Tempo di lettura: 22 minutiUltimo aggiornamento 31 Ottobre, 2020, 19:35:19 di Maurizio Barra
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE IN TEMPO REALE
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE IN TEMPO REALE, SEMPRE AGGIORNATE
DALLE 09:24 ALLE 19:35 DI SABATO 31 OTTOBRE 2020
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Manifestazione Firenze, 4 arresti e 20 denunciati
Dieci feriti lievi tra le forze dell’ordine
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
FIRENZE
31 ottobre 2020
09:24
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Al momento sono 4 gli arrestati e 20 i denunciati per i disordini avvenuti tra ieri sera e la notte scorsa a Firenze per la manifestazione non autorizzata nel centro storico del capoluogo toscano. Proseguono gli accertamenti della polizia che potrebbero far salire il bilancio delle persone segnalate all’autorità giudiziaria. In totale sono 10 i feriti lievi tra gli appartenenti alle forze dell’ordine: in piazza ieri c’erano polizia e carabinieri.
L’arresto è scattato per quattro persone vicine all’area anarco-antagonista, tra cui, si spiega dalla questura, un 19enne proveniente da Arezzo al quale è contestato il lancio di molotov nella zona di borgo Ognissanti. Agli altri tre, tra cui due donne di 26 e 28 anni e un 29enne, tutti residenti a Firenze e provincia, contestato il reato di resistenza a pubblico ufficiale. I denunciati sono accusati a vario titolo di violenza e danneggiamento.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Toggle menu
Covid: positivo arcivescovo Milano Delpini
Arcidiocesi, è asintomatico
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
MILANO
31 ottobre 2020
10:43
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Nel pomeriggio di ieri, l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, si è sottoposto alla verifica di infezione da Covid-19. La prova del tampone ha dato esito positivo. Lo rende noto l’Arcidiocesi.
“L’Arcivescovo – che non presenta alcuna sintomatologia – ha dunque iniziato il periodo di quarantena previsto dai protocolli. Contestualmente sono stati avviati gli accertamenti previsti per il tracciamento e le verifiche dei contatti- è scritto in una nota -. Nelle principali celebrazioni che dovevano essere da lui presiedute nei prossimi giorni, l’Arcivescovo sarà sostituito dai suoi Vicari. Gli altri appuntamenti pubblici previsti in agenda per il periodo di quarantena sono invece rinviati”.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Venezia, si rompe tubo acquedotto, campo S.Polo allagato
Seconda piazza più grande città sommersa per diversi centimetri
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
VENEZIA
31 ottobre 2020
10:51
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Campo San Polo a Venezia, la seconda piazza più grande della città dopo San Marco, è completamente allagato da stamane a causa della rottura di un tubo dell’acquedotto. Non c’entra quindi l’alta marea stavolta: la grande area è sommersa da diversi centimetri di acqua per un incidente idraulico. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, e i tecnici della Veritas, l’azienda acquedottistica, per fermare la fuoriuscita e mettere in sicurezza il campo.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Rapina e sparatoria nel Nuorese, ferita carabiniere
Non è in pericolo di vita, caccia ai banditi
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
NUORO
31 ottobre 2020
10:52
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Rapina intorno alle 8 all’ufficio postale di via Mannironi a Fonni, dove i banditi hanno aperto il fuoco ferendo una donna carabiniere di 25 anni alla caviglia.
Secondo una prima ricostruzione dei militari, i rapinatori quando si sono accorti della pattuglia che eseguiva un normale servizio di perlustrazione della zona, hanno sparato colpendo la donna che è stata trasportata in elisoccorso all’ospedale San Francesco di Nuoro: non è in pericolo di vita.
Intanto è caccia ai malviventi a Fonni e nelle strade di campagna del Nuorese, Sul posto oltre ai Carabinieri della locale stazione anche i colleghi del comando provinciale di Nuoro. In tutte le vie di accesso al centro abitato ci sono posti di blocco.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
A piedi da Assisi a Riace per promuovere l’accoglienza
Stefano Lotumolo vuole incontrare Mimmo Lucano
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
OLBIA
31 ottobre 2020
11:21
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Da solo, a piedi, in silenzio, da Assisi a Riace. Da San Francesco, icona di chi ripudia il superfluo, a Mimmo Lucano, riferimento contemporaneo di chi ha una certa visione del mondo. Stefano Lotumolo è vicino alla meta. Non è sicuro che la situazione sanitaria gli faccia finire il pellegrinaggio iniziato il 4 ottobre. Se tutto andrà bene, tra dieci giorni incontrerà l’ex sindaco, ideatore del “Modello Riace”, esempio di integrazione e accoglienza. Comunicazioni scritte e mail contingentate, 25 chilometri di media al giorno, alloggio in tenda oppure ospite di chi l’accoglie. Ora è in Campania, alle porte della Calabria.
Nato a Lucca, 33 anni, lui e l’associazione Africa Master Piece Children, che presiede, hanno base a Olbia. Detto addio al calcio dopo due partite in prima squadra con la Lucchese e due infortuni, per dieci anni è stato floricoltore e poi pizzaiolo.
Fa il fotografo, dal 2015 racconta con l’immagine “cos’è giusto e cosa no”. Il 25 settembre era al porto di Olbia, coi colleghi che nel suo camper hanno la redazione ambulante di riviste specializzate in tema di immigrazione, per testimoniare l’accoglienza delle persone a bordo dell’Alan Kurdi.
Ora camminare in silenzio da Assisi a Riace è il modo di mettere tutto in ordine. Le parole confluiranno in un libro. Le immagini continueranno a raccontare il mondo. L’incontro con Mimmo Lucano darà visibilità ad Africa Master Piece Children, attiva in Tanzania con iniziative per l’emancipazione femminile e la condizione infantile, la lotta all’infibulazione delle giovani donne e l’impegno per la scolarizzazione.
Il viaggio non si ferma a Riace.
“Ho lasciato una vita oltre i limiti – racconta della giovinezza – iI mondo va troppo veloce, bisogna staccare, prendersi una pausa: non siamo qui per spendere il tempo tra lavoro, stress, carriera”. Anche dopo aver scelto la fotografia “ho fatto tanti progetti, sempre di corsa – dice – ora volevo rallentare”. “Due passi”, da Assisi a Riace, perché “San Francesco ha amato tutti gli esseri viventi come fratelli e il progetto di Mimmo Lucano è irripetibile”.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Covid: cardinale Bassetti trasferito in ospedale
Positivo l’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
31 ottobre 2020
11:25
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Questa mattina il Cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza Episcopale Italiana, è stato trasferito presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, a seguito della positività al Covid-19 riscontrata nei giorni scorsi. Qui verranno verificate e monitorate le sue condizioni di salute con probabile utilizzo di accertamenti strumentali. “Continuiamo a essere vicini al cardinale presidente – afferma monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei -. Lo accompagniamo con la preghiera e l’affetto del Popolo di Dio, certi che il Signore non farà mancare la sua consolazione e il suo sostegno in questa prova”.
Positivo l’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini – Nel pomeriggio di ieri, l’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, si è sottoposto alla verifica di infezione da Covid-19. La prova del tampone ha dato esito positivo. Lo rende noto l’Arcidiocesi. “L’Arcivescovo – che non presenta alcuna sintomatologia – ha dunque iniziato il periodo di quarantena previsto dai protocolli. Contestualmente sono stati avviati gli accertamenti previsti per il tracciamento e le verifiche dei contatti- è scritto in una nota -. Nelle principali celebrazioni che dovevano essere da lui presiedute nei prossimi giorni, l’Arcivescovo sarà sostituito dai suoi Vicari. Gli altri appuntamenti pubblici previsti in agenda per il periodo di quarantena sono invece rinviati”.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Giovane umbro andrà in bici su strada più a nord del mondo
Lorenzo Barone prepara avventura solitaria in inverno russo
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
SAN GEMINI (TERNI)
31 ottobre 2020
12:13
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
La pandemia non ferma le avventure di Lorenzo Barone, il ventitreenne di San Gemini che lo scorso febbraio ha attraversato il Polo del freddo siberiano percorrendo oltre 2 mila chilometri in bicicletta in solitaria. Bloccato in Russia da nove mesi e mezzo a causa del Covid – oltre che per amore -, il giovane si sta preparando ad affrontare un nuovo viaggio estremo, sempre sulle due ruote e da solo, questa volta lungo la strada più a nord del mondo, nella repubblica della Yakutia.
La partenza, virus permettendo, è fissata per il 15 dicembre da Yakutsk, mentre l’arrivo, circa due mesi e 2.800 chilometri dopo, sarà a Yuryung Khaya, percorrendo nell’ultimo lungo tratto un fiume congelato. Per allenarsi, tra settembre e ottobre, Barone ha intanto pedalato per altri 3 mila chilometri da Irkutsk a Yakutsk, incontrando i primi ‘assaggi’ dell’inverno, come temperature minime anche di meno 25 gradi. “Ora sto costruendo l’equipaggiamento per il prossimo viaggio da solo con l’aiuto di Aygul, la mia ragazza conosciuta una settimana prima della pandemia e della chiusura delle frontiere in Russia” spiega. “Qui in Siberia al momento si può uscire e fare di tutto, negozi e locali sono aperti – racconta il giovane -, anche se i casi di Covid sono parecchi e di tamponi se ne fanno pochi. La vita era comunque già ritirata prima, non è cambiata molto”.
Il ventitreenne ha quindi modo di concentrarsi sul prossimo viaggio. “Le difficoltà – spiega – saranno diverse: innanzitutto il freddo, con temperature che possono oscillare dai meno 20 ai meno 50, più il vento. Il percorso è poi molto isolato, la tratta più lunga senza villaggi o altro è di 411 chilometri, mentre in una di 1.388 chilometri ci sono solo quattro piccoli villaggi. Inoltre c’è la possibilità di incontrare orsi bianchi negli ultimi 600 chilometri. E infine le ore di buio: dato il periodo e il fatto che andrò oltre il Circolo polare Artico, la giornata più corta sarà di sole quattro-cinque ore”.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Sindacati sanità Umbria, punto di non ritorno
Chiesta convocazione a prefetto e annunciato avvio mobilitazione
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
PERUGIA
31 ottobre 2020
12:59
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
“Siamo a un punto di non ritorno”: è il grido d’allarme di lavoratrici e lavoratori della sanità umbra lanciato nell’assemblea con Cgil, Cisl e Uil. I sindacati hanno parlato di “situazione insostenibile”. Hanno quindi chiesto al prefetto di Perugia una convocazione straordinaria di Regione e parti sociali.
Intanto Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato l’avvio della mobilitazione. “Dalla prossima settimana – è detto in una loro nota – inizieremo una serie di presidi in tutte le strutture sanitarie della regione a partire da Spoleto, Terni e poi tutte le altre. Ma non escludiamo alcuna forma, perché la situazione è arrivata ad un punto di non ritorno”.
All’assemblea online organizzata da Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl dell’Umbria hanno partecipato oltre 50 rappresentanti di tutte le strutture territoriali e ospedaliere della regione, insieme alle tre confederazioni che hanno dato voce – è detto in una loro nota – “al grande malessere che attraversa gli operatori di un settore sottoposto ad una pressione senza precedenti”. “Mancanza di informazione e organizzazione, difficoltà nel reperire i dpi, nel garantire separazione tra spazi Covid e non e, soprattutto, una cronica carenza di personale aggravata dalla pandemia, che non consente di garantire la gestione delle altre patologie” sono le criticità segnalate dai lavoratori che denunciano, insieme ai loro sindacati, “la mancanza di un confronto costante e serio con la Regione”.
“Quello descritto da chi sta tutti i giorni in corsia o sul territorio, in mezzo all’emergenza, è un quadro drammatico – affermano i sindacati – rispetto al quale la risposta della Regione e dell’assessore Coletto in particolare fino a questo momento è stata assolutamente inadeguata, sia per il mancato coinvolgimento di chi lavora (gli unici veramente in grado di offrire suggerimenti su come migliorare la situazione) sia per la tendenza a ripetere gli errori, insistendo ad esempio con le assunzioni a tempo determinato e con le prestazioni aggiuntive, sottoponendo così i lavoratori a turni massacranti”.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Migranti: 17 irregolari a bordo furgone, arrestati passeur
A Trieste. Operazione Polizia. Stop anche ad auto con 6 persone
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
TRIESTE
31 ottobre 2020
13:16
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Un furgone, con a bordo 17 migranti irregolari provenienti dal Pakistan, è stato intercettato in questi giorni dalla Polizia di frontiera di Trieste e dagli agenti del Commissariato di Muggia nei pressi del valico italo-sloveno di Ospo-Noghere a seguito di un inseguimento transfrontaliero operato dalla polizia slovena.
Alla guida del furgone c’erano due cittadini bielorussi, che sono stati arrestati per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Sempre sull’altipiano carsico, in un’altra operazione, la Polizia di frontiera di Trieste, in collaborazione con una volante del Commissariato di Muggia, ha notato a San Dorligo della Valle, nei pressi della zona confinaria, un’auto procedere in direzione Trieste a velocità sostenuta. Una volta bloccato il mezzo, all’interno dell’abitacolo e del bagagliaio gli agenti hanno trovato sei migranti, cinque originari del Pakistan e uno dell’Afghanistan. I due passeur, cittadini pachistani, entrambi privi di patente di guida, sono stati arrestati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Da ulteriori indagini è emerso che i due stavano tentando di condurre il gruppo di migranti nelle vicinanze di Udine.
Successive attività di indagine sono coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Trieste.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Dpcm: protesta nuotatori Sardegna, flash mob in vasche vuote
Allarme Federazione nuoto, rischio colpo di grazia
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
SASSARI
31 ottobre 2020
13:28
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
“Una formula di accesso facilitato al credito e un fondo perduto per coprire gli investimenti intrapresi dall’attuazione dei rigidi protocolli”.
Sono le richieste al Governo del presidente della federazione italiana nuoto in Sardegna Danilo Russu che ha raccolto il grido dei gestori privati che con la chiusura delle piscine fino al 24 novembre “hanno subito il colpo di grazia e difficilmente riusciranno a rimettersi in corsia”. Una mobilitazione nei giorni delle proteste andate in scena a Cagliari e Sassari, con anche flash mob dentro le vasche vuote.
“L’aver tenuto un contegno esemplare, assecondando oltre il dovuto le linee guide protocollari anti covid – dice Russu – non è servito a nulla. I Nas e altri enti di controllo hanno posto sotto osservazione 200 poli natatori indoor e nessuno di essi si è rivelato fuori norma, anzi in molti casi gli osservatori speciali si sono complimentati per l’ottimo lavoro di prevenzione svolto. Siamo stati comunque pugnalati alle spalle da uno Stato che stenta a capire quali siano i vantaggi psico – fisici che l’accesso ad una piscina può generare”.
Ai gestori non rimane che sperare in ulteriori aiuti straordinari: “La Regione ha mostrato grande sensibilità la scorsa estate venendoci incontro con un importante sostegno economico – continua il presidente sassarese – ma purtroppo, alla luce di ciò che stiamo vivendo, non è più sufficiente”.
“Il nostro mondo ha rispettato le regole – conclude Danilo Russu – anche perché se soltanto uno avesse sbagliato, tutti ne starebbero pagando le conseguenze, ma a quanto pare siamo caduti ugualmente nel girone infernale”. SPORT VAI ALLE NOTIZIE DEL PIEMONTE VAI ALLA POLITICA VAI ALL’ECONOMIA VAI ALLE NOTIZIE DAL MONDO VAI ALLA TECNOLOGIA
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Azzolina, chiusura scuola è abbandono ragazzi
“La forbice sociale si allarga,conto lo pagano i più deboli”
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
31 ottobre 2020
13:34
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
“In mezzo a tante incognite, una certezza c’è: la chiusura delle scuole non produce gli stessi effetti per tutti. La forbice sociale si allarga, il conto lo pagano i più deboli. Ci sono territori in cui la chiusura delle scuole è sinonimo di dispersione scolastica. E la dispersione scolastica – chiamiamo le cose con il loro nome – equivale all’abbandono dei ragazzi”. Lo scrive sui social il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Da mesi condomino azionava sirena di notte, denunciato da Ps
A casa 54enne Macerata anche tappi orecchie e telecomando remoto
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
MACERATA
31 ottobre 2020
14:06
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Da alcuni mesi, tutte le notti, un 54enne di Macerata azionava una sirena d’allarme causando continui disturbi ai residenti della zona Colleverde della città: è stato denunciato dalla polizia che ha trovato a casa dell’uomo due sirene acustiche, di cui una con potenza da 110 decibel, collegata a una centralina d’allarme acquistata online, tappi per orecchie e due telecomandi per attivazione o disattivazione da remoto. Il sistema di allarme, secondo gli agenti, era collocato all’unico scopo di creare disturbo poiché installato solo a protezione della camera da letto e non delle altre stanze. I tappi per le orecchie, ipotizzano gli investigatori, erano usati per attenuare il forte suono della sirena che il 54enne attivava a suo piacimento con il telecomando. Le indagini dell’Ufficio di Prevenzione generale e soccorso pubblico, erano partite dopo l’esposto di 20 condomini: su disposizione della procura è scattata la perquisizione. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Covid: Veneto, +2.697 contagi e 12 morti in 24 ore
Ricoveri in reparti non critici vicini quota 1.000
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
VENEZIA
31 ottobre 2020
14:38
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Continuano a crescere a ritmo preoccupante i casi di Covid in Veneto, che oggi registra 2.697 contagi più di ieri, per un totale di 56.953 infetti dall’inizio dell’emergenza. Lo riferisce il bollettino della Regione.
Pesante anche il bilancio dei morti, con altre 12 vittime, che portano il dato complessivo a 2.4.01.
La nuova ondata del virus si ripercuote nei numeri in costante crescita degli ospedali, in particolare delle terapie intensive, dove ora si trovano 127 malati (+5). I ricoverati con Covid nei reparti non critici sono 908 (+31). I soggetti attualmente positivi sono 29.179 (+2.632).
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Pena di morte e minacce se rifiuta matrimonio combinato
Giovane maltrattata da familiari chiede aiuto a Cc
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
BOLOGNA
31 ottobre 2020
14:42
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Una ragazza di origine straniera ha rifiutato un matrimonio combinato che la famiglia voleva imporle con minacce e anche con una pena di morte se avesse violato la tradizione convolando a nozze di nascosto. Spaventata per la situazione e temendo per la propria incolumità, la giovane ha chiesto aiuto ai Carabinieri. E’ successo nel Bolognese, a ricostruire tutto sono stati i militari di Alto Reno Terme, ascoltando i racconti della vittima, sostenuta dal fidanzato e da alcuni amici tutti di nazionalità straniera.
Non potendo accettare che lei sposasse un giovane diverso da quello che avevano scelto per lei, i familiari, hanno chiarito gli accertamenti, hanno minacciato la giovane che, confidandosi con il compagno e gli amici, si convinta chiedere aiuto andando in caserma. I militari hanno preso provvedimenti assistendo la ragazza, vittima di maltrattamenti in famiglia.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Inchiesta sulle mascherine: 2 anni e mezzo a imprenditore
Turbativa d’asta in gara Consip per fornitura di 3 milioni di pezzi
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
31 ottobre 2020
15:16
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Condannato a 2 anni e mezzo di carcere l’imprenditore Antonello Ieffi, accusato di turbativa d’asta in una gara indetta da Consip per l’acquisto e forniture di 3 milioni di mascherine mai arrivate in Italia. Lo ha deciso il giudice monocratico di Roma che ha assolto l’imputato dal reato di inadempimento di contratti nelle pubbliche forniture con la formula perché il fatto non sussiste. E’ la prima sentenza legata ad una indagine nata durante l’emergenza Coronavirus.
Ieffi era stato arrestato il 9 aprile scorso nel pieno del lockdown e scarcerato circa un mese dopo. Al centro della vicenda giudiziaria una gara da appalto per la fornitura di protezioni individuali del valore complessivo di 15,8 milioni di euro.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Dpcm: a Verona manifestazione di protesta sport e danza
In piazza Bra una bara e striscioni “Io non ci sto!”
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
VERONA
31 ottobre 2020
15:19
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Una bara di cartone con la scritta “morto per Dpcm” sulle scalinate del municipio di Verona. E’ stato uno dei momenti-clou della manifestazione del mondo dello sport, che stamani è sceso in piazza Bra, davanti al Municipio e accanto all’Arena, per protestare contro il Dpcm che ha fermato lo sport dilettantistico, imponendo la chiusura di gran parte delle palestre, piscine e centri sportivi.
“Io non ci sto!” è lo slogan che ha accompagnato l’iniziativa, sostenuta dalle Federazioni sportive locali e dal Delegato provinciale del Coni, che ha coinvolto anche scuole di danza, con un grande striscione con la scritta “#iovivodidanza”, e centri per la promozione dell’attività motoria. Tutti uniti nella richiesta che le attività legate all’ sport e al benessere psico-fisico possano riprendere.
“I ragazzi, le famiglie chiedono di poter tornare ad allenarci. Nelle palestre non si registrano casi positivi e le società hanno sempre rispettato i rigorosi protocolli sanitari emanati dalle Federazioni e dagli Enti di promozione sportiva”, hanno osservato gli organizzatori.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Covid:blitz negazionisti in ospedali Torino, polemica su web
Si diffonde moda intrufolarsi in ospedali per fare foto e video
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
TORINO
31 ottobre 2020
15:30
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Comincia a diffondersi anche a Torino, come in altre città italiane, la moda di intrufolarsi negli ospedali per tentare di smentire le notizie sul sistema sanitario sotto pressione per l’emergenza Covid.
Sul web stanno circolando fotografie e video realizzati da cittadini in vari presidi come il pronto soccorso dell’Ospedale Molinette, visitato di sera; non manca chi si è appostato davanti al Gradenigo e al Mauriziano per fare “monitoraggio sull’afflusso di ambulanze” e ha postato immagini di strade deserte. I commenti, nei vari gruppi di discussione, sono all’insegna del negazionismo, ma c’è anche chi prova a spiegare la situazione: ” il primo segnale dell’ emergenza – scrive un internauta – è proprio il fatto che il Pronto Soccorso fuori è vuoto. O forse pensavate di arrivare e trovare i morti in mezzo alla strada?”
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Cantante ‘Assalti frontali’ con 6 Kg droga in casa,arrestato
Il frontman si giustifica, “non posso fare concerti, allora….”
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
31 ottobre 2020
16:08
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Il frontman del gruppo “Assalti Frontali”, Paolo Bevilacqua, in arte Pol G, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza perchè trovato con sei chili di stupefacente, marijuana e hashish nella sua abitazione nel quartiere Pigneto a Roma. “Non lavoro, non posso fare concerti e allora…” si è giustificato il 55enne romano quando i finanzieri lo hanno arrestato nella sua abitazione . Il cantante, fino ad oggi incensurato, è stato condannato a due anni di reclusione, con sospensione della pena, obbligo di firma e una multa di 20 mila euro.
L’andirivieni di persone nei pressi della palazzina in cui abita l’uomo ha attirato l’attenzione delle Fiamme Gialle del 3° Nucleo Operativo Metropolitano che, una volta acquisiti sufficienti elementi, hanno deciso di perquisire l’abitazione del rapper trovando oltre 6 chilogrammi di stupefacente, tra marijuana e hashish, oltre a bilancini di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi. Il cantante è stato processato per direttissima dal Tribunale capitolino che lo ha condannato a pagare una multa di 20.000 euro. La partita di droga sequestrata, se piazzata sul mercato, avrebbe potuto fruttare oltre 100.000 euro.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Matrimonio con uomo morente, prete nei guai
Lui milionario, lei donna di 72 anni. Pm, condannarla a 4 anni
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
GENOVA
31 ottobre 2020
16:54
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Accusato di circonvenzione d’incapace, per aver celebrato il matrimonio di un uomo di 93 anni in fin di vita con una donna di 72 anni, un sacerdote rischia una condanna a 16 mesi. E’ quanto ha chiesto il pubblico ministero Gabriella Dotto per don Pietro Franco, parroco di Boccadasse a Genova. Il pm ha chiesto la condanna a quattro anni per la sposa, Gabriella Radaelli e 16 mesi per il figlio della donna e 20 mesi per la sua fidanzata, testimoni del matrimonio.
L’ignaro sposo era Carlo Gian Battista Bianchi Albrici, imprenditore milanese trapiantato a Genova con eredità milionaria. Secondo l’accusa, l’unione sarebbe stata celebrata di notte in modo furtivo. Così la settantenne sarebbe diventata erede dell’impero dell’imprenditore.
Il presunto raggiro è stato scoperto dal figlio di Bianchi Albrici, che ha impugnato il testamento e denunciato la donna.
Il prete ha sostenuto di avere unito in matrimonio una coppia innamorata. Ma secondo il giudice che l’ha rinviato a giudizio con i testimoni, dell’amore non ci sarebbe stata l’ombra. I fatti risalgono al 2017.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Visco: ‘Più lavoro a giovani e donne o spreco straordinario’
Gualtieri: ‘Struttura ad hoc per spesa veloce Recovery’
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
31 ottobre 2020
19:09
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
“C’è un dato di fatto, che la partecipazione al lavoro è bassa, nel Mezzogiorno, per le donne, per i giovani: abbiamo 2 milioni di giovani che non studiano e non lavorano e non sono in attività formative di nessun tipo, uno spreco straordinario, il 20%, un terzo nel Mezzogiorno. Bisogna portare i giovani nel mondo del lavoro, preparandoli, e dare opportunità alle donne di entrare nel mondo del lavoro disponendo delle infrastrutture adeguate per poterlo fare, e farlo nel Mezzogiorno. Con uno slogan, pensare alle giovani donne del Mezzogiorno”. Così il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco alla festa del Foglio.
“Il punto di fondo è l’incertezza, che si ripercuote nei comportamenti ad esempio nel ridurre le spese, si viaggia di meno, aumenta la propensione a risparmiare e questo può generare una minore crescita non solo dei consumi e ma anche della domanda, minore reddito complessivo”. “Avremo un periodo non breve di incertezza”, ha aggiunto, e “questo rischio va affrontato sul piano della politica economica che nell’immediato non può che essere keynesiana”, in modo da “sopperire laddove domanda privata è insufficiente”.
“E’ importante mantenere ottimismo e speranza. Abbiamo visto una crisi gravissima legata allo scoppio della pandemia, nell’estate sicuramente le cose hanno ripreso, i dati hanno confermato un recupero molto consistente comune agli altri paesi avanzati” che dimostrano che “nonostante tutto il sistema economico è in grado di reagire”. Così il governatore della Banca d’Italia. “Ci sono molti rischi per le imprese soprattutto in alcuni settori legati ai viaggi, turismo, ristorazione, servizi colpiti in modo straordinario, ma abbiamo anche visto che è stato possibile attivare risorse pubbliche” e che “siamo stati in grado a livello di politica monetaria di mettere in campo tutti gli strumenti” che “continueranno”. “Sappiamo che funziona l’intervento della politica economica, questo è un punto da cui partire”. Visco ha sottolineato che in questa fase la politica economica non può che essere “keynesiana”.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
“Non possiamo limitarci a prevedere una gestione ordinaria delle risorse del Recovery: occorre rafforzare capacità di progettazione e spesa anche definendo una struttura ad hoc che possa disporre anche di poteri sostitutivi nel caso la spesa si rallenti e non venga realizzata”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri alla festa del Foglio citando gli esempi dell’Expo e di Genova.
‘Penso che grossomodo i tempi previsti saranno rispettati, nella tarda primavera dell’anno prossimo potrebbe arrivare la prima tranche, il 10% del piano. Se l’Italia fa un piano che comprende anche i prestiti sono circa 20 miliardi’. Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici Gentiloni alla festa del Foglio, ricordando che sono già arrivati, intanto, i primi 10 miliardi di Sure.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Covid: 2.887 nuovi positivi in Piemonte, 28 decessi
Quasi 30mila in isolamento, in aumento i ricoverati
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
TORINO
31 ottobre 2020
17:31
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
E’ di 28 decessi e di 2.887 contagi il bilancio dell’emergenza Coronavirus nelle ultime 24 ore in Piemonte. Dei nuovi positivi il 42% è asintomatico. I tamponi processati sono stati 15.575, quasi 30 mila i piemontesi in isolamento. In aumento i ricoverati: in terapia intensiva sono 174 (+15 rispetto a ieri), negli altri reparti 2.683, 136 in più rispetto a ieri.
Dall’inizio dell’emergenza, dunque, in Piemonte i decessi di persone positive al Covid-19 sono stati 4.383, i positivi 70.636. I guariti sono 33.429.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
‘Mascherine tricolori’ contro lockdown, tafferugli a Roma
Manifestanti si spostano da piazza, tensione con forze ordine
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
ROMA
31 ottobre 2020
18:20
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Tensione, spintoni e tafferugli tra forze dell’ordine e manifestanti, al sit-in delle ‘Mascherine tricolori’, movimento sovranista vicino a CasaPound, organizzato in piazza Campo de’ Fiori a Roma per dire “No a un nuovo lockdown” e alle misure dell’ultimo dpcm. Secondo quanto si apprende da fonti di polizia, tutto è nato quando alcuni manifestanti volevano muoversi dalla piazza.
Un’ ala dei manifestanti si è spostata poi da Campo de’ Fiori nell’adiacente piazza Farnese, dove c’è la sede dell’ambasciata di Francia. In questo momento è tornata la calma, la tensione è stata sedata sul nascere. Una cinquantina di manifestanti si sono radunati in piazza Trilussa a Trastevere. Il gruppo è monitorato a distanza dalle forze dell’ordine.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Covid: Regione Marche rafforza piano strategico pandemico
Percorsi separati Ps, più tamponi, scorte Dpi, alberghi sanitari
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
ANCONA
31 ottobre 2020
18:22
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Nelle Marche “potenziamento della rete ospedaliera e dei posti di terapia intensiva”, prima di tutto con la “riattivazione del Covid Hospital di Civitanova e il reclutamento di ulteriore personale specializzato”; “riorganizzazione delle attività nelle strutture territoriali, anche per garantire nei Pronto Soccorso dei percorsi di separazione e d’accesso dedicati per sospetti Covid-19”. Sono due aspetti delle misure varate dalla giunta regionale guidata da Francesco Acquaroli per rafforzare il piano pandemico regionale, come “primo atto d’indirizzo” per affrontare la seconda ondata. Nel piano “anche possibilità di rimodulare l’offerta ambulatoriale se sarà necessario, revisione degli accordi con il privato accreditato, necessità di prevedere scorte di Dpi, materiale sanitario e apparecchiature per almeno 5 mesi e altre iniziative come l’attivazione di strutture di tipo alberghiero finalizzate a rendere possibili misure d’isolamento sociale o quarantena per chi ne avesse necessità e linee operative per istituti penitenziari”.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Covid: in Lombardia aumentano decessi, +73 morti
Stabili i dati su positivi e ricoveri, salgono Monza e Varese
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
MILANO
31 ottobre 2020
18:25
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Aumentano i decessi che passano da 48 a 73 per un totale di 17.535 morti in regione ma per il resto sono molto simili a ieri i dati della pandemia in Lombardia: 8.919 i nuovi positivi con 46.781 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 19%, in linea con quella di ieri (19,1%).
Crescono i ricoveri sia in terapia intensiva (+22, 392 in totale) che negli altri reparti (+335, 4.033).
La città metropolitana di Milano resta la zona più colpita con 3.730 nuovi positivi, di cui 1.553 a Milano città, ma continuano a crescere i contagi nelle province di Monza e Brianza (1.207) e Varese (1.202).
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Piemonte converte 16 ospedali alla cura del Covid
Assessore Icardi ‘crescente necessità posti, scelta inevitabile’
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
TORINO
31 ottobre 2020
18:28
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Il Piemonte converte 16 ospedali alla cura del Covid. “È una scelta difficile, ma inevitabile, per riuscire a fronteggiare la necessità crescente di posti Covid e dare una risposta immediata che decongestioni i nostri pronto soccorso”, spiega l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi. “La conversione di questi presidi ci consente di destinare ai pazienti Covid dei percorsi ospedalieri completamente dedicati e separati da quelli dei pazienti non Covid – aggiunge -. Il sistema sanitario piemontese sta facendo lo sforzo massimo per potenziare il più possibile l’intera rete ospedaliera e territoriale, che l’evoluzione della pandemia sta mettendo a dura prova in tutto il nostro Paese”.
Diventano Covid Hospital a Torino l’Ospedale Martini, con chiusura del Dea, e parzialmente il Cto, con la conversione della Medicina del lavoro, parte della Rianimazione e dell’Ortopedia, mentre in provincia di Torino il San Luigi di Orbassano (con una conversione del 50% dei posti letto e Dea aperto) e gli ospedali di Venaria, Giaveno, Cuorgnè, Lanzo e Carmagnola.
Nel Cuneese gli ospedali di Saluzzo e Ceva, in provincia di Alessandria la Clinica Salus e l’ospedale di Tortona, in provincia di Asti l’ospedale di Nizza Monferrato, nel Novarese l’ospedale di Galliate, nel Vercellese quello di Borgosesia (con Punto di primo intervento – PPI – aperto h24) e nel Vco il presidio Coq di Omegna.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Contagi ancora sopra 31 mila,record morti seconda ondata 297
Massimo di tamponi, quasi 216mila. Intensive +97,ricoverati +972
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
31 ottobre 2020
17:59
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Aumentano ancora i contagi per Covid in Italia, sono 31.758, secondo il bollettino del ministero della Salute; l’incremento delle vittime è di 297 in 24 ore, il massimo della seconda ondata finora. Nuovo record di tamponi effettuati in un giorno: nelle ultime 24 ore sono 215.886, ancora 800 in più del massimo toccato ieri. I casi totali sono ora 679.430, i morti 38.618. I pazienti in terapia intensiva aumentano di 97 unità portando il totale a 1.843, i ricoverati con sintomi di 972 e sono ora 17.966, secondo i dati del ministero della Salute. In isolamento domiciliare ci sono 331.577 persone, in aumento di ben 24.531 unità rispetto a ieri.
L’incremento degli attualmente positivi è di 25.600 che portano il totale dei malati a 351.386. Molto più ridotto, invece, l’incremento dei guariti: 5.859 nelle ultime 24 ore per un totale di 289.426. In testa alle regioni con il più alto numero di nuovi positivi trovati nelle ultime 24 ore sempre di gran lunga la Lombardia, che sfiora di nuovo i 9 mila infetti (8.919). Segue la Campania con 3.669, poi Piemonte 2.887, Veneto 2.697, Toscana 2.540, Lazio 2.289.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Edoardo Albinati, ‘Desideri deviati’ tra sogni e aspirazioni
Scrittore Premio Strega ambienta nuovo romanzo al Nord
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
31 ottobre 2020
12:10
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
EDOARDO ALBINATI, DESIDERI DEVIATI-AMORE E RAGIONE (RIZZOLI, PP 412, EURO 20). Ritroviamo Nico Quell, che avevano incontrato in ‘Cuori fanatici’, ma non siamo più a Roma. Nel suo nuovo romanzo, ‘Desideri deviati’ (Rizzoli), Edoardo Albinati ci porta al Nord, a Milano inizi anni ’80, quando era ancora una città industriale ed operaia. Ma Nico, bello, amato dalle donne, apprezzato nel lavoro, cosa vuole veramente? E’ questa la domanda che attraversa tutti i personaggi del romanzo dello scrittore Premio Strega che entra nelle dinamiche del mondo dell’editoria e della moda in un decennio in cui tutto è in mutazione.
“Nel campo dei libri non è così chiaro che cosa si voglia ottenere: il successo, il denaro, l’amore, la gloria? Anche uno scrittore, cosa vuole realmente? E un editore oltre a vendere i propri libri, vuole qualcosa in più che i numeri? Che cosa vogliono ottenere tutti? Se ottieni una cosa ne perdi un’altra.
E’ una regola spietata” dice AlbinatI. E “Nico potrebbe avere tutto in teoria, ma cos’è che vuole veramente? E che cosa otterrà veramente? Forse un pugno di mosche, perché quando uno ha molti talenti finisce che non ne impiega nessuno. Tutte le sue qualità sembra finiscano per farlo diventare un ragazzo senza qualità. E tutti i personaggi sono un po’ così” spiega.
Ecco dunque il desiderio deviato. “Il desiderio c’è, ma poi che bersaglio colpirà questa freccia?” sottolinea lo scrittore al quale non sono mai piaciuti “i personaggi monolitici, interamente cattivi o interamente buoni. Mi piacciono quelli che non sanno chi sono e vanno in cerca di capirlo. Il paragone, forse iperbolico, è quello del Graal. Qui tutti stanno alla ricerca di un Graal personale, ma non lo trovano perché il Graal non si sa neppure cosa sia. Mentre lo inseguono trovano però qualcos’altro, finiscono per avere ciò che non si aspettavano e di perdere quello a cui aspiravano” racconta Albinati che considera tutto questo “molto filosofico”, ma la bellezza del romanzo sta proprio in questo.
‘Desideri deviati’ non è comunque un libro sulla delusione di non ottenere o trovare quello che si voleva. Tutto si gioca sulla deviazione, appunto, del desiderio. “Noi siamo fatti per il 90% di sogni, aspirazioni che poi non corrispondono alla vita reale che facciamo. E’ bello, non è uno scacco, è un arricchimento. Non c’è delusione, ma aspirazione. La nostra smania è più ampia dei nostri risultati, sempre” dice Albinati che è molto legato al suo Nico e ha sentito il bisogno di portarlo altrove, in altri luoghi, ambienti, su al Nord. “Nico è il trait d’union con il libro precedente, connette mondi. Questo cavaliere errante attraversa la città in tutti i suoi strati, dal basso all’alto, dai ricchi ai poveri. E’ prezioso E non potevo perderlo dopo ‘Cuori fanatici’. E potrebbe continuare anche dopo ‘Desideri deviati’ il suo viaggio? “In teoria dovrebbe avere un ulteriore episodio di ‘Amore e ragione’ come dice il sottotitolo del romanzo. Vorrei spostare il punto di vista sull’intera nazione, non più Roma, non più Milano, ma lo Stivale. I personaggi si sparpaglieranno per tutta la penisola.
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Ma questo libro deve ancora essere scritto” anticipa Albinati di quello che potrebbe essere il volume di una trilogia partita dalle due capitali.
Nel romanzo il Nord “oltre a essere un punto geografico è un’idea, un’aspirazione, soprattutto per un italiano che vive in una città come Roma o nel Sud. Il nord è il luogo mitico dove si va per lavorare, per essere finalmente attivi, per combinare, per realizzare e realizzarsi”. E la città del nord che lui racconta “assume le fattezze che i meridionali si aspettano. Il Nord come mondo della serietà”. Lo scrittore spiega anche di aver scelto l’inizio degli anni ’80 perché è stato un momento di transizione: “non era ancora scomparsa la Milano classica, operaia e industriale. E’ interessante quel periodo perché il mito della concretezza e del realismo si è rovesciato in mito dell’apparenza, della moda, della pubblicità” dice. E anche l’editoria “è un mondo di passaggio, l’unico in cui si connettono due realtà separate: l’industria e la cultura. Una casa editrice è entrambe le cose, è un meraviglioso e forse unico punto di passaggio tra esigenze di tipo commerciale, economico e di tipo spirituale, artistico. Mi interessano entrambe”.
Sulla scia di amore e ragione si consumano i passi del libro e non mancano le sorprese. “Noi attingiamo, come hanno dimostrato le neuroscienze, sempre allo stesso serbatoio, sia che si tratti di amare qualcuno sia che si tratti di pianificare un’impresa economica. Il contrasto tra mente e cuore è inesistente. Certe volte la ragione è molto più delirante dell’amore” dice sorridendo Albinati.
Condividi! SUGGERISCI! CONSIGLIA:
Mi piace:
Mi piace Caricamento...