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Ragazzi e social media, lo psicologo Lavenia: "Il 71% dichiara di fare amicizia solo online"

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Il dato emerge dall’indagine condotta dall’Associazione Nazionale sulle Dipendenze Tecnologiche in collaborazione con Skuola.net, il portale rivolto agli studenti, che ha raggiunto un campione di 1.668 giovani tra i 9 e i 19 anni
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Decollato da Londra il primo volo transatlantico con carburante verde

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È decollato oggi da Londra diretto a New York il primo volo transatlantico alimentato al 100% da biocarburanti sostenibili (SAF, Sustainable Aviation Fuels).

C’erano solo giornalisti e scienziati a bordo del Boeing 787 della Virgin Atlantic, compagnia aerea fondata dal miliardario britannico Richard Branson, per questo volo dimostrativo.

I motori Rolls-Royce dell’aereo erano alimentati esclusivamente dal cosiddetto combustibile verde.

“Lo storico volo di oggi […] dimostra come sia possibile decarbonizzare i trasporti e consentire ai passeggeri di continuare a volare quando e dove vogliono”, ha commentato il ministro dei Trasporti Mark Harper, citato nel comunicato della società.

Il 6 novembre scorso era arrivato il primo via libera da parte dell’Ente nazionale dell’aviazione civile del Regno Unito, la CAA (Civil Aviation Authority) che ha tuttavia ha avvertito trattarsi di un percorso “graduale”, rispetto alle attuali limitazioni commerciali, e non privo di costi per i passeggeri.

L’iniziativa dovrebbe incoraggiare altre compagnie aeree ad accelerare nella sperimentazione di nuove tecnologie per la sostenibilità ambientale.

Virgin Atlantic, intanto, si appresta a far leva sull’ok incassato nel Regno Unito per portare avanti procedure analoghe già avviate di fronte alle authority di Usa, Canada e Irlanda.

Cosa sono i SAF

Prodotti da scarti di olio o grasso vegetale o da colture non alimentari, i carburanti sostenibili per l’aviazione sono considerati una soluzione alternativa, meno inquinante in termini di emissioni di carbonio rispetto a quelli tradizionali che secondo molti ricercatori contribuiscono in pesantemente al cambiamento climatico globale.

La reazione degli ambientalisti

Stay Grounded ha definito il volo un’operazione di “greenwashing”. “Non è una coincidenza che questo volo avvenga due giorni prima dell’inizio della COP28 a Dubai”, ha dichiarato l’associazione in un comunicato.

Secondo Finlay Asher, un ingegnere aerospaziale che ha lavorato per Rolls Royce i SAF sono  un “vicolo cieco tecnologico”.

Per Doug Parr di Greenpeace: “I rifiuti utilizzati come materia prima per il bio-kerosene non sono disponibili in quantità sufficiente per avere un impatto significativo sulle emissioni”.

“L’unico modo efficace per affrontare le emissioni dell’aviazione nel breve termine”, sostiene lo scienziato, “è quello di affrontare la domanda, e sostenere il contrario è solo utopia”.

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Champions: la Lazio si rialza, Immobile scaccia la crisi 

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Lazio batte Celtic 2-0 con una doppietta di Immobile La cronaca

 “Voglio una squadra cattiva e feroce agonisticamente. La società crede nell’organico e nell’allenatore. Una volta che uno cade si deve rialzare, come viene detto nel Vangelo”. Parole, dette a Sky prima della partita, profetiche quelle del presidente della Lazio, Claudio Lotito.

Quella contro il Celtic non sarà stata una risurrezione ma perlomeno la squadra di Sarri ha scacciato le ombre della crisi, in attesa di riprendersi anche in campionato, e può ritrovarsi negli ottavi di Champions già da questa notte se l’Atletico Madrid dell’ex laziale Diego Simeone vincerà sul campo del Feyenoord.

Intanto bisogna sottolineare che a togliere le castagne dal fuoco alla sua squadra è stato, ancora una volta, Ciro Immobile, che Sarri ha tenuto fuori dalla formazione iniziale per dare un segnale e soprattutto un seguito alle sue parole di ieri, quando aveva detto che “ormai bisogna resettare e non ci sono distinzioni tra vecchi e nuovi”.

Così ha fatto, ma poi, vista l’inconcludenza in avanti di Castellanos, al 16′ della ripresa ha fatto entrare Immobile e il bomber ha risposto con i due gol che hanno deciso la partita. Come dire che più decisivo di così non si può. Forse, a lui e ai compagni, avrà fatto bene anche il ritiro prepartita imposto dalla società. A merito della Lazio bisogna dire anche che è scesa in campo priva dello squalificato Vecino e degli infortunati Zaccagni, Casale e Romagnoli, e con il portiere Provedel che fino a ieri aveva 39 di febbre.

Tanti assenti anche nel Celtic, vedi i vari Palma (squalificato), Maeda, Hatate e Abada (quest’ultimo israeliano che si dice non gradisca certi atteggiamenti dei tifosi dei Bhoys come le bandiere palestinesi esposte anche oggi sugli spalti), ma il calcio di oggi, e delle troppe partite, è fatto anche di numerose assenze. Con la vittoria di oggi la Lazio torna a vincere due partite di seguito in Coppa dei campioni/Champions dopo 22 anni: l’ultima volta le era capitato nell’ottobre 2001 a spese di Psv Eindhoven e Galatasaray. Il Celtic, che oggi non ha fatto molto per vincere (del resto in Champions non ci è mai riuscito ogni volta che ha giocato in Italia) ora è fuori anche dall’Europa League (arriverà sicuramente ultimo nel girone), ed è arrivato alla 15/a partita di seguito senza vincere nella massima competizione europea, primato assoluto per una squadra britannica (quindi comprese quelle inglesi). E

d essendo rimasto a secco anche oggi è arrivato a 9 match senza gol nelle ultime 11 apparizioni in Champions. Numeri che testimoniano una pochezza apparsa evidente, nonostante la foga espressa nei minuti iniziali del match e la buona volontà messa in campo da elementi come Furuhashi, Oh Hyeon-gyu, al quale l’arbitro Umut Meler ha negato un rigore nel recupero dopo ‘consulto’ al Var, e Carter-Vickers. Ma ai Bhoys servirebbe uno Johnston ‘vero’, come il folletto che fece impazzire Inter e Fiorentina nella Coppa dei Campioni degli anni ’60 e non i suoi due omonimi visti in campo oggi: altra storia, e altra classe. Così Sarri sorride, confortato dalla discreta prova dei suoi e per aver azzeccato le sostituzioni, vedi Immobile, ma anche Pedro. Al 37′ st c’è il primo gol di Immobile: Isaksen dalla destra dell’area prova un sinistro a rientrare, il tiro deviato si trasforma in un assist per Immobile che appostato sul secondo palo non può sbagliare. Il raddoppio tre minuti dopo: palla morbida dentro l’area ancora di Isaksen dalla destra, Scales sembra in vantaggio ma perde il duello col campitano laziale, che rientra sul sinistro saltando Carter-Vickers e infilando Hart di sinistro. E ora l’imperativo è tornare a fare bene anche in campionato, altrimenti i tifosi che oggi hanno sempre incitato la squadra torneranno a farsi sentire in altro modo.

Tifosi Celtic, cori ‘Bella Ciao’ e bandiera Palestina 

Una parte della tifoseria del Celtic, la cosiddetta ‘Green Brigade’, presente con alcuni suoi componenti anche allo stadio Olimpico, nei Distinti sud, per la partita contro la Lazio, è da tempo fortemente politicizzata e, da anni, porta avanti la causa della Palestina. Così anche oggi una bandiera palestinese è comparsa nel settore dei tifosi dei Bhoys, mentre tutti, all’unisono intonavano il coro di ‘Bella Ciao’, al quale la curva Nord della Lazio ha risposto con dei sonori fischi. Ma quelli del Celtic hanno ripetuto il coro, per poi tornare a seguire la partita in silenzio, sventolando delle bandiere questa volta dell’Irlanda (il club biancoverde rappresenta la componente cattolica di Glasgow). In occasione della partita di Champions al Celtic Park contro l’Atletico Madrid i tifosi della squadra di casa erano arrivati a comporre sugli spalti perfino un vessillo ‘umano’ della Palestina, vestendosi con quei colori e poi collocandosi in modo da formare la bandiera.

Al 10′ della ripresa il coro di ‘Bella Ciao’ nel settore dei tifosi del Celtic è ricominciato con una certa veemenza, ma è stato subito coperto dal boato della Curva Nord. Nel frattempo le bandiere della Palestina sugli spalti dove si trovano i supporter scozzesi sono diventate tre. Quindi ancora una volta i sostenitori dei biancoverdi non hanno aderito all’invito della dirigenza del club a non ‘politicizzare’ il tifo per la squadra. Comunque le bandiere palestinesi nei distinti dopo qualche minuto sono state tolte.

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Pressing per una tregua duratura, liberi altri 12 ostaggi

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Altri 10 ostaggi israeliani, soprattutto donne anziane del kibbutz di Nir Oz, e due thailandesi sono stati liberati da Hamas nel quinto giorno di tregua a Gaza, in cambio della scarcerazione di altri 30 detenuti palestinesi (15 donne e 15 minori). Con un protocollo ormai collaudato che l’Occidente, con gli Usa in testa, vorrebbero estendere ancora, oltre alla prima proroga di due giorni, e consolidare fino a ipotizzare un cessate il fuoco più o meno permanente se non la fine della guerra.

Sarebbe questo, secondo il Wall Street Journal, l’obiettivo dei principali mediatori riuniti in queste ore a Doha: il capo della Cia, William Burns, quello del Mossad David Barnea, a colloquio con il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al Thani e il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamal.

Israele però ha già fatto sapere di non essere disposto a prolungare la tregua, che dovrebbe scadere giovedì all’alba, oltre la prossima domenica per un totale di 10 giorni, secondo Haaretz che cita un funzionario informato dei colloqui.

La tregua ha finora concesso un po’ di sollievo alla popolazione civile di Gaza, grazie anche a un afflusso sempre maggiore di aiuti umanitari, ma sul terreno appare già appesa a un filo. L’esercito israeliano ha infatti denunciato che tre ordigni telecomandati sono esplosi nel nord della Striscia, di cui due “vicino all’ospedale Rantisi, sulla linea del cessate del fuoco”, un terzo nelle vicinanze di un’unità della Brigata 261.

L’Idf ha affermato che in uno di questi episodi è stato aperto il fuoco contro i soldati, che hanno risposto all’attacco. “Alcuni militari sono rimasti feriti in modo non grave”, ha aggiunto il portavoce. Hamas ha a sua volta accusato Israele di “una palese violazione dell’accordo per il cessate il fuoco”, alla quale “i nostri combattenti hanno reagito”. “Noi siamo impegnati al cessate il fuoco fintanto che anche Israele lo è. Facciamo appello ai mediatori affinché premano su Israele per il rispetto di tutte le intese, in terra e in cielo”, ha aggiunto il gruppo palestinese. L’incidente non ha avuto seguiti, ma tanto è bastato a far temere il peggio.

Sul tavolo dei negoziatori, ci sarebbe anche il tentativo di allargare l’accordo al rilascio degli ostaggi uomini e dei militari israeliani, in cambio di un numero molto maggiore di palestinesi rispetto al rapporto 3 a 1 dell’attuale intesa (il Wsj parla di migliaia) e di un cessate il fuoco a lungo termine. Burns sta premendo inoltre per l’immediata liberazione degli ostaggi americani, stimati in un numero tra 8 o 9, mentre nei prossimi giorni è atteso di nuovo in Israele e Cisgiordania il segretario di Stato, Antony Blinken, per ribadire “il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario internazionale” e discutere di come continuare “gli sforzi per garantire il rilascio degli ostaggi, proteggere i civili durante le operazioni israeliane a Gaza e accelerare gli aiuti umanitari”, ha fatto sapere il Dipartimento di Stato.

Il premier Benyamin Netanyahu ha però insistito sul fatto che una volta che saranno riportati a casa gli ostaggi previsti dall’accordo, e cioè “donne, bambini e stranieri”, Israele “continuerà la battaglia” contro Hamas. Ma in vista dell’operazione militare nel sud della Striscia, gli Stati Uniti vogliono comunque convincere Israele a condurre “una campagna diversa”, a muoversi “con estrema attenzione per ridurre al minimo la conseguenza di ulteriori, significativi sfollamenti” e in modo “da evitare il più possibile i conflitti con le strutture umanitarie, compresi i numerosi rifugi delle Nazioni Unite situati nel centro e nel sud di Gaza”, ha spiegato un alto dirigente della Casa Bianca in un briefing telefonico.

In sostanza, Washington non vuole rivedere le scene della prima fase della guerra, con le strutture dell’Unrwa piene di sfollati colpite dai raid aerei, né l’esodo di massa da nord a sud: “Sarebbe più che dirompente. Andrebbe oltre la capacità di qualsiasi rete di sostegno umanitario, per quanto rafforzata o robusta possa essere”, ha aggiunto il funzionario, riferendo che la risposta di Israele è apparsa “ricettiva”. “C’è consapevolezza che nel sud si deve condurre un tipo di campagna diversa da quella condotta nel nord”, ha concluso, mettendo sul piatto, oltre agli aiuti umanitari, anche l’eventuale riapertura del valico di Kerem Shalom per l’ingresso di 3-400 camion al giorno di beni commerciali.

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Borse piatte in attesa dell'inflazione

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Nel ciclismo si parlerebbe di surplace. Borse quasi immobili, gli investitori aspettano i dati sull’inflazione a novembre: i primi arriveranno domani dalla Germania, giovedì sarà la volta dell’Italia e dell’Eurozona. Sempre giovedì l’indice per le spese dei consumi personali, negli Stati Uniti. Nell’attesa Milano +0,12%, Francoforte +0,18%, Londra -0,05%. A New York andamento simile, +0,37% per l’indice S&P500. Oggi c’è stato qualche segnale di miglioramento dalle indagini sulla fiducia dei consumatori in Germania e nel pomeriggio dagli Stati Uniti. Le buone notizie riguardano soprattutto il gas. Oggi scende poco sotto i 43 euro al megawattora, il calo in un mese è di 10 euro. Mentre il petrolio a due giorni dal vertice Opec Plus sui tagli alla produzione nel pomeriggio è tornato a salire, +2%, tornando vicino agli 82 dollari al barile. Si soppesano anche le parole dei banchieri centrali. Oggi il presidente della banca centrale tedesca, Joachim Nagel ha ribadito: “Sarebbe prematuro abbassare i tassi a breve”. I rendimenti dei titoli non ne hanno risentito, -5 punti base per quello del Btp italiano, al 4,25%, sui minimi da inizio settembre. Lo spread Btp/Bund è salito di 3 punti, a quota 175 punti base. Recupera intanto l’euro, che ha toccato nel corso della giornata quota 1,10 contro il dollaro, per poi scendere poco sotto tale soglia. Il cambio è sui massimi da agosto e dai primi di ottobre ha recuperato il 5%.

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Next Gen Finals: vittoria per Cobolli, sconfitto Nardi

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Una vittoria e una sconfitta per i
tennisti azzurri impegnati nelle Next Gen Atp Finals, cominciate
oggi a Gedda, in Arabia Saudita. Flavio Cobolli, n.100 del
ranking e quinta testa di serie, ha battuto per 4-2, 3-4, 4-1,
4-2, lo svizzero Dominic Stricker, n.94 Atp.

   
Sempre nel gruppo verde, Luca Nardi (n.122) ha perso contro
Arthur Fils (n.36) in cinque set col punteggio di 2-4, 4-3, 4-2,
1-4, 4-2.

   

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India: tutti salvi i 41 operai intrappolati nel tunnel

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I soccorritori indiani hanno recuperato in sicurezza tutti i 41 lavoratori che erano rimasti bloccati dal 12 novembre all’interno di un tunnel stradale crollato durante i lavori di costruzione nello Stato himalayano dell’Uttarakhand. Per liberarli è stata necessaria una maratona di operazioni ingegneristiche durata 17 giorni, ha detto in una nota il ministro dei trasporti stradali Nitin Gadkari.

“Sono completamente sollevato e felice che i 41 lavoratori intrappolati nel crollo del tunnel Silkyara siano stati salvati con successo”, ha detto il ministro, precisando che “si è trattato di uno sforzo ben coordinato da parte di più agenzie, che ha segnato una delle operazioni di salvataggio più significative degli ultimi anni”. 

I soccorritori hanno estratto gli operai uno ad uno, facendoli passare in un tubo metallico inserito nella roccia, dopo avere realizzato una perforazione orizzontale per raggiungerli. 

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La candidatura per Expo 2030, Meloni in videomessaggio: "A Roma ognuno esprime il suo potenziale"

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“A Roma ogni nazione puo’ esprimere il suo massimo potenziale. Ogni padiglione nazionale farà parte del più grande parco urbano solare mai costruito in una città, un innovativo esperimento di condivisione dell’energia”. È un passaggio dell’intervento della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni che in un videomessaggio si è rivolta ai delegati del Bureau International des Expositions (Bie) riunito a Parigi per la votazione sulla sede di Expo 2030.    

“Ogni padiglione nazionale – rimarca la premier – produrrà energia rinnovabile, convogliata nella rete condivisa” e farà parte di “un polo internazionale di educazione e ricerca scientifica, apprezzato dai visitatori per decenni. Perche’ il nostro progetto – sottolinea Meloni – è progettato per durare nel tempo, e per superare lo smantellamento dei padiglioni. A Roma ogni nazione lascerà il suo segno, un segno duraturo, perché Roma è una città che c’era molto prima dell’Expo e rimarrà dopo di esso. Votare per Roma – conclude – significa tutto questo”. 

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Atletica: Fidal, domani azzurri al Quirinale da Mattarella

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Appuntamento al Quirinale per gli
azzurri dell’atletica. Si terrà domani, fa sapere la Fidal,
l’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
per celebrare il successo agli Europei a squadre, la ‘Coppa
Europa’, ottenuto per la prima volta in 58 anni dalla squadra
azzurra lo scorso giugno a Chorzow, in Polonia. I protagonisti
della vittoria “saranno ricevuti dal Capo dello Stato alle ore
12 nella Sala degli Specchi, guidati dal presidente della
federazione Stefano Mei, alla presenza del DT azzurro Antonio La
Torre, del capitano Gianmarco Tamberi, del presidente del Coni
Giovanni Malagò e del segretario generale del Coni Carlo
Mornati”.

   

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Freddo sulla pelle, come fare l'effetto barriera (di Alessandra Magliaro)

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E’ decisamente arrivato il freddo. Quali sono le conseguenze sulla pelle e come possiamo proteggerci dalle temperature in calo e dagli sbalzi termici? La migliore cura, per qualsiasi tipo di pelle, è proprio la prevenzione. Ecco i consigli per creare un effetto barriera, dalla skincare con le creme giuste alla dieta.

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