%) e Nexi (-3%), all’indomani dei risultati. Vendite anche sulle banche con Intesa (-2,4%), Bper (-1,9%), Mps (-1,4%). Poco mossa Unipol (+0,04%), nel giorno dei conti del 2021 che battono i target del piano.
Seduta in rosso per il comparto dell’auto dove rallenta Iveco (-2,5%). Male anche Stellantis (-1,8%) e Cnh (-1,2%). Rallentano le utility mentre si studiano misure per frenare il rincaro delle bollette energetiche. In calo A2a (-1,9%), Enel (-2,1%), Hera (-1,8%), Erg (-1,1%).
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Assegno unico: Inps, arrivate 1,75 milioni domande
Ecco istruzioni, fino a 700 euro con 3 figli se reddito basso
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11 febbraio 2022
12:46
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Sono 1,75 milioni le domande di Assegno universale arrivate all’Inps per 2,897 milioni di figli. Lo fa sapere l’Istituto che ha pubblicato la circolare con le istruzioni per chiedere il nuovo beneficio a favore della famiglia che riguarda 7 milioni di famiglie per 11 milioni di figli.
L’assegno unico parte a marzo ma se si fa domanda entro giugno si ottengono gli arretrati.
L’importo che si ottiene è legato all’Isee ma se non si presenta si ha diritto comunque, facendo la domanda, a 50 euro per ogni figlio. Se l’Isee è inferiore a 15mila euro, i figli minori sono tre e i genitori lavorano l’importo può arrivare a 700 euro al mese.
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Borsa: Europa in calo attende Wall Street, Milano -1,3%
In risalita il gas e il petrolio. L’euro debole sul dollaro
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11 febbraio 2022
12:19
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Le Borse europee proseguono in calo in vista dell’avvio di Wall Street dove i future sono in flessione.
I mercati si mostrano di cattivo umore dopo l’inflazione Usa e con i timori di un rapido inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali, in particolare della Fed.
Nervosismo anche sul fronte dei titoli di Stato con il rialzo dei rendimenti. Sullo sfondo le tensioni tra Usa e Russia sul tema dell’Ucraina ed i rincari dell’energia che frena la ripresa economica.
In questo scenario l’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,9%.
Maglia nera per Milano (-1,3%). Male anche Madrid e Parigi (-1,1%), Francoforte (-0,6%) e Londra (-0,7%). Sui listini pesano le utility (-1,6%), con il taglio delle stime di produzione di energia nucleare in Francia ed i Governi in campo per contenere i rincari delle bollette. Gira in rialzo anche il prezzo del gas. Ad Amsterdam le quotazioni salgono a 74,79 euro mentre a Londra si attestano a 178,97 penny.
In calo l’energia (-0,26%), mentre il prezzo del petrolio risale e il Wti che si attesta a 90,48 dollari al barile (+0,7%). Andamento negativo anche per le banche (-1,1%), con l’andamento dei bond governativi, e le Tlc (-0,7%). In lieve ripresa le auto (+1,4%), con i risultati di Mercedes e la mossa di Bwm che sale al 75% nella joint venture cinese.
Sul mercato valutario l’euro sul dollaro si mostra debole a 1,1394 a Londra.
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Poste: lancia nuova area BancoPosta per tutelare l’ambiente
User experience migliorata e più diretta
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11 febbraio 2022
12:36
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Poste Italiane ha “completamente rinnovato la sezione ‘Documenti e contratti’ dedicata ai prodotti finanziari di BancoPosta e PostePay, accessibile nell’area riservata del cliente del sito poste.it, con tutti i contenuti, sempre disponibili e aggiornati”.
Il restyling, realizzato “nell’ambito di un ampio processo di digitalizzazione dei servizi alla clientela”, spiega Poste in una nota, ha il fine di “migliorare la user experience del cliente e, allo stesso tempo, agevolare la fruizione della documentazione contrattuale e delle comunicazioni periodiche relative ai propri rapporti in formato digitale, in un’ottica di sostenibilità”.
Viene proposta una nuova classificazione dei documenti, che consente un’esperienza di navigazione uniforme per tutti i tipi di dati, oltre a rendere più facile al cliente la consultazione dei documenti relativi ai propri prodotti. Per i clienti che ancora ricevono la documentazione in formato cartaceo, spiega Poste, “la facilità di navigazione e consultazione mira a essere un ulteriore incentivo per il passaggio alle comunicazioni elettroniche, che offrono vantaggi in termini di tempestività di ricezione e di rispetto per l’ambiente”.
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Unicredit valuta tutte opzioni strategiche, no cda straordinari
Dichiarazione di un portavoce dopo voci opa su Banco Bpm
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11 febbraio 2022
12:43
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“Nell’ambito della propria attività ed in coerenza con il Piano Strategico 2022-2024”, Unicredit “continua a valutare tutte le opzioni strategiche disponibili e non mancherà di tenere informato il mercato di qualsiasi sviluppo concreto.
E’ quanto precisato da un portavoce “in relazione alle indiscrezioni apparse su alcuni organi di stampa” su un interesse nei confronti di Banco Bpm.
“Precisiamo altresì – viene aggiunto – che non è stata convocata alcuna riunione straordinaria del Consiglio di Amministrazione”.
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Tesoro vende 7,75 miliardi di Btp a 3-7-20 anni, tassi volano
Sulla scadenza al 2041 il rendimento sale al 2,3% dall’1,55%
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11 febbraio 2022
13:04
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Il Tesoro ha collocato tutti i 7,75 miliardi di Btp a 3,7 e 20 anni ma i tassi segnano un forte rialzo su tutte e tre le scadenze.
Nel dettaglio, ha venduto 3 miliardi di Btp a tre anni col rendimento in salita allo 0,69% dallo 0,14% dell’asta di gennaio, 3 miliardi di Btp a sette anni con un rendimento in crescita all’1,52% dallo 0,89% precedente e infine 1,75 miliardi di Btp a 20 anni con un tasso in aumento al 2,3% dall’1,55% dell’asta precedente.
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Tim: sciopero il 23 febbraio contro lo scorporo della rete
E per l’unicità dell’azienda
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11 febbraio 2022
13:05
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Le segreterie nazionali di SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL hanno proclamato uno sciopero il 23 febbraio di tutti i dipendenti di Tim contro le ipotesi di scorporo della rete, per l’unicità dell’azienda a difesa della tenuta occupazionale delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende del gruppo.
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Borsa: Milano in ribasso con Europa, vola Banco Bpm
In ordine sparso le banche. Lo spread btp-Bund a 167 punti
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
11 febbraio 2022
13:39
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La Borsa di Milano (-1,2%) riduce marginalmente il calo, in linea con gli altri listini europei ed in vista di Wall Street dove i future sono in calo.
A Piazza Affari vola Banco Bpm (+6,7%, con le indiscrezioni di stampa circa l’ipotesi di opa di Unicredit (-1,5%).
Ancora in rialzo lo spread tra Btp e Bund che si attesta a 167 punti, con il rendimento del decennale italiano all’1,928%.
In ordine sparso le banche con Intesa (-3%), Bper (-1,2%) e Carige (-0,2%) mentre sono in rialzo la Popolare di Sondrio e Mps (+0,9%). Andamento negativo per le utility, con il rialzo del prezzo del gas e le misure per contenere il rincaro delle bollette energetiche. Vendite per Enel (-1,8%), Hera (-1,7%), A2a (-1,5%) e Erg (-0,7%). Male anche l’energia mentre il prezzo del petrolio rialza la testa. In flessione Eni (-0,3%) e Tenaris (-0,7%) mentre è in controtendenza Saipem (+0,7%).
Seduta in calo anche Tim (-0,6%), mentre i sindacati proclamano lo sciopero contro lo scorporo della rete. In controtendenza rispetto al listino Cnh (+0,9%) e Leonardo (+0,7%).
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Ita: Franco, al via ricerca partner, anche vendita diretta
Oppure offerta pubblica.In fase iniziale Mef terrà quota
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11 febbraio 2022
15:45
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“Oggi abbiamo illustrato al cdm il dpcm che dovrebbe essere a firma del presidente del Consiglio e dei ministri dell’Economia e dello Sviluppo per avviare il processo di ricerca di un partner per Ita.
Seguiremo le usuali procedure: offerta pubblica o vendita diretta”.
Lo ha detto il ministro dell’economia Daniele Franco rispondendo in conferenza stampa dopo il cdm. “Non abbiamo un programma in cui predeterminiamo i tempi”, ha aggiunto. Franco ha poi aggiunto che “una cosa che il dpcm fissa è la questione delle quote.
Prevediamo che in una prima fase il Mef mantenga una quota minoritaria e non di controllo di Ita, che potrà in una fase successiva essere venduta. Nella fase iniziale il governo sarà presente”.
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Spread Btp-Bund: in discesa a 163 punti
Il rendimento del decennale italiano in calo all’1,886%
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11 febbraio 2022
15:46
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Ha girato in calo il differenziale tra Btp e Bund nel pomeriggio, arrivando a 163 punti, sgonfiandosi dopo la tensione creata sui titoli di Stato dai valori dell’inflazione Usa, con i relativi timori per azioni sui tassi da parte delle banche centrali.
Resta comunque più elevato del valore della chiusura del giorno precedente, a 160 punti, e dell’apertura di seduta, a 162 punti.
In discesa anche il rendimento del decennale italiano, all’1,886%, più basso sia della chiusura del giorno prima, all’1,887%, che rispetto all’apertura di giornata, all’1,9%. Il Bund tedesco è allo 0,249%.
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Ita, Franco: ‘Al via ricerca partner, anche vendita diretta’
‘Oppure offerta pubblica. Non abbiamo tempi predeterminati’
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11 febbraio 2022
15:49
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“Oggi abbiamo illustra a cdm il dpcm che dovrebbe a firma del presidente del consiglio e dei ministri dell’economia e dello sviluppo per avviare il processo di ricerca di un partner per Ita.
Seguiremo le usuali procedure: offerta pubblica o vendita diretta”.
Lo ha detto il ministro dell’economia Daniele Franco rispondendo in conferenza stampa dopo il cdm. “Non abbiamo un programma in cui predeterminiamo i tempi”, ha aggiunto. “Una cosa che il dpcm fissa è la questione delle quote. Prevediamo che in una prima fase il Mef mantenga una quota minoritaria e non di controllo di Ita, che potrà in una fase successiva essere venduta. Nella fase iniziale il governo sarà presente”. Lo ha detto il ministro dell’economia Daniele Franco rispondendo in conferenza stampa sulla privatizzazione di Ita.
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Il Cdm ha approvato il decreto sulla peste suina
Provvedimento di urgenza per prevenirne il contagio nei suini
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11 febbraio 2022
15:57
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E’ stato approvato in Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri Patuanelli e Speranza, il decreto legge per arrestare la diffusione sul territorio nazionale della peste suina africana.
Il provvedimento di urgenza si è reso necessario al fine della eradicazione dalla PSA nei cinghiali e per prevenirne il contagio nei suini da allevamento.
Scopo del decreto è quello di assicurare la salvaguardia della sanità animale, la tutela del patrimonio suinicolo nazionale e dell’Unione europea e non ultimo salvaguardare le esportazioni, il sistema produttivo nazionale e la relativa filiera.
“L’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto legge per arrestare la diffusione della peste suina africana (PSA) rappresenta un risultato importante e cruciale per la tutela del patrimonio suinicolo nazionale e di tutta la filiera. Sono certo che le Regioni, sotto il coordinamento del super-commissario all’emergenza, che abbiamo fortemente voluto, redigeranno nel più breve tempo possibile i piani di gestione e intervento per l’eradicazione della malattia, avvalendosi della competenza dell’Ispra e dell’Istituto Zooprofilattico di Perugia”. Così il presidente della commissione Agricoltura, Filippo Gallinella (M5s), in merito al decreto-legge emanato per fronteggiare la PSA. “Ritengo – continua – che l’esperienza della Sardegna dove, dopo anni, si sta finalmente vincendo la sfida contro questa malattia così infettiva, debba essere presa ad esempio, affinché non si vadano a pregiudicare le altre attività che rendono vivi e produttivi i singoli territori, oltre agli allevamenti. Auguro buon lavoro al super-commissario e a tutti coloro che da oggi dovranno fronteggiare questa difficile emergenza. Il Parlamento – conclude – è dalla loro parte e non farà mancare il proprio apporto”.
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Bankitalia: Perrazzelli, nuovo quadro regole per fintech
Da innovazioni rischi stabilità e riciclaggio ma opportunità
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11 febbraio 2022
16:06
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L’innovazione tecnologica che sta cambiando il mondo della finanza deve far “ripensare regole e strumenti a disposizione delle autorità di sorveglianza e supervisione al fine di contemperare obiettivi che appaiono prima facie in contraddizione: “innovazione” e “stabilità”, “rapidità” e “sicurezza” nello svolgimento delle transazioni”.
Lo afferma la vice dg di Banca d’Italia Alessandra Perrazzelli intervenendo al seminario del convegno Assiom Forex aperto oggi a Parma.
La Perrazzelli ha ricordato i nuovi rischi di varia natura che le novità del fintech stanno portando: dal riciclaggio, alla volatilità dei mercati (come visto nelle ultime settimane rispetto alle criptovalute) oltre all’ “indebolimento dei sistemi di governance e di gestione dei rischi ovvero una riduzione dell’accountability di tutti i partecipanti all’ecosistema”. “Rimane fondamentale garantire la tutela dei consumatori” spiega rilevando come le iniziative legislative delle autorità europee, “che sono in corso di finalizzazione contribuiranno ad accelerare il processo di innovazione”. Questa infatti “costituisce una delle principali forze motrici del processo di cambiamento che sta investendo il settore dei pagamenti e quello dell’intermediazione bancaria e finanziaria”. La concorrenza può essere accresciuta”, vi sono “rischi ma anche straordinarie opportunità”.
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Bankitalia:Perrazzelli, criptovalute instabili,vanno gestite
Rischi sistemici e di perdita capitale per investitori
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PARMA
11 febbraio 2022
16:19
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Le instabilità delle criptovalute, come visto nel deciso calo dei valori nelle ultime due settimane, “se non opportunamente controllate possono in prospettiva comportare eventuali tensioni sui mercati finanziari, specie nel caso si debba procedere a vendite significative di attività finanziarie”.
E’ quanto ammonisce la vice dg della Banca d’Italia Alessandra Perrazzelli all’Assiom Forex.
“Questo,- aggiunge -potrebbe alimentare “corse agli sportelli” facendo precipitare i valori dei token. Questi rischi, di natura sistemica, si aggiungono a quelli per i singoli investitori, che possono perdere l’intero capitale”.
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Borsa: Europa in rosso con WS aperta in lieve positivo
In rosso le banche, bene molti petroliferi
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11 febbraio 2022
16:20
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Restano in rosso le principali Borse europee, mentre Wall Street ha aperto in lieve positivo e in breve il Nasdaq ha girato in negativo, in una giornata in cui gli investitori hanno mostrato timori di azioni sui tassi da parte delle banche centrali sui tassi, a partire dalla Fed, in particolare dopo i dati sull’inflazione Usa, con influenza anche sul rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato.
La peggiore è Parigi (-0,8%), seguita da Madrid (-0,7%), Londra (-0,2%) e Francoforte (-0,1%).
In calo l’oro (-0,4%) a 1.826 dollari l’oncia.
L’indice d’area, Stoxx 600, cede lo 0,3%, sotto il peso soprattutto di investimenti immobiliari, salute e finanza. Tra le banche perdono Bnp (-3,4%), SocGen (-3,1%) e Kbc (-2%), con eccezioni Banco Bpm (+8,2%) per le indiscrezioni di stampa su un’ipotesi di opa da parte di Unicredit. In ordine sparso le auto, con guadagni per alcune, come Mercedes (+5,7%) e Bmw (+2,6%), e altri che perdono, come Volvo (-4,8%) e Renault (-1,5%). Tra i petroliferi molti rialzi, a iniziare da Equinor (+3,2%) a Aker (+2%), con eccezioni come Galp (-0,2%), col greggio in rialzo (wti +1,1%) a 91 dollari al barile e il brent a 92,4 dollari. In lieve rialzo i future sul gas in Europa, con le quotazioni ad Amsterdam (+0,6%) a 74,8 euro al MWh.
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Banche: Cassa Ravenna, +17% utile netto del 2021
Utile consolidato sale a 26,9 mln (+78%)
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11 febbraio 2022
16:29
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In decisa crescita, nel 2021, l’utile netto della Cassa di Ravenna Spa, salito a 19,693 milioni di euro (+17,1%).
E’ quanto si legge in una nota dell’istituto presieduto da Antonio Patuelli secondo cui Il consiglio di amministrazione della Cassa ha deliberato la proposta di distribuzione di un dividendo nella forma di un’azione ogni 38 possedute o, a richiesta, in contanti, di 40 centesimi di euro per azione.
A livello consolidato , l’utile netto di gruppo è cresciuto a 26,9 milioni di euro (+78,04%). I coefficienti patrimoniali di Vigilanza al 31 dicembre 2021 “confermano l’elevata patrimonializzazione del Gruppo: il CET 1 Ratio di Gruppo è pari al 13,86% rispetto al 7,53% richiesto dalle competenti Autorità al Gruppo Cassa nell’ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale SREP, mentre il Total Capital Ratio di Gruppo è pari al 15,83% rispetto all’11,45% richiesto.” Il gruppo ha visto inoltre la raccolta diretta da clientela cresciuta a 6.303 milioni di euro (+9,22%), la raccolta indiretta è cresciuta a 7.784 milioni di euro (+8,97%), di cui 4.074 milioni di euro (+11,31) di risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi) Gli impieghi a famiglie e imprese crescono a 4.255 milioni di euro (+9,23%). Per la qualità del credito, il totale di tutti i crediti deteriorati netti (sofferenze, inadempienze probabili e scaduti) è del 2,7% del totale degli impieghi netti (-24,07%).
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Franco,anche quest’anno riduzione significativa debito/Pil
L’anno scorso risultato buono, meglio delle attese
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11 febbraio 2022
16:31
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“Contiamo anche anche quest’anno di registrare una riduzione significativa del debito pubblico italiano rispetto al Pil.
L’anno scorso pensiamo che il risultato sia stato buono, molto migliore rispetto alle attese.
Quest’anno il rapporto debito/Pil dell’Italia continuerà a scendere. Guardando in avanti crescita crescita crescita”. Lo ha detto il ministro dell’economia Daniele Franco rispondendo in conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri.
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Bollette:Franco,nuovo intervento guarda a famiglie e imprese
‘Soprattutto redditi bassi. Interventi guarderanno al futuro’
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11 febbraio 2022
16:32
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“E’ evidente che, data la dimensione dell’aumento dei prezzi dell’energia, questi interventi” finora “non possono annullare l’impatto su famiglie e imprese”, per questo “stiamo lavorando a nuovo intervento” per “smussare l’impatto cercando di evitare che le famiglie, soprattutto con redditi più bassi, perdano potere d’acquisto e cerchiamo che le imprese non perdano competitività”: lo ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco.
“Oltre che gestire la situazione, che è difficilissima per molte imprese, dobbiamo pensare al futuro, a interventi che riducano rischi che queste situazioni si ripetano negli inverni prossimi”.
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Assiom Forex: Massimo Mocio confermato alla presidenza
Decisione consiglio in occasione congresso a Parma
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PARMA
11 febbraio 2022
16:41
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Massimo Mocio è stato confermato, per i prossimi tre anni, alla presidenza del”Associazione degli Operatori dei Mercati Finanziari (Assim Forex) .
La decisione è stata presa dal nuovo Consiglio di Assiom Forex, riunitosi per la prima volta questa mattina a Parma a margine dei lavori del XVIII Congresso.
Accanto a lui, siederanno Massimo Magni (Vice Presidente Vicario), Roberto Ferrari (Vice Presidente), Alberto Basadonna (Segretario Generale) e Marco Bertotti (Tesoriere).
Giuseppe Attanà è stato rieletto Presidente Onorario per un altro mandato. Nominato anche il nuovo Comitato di Presidenza, del quale faranno parte, oltre agli organi sopracitati, Claudia Segre, Mario Erba, Pier Mario Satta ed Andrea Torri.
Il Consiglio ha altresì provveduto ad istituire la Commissione ESG, che farà capo a Barbara Valbuzzi e la Commissione Statuto, di cui è responsabile Clelia Pizzalli.
“Ringrazio vivamente il Consiglio di Assiom Forex per la rinnovata fiducia nei miei riguardi e sono onorato di continuare questo percorso iniziato nel 2019 alla guida di una delle realtà più importanti del mondo associativo finanziario europeo” ha dichiarato Massimo Mocio. “L’Associazione, che rappresenta gli interessi del mercato inteso come bene da preservare e valorizzare, è certamente riuscita a fronteggiare il cambiamento imposto da questi ultimi due anni caratterizzati dall’emergenza sanitaria, e i risultati raggiunti ci dimostrano che il settore può contare su una elevata resilienza e professionalità”
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Franco: ‘Le truffe sul Superbonus tra le più grandi mai viste’. M5s: ‘Chiarisca’
Il ministro dell’Economia: ‘Si può affinare la cessione dei crediti’. In arrivo i correttivi
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11 febbraio 2022
20:01
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Più controlli sul superbonus: i correttivi dovrebbero arrivare con un emendamento al quale lavorano Mef e Parlamento, come hanno spiegato il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro dell’Economia, Daniele Franco.
Sui bonus edilizi “si possono pensare ulteriori affinamenti, stiamo pensando di tracciare meglio” le operazioni, “potremmo avere dentro il sistema bancario una possibilità più ampia, con due o tre cessioni” del credito, “tutto si può fare ma resta fondamentale evitare ulteriori truffe che sono tra le più grandi che questa Repubblica abbia visto”, ha detto il ministro Franco nella conferenza stampa al termine del Cdm.
“Il governo vuole che il meccanismo funzioni e i correttivi dovrebbero trovare posto in un emendamento a cui sta lavorando il ministero e il Parlamento”.
ha spiegato Draghi.
“Quelli che oggi più tuonano sul superbonus, che dicono che queste frodi non contano, che bisogna andare avanti lo stesso… beh, questi sono alcuni di quelli che hanno scritto la legge e hanno permesso di fare lavori senza controlli. Se siamo in questa situazione è perchè si è costruito un sistema che prevedeva pochissimi controlli. E se il superbonus oggi rallenta è per i sequestri deliberati dalla magistratura per questioni fraudolente per 2.3 miliardi. Ma naturalmente le somme oggetto di indagine sono molto, molto più alte”, ha detto il premier, aggiungendo: “Non è che l’edilizia, senza superbonus, non funziona. Si è giovata di questo strumento ma non bisogna pensare che senza non andrebbe avanti”.
“Dire che i problemi che adesso si manifestano dipendano dai controlli, non credo, dipendono dalla massiccia azione della magistratura penale che interviene su un contesto che prima era poco regolato”, ha detto ancora il ministro dell’Economia Franco parlando dei bonus edilizi. “Molte procure sono intervenute, per ipotesi di reato”, sequestrando “oltre 2 miliardi di crediti che sono corpi del reato e quindi l’intermediario non può farne niente”.
Nell’attuale situazione “l’importante è che si riprenda l’attività, che tutti gli intermediari tornino ad accettare le richieste e che il mercato riparta in modo più sicuro di prima però”, ha aggiunto Franco. “Osseverazione, controllo ex ante dell’Agenzia delle entrate, limiti al numero di cessioni dei crediti, vanno tutti nella direzione di assicurare certezza agli operatori. Quindi massima priorità a far funzionare questo meccanismo ma deve funzionare in condizioni di certezza che aiuteranno il sistema a funzionare meglio”.
Attribuire i 2,3 miliardi di frodi al Superbonus è semplicemente una falsità. È evidente che è arrivato il momento di sgomberare il campo da ogni equivoco: per questo alla ripresa dei lavori parlamentari chiederemo un’informativa urgente del ministro dell’Economia e delle Finanze per mettere un punto fermo alla questione e avere dati certi sull’entità delle truffe in relazione a ogni singola tipologia di incentivo. Lo fanno sapere fonti M5s.
“Draghi sbaglia due volte quando parla di truffe in edilizia: la prima perché fa di tutta un’erba un fascio confondendo il Superbonus con gli altri bonus. La seconda perché riconduce tutte le truffe al solo Superbonus 110%”. Lo afferma Riccardo Fraccaro, del Movimento 5 stelle. “Come confermato dal Ministro Franco le truffe sono quasi esclusivamente relative ad altri bonus, non riguardano se non in minima parte il Superbonus, proprio perché prevede asseverazioni e controlli. Alla luce di queste dichiarazioni viene meno ogni alibi. Il governo lavori subito per far ripartire i cantieri del Superbonus bloccato ormai da troppo”.
Il 46% delle frodi registrate sulle cessioni dei bonus fiscali riguarda il bonus facciate, il 34% l’ecobonus, il 9% il bonus locazioni/botteghe, l’8% il sismabonus e il 3% il Superbonus: “questi sono i dati ufficiali trasmessi e citati dal direttore dell’Agenzia delle Entrate nel corso dell’audizione di ieri, 10 febbraio. Questa è la realtà”. Lo afferma il ministro Stefano Patuanelli postando su FB la tabella con i numeri. “Ora, – afferma – correre per sbloccare il Superbonus correggendo l’ultima sbagliata norma introdotta, e ridurre a zero le frodi senza distruggere la misura e senza bloccare cittadini e imprese oneste”.
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Superbonus: Franco, truffe tra le più grandi mai viste
Draghi,in questa situazione perche’ ci sono pochissimi controlli
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11 febbraio 2022
16:42
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Sui bonus edilizi “si possono pensare ulteriori affinamenti, stiamo pensando di tracciare meglio” le operazioni, “potremmo avere dentro il sistema bancario una possibilità più ampia, con due o tre cessioni” del credito, “tutto si può fare ma resta fondamentale evitare ulteriori truffe che sono tra le più grandi che questa Repubblica abbia visto”: lo ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco al termine del Cdm.
“Quelli che oggi più tuonano sul superbonus, – ha sottolineato il premier Mario Draghi – che dicono che queste frodi non contano, che bisogna andare avanti lo stesso…
beh, questi sono alcuni di quelli che hanno scritto la legge e hanno permesso di fare lavori senza controlli. Se siamo in questa situazione è perchè si è costruito un sistema che prevedeva pochissimi controlli. E se il superbonus oggi rallenta è per i sequestri deliberati dalla magistratura per questioni fraudolente per 2,3 miliardi. Ma naturalmente le somme oggetto di indagine sono molto, molto più alte”.
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Redditi: Letta il più ricco tra i leader, Draghi punta sugli immobili
Online documentazione patrimoniale parlamentari. Ghedini il più ricco dei senatori
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11 febbraio 2022
16:44
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E’ on line sul sito di ogni parlamentare la dichiarazione dei redditi del 2021.
La documentazione patrimoniale dei deputati e dei senatori è disponibile sulla pagina personale di ogni singolo deputato e senatore.
E’ il segretario del Pd Enrico Letta il leader con il reddito complessivo più alto in base alla documentazione patrimoniale presentata che riguarda i redditi del 2020.
Il segretario Dem ha un reddito 621.818 euro. Segue Matteo Renzi con 571.391 euro. Al terzo posto si classifica Giorgia Meloni con 134.206 euro. Il leader di Leu Roberto Speranza ha un reddito complessivo di 107. 842 euro. il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha un reddito complessivo di 101.800 euro. “Ultimo” in base alla documentazione il segretario della Lega Matteo Salvini di 99.699 euro.
E’ Niccolò Ghedini, senatore di Forza Italia e avvocato di Silvio Berlusconi il senatore più ricco in base alla documentazione patrimoniale presentata che fa riferimento all’anno 2020. Il senatore di Fi ha un reddito complessivo di 2milioni 689 euro. Al secondo posto, un altro avvocato, la senatrice della Lega Giulia Bongiorno con un reddito complessivo di 2miloni 402euro. Il senatore a vita Renzo Piano dichiara un reddito imponibile di 1 milione 860 euro. Non risulta visibile la dichiarazione patrimoniale del senatore a vita Mario Monti.
Il premier Mario Draghi ha un reddito complessivo di 527.319 euro. Nella documentazione patrimoniale presente sul sito del governo risulta inoltre che il capo del governo è proprietario di 16 immobili tra terreni e fabbricati tra cui un appartamento a Londra, varie proprietà tra Roma, Anzio, Stra in provincia di Venezia e a Città della Pieve. Tra i ministri politici: il titolare della Farnesina Luigi Di Maio ha un reddito complessivo di 98.471. euro, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà 95.811, Stefano Patuanelli, ministro per le Politiche agricolo è di 98.980 euro. Fabiana Dadone, ministro per le politiche giovanili 98.471euro il leghista Giancarlo Giorgetti, ministro Sviluppo Economico ha un reddito di 99.883 euro. Erika Stefani, ministro per le disabilità 99.699. Il ministro per il Turismo Massimo Garavaglia ha un reddito complessivo di 98.874 A guidare la delegazione di Fi è Renato Brunetta con 206.996 euro. Mara Carfagna, ministro per il Sud ha un reddito di 139.833 euro mentre il ministro per gli affari regionali Maria Stella Gelmini ha un reddito di 100.324 Il ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti in quota Iv) ha un reddito complessivo 99.864. Per il Pd, il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha un reddito complessivo 104.269 euro, quello della Difesa Lorenzo Guerini è pari a 112.018 euro. Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha un complessivo di 165.384 euro.
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Borsa: Milano resta in calo (-0,7%), male alcune banche
Corre Banco Bpm. Bene i petroliferi, non le auto
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11 febbraio 2022
16:55
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Resta in calo Piazza Affari (-0,7%) a metà pomeriggio, con alcuni titoli di banche pesanti, salvo eccezioni come Banco Bpm (+9,8%), in rally dopo indiscrezioni di stampa su di un’Opa di Unicredit (-1,3%).
Male tra gli istituti di credito anche Intesa (-2,8%), Fineco (-1,3%), mentre tiene Bper (+0,9%) e corre Mps (+4,8%).
Lo spread Btp-Bund è risalito a 164,3 punti, col rendimento del decennale italiano all’1,897%.
In perdita Iveco (-3,2%), nel lusso Moncler (-2,6%), PIrelli (-1,4%), tra le utility soprattutto Italgas (-1,3%). Negative le auto, da Ferrari (-1,3%9 a Stellantis (-0,9%).
Positivi i petroliferi, a iniziare sa Saipem (+2,1%), Eni (è1,7%), fino all’impiantistica di Tenaris (+1,3%), col greggio che aumenta il rialzo (wti +1,9%) a 91,5 dollari al barile e il brent a 92,9 dollari. Guadagnano nell’industria Leonardo (+0,6%) e Cnh (+0,5%). Salgono Tim (+0,3%) e Exot (+0,2%). Tra i titoli a minore capitalizzazione vola Banca Intermobiliare (+30,8%, il giorno dopo i conti, col 2021 tornato in utile.
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Borsa: Europa in rosso con banche e alcune auto
Salgono i petroliferi insieme al greggio. Male il lusso
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11 febbraio 2022
17:28
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Vanno verso fine seduta in rosso le principali Borse europee, con Wall Street che va avanti contrastata e gli investitori che guardano alle prossime mosse delle banche centrali sui tassi, a iniziare dalla Fed, all’indomani delle parole di uno dei falchi, il presidente della Fed di St.
Louis, James Bullard, con influenze sui rendimenti dei titoli di Stato.
Tra gli elementi dello scenario che creano incertezza restano poi l’inflazione e la situazione geopolitica tra Russia e Ucraina, con le implicazioni sulle forniture di gas. IN Europa la Piazza peggiore è ancora Parigi (-1,1%9, seguita da Madrid (-0,8%9, Francoforte (-0,3%) e Londra (-0,1%).
Non va meglio Milano (-0,7%), con lo spread Btp-Bund nuovamente in salita verso 166 punti e il rendimento del decennale italiano salito all’1,946%.
L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, perde lo 0,4%, sotto il peso soprattutto dei comparti salute e beni voluttuari. Tra i farmaceutici in ribasso soprattutto Roche (-1,5%) e AstraZeneca (-1,7%). In ordine sparso le auto, con alcuni guadagni, come per Mercedes (+6,4%) e Bmw (+2,9%), e qualche ribasso, come per Volvo (-4,5%) e Renault (-1,4%). Nel lusso soffrono soprattutto Hermes (-3,5%) e Lvmh (-2,9%). Banche quasi tutte in rosso, come Bnp Paribas (-2,9%), con eccezioni come Banco Bpm (+10%), dopo indiscrezioni su un’Opa da parte di Unicredit (-1,2%). In forma i petroliferi, da Equinor (+2,5%) a Bp (+1,9%), col greggio che sale (wti +1,9%) a 91,6 dollari al barile e il brent a 93 dollari.
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Borsa: Milano chiude in calo (-0,8%)
Il Ftse Mib a 26.966 punti
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MILANO
11 febbraio 2022
17:39
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Chiusura in calo per Piazza Affari.
Il Ftse Mib perde lo 0,82% a 26.966 punti.
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Borsa: Europa chiude in rosso, Parigi la peggiore (-1,2%)
Madrid (-0,9%), Francoforte (-0,4%), Londra (-0,1%)
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11 febbraio 2022
17:59
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Chiusura in rosso per le principali Borse europee.
La peggiore è stata Parigi (-1,27%) a 7.011 punti, seguita da Madrid (-0,99%) a 8.798 punti, Francoforte (-0,42%) a 15.425 punti e Londra (-0,15%) a 7.661 punti.
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Spread Btp-Bund: in rialzo a 165,6 punti
Il rendimento del decennale italiano sale all’1,95%
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11 febbraio 2022
18:06
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Il differenziale tra Btp e Bund ha chiuso a 165,6 punti, in rialzo sia rispetto alla chiusura del giorno precedente, a 160 punti, che all’apertura di seduta, a 162 punti.
In giornata ha toccato un picco a 167,7 punti poco dopo le 11.30.
In aumento il rendimento del decennale italiano, all’1,950%, in confronto alla chiusura del giorno prima, all’1,887%, e all’apertura di giornata, all’1,9%. Nella seduta ha fatto segnare un minimo all’1,872% intorno alle 9.10 e un massimo all’1,961% intorno alle 17.45. Il Bund tedesco è allo 0,294%.
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Borsa: giù Milano (-0,8%), banche incerte, vola Banco Bpm
Lo spread sale. Bene i petroliferi, non auto e lusso. Giù Iveco
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11 febbraio 2022
18:57
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Finale di settimana in rosso per Piazza Affari (-0,8%), come per le altre principali Borse europee, mentre Wall Street procede contrastata, in un clima di tensione per gli investitori, tra inflazione e aria di rialzo dei tassi da parte delle banche centrali, in primis dalla Fed, che hanno causato ripercussioni sui rendimenti dei titoli di Stato.
Lo spread Btp-Bund ha chiuso in rialzo a 165,6 punti, col rendimento del decennale italiano salito all’1,95%.
Tra le banche rally di Banco Bpm (+9,8%), con le indiscrezioni di stampa su un’ipotesi di Opa da parte di Unicredit (-1%), e corsa di Mps (+7,6%), dopo l’intervento del ministro dell’Economia, Daniele Franco, che ha sottolineato l’importanza di solidità per la banca e un futuro in cui considerare eventuali partnership. In positivo anche Bper (+1,5%), non Fineco (-1,3%) e Intesa (-2,2%). Col greggio in rialzo a ser a(wti +2,4%) a 92 dollari al barile e il brent a 93,4 dollari, sono andati bene i petroliferi, da Eni (+1,7%) all’impiantistica di Tenaris (+1%) e a Saipem (+0,3%). Bene Tim (+0,5%) e nell’industria guadagni per Leonardo (+0,7%). Male Iveco (-3,8%), Pirelli (-3,3%) e nel lusso Moncler (-2,9%) e Cucinelli (-3,5%). Tra i farmaceutici pesante soprattutto Diasorin (-2,2%). Auto in rosso, da Ferrari (-1,8%) a Stellantis (-1,1%). In calo Poste (-1,2%), in perdita Enel (-0,5%).
Tra i titoli a minore capitalizzazione brilla Banca Intermobiliare (+30,8%) il giorno dopo i conti, tonfo di Eukedos (-5,3%), giù la Juve (-3,1%).
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Petrolio: chiude a Ny a massimi 7 anni con tensioni Ucraina
A 93,10 dollari il barile
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NEW YORK
11 febbraio 2022
21:25
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Il petrolio chiude in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono del 3,6% a 93,10 dollari al barile, ai massimi da sette anni, sulla scia dell’aumento delle chance di un’invasione dell’Ucraina in Russia.
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Inps: crescono aliquote gestione separata, fino a 35,03%
Dal 2022, +0,8 punti per Discoll
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12 febbraio 2022
10:05
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Versamenti contributivi più cari dal 2022 per buona parte dei lavoratori iscritti alla gestione separata: da gennaio – chiarisce l’Inps in una circolare, collaboratori coordinati e continuativi, amministratori di società, sindaci, revisori e liquidatori, ma anche collaboratori di riviste e giornali, dottorandi e consulenti parlamentari dovranno versare il 35,03% della retribuzione a causa del passaggio dall0,51% all’1,31% dell’aliquota di finanziamento della Discoll, la disoccupazione dei collaboratori.
Si amplia infatti la durata dell’indennità e si riconoscono i contributi figurativi per il periodo di disoccupazione.
L’aliquota complessiva diventa quindi ancora più alta rispetto a quella dei lavoratori dipendenti (33%).
“A decorrere dal 1° gennaio 2022 – si legge nella circolare riferita alla misura prevista dalla legge di Bilancio per il 2022 – è dovuta un’aliquota contributiva aggiuntiva pari all’1,31% in sostituzione della precedente aliquota pari allo 0,51%. Le aziende committenti che, per il versamento dei contributi relativi al mese di gennaio 2022, non abbiano potuto tenere conto della nuova aliquota contributiva relativa al finanziamento della prestazione della Discoll sopra descritta possono effettuare gli adempimenti relativi a detto periodo entro tre mesi dalla pubblicazione della presente circolare” Continuano a restare esclusi dall’applicazione dell’aliquota contributiva di finanziamento della prestazione Discoll i compensi corrisposti come: componenti di commissioni e collegi; amministratori di Enti locali; venditori porta a porta; attività di lavoro autonomo occasionale; associati in partecipazione (non ancora cessati); medici in formazione specialistica.
Per il 2022 l’aliquota contributiva e di computo per i collaboratori e le figure assimilate, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata – emerge dalla circolare – è pari al 33%.
A questa si aggiunge lo 0,50% e lo 0,22% per il finanziamento di malattia, assegni familiari e maternità e l’1,31% per la Discoll.
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Bollette:pubblicato Dl Mite su Piano aree idonee estrazioni
Con Pitesai si sospende di fatto moratoria
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12 febbraio 2022
10:06
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Via libera al Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, il Pitesai.
Il ministero per la Transizione ecologica ha pubblicato il Decreto n.548 del 28 dicembre scorso di adozione del Piano.
Il provvedimento, di un solo articolo, individua le aree dove sarà possibile riavviare prospezioni ed estrazioni di idrocarburi sospendendo di fatto la moratoria del 2019.
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Banco Bpm: Castagna, interessi terzi non stupiscono
Pensiamo di valere di più
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PARMA
12 febbraio 2022
10:26
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“Gli interessi di terzi non mi stupiscono verso una banca che ha il nostro posizionamento, i nostri risultati, la nostra capacità di proiettarsi nel futuro con i risultati che abbiamo presentato”.
Così il ceo di Banco Bpm, Giuseppe Castagna al suo arrivo all’Assiom Forex in risposta ad una domanda sulle ipotesi circolate di un interesse da parte di Unicredit.
Alla domanda “Pensate di valere di più?” Castagna ha risposto “certo, siamo appena usciti da un percorso di ristrutturazione. Abbiamo presentato un piano aggressivo.
Abbiamo iniziato ad avere qualche riscontro ma pensiamo che il mercato non abbia pienamente riconosciuto quello che è il nostro percorso”: Il mercato – ha detto – “sta solo cominciando a riconoscere quello che è un percorso che ci porterà molto più avanti e risultati del 2021 dimostrano che siamo su un’ottima strada”, aggiunge.
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Bollette:pubblicato Dl Mite su Piano aree idonee estrazioni
Con Pitesai si sospende di fatto moratoria 2019
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12 febbraio 2022
10:36
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Via libera al Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, il Pitesai.
Il ministero per la Transizione ecologica ha pubblicato il Decreto n.548 del 28 dicembre scorso di adozione del Piano.
Il provvedimento, di un solo articolo, individua le aree dove sarà possibile riavviare prospezioni ed estrazioni di idrocarburi sospendendo di fatto la moratoria del 2019. Il piano individua le aree dove sarà possibile riavviare prospezione ed estrazioni sia su terra che offshore, limitatamente alle concessioni richieste dopo il 2010, nell’ottica di più stringenti criteri di rispetto ambientale e decarbonizzazionee dell’impegno italiano nel quadro degli accordi di Parigi. Nell’ allegato al piano infatti si ricorda che l’Italia “con la pubblicazione a gennaio 2020 del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima e l’invio alla Commissione europea nel 2021 della Long Term Strategy che fornisce una visione al 2050, stabilendo il contributo nazionale al conseguimento degli obiettivi europei e al rispetto degli impegni assunti da parte dell’Unione nel quadro della convenzione ONU sui cambiamenti climatici (UNFCC) e dell’Accordo di Parigi, si è impegnata all’azzeramento delle emissioni nette dei gas a effetto serra entro il 2050 e a realizzare un sistema energetico altamente efficiente e basato sulle fonti rinnovabili”
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Bollette:pubblicato Dl Mite su Piano aree idonee estrazioni
Con Pitesai si sospende di fatto moratoria 2019
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12 febbraio 2022
10:36
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Via libera al Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, il Pitesai.
Il ministero per la Transizione ecologica ha pubblicato il Decreto n.548 del 28 dicembre scorso di adozione del Piano.
Il provvedimento, di un solo articolo, individua le aree dove sarà possibile riavviare prospezioni ed estrazioni di idrocarburi sospendendo di fatto la moratoria del 2019. Il piano individua le aree dove sarà possibile riavviare prospezione ed estrazioni sia su terra che offshore, limitatamente alle concessioni richieste dopo il 2010, nell’ottica di più stringenti criteri di rispetto ambientale e decarbonizzazionee dell’impegno italiano nel quadro degli accordi di Parigi. Nell’ allegato al piano infatti si ricorda che l’Italia “con la pubblicazione a gennaio 2020 del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima e l’invio alla Commissione europea nel 2021 della Long Term Strategy che fornisce una visione al 2050, stabilendo il contributo nazionale al conseguimento degli obiettivi europei e al rispetto degli impegni assunti da parte dell’Unione nel quadro della convenzione ONU sui cambiamenti climatici (UNFCC) e dell’Accordo di Parigi, si è impegnata all’azzeramento delle emissioni nette dei gas a effetto serra entro il 2050 e a realizzare un sistema energetico altamente efficiente e basato sulle fonti rinnovabili”
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Pensioni: incontro tecnico Governo-sindacati martedì 15
Si ragiona su una data per quello politico entro la settimana
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12 febbraio 2022
14:04
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E’ stato fissato per martedì 15 alle 18 a via Flavia l’incontro tecnico tra Governo e sindacati sulla riforma delle pensioni per quanto riguarda la flessibilità in uscita.
Secondo quanto si apprende l’incontro politico dovrebbe tenersi nei giorni successivi, probabilmente entro la fine della settimana prossima.
L’incontro politico previsto per il 7 era slittato dopo che si era evidenziata la necessità di un ulteriore passaggio tecnico.
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Bollette: Cgia, per imprese 13 mld in più in I trimestre
Nuovo intervento insufficiente
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VENEZIA
12 febbraio 2022
10:48
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La Cgia stima che in questo primo I trimestre le imprese saranno chiamate a pagare, rispetto al 2019 (anno pre-pandemia), 14,7 miliardi di euro in più di energia elettrica e gas.
Levando a questo importo 1,7 mld di misure di mitigazione introdotte dal Governo, nel primo trimestre 2022 le aziende dovranno farsi carico di un extra costo di 13 miliardi.
Per la Cgia è insufficiente l’intervento tra i 5 e i 7 miliardi di euro annunciato dal premier Draghi per calmierare i prezzi delle bollette a famiglie, imprese e Pa. Con aumenti che in alcuni casi sfiorano anche il 400%, i settori energivori sono più a rischio degli altri. Riguardo al consumo del gas, la Cgia rileva che le difficoltà le hanno le imprese del vetro, della ceramica, del cemento, della plastica, della produzione di laterizi, la meccanica pesante, l’alimentazione, la chimica. Sul fronte dell’energia elettrica, invece, rischiano il blackout le acciaierie/fonderie, l’alimentare, il commercio (negozi, botteghe, centri commerciali.), alberghi, bar-ristoranti, altri servizi (cinema, teatri, discoteche, lavanderie). Difficoltà che colpiscono anche tanti distretti produttivi come: Cartario di Lucca-Capannori; Materie plastiche di Treviso, Vicenza e Padova; Metalli di Brescia-Lumezzane; Metalmeccanico basso mantovano e di Lecco; Piastrelle di Sassuolo; Termomeccanica Padova; Vetro di Murano. Anche Tir, pescherecci e agricoltori sono allo stremo. E ai rincari di luce e gas si somma quello dei carburanti. Il gasolio per autotrazione è cresciuto di oltre il 22% nell’ultimo anno. Molti settori, pertanto,secondo Cgia, rischiano di doversi fermare: l’ autotrasporto, la pesca e l’agricoltura hanno mosso critiche per la mancanza di interventi da parte del Governo.
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Energia: Assolombarda, prezzi gas gennaio +660% sul pre-Covid
Materie prime +45%. Presidente Spada, è allarme, agire subito
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12 febbraio 2022
11:39
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“Aumenta bruscamente il prezzo di materie prime ed energia a gennaio 2022, che si riflette con sempre più intensità sulle imprese lombarde e sulle prospettive economiche generali”.
Emerge da un’analisi del Centro studi di Assolombarda, secondo cui a gennaio l’indice delle quotazioni delle materie prime non energetiche raggiunge il +45% rispetto al pre-Covid.
Il gas naturale in Europa (Ttf Olanda) inoltre ha registrato un’impressionante fiammata dei prezzi pari al +660% rispetto al pre-Covid. Più contenuti, ma sempre rilevanti, gli aumenti delle quotazioni del petrolio (Brent) pari al +31%. Il forte rialzo dei beni energetici, soprattutto del gas, si è trasferito sul prezzo dell’energia elettrica italiana. A dicembre 2021 il Pun (Prezzo unico nazionale energia elettrica) in Italia ha raggiunto il picco storico di 281 euro al MWh (+492% rispetto al valore di gennaio 2020) e a gennaio si attesta sui 224 euro al MWh (+372%).
“La situazione legata all’aumento del prezzo di materie prime ed energia – ha affermato Alessandro Spada, presidente di Assolombarda – è allarmante e rischia di compromettere seriamente la ripresa economica. Le imprese – ha aggiunto – da tempo lanciano l’allarme: è fondamentale agire subito con decisione per contrastare un’emergenza che arriva nel momento in cui il Paese deve assolutamente rilanciarsi a livello internazionale grazie ai fondi del Pnrr”.
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Energia: Assolombarda, prezzi gas gennaio +660% sul pre-Covid
Materie prime +45%. Presidente Spada, è allarme, agire subito
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12 febbraio 2022
11:58
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“Aumenta bruscamente il prezzo di materie prime ed energia a gennaio 2022, che si riflette con sempre più intensità sulle imprese lombarde e sulle prospettive economiche generali”.
Emerge da un’analisi del Centro studi di Assolombarda, secondo cui a gennaio l’indice delle quotazioni delle materie prime non energetiche raggiunge il +45% rispetto al pre-Covid.
Il gas naturale in Europa (Ttf Olanda) inoltre ha registrato un’impressionante fiammata dei prezzi pari al +660% rispetto al pre-Covid. Più contenuti, ma sempre rilevanti, gli aumenti delle quotazioni del petrolio (Brent) pari al +31%. Il forte rialzo dei beni energetici, soprattutto del gas, si è trasferito sul prezzo dell’energia elettrica italiana. A dicembre 2021 il Pun (Prezzo unico nazionale energia elettrica) in Italia ha raggiunto il picco storico di 281 euro al MWh (+492% rispetto al valore di gennaio 2020) e a gennaio si attesta sui 224 euro al MWh (+372%).
“La situazione legata all’aumento del prezzo di materie prime ed energia – ha affermato Alessandro Spada, presidente di Assolombarda – è allarmante e rischia di compromettere seriamente la ripresa economica. Le imprese – ha aggiunto – da tempo lanciano l’allarme: è fondamentale agire subito con decisione per contrastare un’emergenza che arriva nel momento in cui il Paese deve assolutamente rilanciarsi a livello internazionale grazie ai fondi del Pnrr”.
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Visco,a primavera ripresa con vigore dell’economia,+4% 2022
Crescita taglia debito pubblico a 150% pil
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PARMA
12 febbraio 2022
12:00
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L’economia italiana “dalla primavera con il progressivo miglioramento del quadro sanitario dovrebbe riacquistare “vigore” dopo la frenata degli ultimi mesi dovuta ai contagi.
Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco al Forex do Parma secondo cui la crescita del Pil “si avvicinerebbe nella media di quest’anno al 4% per poi attenuarsi nei prossimi due”.
Visco ha invitato a “cominciare a pensare a un futuro da consolidare e al quale tutti dobbiamo partecipare con ottimismo con un tentativo di costruire il nuovo che di fatto sta proprio nelle nostre mani” . La marcata ripresa dell’economia è stata decisiva per interrompere l’aumento del rapporto tra debito pubblico e prodotto, che alla fine del 2021 potrebbe essere sceso su valori prossimi al 150 per cento (da circa il 156 per cento raggiunto nel 2020)”. Si tratta “di un livello nettamente inferiore a quanto previsto all’inizio dello scorso anno e anche alle valutazioni ufficiali pubblicate in autunno”.
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Visco,sì a misure su bollette e turismo,non stimoli generali
Altrimenti tensioni sui prezzi. Compensare extracosti
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PARMA
12 febbraio 2022
12:04
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Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco giudica con favore interventi mirati sul caro bollette o su singoli settori in difficoltà ma dice di no a generali misure “generalizzate di stimolo” che determinerebbero tensioni sui prezzi e rischi “per l’equilibrio dei conti pubblici”.
Parlando all’Assiom Forex ha spiegato come “limitati interventi di natura emergenziale possono ancora trovare giustificazione, ad esempio per fronteggiare la crisi energetica o nei casi in cui i contagi continuino a ostacolare consumi e produzione, come nei servizi legati al turismo, alla ristorazione, al tempo libero”.
Visco ha sottolineato che L’aumento dell’inflazione determinato dalla crescita dei costi energetici “è sostanzialmente una tassa, probabilmente in buona parte destinata a rientrare, i cui effetti più distorsivi possono essere oggetto di compensazione, ove possibile, a carico dei bilanci pubblici”
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Visco,sì a misure su bollette e turismo,non stimoli generali
Altrimenti tensioni sui prezzi. Compensare extracosti
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PARMA
12 febbraio 2022
12:04
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Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco giudica con favore interventi mirati sul caro bollette o su singoli settori in difficoltà ma dice di no a generali misure “generalizzate di stimolo” che determinerebbero tensioni sui prezzi e rischi “per l’equilibrio dei conti pubblici”.
Parlando all’Assiom Forex ha spiegato come “limitati interventi di natura emergenziale possono ancora trovare giustificazione, ad esempio per fronteggiare la crisi energetica o nei casi in cui i contagi continuino a ostacolare consumi e produzione, come nei servizi legati al turismo, alla ristorazione, al tempo libero”.
Visco ha sottolineato che L’aumento dell’inflazione determinato dalla crescita dei costi energetici “è sostanzialmente una tassa, probabilmente in buona parte destinata a rientrare, i cui effetti più distorsivi possono essere oggetto di compensazione, ove possibile, a carico dei bilanci pubblici”
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Visco: la crescita taglia il debito pubblico al 150%
“Sì a misure su bollette e turismo, non stimoli generali”
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12 febbraio 2022
16:45
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L’economia italiana “dalla primavera con il progressivo miglioramento del quadro sanitario dovrebbe riacquistare “vigore” dopo la frenata degli ultimi mesi dovuta ai contagi.
Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco al Forex di Parma secondo cui la crescita del Pil “si avvicinerebbe nella media di quest’anno al 4% per poi attenuarsi nei prossimi due”.
IL DEBITO PUBBLICO – “La marcata ripresa dell’economia è stata decisiva per interrompere l’aumento del rapporto tra debito pubblico e prodotto, che alla fine del 2021 potrebbe essere sceso su valori prossimi al 150 per cento (da circa il 156 per cento raggiunto nel 2020), afferma Visco.
Si tratta “di un livello nettamente inferiore a quanto previsto all’inizio dello scorso anno e anche alle valutazioni ufficiali pubblicate in autunno” ha rilevato sottolineando l’importanza “della crescita per il calo del debito.
LE BANCHE – Le banche italiane hanno una situazione patrimoniale nel complesso solida e la qualità del credito ha continuato a migliorare, anche beneficiando delle misure di sostegno”, afferma il governatore della Banca d’Italia secondo cui tuttavia “rimangono però casi di fragilità principalmente presso banche di dimensione medio-piccola e con un modello di attività tradizionale”. Visco ha sottolineato che per alcune banche la vigilanza ha richiesto di “Valutare con tempestività ogni opzione volta a prevenire il deterioramento e riportarsi su sentieri di piena sostenibilità”.
MISURE AD HOC – Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco giudica con favore interventi mirati sul caro bollette o su singoli settori in difficoltà ma dice di no a generali misure “generalizzate di stimolo” che determinerebbero tensioni sui prezzi e rischi “per l’equilibrio dei conti pubblici”. Visco ha spiegato come “limitati interventi di natura emergenziale possono ancora trovare giustificazione, ad esempio per fronteggiare la crisi energetica o nei casi in cui i contagi continuino a ostacolare consumi e produzione, come nei servizi legati al turismo, alla ristorazione, al tempo libero”.
IL FUTURO – “Dobbiamo cominciare a pensare a un futuro da consolidare e al quale tutti dobbiamo partecipare con ottimismo con un tentativo di costruire il nuovo che di fatto sta proprio nelle nostre mani”, ha detto il governatore della Banca d’Italia, ricordando come 10 anni fa nel suo primo discorso all’associazione nella città emiliana il quadro era di grave crisi e recessione del paese. Ora ha detto di fronte alla crisi pandemica “l’economia italiana è più attrezzata e le banche non sono la causa ma hanno aiutato”.
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“La marcata ripresa dell’economia è stata decisiva per interrompere l’aumento del rapporto tra debito pubblico e prodotto, che alla fine del 2021 potrebbe essere sceso su valori prossimi al 150 per cento (da circa il 156 per cento raggiunto nel 2020)”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco al Forex di Parma. Si tratta “di un livello nettamente inferiore a quanto previsto all’inizio dello scorso anno e anche alle valutazioni ufficiali pubblicate in autunno” ha rilevato sottolineando l’importanza “della crescita per il calo del debito.
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Contratti: Landini, inaccettabili parole Bonomi
Così si programma riduzione potere acquisto
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12 febbraio 2022
16:36
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Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, considera “inaccettabili” le parole del numero uno della Confindustria Bonomi sulla crescita dei salari legati alla contrattazione di secondo livello.
” Su contratti – ha detto nel corso dell’assemblea programmatica dell’Organizzazione – è inaccettabile quello che dice.
La maggioranza dei lavoratori è in imprese dove la contrattazione di secondo livello non c’è, rinunciare alla contrattazione nazionale vuol dire programmare la riduzione del potere d’acquisto”.. Se il riformismo competitivo significa queste cose noi diciamo che non ce ne è bisogno”.
In una interista Corriere della sera Bonomi, rispondendo a una domanda sul fatto che secondo i sindacati il caro energia non viane considerato nell’indice dei prezzi armonizato su cui si basano i salari aveva risposto: ‘Non è così. Il prezzo dei beni energetici c’è, ma viene spalmato nel tempo per evitare che scarti bruschi come quello attuale rendano l’indice ballerino. Se si vogliono innalzare i salari subito, la strada sono contratti di produttività in ogni impresa, addizionali al contratto nazionale”.
Bonomi parla di riformismo competitivo – ha detto Landini – ma le due parole stanno insieme? le riforme non devono essere competitive, devono essere giuste, redistributive. Competitivo per chi? Oggi il problema non è che manca la competitività ,nel mondo del lavoro ce n’è troppa di competitività delle persone. Di Vittorio ci ha insegnato che un compito fondamentale del sindacato è impedire che le persone che per vivere devono lavorare debbano competer tra di loro perché quando avviene questo siamo di fronte a una guerra tra poveri e a una riduzione dei diritti, non a una crescita generale”. Se poi di fronte al problema dei contratti nazionali – prosegue Landini – e dell’inflazione che cresce risponde che non va cambiato nulla perché l’unico luogo dove devono crescere eventualmente i salari è con la produttività, dove si fa la contrattazione aziendale, per noi questa è una cosa non accettabile. Non perché siamo contro la contrattazione aziendale ma perché sappiamo perfettamente che in un Paese fatto di piccole imprese dove la maggioranza dei lavoratori è in imprese dove la contrattazione non c’è, se non sono i contratti nazionali che tornano ad avere un’autorità salariale e a porsi il problema dei aumentare il valore reale dei salari questo vuol dire accettare la riduzione dei salari”
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Contratti: Landini, inaccettabili le parole di Bonomi
Contratti nazionali devono far aumentare i salari reali
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12 febbraio 2022
16:07
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Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, considera “inaccettabili” le parole del numero uno della Confindustria Bonomi sulla crescita dei salari legati alla contrattazione di secondo livello.
“Se di fronte al problema dei contratti nazionali e dell’inflazione che cresce – ha detto nel corso dell’assemblea dell’Organizzazione – Bonomi risponde che non va cambiato nulla, perché l’unico luogo dove devono crescere eventualmente i salari è con la produttività, dove si fa la contrattazione aziendale, per noi questa è una cosa non accettabile.
Non perché siamo contro la contrattazione aziendale, ma perché sappiamo perfettamente che in un Paese fatto di piccole imprese, dove la maggioranza dei lavoratori è in imprese dove la contrattazione non c’è, se non sono i contratti nazionali che tornano ad avere un’autorità salariale e a porsi il problema di aumentare il valore reale dei salari questo vuol dire accettare la riduzione dei salari”.
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Ita: Cub, si riapre stagione svendite a scapito dei lavoratori
Amoroso, si distrugge sistema Paese e asset strategico trasporti
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12 febbraio 2022
17:59
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Con la privatizzazione della compagnia aerea di bandiera Ita “si riapre una stagione di svendite a scapito dei lavoratori, dei contribuenti e degli interessi nazionali”.
Lo affermano i sindacati Cub-Trasporti e AirCrewCommittee.
Antonio Amoroso, segretario del comparto della Confederazione unitaria di base, denuncia che “si distrugge il sistema Paese e un asset strategico” cancellando “migliaia di posti di lavoro anche nell’indotto e consentendo la colonizzazione dell’Italia per giunta a basso prezzo” ed evidenziando “la mancanza di una visione imprenditoriale”.
Secondo i sindacati “è tutto come concordato in Ue dal Governo dei Migliori per il futuro di Alitalia: smembramento, ridimensionamento, licenziamenti e saccheggio delle tasche dei contribuenti”. Lo schema “è lo stesso degli anni Novanta con cui si diede l’avvio alle grandi privatizzazioni con cui cominciò lo smantellamento del sistema industriale italiano: oggi più di ieri è in programma la definitiva trasformazione del Paese in un grande mercato a danno dei lavoratori, dei contribuenti e del Paese”.
“Se mai ce ne fosse il bisogno a peggiorare la situazione c’è – concludono – il tradimento di forze politiche che avevano giurato e spergiurato che si sarebbero impegnate ad arginare gli appetiti speculatori e che si sarebbero adoperate per attuare un progetto di rilancio di Alitalia: una colossale presa in giro per migliaia di famiglie che non dimenticheranno il raggiro dei partiti sovranisti-populisti, di quelli progressisti-europeisti e dei conservatori nazionalisti”.
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San Valentino: Coldiretti, 1 italiano su 2 regala fiori
Festa simbolo di primo ritorno alla normalità.
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12 febbraio 2022
23:50
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Oltre un italiano su due (53%) che fa regali per San Valentino sceglie quest’anno di donare piante e fiori, superando cioccolatini (25%), capi di abbigliamento (11%) e gioielli (11%).
E’ quanto emerge dall’indagine on line condotta dal sito http://www.coldiretti.it per la festa degli innamorati con la mobilitazione dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per offrire il meglio delle produzioni Made in Italy.
Con la discesa dei contagi e lo stop alle mascherine all’aperto la festa quest’anno, sottolinea la Coldiretti, diventa il simbolo di un primo ritorno alla normalità ma anche l’occasione per far ripartire gli acquisti di piante e fiori.
Ma non tutti sanno che fiori e colori hanno un loro linguaggio e per non sbagliare scendono in campo i tutor della Coldiretti per rivelarne il significato. Se il colore rosso significa passione ardente, quello bianco testimonia l’amore puro e spirituale, mentre il corallo rivela il desiderio. Occhio alla rosa gialla, perché oltre a simboleggiare un amore disperato potrebbe anche comunicare tradimento. E ancora, il ranuncolo simboleggia bellezza malinconica, la calendula dedizione ma anche pene d’amore e se il garofano bianco significa fedeltà, quello giallo eleganza, quello rosa amore reciproco e quello rosso amore vivo e intenso. Le orchidee significano totale dedizione in amore, la margherita amore puro, innocente, il papavero, invece, tranquillità e serenità. Per assicurarsi la durata dei fiori, la Coldiretti consiglia di accorciare il gambo di 3-4 centimetri con un taglio netto e obliquo. Piccolo trucco per l’acqua che deve essere fresca e pulita è sciogliervi un’aspirina o 3-4 gocce di candeggina per litro al fine di impedire la formazione di batteri che ostruirebbero i canali per portare l’acqua al fiore. Cambiarla una volta al giorno ed evitare l’esposizione a luce diretta, le correnti d’aria sia calda sia fredda e le fonti di calore. Quest’anno produrre fiori costa agli agricoltori italiani il 30% in più a causa dell’impennata dei costi energetici, con i vivai costretti a produrre praticamente in perdita. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti diffusa in occasione della mobilitazione dei mercati contadini di Campagna Amica in tutta Italia in vista di San Valentino. Nelle serre si spende dal 50% in più per il gasolio e l’elettricità al 400% in più per concimi e metano, mentre i prezzi degli imballaggi in plastica sono triplicati. Per una serra di mille metri dove si coltiva un fiore del periodo come la viola a ciocche, la perdita netta per i vivaisti è di 1.250 euro, con costi di produzione che superano quelli di vendita. E se in altri settori si cerca di concentrare le operazioni colturali nelle ore di minor costo dell’energia elettrica, rileva Coldiretti, le imprese florovivaistiche non possono interrompere le attività, pena la morte delle piante o la mancata fioritura. Le rose, ad esempio, hanno bisogno di una temperatura fissa di almeno 15 gradi per fiorire e lo stesso vale per le gerbere, mentre per le orchidee ne servono 20-22 gradi e in assenza di riscaldamento muoiono. E chi non riesce e far fronte agli aumenti è così costretto a spegnere le serre e cercare di riconvertire la produzione. Un trend che pesa su un settore cardine per l’economia agricola che vale oltre 2,57 miliardi di euro, generati da 27 mila aziende, con un indotto di 200 mila occupati. La scomparsa dei fiori italiani dai mercati rischia peraltro di favorire le importazioni, che nel 2021 hanno già fatto registrare un aumento del 20% in valore.
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Mite: con piano aree idonee regole certe dopo anni di attesa
Obiettivo fornire regole certe agli operatori e accompagnare la transizione
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12 febbraio 2022
23:54
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Con il Pitesai “regole certe dopo anni di attesa”.
Così il ministero per la Transizione ecologia commenta la pubblicazione del Piano della transizione energetica sostenibile delle aree idonee.
E sottolinea “fortemente voluto dal ministro della Transizione Ecologica Cingolani per sanare il ritardo della sua pubblicazione attesa da anni”, con l’obiettivo di fornire regole certe agli operatori e di accompagnare la transizione del sistema energetico nazionale definendo le priorità sia in un’ottica di decarbonizzazione – in linea con gli accordi internazionali di tutela dell’ambiente e della biodiversità – che del fabbisogno energetico.
Il Piano, spiega la nota del Mite, individua le aree in cui è consentito lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale.
L’iter ha visto un complesso lavoro iniziale di mappatura, portata avanti insieme ad istituti di ricerca specializzati (Ispra, Rse), in seguito al quale il ministero della Transizione Ecologica ha proposto il Piano che è stato così sottoposto a Valutazione ambientale strategica (Vas), processo che prevede una fase di consultazione interamente pubblica. Il 29 settembre 2021, in linea l’impegno preso, il Piano è stato consegnato dal Mite, avviando così la fase di interlocuzione con la Conferenza unificata, che a dicembre 2021 si è pronunciata positivamente, proponendo il vincolo di valutazione di possibili attività connesse a permessi di ricerca limitandole esclusivamente al gas.
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Gas, ripartono le estrazioni, ecco il ‘piano regolatore’
Il Mite pubblica il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee. Ambientalisti contrari
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13 febbraio 2022
10:12
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Sostanziale stop a nuovi permessi per il petrolio, ripresa per le prospezioni e le estrazioni di gas in terra e nell’offshore italiano.
Con la pubblicazione del Pitesai, il Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, si compie un primo passo verso quell’incremento della produzione del gas italiano a cui il governo sta guardando come una delle armi per contrastare il caro energia.
“Regole certe dopo anni di attesa”, dice il Mite che sottolinea come il piano sia stato”fortemente voluto dal ministro della Transizione Ecologica Cingolani per sanare il ritardo della sua pubblicazione”, anche se l’idea non piace affatto al mondo ambientalista, che è sceso in piazza in 44 città con manifestazioni ‘no gas’.
Complessivamente nel 2021 l’Italia ha prodotto circa 3,2 miliardi di metri cubi di gas e ne ha usati poco più di 72. La ripresa delle estrazioni potrebbe portare ad un raddoppio della produzione italiana, arrivando così ad un 10% circa del fabbisogno nazionale. In primo piano per l’aumento dell’estrazione il ruolo dell’offshore del Mare Adriatico.
Arrivato dopo tre anni dalla moratoria imposta nel 2019 dall’allora governo, il Piano è una mappa, una sorta di piano regolatore, che indica dove sarà consentita l’estrazione di idrocarburi. “Regole certe dopo anni di attesa”, sottolinea il Mite, con alcuni paletti.
L’intento infatti è quello di razionalizzare e concentrare le attività di estrazione su poche concessioni attive. Il via libera infatti riguarda solo le attività le cui domande sono state presentate dopo il primo gennaio del 2010. Troppo poco attente ai criteri ambientali – è questa la considerazione fatta a monte della decisione – quelle antecedenti. Scopo del piano infatti, viene precisato, è individuare “un quadro di riferimento delle aree, a terra e a mare, ove è consentito lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi, stabilendone la “compatibilità” con il territorio interessato, “secondo valutazioni di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.” La soluzione non convince però per niente il fronte ambientalista: “pretendiamo che il governo faccia la sua parte nel contrastare la crisi climatica, definendo immediatamente un piano di uscita dal gas fossile e che gli investimenti previsti in questo settore, comprensivi di Capacity Market (il meccanismo con cui ci si approvvigiona di capacità di energia elettrica con contratti a termine) e che ci costeranno almeno 30 miliardi di euro, vengano direzionati sull’unica vera soluzione: le fonti rinnovabili”, dicono nel loro manifesto gli organizzatori della protesta.
Complessivamente il Pitesai riguarda un ambito del 42% del territorio italiano e stabilisce la chiusura alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di tutte le aree marine e terrestri non comprese nell’ambito territoriale di riferimento della pianificazione e valutazione del Piano. Tra le aree che non potranno più essere interessate da attività di ricerca e coltivazione, le Regioni Valle D’Aosta, Trentino Alto Adige, Liguria, Umbria, in parte Toscana e Sardegna, e a mare il 5% della intera superficie marina sottoposta a giurisdizione italiana.
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Caro energia spinge i listini, verso stangata da 38,5 miliardi
Assoutenti, più costi imprese, attività ed esercizi commerciali
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13 febbraio 2022
18:00
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Il caro-bollette fa impazzire i listini al dettaglio, con una moltitudine di prodotti che a gennaio hanno risentito dei rincari di luce e gas.
Lo rivela un report di Assoutenti, che sulla base dei dati Istat sull’inflazione di gennaio ha calcolato le ripercussioni per le tasche delle famiglie.
Gli aumenti delle bollette di luce e gas scattati a gennaio hanno comportato un aumento dei costi in capo a imprese, attività ed esercizi commerciali, che vengono scaricati sui consumatori finali attraverso i prezzi al dettaglio e che potrebbero determinare di questo passo una maxi-stangata da 38,5 miliardi sulle tasche delle famiglie”.
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Finanza sostenibile: Esma, troppe divergenze su criteri Esg
Avviata consultazione con agenzie rating, società e investitori
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13 febbraio 2022
12:44
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Ci sono ancora troppe divergenze sui criteri adottati dalle agenzie di rating nella divulgazione e valutazione dei fattori ambientali, sociali e di governance (Esg).
Il richiamo arriva dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) che rileva come la qualità complessiva di divulgazione sia migliorata da quando nel 2020 sono state introdotte le Linee Guida, ma che “l’elevato livello di divergenza tra le agenzie di rating” risulta “piuttosto sorprendente” ed “evidenzia che c’è ancora spazio per ulteriori miglioramenti”.
Ed è questo l’obiettivo della “consultazione” avviata tra agenzie di rating, società e investitori che si concluderà a marzo.
L’interesse degli investitori per la finanza sostenibile è cresciuto in modo esponenziale negli ultimi anni e solo nella prima metà del 2021, il patrimonio dei fondi ‘sostenibili’ nell’Ue è aumentato del 20% – osserva l’Esma – a quota 1.500 miliardi di euro. “Di conseguenza, rimarca l’Autorità – alcune agenzie di rating hanno cercato di diventare più trasparenti su come i fattori Esg siano integrati nelle loro valutazioni del credito”. Ma dall’analisi di oltre 64.000 comunicati delle agenzie di rating pubblicati nel 2020, emerge che “l’entità delle informazioni Esg differisce in modo significativo sia tra le agenzie di rating che tra i fattori Esg, in particolare i temi ambientali”.
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Gas: Nomisma, raddoppio facile, ma così serviranno decenni
Tabarelli, Italia potrebbe produrre fino a 10 mld mc in più
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13 febbraio 2022
17:59
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“Ci vorranno anni, se non decenni, per produrre più gas in Italia: ce lo dimostra l’esperienza degli ultimi 20-30 anni.
Anche se tecnicamente un raddoppio della produzione da 3 a 6 miliardi di metri cubi sarebbe possibile in un anno”.
E’ quanto afferma il presidente di Nomisma Energia Davide Tabarelli, sottolineando che nel 2021 la produzione nazionale di gas ha raggiunto il minimo dal 1954 a 3 miliardi di metri cubi. L’Italia, spiega ha toccato il picco di produzione nel 1991 con 21 miliardi di metri cubi e potrebbe oggi facilmente arrivare a 10 miliardi di metri cubi in più all’anno, 7 miliardi di euro in valore.
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Smart working: l’organizzazione del lavoro agile nella P.a
Digital talk di Flepar martedì 15 febbraio
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13 febbraio 2022
15:20
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Dopo i numeri record del primo lock down nel 2020 in cui il lavoro agile è stato in molti casi l’unico mezzo per permettere di far funzionare gli uffici sia nel pubblico sia nel privato la tendenza del 2021 ha portato ad una stabilizzazione della quota di lavoro agile.
In base ai dati riportati nella ricerca dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano*, nel post pandemia saranno circa 4,4 milioni i lavoratori che utilizzeranno il lavoro agile “… di cui 2,03 milioni nelle grandi imprese, 700mila delle PMI, 970mila nelle microimprese e 680mila nella PA”.
Al lavoro agile e all’evoluzione culturale ed organizzativa che questo cambiamento rappresenta e richiede è dedicato il Digital Talk “Smart è chi smart fa” promosso da FLEPAR, martedì 15 febbraio 2022 dalle ore 15 alle ore 17 . All’incontro moderato da Giorgio Zanchini, parteciperanno Giuseppe Conte, Roberto Speranza, Francesco Boccia, Andrea Tardiola Pasquale Tridico Antonio Naddeo Pasquale Aiello Sebastiano Fadda Chiara Bisconti , Tiziana Cignarelli, Tania Scacchetti, Giorgio Cavallero, Aldo Tagliente, Stefano Di Leo, Fulvio Ferrazzano.
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Borsa: Tokyo, apertura in calo (-1,39%)
Pesano tensioni geopolitiche Russia-Usa
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TOKYO
14 febbraio 2022
01:31
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La Borsa di Tokyo avvia la prima seduta della settimana col segno meno, seguendo il ribasso degli indici azionari statunitensi mentre aumentano i timori degli investitori a causa delle crescenti tensioni al confine con l’Ucraina e i rischi geopolitici derivanti a livello globale.
L’indice di riferimento Nikkei cede l’1,39%, a quota 27.311,01, con una perdita di 385 punti.
Sul mercato dei cambi lo yen guadagna terreno sul dollaro a 115,40 e sull’euro a 131,20.
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Venti di guerra, Borse asiatiche in rosso, vola il petrolio
Tokyo chiude a -2,23%. Il Wti sfiora 95 dollari al barile
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14 febbraio 2022
08:12
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Le Borse asiatiche chiudono in netto calo.
I venti di guerra tra Russia e Ucraina e le tensioni con gli Stati Uniti pesano sui listini che hanno registrano la peggior flessione delle ultime due settimane.
Con le frizioni geopolitiche l’attenzione si concentra sul prezzo di gas e petrolio. Negli Stati Uniti il Wti ha sfiorato i 95 dollari al barile, il massimo da settembre 2014, mentre a Londra il Brent ha raggiunto i 95,66 dollari. Si guarda anche dell’inflazione e le prossime mosse delle banche centrali.
In forte flessione Tokyo (-2,23%). Sul mercato dei cambi lo yen continua a rivalutarsi sul dollaro a 115,30, e a 130,90 sull’euro. A contrattazioni ancora in corso in rosso Hong Kong (-1,47%), Shanghai (-1,27%), Shenzhen (-0,88%), Seul (-1,57%) e Mumbai (-2%).
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Oro: prezzo spot in lieve calo a 1.853 dollari l’oncia
Dopo il rialzo dell’1,8% registrato venerdì
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14 febbraio 2022
08:18
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Il prezzo spot dell’oro ripiega dopo il rialzo dell’1,8% messo a segno venerdì.
Tradizionalmente visto come bene rifugio in tempi di incertezza, questa volta – di fronte all’aggravarsi della situazione tra Russia e Ucraina – il metallo prezioso arretra dello 0,3% portandosi a 1.853,5 dollari l’oncia.
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Cambi: euro poco mosso sul dollaro a 1,1345
Moneta unica stabile sullo yen a 130,9
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14 febbraio 2022
08:21
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L’euro è poco mosso sul dollaro questa mattina e si attesta a 1,1347 (-0,02%).
La moneta unica è stabile anche sullo yen a 130,9.
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Spread tra Btp e Bund apre con un balzo a 171 punti
Il rendimento del decennale italiano stabile a 1,948%
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14 febbraio 2022
08:27
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Lo spread tra Btp e Bund avvia con un balzo la prima seduta della settimana e si attesta a 171 punti, rispetto ai 165 punti della chiusura di venerdì.
Si tratta, secondo le rilevazioni di Bloomberg, del massimo da giugno 2020.
Il rendimento del decennale italiano è stabile all’1,948%.
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Venti di guerra, Borse asiatiche in rosso, vola il petrolio
Tokyo chiude a -2,23%. Il Wti sfiora 95 dollari al barile
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14 febbraio 2022
09:14
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Netto calo per le Borse asiatiche.
I venti di guerra tra Russia e Ucraina e le tensioni con gli Stati Uniti pesano sui listini che hanno registrano la peggior flessione delle ultime due settimane.
Con le frizioni geopolitiche l’attenzione si concentra sul prezzo di gas e petrolio. Negli Stati Uniti il Wti ha sfiorato i 95 dollari al barile, il massimo da settembre 2014, mentre a Londra il Brent ha raggiunto i 95,66 dollari. Si guarda anche dell’inflazione e le prossime mosse delle banche centrali.
In forte flessione Tokyo (-2,23%). Sul mercato dei cambi lo yen continua a rivalutarsi sul dollaro a 115,30, e a 130,90 sull’euro. A contrattazioni ancora in corso in rosso Hong Kong (-1,47%), Shanghai (-1,27%), Shenzhen (-0,88%), Seul (-1,57%) e Mumbai (-2%).
Le tensioni si riflettono anche sui titoli di Stato: lo spread tra Btp e Bund ha aperto con un balzo a 171 punti, con il rendimento del decennale italiano che si avvicina al 2%.
Gas in forte rialzo con i venti di guerra che spirano tra Russia e Ucraina. Sui mercati ci sono timori per una improvvisa riduzione dei flussi di gas che arrivano dalla Russia. Ad Amsterdam le quotazioni sono in rialzo dell’8,5% a 83,50 euro al Mwh, dopo aver registrato un aumento del +12% a 88 euro. A Londra il prezzo sale del 4,45% a 185,86 penny per Mmbtu.
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Borsa: lunedì nero per i venti di guerra, l’Europa brucia 201 miliardi
Milano chiude in forte calo. Spread Btp-Bund a 168 punti, tasso all’1,96%
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15 febbraio 2022
09:22
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Prima giornata della settimana molto pesante per tutte le Borse europee, strette nella tenaglia dei rischi di guerra sul confine Russia-Ucraina e i timori di rialzo dei tassi: l’indice Stoxx 600, che raggruppa i 600 titoli maggiori del Vecchio continente, dopo cali anche più ampi ha perso l’1,9% finale, che si traduce in 201 miliardi di capitalizzazione bruciati in una sola seduta.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha chiuso a 168 punti base rispetto al picco dei 171 ‘basis point’ della partenza, con un tasso del prodotto del Tesoro all’1,96% contro l’1,94% dell’avvio.
Il rendimento corregge così i massimi dal maggio 2020, mentre il differenziale è sui livelli più alti dal luglio dello stesso anno.
Giornata difficile per le Borse europee sulle tensioni in Ucraina e Milano non si differenzia: in Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo aver sfiorato ribassi del 4% in corso di seduta, ha chiuso in calo del 2,04% a 26.415 punti.
Mercati azionari del Vecchio continente tutti in terreno chiaramente negativo in una seduta che ha guardato alla crisi ucraina e al rischio di rialzo dei tassi di interesse: dopo perdite anche abbondantemente maggiori, Madrid ha concluso in calo del 2,5%, Parigi del 2,2%, Francoforte di due punti percentuali. In ribasso dell’1,7% finale sia Amsterdam sia Londra, con Mosca che nei diversi indici si muove su cali tra il 3 e il 2%.
Il petrolio chiude in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono del 2,53% a 95,46 dollari al barile. Il Wti rivede quota 95 dollari per la prima volta da 2014.
Netto calo per le Borse asiatiche. I venti di guerra tra Russia e Ucraina e le tensioni con gli Stati Uniti pesano sui listini che hanno registrano la peggior flessione delle ultime due settimane. Con le frizioni geopolitiche l’attenzione si concentra sul prezzo di gas e petrolio. Negli Stati Uniti il Wti ha sfiorato i 95 dollari al barile, il massimo da settembre 2014, mentre a Londra il Brent ha raggiunto i 95,66 dollari. Si guarda anche dell’inflazione e le prossime mosse delle banche centrali.
In forte flessione Tokyo (-2,23%). Sul mercato dei cambi lo yen continua a rivalutarsi sul dollaro a 115,30, e a 130,90 sull’euro. A contrattazioni ancora in corso in rosso Hong Kong (-1,47%), Shanghai (-1,27%), Shenzhen (-0,88%), Seul (-1,57%) e Mumbai (-2%).
Gas in forte rialzo: sui mercati ci sono timori per una improvvisa riduzione dei flussi di gas che arrivano dalla Russia. Ad Amsterdam le quotazioni sono in rialzo dell’8,5% a 83,50 euro al Mwh, dopo aver registrato un aumento del +12% a 88 euro. A Londra il prezzo sale del 4,45% a 185,86 penny per Mmbtu.
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Venti di guerra zavorrano listini, Milano in profondo rosso
Parigi (-2,05%), Francoforte (-2,33%), Londra (-0,11%)
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14 febbraio 2022
09:43
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I venti di guerra in Ucraina zavorrano le Borse europee.
Dopo la chiusura in calo dei listini asiatici, con Tokyo in ribasso di oltre il 2%, anche le piazze continente fanno i conti con l’aggravarsi della situazione avviando in forte calo la prima seduta della settimana.
Milano perde il 3,7% con quasi tutto il listino in rosso. Flessione per Parigi (-2,05%), Francoforte (-2,33%), Londra (-0,11%), Madrid (-2,43%). Nel pomeriggio è attesa l’audizione della presidente della Bce, Christine Lagarde, al parlamento europeo per il report annuale della banca centrale europea, ma intanto anche sui titoli di Stato la tensione è lampante. Lo spread tra Btp e Bund ha aperto con una fiammata a 171 punti.
I timori geopolitici hanno fatto volare anche il prezzo del petrolio, con il Wti che ha sfiorato i 95 dollari al barile, e del gas (arrivato a segnare +12% in Europa), mentre permane il nervosismo dei mercati per le prossime mosse delle banche centrali per contrastare l’inflazione.
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Borsa: Milano (-3,7%) scivola ancora con timori su Ucraina
Lo spread tra Btp e Bund a 169 punti
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14 febbraio 2022
09:36
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La Borsa di Milano (-3,7%) scivola ancora, in linea con gli altri listini europei con i timori di una guerra in Ucraina.
A Piazza Affari pesano le banche e le utility mentre prosegue la corsa del prezzo del petrolio e del gas.
Lo spread tra Btp e Bund prosegue a 169 punti, con il rendimento del decennale italiano all’1,90%.
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Borsa: Europa pesante con rischio guerra, listini cedono 3%
In netto rialzo petrolio e gas. L’euro in calo sul dollaro
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14 febbraio 2022
09:47
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Le Borse europee proseguono la seduta pesante con gli investitori che si mostrano fortemente nervosi per i rischi di una guerra tra Russia e Ucraina.
Sui listini pesa il calo delle banche (-3,6%), delle utility (-2,1%) e dell’energia (-1,5%).
Sul fronte valutario l’euro sul dollaro scende a 1,1311.
L’indice d’area stoxx 600 cede il 2,7%. In flessione Francoforte (-3,2%), Parigi (-3,3%), Madrid (-3,1%), Londra (-1,8%). Rallenta la corsa del petrolio che però si mantiene sui massimi. Il Wti si attesta a 93,30 dollari al barile e il brent a 94,40 dollari. Il prezzo del gas ad Amsterdam sale a 83,60 euro al Mwh (+7,6%). A Londra sale a 201 penny (+8,1%).
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Borsa:Milano -3,9% in profondo rosso con le banche e utility
Spread tra Btp e Bund a 170 punti
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14 febbraio 2022
10:08
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La Borsa di Milano prosegue in profondo rosso, in linea con gli altri listini europei, con i timori di una guerra in Ucraina.
A Piazza Affari soffrono le banche con Mps (-6,6%), rientrata agli scambi dopo una sospensione in asta di volatilità.
Male anche Banco Bpm (-7,1%) e Bper (-6,2%), in attesa del consiglio d’amministrazione per presentare l’offerta al Fitd per Carige (+0,1%). Tra gli istituti di credito in flessione Unicredit e Intesa (-6%).
Le capriole di petrolio e gas zavorrano le utility e energia.
In rosso A2a (-2,9%), Enel (-2,8%), Eni (-2,2%), Hera e Erg (-2%). In controtendenza Snam (+0,3%). Seduta pesante per Tim e Atlantia (-4,1%) e Stm (-3,6%).
Lo spread tra Btp e Bund sale a 170 punti, con il rendimento del decennale italiano all’1,90%
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Intesa: investe 47 milioni euro in Thought Machine
Sarà il partner per dar vita a nuova piattaforma banca digitale
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14 febbraio 2022
10:31
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Intesa Sanpaolo ha individuato in Thought Machine, società tecnologica di core banking con sede nel Regno Unito, il partner ideale per dar vita alla sua nuova piattaforma di digital banking.
Ad attribuire maggior significato alla partnership è l’investimento di 40 milioni di sterline (47,74 milioni di euro) che Intesa Sanpaolo ha deciso di effettuare, partecipando così al percorso di crescita della società.
Isybank, la nuova piattaforma di digital banking di Intesa Sanpaolo, progetto qualificante del Piano di Impresa 2022-2025 recentemente presentato, si potrà pertanto avvalere di Vault, il motore core banking di Thought Machine. Intesa Sanpaolo ha inoltre manifestato l’intenzione di estendere la piattaforma core banking di Thought Machine alla più ampia infrastruttura del Gruppo.
Con il nuovo piano d’impresa “intendiamo affrontare in maniera ancora più decisa la sfida del fintech”, afferma Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo. “Per questa ragione, tra i principali progetti di Intesa Sanpaolo per gli anni a venire – aggiunge – c’è la creazione e lo sviluppo di Isybank, la nuova banca dedicata, inizialmente, a quei 4 milioni di clienti che già oggi ricorrono primariamente alla nostra offerta digitale”.
“A complemento del lavoro svolto con le banche Tier 1 in tutto il mondo, siamo ora orgogliosi di annunciare che la più grande banca italiana e una delle principali istituzioni finanziarie europee adotterà la tecnologia di Thought Machine nella sua nuova banca digitale”, evidenzia Paul Taylor, fondatore e ceo di Thought Machine.
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Pnrr: dalla Fondazione Crt una guida all’europrogettazione
Bussola digitale gratuita per Terzo Settore, enti locali,imprese
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TORINO
14 febbraio 2022
10:44
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La sfida del Pnrr è a portata di click con la Guida all’Europrogettazione (www.guidaeuroprogettazione.eu).
Questa innovativa “bussola” digitale e gratuita – promossa e ideata dalla Fondazione Crt con l’adesione di Acri e di altre sette Fondazioni italiane (Fondazione Cariplo e le Fondazioni Cr Bolzano, Cuneo, Firenze, Perugia, Verona, Trento e Rovereto) – permette al Terzo Settore, agli enti locali, alle imprese e ai cittadini di orientarsi tra i fondi Ue e tra le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che vale per l’Italia oltre 220 miliardi di euro: una dotazione finanziaria “a termine” per il rilancio, che richiede capacità e velocità di progettazione.
L’esecuzione del Pnrr è vincolata infatti a tempi di esecuzione particolarmente stretti: i fondi dovranno essere impegnati per il 70% entro la fine del 2022, per il restante 30% entro la fine del 2023 ed effettivamente spesi entro la fine del 2026.
“Il Pnrr è un’opportunità storica, purché la si sappia valorizzare e utilizzare al meglio, per far evolvere il Paese verso un modello economico-sociale più competitivo, innovativo, sostenibile, equo e inclusivo Le Fondazioni, tra cui Fondazione Crt, si candidano a essere attori attivi in questo processo, mettendo in campo risorse, progettualità e strumenti innovativi come la Guida all’Europrogettazione, che accrescono il ‘capitale’ di conoscenze, capacità e relazioni per il presente e il futuro della Next Generation Eu” affermano il presidente della Fondazione Crt Giovanni Quaglia e il segretario generale Massimo Lapucci.
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Borsa: Europa pesante su timori guerra, Milano -3,5%
Vendite per banche e utility. In rialzo oro, petrolio e gas
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
14 febbraio 2022
10:53
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
Le Borse europee proseguono pesanti con i venti di guerra che arrivano dall’Est.
Le tensioni tra Russia e Usa per l’Ucraina hanno messo sotto pressione i mercati, con il balzo dei prezzi di gas e petrolio ed il nervosismo sui titoli di Stato.
Nel comparto azionario sono energia (-1%), utility (-1,8%) e banche (-3,4%) a subire il maggiore calo. In questo contesto l’euro sul dollaro si indebolisce e scende a 1,1319 a Londra.
L’indice d’area stoxx 600 cede il 2,4%. Raffica di vendite a Francoforte (-3,1%), Parigi (-2,89%), Madrid (-2,47%), Londra (-1,7%). Maglia nera per Milano (-3,5%). Tra i comparti soffrono anche i tecnologici (-2,9%) e le auto (-2,6%).
Seduta all’insegna della volatilità per le materie prime. I rialzo il petrolio con il Wti che sale a 93,37 dollari al barile (+0,3%) e il Brent a 94,59 dollari (+0,17%). Avanza il prezzo del gas. Ad Amsterdam le quotazioni sono in rialzo del 7,3% a 83,11 euro al Mwh, dopo aver registrato in mattinata un aumento del +12% a 88 euro. A Londra il prezzo sale del 7,4% sforando i 200 penny per Mmbtu (199,79 penny). Sale anche l’oro che raggiunge 1.856 dollari l’oncia, con un incremento dell’1,67%.
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Gentiloni, sosteniamo la sovranità e l’economia dell’Ucraina
Commissario Ue rilancia la dichiarazione dei ministri Finanze G7
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BRUXELLES
14 febbraio 2022
11:42
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“Supportiamo l’Ucraina.
La sua sovranità e la sua economia”.
Lo scrive su Twitter il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni rilanciando la dichiarazione dei ministri delle Finanze del G7 sulla crisi ucraina.
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Bollette: De Poli, fare “debito buono” a tutela famiglie
Contro rincari è urgente un intervento da parte del Governo
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14 febbraio 2022
12:12
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“Contro il caro bollette è urgente un intervento da parte del Governo.
Noi chiediamo di fare “debito buono” a tutela delle famiglie e delle piccole medie imprese che stanno affrontando un lockdown economico e sociale”.
Così Antonio De Poli, questore di palazzo Madama.
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Borsa: Europa pesante con nubi guerra, maglia nera Milano -3,1%
Banche -3,4%, compagnie aeree -4,6% e utility -1,8%
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
14 febbraio 2022
12:12
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
Le nubi di guerra si addensano sui mercati con i listini europei che restano incagliati in una raffica di vendite in tutti i settori.
Le tensioni tra Russia e Ucraina si aggiungono ad un nervosismo dei mercati che si trascina da diverse sedute, per i timori delle prossime mosse delle banche centrali per contrastare l’avanzata dell’inflazione.
Nel Vecchio continente maglia nera per Milano che cede il 3,1%, dopo aver sfiorato il -4%. Restano pesanti anche Francoforte e Parigi (-3,2%), Madrid (-2,6%), Londra (-1,9%) e Amsterdam (-2,6%). Le banche (-3,4%) sono il comparto azionario maggiormente colpito mentre proseguono le tensioni sui titoli di Stato. Soffrono anche i tecnologici (-3,2%), le utility (-1,8%) e l’energia (-1,5%). Male il turismo (-3%) e le compagnie aeree (-4,6%).
A Piazza Affari in netto calo gli istituti di credito con Mps (-5,3%), Bper (-5,1%), in vista dell’offerta al Fitd per Carige (-0,01%), Intesa e Unicredit (-4,5%) e Banco Bpm (-3,7%) . Male anche Azimut (-5,1%) e Cnh (-5,3%). Nel listino principale in controtendenza Snam (+1,7%) e Saipem (+0,26%). Fuori dal listino principale sospesa in asta di volatilità Gas Plus con un rialzo teorico del 17%. Vola Be Shaping the Future (+26,70%), dopo l’interesse di Engineering.
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Gas: Vestager, al vaglio più forniture da Nigeria a Ue
‘A breve sarà convocata una riunione tecnica’
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BRUXELLES
14 febbraio 2022
12:52
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L’Unione europea e la Nigeria “hanno riconosciuto l’importanza delle relazione energetiche” tra loro e sono impegnate ad “esplorare tutte le opzioni per una maggiore fornitura di gas naturale liquefatto dalla Nigeria all’Ue.
A breve sarà convocata una riunione tecnica”.
Lo annuncia la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, dopo un incontro con il vicepresidente nigeriano Yemi Osinbajo, ad Abuja.
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Banca Generali, nel piano 18-22 miliardi di raccolta
Mossa, difficili grandi acquisizioni, bene avere brand del Leone
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14 febbraio 2022
14:35
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Nel nuovo piano al 2024 Banca Generali punta a una raccolta netta totale di 18-22 miliardi nel triennio, un incremento dell’utile netto ricorrente pari a +10-15% e di distribuire dividendi in aumento e pari a 7,5-8,5 euro per azione cumulati nel periodo 2022-2025.
Gli obiettivi non tengono conto di aventuali operazioni di crescita esterna.
“Oggi pensare a un deal di dimensioni significative è difficile.
Non vedo spazi per fare grandi deal. Ma ovviamente sceglierà l’azionista se portarli avanti o no”, ha osservato l’amministratore delegato di Banca Generali, Gian Maria Mossa.
D’altra parte “Ci sono piccole realtà che hanno bisogno di farsi consolidare da realtà più grosse. Piccolo e bello non vale più” Riguardo alla battaglia in corso a Trieste, che dell’istituto è socio di maggioranza, Mossa si è limitato a dire che “La Banca sta andando bene” e “sono contento di avere il brand Generali alle spalle, è positivo avere il Leone nel nostro brand”.
“Lasciamo le discussioni ad altri”.
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Borsa: Milano (-2%) lima perdite con Europa in attesa Usa
Petrolio, oro ed euro calmi. Gas +4%, spread scende a 167 punti
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
14 febbraio 2022
14:37
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
I mercati azionari del Vecchio continente provano ad allentare la fortissima tensione della mattinata in attesa dell’avvio di Wall street, i cui futures sono incerti.
La Borsa peggiore è quella di Parigi che cede il 2,2%, seguita da Francoforte e Madrid (-2,1%), con Amsterdam e Milano che perdono due punti percentuali dopo che Piazza Affari ha sfiorato in corso di seduta un calo del 4 per cento.
Londra scende dell’1,3% e il listino di Mosca, dopo aver oscillato su perdite tra il 3 e il 4%, si è portato su un calo poco superiore al punto percentuale.
Petrolio, oro ed euro sono piuttosto calmi, con il gas naturale che sul mercato europeo quota sugli 80 euro al Megawattora, in aumento del 4% rispetto alla chiusura di venerdì. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è in ribasso a 167 punti base rispetto ai 171 dell’avvio di giornata, con il prodotto del Tesoro che segna un tasso in oscillazione attorno a quota 1,9%.
In Piazza Affari, dove gli operatori come su tutti i mercati sono stretti tra crisi ucraina e rischio di rialzo dei tassi, i titoli peggiori tra quelli a elevata capitalizzazione sono Iveco e Unicredit, in calo di quattro punti percentuali, mentre al contrario Snam viaggia controcorrente in rialzo dell’1%.
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Petrolio: in calo a New York a 92,89 dollari
Quotazioni perdono lo 0,20%
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NEW YORK
14 febbraio 2022
15:15
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Il petrolio è in calo a New York, dove le quotazioni perdono lo 0,20% a 92,89 dollari la barile.
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Borsa: Wall Street apre negativa, Dj -0,13%, Nasdaq -0,12%
S 500 perde lo 0,06%
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NEW YORK
14 febbraio 2022
15:35
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Wall Street apre negativa con le tensioni fra Ucraina e Russia.
Il Dow Jones perde lo 0,13% a 34.691,65 punti, il Nasdaq cede lo 0,12% a 13.771,12 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,06% a 4.418,78 punti.
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Bollette: riunioni Franco-Garofoli, anche con dg Confindustria
Governo lavora a dl,aiuti a famiglie, spinta a gas e rinnovabili
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14 febbraio 2022
16:02
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Governo al lavoro per mettere a punto il nuovo decreto contro il caro bollette: in mattinata, secondo quanto si apprende, il ministro dell’Economia Daniele Franco è stato a lungo a Palazzo Chigi con il suo staff in riunione con il sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli.
Insieme Franco e Garofoli hanno poi incontrato anche la dg di Confindustria, Francesca Mariotti, per fare un punto sulle linee generali del provvedimento.
Le nuove misure dovrebbero da un lato dare nuovi aiuti a famiglie e imprese e dall’altro, su un orizzonte di medio periodo, aumentare la produzione di gas nazionale – e lo stoccaggio – e delle rinnovabili, anche attraverso la spinta a scuole e uffici pubblici a dotarsi di pannelli solari.
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Borsa: Europa resta pesante dopo Wall street, Milano -2,2%
Qualche tensione sull’oro, senza scosse i prezzi dei cereali
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14 febbraio 2022
16:03
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L’avvio senza scivoloni di Wall street non è bastato alle Borse europee per lasciare il terreno pesantemente negativo generato dalla crisi ucraina e dal timore di rialzo dei tassi: Parigi cede il 2,6%, Madrid due punti percentuali e mezzo, Francoforte e Amsterdam il 2,4%, con Milano in calo del 2,2% nell’indice Ftse Mib.
In ribasso di due punti percentuali sia il listino di Londra sia quello di Mosca.
Restano calmi lo spread Btp Bund (sui 167 punti base), l’euro e il petrolio, con il gas sempre in rialzo del 4% sugli 80 euro al Megawattora, mentre si registra qualche nuova tensione sull’oro che sale dell’1% a 1.865 dollari l’oncia. Piatti sui mercati internazionali delle materie prime i prezzi dei cereali, nonostante l’Ucraina sia uno dei primi esportatori mondiali.
In questo contesto in Piazza Affari nel paniere a elevata capitalizzazione i cali maggiori vengono accusati da Unicredit, Iveco e Bper, che scendono di quattro punti percentuali. Deboli anche Intesa e Mediobanca in ribasso di oltre il 3%, mentre si muovono in chiara controtendenza Snam e Inwit, in rialzo di qualche frazione oltre l’1%.
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Carige, il Fondo interbancario dice sì a Bper
Cessione per 1 euro, prima ricapitalizzazione per 530 milioni
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14 febbraio 2022
17:05
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Il Fondo interbancario di tutela dei depositi ha approvato, al termine di una serie di riunioni dei suoi organi, la cessione dell’80% di Banca Carige a Bper.
E’ quanto si apprende da alcune fonti vicine al Fitd.
Confermati anche i valori dell’operazione: la quota in Carige verrà rilevata dalla banca modenese per un euro, previa ricapitalizzazione a carico del fondo per 530 milioni.
Nell’operazione Bper è stata assistita da Mediobanca e Rothschild mentre Deutsche Bank, Kpmg e Prometeia hanno assistito il Fitd.
Con l’acquisizione di Carige Bper si conferma il candidato più determinato alla costruzione del terzo polo bancario. A sostenere la crescita della banca modenese è il suo azionista forte, Unipol, interessato sia alla rivalutazione sua della partecipazione in Bper, pari al 19% del capitale, sia a disporre di un canale bancario sempre più esteso attraverso cui distribuire i propri prodotti.
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Lagarde, euro è stata pietra miliare nella storia dell’Ue
Ha semplificato la vita agli europei, spinto l’interscambio
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STRASBURGO
14 febbraio 2022
17:44
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“L’introduzione delle moneta è stata una pietra miliare nella storia dell’Ue, perché condividere una moneta è più che utilizzare la stessa misura di pagamento ma far parte di un impegno comune”.
Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde all’europarlamento per la cerimonia dei 20 anni dell’euro.
“L’euro ha semplificato la vita di tanti europei, per chi studia, per chi viaggia, per chi fa impresa; dal 1990 al 2002 l’interscambio tra i Paesi dell’area euro a 19 è stata del 5%, ma se consideriamo il periodo da quando è arrivato l’ euro la crescita è del 200%”, ha sottolineato.
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Borsa: Milano chiude in forte calo, Ftse Mib -2%
Dopo ribassi più ampi. Come su Europa, pesa crisi ucraina
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MILANO
14 febbraio 2022
17:51
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Giornata difficile per le Borse europee sulle tensioni in Ucraina e Milano non si differenzia: in Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo aver sfiorato ribassi del 4% in corso di seduta, ha chiuso in calo del 2,04% a 26.415 punti.
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Borsa: Europa conclude pesante, Parigi -2,2%
La peggiore Madrid, in ampio ribasso anche Mosca
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14 febbraio 2022
17:54
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Mercati azionari del Vecchio continente tutti in terreno chiaramente negativo in una seduta che ha guardato alla crisi ucraina e al rischio di rialzo dei tassi di interesse: dopo perdite anche abbondantemente maggiori, Madrid ha concluso in calo del 2,5%, Parigi del 2,2%, Francoforte di due punti percentuali.
In ribasso dell’1,7% finale sia Amsterdam sia Londra, con Mosca che nei diversi indici si muove su cali tra il 3 e il 2%.
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Borsa: lunedì nero su timori Ucraina, Europa ‘brucia’ 201 miliardi
Piazza Affari ha chiuso in calo del 2,04%
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14 febbraio 2022
18:10
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Prima giornata della settimana molto pesante per tutte le Borse europee, strette nella tenaglia dei rischi di guerra sul confine Russia-Ucraina e i timori di rialzo dei tassi: l’indice Stoxx 600, che raggruppa i 600 titoli maggiori del Vecchio continente, dopo cali anche più ampi ha perso l’1,9% finale, che si traduce in 201 miliardi di capitalizzazione bruciati in una sola seduta.
In Piazza Affari l’indice Ftse Mib, dopo aver sfiorato ribassi del 4% in corso di seduta, ha chiuso in calo del 2,04% a 26.415 punti.
Tutti i mercati azionari del Vecchio continente sono in terreno chiaramente negativo in una seduta che ha guardato alla crisi ucraina e al rischio di rialzo dei tassi di interesse: dopo perdite anche abbondantemente maggiori, Madrid ha concluso in calo del 2,5%, Parigi del 2,2%, Francoforte di due punti percentuali.
In ribasso dell’1,7% finale sia Amsterdam sia Londra, con Mosca
che nei diversi indici si muove su cali tra il 3 e il 2%.
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Lagarde, sull’inflazione ci muoveremo al momento giusto
Molti cittadini in tutto il Continente sono preoccupati
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14 febbraio 2022
18:12
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La Bce garantirà la stabilità dei prezzi “prendendo la decisione giusta al momento giusto”.
Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, intervenendo al Parlamento europeo a Strasburgo.
“La politica monetaria non può riempire i gasdotti, velocizzare le file dei container nei porti o formare nuovi autisti per guidare gli autotreni, ma siamo ben consapevoli che molti cittadini in tutto il Continente sono preoccupati per il rialzo del costo della vita”.
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Federbalneari, mappatura Governo non tiene conto di laghi e fiumi
25.000 km di coste in totale, oltre 150.000 concessioni invece delle 30mila segnalate dal governo
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14 febbraio 2022
18:16
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Venticinquemila km di coste invece di settemilacinquecento, oltre centocinquantamila concessioni invece di trentamila. Il Governo ha esteso la riforma delle concessioni balneari anche a laghi e fiumi, con la legge del 13 ottobre 2020 n.
126, ma nella mappatura dell’esistente non ha tenuto conto dei (grandi) numeri che riguardano queste realtà e che modificano drasticamente la prospettiva di tutta l’impalcatura regolatoria.
La denuncia arriva da Federbalneari Italia che ha avviato un’attività di mappatura con il proprio centro studi per supplire a questa grave lacuna. Federbalneari indirizza una nota, a firma del presidente Marco Maurelli, al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi per informarlo di questo aspetto sin qui trascurato dal Governo, che nelle more della norma deve procedere alla mappatura della costa, del mare, dei laghi e dei fiumi.
“Non si comprende – dice il presidente di Federbalneari Italia Marco Maurelli – come sia possibile inserire una realtà vasta e complessa come quella che riguarda fiumi e laghi all’interno del processo di riforma e dimenticarsi completamente di considerare i numeri che porta con sé. Sono cifre enormi, che triplicano e più i km e moltiplicano il conteggio totale delle concessioni da prendere in considerazione nell’analisi quantitativa che è stata posta dal Governo a fondamento della riforma stessa. Questa assurda lacuna – continua Maurelli – apre scenari importanti e compatibili con il negoziato in Commissione Ue sulla revisione giuridica del settore, con impatti sulla imminente riforma del settore piuttosto significativi”.
Federbalneari Italia auspica che questo percorso sia corretto e recepito subito dal Governo Draghi per dare certezze e fornire quel quadro regolatorio che manca alle imprese del mare, dei laghi e dei fiumi italiani, che meritano il superamento dell’incertezza, condizione indispensabile per avere la stabilità economica e l’opportunità di continuare a competere con il resto dei Paesi Ue nel comparto turismo.
“Anche le Regioni – prosegue Maurelli -hanno ben compreso la portata della situazione e, come hanno ribadito con una nota formale, restano in attesa della proposta di riforma e di tutela, nel solco della sostenibilità ambientale, delle concessionarie, che il Governo deve varare di concerto con tutti i soggetti coinvolti, comprese le Associazioni di categoria e le pmi che promuovono il turismo sulle coste italiane”.
“Ora ci aspettiamo – conclude Maurelli – che tali riflessioni sul demanio marittimo, lacuale e fluviale, poste nel corso della riunione del tavolo tecnico all’attenzione del ministro Garavaglia, vengano valutate con attenzione dal premier e il Governo dimostri un impegno concreto per la tutela del modello turistico italiano, così esclusivo in Ue, invitando tutte le Istituzioni europee e italiane a fare altrettanto. In gioco c’è la sopravvivenza stessa del comparto”.
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Spread Btp-Bund: chiude a 168 punti, tasso all’1,96%
Rendimento corregge ancora i massimi dal maggio 2020
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14 febbraio 2022
18:20
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Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha chiuso a 168 punti base rispetto al picco dei 171 ‘basis point’ della partenza, con un tasso del prodotto del Tesoro all’1,96% contro l’1,94% dell’avvio.
Il rendimento corregge così i massimi dal maggio 2020, mentre il differenziale è sui livelli più alti dal luglio dello stesso anno.
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Superbonus: norme nel dl bollette, fino a 3 cessioni crediti
Confermato codice-bollino per tracciabilità operazioni
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14 febbraio 2022
18:34
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Scatteranno velocemente le novità che il governo introdurrà per far ripartire, in sicurezza, i lavori collegati al Superbonus.
Le norme, secondo quanto si apprende saranno inserite nel prossimo decreto sulle Bollette che il governo porterà nel Consiglio dei Ministri che potrebbe tenersi o giovedì o venerdì prossimo.
Nelle norme, oltre al codice identificativo, una sorta di bollino, che accompagnerà le operazioni di cessioni del credito, è anche previsto un limite massimo di tre cessioni del credito se queste operazioni avvengono all’interno del sistema bancario.
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Scatteranno velocemente le novità che il governo introdurrà per far ripartire, in sicurezza, i lavori collegati al Superbonus.
Le norme, secondo quanto si apprende saranno inserite nel prossimo decreto sulle Bollette che il governo porterà nel Consiglio dei Ministri che potrebbe tenersi o giovedì o venerdì prossimo.
Nelle norme, oltre al codice identificativo, una sorta di bollino, che accompagnerà le operazioni di cessioni del credito, è anche previsto un limite massimo di tre cessioni del credito se queste operazioni avvengono all’interno del sistema bancario.
Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha intanto firmato il decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus 110%. I massimali aggiornano quelli già vigenti per l’Ecobonus, aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione. “Con questo decreto – commenta il ministro – si completa l’operazione che sta portando avanti il Governo ponendo un freno all’eccessiva lievitazione
dei costi e riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole
che tuteli lo Stato e i cittadini venendo incontro alle esigenze
del settore e dell’efficientamento energetico”.
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Superbonus: massimali +20% per costi materie prime e inflazione
Cingolani firma decreto su tetti massimi lavori
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14 febbraio 2022
19:25
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Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato il decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus 110%.
I massimali aggiornano quelli già vigenti per l’Ecobonus, aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione.
“Con questo decreto – commenta il ministro – si completa l’operazione che sta portando avanti il Governo ponendo un freno all’eccessiva lievitazione dei costi e riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli lo Stato e i cittadini venendo incontro alle esigenze del settore e dell’efficientamento energetico”.
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Petrolio a 95 dollari a New York, prima volta dal 2014
Il greggio chiude in rialzo del 2,53% a 95,46 dollari
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NEW YORK
14 febbraio 2022
20:43
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Il petrolio chiude in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono del 2,53% a 95,46 dollari al barile.
Il Wti rivede quota 95 dollari per la prima volta da 2014.
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Giappone: Pil quarto trimestre +1,3%, annualizzato +5,4%
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Per l’intero 2021 espansione dell’1,7%, prima crescita in 3 anni
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TOKYO
15 febbraio 2022
01:14
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L’economia giapponese è cresciuta dell’1,3% nel periodo tra ottobre e dicembre, rispetto alle previsioni di un +1,4%.
Su base annualizzata la crescita è pari al 5,4%, inferiore alle stime di un +5,8%.
L’aumento segue la contrazione dello 0,9% del trimestre precedente, come conseguenza della contrazione dei consumi causata dalla pandemia da Covid-19, e del 3,6% a livello tendenziale. Per l’intero 2021 l’espansione è dell’1,7%: si tratta della prima crescita in tre anni e segue un calo del 4,5% nel 2020.
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Borsa: Tokyo, apertura in lieve rialzo (+0,10%)
Segue Pil quarto trimestre, cautela su sviluppi Ucraina
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TOKYO
15 febbraio 2022
01:24
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La Borsa di Tokyo inizia la seduta all’insegna della cautela dopo i dati del Pil del quarto trimestre che ha visto un’espansione dell’1,3%, leggermente inferiore al consenso degli economisti, con gli investitori che guardano alle evoluzioni geopolitiche al confine con l’Ucraina.
L’indice di riferimento Nikkei segna una variazione appena positiva dello 0,10%, a quota 27.107,34, con un progresso di 27 punti.
Sul mercato valutario lo yen si apprezza sul dollaro a 115,40 e sull’euro a 130,50.
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Petrolio: quotazioni in calo, Wti a 94,91 dollari al barile
Brent scende 96,02
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
15 febbraio 2022
08:09
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Quotazioni del petrolio in lieve calo dopo la nuova fiammata delle vigilia che ha portato i prezzi del greggio sopra i 95 dollari per la prima volta dal 2014 : il greggio Wti stamane passa di mano a 94,91 dollari al barile (-0,58%) mentre il Brent scende dello 0,49% a 96,02 dollari al barile.
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Oro: prezzo in calo a 1.877 dollari l’oncia
Quotazioni cedono lo 0,38%
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
15 febbraio 2022
08:14
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
Quotazioni dell’oro in calo dopo i rialzi dei giorni scorsi con gli investitori in attesa degli sviluppi della crisi tra Ucraina e Russia.
Questa mattina il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.877 dollari l’oncia in discesa dello 0,38%.
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Spread Btp Bund: avvio in lieve rialzo a 169,3 punti
Rendimento in calo all’1,95%
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
15 febbraio 2022
08:35
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
Avvio di giornata in lieve rialzo per lo spread tra Btp e Bund tedeschi che segna 169,3 punti base rispetto ai 168,5 della chiusura di ieri.
Il rendimento del titolo decennale italiano scende all’1,95%
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Cambi: euro in lieve rialzo a 1,1321 dollari
Sullo yen sale a 130,53
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
15 febbraio 2022
08:39
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
Avvio di giornata in lieve rialzo per l’euro: la moneta unica europea passa di mano a 1,1321 sul dollaro a fronte del valore di 1,1296 ieri sera a New York.
Sullo yen l’euro sale a 130,53.
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Borsa: Asia in ordine sparso, pesa l’Ucraina, Tokyo -0,79%
Futures Europa in rosso, contratati negli Usa, attesi indici Zew
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
15 febbraio 2022
08:50
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
Hanno chiuso in ordine sparso le principali borse di Asia e Pacifico sui timori di un possibile attacco della Russia in Ucraina.
Tokyo ha lasciato sul campo lo 0,79% e Shanghai ha guadagnato lo 0,5%.
Fiacca Taiwan (-0,25%), deboli Sidney (-0,51%) e Seul (-1,03%). Contrastate Hong Kong (-0,95%) e Mumbai (+1,54%). In rosso i futures europei dopo lo scivolone della vigilia, mentre sono contrastati gli analoghi contratti Usa. Inferiore alle stime il Pil giapponese, in arrivo l’indice Zew che misura la fiducia e le condizioni economiche della Germania e dell’Eurozona, nel giorno in cui si riunisce l’Eurogruppo e vengono diffusi i dati sull’occupazione, il Pil e la bilancia commerciale dell’Eurozona. In arrivo dagli Usa le anticipazioni dell’Api sulle scorte settimanali di greggio, con il barile in calo (Wti -0,75% a 94,71 dollari). Scivola anche il gas (-1,26% a 79,75 euro al MWh, e, tra i metalli, sprofonda il ferro (-6,25% a 728 dollari la tonnellata). Debole il dollaro sull’euro e sullo yen, stabile invece sulla sterlina. Sulla piazza di Tokyo tensioni sui produttori di semiconduttori Tokyo Electron (-2,4%) e Sumco (-1,79%). Contrastate Toyota (-1,31%) e Mitsubishi (+1,57%), debole il colosso bancario Nomura (-1,13%).
Sotto pressione Evergrande (-2,43%) ad Hong Kong.
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Borsa: Milano apre in calo, -0,35%
Indice Ftse Mib a quota 26.319 punti
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MILANO
15 febbraio 2022
09:02
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Avvio di seduta negativo per Piazza Affari.
L’indice Ftse Mib cede lo 0,35% a 26.319 punti.
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Borsa: Europa cede in apertura, Parigi -0,12%, Londra -0,12%
Deboli anche Madrid (-0,59%) e Francoforte (-0,24%)
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
15 febbraio 2022
09:08
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Apertura debole per le principali borse europee.
Parigi cede lo 0,31% a 6.830 punti, Londra lo 0,12% a 7.522 punti, Madrid lo 0,59% a 8.522 punti e Francoforte lo 0,24% a 15.077 punti.
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Borsa: Milano gira al rialzo (+1,2%), sprint Banco Bpm e Bper
Debutto brillante per Technoprobe, bene Pirelli, cauta Saipem
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
15 febbraio 2022
09:41
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Gira in positivo Piazza Affari nella prima mezz’ora di scambi dopo un avvio in calo.
L’indice Ftse Mib guadagna l’1,29% a 26.754 punti spinto da Banco Bpm (+4,5%) dopo la raccomandazione ‘overweight’ e il rialzo del prezzo obiettivo a 4,2 euro da parte di Morgan Stanley.
Acquisti anche su Bper (+4,04%), all’indomani dell’acquisizione di Carige (-0,01%). Gli occhi però sono puntati sulla matricola Technoprobe (+8%) su Euronext Growth Milan, il mercato regolato per le Pmi. Acquisti sul resto del paniere delle blue chip per Banca Generali (+3,4%), all’indomani del Piano al 2025, Mediolanum (+2,32%), Fineco (+2,3%), Pirelli (+1,98%) e Iveco (+1,51%). Acquisti su Intesa (+1,86%) e Unicredit (+1,84%), debole Saipem (-0,6%), al lavoro sulla revisione del piano strategico e condannata in Algeria per una commessa su cui era stata assolta in Italia. Il Gruppo ha annunciato ricorso sia per la sospensione della commessa che per la multa da 192 milioni, che peserà comunque sui conti del 2021. Bene Eni (+0,74%) e Snam (+0,63%). In calo a 168,4 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento in crescita di 0,9 punti all’1,189%.
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Borsa: Europa risale, bene futures, occhi su Zew, Milano +1%
Risale Spread, in luce Banco Bpm e ArcelorMittal, giù il gas
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
15 febbraio 2022
09:57
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
Girano tutte al rialzo le principali borse europee spinte dai futures Usa e dalla fiducia su una possibile soluzione diplomatica alla crisi tra Russia e Ucraina.
Londra guadagna lo 0,99%, Milano l’1,15%, Francoforte l’1,19%, Madrid l’1,23% e Parigi l’1,41%.
In arrivo l’indice Zew che misura la fiducia e le condizioni economiche della Germania e dell’Eurozona, nel giorno in cui si riunisce l’Eurogruppo e vengono diffusi i dati sull’occupazione, il Pil e la bilancia commerciale dell’Eurozona. Negli Usa sono attese invece le anticipazioni dell’Api sulle scorte settimanali di greggio, con il barile in forte calo (Wti -1,91% a 93,65 dollari). Scivola anche il gas (-5,41% a 76,4 euro al MWh, e, tra i metalli, sprofonda il ferro (-6,25% a 728 dollari la tonnellata). Debole il dollaro sull’euro e sulla sterlina, stabile invece sullo yen.
Acquisti su tutti i fronti a partire da quello bancario, con Banco Bpm (+4,17%), Bper (+3,69%), Bnp (+3,08%) e Bbva (+2,37%) in evidenza. Bene Unicredit (+1,5%), più cauta Inbtesa (+1,3%).
In luce gli automobilistici Renault (+3,3%), Stellantis (+2,06%) e Bmw (+1,77%) insieme agli estrattivo-minerari Glencore (+4,19%) e ArcelorMittal (+3,72%), che ha creato una joint-venture in Spagna con Enagas e Fertiberia sull’idrogeno.
Risale a 169,8 punti lo spread tra Btp e Bund, con il rendimento annuo italiano in crescita di 2,9 punti all’1,995%.
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Saipem: da Tribunale Algeri maximulta
Peserà su bilancio 2021, ma sospesa a seguito dell’appello
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
15 febbraio 2022
10:37
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Il Tribunale di Algeri si è ieri pronunciato in primo grado nel procedimento relativo alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, comminando una molta per complessivi 192 milioni alle le società Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti Algeria Branch.
Lo si legge in una nota in cui le Aziende annunciano ricorso.
La multa – spiega Saipem – influirà sui conti del 2021 anche se, a seguito dell’appello non verrà corrisposta, cioè è stata sospesa. Saipem ricorda che il Tribunale di Milano l’aveva assolta in via definitiva per gli stessi fatti il 14 dicembre del 202, Saipem è impegnata nella revisione del Piano Strategico 2022-2025 presentato lo scorso 28 ottobre 2021 a seguito del rosso annunciato lo scorso 31 gennaio. Il nuovo Piano – si legge in una nota – sarà sottoposto all’approvazione del consiglio di amministrazione il 15 marzo prossimo.
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Snam: accordo con Save e Airbus, progetti idrogeno a Venezia
Strategia comune per ridurre emissioni attività aeroportuale
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15 febbraio 2022
10:46
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Airbus, Snam e Save hanno firmato un protocollo d’intesa per promuovere l’idrogeno come “vettore energetico sostenibile” nel settore aeroportuale e nel trasporto aereo.
Lo si legge in una nota in cui viene spiegato che le tre aziende condivideranno una “strategia comune con l’obiettivo di contribuire a ridurre l’emissione dei gas serra legati all’attività aeroportuale” a partire dallo scalo Marco Polo di Venezia, gestito da Save.
La collaborazione tra le società si articolerà su più ambiti, partendo dai fabbisogni futuri e dalle opzioni tecnologiche, portando “all’individuazione di soluzioni tecniche e realizzative che verranno sperimentate attraverso progetti pilota per poi essere successivamente estesi su larga scala” spiegano le società.
“La collaborazione con Airbus e Save – afferma l’amministratore delegato di Snam Marco Alverà – mira ad accompagnare uno degli scali aeroportuali più importanti d’Italia, in una città simbolo del nostro Paese nel mondo, verso l’obiettivo delle zero emissioni”. “L’idrogeno – sottolinea – è una soluzione chiave per favorire la sostenibilità ambientale e la competitività di aeroporti, porti, trasporti pesanti e marittimi e di tutti i settori industriali difficili da decarbonizzare”.
“La specificità e il valore di questo progetto di studio e di applicazione dell’idrogeno nel settore dell’aviazione – commenta l’amministratore delegato di Save Monica Scarpa. – consistono in particolare nella condivisione di competenze che contemplano l’intera filiera, dalla produzione, allo stoccaggio, alla fornitura, fino all’utilizzo per l’aeronautica commerciale di questo combustibile che può dare un grande apporto alla sfida energetica del nostro pianeta”. ” L’accordo riguarda la progettazione dell’infrastruttura per il rifornimento di idrogeno degli aerei e dei mezzi aeroportuali, con la possibilità di valutare “soluzioni efficaci anche per le necessità energetiche legate all’accessibilità allo scalo, rendendo l’intero sistema aeroportuale a zero emissioni” valutando anche una “sinergia intermodale con il trasporto su gomma e rotaia”.
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Studio Bce, con razionamento 10% gas, impatto -0,7% Pil
Fra paesi più colpiti Austria e Portogallo
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15 febbraio 2022
10:18
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“L’impatto diretto e indiretto di un ipotetico shock da razionamento del 10% del gas al settore aziendale ridurrebbe il valore aggiunto lordo dell’area euro di circa lo 0,7%”.
Lo scrive la Bce in uno studio su ‘Dipendenza dal gas naturale e rischi per l’attività economica dell’area euro’ allegato al Bollettino economico, di cui Francoforte dà oggi un’anticipazione.
Il documento dà una rappresentazione grafica dell’impatto sul Pil sui singoli Paesi: l’Italia si collocherebbe poco sopra la media dell’area euro, vicina a 0,8%, la Francia e la Spagna più o meno sulla media dello 0,7%, la Germania poco sopra lo 0,6%.
Fra i Paesi più colpiti l’Austria e il Portogallo, con impatto oltre l’1%, fra quelli meno colpiti l’Olanda (meno dello 0,4%) e il Belgio (poco più dello 04%).
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Transizione energetica: Bain, boom fusioni e acquisizioni
Spinta maggiore quest’anno con aziende impegnate su profilo Esg
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15 febbraio 2022
11:07
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Transizione energetica volano dell’M&A nel 2022.
Considerata la crescente pressione sistemica per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile , Bain & Company stima che un numero maggiore di aziende definirà il proprio profilo Esg (Environmental, Social e Governance) e risponderà alle spinte ‘evoluzionistiche’ tramite fusioni e acquisizioni dopo che lo scorso, nel settore energia le attività di M&A espressamente legate alla transizione energetica, hanno rappresentato il 20% del totale delle operazioni di valore superiore a 1 miliardo di dollari.
“Anche e soprattutto nel settore energetico, l’M&A potrà quindi diventare una leva strategica di crescita di valore nel percorso di riconversione industriale”, spiega Roberto Prioreschi, Managing Director di Bain & Company Italia e Turchia.
In particolare quest’anno le operazioni M&A dell’industria saranno caratterizzate da sei principali temi legati alla transizione energetica e cioè rendere più green il business esistente, costruire hub di energia green, riposizionare i portafogli in direzione della transizione energetica, costruire una catena di valore integrata, sfruttare l’M&A per trasformare i modelli di business, fare investimenti strategici in start-up per acquisire tecnologici.
“Se vogliono accelerare il percorso di transizione ecologica e combinare le loro competenze lungo la catena del valore – aggiunge Alessandro Cadei, responsabile EMEA del settore Energia e Utility di Bain & Company – gli operatori non devono soltanto evolvere il playbook delle joint venture industriali, ma aprirsi a modelli più innovativi di collaborazione con i player finanziari”.
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Saipem: da Tribunale di Algeri multa per 192 milioni
Peserà su bilancio 2021, ma sospesa a seguito dell’appello
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15 febbraio 2022
11:09
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Il Tribunale di Algeri si è ieri pronunciato in primo grado nel procedimento relativo alle modalità di assegnazione nel 2008 del progetto GNL3 Arzew, comminando una molta per complessivi 192 milioni alle le società Saipem, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti Algeria Branch.
Lo si legge in una nota in cui le Aziende annunciano ricorso.
La multa – spiega Saipem – influirà sui conti del 2021 anche se, a seguito dell’appello non verrà corrisposta, cioè è stata sospesa. Saipem ricorda che il Tribunale di Milano l’aveva assolta in via definitiva per gli stessi fatti il 14 dicembre del 2020.
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Pensioni: effetto Covid, spesa Inps -11,9 mld fino al 2029
Itinerari previdenziali, nel 2020, con morti over65 sono 1,1mld
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15 febbraio 2022
11:15
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Nel 2020 l’Inps ha risparmiato in spesa per pensioni 1,1 miliardi a causa dell’eccesso di mortalità per Covid .
E’ quanto emerge dal nono Rapporto di Itinerari previdenziali secondo il quale si avrà fino al 2029 una spesa minore per 11,9 miliardi.
“Il 96,3% dell’eccesso di mortalità registrato nel 2020 – si legge – ha riguardato persone con età uguale o superiore a 65 anni, per la quasi totalità pensionate. Considerando per compensazione l’erogazione delle nuove reversibilità,si quantifica in 1,11 miliardi il risparmio,tristemente prodotto nel 2020 da dal Covid a favore dell’Inps,e in circa 11,9 miliardi la minor spesa nel decennio”.Sono oltre 476mila le pensioni Ivs (invalidità, vecchiaia e superstiti) pagate da oltre 40 anni;423mila sono le prestazioni che riguardano il settore pubblico e 53.274 quelle riguardanti il settore privato. Tra queste oltre 217mila sono assegni di invalidità o inabilità previdenziale mentre quelle ai superstiti sono oltre 183mila nel complesso (168.403 quelle del settore privato con un’età media alla decorrenza di 38,29 anni).
Le pensioni di vecchiaia vigenti da oltre 40 anni sono 53.634 nel settore privato (con un’età media alla decorrenza di 53,76 anni anni) e 21.104 nel settore pubblico.
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Pensioni: effetto Covid, spesa Inps -11,9 mld fino al 2029
Itinerari previdenziali, nel 2020, con morti over65 sono 1,1mld
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15 febbraio 2022
11:15
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Nel 2020 l’Inps ha risparmiato in spesa per pensioni 1,1 miliardi a causa dell’eccesso di mortalità per Covid .
E’ quanto emerge dal nono Rapporto di Itinerari previdenziali secondo il quale si avrà fino al 2029 una spesa minore per 11,9 miliardi.
“Il 96,3% dell’eccesso di mortalità registrato nel 2020 – si legge – ha riguardato persone con età uguale o superiore a 65 anni, per la quasi totalità pensionate. Considerando per compensazione l’erogazione delle nuove reversibilità,si quantifica in 1,11 miliardi il risparmio,tristemente prodotto nel 2020 da dal Covid a favore dell’Inps,e in circa 11,9 miliardi la minor spesa nel decennio”.Sono oltre 476mila le pensioni Ivs (invalidità, vecchiaia e superstiti) pagate da oltre 40 anni;423mila sono le prestazioni che riguardano il settore pubblico e 53.274 quelle riguardanti il settore privato. Tra queste oltre 217mila sono assegni di invalidità o inabilità previdenziale mentre quelle ai superstiti sono oltre 183mila nel complesso (168.403 quelle del settore privato con un’età media alla decorrenza di 38,29 anni).
Le pensioni di vecchiaia vigenti da oltre 40 anni sono 53.634 nel settore privato (con un’età media alla decorrenza di 53,76 anni anni) e 21.104 nel settore pubblico.
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Bankitalia: debito 2021 a 2.678,4 mld, +104,9 mld
Aumento in valore assoluto, atteso calo in rapporto al Pil
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15 febbraio 2022
11:18
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Al 31 dicembre del 2021 il debito delle Amministrazioni pubbliche era pari a 2.678,4 miliardi: lo rende noto la Banca d’Italia ricordando che a fine 2020 il debito ammontava a 2.573,5 miliardi (155,6 per cento del PIL).
L’aumento in valori assoluti del debito nel 2021 (104,9 miliardi) ha riflesso sia il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (92,1 miliardi) sia l’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro (5 miliardi, a 47,5).
In rapporto al Pil – il dato verrà diffuso l’1 marzo con i valori Istat – è atteso un calo.
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Green pass: Costa, eliminazione 31 marzo scenario possibile
“Sicuramente stato emergenza non rinnovato, fase nuova”
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15 febbraio 2022
11:18
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La possibile eliminazione del Green Pass il 31 marzo “è uno scenario possibile, oggi dobbiamo completare la somministrazione delle terze dosi con questo ritmo è ragionevole pensare che per marzo potremmo avere completato la campagna vaccinale aprendo un nuovo scenario con progressivo allentamento delle misure restrittive, Green Pass compreso”.
Così a ‘Radio Anch’io’ su Rai Radio1, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Obiettivo del governo, ha aggiunto, è “riportare alla normalità il Paese. Credo che sicuramente lo stato d’emergenza non verrà più rinnovato e da quel momento inizierà certamente una fase nuova”.
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Bankitalia: debito 2021 a 2.678,4 miliardi, +104,9 miliardi
Aumento in valore assoluto, atteso calo in rapporto al Pil
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15 febbraio 2022
11:45
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Al 31 dicembre del 2021 il debito delle Amministrazioni pubbliche era pari a 2.678,4 miliardi: lo rende noto la Banca d’Italia ricordando che a fine 2020 il debito ammontava a 2.573,5 miliardi (155,6 per cento del PIL).
L’aumento in valori assoluti del debito nel 2021 (104,9 miliardi) ha riflesso sia il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (92,1 miliardi) sia l’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro (5 miliardi, a 47,5).
In rapporto al Pil – il dato verrà diffuso l’1 marzo con i valori Istat – è atteso un calo.
A spiegare che il rapporto debito-Pil – che è il parametro utilizzato ai fini europei – segnerà un calo è stato solo pochi giorni fa il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, indicando che questo si confronta con la crescita registrata nel 2021.
“La marcata ripresa dell’economia – ha detto al Forex di Parma – è stata decisiva per interrompere l’aumento del rapporto tra debito pubblico e prodotto, che alla fine del 2021 potrebbe essere sceso su valori prossimi al 150 per cento (da circa il 156 per cento raggiunto nel 2020”. Il dato definitivo verrà calcolato il prossimo primo marzo quando l’Istat diffonderà i dati sull’andamento del Pil nel 2021. La Banca d’Italia, nella consueta pubblicazione “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”, precisa che gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione del cambio hanno complessivamente accresciuto il debito dello scorso anno per 7,8 miliardi. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è cresciuto di 102,4 miliardi, a 2.591,1 e quello delle Amministrazioni locali di 2,6 miliardi, a 87,2; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente stabile. Lo scorso dicembre la durata media del debito era pari a 7,6 anni, da 7,4 del 2020. Nel corso del 2021 la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è cresciuta ulteriormente per effetto degli acquisti di titoli pubblici nell’ambito dei programmi decisi dall’Eurosistema, collocandosi al 25,3 per cento alla fine dell’anno (dal 21,6 per cento della fine del 2020).
Crescono del 10,9 per cento le entrate tributarie del 2021 contabilizzate secondo i flussi di cassa dalla Banca d’Italia. E’ quanto emerge dal supplemento al bollettino statistico diffuso oggi secondo il quale lo scorso anno sono stati incassati 479,7 miliardi di euro contro i 432,6 dell’anno precedente. I dati non tengono conto di circa 1,2 miliardi indicati nei cosiddetti ‘fondi della riscossione’ e, ovviamente, risentono delle differenze del calendario reso irregolare dalle diverse scadenze fissate durante il periodo del Covid.
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Pensioni: effetto Covid, spesa Inps -11,9 miliardi fino al 2029
Itinerari previdenziali, nel 2020, con morti over65 sono 1,1 miliardi
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15 febbraio 2022
20:47
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Il Governo ragiona sulla possibilità di legare l’anticipo delle pensioni rispetto all’età di vecchiaia al ricalcolo contributivo dell’assegno.
L’ipotesi fatta oggi al tavolo tecnico con i sindacati in vista del tavolo politico che potrebbe tenersi la settimana prossima è stata respinta da Cgil, Cisl e Uil che la considerano una “ulteriore penalizzazione” per i lavoratori che potrebbe portare a un taglio dell’assegno fino al 30%.
Intanto oggi è arrivato il primo calcolo sui risparmi per l’Inps dall’eccesso di mortalità per il Covid. Nel 2020 la spesa in meno per pensioni sarebbe di 1,1 miliardi mentre fino al 2029 il risparmio per le morti che hanno colpito prevalentemente gli over 65 sfiorerebbe i 12 miliardi. Il tema della minore spesa dovuta al virus è stato rilanciato dalla Uil per chiedere l’utilizzo dei risparmi per difendere le pensioni in essere colpite dall’aumento dei prezzi e potenziare e estendere la Quattordicesima.
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Il Governo si è detto disposto a ragionare inoltre sull’abbassaento del limite minimo di 2,8 volte la pensione sociale per accedere al pensionamento anticipato per chi è nel sistema contributivo (fino a tre anni prima della pensione di vecchiaia) e di estendere questa possibilità a chi ricade nel sistema misto ma è disposto a rinunciarci a favore del sistema contributivo. Si ragiona inoltre su una sorta di pensione di garanzia per chi arriva a 67 anni (ed è sempre nel sistema contributivo) con un importo di pensione inferiore a 1,5 volte il minimo ( e dovrebbe quindi rimandare l’uscita). In questo caso si pensa a una sorta di assegno sociale integrato con un importo legato ai contributi versati. Nessuna disponibilità del Governo invece a ragionare sull’anticipo della pensione con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età, misura chiesta dai sindacati ma eccessivamente costosa per l’Esecutivo.
Sulla flessibilità è intervenuto anche il presidente di Itinerari previdenziali, Alberto Brambilla proponendo di mantenere per l’accesso anticipato alla pensione la Quota 102 in vigore quest’anno (64 anni di età con almeno 38 anni di contributi ma aggiornandola con l’aspettativa di vita e prevedendo il calcolo dell’assegno interamente con il calcolo contributivo. Questo sistema che renderebbe attuariamente sostenibile l’anticipo rispetto all’età di vecchiaia peserebbe sull’assegno di chi anticipa l’uscita, secondo Brambilla, circa per il 3% l’anno significando quindi con un anticipo di tre anni un trattamento inferiore di circa il 10% rispetto a quello che si avrebbe avuto andando in pensione a 67 anni. Nel Rapporto di Itinerari previdenziali si sottolinea il peso significativo della spesa per l’assistenza e in particolare l’esistenza di circa 476mila pensioni in vigore da altre 40 anni tra settore pubblico e privato. Quasi la metà di queste è d’invalidità o inabilità previdenziale (217mila) e 183mila quelle ai superstiti nel complesso con una decorrenza inferiore al 1981 ma ci sono comunque quasi 75mila pensioni di vecchiaia liquidate quando al Cremlino c’era Breznev. Sull’assistenza il Rapporto sottolinea che in Italia il costo delle attività assistenziali a carico della fiscalità generale (trasferimenti dello Stato alla Gias, gestione interventi assistenziali) ha raggiunto nel 2020 anche a causa della pandemia i 144,748 miliardi con un aumento di circa 30miliardi sul 2019 (+26,68%). Nel 2020 la spesa per le prestazioni previdenziali (Invalidità, vecchiaia e superstiti) del sistema obbligatorio è stata di 234,7 miliardi di euro, in aumento di 4,5 miliardi (+1,95%) rispetto all’anno precedente. Nel complesso, nel 2020 l’Italia ha destinato alle prestazioni sociali (pensioni, sanità e assistenza) 510,258 miliardi, quasi 22 in più del 2019 (+4,5%).
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Privacy: indagine garanti europei su servizi cloud Pa
Verifica rispetto Gdpr, esiti a fine 2022
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15 febbraio 2022
11:54
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Al via la prima indagine coordinata del Comitato europeo per la protezione dei dati personali (Edpb), glii esiti a fine 2022.
Ventidue autorità nazionali di controllo del See (lo Spazio economico europeo), compreso il Garante privacy italiano, verificheranno l’utilizzo di servizi cloud da parte dei soggetti pubblici.
La trasformazione digitale innescata dalla pandemia da Covid-19 ha indotto molti soggetti pubblici, anche in Italia, a ricorrere a servizi cloud.
Tuttavia, risulta spesso complesso per le pubbliche amministrazioni ottenere prodotti e servizi Ict che siano in linea con le norme Ue sulla protezione dei dati. Con questa indagine, le autorità di controllo intendono pertanto verificare il rispetto del Gdpr, nonché promuovere le migliori prassi per garantire un’adeguata protezione dei dati personali.
L’indagine riguarderà complessivamente più di 80 soggetti che operano in vari settori (come sanità, fisco, istruzione), incluse le Istituzioni europee, le centrali di committenza e i fornitori di servizi Ict della PA centrale e locale. L’indagine sarà declinata a livello nazionale secondo diverse modalità, tra cui: la somministrazione di un questionario; l’avvio di specifiche istruttorie o la prosecuzione di quelle già in corso, anche attraverso accertamenti ispettivi. Le autorità analizzeranno, in particolare, le procedure e le garanzie adottate nelle fasi di acquisizione e di uso dei servizi cloud, problematiche connesse ai trasferimenti internazionali di dati e all’impiego di misure supplementari, nonché la regolazione dei rapporti fra titolari e responsabili del trattamento. Gli esiti delle indagini saranno esaminati in maniera coordinata con le altre autorità europee per approfondire ulteriormente la tematica e consentire un follow-up mirato a livello Ue. Le singole autorità, in ogni caso, decideranno eventuali interventi successivi, anche di carattere correttivo.
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Borsa: Milano positiva dopo indici Zew (+1,3%), in luce Bper
Spread sotto i 168, sprint di Technoprobe su Growth,
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15 febbraio 2022
11:55
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Si conferma positiva Piazza Affari (Ftse Mib +1,35% a 26.774 punti) dopo gli indici Zew dalla Germania e i dati di Eurostat.
Scende a quota 167,7 punti il differenziale tra Btp e Bund tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 0,3 punti all’1,965%.
Proseguono gli acquisti sulla matricola Technoprobe (+8,33%) sul mercato Euronext Growth Milan, dedicato alle Pmi, mentre sul listino principale si distingue Bper (+3,84%) all’indomani dell’acquisizione di Carige (-0,11%). In luce Banco Bpm (+2,66%) dopo la raccomandazione ‘overweight’ e il rialzo del prezzo obiettivo a 4,2 euro da parte di Morgan Stanley. Seguono Stellantis (+2,95%), Mediolanum (+2,47%), Banca Generali (+2,4%), all’indomani del Piano al 2025, Fineco (+2,16%), Pirelli (+2,39%) e Iveco (+1,45%). Acquisti su Intesa (+1,8%) e Unicredit (+1,66%), debole invece Saipem (-0,83%), al lavoro sulla revisione del piano strategico e condannata in Algeria per una commessa su cui era stata assolta in Italia. Il Gruppo ha annunciato ricorso per la multa da 192 milioni, che peserà comunque sui conti del 2021. Il calo del greggio (Wti -2,85% a 92,73 dollari al barile) frena Eni (-0,5%), che gira in calo, mentre Snam (+0,93%) è sostenuta dal protocollo d’intesa con Save e Airbus per portare l’idrogeno nell’aeroporto di Venezia.
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Manifattura: Nomisma, 6,5% imprese traina tutto il settore
Aziende controvento, generano 10% ricavi e 16% valore aggiunto
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
15 febbraio 2022
11:56
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Rappresentano il 6,5% del settore, generano il 10% dei ricavi, il 28% dell’Ebitda e il 16% del valore aggiunto complessivo della manifattura italiana: sono le aziende “Controvento”, che sono riuscite a garantire elevati parametri di competitività per crescita dei ricavi, marginalità industriale, creazione di valore aggiunto, anche in un anno come il 2020, pesantemente condizionato dalla pandemia e dai conseguenti impatti sull’economia reale.
A scattarne la fotografia è la terza edizione dell’Osservatorio “Controvento: le aziende che guidano il Paese”, curato da Nomisma in collaborazione con Crif e Cribis.
La ricerca, che ha analizzato i bilanci di 75.000 società di capitali, fotografa un sistema manifatturiero a due velocità, con un gruppo di imprese che, pur rappresentando una minoranza, traina lo sviluppo e l’economia italiana. Le imprese che navigano controvento, tra il 2015 e il 2020, hanno visto crescere i ricavi delll’8,9% annuo, contro il -0,2% di quelle “non controvento”. Nell’anno dell’esplosione della pandemia e dei lockdown produttivi le imprese controvento hanno proseguito la loro crescita, con un incremento del volume d’affari pari al +5,5%. Il restante 93,5% del sistema produttivo nazionale ha registrato mediamente un fortissimo calo (-11,2%).
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Vino:Ue,nessuno vuole prendere di mira cultura gastronomica
Kyriakides, Ue ha livello più alto di consumo di alcol al mondo
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STRASBURGO
15 febbraio 2022
12:05
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“Non c’è alcuna intenzione di prendere di mira una cultura gastronomica, il nostro lavoro sarà basato su dati scientifici”.
Lo ha detto la commissaria europea alla Salute, Stella Kyriakides, intervenendo in plenaria a Strasburgo in un dibattito sul piano Ue della lotta contro il cancro che prevede avvertimenti di tipo sanitario sulle bevande alcoliche.
“L’Europa – ha spiegato – ha il livello più elevato di consumo di alcol al mondo e può causare diversi tipi di cancro, ecco perché abbiamo incluso un chiaro obiettivo nel nostro piano per raggiungere una riduzione di almeno il 10% nel consumo di alcol”, come sostenuto dall’Oms.
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Bollette: Elettricità Futura, 95 miliardi nel 2022 con attuale mix
Risparmio di 50 mld se avessimo raggiunto target 2030
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
15 febbraio 2022
12:26
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Con l’attuale mix di generazione (40% rinnovabili sul totale di generazione elettrica), “la bolletta elettrica in Italia si stima sarà di circa 95 miliardi di euro nel 2022, oltre il doppio rispetto al 2019 in cui è stata pari a 44 miliardi di euro.
Se avessimo già raggiunto il target 2030 (72% di rinnovabili ) la bolletta 2022, nonostante l’incredibile aumento del gas, sarebbe sostanzialmente pari a quella del 2019, ovvero 44 miliardi rispetto a 95 miliardi che dovremo pagare.
E l’Italia risparmierebbe oltre 50 miliardi nel 2022”. Lo afferma Agostino Re Rebaudengo, presidente Elettricità Futura, in audizione al Senato.
Per superare le criticità del Ddl Concorrenza e permettere una “piena valorizzazione del settore idroelettrico italiano”, il presidente di Elettricità futura, chiede di “ridisegnare il quadro normativo, oggi disomogeneo a livello regionale, adottando una disciplina nazionale che valorizzi al massimo i molteplici benefici dell’idroelettrico nel rispetto del ruolo degli enti locali. Estendere fin da subito la durata o prevedere la riassegnazione delle concessioni per consentire agli operatori di investire oltre 10 miliardi di euro finalizzati a rinnovare le centrali idroelettriche, aumentando l’efficienza e creando vantaggi per l’ambiente, l’economia e l’occupazione”.
Le tre azioni per cercare di ridurre la bolletta, secondo il presidente di Elettricità Futura: “serve un’ulteriore opera di semplificazione, per realizzare 15 GW all’anno anziche 1 GW; una moral suasion su Regioni ed enti locali affinché rilascino le autorizzazioni” velocemente, e infine, entro la fine del 2022 l’identificazione di aree idonee per la realizzazione delle rinnovabili”.
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A Milano un orologio digitale celebra la creatività imprese
Iniziativa Assolombarda-Museimpresa. Opera all’Adi Design Museum
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MILANO
15 febbraio 2022
12:35
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Un grande orologio digitale che con lo scandire del tempo che passa svela oltre 110 musei e archivi d’impresa che conservano, tutelano e raccontano il saper fare, l’innovazione, la creatività e il design italiano.
Si intitola #unmuseoalminuto l’installazione permanente che i visitatori possono ammirare all’ingresso dell’AdiDesign Museum di Milano e seguire sui social grazie a un’iniziativa di Assolombarda e Museimpresa, l’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa fondata nel 2001 da Assolombarda e Confindustria.
#unmuseoalminuto, progettato da Neo [Narrative Environments Operas], valorizza in modo immediato e visivo i musei e gli archivi d’impresa, luoghi che conservano oggetti e documenti per raccontare storie straordinarie, di donne e uomini che hanno inventato, sperimentato, prodotto, costruito benessere, lavoro, bellezza e inclusione.
“Negli archivi e nei musei delle imprese italiane è custodito e raccontato il patrimonio della sapienza manifatturiera e della qualità dei servizi, ancora oggi motore di sviluppo sostenibile e cardine d’una diffusa cultura economica, sociale e civile”, afferma il Presidente di Museimpresa Antonio Calabrò.
“#unmuseoalminuto ci restituisce il cuore delle nostre imprese, il loro saper fare, le idee e le innovazioni che rendono il Made in Italy il brand nazionale più amato al mondo per la sua qualità e bellezza”, sottolinea Alessandro Scarabelli, Direttore Generale di Assolombarda. “L’impresa è cultura – aggiunge – e i suoi valori ancora oggi possono insegnarci come affrontare le sfide del presente e come progettare il futuro”.
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Borsa: Europa accelera, schiarite su Ucraina, Milano +1,7%
Spread giù a 167 punti, calano greggio e gas, bene ArcelorMittal
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15 febbraio 2022
12:39
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Le schiarite sul fronte Ucraino, con il rientro di alcune truppe russe alle basi e l’incontro tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz con il presidente russo Vladimir Putin spingono al rialzo le principali borse europee e i futures Usa.
La migliore è Parigi (+1,8%), seguita da Milano e Francoforte (+1,7% entrambe), Madrid (+1,39%) e Londra (+0,78%).
Migliorano ma meno delle stime gli indici Zew della Germania e dell’Eurozona, dove il Pil trimestrale si è mantenuto sui valori attesi. In arrivo dagli Usa le anticipazioni dell’Api sulle scorte settimanali di greggio, con il barile che amplia il calo (Wti -2,83% a 92,75 dollari) insieme al gas (-9,5% a 73,19 euro al MWh), dopo l’accordo tra l’Ue e il Giappone per l’invio di Gnl in Europa. Debole il dollaro sull’euro e sulla sterlina, in rialzo invece sullo yen. In luce le banche, da Bper (+5,7%), Bnp (+3,16%) e SocGen (+3,11%) a Banco Bpm (+3,03%), Bbva (+2,2%), Intesa (+2,28%) e Unicredit (+1,85%). Corrono gli automobilistici Renault (+4,38%), Stellantis (+3,22%) e Bmw (+2,32%) insieme agli estrattivo-minerari Glencore (+1,92%) e ArcelorMittal (+3,28%), che ha creato una joint-venture in Spagna con Enagas e Fertiberia sull’idrogeno.
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Benzina: Mite, a 1,835 euro, consumatori, mai così dal 2012
Secondo dati settimanali Mite gasolio a 1,708
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
15 febbraio 2022
14:43
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
I prezzi della benzina non sono mai stati così alti dal 2012 e i recenti rincari si tradurranno in una stangata da oltre 400 euro annui a famiglia.
A lanciare il grido d’allarme sono i consumatori commentando i nuovi dati settimanali diffusi oggi dal Mite che vedono la benzina raggiungere la media di 1,835 euro/litro, il gasolio 1,708 euro/litro.
Codacons, Assoutenti e Unione Nazionale Consumatori chiedono perciò al governo di intervenire velocemente per fermare la corsa dei prezzi.
“Oggi la benzina costa il 22,4% in più rispetto ad un anno fa, mentre per il gasolio si spende il 24,4% in più – denuncia il presidente del Codacons Carlo Rienzi – Per le tasche dei consumatori si tratta di un rincaro da +16,75 euro a pieno, che determina una stangata annua da quasi +402 euro a famiglia solo per i maggiori costi di rifornimento”.
Si tratta, dice, di rincari che stanno avendo effetti diretti sui prezzi al dettaglio “e che rappresentano una emergenza paragonabile a quella delle bollette: per tale motivo chiediamo oggi al Governo di intervenire con urgenza, varando un decreto ad hoc per contrastare la crescita senza sosta dei listini di benzina e gasolio”, conclude Rienzi.
Assoutenti fa notare che i listini dei carburanti segnano in questi giorni i livelli più alti degli ultimi 10 anni, e alla pompa i prezzi di benzina e gasolio tornano ai record registrati nel 2012, quando la verde era venduta sopra quota 1,830 euro al litro. “I nuovi record dei carburanti stanno producendo rincari a cascata sui prezzi al dettaglio di una moltitudine di prodotti e pesano come un macigno sulle tasche degli italiani – afferma il presidente Furio Truzzi -. Il combinato bollette/benzina avrà effetti enormi sul potere d’acquisto dei cittadini, e rischia di determinare nel 2022 una forte contrazione dei consumi da parte delle famiglie”. Truzzi chiede perciò che il governo studi dei provvedimenti volti a contrastare il caro-benzina, “partendo dall’indispensabile sterilizzazione dell’Iva e da una riduzione del peso delle accise, misura che oramai sembra non più rinviabile”.
Richiesta analoga viene anche dall’Unc che nota come il gasolio che sfonda la soglia di 1,7 euro al litro sia un nuovo primato. “La benzina in modalità self service, dopo aver superato settimana scorsa la barriera di 1,8 euro al litro, cosa che non accadeva dall’11 marzo 2013, prosegue la sua corsa raggiungendo i 1,835 euro al litro” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. E ricorda che dall’inizio dell’anno, in un mese e mezzo, un litro di benzina è rincarato di più di 11 cent, pari a 5 euro e 78 cent per un pieno di 50 litri” dice Dona. “Il Governo non può voltarsi dall’altra parte” e “urge la riduzione delle accise di almeno 20 centesimi. In tal modo, conteggiando anche l’Iva si tornerebbe a un valore ragionevole, con la benzina sotto 1,6 euro al litro” conclude Dona.
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Cybersecurity, ora l’esca è Omicron. Spionaggio prende di mira i politici
Cyber Threats, report di Leonardo: nell’ultimo trimestre 2021 Tlc sotto attacco
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15 febbraio 2022
14:03
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Nell’ultimo trimestre 2021 è ancora il tema del Covid ad essere usato, facendo leva sulle preoccupazioni de, per “una nuova campagna di malspam, ovvero la ricezione di mail o messaggi contenenti link o allegati malevoli”; “Nelle “e-mail truffa (phishing) inviate alle vittime sono contenute informazioni relative a un presunto contatto del destinatario con un collega positivo alla variante Omicron.
La vittima è invitata a prendere visione di un allegato.
Aprendolo e abilitandone il contenuto, il malware viene scaricato automaticamente e inizia a ricercare credenziali bancarie e/o a ottenere l’accesso remoto sul dispositivo infetto”. E’ una delle circostanze evidenziate dal nuovo report trimestrale ‘Cyber Threats Snapshot’ di Leonardo che evidenzia i principali attori malevoli (threat actor), attività di cybercrime e vulnerabilità riscontrati tra ottobre e dicembre 2021: una analisi condotta dagli esperti di Cyber Threat Intelligence a supporto del Global Security Operation Centre (SOC) di Leonardo, a Chieti.
“Tra le tendenze più significative registrate negli ultimi tre mesi del 2021”, il report mette in evidenza che “anche le telecomunicazioni” sono state “nel mirino degli attori malevoli”, ed anche per uno “spionaggio contro target specifici come: aziende, personaggi politici, funzionari governativi, forze dell’ordine e attivisti politici”. Il report segnala poi che è stata “individuata una delle vulnerabilità più gravi del decennio”, per un software “presente su circa 3 miliardi di dispositivi a livello globale”.
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Gas: forte calo ad Amsterdam, accordo Ue-Giappone su Gnl
Prezzo scende del 9,5% a 73,1 euro al MWh
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15 febbraio 2022
13:26
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Appare in forte calo il gas sulla piazza di Amsterdam, dove il metano viene pagato 73,1 euro al MWh, in calo del 9,5% sul valore registrato in nella seduta precedente.
A influire sulle contrattazioni le schiarite sul fronte Ucraino, con alcune truppe russe in ritiro dal confine, e l’accordo siglato tra l’Unione Europea ed il Giappone per l’invio di Gnl, il gas naturale liquefatto che raggiunge via nave il Vecchio Continente per essere poi rigassificato e immesso sulle reti nazionali.
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Balneari: Draghi incassa riforma spiagge, ma è scontro Lega-Pd
Ok unanime ma Salvini chiede modifiche. Dem: ‘Basta doppi giochi’. Gare dal 2024, freno al caro-ombrellone.
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15 febbraio 2022
21:31
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Il via libera, alla fine, arriva all’unanimità: Mario Draghi incassa l’attesa modifica delle concessioni balneari, tassello mancante di quella riforma della concorrenza a cui sono legati i fondi del Pnrr.
Sblocco delle gare tutela degli investimenti e delle piccole realtà familiari ma anche dei consumatori, con il freno al ‘caro-ombrelloni’, non bastano però alla Lega, che ha votato le norme in Consiglio dei ministri ma un minuto dopo si dice pronta a chiedere modifiche in Parlamento.
Mentre Fdi si scaglia contro quello che Giorgia Meloni definisce il primo “atto di esproprio” per 30mila imprese. In allarme le associazioni di categoria che minacciano barricate se il testo non verrà modificato in Parlamento. La scelta di portare in Cdm la riforma delle spiagge arriva un po’ a sorpresa, mentre i partiti continuano a chiedere un intervento contro il caro-bollette. Il governo ci sta lavorando, il premier ne ha parlato anche con Enrico Letta, ricevuto a Palazzo Chigi in mattinata.
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Un colloquio di un’ora, anche per fare il punto sulla situazione in Ucraina. E l’occasione per il segretario Dem di ribadire che il Pd più ci saranno fibrillazioni più si impegnerà ad essere perno di stabilità per l’esecutivo. Il modo migliore, ha detto Letta a Draghi, è dare risposte concrete, a partire dalle bollette. Quello che non serve, si innervosiscono i Dem, sono invece doppiogiochismi e ambiguità, come quelli che ha mostrato la Lega di nuovo sulle spiagge, con i ministri che danno il via libera e il partito che subito va all’attacco. Una “inammissibile doppiezza e inaffidabilità”. Segnali di tensione in giornata non filtrano, anche se la convocazione del Cdm rimane sospesa.
E fino all’ultimo i ministri restano all’oscuro del testo, due pagine fitte, che da un lato fissano per legge la fine del regime di proroga al 31 dicembre 2023 e dall’altro danno indicazioni piuttosto dettagliate sui criteri per le gare. La ministra Mariastella Gelmini, come promesso, riunisce governatori, province e sindaci per illustrare, insieme a Massimo Garavaglia e al sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli, le linee guida dell’intervento.
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Ma una volta in Consiglio dei ministri Stefano Patuanelli chiede più tempo per leggere il testo, che comunque va bene nel complesso perché le gare sono “formalmente” sbloccate. La ministra di Iv Elena Bonetti chiede di valorizzare l’imprenditoria femminile e di tenere conto delle imprese che certificano la parità di genere. E lo stesso ministro del Turismo chiede alcune integrazioni, anche se già i ministri leghisti hanno ottenuto gran parte delle loro richieste, soprattutto la tutela delle aziende familari che gestiscono da anni lidi e stabilimenti e di lì percepiscono il loro reddito principali (se ne terrà conto, nelle gare) ma anche la “clausola occupazionale”. La riunione viene quindi sospesa per circa tre quarti d’ora, durante i quali i partiti hanno modo di valutare il testo e Garofoli insieme a Garavaglia verifica e aggiusta le norme.
Draghi lascia fare ai ministri, poi riprende il Cdm e ottiene il voto favorevole di tutti i presenti.
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Il testo, osserva un ministro, era il miglior compromesso possibile. Non si poteva certo arrivare a una ulteriore proroga – come sperava la categoria e pure parte della Lega – anche perché incombe la procedura Ue e il rischio di una maxi-multa. Il partito di Matteo Salvini, fa sapere il sottosegretario Gian Marco Centinaio, riconosce che sono state accolte “alcune proposte” ma il testo andrà “cambiato e migliorato” in Parlamento, insieme alle associazioni di settore e “insieme al resto del centrodestra”. Il governo “ci manda in pasto all’Europa”, si lamenta infatti Assobalneari, in linea con il partito di Giorgia Meloni che denuncia il “vergognoso regalo alle multinazionali straniere” e il rischio di “durissime conseguenze economiche e sociali.
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Borsa: Milano tenta il rimbalzo (+1,9%), Spread scende a 165
Sprint matricola Technoprobe, in luce Bper, giù Eni e Saipem
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15 febbraio 2022
13:52
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Tenta il rimbalzo Piazza Affari a metà seduta, con l’indice Ftse Mib in crescita dell’1,9% a 26.916 punti, spinto insieme agli altri indici europei dalle schiarite sul fronte Ucraino.
In calo a 165,5 punti il differenziale tra Btp e Bund tedeschi decennali, con il rendimento italiano in ribasso di 0,9 punti, a fronte di un aumento generale nell’Eurozona, all’1,957%.
Proseguono gli acquisti sulla matricola Technoprobe (+13,16%) sul mercato Euronext Growth Milan, dedicato alle Pmi, mentre sul listino principale si distingue Bper (+6,98%) all’indomani dell’acquisizione di Carige (-0,08%). In luce Banco Bpm (+3,12%) dopo la raccomandazione ‘overweight’ e il rialzo del prezzo obiettivo a 4,2 euro da parte di Morgan Stanley.
Seguono Stellantis (+3%), Mediolanum (+2,37%), Banca Generali (+2,02%), all’indomani del Piano al 2025, Fineco (+2,91%), Pirelli (+2,49%) e Iveco (+1,69%). Acquisti su Intesa (+2,5%) e Unicredit (+1,7%), debole invece Saipem (-0,26%), al lavoro sulla revisione del piano strategico e condannata in Algeria per una commessa su cui era stata assolta in Italia. Il Gruppo ha annunciato ricorso per la multa da 192 milioni, che peserà comunque sui conti del 2021. Il calo del greggio (Wti -3,51% a 92,11 dollari al barile) frena Eni (-0,65%), mentre Snam (+1,2%) è sostenuta dal protocollo d’intesa con Save e Airbus per portare l’idrogeno nell’aeroporto di Venezia.
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Bolletta: Arera, in primi 3 mesi 2022 +131% luce, +94% gas
Rispetto a primi 3 mesi 2021. Pur con gli interventi Governo
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15 febbraio 2022
14:37
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“Pur con gli interventi straordinari da parte del Governo, nel primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi di euro/kWh, tasse incluse) e del 94% per quello del gas naturale (da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse)”.
Lo rivela l’Arera in audizione al Senato, spiegando che “l’impennata dei prezzi all’ingrosso dell’energia nel 2021”, gennaio-dicembre 2021 +500% per il gas e +400% per l’energia elettrica si è riflessa sui prezzi a partire dal secondo semestre 2021.
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Bolletta: Arera, in primi 3 mesi 2022 +131% luce, +94% gas
Rispetto a primi 3 mesi 2021. Pur con gli interventi Governo
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15 febbraio 2022
14:37
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“Pur con gli interventi straordinari da parte del Governo, nel primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi di euro/kWh, tasse incluse) e del 94% per quello del gas naturale (da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse)”.
Lo rivela l’Arera in audizione al Senato, spiegando che “l’impennata dei prezzi all’ingrosso dell’energia nel 2021”, gennaio-dicembre 2021 +500% per il gas e +400% per l’energia elettrica si è riflessa sui prezzi a partire dal secondo semestre 2021.
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Usa: prezzi produzione volano a gennaio, salgono del 9,7%
Dati sono peggiori delle attese degli analisti
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NEW YORK
15 febbraio 2022
14:41
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I prezzi alla produzione negli Stati Uniti in gennaio sono saliti dell’1% su dicembre e del 9,7% sullo stesso periodo dello scorso anno.
I dati sono peggiori delle attese degli analisti, che scommettevano su un aumento congiunturale dello 0,5% e su uno tendenziale del 9,1%.
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Bollette: maxi stangata in un anno +131% luce, +94% gas
Pur con gli interventi straordinari da parte del Governo
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16 febbraio 2022
10:14
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“Pur con gli interventi straordinari da parte del Governo, nel primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi di euro/kWh, tasse incluse) e del 94% per quello del gas naturale (da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse)”.
Lo rivela l’Arera in audizione al Senato, spiegando che “l’impennata dei prezzi all’ingrosso dell’energia nel 2021”, gennaio-dicembre 2021 +500% per il gas e +400% per l’energia elettrica si è riflessa sui prezzi a partire dal secondo semestre 2021.
“La forte volatilità dei prezzi che contraddistingue questo periodo rende, ad avviso di questa Autorità, particolarmente difficile fornire elementi previsivi affidabili”.
“Permane tuttavia una situazione di significativa volatilità delle quotazioni future per l’anno in corso, che, dopo una discesa nei primi giorni dell’anno intorno ai 65 €/MWhper il gas naturale e a 170 €/MWh per l’energia elettrica (valori medi anno 2022), si sono rapidamente riposizionati negli ultimi giorni intorno agli 80 €/MWh per il gas naturale e i 200 €/MWh per l’energia elettrica. Spingendosi ancora oltre (con il caveat della crescente imprecisione) – continua Arera – le quotazioni attuali del gas naturale per il 2023 e 2024 vedono rispettivamente una discesa a valori intorno a 55 €/MWh nel 2023 e 39 €/MWh nel 2024. Analogamente, per l’energia elettrica è previsto un rientro verso i 150 €/MWh nel 2023 e i 113 €/MWh nel 2024”. Anche queste quotazioni, aggiunge, “che permangono superiori alle medie storiche dei prezzi, presentano, tuttavia, una relativamente elevata volatilità, con variazioni che tendono a riflettere le variazioni delle quotazioni dei prodotti di più breve periodo”.
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Usa: prezzi produzione volano a gennaio, salgono del 9,7%
Dati sono peggiori delle attese degli analisti
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NEW YORK
15 febbraio 2022
14:46
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I prezzi alla produzione negli Stati Uniti in gennaio sono saliti dell’1% su dicembre e del 9,7% sullo stesso periodo dello scorso anno.
I dati sono peggiori delle attese degli analisti, che scommettevano su un aumento congiunturale dello 0,5% e su uno tendenziale del 9,1%.
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Spread Btp-Bund: in lieve risalita verso 167 punti
Il rendimento del decennale italiano all’1,981%
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15 febbraio 2022
15:33
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Il differenziale tra Btp e Bund è nuovamente in risalita verso 167 punti, facendo segnare 166,8 punti, comunque in calo sia rispetto alla chiusura del giorno precedente, a 168,5 punti, che all’apertura di giornata, a 169,3 punti.
Il rendimento del decennale italiano è in salita all’1,981%.
Il Bund tedesco è allo 0,315%.
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Balneari:gare legate a investimenti,freno a caro-ombrellone
Ipotesi oggi a esame Cdm. Proroga concessioni fino al 2023
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15 febbraio 2022
15:37
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Tutela degli investimenti fatti e di chi deve il suo reddito prevalentemente dalla gestione di uno stabilimento balneare.
Ma forte spinta agli investimenti futuri collegati alla miglioramento del servizio, con contenimento dei prezzi e un freno al “caro-ombrellone”, a tutela dei consumatori: sarebbero queste, secondo quanto si apprende, alcune delle linee guida della riforma delle concessioni balneari, su cui si sta ancora lavorando, e che arriveranno oggi al Consiglio dei ministri.
Ci sarà una proroga fino alla fine del 2023 e partiranno le gare per le nuove assegnazioni a partire dal 2024.
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Borsa: Europa in forma con apertura Wall Street positiva
Bene soprattutto salute e industria. Giù petroliferi col greggio
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15 febbraio 2022
16:02
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Proseguono in positivo le principali Borse europee, con Wall Street che ha aperto in rialzo e gli investitori che restano comunque con gli occhi puntati sulla crisi in Ucraina, tra diplomazia e mosse militari, oltre a continuare a valutare i tempi dei rialzi dei tassi da parte delle banche centrali.
In Europa la Piazza migliore è Francoforte (+1,6%), seguita da Parigi e Madrid (+1,2%) e Londra (+0,5%).
Maglia rosa a Milano (+1,7%), dove lo spread Btp-Bund è nuovamente in lieve discesa, a 166 punti, col rendimento del decennale italiano in leggero calo, all’1,976%. L’euro è in salita sul dollaro, scambiato a 1,133. Calmo l’oro, in lieve calo (-0,1%) a 1.852 dollari l’oncia. Forte discesa del greggio (wti-4,5%) a 91,1 dollari al barile e il brent a 92,8 dollari, che alcuni analisti giudicano però temporaneo. Tra le materie prime in deciso calo il minerale di ferro (-2,8%9 a 707 dollari la tonnellata. In forte ribaso i future sul gas in Europa, con le quotazioni ad Amsterdam (-8,8%) a 73,6 euro al MWh.
L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna l’1,3%, sostenuto dai comparti salute e industria, insieme a lusso e auto. Forte il calo dei petroliferi, sulla scia del greggio.
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Borsa: Milano in forma (+1,7%) con banche e industria
Bene auto e lusso, meno alcuni petroliferi, col greggio in calo
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15 febbraio 2022
16:42
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Prosegue la seduta in positivo di Piazza Affari (+1,7%), spinta soprattutto da banche e industria.
In cima al listino principale c’è Bper (+8,4%) a 2,14 euro, il giorno dopo l’accordo per l’acquisizione di Carige (-0,2%).
Tra le altre banche guadagni soprattutto per Fineco (+3,2%), Intesa (+2,8%) e Unicredit (+1,9%), mentre lo spread Btp-Bund è lievemente rialito, a 166,6 punti, col rendimento del decennale italiano all’1,978%. Nell’industria spiccano Leonardo (+4,8%) e Amplifon (+4,2%), tra le auto Stellantis (+3,2%), con guadagni per Exor (+2,7%), e nel lusso Moncler (+2,9%). Bene Terna (+2,6%), con Deutsche Bank che incrementa il target price del titolo da 7,5 a 7,7 euro, confermando il target buy. In forma Generali (+2,1%), il giorno prima del Cda.
Tra i titoli meno in forma ci sono i petroliferi, in particolare Eni (-1,3%), col greggio in forte calo (wti -4,8%) a 90,8 dollari al barile e il brent a 92,2 dollari. In leggero rialzo l’Impiantistica di Tenaris (+0,4%) e Saipem (+0,5%), al lavoro sul piano strategico. In calo Interpump (-0,7%) e Unipol (-0,2%). Scarsi guadagni per Nexi (+0,7%) e Tim (+0,6%).
Tra i titoli a minore capitalizzazione rally di Autogrill (+9,4%), mentre perde la Juve (-1,5%).
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Mediaset: quota Prosieben in azioni, sfiora 24% diritti voto
Convertiti quasi tutti i derivati, attesa per assemblea maggio
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15 febbraio 2022
17:07
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MediaforEurope, ovvero Mediaset dopo il trasferimento della sede in Olanda, sta convertendo quasi completamente la sua quota nella tedesca Prosieben, della quale è molto ampiamente primo azionista, da derivati in azioni.
Lo si apprende dalle comunicazioni alla BaFin, l’authority tedesca sui mercati finanziari, nelle quali emerge che i diritti di voto del Biscione sono a un totale del 23,9%, con un 21,6% in azioni, quindi ‘diretti’.
Un anno fa la quota in azioni era al di sotto del 10% e la scelta di Mfe è quella di ribadire una presenza di lungo periodo e potenzialmente attiva in Prosieben, della quale secondo fonti di mercato il Biscione, attraverso altri prodotti finanziari, detiene un totale poco inferiore al 25% delle quote, con la possibilità di salire appena al di sotto del 30% accordata dalle autorità tedesche.
Per ora Mfe non appare intenzionata ad accrescere la sua quota nel gruppo media in Germania, anche se sta analizzando diversi dossier per quell’espansione internazionale alla quale sta lavorando da tempo. Di sicuro il Biscione con questa mossa ribadisce una forte disponibilità finanziaria e attende l’assemblea di Prosieben del prossimo maggio nella quale verranno sostituiti tre componenti del Supervisory board del gruppo tedesco, per il quale finora Mfe non ha presentato candidati.
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Via libera a 6,3 mld fondi per strade, ferrovie, acqua
Ok del Cipess. Fondi per 2021-27. L’80% va al Sud
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15 febbraio 2022
17:16
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Via libera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) all’anticipazione di oltre 4,7 miliardi di euro del Fondo Sviluppo e Coesione (periodo 2021-2027) per opere infrastrutturali immediatamente cantierabili a cui si aggiungono 1,6 miliardi di interventi strategici programmati la cui attuazione avverrà non appena sarà disponibile il Piano di fattibilità tecnico economica.
Le risorse, che per l’80% vengono assegnate al Mezzogiorno, finanziano interventi che si pongono in continuità con il Pnrr e il Pnc per il finanziamento di progetti in campo ferroviario, stradale e idrico.
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Borsa: Europa ottimista con auto, banche e farmaceutici
Milano maglia rosa (+2%). In calo i petroliferi col greggio
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15 febbraio 2022
17:20
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Vanno ottimiste verso fine seduta le principali Borse europee, pur con i timori di volatilità sottolineati da una serie di analisti in vista dei rialzi dei tassi da parte delle banche centrali e con uno sguardo alla situazione geopolitica in Ucraina.
Bene Francoforte (+1,9%), seguita da Parigi (+1,7%), Madrid (+1,6%) e Londra (+0,9%).
In testa c’è però Milano (+2%), con lo spread Btp-Bund sostanzialmente stabile, a 166 punti e il rendimento del decennale italiano all’1,979%. L’euro è in lieve rialzo sul dollaro, a 1,136, l’oro è in calo (-0,4%) a 1.847 dollari l’oncia. Forte la discesa del greggio (wti -4,8%) a 90,8 dollari al barile e il brent a 92,1 dollari.
L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, guadagna l’1,4%, sostenuto soprattutto da salute, industria e beni voluttuari, mentre pesa in negativo l’energia. Tra i farmaceutici che guadagnano di più c’è AstraZeneca (+5,5%), tra le auto Stellantis (+3,8%) e Renault (+5,2%). Bene le banche, a cominciare da Banco Bpm e Fineco (+3,4%), con Bnp Paribas (+3,2%). Tra i petroliferi molti titoli in rosso, come Equinor (-6,5%) e Aker (-4,3%).
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Intesa:accordo con Nextalia,nasce Digit’Ed per la formazione
Legata a trasformazione digitale per pubblico e privato
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15 febbraio 2022
17:24
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Intesa Sanpaolo e Nextalia sgr, per conto del Fondo Nextalia Private Equity, hanno definito un accordo finalizzato alla creazione di una nuova realtà, leader nella formazione e digital learning, facendo leva sull’infrastruttura di apprendimento innovativa di Intesa Sanpaolo.
La società si chiamerà Digit’Ed e si rivolgerà sia al segmento business sia a quello consumer.
L’accordo vincolante prevede l’acquisizione, da parte di una società di nuova costituzione, di Intesa Sanpaolo Formazione, la società di Intesa Sanpaolo focalizzata su iniziative di formazione rivolte alla crescita delle imprese e del territorio, nei confronti della quale – in vista della predetta acquisizione – è previsto il conferimento dalla capogruppo di specifiche attività riguardanti la progettazione e produzione di servizi e prodotti formativi per i dipendenti del Gruppo. Intesa Sanpaolo diventerà azionista di Digit’Ed con una partecipazione pari al 20%, in una logica coerente con il Piano di Impresa 2022-2025, mentre Nextalia deterrà il controllo della società di nuova costituzione.
La creazione di Digit’Ed, “anche grazie al ruolo chiave e stabile di un azionista come Intesa Sanpaolo, favorirà la crescita delle piccole e medie imprese italiane e quindi della nostra economia, anche alla luce delle risorse messe in campo dal Next Generation Italy, in particolare per la transizione digitale e green”, afferma Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo.
“La creazione del leader italiano nel digital learning rappresenta la prima operazione per il Fondo Nextalia Private Equity”, sostiene Francesco Canzonieri, amministratore delegato di Nextalia sgr.
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Lavoro: 1 lavoratore su 3 vuole rimanere in smartworking
Dati del Politecnico di Milano diffusi al digital talk Flepar
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15 febbraio 2022
17:28
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Nel primo trimestre del 2021 i lavoratori ‘da remoto’ superavano quota 5 milioni 370.000, cifra calata a 4 milioni 710.000 nel secondo trimestre e a poco più di 4 milioni nel terzo trimestre dell’anno: sono dati diffusi questo pomeriggio da un rappresentante del Politecnico di Milano, intervenuto al digital talk della Flepar (la Federazione dei professionisti della pubblica amministrazione) sullo smart working.
Nella fase post-emergenza Covid-19, poi, la cifra degli addetti ‘agili’ è tornata ad oltrepassare gli oltre 4,3 milioni.
A seguire, è stato presentato l’esito di un sondaggio su un campione di lavoratori che hanno sperimentato lo smart working durante la pandemia: il 14% vorrebbe tornare a svolgere le sue mansioni prevalentemente in presenza, il 53% vorrebbe passare ad un modello di lavoro ibrido ed il 33% vorrebbe continuare l’attività ‘da remoto’.
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Borsa: Milano chiude positiva (+2%)
Il Ftse Mib a 26.967 punti
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MILANO
15 febbraio 2022
17:40
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Chiusura in rialzo per Piazza Affari.
Il Ftse Mib ha guadagnato il 2,09% a 26.967 punti.
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Borsa: Europa chiude in rialzo, Francoforte la migliore (+1,9%)
Parigi (+1,8%), Madrid (+1,6%), Londra (+1%)
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15 febbraio 2022
18:02
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
Chiusura in rialzo per le principali Borse europee.
La migliore è stata Francoforte (+1,98%) a 15.412 punti seguita da Parigi (+1,86%) a 6.979 punti, Madrid (+1,68%) a 8.718 punti e Londra (+1,03%) a 7.608 punti.
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Borsa: Milano in forma (+2%) con le banche, vola Bper
Bene industria, auto e lusso, meno i petroliferi
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15 febbraio 2022
18:42
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Seduta ottimista a Piazza Affari (+2%), al meglio delle altre maggiori Borse europee, con le tensioni per la situazione geopolitica in Ucraina che sembrano avere preso un almeno momentaneo respiro.
A Milano rally in solitaria di Bper (+9,1%) in cima al listino principale, il giorno dopo l’accordo per l’acquisizione di Carige (-0,1%).
Bene anche le altre banche, da Fineco (+3,9%) a Intesa (+3%), Banco Bpm (+2,8%) e Unicredit (+2,1%), mentre lo spread Btp Bund è sceso a 165 punti col rendimento del decennale italiano in calo all’1,955%. Forte nell’industria Leonardo (+4,9%), insieme a Amplifon (+4%), Buzzi (+3%) e Prysmian (+2,8%). Tra le auto ha spiccato Stellantis (+4,1%), con guadagni per Exor (+2,8%). Nel lusso molto in forma Moncler (+1,9%). Tra le utility guadagni per Terna (+2,4%), con Deutsche Bank che ha incrementato il target price del titolo da 7,5 a 7,7 euro per azione. Bene Generali (+1,8%), il giorno prima del Cda.
Tra i petroliferi, col greggio in calo (wti -3,4% a sera), a 92 dollari al barile e il brent a 93,2 dollari, sofferente Eni (-1,1%) e poco convinti l’impiantistica di Tenaris (+0,7%) e per Saipem (+0,5%), al lavoro sulla revisione del piano strategico e condannata in Algeria per una commessa su cui era stata assolta in Italia. Quasi piatta Unipol (-0,08%) e pochi guadagni per Tim (+0,4%) e Inwit (+0,8%). Tra i titoli a minore capitalizzazione hanno volato Autogrill (+10,1%) e Irce (+9,6%), mentre sono scesi Gas Plus (-7,3%), Juve (-1,3%) e Mfe A (-1,1%), ovvero le azioni di di tipo A, la denominazione da dicembre della azioni Mediaset, mentre il gruppo sta convertendo da derivati in azioni quasi completamente la sua quota nella tedesca Prosieben, della quale è primo azionista.
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Borsa: Tokyo, apertura in netto rialzo (+1,46%)
Segue avanzata mercato Usa e allentamento tensioni in Ucraina
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TOKYO
16 febbraio 2022
01:19
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La Borsa di Tokyo avvia le contrattazioni in sostenuto aumento, in linea con l’accelerazione degli indici azionari Usa dopo l’allentamento delle tensioni al confine con l’Ucraina.
L’indice di riferimento Nikkei avanza dell’1,46%, a quota 27.256,22, aggiungendo quasi 400 punti.
Sul mercato valutario lo yen interrompe la fase di apprezzamento, scambiando a 115,60 sul dollaro e a 131,40 sull’euro.
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Petrolio: Wti in rialzo dello 0,33% a 92,4 dollari
Brent sale a 93,6 dollari
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16 febbraio 2022
08:16
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Risale il prezzo del petrolio.
Il Wti con consegna a marzo è quotato a 92,37 dollari, in rialzo dello 0,33% mentre il Brent segna 93,63 dollari, con un guadagno dello 0,38%.
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Cambi: euro stabile a 1,1366 dollari in avvio
Moneta unica a 131,5 yen
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16 febbraio 2022
08:23
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L’euro è poco mosso questa mattina rispetto al dollaro.
La moneta unica è scambiata a 1,1366 dollari, pari ad una variazione di +0,06%.
Il cambio con lo yen è a 131,5.
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Oro: prezzo spot poco mosso a 1.854 dollari l’oncia
Variazione minima di +0,05%
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16 febbraio 2022
08:33
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Prezzo spot dell’oro senza grandi variazioni.
Il metallo prezioso con consegna immediata è quotato a 1.854,5 dollari l’oncia, con una variazione minima pari a +0,05%.
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Borsa: tregua nella crisi Ucraina spinge l’Asia, Tokyo +2,2%
Petrolio in cauto rialzo. Attesa per le minute della Fed
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16 febbraio 2022
08:50
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Prosegue in Asia il rimbalzo delle Borse mondiali che assistono con sollievo all’attenuarsi delle tensioni in Ucraina, dai cui confini la Russia ha annunciato di aver ritirato migliaia di truppe rendendo, almeno per il momento, meno probabile l’ipotesi di un conflitto.
Tokyo è salita del 2,2%, Seul del 2%, Sydney dell’1,1%, i listini cinesi di Shanghai e Shenzhen dello 0,6% mentre Hong Kong, ancora aperta, avanza dell’1,2%.
Il petrolio texano sale dello 0,5% a 92,53 dollari al barile mentre il Brent dello 0,4% a 93,66 dollari. Poco mosso a 1.854 dollari l’oncia l’oro, bene rifugio per eccellenza, dopo il forte calo seguito all’apertura di spazi diplomatici per Kiev.
Gli investitori restano comunque all’erta, in attesa di capire come evolverà la crisi Ucraina e quali saranno le prossime mosse del presidente russo Vladimir Putin, in un clima reso complesso dalla corsa dei prezzi che sta costringendo le banche centrali ad avviare politiche monetarie restrittive. In mattinata l’inflazione in Gran Bretagna è salita del 5,5% a gennaio, il massimo degli ultimi trent’anni.
Grande attenzione, in serata, ci sarà sulle minute della Fed per capire tempistiche e intensità dell’aumento dei tassi e della riduzione degli acquisti di bond.
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Borsa: Milano apre in rialzo (+0,36%)
L’indice Ftse Mib sale a 27.065 punti
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MILANO
16 febbraio 2022
09:06
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Apertura positiva per Piazza Affari.
L’indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in progresso dello 0,36% a 27.065 punti.
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Borsa: Europa parte poco mossa, Francoforte +0,4%
Parigi +0,1% e Londra -0,05%
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16 febbraio 2022
09:10
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Apertura poco mossa da parte delle principali Borse europee.
A Parigi l’indice Cac 40 ha avviato le contrattazioni in progresso dello 0,43% a 7.009 punti, a Francoforte il Dax sale dello 0,12% a 15.431 punti mentre a Londra il Ftse 100 arretra dello 0,05% a 7.605 punti.
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Borsa: Milano sale con Prysmian e Bper, giù il Banco e Mps
Debole anche Unicredit. Bene Tenaris e Leonardo
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16 febbraio 2022
09:49
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Milano conferma i rialzi dell’apertura dopo i primi scambi con l’indice Ftse Mib che avanza dello 0,3%, allineandosi al mood di cauto ottimismo che si respira su tutte le Borse del Vecchio Continente, dove gli investitori guardano con favore al lavoro diplomatico in corso per scongiurare una guerra in Ucraina.
A Piazza Affari si mettono in luce Prysmian (+3,2%), Tenaris (+2,3%), Leonardo (+1,4%), e Stellantis (+1,3%).
Tra i bancari continua la corsa di Bper (+2,4%), dopo l’acquisizione di Carige, mentre scivola Banco Bpm (-3%) con Unicredit (-0,9%) che per il momento sembra aver congelato l’idea di un’opa. Fiacca anche Mps (-1,1%) che ieri ha smentito di avere allo studio un aumento da 3,5 miliardi di euro. Avanza Generali (+0,9%) nel giorno del cda che dovrà proseguire nel lavoro sulla predisposizione della lista, mentre indeboliscono il Ftse Mib Ferrari (-1,1%) e Tim (-0,7%).
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Benzina: prezzo medio al self sale a 1,841 euro
Servito arriva fino a 2,063 euro al litro
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16 febbraio 2022
09:58
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Salgono ancora i prezzi dei carburanti con la benzina in modalità servito che in alcuni impianti tocca anche 2,063 euro al litro: secondo l’elaborazione di Quotidiano Energia sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 1,841 euro al litro (ieri 1,837), con i diversi marchi compresi tra 1,828 e 1,862 euro/litro (no logo 1,820).
Il prezzo medio praticato del diesel self cresce a 1,716 euro al litro (ieri 1,712) con le compagnie posizionate tra 1,707 e 1,728 euro al /litro (no logo 1,702).
Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato va a 1,973 euro al litro (ieri 1,972) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 1,909 e 2,063 euro al litro (no logo 1,869). La media del diesel servito è a 1,852 euro al litro (ieri 1,851) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,787 e 1,926 euro al litro (no logo 1,752).
I prezzi praticati del Gpl vanno da 0,819 a 0,833 euro al litro (no logo 0,813). Infine, il prezzo medio del metano auto si posiziona tra 1,782 e 1,844 (no logo 1,734), con il valore massimo in calo.
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Confcommercio, quadro economico peggiora, Pil febbraio -1%
Continua rimbalzo positivo consumi, ma ancora -11,7% da 2020
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16 febbraio 2022
09:59
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Il quadro congiunturale si fa più complesso ed incerto.
Si susseguono revisioni al ribasso, ancorché di entità moderata, del tasso di variazione del Pil italiano per il 2022, il cui target difficilmente può collocarsi attorno al 4,5%.
Lo rileva Confcommercio nella ‘Congiuntura di febbraio’, spiegando che ai problemi già noti, e ancora non risolti, derivanti dalle tensioni sui prezzi della materie prime, dalle difficoltà di approvvigionamento in alcune filiere e dall’incertezza sull’evoluzione pandemica si sono aggiunti, negli ultimi giorni, i timori di un conflitto Russo-Ucraino.
Questa situazione rischia, nel suo insieme, di prolungare ed amplificare le tensioni sui prezzi al consumo, evidenzia Confcommercio, che aggiunge: non vedendosi a breve una soluzione a questo problema, crescono i timori di repentine modifiche nella politica monetaria. Col passare del tempo, i tentativi di rassicurazione a tale riguardo sembrano perdere efficacia.
In particolare, sul versante dei consumi, l’indice di Confcommercio registra per gennaio un +8,5%, ma rispetto allo stesso mese del 2020 la domanda, nel complesso, è ancora inferiore dell’11,7%. A febbraio, il Pil, secondo le stime di Confcommercio, ha consolidato la tendenza al rallentamento emersa nei mesi precedenti, con una riduzione dell’1% congiunturale. Nel confronto annuo la crescita si dovrebbe attestare al 4,2%, in forte calo, quindi, rispetto ai mesi precedenti. Infine a febbraio la variazione annua dei prezzi al consumo dovrebbe attestarsi al 5,6%.
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Rendimento del Btp tocca 2%, prima volta dal maggio 2020
Risale il prezzo del petrolio
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16 febbraio 2022
13:10
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Il rendimento del Btp decennale torna a toccare la soglia psicologica del 2%, per poi ritracciare all’1,97%.
E’ la prima volta da maggio 2020 che accade.
Lo spread con il bund tedesco si allarga di un punto base, a quota 166 punti.
Il rialzo riflette i timori degli investitori per una progressiva riduzione degli acquisti di bond da parte della Bce nei prossimi mesi. Un timore alimentato ieri dalle parole del membro del Consiglio direttivo e presidente della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau, che, in un intervento alla London School of Economics, ha detto che Francoforte potrebbe terminare gli acquisti di asset del programma convenzionale ‘App’ già nel terzo trimestre del 2022.
“Credo ancora che sia utile avere un po’ di transizione tra la fine degli acquisti netti del Pepp (il piano pandemico, ndr.) a marzo e la fine del acquisti netti del piano App”, ha detto Villeroy aggiungendo che a un certo punto si potrebbe iniziare a discutere di fare terminare “gli acquisti nel terzo trimestre”.
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Le Borse europee restano in allerta, nonostante i segnali di disgelo sul fronte Ucraino, dove la Russia ha ritirato parte delle sue truppe. I listini segnano rialzi modesti, con Parigi e Francoforte che avanzano dello 0,3% mentre Londra si appiattisce con Milano. Piazza Affari viene appesantita dal calo dei titoli bancari che scontano il rialzo dei rendimenti dei Btp, saliti in mattinata fino al 2%, livello che non toccavano da maggio 2020. Mps cede il 2,6%, Unicredit l’1,4%, Banco Bpm l’1,3% mentre Intesa l’1%. I timori per una guerra alle porte dell’Europa si mescolano a quelli per una corsa dei prezzi che pare inarrestabile e potrebbe costringere la Bce ad anticipare una stretta monetaria che la vede in ritardo rispetto alle altre banche centrali. Oggi l’inflazione in Gran Bretagna ha segnato a gennaio un balzo del 5,5%, il più alto da trent’anni mentre c’è attesa per le minute della Fed che verranno pubblicate stasera e che potrebbero dare nuove indicazioni sull’aumento dei tassi e la riduzione dell’acquisto di asset da parte della Fed. Il petrolio è in recupero (+1,2%) dopo lo scivolone di ieri con il wti che torna sopra quota 93,1 dollari e il Brent sopra i 94,3, spingendo al rialzo i titoli dell’energia, miglior comparto in Europa (+1,2% l’indice Stoxx di settore) davanti a quelli dell’informatica (+0,7%). In calo a 68 euro (-3,6%) le quotazioni del gas naturale ad Amsterdam.
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Risale il prezzo del petrolio. Il Wti con consegna a marzo è quotato a 92,37 dollari, in rialzo dello 0,33% mentre il Brent segna 93,63 dollari, con un guadagno dello 0,38%.
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La Borsa di Tokyo termina gli scambi in netto rialzo con gli investitori che tornano sul mercato dopo l’allentamento delle tensioni al confine con l’Ucraina. L’indice di riferimento Nikkei segna un aumento del 2,22%, a quota 27.460,40, aggiungendo quasi 600 punti. Sul mercato valutario lo yen è poco variato sul dollaro, scambiando a 115,60, e sull’euro a 131,30.
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Borsa: Europa in cauto rialzo, Milano piatta con banche, Btp
Credito frena Piazza Affari. Risale il petrolio, bene energetici
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16 febbraio 2022
10:40
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Le Borse europee restano in allerta, nonostante i segnali di disgelo sul fronte Ucraino, dove la Russia ha ritirato parte delle sue truppe.
I listini segnano rialzi modesti, con Parigi e Francoforte che avanzano dello 0,3% mentre Londra si appiattisce con Milano.
Piazza Affari viene appesantita dal calo dei titoli bancari che scontano il rialzo dei rendimenti dei Btp, saliti in mattinata fino al 2%, livello che non toccavano da maggio 2020.
Mps cede il 2,6%, Unicredit l’1,4%, Banco Bpm l’1,3% mentre Intesa l’1%.
I timori per una guerra alle porte dell’Europa si mescolano a quelli per una corsa dei prezzi che pare inarrestabile e potrebbe costringere la Bce ad anticipare una stretta monetaria che la vede in ritardo rispetto alle altre banche centrali. Oggi l’inflazione in Gran Bretagna ha segnato a gennaio un balzo del 5,5%, il più alto da trent’anni mentre c’è attesa per le minute della Fed che verranno pubblicate stasera e che potrebbero dare nuove indicazioni sull’aumento dei tassi e la riduzione dell’acquisto di asset da parte della Fed. Lo spread Bpt-Bund si richiude a poco meno di un punto base, a quota 166 mentre il rendimento dei Btp si attesta ora all’1,97% (+1,6 punti base).
Il petrolio è in recupero (+1,2%) dopo lo scivolone di ieri con il wti che torna sopra quota 93,1 dollari e il Brent sopra i 94,3, spingendo al rialzo i titoli dell’energia, miglior comparto in Europa (+1,2% l’indice Stoxx di settore) davanti a quelli dell’informatica (+0,7%). In calo a 68 euro (-3,6%) le quotazioni del gas naturale ad Amsterdam.
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Expo Dubai: Di Maio,’bello e ben fatto’ forza trainante export
Vale 135 miliardi. Eau secondo mercato potenziale questi prodotti
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DUBAI
16 febbraio 2022
10:49
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“Il rapporto presentato oggi mostra come nonostante l’impatto della pandemia, i prodotti del ‘bello e ben fatto’ rimangono una forza trainante chiave per l’export e l’economia italiana.
Secondo il rapporto, questi beni valgono 135 miliardi di euro.
Questo prova che la qualità è una caratteristica distintiva della produzione italiana e una chiave della sua attrattività nei mercati avanzati ed emergenti”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un messaggio per l’evento di presentazione del Rapporto 2021 “Esportare la Dolce Vita” organizzato da Confindustria e Sace al Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai. Il messaggio è stato letto dall’ambasciatore italiano negli Emirati Arabi Uniti, Nicola Lener. “Gli Emirati Arabi Uniti sono il secondo mercato potenziale per questi prodotti tra i Paesi emergenti”, ha sottolineato Di Maio.
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Aumentano nuove imprese, boom per le costruzioni (+20%)
Dati Istat aggiornati al quarto trimestre 2021
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16 febbraio 2022
12:34
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Nel quarto trimestre 2021 il numero totale di registrazioni di nuove imprese segna un nuovo aumento congiunturale (+4,1%), dopo la lieve flessione del trimestre precedente (-0,9%).
Le registrazioni segnano un forte aumento congiunturale nel settore delle costruzioni (+20,2%) e nei trasporti (+9,4%), mentre si registra il secondo calo consecutivo nel commercio, con una diminuzione del 5,2%.
Lo rileva l’Istat sottolineando che rispetto al quarto trimestre del 2020, il numero complessivo di registrazioni risulta in aumento (+10,5%), con un unico settore in calo, il commercio, che segna una riduzione del 9,9%. Per le costruzioni a livello tendenziale si registra un aumento delle registrazioni del 48,5%. Nella media del 2021, il numero di registrazioni (dato grezzo) è cresciuto del 14,6% rispetto all’anno precedente.
Sia su base congiunturale che su base tendenziale, nell’ultimo trimestre del 2021, i fallimenti risultano in calo in tutti i settori. Si registra una diminuzione complessiva del 18,6% rispetto al trimestre precedente e del 21,3% rispetto al quarto trimestre del 2020. Nel 2021 il numero totale di fallimenti (dato grezzo) è cresciuto del 18,5% rispetto al 2020 ma rimane al di sotto dei livelli osservati negli anni precedenti l’emergenza sanitaria.
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Borsa: Europa incerta, Milano gira in calo con le banche
Cautela su Ucraina. Rendimento Btp ripiega a 1,95%. Corre Saipem
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16 febbraio 2022
12:50
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Piazza Affari si presenta a fine mattinata con l’indice Ftse Mib in calo dello 0,3%, dopo aver perso i modesti rialzi segnati nella mattinata.
In frenata tutti i listini europei, che si muovono in ordine sparso: Francoforte e Parigi sono invariate mentre Londra cede lo 0,3%.
Gli investitori restano cauti sull’evoluzione della crisi ucraina, mentre anche dalla Nato si sollevano dubbi sul ritiro delle truppe russe. E guardano con preoccupazione alla corsa dei prezzi, confermata dall’inflazione britannica a gennaio, e alla politica restrittiva che sta innescando.
A Piazza Affari soffrono le banche nel giorno in cui il rendimento dei Btp ha toccato quota 2% per la prima volta dal maggio 2020, confermando il trend di deprezzamento evidenziato recentemente dai nostri titoli di stato. Unicredit cede il 4,1%, Bper e Unicredit il 2,5%, Intesa e il Banco, dossier che la banca guidata da Andrea Orcel sembra aver per il momento congelato,il 2,1%. Vendite anche su Pirelli (-1,7%), Moncler (-1,1%) e Unipol (-1%). Dall’altra parte del listino corre Saipem (+3,6%), in scia alle indiscrezioni sul nuovo piano, bene anche Interpump (+3,1%), Prysmian (+2,9%) e tenaris (+1,9%).
Poco mossa Eni (+0,3%) che sta assistendo al debutto altalenante della sua controllata Var energi (-2,1%) alla Borsa di Oslo.
Sale Generali (+0,9%) nel giorno del cda chiamato limare la lista per il nuovo consiglio.
Lo spread tra il Btp e il Bund è stabile a 165 punti base mentre il rendimento del nostro decennale scende all’1,95%.
Positivo il petrolio, con il wti che sale dello 0,8% a 92,8 dollari e il brent dello 0,9% a 94,1 dollari.
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Nasce Terra Next,nuovo acceleratore startup e pmi innovative
Iniziativa Cdp Venture Capital,Intesa Sanpaolo e Cariplo Factory
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16 febbraio 2022
12:59
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Nasce Terra Next, il programma di accelerazione per startup e piccole e medie imprese innovative operanti nel settore della Bioeconomia.
Frutto dell’iniziativa di Cdp Venture Capital, il programma è parte della Rete Nazionale Acceleratori Cdp, un network presente su tutto il territorio, con l’obiettivo di aiutare la crescita di startup specializzate nei mercati a maggiore potenziale.
Terra Next vede la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center in qualità di co-ideatore e promotore e il supporto di Cariplo Factory che gestirà operativamente il programma.
Con una dotazione iniziale di circa 3,8 milioni di euro stanziati dal Fondo Acceleratori di Cdp Venture Capital oltre a circa 1,3 milioni stanziati da Intesa Sanpaolo Innovation Center e i partners, Terra Next è progettato su un asse temporale di 3 anni. Ogni anno verrà lanciato un percorso di accelerazione di 12 settimane con base a Napoli.
“La Bioeconomia è al centro delle misure di sviluppo economico inclusivo dell’Unione Europea e rappresenta un settore particolarmente strategico per l’Italia”, commenta Francesca Bria, Presidente di Cdp Venture Capital – “Terra Next – aggiunge – nasce per potenziare la crescita delle giovani imprese italiane innovative”.
“Con questa iniziativa confermiamo e rafforziamo il sostegno alle startup e alle pmi ad alto contenuto tecnologico che operano nel settore della bioeconomia – spiega Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo.
“La Bioeconomia non è soltanto una priorità del nostro tempo, ma anche un’eccellenza del Made in Italy”, evidenzia Riccardo Porro, Chief Operating Officer di Cariplo Factory.
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Bocconi, 280mila euro d’investimento per le donne manager
Aperto bando per 10 esenzioni totali per altrettante studentesse
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MILANO
16 febbraio 2022
13:16
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280mila euro finanziati da OTB Foundation in collaborazione con l’Università Bocconi per garantire l’esenzione totale nel primo biennio per dieci studentesse che potranno scegliere tra quattro corsi, Economics and Management of Government and International Organizations; Politics and Policy Analysis; International Management e Management.
Le iscrizioni chiuderanno il 17 marzo e il progetto nasce per formare la classe dirigente femminile del futuro, in un Paese, come l’Italia, dove solo il 19,1% dei ruoli apicali in organi pubblici è rappresentato da donne, mentre nelle società quotate solo il 2% delle donne ricopre il ruolo di amministratore delegato e nelle banche solo l’1%.
“Investire sulla formazione vuol dire investire sul nostro futuro e farlo dando la possibilità a giovani donne di accedere all’università ha un valore doppio. Promuovere l’uguaglianza di genere in modo concreto come nel caso di questa iniziativa avrà infatti effetti benefici sull’economia e sulla società nel suo complesso. In questa fase delicata della nostra società abbiamo bisogno dell’impegno dei migliori talenti e per questo dobbiamo rimuovere ogni ostacolo che impedisca loro di avere un impatto positivo sul mondo del lavoro e delle istituzioni. Tra questi quelli legati al genere sono un retaggio del passato” ha dichiarato Gianmario Verona, rettore dell’Università Bocconi.
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Petrolio: in rialzo a New York a 93,28 dollari
Quotazioni salgono dell’1,31%
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NEW YORK
16 febbraio 2022
15:02
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Il petrolio è in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dell’1,31% a 93,28 dollari al barile.
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Borsa: Europa in calo dopo dati Usa, attesa per Wall Street
Future in flessione. Su Vecchio continente pesano le banche
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16 febbraio 2022
15:28
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Le Borse europee proseguono in calo dopo una serie di dati macroeconomici negli Usa, tra cui la produzione industriale che sale dell’1,4%, sopra le attese.
I listini del Vecchio continente mantengono la strada della flessione in vista dell’avvio di Wall Street dove i future sono in calo.
L’indice d’area stoxx 600 perde lo 0,2%. In rosso Milano (-0,6%), Londra e Parigi (-0,5%), Francoforte (-0,4%), Madrid (-0,3%). Sui mercati pesano le banche (-1,1%), le auto (-0,3%) e le utility (-0,2%).
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Borsa: Wall Street apre negativa, Dj -0,28%, Nasdaq -0,72%
S 500 perde lo 0,40%
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NEW YORK
16 febbraio 2022
15:33
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Wall Street apre negativa.
Il Dow Jones perde lo 0,28% a 34.902,67 punti, il Nasdaq cede lo 0,72% a 14.035,63 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,40% a 4.453,01 punti.
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Borsa:Europa in flessione dopo Wall Street, corre il greggio
In flessione il gas. L’euro in rialzo sul dollaro
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16 febbraio 2022
15:53
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Le Borse europee proseguono la seduta in flessione dopo l’avvio negativo di Wall Street ed una serie di dati macroeconomici.
I mercati si mostrano ancora nervosi con i timori per l’impatto dell’inflazione sulle decisioni delle banche centrali.
Tiene banco anche il tema delle tensioni geopolitiche tra Ucraina e Russia. Intanto prosegue la corsa del prezzo del petrolio mentre è il calo il gas.
L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,3%. In rosso Parigi (-0,66%), Londra (-0,58%), Parigi (-0,44%), Madrid (-0,36%) e Milano (-0,30%). Vendite sui titoli finanziari con le banche che cedono l’1,7%) e le assicurazioni lo 0,5%. Deboli le utility (-0,1%). Ad Amsterdam le quotazioni sono in calo del 2,2% a 69,30 euro al Mwh. A Londra il prezzo scende del 2,8% a 166 penny per Mmbtu. In rialzo il compoarto dell’energia con il petrolio rialza la testa. Ill Wti si attesta a 93,62 dollari al barile e il Brent sale a 95,01 dollari.
Tra le altre materie prime l’oro è in rimonta e si attesta a 1.862 dollari l’oncia. Sul fronte valutario l’euro sul dollaro si rafforza a 1,1369 a Londra.
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Borsa: Milano in calo con le banche, sale Saipem
Scivola Mps (-4,4%). Lo spread tra Btp e Bund a 162 punti base
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16 febbraio 2022
16:25
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La Borsa di Milano (-0,4%) prosegue la seduta in calo, in linea con gli altri listini europei.
A Piazza Affari pesano le banche mentre è in rialzo l’energia con la rimonta del prezzo del petrolio.
Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 162 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,88%, dopo la fiammata di stamane al 2%.
Scivola Mps (-4,4%). In rosso anche Intesa (-2,7%), Banco Bpm (-2,4%), dopo i rialzi dei giorni scorsi con i rumors su Unicredit (-1,8%). Male anche per le novelle spose Bper (-1,1%) e Carige (-0,06%), con quest’ultima a 0,788 sfiorando il prezzo dell’opa che lancerà l’istituto modenese.
Corre l’energia dove si mettono in mostra Tenaris (+2,8%), Saipem (+1,7%), a lavoro sulla manovra di ristrutturazione, e Eni (+0,8%). Vendite sulle utility con il prezzo del gas è in calo. In rosso A2a (-1%), Erg (-0,3%) e Hera (-0,1%) mentre è in controtendenza Enel (+0,3%)
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Generali: Galateri, uscirò dal Cda in piena unità d’intenti
‘Sino alla fine del mandato svolgerò le mie funzioni’
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16 febbraio 2022
16:44
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“Uscirò dal consiglio in piena serenità e unità d’intenti”.
Così il presidente di Generali Gabriele Galateri in una lettera al cda nella quale spiega che svolgerà le sue funzioni sino alla fine del mandato.
Galateri è in scadenza all’assemblea di fine aprile insieme al resto del board e non potrà essere rieletto per il venir meno dei requisiti di indipendenza.
“Voglio comunque, aldilà di requisiti formali, mantenere piena indipendenza di giudizio e così esprimere rammarico per le tensioni nel corpo sociale degli ultimi tempi che Generali certo non si merita ed augurarmi che possa essere eletto un consiglio composto da persone di professionalità e coscienza etica tali da favorire il recupero di un clima di serenità e di collaborazione nell’interesse sociale”, ha aggiunto Galateri.
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Gas: ad Amsterdam a 68,78 euro, ai minimi da gennaio
A Londra quotazioni scendono a 165 penny. In rialzo il petrolio
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16 febbraio 2022
16:45
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Il prezzo del gas è in rapida flessioni con la diplomazia a lavoro per stemperare le tensioni tra Russia e Ucraina.
Dopo i forti rialzi dei giorni scorsi le quotazioni si sono ora portate ai livelli di gennaio scorso.
Ad Amsterdam le quotazioni sono in calo del 3,9% a 68,56 euro al Mwh. A Londra il prezzo scende del 3,3% a 165,15 penny per Mmbtu.
In rialzo il petrolio con il Wti che si attesta a 93,70 dollari al barile (+1,9%) e il Brent sale a 95,01 dollari (+2,01%).
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Fmi:Georgieva, ripresa mondo continua ma velocità rallentata
Per crescita robusta serve strategia contro long Covid economico
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NEW YORK
16 febbraio 2022
16:45
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“La ripresa economica continua ma la sua velocità è rallentata fra l’elevata incertezza e l’aumento dei rischi”.
Lo afferma il direttore generale del Fmi, Kristalina Georgieva, in vista del G20 dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali.
Secondo Georgieva la strada “per una robusta ripresa economica” passa per tre priorità. La prima è quella di “sforzi più ampi per combattere gli effetti del ‘long Covid’ economico”. La seconda riguarda la necessità di “navigare il ciclo di stretta monetaria”, mentre la terza è l’esigenza di concentrarsi sulla sostenibilità fiscale.
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Gas: ad Amsterdam a 68,78 euro, ai minimi da gennaio
A Londra quotazioni scendono a 165 penny. In rialzo il petrolio
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16 febbraio 2022
16:45
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Il prezzo del gas è in rapida flessioni con la diplomazia a lavoro per stemperare le tensioni tra Russia e Ucraina.
Dopo i forti rialzi dei giorni scorsi le quotazioni si sono ora portate ai livelli di gennaio scorso.
Ad Amsterdam le quotazioni sono in calo del 3,9% a 68,56 euro al Mwh. A Londra il prezzo scende del 3,3% a 165,15 penny per Mmbtu.
In rialzo il petrolio con il Wti che si attesta a 93,70 dollari al barile (+1,9%) e il Brent sale a 95,01 dollari (+2,01%).
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Fmi:Georgieva, ripresa mondo continua ma velocità rallentata
Per crescita robusta serve strategia contro long Covid economico
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NEW YORK
16 febbraio 2022
16:45
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“La ripresa economica continua ma la sua velocità è rallentata fra l’elevata incertezza e l’aumento dei rischi”.
Lo afferma il direttore generale del Fmi, Kristalina Georgieva, in vista del G20 dei ministri finanziari e dei governatori delle banche centrali.
Secondo Georgieva la strada “per una robusta ripresa economica” passa per tre priorità. La prima è quella di “sforzi più ampi per combattere gli effetti del ‘long Covid’ economico”. La seconda riguarda la necessità di “navigare il ciclo di stretta monetaria”, mentre la terza è l’esigenza di concentrarsi sulla sostenibilità fiscale.
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Bollette: Patuanelli, necessario governo consideri scostamento
Maggiore rischio veder fallire migliaia imprese
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16 febbraio 2022
17:01
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“C’è maggiore rischio per la nostra economia di veder fallire migliaia e migliaia di imprese piuttosto che di un nuovo scostamento che consenta di avere risorse per sostenere l’aumento dei costi di produzione in particolare del settore primario.
Credo sia necessario che il governo prenda in considerazione l’idea di uno scostamento e di un sostegno ulteriore per imprese e famiglie rispetto ai costi dell’energia”.
Così il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, al Question time alla Camera sulle iniziative a sostegno delle imprese agricole e agroalimentari.
Quanto agli elementi strutturali di medio termine, ha spiegato Patuanelli, “stiamo accelerando su tutte quelle misure del Pnrr che che vanno a incidere proprio su questo argomento: il parco agri solare, la progettualità mista fra noi e il Mite su biogas Bío metano, l’agrovoltaico e, per quanto di nostra stretta competenza come ministero delle Politiche agricole, stiamo accelerando per arrivare ad anticipare le scadenze che avevamo riguardo al bando per l’agrisolare, quindi per l’installazione in copertura degli impianti fotovoltaici”. Poi il ministro ha affrontato il tema “importante” dei contratti di filiera “vogliamo anticipare 1 miliardo e 200 milioni rispetto alla scadenza per garantire che ci sia un monitoraggio di come il valore aggiunto si trasferisce nella filiera”. Rispetto ai temi strutturali e di più lungo periodo, ha detto: “Credo vada rivisto completamente il sistema di bollettazione degli oneri di sistema che debbano incidere sulla fiscalità generale e non sulle bollette”.
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Messa, al Sud 220 milioni dai progetti di ricerca di rilievo nazionale
Possibile accesso ad altri fondi, ma vincolati al Meridione
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17 febbraio 202209:05
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Per finanziare la ricerca nel Sud non ci sono soltanto i circa 220 milioni, pari al 40% dei 550 milioni stanziati per i Programmi di di rilevante interesse nazionale (Prin) dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), ma esistono “più fonti di finanziamento” diverse fra loro, anche se in nessuna di esse è applicato un vincolo territoriale per regioni meridionali.
Lo ha detto il ministro dell’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa, rispondendo al Question time a Federico Conte (LeU) in merito alla quota dei progetti Prin destinata al Mezzogiorno nel 2022.
Il bando Prin 2022 ha risorse complessive per 741,8 milioni di euro: “un intervento di proporzioni mai viste” per la ricerca pubblica italiana, ha detto il ministro, e che “deriva da più fonti di finanziamento, diverse per natura, per provenienze e per caratteristiche, tutte comunque finalizzate a promuovere la ricerca di base”.
A nessuna di esse, ha precisato Messa, “risulta applicabile il vincolo di destinazione territoriale delle regioni del Sud”.
A queste ultime “deve essere assicurata la quota parte delle risorse del Bando Prin del Pnrr, pari a 550 milioni”. Quindi dei 741,8 milioni totali del bando Prin, 550 provengono dalle risorse del Pnrr.
“Per esse – ha precisato il ministro – il vincolo di destinazione non è fissato dalla quota demografica delle regioni interessate, ma è stabilito direttamente nel 40% del totale. In ragione di tale vincolo, quindi, 220 milioni di questo bando Prin, a differenza del passato, saranno riservati al finanziamento dei progetti localizzati nelle regioni del mezzogiorno”.
Messa ha inoltre precisato che la quota restante del bando Prin “non ha un’allocazione territoriale predefinita e non sussistono vincoli territoriali a beneficio delle regioni del Nord” e che “la loro assegnazione è dunque ordinariamente rimessa alla valutazione della qualità dei progetti, com’è proprio di un sistema della ricerca di eccellenza”. E’ inoltre possibile, ha proseguito il ministro, che “ulteriori progetti presentati da istituzioni situate nelle regioni del mezzogiorno o in partenariato con le regioni del Mezzogiorno possano aggiudicarsi uno di questi finanziamenti e superare la quota di 220 milioni” e sono possibili, infine, anche “partnership interregionali”.
Università: Messa, da Pnrr 250 milioni per l’orientamento
Si sommano ai 50 stanziati nel 2021
E’ di 250 milioni la cifra stanziata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per l’orientamento universitario e si somma ai 50 milioni stanziati nel 2021 con un decreto del ministero per l’Università e la Ricerca. Lo ha detto il ministro Maria Cristina Messa, rispondendo nel Question time ad Alessandro Fusacchia (Maie-Psi-Facciamo Eco).
In funzione dell’orientamento, ha rilevato il ministro, è “ammissibile una pluralità di iniziative”, purché finalizzare a risultati concreti e misurabili, e si prevede inoltre “una specifica linea di azione per il supporto psicologico”.
Sono previste azioni per l’orientamento “con l’offerta di corsi a partire dal terzo anno delle scuole superiori”, allo scopo di facilitare la preparazione degli studenti sia da parte di docenti universitari, sia con iniziative per la formazione degli insegnanti delle scuole superiori.
“L’obiettivo finale è raggiungere almeno un milione di studenti – ha concluso il ministro – e aumentare gli indicatori di successo”, vale a dire minori abbandoni dei corsi universitari, livelli apprendimento più alti, un maggior numero di ammessi all’anno successo, riduzione delle disparita e un maggior numero di ingressi nel mondo del lavoro.
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Borsa: Milano chiude piatta (+0,01%)
Indice Ftse Mib a 26.969 punti
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MILANO
16 febbraio 2022
17:38
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La Borsa di Milano chiude piatta con il Ftse Mib (+0,01%) a 26.969 punti.
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Borsa:Europa chiude debole, fari puntati su inflazione e Ucraina
Parigi (-0,21%), Francoforte (-0,28%), Londra (-0,07%)
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16 febbraio 2022
18:06
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Le Borse europee chiudono deboli con gli investitori che guardano al lavoro della diplomazia per allentare le tensioni tra Russia e Ucraina.
Sotto i riflettori resta l’andamento dell’inflazione e gli impatti sulle prossime decisioni delle banche centrali sul fronte del rialzo dei tassi.
Intanto sono in lieve flessione i rendimenti dei titoli di Stato dopo i rialzi dei giorni scorsi. Sul fronte delle materie prime torna a rialzare la testa il petrolio mentre il gas scende ai livelli di inizio gennaio.
L’indice d’area stoxx 600 conclude la seduta sulla parità (+0,04%). In calo Parigi (-0,21%) e Francoforte (-0,28%), piatte Londra (-0,07%), in rialzo Madrid (+0,22%).
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Spread Btp Bund chiude a 163 punti, rendimento 1,91%
Tasso ha registrato un balzo al 2% in mattinata
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16 febbraio 2022
18:12
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Lo spread tra Btp e Bund chiude a 163 punti base, rispetto ai 167 punti dell’avvio di giornata ed ai 165 punti sulla chiusura di ieri.
Il rendimento del decennale italiano scende all’1,91%, dopo il balzo al 2% dell’inizio di seduta.
Scendono i rendimenti dei decennali dei Paesi ‘limitrofi’ con quello spagnolo all’1,27% e quello greco al 2,63%.
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Borsa: Milano chiude piatta appesantita dalle banche
Scivola Mps, bene Prysmian e Saipem. Spread Btp-Bund a 163 punti
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16 febbraio 2022
18:27
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La Borsa di Milano (+0,01%) chiude piatta, appesantita dalle banche e dopo una seduta all’insegna del nervosismo.
A Piazza Affari si mettono in mostra Prysmian (+3%) e Saipem (+1,09%), quest’ultima alle prese con la manovra di risanamento.
Lo spread tra Btp e Bund chiude a 163 punti base, con il rendimento del decennale italiano che scende all’1,91%, dopo il balzo al 2% dell’inizio di seduta.
Andamento negativo per le banche. Scivola Mps (-4,7%), alle prese con l’aumento di capitale. Male anche Intesa (-2,2%), Banco Bpm (-1,9%), quest’ultima dopo i rialzi dei giorni scorsi con le voci su Unicredit (-1,7%). Seduca in calo per Bper (-1,2%), dopo l’accordo per l’acquisizione della quota dell’80% di Carige (-0,1%). Il titolo dell’istituto ligure si attesta a 0,788 euro, sfiorando il prezzo di 0,80 euro per l’opa che lancerà Bper sulla restante quota del 20%.
Positivo il comparto dell’energia con il petrolio che rialza la testa. Oltre a Saipem concludono la seduta in rialzo anche Tenaris (+2,3%) e Eni (+1%). In ordine sparso le utility con il calo del prezzo del gas e le misure per contenere il rincaro delle bollette energetiche. In rosso Hera (-0,5%), A2a e Erg (-0,4%) mentre avanzano Enel (+1,2%) e Alerion (+1,1%).
Chiude in positivo Generali (+1,4%) mentre è piatta Unipol (-0,04%). Poco mossa Tim (-0,07%).
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Fed: a breve rialzo tassi, sarà veloce se inflazione non cala
E’ quanto emerge dai verbali dell’ultima riunione di gennaio
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NEW YORK
16 febbraio 2022
20:28
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“Presto sarà appropriato” alzare i tassi di interesse.
Lo afferma la Fed nei verbali della riunione del 25 e 26 gennaio.
Molti dei componenti della banca centrale ritengono che sia garantita una velocità di rialzi maggiore che nel 2015. “Se l’inflazione non scende come previsto, potrebbe essere appropriato rimuovere la politica accomodante più velocemente di quanto anticipato”, si legge nei verbali.
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Petrolio: in rialzo a New York a 93,66 dollari
Quotazioni salgono dell’1,7%
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NEW YORK
16 febbraio 2022
20:38
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Il petrolio chiude in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dell’1,7% a 93,66 dollari al barile.
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Generali: pronta la short list per il Cda, Galateri lascia
Il presidente lascia dopo 11 anni: “in piena serenità e unità d’intenti”. Reintegri fra una settimana
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17 febbraio 2022
09:57
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E’ ormai pronta la short list per il nuovo cda di Generali dove non comparirà il nome del presidente Gabriele Galateri neanche come consigliere. In una comunicazione personale, letta ai “colleghi, prima di discutere nel merito la definizione della lista del consiglio” Galateri, dopo aver fatti i conti sulla sua permanenza al vertice del Leone – 11 anni da presidente e altri 7 da vicepresidente -, ha preannunciato la sua uscita dal board “in piena serenità e unità d’intenti”.
Alla base della decisione c’è la perdita definitiva del requisito di indipendenza, che il Codice di autodisciplina delle società quotate fissa per gli amministratori in 9 anni.
Considerata inoltre la best practice internazionale delle società quotate a capitale diffuso, per un gruppo come Generali avere un presidente non indipendente sarebbe quanto meno inopportuno.
A questo si aggiunge lo scontro in atto nell’azionariato della compagnia, che ha portato Francesco Gaetano Caltagirone, Romolo Bardin e Sabrina Pucci a dimettersi. Il cda, sceso da 13 a 10 membri, sarà reintegrato in una riunione la prossima settimana scegliendo tre profili che saranno poi candidati nella lista definitiva da portare all’ assemblea del 29 aprile. Se, all’appuntamento del consiglio sul bilancio in agenda il 14 marzo, si sceglierà una lista di 13 o più membri dipenderà dal parere di orientamento che il consiglio di amministrazione esprimerà sempre nel corso nella riunione sul tavolo che, in sostanza, ha espresso un profilo quali-quantitativo per i nomi del prossimo cda.
Per quanto riguarda la rosa di alto profilo di coloro che hanno già dato la loro disponibilità a candidarsi, si tratta di 15-20 nomi, ossia il 30% in più dei 13-17 componenti previsti per il board dallo statuto.
Oltre al ceo Philippe Donnet, contestato da Caltagirone e dai soci dal patto, che rimane composto dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio e da Fondazione Crt, gli attuali amministratori pronti a proseguire per un altro triennio sono Clemente Rebecchini (Mediobanca), Diva Moriani, Antonella Mei-Pichtler e Ines Mazzilli (eletta nella lista di Assogestioni). Meno certo invece Lorenzo Pellicioli (De Agostini). Non ci sarà Alberta Figari che ha perso, al pari di Galateri, il requisito di indipendenza. Restano quindi almeno sette i nomi nuovi da mettere in lista.
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Borsa: Tokyo, apertura in lieve calo (-0,14%)
Cautela dopo segnali allentamento tensioni in Ucraina
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TOKYO
17 febbraio 2022
01:15
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La Borsa di Tokyo inizia le contrattazioni all’insegna della cautela, dopo il ritracciamento degli indici azionari Usa con gli investitori che monitorano gli sviluppi geopolitici al confine con l’Ucraina.
L’indice Nikkei segna una variazione appena negativa dello 0,14%, a quota 27.421,82, con una perdita di 38 punti.
Sul mercato valutario lo yen torna ad apprezzarsi sul dollaro a un livello di 115,30 e sull’euro a 131,20.
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Petrolio: in calo, Wti a 92,40 dollari al barile
Brent scende a 93,52 dollari. Spinta da accordo su nucleare Iran
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
17 febbraio 2022
08:14
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Quotazioni del petrolio in calo in avvio di giornata.
Il greggio Wti di riferimento cede l1,38% a 92,40 dollari al barile.
Il Brent perde l’1,37% a 93,52 dollari al barile. Ad incidere l’annuncio su un possibile accordo sul programma nucleare iraniano.
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Oro: quotazioni in rialzo a 1.875 dollari l’oncia
Sui mercati asiatici +0,3%
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
17 febbraio 2022
08:18
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
Quotazioni dell’oro in rialzo sui mercati asiatici.
Il lingotto con consegna immediata guadagna lo 0,3% a 1.875 dollari l’oncia.
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Auto: a gennaio -2,4% vendite Europa
Gruppo Stellantis -1,24%; quota mercato scende al 19,1%
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TORINO
17 febbraio 2022
08:28
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Nel mese di gennaio in Europa Occidentale (Ue+Efta+Regno Unito) sono state immatricolate 822.423 auto, con un calo del 2,4% sullo stesso mese del 2021.
Lo rende noto l’Acea, l’associazione dei costruttori europei dell’auto.
Il gruppo Stellantis ha immatricolato a gennaio in Europa Occidentale (Ue, Paesi Efta e Regno Unito) 156.673 auto, il 12,4% in meno dello stesso mese del 2021. La quota di mercato è in calo dal 21,2% al 19,1%. PIEMONTE
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Nel mese di gennaio in Europa Occidentale (Ue+Efta+Regno Unito) sono state immatricolate 822.423 auto, con un calo del 2,4% sullo stesso mese del 2021.
Lo rende noto l’Acea, l’associazione dei costruttori europei dell’auto.
Il gruppo Stellantis ha immatricolato a gennaio in Europa Occidentale (Ue, Paesi Efta e Regno Unito) 156.673 auto, il 12,4% in meno dello stesso mese del 2021. La quota di mercato è in calo dal 21,2% al 19,1%.
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Borsa: Asia in calo, nuovi timori per situazione in Ucraina
In calo Giappone. Piatta la Cina. Negativi future Europa e WS
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
17 febbraio 2022
08:31
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Le azioni asiatiche hanno girato in negativo, dopo guadagni iniziali, con nuovi timori per la situazione geopolitica in Ucraina, per le tensioni con la Russia.
L’indice Msci Asia Pacific è sceso dello 0,5%.
In Giappone il Nikkei è sceso dello 0,83%), in Corea il Kosdaq dello 0,45%. Piatta Shangai (+0,06%) e anche Hong Kong a mercati ancora aperti (+0,03%). Guadagni in Australia (+0,1%). Negativi i future su Europa e Wall Street.
Quanto ai dati macroeconomici, la giornata si apre con quelli italiani sul commercio estero e i prezzi all’importazione di dicembre, mentre verranno diffusi anche dati sulla cassa integrazione aggiornati a gennaio 2022. Sono attesi anche la pubblicazione del rapporto mensile della Bce e nel primo pomeriggio dagli Usa le richieste di sussidio di disoccupazione, l’indice della Fed di Philadelphia di febbraio e quelli su edilizia e nuove costruzioni di gennaio. Tra gli appuntamenti di rilievo è da segnalare la partecipazione del ministro italiano dell’Economia, Daniele Franco, e della presidente della Bce, Christine Lagarde, al G20 delle finanze in Indonesia. Per avere un segnale sulle possibili scelte della Bce sui tassi, gli investitori monitoreranno poi il discorso sulla nuova strategia monetaria di Hernandez De Cos, del consiglio direttivo della Bce, e la partecipazione a un webcast del capoeconomista Philip Lane. In Usa dalla seconda parte del pomeriggio alla notte sono previste inoltre le dichiarazioni di due membri votanti della Fed: James Bullard, presidente della Fed di St. Louis, e Loretta Mester, presidente della Fed di Cleveland.
Prosegue intanto la stagione delle trimestrali, con dagli Usa i conti di Walmart e in Europa quelli di Airbus, Nestlè, Kering , Eni e Edison.
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Spread Btp Bund in lieve rialzo a 164 punti
Tasso in calo all’1,907%
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
17 febbraio 2022
08:40
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
Avvio di giornata in lieve rialzo per lo spread tra Btp e Bund che segna 164 punti bas e a fronte dei 163 della chiusura di ieri mentre i tassi sono in calo.
Il rendimento del titolo decennale italiano stamane si ferma 1,907% a fronte dell’1,91% di ieri.
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Cambi: euro in lieve calo sul dollaro a 1,1364
Sullo yen sale a 130,97
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
17 febbraio 2022
08:44
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Avvio di giornata in lieve calo per l’euro sul dollaro: la moneta unica europea passa di mano a 1,1364 sul dollaro a fronte del valore di 1,1380 ieri sera a New York.
Sullo yen l’euro sale a 130,97.
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Kering: ricavi 2021 record a 17,6 miliardi (+35%)
L’utile netto sale a 3,1 miliardi, Dividendo in aumento del 50%
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
17 febbraio 2022
08:46
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
Il gruppo francese del lusso Kering nel 2021 ha realizzato ricavi record, a 17,645 miliardi di euro (+35% su base comparabile rispetto al 2020) e significativamente superiori rispetto al 2019 (+13%).
Il reddito operativo ricorrente è cresciuto notevolmente (+60% rispetto al 2020), per raggiungere il nuovo record di 5,017 miliardi.
Il margine operativo ricorrente, al 28,4%, recupera un livello elevato.
L’utile netto di pertinenza del gruppo è a 3,176 miliardi, rispetto ai circa 2,1 miliardi del 2020, e viene previsto un dividendo a 12 euro (+50%).
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Borsa: Milano apre in calo (-0,09%)
Il Ftse Mib a 26.944 punti
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MILANO
17 febbraio 2022
09:06
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Apertura in calo per Piazza Affari.
Il Ftse Mib perde lo 0,09% a 26.944 punti.
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Borsa: Europa apre in lieve rialzo
Parigi (+0,4%), Francoforte (+0,2%), Londra (+0,06%)
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17 febbraio 2022
09:12
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Apertura in lieve rialzo per le principali Borse europee.
La migliore è Parigi (+0,49%) a 6.999 punti, seguita da Francoforte (+0,22%) a 15.404 punti e con Londra (+0,06%) a 7.598 punti nei primi minuti di contrattazione.
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Antitrust: 10 milioni multa a società contatori acqua
per intesa anticoncorrenziale
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17 febbraio 2022
09:36
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L’Antitrust ha comminato oltre 10 milioni complessivi di sanzioni per intesa anticoncorrenziale a società attive nella fornitura dei contatori idrici.
Lo annuncia l’Autorità garante per la concorrenza e del mercato.
Le sanzioni riguardano le società G2 Misuratori S.r.l., Maddalena S.p.a., Itron Italia S.p.a., Sensus Italia S.r.l. a Socio Unico e WaterTech S.p.a., principali operatori del settore che si sono aggiudicati oltre il 90% dei lotti censiti nel periodo, e alle società che controllano queste ultime tre imprese, Itron Inc., Sensus Metering Systems (LuxCo 3) Sàrl e ARAD Ltd.
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Antitrust: 10 milioni multa a società contatori acqua
per intesa anticoncorrenziale
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17 febbraio 2022
09:36
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L’Antitrust ha comminato oltre 10 milioni complessivi di sanzioni per intesa anticoncorrenziale a società attive nella fornitura dei contatori idrici.
Lo annuncia l’Autorità garante per la concorrenza e del mercato.
Le sanzioni riguardano le società G2 Misuratori S.r.l., Maddalena S.p.a., Itron Italia S.p.a., Sensus Italia S.r.l. a Socio Unico e WaterTech S.p.a., principali operatori del settore che si sono aggiudicati oltre il 90% dei lotti censiti nel periodo, e alle società che controllano queste ultime tre imprese, Itron Inc., Sensus Metering Systems (LuxCo 3) Sàrl e ARAD Ltd.
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Difesa: Portolano visita Leonardo, Elettronica e Mbda Italia
Segretario Generale e Direttore Armamenti incontra le industrie
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17 febbraio 2022
09:52
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“Giornata di visite istituzionali”, presso le principali azienda dell’industria della Difesa, a Roma, per il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti, il generale di Corpo d’Armata Luciano Portolano, che ieri si è recato presso le sedi di Leonardo, Elettronica Group e MBDA Italia.
L’incontro i Leonardo ha permesso di osservare “da vicino – spiega una nota – l’area integrazione del combat management system, capace di integrare e coordinare in tempo reale le informazioni provenienti dai vari sensori presenti in un determinato scenario.
Presentate anche le capacità della fonderia di Leonardo, asset distintivo a livello europeo nel campo della componentistica microelettronica.
In Elettronica, cove ha incontrato il presidente e ceo Enzo Benigni – “la visita al ‘Battle Lab’, dove sono stati presentati i sistemi elettronici attualmente in uso o in via di sviluppo”.
Poi in MBDA, il gruppo europeo leader mondiale della missilistica, con il managing director Mbda Italia Lorenzo Mariani, dove “sono state illustrate, in particolare, le capacità tecnologiche dei più avanzati sistemi navali: dai nuovi missili antinave Teseo MK2/E e Marte ER, fino ai nuovi ASTER B1NT che verranno integrati nei sistemi PAMMS e nel sistema SAAM ESD dei Pattugliatori Polivalenti di Altura. L’incontro che si è poi concluso con una visita presso il centro di produzione software e le aree di test”.
Il Segretario Generale della Difesa e Direttore Nazionale degli Armamenti “si è detto molto soddisfatto per aver avuto l’opportunità di vedere in prima persona alcuni sistemi e delle tecnologie che rappresentano lo stato dell’arte di quanto disponibile per rispondere ai nuovi e più sfidanti requisiti per la Difesa”.
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Borsa: Milano in rosso (-0,7%) con le banche e i petroliferi
Bene i farmaceutici, in ordine sparso le auto
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17 febbraio 2022
10:11
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Aumenta il calo Piazza Affari (-0,7%) a inizio mattinata, peggio delle altre principali Borse europee, dove restano i timori per la situazione geopolitica in Ucraina.
Nessuna influenza dai dati sul commercio estero, in rialzo.
Pochi i titoli in positivo nel listino principale, con in testa Diasorin (+1,6%) tra i farmaceutici, con anche Recordati che va bene (+0,6%) e tra le auto Ferrari (+1%), mentre perde Stellantis (-1,1%) dopo i dati sulle vendite. Bene Amplifon (+1,1%) e Campari (+0,8%), nel lusso Moncler (+1,4%).
Guadagni per Poste (+0,3%) e Nexi (+0,3%).
In fondo al listino principale le banche, a iniziare da Bper (-2,2%), Unicredit (-1,6%) e Intesa (-1%), con lo spread Btp-Bund in calo a 162,1 punti e il rendimento del decennale italiano in discesa all’1,872%. In calo Iveco (-1,9%). In rosso i petroliferi, da Saipem (-1,1%) a Eni (-0,8%) e all’impiantistica di Tenaris (-0,7%), diffusi i conti 2021, mentre il greggio scende (-0,8%) a 92,8 dollari al barile e il brent a 94 dollari. In calo Generali (-1,2%), che ha pronta la short list per il Cda.
Tra i titoli a minore capitalizzazione, rally di Eprice (+19,9%), che tratta in esclusiva una proposta ricevuta da Negma per il risanamento, e vola Edison dopo i conti e nel lusso brilla Cucinelli, che ha ricevuto da Standard Ethics il rating EE-, che certifica la sostenibilità dell’azienda. In calo Trevi (-5,4%), Autogrill (-2,6%) e Mfe B (-2,5%), le azioni di tipo B di MediaforEurope, la nuova denominazione di Mediaset.
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Auto:ok a sperimentazione navette a guida autonoma su strada
Tre ministeri coinvolti. Progetto a Torino su percorso di 5 km
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17 febbraio 2022
10:16
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È stata autorizzata, per la prima volta in Italia, la sperimentazione di una flotta di navette a guida autonoma su strada a Torino, su un percorso di 5 km, grazie al progetto “Sperimentazione Italia”, la sandbox normativa che consente a startup, imprese, università e centri di ricerca di sperimentare progetti innovativi attraverso una deroga temporanea alle norme vigenti.
L’autorizzazione è il risultato della collaborazione tra il Dipartimento per la trasformazione digitale, il ministero dello Sviluppo Economico e il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.
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Borsa: Europa debole, pesa tensione Ucraina, sale prezzo gas
In rialzo l’oro, in calo il greggio. Male energia e finanza
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17 febbraio 2022
10:30
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Sono in rosso le principali Borse europee, tranne Parigi (+0,1%).
La peggiore è Londra (-0,6%), seguita da Madrid (-0,5%)e Francoforte (-0,1%).
In calo anche Milano (-0,5%), con lo spread Btp-Bund sostanzialmente stabile a 162,5 punti e il rendimento del decennale italiano all’1,875%.
Sullo sfondo restano i timori per la situazione geopolitica in Ucraina, con le tensioni tra Russia e Usa e le ripercussioni sui prezzi del gas. I future sul gas naturale in Europa vedono in forte salita le quotazioni ad Amsterdam (+6,8%) a 74,5 euro al MWh e a Londra (+7,4%) a 179,3 penny per Mmbtu, l’unità termica britannica equivalente a 28,26 metri cubi. La Bce intanto nel bollettino economico sostiene che “il Consiglio direttivo ritiene più che mai necessario mantenere un atteggiamento flessibile e aperto a tutte le opzioni nella conduzione della politica monetaria”, di fronte a una forte ripresa e a rischi di inflazione. Guadagna il bene rifugio, l’oro (+1,8%) a 1.889 dollari l’oncia. Sale anche l’argento (+1,4%) a 23,8 dollari l’oncia. In lieve calo l’euro sul dollaro, scambiato a 1,135.
Tra le altre materie prime, forte discesa del minerale di ferro (-2,4%) a 694 dollari la tonnellata. In deciso ribasso il greggio (wti -1,4%) a 92,4 dollari al barile e il brent a 93,6 dollari.
L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, cede lo 0,1%, con il peso di energia e finanza, mentre contano in positivo beni voluttuari e informatica.
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Criptovalute: Banca di Spagna riconosce piattaforma Bit2Me
Ha registrato nel 2021 volume transazioni di oltre 1.100 milioni
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TORINO
17 febbraio 2022
10:32
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Bit2Me, piattaforma di criptovaluta spagnola e creatrice del token B2M, è la prima società spagnola a ottenere la registrazione della Banca di Spagna come fornitore di servizi di cambio di valuta virtuale con valuta fiduciaria e la custodia di portafogli elettronici.
La piattaforma offre servizi in più di 100 paesi e ha registrato nel 2021 un volume di transazioni di oltre 1.100 milioni di euro.
Con oltre 20 soluzioni per acquistare, vendere e gestire criptovalute, la società è stata la prima a richiedere la registrazione presso la Banca di Spagna.
“Il riconoscimento della Banca di Spagna è una spinta alle nostre relazioni commerciali. Essere la prima azienda al mondo a ottenere questo riconoscimento parla da sé della sicurezza con cui il nostro servizio viene sviluppato e della fiducia in Bit2Me”, commenta Leif Ferreira, ceo dell’azienda.
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Spread Btp-Bund: in calo sotto 162 punti
Rendimento Btp 1,882%. Bce, variazioni modeste dei tassi
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17 febbraio 2022
10:44
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Il differenziale tra Btp e Bund è a 161,8 punti, in calo rispetto sia alla chiusura del giorno precedente, a 163 punti, che all’apertura di seduta, a 164 punti.
Ha toccato finora un minimo a 161,6 punti alle 10 e un massimo a 165,5 punti intorno alle 8.15.
Il rendimento del decennale italiano è all’1,882%, in discesa rispetto all’1,91% del giorno prima e all’apertura di questa giornata, all’1,907%. Il Bund tedesco è allo 0,265%.
La Bce intanto, nel Bollettino economico, ha parlato di variazioni modeste dei tassi Ue a 19, che “potrebbe riflettere un certo miglioramento della propensione al rischio, in un contesto caratterizzato dall’attenuarsi dei timori per la variante Omicron”.
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Stellantis: a Melfi altri tre giorni di stop produttivo
Dal 18 al 21 febbraio, a causa della crisi dei semi-conduttori
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POTENZA
17 febbraio 2022
10:50
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“Continuano ad arrivare le brutte notizie per Melfi: infatti ieri sera è stato comunicato alla Rsa che lo stabilimento sarà nuovamente chiuso per tre giorni, a causa della mancata fornitura dei componenti, derivante dalla crisi dei semiconduttori che hanno fatto venire meno l’approvvigionamento delle centraline motore”.
Lo ha reso noto il segretario della Fim-Cisl Basilicata, Gerardo Evangelista, specificando che “l’attività sarà sospesa su tutto lo stabilimento di Melfi a partire dalle ore 6 di domani, venerdì 18 febbraio, e fino alle 6 di lunedì 21 febbraio”.
Per la Fiom-Cgil Basilicata, “la comunicazione del nuovo stop non fa che confermare le preoccupazioni che abbiamo espresso, quindi chiediamo all’azienda di rivedere le sue posizioni. I lavoratori non possono sopportare oltre al danno la beffa, subire i 20 turni e fermarsi continuamente magari pagando le fermate con ulteriori perdite salariali (cig) o con i loro istituti contrattuali”.
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Gas: il prezzo in Europa sale con le tensioni in Ucraina
Future ad Amsterdam (+71,1%) a 74,5 euro al MWh
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17 febbraio 2022
10:56
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Torna a salire il prezzo del gas naturale in Europa, con le tensioni in Ucraina.
In rialzo i future ad Amsterdam (+7,1%) a 74,5 euro al MWh, così come a Londra (+7,3%) a 179,1 penny per Mmbtu, l’unità termica britannica equivalente a 28,26 metri cubi.
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Assogestioni: raccolta quarto trimestre 2021 a 23 miliardi
Patrimonio gestito ha raggiunto il record di 2.594 miliardi
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17 febbraio 2022
11:08
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Nel quarto trimestre del 2021 l’industria del risparmio gestito ha registrato una raccolta netta di 23,2 miliardi, con le sottoscrizioni che da inizio anno hanno raggiunto la soglia dei 93 miliardi, il miglior risultato dal 2017.
Sono i dati di Assogestioni, secondo i quali il patrimonio gestito è arrivato alla quota record di 2.594 miliardi.
I Pir ordinari hanno registrato sottoscrizioni nette per 380 milioni e chiudono l’anno con un patrimonio di 21,2 miliardi.
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Commercio estero: Istat,nel 2021 export +18,2%, oltre 2019
Trainano prodotti petroliferi raffinati (+82,2%); +24,7% import
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17 febbraio 2022
11:13
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Nel complesso del 2021, l’export risulta in forte espansione (+18,2%) e sale a livelli superiori a quelli del 2019 mentre l’import è aumentato del 24,7%.
Lo comunica l’Istat diffondendo i dati sul commercio estero e i prezzi all’import.
Questi ultimi nella media dell’anno scorso, hanno visto una crescita del 9,0%, la più alta dal 2005, ossia da quando è disponibile la serie storica dell’indice; al netto dell’energia, i prezzi crescono in media d’anno del 4,7%.
A dicembre scorso, aggiunge l’Istituto di statistica, si stima una flessione congiunturale per le esportazioni (-1,1%) e un aumento per le importazioni (+7,5%). Nell’ultimo trimestre del 2021, rispetto al precedente, l’export cresce del 2,4%, l’import del 7,5%.
Tra i settori che hanno contribuito maggiormente all’aumento tendenziale dell’export nel 2021 ci sono prodotti petroliferi raffinati (+82,2%) mentre sono state in calo le vendite di autoveicoli (-1,5%). Le esportazioni italiane sono state rivolte soprattutto verso Stati Uniti (+32,5%), Germania (+18,1%), Francia (+15,3%), paesi Opec (+32,0%) e Belgio (+31,4%).
La stima del saldo commerciale a dicembre 2021 è pari a +1.103 milioni di euro, in calo rispetto a dicembre 2020 (+6.790). l’avanzo commerciale si porta a +50.416 milioni (da +63.289 del 2020) mentre l’avanzo dell’interscambio di prodotti non energetici raggiunge +89.452 milioni (era +85.656 nel 2020).
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Bce: ripresa forte e rischi inflazione, tutte le opzioni aperte
Recuperato Pil pre-pandemia, migliora ancora mercato del lavoro
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17 febbraio 2022
17:08
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La crescita nell’area euro, dopo la frenata nel quarto trimestre in cui ha comunque recuperato i livelli di attività pre-pandemia, “dovrebbe registrare un forte recupero durante il 2022” e anche le condizioni del lavoro “migliorano ulteriormente, benché la dinamica salariale resti nel complesso contenuta”.
Lo scrive la Bce nel bollettino economico, evocando rischi al rialzo per l’inflazione, che tende comunque a una stabilizzazione sull’obiettivo del 2%.
In questo contesto “il Consiglio direttivo ritiene più che mai necessario mantenere un atteggiamento flessibile e aperto a tutte le opzioni nella conduzione della politica monetaria”.
Le variazioni di rendimento dei titoli di Stato “sono state contenute” rispetto ai tassi privi di rischio “ampliandosi di 7 e 3 punti base” per Francia e Spagna” e “di circa 7 punti base” per l’Italia, scrive la Bce riferendosi alle variazioni, fra metà dicembre e inizio febbraio, dei differenziali di rendimento rispetto ai tassi Ois (overnight indexed swap) privi di rischio. “Tale variazione nel complesso contenuta – scrive la Bce – potrebbe riflettere un certo miglioramento della propensione al rischio, in un contesto caratterizzato dall’attenuarsi dei timori per la variante Omicron”.
Su 401 miliardi di euro di prestiti da mobilitare attraverso il Recovery per i paesi dell’area dell’euro nel periodo 2021-2026, “al momento si stima che quasi la metà (il 48 per cento) sarà assorbita dall’Italia”, scrive la Bce facendo presente che mentre tutti gli Stati membri dell’area dell’euro intendono utilizzare appieno le sovvenzioni dell’Rrf, ” solo alcuni governi nazionali hanno richiesto i prestiti”: tali prestiti sono stati richiesti fino al limite massimo del 6,8% del reddito nazionale lordo “solo da Grecia e Italia” e “quasi due terzi” dei finanziamenti richiesti nell’area dell’euro “sono attualmente assegnati a Italia e Spagna”.
L’utile di bilancio della Bce, nel 2021, si è assottigliato a 192 milioni di euro contro gli 1,643 miliardi dell’anno precedente. Lo rende noto la banca centrale, spiegando che la riduzione, pari a oltre 1,4 miliardi, è “dovuta principalmente ai minori introiti dalle riserve in valuta estera e dai titoli detenuta per la politica monetaria” oltre che per accantonamenti a copertura dei rischi finanziari. Il Consiglio direttivo della Bce ha infatti deciso – si legge nel Rendiconto finanziario di Francoforte – di accantonare 610 milioni a fronte di “una maggiore esposizione ai rischi derivante dal perdurante acquisto di titoli”. L’utile d’interesse netto sui titoli acquistati è sceso a 1,006 miliardi da 1,337 miliardi del 2020 “principalmente a causa degli utili negativi sui titoli del programma di acquisti per l’emergenza pandemica”.
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Commercio estero: Istat,nel 2021 export +18,2%, oltre 2019
Trainano prodotti petroliferi raffinati (+82,2%); +24,7% import
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18 febbraio 2022
16:02
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Nel complesso del 2021, l’export risulta in forte espansione (+18,2%) e sale a livelli superiori a quelli del 2019 mentre l’import è aumentato del 24,7%.
Lo comunica l’Istat diffondendo i dati sul commercio estero e i prezzi all’import.
Questi ultimi nella media dell’anno scorso, hanno visto una crescita del 9,0%, la più alta dal 2005, ossia da quando è disponibile la serie storica dell’indice; al netto dell’energia, i prezzi crescono in media d’anno del 4,7%.
A dicembre scorso, aggiunge l’Istituto di statistica, si stima una flessione congiunturale per le esportazioni (-1,1%) e un aumento per le importazioni (+7,5%). Nell’ultimo trimestre del 2021, rispetto al precedente, l’export cresce del 2,4%, l’import del 7,5%.
Tra i settori che hanno contribuito maggiormente all’aumento tendenziale dell’export nel 2021 ci sono prodotti petroliferi raffinati (+82,2%) mentre sono state in calo le vendite di autoveicoli (-1,5%). Le esportazioni italiane sono state rivolte soprattutto verso Stati Uniti (+32,5%), Germania (+18,1%), Francia (+15,3%), paesi Opec (+32,0%) e Belgio (+31,4%).
La stima del saldo commerciale a dicembre 2021 è pari a +1.103 milioni di euro, in calo rispetto a dicembre 2020 (+6.790). l’avanzo commerciale si porta a +50.416 milioni (da +63.289 del 2020) mentre l’avanzo dell’interscambio di prodotti non energetici raggiunge +89.452 milioni (era +85.656 nel 2020).
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Leonardo Almaviva Fincantieri alleati su sicurezza reti mobilità
Accordo per monitoraggio infrastrutture critiche e smart road
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17 febbraio 2022
11:19
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Leonardo, Almaviva e Fincantieri, attraverso la propria controllata NexTech, “hanno firmato un accordo di collaborazione per proporre soluzioni digitali, integrate e innovative, applicate al monitoraggio statico e dinamico e alla sicurezza delle infrastrutture critiche di trasporto del Paese”.
L’intesa – spiega una nota – verterà, in particolare, sullo ‘Structural Health Monitoring’ e ‘Road Asset Management’ delle strutture a supporto della mobilità stradale, con l’applicazione di sistemi per il controllo statico e dinamico di strutture e impianti, e sulla ‘Smart Road’, che consente la comunicazione e l’interconnessione tra i veicoli, ovvero lo sviluppo di soluzioni e servizi finalizzati all’incremento della sicurezza dei viaggi, attraverso la guida assistita e, a tendere, la guida autonoma”.
“Le soluzioni frutto della collaborazione, rivolte a tutti gli attori del settore stradale e autostradale, tra cui i gestori delle infrastrutture e le Authority, nonché ai soggetti pubblici deputati alla programmazione e al controllo, intendono mettere a disposizione del Sistema-Paese una capacità di esecuzione reale e concreta per l’ammodernamento delle reti di mobilità”, spiega una nota.
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Air France-Klm: guardiamo Ita ma non ci perdiamo il sonno
Nel 2021 perdita a 3,3 miliardi, possibile aumento di capitale
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17 febbraio 2022
11:28
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Air France-Klm sta guardando da vicino il processo di vendita di Ita e potrebbe parteciparvi anche attraverso i partner, “ma non ci stiamo perdendo il sonno”.
Lo ha affermato l’amministratore delegato Ben Smith durante una conference call sui conti del 2021 della compagnia aerea.
Smith, secondo quanto riporta Bloomberg, ha ricordato che Air France-Klm ha effettuato due tentativi falliti su Alitalia e “per farlo una terza volta” su Ita “se e quando avessimo la flessibilità per farlo, ci dovremmo trovare in una zona di rischio molto più confortevole”.
L’Italia è strategicamente importante ma “non è al primo posto nella nostra lista o qualcosa su cui stiamo perdendo il sonno”, ha aggiunto l’amministratore delegato di Air France-Klm, spiegando che con i partner, non sono solo compagnie aeree, “valutiamo modalità di partecipazione al consolidamento che potrebbero non comportare un investimento diretto da parte nostra”.
Nel 2021 Air France-Klm ha registrato una perdita netta di 3,3 miliardi, circa la metà rispetto al 2020, l”annus horribilis’ per le compagnie aeree mondiali, dicendosi comunque “ottimista per il futuro” dopo un quarto trimestre migliore delle stime. I ricavi totali dell’anno scorso sono cresciuti del 29% a 14,3 miliardi, ancora molto sotto ai 27,2 miliardi del 2019 pre-Covid.
La compagnia non esclude un nuovo aumento di capitale, che potrebbe raggiungere i 4 miliardi. Il titolo in Borsa a Parigi cede il 5% a 4,23 euro.
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Inps: sale assegno cig, 80% salario fino a 1.222 euro lordi
Circolare dopo nuove norme legge Bilancio
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17 febbraio 2022
11:31
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Aumentano i massimali della cassa integrazione dal 2022 con l’aumento dei prezzi.
Da gennaio chi è sospeso dal lavoro grazie all’ammortizzatore avrà l’80% della retribuzione fino a un massimale di 1.222,51 euro lordi al mese pari a 1.151,12 euro netti.
L’aumento lordo rispetto all’anno scorso è di poco più di 22 euro al mese. E’ quanto emerge da una circolare dell’Inps che ricorda come quest’anno – come prevede la legge di Bilancio che introdotto nuove norme sugli ammortizzatori sociali – scatti la soglia limite unica per cui ci saranno vantaggi rispetto all’anno scorso per coloro che rientravano nella soglia più bassa ora abolita.
Da quest’anno – si legge – per i trattamenti relativi a periodi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa decorrenti dal 1° gennaio 2022, è stabilito “il superamento dei previsti due massimali per fasce retributive attraverso l’introduzione di un unico massimale – il più alto – annualmente rivalutato secondo il suddetto indice Istat, che prescinde dalla retribuzione mensile di riferimento dei lavoratori”.
Per il settore edile in caso di intemperie stagionali l’importo lordo massimo è 1.467,01 euro mentre il netto è 1.381,34 euro. Per il Fondo credito i massimali sono legati alla retribuzione del lavoratore e vanno dai 1208,83 euro per retribuzioni lorde inferiori a 2.225,74 euro a 1760,23 euro per retribuzioni superiori a 3.518,34 euro. L’importo massimo lordo della Naspi, l’indennità di disoccupazione non può superare dal 2022 i 1.360,77 euro come quello della Discoll, la disoccupazione dei collaboratori.
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Bonus psicologo da 600 euro all’anno, tetto Isee a 50mila
In tutto stanziati 20 milioni anche per reclutare professionisti
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17 febbraio 2022
11:49
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Il bonus psicologo arriverà a 600 euro all’anno e potrebbe riguardare circa 18 mila persone: sarà parametrato in base all’Isee, con il tetto massimo fissato a 50mila euro puntando a favorire i redditi più bassi.
L’emendamento, a prima firma del deputato Pd Filippo Sensi, è stata approvato come modifica al dl milleproroghe dopo un lungo pressing.
In tutto vengono stanziati ulteriori 20 milioni nel 2022, di cui metà per finanziare il bonus e l’altra metà per il reclutamento di professionisti per combattere il disagio mentale legato alle conseguenze del Covid.
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Enel: intesa con Comal per fabbrica di tracker solari a Montalto
Obiettivo è crescita filiera nazionale rinnovabili
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17 febbraio 2022
11:49
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Una fabbrica di tracker, i dispositivi che permettono ai pannelli fotovoltaici di orientarsi e seguire il sole nel corso della giornata, all’interno della centrale di Montalto di Castro: è il risultato dell’intesa tra Enel e Comal, società che si occupa di realizzare impianti fotovoltaici che ha sede proprio nel comune del viterbese.
Lo rendono noto le due società in una nota congiunta.
L’obiettivo è “produrre tracker completamente italiani per supportare una produzione energetica da fotovoltaico fino a 1 Gw all’anno, contribuendo alla crescita di una filiera nazionale delle rinnovabili e riportando in Italia la produzione di dispositivi che fino ad oggi venivano importati”, si legge nella nota.
La fabbrica di “Tracker Sun Hunter” di Comal sarà collocata in un’area di oltre 30.000 metri quadrati, non più utilizzata per le attività energetiche dell’impianto, impegnando fino a 70 lavoratori al massimo della produzione, generando una potenziale opportunità anche per il reimpiego del personale proveniente dall’indotto di impianti termoelettrici in dismissione nell’alto Lazio. All’interno della “Alessandro Volta” resteranno attivi impianti turbogas rinnovati e resi più efficienti.
La centrale di Montalto di Castro, spiega il comunicato, vedrà la realizzazione di un nuovo polo energetico integrato.
L’iniziativa rientra nel più ampio impegno del Gruppo Enel per “un nuovo sviluppo dei siti dei propri impianti in dismissione, secondo una strategia di riqualificazione” che prevede anche l’integrazione con nuovi impianti di produzione rinnovabile e sistemi di accumulo. L’azienda ha avviato l’iter autorizzativo per realizzare nel sito un nuovo impianto fotovoltaico su una superficie di circa 20 ettari, per una potenza di circa 10 Mw.
Altre aree in fase di sviluppo (6 ettari) saranno destinate a ospitare sistemi di accumulo di energia per circa 245 Mw.
Il sito sarà il più esteso dei poli energetici multifunzionali che Enel sta realizzando in Italia e per valorizzarlo ulteriormente è allo studio un innovativo progetto di serra idroponica.
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Allarme della Bce, ora il Qe indebolisce il bilancio
Utile a picco a 192 mln. 600 mln per i rischi su bond comprati
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17 febbraio 2022
11:50
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Il quantitative easing non genera più corposi utili ma, per colpa degli interessi ormai negativi, comincia a intaccare il bilancio della Bce.
E’ quello che emerge dal rendiconto finanziario 2021 della banca centrale, mentre da Pablo Hernande de Cos, governatore spagnolo, arrivano apertura a una stretta monetaria, con cautela e senza dimenticare il rischio-spread.
Secondo i dati pubblicati oggi dalla Bce, l’utile 2021 si è assottigliato a 192 milioni di euro contro gli 1,643 miliardi dell’anno precedente, principalmente per “minori introiti dalle riserve in valuta estera e dai titoli detenuta per la politica monetaria” e con 610 milioni accantonati a copertura di “una maggiore esposizione ai rischi derivante dal perdurante acquisto di titoli”.
La Bce, nel Bollettino, si tiene aperta “a tutte le opzioni” di politica monetaria di fronte all’inflazione accelerata al 5,1%. e de Cos, a un evento online, spiega che “la direzione in cui dobbiamo andare è chiara” – quella di una normalizzazione monetaria – ma “il processo sarà graduale e dipendente dai dati” con attenzione ai rischi di frammentazione finanziaria all’interno dell’area euro.
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Spread Btp-Bund: è sceso sotto 160 punti
Il rendimento de decennale italiano in calo all’1,859%
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17 febbraio 2022
12:05
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Continua a scendere lo spread Btp-Bund, arrivato a 159,7 punti, dopo un’apertura a 164 punti e la chiusura del giorno prima a 163 punti, dopo la diffusione del Bollettino economico della Bce e le parole di Pablo Hernandez de Cos, membro del Consiglio direttivo, che ha parlato di una normalizzazione sul 2% per l’inflazione e evidenziato come “la Bce non debba costituire un’ulteriore fonte di incertezza, ma piuttosto mantenere una direzione chiara, graduale e predicibile” senza dimenticare l’impatto che le sue mosse possono avere sulla frammentazione finanziaria, visibili dallo spread.
Il rendimento del decennale italiano è sceso all’1,859% rispetto all’1,91% del giorno prima e all’apertura di questa giornata, all’1,907%.
In calo anche il Bund tedesco allo 0,263%.
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Borsa: Milano allenta calo (-0,2%), banche ancora sofferenti
Spread in calo. Male i petroliferi, salgono lusso e utility
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17 febbraio 2022
12:34
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Allenta il calo Piazza Affari (-0,2%) verso fine mattinata, mentre le altre principali Borse europee vanno in ordine sparso.
A Milano lo spread Btp-Bund continua a scendere, ed è arrivato a 159,7 punti, col rendimento del decennale italiano in calo all’,859%, dopo il bollettino economico della Bce e le rassicurazioni di De Cos su una gradualità di eventuali mosse della banca centrale.
Restano però sofferenti le banche, da Bper (-2,1%), dopo l’accordo dei giorni passati per acquisire l’80% di Carige (-0,3%), a Unicredit (-1,7%), Intesa (-0,9%) e Mps (-0,9%). Giù la paytech Nexi (-1,5%). In controtendenza Banco Bpm (+0,4%), dopo ipotesi di interesse da parte di Unicredit nei giorni scorsi. Male i petroliferi, dall’impiantistica di Tenaris (-2,4%), diffusi i conti 2021 prima dell’apertura dei mercati, a Saipem (-1,8%) e Eni (-0,4%), che attende i conti, col greggio che accentua il calo (wti -2,3%) a 91,4 dollari al barile e il brent a 92,7 dollari. In rosso Iveco (-1,6%), Generali (-1,3%), che ha pronta la short list per il Cda. Tra le auto perde Stellantis (-0,6%), dopo i dati sulle vendite, non Ferrari (+1,5%). In calo Tim (-0,4%) e Inwit (-0,6%).
In cima al listino principale Moncler (+1,7%), col comparto del lusso che corre, sulla scia dei conti di Kering. Bene Pirelli (+1,5%). In forma le utility, a partire da Italgas (+1%), e i farmaceutici, da Diasorin (+’,7%). In rialzo Poste (+0,4%).
Tra i titoli a minore capitalizzazione rally di eprice (+13,8%), che tratta in esclusiva una proposta ricevuta da Negma per il risanamento, col titolo fermato più volte al rialzo, e vola Edison (+5,8%) coi conti 2021. Bene nel lusso Ferragamo (+2,4%). I calo Trevi (-4,3%) e Bialetti (-2%).
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Bcc: sì a fusione tra Cassa di Trento e Alta Vallagarina
Banca da 6,6 miliardi di mezzi amministrati con 48 filiali
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TRENTO
17 febbraio 2022
12:35
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La fusione tra la Cassa di Trento e quella dell’Alta Vallagarina e Lizzana si farà.
la nuova Cassa sarà legalmente costituita con il primo aprile, mentre la fusione dei due istituti è prevista per l’11 aprile.
Le assemblee straordinarie dei soci che, causa pandemia, si sono espresse tramite le figure del Rappresentante designato (il notaio Nicoletta Anderloni a Trento, il notaio Rita Fochesato presso la sede sociale di Volano) hanno approvato a larghissima maggioranza il progetto. Globalmente 6.763 soci hanno espresso il loro voto (per la precisione 5.670 per Cassa di Trento e 1.093 per Cassa Alta Vallagarina e Lizzana) con una quota di favorevoli pari al 89,66% per Trento e al 78,50% per Alta Vallagarina e Lizzana. Il nuovo istituto si chiamerà Cassa di Trento, Lavis, Mezzocorona, Valle di Cembra e Alta Vallagarina, in forma abbreviata “Cassa di Trento”. “Lo facciamo adesso perché dobbiamo precorrere i tempi, ma – assicura il presidente di Cassa di Trento Giorgio Fracalossi – se i modelli organizzativi evolvono, i valori di riferimento rimangono gli stessi”.
La nuova banca avrà oltre 6,6 miliardi di mezzi amministrati, 376 collaboratori, 48 filiali, 110.000 clienti e oltre 29.000 soci. Sarà la seconda per dimensione nel gruppo nazionale di Cassa Centrale Banca”. Unendo le due Casse, risulta una raccolta complessiva di oltre 4,70 miliardi e 1,9 miliardi di prestiti, in un territorio caratterizzato da quasi 200.000 residenti e 16.000 imprese. “La banca sarà particolarmente solida avendo un patrimonio di 288 milioni e un Total capital ratio pari al 21,7% (la soglia minima prevista dalla Bce è dell’10,50%)”, spiega Michele Goller (Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana).
A partire dalla data della fusione e per un periodo transitorio il Cda sarà composto da 13 consiglieri, incluso il presidente, di cui 3 saranno riservati al territorio dell’attuale Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana. Analogo processo per il collegio sindacale che sarà allargato a 5 componenti di cui 2 espressione Cassa Rurale Alta Vallagarina e Lizzana.
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Inps: in 11 mesi 2021 saldo +980mila contratti di lavoro
Variazione netta più alta è per quelli a termine, quasi 498mila
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17 febbraio 2022
12:47
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Nei primi undici mesi del 2021 sono stati attivati oltre 6,6 milioni di rapporti di lavoro nel settore privato (escluso il lavoro agricolo e domestico) e ne sono cessati più di 5,6 milioni.
La variazione netta sfiora quota un milione e si attesta a +980.922.
E’ quanto emerge dall’Osservatorio Inps sul precariato. La variazione netta per i contratti a tempo indeterminato (assunzioni, più trasformazioni meno cessazioni) risulta positiva per 164.210 posti, mentre per quelli a termine è 497.467.
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Borsa: Europa in ordine sparso, in calo banche e petroliferi
Timori per l’Ucraina, gas rallenta corsa. Bene titoli auto
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17 febbraio 2022
12:52
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Vanno in ordine sparso le principali Borse europee verso fine mattinata.
La maglia rosa è di Parigi (+0,2%), seguita da Francoforte (+0,02%), mentre sono in rosso Londra (-0,6%) e Madrid (-0,3%).
Nell’ultimo gruppo c’è Milano (-0,2%), con lo spread in lieve risalita a 160,5 punti e il rendimento del decennale italiano all’1,869%. Sono in calo intanto i future a Wall Street, in attesa dell’apertura dei mercati azionari. L’attenzione degli investitori è soprattutto alla situazione in Ucraina, tra movimenti militari e diplomazia, oltre che alle future mosse delle banche centrali sui tassi.
La Bce ha diffuso intanto il bollettino economico, parlando di opzioni “tutte aperte” e insieme sottolineando le variazioni modeste dei tassi, ipotizzandole come spia di “un certo miglioramento della propensione al rischio”, con l’attenuarsi di Omicron. Ha girato in calo l’oro (-0,09%) a 1.884 dollari l’oncia. Piatto l’euro sul dollaro, a 1,136. Rallentano la corsa i future sul gas naturale in Europa, con le quotazioni ad Amsterdam (+4,6%) a 73 euro al MWh.
L’indice d’area del Vecchio continente, lo Stoxx 600, cede lo 0,07%. Col greggio che prosegue in calo (wti -2,3%) a 91,4 dollari al barile e il brent a 92,8 dollari, male i petroliferi come Shell (-1,8%) e Bp (-1,4%). Banche in rosso da Hsbc (-1,6%) a Unicredit (-1,7%), con eccezioni come Commerzbank (+5,3%) dopo i conti. Bene la maggioranza delle auto, come Bmw (+3,2%) e Mercedes (+2,2%), in controtendenza Renault (-0,6%) e Stellantis (-0,5%), dopo i dati delle vendite. In forma le utility, con esempi come Rwe (+5,5%) e Engie (+2%). In rialzo il lusso, a partire da Kering (+6,6%) coi conti record del 2021, fino a Hermes (+1,4%), non Lvmh (-0,1%).
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Auto: Lo Russo, Torino protagonista tecnologie emergenti
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TORINO
17 febbraio 2022
13:32
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“Torino guarda al futuro per un rilancio economico e culturale basato sulla sostenibilità ambientale e l’innovazione.
La qualità della vita nella città è infatti legata in maniera strettissima alla qualità dei servizi offerti e certamente le opportunità offerte dalla tecnologia e dall’innovazione possono migliorare il sistema urbano”.
Così il sindaco Stefano Lo Russo commenta l’annuncio della sperimentazione di navette a guida autonoma su strada, ‘Sperimentazione Italia’.
“Torino è la prima città scelta per questo tipo di sperimentazioni – aggiunge l’assessora comunale all’Innovazione, Chiara Foglietta -, siamo orgogliosi e felici di testare nuove esperienze, in sicurezza, nel traffico reale, che apriranno la strada a mobilità cittadine alternative”. Dopo una prima fase senza passeggeri, “a maggio sarà possibile per tutte e tutti provare questa nuovo sistema”, conclude Foglietta, sottolineando che “la città ha dimostrato di essere pronta a diventare un grande centro di open innovation in grado di attivare e attrarre progetti di smart mobility”.
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Spread Btp-Bund: in discesa, a meno di 159 punti
Il rendimento del decennale italiano cala all’1,847%
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17 febbraio 2022
13:37
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Prosegue il restringimento dello spread Btp-Bund che scende a 158,8 punti, ben al di sotto dei 164 punti dell’apertura di seduta e della chiusura del giorno prima, a 163 punti.
In ribasso il rendimento del decennale italiano, all’1,842%, che aveva aperto la giornata all’1,907%, già in calo sull’1,91% del giorno prima.
Scende anche il Bund tedesco, allo 0,247%.
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Bollette: Enea, 20 azioni per risparmiare e aiutare ambiente
18 febbraio la Giornata internazionale del risparmio energetico
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17 febbraio 2022
14:18
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Venti azioni contro il caro-bollette e gli sprechi di energia: dallo spegnere le luci e il riscaldamento quando usciamo di casa al non aprire le finestre se c’è il termo acceso e spegnere il pc se non lo usiamo.
Li presenta in una guida Enea, in occasione della Giornata internazionale del risparmio energetico, venerdì 18 febbraio.
Dieci consigli riguardano l’uso efficiente del riscaldamento (Decalogo riscaldamento) e altri 10 l’uso ‘intelligente’ dell’energia.
Bastano alcuni comportamenti quotidiani per risparmiare fino al 10% sulla bolletta, secondo il Dipartimento Efficienza energetica dell’Agenzia pubblica per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile che oltre a non eccedere con la temperatura nell’abitazione, ovvero oltre i 20 gradi suggerisce “fra le mosse più efficaci per tagliare consumi (e spese) le lampadine a Led, con le quali si può ottenere un risparmio energetico di circa l’85%”.
Anche gli elettrodomestici di elevata classe energetica sono un antidoto efficace al caro-energia: la differenza di spesa fra avere in casa frigorifero, lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie, forno e pompa di calore di classe energetica elevata e la classe energetica più bassa arriva fino al 40%.
Attenzione anche a piccoli gesti come schermare le finestre durante la notte con persiane, tapparelle o tende per ridurre la dispersione di calore e a spegnere gli stand-by: infatti, quelle che sembrano innocue lucine possono pesare fino al 10% sulla bolletta se lasciate accese tutto il tempo. Quindi è bene usare gli standby stop.
Non dimenticarsi di sbrinare frigo e congelatore, attenzione ai panni stesi ad asciugare sul radiatore o al divano davanti al termosifone e alle luci accese quando si esce da una stanza.
Altre soluzioni taglia-spesa riguardano il tipo di caldaia e la manutenzione degli impianti, il check-up dell’immobile (la diagnosi energetica) fino a interventi più strutturali per migliorare la coibentazione.
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Lavoro: Sbarra, serve una transizione sociale
‘Per bollette scostamento bilancio, su Tim niente spezzatino’
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17 febbraio 2022
14:30
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Il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra chiede di “affiancare una forte transizione sociale” a quella ecologica e digitale del Paese.
Lo ha detto a margine del 3/o congresso della Cisl di Milano, aggiungendo che “dobbiamo difendere e proteggere la produzione e i posti di lavoro: la priorità è il rilancio degli investimenti.
Per ogni euro che investiamo in nuove tecnologie sulle macchine deve corrisponderne uno da investire sul capitale umano, lavoro, persone”.
Sbarra invita inoltre il sindacato, il Governo e le imprese a “rilanciare il nostro impegno sui temi salute e sicurezza sui luoghi lavoro. Dobbiamo fermare questa lunga scia di sangue, questa strage silenziosa: bisogna investire di più sulla sicurezza e le aziende devono convincersi che questo non può essere considerato un costo ma è un potente investimento”.
Il segretario generale della Cisl chiede inoltre di “ricorrere anche allo scostamento di bilancio per “intervenire urgentemente” contro la “fiammata inflazionistica” del caro bollette, mentre su Tim afferma di “non poter accettare forme di spezzatino che distruggono il perimetro aziendale”.
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Superbonus: partita la stretta sulla cessione dei crediti
Giorgetti,si rimedierà a breve, anche sanzioni
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18 febbraio 2022
10:04
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E’ entrata ufficialmente in vigore la stretta sulle cessioni dei crediti dei bonus edilizi, compreso il Superbonus 110% e il bonus facciate, operata dal Decreto Sostegni-ter.
Il periodo ‘transitorio’ previsto dal provvedimento, in cui si poteva ancora comunicare all’Agenzia delle Entrate la cessione multipla, si è concluso infatti proprio ieri.
Il decreto stabiliva inizialmente come spartiacque la data del 7 febbraio, prorogata poi al 17 dalla stessa Agenzia.
I ‘correttivi’ alla norma, che dovrebbero prevedere il ritorno a più cessioni, nel limite massimo di 3, sono attesi all’attenzione del prossimo consiglio dei ministri, probabilmente domani.
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Il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti infatti spiega: “”Sul superbonus il governo è intervenuto, diciamo così in modo rozzo con il blocco delle cessioni. Credo che a questo problema che ha creato
oggettivamente una situazione di blocco e grave tensione nel
settore si rimedierà a brevissimo con un provvedimento di
urgenza, che contemplerà però anche altre misure credo per
formalizzare l’attività economica legata all’edilizia e al
superbonus, comprese – credo di poter anticipare – anche nuovi
strumenti sanzionatori per reprimere ed evitare che succeda
ancora”.
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Borsa: Milano peggiora con Europa, giù future Usa e petrolio
Timori su Ucraina ed inflazione. Male banche e tlc
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17 febbraio 2022
15:29
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Piazza Affari peggiora insieme alle Borse europee in attesa di Wall Street dove i future si muovono in territorio negativo dopo che i sussidi di disoccupazione Usa sono saliti oltre le aspettative, a 248 mila unità.
Milano cede lo 0,6%, Londra lo 0,8%, Francoforte lo 0,5% e Parigi lo 0,1%.
L’attenzione degli investitori resta puntata sulla crisi Ucraina, dove il termometro della tensione oggi segnala un rialzo della temperatura, in un contesto già complicato dalla corsa dei prezzi che sta spingendo le banche centrali verso politiche restrittive.
A Piazza Affari scivolano Tenaris (-3,1%), Iveco (-2,7%), Bper (-2,7%) e Saipem (-2,8%), che sta mettendo a punto una manovra di salvataggio. Vendite anche su Unicredi (-1,9%), che sempra aver archiviato il dossier Banco Bpm (+0,1%), Mediobanca (-1,8%), Generali (-1,7%) e Stellantis (-1,7%), penalizzata dal calo delle immatricolazioni a gennaio. In controtendenza Moncler (+2%), in scia ai buoni risultati di Kering, e Ferrari (+1,8%), nel giorno della presentazione della nuova monoposto F1-75.
A guidare i ribassi sulle Borse europee sono le banche (-1,5%), assicurazioni (-1,7%) e tlc (-1,2%). Forti vendite sul petrolio in calo del 2,2%, con il wti a quota 91,6 dollari al barile e il brent a 92,7.
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Bollette: Giorgetti, servono risorse ben oltre quelle disponibili
Il decreto in Cdm, prima cabina di regia a Palazzo Chigi
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18 febbraio 2022
16:37
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Atteso oggi il decreto contro il caro-bollette in Consiglio dei ministri.
In mattinata si tiene intanto la riunione della cabina di regia a Palazzo Chigi. Alla cabina di regia parteciperanno il presidente del Consiglio Mario Draghi e i capi delegazione delle forze politiche di maggioranza: i ministri Stefano Patuanelli, Giancarlo Giorgetti, Maria Stella Gelmini, Andrea Orlando, Elena Bonetti e Roberto
Speranza.
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“Il Governo – spiegava ieri il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti – interverrà nuovamente cercando di prevedere o di replicare anche per il secondo trimestre le misure che abbiamo già adottato a gennaio. In qualche caso cercheremo anche di risolvere dei problemi applicativi che hanno non risolto casi di autoproduzione dell’energia”.
“E’ evidente che l’ammontare degli aumenti” dei prezzi dell’energia “richiederebbe disponibilità finanziarie ben oltre quelle consentite dall’attuale strumento di bilancio. Molto faticosamente al Mef si sta cercando di costruire una dote finanziaria significativa, però a bilancio invariato è evidente che è molto difficile dare una risposta compiuta e definitiva a questo tipo di fenomeno”.
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L’Europa peggiora con Wall Street, Milano perde l’1,3%
Pesano timori per Ucraina e inflazione. Male anche il petrolio
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17 febbraio 2022
16:19
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Aumentano le vendite su Piazza Affari mentre tutte le Borse europee stanno peggiorando in scia all’andamento negativo di Wall Street, dove i tre principali indici cedono oltre l’1%.
Il Ftse Mib arretra dell’1,27%, appesantito da Iveco (-3,4%), Bper (-3,3%), Nexi (-2,9%), Unicredit (-2,8%), Tenaris (-3,2%) e Intesa (-2,5%).
Londra, che cede l’1,3%, è la peggiore Borsa europea insieme a Milano.
Pesante anche il petrolio (-1,8%) mentre lo spread btp-bund si restringe a 161 punti, con il rendimento del decennale italiano che scende all’1,85%. Sui mercati, già preoccupati per l’inflazione, tornano a farsi sentire i timori per l’Ucraina.
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Superbonus: Giorgetti, si rimedierà a breve, anche sanzioni
Creata oggettivamente una situazione di blocco e grave tensione
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17 febbraio 2022
16:46
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“Sul superbonus il governo è intervenuto, diciamo così in modo rozzo con il blocco delle cessioni.
Credo che a questo problema che ha creato oggettivamente una situazione di blocco e grave tensione nel settore si rimedierà a brevissimo con un provvedimento di urgenza, che contemplerà però anche altre misure credo per formalizzare l’attività economica legata all’edilizia e al superbonus, comprese – credo di poter anticipare – anche nuovi strumenti sanzionatori per reprimere ed evitare che succeda ancora”.
Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti in question time al Senato.
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Borsa: Milano chiude pesante (-1,11%) con timori su Ucraina
L’indice Ftse Mib scende a 26.669 punti
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MILANO
17 febbraio 2022
17:42
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Chiusura pesante per Piazza Affari, che archivia la seduta in rosso, al pari delle altre Borse europee, sulle incertezze per i possibili sbocchi della crisi ucraina.
L’indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in ribasso dell’1,11% a 26.669 punti.
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Borsa: Europa chiude in calo con Ucraina, Londra -0,9%
Francoforte cede lo 0,7% e Parigi lo 0,3%
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17 febbraio 2022
17:57
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Seduta negativa per le Borse europee, che dopo una partenza incerta hanno ampliato le perdite nel pomeriggio, preoccupate per le incertezze legate alla crisi Ucraina, che aggravano un quadro reso già complesso dall’inflazione.
A Londra il Ftse 100 ha terminato le contrattazioni in calo dello 0,87% a 7.537 a punti, a Francoforte il Dax ha ceduto lo 0,67% a 15.267 punti mentre a Parigi il Cac 40 ha perso lo 0,26% a 6.946 punti.
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Borsa: Milano maglia nera Europa, soffrono Bper e Iveco
Male le banche con Unicredit, controcorrente Atlantia e Ferrari
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17 febbraio 2022
18:16
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Seduta pesante a Piazza Affari con il listino milanese che, al pari delle altre Borse europee, sconta le incertezze sullo sbocco della crisi ucraina in un contesto già complesso per via della corsa dei prezzi e del conseguente avvio di politiche restrittive da parte delle banche centrali.
Il Ftse Mib ha chiuso in calo dell’1,1% mentre lo spread Btp-Bund si è ridotto a 160 punti base, con il rendimento del decennale italiano sceso di ben 7 punti, all’1,83%, in un contesto di fuga dal rischio e acquisti generalizzati per i bond sovrani.
A Milano, la peggiore tra le principali Borse europee, le vendite si sono concentrate su Bper (-4%), oggetto di alleggerimenti dopo la corsa dell’ultimo periodo, Iveco (-3,5%), Nexi (-3,1%), Tenaris (-2,8%) e Saipem (-2,8%), al lavoro per definire la manovra finanziaria necessaria a riequilibrarne il bilancio.
Male anche le banche e le assicurazioni, tra i titoli peggiori in Europa assieme agli energetici: Unicredit ha perso il 2,7%, Mediobanca il 2,4%, Intesa l’1,9%, Generali l’1,8%, Banco Bpm l’1,2%. Tra gli industriali in affanno Interpump (-2,1%), Leonardo (-2%) e Stellantis (-1,9%), che sconta i dati sulle immatricolazioni e il taglio delle stime di Equita. In controtendenza Atlantia (+1%), Recordati (+0,7%) e Ferrari (+0,6%) nel giorno della presentazione della monoposto che correrà nel prossimo campionato di F1.
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Sei miliardi contro caro bollette, nessuno scostamento
In cdm anche fondo per auto. Più sanzioni per frodi superbonus
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18 febbraio 2022
10:13
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Un intervento da 5 o 6 miliardi contro il caro bollette, fondi da mettere insieme senza ricorrere a nuovi scostamenti, per alleviare soprattutto i costi delle imprese.
Il governo sta preparando il decreto con cui tagliare i costi dell’energia, ma lo fa in un clima politico da guerriglia.
Tanto che, in vista del consiglio dei ministri previsto per domani, nella cabina di regia convocata nel pomeriggio è andata in scena la strigliata del presidente del consiglio Mario Draghi ai rappresentanti della maggioranza, dopo che nella notte il governo era andato sotto quattro volte, in commissione, sugli emendamenti al milleproroghe. “Così non va”, ha detto Draghi. “Però il governo cambi metodo”, gli è stato risposto da alcuni capidelegazione, con la sottintesa richiesta di maggior coinvolgimento del Parlamento nelle decisioni importanti.
In mattinata, il dossier bollette era stato al centro di un incontro tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli, il ministro dell’Economia Daniele Franco, il capo di gabinetto Mef Giuseppe Chinè e il Ragioniere Generale Biagio Mazzotta. Fra gli interventi allo studio del governo per tagliare il costo delle bollette, ci sarebbe una proroga delle misure già adottate nel primo trimestre per le famiglie e le imprese, oltre a prezzi del gas calmierati per le industrie ad alto consumo di energia e una spinta alla produzione italiana di gas. “Quello che dobbiamo fare – ha detto il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti – è cercare di aumentare la produzione nazionale e in qualche modo introdurre dei meccanismi, che sono allo studio, e che credo e spero riusciranno a diventare norma a breve di calmierazione di prezzo con riferimento a determinati settori produttivi”. L’auspicio è che i provvedimenti possano essere necessari per affrontare un periodo di tempo contenuto, nella speranza che la crisi in Ucraina possa trovare una soluzione pacifica e che, di conseguenza, la corsa del prezzo del gas possa frenare, o invertire la rotta. Nel decreto che sarà all’esame del consiglio di ministri ci sarà anche l’istituzione di un fondo unico per la riconversione del settore automotive, in modo da puntare sul green. Al momento non è stata definita la cifra che, in ogni caso, non dovrebbe essere inferiore a 7-800 milioni. Non è escluso che in consiglio dei ministri si parli anche di nuovi interventi sui superbonus edilizi: potrebbero essere inasprite le sanzioni penali a carico di chi commette frodi sui bonus. In particolare, si starebbe valutando la responsabilità per chi fa asseverazioni false. Un’altra ipotesi allo studio prevede che la detrazione al 110% del superbonus, recuperabile oggi in cinque anni, possa essere ‘sospesa’ in caso di sequestro del credito.
Se poi gli accertamenti non si concludono con una confisca, il credito potrebbe essere recuperato anche una volta scaduti i tempi. Si va poi verso la reintroduzione delle cessioni multiple, con un limite massimo di tre, una all’impresa e due nel mondo bancario. “Guardando all’orizzonte del medio e lungo termine – ha spiegato Giorgetti – dobbiamo fare determinati tipi di politiche. Quello che possiamo fare oggi, in particolare sul gas naturale, è aumentare la produzione, gestire molto meglio lo stoccaggio”. In questa ottica, ieri il sottosegretario Roberto Garofoli ei ministri Roberto Cingolani e Daniele FrancoIn hanno incontrano l’ad di Eni, Claudio Descalzi, per verificare le possibilità di aumentare la produzione nazionale di gas. Il progetto del governo è di spingere al massimo le capacità dei siti già attivi e di valutare la possibilità di far ripartire in parte sottoposti a divieti, fra moratoria del blocco alle trivellazioni e estrazione entro le 12 miglia.
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Superbonus: inasprimento sanzioni penali, massimo 3 cessioni
Responsabilità per chi fa asseverazioni false
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17 febbraio 2022
21:35
NEWS
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Potrebbero essere inasprite le sanzioni penali a carico di chi commette frodi sui bonus edilizi.
E’ una delle ipotesi allo studio del governo in vista del consiglio dei ministri che esaminerà nuovamente le norme sulle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni, compreso il Superbonus.
In particolare, secondo quanto si apprende da fonti vicine al dossier, si starebbe valutando la responsabilità per chi fa asseverazioni false.
Torneranno le cessioni multiple, ma saranno al massimo tre: una alle imprese e due alle banche. Sarà inoltre possibile sospendere la detrazione del 110%, oggi recuperabile in 5 anni, in caso di sequestro del credito da parte della Procura.
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Borsa: Tokyo, apertura in calo (-1,16%)
Cautela su sviluppi geopolitici ai confini con l’Ucraina
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TOKYO
18 febbraio 2022
01:21
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La Borsa di Tokyo avvia l’ultima seduta della settimana in calo, seguendo la nuova correzione degli indici azionari statunitensi e mentre proseguono i timori di una escalation a livello geopolitico ai confini con l’Ucraina.
L’indice Nikkei cede l’1,16%, a quota 26.916,99, con una perdita di 315 punti.
Sul mercato dei cambi lo yen si rafforza sul dollaro a un valore di 114,80 e sull’euro a 130,40.
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Standard Ethics: rating Italia sostenibile, con outlook stabile
In uscita a marzo il Food Italian Benchmarck
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18 febbraio 2022
08:37
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Il rating assegnato da Standard Ethics (Ser) all’Italia è EE+, cioè “Fully sustainable”, con outlook passato da negativo a stabile dal 13 marzo 2020, anche grazie alla reazione alla pandemia.
Lo evidenzia il report annuale del 2021, dal titolo “The Big Picture”.
“Nel complesso -secondo il report – ci sono ancora margini di miglioramento per i componenti dell’indice per allinearsi alle linee guida internazionali sulla sostenibilità definite dall’Ocse, dall’Ue e dall’Onu”.
Standard Ethics misura il livello di sostenibilità di un’azienda o di una nazione attraverso proprio l’allineamento con le strategie e le indicazioni internazionali definite dall’Ue, dall’Onu e dall’Ocse, con una classificazione di nove gradi, che parte dal top, EEE, per scendere fino a F. Lo Se (Standard Ethics) Italian Index è stato lanciato dall’agenzia di rating nel 2014 e ad oggi è composto dalle 40 principali società quotate in Italia, con ultima revisione il 30 settembre 2021.
Standard Ethics pubblicherà a marzo anche il Food&Beverage Sustainability Italian Benchmarck, che potrà essere utilizzato come riferimento di sostenibilità globale del settore alimentare. “Abbiamo scelto l’Italia – ha spiegato Jacopo Schettini Gherardini, direttore ricerca di Standard Ethics – nonostante in molti casi si tratti di aziende non quotate, perché si tratta comunque di società leader mondiali, dove sul prodotto ci sono cura e attenzione fenomenali. La sostenibilità magari manca in altri ambiti, ma si può migliorare, mentre in Paesi dove i prodotti sono scarsi, i margini lo sono di per sé”.
Tra gli altri indici in uscita, per l’Italia dall’ultimo trimestre del 2022 ci sarà anche l’analisi delle aziende di medie dimensioni, che comporranno lo Se Mid Italian Index, e a livello globale da marzo lo Se European Football Index, che valuterà i club di calcio.
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Banche: Standard Ethics, il 61% delle italiane è sostenibile
Meglio delle europee (49%), fanalino di coda Hong Kong (14%)
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18 febbraio 2022
08:03
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Il 61% delle banche italiane è conforme agli standard di sostenibilità dell’Ue, dell’Onu e dell’Ocse, dunque “il settore presenta un livello molto avanzato di compliance alla sostenibilità”.
Lo evidenzia Standard Ethics (Se) nel report annuale 2021, dal titolo “The Big Picture”.
L’agenzia di rating misura il livello di sostenibilità di un’azienda o di una nazione proprio attraverso il suo allineamento con le strategie e le indicazioni internazionali definite dall’Ue, dall’Onu e dall’Ocse, con una classificazione di nove gradi, che inizia dal modello, EEE, per scendere fino a F.
Se si guarda allo Se Italian Banks Index (Open Free Sustainability Index), l’11% delle banche italiane ha un rating EE+, il 28% EE, il 22% EE-, per un totale del 61% dei tre Fully Sustainable Grade, mentre il 17% ha un rating E+ e il 22% E (entrambi Not fully sustainable grade).
In un confronto con il settore bancario europeo, per cui.
Standard Ethics ha lanciato lo Se European Banks Index nel 2017, si può rilevare che il 50% delle banche europee ha un Fully sustainable grade (5% classificato EE+, 20% classificato EE, 25% è EE-), il 43% ha un Not fully sustainable grade (38% classificato E+, 5% classificato E), il 5% ha un Not sustainable grade (classificato E-), mentre al restante 2% dei corporate Ser è assegnata una valutazione “Pending”, ovvero in sospeso.
Sul versante opposto le banche dello Se Hong Kong Index, lanciato nel 2020. Al momento della stesura del report, solo il 14% delle banche quotate di Hong Kong (appartenenti allo Se Hong Kong Index) ha un Fully sustainable grade (EE), il 72% ha un Not fully sustainable grade (29% classificato E+ e 43% E) e il rimanente 14% ha un Not sustainable grade (E-).
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Petrolio: in lieve calo, wti a 91,28 dollari (-0,52%)
Brent a 92,54 dollari (-0,46%)
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18 febbraio 2022
08:12
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Petrolio in lieve calo in avvio di giornata: il wti passa di mano a 91,28 dollari al barile (-0,52%), il brent e’ trattato a 92,54 dollari (-0,46%).
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Oro: in calo in avvio, a 1.890,78 dollari l’oncia
Quotazione arretra dello 0,40%
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18 febbraio 2022
08:16
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Oro in lieve calo in avvio di giornata: e’ trattato a 1.890,78 dollari l’oncia, in ribasso dello 0,40%.
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Cambi: euro stabile a 1,1368 dollari (+0,06%)
Moneta unica a 130,93 yen (+0,27%)
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18 febbraio 2022
08:20
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Euro stabile in avvio di giornata sul dollaro a quota 1,1368 in rialzo dello 0,06%.
La moneta unica e’ scambiata a 130,93 yen (+0,27%).
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Eni: nel 2021 Ebit +400%; utile a 4,7 miliardi, top dal 2012
Descalzi, risultati eccellenti
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18 febbraio 2022
08:32
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Utile netto adjusted di 4,7 miliardi di euro nel 2021 per Eni, il più alto dal 2012, e un Ebit adjusted di 9,7 miliardi (con un incremento di 7,8 miliardi sul 2020, +400%).
Lo rende noto la società energetica diffondendo i dati dell’esercizio 2021.
“Risultati eccellenti”, commenta l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi spiegando che hanno “accelerato la nostra strategia di trasformazione che fa leva sull’integrazione di tecnologie, nuovi modelli di business e stretta collaborazione con i nostri stakeholders. La rigorosa disciplina finanziaria e la riduzione dei costi messe in campo in seguito alla crisi pandemica ci hanno consentito di cogliere al meglio la forte ripresa economica del 2021”.
Nel quarto trimestre del 2021 Eni ha registrato un Ebit adjusted di gruppo di 3,8 miliardi in crescita del 53% rispetto al terzo trimestre 2021. L’utile netto adjusted è stato 2,1 miliardi nel quarto trimestre 2021 con un incremento del 47% rispetto al terzo trimestre 2021 dovuto alla capacità di catturare lo scenario e alla crescita della produzione. Il confronto con i corrispondenti reporting period 2020 caratterizzati dalla crisi del Covid-19, spiega l’Eni nella nota sui conti, evidenzia recuperi di ampie proporzioni: +2,1 miliardi e +5,5 miliardi rispettivamente rispetto al quarto trimestre e all’esercizio 2020.
Nell’esercizio 2021 il free cash flow organico è di 7,6 miliardi in grado di coprire il pagamento dei dividendi e il buy-back (in totale 2,8 miliardi), la manovra di portafoglio a sostegno dei business della transizione (2,1 miliardi) e permette di ridurre il debito netto a 9 miliardi e il rapporto di leva a 0,20 contro 0,31 a fine 2020.
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Borsa: Asia contrastata su tensioni Ucraina, Tokyo -0,4%
Positivi future Europa e Usa. Oggi scadono 2,2 trilioni opzioni
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18 febbraio 2022
08:44
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Seduta nervosa per le Borse asiatiche, in ordine sparso ma con una prevalenza di segni meno mentre la crisi in Ucraina continua a tenere sulle corde gli investitori.
Tokyo ha chiuso in calo dello 0,4%, Sydney dell’1,02% mentre Hong Kong, ancora aperta, cede l’1,2%.
Poco mossa Seul (+0,02%) mentre Shanghai è salita dello 0,7% e Shenzhen dello 0,4%.
Positivi invece i future sull’Europa e Wall Street, reduce ieri da una seduta disastrosa, mentre l’oro, bene rifugio per eccellenza, sale dello 0,3% a 1.892 dollari l’oncia. Le Borse cercano di aggrapparsi alla speranza che tra Russia e Ucraina prevalga la diplomazia, guardando ai colloqui tra Washington e Mosca previsti per la prossima settimana.
Per i mercati azionari mondiali quella che si sta chiudendo potrebbe essere la seconda settimana consecutiva con il segno meno: oltre alla crisi Ucraina pesano i timori per il progressivo venir meno della politica monetaria espansiva delle banche centrali, impegnate a frenare un’inflazione galoppante.
Ad accentuare la volatilità, in una giornata priva di grandi spunti sul fronte macroeconomico, sono circa 2,2 trilioni di dollari di opzioni che scadono oggi. Intanto il petrolio continua a ritracciare (-0,8%), con il wti sceso a 91 dollari al barile e il brent poco sopra i 92 dollari, alla luce del possibile aumento della produzione iraniana in caso di accordo sul nucleare.
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Spread Btp-Bund sale a 162 punti base
Rendimento decennali italiani in aumento all’1,857%
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18 febbraio 2022
08:48
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Lo spread Btp-Bund si attesta a 162 punti base in avio di contrattazioni, circa 2 punti base in più rispetto alla chiusura di ieri.
Il rendimento dei decennali italiani sale di 2,5 punti base, all’1,857%.
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Borsa: Milano apre in rialzo (+0,35%)
L’indice Ftse Mib sale a 26.761 punti
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MILANO
18 febbraio 2022
09:05
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Avvio in rialzo per Piazza Affari.
L’indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni in progresso dello 0,35% a 26.761 punti.
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Borsa: Europa parte in cauto rialzo guardando all’Ucraina
Londra +0,3%, progressi marginali per Londra e Parigi
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18 febbraio 2022
09:09
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Avvio in cauto rialzo per le Borse europee che continuano a guardare con attenzione agli sviluppi della crisi ucraina.
A Francoforte l’indice Dax avanza dello 0,07% a 15.278 punti, a Parigi il Cac 40 sale dello 0,07% a 6.951 punti mentre a Londra il Ftse 100 cresce dello 0,29% a 7.559 punti.
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Benzina: Qe,assestamenti al rialzo,servito sale a 1,982 euro
Prezzo medio self della verde a 1,850 euro, diesel a 1,724
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18 febbraio 2022
09:13
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Con le compagnie che non modificano oggi i prezzi raccomandati di benzina e diesel, i prezzi praticati dei due carburanti registrano lievi assestamenti al rialzo per effetto degli interventi effettuati nei giorni precedenti.
Le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo hanno chiuso ieri in discesa.
Lo rileva Quotidiano Energia, precisando che, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 1,850 euro/litro (ieri 1,847), con i diversi marchi compresi tra 1,839 e 1,874 euro/litro (no logo 1,830). Il prezzo medio praticato del diesel self cresce a 1,724 euro/litro (ieri 1,721) con le compagnie posizionate tra 1,717 e 1,736 euro/litro (no logo 1,711).
Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato va a 1,982 euro/litro (ieri 1,979) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 1,918 e 2,076 euro/litro (no logo 1,878). La media del diesel servito aumenta a 1,861 euro/litro (ieri 1,858) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,796 e 1,939 euro/litro (no logo 1,760).
I prezzi praticati del Gpl vanno da 0,818 a 0,837 euro/litro (no logo 0,813). Infine, il prezzo medio del metano auto risulta complessivamente in leggero calo e si posiziona tra 1,791 e 1,859 (no logo 1,755), con il valore minimo in crescita.
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Borsa: Milano sale (+0,3%) con Banco, bene Eni dopo i conti
Salgono Stellantis e Bper, giù Diasorin e Stm. Corre DoValue
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18 febbraio 2022
09:30
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Avvio di seduta in cauto rialzo per Piazza Affari, reduce dal passo falso di ieri.
Anche il listino milanese, al pari delle altre Borse europee, guarda con apprensione agli sviluppi della crisi ucraina confidando in una soluzione diplomatica.
Il Ftse Mib avanza dello 0,33% sostenuto da Banco Bpm (+1,4%) ed Eni (+1,2%), ben comprata dopo un utile del quarto trimestre superiore alle attese. In luce anche le utilities con Italgas (+1%), recupera Stellantis (+0,9%), bene Mediobanca (+0,9%), Buzzi (+0,7%) e Pirelli (+0,7%). Tra i bancari si fanno notare Bper (+0,9%) e Unicredit (+0,6%) mentre si accodano in fondo al listino principale Stm e Diasorin (-1,1% entrambe). In rosso Inwit (-0,7%) e Ferrari (-0,5%), oltre a Nexi (-0,4%) e Prysmian (-0,3%). Fuori dal Ftse Mib corre DoValue (+7,5%) dopo i conti, resi noti nella serata di ieri.
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Bce: Kazimir, chiudere il Qe in estate
Rischi per cui è stato creato superati da effetti collaterali
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18 febbraio 2022
10:02
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Secondo il governatore della banca centrale slovacca e componente del consiglio direttivo della Bce, Peter Kazimir, la Banca centrale europea dovrebbe terminare gli acquisti netti di bond in estate. Il programma di acquisti di bond (App), creato per combattere la deflazione dopo la crisi del debito ed incrementato con la pandemia, sta sopravvivendo al suo scopo, ha spiegato Kazimir: “I rischi per cui lo strumento è stato creato si sono attenuati mentre gli effetti collaterali negativi stanno diventando più significativi”.
“L’attività di trading si indebolisce in agosto, quindi quello sarebbe un buon momento naturale per chiudere il programma”.
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Borsa: Europa cauta con Ucraina. Milano piatta, spread a 160
Giù Hermes ed Edf, bene Renault ed Eni con conti. Petrolio ko
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18 febbraio 2022
10:39
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Borse europee poco mosse a poco più di un’ora dall’avvio delle contrattazioni con gli investitori sul chi va là per le incertezze che circondano gli sbocchi della crisi ucraina e i timori legati all’inflazione e alle mosse delle banche centrali per contrastarla.
Londra e Francoforte avanzano dello 0,1% mentre Parigi sale dello 0,6%.
Sul listino francese corre Renault (+3%) dopo i conti 2021 mentre scivolano Hermes (-4,7%), che paga una trimestrale deludente, ed Edf (-4,4%), costretta a un aumento di capitale da 3 miliardi.
A Piazza Affari, dove il Ftse Mib oscilla sulla parità, bene Banco Bpm (+1,4%), Recordati (+1,3%), Banca Generali (+1,1%) e FinecoBank (+1%) mentre soffrono Tenaris (-1,2%), Cnh (-1%), Prysmian (-0,8%) ed Enel (-0,8%). Positiva Eni (+0,6%) dopo i conti sopra le attese. Lo spread Btp-Bund si mantiene stabile a 160 punti base, con il rendimento dei decennali italiani in calo all’1,82% nonostante dalla Bce continuino a levarsi voci, come quella del banchiere slovacco Kozimir, favorevoli a una rapida chiusura del Qe.
Sui listini europei vengono acquistate le utilities e soffrono gli energetici, che scontano l’accentuarsi del calo del petrolio (-1,5% il wti a 90,26 dollari al barile) che potrebbe dover fare i conti con un aumento della produzione iraniana in caso di accordo sul nucleare.
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Istat: costruzioni, in 2021 produzione +14,3% su pre-pandemia
A dicembre +0,3% rispetto a novembre, quinto mese di crescita
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18 febbraio 2022
11:09
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A dicembre 2021 l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è aumentato dello 0,3% rispetto a novembre.
E’ il quinto mese consecutivo di crescita dell’indice che ha così raggiunto il livello più elevato da maggio 2012.
Lo sottolinea l’Istat “Considerando il complesso del 2021, la produzione delle costruzioni ha recuperato pienamente non solo la flessione del 2020, ma risulta superiore del 14,3% al livello registrato nel 2019” commenta l’Istat. Su base tendenziale l’indice grezzo della produzione delle costruzioni registra una crescita del 23,6%, mentre l’indice corretto per gli effetti di calendario aumenta del 19,3% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 22, contro i 21 di dicembre 2020). Nella media del quarto trimestre del 2021 la produzione nelle costruzioni aumenta del 4,2% rispetto al trimestre precedente. Nella media complessiva del 2021, l’indice grezzo mostra un incremento del 24,4% e l’indice corretto per gli effetti di calendario cresce del 24,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ quanto stima l’Istat nel report sui dati di dicembre 2021.
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Hermes: nel 2021 utile sale a 2,4 miliardi (+77%)
Fatturato in crescita a circa 9 miliardi. Dividendo di 8 euro
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18 febbraio 2022
11:10
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Hermes chiude il 2021 con un utile netto a 2,4 miliardi di euro, in crescita del 77% rispetto all’anno precedente.
Il fatturato consolidato del gruppo ha raggiunto circa 9 miliardi (8.981 milioni), in crescita del 42% a tassi di cambio costanti e del 41% a tassi di cambio correnti rispetto al 2020.
All’Assemblea generale che si terrà il 20 aprile 2022, verrà proposto un dividendo di 8,00 euro per azione. L’acconto sul dividendo di 2,5 euro che sarà pagato il 23 febbraio 2022, sarà dedotto dal dividendo approvato dall’assemblea generale.
Per il 2022 il gruppo ritiene che “gli impatti della pandemia Covid-19 sono ancora difficili da valutare. Il nostro modello artigianale altamente integrato e la rete di distribuzione equilibrata, così come la creatività delle nostre collezioni e la fedeltà dei nostri clienti ci permettono di guardare al futuro con fiducia”.
“Ringrazio soprattutto la passione e la qualità del lavoro dei nostri team, perché insieme abbiamo fatto del 2021 un anno eccezionale”, afferma Axel Dumas, presidente esecutivo di Hermès. “Proseguiamo con il nostro impegno – aggiunge – per la creazione di posti di lavoro in tutto il mondo, rafforzando al contempo i nostri obiettivi ambientali”.
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Terna: consumi elettrici gennaio +1,5% su anno, bene rinnovabili
+40% produzione da fotovoltaico
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18 febbraio 2022
11:50
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A gennaio i consumi di energia elettrica in Italia hanno fatto registrare un incremento dell’1,5% rispetto allo stesso mese del 2021, crescita meno sostenuta rispetto ai mesi precedenti (+5,6% a dicembre e +3,8% a novembre).
Lo rende noto Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, i cui dati indicano che il fabbisogno di elettricità nel nostro Paese è stato pari a 27,5 miliardi di kWh.
Le fonti rinnovabili hanno coperto il 30% della domanda, in forte crescita la produzione fotovoltaica (+40%), soprattutto per un maggior irraggiamento solare.
La domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per il 91% con produzione nazionale e per la quota restante (9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero, spiega Terna precisando che la produzione nazionale netta è risultata pari a 25 miliardi di kWh.
Positive anche le produzioni da fonte termica (+13,4%) e geotermica (+3%); in flessione le fonti di produzioni idrica (-34%) ed eolica (-2,8%).
Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -24,3% per un effetto combinato di un aumento dell’export (+27%) e di una diminuzione dell’import (-17,6%), fenomeno che si è registrato già nei mesi di novembre e dicembre 2021.
L’indice Imcei elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, ha fatto registrare una flessione dell’1,8% rispetto a gennaio del 2021 (e dello 0,7% rispetto a dicembre 2021, con dati destagionalizzati e corretti dall’effetto calendario). Il dato, spiega Terna, “riflette un’attenuazione della produzione nei comparti della siderurgia, della meccanica e della chimica; in crescita, invece, i consumi dei settori dei mezzi di trasporto, dei materiali da costruzione e degli alimentari”.
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Pmi:Giorgetti,678mln per progetti 4.0 e risparmio energetico
Ministro, altra linea azione per fronteggiare caro-bollette
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18 febbraio 2022
12:00
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Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha istituito un nuovo regime di aiuti per sostenere con 678 milioni di euro gli investimenti delle piccole e medie imprese italiane nella realizzazione di progetti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico.
Lo prevede il decreto firmato dal titolare del Mise che disciplina i finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.
“Da ministro dello sviluppo economico è mio dovere tutelare le imprese italiane, individuando tutte le risorse e gli strumenti necessari per sostenere gli investimenti in progetti innovativi che mirano anche a ridurre l’impatto energetico sui processi produttivi. E’ questa un’altra importante linea d’azione da perseguire per fronteggiare, in un’ottica di medio e lungo periodo, il caro bollette”, dichiara Giorgetti.
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Borsa: Europa incerta con Ucraina, Petrolio sotto 90 dollari
Piazza Affari avanza dello 0,2%. Bene il Banco, giù Tenaris
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18 febbraio 2022
12:14
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Le Borse europee restano incerte e gli indici oscillano attorno alla parità mentre gli investitori continuano a monitorare la situazione in Ucraina, le cui evoluzioni appaiono ancora poco prevedibili.
Londra avanza dello 0,2%, Parigi dello 0,3% mentre Francoforte cede lo 0,1% e Madrid è piatta.
Poco mossa Milano (+0,2%) con Banco Bpm (+2,1%), Recordati (+1,8%), Finecofank (+1,6%) e Bper (+1,5%) che si mettono in luce mentre Tenaris (-1,5%), Cnh (-1,2%) e Stm (-0,8%) frenano l’indice Ftse Mib. Stabile a 161 punti lo spread Btp-Bund, con il rendimento dei nostri decennali all’1,83%.
Restano positivi i future su Wall Street, dopo il crollo di ieri, mentre si accentua ulteriormente il calo del petrolio (-2,3%), con il wti che scende sotto i 90 dollari, a 89,64 dollari, e il brent sotto i 91 dollari, a 90,82 dollari.
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Bollette: fonti, fondi a Comuni, impianti sportivi e piscine
Misure attorno ai 100 milioni
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18 febbraio 2022
12:49
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Fondi ai comuni per coprire gli extra-costi per le bollette legati ai rincari dell’energia.
E risorse ad hoc per gli impianti sportivi e le piscine in particolare, tra le più colpite dal mix tra restrizioni Covid e caro-bollette.
Sono, secondo quanto si apprende, alcuni degli interventi accolti in cabina di regia e da inserire nel decreto che sarà nel pomeriggio sul tavolo del Consiglio dei ministri.
Si starebbero ancora facendo i calcoli definitivi per indicare le risorse, che per lo sport, istanza portata al tavolo dal ministro Giancarlo Giorgetti, potrebbero aggirarsi attorno ai 100 milioni.
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Cinema: allarme sopravvivenza sale, chiudono 500 schermi
Lorini, da tutto il settore appello ‘governo intervenga presto’
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18 febbraio 2022
14:14
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E’ allarme per la sopravvivenza delle sale in Italia: “mancano all’appello 500 schermi su i circa 3600 che abbiamo riferiti a 1300 strutture.
Andiamo verso un -20% e se non si prendono provvedimenti presto il settore è a rischio”, dice il presidente dell’Anec Mario Lorini che rappresenta gli esercenti.
“Sono urgenti iniziative strutturali di sostegno, prima fra tutte la definizione ‘dinamica’ della finestra tra la distribuzione in sala e sulle piattaforme, 90 giorni potrebbe essere un primo fondamentale passo”, aggiunge.
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Cinema non decolla, chiusi 500 schermi, è ‘caso Italia’
Da tutto il settore appello: ‘Il governo intervenga presto’
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19 febbraio 2022
17:07
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Sul cinema c’è un ‘caso Italia’: in Francia, in Spagna, in Gran Bretagna e nel resto d’Europa finiti i tempi del lockdown e delle restrizioni più pesanti il pubblico è tornato a vedere i film in sala.
In Italia non sta accadendo.
Incassi crollati, sale vuote o addirittura con le saracinesche abbassate “Mancano all’appello dai dati Cinetel che monitorano il mercato italiano ben 500 schermi su i circa 3600 che abbiamo, riferiti a 1300 strutture. Andiamo verso un drammatico -20% e se non si prendono provvedimenti presto l’esercizio è a rischio e pure il settore “, dice il presidente dell’Anec Mario Lorini che rappresenta gli esercenti. “Sono urgenti iniziative strutturali di sostegno, prima fra tutte la definizione ‘dinamica’ della finestra tra la distribuzione in sala e sulle piattaforme, 90 giorni potrebbe essere un primo fondamentale passo e poi c’è bisogno di una road map certa e condivisa sui passi da fare per cambiare rotta”, aggiunge.
L’Anec ha convocato oggi un incontro anche per chiamare all’unità tutto il settore: dagli attori – è intervenuto Fabrizio Gifuni in rappresentanza di Unita – ai distributori, con il presidente Luigi Lonigro. I dati sono abbastanza brutali: gli incassi del cinema e pure le presenze hanno avuto una flessione nel 2021 rispetto agli ultimi anni pre- pandemici: si è perso oltre il 70%, in un mercato “già tradizionalmente debole rispetto all’Europa”. Dice Lonigro: “oltre che presidio culturale le sale sono un presidio industriale, ne va del lavoro di tanti e se continua l’emorragia si chiude”. Le sale sono avamposti nei territori, sono luogo di socialità, sono importanti per la ripartenza economica e vanno difese, è l’appello di tutto il settore. Ma sono ancora così centrali in un’epoca che in due anni ha visto uno stravolgimento delle abitudini con spettatori inchiodati al divano, prima per obbligo sanitario e ora per scelta? “Lo spettatore – riflette Lorini – è disorientato: dal tanto prodotto, dall’offerta ridondante delle piattaforme, per questo crediamo che mettere ordine sia fondamentale. Eravamo già vicini ad un accordo, pensiamo che 90 giorni tra l’uscita in sala e la programmazione sulla piattaforma siano un passo iniziale”. Ma se sul cinema italiano ci si può arrivare, l’ostacolo grande è per il cinema internazionale, per quanto la richiesta è di avere la stessa finestra.
‘Caso’ italiano significa anche caso di film italiani: quest’anno, e i dati non lasciano margine agli equivoci, il nostro cinema è andato male, performance bassissime in sala: delle 353 uscite, 153 erano made in Italy e la quota di incassi intorno appena al 20%, concentrata poi su solo 5 titoli, “i restanti film non sono stati visti, capiti, intercettati”, aggiunge. Ma la contraddizione attuale è che la produzione va alla grande: 900 progetti di film , per quanto il 30% ideati per le sale. Le ‘sirene’ delle piattaforme si fanno sentire: sono tantissimi i talenti, da Ficarra e Picone con Incastrati, ai fratelli D’Innocenzo, che stanno sperimentando la serialità.
C’è il ragionevole sospetto che come i talenti anche il pubblico non faccia più tanta differenza tra film e serie ed è chiaro che questo cambiamento culturale favorisce il luogo dove tutto si trova, ossia la piattaforma, che pure era nata solo per la tv ed è finita, come si vede anche dal film più nominato agli Oscar ossia Il Potere del cane, 12 candidature e una visione possibile solo su Netflix senza aver mai fatto un affaccio in sala, per diventare tra gli imprescindibili potenti player della produzione cinematografica. “L’unico strumento – ragiona Lonigro – è l’esclusività. La sala di colpo ha perso questa sua prerogativa e solo un intervento politico forte può cambiare e cose. I legislatori devono decidere con i fatti se la sala è un presidio forte o no, produttivo, economico e sociale. Occorre la volontà politica di salvaguardare questo luogo fisico, e regole subito”. Poi si passerà ad altro: ingressi senza mascherina come già accade altrove, popcorn come appena deliberato, promozioni forti per gli under 18, alfabetizzazione scolastica, nuovi spot, e infine cambiare in multiprogrammazione e dunque rendere più duttile la programmazione delle sale è una mossa che già trova tutti d’accordo. La sala ha bisogno di tornare cool (come è ora il teatro ad esempio), ma è una sorta di Squid Game, se non si riesce si muore o perlomeno si accetta di non essere più il luogo centrale che abbiamo vissuto.
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Borsa: Europa sale in attesa Wall Street, focus sull’Ucraina
Milano +0,6% con Banco e Fineco. Giù Edf, Allianz, Hermes.
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18 febbraio 2022
14:12
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Borse europee in cauto rialzo, con i listini che cercano di aggrapparsi ai future positivi su Wall Street per sfuggire all’incertezza che domani gli scenari in Ucraina.
Parigi e Milano avanzano dello 0,6%, Londra dello 0,4% mentre Francoforte arretra dello 0,1%.
Poco mossi titoli di Stato europei, con lo spread Btp-Bund che si muove verso i 162 punti base mentre il rendimento del nostro decennale è stabile all’1,84%. Resta pesante il petrolio, che cede intorno al 2%, sui timori di un afflusso di barili iraniani in caso di accordo sul nucleare. Il greggio texano (wti), scende così appena sotto i 90 dollari al barile mentre il brent si appiattisce verso quota 91.
A Piazza Affari riprendono gli acquisti su Banco Bpm (+3,7%), davanti a FinecoBank (+2,9%), Bper (+2,5%) ed Eni (+1,9%), i cui risultati sono piaciuti al mercato. Male invece Diasorin (-1,6%), Inwit (-0,8%) e Tenaris (-0,6%). Sulle Borse europee avanza Renault, dopo la trimestrale, mentre invece cade Hermes (-4,7%). Giù anche Edf (-2,6%), che ha annunciato un aumento da 3 miliardi, e Allianz (-1,9%), che ieri ha reso noto di aver accantonato 3,7 miliardi di euro in vista della chiusura di una serie di contenziosi in America.
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Fuori da centri abitati monopattini solo su piste ciclabili
Mims, misura introdotta nel Milleproroghe
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18 febbraio 2022
15:57
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Fuori dai centri abitati i monopattini elettrici possono circolare esclusivamente sulle piste ciclabili o su percorsi riservati alle biciclette.
La norma, che è stata introdotta nel decreto legge di proroga termini nel corso dell’esame nelle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera – spiega una nota del Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibili -, fa chiarezza sulle modalità di circolazione di questi mezzi di mobilità dolce.
La disposizione precedente prevedeva la possibilità di utilizzare i monopattini dovunque fosse consentita la circolazione delle biciclette e, dunque, anche nelle strade extraurbane.
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Superbonus: bozza, 3 cessioni in tutto e bollino anti-frodi
Ogni credito sarà tracciabile. Multe e anche carcere per il “tecnico” se attesta il falso
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18 febbraio 2022
16:46
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Per i crediti dei bonus edilizi sono possibili, oltre alla cessione del primo richiedente, “due ulteriori cessioni” ma solo se effettuate “a favore di banche e intermediari finanziari iscritti all’albo”.
Lo prevede la bozza di decreto sulle “misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia” che reintroduce, in forma limitata, la possibilità di cessioni successive dei crediti.
Inoltre “al credito è attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni”. Le disposizioni si applicano alle cessioni inviate all’Agenzia delle entrate dal primo maggio 2022.
Inoltre arrivano multe e anche carcerazione per il “tecnico abilitato” che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, “espone informazioni false o omette di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione”, oppure “attesta falsamente la congruità delle spese”.
La reclusione va da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. La pena è aumentata “se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri”. E’ quanto si legge nella bozza del decreto che introduce “misure urgenti per il contrasto alle frodi in materia edilizia”.
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Bollette: 5,8 mld per secondo trimestre Stop oneri sul luce
Bozza Dl, Iva 5% sul gas, 500mln per bonus sociale
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18 febbraio 2022
16:51
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Azzeramento degli oneri di sistema sull’elettricità sia per le famiglie che per le Pmi e le imprese più grandi per 3 miliardi, riduzione dell’Iva sul gas al 5% per circa 590 milioni, riduzione degli oneri sul gas per 480 milioni, rafforzamento del bonus sociale per 500 milioni, credito di imposta per le imprese energivore per 700 milioni e per le imprese gasivore per circa 500 milioni.
Sono gli interventi sulle bollette contenuti nel dl all’esame del consiglio dei ministri per un totale di 5,8 miliardi.
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Borsa: Europa nervosa dopo Wall street, pesa Ucraina
Milano -0,3%, bene Banco Bpm e Bper. Positiva Eni
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18 febbraio 2022
16:03
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Mercati azionari del Vecchio continente in peggioramento sulle tensioni crescenti in Ucraina: dopo l’avvio di Wall street, la Borsa peggiore è quella di Francoforte che cede un punto percentuale, seguita da Madrid (-0,7%) e Amsterdam, che perde lo 0,6%.
Piazza Affari è in calo dello 0,3% nell’indice Ftse Mib, con Londra che ondeggia attorno alla parità.
Senza grandi tensioni il prezzo del gas naturale, con l’Europa che ancora viene sostenuta dalle forniture dagli Stati Uniti: sui mercati telematici del Vecchio continente il gas naturale scende del 3% tra i 73 e i 74 euro al Megawattora.
In Piazza Affari, che guarda anche allo spread piuttosto calmo attorno a quota 162, restano tonici Banco Bpm e Bper, che salgono oltre il punto percentuale anche guardando al riassetto del settore, con Eni in aumento dello 0,8% a 13,4 euro dopo i conti e la conference call dell’amministratore delegato Descalzi. Fiacchi invece Diasorin, Stm, Nexi, Inwit e Pirelli, tutti in calo oltre il punto percentuale.
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Pensioni: Sbarra, dai 62 anni restituire libertà di andarci
Ridurre le tasse a chi le paga fino all’ultimo centesimo
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18 febbraio 2022
15:52
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Il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra, chiede “flessibilità in uscita” e “sostenibilità sociale” per la previdenza.
“Dai 62 anni – afferma – bisogna restituire alle persone la decisione libera di andare in pensione”.
“Bastano 41 anni di contributi – incalza – per avere il sacrosanto diritto alla pensione”. “In Europa – spiega – l’età media di uscita è 63 anni, da noi 67 e se non li fermiamo arriviamo a 70” .
“Con la legge Fornero – conclude – si sono risparmiati 117 miliardi in 8 o 9 anni. È arrivato il momento di reinvestirne una parte per garantire sostenibilità sociale al sistema pensionistico”.
Sul fronte fiscale invece il leader della Cisl chiede di “ridurre le tasse a chi le paga veramente fino all’ultimo centesimo, i lavoratori dipendenti e i pensionati” . “Ogni anno – indica – bruciamo 115 miliardi in elusione ed evasione fiscale, mezzo Pnrr”. Da qui la necessità di “combattere l’evasione” e di “far pagare di più le multinazionali dell’economia che hanno fatto affari d’oro nei periodi di crisi ed emergenza sanitaria pagando poco o quasi nulla alla collettività”.
Quanto invece al rapporto con Cisl e Uil, che lo scorso dicembre hanno scioperato senza la Cisl, secondo Sbarra “l’unità sindacale non è mai stata messa in discussione. La dobbiamo recuperare e dobbiamo stringere di più le maglie sulle piattaforme unitarie”.
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Lavoro: consulenti, oltre 1 milione di dimissioni in 9 mesi 2021
Quasi 500mila sono rimasti senza un contratto
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18 febbraio 2022
16:19
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Aumentano le dimissioni volontarie in Italia, anche senza un ‘paracadute’.
Nei primi nove mesi del 2021 sono stati 1 milione e 81 mila i lavoratori interessati da almeno una cessazione volontaria del rapporto di lavoro, per cause diverse dal pensionamento: un numero cresciuto del 13,8% rispetto al 2019, quando si attestava a quota 950mila.
Ma quasi 500mila sono rimasti senza un contratto dopo aver lasciato il posto. A dirlo è l’indagine della Fondazione studi dei Consulenti del lavoro sui dati delle Comunicazioni obbligatorie del ministero, fotografando il fenomeno, in crescita soprattutto tra over 55, laureati e professioni ad elevata specializzazione.
“Il fenomeno delle dimissioni volontarie non è nuovo per la realtà italiana, ma lo è il suo incremento – afferma il presidente della Fondazione studi Consulenti del lavoro, Rosario De Luca -. Capiremo solo nei prossimi mesi la vera portata, soprattutto rispetto alle motivazioni, visto che non è possibile stimare all’interno della quota di lavoratori dimessi e non rioccupati quanti potrebbero aver deciso di avviare un’attività in proprio, essersi occupati irregolarmente o più semplicemente aver deciso di smettere di lavorare”.
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Borsa: Milano chiude in calo, Ftse Mib -0,6%
Indice dei principali titoli di Piazza Affari a 26.506 punti
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MILANO
18 febbraio 2022
17:38
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Seduta negativa per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib è sceso dello 0,61% a 26.506 punti.
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Borsa: Europa conclude debole su Ucraina, Francoforte -1,4%
In calo tutti i listini, provano a tenere Londra e Parigi
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18 febbraio 2022
17:57
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Ultima seduta di settimana negativa per i mercati azionari del Vecchio continente, penalizzati in corso di giornata dalle notizie provenienti dalla crisi Russia-Ucraina: Francoforte è scivolata dell’1,4% finale, con Madrid in calo dello 0,9%, Amsterdam dello 0,8%, Londra dello 0,3% e Parigi dello 0,2%.
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Spread Btp Bund: chiude in rialzo a 164 punti, tasso 1,83%
Rendimento in calo
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18 febbraio 2022
18:04
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Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha chiuso a 164 punti base rispetto ai 162 dell’avvio di giornata.
Il rendimento del prodotto del Tesoro ha segnato un ultimo valore della settimana all’1,83%, rispetto all’1,85% della partenza della seduta.
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Borsa: Milano fiacca con Ucraina, bene Banco Bpm
Positiva Eni dopo i conti, debole Mps. Poco mossi gas e petrolio
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18 febbraio 2022
18:53
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I segnali di aumento della tensione nella crisi Ucraina-Russia hanno appesantito l’ultima giornata della settimana delle Borse europee: Milano ha chiuso con l’indice Ftse Mib in calo dello 0,61% a 26.506 punti e con l’Ftse All share in ribasso dello 0,58% a quota 28.888.
Francoforte è scivolata dell’1,4% in finale, con titoli come Delivery Hero in calo dell’8%, Zalando di quattro punti percentuali e Allianz del 3,7%.
Il listino di Madrid ha segnato un ribasso dello 0,9%, Amsterdam dello 0,8%, Londra dello 0,3% e Parigi dello 0,2%.
Con lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni a 164 punti e il rendimento del prodotto del Tesoro all’1,83%, in Piazza Affari il titolo migliore tra quelli a elevata capitalizzazione è stato Banco Bpm, sempre al centro di diverse ipotesi nell’ambito del riassetto del settore, che ha chiuso in rialzo dell’1,8% a 3,58 euro, sui massimi da quasi sei anni. Bene anche Fineco e soprattutto Eni dopo i conti, entrambi in aumento finale di un punto percentuale. Qualche acquisto inoltre su Recordati (+0,8%), Campari (+0,7%), Mediobanca (+0,6%) e Bper, salita di mezzo punto percentuale.
Per contro vendite piuttosto consistenti per Diasorin (-2,8%), Nexi (-2,3%) e Stm, che ha ceduto il 2,2% finale. Da segnalare, fuori dal paniere principale di Milano, il calo dell’1,8% di Mps a 0,94 euro.
Nonostante la tensione sul fronte ucraino, piuttosto stabili le materie prime, con il gas naturale fiacco sui 73 euro al Megawattora, il petrolio che ondeggia attorno a quota 90 dollari al barile e l’oro che, tra piccoli aggiustamenti, si muove attorno ai 1.900 dollari all’oncia.
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Bollette:Franco,5,5 per imprese e famiglie, Pil rallenta
Interventi per sostenere regioni e comuni
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18 febbraio 2022
19:08
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“L’intervento diretto supera i 5,5 miliardi, ma si associano interventi volti a sostenere regioni e comuni”.
Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, spiegando il decreto sui rincari energetici nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri.
“L’obiettivo del decreto è sostenere l’economia in questa fase difficile, abbiamo avuto una performance molto positiva nel 2021, ora vediamo un rallentamento dell’attività in Italia e altri Paesi connesso all’evoluzione dei prezzi dell’energia”.
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Accordo di Exor con l’Agenzia delle Entrate per 746 milioni
Per contenzioso fiscale relativo a ridomiciliazione in Olanda
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19 febbraio 2022
12:16
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Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha raggiunto un accordo con l’Agenzia delle Entrate per chiudere un contenzioso fiscale relativo alla ridomiciliazione in Olanda del 2016.
Exor pagherà 746 milioni di euro.
Nel 2016 Exor ha deciso di ridomiciliarsi in Olanda perché olandese era già la residenza di molte delle società controllate, come Cnh Industrial, Fiat-Fca e Ferrari (anche Stellantis nel 2021 ha scelto l’Olanda per la sua residenza). Una scelta – spiega Exor – dovuta all’esigenza dii armonizzazione dei sistemi di governance e di regole del diritto societario, non di convenienza fiscale: il trattamento fiscale sulle plusvalenze è praticamente uguale in Italia e in Olanda. Per evitare un lungo e costoso contenzioso tributario, Exor ha scelto di sottoscrivere l’accordo e di pagare quanto pattuito, pur rimanendo del tutto convinta di aver agito correttamente e rivendicando di non aver violato alcuna norma in tema di Exit Tax. A confermare questa interpretazione – fa notare Exor – c’è il fatto che l’Agenzia delle Entrate non ha comminato alcuna sanzione a fronte della contestazione sollevata: l’ammontare pagato dalle due società per l’Exit Tax corrisponde solo al ricalcolo del maggiore imponibile e ai relativi interessi. La Exit Tax è a tutti gli effetti una imposta “una-tantum” e non si ripeterà: ora Exor è regolata da sistemi legali e tributari olandesi, stabili e privi di zone grigie interpretative, e non esistono ulteriori pendenze fiscali in Italia. La cifra pagata da Exor corrisponde a circa il 2,5% del suo valore (circa 30 miliardi di euro): non è modifica la sua strategia di investimento e di sviluppo, che continuerà come previsto.
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Bollette: Cgia, nonostante aiuti resta rincaro da 33,8 mld
Ufficio Studi, in altri Paesi deciso ‘tetto’ o stop tariffe rete
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VENEZIA
19 febbraio 2022
11:56
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Nonostante la misura da 6 miliardi del Governo Draghi per mitigare il caro bollette, nel primo semestre di quest’anno le famiglie e le imprese dovranno comunque farsi carico di un rincaro da 33,8 miliardi di euro.
La stima è dell’Ufficio studi della Cgia di Mestre (Venezia).
Rispetto al 2019, la Cgia ha calcolato per il primo semestre 2022 un aumento del costo di luce e gas di 44,8 miliardi, di cui 15,4 in capo alle famiglie e 29,4 alle imprese. Se dall’importo complessivo storniamo le misure di mitigazione messe in campo con la legge di Bilancio 2022 (3,8 miliardi), quelle introdotte nel decreto per il contrasto ai rincari energetici del 21 gennaio scorso (1,7 miliardi) e i 5,5 miliardi approvati ieri, al netto degli aiuti erogati a Regioni ed enti locali, l’extra costo da pagare rimane di 33,8 miliardi: 8,9 sulle spalle delle famiglie e 24,9 su quelle delle aziende.
Sebbene il Governo abbia erogato ben 11 miliardi per “raffreddare” i rincari energetici a famiglie e imprese, gli incrementi di prezzo delle bollette sono dunque talmente importanti che il saldo da pagare rimane comunque spaventosamente elevato. Secondo l’Ufficio studi della Cgia, il Governo “dovrebbe essere più incisivo, così come hanno fatto molti altri paesi europei. Spagna e Francia, ad esempio, hanno imposto dei tetti agli aumenti delle bollette per un periodo temporaneo. Polonia, Portogallo, Grecia, ed Estonia, invece, hanno previsto anche sconti o azzeramenti totali delle tariffe di rete, rinviandone nel tempo – sottolinea – gli aumenti o ponendoli a carico del bilancio dello Stato”.
Infine, per la Cgia “forse, basterebbe un annuncio” relativo all’ok all’apertura del gasdotto Nord Stream 2 per far crollare i prezzi dei prodotti energetici. “Una decisione – conclude l’associazione artigiana – che, oltre avere degli effetti economici positivi immediati, probabilmente allenterebbe anche la tensione e i venti di guerra”.
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Rdc al 70% percettori iniziali, non si trasforma in lavoro
Inps, persistenza legata a territorio e composizione nucleo
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19 febbraio 2022
11:55
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Il Reddito e la pensione di cittadinanza hanno funzionato come misura contro la povertà ma non come passaggio verso l’inserimento lavorativo: la conferma arriva da un paper dell’Inps sulla misura secondo la quale il 70% di coloro che hanno iniziato a percepire il beneficio tra aprile e giugno del 2019 lo aveva ancora nell’ultimo semestre del 2021.
Il dato chiaramente risente della pandemia e dell’aumento delle difficoltà nella ricerca del lavoro.
“La persistenza – si legge – sembra essere soprattutto legata alla nazionalità del richiedente, alla composizione del nucleo, all’area geografica di residenza, a indicatori economici”.
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Mediaset: aumenta pressione su Prosieben in vista assemblea
Primi contatti tra management gruppo tedesco e Biscione
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MILANO
19 febbraio 2022
12:40
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L’assemblea Prosieben, del quale Mediaset oggi MediaforEurope (Mfe) è ampiamente primo azionista, è lontana, ma aumenta la pressione del Biscione, che non ha consiglieri né nel Supervisory board né nell’Executive board in vista dell’appuntamento di maggio del gruppo media tedesco.
L’obiettivo resta lo stesso: concentrare Prosieben più sul settore televisivo, limitando la parcellizzazione del business, che ha dato risultati altalenanti.
Secondo fonti di mercato e analisti che seguono il comparto, i primi incontri tra il management del gruppo tedesco e Mfe ci sono già stati e altri sono in programma, anche nell’ambito di un ‘roadshow’ che il presidente uscente del Consiglio di sorveglianza del gruppo tedesco sta compiendo tra gli azionisti.
L’assemblea di Prosieben dovrà rinnovare tre componenti del Supervisory board e lo stesso Consiglio ha presentato dei candidati, mentre il Biscione ancora non lo ha fatto. Ma intanto Mfe sta convertendo quasi completamente la sua quota da derivati in azioni, con i diritti di voto ora a un totale del 23,9%, con un 21,6% in azioni. E il Biscione ha anche ricevuto dalle autorità tedesche la possibilità di salire fino al 29,9%.
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Con assegno unico e Irpef meno disuguaglianze, anche al Sud
Mef, per famiglie meno abbienti e con figli 1.900 euro in più
ECONOMIA TUTTE LE NOTIZIE
19 febbraio 2022
12:39
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La riforma dell’Irpef contenuta nella manovra di bilancio e l’assegno unico che scatterà il primo marzo hanno, presi nel loro insieme, “un carattere redistributivo a favore dei nuclei familiari più vulnerabili e delle aree più svantaggiate del Paese”.
E’ il fulcro dell’analisi del Dipartimento Finanze del Mef sulle due grandi novità che quest’anno incideranno sui redditi di 22 milioni di famiglie.
I maggiori benefici riguarderanno i nuclei svantaggiati e con più figli, mentre tra le aree territoriali, sottolinea il ministero dell’Economia, sarà al Sud che si ridurranno maggiormente le disuguaglianze.
Le famiglie meno abbienti e con figli riceveranno il beneficio maggiore dall’entrata in vigore delle due riforme. Secondo i calcoli del Dipartimento Finanze, 1,13 milioni di nuclei che si trovano nel primo decimo di reddito equivalente, quelle appunto più vulnerabili economicamente, godranno infatti di un beneficio pari a 1.935 euro l’anno, con un’incidenza sul reddito lordo dell’11,6%, in grandissima parte ascrivibile proprio all’assegno unico. I benefici si riducono gradualmente per i nuclei dei decimi successivi, in pratica i più ricchi, scendendo fino a circa 500 euro.
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Assegno unico-Irpef, benefici fino a 1.900 euro
Mef, massimo impatto su famiglie povere,disuguaglianza diminuisce
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19 febbraio 2022
19:31
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L’assegno unico, che entrerà in vigore all’inizio del mese prossimo, e la riforma dell’Irpef, che farà vedere i suoi frutti anche in questo caso a partire dalle buste paga di marzo, avranno un effetto combinato di ridistribuzione della ricchezza e di attenuazione delle disuguaglianze, sia tra fasce di reddito che tra aree territoriali.
I maggiori benefici riguarderanno infatti le famiglie meno abbienti con figli, avvantaggiate soprattutto dall’assegno unico universale, in particolare se vivono nelle Regioni del Sud.
Per loro, il beneficio supererà i 1.900 euro l’anno, con un’incidenza sul reddito di oltre l’11%.
I dati emergono da un approfondito studio del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia, che ha analizzato l’impatto delle due riforme, prese nel loro insieme, sulla platea di 22 milioni di famiglie interessate dalle novità di quest’anno, suddivise per tipologie. Prendendo come riferimento vari modelli di calcolo, i decimi di reddito equivalente, l’Isee o i diversi indici su cui a livello internazionale si valuta la ricchezza, il risultato non cambia: le disuguaglianze diminuiscono. Il rapporto insiste però sul fatto che le due misure vanno considerate complessivamente, come due facce della stessa medaglia, e che la revisione dell’Irpef, con il passaggio da 5 a 4 aliquote e i ritocchi degli scaglioni, è solo un primo passo in vista della più ampia riforma fiscale che dovrà essere tracciata nella delega all’esame del Parlamento.
Nel dettaglio, secondo i calcoli del Dipartimento, 1,13 milioni di nuclei familiari che si trovano nel primo decimo di reddito equivalente, quelle appunto più vulnerabili economicamente, godranno di un beneficio medio pari a 1.935 euro l’anno, con un’incidenza sul reddito lordo dell’11,6%, in grandissima parte ascrivibile all’assegno unico. I benefici si riducono gradualmente per i nuclei dei decimi di reddito successivi, in pratica i più ricchi, scendendo in media fino a circa 500 euro.
L’effetto redistributivo complessivo è positivo: l’indice di Gini, usato per misurare la diseguaglianza nella distribuzione del reddito disponibile delle famiglie, diminuisce dell’1,65%, indicando una “rilevante” diminuzione delle differenze. Allo stesso modo, anche l’indice di redistribuzione Reynold-Smolensky mostra un miglioramento significativo, con una variazione positiva pari all’8,4%. La riduzione dell’incidenza dell’imposta (-9,4% in termini di aliquota media effettiva) è più che compensata da un aumento tutt’altro che secondario nella progressività della riforma (+21,6%).
L’effetto redistributivo è inoltre maggiore per le aree del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro-Nord, come risulta dall’incremento dell’indice di redistribuzione globale (+12,3% al Sud, contro +9,6% al Centro e +8,2% al Nord) e dell’indice di Reynold-Smolensky (+11,2% al Sud, +7,2% al Centro, +7% al Nord).
“Gli effetti redistributivi per area geografica delle due riforme mostrano nel complesso un miglioramento nelle disuguaglianze territoriali. – spiega lo studio – Infatti, nel Sud Italia, l’indice di Gini calcolato per il reddito disponibile familiare presenta una riduzione maggiore rispetto allo stesso indicatore calcolato per le altre aree territoriali (-2,50%, contro il -1,66% del Centro e il -1,30% del Nord)”.
“Nel complesso, – commenta quindi il ministero nella nota di approfondimento – i risultati segnalano che la revisione dell’Irpef e l’introduzione del nuovo assegno unico universale sono strumenti efficaci per ridurre la disuguaglianza dei redditi disponibili nelle aree più svantaggiate del Paese”.
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