‘Cina e Russia grandi potenze vicine e partner strategici’
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tutte le regioni italiane: ultimissime notizie in tempo reale sempre aggiornate: tutti gli approfondimenti e le novità in tempo reale da tutte le Regioni d’Italia
La Nato sostiene l'Ue contro l'immigrazione illegale
In quanto alla guerra in Ucraina, Stoltenberg ha detto che “è mia prerogativa convocare la commissione Nato-Ucraina e credo che il momento sia arrivato”, chiarendo che l’incontro avverrà nel quadro della ministeriale Esteri di aprile e che il format avrà una cadenza più regolare nel futuro. Il segretario atlantico ha anche sottolineato che “Al summit di Vilnius (21-22 luglio) mi aspetto che i leader prendano l’accordo che il 2% del Pil sia il minimo per quanto riguarda le spese in difesa”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
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Piazza San Carlo, chiesta conferma della condanna per Appendino
(ANSA) – TORINO, 21 MAR – La conferma della condanna a 18
mesi di reclusione di Chiara Appendino è stata chiesta dalla
Procura generale al processo d’appello, in corso a Torino per i
fatti di Piazza San Carlo. La parlamentare del MoVimento 5
Stelle è chiamata in causa della veste di sindaca del capoluogo
piemontese per quel che accadde la sera del 3 giugno 2017,
quando una serie di ondate di panico tra la folla presente nella
piazza per seguire su maxischermo la finale di Champions League
provocarono oltre 1.500 feriti e in seguito la morte di due
donne.
La stessa pena è stata proposta per l’allora capo di
gabinetto Paolo Giordana. La requisitoria del procuratore
generale, Carlo Maria Pellicano, è ancora in corso e riguarda
gli altri imputati del processo. (ANSA).
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Bignami: sì a casco monopattini, sicurezza al primo posto
Per aumentare la sicurezza sulle strade è necessario apportare delle modifiche alle modalità di conseguimento della patente di guida. Ne è convinto Bignami, che a Milano ha proposto di portare “almeno a 12” le ore di prove pratiche “contro le 20 previste negli altri Paesi europei”, e di inserire test sul “pericolo percepito”. “Non possiamo delegare ai soli controlli sulle strade – ha sottolineato – ma dobbiamo investire nella formazione per creare una cultura della sicurezza fin dal primo approccio al volante”.
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Xi, 'noi e Russia grandi potenze e partner strategici'
(ANSA) – MOSCA, 21 MAR – La scelta di Xi Jinping di visitare
la Russia per il primo viaggio all’estero dopo la sua rielezione
a presidente è dettata dalla “logica storica”, perché i due
Paesi sono “le più grandi potenze e partner strategici”. Lo ha
detto lo stesso Xi citato dall’agenzia Ria Novosti. (ANSA).
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Vandalizzata auto Croce Rossa con simbolo anarchico
(ANSA) – GENOVA, 21 MAR – Un’auto del Comitato regionale Cri
della Liguria è stata vandalizzata nel tardo pomeriggio di ieri
in un parcheggio pubblico in prossimità dell’Aeroporto
internazionale “Cristoforo Colombo” a Genova. Ignoti hanno
imbrattato il veicolo con una scritta offensiva con spray rosso
disegnando la A del simbolo dell’anarchia.
A darne notizia è la stessa Croce Rossa in una nota: “Un
gesto oltraggioso e meschino nei confronti della Croce Rossa. Un
atto che fa male e che contrasta con il valore umanitario che
guida le azioni di tutti i Volontari che quotidianamente sono al
servizio del territorio- ha commentato il presidente regionale
della Cri Maurizio Biancaterra -. Siamo rammaricati e senza
parole, per quanto avvenuto”. (ANSA).
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L’idea dell’Africa: scambiare il debito con finanziamenti per il clima
Il tema dei costi diseguali dell’azione climatica tra i paesi più ricchi e industrializzati e storicamente responsabili dell’aumento delle emissioni e quelli più poveri e maggiormente vulnerabili alle conseguenze della “bomba climatica” è al centro dell’atteso nuovo rapporto sul clima dell’IPCC (il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico) presentato ieri.
In questo contesto il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha chiesto al G20 un “Climate Solidarity Pact” in cui “tutti i grandi emettitori compiano sforzi supplementari per ridurre le emissioni e i Paesi più ricchi mobilitino risorse finanziarie e tecniche per sostenere le economie emergenti in uno sforzo comune per mantenere [l’obiettivo di] 1,5°C.”
Cos’è il ‘debt-for-climate swap’
Il ‘debt-for-climate swap’ o il gemello ‘debt-for-nature swap’ è uno strumento economico non nuovo che consente di ridurre il debito di un Paese in cambio di impegni su riforme e investimenti “verdi”. In questo “scambio” i creditori garantiscono un alleggerimento del debito a fronte dell’impegno del governo beneficiario a intraprendere riforme ‘green’ per decarbonizzare l’economia, investire in infrastrutture resistenti al cambiamento climatico, nella protezione di foreste, barriere coralline, risorse naturali ricche di biodiversità.
Il ‘debt-for-climate swap’ è stato uno dei diversi modelli alternativi di finanziamento “verde” discussi alla conferenza delle Nazioni Unite dei ministri delle Finanze e dell’Economia. Secondo i sostenitori aumenterebbe i fondi per adattarsi ai danni provocati dalla crisi climatica, proteggere la natura e finanziare le comunità locali.
La conferenza giunge nel momento in cui molte nazioni africane si trovano a dover affrontare gli effetti, costosi in termini di vite umane ed economici, di eventi alimentati dal cambiamento climatico, come la siccità che nel Corno d’Africa ha ucciso migliaia di persone e decimato i mezzi di sostentamento legati all’agricoltura, e le conseguenze del devastante ciclone Freddy poche migliaia di chilometri più a sud, che ha causato centinaia di morti e migliaia di sfollati.
Il ministro delle Finanze egiziano Mohamed Maait ha detto che l’Egitto deve aggiungere i pesanti costi del clima a un bilancio già assottigliato dal debito estero – che per alcuni Paesi assorbe fino al 17% della spesa. “Quello che mi chiedo ogni giorno e ogni ora è dove posso trovare i soldi per proteggere la nostra gente dagli eventi climatici estremi”, ha detto Maait, aggiungendo che il prestito è spesso l’unica opzione per alcune nazioni.
Tuttavia, “molti Paesi non possono accedere ai mercati finanziari internazionali a causa dell’aumento dei tassi di interesse”, ha dichiarato a Associated Press Hanan Morsy, economista, a capo della Commissione economica per l’Africa delle Nazioni Unite. Morsy ha aggiunto che gli investimenti del settore privato nei finanziamenti per il clima sono più bassi in Africa che in qualsiasi altra parte del mondo.
I ministri hanno anche discusso di obbligazioni che aiuterebbero ad aumentare i flussi finanziari privati e di modelli di “finanza mista” che combinerebbero fondi per lo sviluppo e capitali privati come potenziali soluzioni per il finanziamento delle riforme ‘green’.
Nel 2022 il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha istituito un fondo di 50 miliardi di dollari in prestiti per il clima, per aiutare le nazioni a basso e medio reddito ad accedere a finanziamenti a lungo termine per rispondere agli shock associati ai cambiamenti climatici. Il Ruanda è stato il primo Paese africano a ricevere un prestito di 319 milioni di dollari.
Secondo un recente studio del Center for Global Development dei 50 miliardi di dollari promessi dalla Banca Mondiale solo circa il 5% sta arrivando ai dieci Paesi più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico e quattro di questi – Mali, Niger, Sudan e Liberia – si trovano in Africa.
L’incontro dei ministri africani ha coinciso con la riunione del consiglio di amministrazione del Green Climate Fund, uno strumento del programma delle Nazioni Unite per il clima che sostiene finanziariamente le nazioni per adattarsi o frenare i cambiamenti climatici. Lunedì il Fondo ha approvato 580 milioni di dollari di nuovi finanziamenti a favore dei Paesi in via di sviluppo.
Opportunità e limiti del ‘debt-for-climate swap’ secondo il FMI
In un recente articolo co-firmato dalla direttrice operativa dell’FMI Kristalina Georgieva vengono descritti i limiti e le opportunità di sviluppo degli strumenti di “debt-for-climate swap” o ‘debt-for-nature swap’ che in varie forme sono in circolazione ormai da decenni ma sono rimasti per lo più relegati nella nicchia di micro-progetti costosi da strutturare e difficili da monitorare. Il tema del controllo della spesa, della trasparenza e, in ultima analisi, della responsabilità, instabilità e rappresentatività politica dei governi dei Paesi che accedono a questi strumenti è parte della questione.
Questi strumenti, si legge nel documento dell’FMI devono essere incrementati per rafforzare la resilienza dei Paesi che si trovano in prima linea di fronte al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità naturale.
Secondo l’FMI gli ‘swap’ tuttavia non possono sostituire in toto gli strumenti della tradizionale riduzione del debito ed è “improbabile che rappresentino una soluzione universale per i Paesi alle prese con il debito o che devono affrontare il cambiamento climatico” ma possono svolgere un ruolo importante in alcune circostanze aiutando i governi dei Paesi indebitati e alle prese con gli effetti del cambiamento climatico a “liberare risorse fiscali per migliorare la resilienza senza innescare una crisi fiscale o sacrificare la spesa per altre priorità di sviluppo”.
Pivetti a giudizio per evasione e autoriciclaggio
(ANSA) – MILANO, 21 MAR – Irene Pivetti è stata mandata a
processo a Milano con l’accusa di evasione fiscale e
autoriciclaggio per una serie di operazioni commerciali, in
particolare la compravendita di tre Ferrari Granturismo che,
secondo l’ipotesi, sarebbero servite per riciclare proventi
frutto di illeciti fiscali. Lo ha deciso il gup Fabrizio Filice
che ha accolto la richiesta del pm Giovanni Tarzia. A giudizio
anche altre cinque persone, tra cui l’ex pilota di rally Leo
Isolani. Il dibattimento si aprirà il prossimo 13 giugno davanti
alla quarta sezione penale del tribunale. (ANSA).
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Usa: Biden firma una legge per la trasparenza sull'origine del covid
“Nell’attuare questa legislazione, la mia amministrazione declassificherà e condividerà quante più informazioni possibile, in linea con la mia autorità costituzionale di proteggere dalla divulgazione di informazioni che danneggerebbero la sicurezza nazionale”, spiega il presidente in una nota.
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Brand mafia su droga, panetti con foto di Messina Denaro e Riina
(ANSA) – MARSALA, 21 MAR – Il brand di Cosa nostra sulla
droga: è la scoperta dei carabinieri di Marsala che hanno
sequestrato 13 chili di panetti di hashish con le foto dei boss
Matteo Messina Denaro e di Totò Riina. A trovare la sostanza
stupefacente sono stati i carabinieri del nucleo operativo e
radiomobile, coordinati dalla locale Procura, che hanno scoperto
uno deposito all’ingrosso di droga e un laboratorio per il
taglio ed il confezionamento delle dosi. Arrestato il 28enne che
custodiva la sostanza stupefacente. (ANSA).
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