Ultimo aggiornamento 30 Aprile, 2023, 23:59:55 di Maurizio Barra
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Ultimo aggiornamento 30 Aprile, 2023, 23:59:55 di Maurizio Barra
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Ultimo aggiornamento 30 Aprile, 2023, 23:58:20 di Maurizio Barra
(ANSA) – ROMA, 30 APR – “Non esco mai di casa, sono sempre in
pigiama e non ce la faccio a stare in televisione, perché mi
sento solo. Soprattutto mi manca il mio cane Lucio, il mio
bambino, che ho dovuto abbandonare per venire in studio”. Lo ha
raccontato Massimo Ceccherini, ospite di Francesca Fialdini a Da
noi… a ruota libera su Rai1.
Parlando del rapporto con il proprio cane, l’attore ha
aggiunto: “Come si parla ai bambini, io parlo a Lucio e passo
tutto il giorno così. Lui è tutta la mia vita. Sono riuscito a
tenere legati i demoni che avevo dentro, proprio grazie a mia
moglie e a Lucio, che batte qualsiasi amore e questo lo sa anche
mia moglie. Da quando c’è lui, mia moglie non dorme più con me,
perché io devo dormire con lui. Quando stavo per essere
riagguantato dal demone, Lucio mi dava dei segnali, cominciava a
spaventarsi e io per non farlo soffrire non ricadevo nel
baratro. Sono i cani che proteggono noi, sono i nostri angeli
custodi. Penso che questa fase della mia vita sia la più bella,
senza rinnegare le altre, perché non avevo mai avuto un rapporto
con degli animali prima d’ora”.
Nell’intervista Ceccherini ha parlato anche del suo passato
tormentato: “Dio è arrivato, mi ha toccato e all’improvviso ho
cominciato a fare una serie di incontri che mi hanno salvato.
Matteo Garrone lo conosco da molti anni ed è tra quelli che mi è
sempre stato vicino e stato la mia fatina. Chi mi ha abbandonato
in passato ha fatto bene perché la colpa era mia. Nel caso
specifico di Garrone, fa sempre parte di quegli incontri che mi
sono arrivati dopo aver pregato per un aiuto”. (ANSA).
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Ultimo aggiornamento 30 Aprile, 2023, 23:51:35 di Maurizio Barra
(ANSA) – FIRENZE, 30 APR – “È difficile fare analisi dopo un
secondo tempo così. È difficile salvare qualcuno, parto da me
stesso”. E’ deluso e amareggiato Dejan Stankovic dopo la
sconfitta per 5-0 della sua Sampdoria contro la Fiorentina.
“Fino al primo gol abbiamo lavorato bene ma alla prima
difficoltà ci siamo sciolti – l’analisi del tecnico blucerchiato
-. Ci sono modi e modi di giocare e di perdere la partita, oggi
ci siamo sciolti. È difficile trovare anche le parole. Oggi il
secondo tempo molto male e di questo mi prendo tutte le
responsabilità io. Il futuro? Da questo punto di vista non posso
fare piani a lungo termine perché non si possono fare piani di
quello che succederà domani. Parlerò con società e calciatori
domani, per fare un chiarimento perché mi preoccupa lo stato
mentale della squadra”.
“Se guardiamo la classifica, dopo una sconfitta così tosta,
ci danno tutti per falliti. Il fallimento è non combattere, l’ho
detto prima della partita anche se però poi è andata
diversamente rispetto a come l’avevamo preparata. Una
prestazione come questa non è accettabile – ha aggiunto -. I
miei giocatori hanno cercato di dare tutto e ogni partita
cercano di dare tutto. È facile andare allo scontro ma è
difficile abbracciarli in momento di disgrazia come questo
pomeriggio”. L’allenatore della Sampdoria ha poi spiegato perché
oggi è stato seduto molto in panchina: “Sono rimasto seduto in
panchina quasi per tutta la partita perché ho passato due giorni
con la febbre altissima, una polmonite. Oggi non avevo la forza
di alzarmi dalla panchina”. (ANSA).
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Ultimo aggiornamento 30 Aprile, 2023, 23:51:25 di Maurizio Barra
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Ultimo aggiornamento 30 Aprile, 2023, 23:43:27 di Maurizio Barra
Nel pre-partita di DAZN ha parlato anche Thiago Motta, tecnico del Bologna: "Dobbiamo continuare a fare quello che sappiamo, essere concreti.
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Ultimo aggiornamento 30 Aprile, 2023, 23:43:16 di Maurizio Barra
Ultimo aggiornamento 30 Aprile, 2023, 23:39:31 di Maurizio Barra
Andrea Barzagli, ai microfoni di Dazn, ha parlato della situazione della Juventus.
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Ultimo aggiornamento 30 Aprile, 2023, 23:39:20 di Maurizio Barra
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Ultimo aggiornamento 30 Aprile, 2023, 23:37:23 di Maurizio Barra
I consolati di Italia e Francia stanno seguendo il caso. Nel 2016 Togni era stato già arrestato per traffico illegale di valuta.
Ultimo aggiornamento 30 Aprile, 2023, 23:35:55 di Maurizio Barra
Orlandi ha parlato anche di Wojtyla accostandolo alla figura del padre e affermando che uno era una figura “negativa”, cioè Wojtyla, e l’altra “positiva”, il padre. “Mio padre è morto nel 2004 – ha raccontato – è stato un altro momento buio, nel giro di un anno sono morte due persone, nel 2004 mio padre, nel 2005 Wojtyla, sono le due persone che mi tenevano legato a questa vicenda, Wojtyla in negativo perchè io sono sempre stato convinto che lui sapesse che cosa era successo a Emanuela, ricordo quando venne a casa da noi e ci parlò di terrorismo internazionale, ci assicurò che avrebbe fatto il possibile ma poi permise al silenzio e all’omertà di calare su questa vicenda, ha mantenuto il silenzio fino alla fine, così è successo per Ratzinger e Papa Francesco lo ha fatto per dieci anni, forse ora hanno capito che il silenzio non è servito, questi 40 anni passati non posso però dimenticarli e la parola perdono l’ho cancellata dal vocabolario”.
“Quando sento la dichiarazione del segretario di Stato, Parolin – ha aggiunto – sono contento che dica che con questa inchiesta dobbiamo fare chiarezza per una madre che soffre, ma questa madre adesso ne ha 93 di anni e in questi 40 anni non mi sembra che nessuno si sia stracciato le vesti per lei”.
“Quando sono usciti quei documenti tutti li hanno bollati come falsi, ridicoli, anche in Vaticano però non mi hanno mai risposto alla domanda come mai stavano in una cassaforte della Prefettura degli Affari economici. Non ho abbandonato quella pista, credo che Emanuela sia stata portata là e più che la Banda della Magliana c’entra Renatino De Pedis, Emanuela è stata presa per ricattare qualcuno, De Pedis è stato utilizzato come manovalanza”, ha proseguito, a proposito della pista di una Emanuela rapita e poi trasferita in un convento in Inghilterra.
“Io ci credo al passaggio raccontato dalla Minardi – continua sulle dichiarazioni di Sabina Minardi nella serie documentario di Netflix “Vatican girl” -, in quel momento era stata consegnata al Vaticano, poi se un abuso abbia avuto luogo potrebbe essere stato per creare l’oggetto di un ricatto”. Orlandi ha esordito nella trasmissione affermando che per lui Emanuela “è viva”, “la sento viva”.
“Il Vaticano – ha infine accusato – da 40 anni fa di tutto per evitare che la verità possa uscire, altrimenti non mi posso spiegare tutti i comportamenti di questi 40 anni”. L’inchiesta aperta dai pm d’Oltretevere, comunque, “io l’ho presa come cosa positiva – afferma -, da qualche parte dovrà portarci, questa inchiesta secondo me potrebbe durare pochissimo perchè io l’ho sempre detto, con un po’ di buona volontà potrebbero farla durare pochissimo”.