Ultimo aggiornamento 31 Gennaio, 2019, 20:08:49 di Maurizio Barra
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
DALLE 05:43 ALLE 20:08
DI GIOVEDì 31 GENNAIO 2019
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Francia: sui migranti aiutiamo l’Italia
Loiseau, ‘Chi usa toni forti nuoce alle nostre relazioni’
PARIGI31 gennaio 2019 05:43
– L’Italia? “Oggi in Europa c’è gente che usa toni molto forti, ma non si tratta necessariamente di persone forti. Chiaramente questo nuoce alle nostre relazioni. E tuttavia, martedì sera abbiamo visto Emmanuel Macron e il presidente del consiglio Giuseppe Conte lavorare insieme al salvataggio dei passeggeri della nave Sea Watch. Quando gli italiani hanno bisogno di noi, sanno dove trovarci e noi siamo presenti all’appuntamento”: la ministra francese per gli Affari europei, Nathalie Loiseau, intervistata dal quotidiano Libération, risponde così a una domanda su ripetuti attacchi del governo giallo-verde contro Emmanuel Macron.
Guaidò, incontri segreti con i militari’Il ritiro del loro sostegno a Maduro è fondamentale’
31 gennaio 201909:53
– “Abbiamo avuto incontri clandestini con membri delle forze armate e delle forze di sicurezza”: è quanto scrive Juan Guaidó, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri dell’esecutivo, in un’articolo a sua firma pubblicato sul New York Times. “Il ritiro del sostegno militare da parte di Maduro è fondamentale per consentire un cambiamento nel governo – afferma Guaidó, e la maggioranza di quelli in servizio concorda sul fatto che i recenti travagli del Paese siano insostenibili”.
Sessantunenne giustiziato in TexasE’ il primo del 2019, aveva ucciso un agente trent’anni fa
HUNTSVILLE (USA)31 gennaio 201910:00
– Un detenuto texano di 61 anni è stato giustiziato ieri sera per aver ucciso un agente di polizia di Houston più di trent’anni fa. Robert Jennings ha ricevuto l’iniezione letale per aver sparato nel luglio 1988 a Elston Howard durante una rapina in una libreria per adulti. Si tratta della prima esecuzione dell’anno negli Stati Uniti e in Texas, lo Stato americano più attivo nelle pene capitali.
Venezuela: Guaidò, Maduro ha poco tempoIn editoriale Nyt lancia appello, ‘venezuelani restino uniti’
CARACAS31 gennaio 201911:38
– Juan Guaidò, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri dell’Esecutivo, ha pubblicato un editoriale sul New York Times nel quale sostiene che “a Maduro resta poco tempo per continuare ad usurpare la presidenza” ed ha lanciato un appello all’unità dei venezuelani. “Per ottenere l’uscita (di Maduro) con il minimo spargimento di sangue, tutti i venezuelani devono restare uniti e premere, fino alla rottura finale del regime”, ha scritto Guaidò, ripetendo la sua “road map” in tre punti: “fine dell’ usurpazione, governo di transizione ed elezioni libere”.
Guaidò ha sottolineato che “il ritiro dell’appoggio militare a Maduro risulta decisivo per il cambiamento di governo e la maggioranza dei militari e delle forze di sicurezza sanno benissimo che le penurie attuali sono insostenibili” per cui “ci siamo riuniti con militari e funzionari della sicurezza, attraverso canali clandestini e abbiamo offerto un’amnistia per coloro che non hanno commesso crimini di lesa umanità”.
Brexit: Hunt non esclude prorogaMinistro degli Esteri Gb, se accordo con Ue in extremis
LONDRA31 gennaio 201911:42
– Il ministro degli Esteri britannico, Jeremy Hunt, non ha escluso oggi un rinvio limitato dell’entrata in vigore della Brexit rispetto alla data fissata del 29 marzo, laddove un ipotetico nuovo accordo con l’Ue fosse approvato dal Parlamento di Westminster nelle immediate vicinanze della scadenza.
“Io penso sia vero – ha detto Hunt a Bbc Radio 4 prima di una riunione ministeriale con i colleghi europei in Romania – che se finiamo per approvare un accordo pochi giorni prima del 29 marzo, allora potremmo aver bisogno di una qualche proroga per far passare la legislazione essenziale”.
“Tuttavia – ha aggiunto – se saremo in grado di fare progressi più rapidamente questo potrebbe non essere necessario: non possiamo sapere allo stato quale di questi scenari possa verificarsi”.
Brasile: diga, bilancio sale a 99 mortiI dispersi sono 259
SAN PAOLO31 gennaio 201911:48
– Continua ad aumentare il bilancio di vittime del crollo della diga di rifiuti minerali della società Vale a Brumadinho, nel Minas Gerais, venerdì scorso: ad oggi i morti accertati sono 99 ed i dispersi sono 259.
Lo ha indicato il portavoce dei corpi di soccorso, aggiungendo che dei 99 corpi ritrovati nella valanga di fango e residui minerali provocata dal crollo solo 57 sono stati identificati finora, e consegnati alle rispettive famiglie.
Siria: Isis, giustiziate 6mila personeOng, dall’annuncio del ‘califfato’ a oggi, uccisi anche bambini
31 gennaio 201911:58
– Oltre 6mila condanne a morte, per impiccagione, decapitazione e defenestrazione – senza risparmiare i bambini – sono state eseguite dallo ‘Stato islamico’ in Siria in quattro anni e mezzo di dominio di ampi territori del Paese: lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus).
Dall’annuncio del ‘Califfato’ a guida del ‘califfo’ Abu Bakr al Baghdadi, nel giugno del 2014, a oggi, l’Ondus ha documentato 6.209 esecuzioni capitali inflitte dall’Isis in Siria a civili, miliziani rivali, soldati governativi. Dei 6.209 uccisi dalla “giustizia jihadista” in 55 mesi, 3.691 erano civili. E di questi 128 erano minori tra cui bambini, e 180 donne. Le regioni coinvolte sono quelle investite dal 2013 a oggi dalla presenza dell’Isis: Dayr az Zor, Raqqa, Hasake, Aleppo, Homs, Hama, Damasco, e la zona rurale di Damasco.
Thailandia: acqua contro smogDa ieri fino a domani scuole chiuse per inquinamento
BANGKOK31 gennaio 201912:01
– Con le scuole chiuse per inquinamento fino a domani e un indice della qualità dell’aria stabile a un livello dannoso per la salute, le autorità di Bangkok hanno dato il via oggi a un piano per spruzzare acqua ad alta quota per mezzo di droni e piccoli aerei, nella speranza che le gocce facciano scendere al suolo le particelle sottili responsabili dell’emergenza.
Il governatore Asawin Kwanmuang ha dichiarato la capitale “una zona di controllo dell’inquinamento”, ventilando in una conferenza stampa possibili misure come la circolazione a targhe alterne, lo stop alle attività di costruzione di immobili e la chiusura di alcune strade. Asawin ha anche pubblicamente richiesto raccomandazioni per idee alternative: “Chi è esperto in materia mi dia dei consigli. Raccogliamo le idee assieme”, ha detto. La risposta dell’opinione pubblica finora è un misto di scetticismo e derisione, anche perché l’emergenza inquinamento si protrae da ormai quasi un mese, specie nei giorni con alta pressione e assenza di vento.
Venezuela: arrestati altri 2 giornalistiLavorano per Efe. Arrestati anche fotoreporter e autista agenzia
CARACAS31 gennaio 201912:38
– Quattro dipendenti dell’agenzia stampa spagnola EFE sono stati arrestati dai servizi di sicurezza venezuelani a Caracas, dove coprivano la crisi politica in Venezuela: il sindacato della testata e il governo spagnolo hanno chiesto la loro immediata liberazione.
Si tratta di due giornalisti – lo spagnolo Gonzalo Dominguez Loeda e la colombiana Mauren Barriga Vargas – il fotoreporter colombiano Leonardo Muñoz e l’autista venezuelano José Salas.
Il ministro venezuelano degli Esteri, Jorge Arreaza, ha giustificato l’arresto di giornalisti stranieri sostenendo che non erano regolarmente accreditati per svolgere il loro lavoro a Caracas.
“Alcuni giornalisti stranieri sono entrati nel nostro Paese in modo irregolare, senza aver richiesto in precedenza il rispettivo permesso di lavoro nei nostri consolati”, ha scritto Arreaza su Twitter, aggiungendo che “alcuni hanno cercato di entrare nel Palazzo Presidenziale senza accredito”.
Venezuela: Eurocamera riconosce GuaidòPassa risoluzione. ‘Mogherini faccia altrettanto’
BRUXELLES31 gennaio 201912:45
– Via libera dalla miniplenaria del Parlamento europeo alla risoluzione che riconosce Juan Guaidò, presidente dell’Assemblea Nazionale di Caracas, come presidente legittimo ad interim del Venezuela.
I deputati europei hanno esortato l’Alto rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri Federica Mogherini e gli Stati membri a fare altrettanto fino a quando non saranno indette nuove elezioni presidenziali libere, trasparenti e credibili per ripristinare la democrazia.
Venezuela:Mogherini,liberare giornalistiAlto rappresentante Ue, ‘rilascio immediato’ dipendenti EFE
BRUXELLES31 gennaio 201913:09
– L’Alto rappresentante dell’Ue Federica Mogherini sollecita “il rilascio immediato” dei quattro, tra giornalisti e dipendenti, dell’agenzia spagnola di notizie EFE, arrestati dai servizi di sicurezza venezuelani a Caracas, dove coprivano la crisi politica. Lo ha detto al termine della riunione dei ministri della Difesa dell’Ue, a Bucarest.
Gb: sempre più homeless in centri urbaniDati aggiornati shock diffusi nel giorno più freddo dell’inverno
LONDRA31 gennaio 201913:39
– Cresce il numero delle persone che dormono all’addiaccio, esposte alle intemperie e ai pericoli, per le strade della maggiori città dell’Inghilterra. Lo rivelano i dati ufficiali aggiornati raccolti dalle autorità britanniche e anticipati dal Guardian online proprio in coincidenza con la nottata più fredda dell’inverno 2019, segnata da minime sotto zero un po’ in tutto il Regno Unito, disagi e nevicate qua e là.
In totale si calcola che gli homeless assoluti – quelli che davvero non hanno tetto o riparo di sorta – siano saliti nel solo territorio inglese a quasi 5.000. E si tratta di una cifra che le ong impegnate ad aiutarli considerano calcolata per difetto, sulla base unicamente dei casi registrati da polizia o amministrazioni locali. A Birmingham il numero risulta cresciuto in un anno del 60%, a Manchester del 31, a Londra del 13 (ma del 41% a Westminster, cuore del potere politico del Regno, dove è ora stimato un numero minimo record di quasi 400 senzatetto).
Venezuela:Lega-M5S astenuti a EurocameraChe chiede il riconoscimento di Guaidò. Ma risoluzione passa
BRUXELLES31 gennaio 201913:45
– Gli eurodeputati del M5S e della Lega si sono astenuti oggi nel voto dell’Eurocamera sul riconoscimento a Guaidò come presidente legittimo ad interim del Venezuela. La risoluzione è comunque passata.
Turchia: nuovi raid contro Pkk in IraqDifesa Ankara, ‘distrutti rifugi e depositi di armi e munizioni’
ISTANBUL31 gennaio 201914:18
– Nuovi raid sono stati compiuti dall’aviazione turca contro obiettivi del Pkk curdo nel nord dell’Iraq. I bombardamenti, secondo quando riferisce il ministero della Difesa di Ankara, hanno preso di mira ieri le regioni di Zap e Metina, dove secondo l’intelligence militare si nascondono alcune roccaforti della “organizzazione terroristica”.
I raid dei jet hanno distrutto rifugi, depositi di armi e munizioni, sempre secondo la Difesa turca. Non si hanno al momento notizie di eventuali vittime. Lo scorso fine settimana, un gruppo di manifestanti aveva attaccato una base dell’esercito di Ankara in nord Iraq per protestare contro l’uccisione di almeno 6 persone in bombardamenti aerei nella regione.
Guaidò ringrazia l’Europarlamento’Abbiamo fatto un grande passo nella lotta per la democrazia’
CARACAS31 gennaio 201914:20
– Juan Guaidò, il presidente dell’Assemblea Nazionale venezuelana che ha assunto i poteri dell’Esecutivo, ha ringraziato il Parlamento Europeo per aver riconosciuto la sua legittimità come presidente ad interim del paese.
“Abbiamo fatto un grande passo nella nostra lotta per la democrazia!”, ha scritto Guaidò su Twitter, per poi esprimere la sua gratitudine “per la decisione del Parlamento Europeo di riconoscere tutto lo sforzo che abbiamo portato avanti noi venezuelani per la restaurazione dell’ordine costituzionale nel nostro paese”.
Usa: gelo record, almeno dieci mortiA Chicago e Minneapolis temperatura percepita quasi -40 gradi
WASHINGTON31 gennaio 201914:23
– Sono almeno dieci le vittime del maltempo negli Stati Uniti dove le regioni del Midwest e della costa orientale sono nella morsa del gelo con temperature che hanno raggiunto quasi i 40 gradi sotto lo zero in città come Chicago e Minneapolis dove l’ordine delle autorità è di restare a casa. A New York e Washington la colonnina del mercurio in mattinata segna i 14 gradi sotto lo zero. Ad aumentare la percezione del freddo i venti e le correnti del vortice polare.
Tantissimi i disagi per i trasporti e negli aeroporti.
Siria: Ong, Isis negozia resa con curdiSono rimasti 300 jihadisti a difendere 4 kmq nell’est del Paese
31 gennaio 201914:25
– Le forze curdo-siriane e l’Isis stanno negoziando la resa finale degli ultimi 300 jihadisti rimasti a difendere una sacca di territorio di quattro chilometri quadrati nell’est della Siria. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), secondo cui i dirigenti curdo-siriani, alleati degli Stati Uniti, stanno negoziando con i capi dello ‘Stato islamico’, per lo più stranieri, i termini della resa nella zona tra l’Eufrate e il confine iracheno.
Huawei: Nato tutela canadesi arrestatiChiesto alla Cina che sia assicurato loro un giusto processo
BUCAREST31 gennaio 201914:31
– Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg chiede alla Cina di trattare i cittadini canadesi detenuti “in modo equo e con un giusto processo”.
Due cittadini canadesi sono stati arrestati a dicembre con l’accusa di mettere a rischio la sicurezza nazionale, in una mossa vista come una ritorsione per l’arresto a Vancouver su richiesta Usa di Meng Wanzhou, manager e figlia del fondatore di Huawei. Un caso che Stoltenberg, in visita in Romania, spiega di seguire “con preoccupazione”.
Unicef, 3.000 bambini in fuga in MessicoDa metà gennaio ad oggi, con altre novemila persone
31 gennaio 201914:42
– Circa tremila bambini hanno viaggiato dal Guatemala al Messico da metà gennaio, insieme ad altre novemila persone, e sono oltre 30 mila i minori migrati da Honduras, Guatemala ed El Salvador nel 2018, e trattenuti temporaneamente in centri di detenzione. A ricordarlo è l’Unicef, che lancia un appello affinché ai bambini migranti venga fornita un’assistenza adeguata e che quelli accompagnati non vengano separati dalle rispettive famiglie. La responsabile della Comunicazione dell’UNICEF Paloma Escudero, al termine di una missione di due giorni a Tapachula, in Messico, che ospita circa 1.000 uomini, donne e bambini, ha riferito di condizioni di vita “inadeguate”: “Ho visto madri e piccoli bambini dormire sul pavimento nei corridoi. Molti di loro mi hanno detto che non erano certi di cosa sarebbe successo loro e su quando sarebbe stato loro permesso di andare via”. Il nuovo governo messicano si è ufficialmente impegnato a porre fine alla detenzione di tutti i bambini migranti e l’Unicef lo sta supportando.
Macedonia: al via cambio nome su segnali’Repubblica della Macedonia del nord’ a confini e su uffici
31 gennaio 201914:46
– Il governo macedone ha adottato un piano per l’attuazione degli impegni previsti dall’accordo con la Grecia sul cambio di nome del Paese ex jugoslavo in Repubblica della Macedonia del nord. L’intesa è stata definitivamente ratificata nei giorni scorsi dai parlamenti di Skopje e Atene. Tutti i ministeri competenti, le istituzioni pubbliche, gli enti, le compagnie statali sono stati invitati a cambiare il nome del Paese su cartelli, insegne, segnale stradali e altre targhe ufficiali apposte ai confini, lungo le strade, alle rappresentanze diplomatiche e consolari, agli uffici pubblici e alle sedi istituzionali.
Portavoce, Dio voleva Trump presidenteIntervista Sarah Sanders ad una tv cristiana
WASHINGTON31 gennaio 201914:49
– “Dio voleva che Trump diventasse presidente”: lo ha affermato la portavoce della Casa Bianca Sarah Sanders in un’intervista a Christian Broadcasting Network. “Penso che Dio chiami ciascuno di noi ad adempiere a differenti ruoli in differenti momenti e penso che volesse che Donald Trump diventasse presidente. E questo è il motivo per cui lui è qui”, ha affermato, secondo una trascrizione fornita dalla Cbn e ripresa dai media Usa.
Iran:oggi annuncio Spv anti-sanzioni UsaMogherini, forte sostegno. Nessun problema per relazioni con Usa
BRUXELLES31 gennaio 201915:18
– “E’ atteso tra poche ore l’annuncio formale di Regno Unito, Francia e Germania, dell’istituzione dello Special Purpose Vehicle (Spv)”, lo strumento finanziario che permetterà di continuare a fare affari “in modo legittimo” con l’Iran nonostante le sanzioni Usa, come previsto dall’accordo sul nucleare. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Ue Federica Mogherini arrivando alla riunione dei ministri degli Esteri, a Bucarest.
L’Alto rappresentante ha spiegato che subito dopo l’annuncio seguirà una sua reazione ufficiale di “forte sostegno” all’iniziativa, ribadendo che l’Ue è pienamente impegnata a supporto dell’intesa sul nucleare iraniano.
Della situazione Mogherini ha detto di aver discusso con gli Stati Uniti, in particolare col segretario di Stato Usa Michael Pompeo due giorni fa, e che non costituisce un problema per le relazioni transatlantiche.
Venezuela: Tajani, spiace voto M5s-Lega’Ho appena annunciato a Guaidò che lo riconosciamo presidente’
BRUXELLES31 gennaio 201915:21
– “Ho appena annunciato a Guaidò che il Parlamento Ue lo riconosce come Presidente ad interim del Venezuela. Spiace che il M5S Europa e la Lega (!!!) e molti del Pd si siano astenuti, senza schierarsi contro la dittatura di Nicolas Maduro”. Così in un tweet il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani.
Venezuela: Di Stefano, contro ingerenze’L’Italia è per il dialogo, non vogliamo una nuova Libia’
31 gennaio 201915:31
– “Rassicuro il mio amico Alessandro Di Battista: l’Italia non sosterrà mai alcuna posizione di ingerenza verso il Venezuela come gli ultimatum di macroniana memoria”. Lo scrive su Facebook il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano.
“L’Italia – si legge ancora nel post – sostiene il dialogo e quei Paesi che lo vogliono, come la stragrande maggioranza dei Paesi europei, la Santa Sede, Russia, Cina, Messico e Uruguay.
Né io né altri alla Farnesina vogliamo avere sulla coscienza una nuova Libia e faremo di tutto per scongiurare questa ipotesi”.
Bangladesh:5000 licenziati dopo protesteAziende si difendono:dobbiamo soddisfare richieste grandi marchi
DACCA (BANGLADESH)31 gennaio 201915:34
– In Bangladesh oltre cinquemila lavoratori che chiedevano salari più alti sono stati licenziati dai proprietari delle fabbriche del Paese asiatico, che è il secondo principale esportatore di indumenti al mondo dopo la Cina. Lo hanno denunciato attivisti per i diritti. La situazione in Bangladesh è tesa da tempo, e migliaia di lavoratori sono scesi in piazza in varie città per chiedere un aumento dei salari, e ci sono stati scontri con le forze dell’ordine, che hanno provocato un morto e cinquanta feriti, e altrettanti arresti. A novembre, il governo aveva aumentato il salario minimo, ma per i lavoratori era stato giudicato insufficiente. I capi delle imprese, invece, hanno affermato che i lavoratori sono stati licenziati perché coinvolti in atti di vandalismo o altri reati. E che inoltre devono far fronte ad una forte pressione del mercato per soddisfare i prezzi richiesti dai marchi globali.
Venezuela:liberati i tre giornalisti EfeEra stati arrestati a Caracas. Saranno trasferiti in Colombia
MADRID31 gennaio 201916:19
– I tre giornalisti dell’agenzia di stampa spagnola Efe arrestati a Caracas sono stati liberati e saranno trasferiti in Colombia. Lo ha reso noto la stessa Efe.
Si tratta di un giornalista spagnolo, Gonzalo Dominguez e due colombiani, Mauren Barriga e Leonardo Muñoz. Non si sa ancora se l’autista venezuelano, José Salas, sia ancora detenuto.
Siria:30 bimbi morti di freddo in 2 mesiOrganizzazione mondiale della sanità, nell’est del Paese
31 gennaio 201916:22
– Circa 30 bambini morti di freddo nelle ultime otto settimane: è il drammatico bilancio riferito oggi dall’Organizzazione mondiale della sanità dell’ondata di gelo che ha colpito un campo profughi nell’est della Siria, dove da anni le famiglie rimangono in tende e all’addiaccio.
Francia, elezioni o riconosciamo GuaidòEntro domenica, insieme a Germania, Spagna e Gran Bretagna
PARIGI31 gennaio 201916:40
– La Francia “riconoscerà” l’oppositore venezuelano Juan Guaidò come “presidente ad interim” del Venezuela se non verranno annunciate elezioni entro domenica: lo ha annunciato oggi il primo ministro Edouard Philippe in Parlamento, aggiungendo che il riconoscimento avverrà “in pieno coordinamento con i nostri partner europei, con la Germania, con la Spagna, con la Gran Bretagna”.
Di Stefano, Italia non riconosce Guaidò’Si chiama principio di non ingerenza, riconosciuto dall’Onu’
gennaio 201916:55
– “L’Italia non riconosce Guaidò perché siamo totalmente contrari al fatto che un Paese o un insieme di Paesi terzi possano determinare le politiche interne di un altro Paese. Si chiama principio di non ingerenza ed è riconosciuto dalle Nazioni Unite”. Così il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano (M5s) in un’intervista a Tg2000, il telegiornale di Tv2000, commentando il via libera del Parlamento europeo al riconoscimento di Juan Guaidò come presidente legittimo ad interim del Venezuela.
Emergenza energetica Chicago e DetroitPer gelo,Michigan e Minnesota appello a limiti uso riscaldamento
NEW YORK31 gennaio 201917:01
– Milioni di persone nel Midwest degli Usa sono nella morsa del Polar Vortex, con temperature gelide che normalmente si trovano al Circolo polare artico. E oltre al freddo record gli Stati di Michigan e Minnesota sono anche alle prese con un’emergenza energetica, con le aziende dell’energia che hanno invitato i clienti ad abbassare i termostati per limitare il consumo di gas. Il governatore del Michigan ha chiesto di regolare i termostati dei riscaldamenti a non più di 17 gradi centigradi nelle abitazioni sino a venerdì. Stessa richiesta è arrivata da Xcel Energy a circa 400 mila utenti in Minnesota. Nel frattempo, a Detroit, DTE Energy ha chiesto ai propri utenti di ridurre il consumo di elettricità e Consumers Energy ha inviato un avviso urgente ai clienti sollecitandoli ad abbassare i termostati, oltre a chiedere a General Motors di sospendere le operazioni per la minaccia di una carenza di gas naturale.
Brasile, nuova fase operazione Lava JatoEseguiti 15 mandati di perquisizione e 3 mandati di arresto
SAN PAOLO31 gennaio 201917:08
– La polizia federale del Brasile ha lanciato oggi la 59/a fase dell’operazione anticorruzione Lava Jato, nella quale sono stati emessi quindici mandati di perquisizione e sequestro e tre mandati di arresto temporaneo da parte 60 agenti di polizia federale a San Paolo e Aracatuba. Lo riporta Agencia Brasil. L’operazione riguarda attività criminali per la realizzazione delle quali gli indagati sono sospettati di essersi accordati. I coinvolti dovranno rispondere dei reati di corruzione, riciclaggio di denaro sporco e associazione per delinquere. Gli arrestati e il materiale sequestrato saranno portati alla Soprintendenza della polizia federale a Curitiba, nello stato di Paraná. Le indagini hanno raccolto prove per cui alcune aziende avrebbero sistematicamente pagato mazzette ad alcuni dirigenti di Transpetro, la più importante società di trasporto di petrolio e gas del Brasile.
Venezuela: sondaggio, 81,9% con GuaidòAmpia maggioranza vuole nuovi organismi elettorali e voto
CARACAS31 gennaio 201917:12
– L’81,9% dei venezuelani considera che Juan Guaidò, il presidente del Parlamento che ha assunto i poteri dell’Esecutivo, è il leader politico pià affidabile del Paese, contro il 13,4% che preferisce invece il presidente Nicolas Maduro, secondo un sondaggio diffuso oggi dalla Hercon Consultores.
Nella stessa inchiesta demoscopica, il 70,4% degli intervistati si dichiara “molto soddisfatto” dal comportamento dell’Assemblea Nazionale, l’80,2% considera che il Consiglio Nazionale Elettorale (Cne) “agisce a favore degli interessi politici di Maduro”, l’82,1% considera che l’Assemblea Nazionale dovrebbe nominare nuove autorità del Cne e convocare elezioni e il 77,% ha detto che in caso di elezioni voterebbe per l’opposizione, contro il 12,1 che voterebbe per Maduro.
Il sondaggio è stato elaborato sulla base di 999 contatti telefonici effettuati dal 25 al 30 gennaio con adulti iscritti nelle liste elettorali e statisticamente rappresentativi.
Fiamme in hotel di Montecarlo, evacuatoPaura ma nessun ferito, incendio ora sotto controllo
31 gennaio 201917:49
– Un incendio è divampato questa mattina nel sontuoso Hotel de Paris di Montecarlo, in Place du Casino: tutti gli ospiti sono stati evacuati ma non risulta che vi siano feriti e le fiamme sono state messe presto sotto controllo. Lo riferisce Nice Matin, pubblicando anche foto e video in cui si vede un denso fumo nero levarsi dal tetto dello storico albergo in stile ‘belle epoque’, visibile da tutto il Principato.
L’incendio – precisa Nice Matin – è scoppiato intorno alle 11,30 all’ultimo piano dell’edificio in una spa ancora in fase di realizzazione, adiacente alla suite Ranier III, inaugurata martedì scorso, per cause ancora in fase di accertamento.
Evacuati gli ospiti e i dipendenti dell’hotel, gli operai al lavoro e i tre ristoranti Louis-XV, Grill e Omer.
Attorno all’Hotel de Paris è stato istituito un perimetro di sicurezza e Avenue d’Ostende è rimasta chiusa al traffico finchè l’incendio non è stato messo sotto controllo.
Tajani,favorevole a europarlamentare Vda’Forza Italia pronta ad offrire posto in lista’
AOSTA31 gennaio 201919:11NE
– “Per quanto riguarda l’europarlamentare valdostano io sono favorevole a una scelta di questo tipo. Io e il mio partito (Forza Italia, ndr) siamo pronti ad offrire un posto in lista, con le dovute garanzie, ad una o ad un rappresentante indipendente valdostano perché possa avere la possibilità di essere eletto e rappresentare in tutta libertà la Valle d’Aosta nel prossimo parlamento europeo”. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, giunto ad Aosta per un incontro istituzionale con le autorità regionali e per visitare la fiera di Sant’Orso.
Venezuela: Guaidò, polizia è in casa miaLeader opposizione interrompe discorso: ‘Cercano mia moglie’
CARACAS31 gennaio 201919:14
– “In questo momento i Faes sono a nella mia casa, stanno cercando Fabiana”: con queste parole Juan Guaidò, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri dell’Esecutivo, ha interrotto un discorso programmatico che stava pronunciando nella sede dell’Università di Caracas.
I Faes sono le Forze di intervento speciale, l’unità di elite della polizia venezuelana, e Fabiana Rosales è la moglie di Guaidò. Guaidò ha lasciato la sede universitaria per recarsi al suo domicilio, accompagnato dalla moglie, che era insieme a lui mentre presentava il Piano Paese, il programma che ha preparato l’opposizione per il futuro del Venezuela.
Non è chiaro se gli uomini del Faes cercavano Guaidò o la moglie, né se sia riuscita ad entrare nel loro appartamento, nel quartiere di Santa Fe.
Su Twitter, il presidente del Parlamento ha avvertito che considererà il “cittadino Nicolas Maduro” responsabile per qualsiasi cosa possa succedere a suo figlio, che ha 20 mesi. [print-me title=”STAMPA”]