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Skam Italia a gennaio la sesta stagione. La protagonista è Asia

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Skam Italia prodotta da Rosario e
Maddalena Rinaldo per Cross Productions, debutterà in Italia il
18 gennaio 2024, solo su Netflix. La serie cult di Ludovico
Bessegato (remake di un format norvegese) è arrivata alla sesta
stagione (un record anche rispetto al paese d’origine). Torna
nel nuovo capitolo con una nuova protagonista, come da
tradizione. Si tratta di Asia (Nicole Rossi) ragazza dal grande
carisma, con un carattere forte e determinato che si troverà,
però, ad affrontare importanti sfide, soprattutto con se stessa
e con le sue fragilità. Tra i protagonisti di questa stagione
troviamo, accanto a Nicole Rossi (Asia), Francesco Centorame
(Elia), Lea Gavino (Viola), Maria Camilla Brandenburg
(Rebecca), Benedetta Santibelli (Fiorella), Cosimo Longo
(Jorge), Yothin Clavenzani (Munny). Fanno il loro debutto in
questa stagione oltre ad Andrea Palma (Giulio) e Leo Rivosecchi
(Beniamino).

   
Non mancheranno gli storici protagonisti: Beatrice Bruschi
(Sana), Federico Cesari (Martino), Rocco Fasano (Niccolò),
Martina Lelio (Federica), Ludovica Martino (Eva), Greta Ragusa
(Silvia), Pietro Turano (FIlippo) e Nicholas Zerbini (Luchino).
Scritta da Ludovico Bessegato, Alice Urciuolo e Elisa Zagaria,
la sesta stagione di Skam Italia è diretta da Tiziano Russo.

   

   

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Nei timer delle cellule la chiave contro il 15% dei tumori intrattabili

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I telomeri, ossia le strutture che proteggono le estremità dei cromosomi e funzionano come timer che scadiscono l’invecchiamento cellulare, diventano il bersaglio di una potenziale terapia contro circa il 15% dei tumori attualmente intrattabili, come il glioblastoma e l’osteosarcoma. Lo indica lo studio guidato da Fabrizio d’Adda di Fagagna, dell’Istituto Fondazione di Oncologia Molecolare e del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e pubblicato sulla rivista Nature Communication

“Le cellule tumorali sono di fatto immortali e per non invecchiare usano due diverse strategie, la gran parte di esse è in grado esprimere una proteina detta telomerasi che rigenera i telomeri, le terminazioni dei cromosomi che permettono loro di replicarsi indefinitivamente”, ha detto all’ANSA d’Adda di Fagagna, il cui lavoro è stato possibile anche grazie al support dell’associazione italiana per la ricerca sul cancro Airc e del Consiglio Europeo della Ricerca.

Una percentuale più piccola di tumori, una tipologia spesso molto resistente ai trattamenti tra cui gli osteosarcomi e i glioblastomi, usa invece una soluzione differente ossia rimescola tratti di telomeri tra di loro per mantenerli in base alle necessità e per questo detti Alt, acronimo inglese di Allungamento Alternativo dei telomeri.

“Lo fanno in una maniera dipendente da una specifica sequenza di Rna, la nostra idea è stata dunque quella di inibire questo Rna facendolo legare a una molecola complementare”, ha aggiunto d’Adda di Fagagna. Testando queste nuove molecole, dette oligonucletidi antisenso, in vitro su cellule umane e in vivo su alcuni pesci, i ricercatori hanno verificato che le nuove molecole non solo bloccano il meccanismo di ‘riparazione’ dei telomeri ma inducono le cellule tumorali al suicidio, la cosiddetta apoptosi.

“Il prossimo obiettivo – ha aggiunto il ricercatore Ifom – sarà a breve quello di sperimentare il trattamento su modelli murini. Parallelamente sta nascendo uno spin off che punterà a validare questo approccio confidando che si possa arrivare presto, tra qualche anno, alla sperimentazione clinica sull’uomo”.

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Unesco: Fedriga, Aquileia mantiene valore storico inestimabile

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“Un anniversario che non si pone
come punto di arrivo, bensì di passaggio nell’ambito del
percorso di valorizzazione di Aquileia, che in questi anni ha
visto da parte della Regione un impegno costante, in continuità
tra le diverse legislature. Continueremo non solo con l’impiego
di risorse per contribuire alla crescita di quest’area, ma anche
con un adeguato piano di sviluppo, consapevoli delle grandi
potenzialità anche in termini economici del territorio”. Così il
governatore del Fvg Massimiliano Fedriga ha salutato l’apertura
del convegno dedicato ai 25 anni dal riconoscimento del sito
Unesco di Aquileia.

   
L’evento si è svolto nella Basilica patriarcale ed è stato
introdotto dagli interventi delle autorità presenti, tra cui il
sindaco di Aquileia Emanuele Zorino, il presidente della
Fondazione Aquileia Roberto Corciulo e la
direttrice regionale dei Musei del Friuli Venezia Giulia
Andreina Contessa.

   
Fedriga ha segnalato che l’ampliamento della zona
archeologica e le varie scoperte testimoniano come “questo
sito di rilevanza internazionale continui a mantenere un valore
storico inestimabile a 25 anni da quando è stato inserito nella
lista dei patrimoni dell’umanità. Un tesoro che abbiamo la
fortuna di custodire nel nostro territorio e che dobbiamo
continuare a valorizzare”. La Regione con il Comune e la
Fondazione sta portando avanti la mobilità ciclabile e il
sistema del turismo lento per garantire una sempre maggiore
presenza di visitatori. “È importante, in
tal senso, che le realtà locali proseguano nel percorso di
lavoro sinergico già avviato in questi anni con ottimi
risultati, non trascurando le necessarie modifiche organizzative
per consentire a tutti di lavorare al meglio. Aquileia non è un
patrimonio locale, è un patrimonio del mondo, e noi dobbiamo
avere l’orgoglio di saperlo raccontare e promuovere”, ha
concluso.

   

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Idrogeno dall’ammoniaca per l’energia del futuro, grazie a un supercomputer

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Grazie ad un supercomputer e all’Intelligenza Artificiale si è scoperto come rendere più facile ed efficiente la produzione di idrogeno a partire dall’ammoniaca, in modo da portare la produzione di energia verso un futuro sempre più ‘green’. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature Catalysis, si deve ad un gruppo di ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Il nuovo sistema permetterebbe di risolvere gli attuali problemi legati al trasporto e allo stoccaggio dell’idrogeno, che costituiscono ancora un grosso ostacolo al suo utilizzo su scala industriale.Per superare questo ostacolo, una possibile soluzione prevede di trasportare l’idrogeno sotto forma di ammoniaca, sostanza per la quale esistono già tecnologie molto efficienti per la sua manipolazione e trasporto. L’ammoniaca sarebbe poi riconvertita a idrogeno solo nel momento del bisogno, tramite una reazione chimica che però richiede temperature molto elevate, che possono superare i 600 gradi, condizione che necessita di molta energia e quindi aumenta l’impatto economico e ambientale.

I ricercatori coordinati da Michele Parrinello si sono dunque concentrati sullo studio di sostanze chimiche, dette catalizzatori, che permettono di far avvenire la decomposizione dell’ammoniaca più velocemente e a temperature inferiori. Per questo, gli autori dello studio hanno utilizzato l’AI e il supercomputer Franklin dell’Iit per studiare il movimento delle molecole durante la reazione, in condizioni molto più simili a quelle reali e su scale di tempo più lunghe rispetto a quanto era possibile in precedenza.

“Grazie ai modelli che abbiamo sviluppato nel nostro laboratorio, siamo riusciti a estrarre i principi base di questo processo”, commentano Manyi Yang e Umberto Raucci, gli altri due autori dello studio. “In futuro queste conoscenze potrebbero essere impiegate per progettare e sviluppare nuovi catalizzatori”, afferma Parrinello: “L’obiettivo finale è quello di rendere la produzione di energia un processo sempre più sostenibile”.

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In Italia divario più alto al mondo tra sessi in matematica

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L’Italia è il paese con maggiore
differenza tra ragazze e ragazzi in termini di apprendimento
della matematica: in questa materia gli studenti hanno superato
le studentesse di 21 punti. Questa differenza è la più elevata
in assoluto tra tutti i paesi partecipanti. Viceversa, in
lettura, le ragazze hanno ottenuto un punteggio superiore ai
ragazzi di 19 punti. Rispetto al ciclo precedente, queste
differenze sono rimaste sostanzialmente stabili. Sia nelle
diverse macroaree geografiche, sia nei diversi indirizzi di
studio, i ragazzi hanno ottenuto un punteggio in matematica
superiore a quello delle ragazze. Emerge dall’indagine Ocse
Pisa.

   

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Garrone, 'arriverò al cuore americano, tutti migranti'

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Sotto l’albero di Natale di Matteo Garrone potrebbero esserci due grandi regali, il primo è la distribuzione nelle sale cinematografiche americane di Io Capitano, il secondo, il profumo di Oscar se il 21 dicembre il film entrasse nella shortlist di 15 che passano al secondo turno di votazione, quello che farà restare solo 5 concorrenti in gara ossia le nomination vere e proprie, che verranno annunciate il 23 gennaio. Io Capitano, vincitore del Leone d’argento per la regia alla Mostra del cinema di Venezia, è il designato dall’Italia come miglior film internazionale agli Oscar 2024. “È questione di un paio di settimane – ha detto all’ANSA il regista parlando della distribuzione del film durante un punto stampa che si è svolto al Consolato italiano a New York poco prima della proiezione di Io Capitano al Sag-Aftra Foundation Robin Williams Center – poi avremo la conferma se il film è stato acquistato negli Usa”.
Tuttavia, secondo indiscrezioni, sembra ormai cosa fatta. La proiezione a New York ha seguito il copione di tutte le altre a livello internazionale, standing ovation, applausi e tanta commozione. Garrone ancora una volta era in compagnia dei due protagonisti, Seydou Sarr e Moustapha Fall e Mamadou Kouassi, il giovane la cui storia ha ispirato il film. Seydou si gode la fama ma ha aspirazioni lontane dal grande schermo, il suo sogno è di fare il calciatore. Moustapha sembra aver realizzato al momento tutti i suoi desideri di gioventù, fare l’attore e andare negli Stati Uniti. “Anche noi africani abbiamo dei sogni”, ha detto prendendo spunto da una parte della trama del film, ossia il sogno dei ragazzi in Africa di andare in altri paesi ispirati dai social media. Il regista romano sembra anche non aver dubbi sul fatto che la pellicola sarà un successo in Usa, un Paese, tra le altre cose, alle prese con una grave crisi di migranti provenienti dal Sud America. “Questo film toccherà i loro cuori – ha detto ancora all’ANSA – il pubblico può facilmente relazionarsi, qui sono tutti dei migranti”. Il film è una coproduzione italo-belga, prodotta da Archimede, Rai Cinema, Tarantula, Pathé e Logical Content Ventures con la distribuzione di 01. In Italia, a tre mesi dall’uscita, è ancora nelle sale cinematografiche. Io Capitano è sbarcato nella Grande Mela nell’ambito di Italy On Screen Today, la rassegna cinematografica diretta e curata da Loredana Commonara e quest’anno giunta all’ottava edizione. “Sono onorata ed emozionata per l’accoglienza che Io Capitano ha ricevuto e sono orgogliosa di contribuire alla campagna Oscar di un film così importante”, ha detto in una dichiarazione ufficiale. Il calendario della rassegna proseguirà alla Casa Italiana Zerilli Marimò della New York University con le proiezioni tra il 6 e l’8 dicembre, tra gli altri, di Rapito di Marco Bellocchio, Uomini in marcia di Peter Marcias e in occasione del 20/o anniversario sarà proiettato La Meglio Gioventù di Marco Tullio Giordana.

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Fiat 600, icona di design, abitacolo da Dolce Vita

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La nuova Fiat 600e, può essere chiamata anche come “la sorella maggiore” della 500e. Prende il nome dalla 600 originale e per convincere gli automobilisti all’acquisto punta su uno stile giovane e cool. “Il design degli interni e degli esterni – sottolineano da Torino – incarna perfettamente la filosofia e la bellezza della Dolce Vita. In sintesi, la Nuova Fiat 600e offre un piacere che coinvolge tutti i sensi, le cui radici affondano nell’inconfondibile Dna italiano”.
All’esterno, l’appartenenza alla famiglia delle 500 è molto riconoscibile. “La parte più difficile – spiegano i progettisti – è stata rispettare il rapporto originale tra 500 e 600: le proporzioni relative tra le 2 vetture negli anni ’50.
Rispetto alla Nuova 500, il look della Nuova 600e presenta un frontale più affilato e deciso con un cofano più dominante e un muso più affilato. La curva più profonda sul retro è stata mantenuta, anche se il motore non c’è più come negli anni ’50.
Lo spoiler è nero per esaltare al meglio le forme rotonde della famiglia 500 ed esprimerne il dinamismo”.
Una rinnovata firma cromata 600 è visibile sia sul frontale che sulle fiancate, insieme ad una rinnovata identità di illuminazione a Led, che ha seguito la stessa evoluzione dei fari della 500, aggiungendo un tocco di family feeling.
Il look esterno elegante e dinamico è esaltato dalle ruote più grandi (fino a 18″ e un diametro di 690 mm), minigonne e passaruota neri opachi, mentre il tipico stile italiano è visibile anche nella bandiera italiana nel paraurti posteriore.
Numerose caratteristiche affascinanti mettono in risalto le sue linee esterne, come i dettagli neri lucidi, gli accenti cromati e gli elementi luminosi sulle luci posteriori.
All’interno, la 600 ricorda molto l’iconica 500. La fascia e il cruscotto, ad esempio, sono in puro linguaggio Cinquecento.
Hanno le forme arrotondate e il colore della carrozzeria, che sono la firma della 500. Dalla storia arriva anche l’originale design a 2 razze del volante e la linea di cintura sui sedili che è diventata una firma che ci si aspetta da 500.
Oltre al look, l’esperienza da Dolce Vita deriva anche dai contenuti unici proposti nell’abitacolo, a partire dall’utilizzo della cromoterapia. Si possono, infatti, selezionare fino a 8 colori diversi sia per la luce ambientale che per l’ambiente radio, con una combinazione predefinita tono su tono e un totale di 64 abbinamenti diversi selezionabili con le preimpostazioni corrispondenti al colore dell’auto, per un ambiente cromatico senza precedenti.
“Per un completo soggiorno all’italiana – sottolineano da Fiat -, il sedile del conducente è dotato di regolazione elettrica del sedile e di funzione di massaggio alla schiena, per rilassarsi dopo un lungo viaggio o un’intensa giornata di lavoro. La Nuova 600 offre anche sedili in pelle sintetica Ivory con accenti turchesi e riscaldamento a 3 stadi per il massimo comfort “premium”. Non mancano tappetini in velluto, sedili posteriori 40/60, USB tipo A e tipo C + tipo C 2a fila, caricatore wireless per smartphone e keyless entry con sensore di prossimità, per non dimenticare mai l’auto aperta. Insomma, bella ma anche ricca.   

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Schnabel (Bce), 'improbabile un nuovo aumento dei tassi'

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I dati sull’inflazione dell’Eurozona di novembre sono stati “una piacevole sorpresa” e “hanno reso un ulteriore aumento dei tassi piuttosto improbabile”. Ad affermarlo è Isabel Schnabel, componente del comitato esecutivo della Bce, in una intervista a Reuters pubblicata sul sito della Bce.
    “La nostra politica monetaria sta funzionando”, ha detto Schnabel, e i recenti dati sull’inflazione danno “più fiducia” sul fatto “che saremo in grado di tornare al 2% entro il 2025.
    Questo è il nostro obiettivo principale”. “Siamo sulla strada giusta ma dobbiamo restare vigili”.
    Schnabel, annoverata tra i ‘falchi’ a Francoforte, rivede dunque le sue posizioni rispetto ad ottobre, quando, seppur di fronte a un’inflazione anche allora calante, non aveva escluso la possibilità di un nuovo rialzo dei tassi. “Quando i fatti cambiano, io cambio opinione”, afferma citando l’economista John Maynard Keynes.
    Quanto alla ‘spinta’ dei mercati, che prezzano una riduzione dei tassi già in primavera, “sono fiduciosi che l’inflazione scenderà rapidamente e pertanto stanno scontando tagli anticipati e molto consistenti dei tassi per il prossimo anno.
    Le banche centrali – prosegue Schnabel – sono più caute, e direi che devono essere più caute”.
    Schnabel non esclude però a priori un taglio dei tassi verso la metà del 2024. “Rimaniamo dipendenti dai dati” e “dobbiamo vedere cosa succederà. Siamo stati sorpresi molte volte in entrambe le direzioni. Quindi, dobbiamo stare attenti nel fare dichiarazioni su qualcosa che accadrà tra sei mesi”. 
   

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