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L’ ippodromo La Maura del Capoluogo lombardo non è mai stato così ricco di stelle. A cominciare dalla presenza di Ensi e Nerone, due esponenti della “old but gold” school, che hanno presentato il loro ‘Brava gente’ in uscita fra pochi giorni. Per passare poi a Fabri Fibra e Salmo che ha dimostrato di essersi ripreso alla grande dai problemi di salute e un Guè che è tornato ai fasti del Club Dogo. Tra agli altri nomi che sono sono avvicendati sull’enorme palco, ricordiamo: Miles, Anna, Paky e Shiva. Chiusura con il botto con la versione di ‘Io’ interpretata da un’emozionato ed emozionante Mahmood.
Un raduno di talenti dell’hip hop così ricco di stimoli, proposte e tendenze non si era mai visto in Italia. Bisogna tornare con la memoria ai tempi degli eventi corali di Mtv e in parte di Radio Deejay per trovare una manifestazione così focalizzata sull’hip hop.
Una curiosità: proprio durante l’esibizione di Fabri Fibra nel backstage si è intravisto l’intramontabile campione di motociclismo Valentino Rossi. Era accanto a Paola Zukar, guru di tutti gli artisti hip hop italiani.
Così il bollettino quotidiano dell’esercito di Kiev, che non tiene conto tuttavia – non divulga mai – delle vittime ucraine del conflitto, i soldati che stanno combattendo nella controffensiva che con alterni esiti continua seppure lentamente ad avanzare, secondo quanto sostenuto anche dall’Isw, il think tank statunitense, sulla direttrice Sud.
Kiev verso Sud, vicino Verbove: “Aperta breccia, continuiamo ad avanzare”. Il punto
L’intervento all’Onu del ministro degli esteri russo Lavrov:
Verso Sud, vicino Verbove
“Sul fianco sinistro del Dnipro, vicino a Verbove, abbiamo fatto breccia e continuiamo ad avanzare”, ha detto il generale che guida l’operazione sulla linea del fronte meridionale, Oleksandr Tarnavsky. Nel mentre emergono altri dettagli sul bombardamento del comando della flotta del Mar Nero, a Sebastopoli: nove persone, secondo gli 007 ucraini, sarebbero state uccise nel corso del raid e 16 ferite, tra cui due generali.
L’istante dell’esplosione sul palazzo di Sebastopoli in Crimea dove erano riuniti di generali russi
I “due” missili su Sebastopoli
I missili da crociera avrebbero infatti colpito il palazzo neoclassico situato nel centro della città proprio mentre era in corso una riunione di alto livello.
Nel raid di Kiev coinvolti alti generali e comandanti russi
Kyrylo Budanov, capo della Direzione principale dell’intelligence ucraina, ha dichiarato a Voice of America che “tra i feriti c’è il comandante del gruppo, Alexander Romanchuk, in condizioni molto gravi, mentre il capo di stato maggiore, Oleg Tsekov, non è cosciente”. Budanov non ha confermato le notizie sulla presunta morte del comandante della flotta, l’ammiraglio Viktor Sokolov.
Si tratta naturalmente d’informazioni non confermate dai russi, che anzi ridimensionano il colpo messo a segno da Kiev.
carro armato Leopard 2 manovre in addestramento
Mistero sul carro armato Leopard 2 con l’equipaggio tedesco: “distrutto da Mosca”
Casualmente, però, ieri l’agenzia statale Ria Novosti -nota per avere aderenze con i servizi segreti esterni, per altro sanzionata dall’Ue – ha battuto una notizia singolare: le forze armate russe avrebbero distrutto un carro armato Leopard nell’oblast di Zaporizhzhia con a bordo un equipaggio “interamente tedesco”.
Un video di guerra russo che mostra un carro armato Leopard 2 distrutto in Ucraina
La notizia non è stata riportata da altre agenzie statali o private. Però è diventata virale nella rete di internet russa.
Sono “un soldato della Bundeswehr”
L’autista del carro armato danneggiato – racconta il comandante di un gruppo di ricognizione identificato come “Legend” – parlando in tedesco avrebbe detto più volte che “non era un mercenario” ma “un soldato della Bundeswehr” così come l’intero equipaggio ucciso dai russi. Le implicazioni sono chiare: la Nato starebbe prendendo parte al conflitto.
Ma le autorità di Berlino, interpellate dall’ANSA, non hanno commentato la vicenda. Si vedrà nelle prossime ore – o giorni – come si svilupperà questo episodio, potenzialmente esplosivo.
Forte pressione delle truppe ucraine su Zaporizhzhia
Di certo c’è che Kiev spinge, molto, sulla direttrice di Zaporizhzhia. Come gli strateghi di Washington avevano consigliato da tempo di fare.
Sul punto, secondo il New York Times, ci sarebbe un forte “divario” tra ciò che si aspettano gli Usa e quello che invece dichiara Volodymyr Zelensky (“riprenderemo la città orientale di Bakhmut entro la fine dell’anno”).
“Non è la seconda guerra mondiale”
Il comandante Tarnavsky, figura di rilievo dell’esercito ucraino, intervistato da un’emittente Usa, ha ammesso però che le sue truppe si stanno muovendo più lentamente del previsto. “Non così velocemente come ci si aspettava, non come nei film sulla Seconda Guerra Mondiale… ma la cosa principale, ora, è non perdere questa iniziativa, che abbiamo. E non perderla nella pratica, con le azioni”.
Le forze ucraine, dopo il colpo spettacolare a Sebastopoli, dove l’analisi più approfondita delle immagini pare suggerire almeno due colpi diretti al comando della flotta con i missili da crociera franco-britannici, avrebbero forse tentato un bis, con le difese russe questa volta però in grado di abbattere gli obiettivi.
Ma si tratta d’indiscrezioni che rimbalzano sui canali Telegram e non trovano conferme.
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov interviene alla 78esima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite
Nel mentre tuona da New York il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov lamentando che l’Occidente cerca “di ucrainizzare l’agenda globale” e a ammonisce con una frase che suona sinistra ed evoca scenari apocalittici, affermando che il mondo, “si trova ad un bivio, sempre più sull’orlo di una grande guerra”.
” Al fine di mantenere un’elevata efficacia di combattimento delle unità e garantire operazioni di combattimento continue, le armi necessarie per svolgere la missione di combattimento vengono prima riparate, così come le armi che possono essere riparate nel più breve tempo possibile. Il personale militare svolge i propri compiti su più turni, il che consente loro di svolgere il lavoro 24 ore su 24.”
Uno dei diversi filmati prodotti dal ministero di Mosca, e diffusi sui social russi, dove viene mostrata una presunta capacità ed efficienza della macchina bellica di Putin ancora elevata, nonostante le quasi 600 giornate di guerra contro l’Ucraina: sul campo, le truppe di Kiev sembrano avanzare sulla direttrice Sud, con successi seppur limitati, costanti.
La “Forte pressione delle truppe ucraine su Zaporizhzhia”
Kiev spinge, molto, sulla direttrice di Zaporizhzhia. Come gli strateghi di Washington avevano consigliato da tempo di fare.
Sul punto, secondo il New York Times, ci sarebbe un forte “divario” tra ciò che si aspettano gli Usa e quello che invece dichiara Volodymyr Zelensky(“riprenderemo la città orientale di Bakhmut entro la fine dell’anno”).
Il punto sull’offensiva ucraina: Kiev supera la linea Surovikin