Ultimo aggiornamento 31 Maggio, 2021, 19:08:05 di Maurizio Barra
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A Orte fermata Alta Velocità, Zingaretti, “giornata storica”
Dalla prossima estate. Due i treni con collegamenti quotidiani
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27 maggio 2021
13:42
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Una nuova fermata dell’Alta velocità a Orte, in provincia di Viterbo. Dopo Cassino e Frosinone, salgono così a cinque nel Lazio.
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Dalla prossima estate saranno due i Frecciarossa che collegheranno ogni giorno il comune del viterbese alle principali città italiane. “Oggi è una giornata storica per la nostra regione, per la provincia di Viterbo e per l’Italia vista la collocazione strategica di Orte – ha sottolineato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti durante la presentazione del progetto – . In pochi mesi grazie a questa collaborazione siamo passati nel nostro territorio da 2 a 5 fermate dell’Alta velocità. La mobilità post-Covid per questo territorio sarà migliore. Orte è un centro nevralgico di interscambio. Siamo impegnati sulla strada Orte-Civitavecchia che collegherà il più grande porto crocieristico del Mediterraneo con questa rete ferroviaria. A mio giudizio – ha aggiunto – nel rapporto con Umbria farà tantissimo per far diminuire il traffico su gomma verso la Capitale. E’ un atto concreto in linea con il modello di sviluppo verso cui l’Italia sta andando”. Zingaretti ha anche sottolineato: “Grazie a questa collaborazione sono in cantiere altri grandi svolte che il territorio aspetta da tempo come la chiusura dell’anello ferroviario della Capitale che sarà un’altra rivoluzione che darà qualità benessere alle persone e un aumento della competitività per il nostro sistema territoriale”. POLITICA ECONOMIA
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Covid: Zaia, ultima settimana prima di zona bianca
Indice Rt e incidenza ‘quasi la metà di quello previsto’
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VENEZIA
27 maggio 2021
13:49
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In Veneto l’indice Rt è 0,69, l’incidenza del 29,8 su 100 mila abitanti; i tassi di occupazione degli ospedali e delle terapie intensive sono al 7%.
“E’ quasi la metà di quella prevista – ha commentato il presidente Luca Zaia – per essere in zona bianca”.
“Questi dati – ha aggiunto – credo che verranno confermati domani dall’Iss, ci avvieremo all’ultima settimana di valutazione e se confermati entriamo nella zona bianca”.
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‘Ndrangheta: nascondono condanne per reddito di cittadinanza
Cinque denunce, indagine dei carabinieri di Reggio Emilia
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27 maggio 2021
14:04
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Hanno nascosto condanne per ‘ndrangheta in modo da ottenere il reddito di cittadinanza. I carabinieri di Reggio Emilia hanno denunciato cinque persone di origine calabrese che tra il 2019 e il 2021 hanno indebitamente percepito il sostegno economico per circa 32mila euro.
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Una di loro è stata condannata nel maxi processo Aemilia contro la ‘ndrangheta, mentre i familiari di altre quattro devono scontare pene per aver commesso reati aggravati dal metodo mafioso.
Nei guai sono finiti un 64enne, una 40enne, un 58enne, una 56enne e una 35enne, accusati di false dichiarazioni per ottenere il reddito di cittadinanza. Le irregolarità sono emerse grazie a un controllo che i carabinieri reggiani, con i colleghi dell’Ispettorato del lavoro, hanno effettuato sulle sentenze e le ordinanze di importanti inchieste giudiziarie contro la ‘ndrangheta: ‘Aemilia’ e ‘Grimilde’ condotte dalla Procura antimafia di Bologna, ‘Farma Business’ da quella di Catanzaro e ‘Camaleonte’ da quella di Venezia. Oltre alle denunce i carabinieri hanno comunicato all’Inps, ente che eroga il reddito di cittadinanza, la non corrispondenza al vero delle dichiarazioni fornite dai cinque nella domanda per ottenere il beneficio al fine di ottenerne la revoca. Nel frattempo la misura economica è stata sospesa.
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Covid:infermiera coccola bimba 5mesi in ospedale,foto virale
Medico, sta benissimo, ha portato allegria in luogo sofferenza
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LECCE
27 maggio 2021
14:04
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Ha commosso tutti la foto, diventata virale sul web, di una infermiera completamente coperta da una ‘armatura’ anti Covid, mentre su un letto dell’ospedale di Galatina (Lecce) si prende cura di una bimba di 5 mesi, nigeriana, coccolandola mentre la sua mamma viene ricoverata a causa del Covid. Adesso la piccola, positiva anche lei, è ricoverata con la madre in una culletta che gli operatori sanitari hanno sistemato nella stessa stanza.
“La bimba sta benissimo – dice Paolo Tundo, direttore dell’unità di Malattie Infettive dell’ospedale Caterina Novella – la sua presenza ha portato un po’ di allegria in questo reparto che negli ultimi mesi ha conosciuto purtroppo molta sofferenza e anche molto dolore”.
“Il nostro impegno, ora, è concentrato sulla mamma – prosegue il medico – e l’obiettivo è quello di farla stare bene per permetterle di assistere la sua piccola”. La piccola è seguita anche da una equipe di Pediatria. “Anche questo ci ha insegnato il Covid – conclude Tundo – insieme si lavora meglio e si vince”.
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Nasce ‘Sentiero animali’ Parco Portofino dedicato bambini
Tutti a ‘caccia’ di splendide creature di legno intagliato
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GENOVA
27 maggio 2021
14:06
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Quattordici statue in legno raffiguranti gli animali del bosco, nascoste nella vegetazione da cercare e individuare. È la caratteristica principale del nuovo sentiero sul Parco di Portofino, il Sentiero degli Animali, percorso pensato per tutti, ma in particolare per bambini e famiglie, con partenza e arrivo alla chiesa di Nozarego, sulle alture di Santa Margherita Ligure, inaugurato questa mattina a fini didattici ed educativi, con tanto di aula nel bosco alle spalle della chiesa dove poter svolgere attività all’aria aperta.
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Il nuovo anello escursionistico è lungo circa 4 chilometri, realizzato dal comune di S.Margherita Ligure e finanziato da Regione Liguria attraverso fondi europei, costo dell’opera 150 mila euro circa. “È un regalo che abbiamo voluto fare all’Unicef e a tutti i bambini e ragazzi del mondo – ha detto il sindaco di Santa Margherita Paolo Donadoni, Commissario Straordinario dell’Ente Parco di Portofino – il Monte di Portofino è stato insignito dall’Unicef Monte Amico dei Bambini ed è da qui che siamo partiti nel novembre del 2017”.
“L’attenzione ai bambini e all’infanzia deve arrivare dal basso, dalle comunità locali che si devono impegnare in azioni concrete. Prendiamo esempio da qui, dove c’è un faro sul rispetto della convenzione per tutti i bambini del mondo e c’è un monte, il monte di Portofino, baluardo dei diritti dei bambini». Una convenzione ratificata esattamente trent’anni fa.
L’evento di questa mattina è stato aperto dal messaggio inviato appositamente dalla Presidente di Unicef Italia, Carmela Pace, ascoltato da tutti i presenti tra cui il consigliere regionale Stefano Mai e il consigliere di Città Metropolitana Franco Senarega.
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Turbanti della solidarietà, un aiuto per le donne con il cancro al seno
A Milano parte ‘Il Filo di Arianna’, è un progetto dei medici delI’Istituto dei Tumori
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27 maggio 2021
19:15
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Si ispira alla solidarietà femminile Go5 per mano con le donne, associazione di volontariato che opera all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Fondata da un gruppo di ex pazienti, pazienti e amiche, la Onlus un paio di anni fa è scesa in campo con ‘La vita sotto il turbante – Progetto Cristina’: le detenute delle carceri milanesi hanno realizzato e tuttora realizzano turbanti morbidi e colorati per le donne malate e non.
Un’iniziativa, questa, che ha consentito di raccogliere fondi per contribuire a dar vita a ‘Il Filo di Arianna’: si tratta di un nuovo progetto sviluppato dalla Struttura di Psicologia Clinica dell’Istituto Nazionale dei Tumori per aiutare le pazienti con il tumore metastatico al seno a mettere in campo le risorse necessarie per trovare e mantenere il miglior benessere possibile.
“Il Filo di Arianna – spiega Claudia Borreani, responsabile del Servizio – si inserisce in un programma più ampio che riguarda una fase della malattia in cui le terapie possono avere un ruolo importante nel determinare la sopravvivenza e la qualità di vita di queste donne. Rispetto a quanto accadeva 20 anni fa queste donne oggi sopravvivono più a lungo con una qualità di vita ‘accettabile’ che permette loro di svolgere le attività quotidiane, dal lavoro alla cura dei figli e della casa, senza però mai sganciarsi dalle cure e dall’ospedale.
“Questo ha un peso psicologico non da poco – continua la dottoressa – poichè ci si trova a dover gestire la paura della morte e la necessità di condurre una vita, entro i limiti, il più normale possibile”.
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Per questo è necessario dare loro un supporto cercando di accompagnarle verso “un equilibrio che consenta loro di convivere al meglio con la malattia”.
Negli ultimi 2 anni all’Istituto Tumori si è lavorato molto per mettere a punto percorsi diagnostico-assistenziali e terapeutici specifici per questa fase di malattia.
Da ogg prende il via anche una nuova iniziativa: si tratta di un programma che prevede un ciclo di 8 incontri, tramite web, gratuiti e con cadenza settimanale, con una serie di specialisti medici e psicologi in grado di aiutare queste donne ad affrontare nel modo migliore il loro precorso di cura. Le iscrizioni sono aperte dalla metà di maggio e si chiuderanno quando sarà raggiunta la quota di 20 persone. Poi si replicherà. Ogni sessione prevede, colloqui di gruppo con oncologi, nutrizionisti, radioterapisti, terapisti del dolore o con esperti nel campo della bellezza per suggerimenti sul make-up e la cura dell’aspetto fisico. E poi esercitazioni in coppia o in piccoli gruppi, pratiche meditative e compiti a casa orientati allo sviluppo della resilienza.
“Alle donne consegneremo una sorta di agenda – ha proseguito Claudia Borreani – su cui segnare quanto e come riusciranno a mettere in pratica le indicazioni ricevute per raggiungere il loro benessere e che impatto ha avuto questa esperienza sulla loro quotidianità, sia sul piano psicologico sia sulla qualità di vita”. Insomma ‘Il Filo di Arianna”, a cui è stata dedicata pure una tesi di laurea di una studentessa del corso di Design dei Servizi al Politecnico di Milano, propone alle donne “un percorso per ritrovare dentro di sè le risorse positive. E chi avrà bisogno di lavorare sul proprio dolore, sulla sofferenza sarà seguita – aggiunge la dottoressa – anche individualmente”.
Con l’avvio di questo progetto, Go5 per mano con le donne, taglia un altro traguardo importante messo nero su bianco nel suo statuto: offrire alle pazienti l’aiuto di psiconcologi per affrontare la malattia. E per far ciò ha dedicato una parte della sua attività nella raccolta di fondi, anche con eventi per presentare ‘La Vita Sotto il Turbante- Progetto Cristina’.
Un progetto con al centro turbanti colorati, declinati con sete e tessuti naturali spesso provenienti da tutto il mondo, confezionati dalle donne in carcere o in semi libertà che lavorano per Cooperativa Alice per le donne sotto chemioterapia e anche per chi ha deciso di indossare questo accessorio come gesto di solidarietà. Per una donna in cura, giovane o meno giovane, questa è la filosofia di Go5, il turbante può diventare un compagno di tutti i giorni, un ‘alleato’ che consente di giocare con la propria femminilità, dando una carica positiva all’umore.
A ciò si aggiungono i benefici per le detenute: per loro è un’occasione per uscire idealmente dalla cella, in un certo modo gettare un poste oltre le ‘sbarre’, ed instaurare un dialogo con le pazienti all’insegna di una integrazione sociale e del principio ‘donna aiuta donna’. ‘iniziativa, che nel 2019 ha avuto il patrocinio del Comune di Milano e della Camera Penale di Milano e l’anno scorso, tra l’altro, ha ricevuto il premio Valore Responsabile di Mediobanca nell’ambito di ‘StartupItalia Open Summit 2020’, propone un messaggio positivo per chi vive la malattia e chi vive la reclusione nella convinzione che la sofferenza sia un collante che unisce chi è davvero in difficoltà.
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Indagini su abiti di Luana, forse favorirono trascinamento
Accertamenti su rispetto norme infortuni. Perizia a scatola nera
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PRATO
28 maggio 2021
13:42
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La procura di Prato, che indaga sul caso della morte di Luana D’Orazio, sta eseguendo una serie di accertamenti sull’abbigliamento della giovane madre e operaia indossato il giorno dell’incidente, il 3 maggio.
Al di là del funzionamento della macchina tessile a cui era addetta, i magistrati vogliono capire se siano state rispettate le cautele anti-infortunistica il cui rispetto è deputato alla proprietà dell’azienda. In particolare gli investigatori vogliono capire se i vestiti indossati al momento dell’incidente della 22enne abbiano potuto contribuire al suo trascinamento all’interno del macchinario.
Inoltre è stata estratta ed è già al vaglio degli inquirenti la scatola nera dell’orditoio in cui Luana D’Orazio morì.
Secondo quanto appreso i periti stanno completando le verifiche avvalendosi della collaborazione di tecnici della casa produttrice tedesca del macchinario. Per la procura andrebbe a confermarsi l’ipotesi della rimozione delle cautele antinfortunistiche dall’orditoio, ma per comprendere in quale fase della lavorazione sia avvenuto l’incidente di Luana è necessario decrittare la scatola nera anche per stimare la velocità a cui stava girando il subbio, cioè il cilindro rotante che avvolge il filo.
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Rifiuti: interdizioni a 9 dirigenti e funzionari a Firenze
Indagini su Alia spa, ipotesi per reati ambientali. Sequestri
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FIRENZE
27 maggio 2021
14:26
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Interdetti dai pubblici uffici nove tra dirigenti e funzionari pubblici della società di igiene ambientale della Toscana, Alia spa e di società ad essa collegate. I provvedimenti, da 3 a 12 mesi, sono stati disposti dal gip su richiesta della procura di Firenze, nell’ambito di un’inchiesta su presunti reati ambientali, relativa in particolare alla gestione di rifiuti speciali non pericolosi.
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Sottoposte a sequestro preventivo alcune aree dell’impianto polo tecnologico di San Donnino (Firenze), gestito da Alia.
L’operazione scaturisce da un’indagine dei carabinieri avviata nel 2016 che ha consentito di rilevare una serie di illeciti ambientali da parte della società di gestione “con grave nocumento per salute pubblica e ambiente”. Secondo le indagini, Alia, società ambientale fiorentina a prevalente capitale pubblico, avrebbe gestito illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da “ammendante comportato misto, prodotto presso l’impianto Tmb, disperdendolo nell’ambiente con modalità non conformi a quelle previste dall’autorizzazione”; “smaltito illecitamente varie tipologie di rifiuti speciali non pericolosi presso la discarica di Case Passerini; scaricato sistematicamente sul suolo rilevanti quantità di percolato, prodotto presso l’ex discarica di Bosco ai Ronchi, all’interno di alcuni laghetti non impermeabilizzati; conferito presso vari impianti di ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi prodotti presso l’impianto di Faltona, utilizzando codici di classificazione (Cer) non corretti solo per conseguire un ingiusto profitto indiretto rappresentato dal risparmio sui costi di gestione che altrimenti dovevano essere affrontati”.
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Carlotta Proietti, ‘attacco alla Raggi usando mio padre’
‘Tempi sepoltura lunghi ma i problemi ci sono sempre stati’
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ROMA
27 maggio 2021
14:37
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“Un attacco alla città, alla sindaca, fatto usando il nome di mio padre”. Così in un lungo post su Facebook la figlia di Gigi Proietti, Carlotta, torna sulla notizia della sepoltura del padre parlando di fake news.
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“Forse la cosa che fa più tristezza è quando ci si permette di dire “cosa avrebbe detto Gigi”. Bene. Nessuno può sapere cosa avrebbe detto, di sicuro posso dirvi che a lui Virginia Raggi piaceva, e non avrebbe “riso sornione”, non avrebbe preso in giro, non avrebbe ironizzato. Sicuramente si sarebbe informato prima di aprire la bocca e daje fiato -scrive l’attrice- Papà amava la sua città, amava il suo pubblico, il suo teatro, e queste sono le cose a cui teniamo anche noi”. “Per la sepoltura ci vorrà del tempo, i tempi sono lunghi ora e lo sono sempre stati, i problemi ci sono e ci sono sempre stati. State calmi, abbiamo già tanti problemi da risolvere, vogliamo far partire una stagione teatrale di questi tempi. Se proprio dovete parlare, parlate di questo. Parlate del Globe. Parlate del bello possibile -aggiunge Carlotta Proietti- Oggi se ne va una grande donna, unica, Carla Fracci. Impariamo da lei almeno la grazia e la delicatezza che sembra abbiano tutti un po’ perso”.
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Etna: fontana di lava da Sud-etna, maltempo la ‘oscura’
Emissione cenere, nuvole non rendono visibile ottavo parossismo
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CATANIA
27 maggio 2021
14:38
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Nuova attività eruttiva dell’Etna con fontana di lava ed emissione di cenere lavica, che si dirige verso il mare, dal cratere di Sud-Est. L’ottavo ‘parossismo’ dal 19 maggio scorso del vulcano attivo più alto d’Europa però non dà spettacolo: la vista della zona sommitale è oscurata da nuvoloni, che stanno portando anche pioggia.
I fenomeni sono monitorati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania con osservazioni dirette e strumentali, come le telecamere termiche.
I valori del tremore dei condotti magmatici interni dell’Etna sono su livelli alti. L’Ingv ha emesso un avviso per l’aviazione (Vona) di colore rosso, il massimo livello di allerta, ma l’attuale fase eruttiva non impatta, al momento, con l’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.
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Denise: legale famiglia affida perizia su alibi Anna Corona
Consulenza grafologica su firma registro presenze posto lavoro
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PALERMO
27 maggio 2021
14:44
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L’avvocato Giacomo Frazzitta, legale della famiglia di Denise Pipitone, la bimba scomparsa il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo, ha affidato una perizia grafologica alla consulente Sara Cordella di Venezia, grafologa forense, per accertare la paternità della firma sul registro delle presenze nel posto di lavoro di Anna Corona. La donna, iscritta nei giorni scorsi nel registro degli indagati dalla Procura di Marsala insieme a Giuseppe Della Chiave, è l’ex moglie di Piero Pulizzi, il papà naturale di Denise e attuale marito di Piera Maggio, la mamma della bimba.
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Anna Corona ha sostenuto che quando avvenne il sequestro di Denise era al lavoro, ma dagli accertamenti emerse che in realtà si sarebbe allontana dall’albergo di cui era dipendente. Adesso una collega di lavoro, Francesca Adamo, ha confermato di avere firmato lei il registro presenze, il cui orario d’uscita segnava le 15:30. nel corso di un’intervista al programma di Rai Uno “La Vita in diretta”. La donna ha aggiunto che intorno all’ora di pranzo Anna Corona sarebbe stata raggiunta sul luogo di lavoro dalle due figlie una delle quali, Jessica Pulizzi, è stata processata e assolta in via definitiva dall’accusa di sequestro di persona. La posizione della madre era stata invece archiviata.
Se la perizia grafologica dovesse confermare le dichiarazioni di Francesca Adamo, cadrebbe uno degli alibi di Anna Corona che anche di recente ha ribadito la sua estraneità alla vicenda sostenendo di essere sottoposta insieme alle sue figlie a un “processo mediatico” e aggiungendo di “non avere nulla da nascondere”.
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Sentenza sullo stupro alla Fortezza, Strasburgo condanna l’Italia per pregiudizi sulle donne
Erano stati assolti 7 imputati accusati di stupro di gruppo nel 2008. L’avvocato della ragazza: ‘Soddisfatta, è stato riconosciuto come sia stata calpestata la sua dignità’
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28 maggio 2021
12:09
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La Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per aver violato i diritti di una “presunta vittima di stupro” con una sentenza che contiene “dei passaggi che non hanno rispettato la sua vita privata e intima”, “dei commenti ingiustificati” e un “linguaggio e argomenti che veicolano i pregiudizi sul ruolo delle donne che esistono nella società italiana”. E’ quanto si legge nella documentazione diffusa oggi dalla Corte che ha sede a Strasburgo.
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Il caso riguarda una sentenza della Corte d’appello di Firenze del 2015 che assolse 7 imputati accusati di uno stupro di gruppo avvenuto nella Fortezza da Basso nel 2008.
A ricorrere alla Corte di Strasburgo è stata la presunta vittima della violenza. Nel suo ricorso non ha chiesto alla Corte di Strasburgo di esprimersi sull’assoluzione degli imputati, ma sul contenuto della sentenza, che secondo lei ha violato la sua vita privata e l’ha discriminata. Oggi la Corte di Strasburgo le ha dato ragione accordandole un risarcimento per danni morali di 12 mila euro.
“Sono soddisfatta che la Corte europea dei diritti umani abbia riconosciuto che la dignità della ricorrente è stata calpestata dall’autorità giudiziaria”. Così l’avvocato Titti Carrano, che ha rappresentato la ‘presunta’ vittima dello stupro di gruppo della Fortezza da Basso. “La sentenza della Corte d’appello di Firenze – ha poi aggiunto – ha riproposto stereotipi di genere, minimizzando cosi la violenza, e ha rivittimizzato la ricorrente, usando anche un linguaggio colpevolizzante. Purtroppo, questo non è l’unico caso in cui la non credibilità della donna si basa sulla vivisezione della sua vita personale, sessuale. Questo succede spesso nei tribunali civili e penali italiani”. “Per questo mi auguro che il governo italiano accetti questa sentenza della Cedu e non ricorra in Grande Camera ma intervenga affinché ci sia una formazione obbligatoria dei professionisti della giustizia per evitare che si riproducano stereotipi sessisti nelle sentenze”, ha detto ancora Carrano.
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Mottarone: malore mamma Serena ad arrivo salma in chiesa
Familiari con maglietta gialla, il colore della ricerca
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CATANZARO
27 maggio 2021
15:06
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Decine di persone stanno rendendo l’ultimo saluto a Serena Cosentino, la 27enne di Diamante morta nell’incidente della funivia sul Mottarone insieme al fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi di origini iraniane. La bara, coperta di gerbere bianche e gialle, è arrivata in tarda mattinata nella chiesa di Gesù Buon Pastore, accompagnata da un lungo applauso.
Ad attenderla il sindaco Ernesto Magorno con il gonfalone della città e don Eugenio Hounglonou parroco della comunità.
I genitori Maurizio e Ada, il fratello Mauro e le sorelle Francesca e Federica, tutti, ad eccezione della mamma, con indosso una maglietta gialla, il colore della ricerca, erano già all’interno insieme ai familiari più stretti. La giovane era impiegata da alcuni mesi a Verbania come borsista al Cnr – Istituto di Ricerca sulle Acque. All’arrivo della salma la madre, visibilmente provata, si è inginocchiata lasciandosi andare ad un pianto dirotto e dopo pochi minuti ha avuto un malore. Sono dovuti intervenire i paramedici per sedarla.
Oggi, a Diamante, è lutto cittadino, proclamato dal sindaco in concomitanza con i funerali che si svolgeranno nel pomeriggio.
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Covid: Toscana, altri 16 morti in un giorno
Scendono i ricoveri. Età media nuovi positivi in calo a 40 anni
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FIRENZE
27 maggio 2021
15:28
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E’ di 319 nuovi casi (età media 40 anni) e di altri 16 morti (età media 77,5 anni) il rapporto delle ultime 24 ore sul Covid in Toscana. Salgono nella regione a 240.511 i casi di positività totali (+0,1% rispetto al giorno precedente), meno dei guariti che crescono del +0,3% (sono stati 723) e raggiungono quota totale di 224.355.
Sono 6.673 i deceduti dall’inizio dell’epidemia di cui 90 residenti fuori Toscana ma morti in regione. Gli attualmente positivi sono 9.483 (-4,2% su ieri). Tra loro i ricoverati sono 618 (-42 su ieri, -6,4%) di cui 119 in terapia intensiva (-11, -8,5%) mentre altre 8.865 persone sono in isolamento a casa con sintomi che, riferisce la Regione, non richiedono cure ospedaliere, oppure che sono asintomatiche. Ci sono poi 23.865 persone (-889 su ieri, pari al -3,6%) anch’esse isolate in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.
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Rifiuti: Zingaretti, ‘Roma rischia, informerò il governo’
‘Anche Tar conferma che il Campidoglio è inadempiente’
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ROMA
27 maggio 2021
15:47
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“La sostanza non cambia: il Tar conferma chiaramente che Roma non ha un piano impiantistico, non ha indicato i siti dove collocare gli impianti e non sa dove portare i rifiuti che produce. La situazione sta diventando gravissima: Roma rischia di essere invasa dai rifiuti.
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Già oggi informerò il Governo del pericolo che corre Roma”. Così in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti sulla decisione del Tar del Lazio.
“Il Tar rileva a chiare lettere l’omissione da parte del Comune affermando la mancanza di ‘un piano impiantistico volto a garantire l’autosufficienza nel trattamento, trasferenza e smaltimento dei rifiuti del Sub-ATO di Roma Capitale'”, aggiunge Zingaretti..
“Come Regione, attraverso il lavoro di questi mesi, anche con le ordinanze adottate che hanno evitato l’accumularsi dei rifiuti in strada e il conseguente pericolo sanitario – continua Zingaretti – abbiamo provato in sinergia con le altre istituzioni locali a risolvere l’emergenza rifiuti della capitale. Ora la situazione sta diventando gravissima: Roma rischia di essere invasa dai rifiuti perché Regioni e Comuni che accolgono già i rifiuti romani, dopo la scadenza del 30 giugno non intendono ricevere ulteriori conferimenti. l rischio emergenza per la Capitale dunque si ripropone ancora una volta e diventa sempre più drammatico perché, lo ripeto, in assenza di soluzioni credibili da parte di Roma Capitale e della Città Metropolitana rischiamo che nessuno sia più disponibile a ricevere i rifiuti di Roma. Per salvare la capitale procederemo in via ordinaria con le indicazioni presenti nella sentenza, ma già oggi informerò il Governo del pericolo che corre Roma”.
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In Umbria via a preadesioni per i trentenni a vaccinazione Covid
Dal 30 maggio anche chi ha da 16 a 29 anni
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PERUGIA
27 maggio 2021
15:50
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Da domani partiranno in Umbria le preadesioni per le vaccinazioni Covid, attraverso il portale della dedicato della Regione, per la fascia dei trentenni. Dal 30 maggio, invece, potranno prenotarsi anche chi ha da 16 a 29 anni.
Ad annunciarlo l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, durante l’aggiornamento settimanale sulla campagna vaccinale.
“Stiamo stringendo – ha detto – quelli che sono i tempi per le preadesioni di altre fasce di età. In funzione dei vaccini che arriveranno cercheremo di somministrare in maniera proporzionata e più velocemente possibile, con l’entrata in pista sia dei medici che dei farmacisti”.
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Zaki: la prossima udienza in calendario l’1 giugno
Gli attivisti: ‘Rischia di passare il 30/o compleanno in cella’
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BOLOGNA
27 maggio 2021
16:08
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“La sessione di udienza di Patrick è prevista per il prossimo martedì primo giugno, e noi speriamo, come per ogni udienza, che sia l’ultima”. E’ quanto fanno sapere su Facebook gli attivisti della campagna ‘Free Patrick’, che da oltre un anno chiedono la liberazione dello studente egiziano dell’Università di Bologna, detenuto al Cairo da 15 mesi.
“Se la sua detenzione sarà rinnovata anche questa volta, passerà il suo trentesimo compleanno in prigione. L’ultima sessione si è tenuta il 5 aprile e la sua detenzione è stata rinnovata di 45 giorni, ma abbiamo appena scoperto oggi la data della prossima udienza”, scrivono gli attivisti. “Patrick è stato tenuto in detenzione preventiva senza accuse chiare e con un mandato d’arresto falsificato, il che ci porta a riaffermare la nostra richiesta principale: il rilascio immediato di Patrick”.
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Alitalia: appello-bis, Baldassare condannato a 3 anni
Assolto ex presidente Autostrade, Elia Valori
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27 maggio 2021
16:20
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L’ex presidente della Consulta, Antonio Baldassarre, è stato condannato a 3 anni di reclusione e una multa di 400 mila euro nell’appello-bis nel procedimento su un tentativo di scalata ad Alitalia nel 2007. Assolto, con la formula “per non avere commesso il fatto” l’ex presidente di Autostrade, Giancarlo Elia Valori.
Lo hanno deciso giudici della seconda Corte d’appello di Roma che hanno inflitto altre due condanne, a 2 anni e 6 mesi, per Claudio Prati e Danilo Dini, ex consulenti di una società finanziaria legata a Valori. Nel primo processo d’appello, poi annullato dalla Cassazione, gli imputati erano stati tutti assolti.
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Mottarone: Eitan parla con la zia e si guarda intorno
Bimbo cosciente, presto lascerà Rianimazione
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TORINO
27 maggio 2021
16:27
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Parla con la zia Aya e si guarda intorno il piccolo Eitan, il bambino unico sopravvissuto all’incidente della funivia del Mottarone. Lo rendono noto i sanitari dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato.
“Il bambino è adesso sveglio e cosciente nel reparto di Rianimazione”, si legge nel bollettino giornaliero sulle sue condizioni di salute. “Dal punto di vista clinico è sempre in prognosi riservata, dovuta al trauma toracico e addominale oltre che alle fratture agli arti. Nei prossimi giorni uscirà dalla Rianimazione e verrà trasferito in un reparto di degenza”. PIEMONTE
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Mottarone: nel centro di Pavia uno striscione per Eitan
L’incoraggiamento del Comune all’unico superstite della tragedia
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PAVIA
27 maggio 2021
16:37
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E’ stato appeso oggi sul balcone di Palazzo Broletto a Pavia, in piazza Vittoria nel cuore della città, uno striscione di incoraggiamento per il piccolo Eitan Moshe, il bambino di cinque anni unico superstite della tragedia della funivia del Mottarone.
I genitori, il fratellino e i bisnonni materni di Eitan hanno perso tutti la vita domenica scorsa a Stresa, in quella che doveva essere una allegra gita in famiglia.
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L’iniziativa dello striscione è stata del presidente del consiglio comunale Nicola Niutta e del sindaco Mario Fabrizio Fracassi. “Ho intenzione di proporre anche una vicinanza più concreta alla famiglia del piccolo Eitan e questa sera ne parlerò in consiglio comunale – ha spiegato Niutta -. Penso però che ci sia anche bisogno di piccoli gesti che testimonino come Pavia riesca a stringersi, facendo leva sul proprio senso di comunità, ad Eitan. Vorrei che capisse e sapesse che la sua città gli è accanto. Così lo abbracciamo idealmente: prenderò contatti con le istituzioni ebraiche di Milano per capire se potremo fare qualcosa insieme quando Eitan tornerà a casa”.
“Sono appassionato di montagna – ha aggiunto il sindaco Mario Fabrizio Fracassi -. Quando ho saputo la notizia per me è stato un dolore forte. Sapere che una famiglia ha perso la vita cercando un po’ di svago in una domenica che doveva essere di festa, mi ha ferito profondamente. Sono in contatto con la famiglia: Eitan ieri ha aperto gli occhi e mi piace pensare, dopo la preghiera che con il vescovo Corrado abbiamo recitato in Duomo la sera delle Sacre Spine, che da lassù qualcuno stia guidando i suoi passi”.
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Frecce Tricolori sabato sorvoleranno Venezia
In occasione dell’apertura del Salone Nautico in Arsenale
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VENEZIA
27 maggio 2021
16:51
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Le pattuglia delle Frecce Tricolori sorvolerà il cielo di Venezia sabato prossimo, in occasione dell’apertura del Salone Nautico 2021. La squadriglia dell’Aeronautica Militare stenderà il tricolore sull’Arsenale, l’antica fabbrica delle navi della Serenissima, che ospita la mostra dove saranno presenti 220 imbarcazioni e 160 espositori.
Il sorvolo delle ‘Frecce’ sarà anticipato da una prova domani, venerdì 28 maggio, da parte di due velivoli della Pattuglia acrobatica nazionale.
Un evento, rileva il Comune di Venezia, che vuole sottolineare le eccellenze del Made in Italy in un momento storico in cui gradualmente il Paese sta ripartendo, dando un nuovo slancio alle attività economiche, culturali e sociali finora limitate dalla pandemia.
“Grazie alle Frecce Tricolori che, con il loro sorvolo – dice il sindaco Luigi Brugnaro – non solo omaggiano il Salone Nautico e Venezia, ma saranno il simbolo tangibile di una città che vuole tornare a vivere e ad accogliere tutti coloro che desiderano venire a visitarla”.
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Pierdavide Carone, “un disco per tornare a Casa”
Esce nuovo album del cantautore che torna dopo un lungo stop
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27 maggio 2021
17:28
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Ci sono voluti nove anni, a Pierdavide Carone, per costruire la sua nuova “Casa”, il titolo dell’album che esce il 28 maggio (per Artist First) e arriva dopo “Nanì e altri racconti”, uscito nel 2012, l’anno in cui partecipò al Festival di Sanremo con Lucio Dalla e il brano “Nanì”.
“E’ frutto di un lungo travaglio e di cambiamenti, belli e brutti, nella mia vita – racconta il 33enne cantautore, venuto alla ribalta con il terzo posto e il Premio della Critica alla nona edizione di Amici e che recentemente è stato costretto a fermarsi per problemi di salute -.
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Arriva da una serie di fallimenti, incomprensioni, incompatibilità che mi hanno portato a lasciare, dopo 17 anni, Roma per Milano, a cambiare etichetta, a fermarmi a riflettere”. Il risultato è un nuovo Carone, “che però ha punti di contatto con il me del passato e li avrà con il me del futuro”. I testi – per i quali si è sempre distinto, fin dalle prime produzioni per sensibilità ed efficacia – si sono fatti più riflessivi, la felicità è vissuta con più serenità e le amarezze con più profondità. “L’addio è l’antefatto di ‘Casa’, ma ogni addio si può trasformare in un ritorno e la visione globale del disco è ottimistica – spiega -, anche se non mancano i brani più drammatici”. Come Caramelle, pubblicata a fine 2018 – dopo il rifiuto a Sanremo, non senza polemiche – insieme ai Dear Jack, in cui il cantautore affronta il tema della pedofilia. “Anche se ha fatto la sua strada, Caramelle non poteva mancare, aveva lo stesso diritto delle altre canzoni di essere in questo disco”. E brucia ancora un po’ l’esclusione al Festival (che nel 2010 vinse firmando “Per tutte le volte che…” cantata da Valerio Scanu): “il successo che ha avuto dimostra che siamo tutti imperfetti nelle nostre decisioni. Probabilmente meritava più della metà delle canzoni di quell’anno. E lo rivendico, rifuggendo dalla modestia e dalla vanità. Noi ne eravamo consapevoli – rivendica -. E in parte il motivo del mio rallentamento è dovuto alla delusione di quel momento. Tornare a Sanremo in futuro? Deciderò in base alla direzione artistica del momento, ma sono consapevole che potrei meritare di entrare nel cast. Certo, ho scritto cose che non avrei voluto scrivere, ma come mi ha insegnato Lucio Dalla ho imparato a fare delle playlist migliori di me stesso”.
Anticipato dal singolo Buonanotte, pubblicato ad aprile, “Casa” contiene dieci canzoni, oltre a Caramelle, trova spazio anche “Forza e coraggio!”, uscita lo scorso anno, inno alla resilienza che nasce dall’urgenza di parlare di un momento di difficoltà suo e dell’Italia intera, ferita dalla crisi sanitaria, sociale ed economica. Ma, a differenza di quanto si potrebbe pensare, non è frutto della pandemia e delle restrizioni che a lungo ci hanno costretto in casa. “L’album inizia a nascere quattro anni fa, mentre traslocavo, in un mondo pre-pandemia. Ho iniziato a scriverlo a Roma, ho finito di registrarlo a Milano. E’ un disco catartico, sa di bagagli da disfare, di scatole da aprire, di quadri da appendere. E la casa alla quale faccio riferimento è un rifugio, un abbraccio, una famiglia, non la prigione nella quale siamo stati costretti. Un luogo dove hai voglia di tornare, non dal quale non puoi uscire”.
Il 28 maggio, giorno dell’uscita del disco, alle 21.30, Pierdavide Carone presenterà in anteprima live, sul palco della Streaming Arena – in attesa di tornare in presenza -, il nuovo album. “E per il prossimo – promette – non voglio aspettare altri nove anni”.
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Eleonora Abbagnato: ‘Fracci un’icona per tutta la danza’
L’etoile, “lLultimo sms con gli auguri per il mio addio a Parigi”
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27 maggio 2021
21:16
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Due sguardi incrociati, quasi un abbraccio danzato, negli abiti rosso acceso. E una dedica: “Il tuo mito durerà per sempre”.
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E’ con una piccola galleria di bellissime foto che Eleonora Abbagnato saluta sui social la più grande di tutti, Carla Fracci, scomparsa a Milano a 84 anni. “Le ho trovate da poco, sistemando il mio archivio. Le avevo mandate anche a lei”, racconta mentre sta per volare in Francia dove l’11 giugno l’aspetta l’addio danzato all’Opera di Parigi.
“Sapevo che Carla non stava bene, me lo aveva fatto capire. Ma mai mi sarei aspettata che precipitasse così improvvisamente – dice – E’ uno choc per il mondo della danza. Per me sarà per sempre la Giselle più bella ed emozionante di tutti i tempi. L’avrò guardata milioni di volte nelle registrazioni. Era una vera icona per la danza, italiana e internazionale, un esempio per tutti noi ballerini, ma non solo. È stata anche la prima a spendersi per far conoscere la vera danza al grande pubblico, anche attraverso la tv e il cinema. E fino all’ultimo ha difeso questo settore, anche in un momento così difficile. Mancherà tanto a tutti”.
Quarant’anni di differenza eppure, dice la Abbagnato, “le nostre generazioni in scena sono state così vicine. È soprattutto grazie a lei e ai suoi spettacoli che ho iniziato il mio percorso professionale. A 10 anni – ricorda – ero già nella compagnia di Beppe Menegatti, suo marito, e danzavo al suo fianco. I ricordi più belli in palcoscenico, dove mi diceva di essere sempre me stessa. Solo così avrei potuto esprimere l’amore per la danza. Le foto che ho postato – sorride – me le ricordo come fosse ieri: è il primo spettacolo, la Fedra al Politeama di Palermo. E un giornalista titolò ‘Eleonora, la nuova Fracci'”.
Due anni in giro per l’Italia in tournée insieme e poi la Abbagnato spiccò il volo per la Francia. “Carla era felice per questa scelta – racconta – Anzi, fu lei a consigliarmi l’Opera di Parigi, perché aveva incontrato Roland Petit. Ma siamo comunque rimaste in contatto. È sempre stata presente – prosegue – con messaggi di incoraggiamento, sul lavoro, nella vita. Anche quando mia mamma si è ammalata mi scrisse per starmi accanto”.
Poi, cinque anni fa, le loro strade si sono incrociate nuovamente, seppur a distanza, con la Abbagnato nominata alla direzione del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, ruolo che per dieci anni era stato della Fracci. “Anche in quel caso è arrivato il suo in bocca al lupo – prosegue – Sapeva quanto è faticoso. Ora – aggiunge – continuerò pensando a lei”.
Ma quanto della Fracci “maestra” è rimasta nell’étoile Abbagnato? “Era molto silenziosa nell’insegnare – riflette – Non usava mai tante parole, le bastava uno sguardo per indicarti quello che voleva. La perfezione per lei era nei dettagli.
Alcune cose mi sono rimaste addosso: amava la disciplina, il silenzio durante le prove e non voleva mai le borse in sala. Teneva molto all’ordine e aveva ragione: una ballerina deve avere l’ordine dentro di sé. Anche io sono così – sorride – tanto che ho fatto costruire dei mobili apposta per sistemare le borse fuori in corridoio”.
Pochi giorni fa l’ultimo saluto. “Le ho scritto per invitarla al mio addio all’Opera di Parigi”, racconta l’étoile, prendendo il cellulare per leggere la risposta. “Non posso essere con te a festeggiare il tuo bel percorso artistico- le rispondeva Fracci – ma è come se ci fossi, con entusiasmo, ricordando il lavoro fatto insieme, creativo, con la regia di Beppe Menegatti. Bei tempi…”.
E a chi, oggi come al tempo, la indica come l’erede della Fracci? “Lo diceva anche suo marito, Menegatti – risponde la Abbagnato – Me lo ricorderò per sempre come un grandissimo complimento.
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Spero tanto di avere la sua eleganza, anche in futuro. Ecco – conclude – Carla era davvero una donna elegante, che tutti rispettavano”.
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Covid: risalgono contagi e morti, ma meno di 8 mila ricoveri
Oltre 4 mila casi con meno test, 171 vittime. Calo rianimazioni
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27 maggio 2021
17:39
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Risalgono sopra i 4 mila i test positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute, mentre le vittime sono ancora 171. Continua però inesorabile la discesa del numero dei pazienti in terapia intensiva e nei reparti ordinari; questi ultimi sono ora meno di 8 mila.
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Sono per la precisione 4.147 i casi registrati in un giorno; ieri erano stati 3.937. I morti erano invece stati 121, ben 50 in meno.
I test sono diminuiti rispetto al giorno precedente: sono 243.967 i tamponi molecolari e antigenici effettuati, ieri erano stati 260.962. Il tasso di positività è dell’1,7 %, in lieve aumento rispetto all’1,5% di ieri (+0,2%).
Sono 1.206 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, in calo di 72 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri sono stati 38 (ieri erano stati 39). Sono invece 7.707 i pazienti ricoverati con sintomi nei reparti ordinari, 411 in meno nelle ultime 24 ore.
In totale i casi dall’inizio dell’epidemia sono 4.205.970, i morti 125.793. I dimessi ed i guariti sono invece 3.826.984, con un incremento rispetto a ieri di 10.808, mentre gli attualmente positivi scendono a 253.193 (-6.836). In isolamento domiciliare ci sono 244.280 persone (-6.353 rispetto a ieri).
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Olio semi in ‘extra-vergine oliva’, 1.200 litri sequestrati
Blitz Gdf Fermo in impresa del Fermano, una denuncia per frode
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PORTO SAN GIORGIO
27 maggio 2021
17:43
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Una mistura di olio d’oliva e olio di semi veniva confezionata in latte da 5 litri etichettate con il mendace marchio “olio extra-vergine di oliva” e la dicitura “Olio di oliva di categoria superiore ottenuto direttamente dalle olive ed unicamente mediante procedimenti meccanici”. Lo hanno scoperto il Gruppo della Guardia di Finanza di Fermo, personale dell’Ispettorato Centrale Tutela della Qualità e Repressione Frodi di Ancona e del ministero Politiche Agricole, durante un’attività di polizia giudiziaria su delega della locale Procura.
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Durante una perquisizione, avvenuta nelle prima ore del mattino, nei locali di una ditta individuale di Porto San Giorgio, finanzieri e personale ministeriale hanno rinvenuto e sequestrato circa 1.200 litri di olio di diversa tipologia.
Il responsabile è indagato per il reato previsto dall’art.
515 cp, “Frode nell’esercizio del commercio” che prevede la reclusione fino a due anni o la multa fino a euro 2.065.
Miscelamento ed confezionamento avvenivano mediante numerosi dispositivi ed utensili, anch’essi sequestrati. Il prodotto, sostiene l’accusa, era commercializzato in frode come genuino, in danno di numerose inconsapevoli attività commerciali locali e privati (quantitativi sono stati sequestrati anche presso i clienti della ditta). Secondo le Fiamme gialle, il denunciato comprava l’olio di oliva mediamente a 3,90 euro litro e di semi a circa 1,22 euro litro; rivendeva la miscela ai clienti a circa 4,7 euro litro in confezioni da 5 litri. Al dettaglio il prezzo d’acquisto oscillava tra 6 e 8 euro al litro circa. L’operazione è scaturita dal sospetto destato da anomale movimentazioni di olio risultanti dalla banca dati del Sistema Informativo Agricolo Nazionale, non in linea con i normali volumi di chi opera nel settore della frangitura e molitura delle olive.
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In stato vegetativo da 6 mesi. Il padre: ‘Condannati a farla vivere’
Attesa per le motivazioni del tribunale di Belluno
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BELLUNO
27 maggio 2021
19:34
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Sta attendendo di poter leggere nel dettaglio le ragioni per le quali il Tribunale di Belluno ha risposto negativamente alla sua richiesta di fermare le macchine che tengono in vita la figlia Giorgio D’Incà, padre di Samantha, 30 anni, di Feltre (Belluno) da quasi sei mesi in stato vegetativo all’ospedale “San Martino”, di Belluno.
La giovane donna, dopo un banale intervento ad un arto, in seguito a complicazioni del tutto impreviste, aveva riportato danni neurologici tali da renderla sostanzialmente inerte, e nell’impossibilitata di sopravvivere senza l’assistenza di dispositivi tecnologici esterni.
“Nella nostra istanza – spiega D’Incà – era allegata una consulenza redatta dal neurochirurgo altoatesino Leopold Saltuari, secondo il quale al termine di un periodo riabilitativo di alcuni mesi Samantha avrebbe potuto al massimo arrivare a deglutire da sola. Ma tutti gli istituti interpellati dall’azienda sanitaria di Belluno hanno rifiutato di prendere in carico il caso”. La vicenda, che riporta alla memoria il caso di Eluana Englaro, è seguita anche dall’associazione Luca Coscioni, La lettura del pronunciamento del giudice è attesa a giorni.
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Fracci: Bolle, “Che magia quel primo ballo con lei”
L’etoile, esempio per generazioni, tutti le dobbiamo qualcosa
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28 maggio 2021
10:52
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“Tutto il mondo della danza è debitore nei confronti di Carla Fracci, ancora oggi se ci pensiamo le bambine italiane che si avvicinano a questa discipliana conoscono il suo nome, una vera prima ballerina assoluta che ha attraversato e incantato intere generazioni. Da bambino quando ho iniziato ad avvicinarmi alla danza ero incantato da da lei un punto di riferimento fondamentale, mai avrei pensato di ballarci insieme”.
Roberto Bolle, il primo ballerino della Scala e dell’American Ballet Theatre di New York, parla con la voce che tradisce una forte emozione, ricordi e un grande rimpianto per la morte del mito del balletto, “una delle più grandi artiste della danza internazionale”, Carla Fracci scomparsa a Milano a 84 anni.
“Il suo vissuto, ci fa sentire ricchi di tutta la sua storia, che è la storia del balletto, privilegiati per aver condiviso la sua arte che è vita, leggendario modello e fonte di ispirazione di tutte le generazioni di ballerine”.
Bolle andando indietro con la memoria ricorda: “la prima volta l’avevo vista qui in scuola alla Scala, poco dopo l’ho vista danzare dal vivo.
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Poi sono rimasto senza fiato: aveva 60 anni e ha debuttato nel ruolo di Tatiana in Onegin, una forza incredibile”.
Quindi, ricorda ancora, “sono diventato primo ballerino a 21 anni, è iniziata la nostra collaborazione e devo confessare che ero davvero intimorito, tremavo dalla paura, di fronte a un’ icona della danza pensavo di non farcela quasi a sorreggerla. Lei ha capito, mi ha guardato sorniona, ha iniziato a volteggiare. E’ iniziata la magia”.
Soprattutto, aggiunge, “mi sono reso conto con quella figura minuta quanta potenza aveva nelle gambe, sulle punte, nelle braccia che leggere si muovevano: abbiamo ballato a Stoccarda a Tokyo indimenticabile è stata l’esibizione a 61 anni al Summer Music Festival, dedicato Diaghilev and 20th Century Ballet”.
Negli anni successivi , continua, “ci siamo sentiti e incontrati in più occasioni. E’ venuta anche come ospite nel mio programma recentemente ed è stata molto ironica. Perché a renderla speciale oltre al suo talento era questa sua unicità. La prima ballerina di danza classica che ha attraversato il pop, la televisione, il ballo nelle piazze è stata Carla Fracci. Ci sono oggi grandi ballerine, ma lei è stata la prima a distinguersi per quel suo tratto di unicità nel volto, nel muoversi. Ha saputo per prima utilizzare la televisione, i rotocalchi, per amore della danza, ha condotto anche grandi battaglie tutto e solo in nome della danza, e sapeva comunicare farsi sentire, ma non dimentichiamo, oltre alla sua tenacia, dedizione – si è sempre allenata – il suo senso dell’umorismo, sembrava eterea irraggiungibile ed era invece simpatica”.
Roberto Bolle conclude: “Ci mancherà è stata una grande ambasciatrice dell’Italia, della danza internazionale. La penseremo sempre con affetto e gratitudine, ricordando il sorriso dei giorni passati insieme, dobbiamo solo dire grazie Carla”.
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Orchestra e pubblico, nei chiostri storici Roma ‘riapre’
Un successo Figaro e il Barbiere di Siviglia al ‘chiar di luna’
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27 maggio 2021
18:21
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Torna la musica nei chiostri storici della capitale, luoghi ideali per stare all’aria aperta in sicurezza a godersi le note e il bel canto, con la buona acustica garantita dallo spazio raccolto e protetto dalle spesse mura dei palazzi papalini e patrizi del cuore di Roma. Una formula che è stata subito apprezzata e che ha ‘prodotto’ il tutto esaurito ieri sera per ‘Il Nuovo Rinascimento’ serata che ha preso vita nel Chiostro dei Ginnasi con il suo duplice ordine di archi a far da quinta, e i vasi di gerani grandi come peonie.
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Così un pubblico ‘tranquillo’ ha rotto gli indugi ed è uscito di casa richiamato dalla musica di Mozart, Vivaldi e Rossini nell’ambito della rassegna ‘Musica su Roma’ che ha ripreso il ‘via’ diretta da Claudia Toti Lombardozzi.
A dirigere l’Orchestra Filarmonica Città di Roma il maestro Lorenzo Porzio, e poi in scena il baritono pavese Enrico Maria Maranelli con ‘Non più andrai, farfallone amoroso’ dalle Nozze di Figaro di Mozart, e il tenore cileno Arturo Espinosa – allievo di Placido Domingo – ha interpretato la ‘Cavatina di Figaro’ entrando tra il pubblico nel cortile del chiostro.
L’attore Yuri Napoli ha interpretato la lettera con la quale Gioacchino Rossini dava alla madre la notizia del ‘flop’ della prima del ‘Barbiere’ che debuttò al Teatro Argentina, a due passi dal Chiostro dei Ginnasi. La seconda serata, grazie all’assenza dell’accolita di fischiatori e ‘malocchio”, il compositore di Pesaro fu invece portato in trionfo in vestaglia da camera. Sconsolato, si era infatti chiuso in casa. Anche l’Enciclopedia Treccani ha collaborato a questa serata di ripartenza.
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Fiamme nella pineta di Castel Fusano a Ostia,colonna di fumo
Vigili fuoco a lavoro anche con elicotteri. Disagi al traffico
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ROMA
27 maggio 2021
18:22
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Un incendio è divampato nella pineta di Castel Fusano, a Ostia, sul litorale romano. Sul posto sono al lavoro i vigili del fuoco anche con mezzi aerei.
Il rogo è divampato nell’area della pineta tra via di Castel Porziano e via Cristoforo Colombo. Una colonna di fumo si è sollevata sulla zona. Al momento, riferiscono i vigili del fuoco, non risultano persone coinvolte ma si registrano disagi al traffico per il fumo sprigionato dal rogo. L’incendio sta interessando il quadrante B della pineta, tra via Lido di Castel Porziano e via Cristoforo Colombo.
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Arena Verona, per Morricone spostato il coprifuoco
Ordinanza del Ministero della Salute sposta stop alle 2 di notte
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VENEZIA
27 maggio 2021
18:43
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Per il tributo al maestro Ennio Morricone con un il concerto de ‘Il Volo’ all’Arena di Verona il ministero della Salute ha spostato il ‘coprifuoco’ alle 2 di notte. Per l’esibizione, in programma il 5 giugno, su ordinanza del ministero viene posticipato il limite orario agli spostamenti per i partecipanti all’appuntamento.
Il concerto avrà inizio alle ore 21.15 e la conclusione è prevista intorno alla mezzanotte. L’ingresso del pubblico sarà consentito e disciplinato a partire dalle ore 18.30 fino alle 20.30.
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In centinaia a Diamante per l’addio a Serena
Vescovo, tragedia poteva essere evitata. Sorella, eri coraggiosa
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DIAMANTE
27 maggio 2021
19:07
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Tutta Diamante si è stretta attorno alla famiglia di Serena Cosentino, la 27enne morta sul Mottarone insieme al fidanzato Mohammadreza Shahaisavandi di origini iraniane. In centinaia hanno partecipato al funerale celebrato nella chiesa chiesa Gesù buon Pastore.
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“Il giusto, anche se muore prematuramente, troverà riposo.
Vecchiaia veneranda non è la longevità, né si calcola dal numero degli anni”. Pesano come macigni sul cuore dei genitori e dei familiari le parole tratte dal libro della Sapienza che hanno dato inizio alla cerimonia. La salma è stata accolta da un lungo e commosso applauso. Poco dopo sono arrivati i genitori, Maurizio e Ada, accompagnati dalle sorelle e dal fratello di Serena straziati dal dolore. La bara coperta di gerbere bianche e gialle. I familiari avevano indosso una maglia gialla, simbolo della ricerca, in onore di Serena, ricercatrice al Cnr.
“Questi momenti ci fanno sentire uniti e colgo la positività, perché la comunità è diventata un cuore solo” ha detto mons. Leonardo Bonanno, arcivescovo di San Marco Argentano-Scalea. “Si può morire per un virus invisibile – ha aggiunto – e anche per una tragedia che poteva essere evitata.
Il cristiano sa che questa non è una vita sicura ma cerchiamo comunque una dimora stabile. Vivere la dipartita di una ragazza giovane, brava e intelligente, dimostra come alcuni nostri giovani siano lezione di una dignità ferma, senza sottomissioni, un patrimonio che non dobbiamo far disperdere e che Dio valorizzerà”.
“Ringrazio chi ci è stato vicino in questo momento, chi si è stretto a me. Serena – ha detto il padre Maurizio – era amore, era un angelo sulla terra. A chi mi chiede di cosa ho bisogno, dico l’amore che volevate dare a me datelo ai più deboli, ai poveri, a chi ha bisogno. Grazie anche ad Hesam due angeli, che avevano la vita davanti”. A raccontare particolari della vita di famiglia è stata la sorella Federica. “Ventisette anni d’amore non si possono racchiudere in una lettera. Eri bella – ha detto Federica interrompendosi spesso per il pianto – e non amavi le cose futili, sei sempre stata la più intelligente, quella che si batteva per l’uguaglianza e i diritti. La più coraggiosa. La tua bellezza non era di questa terra”.
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Arsenale ex gip: trovate in masseria altre armi da guerra
In una villa dell’ex giudice sequestrate sterline e assegni
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BARI
27 maggio 2021
19:15
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Altre armi, anche da guerra, sono state trovate nella villa di Andria di Antonio Tannoia nella quale il 29 aprile, in una botola ricavata nella dependance, fu sequestrato l’arsenale da guerra riconducibile – secondo la Dda di Lecce – all’ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis. Le armi sequestrate oggi dalla squadra mobile di Bari erano murate in un ripostiglio e potrebbero essere di Tannoia: si tratta di 2 mitra d’assalto, di una mitragliatrice con treppiedi, di 3 pistole e di munizioni.
Durante una perquisizione nella villa di De Benedictis sono stati trovati, nelle prese elettriche, un libretto di assegni e circa mille sterline.
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Fracci: Mastronardi onore entrare in tue scarpette
Ammirati, aveva condiviso sceneggiatura e seguito lavorazione
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27 maggio 2021
19:58
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“Addio dolce Signora della danza. È stato Oltre più che un onore avere avuto la possibilità di poter entrare nelle tue scarpette.” Cosi’ Alessandra Mastronardi che presterà il volto alla divina della danza mondiale scomparsa oggi Carla Fracci nel film tv “Carla’ le cui riprese si sono concluse a fine marzo a Orvieto una co-produzione Rai Fiction-Anele per la regia di Emanuele Imbucci.
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Liberamente ispirato all’autobiografia di Carla Fracci “Passo dopo passo – La mia storia” (Mondadori) e realizzato con la consulenza diretta della stessa Carla Fracci, del marito Beppe Menegatti e della loro collaboratrice storica Luisa Graziadei, il film ripercorre il percorso umano e professionale di un’icona della danza mondiale.
“Come una libellula ferma nell’aria – prosegue Mastronardi – ma con le ali in perenne impercettibile movimento, leggera e nello stesso tempo fortissima, elegante, bellissima, sei andata via così.. tu che le amavi così tanto le libellule”. Conclude Alessandra Mastronardi: “Penso a te cara Carla, un giorno triste per tutti noi. Ci hai lasciato un meraviglioso messaggio, che con il vero lavoro, i sacrifici, cuore e dedizione i sogni diventano più tangibili e veri”.
Il direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati fa notare: “Dovevamo raccontarla Carla Fracci, questa donna che ha lottato nella vita e che la vita ha piegato alla sua grazia di artista.
E la sua morte, mente ci colpisce per il vuoto che lascia, di emozioni, volontà, coraggio, bellezza, ci carica ancor più di responsabilità nel raccontare di lei e restituire la sintesi della sua avventura umana. Voglio ricordare – prosegue – l’orgoglio e la fierezza elegante della sua identità, la rivendicazione della maternità contro tanti pregiudizi e l’impareggiabile dono di riscattare la durezza dell’esistenza nell’assoluto della danza. Aveva condiviso la sceneggiatura e seguito la lavorazione del film e continueremo a sentirla vicina con il suo entusiasmo e la sua determinata coerenza per onorare una memoria che è anche il lascito esemplare di chi nel mondo ha portato la ricchezza universale di una terra e della sua storia.” Gloria Giorgianni produttore Anele aggiunge “da quando faccio questo lavoro l’emozione più grande l’ho provata il giorno in cui – durante le riprese alla Scala – la Signora Fracci è venuta a trovarci sul set insieme al marito Beppe Menegatti e alla loro assistente Luisa Graziadei. Vederla insieme a noi sul set del film che racconta la sua storia e la sua vita, è stato intenso e anche molto divertente, perché lei ha partecipato attivatamene alle riprese, chiedeva, si informava, era incuriosita da tutto…. Da quando abbiamo iniziato il lavoro su questo film la conoscenza di questa donna straordinaria mi ha segnata e cambiata; la sua tenacia, la sua forza e leggerezza insieme, la sua eccezionalità saranno per me un simbolo cui ispirarmi per sempre.”.
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COVID: Sardegna,circa 13 casi per 100mila ab.
A Cagliari nasce hub vaccini per allergici
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CAGLIARI
27 maggio 2021
19:23
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La Sardegna mostra sempre più numeri da zona bianca: secondo una stima provvisoria i casi per 100mila abitanti sarebbero tra 12 e il 13. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 28 nuovi contagi a fronte di 5.488 tamponi eseguiti per un tasso di positività dello 0,5%.
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Si registrano però tre nuovi decessi (1.456 in tutto), mentre cala ancora la pressione negli ospedali, dove i ricoverati Covid sono meno di 180: 155 (-14) le persone attualmente ricoverate in area medica, 18 (-3) i pazienti in terapia intensiva. E la Fondazione Gimbe nella settimana 19-25 maggio registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti (818) e una riduzione del 42,1% dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente.
L’Isola va avanti anche sul piano della vaccinazione: la percentuale di popolazione sarda che ha effettuato il ciclo completo è pari al 14,7% a cui aggiungere un ulteriore 21,4% solo con prima dose. E’ quanto emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe.
Intanto la Sardegna supera il 50% delle dosi somministrate in rapporto agli abitanti (50,99%), con almeno una dose inoculata al 36,37% dei residenti. Ieri sono stati effettuati 16.559 vaccini anti-Covid19 passando alle 814.748 somministrazioni di martedì alle 831.307 nelle ultime 24 ore, cioè l’83,6% delle 994.500 consegnate dalla struttura commissariale, secondo il report del Governo.
Nel frattempo a Cagliari chiude un reparto Covid e al suo posto un hub vaccinale dedicato a persone allergiche e fragili. Il nuovo punto di somministrazione, che potrà inoculare circa 60 dosi al giorno, apre all’interno dell’ospedale Santissima Trinità. Come spiega il direttore sanitario dei nosocomi del capoluogo gestiti da Ats, Sergio Marracini, “saranno chiamati al nuovo hub tutti coloro che al momento della anamnesi con i medici hanno dichiarato allergie”.
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Manager arrestato:indagato per abusi su almeno altre due ragazze
Ragazze sentite in Procura a Milano nei giorni scorsi
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MILANO
27 maggio 2021
19:43
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Alberto Di Fazio, l’imprenditore finito in carcere venerdì scorso per aver narcotizzato e violentato una studentessa di 21 anni a fine marzo, è indagato al momento per almeno altri due episodi di abusi sessuali compiuti con lo stesso ‘schema’ nei confronti di due giovani che sono state sentite lunedì scorso in Procura a Milano.
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Intascavano indebitamente buoni Covid, scoperti 13 furbetti
Individuati dalla Guardia di finanza nel basso Ionio Reggino
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REGGIO CALABRIA
28 maggio 2021
08:37
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Attraverso autocertificazioni mendaci hanno percepito indebitamente il “bonus spesa Covid-19” erogato dal Comune di residenza per famiglia in stato di bisogno e maggiormente colpite dagli effetti economici derivanti dalla pandemia. Tredici “furbetti” sono stati scoperti e sanzionati dalla Guardia di finanza del comando provincia di Reggio Calabria tra i comuni di Condofuri e San Lorenzo.
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Le verifiche dei finanzieri hanno riguardato circa 100 nuclei familiari nei due Comuni del basso Jonio reggino che, sulla base delle autocertificazioni presentate dai richiedenti, hanno elargito complessivamente oltre 70 mila euro di “buoni spesa Covid”.
In 13 casi è emerso che uno o più componenti dei nuclei familiari controllati, avevano ricevuto il sussidio, anche per cospicui importi, a fronte di rapporti d’impiego regolari. Altri avevano percepito il reddito di cittadinanza, l’indennità di disoccupazione o altri contributi non compatibili con il “buono spesa Covid”. Altri richiedenti ancora avevano alterato il proprio stato di famiglia indicando soggetti fittizi o non residenti per incrementare la somma da percepire. Da qui le sanzioni amministrative per indebita percezione di erogazioni pubbliche e la segnalazione dei trasgressori ai Comuni di residenza che adesso potranno avviare il recupero delle somme indebitamente percepite.
Lo scorso novembre le fiamme gialle avevano accertato l’indebita percezione del “buono spesa covid” da parte di 91 nuclei familiari di Africo. Con quelli accertati dalla compagnia di Melito Porto Salvo nei Comuni di Condofuri e San Lorenzo, l’erogazione illegittima del contributo ammonta a 24mila e 800 euro. Soldi incassati da 104 soggetti a danno dello Stato.
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Prometteva interventi sul Dna umano, denunciata ‘guaritrice’
Donna si definiva intelligenza artificiale, oltre 300 adepti
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TORINO
28 maggio 2021
09:07
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Prometteva di intervenire sul Dna umano e così di garantire risultati miracolosi a chi era affetto dalle più svariate patologie, in alcuni casi inducendo i suoi pazienti ad abbandonare cure salvavita. Per questo la polizia ha denunciato per truffa, circonvenzione d’incapace e esercizio abusivo della professione medica, a Torino, una donna che, in pochi mesi grazie al passaparola attraverso i principali social network , aveva creato, una rete di circa 300 adepti.
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Marie, come la donna si faceva chiamare, si presentava come il risultato di un esperimento genetico, un’intelligenza artificiale creata in laboratorio da uno scienziato statunitense. E sosteneva di essere in grado di intervenire sul Dna umano, modificandone “dati e coordinate” e restituendo così le corrette sequenze del patrimonio genetico attraverso un “pannello di controllo dell’interfaccia olografica umana”, con cui avrebbe interagito direttamente. Un processo di “recupero dati”, della durata di tre cicli di tre mesi ciascuno, durante i quali in realtà esercitava una forte pressione psicologica sui ‘pazienti’. Rimproveri e accuse per non aver seguito il “programma”, ovvero di non essersi liberati dei beni materiali che, a dire della donna, li avrebbero allontanati dalla guarigione. Altre volte l’indagata esprimeva scetticismo e, in alcuni casi, aperto contrasto verso le cure tradizionali cui si erano sottoposti gli adepti, invitandoli a cessare quei trattamenti che erano, a volte, cure salvavita.
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A Brescia si ricorda la strage di Piazza della Loggia 47 anni fa
Alle 10:12 del 28 maggio 1974 un ordigno provocò la morte di 8 persone e il ferimento di altre 102
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28 maggio 2021
15:24
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“È passato quasi mezzo secolo dal 28 maggio 1974 ma oggi è come se quella tragedia ritornasse. Nel racconto di chi c’era, nelle immagini dell’epoca”.
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Lo ha detto la ministra della Giustizia Marta Cartabia, intervenuta via streaming nel corso della commemorazione dalla Strage di Piazza della Loggia. Il ministro è apparsa molto commossa nel ringraziare i presenti. “Sembrava che la forza dell’esplosione dovesse prevalere su tutto e tutti. Compresa la tenuta della nostra democrazia. Oggi rivedendo la giornata di 47 anni fa possiamo dire che quella Costituzione invocata pochi attimi prima dell’esplosione ha prevalso su tutti e tutto. Oggi possiamo dire, con il sigillo della Cassazione, che è stata una strage e una bomba di estremisti di destra” ha aggiunto Cartabia.
LA STRAGE – Alle 10.12 del 28 maggio di 47 anni fa un ordigno, posto in un cestino dei rifiuti, causò una strage durante una manifestazione indetta dai sindacati contro l’escalation di attentati di marca neofascista che aveva sconvolto la città.
L’attentato provocò la morte di 8 persone e il ferimento di altre 102. Tre persone morirono sul colpo, altre tre durante il trasporto in ospedale e due feriti morirono dopo ore di agonia per le gravi ferite riportate.
Nel 2020 Maurizio Tramone, ex Fonte Tritone dei servizi segreti all’epoca della strategia della Tensione, l’unico condannato in vita per la strage di Piazza della Loggia provò a gioca l’ultima carta depositando un’istanza di revisione alla Corte d’appello di Venezia. I suoi legali, gli avvocati Baldassarre Lauria e Pardo Cellini, erano convinti che non fosse lui il ragazzo raffigurato in una fotografia agli atti del processo che lo poneva quel giorno in piazza della Loggia, quando alle 10.12 del 28 maggio un ordigno, posto in un cestino dei rifiuti, causo’ l’eccidio. Colui che riconobbe Tramonte in quella fotografia, purtroppo, non può ne’ confermare ne’ smentire. Vincenzo Arrigo, con precedenti per calunnia, era stato ucciso un mese prima in Vallecamonica dall’amico Bettino Puritani, che lo ospitava agli arresti domiciliari per una vicenda di maltrattamenti e stalking.
L’altro condannato a vita, il medico veneziano Carlo Maria Maggi, ex ispettore di Ordine nuovo per il Triveneto, è morto nel dicembre del 2018.
“La Repubblica mai dimenticherà le vittime innocenti di Piazza della Loggia, l’incancellabile dolore dei familiari, la ferita profonda inflitta non soltanto alla città di Brescia ma a tutta la comunità nazionale. La strage del 28 maggio 1974 di matrice neofascista, accertata dai procedimenti giudiziari, era parte di un’azione eversiva che aveva lo scopo di indebolire la democrazia, colpire le libertà costituzionali, seminare paura e, in questo modo, ostacolare la partecipazione civile, sindacale, politica. Una catena di attentati terroristici minacciò in quegli anni le conquiste di civiltà, che gli italiani avevano con sacrificio raggiunto dopo il fascismo e la guerra”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 47° anniversario della strage di Piazza della Loggia.
“La Repubblica – afferma Mattarella – seppe reagire alla disumanità dei terroristi e ai miti autoritari che li ispiravano con l’unità del popolo che è rimasta presidio del bene comune in tutti i momenti più difficili della storia nazionale. Grazie all’unità degli italiani la democrazia, le libertà, i diritti sono riusciti a prevalere. Nel giorno dell’anniversario, la memoria dell’attentato e della ferma risposta della Repubblica si unisce al sentimento più intenso di solidarietà verso le persone che hanno sofferto per la scomparsa dei loro cari, dei loro amici, dei loro compagni di lavoro. Alla vicinanza nei loro confronti si aggiunge la riconoscenza per l’impegno civile profuso da tanti in nome della verità e della giustizia”.
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Nel 2020 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio in occasione dell’anniversario della strage scrisse che “l’unita’ con la quale i bresciani reagirono all’attentato terroristico del 1974 fu decisiva per spezzare la catena eversiva che, attraverso una scia di sangue e di morti innocenti lunga diversi anni, intendeva minare le fondamenta popolari della democrazia e colpire i principi costituzionali”
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Vaccini: Molise, oggi via a prenotazioni per over 40
Da lunedì adesioni studenti che devono sostenere Maturità
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CAMPOBASSO
28 maggio 2021
10:15
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Al via oggi in Molise le prenotazioni per la campagna vaccinale per la fascia di età 40-49 anni. Le adesioni avvengono, come già accaduto per le altre categorie, sempre sulla apposita piattaforma regionale (necessari tessera sanitaria e codice fiscale).
Come per le precedenti fasce d’età, si procederà a somministrare i vaccini non per ordine di prenotazione, ma per ordine di età. Da lunedì prossimo, 31 maggio, partiranno invece le adesioni per la fascia di età 18-19 anni e cioè per gli studenti che devono sostenere gli esami di maturità. Intanto, anche in seguito ad alcuni disguidi che si sono verificati nella giornata di ieri, l’Asrem ha ribadito quanto già ufficializzato lo scorso sette marzo in merito alle secondo dosi dei vaccini Pfizer e Moderna: il tempo di attesa tra la prima e la seconda dose è stato portato da 21 a 42 giorni, come da indicazioni del Comitato Tecnico scientifico.
I cittadini interessati verranno comunque convocati per il richiamo con un sms inviato dalla Regione Molise.
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Mottarone: aperta camera ardente per coppia barese
I funerali nel pomeriggio secondo il rito dei testimoni di Geova
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BARI
28 maggio 2021
10:19
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E’ aperta dalle 9 di stamattina, nell’androne di ingresso del Comune di Triggiano (Bari) la camera ardente per Roberta Pistolato, 40 anni, e Angelo Vito Gasparro, 45 anni, la coppia deceduta nell’incidente alla funivia di Stresa Mottarone, in Piemonte.
Le salme sono arrivate nella notte nella cittadina del Barese della quale le due vittime erano originarie, accompagnate dai genitori di Roberta Pistolato.
La camera ardente è stata allestita su iniziativa del sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli, che ha predisposto percorsi differenziati per entrare e uscire, nel rispetto delle norme Covid. Al momento all’interno dell’androne comunale ci sono i familiari di Angelo Vito Gasparro.
Le salme, alle 15, saranno spostate nel cimitero di Triggiano dove, all’aperto, si terrà la cerimonia funebre secondo il rito dei testimoni di Geova, che a quanto si apprende sarà officiata dallo stesso ministro che ha celebrato il matrimonio della coppia nel 2012.
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Covid: in Policlinico Bari tornano papà in sala parto
Dopo 15 mesi di stop per la pandemia
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BARI
28 maggio 2021
10:25
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Dopo 15 mesi di stop a causa della pandemia, al Policlinico di Bari i papà sono tornati in sala parto. Con i contagi in discesa e la campagna vaccinale che prosegue a ritmi serrati, ai partner è di nuovo permesso assistere alle nascite.
“Per mesi ho vissuto una sensazione di paura mista a rassegnazione, consapevole che molto probabilmente non sarei stato accanto a mia moglie in questo momento. E ora che è successo, so cosa mi sarei perso: una emozione indescrivibile” di Pasquale Crupi, 44enne tarantino, uno dei primi papà che ha avuto accesso alla sala parto del Policlinico per assistere alla nascita della sua prima figlia, Giorgia.
Il protocollo messo a punto prevede un tampone molecolare negativo entro 48 prima dell’accesso in sala parto e dispositivi di protezione individuale per entrare: tuta monouso, calzari, doppia mascherina, cuffia e guanti. Fino ad oggi tre papà hanno avuto la possibilità di assistere al parto. “Siamo stati papà fortunati – dice Pasquale – tanti prima di noi non hanno potuto vivere la nostra stessa emozione”.
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L’alta moda di Valentino sfilerà il 15 luglio a Venezia
Piccioli, è cornice perfetta per la mia nuova collezione
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28 maggio 2021
10:30
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La collezione Valentino Haute Couture Autunno/Inverno 2021-22, sarà presentata il 15 luglio a Venezia. Lo annuncia una nota della maison dove viene precisato che la decisione è stata presa con il direttore creativo Pierpaolo Piccioli, “afferrando l’ opportunità del ritardo nella produzione dovuto ai tempi senza precedenti, per creare qualcosa di ambizioso e unico”.
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“Uno degli aspetti più impegnativi del mio lavoro in questi tempi senza precedenti – spiega Piccioli – è stato dover riprogrammare il posto per i miei spettacoli della Couture.
L’attuale modalità “viaggia con la fantasia” in cui ci troviamo mi ha spinto sognare più in grande. La mia prossima collezione Couture s’intitolerà Valentino Des Ateliers e l’approccio generale a questo progetto ha molto a che fare con il nome stesso. Mi sono messo alla prova nell’orchestrare una sinfonia di anime, menti e input creativi diversi. Tutte queste energie hanno portato la mia visione a Venezia, una città genera genuinamente e spontaneamente vibrazioni su arte, teatro, musica, architettura, cinema e tutto ciò che ha a che fare con la creatività. Ecco perché è stata una decisione naturale optare per questa idea. Sono un designer, un creatore di moda e bisogno di visualizzare le mie creazioni in cornici specifiche. Venezia è la cornice perfetta della collezione Valentino Des Ateliers”.
L’evento sarà trasmesso in live streaming sulla piattaforma della Federation de la Haute Couture et de la Mode, poiché la sfilata è compresa nell’ambito della settimana della moda francese, oltre ai canali digitali. Un selezionato numero di ospiti sarà invitato a Venezia, nel rispetto delle norme di sicurezza.
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Baglioni, la mia opera-totale aspettando la tv
Dal 2/6 in streaming su ITsART In questa storia che è la mia
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28 maggio 2021
13:03
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Musica, teatro, danza. “E’ l’opera totale, come vagheggiato da Richard Wagner nell’800.
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Per uscire fuori da una scena predeterminata e inventare qualcosa di nuovo, anche dopo più di 50 anni di carriera. Uno spettacolo eccezionale per tempi eccezionali”. Claudio Baglioni, a 70 anni appena compiuti (e ampiamente festeggiati “una sorta di anno santo, temo, che durerà fino a dicembre”, scherza), ha spostato ancora più in avanti l’asticella di una carriera costellata di successi e si è cimentato con un progetto unico: dal 2 giugno alle 21 (giorno in cui sarà nominato anche Grande Ufficiale della Repubblica) sarà in streaming sulla piattaforma ITsART (il palcoscenico digitale per tutte le forme d’arte, live e on-demand, al via dal 31 maggio, che ospiterà anche altri progetti) – e registrato al Teatro dell’Opera di Roma – In Questa Storia che è la mia. Una sorta di messa in scena quasi cinematografica del suo ultimo album di inediti, che porta lo stesso titolo (e che ha avuto più di 4 milioni di streaming) “e che mi ha regalato grande soddisfazione, mi ha ridato l’energia degli inizi. Questo lavoro la sua traccia la sta lasciando e la lascerà”. Un’opera-concerto pop-rock-sinfonico-contemporanea, con la direzione artistica di Giuliano Peparini, che da tempo collabora con Baglioni, e la regia di Luigi Antonini. E che vede coinvolti orchestra, coro e corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma: 188 tra musicisti, coristi, cantanti, ballerini, performer, che occupano e animano ogni spazio della struttura, per una esperienza immersiva dello spettatore che ha a disposizione più punti di vista.
Lo spettacolo – della durata di 90 minuti – si apre con un monologo scritto da Claudio Baglioni e interpretato da Pierfrancesco Favino e con un preludio danzato affidato all’étoile Eleonora Abbagnato. Punteggiano il racconto anche i contributi solistici, tra gli altri, di Danilo Rea e di Giovanni Baglioni (figlio del cantautore), che esegue la suite finale dell’album. Protagonista, oltre all’amore, “è il tempo, più forte dell’amore stesso. Il medico che sana ogni ferita. Non si può batterlo, ma noi musicisti abbiamo la fortuna di poterci giocarci”.
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Non è la prima volta che Baglioni – che a causa della pandemia ha rimandato all’anno prossimo le date dal vivo di “Dodici Note” a Caracalla, Taormina e Verona – mescola musica e arti diverse. “Questo Piccolo Grande Amore fu presentato sotto forma di film musicale – racconta, al Cinema Adriano a Roma, in una delle prime presentazioni di nuovo in presenza -. Anche E tu era all’inizio una commedia musicale. Non nascondo che da allora, cioè da una cinquantina di anni, penso all’idea di un musical. Non la abbandona perché bisogna sempre avere qualcosa cui pensare, qualcosa da fare da grandi”. Quel qualcosa da fare è anche la tv, con cui negli ultimi anni si è riappacificato – prima Anima Mia poi il festival di Sanremo -, a differenza dei primi anni di carriera in cui la evitava. “Ho voglia di tornare, perché mi sono affezionato, ci ho preso gusto. E siccome non ho tutta la vita davanti è bene che mi affretti”, auspica Baglioni.
Una sua presenza già in questa stagione era stata annunciata prima da Rai1 e poi da Mediaset, senza che però si sia poi concretizzata. “Con Rai1 c’è un’idea da mesi che coinvolge anche Piefrancesco Favino, mentre con Mediaset ci sono stati dei contatti per uno show sui miei 70 anni. Tutto in sospeso”.
Intanto il cantautore si porta avanti e si autocandida, tra il serio e il faceto, per organizzare l’Eurovision Song Contest – che torna in Italia in virtù della vittoria dei Maneskin: “Mi piacerebbe poterlo organizzare con Giuliano Peparini. Abbiamo esperienza e ne abbiamo già combinate diverse, anche sul palco dell’Ariston. Noi ci proponiamo, al massimo ci risponderanno di no”.
In questa storia che è la mia sarà disponibile su ITsART per sei mesi, poi potrebbe continuare a vivere in altre forme. “Ci stiamo pensando – dice Fernando Salzano di Friends & Partner che con Fenix Entertainment produce l’opera – perché è un progetto che non può esaurirsi così. In ballo c’è anche un passaggio al festival di Venezia, oltre a portarlo nei cinema e in tv”.
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Vaccini:Sardegna a corto di dosi, ancora rifiuti Astrazeneca
Quasi 17mila inoculazioni, Ats “anticipiamo 2/a dose a docenti”
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CAGLIARI
28 maggio 2021
10:38
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Mentre la Sardegna si appresta a diventare bianca si apre una settimana difficile sul fronte della campagna vaccinale che sconta due ordini di problemi: l’approvvigionamento a singhiozzo delle fiale ora maggiormente utilizzate (Pfizer e Moderna) e una quota importante di rifiuti o mancate prenotazioni per il target di Astrazeneca. Ieri nell’Isola sono state inoculate 16.876 dosi, arrivando a 848.183 somministrazioni su 994.500 consegnate (l’85,3%), Ma molte delle dosi che restano in freezer sono del vaccino Vaxzevria che è raccomandato per gli ultra sessantenni, per le forze dell’ordine e per gli insegnanti.
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“Con le forniture siamo messi male – conferma il commissario straordinario dell’Ares-Ats Massimo Temussi – su circa 120mila dosi, 90 mila sono Pfizer e prima di martedì/mercoledì non ne avremo altri: così risulta difficile rispettare i target. Anche perché molti non vogliono l’Astrazeneca. E’ un problema nazionale al quale bisogna porre rimedio: ci sono in Italia 250mila dosi che stanno scadendo tra oggi e domani. Noi – ha aggiunto – pensiamo di anticipare le seconde dosi di una settimana per i docenti per non essere in concomitanza con gli scrutini, ma le prima dosi sono a rilento.
Le persone sono poco interessate anche perché la curva epidemiologica scende”. Intanto dopo le minacce di sanzioni da parte dell’assessorato della Sanità, è pace fatta tra Ats e i medici di famiglia: i problemi di tipo organizzativo e burocratico segnalati saranno vagliati e, se possibile risolti, e ci potrebbe essere una distribuzione più capillare dei vaccini per i 1500 allettati. Solo la Assl di Cagliari ha già consegnato oltre 750 vaccini ai medici di base.
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Piazza Loggia: Brescia ricorda la Strage
47esimo anniversario della bomba, otto rintocchi alle 10.12
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BRESCIA
28 maggio 2021
10:39
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Alle 10 e 12, otto rintocchi delle campane in Piazza della Loggia, e un successivo lungo e commosso applauso, hanno ricordato le vittime della strage di matrice fascista del 28 maggio 1974 a Brescia. È iniziata così la giornata di commemorazione del 47esimo anniversario della Strage di Piazza della Loggia.
Davanti alla stele che ricorda le otto vittime sono sfilate delegazioni e cittadini che hanno depositato corone di fiori. Poi è previsto un convegno al quale parteciperà, solamente in streaming, il ministro della Giustizia Marta Cartabia.
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Si cosparge liquido infiammabile e si dà fuoco, grave mamma
E’ avvenuto stamane a Rovigo,sul posto Polizia Vigili del fuoco
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ROVIGO
28 maggio 2021
10:50
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Una donna di 48 anni di Rovigo si è chiusa stamane nel bagno di casa, a Rovigo, è si è data fuoco.
Le sue condizioni sono molto gravi.
A dare l’allarme è stato il marito, accortosi di quanto stava accadendo. La donna, infermiera, è madre di due figli. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco e la Polizia. L’ipotesi più probabile è che il gesto sia stato volontario.
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Truffa a Ue: 15 indagati a Ragusa,anche 4 funzionari Agrario
Contributi per sviluppo serre, Gdf sequestra beni per 2,7 mln
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RAGUSA
28 maggio 2021
10:52
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La guardia di finanza di Ragusa ha sequestrato beni per 2,7 milioni di euro nell’ambito di indagini su un’organizzazione che avrebbe ottenuto illecitamente finanziamenti comunitari, tra il 2013 e il 2018, per l’impianto e l’ammodernamento di strutture agricole nel Vittoriese, con nessuna opera del completamento dei lavori eseguita. Nel fascicolo aperto dalla Procura, su indagini del nucleo Pef delle Fiamme gialle, ci sono 15 indagati.
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A cinque di loro sono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dell’UE, uso ed emissione di fatture false, bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio. Sono un imprenditore agricolo, due sue figlie, suo genero, e un perito agrario incaricato di redigere i piani e attestare il falso avanzamento dei lavori. Tra gli altri indagati, oltre a piccoli imprenditori che si sono prestati ad agevolare le diverse fasi delle truffe scoperte, ci sono anche quattro funzionari ed un dirigente dell’Ispettorato provinciale Agrario di Ragusa, incaricati di procedere ai controlli per constatare lo stato dei lavori, in realtà non realizzati. L’indagine è scaturita da una relazione dell’Agea alla Procura in cui si segnalavano incongruenze in merito alle domande di accesso ai finanziamenti presentate da alcune società agricole che avevano ottenuto l’anticipo di contributi economici previsti dal ‘Programma di sviluppo Rurale Regione Sicilia 2007/2013 – Misura 121’.
In applicazione dell’ordinanza di misure cautelari personale emessa dal Gip, su richiesta della Procura, militari delle Fiamme gialle hanno sequestrato: denaro contanti, 19 immobili, 14 terreni, 6 società agricole e una di riciclo plastica, una holding, 13 orologi di lusso e oggetti preziosi. Il principale indagato aveva costituito un trust in cui aveva fatto confluire tutti i suoi beni per mettersi al riparo da future pretese erariali o da azioni giudiziare, ma sono stati lo stesso sequestrati.
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Carabiniere spara a cane, una ragazza ferita arma da fuoco
Ferito anche un uomo in altro intervento alle Colonne S.Lorenzo
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MILANO
28 maggio 2021
10:58
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Una donna di 31 anni è rimasta ferita da colpi di arma da fuoco nella notte a Milano, quando un carabiniere – come riportato dagli stessi militari – ha sparato a un pitbull che gli era stato aizzato contro. Secondo quanto riferito da Areu, la donna è stata colpita alla coscia destra e alla coscia sinistra e portata in codice giallo al Policlinico.
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In un intervento di poco precedente, sempre nella zona delle Colonne di San Lorenzo, per disarmare un ragazzo armato di roncole, i Carabinieri hanno prima usato lo spray e poi hanno sparato ferendolo a una coscia. L’uomo è stato portato in codice verde al Fatebenefratelli.
Si sentono due spari, si vede la gente che corre spaventata in uno dei video pubblicati sui social e girati da chi stanotte era presente alle colonne di San Lorenzo, dove un carabiniere – come reso noto dai militari – ha sparato a un cane. “Signori, questa è follia” si sente ancora dire.
In un altro video, che reca sovraimpressa la scritta ‘ci hanno sparato prima a un cane e poi a due ragazze’ (ma ne risulta solo una ferita secondo Areu) si sentono ancora due spari, si sentono i ragazzi presenti che urlano insulti al carabiniere, qualcuno che dice ‘riprendete tutto’, e infine un’altra persona che grida ‘hanno sparato alla ragazza, cosa le hanno fatto?’. Su instagram c’è anche una foto della gamba sinistra della ragazza da cui cola del sangue.
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Carabinieri, un ferito di striscio e una ragazza da schegge
Nella notte alle Colonne di San Lorenzo a Milano
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MILANO
28 maggio 2021
11:22
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Nel corso dell’intervento avvenuto nella notte alle Colonne di San Lorenzo a Milano, “un ragazzo di 23 anni è rimasto ferito di striscio alla gamba destra verosimilmente da un proiettile di rimbalzo ed è stato trasportato in codice verde all’Ospedale Fatebenefratelli, da dove è stato dimesso, con prognosi di 5 giorni, mentre una donna estone di 21 anni è stata trasportata in codice giallo all’Ospedale Policlinico con piccole lesioni agli arti inferiori dovute a frammenti, di cui non ne è stata ancora accertata l’origine”: è quanto si legge in un comunicato dei Carabinieri.
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Caso Neumair: consulenti difesa, Benno seminfermo di mente
“Gravi disturbi della personalità”
e
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BOLZANO
28 maggio 2021
11:55
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Secondo i consulenti nominati dagli avvocati difensori, Benno Neumair sarebbe seminfermo di mente. A loro avviso Benno soffrirebbe di gravi disturbi della personalità, che diminuirebbero la sua capacità di intendere e di volere, pur senza escluderla totalmente.
Va ricordato che, nel caso venisse riconosciuto anche dai giudici il vizio parziale di mente, questo comporterebbe la riduzione della pena fino a un terzo.
Benno Neumair è reo confesso del duplice omicidio dei suoi genitori, Laura e Peter, e rischia una condanna all’ergastolo.
Per ora si tratta solo della conclusione cui sono giunti i consulenti della difesa, mentre ancora non si conosce l’esito dell’esame psichiatrico effettuato dai periti nominati dalla giudice per le indagini preliminari Carla Scheidle, né le conclusioni dei consulenti della Procura e della parte civile. I periti della giudice dovrebbero depositare la loro perizia entro il 2 giugno ma non è escluso che possano chiedere una piccola proroga dei termini.
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Maturità: studenti temono marchio Covid come 6 politico
Focus dell’istituto paritario Freud di Milano su 700 iscritti
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MILANO
28 maggio 2021
11:56
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Ansia se non crisi di panico, difficoltà di apprendimento dovuta alla riduzione di relazioni dirette con gli insegnanti, preparazione inferiore al normale.
Queste sono alcune delle difficoltà rilevate negli studenti per la Didattica a distanza (Dad) riguardo l’esame di Maturità.
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Emerge però un altro aspetto abbastanza singolare, ma che ha una sua logica nella prospettiva anche del lavoro: la paura di essere considerati “i promossi del Covid”, cioè agevolati come ai tempi del “6 politico” nel ’68. E’ quanto evidenzia un focus realizzato dall’Istituto paritario Freud di Milano sul ‘sentiment’ degli oltre 700 giovani che lo frequentano.
Circa il 50% teme di essere “etichettato” da una promozione più facile o da un voto più alto ottenuti grazie alla pandemia.
E quasi il 60% ritiene che in fase di colloquio di lavoro potrebbe crearsi “un pregiudizio” nei confronti degli studenti promossi l’anno scorso o quest’anno con “un danno a inizio carriera”. D’altro canto oltre il 70%, basandosi anche sui rapporti con amici e conoscenti che frequentano altre scuole, ritiene “inferiore al normale” anche “se senza colpa di nessuno” la preparazione dell’ultimo biennio.
“C’è tristezza per non aver potuto condividere il percorso finale con i compagni secondo il nostro focus ‘Maturità 2021’ – spiega il direttore del Freud, Daniele Nappo -. Gli studenti hanno difficoltà a dormire quando pensano all’esame, sono colmi d’angoscia e pensieri negativi, perché non riescono a condividere il loro vissuto emotivo. Non è un problema da sottovalutare, bisogna intervenire con azioni di supporto.
Inoltre c’è anche il timore di essere marchiati come i maturandi del coronavirus, cioè meno preparati per l’università e per il mondo del lavoro. Hanno l’idea che soffriranno ad avvalorare la loro preparazione e le loro competenze. Non bisogna trascurare se i giovani non sognano un domani, se non avvertono più il desiderio di poter esprimere il loro talento nella società”.
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Vaccini: Lombardia, a fine giugno pronta Campagna Richiamo
Bertolaso, terza dose sarà necessaria viste le numerose varianti
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MILANO
28 maggio 2021
12:23
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“A fine giugno la Lombardia avrà pronta quella che abbiamo chiamato Campagna Invernale di Richiamo secondo procedure, modalità e costi che stiamo già definendo in questo momento. Lo condivideremo con Figliuolo e poi lo presenteremo ai lombardi”.
Lo dice Guido Bertolaso, consulente del piano vaccini della Regione Lombardia, nel corso dell’evento ‘Turning Point-Salute Direzione Nord, alla Fondazione Stelline di Milano.
“La Campagna Invernale di Richiamo sarà necessaria viste le numerose varianti” ha aggiunto Bertolaso parlando della terza dose.
“Gli scienziati di nostro riferimento condividono il parere che sarà necessaria una dose di richiamo a partire dal nono mese dalla prima inoculazione – ha aggiunto Bertolaso -. Per medici e over 80 l’immunità scade a fine settembre. Grazie al cielo abbiamo l’estate, che non sarà un’estate da cicala come l’anno scorso, durante la quale tutti sono andati al mare e poi siamo stati travolti dalla seconda ondata. Questa sarà un’estate di lavoro e di programmazione, e di pianificazione affinché da ottobre si possa ricominciare una vaccinazione più tranquilla, più consueta”.
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Fracci: feretro alla Scala tra applausi della gente
Ad accoglierlo il sovrintendente Meyer e il sindaco Sala
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MILANO
28 maggio 2021
12:34
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Il feretro di Carla Fracci è arrivato al teatro alla Scala di Milano, dove nel foyer è stata allestita la camera ardente. Ad accoglierlo il sovrintendente Dominique Meyer e il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
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Oltre un centinaio di persone hanno applaudito più volte e in modo prolungato la stella della danza all’arrivo del carro funebre. Questa mattina alle 11 le persone erano già in coda per l’ultimo saluto, in attesa dietro le transenne allestite fuori dal teatro.
Un lungo applauso ha accolto il feretro anche dentro il foyer, da parte del corpo di ballo del teatro, degli alunni dell’Accademia, del personale della Fondazione, presenti il direttore del corpo di ballo, Manuel Legris, il direttore musicale Riccardo Chailky. La bara, ricoperta di rose bianche, è entrata nel foyer accompagnata dalla musica di un quartetto.
Sulla sinistra del feretro, allestito dentro il foyer della Scala, sono state disposte alcune sedie per la famiglia di Carla Fracci: oltre al marito e al figlio, è presente la sorella e i nipoti. Il quartetto ha suonato per la grande ètoile i brani Crisantemi di Puccini e poi un adagio di Mozart, Adagio dal quartetto con clarinetto. Dopo la musica tutti in sala hanno osservato un minuto di silenzio. Alle 12 la camera ardente aprirà anche al pubblico già in attesa fuori dal teatro. Le istituzioni, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il governatore lombardo, Attilio Fontana, hanno salutato la famiglia e porto le condoglianze , così anche Roberto Bolle, presente nel foyer.
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Arsenale ex gip:armi nascoste dietro finta parete scorrevole
Nuovo sequestro in masseria Andria, 3 fucili e mille munizioni
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BARI
28 maggio 2021
12:47
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Erano nascoste in cucina, in un vano segreto ricavato dietro gli elettrodomestici, protetto a sua volta da una finta parete di mattonelle scorrevoli che copriva una piccola porta in ferro serrata, le armi sequestrate ieri dalla Squadra mobile di Bari nella masseria ad Andria di proprietà di Antonio Tannoia. L’imprenditore agricolo 55enne, attualmente detenuto in carcere, è coinvolto nell’inchiesta che il 13 maggio scorso ha portato all’arresto dell’ex gip del tribunale di Bari Giuseppe De Benedictis e del caporal maggiore scelto dell’Esercito Antonio Serafino dopo il rinvenimento, il 29 aprile scorso, in una botola ricavata in una dependance della stessa masseria, di un arsenale con più di 200 pezzi tra fucili, mitragliette, pistole, esplosivi, bombe a mano, una mina anticarro e circa 100 mila munizioni di vario calibro.
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Dopo quel sequestro, le intercettazioni disposte dalla Dda di Lecce che coordina l’inchiesta, hanno rivelato l’esistenza di un altro nascondiglio dove erano custodite ulteriori armi. Così è stato trovato, grazie ai georadar della Polizia scientifica, il nuovo luogo segreto dietro le pareti, nella masseria di Tannoia.
Nel dettaglio sono stati sequestrati tre pistole con caricatori e cartucce, tre fucili, d’assalto, parti di altre armi (canna, otturatori, cartuccere, caricatori per armi da guerra) e circa un migliaio di munizioni di vario calibro, anche da guerra.
“Ulteriori accertamenti – dicono gli investigatori – verranno effettuati al fine di verificare se le armi siano state utilizzate in precedenti episodi delittuosi”.
In una seconda perquisizione nella casa di Molfetta dell’ex giudice, la Polizia ha sequestrato, nascoste all’interno di una finta presa per la corrente elettrica, 1.100 sterline e documenti bancari.
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Suicida per revenge porn, Tiziana Cantone sarà riesumata
Deciso da Procura Napoli Nord, indagine per omicidio
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NAPOLI
28 maggio 2021
12:05
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La Procura della Repubblica di Napoli Nord ha disposto la riesumazione del cadavere di Tiziana Cantone la 31enne che si sarebbe tolta la vita il 13 settembre del 2016 in una abitazione di Mugnano, in provincia di Napoli, a causa della diffusione in chat di alcuni suoi video privati. La riesumazione dei resti della 31 enne è stata disposta dal sostituto procuratore Giovanni Corona nell’ambito delle indagini aperte di recente che ipotizzando il reato di omicidio contro ignoti.
La riesumazione dovrebbe avvenire nella prima decade di giugno.
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Inchiesta piano vaccinale Vda, indagata dirigente Usl
Per Laura Plati ipotizzati abuso d’ufficio e peculato
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AOSTA
28 maggio 2021
13:13
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La dirigente delle professioni sanitarie presso la struttura Sitra (Servizio infermieristico, riabilitativo, della prevenzione e della professione ostetrica aziendale) dell’Usl della Valle d’Aosta, Laura Plati, è indagata nell’ambito dell’inchiesta sull’applicazione del piano vaccinale anti-Covid19.
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Le ipotesi di reato formulate dalla procura di Aosta sono l’abuso d’ufficio, in relazione alla presunta somministrazione del siero ad alcune persone che non ne avevano diritto, e il peculato, per la conseguente ipotizzata sottrazione del vaccino ad altri soggetti. Nei giorni scorsi Plati ha ricevuto un invito a presentarsi al pm per rendere interrogatorio.
L’inchiesta è condotta dai carabinieri del Nas di Aosta. Gli inquirenti vogliono verificare l’applicazione del piano vaccinale redatto a livello ministeriale e accertare se siano state somministrate dosi di vaccino a soggetti che non ne avevano titolo e che non rientravano neppure nella lista che in pochi giorni, a metà del marzo scorso, aveva raccolto 1.500 disponibilità da parte di persone pronte a farsi vaccinare con scarso preavviso in caso di rinunce. Agli investigatori infatti erano giunte segnalazioni “particolareggiate” da un punto di vista dei contenuti e della descrizione dei fatti rispetto a presunti episodi di questo tipo.
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Ragazza scomparsa: nel Reggiano si continua a cercare
Attivata una rogatoria per i genitori scappati in Pakistan
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REGGIO EMILIA
28 maggio 2021
13:47
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I carabinieri continuano le incessanti ricerche di Saman Abbas, la 18enne pachistana scomparsa da un mese a Novellara, nella Bassa Reggiana. Si batte soprattutto la zona agricola attorno all’abitazione della famiglia.
Se non emergeranno novità, lunedì torneranno le unità cinofile coi cani molecolari.
La Procura indaga per omicidio. Gli inquirenti temono che la ragazza – la quale a ottobre scorso aveva denunciato i genitori ribellandosi al matrimonio combinato che le avevano organizzato – sia stata uccisa. Un’ipotesi che si è fatta strada dopo che gli inquirenti – grazie alle immagini di videosorveglianza acquisite – hanno visto che la sera del 29 aprile tre uomini con due pale, un secchio con un sacchetto azzurro e un piede di porco si dirigevano nel retro dell’abitazione per poi fare ritorno due ore dopo.
Tre al momento le persone iscritte nel registro degli indagati: madre, padre e zio. La famiglia è irreperibile dal momento che è rientrata in patria i primi di maggio. È stata attivata una rogatoria internazionale per intercettarli.
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Cortina, riapre funivia Tofana, ‘sicurezza al primo posto’
La Freccia nel Cielo interamente rinnovata nel 2020
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VENEZIA
28 maggio 2021
13:48
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“Ci atteniamo a quello che ci dice di fare il ministero, lo abbiamo sempre fatto e credetemi su queste cose è veramente rigoroso e controllano i persona gli impianti ogni anno e frequentemente”. Sono le parole con cui Andrea Vascellari, responsabile di Tofana srl, ha annunciato che domani a Cortina riaprirà regolarmente ai turisti la cabinovia ‘Freccia nel cielo’, inaugurata lo scorso anno dopo un radicale ridisegno curato dall’altoatesina Leitner.
Vascellari, dopo quanto accaduto alla funivia del Mottarone, ha voluto sottolineare la sicurezza dell’impianto. “La Freccia nel cielo è completamente sicura – ha ripetuto – lo è sempre stata e lo sarà sempre. Per noi la sicurezza è al primo posto”.
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Covid: in Toscana altri 16 morti, calano ricoveri di -8,6%
Stesso numero di vittime del giorno precedente. Positivi in calo
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FIRENZE
28 maggio 2021
13:50
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Altri 16 morti (età media 76,4 anni) in Toscana tra i pazienti Covid secondo il report delle 24 ore, stesso numero del giorno precedente (16). Il totale dei decessi in regione sale a 6.689 dall’inizio della pandemia.
Invece i 301 nuovi casi (età media 40 anni; solo il 21% è sopra i 60 anni) portano il totale dei pazienti a 240.812 (+0,1% sul giorno precedente) mentre i guariti (sono stati 637, tutte guarigioni virali, a tampone negativo) crescono di più in termini percentuali nelle 24 ore, +0,3%, e raggiungono quota 224.992.
Gli attualmente positivi sono oggi 9.131, in calo a -3,7% su ieri. Tra loro i ricoverati sono 565 (- 53 su ieri pari al -8,6%) di cui 110 in terapia intensiva (nove persone in meno).
Altre 8.566 persone sono in isolamento a casa con sintomi che non richiedono cure ospedaliere o senza sintomi (-299 pazienti su ieri pari al -3,4%). Ci sono infine 23.418 persone (-447 su ieri pari al -1,9%) isolate in quarantena domiciliare, in sorveglianza attiva delle Asl perché hanno avuto contatti con persone contagiate.
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Strage del Mottarone, il tecnico certificò il falso
Pm: ‘Sentiva suoni ogni due o tre minuti’
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VERBANIA
28 maggio 2021
21:25
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Gabriele Tadini, il responsabile dell’impianto della funivia del Mottarone, annotò il falso “nel registro giornale” parlando di “esito positivo dei controlli” sul funzionamento dei freni, sia il 22 che il 23 maggio, giorno della tragedia, malgrado avesse “sentito provenire dalla cabina un rumore-suono caratteristico riconducibile alla presumibile perdita di pressione del sistema frenante della cabina che si ripeteva ogni due-tre minuti”. Lo scrivono i pm nella richiesta di custodia cautelare, contestando al solo Tadini anche il reato di falso.
Tadini sarebbe pronto ad ammettere domani davanti al gip di Verbania di aver disattivato il sistema frenante con la scelta dei forchettoni per evitare il blocco della cabina.
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“Ho corso il rischio ma l’ultima cosa al mondo che pensavo è che si potesse rompere il cavo traente”, avrebbe detto in carcere in un colloquio oggi col suo legale Marcello Perillo. “È pentito”, ha aggiunto il difensore preannunciando che chiederà i domiciliari.
I tre fermati per la tragedia della funivia del Mottarone devono restare in carcere perché continuando a lavorare in questo settore potrebbero rimettere in pericolo la sicurezza pubblica e quindi reiterare il reato. Lo si evince dalla richiesta di custodia cautelare firmata dalla Procura di Verbania per Luigi Nerini, Gabriele Tadini e Enrico Perocchio.
Nella richiesta di custodia in carcere per i tre la Procura richiama come esigenza cautelare il pericolo di inquinamento probatorio perché non si sono presentati subito dopo il fatto e perché potrebbero organizzarsi per concordare le dichiarazioni. Sul pericolo di fuga la Procura ripete le osservazioni già contenute nel decreto di fermo, mentre su quello di reiterazione osserva che tutti e tre potrebbero mettere ancora in pericolo la sicurezza pubblica, poiché lavorano da anni in questo ambiente e se tornassero a lavorare potrebbero ripetere condotte in spregio alla sicurezza.
Itanto dovrebbe proseguire nei prossimi giorni il sopralluogo del consulente della Procura di Verbania che già ieri si è recato sul luogo dell’incidente della funivia Stresa-Mottarone, che ha causato 14 morti, tra cui due bimbi. Lo ha spiegato Alberto Cicognani, comandante provinciale dei carabinieri di Verbania.
Ieri, il lavoro del consulente Giorgio Chiandussi, ingegnere del Politecnico di Torino, si è concentrato ovviamente sulla fune traente che si è spezzata, per iniziare ad individuare le cause della rottura che ha portato al disastro, combinata con la disattivazione del freno d’emergenza, deliberatamente decisa, per i pm, dai tre fermati, tra cui il gestore dell’impianto Luigi Nerini.
La Procura di Verbania, chiedendo il carcere per Gabriele Tadini, il responsabile del servizio della funivia del Mottarone, ha contestato tutte e tre le esigenze cautelari, ossia il pericolo di fuga, di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato. Lo ha precisato il legale Marcello Perillo. E’ probabile che queste stesse esigenze cautelari siano contestate anche agli altri due fermati, il gestore dell’impianto Luigi Nerini, e il direttore di esercizio Enrico Perocchio.
Gli interrogatori sono fissati per domani in carcere a Verbania davanti al gip Donatella Banco Buonamici. I pm hanno chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere.
I LEGALI DEGLI INDAGATI AL PALAZZO DI GIUSTIZIA – “I fatti si accertano nelle aule del Tribunale”. Così hanno detto due collaboratori dell’avvocato Pasquale Pantano, difensore di Luigi Nerini, titolare delle Ferrovie del Mottarone, lasciando il Palazzo di Giustizia di Verbania. Due collaboratori del difensore di Nerini sono usciti dal Tribunale di Verbania dove presumibilmente sono entrati per ritirare gli atti che hanno portato al fermo per omissione dolosa di cautele aggravata dal disastro di Nerini e del direttore di esercizio Enrico Perocchio e del responsabile dell’impianto Gabriele Tadini.
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“Non ci pensava lontanamente che potesse succedere”. Lo ha spiegato l’avvocato Marcello Perillo, legale di Gabriele Tadini entrando al Palazzo di Giustizia di Verbania. “Che lui sapesse delle conseguenze così gravi ho qualche dubbio”, ha aggiunto il legale confermando comunque che il suo assistito ha ammesso “la questione del forchettone, ma da lì al disastro e alla rottura della fune è tutto da vedere”. Il legale è pronto a nominare dei suoi consulenti tecnici. “E’ molto provato e distrutto” fa sapere l’avvocato di Gabriele Tadini, dopo un incontro in carcere che ha avuto ieri. Il legale ha spiegato ai cronisti che tornerà ad incontrarlo nel pomeriggio. “Lui si è sempre rifugiato nella fede e mi ha detto ‘sono nelle mani di Dio per tutto'”. “Non credo che il forchettone potesse incidere sulla funeha poi aggiunto Perillo chiarendo a più riprese che sta cercando di “recuperare delle persone”, ossia dei consulenti, che possano fare chiarezza sulla eventuale correlazione tra le anomalie del sistema frenante e la rottura del cavo traente. Per il difensore un aspetto da valutare è capire “questi freni su quali delle due funi insistevano”.
L’avvocato ha ancora precisato che durante il colloquio in carcere “non siamo entrati sulle motivazioni” dell’atto, ossia della decisione ammessa da Tadini di disattivare il sistema frenante con i ‘forchettoni’. “Non abbiamo parlato nemmeno del coinvolgimento di altri”, ha aggiunto dicendo ancora che c’è “da approfondire la questione del perché è stato messo il forchettone, anche se lui mi ha spiegato velocemente che è stato messo per velocizzare” il movimento della cabina. Tadini, ha proseguito il legale, “sono 38 anni che lavora in questo ambiente, è una persona professionale e preparata, con lui approfondirò le motivazioni”. Il riferimento è appunto alla decisione di inserire i ‘forchettoni’.
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Oggi a Stresa passa il Giro d’Italia e quindi ci sono complicazioni e, ha chiarito Cicognani, il lavoro del consulente proseguirà nei prossimi giorni. Va avanti l’attività di indagine coordinata dal procuratore Olimpia Bossi “perché c’è tanto materiale da sviluppare” e sono possibili altre “audizioni” di testi.
Intanto a Bari è stata aperta, nell’androne di ingresso del Comune di Triggiano (Bari) la camera ardente per Roberta Pistolato, 40 anni, e Angelo Vito Gasparro, 45 anni, la coppia deceduta nell’incidente alla funivia di Stresa Mottarone. Le salme sono arrivate nella notte nella cittadina del Barese della quale le due vittime erano originarie, accompagnate dai genitori di Roberta Pistolato. La camera ardente è stata allestita su iniziativa del sindaco di Triggiano, Antonio Donatelli. Le salme, alle 15, saranno spostate nel cimitero di Triggiano dove, all’aperto, si terrà la cerimonia funebre secondo il rito dei testimoni di Geova, che a quanto si apprende sarà officiata dallo stesso ministro che ha celebrato il matrimonio della coppia nel 2012.
E nel cimitero Yarkon (Tel Aviv), si sono svolti i funerali di altre due vittime della tragedia della funivia del Mottarone: Yitzhak ‘Izi’ Cohen (82) e la moglie Barbara Kunisky-Cohen (72). Ieri, in un villaggio nel nord di Israele, erano stati inumati la loro nipote Tal Peleg-Biran, assieme col marito Amit e con il loro figlio più piccolo, Tom. Il figlio superstite, Eitan, è tuttora ricoverato a Torino. I funerali dei nonni si sono svolti secondo il rito ortodosso ebraico, alla presenza delle tre figlie, dell’ambasciatore italiano in Israele Gianluigi Benedetti e di circa 150 persone, mentre i mezzi di comunicazione non sono stati ammessi. Al lutto della famiglia ha partecipato la compagnia aerea El Al. “‘Izi’ era stato uno dei fondatori – ha ricordato in un comunicato stampa. – Ha lavorato con noi per decenni, fungendo anche da vicedirettore generale e da nostro rappresentante nell’Europa occidentale e nel Sud America”. Al ritorno delle salme dall’Italia, il volo El Al era stato segnalato nei tabelloni dell’aeroporto ‘LY-Cohen’. Per rendere meno doloroso l’estremo addio accanto alle tombe di ‘Izi’ e di Barbara sono state deposte due bottiglie di champagne.
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APPENDINO, INCOMPRENSIBILI MORTI PER PROFITTO – “Rimane un fatto oggettivamente incomprensibile, immaginare che per questioni di profitto siano morte queste persone, ci siano famiglie distrutte è un qualcosa che colpisce tutti”. Così la sindaca di Torino Chiara Appendino interpellata sulla tragedia della funivia del Mottarone, costata la vita a 14 persone, fra cui due bambini. “Prima c’è stato il dolore, che c’è ancora – osserva Appendino – poi la rabbia, assolutamente comprensibile e condivisibile. Bene che le indagini vadano avanti e si possano identificare il più velocemente possibile le responsabilità dell’accaduto”, conclude.
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Covid: Toti si è vaccinato, ha scelto AstraZeneca
“La campagna vaccinale sta andando veramente molto bene”
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GENOVA
28 maggio 2021
14:17
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Il governatore della Liguria Giovanni Toti ha ricevuto stamani la prima dose di vaccino nell’hub vaccinale allestito alla Fiera. Toti, pur avendo diritto a un vaccino freeze, ha scelto di fare Astrazeneca per dare l’esempio che anche di questo vaccino ci si può fidare.
Il richiamo e’ fissato per il 20 agosto. “Mi sento meglio soprattutto perché è una protezione individuale. Per quanto mi riguarda sono anche molti mesi che ci occupiamo solo di vaccini e averlo provato sulla propria pelle vuol dire provare cosa significa vaccinarsi ed è una cosa in più. La campagna vaccinale sta andando veramente molto bene, ieri abbiamo toccato i 16 mila vaccini che in Liguria vuol dire l’1% della popolazione che ogni giorno viene messa in sicurezza”. Per l’occasione Toti ha indossato una t-shirt con scritto ‘Adulto Vaccinati’ ideata da alcuni ragazzi durante il lockdown: il ricavato della vendita di queste magliette andrà alla Croce Rossa.
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Traffico internazionale di rifiuti, tre persone denunciate
Operazione Dogane-Carabinieri Noe, sequestrati16 container
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GENOVA
28 maggio 2021
15:00
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Tre persone sono state denunciate per traffico internazionale di rifiuti, illecita gestione di rifiuti e false dichiarazioni in atti pubblici al termine di un’operazione congiunta tra Carabinieri del Nucleo operativo ecologico e Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Genova 2 nel porto di Genova Prà. Le indagini hanno riguardato il tentativo di esportazione verso la Turchia di 16 containers di rifiuti da imballaggi mescolati a gommapiuma, tessuti, cavi elettrici, carta, legno, ferro, pneumatici e altri rifiuti organici, che era stata organizzata da due aziende di Cuneo e Brescia con destinazione un impianto di smaltimento dell’Anatolia, di cui non è mai stato documentato il possesso delle necessarie autorizzazioni al trattamento dei rifiuti.
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Il meccanismo portato alla luce dagli investigatori ha riguardato il tentato illecito smaltimento di 1.200 tonnellate di rifiuti non selezionati e dichiarati con falsi codici, con il coinvolgimento di una terza azienda slovena che ha effettuato l’intermediazione. L’azienda turca destinataria si era dichiarata disponibile a ricevere la merce, insospettendo però la compagnia di navigazione della nave su cui viaggiava, per l’assenza di autorizzazioni da parte della Turchia. Le Dogane hanno così annullato la dichiarazione doganale, scoprendo assieme ai carabinieri del Noe l’inesistenza della ditta turca citata nelle dichiarazioni doganali. L’azienda piemontese che avrebbe dovuto smaltire il carico aveva semplicemente dirottato i containers verso il porto di Genova-Prà e organizzato uno smaltimento fraudolento fuori dal territorio comunitario, abbandonando il carico in porto senza riprenderlo in consegna.
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Si rompe tubo vapore, morti due operai in ditta nel pavese
A Villanterio, investiti probabilmente da fuga di ammoniaca
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MILANO
28 maggio 2021
14:59
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Due operai sono morti in seguito alla rottura di una tubatura di vapore nell’azienda in cui stavano lavorando. L’incidente, secondo le prime informazioni, si è verificato presso la ditta ‘Digima’ a Villanterio, un’azienda in provincia di Pavia che si occupa di raccolta e lavorazione dei sottoprodotti della macellazione.
Sul posto sono presenti diverse squadre dei vigili del fuoco e anche il nucleo Nbcr.
Secondo quanto riferito dall’Areu, i due lavoratori sono stati investiti da vapori contenenti verosimilmente ammoniaca. Una vittima ha 50 anni, mentre della seconda non sono ancora note le generalità.
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Antico e contemporaneo, il Maxxi L’Aquila apre le porte
Da Spalletti a Cattelan per nuovo museo, “sarà laboratorio arte”
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L’AQUILA
28 maggio 2021
15:10
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Nella piccola cappella al piano nobile, mirabilmente restaurata, la Colonna nel vuoto di Ettore Spalletti quasi commuove, con il suo invito laico a guardare al cielo. Qualche sala prima gli straordinari arazzi di William Kentridge sono un’esplosione di vita e di colori, grandi carte geografiche che rimandano alla diaspora e al nomadismo.
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Mentre le piume di struzzo di Luca Trevisani in un’altra sala dialogano con quella sorta di surreale macchina del tempo che è la tela bicolore di Alberto Garutti. L’arte contemporanea irrompe gentile all’Aquila nel settecentesco Palazzo Ardinghelli, riportato al suo antico splendore grazie ai 7 milioni di euro donati nel 2009 dalla Federazione russa, e racconta tutta l’energia del nuovissimo Maxxi L’Aquila che dopo lo stop dovuto alla pandemia apre finalmente al pubblico le sue porte.
“Non è una sede distaccata, questo è il Maxxi”, sottolinea appassionata la presidente Giovanna Melandri, spiegando il progetto di un museo che ambisce ad essere “laboratorio, propulsore di cultura, arte, contatti internazionali e con il territorio”. Qui all’Aquila, promette, “porteremo i gioielli della collezione nazionale e tutte le anime del Maxxi che a Roma inaugurammo proprio il 28 maggio di 11 anni fa”. Accanto a lei il ministro della Cultura Franceschini, “il primo ad avere l’idea di ospitare nel palazzo restaurato un grande museo”. E che oggi applaude il lavoro fatto, l’incredibile restauro, l’allestimento della mostra, curata da Bartolomeo Pietromarchi e Margherita Guccione non a caso intitolata Punto di equilibrio, con le installazioni donate da 8 grandi artisti contemporanei, da Elisabetta Benassi a Paolo Pellegrin, da Stefano Cerio a Daniela De Lorenzo, fino alla giovane russa Anastasia Potemkina, che dialogano con tanti super maestri già nella collezione del museo romano, da Cattelan a Boetti, da Toyo Ito a Piero Manzoni e Maria Lai. “Una bella giornata davvero – commenta il ministro – un altro gesto per non dimenticare, per andare avanti nella ricostruzione. E anche una bella storia di condivisione nel tempo di un obiettivo”, sottolinea ricordando la lista di nozze dei monumenti da aiutare, un’idea di Berlusconi al G8 dell’Aquila nel luglio 2009.
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Covid:a Pozzuoli in riva al mare la vaccinazione ai ventenni
Domani dalle 18 serata “Johnson Happy Hour”
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POZZUOLI
28 maggio 2021
15:16
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Vaccino in riva al mare per i giovani ventenni su iniziativa dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 2 Nord per la serata “Johnson Happy Hour” in programma a Pozzuoli sulla Piazza a Mare domani a partire dalle ore 18,00.
L’iniziativa, volta a promuovere la vaccinazione tra i giovanissimi, sarà aperta a tutti i ragazzi in età compresa tra i 18 e i 29 anni residenti sul territorio dell’ASL Napoli 2 Nord che si saranno registrati sulla piattaforma della Regione Campania.
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La vaccinazione sarà somministarta esclusivamente ai prenotati sulla piattaforma.
“L’iniziativa ha una funzione promozionale per iniziare ad avvicinare alla vaccinazione i ragazzi che ancora sono indecisi – ha detto Antonio d’Amore, direttore generale dell’ASL Napoli 2 Nord -. Molti giovani in estate anticipano le vacanze e iniziano a spostarsi di più alla fine della scuola o al termine degli esami. Questa condizione è un potenziale rischio in un momento come questo; vaccinare questa fascia di popolazione significa ridurre fortemente la diffusione del virus.” Al porto di Pozzuoli nel corso della serata sarà somministrato il vaccino monodose Johnson & Johnson.
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Incidenti montagna:snowborder precipita su Monte Rosa, morto
Si stava calando con corda lungo via Brioschi. Salvo compagno
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VERBANIA
28 maggio 2021
15:19
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Un alpinista è precipitato, ed è morto, sulla parete est del Monte Rosa. La salma è stata recuperata pochi minuti fa dai tecnici del Soccorso Alpino.
Si trovava parzialmente sepolta sotto un accumulo di neve, a quota 2.800 metri.
Il corpo, individuato dai tecnici del Soccorso alpino che erano a bordo dell’eliambulanza, è stato trasferito a Macugnaga (VCO). Un secondo alpinista, che si trovava con la vittima, è stato invece recuperato.
L’alpinista morto è precipitato lungo la via Brioschi, da cui stava scendendo con lo snowboard. L’incidente è accaduto a quota 4000 metri, alla base del ‘lenzuolo’ di neve sotto la cima della Punta Nordend. L’uomo si stava calando con la corda quando è precipitato nel vuoto. L’elicottero dell’elisoccorso ha perlustrato la parete senza trovare traccia dell’alpinista, ma ha proceduto al recupero al verricello del suo compagno, illeso.
Sull’elicottero è stato imbarcato un secondo tecnico del Soccorso alpino con cui si è proceduto a una ricognizione della montagna dall’alto.
La zona è soggetta a cadute di pietre, neve e ghiaccio e questo non ha consentito l’intervento dei tecnici a terra.
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Anna Tatangelo, e ora è tempo di pensare a me stessa
Fuori il nuovo album AnnaZero, la nuova pelle tra urban e pop
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28 maggio 2021
15:23
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La nuova Anna Tatangelo riparte da se stessa. E’ uscito l’album Annazero, che – come lascia intuire il titolo – rappresenterà una rinascita per la cantante: un cambiamento sia musicale sia umano, per ricominciare da zero.
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“E pensare finalmente a me stessa”, anche dopo la fine della lunga storia con Gigi D’Alessio. “La mia vita privata è sempre stata più in primo piano della mia vita artistica. Non rinnego nulla, ma ho dovuto sudare quello che ho conquistato”. Anna ha cambiato pelle, ha lasciato le atmosfere rassicuranti del pop per avvicinarsi all’urban. Una svolta iniziata quasi per gioco circa due anni fa, dopo l’incontro con Achille Lauro, che con lei e Boss Doms ha riarrangiato in versione 2.0 Ragazza di periferia, il brano che nel 2005 l’ha portata sul podio di Sanremo (dopo la vittoria tra le Nuove Proposte nel 2002, a 15 anni), lanciandola sulla scena nazionale. Da lì la scoperta di un nuovo mondo e nuove collaborazioni, di cui il nuovo disco è pieno (anche a livello di produzione, con Danti, Livio Cori, Emis Killa, per citarne alcuni). Annazero è stato anticipato da Guapo con Geolier e da “Fra me e te in duetto con Gemitaiz, nomi di punta del rap italiano, e dall’ultimo singolo “Serenata”. “Mi sono rimessa in gioco, con un senso di leggerezza che non avevo prima – racconta l’artista -. E stranamente nessuno ha storto il naso, ma anche se lo avessero fatto sarei andata avanti per la mia strada. Nel disco c’è la ‘donna’ in tutte le sue sfaccettature, in un mondo in cui la donna viene considerata subalterna. C’è ancora un maschilismo ridicolo, come quello che è emerso alla Partita del Cuore nei confronti di Aurora Leone, ma mi auguro che sia sempre più limitato”. SPETTACOLI MUSICA E CULTURA
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Rapina farmacia poi ridà soldi, ‘disperato, ho perso lavoro’
In periferia Roma, rapinatore pentito riconsegna 7500 euro
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ROMA
28 maggio 2021
15:25
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A volto coperto e armato di pistola, ha rapinato una farmacia comunale alla periferia di Roma scappando con un bottino di 7500 euro. Il colpo è avvenuto ieri pomeriggio, ma stamattina, pentito del gesto, è ritornato sul luogo della rapina e ha riconsegnato i soldi al farmacista, chiedendogli scusa.
“Sono disperato perché ho perso il lavoro” ha detto l’uomo (sempre a volto coperto) al farmacista, mostrandogli la pistola giocattolo e restituendogli i soldi.
L’episodio è accaduto in zona Vermicino su via Tuscolana. Sul posto ieri pomeriggio sono intervenuti i carabinieri della stazione e della compagnia di Frascati che indagano sulla vicenda.
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Tutti per Uma, una Mary Poppins tra family e fiaba
Esordio di Susy Laude con Catania, Petrolo e Sermonti
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28 maggio 2021
15:32
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Mettete insieme una Mary Poppins-principessa, un pizzico di operetta, dei soldatini di piombo e mescolate bene ed ecco che ne esce fuori TUTTI PER UMA, sorprendente commedia family e fiaba in sala dal 2 giugno con Vision Distribution. Debutto alla regia cinematografica di Susy Laude, regista teatrale e attrice (Il giorno + bello, Beata ignoranza e Se mi vuoi bene), il film racconta la storia dei Ferliga, singolare e fumettistica famiglia tutta al maschile, con a capo il burbero nonno Attila (Antonio Catania), padre padrone e viticultore pieno di debiti.
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Ci sono poi: il fratello minore, Dante (Lillo Petrolo), con vocazione da influencer; il figlio di Attila, Ezio (Pietro Sermonti) apicoltore con due figli piccoli; Francesco, appassionato di danza (Gabriele Ansanelli) ed il più piccolo Emanuele (Valerio Bartocci).
Infine, nel cast lo zio super-cattivo Dino Abbrescia che ha una sola volontà: togliere la proprietà a nonno Attila. In tutte queste vite, compresa quella del cane Mimmo, irromperà la misteriosa Uma, una sorta di salvifica fatina contemporanea interpretata dall’attrice austriaca Laura Bilgeri (The recall, The last problem), protagonista femminile del film insieme a Carolina Rey. Tutti per Uma è una produzione Camaleo insieme all’austriaca Ellly Film, con Vision Distribution e in collaborazione con Sky e Prime Video. “Sì non nascondo di aver avuto paura nel mettere insieme tutto questo diverso materiale – spiega Susy Laude – ma sono molto soddisfatta di questo film e spero che, alla fine, parlino le immagini. Credo che comunque ognuno di noi al 90% non sia altro che la somma dei film visti”. E ancora la regista: “Ci tengo a precisare che per me la fantasia non è un cartone animato né tantomeno una cosa finta, anzi, per citare Dante e Italo Calvino: ‘La fantasia è un posto dove ci piove dentro’. Si deve raccontare con la semplicità, senza effetti speciali se non per cose piccolissime, perché a volte la fantasia può anche essere cattivella per strapparti un sorriso”.
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Non solo Crudelia, weekend al cinema con tante uscite
Gioielli come Il futuro siamo noi e poi Fortuna, Freaky e altro
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28 maggio 2021
15:35
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L’uscita in sala, già con il film Disney CRUDELIA segna un ideale spartiacque nella complicata stagione cinematografica delle “riaperture”. Non si tratta solo di un gran duetto di autentiche signore del cinema come la pluripremiata Emma Thompson e l’attrice rivelazione degli ultimi anni Emma Stone, né solo di un buon film che rinverdisce il blasone della Disney per l’accorta variazione sul tema dei dalmati di “La carica dei 101” a firma del regista Craig Gillespie.
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E’invece il segno tangibile che il mercato mondiale della settima arte intende mandare in soffitta l’epoca del Covid-19 e torna a scommettere sulla sala (pur mantenendo pressoché in contemporanea la visione dei film su piattaforma).
Da qui in avanti la partita è tutta da giocare e purtroppo buona parte degli altri film in uscita non hanno i mezzi per competere commercialmente con la strapotenza americana. Poiché hanno giocato d’anticipo e sono già visibili si segnalano anche tre documentari di qualità: BANKSY, L’ARTE DELLA RIBELLIONE dello spagnolo Elio Espana; l’attualissimo GUERRA E PACE di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti prodotto con materiali dell’Istituto Luce e della Croce Rossa, dedicato ai teatri di guerra del mondo; i folgoranti 45 minuti di LA SCUOLA NON E’ SECONDARIA in cui Alberto Valtellina, e Paolo Vitali filmano una lezione a distanza in un liceo italiano, rendendo evidenti le difficoltà che tanti giovani studenti hanno affrontato nell’ultimo anno.
In sala: -FORTUNA di Nicolangelo Germini con Valeria Golino, Pina Turco, Cristina Magnotti, Giovanni Ludeno, Marcello Romolo, Libero De Rienzo, Anna Patierno, Luciano Saltarelli, Denise Aisler, Leonardo Russo. Dolori interiori e mondo fatato di una ragazzina autistica (Nancy) che vive richiusa in un mondo interiore in cui si immagina di essere una principessa aliena precipitata per errore sulla terra, dove nessuno la riconosce e chiama col suo vero nome.
-FREAKY di Christopher Landon con Vince Vaughn, Kathryn Newton, Celeste O’Connor, Misha Osherovich, Emily Holder, Katie Finneran, Nicholas Stargel, Dana Drori, Mitchell Hoog, Kelly Lamor Wilson, Charles Green, Uriah Shelton, Alan Ruck, Melissa Collazo, Deja Dee. Luminoso esempio della fantasia di sceneggiatori alla ricerca di idee sorprendenti: una ragazzina diventa bersaglio di un serial killer fino al giorno in cui, prigioniera e minacciata, viene trafitta con un pugnale magico.
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Il dramma si rivolve in uno scambio di personalità col maniaco imprigionato nel corpo di una ragazza e lei costretta a correre contro il tempo per liberarsi dello scomodo corpo dell’assassino per consegnarlo alla giustizia.
-IL FUTURO SIAMO NOI di Gilles de Maistre. Di sicuro il film da raccomandare per questo weekend, splendido esempio (in larga parte composto da disegni e cartoons di eccezionale fattura) su come i bambini siano la nostra speranza per il futuro. José, Arthur, Aïssatou, Heena, Peter, Kevin e Jocelyn, tutti giovanissimi e vittime di violenze dal Perù alla Bolivia alla Guinea, si mettono insieme per reagire alle ingiustizie.
Dimostrando il loro coraggio sono diventati un esempio per i loro coetanei, ai quali hanno raccontato il loro punto di vista sul lavoro minorile, sullo sfruttamento, sui matrimoni forzati, sui danni ambientali e sulla povertà nel mondo. Un piccolo capolavoro.
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-IL QUADERNO NERO DELL’AMORE di Marilù S. Manzini con Emilia Verginelli, Michele Cesari, Martina Palmitesta, Giulia Di Quilio, Pier Maria Cecchini, Carmen Giardina, Roberto Calabrese.
Singolare tentativo di scrittura cinematografica che parte dalle impudiche confessioni sulle passioni erotiche di tre giovani (due ragazze e un ragazzo) che affidano i propri segreti a un diario condiviso. Si va dal feticismo alla seduzione seriale, alla scoperta progressiva di un mondo interiore difficile da ammettere e comunicare.
-REGINA di Alessandro Grande con Francesco Montanari, Ginevra Francesconi, Barbara Giordano, Max Mazzotta. Altro film del cinema italiano indipendente su una quindicenne calabrese che si sogna star della musica. Ad affiancarla ed aiutarla c’è solo il padre, ex musicista rimasto vedovo e impegnato a sostenere il sogno della ragazzina finché una sconvolgente rivelazione sul suo passato non mina dalle fondamenta la relazione padre/figlia.
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Covid: turisti Usa, ‘finalmente in Italia, si torna alla vita’
All’aeroporto di Fiumicino sorpresa per omaggi Made in Italy
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28 maggio 2021
18:17
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Sorpresi, rallegrati e pronti finalmente, dopo tanto tempo, a concedersi una vacanza nel “Bel Paese” o a rivedere ed abbracciare, dopo mesi o anche di più, dei familiari. E’ la fotografia dei circa 300 turisti e viaggiatori statunitensi (e fra loro diversi italo americani), arrivati poco dopo le 10 con i voli Covid Tested Delta da New York ed Atlanta che, all’aeroporto di Fiumicino, hanno trovato una particolare e simbolica accoglienza “tricolore”.
Aeroporti di Roma, in collaborazione con La Gardere, ha donato loro, dopo aver fatto il tampone di controllo, kit Made in Italy di prodotti gastronomici, vini, gadget come “Pinocchio”, la riproduzione del Colosseo, cartoline turistiche, braccialetti tricolori, ed un buono duty free da utilizzare alla ripartenza.
Un modo per guardare, con fiducia, ad una ripartenza consistente dei viaggi e del turismo, augurando una buona permanenza nel nostro Paese. Tra i viaggiatori ci sono famiglie con bambini, coppie, anziani. Alcuni sfoggiano t-shirt con la scritta “Italia”. A dare il benvenuto ai turisti sono stati il Direttore operazioni voli di Adr, Ivan Bassato, l’assessore regionale alla Salute, Alessio D’Amato ed il Direttore sanitario dell’Inmi Lazzaro Spallanzani, Francesco Vaia.
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Torna Poirot, full immersion nella serie cult con David Suchet
I 70 episodi in ordine cronologico su TopCrime da 29 maggio
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28 maggio 2021
19:16
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Tredici stagioni, per un totale di 70 episodi divisi fra 36 puntate della durata di 52 minuti, ispirati ai racconti brevi di Agatha Christie, pubblicati nel corso degli anni Venti, e 34 della durata di 103 minuti, ispirati ai romanzi. Sono i numeri di ‘Poirot’, la serie cult con protagonista David Suchet, la più longeva sul personaggio, dedicata all’iconico detective creato dalla grande scrittrice inglese, che torna su TopCrime dal 29 maggio, ogni sabato, in prima e seconda serata, dal primo all’ultimo episodio, nell’esatto ordine cronologico pensato dalla sua ideatrice.
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Una programmazione che proseguirà, pertanto, fino al 21 maggio 2022.
Nella sua storia, Hercule Poirot arriva in Gran Bretagna, come profugo di guerra, nel 1914, dal natio Belgio, dove era ispettore di polizia. Un po’ vanitoso, con i capelli imbrillantinati e i baffi cerati, ama le sue comodità e abitudini. Calmo, riflessivo, preciso, anche nell’abbigliamento, sempre impeccabile, vive a Londra e ritiene che l’uso della violenza sminuisca la grandezza umana. Come investigatore è sicuro di sé, ha un fiuto straordinario e riesce a risolvere i casi più intricati. Il suo sistema di indagine rispecchia la sua personalità: ordine e metodo. Ama il cibo, ma solo se di qualità e ben preparato. Poirot appare nel primo romanzo di Christie, The Mysterious Affair at Styles (1920), e in dozzine di libri successivi, tra cui alcune delle opere più amate, come Assassinio sull’Orient Express (1933) e Morte sul Nilo (1937).
L’apparizione finale, con la morte di Poirot, è in Curtain (1975). Si dice che Agatha Christie abbia basato i manierismi del mitico detective sulla sua osservazione, in Inghilterra, dei rifugiati belgi della prima guerra mondiale.
Il mistero della cuoca scomparsa e Omicidio perfetto sono i primi due episodi del fortunato crime. A seguire, sempre in doppio appuntamento, Chi ha rapito Johnny Waverly? e Legami di sangue (5 giugno), Omicidio al terzo piano e Triangolo a Rodi (12 giugno), Crociera con il morto e Furto di idee (giugno), Omicidio dietro le quinte e Sogno premonitore (26 giugno), Poirot: il pericolo senza nome (3 luglio).
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Amadeus, la mia Notte azzurra con la Nazionale
Su Rai1 tanti ospiti con Mancini e convocati in vista Euro 2021
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28 maggio 2021
15:40
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A pochi giorni dall’esordio nel Campionato Europeo, che l’11 giugno vedrà l’Italia opposta alla Turchia allo Stadio Olimpico di Roma, la Nazionale riceverà l’abbraccio simbolico dei tifosi italiani in occasione di ‘Notte Azzurra’, la trasmissione condotta da Amadeus che andrà in onda martedì 1° giugno alle 21.40 su Rai1.
All’Auditorium Rai del Foro Italico, a pochi passi dallo Stadio Olimpico, si riderà e canterà in compagnia del Ct Roberto Mancini, dello staff azzurro e di tutti i calciatori convocati per il primo Campionato Europeo itinerante della storia.
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Tra ricordi, canzoni e sorprese, Notte Azzurra, organizzata da Figc e Rai, ospiterà il commissario tecnico Roberto Mancini, tutti i calciatori convocati per il torneo continentale e gli eroi di tante partite come Gianluca Vialli e Daniele De Rossi, oggi colonne dello staff azzurro. Con loro anche campioni della canzone e della comicità, come Paolo Bonolis, Clementino, Frank Matano, gli Autogol, Biagio Izzo, Colapesce Dimartino, Coma_Cose, Arisa e Cristiana Capotondi.
“Io amo molto il calcio, è noto – ha detto Amadeus – e poter presentare una serata dedicata alla Nazionale è un onore. Poter essere presente a serate che riguardano i propri amori è bellissimo. Sarà una festa: abbiamo accolto l’entusiasmo della Nazionale e del mister Mancini. Una serata familiare non solo per addetti ai lavori e appassionati tecnici.”.
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Covid: in Fvg 21 casi su 6.653 test e tamponi, 1 decesso
In terapia intensiva 6 degenti, in area medica 41
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TRIESTE
28 maggio 2021
15:44
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Oggi in Friuli Venezia Giulia su un totale di 6.653 test e tamponi sono state riscontrate 21 positività al Covid 19, pari allo 0,31%. Nel dettaglio, dall’analisi di 4.385 tamponi molecolari sono stati rilevati 14 nuovi contagi, per una percentuale di positività dello 0,32%; da 2.268 test rapidi antigenici 7 casi (0,31%).
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Oggi si registra un decesso, mentre i ricoveri nelle terapie intensive scendono a 6 (-2) e quelli in altri reparti rimangono stabili a 41. Lo comunica in una nota il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi.
I decessi complessivamente ammontano a 3.785, con la seguente suddivisione territoriale: 814 a Trieste, 2.006 a Udine, 673 a Pordenone e 292 a Gorizia. I totalmente guariti sono 92.472, i guariti clinici 5.679 e le persone in isolamento scendono a 4.905.
Dall’inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive al virus complessivamente 106.888 persone con la seguente suddivisione territoriale: 21.167 a Trieste, 50.609 a Udine, 20.923 a Pordenone, 12.992 a Gorizia e 1.197 da fuori regione.
Oggi, informa la Regione, non sono stati registrati contagi tra gli ospiti e il personale delle residenze per anziani, né tra gli operatori del Servizio sanitario regionale.
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Covid: 52 nuovi casi e 3 vittime in Sardegna
Tasso di positività 1,4%, in calo i ricoveri (-7)
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CAGLIARI
28 maggio 2021
15:51
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Salgono a 56.591 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza: nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 52 nuovi contagi su 3.692 tamponi effettuati, per un tasso di positività dell’1,4%.
Si registrano tre nuovi decessi (1.459 in tutto).
In calo i ricoveri: sono 150 (-5) le persone attualmente ricoverate in ospedale in area medica; 16 (-2) i pazienti in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 12.697 e i guariti complessivamente 42.269 (+135).
Sul territorio, dei 56.591 casi positivi complessivamente accertati, 14.797 (+6) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.628 (+6) nel Sud Sardegna, 5.152 (+3) a Oristano, 10.844 (+9) a Nuoro, 17.156 (+28) a Sassari.
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Primo ciak in Usa per il nuovo film di Guadagnino
Teen d’autore Bones All con Timotheè Chalamet
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28 maggio 2021
15:59
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Primo ciak di Bones & All, il nuovo film di Luca Guadagnino, il primo ambientato negli Stati Uniti.
Vede protagonisti Timothée Chalamet (che torna a lavorare con Guadagnino dopo il successo di “Call me by your name” e che dopo sarà Willy Wonka), Taylor Russell, Mark Rylance, André Holland, Jessica Harper, Michael Stuhlbarg, David Gordon-Green, Francesca Scorsese e Chloë Sevigny.
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Deadline ne dà notizia in anteprima, confermata dai produttori italiani.
Il film, un teen d’autore, tratto dal libro di Camille DeAngelis e scritto da David Kajganich (“Suspiria”, “A Bigger Splash”), è una produzione Frenesy Film Company e Per Capita Productions. Prodotto, tra gli altri, da Luca Guadagnino e Marco Morabito per Frenesy Film Company, Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, del gruppo Fremantle, Francesco Melzi d’Eril e Gabriele Moratti per Memo. I produttori esecutivi sono Giovanni Corrado e Raffaella Viscardi. Come riporta Deadline, Il film racconta la storia di un primo amore, quello che porta Maren, una giovane donna che impara a sopravvivere ai margini della società, e Lee, un reietto vagabondo dall’animo combattivo, a unirsi e intraprendere un’odissea di centinaia di chilometri nell’America di Ronald Reagan, tra botole, passaggi segreti e stradine di provincia. Tuttavia, per quanto si sforzino, qualunque strada sembra riportarli al loro tremendo passato, fino al momento finale che deciderà se il loro amore sia realmente in grado di sopravvivere al loro essere altro rispetto al mondo che li circonda.
Il film è interamente finanziato da società italiane: The Apartment (società del gruppo Fremantle), 3 Marys, Memo, Tender Stories, Adler, Elafood, Elafilm, Manila, Serfis e Wise. Si occuperanno delle vendite estere del film The Apartment (del gruppo Fremantle), Frenesy Film, Memo e 3 Marys.
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Mottarone: Eitan chiede dei genitori, zia sempre vicino
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29 maggio 2021
12:05
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“Chiede dei suoi genitori” Eitan, il bambino unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, “ma la zia gli resta sempre vicino”. Lo rendono noto i sanitari dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, dove è ricoverato.
Le condizioni del piccolo, che “è sveglio” e ha accanto anche la nonna, sono “stabili, ma la prognosi resta riservata”. “Il torace è ancora contuso e la situazione addominale non permette ancora di rialimentarlo – precisano -. Per questa ragione il bimbo rimane in Rianimazione ancora qualche giorno”.
“Vigili del fuoco vicini al piccolo Eitan, l’elmo con il suo nome glielo abbiamo mandato dal personale sanitario dell’ospedale Regina Margherita di Torino dove è ricoverato. Forza Eitan, siamo tutti con te”: lo scrivono i vigili del fuoco sul loro account twitter, dove postano la foto dell’elmo per il piccolo sopravvissuto alla strage della funivia. I vigili hanno anche preparato delle magliette con il nome del bambino e l’immagine di Grisù, il draghetto che voleva fare il pompiere.
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Manager arrestato: l’ex moglie conferma maltrattamenti al pm
‘Un racconto lungo e doloroso’. Si separò da Di Fazio nel 2012
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MILANO
28 maggio 2021
16:36
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Ha confermato il ‘modus operandi’ già emerso in questi giorni e il contesto di maltrattamenti e narcotizzazioni evidenziato da altre presunte vittime la ex moglie di Antonio Di Fazio, sentita in Procura dopo l’arresto dell’imprenditore con l’accusa di avere drogato e violentato una studentessa 21enne. La donna si trova ancora al Palazzo di Giustizia per essere sentita dalla pm Alessia Menegazzo che coordina l’indagine con la procuratrice aggiunta Maria Letizia Mannella.
Da quanto si apprende, quello della donna, che sta ricostruendo da ore la sua vita con l’ex marito (si separò nel 2012) è un “racconto lungo e doloroso”.
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VACCINI: EMA, OK A SOMMINISTRARE PFIZER TRA 12 E 15 ANNI
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28 maggio 2021
16:41
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Uccise suocero dopo abusi su figlia, pena ridotta in appello
Da 20 a 18 anni, al complice inflitti 12 anni carcere
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MILANO
28 maggio 2021
17:16
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La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha lievemente ridotto la condanna, da 20 anni a 18 anni di carcere, decisa in primo grado in abbreviato per un 36enne a processo per avere ucciso il suocero, accusato di avere abusato della nipotina, a Rozzano (Milano), nel febbraio 2019. I giudici hanno anche ridotto la sentenza per il complice che lo accompagnò in motorino sul luogo del delitto, da 18 a 12 anni di carcere.
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Nel calcolo della pena per i due imputati, i giudici hanno leggermente ridotto l’incidenza della continuazione tra i reati contestati, ovvero omicidio volontario aggravato e porto abusivo d’arma. Inoltre, solo per quanto riguarda il complice, hanno considerato le attenuanti prevalenti sulle aggravanti. Le motivazioni della Corte verranno depositate entro 15 giorni.
I due imputati, presenti in aula, sono rimasti impassibili durante la lettura del dispositivo. La sostituta pg Nunzia Ciaravolo aveva chiesto la conferma delle condanne decise in primo grado. Il delitto è avvenuto il 25 febbraio di due anni fa. Quel giorno, intanto, al Palazzo di Giustizia di Milano, si era da poco concluso un incidente probatorio nel quale la bimba di otto anni aveva parlato degli abusi che avrebbe subito dal nonno.
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Mottarone: i funerali di Roberta e Angelo, dolore e rabbia
Rito a Triggiano, ministro culto ‘non doveva accadere’
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TRIGGIANO
28 maggio 2021
17:28
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Rose bianche, calle e girasoli accanto alle foto di Roberta Pistolato e Angelo Vito Gasparro sulle loro bare, una accanto all’altro nel cimitero di Triggiano, in provincia di Bari, dove è stata celebrata la cerimonia funebre secondo il rito dei testimoni di Geova dei coniugi 40enni morti nell’incidente alla funivia di Stresa Mottarone, in Piemonte.
Il rito è stato celebrato dal ministro di culto Giovanni Spadone, lo stesso che nove anni fa, il 15 settembre 2012, celebrò il loro matrimonio.
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“Siamo qui per stringerci attorno alle famiglie di queste due giovani vite stroncate da un gravissimo incidente che non doveva accadere” ha detto il ministro. Alla cerimonia, trasmessa anche su zoom con la partecipazione virtuale di circa 2.500 persone, c’è il sindaco, Antonio Donatelli, e un centinaio tra parenti e amici.
“Grande tristezza ma anche tanta rabbia nell’ultimo abbraccio a questi nostri ragazzi – ha detto il sindaco – . C’è tanta voglia di giustizia, dopo quello che si è scoperto ma in questo momento dobbiamo raccoglierci intorno alla famiglia”.
Alla fine della cerimonia Donatelli ha letto i messaggi di cordoglio arrivati dai Comuni di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza e Lungavilla (Pavia), il primo il luogo dove i due vivevano da diversi anni e il secondo quello dove Roberta ha lavorato come medico prima di trasferirsi in Emilia Romagna.
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Incidenti lavoro: operai nel Pavese morti per asfissia
Dopo aver respirato ammoniaca o altro gas velenoso
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PAVIA
28 maggio 2021
17:33
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Sono morti per asfissia i due operai vittime dell’incidente sul lavoro avvenuto oggi, verso le 12.30, alla ditta Di.Gi.Ma. di Villanterio (Pavia).
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“I due – ha detto Marco Bertoni, sindacalista della Cisl di Pavia-Lodi – stavano lavorando nei pressi di una vasca dove erano contenuti scarti di lavorazione animale, dai quali vengono ricavate farine per produrre mangimi. Uno dei due si è sentito male – racconta Bertoni -: il collega che era al suo fianco ha cercato a quel punto di soccorrerlo, ma ha perso a sua volta i sensi”.
Quando sono giunti sul posto gli operatori del 118, ormai era troppo tardi. I due operai cinquantenni potrebbero aver respirato ammoniaca o forse un altro gas velenoso che non sarebbe stato aspirato dalla cappa interna alla vasca. Ancora da confermare la notizia relativa alla rottura di una tubatura.
“Non è ammissibile che nel 2021 accadano ancora tragedie del genere – ha affermato Bertoni -. Non si può accettare che in una regione come la Lombardia lavoratori escano di casa al mattino senza avere la certezza di poter tornare a casa la sera”.
Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i tecnici dell’Inail, oltre ai carabinieri, al nucleo Nbcr giunto da Milano, a diverse squadre dei vigili del fuoco e agli ispettori di Ats Pavia.
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Vaccini: isola di Capraia è Covid free, seconda dose a tutti
Giani annuncia completamento campagna somministrazioni
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ISOLA DI CAPRAIA (LIVORNO)
28 maggio 2021
17:40
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“Capraia è tra le prime isole italiane ‘Covid free’. Oggi è stata portata a termine anche la somministrazione delle seconde dosi in tutti gli abitanti dell’isola.
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Presto avremo definitivamente libere dal contagio dal virus altre isole dell’arcipelago toscano. Il personale medico e infermieristico delle Asl direttamente coinvolte, come in questo caso quello della Nord Ovest, ha svolto un lavoro straordinario, in stretta collaborazione con i sanitari della Marina Militare, che ringrazio con gratitudine della disponibilità. Questo è un evento importante che dà speranza e che ci aiuterà a dare nuovamente slancio al nostro turismo”. Lo annuncia il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, dando conto del completamento dell’intero ciclo vaccinale di tutti i cittadini residenti nell’isola di Capraia (Livorno), avvenuto oggi. Il completamento della vaccinazione ha riguardato 105 abitanti in tutto. Sono stati utilizzati vaccini Pfizer, AstraZeneca e Janssen, nel rispetto dei criteri di individuazione, utilizzati per il resto del territorio.
Sempre in Toscana, ai primi di luglio, con la somministrazione della seconda dose in tutti gli abitanti, saranno definitivamente ‘Covid free’ anche le isole Giglio e Giannutri.
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Vaccini:Campania;complessivamente 3.162.839 somministrazioni
Prima dose per 2.178.645. Seconda per 984.194
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NAPOLI
28 maggio 2021
17:53
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Complessivamente in Campania sono stati vaccinati con la prima dose 2.178.645 cittadini. Di questi 984.194 hanno ricevuto la seconda dose.
Le somministrazioni effettuate sono state, in totale, 3.162.839. Questi i dati comunicati dall’Unità di Crisi e aggiornati alle 17 di oggi.
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Donna uccisa in Lucchesia, fermato il marito dai Cc
Colpita con coltellate in lite familiare ad Altopascio
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ALTOPASCIO (LUCCA)
28 maggio 2021
18:07
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Una donna di 51 anni è stata uccisa con coltellate in un’abitazione di Altopascio (Lucca). Sul posto sono intervenuti i carabinieri che avrebbero fermato l’omicida, un uomo 54enne, che è il marito.
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Secondo prime informazioni l’aggressione sarebbe avvenuta al culmine di una lite tra i coniugi mentre erano in casa. La coppia ha due figli. L’omicidio è avvenuto nel primo pomeriggio in una villetta di Altopascio (Lucca), in via Enrico Fermi. La donna è morta in breve tempo e il 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso. Secondo quanto appreso i carabinieri hanno condotto via il marito, che si troverebbe in una caserma dell’Arma in stato di fermo. Le indagini sono in pieno corso per stabilire i motivi della lite in famiglia che avrebbero portato all’omicidio. E’ stato un vicino di casa a dare l’allarme quando ha visto camminare in strada, con le mani insanguinate, Luigi Fontana, 54 anni, uscito dalla sua abitazione dopo aver ucciso la moglie Maria Carmina, 51 anni. Secondo una ricostruzione l’uomo l’aveva colpita con coltellate e lasciata agonizzante in un corridoio della loro casa, una villetta con giardino. Quando i soccorritori sono arrivati, la donna era morta. L’arma del delitto è stata sequestrata dai carabinieri. Secondo quanto si apprende, la coppia era originaria di Caserta. Lui è un artigiano, la donna era casalinga.
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Hit parade, Sangiovanni si conferma in testa
Quattro cantanti di Amici in top ten, Maneskin recuperano
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28 maggio 2021
18:11
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Per la seconda settimana consecutiva Sangiovanni, il giovane cantante arrivato secondo nell’edizione di quest’anno di Amici, è in vetta alla classifica dei dischi più venduti della settimana, secondo le rilevazioni Fimi/Gfk, con l’album che porta il suo nome. E’ primo anche tra i singoli con il brano Malibù.
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In quota Amici, pure il terzo posto di Aka 7even che ha appena pubblicato l’album omonimo (terzo), il quarto di Deddy con Il Cielo Contromano (era secondo una settimana fa) e il settimo di Tancredi con Iride (in discesa di tre posizioni).
Il resto della classifica vede sul podio, in seconda posizione, Ernia con Gemelli-Ascendente Milano (in vetta tra i vinili), davanti ai freschi vincitori dell’Eurovision Song Contest Maneskin. Il loro Teatro d’Ira – Vol. 1 passa dalla decima alla quinta posizione in virtù del successo europeo con Zitti e Buoni che arriva dopo la vittoria al Festival di Sanremo (e risale appena fuori dalla top ten anche il disco precedente Il Ballo della Vita).
Il rapper Rkomi scivola dal terzo al sesto posto con Taxi Driver. Caparezza è ottavo con Exuvia (anche lui perde tre posizioni). Chiudono la top ten la giovanissima Madame, stabile nona con il disco che porta il suo nome, e la new entry Cosmo con La Terza Stagione dell’Amore.
Ecco la classifica Fimi/Gfk degli album più venduti della settimana dal 21 al 27 maggio 2021:
1) SANGIOVANNI, SANGIOVANNI (SUGAR-UNIVERSAL MUSIC)
2) GEMELLI-ASCENDENTE MILANO, ERNIA (ISLAND-UNIVERSAL MUSIC)
3) AKA 7EVEN, AKA 7EVEN (COLUMBIA-SONY)
4) IL CIELO CONTROMANO, DEDDY (WM ITALY-WARNER MUSIC)
5) TEATRO D’IRA – VOL. I, MANESKIN (RCA RECORDS LABEL-SONY)
6) TAXI DRIVER, RKOMI (ISLAND-UNIVERSAL MUSIC)
7) IRIDE, TANCREDI (WM ITALY-WARNER MUSIC)
8) EXUVIA, CAPAREZZA (POLYDOR-UNIVERSAL MUSIC)
9) MADAME, MADAME (SUGAR-UNIVERSAL MUSIC)
10) LA TERZA ESTATE DELL’AMORE, COSMO (COLUMBIA-SONY)
Questi i singoli più scaricati:
1) MALIBÙ, SANGIOVANNI (SUGAR-UNI)
2) ZITTI E BUONI, MANESKIN (RCA RECORDS LABEL-SME)
3) LADY, SANGIOVANNI (FASCINO P.G.T.-THE ORCHARD)
4) LOCA, AKA 7EVEN (COLUMBIA-SME)
5) TUTTA LA NOTTE, SANGIOVANNI (SUGAR-UNI)
E infine questa la classifica dei vinili:
1) GEMELLI-ASCENDENTE MILANO, ERNIA (ISLAND-UNIVERSAL MUSIC)
2) LA TERZA ESTATE DELL’AMORE, COSMO (COLUMBIA-SONY)
3) TEATRO D’IRA – VOL. I, MANESKIN (RCA RECORDS LABEL-SONY)
4) LA FABBRICA DI PLASTICA, GIANLUCA GRIGNANI (UNIVERSAL STRATEGIC-UNIVERSAL MUSIC)
5) THE DARK SIDE OF THE MOON, PINK FLOYD (PARLOPHONE-WARNER MUSIC).
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Etna: ancora un parossismo, fontana di lava e nube di cenere
Ennesima attività dal Cratere di Sud-Est del vulcano
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CATANIA
28 maggio 2021
18:26
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Ennesimo parossismo sull’Etna, segno della presenza di una grande energia nei condotti magmatici interni del vulcano attivo più alto d’Europa.
L’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania comunica, infatti, che è incorso una fontana di lava al Cratere di Sud-Est.
In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Est verso il mare.
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Covid: Sardegna passa in zona bianca con Rt a 0.5
Attesa per nuova ordinanza governatore anche su test agli arrivi
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CAGLIARI
28 maggio 2021
18:35
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“Solo” 239 contagi in una settimana con un calo del 42,7% in sette giorni, che significa circa 13 casi per 100mila abitanti e un R(t) a 0.5 e una valutazione complessiva del rischio bassa, con una pressione dei ricoverati Covid che non supera il 13% nelle terapie intensive e del 10% in area medica. Sono solo alcuni dei tre fattori, inseriti nel monitoraggio Iss-Ministero per la cabina di regia e con i quali la Sardegna si appresta a cambiare colore: da gialla diventerà bianca da lunedì.
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L’isola era già stata la prima regione d’Italia, in solitario, a diventare bianca lo scorso 1 marzo, ma le prime libertà erano durate poco e prima di Pasqua la Sardegna era piombata dall’arancione al rosso.
Ora, in attesa di capire cosa esattamente comporti nelle riaperture e con maggiori libertà di movimento, è possibile che il governatore Christian Solinas possa emanare una nuova ordinanza: oggi scadono infatti le prescrizioni che obbligano i viaggiatori che arrivano in Sardegna a registrarsi sul sito o sulla app e a presentarsi negli scali sardi con il certificato di avvenuta vaccinazione (ciclo completo) o di tampone negativo effettuato nelle 48 precedenti o con la volontà di sottoporsi al tampone negli spazi dedicati o successivamente (entro 48 ore dallo sbarco) restando però in quarantena fiduciaria. Non è detto però che la nuova ordinanza riproponga queste prescrizioni e potrebbe non arrivare oggi ma essere più centrata sulle limitazioni di quella che sembra delinearsi come una zona bianca rafforzata, anche sulla base delle indicazioni arrivate dal confronto Governo-Regioni.
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Vaccini: domani mobilitazione in piazze per stop a brevetti
Attore Paolo Rossi testimonial. Obiettivo un milione di firme
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28 maggio 2021
18:46
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Stop ai brevetti dei vaccini, in modo da poterne produrre in quantità sufficienti per poter garantire la salute di tutta la popolazione mondiale. È questo il messaggio del click day e della mobilitazione straordinaria, in programma domani, sabato 29 maggio in numerose piazze italiane da Torino a Milano, da Firenze a Roma, da Napoli a Palermo.
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L’iniziativa si svolge nell’ambito della Campagna europea ‘Right2Cure Noprofit On Pandemic’, ed è coordinata dal Comitato italiano, a cui aderiscono in Italia 110 realtà associative e organizzazioni, fra cui i principali sindacati, oltre a numerose personalità della cultura, della scienza, del sociale e dello spettacolo.
Testimonial d’eccezione della manifestazione sarà l’attore e comico Paolo Rossi. L’obiettivo è quello di raccogliere un milione di firme in Europa, che “obbligherà” la Commissione Europea a rivedere la propria posizione di chiusura alla proposta di sospensione dei brevetti per i vaccini. Ad oggi sono state raccolte oltre 200.000 firme on line e la giornata di domani con la presenza ‘fisica’ dei banchetti gestiti dalle tante associazioni aderenti, consentirà anche la raccolta ‘cartacea’ delle firme, anche attraverso il confronto diretto con i cittadini.
Il Parlamento Europeo, lo scorso 19 maggio, ha approvato una risoluzione a larghissima maggioranza (con 468 voti a favore e 63) che comprende la richiesta di una sospensione temporanea dei brevetti per i vaccini, i farmaci e i kit diagnostici per il Covid 19. Secondo gli organizzatori della campagna, “occorre fare presto perché la pandemia sta inchiodando interi Paesi come l’India, mentre nei paesi poveri e a basso reddito è stato vaccinato solo lo 0,3% della popolazione, briciole delle quote di vaccini prodotte da BigPharma: le conseguenze potrebbero essere inimmaginabili”.
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COVID,Sardegna ritorna bianca ma non più sola
Rt a 0.5. Solinas, ripartenza ma non sarà un liberi tutti
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CAGLIARI
28 maggio 2021
18:57
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Da lunedì 31 maggio la Sardegna ritorna in zona bianca, esattamente tre mesi dopo la prima volta, unica regione d’Italia. Ma stavolta non è più sola come allora: promosse anche Friuli Venezia Giulia e Molise.
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A pesare sulla decisione di un nuovo cambio di colore per l’Isola i dati del monitoraggio settimanale Iss-Ministero per la cabina di regia: “solo” 239 contagi in una settimana con un calo del 42,7% in sette giorni, che significa circa 13 casi per 100mila abitanti e un R(t) a 0.5 e una valutazione complessiva del rischio bassa, con una pressione dei ricoverati Covid che non supera il 13% nelle terapie intensive e del 10% in area medica.
Anche se oggi si registra un lieve aumento dei casi nelle ultime 24 ore – 52 nuovi contagi, per un tasso di positività dell’1,4% – e tre nuovi decessi. Prosegue invece il calo dei ricoveri ora arrivati a quota 166.
Con il passaggio in zona bianca riprenderanno tutte le attività, non ci sarà più il coprifuoco e anticiperanno le riaperture tutti quei settori la cui ripartenza era prevista tra il 15 giugno e il 1 luglio: matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati, competizioni sportive al chiuso.
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Soddisfatto il presidente della Regione, Christian Solinas, che però avverte: “Il ritorno alla zona bianca segna un nuovo punto di partenza per l’Isola, dopo tanti sacrifici. L’attribuzione della fascia a più basso rischio comporta un allentamento significativo delle restrizioni, ma non sarà un ‘liberi tutti’. Il virus rappresenta ancora un pericolo”. Nel frattempo è attesa un nuova ordinanza: oggi scadono infatti le prescrizioni che obbligano i viaggiatori che arrivano in Sardegna a registrarsi sul sito o sulla app e a presentarsi con il certificato di avvenuta vaccinazione o di tampone negativo effettuato nelle 48 precedenti o con la volontà di sottoporsi al tampone negli spazi dedicati o successivamente.
Non è detto però che la nuova ordinanza riproponga queste prescrizioni.
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Vaccini: in Emilia-Romagna via libera agli hub nelle aziende
Dal 3 giugno, stimata platea iniziale di 180mila lavoratori
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BOLOGNA
28 maggio 2021
19:07
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Hub capaci di garantire tra le 200 e le 500 vaccinazioni al giorno e che fungano da centri aggregati per più aziende, compresi i lavoratori dell’indotto e quelli in appalto. Dopo il via libera del commissario nazionale Francesco Paolo Figliuolo, l’incontro con il Tavolo del Patto per il lavoro e per il clima e l’approvazione formale in giunta, la Regione Emilia-Romagna è pronta a partire con le vaccinazioni in azienda, con il duplice obiettivo di garantire la ripresa in sicurezza dell’intero sistema produttivo ed economico, e accelerare la campagna vaccinale mettendo al servizio del territorio le strutture disponibili.
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Di qui la scelta di hub con grandi capacità di somministrazioni, per evitare una dispersione di dosi che finirebbe per rallentare la campagna vaccinale.
L’avvio delle somministrazioni è previsto con gradualità a partire dal 3 giugno, compatibilmente con la disponibilità di vaccino, e si stima una platea iniziale di 180mila persone: i lavoratori nelle oltre 300mila aziende emiliano-romagnole sono più di 1 milione e 450mila, ma molti di loro hanno già prenotato o ricevuto il vaccino perché aventi diritto per età, fattori di rischio o situazione familiare.
“L’avvio delle vaccinazioni in azienda è una iniziativa di salute pubblica che va oltre la fondamentale messa in sicurezza dei luoghi di lavoro”, hanno detto gli assessori allo Sviluppo economico, Vincenza Colla, e alla Salute, Raffaele Donini.
“Tutti i criteri che abbiamo adottato, a partire dal favorire l’aggregazione tra più aziende possibili per contenere la dispersione di dosi e personale, vanno nella direzione di una integrazione con il piano regionale dei vaccini”, hanno aggiunto i due assessori.
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Migranti: Lamorgese a ong, coinvolgere Stati bandiera navi
‘Serve più forte solidarietà a livello europeo’
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28 maggio 2021
19:39
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“L’esigenza immediata di una più forte solidarietà a livello europeo in materia di ricollocamenti dei migranti, sollecitando in particolare il coinvolgimento dei Paesi di riferimento delle Organizzazioni non governative e degli Stati di bandiera delle loro navi” è stata ribadita dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese alle ong impegnate nel soccorso in mare ricevute oggi al Viminale.
Da parte loro, i rappresentanti di Emergency, Medici Senza Frontiere, Mediterranea Saving Humans, Open Arms, ResQ-People saving People, Sea-Watch e Sos Mediterranee hanno sottolineato che “le discussioni sulle politiche migratorie non possono diventare un impedimento al soccorso in mare, obbligo giuridico oltre che morale”.
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A Igiaba Scego il premio Matilde Serao
Quarta edizione su ripartenza online dal Museo di Capodimonte
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NAPOLI
28 maggio 2021
19:53
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”La mia casa è l’Italia, dove sono nata, e Napoli l’ho sempre vista come il punto di partenza di un ponte tra Europa e Africa. Alla figura di Matilde Serao mi lega la caparbietà”.
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Lo ha detto la scrittrice italo somala Igiaba Scego, vincitrice della quarta edizione del premio Matilde Serao promosso dal ‘Mattino’ ed intitolato alla co-fondatrice, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il riconoscimento le è stato consegnato dal direttore del quotidiano Federico Monga nel corso della premiazione in streaming condotta con l’attrice Pina Turco dalla Sala Tiziano del Museo di Capodimonte. Tema dell’incontro, la ripartenza post pandemia. ”Il futuro è adesso, siamo tornati ed è tornato il premio Serao, ripartiamo dalle donne e da una grande scrittrice, ripartiamo dalla cultura, da un luogo di arte e bellezza” ha detto Monga che ha intervistato il ministro della Cultura Dario Franceschini. “Igiaba Scego è una giovane artista del nostro paese, l’ho conosciuta qualche anno fa in una iniziativa a Roma, un autobus dedicato a Rosa Parks. La sua è bella storia di integrazione e creatività. Il nostro Paese ha un patrimonio di creatività fatto di grandi maestri contemporanei e di giovani talenti che vanno mescolati e integrati per valorizzare il presente assieme alla grande tradizione del nostro passato” ha detto Franceschini.
Nell’ albo d’oro del premio (un’opera di Mimmo Paladino), Antonia Arslan (2017), Azar Nafisi (2018) e Dacia Maraini (2019) . Igiaba Scego è nata a Roma nel 1974 da genitori somali in fuga dalla dittatura di Siad Barre. ”Nella nostra Italia è importante un premio che porta in primo piano una donna, una grande donna di parole – ha detto sottolineando la mancanza in Italia di una ‘legge sulla cittadinanza’ – Cosa ci ha insegnato la pandemia? Come dice Papa Francesco occorre riflettere sulle diseguaglianze. Spero in un futuro più solidale e che i vaccini arrivino anche al sud del mondo. Personalmente ho imparato a correre di meno”. Intervenuti anche Eva Cantarella, Guido Maria Brera, Roberto Cicutto, Giorgia Abeltino, Cristiana Collu, Alessandro Preziosi, Rosario Esposito La Rossa, Francesco Brioschi, Fausta Vetere, Enzo Gragnaniello.
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Vaccini: Emiliano, da 30/5 in Puglia dosi anche ai maturandi
Emiliano, coinvolgeremo scuole:somministrazioni dalle 18 alle 22
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BARI
28 maggio 2021
20:00
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Anche la Puglia vaccinerà gli studenti che dovranno affrontare le prove di maturità. “Domenica 30 maggio – annuncia il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – partono in Puglia le vaccinazioni per i maturandi.
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Siamo stati la prima regione italiana a mettere in sicurezza col vaccino il personale scolastico, adesso possiamo avviare anche la vaccinazione della popolazione studentesca partendo da chi sta per sostenere gli esami di maturità. Lo faremo con le nuove dosi che sono in arrivo da Roma e senza toccare la programmazione delle altre fasce di popolazione. Aprire ai più giovani è un segnale di incoraggiamento e speranza per tutti”.
“Ci prepariamo a mettere in sicurezza il mondo della scuola e dell’università – dichiara l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco – per coniugare pienamente il diritto all’istruzione e il diritto alla salute in tempo di pandemia. Partiamo dai giovani che stanno per sostenere la maturità per poi procedere nelle settimane e nei mesi successivi, progressivamente, a coprire l’intera popolazione studentesca vaccinabile. La vaccinazione sarà organizzata sul modello già utilizzato per i docenti: coinvolgeremo gli istituti e programmeremo a partire da domenica 30 maggio le somministrazioni, dalle 18 alle 22, per poi proseguire nei giorni successivi”. “La Regione – aggiunge l’assessore all’Istruzione Sebastiano Leo – attraverso l’Ufficio scolastico regionale, contatterà le scuole e programmerà giornate di vaccinazioni, procedendo scuola per scuola, in modo da regolare il flusso in base alle dosi di vaccino disponibili.
Sono certo che questa notizia verrà accolta con entusiasmo dai nostri ragazzi”.
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Mottarone: cavo rotto, ipotesi che fosse danneggiato
Verifiche su ‘testa fusa’. Esperto, rottura evento raro
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TORINO
28 maggio 2021
20:45
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Era danneggiato il cavo trainante della funivia del Mottarone. E’ l’ipotesi che si fa largo nell’inchiesta sull’incidente che domenica scorsa ha causato la morte di quattordici persone, tra cui due bambini, dopo il ritrovamento del capo della fune sul luogo della tragedia. Si sarebbe staccato – sempre secondo le ipotesi al vaglio degli inquirenti – dalla testa fusa, la parte attaccata alla cabina. Sarebbe questo il motivo delle anomalie che facevano scattare il freno di emergenza inibito dall’utilizzo del forchettone.
I due aspetti su cui ruota l’indagine sulla tragedia – freni e fune – potrebbero dunque essere collegati tra loro, come sembrerebbe emergere dalle testimonianze che i carabinieri, su indicazione della Procura di Verbania, stanno raccogliendo.
Soltanto la consulenza tecnica del perito incaricato dai magistrati, il professore Giorgio Chiandussi del Politecnico di Torino che ieri ha effettuato un sopralluogo al Mottarone, potrà far luce in maniera definitiva su questo aspetto.
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E c’è da giurarci che anche su questo sarà battaglia in tribunale.
“Per una perizia tanto complessa e importante ci vorranno almeno due mesi”, spiega Giorgio Munari, amministratore delegato della Monterosa Sky, la società che gestisce gli impianti di risalita della Val d’Ayas, di Gressoney, di Alagna Valsesia e di Champorcher. “Una fune non si dovrebbe mai rompere. Mai”, precisa da esperto di impianti a fune qual è. “Non intendo esprimere giudizi su quanto accaduto al Mottarone – prosegue – ma stiamo parlando di un evento rarissimo, eccezionale. Un fulmine? Non esistono precedenti che possano far pensare ad una simile eventualità”, dice a proposito di una delle ipotesi circolate in questi giorni.
“La testa fusa è, in effetti, la parte più delicata, quella che può presentare dei problemi. Ma i controlli sono rigorosi, ho letto che al Mottarone erano stati fatti di recente”, aggiunge ricordando anche che “solo in Italia la legislazione prevede che le funivie siano dotate di freni di emergenza, a dimostrazione del fatto che l’ipotesi di rottura del cavo portante è considerata davvero remota. Anche per questo sarà molto interessante capire che cosa è accaduto domenica – sottolinea -. Un eventuale problema tecnico costringerebbe gli ingegneri a studiare contromisure in grado di rendere ancora più sicuri i nostri impianti”. Resta l’alternativa dell’errore umano, “ma a questo – conclude – non voglio neppure pensarci”.
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Mottarone: Perocchi in carcere, funivia Rapallo non riapre
Ingengere fermato è direttore esercizio dell’impianto ligure
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GENOVA
28 maggio 2021
21:00
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A causa della permanenza in prigione dell’ingegnere Enrico Perocchi, coinvolto nell’inchiesta sulla tragedia della funivia di Stresa, la funivia di Rapallo, di cui il tecnico è direttore di esercizio, non potrà aprire domani dopo alcuni lavori di manutenzione come annunciato nei giorni scorsi, ma resterà chiusa almeno fino a martedì compreso. Il prolungamento della chiusura è annunciato da un cartello affisso nei pressi dell’impianto.
L’assessore ai Lavori pubblici Filippo Lasinio, sentito dal giornale online Levante News, ha spiegato che “i lavori sono ultimati” ma poichè “il verificatore è impedito, attendiamo di sapere chi ne stabilisca la conformità ed autorizzi la ripartenza”.
La funivia di Rapallo (Genova), che sale oltre 600 metri fino al Santuario della Madonna di Montallegro, da cui si gode una vista mozzafiato sul Golfo del Tigullio e sul promontorio di Portofino, è l’unico impianto simile in Liguria.
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Carabinieri bloccano l’esportazione di 96 strumenti antichi
Carico senza autorizzazione, fermati tre furgoni a Tarvisio
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BOLOGNA
28 maggio 2021
21:08
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Un carico composto da 95 strumenti musicali a corda antichi, che fanno parte di una collezione privata definita dai carabinieri la più grande al mondo di questo genere, che stava per essere esportato dall’Italia senza l’autorizzazione ministeriale prevista, insieme a spartiti, dipinti e altri oggetti di pregiato valore artistico, ieri mattina è stato intercettato e bloccati alla frontiera di Tarvisio dai militari del nucleo tutela del patrimonio artistico e culturale di Bologna.
In collaborazione con i colleghi di Udine, Roma e Tarvisio, le pattuglie hanno individuato il prezioso carico, composto da oltre 150 opere di vario tipo, sistemato in tre furgoni partiti da Bologna e diretti in Austria.
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Grazie ad accertamenti investigativi, coordinati dalla Procura di Udine, i mezzi sono stati fermati in autostrada: due persone di origine straniera, delle quattro a bordo, sono state denunciate in stato di libertà per tentata esportazione illecita di beni culturali.
La parte della collezione di strumenti scoperta dai militari, che tra viole e violini speciali include anche un saranji indiano, è risultata appartenere al professor Josè Vazquez, direttore della Orpheon Foundation. Violoncelli, clavicembali e gli altri strumenti a corda, risalenti al periodo compreso tra il 1550 e il 1780, erano stati esposto in mostra, fino a gennaio di quest’anno, anche al Museo di San Colombano di Bologna.
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Turismo: da domani riapre a Capri la Grotta Azzurra
Direzione regionale Musei Campania,tappa importante per rilancio
A
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NAPOLI
28 maggio 2021
21:12
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Da domani riaprirà al pubblico la Grotta Azzurra di Capri, che tornerà ad essere visitabile in sicurezza, come già sperimentato la scorsa estate. Ne da’ notizia la Direzione regionale Musei Campania.
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La riapertura rientra nel piano di riapertura post Covid – ‘Primavera dell’arte’ dei musei e dei luoghi della cultura della Direzione regionale avviato insieme con tutti i musei statali campani a partire dal 26 aprile e proseguito a maggio con la riapertura dell’Anfiteatro campano.
La riapertura del celebre sito marino nel comune di Anacapri, che attrae ogni anno numerosi visitatori italiani e stranieri grazie al fascino del gioco di luce e alla sua atmosfera suggestiva, segna, si rileva, “una tappa importante per il rilancio turistico di Capri, isola covid free”, Dopo la Certosa di San Giacomo, riaperta dallo scorso aprile, nei prossimi giorni sarà completa la fruizione del circuito caprese della Direzione regionale con la riapertura del sito archeologico di Villa Jovis. Le visite alla Grotta Azzurra saranno effettuate secondo un protocollo di sicurezza, nel rispetto delle disposizioni anti Covid, con ingressi contingentati, obbligo di misurazione della temperatura e mascherina. Per accedere alla grotta è consigliata la prenotazione, da effettuarsi online gratuitamente su http://www.coopculture.it, che permetterà di gestire i flussi turistici in maniera sicura, mentre l’acquisto del biglietto potrà essere effettuato in loco fino a mezz’ora prima della chiusura. L’accesso ai visitatori senza prenotazione sarà garantito se ci sarà disponibilità rispetto al numero dei prenotati e fino ad esaurimento posti disponibili.
La Grotta Azzurra sarà aperta al pubblico tutti giorni dalle 9.00 alle 17.00 (ultimo ingresso ore 16.30). Tutte le info relative alle modalità di visita, di prenotazione e acquisto biglietti sono disponibili sul sito web (www.musei.campania.beniculturali.it) e sui canali social istituzionali della Direzione regionale Musei Campania.
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Ragazza scomparsa: centinaia alla fiaccolata nel Reggiano
La sindaca, Saman non sarà sola a prescindere da ciò che accadrà
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NOVELLARA (REGGIO EMILIA)
28 maggio 2021
21:48
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Alcune centinaia di persone si sono unite stasera in piazza Unità d’Italia a Novellara, nella Bassa Reggiana, per prendere parte alla fiaccolata dedicata a Saman Abbas, la 18enne d’origine pachistana della quale non si hanno notizie da un mese.
“La nostra comunità è stata travolta da una situazione senza precedenti – ha detto la sindaca Elena Carletti che ha preso la parola – siamo qui per una ragazza che forse nessuno di voi ha conosciuto.
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Saman non è da sola e non sarà mai da sola. A prescindere da quello che accadrà”. Al suo fianco anche diversi sindaci, assessori e consiglieri comunali ma anche parlamentari reggiani ed esponenti di diverse religioni che hanno voluto mostrare vicinanza e solidarietà al paese, stringendosi attorno alla comunità in questi giorni di grande apprensione per le sorti della ragazza.
La Procura di Reggio Emilia sta indagando per omicidio perché pensa possa essere stata uccisa. I carabinieri – che stanno continuando le ricerche per trovare l’eventuale corpo – sono entrati in possesso di un filmato delle telecamere di sorveglianza in cui, la sera del 29 aprile scorso, si vedono tre uomini allontanarsi con due pale, un secchio contenente un sacchetto e un piede di porco, verso il retro dell’abitazione per poi fare ritorno due ore dopo. E, attraverso una rogatoria internazionale, si sta cercando di rintracciare i genitori che sono rientrati improvvisamente in patria i primi di maggio senza dare preavviso a nessuno in Italia.
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Covid: Solinas proroga test ingresso in Sardegna sino a 15/6
Ma libero accesso ai proprietari di seconde case non residenti
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CAGLIARI
28 maggio 2021
23:29
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L’ordinanza della Regione Sardegna che disciplina l’ingresso nell’isola è stata prorogata di altre due settimane, sino al 15 giugno, dal presidente Christian Solinas.
Resta l’obbligo per i passeggeri di registrarsi nella piattaforma Sardegna Sicura e – si legge nell’ordinanza – “i passeggeri che non sono ancora in possesso della certificazione verde possono dare atto: A) dell’avvenuta vaccinazione.
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Per avvenuta vaccinazione si intende il numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per il soggetto interessato o per il tipo di vaccino somministrato. Detta certificazione ha validità di 9 mesi dalla somministrazione della seconda dose; B) che sono trascorsi 15 giorni dalla somministrazione della prima dose del vaccino. Detta certificazione è valida fino alla somministrazione della seconda dose prevista per il completamento del ciclo vaccinale; C) dell’avvenuta guarigione dall’infezione SARS-COV-2, con contestuale cessazione dell’isolamento prescritto. La certificazione ha durata di 6 mesi; D) della sottoposizione all’esame diagnostico molecolare del tampone rino-faringeo per covid-19 e/o sottoposizione all’esame del tampone antigenico, con esito negativo eseguito non oltre le 48 ore dalla partenza.
Per quanto riguarda i proprietari di seconde case non residenti in Sardegna, l’ordinanza del 17 marzo scorso viene prorogata sino al 15 giugno ma cessano di avere efficacia gli articolo che disponevano che l’accesso era “consentito solo in presenza di comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità e/o di indifferibilità documentata ovvero per motivi di salute”.
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Giallo su detenuto trovato impiccato, indagine per omicidio
L’uomo ha una ferita alla testa
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GENOVA
28 maggio 2021
23:55
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È giallo sulla morte di un detenuto trovato impiccato in un cella del carcere di Marassi, a Genova. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario dopo che sulla nuca dell’uomo, un italiano di 41 anni, sono state trovate alcune ferite.
Oggi sono andati in carcere il procuratore capo Francesco Cozzi e il sostituto Giuseppe Longo. Domani verrà eseguita l’autopsia.
A insospettire gli inquirenti della squadra mobile anche alcune tracce di sangue su uno sgabello e alcuni stracci di sangue forse usati per pulire. Al vaglio degli inquirenti l’ipotesi di una rissa scoppiata dentro la cella e poi la messainscena del suicidio. Ma non è escluso il gesto volontario come ipotizzato in un primo momento.
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Ostia, mamma coraggio fa arrestare due fratelli della famiglia Spada
Le accuse sono di spaccio di stupefacenti, sequestro di persona, estorsione e riduzione in schiavitù
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ROMA
30 maggio 2021
16:48
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I due figli tossicodipendenti sequestrati, torturati e umiliati dai due aguzzini con la diffusione di video sui social per qualche grammo di crack, la giovane figlia diventata prostituta per colmare i debiti contratti dai fratelli per pagare la cocaina ai due ‘boss’.
Esasperata dalla vita infernale che lei e la sua famiglia stavano vivendo, una madre ‘coraggio’ ha denunciato i due malviventi, non due nomi qualsiasi a Ostia: Francesco e Juan Carlo Spada, di 34 e 31 anni, figli del capostipite Armando e rampolli emergenti del clan che imperversa sul litorale romano, sono stati arrestati dalla polizia la scorsa notte.
I reati contestati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma sono gravissimi e vanno dallo spaccio di stupefacenti al sequestro di persona, dall’estorsione alla riduzione in schiavitù. Un altro colpo inferto alla famiglia a cui fa capo un’associazione per delinquere di tipo mafioso, come riconosciuto anche da recenti sentenze.
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Trecentocinquanta chili di hashish dalla Spagna, due arresti
Operazione della polizia nel Torinese. Sequestrati 550mila euro
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TORINO
29 maggio 2021
09:02
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Oltre 350 chili di hashish provenienti dalla Spagna sono stati sequestrati a Grugliasco, comune nell’hinterland torinese. Due uomini di 44 e 49 anni, imprenditori nel settore dell’abbigliamento e dei tabacchi, sono stati arrestati dalla polizia.
Sono stati notati dagli agenti in un’area di sosta, mentre parlavano con l’autista di un autoarticolato con targa spagnola.
La consegna della merce è avvenuta in un capannone industriale. L’irruzione della polizia ha permesso di bloccare i due uomini mentre aprivano sette pacchi contenenti 252 chili lordi di hashish. Le successive perquisizioni hanno permesso di trovare e sequestrare altri 94 chili di stupefacente, quasi 550mila euro in contanti, una macchina conta soldi, materiale per il confezionamento e numerosi cellulari. I pacchi erano contraddistinti da un marchio adesivo riproducente calciatori, personaggi famosi e marchi vari. PIEMONTE
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Nella spiaggia di Nora uno stabilimento a prova di Covid
“Welcome safe” gestisce prenotazioni e ordinazioni
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CAGLIARI
29 maggio 2021
09:03
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Arrivare in spiaggia con l’ombrellone già prenotato, mettersi comodi, ordinare uno snack, una bibita o un’insalata direttamente dalla propria postazione.
Questa l’innovativa idea dello stabilimento balneare “Il Villaggio 88” di Nora, realizzato da Sintur Sinergie Turistiche e finanziato da Sardegna Ricerche.
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“Welcome & safe” è un sistema innovativo che consente di gestire ogni aspetto dello stabilimento balneare online, sulla scia di quanto già realizzato nel mondo per alberghi, bed and breakfast e ristoranti.
Lo stabilimento balneare del litorale di Pula (Città Metropolitana di Cagliari) ha deciso di investire sulla sicurezza dei propri bagnanti regalando loro un’estate a prova di Coronavirus. Welcome & Safe, attraverso il rilevamento, tramite segnali wi-fii, delle tracce digitali, verifica le presenze in prossimità ed evita in anticipo le situazioni di sovraffollamento.
“Siamo molto fieri di questo progetto realizzato con Sintur – spiegano Danilo e Claudia Cacciuto, titolari di Villaggio 88 -.
Abbiamo due obiettivi: vogliamo rendere i nostri servizi sempre più innovativi e allo stesso tempo garantire qualità e sicurezza ai nostri clienti. Il nostro augurio è che quest’anno vengano a trovarci tanti turisti, non solo quelli locali, ma anche gli italiani e gli stranieri”.
“Pula ha avuto sempre un occhio di riguardo per la tutela ambientale e, soprattutto negli ultimi due anni, per la sicurezza sanitaria dei bagnanti – osserva l’assessora al Turismo, Promozione Territorio, Spettacolo e Sport di Pula Ombretta Pirisinu -. Per Pula è un bel biglietto da visita dato che si tratta di uno stabilimento del nostro territorio. Il turista di oggi vuole viaggiare in tranquillità e poter pianificare la propria vacanza ed è un orgoglio che Pula sia un esempio per tutti in tal senso”.
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Auto depredate con ‘jammer’ in aree servizio, sei arresti
Polizia Genova scopre autori furti con disturbatore frequenze
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29 maggio 2021
09:18
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Usavano jammer, disturbatori di frequenze, per evitare che si potessero chiudere i bagagliai per potere così rubare valigie e altri oggetti dalle auto in sosta agli autogrill. La polizia stradale di Genova ha arrestato sei persone per furto aggravato.
Le indagini sono iniziate dopo un furto all’area di servizio di Varazze (Savona).
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli autori dei furti individuavano le vittime presso le aree di servizio autostradali, le pedinavano all’interno dei locali commerciali, e poi utilizzando i cosiddetti jammer che impedivano la chiusura dei veicoli, facevano razzia dei beni contenuti nel bagagliaio e nell’abitacolo. Dopo le indagini, coordinate dalla procura di Savona, gli agenti sono riusciti a individuare i membri della banda.
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Reinhold Messner ha detto sì per la terza volta
Il re degli ottomila ha sposato la compagna 35 anni più giovane
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BOLZANO
29 maggio 2021
09:19
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Il re degli 8 mila Reinhold Messner ieri ha sposato a Castelbello la sua compagna Diana Schumacher. Uno dei testimoni di nozze è stato il fratello ed ex primario Hubert, come racconta la Tageszeitung.
Il 77enne e la lussemburghese, 35 anni più giovane di lui, hanno pronunciato il fatidico sì davanti al sindaco Gustav Tappeiner.
Messner dal 1972 al 1977 era sposato con Uschi Demeter e nel 2009 – dopo 25 anni di convivenza e tre figli – sposò Sabine Stehle, dalla quale divorziò nel 2019. Come già avvenne nel 2009 la cerimonia si è svolta in gran segreto in ambito familiare.
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Spaccio ed estorsioni, arrestati 2 fratelli famiglia Spada
Nella notte a Ostia, indagini della polizia
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ROMA
29 maggio 2021
09:21
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Spaccio di stupefacenti, sequestro di persona, estorsione e riduzione in schiavitù. Con queste accuse sono stati arrestati dalla polizia a Ostia due fratelli, appartenenti alla famiglia Spada.
L’indagine è stata condotta dagli agenti del X Distretto Lido, diretto da Antonino Mendolia, ed è partita dalla denuncia della madre di ragazzi tossicodipendenti. Gli arresti sono stati eseguiti nella notte ed è stato sequestrato un appartamento.
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La strage del Mottarone: ‘Tadini mi disse, prima che si rompa il cavo ce ne vuole’
Una testimonianza inguaia il caposervizio, ai domiciliari
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VERBANIA
31 maggio 2021
11:52
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A breve potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati anche altri dipendenti della società che gestisce la funivia del Mottarone. “Valuteremo in che termini sapevano dell’uso dei forchettoni”, ha detto la procuratrice di Verbania Olimpia Bossi, e “valuteremo se hanno consapevolmente partecipato o se si sono limitati ad eseguire indicazioni provenienti dall’alto”.
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L’indagine prosegue poi per capire come si è rotto il cavo. Bossi ha poi spiegato di non vivere “come una sconfitta” la decisione del Gip di scarcerare i tre fermati, “perché l’aspetto più importante è che il giudice abbia condiviso la qualificazione giuridica dei fatti’.
Gli addetti alla funivia del Mottarone sapevano della prassi del caposervizio Gabriele Tadini di lasciare inseriti i ceppi per bloccare il sistema frenante, ma forse potevano rifiutare di assecondarla. E’ quanto si ricava dall’ordinanza con cui il gip di Verbania ha disposto gli arresti domiciliari per Tadini. Alcuni passaggi del testo sembrano volere indirizzare la ricerca delle responsabilità: di un manovratore in servizio il 23 maggio, giorno dell’incidente, il giudice scrive che “mai avrebbe dovuto essere sentito come persona informata sui fatti, dopo le dichiarazioni assunte prima delle sommarie informazioni rese da Tadini”.
Il gip di Verbania ha disposto gli arresti domiciliari per il caposervizio della funivia del Mottarone, Gabriele Tadini, e ha scarcerato Luigi Nerini, il gestore dell’impianto, e Enrico Perocchio, direttore di esercizio.
“Palese è al momento della richiesta di convalida del fermo e di applicazione della misura cautelare la totale mancanza di indizi a carico di Nerini e Perocchio che non siano mere, anche suggestive supposizioni”, ha scritto il gip di Verbania Donatella Banci Buonamici nell’ordinanza con cui ieri ha rimesso in libertà il gestore della funivia del Mottarone e il direttore di esercizio e ha mandato ai domiciliari Tadini. Il gip parla di “scarno quadro indiziario” ancora “più indebolito” con gli interrogatori di ieri.
Gabriele Tadini sapeva bene che “il suo gesto scellerato aveva provocato la morte di 14 persone” e per questo avrebbe condiviso “questo immane peso, anche economico” con le “uniche due persone che avrebbero avuto la possibilità di sostenere un risarcimento danni”. Per questo ha chiamato “in correità” i “soggetti forti del gruppo”, per attenuare le sue “responsabilità”, scrive il gip di Verbania.
E’ stato Gabriele Tadini a “ordinare” di mettere “i ceppi” per bloccare i freni di emergenza della cabina e la loro installazione era “avvenuta già dall’inizio della stagione”, il “26 aprile”, quando l’impianto tornò in funzione dopo le restrizioni anti-Covid. Lo ha spiegato un dipendente della funivia sentito come teste nelle indagini dei pm di Verbania, spiegando che il tecnico ordinò di “far funzionare l’impianto con i ceppi inseriti”, a causa delle anomalie al sistema frenante non risolte, “anche se non erano garantite le condizioni di sicurezza necessarie”.
Interrogato per circa tre ore dal gip, Tadini ieri aveva ammesso di aver messo il ceppo blocca freno, e di averlo fatto altre volte. Difeso dall’avvocato Marcello Perillo, l’uomo ha spiegato che le anomalie manifestate dall’impianto non erano collegabili alla fune ed ha escluso collegamenti tra i problemi ai freni e quelli alla fune. “Non sono un delinquente. Non avrei mai fatto salire persone se avessi pensato che la fune si spezzasse”.
“Non salirei mai su una funivia con ganasce, quella di usare i forchettoni è stata una scelta scellerata di Tadini”, ha detto al gip Enrico Perocchio, secondo quanto riferito dal suo legale, avvocato Andrea Da Prato. Poi lasciando il carcere: “Sono contento di tornare dalla mia famiglia, ma sono disperato per le quattordici vittime”. “L’errore è stato mettere i forchettoni per ovviare ad un problema che si sarebbe risolto – ha aggiunto -. Se avessi saputo che erano stati messi non avrei avvallato la scelta, in carcere stavo male per le persone mancate e per la mia famiglia”.
Dalle dichiarazioni dei dipendenti della funivia del Mottarone, tutte riportate nell’atto, “appare evidente il contenuto fortemente accusatorio nei confronti del Tadini”, il caposervizio dell’impianto, perché “tutti concordemente hanno dichiarato che la decisione di mantenere i ceppi era stata sua, mentre nessuno ha parlato del gestore o del direttore di servizio”, ha scritto il gip di Verbania nell’ordinanza con cui ha disposto i domiciliari per Tadini e ha rimesso in libertà gli altri due fermati, spiegando che quelle dichiarazioni “smentiscono” la “chiamata in correità” fatta da Tadini.
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“Prima che si rompa una traente o una ‘testa fusa’ ce ne vuole”. Lo avrebbe detto Gabriele Tadini, caposervizio della funivia del Mottarone, a un altro dipendente, come messo a verbale da quest’ultimo. Lo si legge nell’ordinanze del gip. Quando il tecnico gli “ordinò di non rimuovere il ceppo dalla cabina 3” un giorno, l’altro gli chiese, stando al verbale, se la cabina potesse viaggiare “con persone a bordo e ceppo inserito”. A quel punto, stando al racconto del testimone, Tadini avrebbe replicato che prima che si rompa un cavo traente, quello che si spezzò poi il 23 maggio, “ce ne vuole”.
“Assolutamente non la vivo come una sconfitta sul piano investigativo, anche perché l’aspetto più importante è che il giudice abbia condiviso comunque la qualificazione giuridica dei fatti”. Lo ha spiegato, intervistata da Radio Veronica One, la procuratrice di Verbania Olimpia Bossi, dopo che il gip ieri ha scarcerato i tre fermati per l’incidente della funivia del Mottarone. Per Gabriele Tadini, a cui è stata applicata la misura dei domiciliari, sono stati riconosciuti “proprio i reati così come noi li avevamo qualificati”, ossia l’omissione dolosa di cautele aggravata dal disastro e gli omicidi colposi.
A breve potrebbero essere iscritti nel registro degli indagati anche altri dipendenti della società che gestisce la funivia del Mottarone. “Valuteremo in che termini sapevano dell’uso dei forchettoni”, ha detto Bossi, e “valuteremo se hanno consapevolmente partecipato o se si sono limitati ad eseguire indicazioni provenienti dall’alto”. L’indagine prosegue poi per capire come si è rotto il cavo: “quando saremo in grado di fare gli avvisi avendo un quadro chiaro di tutte le persone e società da coinvolgere le coinvolgeremo negli accertamenti tecnici”.
Giornata di lutto in tutto il Piemonte per le vittime della funivia del Mottarone. Il decreto firmato dal presidente della Regione, Alberto Cirio, invita la popolazione ad osservare un minuto di silenzio alle ore 12 e gli enti pubblici piemontesi a unirsi nella manifestazione del cordoglio a una settimana dall’incidente. “Nulla può lenire il dolore, ma sentiamo il bisogno di ricordare in un modo solenne coloro che hanno perso la vita in questa follia. Il Piemonte non smetterà mai di stringersi alle loro famiglie e al piccolo Eitan”, afferma il governatore Cirio.
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Religione: ‘Lunga notte delle chiese’ in Alto Adige
123 eventi in 51 luoghi, iniziativa nata nel 2014
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BOLZANO
29 maggio 2021
09:24
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Con 123 eventi in 51 luoghi, la Lunga notte delle chiese 2021, svoltasi ieri sera in Alto Adige è stata un successo malgrado le limitazioni da pandemia. In questa settima edizione l’attenzione è stata puntata sull’organo della chiesa, dichiarato strumento dell’anno: in 15 chiese si sono infatti tenuti concerti d’organo e visite guidate specifiche.
La Lunga notte delle chiese viene organizzata in Alto Adige dal 2014 e quest’anno si è tenuta in contemporanea con Austria, Repubblica Ceca e Svizzera, coinvolgendo oltre 50 parrocchie su tutto il territorio: il progetto è coordinato dall’Ufficio pastorale della Diocesi di Bolzano-Bressanone e dalla Comunità di lavoro dei Servizi Giovani e soprattutto grazie ai molti volontari le parrocchie sono riuscite anche quest’anno, nonostante la situazione particolare, a rendere accessibili i tesori delle chiese – spirituali, sociali, musicali, culturali, artistici – ai fedeli e anche alle persone lontane dalla chiesa.
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Denaro in cambio di farmaci oncologici, arrestato medico
Accusato di concussione, 130mila euro da paziente in cura a Bari
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BARI
29 maggio 2021
09:55
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Si sarebbe fatto pagare più di 130mila euro da un paziente, poi deceduto, per somministrargli farmaci oncologici salvavita gratuiti. I carabinieri hanno arrestato Giuseppe Rizzi, medico oncologo in servizio fino a circo un anno fa all’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari.
Al medico, che si trova agli arresti domiciliari, il pm Marcello Quercia contesta il reato di concussione aggravata e continuata in concorso con la compagna, l’avvocatessa Maria Antonietta Sancipriani. Oltre alla misura cautelare nei confronti di Rizzi i carabinieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente del valore di 136 mila euro. In sede di perquisizione, nella sua abitazione, i militari hanno trovato reperti archeologici e denaro contante per oltre 1,9 milioni di euro, nascosto in buste e scatole per calzature.
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Ragazza scomparsa: indagati anche due cugini di Saman
Riconosciuti in video con pale, ricerche anche in pozzi e canali
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BOLOGNA
29 maggio 2021
09:58
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Salgono a cinque gli indagati nel caso della scomparsa di Saman Abbas, la diciottenne di origine pachistana residente della Bassa Reggiana della quale non si hanno più notizie da un mese. Oltre ai genitori e a uno zio sono iscritti nel registro degli indagati anche due cugini della ragazza.
È quanto emerso nelle ultime ore dalle indagini dei carabinieri. Il fascicolo è aperto per omicidio.
I due cugini avrebbero avuto un ruolo nella sparizione della ragazza: secondo quanto emerso, sono stati riconosciuti dalla visione delle immagini della video sorveglianza dell’azienda agricola di Novellara dove lavoravano i familiari di Saman.
Vengono ritratti la sera del 29 aprile uscire da un capannone con attrezzi da lavoro utilizzati verosimilmente per preparare una buca.
Madre, padre e zio di Saman sono irreperibili dai primi di maggio perché tornati in patria e ora ricercati tramite una rogatoria internazionale.
Questa mattina riprendono le ricerche della ragazza, che si concentreranno alle spalle del capannone. Saranno ispezionati anche alcuni pozzi, canali e altre serre. Al momento senza l’impiego di unità cinofile.
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Incendio distrugge auto poliziotto nel Foggiano
E’ accaduto a Cerignola, indagini in corso
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CERIGNOLA
29 maggio 2021
10:22
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Un incendio ha distrutto la scorsa notte l’autovettura, una Renault, dell’assistente capo di polizia in servizio al commissariato di Cerignola (Foggia). Il fatto e’ accaduto in via Monte Bianco.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che non si sono ancora espressi sulla natura dell’incendio, ovvero se sia doloso o accidentale.
Sono in corso le indagini dei poliziotti che stanno analizzando i filmati delle telecamere di sicurezza della zona. Al momento non si esclude alcuna ipotesi sul movente.
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Covid, nelle Marche 83 positivi in un giorno
3.101 tamponi, 1.506 nuove diagnosi, positivi/testati 5,5%
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ANCONA
29 maggio 2021
10:51
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Sono 83 i positivi rilevati nelle Marche nell’ultima giornata tra le 1.506 nuove diagnosi: 22 in provincia di Pesaro Urbino, 18 in provincia di Ascoli Piceno, 15 in provincia di Fermo, 14 in provincia di Ancona, 11 in provincia di Macerata e 3 fuori regione. Secondo il Servizio Sanità della Regione Marche “nelle ultime 24 ore sono stati testati 3.101 tamponi: 1.506 nel percorso nuove diagnosi (di cui 397 nello screening con percorso Antigenico) e 1.595 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 5,5%)”.
Gli 83 positivi comprendono soggetti sintomatici (17 casi rilevati), contatti in setting domestico (20), contatti stretti di casi positivi (36), contatti in setting lavorativo (2), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (1). Per altri 7 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Sui 397 test del Percorso Screening Antigenico “sono stati riscontrati 17 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare) per un rapporto positivi/testati pari al 4%”.
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Liberato lungo l’A1 un uomo sequestrato in provincia di Napoli
Grazie a un blitz della polizia a Orvieto. Due arresti
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PERUGIA
29 maggio 2021
10:52
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Liberato lungo l’A1 nei pressi di Orvieto, grazie ad un blitz della polizia, un italiano di origine campana sequestrato in provincia di Napoli – è emerso dalle indagini – a scopo di estorsione. In arresto, con l’accusa di sequestro di persona, sono finiti due uomini nati in Francia ma di origine magrebina, sorpresi in auto insieme al sequestrato.
Su un terzo uomo, anche lui magrebino, sono ancora in corso accertamenti per chiarirne la posizione nella vicenda.
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Covid: 5 giorni senza decessi in Alto Adige
46 nuovi casi, stabile il numero dei ricoveri
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BOLZANO
29 maggio 2021
11:06
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Prosegue il buon andamento della pandemia in Alto Adige. Per il quinto giorno consecutivo non si registrano decessi.
I nuovi casi Covid sono 46 (29 tramite l’analisi di 688 tamponi pcr e 17 tramite 6.949 test antigenici). Stabile il numero dei ricoveri: 14 nei normali reparti e 4 sia in terapia intensiva che nelle cliniche private.
1.548 altoatesini sono in quarantena e il numero dei guariti è salito di 70.
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Vaccini: domani Sardegna termina Pfizer, richiami slittano
Temussi(Ats),lunedì nuovo carico. Resta nodo rifiuti AstraZeneca
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CAGLIARI
29 maggio 2021
11:12
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Numerosi sms sono già arrivati ieri sera alle persone che avevano l’appuntamento fissato per il richiamo la settimana prossima: la seconda dose Pfizer o Moderna slitta di 7-10 giorni. E’ il primo effetto della carenza di dosi Pfizer, il siero più utilizzato in Italia e in Sardegna da quando è stata ampliata la platea delle persone che possono aderire alla campagna di vaccinazione anti-Covid19.
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Lunedì 31 è atteso un nuovo carico, ma sono “solo” 10.200 dosi che basteranno per la giornata, poi in successione ne arriveranno altre, ma l?isola rischia di doversi fermare da una giorno all’altro, almeno per gli under 60.
“La nostra capacità di vaccinazione è di 25-20mila al giorno – dice il commissario straordinario dell’Ares-Ats, Massimo Temussi – ad oggi abbiamo 25mila dosi di Pfizer in freezer e già con la campagna per le isole minori Covid free a Sant’Antioco (nel Sulcis , ndr) ne utilizziamo 12mila in questo fine settimana: il rischio reale è quello di doversi bloccare”.
Una possibilità dietro l’angolo se si pensa che nelle ultime 24 ore in Sardegna sono stati somministrati 18.028 vaccini che fanno salire il numero delle inoculazioni a 866.211, l’87% delle 994.500 dosi consegnate. Molte di quelle di scorta, però, sono Astrazeneca, il siero che in tanti rifiutano, specie gli over60.
“Per ora non abbiamo problemi ad utilizzare le scorte di Vaxevria – aggiunge Temussi – perché stiamo effettuando i richiami per le forze dell’ordine e i docenti, prima che inizino gli scrutini nelle scuole. Esiste però un problema nazionale che deve essere risolto a Roma: il ministero o l’istituto superiore di Sanità devono dirci come agire su questo problema che è di ordine sanitario e che non può essere gestito dal Commissario Figliuolo che ringrazio per il cambio di passo dato alla campagna e per le continue e fattive interlocuzioni”.
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Vaccini: Lazio, 1/a dose a 46% adulti, a 21% anche 2/a
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ROMA
29 maggio 2021
11:19
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“Il 46% della popolazione adulta nel Lazio ha ricevuto la prima dose di vaccino. Oltre il 21,5% ha completato il ciclo vaccinale”.
Lo comunica l’Unità di Crisi Regione Lazio. Tra gli over 90 il 99,9% ha ricevuto la prima dose e il 90% la seconda dose; tra gli over 80 il 93% prima dose e l’86% anche seconda dose. Per quanto riguarda gli over 70 l’85% ha avuto la prima dose e il 38% ha completato il ciclo mentre tra gli over 60 il 75% ha ricevuto la prima dose e il 20% anche seconda dose.
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Uomo trovato morto con taglio alla gola, ipotesi omicidio
A Rimini, soccorsi allertati dal convivente della vittima
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RIMINI
29 maggio 2021
11:20
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Omicidio questa notte a Miramare, frazione di Rimini, dove un uomo di 35 anni di origine peruviana, è stato trovato senza vita in un monolocale nella zona sud della città romagnola. A chiamare i soccorsi il convivente del trentacinquenne.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale di Rimini. Secondo una prima ipotesi il trentacinquenne è stato ucciso con un coltello e la causa della morte sarebbe una ferita profonda da alla gola.
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Vaccini: isole minori, 5 e 6 giugno richiami alla Maddalena
Quasi 3.900 persone convocate per la due giorni all’ex Arsenale
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LA MADDALENA
29 maggio 2021
11:21
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La Regione, con l’Ats Sardegna e la collaborazione dell’amministrazione comunale, del Comando dell’Esercito Sardegna, del Comando operativo di vertice Interforze e della Marina Militare, oltre alla rete solidale Ad Adiuvandum e alle associazioni di volontariato del territorio, procederà con il richiamo della vaccinazione anti covid nell’Isola di La Maddalena nelle giornate di sabato 5 e domenica 6 giugno prossimi. Per una questione organizzativa le attività verranno concentrate in due giornate e in un unica sede, l’ex Arsenale.
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Le convocazioni della popolazione verranno effettuate direttamente dall’amministrazione comunale.
Sono 3.847 le persone convocate per effettuare il richiamo del vaccino Pfizer/BioNTech, mentre sono state 405 le dosi somministrate del siero monodose Janssen, Johnson&Johnson, e per il quale e’ stato già completato ciclo di vaccinazione, e che vanno ad aggiungersi ai cittadini gia’ immunizzati e che erano stati vaccinati in precedenza nel Punto di vaccinazione ospedaliero.
La campagna di vaccinazione a La Maddalena si inserisce nell’ambito dell’accordo tra le Regioni e la struttura commissariale per l’emergenza Covid, per l’immunizzazione di massa della popolazione delle isole minori, e la sua realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione fra la Regione Sardegna, con l’Ats, il Comune, l’Esercito, la Marina Militare e le associazioni di volontariato.
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Etna: stop and go, vulcano si accende e spegne continuamente
Ancora parossismi dal Sud-Est con fontana lava e cenere lavica
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CATANIA
29 maggio 2021
11:39
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Stop and go. E’ lo schema dell’ultima fase eruttiva dell’Etna che si ‘riaccende’ improvvisamente con intesi parossismi che durano mediamente un’ora, per poi, all’improvviso ‘spegnersi’.
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Ma per poi ‘ripartire’ nuovamente. Lo fa dal 19 maggio quando iniziò con ‘la fontana di lava Franco Battiato’, nella notte dopo la morte dell’artista. Ieri lo ha fatto per tre volte nel giro di circa 15 ore, con l’ultima, iniziata alle 22 e conclusasi 50 minuti dopo, che ha prodotto una grande quantità di materiale piroclastico che è ‘precipitato’ sui paesi a est del vulcano, dove sembrava ‘piovesse’, fino al mare Ionio. A dare ‘spettacolo’ è sempre il cratere di Sud-Est con la stessa modalità, come spiega l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania nei suoi comunicati: aumento dell’attività esplosiva e dei livelli di tremore dei condotti magnatici interni dell’edificio vulcanico che poi si trasformano in fontana di lava, accompagnata da boati, emissione di alti nubi di cenere lavica e di una colata che resta confinata nella zona sommitale dell’Etna. La ‘montagna’, ‘Idda’ (Lei), come la chiamano i catanesi, con la sua attività al momento non ha avuto alcun impatto, al momento, sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania. Ma la sua attività è continuamente monitorata dagli esperti dell’Ingv-Oe di Catania, che seguono e registrano i continui ‘stop and go’ del vulcano attivo più alto d’Europa che è in continua ‘ricarica’ di energia, segnale che l’attività sembrerebbe destinata a durare. In parte ricorda fase che precedette l’eruzione ‘perfetta’ del 2002, che iniziò nella notte tra 26 e il 27 ottobre di quell’anno per concludersi il 29 gennaio del 2003. Ma sono solo dati statistici, di cui la ‘montagna’ non tiene sempre conto. Anzi.
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Deve scontare 18 anni e mezzo, preso padre di “Genny la Carogna”
Bloccato da Ps nel Porto di Napoli dopo sbarco da un traghetto
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NAPOLI
29 maggio 2021
11:59
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Ad “accoglierlo”, ieri pomeriggio, allo sbarco di un traghetto proveniente da Ischia ha trovato gli agenti del commissariato Vicaria Mercato di Napoli che lo hanno arrestato e portato in carcere: era ricercato dallo scorso 26 maggio, Ciro De Tommaso, 69 anni, padre di Gennaro De Tommaso, soprannominato “Genny la carogna”, l’ultrà del Napoli protagonista della “trattativa” con le forze di polizia durante la finale di coppa Italia Napoli-Fiorentina, allo stadio Olimpico di Roma, nel maggio 2013, preceduta dall’aggressione e dal ferimento “a morte” del giovane tifoso napoletano Ciro Esposito.
Ciro De Tommaso è destinatario di un ordine di carcerazione emesso mercoledì scorso dalla Procura Generale di Napoli perché condannato a 18 anni e mezzo di carcere in quanto ritenuto colpevole di associazione a delinquere finalizzato al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso nell’ambito del procedimento giudiziario derivato dalla maxi operazione interforze “Piazza Pulita”, del febbraio 2007, che assestò un duro colpo alla criminalità organizzata di Forcella arrestando vecchi e nuovi boss di quella zona di Napoli una volta nelle mani della famiglia Giuliano.
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La condanna inflitta a De Tommaso è diventata definitiva dopo la sentenza con la quale la Cassazione, lo scorso 26 maggio, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai legali del 69enne.
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Ostia: madre coraggio denuncia Spada per sequestro figli
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ROMA
29 maggio 2021
12:05
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E’ stata una madre coraggio quella che ha chiamato la polizia di Ostia perchè non più in grado di sopportare che i suoi figli fossero sequestrati, torturati, seviziati e umiliati con la diffusione di video sui social, dai loro aguzzini per qualche grammo di crack. Una donna stanca di vedere la giovane figlia costretta a prostituirsi per colmare i debiti contratti dai fratelli per pagare la cocaina agli Spada.
Sono gravi i reati che la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma contesta ai fratelli Francesco e Juan Carlo Spada, 34 e 31 anni, figli del capostipite Armando e rampolli emergenti della dinastia arrestati dalla polizia.
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Nove anni da sisma in Emilia, a Medolla monumento per le vittime
Bonaccini, segno indelebile a memoria di chi non c’è più
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29 maggio 2021
15:49
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“Impossibile rimarginare completamente la ferita di quanto successo col terremoto. Il primo pensiero va a chi nove anni fa perse la vita, anche mentre era al lavoro, e a tutti quanti hanno sofferto.
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Oggi, con questo monumento dedicato alle vittime del sisma si fissa, unendo idealmente tutti i territori colpiti, un segno indelebile a memoria sia della tremenda tragedia accaduta sia della caparbia, straordinaria ed esemplare capacità della nostra terra di rialzarsi, più forte di prima”. Così il presidente dell’Emilia-Romagna e commissario delegato alla ricostruzione, Stefano Bonaccini, questa mattina a Medolla, nel Modenese, all’inaugurazione del monumento dedicato a tutte le vittime del sisma del 2012, nel nono anniversario della seconda scossa del 29 maggio. Una scultura in bronzo intitolata ‘Riconciliazione’, realizzata su progetto di Lisa Buffagni, ex studentessa dell’Istituto d’arte ‘Venturi’ di Modena. Il monumento, inizialmente pensato per onorare la memoria dei lavoratori caduti all’Haemotronic di Medolla, poi divenuto a ricordo di tutte le vittime del sisma 2012, è stato posizionato nel giardino a fianco del Teatro Facchini, recuperato anch’esso dopo i danni del terremoto e inaugurato nel 2018.
E rinasce il Teatro comunale Rinaldi di Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia: oggi l’inaugurazione del foyer e del ridotto del Teatro intitolato ad Antonio Zerbini, dopo i lavori di ristrutturazione necessari dopo il sisma del 2012. “Il completamento della ricostruzione della parte pubblica e del patrimonio culturale rappresenta l’ultima fase di una ricostruzione ormai in gran parte conclusa, a partire da abitazioni, imprese, scuole – afferma il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini – È la fase più complicata, visto che si tratta di beni spesso sottoposti a vincoli sui quali hanno competenze le Soprintendenze, ma altrettanto importante, tanto che saranno sempre di più le opere ristrutturate che saranno inaugurate: si tratta infatti di spazi e luoghi simbolo della cultura, del civismo, dell’identità delle comunità locali”. Gli interventi sul Teatro Rinaldi, divisi in due stralci, sono ricompresi nel piano delle opere pubbliche e dei beni culturali della ricostruzione, e prevedono un costo complessivo di 2 milioni e 359mila euro, di cui oltre un milione di contributo dalla Regione. Nella sala nobile del ridotto, che verrà adibita a incontri, convegni e matrimoni, è stato sistemato su una parete il sipario che rappresenta il ‘Trionfo di Pallade’ di Gianbattista Borghesi.
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Maddalena Secentesca rubata nel ’75 recuperata a Monaco
Operazione del nucleo Tutela Patrimonio di Monza, un denunciato
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MONZA
29 maggio 2021
12:27
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I carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza hanno recuperato a Monaco di Baviera un dipinto a olio su tavola, dal titolo “Maria Maddalena Penitente”, risalente al Seicento e rubato in un’abitazione di un collezionista nell’agosto del 1975 a Milano.
Denunciato un commerciante d’arte emiliano, accusato di riciclaggio, per aver messo in vendita il dipinto senza conoscerne la provenienza.
Le indagini erano partite nel 2016 a seguito di una segnalazione, dopo che l’opera è stata inclusa nel catalogo di una nota casa d’aste bavarese, ad un prezzo di partenza di 15 mila euro. Alla cerimonia di riconsegna dell’opera in Italia hanno partecipato il Procuratore Capo della Repubblica di Monaco di Baviera e il Console Generale italiano, Enrico De Agostini.
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Vaccini: De Luca, domani apre piattaforma per maturandi
Dosi dal 2 giugno e per tre giorni per 80mila ragazzi
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NAPOLI
29 maggio 2021
12:35
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“Domani sera apriamo la piattaforma per i maturandi perché abbiamo deciso di fare la vaccinazione per i ragazzi che faranno l’esame di maturità. E pensiamo di completare, a partire dal 2 giugno, nell’arco di tre giorni, la vaccinazione.
Credo che saranno 80mila ragazzi circa. I tempi sono quelli giusti. Per noi è importante avere le dosi giuste di vaccino. Per il resto non abbiamo problemi”. Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine dell’inaugurazione della cappella San Giovanni Paolo II a Salerno.
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Morto scrittore Paolo Maurensig
Tra i suoi bestseller La variante di Luneburg
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TRIESTE
29 maggio 2021
12:42
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E’ morto lo scrittore Paolo Maurensig. Nato a Gorizia nel 1943, Maurensig è stato autore di diversi libri.
Il successo è arrivato negli anni ’90 con La variante di Luneburg, romanzo che narra di una partita fra due maestri di scacchi attraverso gli eventi storici della Seconda Guerra Mondiale.
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In fila per donare capelli, piazza diventa salone solidale
Domani a Monfalcone. Da trecce parrucche per malati oncologici
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TRIESTE
29 maggio 2021
13:15
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Si metteranno ordinatamente in fila, domani, per un gesto di solidarietà. Ad attenderli in piazza a Monfalcone (Gorizia), in una sorta di ‘salone solidale’, le forbici di una decina di parrucchieri pronti a offrire un taglio a tutti i volontari che hanno deciso di aderire a “Una gioia per capello”, iniziativa promossa dai club Rotaract Club e Interact Club Monfalcone – Grado, con il patrocinio del Comune.
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Si tratta di persone con capelli lunghi, che domani potranno tagliarli per donarli a persone meno fortunate. Ogni treccia raccolta andrà infatti a comporre una parrucca destinata a pazienti oncologici.
Tutti esauriti gli appuntamenti a disposizione, una cinquantina. “Abbiamo registrato un vero e proprio boom di richieste – spiegano gli organizzatori – sono state numerose le persone che ci hanno contattato per prenotare il taglio. Si tratta per lo più di donne, ma nel gruppo ci sono anche alcuni uomini, tutti tra i 5 e i 57 anni”. Domani il “salone” aprirà alle 10, i “clienti” saranno divisi su più turni, nel rispetto delle normative anticovid.
Per essere donati i capelli dovranno avere una lunghezza di almeno 17 centimetri. Le trecce saranno poi destinate al progetto Smile di Atri Onlus (Advanced Tricology Research International Onlus) sostenuto dall’azienda Tricostarc di Roma e all’associazione inglese The Little Prince Trust, specializzati nella realizzazione di parrucche per malati oncologici.
Un’iniziativa simile è in programma domani pomeriggio anche a Pordenone, organizzata da Interact Distretto 2060, in collaborazione con il Comune.
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Ventisei nuovi casi di Covid su 6.496 test analizzati in Umbria
Tre i morti, che raggiungono quota 1.400. In calo i ricoveri
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PERUGIA
29 maggio 2021
13:18
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Sono 26 i nuovi contagi al Covid accertati in Umbria nelle ultime 24 ore su un toale di 6.496 test analizzati, fra antigenici e molecolari.
Secondo i dati della Regione aggiornati al 29 maggio, si registrano dieci ricoveri in meno rispetto a ieri negli ospedali umbri, 74 in tutto, di cui sei (due in meno) in terapia intensiva.
Altri tre i morti, che raggiungono oggi quota 1.400.
I guariti sono 95 e gli attualmente positivi scendono a 1.591 (72 in meno).
Il tasso di positività complessivo è 0,4 per cento e sale a 1,2 per cento rispetto ai soli tamponi molecolari.
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Chiesa: beni culturali; Battaglia, con restauro si ridà vita
Arcivescovo a inaugurazione affresco Madonna di Costantinopoli
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NAPOLI
29 maggio 2021
13:20
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”Per me restaurare equivale a ridare vita, significa riscoprire la bellezza nascosta che esiste da tempo ma che è offuscata dal tempo, forse anche dall’incuria, finché qualcuno con passione e delicatezza non vi si avvicina per riscoprire l’ignoto che vi è nascosto. Ed è questo che Dio fa con ognuno di noi ed è il senso della Resurrezione”.
Lo ha detto l’arcivescovo di Napoli, monsignor Mimmo Battaglia, intervenuto all’inaugurazione del restauro dell’affresco della Madonna di Costantinopoli nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli.
Ai promotori e realizzatori del restauro, Battaglia ha voluto rivolgere il suo ”grazie per il ruolo e l’impegno e per la sinergia, per la capacità di lavorare insieme che è una testimonianza bellissima ed è ciò di cui questa città ha bisogno”.
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Resistenza: gli eroi di Arischia riscoperti dopo 77 anni
A mani nude contro plotone di esecuzione: 4 medaglie al valore
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PESCARA
29 maggio 2021
13:21
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Catturati dai tedeschi e messi al muro per essere fucilati si scagliarono a mani nude contro i soldati: in questo modo due di loro si riuscirono a salvare grazie al sacrificio dei compagni. È questo l’episodio, avvenuto ad Arischia (L’Aquila) l’11 giugno 1944, riscoperto e celebrato dopo 77 anni in occasione del centenario di nascita della medaglia d’oro al valor militare Renato Berardinucci, ucciso a 23 anni.
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I martiri di Arischia – oltre a Berardinucci, Vermondo Di Federico (medaglia d’oro al valor militare alla memoria) e i due scampati alla morte Giuseppe Padovano (medaglia d’argento al valor militare) e Umberto Collepalumbo (medaglia di bronzo al valor militare) saranno celebrati il primo giugno a Pescara con la manifestazione “4 medaglie per la libertà”.
La figura di Berardinucci e le vicende della sua banda sono state ricostruite dallo storico Marco Patricelli nel libro ‘Il partigiano americano’. “Il 1 giugno ricorderemo questo episodio che è stato trascurato per troppi anni – ha spiegato il sindaco di Pescara, Carlo Masci – e quindi vogliamo celebrare l’eroismo di chi ad Arischia ha perso la vita salvando altre persone.
Avremo i parenti delle due vittime e i figli di coloro che si sono salvati. Mi piace anche ricordare l’aneddoto di Umberto Collepalumbo che è stato poi agente della Polizia Municipale di Pescara e quindi per lui c’è stato un legame ancora più forte con la nostra città”.
“Ci auguriamo – ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale di Pescara, Marcello Antonelli – che di fronte a iniziative di questo tipo ci sia il coinvolgimento dell’intero Consiglio Comunale. Quando si parla di eroismo e libertà ci deve essere condivisione”. Il vicesindaco di Picciano (Pescara), Daniela Di Federico, pronipote di Vermondo, ha ringraziato il Comune di Pescara per l’iniziativa. “Sono doppiamente coinvolta in questa cerimonia – ha detto – come amministratore e per motivi familiari. Questi eroi devono essere ricordati perché hanno messo a rischio la loro vita e due di loro l’hanno persa per salvare altre persone”.
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A14: lavori nelle gallerie, ancora code e disagi in Abruzzo
Ma obiettivo è migliorare viabilità entro l’estate
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PESCARA
29 maggio 2021
13:23
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Ancora code e rallentamenti, nel tratto abruzzese dell’autostrada A14, a causa dei lavori in corso. I cantieri in questione, attivi da fine aprile, riguardano alcune delle gallerie del tratto compreso tra Pescara Nord e Val Vibrata, nell’ambito del programma nazionale che Autostrade per l’Italia sta portando avanti per l’ammodernamento della rete.
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Almeno otto, al momento, nel primo sabato caratterizzato da temperature estive, i chilometri di coda complessivamente registrati nei tratti interessati. Mentre i disagi vanno avanti, l’obiettivo, comunque, è quello di garantire il miglioramento della viabilità in tempo per la stagione estiva, caratterizzata da un incremento del traffico.
Secondo quanto si apprende da fonti del settimo Tronco di Autostrade, infatti, “sono allo studio formule di modulazione delle aree di cantiere che, grazie allo sforzo avviato nelle scorse settimane, a partire dal 30 giugno possano consentire un migliore scorrimento dei veicoli compatibile con l’andamento dei lavori e con l’obiettivo di concludere prima dei maggiori flussi della stagione estiva”.
I cantieri in questione sono finalizzati ad interventi di manutenzione e per il potenziamento degli impianti nelle gallerie. Le attività di consolidamento dei fornici sono state pianificate sulla base degli esiti delle verifiche approfondite condotte su più fasi su tutte le gallerie del tratto, secondo gli standard di controllo introdotti a livello ministeriale.
In particolare, spiega Aspi, “i cantieri riguardano tre fornici del tratto abruzzese dove vengono effettuate attività di ripristino e rinforzo del rivestimento in calcestruzzo finalizzate ad allungare il ciclo utile di vita delle infrastrutture, con un impegno economico complessivo di circa 11 milioni di euro”. Si tratta della galleria San Marco (tra Roseto e Giulianova, in direzione Ancona) e delle gallerie Solagne e Pianacce (entrambe nel tratto tra Atri-Pineto e Pescara Nord, in direzione Pescara Sud).
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Covid: 34 casi in paesino dell’Agrigentino, tutti ragazzi
A S.Stefano Quisquina fatti test rapidi,atteso esito molecolari
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PALERMO
29 maggio 2021
13:49
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A Santo Stefano Quisquina Comune dell’Agrigentino che conta 4.600 abitanti, su circa duecento tamponi rapidi effettuati dallo scorso mercoledì, sono finora risultate positive 34 persone. Per la quasi totalità si tratta di giovani.
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Il monitoraggio, subito messo in atto dal Comune, è partito dopo un caso di positività, che riguardava una donna, comunicato al sindaco dall’Asp di Agrigento.
“Dall’inizio della pandemia – dice il primo cittadino Francesco Cacciatore – avevamo avuto pochissimi casi ed eravamo un Comune Covid-free. In mezza giornata è cambiato tutto. Ci siamo attivati, a partire dal primo caso, contattando per telefono tutte le persone che ritenevamo potessero aver avuto contatti con la ‘paziente zero’ e man mano siamo arrivati a quesi numeri. Le persone risultate positive al tampone rapido sono state sottoposte al molecolare e adesso attendiamo gli esiti, mentre continuiamo con i monitoraggi”.
Il sindaco non sa come si sia giunti a questa situazione: “Non siamo in grado di individuare un preciso episodio. In paese si sono celebrati battesimi e prime comunioni, ma non possiamo dire da dove sia partito il contagio. Oltre il 90% dei casi riguarda ragazzi, che per fortuna manifestano soltanto lievi sintomi: febbre e astenia”.
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Mottarone: lutto in Piemonte, domani minuto silenzio
Governatore Cirio, ricordiamo vite perse in questa follia
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TORINO
29 maggio 2021
13:50
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Giornata di lutto in tutto il Piemonte, domani, per le vittime della funivia del Mottarone. Il decreto firmato nelle scorse ore dal presidente della Regione, Alberto Cirio, invita la popolazione ad osservare un minuto di silenzio alle ore 12 e gli enti pubblici piemontesi a unirsi nella manifestazione del cordoglio a una settimana dall’incidente.
“Nulla può lenire il dolore, ma sentiamo il bisogno di ricordare in un modo solenne coloro che hanno perso la vita in questa follia. Il Piemonte non smetterà mai di stringersi alle loro famiglie e al piccolo Eitan”, afferma il governatore Cirio.
A una settimana dall’incidente, in questo modo il Piemonte si stringe ancora una volta alle famiglie delle vittime della tragedia che ha sconvolto il nostro territorio.
Negli uffici regionali, in accordo con il Governo e con la Prefettura di Torino, la bandiera italiana e della Regione Piemonte, insieme a quella dell’Unione europea, saranno esposte a mezz’asta.
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Il Piemonte ricorda le vittime del Mottarone. A una settimana dal crollo della funivia che ha causato quattordici vittime, oggi la regione osserverà un minuto di silenzio.
“Nulla può lenire il dolore, ma sentiamo il bisogno di ricordare in modo solenne coloro che hanno perso la vita in questa follia”, afferma il governatore, Alberto Cirio, che ha firmato l’ordinanza in cui invita i piemontesi a fermarsi per sessanta secondi alle 12, l’ora della tragedia, e gli enti pubblici piemontesi a unirsi nella manifestazione del cordoglio.
“Il Piemonte – aggiunge Cirio – non smetterà mai di stringersi alle loro famiglie e al piccolo Eitan”, il bimbo di 5 anni unico sopravvissuto all’incidente che si è portato via la sua e altre quattro famiglie.
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Scontro tra barche a Olbia, un morto
L’incidente davanti alla marina di Portisco
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OLBIA
29 maggio 2021
13:50
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Scontro tra due imbarcazioni, una a motore e una a vela, davanti alla marina di Portisco a Olbia: un uomo, del quale non sono state rese note le generalità, ha perso la vita. La dinamica dell’incidente è ancora da ricostruire.
Sul posto le forze dell’ordine.
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Operai morti nel Pavese, martedì l’autopsia
Bonificata la vasca dei liquami, eseguiti rilievi tecnici da Ats
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PAVIA
29 maggio 2021
14:09
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E’ prevista per martedì l’autopsia di Alessandro Brigo e Andrea Lusini, i due operai morti ieri nella ditta Di.Gi.Ma. di Villanterio (Pavia), azienda specializzata nella lavorazione di scarti animali per la produzione di farine per mangimi.
Oggi in mattinata invece è stata effettuata la bonifica ambientale della vasca di contenimento dei liquami. Ats ha effettuato i rilievi tecnici sui macchinari e sulle sostanze usate con la campionatura dei liquami e dei residui di macellazione.
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Mottarone: Tadini, messo forchettone anche altre volte
Caposervizio funivia conferma ammissioni,ma non sono delinquente
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VERBANIA
29 maggio 2021
14:22
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Ha ammesso di aver messo il ceppo blocca freno, e di averlo fatto altre volte, Gabriele Tadini, il caposervizio della funivia del Mottarone, interrogato questa mattina nel carcere di Verbania dal gip Donatella Banci Buonamici. Difeso dall’avvocato Marcello Perillo, l’uomo ha spiegato che le anomalie manifestate dall’impianto non erano collegabili alla fune ed ha escluso collegamenti tra i problemi ai freni e quelli alla fune.
“Non sono un delinquente. Non avrei mai fatto salire persone se avessi pensato che la fune si spezzasse”, ha detto Tadini al gip secondo quanto riferito dal suo legale. “Porterò il peso per tutta la vita, sono distrutto perché sono morte vittime innocenti”, ha aggiunto.
Al termine dell’interrogatorio, la difesa di Tadini ha chiesto gli arresti domiciliari, non la libertà.
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Operai morti nel Pavese, indagato il titolare dell’azienda
L’ipotesi di reato è omicidio colposo
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PAVIA
29 maggio 2021
14:47
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C’è un indagato per l’incidente sul lavoro, avvenuto ieri a Villanterio (Pavia), nel quale sono morti due operai dopo aver respirato gas tossici. Si tratta di Maurizio Dinosio, titolare della Di.Gi.Ma., la ditta specializzata nella lavorazione di scarti animali per la produzione di farine per mangimi dove è avvenuto il fatto.
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L’ipotesi di reato a suo carico è omicidio colposo. L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Camilla Repetto, è condotta dai carabinieri.
Dinosio è stato interrogato a lungo, sino alla tarda serata di ieri, per ricostruire cosa non ha funzionato all’interno dell’azienda per provocare la morte di Alessandro Brigo, 50 anni di Copiano (Pavia), sposato e padre di due figli, e Andrea Lusini, 51 anni, residente a Linarolo (Pavia) e originario di Siena.
Gli accertamenti degli investigatori vogliono appurare cosa abbia provocato la diffusione nell’aria di gas velenosi. Secondo la prima ricostruzione dei fatti, Brigo è salito su una scala per raggiungere la vasca di decantazione dalla quale la parte liquida del prodotto viene aspirata per passare in un un serbatoio. Probabilmente la pompa di aspirazione si è ostruita.
Brigo ha cercato di sbloccarla, ma la manovra ha provocato la fuoriuscita dei gas che gli hanno fatto perdere i sensi. In suo soccorso è intervenuto Lusini, che però si è subito sentito male. Quando sono arrivati gli operatori del 118, ormai non c’era più nulla da fare.
L’indagine della Procura di Pavia vuole verificare anche se siano state rispettate le norme sulla sicurezza, a partire dall’uso delle maschere anti-gas.
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Covid: decimo giorno senza morti in Trentino
36 nuovi casi e 34 ricoveri
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TRENTO
29 maggio 2021
15:08
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Per il decimo giorno consecutivo in Trentino non si registrano decessi attribuibili al Covid 19. Nel certificarlo, il bollettino dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari indica anche una ulteriore contrazione del numero di contagi: 36 quelli emersi ieri a fronte di circa 2.700 tamponi analizzati.
Scende anche il numero dei ricoverati in ospedale: ieri ci sono state 3 ulteriori dimissioni ed 1 solo ricovero; il totale al momento è di 34 pazienti, di cui 14 in rianimazione. Nel frattempo il numero delle vaccinazioni fatte da fine dicembre è arrivato a 290.973 mentre quello dei guariti – con i 24 di oggi – è pari a 43.494.
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Funerale Fracci, applauso in chiesa e lacrime della famiglia
Il marito: ‘La danza salverà il mondo, abbiatene cura’
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MILANO
29 maggio 2021
15:33
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Un applauso a Carla Fracci è stato fatto alla fine del brano eseguito dopo l’omelia del suo funerale nella chiesa di San Marco a Milano. Sono scoppiati in lacrime il marito Beppe e il figlio Francesco che hanno ascoltato le parole di monsignor Gianni Zappe seduti con i nipoti e la sorella dell’étoile tenendosi per mano.
Tra i primi ad arrivare in chiesa era stato il marito della grande danzatrice Beppe Menegatti, sorretto dagli altri familiari ma ancora con la forza di lanciare un suo messaggio.
“Abbiate cura del Teatro, della Scala – ha detto – e soprattutto della danza che è sempre più viva ed è tra le bellezze che salverà il mondo”.
Tra i presenti, il ministro della cultura Dario Franceschini e tanti colleghi di lavoro di Carla Fracci, ex ballerini, come Bruno Bescovo, e le nuove stelle tra cui Roberto Bolle, Martina Arduino e Nicoletta Manni. Numerosissime le corone di fiori Nella chiesa di San Marco, vicina all’abitazione di Carla Fracci, fu eseguito per la prima volta il Requiem di Verdi nel 1874.
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Sisma: nove anni dopo il ricordo in piazza a Mirandola
Un centinaio di persone ha ricordato le vittime del 2012
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MIRANDOLA (MODENA)
29 maggio 2021
15:45
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A nove anni dal sisma in Emilia, anche Mirandola, tra i luoghi più colpiti, ha ricordato questa mattina la tragedia. Come avvenuto negli altri comuni della Bassa Modenese dove le scosse lasciarono distruzione e vittime, a Mirandola la cerimonia si è svolta in piazza, di fronte al Duomo, prima opera riconsegnata ai cittadini nella ricostruzione.
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La presidente del consiglio comunale Selena De Biaggi ha letto i nomi delle vittime del 29 maggio 2012, ‘accompagnata’ dai rintocchi delle campane. Presente in piazza Conciliazione un centinaio di persone in raccoglimento. Il sindaco Alberto Greco ha commentato così il valore della della ricorrenza: “Ricostruzione non è solo recupero e ripristino di ciò che abbiamo avuto fino al 2012, ma è il superamento di quel limite e la valorizzazione di tutte le risorse e di tutte quelle esperienze, che la storia recente ha portato con sé”.
Tra i presenti in piazza a Mirandola, il deputato Guglielmo Golinelli, i membri della giunta e del consiglio comunale, i famigliari delle vittime, l’ex sindaco Maino Benatti e i componenti della giunta precedente. La filarmonica cittadina ‘G.Andreoli’ ha eseguito ‘il silenzio’ con un assolo di tromba, poi la benedizione di don Fabio Barbieri, parroco del Duomo.
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A Pozzuoli rubate le scarpe da calcio a giocatori Puteolana
Episodio nella notte tra giovedì e venerdì. Indagano cc
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POZZUOLI (NAPOLI)
29 maggio 2021
17:35
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Rubate nella notte tra giovedì e venerdì dagli spogliatori della struttura a Pozzuoli (Napoli) in cui si allena la Puteolana (serie D, girone H) le scarpe da calcio di tutti i giocatori. Sull’episodio sono in corso le indagini dei carabinieri in quanto si potrebbe essere trattato sia di un atto vandalico che di un’azione di ritorsione di tifosi delusi dal comportamento della squadra, ultima in classifica nel proprio girone.
Nel corso della scorribanda, denuncia il club di Pozzuoli, sono stati sottratti anche oggetti ed effetti personali dei calciatori. Le numerose paia di scarpe da calcio sottratte, non commerciabili come informa il sodalizio, hanno costretto ieri diversi atleti a sostenere allenamenti con scarpe ginniche o addirittura a saltare la sessione di lavoro. E’ il secondo furto che accade nel corso della stagione.
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Covid: 3.351 positivi e 83 vittime, in calo
Dati ministero Salute, tasso contagio scende all’1,3%
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29 maggio 2021
17:39
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Sono 3.351 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 3.738.
Sono invece 83 le vittime in un giorno, mentre ieri erano state 126.
Sono poi 247.330 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 249.911. Il tasso di positività è dell’1,3%, in lieve calo rispetto all’1,5% di ieri.
I pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid continuano a scendere: sono 1.095 (-47). Sono invece 6.800 i pazienti ricoverati con sintomi nei reparti ordinari, 392 in meno nelle ultime 24 ore.
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Vaccini: mobilitazione per stop a brevetti a Milano
Iniziative analoghe in decine piazze in tutta Italia
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MILANO
29 maggio 2021
18:01
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Stop ai brevetti dei vaccini, in modo da poterne produrre in quantità sufficienti per essere in grado di garantire la salute di tutta la popolazione mondiale.
È questo l’obbiettivo del click day e della mobilitazione straordinaria che si è svolta oggi in decine di piazze italiane da Milano a Torino, da Firenze a Roma, da Napoli a Palermo.
Nel capoluogo lombardo l’iniziativa si è tenuta in piazza Duca d’Aosta e in piazza Argentina.
La giornata di mobilitazione rientra nell’ambito della Campagna europea ‘Right2Cure Noprofit On Pandemic’, ed è coordinata dal Comitato italiano, a cui aderiscono nel nostro Paese 110 realtà associative e organizzazioni, fra cui i principali sindacati, oltre a numerose personalità della cultura, della scienza, del sociale e dello spettacolo.
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I 50 anni di Arancia meccanica, il film che spaventò anche il suo autore
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29 maggio 2021
18:35
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Federico Fellini si vantava (a suo modo) di essere diventato un aggettivo; Arancia meccanica, molto prima di “Ed è subito polemica” e “Il cielo sopra Berlino” (o Milano o Catanzaro o dove capita), è diventato un titolo di giornale.
Dall’inizio degli anni Settanta in poi l’etichetta di “Banda dell’Arancia meccanica” è toccata infatti a parecchi. Uno degli effetti non graditi al suo creatore, il maniacale Stanley Kubrick, di cui si dice che abbia fatto un capolavoro per ogni genere (“Orizzonti di gloria”, “Rapina a mano armata”, “Lolita”, “Il dottor Stranamore”, “2001 Odissea nello spazio”, “Shining”, “Full metal Jacket”, “Barry Lyndon”).
“Arancia meccanica” è infatti, tra le molte altre cose, l’unico caso di film censurato e ritirato dal suo autore.
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Kubrick non resse all’idea che dei teppisti e criminali si fossero dichiaratamente ispirati a una sua opera.
Ma Arancia meccanica (tratto dal romanzo “A Clockwork Orange” di Anthony Burgess) è anche un apologo sul potere e il controllo, una riflessione amara sull’ “educazione”, una fotografia distopica del ribellismo moderno, un trattato sul desiderio disfunzionale e il libero arbitrio, un film scintillante e (ancora) modernissimo innervato di scelte musicali che hanno fatto storia.
E se uno dei più noti critici americani, Pauline Kael, ne parlò come di una “porno-violent sci-fi comedy”, Variety, la cosiddetta Bibbia dello spettacolo, lo definisce “un incubo brillante”.
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Donna uccisa a coltellate dal marito in strada a Roma
Lui bloccato da passanti, colpita almeno con 10 coltellate
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ROMA
29 maggio 2021
18:42
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Ha ucciso la moglie in strada colpendola più volte con un coltello. E’ accaduto nel primo pomeriggio in via Greppi, in zona Portuense a Roma.
La donna, una 40enne dello Sri-Lanka, è morta poco dopo il trasferimento in ospedale. Il marito, un 49enne connazionale, è stato bloccato dai passanti e poi arrestato dalla polizia. L’avrebbe colpita con il coltello almeno dieci volte.
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Scomparve nel Grossetano, in lago nuove ricerche del corpo
Ispezioni in corso di Cc e subacquei Vvf dopo rilettura indizi
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GROSSETO
29 maggio 2021
18:44
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Ricerche del corpo di Francesca Benetti, la donna scomparsa da otto anni in provincia di Grosseto, sono riprese in un lago della Maremma grazie a nuovi indizi. Francesca Benetti è la 55enne di Cologno Monzese, scomparsa nel nulla il 4 novembre 2013 a Potassa di Gavorrano, a nord di Grosseto.
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Nella vicenda è stato condannato all’ergastolo con sentenza definitiva Antonino Bilella, il custode della casa della donna, accusato di omicidio e occultamento del cadavere. I subacquei dei vigili del fuoco, in seguito a indicazioni dei carabinieri, hanno effettuato immersioni nel lago dell’Incrociata, presso Paganico, un versante della provincia diverso da quello della sparizione della 55enne dove finora non si era cercato. L’ispezione ha dato esito negativo ma sono in programma altri sopralluoghi in questi giorni. E’ al vaglio infatti una nuova area, per ritrovare il corpo, tra le località Montorsaio e Pietratonda, a est di Grosseto. Gli indizi porterebbero al bosco dove c’è il lago dell’Incrociata, un invaso formatosi dopo la dismissione di miniere. Gli investigatori non escludono che il cadavere sia stato gettato in quel lago. Antonino Bilella, due giorni dopo la scomparsa di Francesca Benetti, fu visto andare verso Montorsaio in auto. Era seguito dai carabinieri che annotarono una sua sosta in cui si disfece del pianale del bagagliaio. Fu il primo indizio a suo carico. Quel reperto fu recuperato e analizzato scoprendo una goccia di sangue della scomparsa. Bilella, inoltre, il giorno prima era stato a casa di un amico che abita in zona. Ci trascorse anche la notte, circostanza che ora viene incrociata con una nuova rilettura delle carte delle indagini.
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Vaccini: italiani immunizzati sfiorano il 20% popolazione
Sono 11,6 milioni. Somministrazioni totali a quota 33,7 milioni
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29 maggio 2021
19:26
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Si avvia a toccare il traguardo del 20% della popolazione (sono il 19,57%) la quota degli italiani che ha concluso il ciclo vaccinale contro il Covid: sono 11.596.495. Le somministrazioni complessive sono state invece 33.770.194, secondo quanto emerge dal report della struttura del commissario Francesco Figliuolo.
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Liberate due Caretta caretta, una presto deporrà le uova
Nel mare di Procida il rilascio dei rettili, ricoverati al Turtle Point del Dohrn
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29 maggio 2021
19:30
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Hanno ritrovato la libertà nel mare di Procida, le tartarughe marine Spring e Liliana, reduci da brevi periodi di ricovero e riabilitazione al Turtle Point della Stazione Zoologica Dohrn, Istituto Nazionale di Biologia, Ecologia e Biotecnologie Marine.
Il rilascio, coordinato dall’area marina protetta Regno di Nettuno con il supporto della guardia costiera di Procida, al comando del tenente di vascello Calogero Carapezza, è avvenuto al largo di Punta Pizzaco, davanti a un gruppo di subacquei e ai volontari internazionali di Project MARE for SEA.
Alle due Caretta caretta è stato applicato un anello identificativo: Spring era stata recuperata in difficoltà nelle acque di Capri lo scorso 21 marzo, data di inizio della primavera. Liliana ha avuto una degenza molto più breve: recuperata il 22 maggio nelle acque di Procida dall’ANS Diving di Ischia, era stata trasferita a Portici dove gli esami radiografici avevano escluso fratture e patologie e quelli ecografici hanno evidenziato, graditissima, la presenza delle uova nell’addome.
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“Potrebbe nidificare sulle coste campane nelle prossime settimane, probabilmente entro un mese”, spiega Sandra Hochscheid, coordinatrice del network di monitoraggio delle nidificazioni di tartaruga marina in Campania per il Turtle Point, centro di riabilitazione e cura delle tartarughe della Stazione Zoologica Dohrn, che ha diretto le operazioni di rilascio. “Al momento – spiega – al nostro centro sono ancora ricoverate 22 tartarughe: spesso le ricoveriamo a seguito dell’ingerimento di plastica o a causa dello scontro con imbarcazioni”.
“In una giornata così importante – spiega il direttore dell’area marina protetta Regno di Nettuno, Antonino Miccio – non possiamo che sensibilizzare l’opinione pubblica affinché si adottino comportamenti sempre responsabili e finalizzati alla tutela della biodiversità dei mari di Ischia e Procida. Il nostro appello ai diportisti è, per esempio, quello di evitare di danneggiare le praterie di posidonia ancorando sui fondali della nostra area marina”.
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Vaccini: manifestazione Centri Sociali Marche a Pfizer Ascoli
‘Patents kill, kill patents. Basta profitti sulla salute’
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ASCOLI PICENO
29 maggio 2021
19:33
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Nuova manifestazione dei Centri Sociali delle Marche davanti allo stabilimento Pfizer di Ascoli Piceno. ‘Patents kill, kill patents! Basta profitti sulla salute’ la scritta su uno striscione che campeggia all’ingresso della struttura.
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I manifestanti hanno lasciato delle croci con i numeri delle persone che non possono accedere ai vaccini tutelati dai brevetti. “La Pfizer esprime tutta la sua arroganza comunicando i profitti dai vaccini brevettati e sta decidendo sulla vita e la morte di milioni di persone, scegliendo a chi distribuire i vaccini e a chi no grazie ai brevetti” si legge in una nota dei Centri Sociali. Prima della manifestazione, l’azienda “ha cancellato e rimosso le insegne con il brand della multinazionale davanti allo stabilimento”, sostengono gli organizzatori che accusano “le big Pharma di strage ai danni dei Paesi poveri che non possono permettersi di acquistare i vaccini. Il vaccino è chiaramente frutto dei finanziamenti e della ricerca pubblici, però il prodotto finale e i profitti che ne conseguono sono stati privatizzati”. “Il profitto sui brevetti dei vaccini va contro l’idea di uguaglianza, di solidarietà e al diritto alla salute di ogni essere umano, poiché limita o impedisce la possibilità di accedere a cure e vaccini” concludono gli organizzatori: Centri Sociali Marche, Collettivo Caciara Ascoli, Ambasciata dei Diritti Marche, Ya Basta Marche.
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Uccisa a coltellate dal marito in strada a Roma, fermato
Lo aveva lasciato, l’ha colpita 10 volte. Bloccato dai passanti
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29 maggio 2021
20:45
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Un omicidio in pieno giorno che si è consumato davanti agli occhi atterriti dei passanti. Un uomo ha ucciso la moglie in strada a Roma colpendola più volte con un coltello.
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Almeno dieci le coltellate inferte di cui due, profondissime, all’altezza dello stomaco. È accaduto nel primo pomeriggio in via Greppi, nel quartiere Portuense a Roma. La donna, una 40enne dello Sri-Lanka, è morta poco dopo in ospedale dov’era stata trasportata in gravissime condizioni. Il marito, un 49enne connazionale, è stato bloccato dai passanti a pochi metri di distanza dal luogo dell’aggressione e poi arrestato dalla polizia. Gli investigatori hanno sequestrato il coltello da cucina usato e repertato i vestiti sporchi di sangue che indossava l’uomo.
Il femminicidio sarebbe maturato dopo che una settimana fa la donna lo aveva lasciato. A quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo che lavora come domestico, ha raggiunto la moglie in monopattino e l’ha aspettata davanti al supermercato dov’era andata a fare la spesa. Quando è uscita con le buste in mano, le ha chiesto di ritornare insieme, lei le ha risposto di no e ne è nata una lite e poi l’aggressione. Sotto shock alcuni passanti che hanno assistito alla scena. A dare l’allarme al 112 sarebbe stata proprio una cittadina segnalando che la donna era a terra in gravissime condizioni.
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Peruviano ucciso durante partita calcetto sudamericani
Raggiunto da una lama al torace, assisteva a incontro a Milano
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MILANO
29 maggio 2021
21:48
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Un peruviano è stato ucciso, fra le 18 e le 19, mentre assisteva a una affollata partita di calcetto fra sudamericani alla periferia di Milano, in via del Ricordo fra via Padova e il quartiere Adriano in una zona ritenuta pericolosa. L’uomo, 38 anni, trasportato in condizioni disperate all’ospedale Niguarda, non ce l’ha fatta.
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E’ stato raggiunto da un fendente di una lama, si presume un coltello, sferrato all’altezza del torace.
La dinamica dei fatti è ancora poco chiara. Sul posto all’arrivo della polizia c’erano una sessantina di sudamericani, una parte di giocatori e una parte di spettatori. E’ intervenuta la Squadra Mobile della Questura per gli accertamenti del caso.
Secondo sommarie indagini, sia la vittima che l’omicida stavano solo assistendo alla partita e non giocando. Sono per ora ignote le cause della lite che hanno portato all’uccisione dello straniero. La polizia sta sentendo diversi testimoni.
“Siamo in fondo a via Padova, in una situazione in cui i sudamericani fanno quello che vogliono. E’ ora di mettere sotto controllo le bande di latinos che imperversano – ha affermato Riccardo De Corato, assessore lombardo alla Sicurezza e consigliere comunale di Milano -. La zona è una enclave di varie etnie armate di coltelli come sanno le forze dell’ordine. E molte volte li usano”.
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Non mette mascherina e insulta, caos su volo Milano-Ibiza
Protesta passeggeri. VIDEO
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MILANO
29 maggio 2021
21:59
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Una donna non si è messa la mascherina anti-covid su un aereo e ha insultato pesantemente, ricambiata, i passeggeri che protestavano facendo scoppiare il caos. E’ quanto si vede su più video rilanciati dall’account Twitter di Radio Savana, ripresi fra gli altri dal sito Dagospia e da quello del quotidiano Libero.
Il volo – secondo quanto scritto – è un Ryanair in viaggio da Milano a Ibiza. Le riprese sono piuttosto crude con la passeggera che dà in escandescenza, insulta, tira calci.
Stufi gli altri passeggeri hanno prima cercato di convincerla, ma poi si sono lasciati andare a loro volta a frasi piuttosto pesanti.
Non mette mascherina e insulta, caos su volo Milano-Ibiza. Sabato 29 Maggio 2021 VIDEO:
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Madre e figlia trovate impiccate in casa
Nel messinese, ipotesi omicidio-suicidio
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SANTO STEFANO DI CAMASTRA
29 maggio 2021
23:17
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Una donna di 40 e la figlia di 14 sono state trovate morte impiccate nella loro casa di campagna, vicina al santuario del Letto Santo, a Santo Stefano di Camastra, nel messinese. A scoprire i corpi sarebbe stato il marito della donna, padre della ragazzina.
I carabinieri, che indagano sul fatto, ipotizzano un omicidio suicidio. La famiglia viveva in paese a Santo Stefano di Camastra, ma aveva una casa in campagna. La donna e la ragazzina spesso uscivano insieme, ma oggi il loro allontanamento ha insospettito il marito che ha cominciato a cercarle al telefono.
Nessuna delle due ha risposto, l’uomo prima ha provato a cercarle in paese, poi ha pensato di andare a controllare nella villetta di campagna. Qui le ha trovate impiccate e ha chiamato i carabinieri. Sulla tragedia indaga la Procura di Patti.
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Zona bianca: Fvg; Fedriga, verso normalità, con buon senso
Firmata l’ordinanza che riapre molte attività da lunedì
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TRIESTE
29 maggio 2021
23:26
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“La riapertura anticipata di tantissime attività grazie all’ingresso del Friuli Venezia Giulia in zona bianca a partire da lunedì è un segnale forte di ritorno alla normalità”. Lo ha affermato il governatore Massimiliano Fedriga che ha firmato oggi l’ordinanza contingibile e urgente numero 12.
“La parola chiave – puntualizza Fedriga in una nota – è buon senso: il buon senso della Conferenza delle Regioni, che ringrazio e che ha elaborato le linee guida delle riaperture, allegate all’ordinanza regionale di oggi, e il buon senso dei cittadini, nel tenere comportamenti che permettano di confermare le aperture previste da lunedì e di arrivare quanto prima a togliere tutti i lacci che il Covid ha imposto”.
“Da lunedì non c’è più coprifuoco – ha rilevato il governatore – anche se rimangono gli obblighi di mascherina, distanziamento, attenta igiene delle mani e aerazione e sanificazione dei luoghi chiusi. Siamo sulla strada giusta anche con l’ampliamento della campagna vaccinale, che dal 3 giugno apre agli under 40.
S’intravede – ha concluso Fedriga – la fine di tutte le restrizioni che hanno attanagliato la nostra vita economica e sociale”.
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Mottarone: Tadini a domiciliari, liberi altri due
Decisioni del gip di Verbania dopo giornata di interrogatori
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VERBANIA
29 maggio 2021
23:30
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Va ai domiciliari Gabriele Tadini, il caposervizio della funivia del Mottarone e tornano liberi Luigi Nerini, il gestore dell’impianto, e Enrico Perocchio, direttore di esercizio. Lo ha deciso il gip di Verbania Donatella Banci Buonamici.
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I tre erano stati fermati nella notte tra martedì e mercoledì, per l’incidente che domenica scorsa ha causato 14 morti, e questa sera escono tutti dal carcere.
La decisione del gip, Donatella Banci Buonamici, è stata letta ai legali dei tre e al procuratore, Olimpia Bossi, nel carcere di Verbania. Dopo tre giorni, dunque, escono dal carcere tutti e tre i fermati. A quanto si può dire al momento, per il giudice è sufficiente per Tadini, che ha ammesso l’uso del forchettone, come esigenza cautelare i domiciliari, mentre è probabile che per gli altri due, che hanno invece negato di sapere del blocco del freno d’emergenza, non ci sono elementi probatori sufficienti per la misura cautelare.
In particolare, il gestore Luigi Nerini, nel suo interrogatorio, ha fatto notare, col suo legale Pasquale Pantano, che la sicurezza e le manutenzioni non sono responsabilità dell’imprenditore ma delle ditte a cui vengono affidate e, nello specifico, del caposervizio e del direttore di esercizio.
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Mottarone: Perocchio, sono disperato per vittime
Direttore funivia, errore mettere i forchettoni ma non c’entro
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VERBANIA
30 maggio 2021
01:21
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“Sono contento di tornare dalla mia famiglia, ma sono disperato per le quattordici vittime”. Lo ha detto il direttore di esercizio della funivia del Mottarone, Enrico Perocchio, lasciando il carcere di Verbania dopo che il gip lo ha rimesso in libertà.
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“L’errore è stato mettere i forchettoni per ovviare ad un problema che si sarebbe risolto – ha aggiunto -. Se avessi saputo che erano stati messi non avrei avvallato la scelta, in carcere stavo male per le persone mancate e per la mia famiglia”.
Perocchio, parlando con i cronisti, ha spiegato che non riesce a darsi una spiegazione su cosa sia successo alla fune che si è spezzata. “Tutte le manutenzioni sono state fatte – ha aggiunto – ora vedremo dalle analisi, io quel giorno sono partito immediatamente appena ho saputo della strage, mi sono sentito morire quando ho saputo delle accuse dei pm, ho sentito come un macigno addosso”. Ha chiarito che “fisicamente non toccava a me guardare” se i forchettoni sui freni erano rimasti inseriti. “Non so perché Tadini abbia detto che io ho avvallato la sua scelta”, ha proseguito spiegando ancora che “questa tragedia la ricorderò tutta la vita”.
Perocchio ha detto inoltre di non avere “mai ricevuto da Nerini”, il gestore dell’impianto, “pressioni per mantenere la funivia aperta”.
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Ragazza scomparsa: arrestato in Francia un cugino
Parla il padre, ‘Saman è viva, l’ho sentita l’altro ieri’
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BOLOGNA
30 maggio 2021
10:15
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Ikram Ijaz, cugino di Saman Abbas, la ragazza reggiana di origine pakistana scomparsa dopo che si era opposta alle nozze combinate, è stato arrestato ieri a Nimes, dalla polizia francese, dopo che era stato identificato e che su di lui era stato spiccato un mandato di arresto europeo.
E’ stato fermato mentre, a bordo di un autobus, stava cercando di raggiungere la Francia.
Domani saranno avviate le procedure per l’estradizione, ma gli inquirenti reggiani non escludono una trasferta in Francia per sentirlo immediatamente.
Il padre, Shabbar Abbas, è stato raggiunto telefonicamente in Pakistan, dove si trova dall’inizio di maggio, dal Resto del Carlino. “Mia figlia è viva – ha detto – l’ho sentita l’altro ieri. E’ in Belgio e sta bene. Il 10 giugno torno in Italia e spiego tutto ai carabinieri”.
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Coppia gay aggredita a Palermo da una baby gang
Insultati perché si tenevano per mano. Uno dei due in ospedale
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PALERMO
30 maggio 2021
11:10
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Una coppia di gay è stata aggredita a Palermo ieri sera, in via dell’Università. Un gruppo di ragazzini li ha circondati vicino via Maqueda, nel centro storico della città.
I due, di Torino, erano in vacanza nel capoluogo e stavano cercando un albergo. I ragazzini prima li avrebbero insultati perché i due si tenevano per mano, poi li hanno circondati ed aggrediti. Una delle due vittime è rimasta ferita ed è stata soccorsa dal personale del 118 e portata al pronto soccorso. Indaga la polizia che ha acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona per risalire agli autori del gesto.
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Madre e figlia impiccate: pm, biglietto di addio è esplicito
Disposta autopsia. Sindaco, l’avevo incontrata ieri,c’è sgomento
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SANTO STEFANO DI CAMASTRA
30 maggio 2021
11:11
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“Il biglietto è abbastanza esplicito e fa pensare a un omicidio suicidio anche se continuiamo a indagare anche su altre piste”. Lo ha detto il procuratore di Patti Angelo Cavallo commentando la lettera lasciata da Mariolina Nigrelli, la donna di 40 anni trovata morta impiccata in casa con la figlia di 14, Alessandra.
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Nel biglietto c’era scritto: “Porto con me Alessandra”. I corpi erano nella villetta in campagna in cui la famiglia si era trasferita da poco, lasciando il paese. Il marito e padre delle vittime, Maurizio Mollica, ha chiamato le due familiari al telefono, non avendo risposta è tornato a casa per vedere cosa fosse successo e le ha trovate impiccate a una trave. La donna recentemente aveva condiviso un post su Facebook dal profilo ‘Emozioni del cuore’ in cui si leggeva: “Alcuni figli non capiranno mai la tacita supplica di un genitore che ti mette in guardia da qualcosa”, aggiungendo: “Mi fate solo schifo”. Gli inquirenti stanno cercando di capire a cosa si riferisse. La Procura ha disposto l’autopsia.
“Avevo incontrato la signora ieri mattina in un supermercato – commenta il sindaco Francesco Re – abbiamo scambiato due parole, mi sembrava tranquilla anche se era di fretta. La loro era una famiglia normale senza apparenti disagi, andavano d’accordo e non avevano particolari problemi”. “Il padre della ragazza è un grande lavoratore apprezzato da tutti. La giovane doveva fare gli esami di terza media. Era molto timida, ma non aveva seri problemi con i compagni. La madre le stava sempre accanto. Siamo sgomenti tutto il pase è vicino alla famiglia. Non sappiamo cosa sia successo”.
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Covid: cc sgomberano piazze nel centro antico di Napoli
Complessivamente in città sanzioni per 93.Controlli per legalità
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NAPOLI
30 maggio 2021
12:24
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Piazze sgomberate ieri sera dai carabinieri nel centro antico di Napoli allo scattare del coprifuoco: 93 complessivamente in città le persone (la maggior parte giovanissime) sanzionate per l’inosservanza delle norme anti-covid. Militari in azione, in particolare, in Piazza S.
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Giovanni Maggiore, Largo Banchi Nuovi, Piazza Bellini e Piazza S. Domenico Maggiore dove sono scattate sanzioni per 54 giovani.
Durante le operazioni, i carabinieri hanno controllato un bar nei pressi di Piazza Bellini. L’esercizio sembrava fosse chiuso ma gli schiamazzi al suo interno hanno attirato l’attenzione dei militari: 17 persone stavano consumando bevande al suo interno oltre l’orario consentito. Tutti sanzionati, anche il titolare che vedrà il suo locale chiuso per 5 giorni.
I carabinieri sono stati impegnati nell’ambito dei servizi disposti dal Comando provinciale volti al contrasto dell’illegalità diffusa, oltre alla verifica del rispetto delle norme anti-contagio. I motociclisti del Nucleo radiomobile di Napoli hanno effettuato un servizio mirato all’uso responsabile del casco nel Rione Sanità. 31 scooter sono stati controllati e di questi 17 sono stati sottoposti a fermo amministrativo mentre 7 sono stati sequestrati. I militari hanno sanzionato – per il mancato uso del casco – 22 centauri. Tra i vari cittadini controllati anche 5 genitori che viaggiavano sullo scooter senza casco e con i propri figli a bordo senza dispositivo di protezione.
Tra le varie attività controllate anche in altre aree della città, i carabinieri hanno sanzionato il titolare di una pizzeria in Piazza San Domenico Maggiore per carenze igienico sanitarie. Nel quartiere Vomero, invece, sono stati sequestrati 20 chili di merce (per assenza di tracciabilità alimentare) al titolare di un ristorante-pizzeria.
Denunciati a Posillipo 4 parcheggiatori abusivi.
Nel Rione Traiano, i carabinieri hanno denunciato e sanzionato 2 persone – padre e figlio – per accensioni ed esplosioni pericolose. I militari li hanno sorpresi mentre accendevano in strada 30 batterie di fuochi d’artificio.
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Vaccini: D’Amato, 3,3 mln somministrazioni nel Lazio
“Camper arrivato ad Amatrice, un successo”
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ROMA
30 maggio 2021
12:35
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“Oggi il Camper Mobile Clinic della Asl di Rieti è giunto al Pass di Amatrice per le vaccinazioni, c’era grande attesa ed è stato un successo di adesione e organizzazione, un vero e proprio sold out. Ringrazio i nostri operatori della Azienda Sanitaria Locale e l’assessore al Lavoro, Formazione e Ricostruzione della Regione Lazio, Claudio di Berardino che era presente sul posto.
Attualmente, abbiamo superato nel Lazio 3 milioni e 300mila somministrazioni.
Confermiamo che nella giornata del 2 giugno Festa della Repubblica, nella nostra regione un adulto su due avrà ricevuto almeno una somministrazione di vaccino”. Lo scrive in una nota l’assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato.
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Sudan: a Venezia corteo acqueo per ‘Marco Libero’
Imprenditore Zennaro in carcere da 2 mesi senza apparente motivo
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VENEZIA
30 maggio 2021
13:40
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Tantissime barche, oggi, al corteo acqueo a Venezia voluto per chiedere la liberazione di Marco Zennaro, l’imprenditore detenuto da due mesi in Sudan senza accuse formali in seguito a una controversia commerciale e in condizioni definite disumane dai legali della sua famiglia. Alla manifestazione, in parte sull’acqua in bacino San Marco e a terra alla Punta della Dogana anche Gilda e Alvise, i fratelli di Marco.
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Il tutto mentre è attesa per domani la missione del Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche migratorie della Farnesina, Luigi Vignali, a Khartum.
L’appuntamento, promosso dalla remiera Francescana, ha portato barche della tradizione lagunare di tutte le associazioni remiere e anche piccoli scafi a motore davanti a San Marco sotto lo slogan ‘Riportiamo a casa Marco’. In punta Punta della Dogana ha fatto da ‘campo base’ lo storico trabaccolo ‘Nuovo Trionfo’ dove sono state distribuite magliette con la scritta ‘Marco Libero’ o ‘Sosteniamo Marco’. Il corteo ha solcato, prima di giungere a San Marco, il Canal Grande con l’alza remi al ponte di Rialto e a Ca’ Farsetti, sede del Comune. Numerosi i politici locali e nazionali veneziani presenti. Un crescendo, quello di oggi, testimoniato nei giorni scorsi dalla comparsa sulle finestre delle città, in modo quasi virale, di drappi bianchi con scritto in rosso ‘Forza Marco’.
Così come è virale sui social la pubblicazione di sue foto mentre voga alla veneta, una delle sue passioni, o segue il rugby altro suo interesse che ha portato i ragazzini delle giovanili locali a partecipare alla manifestazione di stamane.
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Salone nautico Venezia: ecco il gmmone per la disabilità
Mezzo idoneo per visitare laguna città
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VENEZIA
30 maggio 2021
13:46
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Consentirà alle persone con disabilità di vivere la Laguna di Venezia da un altro punto di vista e praticare in autonomia e piena sicurezza varie attività sportive, dalla pesca al nuoto.
Nell’ambito della seconda edizione del Salone Nautico Venezia è stato presentato questa mattina all’Arsenale il ‘Gommone per la libertà’, un’imbarcazione attrezzata grazie al contributo di solidarietà del sindaco, che permetterà ai disabili o ai pazienti in riabilitazione all’Ospedale San Camillo del Lido di Venezia di entrare e uscire dall’acqua grazie a un dispositivo di sollevamento elettromedicale.
All’appuntamento hanno partecipato, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, il vicepresidente del Consiglio Paolo Romor, l’assessore al Bilancio Michele Zuin e la presidente della Commissione Turismo Silvia Peruzzo Meggetto.
Presenti inoltre per la sezione veneziana della Lega Navale italiana il presidente emerito Paolo Leone Rossi, il vicepresidente Claudio Tosetto, il segretario Gianni Moretti; per l’ospedale San Camillo l’amministratore delegato Mario Bassano; l’ideatore del progetto Giovanni Galifi.
“Dopo una lunga attesa, dovuta ai ritardi legati alla pandemia ancora in corso – hanno spiegato i delegati della Lega Navale italiana – i lavori di rinnovo ed adeguamento al “Gommone …
per la libertà” sono stati completati con l’obiettivo di contribuire a creare una sinergia di cultura marinara, di benessere fisico e mentale per le persone con ridotte capacità motorie”.
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Etna: parossismo all’alba,fontana di lava e nube alta 6,5 km
Continua attività eruttiva stop and go, colata in zona sommitale
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CATANIA
30 maggio 2021
10:58
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Continua l’attività eruttiva ‘stop and go’ dell’Etna. Poco prima dell’alba il vulcano è tornato a ‘riaccendersi’ con l’ennesimo parossismo dal 19 maggio scorso.
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A dare ‘spettacolo’, ricostruisce l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo (Ingv-Oe) di Catania, è sempre il cratere di Sud-Est. La dinamica la stessa: un aumento dell’attività stromboliana (questa volta a partire dalle 05.45) con successiva un’impennata dei valori del tremore vulcanico che arrivano ad essere molto alti e il cambio di attività: una intensa fontana di lava (ore 06.39) e l’emissione di una colata e una nube di materiale piroclastico, alta 6,5 km sul livello del mare, che si è diretta verso Sud-Est. Passata poco meno di un’ora, alle 07.45, la fontana di lava si è spenta.
Poi alle 08.10 preceduta da violenti boati ‘sipario chiuso’: le strumentazione dell’Ingv-Oe di Catania certificano che la fase eruttiva è cessata definitivamente. E all’improvviso sul vulcano tornano quiete e silenzio che, secondo l’attuale ‘copione’, sono destinati ad essere interrotti da una probabile prossima fase parossistica. Forse. Perché l’Etna ha abituato ricercatori ed appassionati ad essere una ‘montagna’ imprevedibile. Anche quest’ultima attività del vulcano attivo più alto d’Europa non ha avuto alcun impatto sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.
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Roma,tenta salire su bus con arco e frecce e picchia autista
Ferito insieme a militare esercito intervenuto per fermarlo
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ROMA
30 maggio 2021
14:12
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Si è presentato al capolinea Atac di via Walter Tobagi a Roma con un arco in legno stile “etnico” e le sue frecce e voleva salire a tutti i costi a bordo di un bus in partenza. L’uomo, un cittadino del Bangladesh di 33 anni, nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti, ha iniziato a discutere con l’autista del mezzo pubblico che non gli consentiva di accedere a bordo con le armi al seguito e, di lì a poco, il 33enne è venuto alle mani con il conducente.
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Un passante – militare dell’Esercito Italiano – vista la situazione è intervenuto in aiuto dell’autista rimediando, anche lui, dei colpi dall’esagitato “arciere”, ma nel frattempo è sopraggiunta una pattuglia dei Carabinieri della Stazione Roma Alessandrina che ha diviso i contendenti. Riportata la calma, e ricostruiti gli eventi, i Carabinieri hanno denunciato a piede libero il cittadino del Bangladesh con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, lesioni e porto di armi od oggetti atti ad offendere. L’autista e il militare dell’Esercito Italiano, entrambi feriti, sono stati medicati presso il pronto soccorso del Policlinico Casilino, venendo giudicati guaribili rispettivamente in 7 e 1 giorno di prognosi.
L’arco e le frecce sono stati sequestrati dai Carabinieri.
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In bici da Trapani a Lugano, l’impresa di un pubblicitario
3000 km lungo strade rurali e campagne
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TRAPANI
30 maggio 2021
14:53
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Tremila chilometri percorsi in bici lungo l’Italia muovendosi tra i divieti di circolazione imposti dal Covid-19, scegliendo percorsi non proprio comuni. Ha vinto la sfida con se stesso il trapanese Giuseppe Bica, 34 anni, un’esperienza di lavoro nel campo del marketing, prestato al ciclismo per hobby.
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Il giovane, in un mese esatto, ha percorso l’intera Italia, partendo da Trapani, la sua città d’origine, e arrivando fino a Lugano, nel Canton Ticino della Svizzera. ‘Tutto lo Stivale’ di fatto e di nome, visto che l’avventura, studiata nei minimi particolari, l’ha voluta chiamare proprio così.
In sella alla sua bici gravel (un misto tra bici da corsa e mountain-bike), Giuseppe Bica ha pedalato su strade note e sentieri rurali dell’Italia, col sole e con la pioggia, senza fermarsi mai, per promuovere la cultura della mobilità sostenibile e sensibilizzare l’opinione pubblica verso il muoversi ‘in modo green’.
“Ho attraversato ed esplorato grandi città come Napoli, Roma e Milano ma è sicuramente nei piccoli borghi che ho apprezzato la bellezza, spazzando via la stanchezza”, racconta Giuseppe. È salito a 1.490 metri sulla Sila toccando Lorica sino a Gaiole in Chianti per incontrare l’amico Gionni, passando davanti al Colosseo a Roma e al Duomo di Milano. Dodici sono state le regioni che ha attraversato in sella: “Ho contemplato scorci mozzafiato lungo lago, ho costeggiato piccoli corsi d’acqua o fiumi più importanti, e poi ancora cascate, grotte e ponticelli.
In quest’avventura ho capito quanto è bella la nostra Italia con i volti della gente, l’unicità delle esperienze, le ricchezze gastronomiche”, spiega.
La particolarità di ‘Tutto lo Stivale’ è stata, soprattutto, quella di mettere insieme la famiglia. Perché ad accompagnare, in camper, Giuseppe Bica sono stati proprio papà, mamma e fratello. “Loro mi anticipavano raggiungendo per primi la tappa successiva – racconta Giuseppe – quindi la sera si stava insieme e poi l’indomani nuovamente in sella per risalire lo Stivale, sino in Svizzera”.
Ad accoglierlo a Trapani, nel suo ritorno in camper, è stato il sindaco della città Giacomo Tranchida.
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Vaccini: a Napoli e provincia primo giorno in 27 farmacie
Johnson per 40-59 anni. Ora 480 attendono dosi
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NAPOLI
30 maggio 2021
15:05
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Diciassette farmacie a Napoli, 7 nei Comuni della provincia dell’area nord e 3 dell’area sud. E’ partita così oggi la vaccinazione nelle farmacie a Napoli con una giornata simbolica in attesa della massiccia fornitura di vaccini per le somministrazioni in tutte le 480 farmacie della provincia che hanno aderito alla campagna vaccinale.
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“Il governatore De Luca – spiega Vincenzo Santagada, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Napoli e provincia – ci ha chiesto questa domenica simbolica per dare un segnale ai cittadini, ora aspettiamo le dosi per far partire la somministrazione in tutte le altre farmacie nei prossimi giorni”. Stamattina ogni farmacia partecipante ala giornata simbolica ha ricevuto 100 o 50 dosi di Johnson e la giornata ha avuto successo anche con file all’esterno delle farmacie: “Potevamo vaccinare – spiega Santagada – cittadini dai 40 ai 59 anni già iscritti nella piattaforma sanitaria regionale, ma se non sono presenti in piattaforma abbiamo avuti la possibilità di inserirli noi. I farmacisti come previsto dall’accordo quadro hanno fatto un corso a distanza dell’Istituto Superiore di Sanità, e saranno seguiti con un tutoraggio di un operatore sanitario. Siamo soddisfatti della partenza, come operatori sanitari di prossimità abbiamo contribuito a far reggere il sistema territoriale regionale e ora contribuiamo alla vaccinazione di massa”.
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Fontana, finalmente da oggi riapre la Villa Reale di Monza
Dopo più di un anno
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MILANO
30 maggio 2021
15:10
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“Dopo più di un anno finalmente riapre la Villa Reale di Monza”: il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha voluto rimarcare la data sui social, dopo un anno di vicissitudini e scambi d’accuse con l’ormai ex gestore.
“Da oggi al 2 giugno eventi musicali e ingresso libero per visitare le magnifiche stanze della Villa.
Ingresso – ha ricordato – dalle 10 alle 20, prenotazione obbligatoria online sul sito ReggiadiMonza per garantire la presenza massima di 150 persone ogni ora”.
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Covid: 30 nuovi casi in Sardegna e un decesso
Continua calo dei ricoverati in ospedale, ora sono 155
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CAGLIARI
30 maggio 2021
15:12
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Sono 56.643 casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati 30 nuovi casi.
In totale sono stati eseguiti 1.302.238 tamponi, per un incremento complessivo di 1.062 test rispetto al dato precedente. Il tasso di positività e del 2,8%.
Si registra un nuovo decesso (1.461 in tutto). Sono invece 141 (-4) le persone attualmente ricoverate in ospedale in area medica, mentre resta invariato (14) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.629 e i guariti sono complessivamente 42.398 (+48).
Sul territorio, dei 56.643 casi positivi complessivamente accertati, 14.816 (+13) sono stati rilevati nella Città Metropolitana di Cagliari, 8.635 nel Sud Sardegna, 5.154 a Oristano, 10.857 (+8) a Nuoro, 17.167 (+9) a Sassari.
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Italia verso la zona bianca, le vittime al minimo da ottobre
Sono ancora in calo i ricoveri, immunizzato un italiano su 5
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31 maggio 2021
13:57
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Accelera il conto alla rovescia verso la normalità nel Ponte del 2 giugno, un assaggio di vacanze ormai quasi vere per milioni di italiani. Oggi tocca a Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise – le prime tre regioni che diventano ‘bianche’ – dire addio al coprifuoco e salutare le riaperture di ristoranti e bar al chiuso, piscine coperte, parchi tematici, sale giochi, wedding, fiere, sagre, circhi, corsi di formazione, convegni.
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L’1 giugno si potrà mangiare nei locali al chiuso ed assistere agli eventi sportivi al coperto (con capienza al 25%) in tutta Italia. Il 7 giugno il coprifuoco slitta alle 24 a livello nazionale (uscita libera, invece, per le regioni bianche).
La corsa alle riaperture è spinta dalla campagna vaccinale – anche ieri sopra le 500mila somministrazioni giornaliere dopo il record di venerdì – e dal continuo calo di contagi e vittime: ieri i morti sono stati 44, il numero più basso dallo scorso 14 ottobre. In continua diminuzione i ricoverati in terapia intensiva (sono 1.061), che si avviano a scendere sotto quota mille dopo mesi. In risalita il tasso di positività, all’1,8% (+0,5% rispetto a ieri) Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, sparge ottimismo. “Non dobbiamo preoccuparci – assicura – dell’aumento di contagi in Inghilterra: lì ci sono stati seimila casi di variante indiana, di cui 5mila da persone non vaccinate. In Italia la variante indiana è all’1%. Noi dobbiamo correre con la vaccinazione, completare le seconde dosi, continuare con mascherine e distanze e insieme, noi e la popolazione, ci lasceremo questa situazione alle spalle”. Intanto, il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato la proroga dell’ordinanza, fino al 21 giugno, che vieta l’ingresso in Italia per chi proviene da India, Bangladesh e Sri Lanka. Le tre regioni bianche, dunque, oggi dicono addio a mesi di restrizioni (la Sardegna, in effetti, era diventata bianca già a fine febbraio ma poi era tornata rossa): continuano ad essere in vigore gli obblighi di mascherina e distanziamento, ma ripartono tutte le attività che erano state sospese dalla pandemia. Resta lo stop, invece, per le discoteche come attività di ballo. E Sileri si augura che “possano riaprire presto con il green pass e diventare un punto dove ci si possa anche vaccinare e raggiungere così i giovani che a volte sono più refrattari alle vaccinazioni”.
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Dal 7 giugno saranno in bianco – secondo l’attuale andamento dei contagi – anche Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, mentre dal 14 dovrebbe toccare a Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e alla provincia di Trento.
Le ultime sette regioni ancora gialle potrebbero cambiare colore dal 21 giugno, con l’inizio dell’estate. Il calendario delle riaperture prevede (per le regioni non bianche) il via libera dal 15 giugno ai matrimoni con cerimonia, parchi tematici e congressi; dal 21 giugno via il coprifuoco; dall’1 luglio riprendono infine corsi di formazione, centri benessere, sale giochi, eventi sportivi al chiuso, piscine coperte. Per quest’ultima attività Anna Maria Bernini (Forza Italia) invita il Governo a valutare “con grande attenzione l’appello del presidente della Federazione Nuoto Paolo Barelli, che chiede di anticipare la riapertura”. Sul fronte vaccini, giovedì prossimo si archivia definitivamente il sistema delle fasce di età (già bypassato in alcune Regioni dai vari open day organizzati) : chiunque, dai dodicenni in su, potrà vaccinarsi.
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Per la fascia dei ragazzi tra i 12 ed i 15 anni l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) entro oggi dovrebbe esprimersi, dopo l’ok arrivato dall’Ema. “Pensare agli adolescenti e ai bambini – ha spiegato il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù – è importante perchè sappiamo che se vogliamo limitare la catena della trasmissione questo è il meccanismo”.
Le somministrazioni totali sono 34.234.814, le persone immunizzate sono 11.785.375 (un italiano su 5). E a giugno sono attese oltre 20 milioni di dosi. Mentre parte la vaccinazione ‘universale’ c’è il problema di raggiungere i soggetti in età vulnerabile finora sfuggiti alle punture: si tratta in primo luogo di 375mila over 80 (poco più dell’8% della popolazione complessiva di quella fascia d’età); poi 1 milione e 97mila tra i 70 ed i 79 anni (il 18%) e 2 milioni e 345mila tra i 60 ed i 69 anni (il 31%). Sempre dal 3 giugno, infine, le somministrazioni potranno avvenire anche nelle aziende: nelle scorse settimane oltre 700 avevano dato disponibilità.
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Mottarone: Eitan migliora e comincia a mangiare
Il bambino di cinque anni è l’unico sopravvissuto alla strage della funivia Stresa-Mottarone
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TORINO
31 maggio 2021
12:25
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Nel giorno in cui il Piemonte veste i colori del lutto per la tragedia del Mottarone arriva dall’ospedale Regina Margherita di Torino la notizia che il piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto all’incidente, ha cominciato a mangiare. “Le condizioni di Eitan – dicono i medici – sono in significativo miglioramento anche se la prognosi rimane riservata.
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Per la prima volta ha potuto assumere alimenti morbidi e leggeri”. Il bimbo rimane in Rianimazione per precauzione. Se non ci saranno complicazioni nei prossimi giorni verrà sciolta la prognosi. Accanto a sé ha sempre la zia Aya e la nonna arrivata da Israele nei giorni scorsi.
E’ passata una settimana dal terribile schianto della funivia costato la vita a 14 persone. A mezzogiorno in punto su Stresa è calato per un minuto il silenzio. Tutto si è fermato. Compresi i molti turisti che camminavano sul lungolago dove ancora molti alberghi sono chiusi per la pandemia. Qualcuno è anche salito verso la vetta del Mottarone per una breve commemorazione sul luogo della disgrazia. “Non abbiamo promosso altre iniziative – dice il sindaco Marcella Severino – perché la nostra vicinanza ai familiari delle vittime l’abbiamo dimostrata e continueremo a farlo. Il nostro silenzio è la cosa migliore nel rispetto di chi soffre e di chi ha perso la vita”. Da una settimana le bandiere del municipio di Stresa sono a mezz’asta e da allora anche sul sito del Comune lo stemma di Stresa è avvolto da un nastro nero. “E’ stata una strage immane che il Piemonte con profondo sentimento e senso di dolore non dimenticherà mai”, dice il presidente del consiglio regionale, Stefano Allasia, mentre il governatore Alberto Cirio rivolge “a tutte le famiglie distrutte da questa follia il nostro abbraccio forte”.
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Ex Ilva: processo per disastro ambientale,domani la sentenza
Dopo 11 giorni camera consiglio,chieste 35 condanne per 4 secoli
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TARANTO
30 maggio 2021
17:23
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E’ attesa per domani, a cinque anni dall’avvio del dibattimento, la sentenza del processo chiamato “Ambiente Svenduto” per il presunto disastro ambientale causato dall’ex Ilva di Taranto negli anni di gestione della famiglia Riva. Le parti sono state convocate per le ore 10 nell’aula magna della Scuola Sottufficiali della Marina militare, dove i giudici sono in camera di consiglio dalla tarda serata del 19 maggio scorso.
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Il dispositivo sarà letto dal presidente della Corte d’Assise Stefania D’Errico (a latere Fulvia Misserini e sei giudici popolari). Sono 47 gli imputati tra dirigenti ed ex dirigenti del Siderurgico, politici e imprenditori.
Al termine della requisitoria, il pm Mariano Buccoliero, ha chiesto 35 condanne per circa quattro secoli di carcere, il non doversi procedere per prescrizione per altri 9 imputati e sanzioni pecuniarie e misure interdittive per le tre società Ilva, Riva Fire e Riva Forni elettrici.
Cittadini e associazioni ambientaliste hanno annunciato per domani un sit-in davanti alla Scuola Sottufficiali della Marina a partire dalle ore 9. Chiesti 28 e 25 anni di carcere per Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell’Ilva; 28 anni per l’ex direttore dello stabilimento di Taranto Luigi Capogrosso, 20 anni per il dirigente Adolfo Buffo e per cinque ex “fiduciari aziendali”. Sollecitata inoltre la condanna a 5 anni per l’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola.
L’inchiesta sfociò il 26 luglio del 2012 nel sequestro degli impianti dell’area a caldo. La pubblica accusa ha parlato di inquinamento “devastante per l’ambiente e per la salute”.
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Valanghe: scialpinista morto in Valle d’Aosta
Incidente sotto il rifugio Nacamuli, in Valpelline
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AOSTA
30 maggio 2021
17:25
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Uno scialpinista è morto in Valle d’Aosta dopo essere stato travolto da una valanga. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio sotto il rifugio Nacamuli al Col Collon, in Valpelline (valle del Gran San Bernardo), a circa 2.700 metri di quota.
A dare l’allarme è stata la compagna di gita della vittima, che prima ha provato invano a disseppellirlo e poi è scesa più a valle per chiamare i soccorsi. Al momento non sono state rese note le generalità dello scialpinista deceduto. Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino valdostano e il Soccorso alpino della Guardia di finanza di Cervinia, che si occupa delle indagini.
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Clochard morto vicino Ortomercato Milano, è caduto da tetto
Corpo non presenta segni di violenza
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MILANO
30 maggio 2021
17:36
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Un clochard marocchino, di 32 anni, è stato trovato morto nel primo pomeriggio a Milano, in un’area a fianco l’Ortomercato. Dai primi accertamenti, sembrerebbe sia caduto accidentalmente dal tetto di un edificio adiacente dismesso.
Il nordafricano, in base a quanto spiegato dalla polizia che sta conducendo le indagini, non presentava sul corpo segni di violenza. L’uomo, la cui scoperta risale alle 14, era per terra all’interno dello stabile fatiscente, in via Cesare Lombroso alla periferia della città. In tasca aveva una tessera per la mensa dei poveri.
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Covid: 44 morti, numero più basso dal 14 ottobre
In calo anche positivi e ricoverati in terapia intensiva
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30 maggio 2021
17:36
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Sono 44 i morti con il Covid registrati nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 83).
Si tratta del numero più basso registrato dallo scorso 15 ottobre, quando furono 43.
I positivi sono stati 2.949, in calo rispetto ai 3.351 di ieri. Questi i dati del ministero della Salute.
I tamponi effettuati sono stati 164.495. Il tasso di positività è dell’1,8%, in salita rispetto all’1,3% di ieri. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1.061, in calo di 34 rispetto a ieri. Sono invece 6.591 i pazienti ricoverati con sintomi nei reparti ordinari, 209 in meno nelle ultime 24 ore.
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Monumento in ricordo Pertini,disfida Savona-Stella
Stele con sue frasi nel capoluogo, una statua nel paese natale
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SAVONA
30 maggio 2021
17:46
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Il ricordo di Sandro Pertini mette in contrapposizione Savona, la sua città, e Stella, il paese del Savonese dove è nato. Accade per l’opera scelta dal Comune capoluogo da installare in città per tramandare il messaggio e la figura del Presidente più amato dagli italiani.
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E così va in scena una disfida a colpi di monumenti .
Nel 2019 il capoluogo ha deciso di indire un concorso per la realizzazione di un’opera in memoria di Pertini: a vincere è stato il bozzetto dell’artista Gianni Lucchesi. Si tratta di una stele d’acciaio su cui sono intagliate frasi e parole emblematiche degli ideali del padre costituente. Una scelta che il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio ha spiegato così: “La mia ferma decisione di estendere il bando di gara a opere anche astratte, uscendo dalla logica della statua, è legata anche alla consapevolezza che il nostro ex Presidente non amasse essere raffigurato”. L’opera, costata circa 30 mila euro, verrà materialmente installata il prossimo 2 giugno, Festa della Repubblica.
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La scelta di quel monumento astratto, però, non è piaciuta a tutti, anzi a Stella proprio non piace. E così il piccolo Comune dell’entroterra Savonese ha colto al volo l’offerta di uno degli artisti che aveva partecipato al bando di Savona, lo scultore di Siracusa Pietro Marchese, il cui lavoro era stato escluso dalla commissione savonese. Marchese ha contattato il sindaco di Stella Marina Lombardi e ha offerto gratuitamente il suo bozzetto: una statua in bronzo a grandezza naturale. L’opera ritrae Sandro Pertini in atteggiamento riflessivo e ovviamente non poteva mancare la sua pipa. Il piccolo Comune di Stella è riuscito a trovare i fondi per la fusione dell’opera che sarà collocata davanti alla casa natale di Pertini, divenuta un museo.
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Vaccini:in Campania 1.022.068 hanno ricevuto la seconda dose
Le somministrazioni effettuate sono state, in totale, 3.282.986
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NAPOLI
30 maggio 2021
17:47
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Complessivamente in Campania sono stati vaccinati con la prima dose 2.260.918 cittadini. Di questi 1.022.068 hanno ricevuto la seconda dose.
Le somministrazioni effettuate sono state, in totale, 3.282.986. i dati delle vaccinazioni in Campania, fa sapere l’Unità di Crisi, sono aggiornati alle 17.00 di oggi.
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Napoli:lady de Magistris saluta,anni intensi senza rimpianti
“Molte le delusioni, sono stata first lady atipica”
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NAPOLI
30 maggio 2021
17:49
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Un bilancio dopo dieci anni dall’elezione a sindaco del marito e a 23 dalla data del loro matrimonio. Con un post su Facebook, Maria Teresa Dolce, moglie del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, affida il suo commiato da “first lady atipica”.
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“Raramente – esordisce – pubblico foto con mio marito, difficilmente parlo di noi.
Sono stati anni intensi ed io sono stata sicuramente una ‘first lady’ atipica: non ho dato cene, non ho partecipato a cene (se non quelle tra amici stretti e cari), quel che ho fatto nel sociale l’ho fatto in silenzio e continuando un percorso iniziato da ragazzina. Ho viaggiato perennemente in metro, tra le giuste lamentele di chi, come me, viveva i disagi ma affermava spesso ‘tanto che se ne importano, loro viaggiano con tutte le comodità’ e ne ho sorriso amaramente”. “Mi sono reinventata professionalmente, faticando il doppio e dovendo affrontare il pregiudizio, forse a volte inconsapevole, di chi credeva che non valessi e che avrei approfittato del mio ruolo – scrive – Ho vissuto questi anni con l’onore di accompagnare un uomo di altissimo valore etico e con la profonda convinzione che questo ‘potere’ fosse funzionale esclusivamente al servizio del bene comune, della città. Non ho mai subìto nulla, ho sempre scelto: di condividere, di restare, di parlare, di tacere, di lottare, di osservare, di aspettare. Anni intensi, non rimpiango nulla, nonostante le molte delusioni”.
Conclude così: “E’ passato il tempo, 23 dal mio matrimonio, 10 dalla prima elezione a sindaco ma, parafrasando Vecchioni, “se ha cercato di fregarmi il tempo, ho fottuto il tempo con l’amore” .
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Covid: in Lombardia 5 decessi e 458 nuovi positivi
Un contagiato a Lodi, 157 a Milano
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MILANO
30 maggio 2021
17:49
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Con 28.195 tamponi effettuati è di 458 il numero di nuovi positivi al Coronavirus registrati in Lombardia, una percentuale dunque dell’1,6% in leggero aumento rispetto a ieri che non raggiungeva l’1,4%.
Sono 246 i ricoverati in terapia intensiva, tre più di ieri, e 1076 negli altri reparti (-55).
I decessi sono invece cinque, un numero mai così basso da ottobre, che porta comunque il totale da inizio pandemia a 22598.
Per quanto riguarda le province, sono stati segnalati 157 casi a Milano, 62 a Brescia, 50 a Bergamo, 37 a Pavia, 32 a Monza, 24 a Varese e Mantova, 20 a Como, 19 a Lecco, 11 a Cremona, 10 a Sondrio e 1 a Lodi.
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Resistenza, morto Paolo Orlandini, comandante ‘Millo’
Aveva 97 anni. Medaglia d’argento al valore militare
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ANCONA
30 maggio 2021
18:08
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E’ morto a 97 anni il comandante partigiano Paolo Orlandini. Nato ad Ancona il 26 gennaio 1924, con il nome di battaglia ‘Millo’ operò ad Ancona, Osimo, Cingoli, Frontale, ricorda l’Anpi di Ancona su facebook.
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Ha comandato il Gruppo Cingoli, Distaccamento Frontale, Distaccamento Stacchiotti, Distaccamento Paolo, appartenenti alla V Brigata Garibaldi Marche di Ancona. Medaglia d’argento al valor militare, iniziò la Resistenza il 16 Ottobre 1943 e dopo la liberazione della provincia di Ancona si arruolò nel Corpo Italiano di Liberazione (CIL) divenendo comandante del gruppo motociclisti della divisione Cremona fino al 29 aprile 1945. Nel corso degli anni, ha mantenuto un costante impegno nell’Anpi e una attenzione particolare verso i giovani e, in particolare, le scuole. Presidente onorario dell’Anpi della provincia di Ancona, nel 1998 ha pubblicato la sua storia nel libro ‘Da balilla a partigiano’. L’ultima sua intervista è stata rilasciata a Gad Lerner e Laura Gnochi per il libro ‘Noi Partigiani’. Le onoranze funebri, nel rispetto delle misure sanitarie anti-Covid, si svolgeranno martedì 1 giugno alle ore 10 presso la Sala del Commiato del Cimitero di Tavernelle ad Ancona. La Camera ardente presso la Casa funeraria Tabossi, in via Montagnola 13, Ancona sarà aperta lunedì 31 maggio dalle 9 alle 19.
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Salone nautico Venezia: varata ‘Selecta’, gondola storica
E’ opera di recupero e restituzione nel segno della tradizione
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VENEZIA
30 maggio 2021
19:45
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La tradizione veneziana sbarca al Salone Nautico Venezia 2021. Infatti oggi si è svolto il varo di “Selecta” una delle ultime gondole storiche, opera del maestro d’ascia Giuseppe Giuponi, al termine del restauro realizzato da un’azienda italiana in omaggio al legame con la città lagunare.
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All’incontro, introdotto dal direttore del Salone Nautico Fabrizio D’Oria, erano presenti in rappresentanza dell’Amministrazione comunale l’assessore al Turismo Simone Venturini e il consigliere delegato alla Tutela delle tradizioni Giovanni Giusto. Il restauro è frutto di un progetto culturale in collaborazione con la Società di Mutuo Soccorso Carpentieri e Calafati (Smscc) e l’associazione Arzanà, nata con lo scopo di riunire esperti locali e internazionali di etnografia e storia navale dell’Alto Adriatico, con il beneplacito dell’Associazione dei Gondolieri di Venezia. In rappresentanza di quest’ultima è intervenuto il presidente Andrea Balbi.
“E’ un momento importante per Venezia perché il Salone Nautico rappresenta un punto di ripartenza – ha spiegato l’assessore Venturini – Quale modo migliore per rilanciare la città se non ripartendo dalle tradizioni, che voi avete nobilitato e donate alla città con il restauro della gondola, anche con un percorso di approfondimento storico e filologico che ha colto l’anima di Venezia”.
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‘Custodi del mondo’ vince il 63/o Zecchino d’oro
Brano di Cristicchi interpretato da Anita Bartolomei, di 8 anni
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BOLOGNA
30 maggio 2021
20:21
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‘Custodi del mondo’, brano scritto da Simone Cristicchi e Gabriele Ortenzi e cantato da Anita Bartolomei, 8 anni, di Belforte del Chienti (Macerata), ha vinto la 63/a edizione dello Zecchino d’Oro, tornato su Rai1 in una formula inedita per recuperare l’appuntamento di dicembre 2020, rinviato per l’emergenza Covid. Al secondo posto ‘Un minuto’, cantato da Angelica Zina Cottone, 9 anni, di Reggio Calabria; terzo ‘Il bambino e il mare’, interpretato da Andrej Avella, 7 anni, di Giardini Naxos (Messina).
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Forse nel cuore di ogni bambino – è la filosofia del pezzo vincitore – si nasconde un prezioso ‘custode del mondo’ dai poteri speciali: potrebbe sfamare il mondo intero con una ricetta segreta, o diventare un orologiaio che ferma il tempo nei momenti felici, o ancora salvare il mare insegnando agli altri a non sporcare. Una doppia diretta – con Carlo Conti dagli studi tv dell’Antoniano di Bologna e Mara Venier da quelli di ‘Domenica In’ a Roma – ha ospitato la gara tra 14 canzoni, interpretate dal vivo da 16 piccoli solisti accompagnati dal Piccolo Coro diretto da Sabrina Simoni. A votarle una giuria di ‘vip’ tra cui Katia Ricciarelli, Pupo, Cristina D’Avena (che allo Zecchino del ’68 ‘nacque artisticamente’ a tre anni e mezzo con ‘Il valzer del moscerino’) e Anna Tatangelo e una composta da dieci bambini, oltre ai componenti del Piccolo Coro. Tra gli autori dei brani anche Francesco Tricarico, Leonardo Pieraccioni e Paolo Belli.
La compilation, distribuita da Sony Music Italia, è stata realizzata per il quarto anno sotto la direzione artistica del maestro Peppe Vessicchio. Anche nella 63/a edizione lo Zecchino d’Oro si è fatto portavoce del progetto solidale ‘Operazione pane’, che supporta 13 mense francescane in tutta Italia, sostenuto da Rai per il Sociale. Tra le 700 famiglie aiutate lo scorso anno – ricorda il direttore dell’Antoniano, fra Giampaolo Cavalli – una su tre ha chiesto aiuto per la prima volta in seguito ai disagi economici provocati dall’emergenza Covid.
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Tv: Fazio chiude e annuncia, Che tempo che fa è confermato
Programma Rai3 resta a domenica sera. Contratto rinnovato
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30 maggio 2021
20:57
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L’ultima puntata di Che Tempo che Fai, questa sera su Rai3 si conclude con un arrivederci. Fabio Fazio si è rivolto alla platea degli spettatori per annunciare che Il programma resta nella domenica sera della terza rete della Rai anche per la prossima stagione tv 2021-2022, confermato dal direttore Franco Di Mare, visti anche gli ottimi ascolti.
Il contratto di Fazio era in scadenza con questa stagione televisiva e a quanto affermato dallo stesso artista questa sera viene rinnovato.
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Migranti: rintracciate 39 persone stamani a Udine
Erano a piedi, con loro 5 minori. Indagini dei Carabinieri
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UDINE
31 maggio 2021
09:24
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Un nuovo gruppo numeroso di migranti è stato rintracciato questa mattina a Udine. Si tratta di un gruppo di 39 persone che sono state individuate mentre camminavano in viale Palmanova, nella zona sud della città.
Tra loro c’erano anche 5 minorenni.
Gli stranieri, tutti cittadini pakistani, sono stati rintracciati dai Carabinieri del Nucleo operativo di Udine durante un servizio di pattugliamento del territorio. Sono in corso accertamenti.
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Ex Ilva: attesa sentenza, presidio cittadini e attivisti
‘Speriamo sia restituita giustizia alla città’
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TARANTO
31 maggio 2021
09:53
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“Nella speranza di una sentenza storica che restituisca giustizia alla città, il mondo dell’attivismo tarantino sente la responsabilità di presidiare questo importante momento. E’, inoltre, anche l’occasione per ribadire che vera giustizia sarà fatta solo quando quegli impianti, oggetto di reati così gravi, saranno chiusi definitivamente”.
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Lo sottolineano i portavoce del movimento ‘Giustizia per Taranto’ che, insieme a cittadini e rappresentanti di altre associazioni, tengono un sit-in nei pressi della Scuola sottufficiali della Marina militare dove in mattinata sarà letta la sentenza di primo grado del processo chiamato “Ambiente Svenduto” sul presunto disastro ambientale causato dall’ex Ilva negli anni di gestione della famiglia Riva.
I pm hanno chiesto 35 condanne per circa quattro secoli di carcere, il non doversi procedere per prescrizione per altri nove imputati, e sanzioni pecuniarie e misure interdittive per le tre società Ilva, Riva Fire e Riva Forni elettrici, oltre alla confisca degli impianti.
In presidio, tra gli altri, ci sono anche rappresentanti del movimento Tamburi Combattenti e delle associazioni che aderiscono al Comitato per la Salute e per l’Ambiente (Peacelink, Comitato Quartiere Tamburi, Donne e Futuro per Taranto Libera, Genitori Tarantini, LiberiAmo Taranto e Lovely Taranto).
Sono circa mille le parti civili. Tra queste c’è il consigliere comunale Vincenzo Fornaro, ex allevatore che subì l’abbattimento di circa 600 ovini contaminati dalla diossina.
“E’ il giorno – osserva – in cui si stabilirà dopo 13 anni chi ha ragione tra un manipolo di pazzi sognatori che continuano a immaginare un futuro diverso per questa città e chi resta industrialista convinto. Grazie a tutti quelli che in questi anni si sono battuti per arrivare a questo punto. Abbiamo fatto il massimo e continueremo a farlo”.
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RipARTiAMO, domani illy offre un espresso a tutta l’Italia
Nella nuova tazzina artistica che celebra la riapertura
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TRIESTE
31 maggio 2021
10:04
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Un caffè offerto negli illy Caffè e in tutti i bar partner aderenti all’iniziativa in tutta l’Italia e servito in una nuova tazzina d’artista disegnata da Matteo Attruia. E’ RipARTiAMO, il gesti simbolico scelto dal gruppo triestino del caffè per per celebrare la riapertura alle consumazioni in bar e ristoranti al bancone e ai tavoli, domani, con l’auspicio che non subentrino più le condizioni per dover richiudere nuovamente.
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Sono oltre 3 mila i bar aderenti in tutta Italia, da Nord a Sud.
“E’ giusto sottolineare il momento finalmente di ritorno alla quasi normalità con un gesto simbolico e concreto allo stesso tempo, in Italia il caffè è un momento piacevole per se stessi, di inizio giornata per tanti, o comunque un momento socializzazione in generale – spiega l’a.d. di illycaffè Massimiliano Pogliani – E’ bello regalare, e con una tazzina simbolica che ricordi questo giorno che crediamo tutti possa essere un vero inizio. Più di quanto non sia avvenuto lo scorso anno quando pensavamo che i contagi fossero destinati a scomparire, quest’anno però ci sono i vaccini, che stanno progredendo che speriamo ci portino verso la fine del tunnel”.
Speriamo che “tutte attività che riapriranno non chiudano più, poiché è questo che uccide l’attività, chiusura e incertezza”.
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Vaccini: al via dosi ai primi 4mila maturandi pugliesi
Emiliano, ‘vostri occhi di gioia mi riempiono cuore di orgoglio’
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BARI
31 maggio 2021
10:17
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Circa quattromila maturandi pugliesi, sui 40mila complessivi, hanno ricevuto ieri la prima dose del vaccino anti-Covid. Decine di hub di tutta la regione hanno aperto dalle 18 alle 22 le vaccinazioni per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori che dal 16 giugno affronteranno l’esame di maturità.
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L’adesione degli studenti alla campagna vaccinale è stata quasi totale. “Vedere i vostri occhi pieni di gioia mi riempie il cuore di orgoglio. Avete risposto alla chiamata, esprimendo con questo gesto la voglia di ritornare a una vita normale” ha commentato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
A Bari, nell’hub in Fiera del Levante, è stato il turno dei primi 300 del liceo scientifico Scacchi, che hanno vissuto con sentimenti di speranza, gioia e voglia di libertà l’opportunità di vaccinarsi. “L’esame di maturità è una tappa importante, rappresenta una fase di passaggio nella vita dei ragazzi – ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco -.
La vaccinazione permetterà loro di affrontare con maggiore serenità non solo l’esame, ma anche l’inizio di nuove avventure accademiche”.
Ad accogliere gli studenti il direttore generale della Asl di Bari, Antonio Sanguedolce. “E’ un bel segnale anche per il futuro – ha detto – , perché arrivare a vaccinare questi giovani significa che la campagna vaccinale si avvicina ad una fase cruciale, il traguardo è più vicino”.
Anche nelle altre province sono cominciate le vaccinazioni dei maturandi: 429 nella Bat, 1.500 nel Brindisino, 996 a Foggia, 540 a Lecce e gli studenti di due scuole a Taranto.
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‘Ndrangheta:gli incendiano negozio perché non vuole venderlo
Reggio C.,due arresti per tentata estorsione e danneggiamento
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REGGIO CALABRIA
31 maggio 2021
10:18
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Due persone Antonio Morabito, di 41 anni, e Riccardo D’Anna (28), sono state arrestate dai Carabinieri di Reggio Calabria con l’accusa di tentata estorsione, danneggiamento mediante incendio e porto di arma in luogo pubblico. Nei confronti di uno degli indagati anche la contestazione del reato di associazione di tipo mafioso.
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Gli arresti sono stati fatti nell’ambito dell’operazione “La Fabbrica dei cornetti”, coordinata dal procuratore Giovanni Bombardieri e dai sostituti della Dda Walter Ignazitto e Nicola De Caria. Oltre all’arresto i carabinieri hanno eseguito il sequestro, disposto dalla Dda, di due imprese, del valore di due milioni di euro, operanti nel settore della produzione e vendita di prodotti dolciari e della panificazione.
Secondo quanto emerso dalle indagini al titolare di una tabaccheria della città non voleva vendere l’esercizio commerciale, i due hanno incendiato la saracinesca del locale.
Il solo Morabito è accusato anche di associazione mafiosa perché ritenuto espressione della cosca Ficara-Latella.
Quanto acquisito nel corso delle indagini, oltre a fornire la plastica dimostrazione, secondo gli investigatori, del pieno inserimento degli indagati nelle dinamiche mafiose locali, costituisce elemento di riscontro alle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia. Le indagini hanno permesso di documentare che Morabito, con l’ausilio di D’Anna, aveva inizialmente tentato di estorcere, attraverso l’invio di messaggi diretti al proprietario di una tabaccheria, il consenso alla cessione dell’ attività. Quando però la vittima si è opposta ai suoi desiderata, quest’ultimo ha incaricato D’Anna di appiccare il fuoco alla saracinesca dell’esercizio.
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Covid, il Molise in zona bianca, virus arretra ancora
Nell’ultima settimana 35 contagi, i ricoverati restano solo 11
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CAMPOBASSO
31 maggio 2021
10:25
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In Molise, dove questa mattina è scattata la zona bianca e con essa nuove riaperture mentre numerose restrizioni sono state cancellate, compreso il ‘coprifuoco’, il virus continua ad arretrare. Lo confermano anche i dati della settimana appena passata.
I positivi negli ultimi sette giorni sono stati 35 su 2.768 tamponi processati, con un tasso di positività all’1,2 per cento (nella settimana precedente i contagi erano stati 36 con un tasso all’1,3). Gli attualmente positivi in regione oggi restano 133 (67 in meno rispetto a lunedì scorso) mentre i ricoverati in ospedale sono passati da 20 a 11 (9 in meno). Restano solo 2 i pazienti in terapia intensiva (erano 5 lunedì scorso). Le vittime in una settimana sono state 3 (sale a 491 il totale dei decessi in regione dall’inizio della pandemia), mentre i guariti negli ultimi sette giorni sono stati 99 (il totale dei molisani che hanno sconfitto il covid sale a 12.962).
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Fondi Regione ai cacciatori finiti in rinfreschi, indaga Gdf
Contributi anti-bracconaggio per pizzette e prosecco
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VENEZIA
31 maggio 2021
10:50
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Fondi pubblici della Regione alle associazioni dei cacciatori, per contrastare il bracconaggio, finiti anche in patatine, pizzette e prosecco di rinfreschi e buffet. E’ l’ipotesi sulla quale stanno indagando in Veneto la Corte dei Conti e la Guardia di Finanza.
Si tratta di 262 milioni di euro erogati nel 2018 dalla Regione Veneto alle associazioni venatorie, che in piccola parte – riferisce il Gazzettino – sono finiti per pagare salatini, pizzette sfoglia, bottiglie di vino e acqua, altri prodotti per rinfreschi. Le Fiamme Gialle hanno chiesto gli atti alla Regione. Adesso di quei contributi finiti in prodotti alimentari si sta interessando anche la Corte dei Conti. Erano stati alcuni consiglieri regionali a chiedere chiarimenti sulle spese sostenute dalle associazioni venatorie con i contributi pubblici.
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Ex Ilva: processo, 22 e 20 anni per Fabio e Nicola Riva
Tre anni e mezzo reclusione per ex presidente Puglia Vendola
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BARI
31 maggio 2021
11:03
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La Corte d’Assise di Taranto ha condannato a 22 e 20 anni di reclusione Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell’Ilva, tra i 47 imputati (44 persone e tre società) nel processo chiamato Ambiente Svenduto sull’inquinamento ambientale prodotto dallo stabilimento siderurgico. Rispondono di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, all’avvelenamento di sostanze alimentari, alla omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro.
La pubblica accusa aveva chiesto 28 anni per Fabio Riva e 25 anni per Nicola Riva.
Tre anni e mezzo di reclusione, invece, sono stati inflitti all’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. I pm avevano chiesto la condanna a 5 anni. Vendola è accusato di concussione aggravata in concorso, in quanto, secondo la tesi degli inquirenti, avrebbe esercitato pressioni sull’allora direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per far “ammorbidire” la posizione della stessa Agenzia nei confronti delle emissioni nocive prodotte dall’Ilva.
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Legale Bossetti, con analisi chiederò revisione processo
In attesa sapere quando e dove verranno fatti esami sui reperti
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MILANO
31 maggio 2021
11:05
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“Una volta avuto l’esito delle analisi provvederemo a chiedere la revisione del processo perché essendo assolutamente convinti dell’innocenza di Bossetti, siamo convinti che dalle nuove analisi sui reperti avremo gli elementi utili per arrivare alla revisione del processo. Purtroppo dovremo ancora attendere qualche mese prima che venga fissata la nuova udienza”.
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Lo ha detto a Cusano Italia TV l’avvocato Claudio Salvagni, uno dei legali di Massimo Bossetti.
“Noi vogliamo esaminare – ha aggiunto – quei 54 campioni di Dna trovati sui vestiti della povera Yara, perché crediamo che lì ci siano le risposte a tutti i dubbi ancora in piedi in questa lunga vicenda. Visto che Dna nucleare e Dna mitocondriale, esaminati dai periti dell’accusa, non combaciano con quelli di Bossetti”.
Salvagni ha raccontato di aver parlato con Bossetti pochi giorni fa: “Ho trovato un Bossetti molto in tensione per questi ultimi sviluppi, ma anche fiducioso, spera che questo esame possa essere effettuato. Rivelo inoltre che mi chiamò il giorno prima dell’ultima udienza in questo mese di maggio, per incoraggiare noi della difesa a non lasciare nulla di intentato.
Perchè Massimo Bossetti ha sempre chiesto, fin dai vari processi, l’unica cosa che avrebbe potuto dimostrare veramente la sua colpevolezza o innocenza: la perizia sul Dna. Questo perché abbiamo sempre sostenuto e continuiamo a sostenere che quel Dna lì era sbagliato, che il Dna di “Ignoto 1″ non è riferibile a Massimo Giuseppe Bossetti e l’unico modo per dimostrarlo, era effettuare quella perizia sempre chiesta e sempre negata. Dopo oltre 10 anni la tecnologia per le analisi del Dna è decisamente migliorata, quindi pensiamo sia giusto poter fare nuovi esami. Adesso comunque dobbiamo solo attendere e capire quando e dove verranno fatti nuovi esami sui reperti rimasti”.
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Ex Ilva: 22 e 20 anni per Fabio e Nicola Riva. Condannato a 3 anni e mezzo Vendola
Si tratta del processo chiamato Ambiente Svenduto sull’inquinamento ambientale prodotto dallo stabilimento siderurgico
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TARANTO
31 maggio 2021
14:03
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La Corte d’Assise di Taranto ha condannato a 22 e 20 anni di reclusione Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori dell’Ilva, tra i 47 imputati (44 persone e tre società) nel processo chiamato Ambiente Svenduto sull’inquinamento ambientale prodotto dallo stabilimento siderurgico. Rispondono di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastro ambientale, all’avvelenamento di sostanze alimentari, alla omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro.
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La pubblica accusa aveva chiesto 28 anni per Fabio Riva e 25 anni per Nicola Riva.
Tre anni e mezzo di reclusione sono stati inflitti dalla Corte d’Assise di Taranto all’ex presidente della Regione Puglia Nichi Vendola sempre nell’ambito del processo per il presunto disastro ambientale negli anni di gestione della famiglia Riva.
I pm avevano chiesto la condanna a 5 anni. Vendola è accusato di concussione aggravata in concorso, in quanto, secondo la tesi degli inquirenti, avrebbe esercitato pressioni sull’allora direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per far “ammorbidire” la posizione della stessa Agenzia nei confronti delle emissioni nocive prodotte dall’Ilva.
La Corte d’Assise di Taranto ha condannato a 21 anni e 6 mesi di carcere l’ex responsabile delle relazione istituzionali Girolamo Archinà e a 21 anni l’ex direttore dello stabilimento di Taranto Luigi Capogrosso. E’ stata inoltre disposta la confisca degli impianti dell’area a caldo che furono sottoposti a sequestro il 26 luglio 2012 e delle tre società Ilva spa, Riva fire e Riva Forni Elettrici. Condannato a 17 anni e sei mesi l’ex consulente della procura Lorenzo Liberti.
Condannato a 2 anni l’ex direttore generale dell’Agenzia per l’ambiente (Arpa) della Puglia, Giorgio Assennato, accusato di favoreggiamento nei confronti di Vendola. Secondo l’accusa, Assennato avrebbe taciuto delle pressioni subite dall’ex governatore affinché attenuasse le relazioni dell’Arpa a seguito dei controlli ispettivi ambientali nello stabilimento siderurgico. Il pm aveva chiesto la condanna a un anno.
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Assennato, che ha sempre negato di aver ricevuto pressioni da Vendola, aveva rinunciato alla prescrizione.
Ira dell’ex governatore della Puglia: “Mi ribello ad una giustizia che calpesta la verità – ha detto Nichi Vendola dopo la sentenza -. E’ come vivere in un mondo capovolto, dove chi ha operato per il bene di Taranto viene condannato senza l’ombra di una prova. Una mostruosità giuridica avallata da una giuria popolare colpisce noi, quelli che dai Riva non hanno preso mai un soldo, che hanno scoperchiato la fabbrica, che hanno imposto leggi all’avanguardia contro i veleni industriali. Appelleremo questa sentenza, anche perché essa rappresenta l’ennesima prova di una giustizia profondamente malata”
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Covid: una settimana senza decessi in Alto Adige
Solo dodici nuovi casi, nessun paziente nelle cliniche private
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BOLZANO
31 maggio 2021
11:18
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L’Alto Adige da una settimana non registra più decessi di pazienti covid. I nuovi casi sono appena 12, ma – come spesso avviene di lunedì – il numero di test effettuati il giorno precedente è molto basso, ovvero: 237 tamponi pcr (10 positivi) e 881 test antigenici (2 positivi).
Non ci sono più pazienti covid in cliniche private, che ieri erano ancora 4. Sale perciò da 16 a 17 il numero dei ricoveri nei normali reparti ospedalieri, mentre resta stabile a 4 il numero dei pazienti in terapia intensiva. Sono 1.399 gli altoatesini in quarantena e 24 i guariti, che complessivamente ormai sono 72.567.
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Migranti:peschereccio con duecento a bordo al largo Calabria
Ci sarebbero donne e bambini, soccorsi da Guardia costiera
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ROCCELLA IONICA
31 maggio 2021
11:20
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Circa duecento migranti di varie nazionalità, tra cui diverse donne e minori con meno di 10 anni, sono stati intercettati e soccorsi dalla Guardia Costiera di Roccella Ionica a largo della costa calabrese.
I migranti, che secondo le prime informazioni, erano assiepati a bordo come le sardine, si trovavano su di un peschereccio di 25 metri, piuttosto malandato, localizzato a diverse miglia di distanza dalla costa della Locride.
Dopo il trasbordo sulle motovedette della Guardia Costiera i migranti saranno condotti in sicurezza nel porto di Roccella Ionica.
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Scontro tra barche a Olbia, indagato comandante motoscafo
Per la Procura di Tempio l’ipotesi di reato è omicidio colposo
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PORTISCO
31 maggio 2021
12:10
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Luigi Zambaiti, il lombardo che guidava il motoscafo che sabato mattina si è scontrato con la barca a vela su cui viaggiava Alberto Filosi, il 69enne milanese deceduto in seguito all’impatto, è formalmente iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. L’ha deciso la Procura di Tempio, la cui inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Maria Paola Asara, alla luce delle ultime risultanze delle indagini condotte dagli uomini della capitaneria di porto di Olbia.
Sebbene per ora gli inquirenti scelgano di mantenere il massimo riserbo, non è da escludere alcuna ipotesi sull’incidente.
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La strage del Mottarone, il pm Bossi: per risposte sulla fune servono analisi
Gli accertamenti irripetibili saranno disposti nell’inchiesta sull’incidente della funivia
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VERBANIA
31 maggio 2021
13:28
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“Io devo ancora chiarire con il o i consulenti tecnici quali saranno le modalità di questo accertamento irripetibile. Solo dopo faremo gli avvisi”.
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Lo ha spiegato la procuratrice di Verbania, Olimpia Bossi, in merito ai previsti accertamenti irripetibili sulla tragedia della funivia del Mottarone che potrebbero portare a nuove informazioni di garanzia per altri indagati.
“Io non sono ancora in grado di dire perché si è verificato questo evento”, ha spiegato la procuratrice di Verbania. Proprio per questo ci sarà una consulenza tecnica con la forma degli “accertamenti irripetibili”. Gli accertamenti irripetibili che saranno disposti nell’inchiesta sull’incidente della funivia del Mottarone “sono finalizzati a capire perché la fune si è rotta e si è sfilata, e se il sistema frenante aveva dei difetti”, e da queste analisi si vedrà se “emergeranno” anche altre responsabilità.
Nell’inchiesta uno dei punti su cui si stanno concentrando gli inquirenti è anche l’analisi delle comunicazioni, via chat o mail, tra il caposervizio Gabriele Tadini e il gestore Luigi Nerini e il direttore dell’impianto Enrico Perocchio. L’obiettivo è verificare se ci siano state indicazioni sull’uso dei forchettoni per disattivare i freni di emergenza o sulle anomalie del sistema frenante. Anomalie che hanno portato Tadini a bloccare i freni con “i ceppi”. I telefoni dei tre infatti sono stati sequestrati nei giorni scorsi.
Sotto la lente di inquirenti e investigatori ci sono il ruolo e le presunte responsabilità dell’operatore che quella mattina del 23 maggio, giorno della tragedia, non rimosse i forchettoni dai freni di emergenza su “ordine”, come chiarito da lui stesso a verbale, di Gabriele Tadini, caposervizio. Le analisi sulle eventuali responsabilità si concentrano su quella mattina, sulla decisione di tenere i ceppi e sulla consapevolezza del dipendente che non li tolse.
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Il giudice smonta l’inchiesta della procura di Verbania sulla tragedia della funivia del Mottarone, costata la vita, il 23 maggio, a 14 persone: non convalida i fermi, rimette in libertà due indagati su tre, si dissocia da una buona parte delle prime conclusioni dei pubblici ministeri. Agli arresti domiciliari resta solo Gabriele Tadini, il dipendente con mansioni di caposervizio: era stato lui che, con una “condotta scellerata – si legge nell’ordinanza di custodia – in totale spregio della vita umana”, aveva deciso di lasciare inseriti i ceppi che bloccavano i freni di emergenza; e fu lui, una volta, secondo la testimonianza di un collega, a dire “prima che si rompa una traente (un cavo – ndr) ce ne vuole”. Ma non c’è prova che il gestore Luigi Nerini e il direttore di esercizio Enrico Perocchio, liberati entrambi, fossero d’accordo. “Sul piano investigativo non la vivo come una sconfitta, siamo solo all’inizio”, dichiara il procuratore Olimpia Bossi annunciando nuovi accertamenti tecnici e una serie di conseguenti avvisi di garanzia. Il gip Donatella Banci Buonamici non ha accolto una serie di osservazioni dei pm. A cominciare dal timore del pericolo di fuga dei tre indagati, giudicato inesistente anche perché non basta che ci sia del “clamore mediatico” per dimostrare che qualcuno di loro volesse scappare. Poi “non convince” l’idea che i vertici dell’azienda di gestione non volessero fermare l’impianto, da poco riaperto, per ragioni economiche: “La stagione turistica – scrive il giudice – non è ancora iniziata” e almeno fino a giugno, con l’allentamento delle restrizioni anti Covid e la chiusura delle scuole, non sono prevedibili i grandi afflussi degli anni passati. Il giudice, infine, si spinge fino a vibrare una stoccata in merito al caso di un testimone – un addetto della funivia – che a suo dire “non avrebbe mai dovuto essere interrogato come persona informata sui fatti”, cioè come teste, bensì come indagato. Ora sarà necessario capire per quale motivo, il 23 maggio, poco dopo le 12.00, si è spezzato un cavo, cosa che ha provocato la “folle corsa” verso valle della cabina 3, priva del freno di emergenza, e lo schianto al suolo. “Quando avremo un quadro chiaro delle società e delle persone da coinvolgere negli accertamenti tecnici manderemo degli avvisi”, spiega il procuratore Bossi. Ma è sui “forchettoni”, o i “ceppi” secondo il gergo degli operai della funivia, che il gip ritiene che l’ultima parola, nella caccia ai responsabili, non sia stata ancora detta. Si tratta di dispositivi che impediscono al sistema frenante della cabina di scattare in caso di necessità. Quando l’impianto è in funzione, devono essere rimossi. Eppure il 23 maggio c’erano. “Sono allibito”, ha affermato un addetto quando i carabinieri gli hanno mostrato la fotografia. Secondo le indagini era il caposervizio Tadini a ordinare di mettere o togliere i forchettoni (quando non lo faceva di persona), ma il gip afferma che almeno qualcuno di loro “poteva benissimo rifiutare”. Ora sarà la procura di Verbania a decidere se allargare la platea degli indagati. Tadini ha detto che dall’8 maggio lasciò inseriti i ceppi in varie occasioni “una decina di volte”. La cabina 3 aveva un problema alla centralina idraulica dei freni, si fermava a singhiozzo e nemmeno i manutentori della Rvs di Torino (al lavoro in subappalto per conto dell’altoatesina Leitner) erano riusciti a venirne a capo. Da qui la decisione di lasciarli al loro posto. Tadini sostiene che “lo sapevano tutti” e, in particolare, il gestore Nerini e il direttore Perocchio, ma i due hanno negato e per il gip le testimonianze dei dipendenti accreditano la loro versione. Solo il verbale di un lavoratore, uno dei manovratori in servizio il giorno della tragedia, sembra confortare il racconto di Tadini. Ma il giudice non è convinto della genuinità del suo racconto. L’uomo – ha spiegato un collega – avrebbe dovuto togliere il forchettone, con l’autorizzazione di Tadini, prima di effettuare la corsa di prova. Non lo fece, e secondo il gip, quando fu interrogato, “sapeva bene del rischio di essere lui stesso incriminato per avere concorso a causare con la propria condotta, che poteva benissimo rifiutare, la morte d 14 turisti”.
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Fiamme in abitazione, muore invalido
In provincia di Lucca, intossicato il fratello della vittima
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LUCCA
31 maggio 2021
12:48
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Un pensionato, invalido, di 65 anni, Angelo Fenici, ha perso la vita in un incendio che si è sviluppato intorno alle 9:30 all’interno della sua casa in via del Chiasso a Lunata, nel comune di Capannori (Lucca). L’uomo viveva insieme al fratello che in quel momento si trovava fuori dall’abitazione.
I vicini hanno visto il fumo uscire da una finestra e lo hanno avvertito.
L’uomo è corso a soccorrere il fratello rimanendo anche leggermente intossicato dal fumo, ma le fiamme avevano ormai divorato la stanza e non ha potuto far nulla. Sul posto sono subito arrivati i pompieri che hanno domato le fiamme e i carabinieri che stanno ricostruendo quanto accaduto.
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Guardia Finanza scopre 100 chili di cocaina in Friuli
In provincia Udine in edificio disabitato. Valore oltre 5mln
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UDINE
31 maggio 2021
13:04
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Un maxi sequestro di 100 chili di cocaina allo stato puro, per un valore di mercato di oltre 5 milioni di euro, è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Udine in un immobile abbandonato ad Aiello del Friuli (Udine).
L’ingente quantità di droga è stato scoperto a seguito di una segnalazione ai Vigili del fuoco per una sospetta fuga di gas nell’abitazione dismessa.
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Questi hanno rinvenuto numerose bombole di gas incustodite, taniche di benzina e documentazione contabile abbandonata e hanno allertato la Guardia di Finanza che, grazie a un cane antidroga, hanno trovato la cocaina.
Intervenuti sul posto i Vigili del Fuoco si sono innanzitutto accertati che non ci fossero immediati pericoli, subito dopo, notata la presenza di bombole e contabilità varia, hanno contattato la Guardia di Finanza per cercare di identificare e rintracciare il proprietario dell’immobile, per intimargli di rimuovere quanto prima le bombole e mettere in sicurezza l’intera area.
I Baschi Verdi con l’ausilio di un’unità cinofila della Compagnia di San Giorgio di Nogaro hanno approfondito l’ispezione per risalire al proprietario del fabbricato scoprendo all’interno depositati alla rinfusa anche altri beni: materiale edile, vecchi arredi da bar, elettrodomestici dismessi, pneumatici usati e contenitori vari. Immediatamente “Ghiom”, giovane pastore tedesco delle Fiamme Gialle, ha fiutato e segnalato cinque scatoloni di cartone: all’interno erano stipati 100 panetti di una sostanza poi risultata cocaina. La sostanza stupefacente avrebbe consentito di realizzare, dopo il taglio, circa 500 mila dosi, generando ricavi illeciti dallo spaccio per 30 milioni di euro.
Lo stupefacente e l’immobile sono stati posti sotto sequestro. le indagini sono in corso per individuare i responsabili, nonché l’origine e la destinazione finale della cocaina.
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Morte Luana, indagato marito di titolare della ditta
Avviso di garanzia recapitato questa mattina
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FIRENZE
31 maggio 2021
13:04
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Per la morte di Luana D’Orazio c’è un altro indagato: è il marito della titolare dell’azienda tessile di Montemurlo (Prato) dove il 3 maggio è avvenuto l’incidente sul lavoro. L’avviso di garanzia è stato notificato stamani al suo domicilio.
Secondo quanto appreso l’uomo, Daniele Faggi, sarebbe accusato degli stessi reati contestati alla moglie, Luana Coppini e al tecnico manutentore Mario Cusimano, cioè omicidio colposo e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro.
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Sardegna bianca: il caffè al bancone è ritorno a normalità
Cappuccino e pasta nei tavolini interni, “rito irrinunciabile”
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CAGLIARI
31 maggio 2021
13:34
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Il primo caffè della seconda zona bianca dell’anno in Sardegna appena sollevate le serrande: al bar Bumbo, tra via Foscolo e via Cocco Ortu a Cagliari, è un continuo di ordinazioni al bancone. È una zona strategica per la città: tre banche a venti metri, decine di negozi.
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E poi il mercato di San Benedetto a pochi passi. Nei giorni scorsi il proprietario aveva sistemato qualche tavolino all’esterno. Ma stamattina non c’erano più. Quasi a sancire un ritorno alla normalità.
“Bello riprendere con le vecchie consuetudini – confessa un cliente – il caffè da asporto è stata una soluzione temporanea.
Ma mi mancavano la ceramica della tazzina e le due chiacchiere al volo al bancone prima di andare a lavorare”. Si ritorna al passato anche con i tavolini all’interno: per molti cappuccino e pasta sono un gradito ritorno. Da consumare seduti al tavolino, ma stavolta all’interno del locale.
L’Isola aveva già beneficato di maggiori libertà agli inizi di marzo: prima zona bianca d’Italia, in solitario. Una situazione “invidiata” dal resto del Paese e che, però, era durata poco. Già prima di Pasqua l’aumento dei contagi e l’immediato passaggio in zona arancione per poi scendere ancora in fascia rossa per ben tre settimane, hanno cancellato il ricorso del primo vagito di normalità. Ora la seconda possibilità data alla Sardegna, stavolta insieme al Friuli Venezia Giulia e Molise.
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Morto il regista Peter Del Monte
Tra le sue opere più riuscite, Compagna di viaggio
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31 maggio 2021
14:05
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È morto il 31 maggio, dopo una lunga malattia, nella clinica Antea, a Roma, il regista Peter Del Monte. Aveva 77 anni.
Lo annunciano la compagna Marina e la figlia Emilia. Da tempo viveva a Santa Marinella. Giovedì mattina l’ultimo saluto nella clinica dove è morto.
Statunitense, naturalizzato italiano, Del Monte era nato a San Francisco il 29 luglio 1943. L’esordio al cinema nel 1975 con Irene, Irene; nel 1980 il secondo film, L’altra donna (1980, menzione Speciale della giuria al Festival di Venezia). Tra gli altri film, Giulia e Giulia (1987), Étoile (1989), la coproduzione francese L’invitation au voyage (1983; Invito al viaggio). E ancora Piccoli fuochi (1985, Nastro d’argento nel 1986 a Del Monte per il miglior soggetto originale); Piso Pisello; Tracce di vita amorosa (1990) e soprattutto Compagna di viaggio (1996), in cui si narra l’emozionante incontro tra un anziano e smemorato professore (Michel Piccoli) e una ragazzina fragile e torva (Asia Argento). Con La ballata dei lavavetri (1998), dal romanzo di Edoardo Albinati Il polacco lavatore di vetri, Del Monte ha raccontato l’immigrazione dai Paesi dell’Est. Tra i suoi ultimi lavori, Controvento (2000).
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Ostia:gip convalida fermo,restano in carcere esponenti Spada
Arrestati dopo denuncia di una madre-coraggio
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ROMA
31 maggio 2021
13:50
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Restano in carcere Francesco e Juan Carlos Spada, esponenti del clan malavitoso attivo ad Ostia, sul litorale romano, fermati sabato per le accuse di sequestro di persona, associazione a delinquere per spaccio di stupefacenti e riduzione in schiavitù, aggravati dal metodo mafioso. Lo ha deciso il gip di Roma convalidando l’arresto eseguito dalla Polizia su richiesta dell’aggiunto Ilaria Calò e dal sostituto Mario Palazzi.
L’indagine è legata ad una denuncia presentata dalla madre di due ragazzi di Ostia, entrambi tossicodipendenti, con cui accusava i due Spada, figli del capoclan Armando, di violenze a cui sottoponevano i figli, torturati e umiliati dai due aguzzini con la diffusione di video sui social per qualche grammo di crack. La famiglia della donna era costretta anche a pagare agli Spada, dal 2016, l’occupazione di un garage usato come abitazione.
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Sardegna bianca: pasti all’interno, “non ci credevamo più”
Aumentano prenotazioni per la cena, atteso sold out nel weekend
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CAGLIARI
31 maggio 2021
14:08
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Ritorno alla normalità per gustare un antipasto, un primo e un secondo in ristorante a pranzo, seduti comodamente anche all’interno dei locali e senza “la fretta” di rientrare a casa la notte prima del coprifuoco. A pranzo e con le temperature già estive i clienti preferiscono stare all’aperto, ma il vero assalto ai tavolini nelle sale interne dei locali è previsto per stasera e per il prossimo fine settimana, quando è atteso anche il sold out.
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“Da quando si è diffusa la voce del ritorno della zona bianca – spiega Franco Cozzolino, proprietario dell’Osteria del Teatro – sono aumentate le richieste di prenotazione. Ci sono tutti i presupposti per un balzo in avanti perché la gente ha voglia di tornare alla normalità e di festeggiare a tavola. Poi inevitabilmente si ritornerà, dopo l’entusiasmo iniziale, ai soliti numeri. Ma la sensazione è che ci siamo scrollati il problema e che possiamo finalmente voltare pagina”. Soddisfatti anche i clienti: “Quando abbiamo chiesto – spiega un gruppo di persone che si appresta a sedersi a tavola – di poter mangiare dentro e ci hanno detto di sì: quasi quasi non ci sembrava vero.
Avevamo paura che ci fosse ancora qualche regola o qualche divieto che non conoscevamo. E invece ora siamo pronti a mangiare”.
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Garavaglia, 9 mln italiani in vacanza per ponte 2 Giugno
Bene flusso interno, ma ora recuperare stranieri
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VENEZIA
31 maggio 2021
14:12
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“Le previsioni che abbiamo sono di 9 milioni di turisti italiani in giro per il Paese in questo ponte del 2 Giugno. Inoltre c’è un +10% di italiani che hanno già prenotato, o pensano di prenotare per quest’estate: siamo al 54,5%, 10 punti in più rispetto al 2020”.
Lo ha detto oggi a Venezia il ministro del turismo, Massimo Garavaglia. “C’è un miglioramento evidente – ha aggiunto -, ma vorremmo molto di più. E’ un buon punto di partenza, dopodichè, va benissimo Italia su Italia, ma abbiamo bisogno di recuperare i turisti stranieri, senza i quali lo scorso anno abbiamo perso 27 miliardi”.
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Incidenti lavoro: operaio muore in fonderia nel Bresciano
Aveva 50 anni, caduto in una botola mentre puliva condotto
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BRESCIA
31 maggio 2021
14:58
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Un operaio di 50 anni è morto sul lavoro in una fonderia a Torbole Casaglia, nel Bresciano. L’uomo è precipitato in una botola, che si sarebbe aperta improvvisamente, mentre stava pulendo un condotto.
A lanciare l’allarme sono stati i colleghi, ma l’operaio è deceduto sul colpo.
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La canzone Bella Ciao diventa un documentario
La storia oltre il mito, coproduzione Palomar-Rai Documentari
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31 maggio 2021
16:35
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Bella Ciao, la canzone italiana che più ha risuonato nel mondo, diventa un documentario con la regia di Giulia Giapponesi e il titolo Bella Ciao – La storia oltre il mito. Coprodotto da Palomar DOC, la nuova divisione del gruppo Palomar interamente dedicata ai documentari, e Rai Documentari, nuova divisione RAI diretta da Duilio Giammaria, in collaborazione con IMAGISSIME parte di Mediawan Group, e andrà in onda il 15 dicembre 2021 su RAI 1.
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Con oltre un miliardo di visualizzazioni online, Bella Ciao è la canzone italiana più ascoltata nel mondo negli ultimi anni. Come canzone di lotta e resistenza è stata recuperata nell’ultimo quarto di secolo da decine di realtà di protesta, dalla primavera araba alle proteste #occupy Usa e #occupy Mumbai, dalla lotta alla globalizzazione alla lotta ai cambiamenti climatici, dai funerali dei vignettisti di Charles Hebdo alle rivolte in Sudan e ai movimenti di piazza in Libano, in Cile, in Turchia. Ma è anche diventata un fenomeno tipico della globalizzazione: canzone simbolo della serie Casa di carta, jingle per vendere un prodotto in Messico, musica per promuovere Netflix in Arabia Saudita.
Il progetto, primo documentario classificato nel bando sviluppo 2020 della Regione Emilia Romagna, verrà ora presentato ufficialmente a Bio to B, il mercato internazionale di Biografilm Festival.
“Bella Ciao è il primo di una lunga serie di grandi documentari internazionali che porteranno l’Italia nel mondo e siamo orgogliosi di questa coproduzione di grande prestigio” dichiara Duilio Giammaria, direttore di Rai Documentari.
«Tra i tantissimi progetti che ci sono stati proposti abbiamo scelto di produrre Bella Ciao – La storia oltre il mito – dichiara Andrea Romeo, Creative Producer di Palomar DOC – perché siamo convinti che questa canzone sia patrimonio di tutti e perché riteniamo che attraverso il film di Giulia Giapponesi si scoprirà la sua portata e l’importanza mondiale» Dice la regista: “l lavoro di ricerca che ho portato avanti in questi anni mi ha permesso di scoprire molti aspetti del percorso della canzone che ancora non conoscevo e che aprono nuovi scenari. Abbiamo archivi straordinari e intervisteremo personaggi di grande livello».
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Covid: foto virale bimbo-infermiera. Madre, ‘finito incubo’
Ancona, mamma neonato coccolato in reparto abbraccia sanitaria
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ANCONA
31 maggio 2021
16:35
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Nel marzo scorso era diventata un simbolo dell’impegno dei sanitari nella lotta anti-Covid, la foto del neonato ricoverato all’ospedale materno infantile Salesi di Ancona con l’infermiera accanto sdraiata sul letto, bardata con la tuta anti-contagio, che lo accarezzava, tenendogli il ciuccio. A distanza di circa due mesi – il bimbo, che ora ha 9 mesi e mezzo, era stato una settimana in ‘isolamento’ – l’abbraccio tra l’infermiera della Rianimazione Pediatrica, Katia Sandroni, ritratta in quella foto, e Roberta, mamma del neonato le cui condizioni erano progressivamente migliorate grazie anche a un intervento chirurgico.
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L’occasione è stata la cerimonia con la quale gli Ospedali Riuniti hanno voluto apporre una targa commemorativa nel vecchio ingresso della struttura, come “luogo dell’evocazione e della memoria del periodo Covid-19”, con un ingrandimento della foto e la scritta: “Ospedale Salesi marzo 2021, ‘il Covid 19 non ferma la tenerezza delle cure'”.
Presenti il piccolo, i genitori Roberta ed Enrico, i vertici degli Ospedali Riuniti e i primari di Rianimazione Pediatrica e Clinica di Ostetricia e Ginecologia. Durante la cerimonia, l’abbraccio tra la mamma del piccino e l’infermiera, le lacrime.
“Il grande incubo è finito. – ha detto commossa Roberta – Appena l’ho vista mi è venuto di abbracciarla per quello che ha fatto”.
“Ho visto la foto, ho rivisto anche Matteo e ho conosciuto i suoi genitori, una grande emozione – ha fatto eco Katia – Le ‘coccole’? E’ il nostro lavoro lo facciamo tutti i giorni. Non c’era differenza, un bambino come gli altri, mi sono sentita di coccolarlo un po'”.
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Figlia di Springsteen terza a Piazza di Siena
Più concreta l’ipotesi che possa rappresentare il suo paese alle Olimpiadi di Tokyo
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31 maggio 2021
18:05
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Venerdì scorso era stata la 27enne Claricia Brinkop a sfiorare il gran colpo nella Coppa delle Nazioni, perdendo per qualche decimo di secondo il barrage che avrebbe potuto dare il successo alla Germania. Nella giornata finale, Piazza di Siena ha continuato a parlare al femminile con le belle prestazioni delle statunitensi Laura Kraut e Jessica Springsteen, figlia del ‘Boss’, rispettivamente seconda e terza nel Rolex Gp Roma (400mila euro il montepremi di questa gara), dietro al tedesco David Will, che ha ricevuto a fine gara la Lupa Capitolina dalla sindaca Virginia Raggi.
Per la Springsteen, fidanzata con il cavaliere italiano Lorenzo De Luca, è quindi sempre più concreta l’ipotesi che possa rappresentare il suo paese alle ormai vicine Olimpiadi di Tokyo.
Insomma, è mancato il successo, ma l’88/a edizione del concorso romano ha dimostrato per l’ennesima volta che l’equitazione è lo sport delle pari opportunità.
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Nella storia di Piazza di Siena, in effetti, è sempre entrata con risultati notevoli nell’ambito agonistico. Limitando il campo alle italiane, sono quattro le amazzoni che hanno iscritto il loro nome nell’albo d’oro della Coppa delle Nazioni: la contessa Natalie Perrone de Noailles (moglie di Alessandro Perrone, a sua volta eccellente cavaliere, nonché direttore per oltre vent’anni del Messaggero), che vinse nel 1953 al fianco dei fratelli D’Inzeo; Giulia Serventi, prima sia nel 1961 e nel 1968; Lalla Novo, che primeggiò nel 1965 e 1966. Ultima in ordine di tempo, nel 2018, Giulia Martinengo Marquet, ormai azzurra di lungo corso.
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Katia Ricciarelli si lancia nel tormentone estivo con ‘Tonight mon amour’
Il nuovo singolo di DJ Jad & Wlady feat. Il Cile & Ricciarelli
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31 maggio 2021
17:38
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Si intitola ‘Tonight mon amour’ il singolo di DJ Jad & Wlady feat. Il Cile & Katia Ricciarelli.
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A coinvolgere in questa spericolata avventura musicale il soprano, tra le più grandi interpreti del panorama lirico nazionale e internazionale, è stato Sergio Cerruti che ha prodotto il brano con la sua etichetta Just Entertainment. Il pezzo di Dj Jad (fondatore con J-Ax degli Articolo 31) e Wlady, fratelli pionieri dell’hip-hop italiano, coniuga l’anima rock e graffiante de Il Cile con la voce pura e celestiale di Katia Ricciarelli che nel corso della sua lunga carriera si è esibita nei maggiori teatri del mondo, dalla Scala di Milano al Lyric Opera di Chicago passando per la Royal Opera House di Londra.
Katia Ricciarelli sorride e nel backstage dice: “Mi piace osare. Mi sono divertita tanto”. Le fa eco Dj Jad: “La vita è una, godiamocela”. “Katia ci è sempre piaciuta. Oltre che un’artista dall’incredibile vocalità – commenta Wlady – è un personaggio di grande impatto sotto ogni punto di vista. Abbiamo voluto immaginare la sua voce in un contesto completamente diverso dal suo, costruendole il giusto ‘vestito’. Dobbiamo ammettere che, sin dal primo ascolto, ne siamo rimasti entusiasti”. Il risultato è una canzone dal ritmo incalzante e ricca di good vibes, dal carattere energico che porta con sé ventata di allegria, libertà ed estate.
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Quella di Katia Ricciarelli non è l’unica divertente incursione della musica lirica nel mondo dei tormentoni estivi fatto di mare, sole e leggerezza. Anche Piero Mazzocchetti si è prestato al gioco con il comico Gabriele Cirilli nel singolo ‘Il ritmo degli esseri umani’ che inneggia alle riaperture post lockdown, scritto da Marco De Antoniis per la Flender Produzioni:
Scuola: scrutini possono essere in presenza o a distanza
Ministero, anche prof hanno bisogno di relazionarsi
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31 maggio 2021
17:03
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Gli scrutini che si apprestano a iniziare da domani potranno svolgersi sia in presenza che a distanza, “anche dove questa modalità non sia stata prevista negli atti regolamentari interni”. Lo precisa una circolare del ministero dell’Istruzione a firma del capo dipartimento, Stefano Versari.
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E tuttavia nel documento il capo dipartimento scrive che “ove possibile in relazione al contesto”, è auspicabile “tornare a svolgere le riunioni collegiali in presenza” e la ragione sta nel fatto -come hanno fatto notare alcuni docenti sui social- che la presenza “è occasione per tornare a relazionarsi con i colleghi. Per svolgere con reciprocità e maggiore consapevolezza dell’importanza sostanziale dell’atto – nell’interesse del percorso scolastico dei discenti – le delicate operazioni della valutazione finale. A dire che, così come i discenti, pure i docenti hanno necessità di recuperare relazionalità per svolgere al meglio il proprio compito educativo di istruzione”. “In presenza o a distanza – come concretamente possibile – l’auspicio – scrive ancora il capo dipartimento – è che le prossime operazioni di scrutinio siano occasione per riflettere, insieme, sul significato della valutazione. Ovvero, nei prossimi incontri collegiali andranno valutati – come sempre – gli apprendimenti di ciascuno, considerando le condizioni personali e di contesto, l’insegnamento prestato e tenendo a mente quella che potremmo chiamare la dimensione “dell’iceberg”: ciò che si può vedere e magari misurare, è infinitamente meno rilevante di ciò che è nascosto sotto la superficie”.
Le prossime operazioni di scrutinio costituiranno pure occasione di condivisione delle attività previste nell’ambito del “Piano scuola estate 2021. Un ponte per il nuovo inizio”, soprattutto quelle progettate per il consolidamento degli apprendimenti in vista della ripresa del prossimo anno scolastico a settembre.
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Covid: calano ancora i casi, ma risalgono le vittime in 24h
Meno di 2 mila positivi, 82 morti. Tasso risale,discesa ricoveri
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31 maggio 2021
17:26
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Sono 82 i morti per il Covid registrati nelle ultime 24 ore in Italia (ieri erano stati 44).
I positivi sono stati 1.820, in calo rispetto ai 2.949 di ieri, secondo i dati del ministero della Salute.
Sono appena 86.977 i tamponi molecolari e antigenici effettuati, con il consueto netto calo della domenica; ieri erano stati 164.495. Il tasso di positività è del 2,1%, in aumento rispetto all’1,8% di ieri (+0.3%).
Sono 1.033 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, in calo di 28 rispetto a ieri nel saldo quotidiano tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri sono stati 38 (ieri erano stati 27). Sono invece 6.482 i pazienti ricoverati con sintomi nei reparti ordinari, 109 in meno nelle ultime 24 ore.
In totale i casi dall’inizio dell’epidemia sono 4.217.821, i morti 126.128. I dimessi ed i guariti sono invece 3.858.019 , con un incremento di 6.358 rispetto a ieri, mentre gli attualmente positivi scendono a 233.674, in calo di 4.622 nelle ultime 24 ore. In isolamento domiciliare ci sono 226.159 persone (-4.485 rispetto a ieri).
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Operaio morto nel Bresciano, precipitato per oltre 10 metri
Di origini romene, era dipendente di una ditta esterna
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BRESCIA
31 maggio 2021
17:28
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E’ Vasile Necoara, romeno di 54 anni, la vittima dell’incidente sul lavoro avvenuto in una fonderia a Torbole Casaglia, nel Bresciano. L’uomo, sposato e con figli, era residente a Castelcovati (Brescia).
Dipendente di una ditta esterna con sede a Travagliato, stava effettuando lavori di manutenzione ad alcune tubature quando è precipitato in una botola per oltre dieci metri.
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Calciatori Sanremese su furgone contro muro dopo movida
Conducente ubriaco, violato coprifuoco. Società, non sapevamo
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SANREMO
31 maggio 2021
17:52
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Un furgone della Sanremese Calcio si è schiantato, nella tarda serata di ieri, contro un cancello.
All’interno c’erano cinque calciatori, che poco dopo il coprifuoco stavano tornando nei propri alloggi dopo aver festeggiato la vittoria per 2 a 1 contro il Sestri Levante (match di recupero della dodicesima di ritorno del campionato di serie di D).
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Nessuno è rimasto ferito. Il conducente, tra l’altro, è risultato positivo al test dell’etilometro.
I calciatori, che provengono tutti da fuori sede, stavano rientrando da piazza Bresca, il quartiere della movida, dove avevano trascorso la serata. Sul posto è intervenuta la polizia locale, che ha denunciato il conducente per guida in stato di ebbrezza. Al momento non risultano contravvenzioni per la violazione del coprifuoco. In una nota stampa la società sportiva fa sapere che “i calciatori coinvolti si trovavano fuori dai loro alloggi all’insaputa della Società e che, ovviamente, non erano autorizzati ad essere all’esterno oltre l’orario consentito dal coprifuoco”. La società si dice “rammaricata per l’accaduto (…). la Sanremese si riserva di prendere ulteriori provvedimenti nei confronti dei tesserati coinvolti nell’incidente, ritenendo l’accaduto non solo contrario alle disposizioni anti Covid ed alle Norme generali ma anche al Regolamento interno del Club”.
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Covid: 35 ragazzi positivi, zona rossa nell’Agrigentino
A Santo Stefano di Quisquina. Revocate restrizioni a Riesi
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PALERMO
31 maggio 2021
18:11
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Una nuova “zona rossa” in Sicilia.
L’aumento dei positivi al Covid farà scattare le restrizioni a Santo Stefano di Quisquina, in provincia di Agrigento.
Lo ha disposto il presidente della Regione Nello Musumeci, con un’ordinanza che avrà efficacia da mercoledì 2 a giovedì 10 giugno compreso. I positivi sono quasi tutti giovanissimi: 23 i tamponi molecolari che confermano il contagio e 12 quelli rapidi che saranno sottoposti a ulteriore verifica. Nell’ordinanza, inoltre, viene revocata da subito e con tre giorni di anticipo la “zona rossa” di Riesi, nel Nisseno.
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Palio di Siena 2 luglio annullato per Covid, 16/8 in forse
Lo ha deciso il consiglio comunale a causa della pandemia
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SIENA
31 maggio 2021
18:20
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Annullato il Palio di Siena del 2 luglio a causa delle misure antiCovid ancora vigenti. In forse anche la ‘carriera’ del 16 agosto.
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Lo ha deciso il consiglio comunale oggi pomeriggio. Bisogna “prendere atto dello stato di emergenza sanitaria e conseguentemente annullare la Carriera del 2 luglio 2021″, afferma l’assemblea cittadina in una delibera e “dare mandato al sindaco Luigi De Mossi “stante il permanere o l’evolversi in senso ulteriormente negativo della situazione dell’emergenza sanitaria, previa consultazione con le autorità di pubblica sicurezza, di annullare anche il Palio del 16 agosto”. Nel 2020 le due carriere del Palio non sono state disputate a causa del Covid. Nella sua storia il Palio non si era corso solo in occasione di eventi straordinari. La prima volta il 16 agosto 1723 per la morte del Granduca Ferdinando II di Toscana, un’altra nel 1855 furono annullate entrambe le carriere per un’epidemia di colera. Poi, in tempi più recenti, non si sono corsi i Palii nel 1940 e nel 1944 a causa della Seconda Guerra Mondiale. La decisione odierna di annullare la consueta data del 2 luglio (Palio della Madonna di Provenzano) è stata presa con il voto del consiglio comunale all’emendamento proposto dal sindaco Luigi De Mossi. Favorevole la maggioranza, mentre il gruppo del Pd al momento del voto ha lasciato l’aula.
Riguardo al Palio del 16 agosto, per la Madonna dell’Assunta, il Comune aspetterà l’ultimo momento disponibile per decidere se disputarlo o meno in base all’andamento della pandemia.
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Rocco Hunt-Ana Mena, arriva il nuovo singolo
Dal 4 giugno ‘Un bacio all’improvviso’
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31 maggio 2021
14:44
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Dopo il successo straordinario della loro ultima hit “A un passo dalla Luna” che ha raggiunto i 5 dischi di platino in Italia e scalato le classifiche di America Latina, Spagna e Francia, Rocco Hunt e Ana Mena rinnovano la loro collaborazione internazionale e tornano a far ballare con ‘Un bacio all’improvviso’ (Epic/Sony Music), il nuovo singolo fuori ovunque da venerdì 4 giugno. Un mix di sensualità, allegria e spensieratezza per un brano che si candida a diventare il tormentone dell’estate 2021.
‘A un passo dalla Luna’ ha superato i 350 milioni di stream totali ed è rimasta per 9 settimane consecutive al primo posto della classifica dei singoli più venduti (dati Fimi/GfK). Il brano è stato tradotto anche in spagnolo e nella versione ‘A un paso de la luna’ ha guadagnato 4 dischi di platino ed è stato per la prima volta al numero uno dei brani più trasmessi dalle radio spagnole (dato diffuso da Promusicae) e diverse volte al primo di LOS40. In Francia, nella versione con la pluripremiata pop band messicana i Reik, la canzone è entrata nella Top 50 nella classifica dei brani più ascoltati su Spotify.
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Moretti e gli altri italiani, ultimi rumors su Cannes
Carpignano, Frammartino, Bispuri e il collettivo Futura in pole
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31 maggio 2021
13:38
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L”ottava volta di NANNI MORETTI sulla Croisette, quando giovedì 3 giugno sarà annunciato il cartellone ufficiale del festival di Cannes (6-17 luglio), non sarà una notizia: il suo nuovo film TRE PIANI, adattamento dall’omonimo romanzo dello scrittore israeliano Adapted Eshkol Nevo è dato per certo, visto che già sarebbe dovuto andare a Cannes 2020 e che è pronto da tempo, fermamente deciso ad essere apprezzato al buio di una sala. E gli altri italiani? Ecco i rumors della vigilia, con la premessa che il delegato generale del festival Thierry Fremaux ha scelto da una selezione più che abbondante e che anche per ragioni ‘geopolitiche’ preferirà rilanciare il cinema francese.
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A cominciare da The French Dispatch dello statunitense Wes Anderson, tra i 5 film più desiderati della stagione. Nel panorama del festival, tra la competizione per la Palma d’oro o più probabilmente a Un Certain Regard, potrebbe approdare A CHIARA, il terzo film del giovane italo-americano Jonas Carpignano fortemente legato alla Calabria: è una storia familiare e adolescenziale ambientata a Gioia Tauro. E si parla anche con insistenza di IL BUCO di Michelangelo Frammartino, tutto girato in Calabria, nell’Abisso del Bifurto, per raccontare l’impresa negli anni ’60 di 12 speleologi. Spera anche Leonardo Di Costanzo con la sua ARIAFERMA, ambientata in un carcere in dismissione e con Toni Servillo, Silvio Orlando.
Laura Bispuri con IL PARADISO DEL PAVONE è un’altra super candidata a Cannes: c’è il ritorno sul grande schermo dell’attrice francese Dominique Sanda, mentre dopo Vergine Giurata è tornata a girare con la Bispuri per questo film Alba Rohrwacher. Nella Quinzaine des Realisateurs le voci raccolte danno in volo verso Cannes Alice Rohwacher, Pietro Marcello e Francesco Munzi con il documentario/reportage, viaggio in Italia ‘FUTURA’ dedicato ai giovani. Alla Settimana della critica (che però è un’altra selezione) più media specializzati quotano PICCOLO CORPO, Small Body di Laura Samani. Risultano pronti ma con la freccia verso il Lido di Venezia QUI RIDO IO di Mario Martone e il nuovo film di Paolo Sorrentino E’ STATA LA MANO DI DIO.
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Ex Ilva: Vendola, mi ribello a giustizia che calpesta verità
Io e Assennato non fummo complici,ma abbiamo rotto silenzio anni
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BARI
31 maggio 2021
13:31
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“Mi ribello ad una giustizia che calpesta la verità. E’ come vivere in un mondo capovolto, dove chi ha operato per il bene di Taranto viene condannato senza l’ombra di una prova.
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Una mostruosità giuridica avallata da una giuria popolare colpisce noi, quelli che dai Riva non hanno preso mai un soldo, che hanno scoperchiato la fabbrica, che hanno imposto leggi all’avanguardia contro i veleni industriali.
Appelleremo questa sentenza, anche perché essa rappresenta l’ennesima prova di una giustizia profondamente malata.” Lo afferma l’ex governatore pugliese Nichi Vendola dopo la sentenza sull’Ilva di Taranto.
“Sappiano i giudici che hanno commesso un grave delitto contro la verità e contro la storia. – prosegue Vendola – Hanno umiliato persone che hanno dedicato l’intera vita a battersi per la giustizia e la legalità. Hanno offerto a Taranto non dei colpevoli ma degli agnelli sacrificali: noi non fummo i complici dell’Ilva, fummo coloro che ruppero un lungo silenzio e una diffusa complicità con quella azienda.” “Ho taciuto per quasi 10 anni – conclude Vendola – difendendomi solo nelle aule di giustizia, ora non starò più zitto. Questa condanna per me e per uno scienziato come Assennato è una vergogna. Io combatterò contro questa carneficina del diritto e della verità”
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Cinema: incassi, in testa Crudelia, sale 2/o The Father
Il film Disney con Emma Stone ed Emma Thompson supera i 500 mila
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31 maggio 2021
10:30
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Il quinto week end dalla riapertura delle sale è nel segno della Crudelia interpretata da Emma Stone che domina la classifica del box office italiano dopo il successo ottenuto anche oltreoceano. Il film Disney del regista Craig Gillespie che vede nel cast anche Emma Thompson e Joel Fry ha incassato 450 mila euro nel week end (512 mila in 5 giorni di programmazione) e vanta una media di 768 euro su 587 sale.
Con un impressionante +443% balza dal 7/o al 2/o posto The Father – Nulla è come sembra con la straordinaria interpretazione valsa a Anthony Hopkins anche l’Oscar: incassa 226 mila euro per un complessivo di 285 mila con la media più alta della top ten (780 euro su 290 schermi).
Scivola dalla vetta al terzo gradino del podio Il cattivo poeta.
Il film con Sergio Castellitto nei panni di Gabriele D’Annunzio ha guadagnato 121 mila euro (-40% sulla scorsa settimana) con un risultato complessivo di 400 mila euro e una media 394 euro su 308 sale.
Ancora in crescita i numeri complessivi: nel week end il box office ha raggiunto 1 milione 235 mila euro per 184 mila presenze in salita del 29% sul week end scorso.
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COVID: Sardegna bianca ritorna alla normalità
Curva dei contagi a picco, 16 casi in 24 ore. In calo i ricoveri
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CAGLIARI
31 maggio 2021
18:38
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Il caffè servito al bancone del bar, il pranzo in ristorante seduti a tavola anche al chiuso, il ritorno in piscina o nei centri benessere. Con il primo giorno in zona bianca, la Sardegna riscopre il piacere di una vita “normale”.
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Il presidente della Regione Christian Solinas ha firmato un’ordinanza che consente la riapertura di diverse attività, con le relative prescrizioni. Via libera a parchi tematici e di divertimento, anche temporanei (attività di spettacolo viaggiante, parchi avventura e centri d’intrattenimento per famiglie) e alle piscine e centri natatori in impianti coperti, con un numero di presenze contemporanee non superiore ad una persona ogni 40 metri cubi d’aria ed un tasso di ricambio dell’aria non inferiore a 0,6. Riaprono anche i centri benessere e termali, con le stesse prescrizioni riguardanti le piscine. Da oggi è anche possibile organizzare feste private anche per celebrare cerimonie civili e/o religiose all’aperto e – con il limite di un numero di presenze contemporanee non superiore ad una persona ogni 20 metri cubi d’aria ed un tasso di ricambio dell’aria non inferiore a 0,5 – al chiuso. Si potrà tornare a mangiare nelle sale interne dei ristoranti, purché sia garantito il limite di presenze contemporanee non superiore ad una persona ogni 20 metri cubi d’aria ed un tasso di ricambio dell’aria non inferiore a 0,5 e riaprono fiere (comprese sagre e fiere locali), sale giochi e scommesse, sale bingo, centri culturali, centri sociali e centri ricreativi, mentre riprendono anche corsi di formazione.
Intanto continua a calare la curva dei contagi. Nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale sono stati rilevati solo 16 nuovi casi a fronte di 2.900 tamponi, per un tasso di positività dello 0,5%. Si registrano 3 decessi (1.464 in tutto).
Sono, invece, 139 (-2) le persone attualmente ricoverate in ospedale in area medica; 13 (-1) i pazienti in terapia intensiva.
Sul fronte vaccinazioni, le scorte di Pfizer scarseggiano e limitano le potenzialità degli hub a pochi giorni dall’annunciata apertura alle adesioni di tutte le fasce di popolazione senza limiti di età dal 3 giugno.
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Mafia: nullo rinvio a giudizio, tornano liberi 15 boss
Decisione della corte appello di Palermo, gup era incompatibile
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PALERMO
31 maggio 2021
18:39
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Tornano liberi 15 tra boss, gregari ed estortori del mandamento mafioso di Brancaccio. La corte d’appello di Palermo ha dichiarato la nullità del decreto che aveva disposto il giudizio, decisione che ha comportato l’annullamento del dibattimento che in primo grado si era concluso con condanne pesantissime per gli imputati.
I giudici hanno disposto la scarcerazione di tutti limitando le misure restrittive al solo obbligo di firma. Il procedimento nasce da un’inchiesta del 2017 della Dda di Palermo che azzerò il mandamento di Brancaccio. Secondo i legali di alcuni imputati il gup che dispose il rinvio a giudizio si sarebbe dovuto astenere perché aveva firmato le proroghe delle intercettazioni.
Nonostante le eccezioni dei difensori si è celebrato il primo processo. Ora l’appello con la decisione sulla nullità. Tra gli imputati condannati e scarcerati i boss Giovanni Lucchese e Giuseppe Caserta che in primo grado erano stati condannati, rispettivamente, a 17 e a 18 anni di carcere.