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Ultimo aggiornamento 30 Giugno, 2023, 23:58:44 di Maurizio Barra
L’allenatore Christophe Galtier, in uscita dal Psg, e suo figlio sono “in custodia presso la polizia giudiziaria di Nizza” nell’inchiesta che li vede sospettati di discriminazione razziale, ha detto il procuratore di Nizza Xavier Bonhomme. A metà aprile è stata aperta un’inchiesta preliminare per sospetta “discriminazione basata su una presunta razza o affiliazione a una religione” dopo le accuse contro Christophe Galtier quando sedeva sulla panchina del Nizza.
Galtier è sospettato di aver fatto commenti discriminatori, razzisti e islamofobi durante il suo anno alla guida del club della Costa Azzurra (2021-2022). In una mail indirizzata alla dirigenza del club di Nizza, rivelata dal giornalista indipendente Romain Molina poi alla radio RMC, l’ex direttore sportivo del club Julien Fournier aveva in particolare denunciato questi commenti attribuiti a Galtier: “Mi ha poi risposto che dovevo tenere conto della realtà della città e che in effetti non potevamo avere tanti neri e musulmani in squadra” e “mi ha detto del suo desiderio di cambiare in profondità la squadra, specificando anche di voler limitare il più possibile il numero dei giocatori musulmani”.
“Sono profondamente scioccato dai commenti che mi vengono attribuiti, rilanciati da alcuni in modo irresponsabile”, aveva reagito Galtier in una conferenza stampa dopo che era scoppiato il caso a metà aprile. Ed il 21 dello stesso mese aveva a sua volta sporto denuncia per minacce di morte e diffamazione contro Fournier e due giornalisti. Gli inquirenti hanno ascoltato anche diversi giocatori e dirigenti del Nizza come il presidente del club Jean-Pierre Rivère e l’ex allenatore Didier Digard. Il pubblico ministero di Nizza ha detto questa mattina che dirà di più “con un comunicato stampa a fine giornata”.
Ultimo aggiornamento 30 Giugno, 2023, 23:58:34 di Maurizio Barra
ollywood ha perso un altro dei suoi volti. A 89 anni è scomparso Alan Arkin, premio Oscar come attore non protagonista nel 2007 per la sua interpretazione di Edwin Hoover, il nonno nel film Little Miss Sunshine (2006). Arkin è morto nella zona di San Diego in California: lo hanno annunciato i tre figli, Adam (anche lui attore), Matthew e Anthony. “Nostro padre – si legge nel comunicato della famiglia – era una straordinaria forza della natura oltre che un talento, sia dal punto di vista artistico che come uomo. Un padre affettuoso, un nonno e bisnonno adorato che ci mancherà profondamente”. Nato a Brooklyn, di origini ebraiche, Arkin approdò in California dall’età di 11 anni. Iniziò a studiare recitazione a neanche dieci anni e la sua prima interpretazione importante arrivò nel 1966 con un ruolo nella commedia Arrivano i Russi, Arrivano i Russi di Norman Jewison. L’anno dopo recitò in Sette Volte Donna di Vittorio De Sica. Sempre nel 1967 interpretò la parte dell’assassino nel film Gli Occhi della Notte, accanto a Audrey Hepburn. La prima candidatura all’Oscar arrivò con L’Urlo del Silenzio (1968) di Robert Ellis Miller. Negli anni ’70 ebbe anche un’esperienza da regista con Piccoli Omicidi (1971) e Quella pazza famiglia Fikus (1977). Grazie alla sua versatilità da attore, Arkin passò con disinvoltura da un genere cinematografico all’altro. Ad esempio fu a fianco di Johnny Depp e Winona Ryder in Edward Mani di Forbice (1990) di Tim Burton, nonché di Robert Redford in Havana (1990) di Sydney Pollack. Arkin ha lavorato anche tanto per il piccolo schermo. All’inizio degli anni Ottanta ha preso parte ad alcuni episodi della serie televisiva A Cuore Aperto, mentre nel 2001 ha recitato nin 100 Centre Street e come guest star in Will & Grace, nel ruolo del padre di Grace Adler. L’Oscar sarebbe arrivato nel 2007 con il ruolo del nonno, Edwin Hoover, in Little Miss Sunshine di Jonathan Dayton e Valerie Faris, che gli valse il premio come miglior attore non protagonista. Un’altra candidatura nel 2013 per l’interpretazione di Lester Siegel in Argo di Ben Affleck: a batterlo è stato però Christoph Waltz, interprete di Django Unchained. Il suo ultimo impegno televisivo è stato nel Metodo Kominsky (The Kominsky Method), la serie tv in onda su Netflix dal 2018 al 2021 e con protagonista anche Michael Douglas. Arkin ha interpretato il ruolo di Norman Newlander.
Ultimo aggiornamento 30 Giugno, 2023, 23:58:23 di Maurizio Barra
(ANSA) – BRESCIA, 30 GIU – Sarà inaugurato oggi al MuSa di
Salò, l’allestimento ‘1943-1945. L’ultimo fascismo. La
Repubblica sociale italiana’. L’iniziativa è stata promossa dal
Comune di Salò e dalla Fondazione Opera pia e Carità laicale e
Istituto Lodroniano, ente proprietario e gestore del museo in
provincia di Brescia.
La sezione sulla Rsi, presente già dall’apertura del MuSa,
nel 2015, è stata rivisitata, ampliata e arricchita con nuovi
documenti, approfondimenti e reperti, e sarà aperta al pubblico
da domani. “Non sarà una nuova Predappio, nessuna nostalgia, la
mostra sarà equilibrata è darà oggettività scientifica alla
conoscenza del periodo storico” assicurano gli organizzatori.
La sezione è curata dagli storici Roberto Chiarini, Elena
Pala, docenti dell’Università degli Studi di Milano, e Giuseppe
Parlato, professore dell’Università degli Studi Internazionali
di Roma. (ANSA).
Ultimo aggiornamento 30 Giugno, 2023, 23:56:54 di Maurizio Barra
"Primo colpo di mercato: il giovane e promettente Raoul Bellanova al Toro ! SFT!! ". Lo ha annunciato il presidente del Torino Urbano Cairo sul suo profilo Instagram. source
Ultimo aggiornamento 30 Giugno, 2023, 23:56:38 di Maurizio Barra
(ANSA) – ROMA, 30 GIU – In futuro, il carrello della spesa
potrebbe aiutare a monitorare la salute del cuore. È questa
l’idea che deriva da uno studio britannico, della Liverpool John
Moores University, i cui risultati preliminari sono stati
presentati a un incontro della Società Europea di Cardiologia ad
Edimburgo, in Scozia.
I ricercatori hanno condotto un esperimento attrezzando 10
carrelli della spesa con manici dotati di sensori per un
elettrocardiogramma. Nel corso di due mesi, i carrelli sono
stati distribuiti in quattro diversi supermercati nell’area di
Liverpool, ognuno dei quali comprendeva una farmacia interna.
Poco più di 2.100 acquirenti hanno partecipato al test e a tutti
è stato chiesto di afferrare il manubrio del carrello attrezzato
con i sensori per almeno un minuto. Quando non sono stati
identificati problemi di ritmo cardiaco, il sensore del manubrio
si illuminava di verde e le persone sono state sottoposte anche
a uno screening manuale delle pulsazioni. Ogni volta che il
manubrio rilevava un problema del ritmo cardiaco, invece, il
sensore diventava rosso. In quel caso, un farmacista in negozio
ha condotto sia uno screening manuale delle pulsazioni sia un
ulteriore eletrocardiogramma. Le letture sono state quindi
riviste da un cardiologo.
Nel complesso, un totale di 220 acquirenti sono stati
segnalati come a rischio di possibile fibrillazione atriale, in
base all’attivazione di una luce rossa sul sensore del carrello
o alle pulsazioni irregolari durante l’esame manuale. Per 59 è
stato stabilito e confermato un disturbo del ritmo cardiaco e
circa un terzo sapeva già di avere una fibrillazione atriale, il
che significa che due terzi sono stati diagnosticati per la
prima volta. Altri 115 acquirenti (dei 220) sono stati
dichiarati privi di fibrillazione, mentre le letture per altre
46 persone si sono rivelate inconcludenti. Sebbene quindi vi
fossero falsi positivi e falsi negativi nella risposta data dal
sensore sul carrello e lo studio si classifichi come
preliminare, per gli studiosi l’ambito e il tipo di esperimento
potrebbero rappresentare una chiave futura di sviluppo
importante. (ANSA).
Ultimo aggiornamento 30 Giugno, 2023, 23:55:58 di Maurizio Barra
La notte non è bastata per trovare una soluzione e superare l’opposizione di Polonia e Ungheria al testo delle conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles sul capitolo dedicato ai migranti. Diverse proposte di mediazione sono state messe sul tavolo dalla presidenza del Consiglio Europeo, ma nessuna è stata accettata da Varsavia e Budapest che, secondo fonti europee, hanno assunto una posizione politica che prescinde dai contenuti del documento.
Tra i leader cresce però la voglia di andare oltre l’unanimità, una posizione sintetizzata dal presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, durante la conferenza stampa al termine del vertice di oggi pomeriggio. “Non c’è stata unanimità ma una larga convergenza a 25 che era stata assente negli anni passati” ha sottolineato. Polonia e Ungheria hanno ottenuto solo una frase nelle conclusioni pubblicate da Michel, in cui si riferisce che durante il vertice “è stato notato” quello che hanno detto contro l’accordo sul Patto immigrazione e asilo approvato dai ministri dell’interno dell’Ue a maggioranza qualificata l’8 giugno a Lussemburgo. “L’accordo è valido e dovrà essere messo in opera” dagli Stati membri, checché ne dicano i premier ungherese e polacco Viktor Orban e Mateusz Morawiecki.
European Union
Chares Michel in conferenza stampa a Bruxelles
“Il Patto” sulle migrazioni e l’asilo “non ne esce ammaccato perché non era in discussione, non era in discussione al Consiglio. Non è un tema che si apre” ha spiegato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa. “Era un tema sul quale la posizione di Polonia e Ungheria era di esprimere un dissenso perché era già stato portato a casa. Il Patto non viene discusso, per noi migliora le regole ma non credo che abbiamo risolto il problema della migrazione con il Patto per le migrazioni e l’asilo. Credo per noi migliori le regole ma rimango della posizione che la questione vada affrontata da un altro punto di vista ed è quello su cui lavoro ed è quello su cui c’è il consenso di tutti. E quindi è un win-win”.
GettyImages
Giorgia Meloni a Bruxelles
Le ragioni di Polonia e Ungheria
Al centro del dissenso c’è l’accordo sulla “dimensione interna” del Patto Ue su Immigrazione e Asilo, concluso dai ministri dell’Interno l’8 giugno a Lussemburgo, con decisione a maggioranza qualificata e voto contrario proprio di Polonia e Ungheria. Il termine “dimensione interna” si riferisce in particolare alla cosiddetta “solidarietà obbligatoria”, che costringerebbe gli Stati membri a scegliere se ricollocare sul proprio territorio quote di migranti (stabilite secondo criteri oggettivi) dai paesi di primo ingresso, o, in alternativa, pagare 20.000 euro per ogni migrante non accolto. E questo è esattamente il punto che Budapest e Varsavia non accettano assolutamente e vorrebbero cancellare. I due Stati, inoltre, contestano il fatto che decisioni di questo genere possano essere prese dai ministri competenti in Consiglio Ue a maggioranza qualificata (come prevede il Trattato), e pretendono di continuare come si è fatto negli ultimi sette anni, quando sulle decisioni in materia d’immigrazione non si è mai votato se non c’era il consenso di tutti i paesi.
ansa
Meloni vede Orban e Morawiecki a margine del vertice Ue 30 06 23
Meloni media incaricata da Michel: “La questione che pongono polacchi e ungheresi non è peregrina. Continuiamo a lavorarci”
“Nonostante capissi perfettamente le posizioni di Polonia e Ungheria, ho tentato, con il consenso di tutti gli altri Paesi, una mediazione fino all’ultimo. Continuiamo a lavorarci. Sarò a Varsavia mercoledì, per esempio. E’ un lavoro che bisogna continuare a fare” ha spiegato la premier. “La questione che pongono polacchi e ungheresi – ha osservato – non è peregrina, perché Polonia e Ungheria sono le due nazioni che in Europa si stanno occupando di più dei profughi ucraini. Lo fanno con risorse da parte della Commissione che sono insufficienti”. “C’è un modo solo per risolvere il problema per tutti, ed è affrontare i movimenti primari, perché altrimenti diventa impossibile affrontare quelli secondari”, ha ribadito.
Il dibattito a Bruxelles si concentra dunque sulla “dimensione esterna”, ovvero quell’insieme di misure – dalla cooperazione con i Paesi terzi alla protezione delle frontiere – per ridurre i numeri degli arrivi.
Pnrr e fondi di Coesione, la premier “soddisfatta” dal vertice
L’Italia torna piena di soddisfazioni e di risultati da questo Consiglio. Anche sul fronte economico. “Ci eravamo presentati chiedendo pari condizioni per i Paesi con meno spazio fiscale, vale a dire la flessibilità dell’uso dei fondi esistenti. Oggi nelle proposte della Commissione questo elemento è presente e per l’Italia tra Pnrr e fondi di Coesione vuol dire 300 miliardi di euro che possono essere meglio spesi”, ha sottolineato Meloni. E a proposito di Pnrr, Giorgia Meloni ha negato che l’erogazione della terza rata si stia ulteriormente complicando: non si è “aggravata” anzi “stiamo lavorando bene”. Quanto al Mes: “Il tema non mi viene posto. Per cui evidentemente è possibile che ci sia molta meno attenzione di quanta ne diamo noi nel dibattito italiano”.
Ultimo aggiornamento 30 Giugno, 2023, 23:55:38 di Maurizio Barra
Con i fondi Fesr la Regione stanzia 40 milioni per 4 progetti
(ANSA) – TORINO, 30 GIU – Un viaggio fra le meraviglie
sabaude in sella a una bicicletta, su un percorso che si candida
anche ad essere un nuovo asse di collegamento per l’uso
quotidiano. Si presenta così la futura ciclovia Corona di
Delizie, 40,3 chilometri fra i comuni di Venaria, Rivoli e
Stupinigi, attraverso tre parchi naturali e tre residenze reali,
che la Regione realizzerà grazie ai fondi Fesr con una
stanziamento complessivo di 40 milioni, 10 ciascuno per questa
ciclovia, quella delle colline Unesco e del Lago Maggiore, più
altri 10 che saranno messi a bando per i Comuni per progetti più
piccoli.
“Siamo stati i primi ad aver avuto approvato il Fesr da
Bruxelles – ricorda il presidente della Regione, Alberto Cirio –
e grazie a questo possiamo partire con le progettazioni. Sono 40
milioni per piste ciclabili vere, cioè esclusive, totalmente in
sicurezza e con una doppia funzione, per il turismo e per l’uso
quotidiano per alleggerire il traffico e ridurre l’inquinamento.
Ho l’ambizione che il Piemonte sia la regione d’Europa con il
maggior chilometraggio di piste ciclabili”. Per il sindaco di
Torino, Stefano Lo Russo, il progetto “oltre a cambiare il
paradigma della mobilità, disegna una strategia unitaria di
posizionamento, anche internazionale, del nostro territorio. La
bicicletta è uno degli elementi su cui possiamo giocarci una
carta importante di competitività rispetto a territori che su
questo sono molto attrattivi. Coniugare il nostro patrimonio
paesaggistico, culturale, storico – aggiunge – è un unicum che
dobbiamo mettere a sistema”. A presentare il progetto anche
l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, che sottolinea
come una pista generi “circa 400mila euro di prodotto interno
lordo a km all’anno”, e il presidente dell’Ente Parchi Reali,
Luigi Chiappero. “Ho pensato che ci dovesse essere qualche cosa
che legasse e facesse parlare insieme le nostre regge – dice – e
l’ideale è una pista ciclabile, che io immagino anche come
cammino, che deve essere un posto che passa vicino alle cose, ai
servizi, alle bellezze”. (ANSA).
Ultimo aggiornamento 30 Giugno, 2023, 23:54:56 di Maurizio Barra
I vari pezzi del puzzle della Juventus stanno trovando il loro posto. In panchina Massimiliano Allegri proseguirà la sua avventura dopo aver rispedito al mittente le avances dei ricchi arabi, sulla corsia di destra Timothy Weah ha già vissuto il suo battesimo in bianconero sottoponendosi alle visite mediche e prenderà il posto di Juan Cuadrado, salutato dal club dopo otto lunghe stagioni. E ora, il pezzo mancante è praticamente incastrato: Cristiano Giuntoli è pronto a cominciare a lavorare alla Continassa, il direttore sportivo è alle battute finali delle trattative con il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis. Già, perché con la Juve è tutto fatto da settimane, ma mancava ancora il via libera dal presidente azzurro prima di imbarcarsi per la città della Mole.
Nelle ultime ore ci sono stati altri contatti tra Giuntoli e De Laurentiis, l’uomo mercato che ha costruito un Napoli da scudetto ha rinunciato a qualche arretrato pur di liberarsi il prima possibile dal club partenopeo. Vanno sistemati gli ultimissimi dettagli, ma tutte le parti vogliono trovare l’accordo e quindi si va verso il divorzio con gli azzurri e il matrimonio con i bianconeri. Così Giuntoli potrà cominciare subito un’altra restaurazione, quella di una Juve reduce da due stagioni disastrose dal punto di vista dei risultati e soprattutto dei trofei, rimasti a zero.
Alla Continassa non troverà Cuadrado, con il colombiano che si è già scambiato i saluti con il club. “Nel suo caso più che mai, i numeri raccontano solo una parte di questa storia speciale: il resto, le emozioni, restano indelebili in ognuno di noi. Grazie, Panita!” uno dei passaggi del comunicato della Juve; “Abbiamo vinto e gioito insieme, superando uniti anche i momenti di difficoltà, sempre e solo a difesa di questa leggendaria maglia bianconera, e dopo 314 partite e 11 trofei alzati al cielo è arrivato il momento di salutarsi, anche se quello ai colori bianconeri non sarà mai un addio” si legge tra le righe del lungo messaggio social dell’esterno. Verrà sostituito da Weah, il quale ha riacceso l’entusiasmo nel popolo bianconero portando un centinaio di persone al J Medical giovedì mattina.
Per il “botto” definitivo però serve anche qualche colpo ad effetto: quello di Nicolò Zaniolo rimane un nome caldo, a maggior ragione dopo le netta apertura alla Juve dei giorni scorsi. Nel puzzle bianconero bisognerà capire anche se ci sarà ancora spazio per due pezzi: le posizioni di Chiesa e Vlahovic rimangono in bilico, specalmente se dovessero arrivare offerte irrinunciabili per i due ex Fiorentina.
Nuovo aggiornamenti sulla telenovela Frattesi. Giabkuca Di Marzio, giornalista di Sky Sport, ha spiegato: “Proseguono le trattative per il futuro di Davide Frattesi. Come affermato in giornata da Giovanni Carnevali, parecchie squadre hanno messo gli occhi sul…
La Lega Serie A ha ufficializzato le date del prossimo campionato Primavera e della Coppa Italia.
Inizio del campionato: 26 agosto 2023
Soste: 9 settembre 2023 – 14 ottobre 2023 – 18 novembre 2023 – 30 dicembre 2023 – 23 marzo 2024
Fine regular season: 18 maggio 2024…
13:14 – ALLENAMENTO TERMINATO – La Juventus, tramite il suo sito internet ufficiale, ha fornito i dettagli della seduta odierna: “Ultimi allenamenti stagionali per la Juventus, che continua a preparare la gara contro l’Udinese. Domenica 4 giugno 2023, in casa…
C’è un vero scandalo in serie A e non riguarda semplicemente quanto successo sul tema plusvalenze, una vergogna alla luce di quanto sta emergendo dalla procura di Torino dove le accuse si stanno ridimensionando dopo che ormai i buoi sono scappati portandosi via…
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