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HUAWEI: LE ULTIME NOVITà

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HUAWEI: LE ULTIME NOVITà SUI NUOVI PRODOTTI IN ARRIVO: NUOVI OROLOGI ED AURICOLARI PIù UN PC PORTATILE

AGGIORNAMENTO IN “TECNOLOGIA” DELLE 04:03 DI VENERDì 11 SETTEMBRE 2020

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Huawei cala un poker di gadget indossabili
In arrivo nuovi orologi e auricolari, più un pc portatile
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Huawei è pronta a portare sul mercato italiano un poker di nuovi dispositivi indossabili. Nel corso della conferenza per gli sviluppatori, che ha visto sul palco il ceo della divisione consumer Richard Yu, il colosso cinese ha presentato due smartwatch e due paia di auricolari, insieme a un computer portatile.
I FreeBuds Pro sono auricolari senza fili (true wireless) che si caratterizzano, a livello funzionale, per il sistema di cancellazione intelligente e dinamica del rumore, migliorato rispetto al precedente, che riconosce l’ambiente circostante e attiva la modalità di cancellazione più adatta. Con una struttura antivento per evitare i fruscii, dal punto di vista estetico si distinguono per lo stelo squadrato. Saranno disponibili in Italia a un prezzo di circa 180 euro, nei colori Carbon Black, Ceramic White e Sliver Frost.
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Sempre sul fronte audio, Huawei ha svelato anche i FreeLace Pro, cuffie senza fili con cancellazione del rumore che spiccano per il design ma anche per la durata della batteria – 24 ore – e per la ricarica rapida. Con cancellazione del rumore, e archetto da collo in lega nichel-titanio rivestito in silicone, arrivano a circa 120 euro nel colore nero grafite e in due nuance “morbide”, Spruce Green e Dawn White.
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Passando alla tecnologia da polso, il prodotto di punta è il Watch GT 2 Pro, che rispetto ai modelli precedenti si distingue per la ricarica wireless e una batteria che promette fino a 15 giorni di autonomia. Orologio dalla struttura solida, offre più di 200 opzioni per personalizzare il quadrante e 100 modalità di allenamento tra cui scegliere. Migliorato il monitoraggio della frequenza cardiaca, cui si aggiunge quello del livello di ossigeno nel sangue. In due varianti di colore – Night Black per l’edizione sport e Nebula Grey per la versione classica – ha un prezzo di poco inferiore ai 300 euro.
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Sempre da polso è il Watch Fit, più economico e pensato in particolare per gli amanti del fitness. Il quadrante non è rotondo ma rettangolare con angoli arrotondati, e tra le particolarità ci sono i corsi di fitness animati. Anch’esso monitora frequenza cardiaca, ossigenazione del sangue, sonno e livello di stress. E’ disponibile in Italia già da oggi a circa 130 euro, con cinturino Mint Green, Sakura Pink o Graphite Black, e quadrante argentato, dorato o nero.
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Nel segmento dei notebook, infine, Huawei ha mostrato il MateBook 14 AMD, che punta su eleganza, leggerezza e un buon rapporto qualità/prezzo. Sotto la scocca c’è il processore AMD Ryzen 4000 H-Series e la scheda grafica AMD Radeon. In varie configurazioni, ha un prezzo di partenza appena sotto gli 800 euro.  Home  Mappa del sito  ACQUISTA SU AMAZON

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HUAWEI: USA PRONTI A PROROGA DI 90 GIORNI

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HUAWEI: USA PRONTI A PROROGA DI 90 GIORNI

HUAWEI: USA PRONTI A PROROGA DI 90 GIORNI, TRUMP E XI NE DOVREBBERO DISCUTERE DURANTE QUESTO WEEKEND

AGGIORNAMENTO IN “TECNOLOGIA” DELLE 22:51 DI SABATO 17 AGOSTO 2019

HUAWEI: USA PRONTI A PROROGA DI 90 GIORNI

Il Dipartimento del commercio Usa potrebbe concedere a Huawei altri 90 giorni di proroga che consentiranno alla società cinese di acquistare beni e servizi dalle aziende americane. Lo scrive l’agenzia Reuters sul suo sito, citando due fonti a conoscenza dei fatti. Secondo una delle fonti, il presidente Usa Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping dovrebbero discutere telefonicamente della situazione di Huawei questo weekend.
Nell’ambito della guerra commerciale tra Washington e Pechino, gli Stati Uniti il 16 maggio scorso hanno inserito Huawei nella “entity list”, la lista nera del commercio che vieta alle aziende iscritte di comprare prodotti statunitensi.
Il 20 maggio hanno però concesso una licenza temporanea di 90 giorni, in scadenza il 19 agosto.
Stando alle fonti, la licenza potrebbe essere prolungata di altri tre mesi, consentendo a Huawei di proseguire i rapporti commerciali con Google e con le altre aziende americane che le forniscono il software per i suoi smartphone, tablet e pc.

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HUAWEI: ASSEGNATE PRIME LICENZE 5G IN CINA

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HUAWEI: ASSEGNATE PRIME LICENZE 5G IN CINA

HUAWEI: ASSEGNATE PRIME LICENZE COMMERCIALI PER IL 5G IN CINA

AGGIORNAMENTO IN “MONDO/TECNOLOGIA” DELLE 09:09 DI GIOVEDì 06 GIUGNO 2019

HUAWEI: ASSEGNATE PRIME LICENZE

PECHINO

– La Cina procede a passo spedito sul 5G, nonostante le turbolenze legate al caso Huawei: il ministero dell’Industria e dell’Information technology ha assegnato le prime quattro licenze a uso commerciale del nuovo standard di telefonia mobile, affidandole a China Telecom, China Mobile, China Unicom e China Broadcasting Network. Il 5G porterà “a una nuova e più ampia generazione di infrastrutture di telefonia mobile ad alta velocità e con più sicurezza”, ha affermato il ministro Miao Wei, durante la cerimonia di presentazione.          [print-me title=”STAMPA”]

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TRUMP “HUAWEI MINACCIA UK”

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TRUMP “HUAWEI MINACCIA UK”

TRUMP “HUAWEI MINACCIA UK”

TRUMP MINACCIA LLIMITAZIONI A CONDIVISIONE DI INTELLIGENCE SE REGNO UNITO COLLABORA CON HUAWEI

AGGIORNAMENTO IN “MONDO” DELLE 05:38 DI VENERDì 31 MAGGIO 2019

TRUMP “HUAWEI MINACCIA UK”

NEW YORK

– Donald Trump si appresta a minacciare il Regno Unito: gli Stati Uniti sono pronti a limitare la condivisione di intelligence se il governo britannico consentirà a Huawei di costruire parte della rete 5G del paese.
Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali Trump consegnerà il messaggio nel corso della sua prossima visita nel Regno Unito.         [print-me title=”STAMPA”]

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HUAWEI: CONTINUA TAGLIO FORNITURE

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HUAWEI: CONTINUA TAGLIO FORNITURE

CONTINUA TAGLIO FORNITURE A HUAWEI ANCHE DA INTEL ED ALTRI PRODUTTORI DI CHIP E MICROCHIP

AGGIORNAMENTO IN “TECNOLOGIA” DELLE 08:19 DI LUNEDì 20 MAGGIO 2019

HUAWEI: CONTINUA TAGLIO FORNITURE

WASHINGTON

– Non solo Google. Anche le aziende Usa produttrici di chip e microchip – da Intel a Qualcomm, da Xilinx a Broadcom – si sono adeguate alla linea dettata dall’amministrazione Trump e hanno tagliato i ponti con Huawei, congelando le forniture destinate al colosso tecnologico cinese.
Lo riporta l’agenzia Bloomberg, che spiega come le varie società hanno già informato i propri dipendenti. Si tratta di sviluppi che rischiano di portare alle stelle le tensioni tra Washington e Pechino, già impegnate in un braccio di ferro sui dazi.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 12:23 DI MERCOLEDì 30 GENNAIO 2019

ALLE 06:16 DI GIOVEDì 31 GENNAIO 2019

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Huawei: stampa, Praga la esclude da gara per sito tasse
Azienda oggetto di avvertimento da parte dell’Ufficio sicurezza

30 gennaio 2019 12:23

I problemi di Huawei relativi ai timori sullo spionaggio arrivano anche nella Repubblica Ceca. Le autorità di Praga hanno escluso la società cinese dalla gara per un bando da mezzo miliardo di corone ceche (quasi 20 milioni di euro), rivolto alla realizzazione del portale online sulle tasse voluto dal ministero dell’Economia. L’esclusione, di cui riferisce stamani il quotidiano ceco MF Dnes, giunge dopo un avvertimento lanciato dall’Ufficio nazionale della sicurezza informatica (Nukib).In base alla documentazione online, il ministero dell’economia ha modificato la gara d’appalto per la costruzione del sito, che raccoglierà i dati sensibili dei cittadini. La modifica impedisce di fatto la corsa di Huawei, che secondo il quotidiano sarebbe stata la società favorita. Una nuova regola preclude infatti la partecipazione di aziende che sono oggetto di un avvertimento da parte del Nukib.L’ufficio della sicurezza informatica nel dicembre scorso ha messo in guardia gli operatori di rete del Paese sull’uso di hardware e software targato Huawei, per via dei rischi di cybersicurezza.

Facebook: 20 dollari al mese per i dati dei giovaniPortavoce, nessun programma-spia, per i dati c’era consenso

30 gennaio 201915:21

Quanto valgono le informazioni su come si usa lo smartphone? Secondo Facebook 20 dollari, ma solo se si è giovani. Stando a un approfondimento del sito TechCrunch, il social network, nel corso degli ultimi tre anni, ha offerto 20 dollari al mese in carte regalo agli utenti tra i 13 e i 35 anni che acconsentivano a installare una app, chiamata Facebook Research. L’applicazione monitora l’uso dello smartphone e del web, e manda i dati alla società di Menlo Park.La notizia è stata confermata dalla stessa Facebook, che in seguito all’articolo ha però annunciato la chiusura della app per iPhone. Nonostante gli utenti siano consapevoli di vendere i propri dati, questo programma di ricerca di mercato, basato su VPN (rete virtuale privata), viola le linee guida per gli sviluppatori di Apple. L’applicazione continuerà invece a funzionare su smartphone Android.Secondo l’esperto di sicurezza informatica Will Strafach, interpellato dal sito, se Facebook facesse un uso completo del livello di accesso consentitogli dagli utenti, potrebbe raccogliere in modo continuativo una serie di informazioni tra cui i messaggi privati sui social e le chat, compresi video e foto, email, ricerche sul web e cronologia della navigazione, fino ai dati geografici.”Sono stati ignorati gli aspetti fondamentali di questo programma di ricerca di mercato. Non si trattava di spiare, dal momento che tutti coloro che si sono iscritti hanno seguito una chiara procedura di registrazione che chiedeva il loro consenso e sono stati pagati per partecipare – questo il commento di un portavoce di Facebook – Diversamente da quanto è stato riportato – aggiunge – non c’era nulla di ‘segreto’ nel programma, tanto che era chiamato letteralmente Facebook Research App. Infine, meno del 5% dei partecipanti a questo programma di ricerca era costituito da adolescenti, tutti in possesso di un modulo di consenso firmato dai genitori”.
Il primo sistema che traduce i pensieri in parole Lo fa ‘leggendo’ i segnali dell’attività cerebrale

30 gennaio 201916:24

Costruito il primo sistema capace di tradurre i pensieri in parole: ‘leggendo nel pensiero’ di una persona, può ricostruirne le parole con una chiarezza mai avuta prima. E’ un passo verso nuovi sintetizzatori linguistici basati sull’intelligenza artificiale e computer capaci di dialogare direttamente con il cervello umano, aiutando a esprimersi persone che non possono più parlare a causa di malattie. Il risultato, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, si deve alla Columbia University.Quando una persona parla, o immagina di farlo, appaiono nel cervello le spie di questa attività, segnali riconoscibili presenti anche quando si ascolta parlare qualcuno. Per decodificarli, i ricercatori guidati da Nima Mesgarani hanno sviluppato un vocoder, cioè un algoritmo capace di sintetizzare i discorsi, dopo aver imparato a registrare una persona mentre parla.”E’ la stessa tecnologia usata da Amazon Echo e Apple Siri che rispondono verbalmente alle nostre domande”, rileva Mesgarani. Per insegnare al vocoder a interpretare l’attività cerebrale, i ricercatori hanno studiato e misurato quella di malati di epilessia, mentre ascoltavano frasi pronunciate da persone diverse. Quindi hanno chiesto ai volontari di contare da 0 a 9, registrando i loro segnali cerebrali. Il suono prodotto dal vocoder in risposta a questi segnali è stato analizzato e ‘pulito’ da un sistema intelligenza artificiale che imita le strutture dei neuroni.Il risultato è stata una voce, dal suono meccanico, in grado di ripetere la sequenza di numeri. “Le persone riuscivano a capire e ripetere i suoni detti dalla macchina il 75% delle volte”, continua. I ricercatori vogliono ora ripetere il test con parole e frasi più complesse, e con i segnali cerebrali prodotti da una persona mentre parla o immagina di farlo. L’idea è di arrivare a realizzare un impianto simile a quello usato per i malati di epilessia, capace di tradurre direttamente in parole i pensieri di persona non più in grado di parlare a causa di malattie, come la sclerosi laterale amiotrofica.

Algoritmi e Big Data, nel calcio arriva il ‘virtual coach’ Suggerisce tattiche ed è utile anche per i tifosi allo stadio

30 gennaio 201916:24

Nel calcio arriva in panchina il ‘virtual coach’: è un algoritmo per l’analisi dei Big Data che studia in tempo reale grandi quantità di informazioni raccolte dalle telecamere puntate sul campo per fornire all’allenatore precise indicazioni con cui ottimizzare il modello di gioco. Presto potrà migliorare anche l’esperienza dei tifosi allo stadio, permettendo di inquadrare la partita con lo smartphone per seguirla attraverso la realtà aumentata.Lo strumento, pensato per la rete 5G e integrabile anche nelle piattaforme tv, viene sviluppato dai ricercatori di Math&Sport, start-up dell’incubatore (Polihub) del Politecnico di Milano, che hanno già contribuito con i loro modelli matematici all’argento mondiale della nazionale di pallavolo femminile di Davide Mazzanti.”Stiamo sviluppando un algoritmo che macina continuamente i dati provenienti dai sistemi di videotracking e fornisce in tempo reale allo staff tecnico o ai match analyst indicazioni specifiche su come ottimizzare il proprio modello di gioco o come contrastare le strategie avversarie: sarà così possibile identificare immediatamente cosa abbia reso efficace un’azione di attacco o quali movimenti abbiano generato rischi in difesa”, spiega Ottavio Crivaro, fondatore e amministratore della start-up. Le prime sperimentazioni sono previste già entro l’anno insieme a Vodafone Italia, che a Milano accenderà la prima rete 5G d’Italia.

Skype arriva in carcere per i colloqui detenuti-familiari Circolare Dap dopo progetti pilota. Ora al via su larga scala

30 gennaio 201916:29

videochiamate tramite Skype per facilitare le relazioni familiari dei detenuti e garantire le loro esigenze affettive. E’ quanto prevede una circolare del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) che, dopo aver valutato l’esperienza dei progetti-pilota avviati in alcuni istituti, ha deciso di estendere su larga scala l’installazione e l’utilizzo della piattaforma di telecomunicazioni. Grazie all’utilizzo delle tecnologie informatiche e di Internet, i detenuti potranno avere contatti più agevoli con figli, genitori o coniugi alleggerendo il peso di spostamenti, attese e incontri all’interno delle strutture penitenziarie. A beneficiarne saranno, in particolare, i bambini che hanno genitori in carcere con i quali potranno avere contatti audio-visivi rimanendo in casa. La normativa – rende noto il ministero della Giustizia – prevede che non tutti i detenuti potranno beneficiare di questa possibilità: accanto alla finalità affettiva risulta fondamentale, infatti, che tutto si svolga nella massima sicurezza

Vault, la nuova criptomoneta più veloce ed efficiente Nata al Mit, rende le operazioni più semplici

30 gennaio 201916:30

Riduce notevolmente i dati richiesti agli utenti e i tempi necessari per verificare le transazioni fino al 99% rispetto alle criptomonete più popolari: è Vault, la nuova criptovaluta sviluppata dal gruppo del Massachusetts institute of technology (Mit), guidato da Derek Leung. Le monete digitali, come il Bitcoin, sono delle reti costruite sul blockchain, una sorta di registro digitale finanziario organizzato in una sequenza di singole pagine, ognuna delle quali contiene i dati delle transazioni. Queste reti di dati sono decentralizzate, cioè non ci sono banche o organizzazioni per gestire fondi e bilanci, ma devono essere gli utenti a verificare le transazioni, scaricando e immagazzinando i dati di centinaia di migliaia di pagine.Tutto ciò rende il processo lento e impraticabile per molti. Vault invece consente di scaricare solo una parte dei dati della transazione. Lo fa sfruttando delle tecniche che cancellano gli account vuoti, che occupano spazio, e permettono di verificare solo i dati delle transazioni più recenti, minimizzando i requisiti di immagazzinamento e per l’elaborazione.Nei test infatti, Vault ha ridotto l’utilizzo della banda necessaria a raggiungere le reti del 99% rispetto al Bitcoin, e del 90% rispetto a Ethereum, ma assicurando lo stesso livello di sicurezza. Per ridurre lo spazio di archiviazione dei dati, i ricercatori hanno progettato Vault con un nuova tecnica che divide i dati della transazione in porzioni più piccole e poi li condivide nella rete, in modo che il singolo utente debba elaborare solo piccole porzioni di dati per verificare le transazioni.         [print-me title=”STAMPA”]

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DELLE 14:48

DI GIOVEDì 24 GENNAIO 2019

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DELLE 14:46

DI GIOVEDì 24 FEBBRAIO 2019

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Apple, i 35 anni del Macintosh e dello spot ‘1984’
Girato da Ridley Scott, pietra miliare informatica e pubblicità

Una giovane atleta con un gesto liberatorio sfascia con un martello il megaschermo in cui il Grande Fratello parla a degli ascoltatori sottomessi. E poi la scritta finale: “Capirete perché il 1984 non sarà come ‘1984’”.E’ lo spot pubblicitario con cui la Mela presentò il personal computer Macintosh, spot divenuto un ‘cult’ per l’ispirazione a George Orwell e per la regia di Ridley Scott. un’unica volta in tv, il 22 gennaio 1984, durante il Super Bowl. Steve Jobs pochi mesi prima l’aveva mostrato, durante la presentazione del Macintosh, ad un piccolo pubblico di soci e azionisti. Ma il consiglio d’amministrazione della società, guidato allora da John Sculley, non accolse bene il progetto. Furono i fondatori Steve Jobs e Steve Wozniak a difenderlo, tanto che si offrirono di pagare di tasca loro lo spazio per mandarlo in onda, poi il progetto andò in porto.
Il 24 gennaio 1984 è anche una pietra miliare nella storia dell’informatica poiché segna l’arrivo sul mercato del Macintosh, il più rivoluzionario di tutti i computer, con mouse di serie di un sistema operativo con icone facili da capire, aprendo così l’uso del computer anche a persone non ferrate in tecnologia. A presentarlo uno Steve Jobs giovanissimo, vestito in giacca e papillon: appoggia su una colonnina un personal computer compatto come un cubo, tira fuori da una tasca un floppy disk, lo inserisce nel pc, lo avvia e stupisce una platea di oltre duemila persone che batte le mani come ad un concerto rock.

 

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I problemi con il governo americano non frenano le ambizioni di Huawei, che nel 2019 punta a diventare il primo costruttore al mondo di smartphone, scavalcando Samsung dopo aver superato Apple nel giugno scorso.
A renderlo possibile, ha spiegato il Ceo della divisione Consumer Richard Yu in una conferenza a Pechino, sarà la domanda “robusta” di smartphone e altri prodotti (computer, tablet, orologi smart), che nel 2018 hanno fatto registrare una crescita del 50% generando entrate per 52 miliardi di dollari, circa la metà dei 109 miliardi di ricavi annuali complessivi previsti dalla compagnia.
Durante la conferenza, Yu ha annunciato che Huawei presenterà il suo primo smartphone pieghevole nel corso del Mobile World Congress, la fiera della telefonia mobile in programma a Barcellona a fine febbraio. Il dispositivo sarà anche il primo compatibile con le nuove reti di telecomunicazione 5G che saranno sviluppate quest’anno in varie città del Pianeta.
Lo smartphone userà il processore Kirin 980, con intelligenza artificiale, e il nuovo modem 5G chiamato “Balong 5000”. Entrambi sono “fatti in casa” da Huawei, ed evitano all’azienda di dover ricorrere a prodotti di altre aziende come quelli della statunitense Qualcomm.

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DALLE 12:40 DI MARTEDì 15 GENNAIO 2019

ALLE 04:26 DI MERCOLEDì 16 GENNAIO 2019

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Google lavora a piattaforma editoriale per la stampa locale
Finanzia il sistema che sarà sviluppato da WordPress

15 gennaio 2019 12:40

Google è al lavoro su un sistema editoriale pensato per la stampa locale. La piattaforma, open source e in grado di generare ricavi, si chiamerà “Newspack” e sarà sviluppata da WordPress. La Google News Initiative ha annunciato un investimento 1,2 milioni di dollari, cui si aggiunge un ulteriore milione di dollari proveniente da altri soggetti.L’obiettivo, spiega una nota, è rimuovere alcuni degli ostacoli alla creazione di modelli di giornalismo economicamente sostenibili, soprattutto a livello locale. La piattaforma si propone di aiutare i piccoli editori digitali offrendo “un sistema rapido, sicuro e low-cost”, adattato alle esigenze delle piccole redazioni.La roadmap prevede di dimostrare la funzionalità del sistema editoriale con una decina di siti web di notizie entro la metà di quest’anno, per arrivare a 60 nel 2020. Tra gli altri finanziatori ci sono il Lenfest Institute for Journalism, ConsenSys e la John S. and James L. Knight Foundation.
Huawei: il fondatore Ren, mai spiato per conto della CinaIncontro con i media stranieri, ‘sento la mancanza di mia figlia’

15 gennaio 201914:23

Ren Zhengfei, fondatore di Huawei, respinge i sospetti secondo cui la compagnia sia utilizzata dal governo cinese per spionaggio: in un raro incontro con i media stranieri, Ren, nel quartier generale di Shenzhen, ha detto che sua figlia e direttore finanziario, Meng Wanzhou, arrestata in Canada, dovrebbe essere liberata, ammettendo di sentire la sua mancanza. Huawei “non ha mai ricevuto alcuna richiesta da alcun governo di fornire informazioni improprie”, ha aggiunto l’ex ingegnere militare, nel resoconto del Financial Times.”Amo ancora il mio Paese, sostengo il Partito comunista, ma non farei mai alcuna azione che possa danneggiare alcun Paese”, ha aggiunto Ren, ingegnere di 74 anni, di cui si conoscono pochissimi contatti diretti con i media. Se ne contano tre, almeno in via ufficiosa, di cui l’ultima nel 2015: quella di oggi, invece, è un evento eccezionale dovuto a fattori delicati tra le ripetute accuse alla “sua” azienda di essere il braccio armato di Pechino (dalla corsa alla leadership tecnologica, a partire dal riconoscimento globale dello standard 5G, fino allo spionaggio) e il rischio di estradizione negli Usa pendente su sua figlia, accusa di attività illecite con l’Iran.Ren, a sorpresa, ha avuto parole di pieno apprezzamento per Donald Trump, rilevando che è “un grande presidente” degli Usa, lodando il robusto taglio fiscale a sostegno del business. “Il messaggio che voglio comunicare agli Usa è: collaboriamo e condividiamo il successo. Nel nostro mondo dell’alta tecnologia, è sempre più impossibile per ogni singola compagnia o Paese sostenere e supportare i bisogni del mondo”.Intanto, il ministero degli Esteri cinese e l’ambasciata diplomatica a Ottawa hanno lanciato l’allerta ai cittadini cinesi sollecitati a “un’ampia valutazione” sui rischi di viaggio in Canada dopo la recente “detenzione arbitraria” di un cittadino cinese su richiesta di uno Paese terzo. Facile il riferimento alla vicenda di Meng Wanzhou, Lady Huawei, arrestata a dicembre su mandato Usa per attività illecite con l’Iran. La mossa cinese replica l’allerta “rafforzata” canadese ai propri connazionali che si recano in Cina dopo gli atti di ritorsione
Stretta della Cina sull’app per teenager Tik TokStampa, sarà responsabile contenuti inappropriati utenti

15 gennaio 201915:52

Stretta della Cina su Tik Tok, l’app usata soprattutto dagli ‘under 15′ per condividere brevi video. Sarà ritenuta responsabile per tutti i contenuti inappropriati pubblicati dagli utenti. Secondo quanto riporta il Financial Times, le linee guida di un’associazione di settore, sotto la direzione del governo, vietano 100 tipi di contenuti giudicati inappropriati, da quelli che “promuovono il culto del denaro e l’edonismo” a quelli in favore dell’indipendenza di Taiwan oppure quelli che distorcono discorsi politici.L’app di proprietà di Bytedance ha più di 500 milioni di utenti in tutto il mondo ed è un successo negli Stati Uniti. In Cina ha circa 150 milioni di utenti attivi ogni giorno. Dopo una serie di rilievi la scorsa estate, il fondatore e amministratore delegato di Bytedance, Zhang Yiming, ha promesso di aumentare il numero dei controllori dei contenuti da 6mila a 10mila. Ha anche rilasciato una lettera di scuse in cui ha promesso di aderire ai valori socialisti. Lo scorso autunno, ricorda il Financial Times, la società ha superato Uber in valutazione.Non è la prima volta che la Cina, paese non proprio amico di Internet, accende un faro su applicazioni e piattaforme, soprattutto quelle popolari tra i giovani. C’è un comitato etico che esamina i videogiochi e si assicura che non siano dannosi, incitino alla violenza o provochino dipendenza. E la società cinese Tencent, che ha lanciato app e videogiochi popolari come Wechat e Clash of Clans, ha deciso di applicare restrizioni temporali agli adolescenti per i giochi da smartphone, dopo i rilevi dei media governativi sulla dipendenza e i contenuti violenti dei giochi.
Wikipedia diventa maggiorenne, fu lanciata il 15 gennaio 2001A luglio edizione italiana oscurata per protesta a copyright Ue

15 gennaio 201915:55

Wikipedia diventa maggiorenne. Era il 15 gennaio del 2001 quando Jimmy Wales e Larry Sanger lanciavano l’enciclopedia online e partecipativa in lingua inglese.L’edizione italiana sarebbe arrivata pochi mesi dopo, da un’idea dello stesso Wales di avviare l’iniziativa in diverse lingue. La piattaforma è tra i dieci siti più visitati al mondo. Lo scorso 3 luglio gli utenti italiani hanno avuto un assaggio di come sarebbe Internet senza Wikipedia: per protestare contro la direttiva Ue sul copyright la comunità italiana di Wikipedia ha deciso di oscurare le pagine dell’enciclopedia online, iniziativa poi seguita da altre edizioni.Wikipedia, gestita dalla fondazione non profit Wikimedia, conta più di 45 milioni di voci in oltre 280 lingue. Si sostiene grazie alla libera donazione degli utenti. L’universo fondato da Wales e Sanger è cresciuto anche su altri fronti: Wikimedia Commons per i file multimediali, il dizionario Wiktionary, la raccolta di citazioni Wikiquote, la guida turistica Wikivoyage. I 18 anni di vita di Wikipedia non sono stati corredati solo da successi.L’enciclopedia online ha dovuto superare accuse di sessismo e di recensioni a pagamento. E resta famosa la diatriba con Philip Roth, morto nel maggio scorso: lo scrittore chiese una correzione alla piattaforma che gli rispose picche. Essendo un’enciclopedia collettiva, oltre alla sua richiesta, aveva bisogno di altre fonti per verificare. Ad aprile Wikipedia ha lanciato un progetto contro le fake news: si chiama Wikitribune e rilancia storie ed articoli scritti solo da giornalisti professionisti. E per contrastare le bufale si servirà sempre di più di un software di Intelligenza Artificiale.
Netflix alza i prezzi del suo servizio, +6% a Wall StreetI clienti americani pagheranno 8,99 dollari al mese

NEW YORK15 gennaio 201917:39

Netflix alza i prezzi del suo servizio del 18% negli Stati Uniti. I clienti americani pagheranno 8,99 dollari al mese per il servizio di base, in aumento rispetto ai 7,99 dollari attuali.Per il servizio di video ad alta definizione, il piu’ popolare, i prezzi salgono a 12,99 dollari al mese dai 10,99 dollari attuali.”Cambiamo i prezzi di tanto in tanto mentre continuiamo a investire nell’intrattenimento e migliorare l’esperienza dei clienti su Netflix” si legge in una nota. I titoli Netflix salgono in Borsa del 6%. Dall’inizio dell’anno sono in rialzo del 30%.        [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 13:00 ALLE 23:53

DI LUNEDì 07 GENNAIO 2019

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E’ Paola Pisano la donna più influente nel digitale
Assessora Torino vince sfida battendo Cristoforetti e Gabanelli

TORINO07 gennaio 2019 13:00

Paola Pisano si è aggiudicata il titolo di Digiwoman 2018. L’assessora a Innovazione e Smart City del Comune di Torino, docente di gestione dell’Innovazione all’Università di Torino, ha ottenuto il 40,55% dei voti dei lettori di Digitalic Mag, battendo ‘mostri sacri’ come Samantha Cristoforetti, Milena Gabanelli e Clio Makeup e diventando – secondo la rivista – la “donna più influente nel digitale in Italia”.L’assessora Pisano “ha saputo portare un approccio tecnologico e innovativo nella Pubblica Amministrazione”, sempre secondo la rivista che nei mesi scorsi aveva lanciato la sfida tra 15 DigiWomen, figure femminili che si sono distinte nell’ambito dell’innovazione, della comunicazione e dei social.Ai voti dei dei lettori, che pesano per il 50% sulla classifica, si sono aggiunte le indicazioni delle donne inserite nella lista delle DigiWomen dell’anno scorso e quelle della redazione di Digitalic.
In Usa bene vinili e cassette, crollano i cdTre quarti guadagni case discografiche da streaming

07 gennaio 201915:49

Dischi in vinile e musicassette sono ancora vivi e vegeti nel mercato musicale statunitense, e anzi nel 2018 hanno fatto registrare aumenti delle vendite a due cifre. Lo riporta l’indagine della società specializzata BuzzAngle, che invece registra un declino inarrestabile per i cd, mentre tre quarti degli incassi delle aziende discografiche vengono ormai solo dallo streaming.Le vendite di dischi in vinile sono cresciute lo scorso anno del 12%, per sfiorare i dieci milioni di pezzi, mentre le audiocassette sono salite del 19% per un totale di quasi 120 mila copie. Oltre il 66% dei dischi e il 52% delle cassette sono di titoli di almeno tre anni fa, con Michael Jackson, Beatles e Fleetwood Mac fra gli artisti più acquistati.”Nonostante la popolarità crescente dei formati più vecchi – sottolineano gli esperti – in totale le vendite di album ‘fisici’ è in declino a causa dei cd. Questi sono nella sfortunata posizione di avere tutti i difetti di un formato fisico senza nessun appeal retrò, tanto che molti distributori stanno rifiutando di stoccarli. Nonostante siano ancora la musica non digitale più venduta con oltre 60 milioni di pezzi, il calo nel 2018 è del 18,5%”.

Computer e monitor da videogame sfilano a Las VegasMacchine super potenti e schermi giganti, le novità dalla fiera

07 gennaio 201916:59

Al Consumer Electronic Show, la fiera annuale dell’elettronica di consumo in corso a Las Vegas, si guarda agli amanti dei videogiochi, per i quali arrivano nuovi computer ad hoc, super potenti, e monitor enormi su cui giocare.A spingersi nel mondo dei portatili da gioco top di gamma è Samsung, che alla kermesse ha svelato il Notebook Odyssey, in grado di competere con marchi più affermati nel gaming come Asus e Razer. Il pc ha schermo 15,6 pollici a 144Hz con Nvidia G-Sync, processore Intel Core i7 di ottava generazione, scheda grafica Nvidia RTX 2080, 16 GB di Ram, memoria Ssd da 256 GB e disco rigido da 1 terabyte.Acer mette sotto i riflettori il Predator Triton 900, un tablet-pc convertibile dall’aspetto massiccio e un listino di 4mila dollari. Il portatile ha uno schermo touch da 17 pollici con risoluzione 4K e Nvidia G-Sync, che può essere ruotato e staccato. E’ equipaggiato con processore Core i7, scheda grafica Nvidia RTX 2080, memorie Ssd Nvme e Pcie, Ram fino a 32 GB.Per portafogli ancora più ampi c’è l’Omen X Emperium, un monitor da 65 pollici a 144 Hz pensato espressamente per i videogiochi. Nato all’interno del progetto “Big Format Gaming Displays” che vede Nvidia collaborare con le aziende produttrici di schermi, ha una soundbar che evita la necessità di collegare un subwoofer. Il prezzo è di 5mila dollari, Più economico e meno ingombrante è il Raptor, il primo monitor targato Razer, da 27 pollici, che arriverà sugli scaffali nel corso del 2019 a 700 dollari. Al Ces anche Samsung ha svelato un monitor da pc che strizza l’occhio ai videogiocatori, il CRG9 con una diagonale di 49 pollici, mentre Asus ha portato una linea con tre monitor per videogame da 31, 43 e 49 pollici.
Amazon: analista, ‘titoli saliranno del 20% nel 2019′ Pivotal Research Group, ha opportunita’ illimitate

07 gennaio 201916:30

I titoli di Amazon saliranno quest’anno più del 20%. A prevederlo è Brian Wieser, analista di Pivotal Research Group, secondo il quale la società di Jeff Bezos ha opportunità illimitate davanti a sè nonostante sia già un colosso. Pivotal Research Group prevede per Amazon un prezzo alla fine del 2019 di 1.920 dollari per azione, per una capitalizzazione di mercato vicina ai 1.000 miliardi di dollari.

Huawei va oltre le tlc, microchip per data centerAmplia business malgrado allarme sicurezza in Paesi occidentali

PECHINO07 gennaio 201917:06

Huawei presenta un nuovo microchip, Kunpeng 920, destinato alle applicazioni di data center e cloud computing, in una mossa che vuole ampliare oltre la telefonia il perimetro d’attività, sfidando l’allarme dei Paesi occidentali, Usa in testa, sui rischi alla sicurezza dei suoi prodotti.Il microprocessore, risposta alla dipendenza cinese dalla tecnologia straniera, è stato disegnato per server che trattano enormi flussi di dati dagli smartphone, video e altri servizi di supporto ai network, ed è parte della serie di prodotti di sostegno all'”intelligent computing”.Fondata nel 1987 dall’ex ingegnere militare Ren Zhengfei, Huawei è ora un colosso della telefonia e fiore all’occhiello dell’ambizioso piano “made in China 2025″ che punta a fare del Dragone il leader mondiale in settori strategici come big data, auto elettrica e intelligenza artificiale. A dicembre il capo della finanza del gruppo Meng Wanzhou, figlia del fondatore, è stata arrestata a Vancouver su richiesta Usa con l’accusa di aver violato le sanzioni americane contro l’Iran.

Google, arriva l’antispam per gli smsMa funzione ha implicazioni riguardanti la privacy

07 gennaio 201916:34

– Lo spam, i messaggi indesiderati, non arrivano solo via mail ma anche via messaggi. E Google lavora ad un filtro antispam all’app Messaggi di Android. Si basa su un sistema automatico e su una lista nera compilata grazie alle indicazioni degli utenti che possono segnalare tutti i messaggi indesiderati. Stando a quanto riportato da Android Police La nuova funzione è in via di distribuzione per tutti gli utenti che riceveranno una notifica.

Ma si può comunque disattivare perché contiene un rovescio della medaglia: il metodo utilizzato da Google per riconoscere lo spam sfrutterebbe alcune informazioni personali.        [print-me title=”STAMPA”]

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Nel 2018 raccolte 105mila tonnellate di Rifiuti elettronici
Ecodom, pari a 292 Airbus. Il 62% sono grandi elettrodomestici

04 gennaio 2019 11:02

Sono 105.516, poco più del 2017, le tonnellate di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee) provenienti dai nuclei domestici che ha gestito nell’anno appena passato da Ecodom, il principale Consorzio italiano di gestione di questi rifiuti.”Numeri importanti per l’Italia – fa notare il Consorzio – pari al peso di 232 Freccia Rossa 1000 da 8 carrozze, oppure di 292 Airbus A380″. Prevalgono lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, forni, cappe, stufe elettriche, boiler, microonde che rappresentano il 62% del totale; mentre il 35% è costituito da frigoriferi, congelatori, grandi elettrodomestici per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di alimenti. Il restante 3% comprende monitor, tv e apparecchiature illuminanti.”Il corretto trattamento dei Raee attuato dal Consorzio ha consentito di recuperare quasi il 90% di materie prime seconde, sia perché su un totale di circa 45.000 ritiri dai Centri di Raccolta effettuati nel 2018 nel 99,8% dei casi abbiamo rispettato i tempi concordati tra il Centro di Coordinamento Raee e Anci”, spiega Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom. Dalle oltre 105mila tonnellate di Raee, Ecodom ha ricavato 62.758 tonnellate di ferro “pari a 179 volte il peso della copertura della Galleria Vittorio Emanuele di Milano oppure 8 volte quello della Torre Eiffel, 1.951 tonnellate di alluminio, pari a 2,3 milioni di caffettiere, 2.098 tonnellate di rame, pari a 23 volte il peso del rivestimento della Statua della Libertà, e 10.882 tonnellate di plastica, pari a 30,2 milioni di cestini da ufficio”.

Dalla mobilità smart all’8k, le novità tech in arrivo a Las VegasL’8 gennaio parte il Ces,in scena anche Intelligenza Artificiale

04 gennaio 201914:02

Dai display che si piegano alla definizione in 8K, dalle nuove tv con Intelligenza artificiale alle novità tecnologiche nel settore auto che stanno prendendo sempre più la scena. Questo e altro è atteso al Ces di Las Vegas, la più importante fiera dell’elettronica al consumo che si apre l’8 gennaio ma che da anni non è ribalta dei grandi annunci dei big che oramai organizzano eventi ‘ad hoc’. Oltre 4.500 aziende, tra cui 1.200 start-up, esporranno migliaia di prodotti davanti ad una platea attesa di 180mila persone.Una fetta importante dell’appuntamento saranno le novità della mobilità alternativa che anche il Wall Street Journal ha inserito tra i trend tecnologici del 2019. Al Ces debutterà Elevate di Hyundai, un mezzo di trasporto dotato di gambe robotiche in grado circolare su strada e su terreni più impervi, arrampicandosi proprio come farebbe un quadrupede. E accanto alle dimostrazioni di auto autonome, senza conducente, Bmw mostrerà una moto che si guida da sola. In ambito più strettamente tecnologico, non mancherà Samsung.Il colosso sudcoreano annuncerà nuove tv (Serif TV e The Frame) con tecnologia Qled: fanno parte della gamma ‘lifestyle TV’, che comprende dispositivi che non si limitano alla fruizione dei video ma arredano. Sul palcoscenico della fiera in programma fino all’11 gennaio salirà anche LG con le nuove tv dotate di ThinQ AI. Un algoritmo migliora le immagini e l’audio analizzando la sorgente dei contenuti e identificando le condizioni ambientali intorno al dispositivo. LG dovrebbe mettere in mostra anche una tv pieghevole da 65 pollici ad un prezzo sopra i 10mila dollari. Infine, tra i protagonisti del Ces ci saranno Alexa di Amazon e Google Assistant, i due assistenti virtuali onnipresenti: dagli elettrodomestici ai televisori, dalle auto ai giocattoli, tutto risponderà a comandi vocali.

In Usa sfida sul web, fare cose bendatiPrende spunto da film Netflix, piattaforma chiede stop

04 gennaio 201915:32

Si chiama ‘Bird Box challenge’ la nuova sfida che negli Usa corre sul web e rischia di mandare qualche adolescente all’ospedale. Il test prende il nome da un film distribuito da Netflix, ed è proprio la piattaforma a chiedere uno stop via Twitter. Il film con Sandra Bullock parla di una madre che guida i figli attraverso una serie di pericoli.I protagonisti sono tutti bendati per evitare delle misteriose presenze che se viste spingono al suicidio. Dall’uscita, racconta il Washington Post, si sono moltiplicati in rete video e meme in cui persone comuni cercano di replicare scene del film, ovviamente rischiando infortuni seri. In qualche caso c’è addirittura qualcuno che cerca di guidare con una benda sugli occhi, come la protagonista. “Non avremmo mai creduto di doverlo dire – scrive Netflix sul profilo Twitter – ma per favore non vi fate male con questo ‘Bird Box challenge'”. Non sappiamo come sia iniziato, e apprezziamo l’affetto del pubblico, ma Boy e Girl (i due protagonisti) hanno solo un desiderio per il 2019 ed è che nessuno finisca all’ospedale per colpa di un meme”.Non è la prima volta che qualche sfida sul web suscita preoccupazione. Lo scorso anno aveva preso piede ad esempio la ‘Tide Pod challenge’, in cui adolescenti si sfidavano a mangiare una dose di detersivo.
A Gatwick e Heathrow sistemi anti-droneDecisione dopo il caos causato da avvistamenti prima di Natale

04 gennaio 201918:37

Gli aeroporti londinesi di Gatwick e Heathrow stanno investendo milioni di sterline in tecnologia anti-drone di tipo militare. Gli investimenti, riferiti dalla stampa britannica, arrivano in seguito ai disordini causati dall’avvistamento di alcuni droni nei pressi di Gatwick tra il 19 e il 21 dicembre scorsi, da cui sono dipesi ritardi e cancellazioni di un migliaio di voli e disagi per circa 140mila passeggeri.I due aeroporti, i più grandi del Regno Unito, non hanno rivelato la tecnologia anti-drone impiegata, ma secondo indiscrezioni recenti potrebbe essere il sistema Drone Dome, sviluppato in Israele. Il sistema consente di bloccare le comunicazioni tra il drone e il suo operatore, e ha la capacità di intercettare i velivoli nel raggio di dieci chilometri.Alcuni modelli utilizzerebbero un raggio laser per distruggere droni ostili.Secondo quanto riferito dal Guardian, la prossima settimana il sottosegretario di stato ai Trasporti, Liz Sugg, incontrerà i vertici dei principali aeroporti del Paese per discutere degli strumenti di difesa presenti e di quelli che saranno installati.Gli aeroporti dovrebbero annunciare investimenti in tecnologie anti-drone, che potrebbero però essere diverse e meno onerose rispetto a quelle adottate dagli aeroporti di Londra.
Stampa Olanda, Google ha trasferito 20 mld nelle BermudaMetodo legale ma controverso

BRUXELLES04 gennaio 201918:42

“Nel 2017 Google ha trasferito circa 20 miliardi di euro dall’Olanda al paradiso fiscale delle Bermuda”. E’ quanto scrive il quotidiano olandese De Telegraaf citando un’inchiesta del giornale finanziario locale Fd, precisando che “si tratta di circa 4 miliardi in più rispetto a quanto la compagnia americana aveva trasferito un anno prima attraverso la tanto criticata via fiscale”.Secondo il quotidiano le “somme provengono dai conti annuali di Google Netherlands Holdings, che la multinazionale ha depositato alla Camera di commercio poco prima della fine dell’anno”. Stando a quanto scrive la stampa locale “Google avrebbe utilizzato una holding olandese senza dipendenti dal 2004, per trasferire royalties, commissioni per l’utilizzo del marchio e della tecnologia di Google, a una società registrata in Irlanda e grazie a questa alle Bermuda”.Secondo Fd, la “tecnica usata per tale ‘trucco fiscale’, attraverso l’uso di due compagnie irlandesi e olandesi, è noto anche come “Doppio irlandese” o come “sandwich olandese”. Il metodo è legale, ma controverso”. Paghiamo tutte le tasse dovute e rispettiamo le leggi fiscali in tutti i paesi del mondo in cui operiamo. Google, come le altre multinazionali, paga la maggior parte delle imposte sul reddito nel suo paese d’origine e abbiamo pagato un’aliquota fiscale globale effettiva del 26% negli ultimi dieci anni”. E’ quanto afferma un portavoce di Google in merito ad un’inchiesta pubblicata dai media olandesi.
Huawei punisce 2 dipendenti, hanno twittato con l’iPhoneIncidente nel messaggio di Capodanno, decurtati gli stipendi

04 gennaio 201918:38

Huawei ha demansionato e decurtato lo stipendio a due dipendenti, responsabili di aver twittato il messaggio Capodanno dall’account ufficiale della compagnia usando un iPhone. Stando a una nota interna di cui riferisce l’agenzia Bloomberg, i due impiegati hanno subito un taglio dello stipendio pari a 5mila yuan, circa 640 euro.L’incidente sarebbe avvenuto quando la social media agency esterna che segue Huawei ha avuto problemi alla VPN, la rete di comunicazione privata che consente di usare liberamente Twitter e altri servizi web in Cina nonostante la censura. In alternativa è stato quindi utilizzato un iPhone con scheda Sim estera.Il tweet, poi cancellato, riportava la scritta “Twitter for iPhone”, come tutti i cinguettii postati da uno smartphone di Apple. Il fatto non è passato inosservato in rete, dove diversi siti ne hanno parlato. Nella nota interna il vicepresidente Chen Lifang ha evidenziato che l’incidente ha “causato danni al marchio Huawei”.Huawei è attualmente il secondo produttore al mondo di smartphone, dopo aver superato Apple nel secondo trimestre del 2018. Al primo posto c’è Samsung.
1000 dollari per stare un anno senza FacebookRicerca quantifica quanto vale il social per gli utenti

04 gennaio 201918:44

Quanto siamo disposti a intascare per mettere il nostro profilo Facebook in stand-by per un anno? Circa mille dollari, stando a due studi congiunti di ricercatori oltreoceano. Sono stati condotti dalla Susquehanna University in Pennsylvania e dalla Tufts University in Massachusetts insieme alla Michigan State University. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Plos One. La cifra varia a seconda dell’età degli intervistati: per i più giovani si arriva a 2mila dollari, mentre per i più adulti ci si attesta mediamente a 1.000-1.100 dollari, indicazione utile per capire chi attribuisce più o meno importanza al social network.Per arrivare al valore di 1000 dollari, i ricercatori hanno condotto esperimenti basati su aste. Ad ognuna di queste venivano offerti soldi ad un gruppo di partecipanti per chiudere il proprio profilo per un giorno, tre giorni o sette giorni. E chi accettava veniva effettivamente pagato. I ricercatori, una volta ottenuti tutti i dati, hanno stimato il valore medio di un account del social. L’esperimento dimostra che gli utenti sono attaccati al social network nonostante gli scandali privacy e altre ricerche che mettono in guardia dal loro uso. L’ultima, condotta dall’University College London su 11mila 14enni, ha mostrato che le ragazze sono molto più soggette dei ragazzi alla depressione per l’elevato uso dei social.
Apple: +4,11% a Wall Street. Analisti, momento cruciale CookCupertino deve guardare al di la’ iPhone, vero test per a.d.

NEW YORK04 gennaio 201919:59

Apple sale in Borsa cercando di lasciarsi alle spalle la peggiore seduta degli ultimi sei anni.I titoli di Apple guadagnano il 4,11% dopo essere arrivati a perdere giovedi’ il 10%. Ma i problemi per Cupertino sono lungi dall’essere risolti, con gli analisti che vedono Apple e il suo amministratore delegato alle prese con un momento cruciale per la societa’, ‘costretta’ a guardare al di la’ dell’iPhone.Apple si avvicina a festeggiare i suoi 43 anni – mettono in evidenza gli osservatori – con molte sfide davanti a se’. Fra queste la crisi dell’iPhone, che sembra aver perso il proprio fascino almeno in Cina. ”Questo e’ il momento cruciale per Tim Cook come amministratore delegato. E’ facile essere amministratore delegato di Apple quando tutto va bene. Questo sara’ il vero banco di prova per Cook” affermano alcuni analisti.        [print-me title=”STAMPA”]