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DALLE 06:30 DI LUNEDÌ 02 MAGGIO 2022
ALLE 15:08 DI LUNEDÌ 30 MAGGIO 2022
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Ucraina: nuovo attacco russo a Azovstal, scoppiato incendio. A Odessa colpita chiesa, morto ragazzo di 15 anni
Kiev, ritardi nell’evacuazione da Mariupol. Lavrov: ‘L’Italia è in prima fila contro la Russia’
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02 maggio 2022
06:30
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Nuovo attacco russo allo stabilimento Azovstal di Mariupol dove è scoppiato un incendio visibile da tutta la città.
Lo ha reso noto il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar ‘Kalyna’ su Telegram secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda.
“I difensori ucraini del reggimento Azov sono vivi, ma vengono bombardati”, ha precisato. Un centinaio i civili che ieri hanno lasciato la città. Secondo Kiev all’interno dell’acciaieria Azovstal ci sono ancora 200 civili e 20 bambini.
“Morti e feriti” sono segnalati a Odessa dopo un bombardamento missilistico russo. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale, Maxim Marchenko, citato dall’agenzia Unian. L’attacco missilistico russo compiuto nel pomeriggio su Odessa ha colpito una chiesa ortodossa. Un ragazzo di 15 anni è stato ucciso e un’altra ragazza adolescente è stata ferita gravemente. Lo ha detto il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale, Oleksiy Danilov, citato dall’agenzia Interfax Ucraina. Il tetto della chiesa è crollato, ha aggiunto Danilov. Secondo altre fonti, la chiesa è situata molto vicino a una struttura militare.
“Nell’oblast di Kiev, in particolare nei territori liberati, abbiamo documentato finora 1.202 corpi senza vita di civili innocenti uccisi dai russi”, ha detto in un briefing il capo della polizia regionale di Kiev, Maksym Ocheretianyi.
Tutti i capi di Stato dei Paesi che forniscono armi all’Ucraina devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra: lo ha scritto oggi sul suo canale Telegram il presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin. Secondo l’intelligence britannica più di un quarto delle unità russe dedicate all’invasione probabilmente adesso “non sono idonee al combattimento”. Intanto nel campo diplomatico, la Turchia ha fatto sapere che l’azione militare della Russia crea difficoltà a portare avanti il negoziato tra Mosca e Kiev. “La guerra in Ucraina non è una guerra per procura. E’ la propaganda della Russia che vuole diffondere questa teoria. Gli Stati Uniti e la Nato non sono in guerra”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa.
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“L’Italia è in prima fila tra chi promuove sanzioni anti-russe: per noi è stata una sorpresa”, ha detto ieri sera Lavrov intervistato a ‘Zona Bianca’ su Rete 4. Mosca non punta a “rovesciare Zelensky” ma che “dall’Ucraina non vengano più minacce per la Russia”, ha detto Lavrov tornando ad accusare Kiev di servirsi di forze “neonaziste”. Infine, “Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo non ha alcuni significato. Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche”, ha sottolineato Lavrov. Le parole del ministro russo hanno provocato l’ira di Israele che ha convocato l’ambasciatore russo a Tel Aviv.
Udite esplosioni a Odessa e Kherson. Sono otto i civili uccisi ieri in bombardamenti russi nelle regioni di Kharkiv e Donetsk. Nella notte colpita la città russa di Belgorod, non lontano dal confine con l’Ucraina.
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La guerra di fatto si è estesa anche al territorio russo, vicino al confine. Negli ultimi due giorni la regione di Belgorod è stata nuovamente presa di mira. Potenti esplosioni sono state avvertite dagli abitanti del capoluogo mentre un incendio è scoppiato in una struttura militare russa: un ferito e diverse case danneggiate. A Kursk le autorità hanno comunicato che parte di un ponte ferroviario è crollato per un “sabotaggio”. Sarebbero decine i siti colpiti finora dagli ucraini sul suolo russo, secondo Mosca. E continua a crescere il numero delle vittime civili dall’inizio del conflitto. Sono oltre tremila, secondo i nuovi dati sono stati forniti dall’Onu, anche se le difficoltà di verifica fanno presumere che siano molte di più. Mentre la procura di Kiev – al netto delle notizie circolate nelle settimane scorse sui media – ha annunciato di aver identificato formalmente il primo russo sospettato dei massacri a Bucha: Sergey Kolotsey, comandante di un’unità della Guardia nazionale russa. Avrebbe ucciso quattro uomini disarmati e torturato un altro civile.
‘DUE MESI DI BUIO E PAURA’
E’ iniziata l’evacuazione dei residenti da Mariupol. Lo fa sapere il consigliere del sindaco della città portuale Petro Andryushchenko su Radio Svoboda, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. “Secondo le nostre informazioni, gli autobus sono partiti da Mariupol. Previo accordo, gli autobus raccoglieranno le persone nei villaggi di Mangush e Berdyansk”, spiega. “È consentito anche unirsi alla colonna con mezzi propri. Ci auguriamo che migliaia dei nostri residenti di Mariupol che sono rimasti bloccati sulla strada da Mariupol a Zaporizhzhia arrivino a destinazione stasera o domani mattina”.
“Non ci posso credere. Due mesi di buio”. Natalia Usmanova sorride e si porta le mani sul volto. Lei è tra i circa 100 civili che ieri sono stati evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol e la sua testimonianza viene raccontata in un video della Bbc. “Non abbiamo più visto la luce del sole, avevamo paura”, prosegue la donna, che ha parlato ai reporter nel villaggio di Benzimenne, nell’Ucraina orientale sotto il controllo russo. “Quando siamo saliti sul bus (per l’evacuazione) ho detto a mio marito: non dovremo più andare al bagno con una torcia elettrica?”, racconta Natalia emozionata e incredula: “E non dover usare un sacchetto o un cestino come bagno e una torcia”. “Siamo andati lì (alla Azovstal) per una nostra libera scelta, come i lavoratori della fabbrica, per salvarci”, spiega ancora la donna, capelli raccolti, piumino giallo e due grandi borse nelle mani, mentre nel video scorrono le immagini dell’evacuazione del ministero della Difesa russo. “Quando abbiamo capito che stavano arrivando sempre più vicino a noi e siamo diventati sempre più spaventati, abbiamo cercato di andarcene. Sapevamo dei corridoi umanitari e delle evacuazioni. Ma non ci siamo riusciti”, prosegue la donna. “E quando sono iniziati i bombardamenti ho pensato che il mio cuore si sarebbe fermato e non sarei sopravvissuta. I bombardamenti erano così forti e iniziavano a colpire vicino a noi”, ricorda.
BERLINO, PRONTI ALL’EMBARGO DEL PETROLIO RUSSO
Con un embargo del petrolio russo “avremmo un problema locale e ovviamente un aumento dei prezzi e forse le catene di approvvigionamento non sarebbero sicure ma non colpirebbe l’economia nazionale nel suo insieme. Quindi, dopo due mesi di lavoro, posso dire che la Germania non è contraria a un embargo petrolifero alla Russia. Ovviamente è un carico pesante da sopportare, ma siamo pronti a farlo”. Lo ha detto il ministro tedesco per gli Affari economici e l’azione climatica Robert Habeck arrivando al consiglio dei ministri dell’Energia a Bruxelles.
‘POLITICI E MEDIA ITALIANI ANDATI OLTRE’
“Alcune dichiarazioni di politici e media italiani sono andate oltre le buone norme diplomatiche e giornalistiche”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervistato a Zona Bianca su Rete 4. “L’Italia – ha aggiunto Lavrov – è in prima fila tra coloro che adottano e promuovono le sanzioni anti-russe. Per noi è stata una sorpresa. Eravamo abituati all’idea che l’Italia, grazie alla sua storia, sapesse distinguere il bianco dal nero”. Lavrov ha negato implicitamente che Mosca preveda di dichiarare la fine della guerra in Ucraina in occasione dei festeggiamenti del 9 maggio per la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. “I nostri militari – ha sottolineato – non pianificano le azioni in base a una data. I ritmi dipendono dalle necessità di minimizzare i rischi per la popolazione civile e per i militari russi”.
I Paesi europei importatori del gas russo, come l’Italia, devono pagarlo in rubli perché “hanno rubato” a Mosca le sue riserve valutarie in dollari e euro depositate presso le banche europee imponendo un congelamento nell’ambito delle sanzioni. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervistato a Zona Bianca su Rete 4. “Voi pagherete comunque nella valuta prevista dai contratti – ha aggiunto – ma le forniture verranno considerate pagate quando queste somme saranno state convertite in rubli, che non possono essere rubati. Per gli acquirenti non cambierà nulla, pagheranno stesse somme previste dai contratti”.
“Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo non ha alcuni significato. Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche”. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervistato a Zona Bianca su Rete 4, ha risposto così alla domanda se non ritenga paradossale accusare il presidente ucraino di essere a capo di un Paese che, secondo le affermazioni di Mosca, deve essere “denazificato”. Lavrov ha ribadito le accuse a Kiev di servirsi di forze “neonaziste” come il battaglione Azov. “Gente – ha affermato – che ha tatuata sulla pelle la svastica, che legge e approva il Mein Kampf”.
‘FALSE E DELIRANTI’
“False, deliranti e pericolose”. Così Dani Dayan, presidente di Yad Vashem, il Museo della Memoria di Gerusalemme, ha definito le affermazioni del ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, che in una intervista a ‘Zona Bianca’ su Mediaset ha detto di ritenere che Hitler “aveva origini ebraiche”. Sono affermazioni – ha aggiunto Dayan, citato dai media – “degne di ogni condanna”.
Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l’ambasciatore russo a Tel Aviv per “chiarimenti” dopo le “gravi” dichiarazioni del ministro Serghei Lavrov su Hitler ed il presidente Volodymir Zelensky. “Le dichiarazioni di Lavrov – ha accusato il ministro Yair Lapid – sono sia imperdonabili ed oltraggiose, sia un terribile errore storico”. “Gli ebrei – ha continuato – non si sono uccisi da soli nella Shoah. Il più basso livello del razzismo contro gli ebrei è accusare gli ebrei stessi di antisemitismo”. POLITICA CRONACA ECONOMIA
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Ucraina: nuovo attacco russo a Azovstal, scoppiato incendio. A Odessa colpita chiesa, morto ragazzo di 15 anni
Kiev, ritardi nell’evacuazione da Mariupol. Lavrov: ‘L’Italia è in prima fila contro la Russia’
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02 maggio 2022
06:30
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Nuovo attacco russo allo stabilimento Azovstal di Mariupol dove è scoppiato un incendio visibile da tutta la città.
Lo ha reso noto il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar ‘Kalyna’ su Telegram secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda.
“I difensori ucraini del reggimento Azov sono vivi, ma vengono bombardati”, ha precisato. Un centinaio i civili che ieri hanno lasciato la città. Secondo Kiev all’interno dell’acciaieria Azovstal ci sono ancora 200 civili e 20 bambini.
“Morti e feriti” sono segnalati a Odessa dopo un bombardamento missilistico russo. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale, Maxim Marchenko, citato dall’agenzia Unian. L’attacco missilistico russo compiuto nel pomeriggio su Odessa ha colpito una chiesa ortodossa. Un ragazzo di 15 anni è stato ucciso e un’altra ragazza adolescente è stata ferita gravemente. Lo ha detto il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale, Oleksiy Danilov, citato dall’agenzia Interfax Ucraina. Il tetto della chiesa è crollato, ha aggiunto Danilov. Secondo altre fonti, la chiesa è situata molto vicino a una struttura militare.
“Nell’oblast di Kiev, in particolare nei territori liberati, abbiamo documentato finora 1.202 corpi senza vita di civili innocenti uccisi dai russi”, ha detto in un briefing il capo della polizia regionale di Kiev, Maksym Ocheretianyi.
Tutti i capi di Stato dei Paesi che forniscono armi all’Ucraina devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra: lo ha scritto oggi sul suo canale Telegram il presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin. Secondo l’intelligence britannica più di un quarto delle unità russe dedicate all’invasione probabilmente adesso “non sono idonee al combattimento”. Intanto nel campo diplomatico, la Turchia ha fatto sapere che l’azione militare della Russia crea difficoltà a portare avanti il negoziato tra Mosca e Kiev. “La guerra in Ucraina non è una guerra per procura. E’ la propaganda della Russia che vuole diffondere questa teoria. Gli Stati Uniti e la Nato non sono in guerra”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa.
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“L’Italia è in prima fila tra chi promuove sanzioni anti-russe: per noi è stata una sorpresa”, ha detto ieri sera Lavrov intervistato a ‘Zona Bianca’ su Rete 4. Mosca non punta a “rovesciare Zelensky” ma che “dall’Ucraina non vengano più minacce per la Russia”, ha detto Lavrov tornando ad accusare Kiev di servirsi di forze “neonaziste”. Infine, “Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo non ha alcuni significato. Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche”, ha sottolineato Lavrov. Le parole del ministro russo hanno provocato l’ira di Israele che ha convocato l’ambasciatore russo a Tel Aviv.
Udite esplosioni a Odessa e Kherson. Sono otto i civili uccisi ieri in bombardamenti russi nelle regioni di Kharkiv e Donetsk. Nella notte colpita la città russa di Belgorod, non lontano dal confine con l’Ucraina.
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La guerra di fatto si è estesa anche al territorio russo, vicino al confine. Negli ultimi due giorni la regione di Belgorod è stata nuovamente presa di mira. Potenti esplosioni sono state avvertite dagli abitanti del capoluogo mentre un incendio è scoppiato in una struttura militare russa: un ferito e diverse case danneggiate. A Kursk le autorità hanno comunicato che parte di un ponte ferroviario è crollato per un “sabotaggio”. Sarebbero decine i siti colpiti finora dagli ucraini sul suolo russo, secondo Mosca. E continua a crescere il numero delle vittime civili dall’inizio del conflitto. Sono oltre tremila, secondo i nuovi dati sono stati forniti dall’Onu, anche se le difficoltà di verifica fanno presumere che siano molte di più. Mentre la procura di Kiev – al netto delle notizie circolate nelle settimane scorse sui media – ha annunciato di aver identificato formalmente il primo russo sospettato dei massacri a Bucha: Sergey Kolotsey, comandante di un’unità della Guardia nazionale russa. Avrebbe ucciso quattro uomini disarmati e torturato un altro civile.
‘DUE MESI DI BUIO E PAURA’
E’ iniziata l’evacuazione dei residenti da Mariupol. Lo fa sapere il consigliere del sindaco della città portuale Petro Andryushchenko su Radio Svoboda, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. “Secondo le nostre informazioni, gli autobus sono partiti da Mariupol. Previo accordo, gli autobus raccoglieranno le persone nei villaggi di Mangush e Berdyansk”, spiega. “È consentito anche unirsi alla colonna con mezzi propri. Ci auguriamo che migliaia dei nostri residenti di Mariupol che sono rimasti bloccati sulla strada da Mariupol a Zaporizhzhia arrivino a destinazione stasera o domani mattina”.
“Non ci posso credere. Due mesi di buio”. Natalia Usmanova sorride e si porta le mani sul volto. Lei è tra i circa 100 civili che ieri sono stati evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol e la sua testimonianza viene raccontata in un video della Bbc. “Non abbiamo più visto la luce del sole, avevamo paura”, prosegue la donna, che ha parlato ai reporter nel villaggio di Benzimenne, nell’Ucraina orientale sotto il controllo russo. “Quando siamo saliti sul bus (per l’evacuazione) ho detto a mio marito: non dovremo più andare al bagno con una torcia elettrica?”, racconta Natalia emozionata e incredula: “E non dover usare un sacchetto o un cestino come bagno e una torcia”. “Siamo andati lì (alla Azovstal) per una nostra libera scelta, come i lavoratori della fabbrica, per salvarci”, spiega ancora la donna, capelli raccolti, piumino giallo e due grandi borse nelle mani, mentre nel video scorrono le immagini dell’evacuazione del ministero della Difesa russo. “Quando abbiamo capito che stavano arrivando sempre più vicino a noi e siamo diventati sempre più spaventati, abbiamo cercato di andarcene. Sapevamo dei corridoi umanitari e delle evacuazioni. Ma non ci siamo riusciti”, prosegue la donna. “E quando sono iniziati i bombardamenti ho pensato che il mio cuore si sarebbe fermato e non sarei sopravvissuta. I bombardamenti erano così forti e iniziavano a colpire vicino a noi”, ricorda.
BERLINO, PRONTI ALL’EMBARGO DEL PETROLIO RUSSO
Con un embargo del petrolio russo “avremmo un problema locale e ovviamente un aumento dei prezzi e forse le catene di approvvigionamento non sarebbero sicure ma non colpirebbe l’economia nazionale nel suo insieme. Quindi, dopo due mesi di lavoro, posso dire che la Germania non è contraria a un embargo petrolifero alla Russia. Ovviamente è un carico pesante da sopportare, ma siamo pronti a farlo”. Lo ha detto il ministro tedesco per gli Affari economici e l’azione climatica Robert Habeck arrivando al consiglio dei ministri dell’Energia a Bruxelles.
‘POLITICI E MEDIA ITALIANI ANDATI OLTRE’
“Alcune dichiarazioni di politici e media italiani sono andate oltre le buone norme diplomatiche e giornalistiche”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervistato a Zona Bianca su Rete 4. “L’Italia – ha aggiunto Lavrov – è in prima fila tra coloro che adottano e promuovono le sanzioni anti-russe. Per noi è stata una sorpresa. Eravamo abituati all’idea che l’Italia, grazie alla sua storia, sapesse distinguere il bianco dal nero”. Lavrov ha negato implicitamente che Mosca preveda di dichiarare la fine della guerra in Ucraina in occasione dei festeggiamenti del 9 maggio per la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. “I nostri militari – ha sottolineato – non pianificano le azioni in base a una data. I ritmi dipendono dalle necessità di minimizzare i rischi per la popolazione civile e per i militari russi”.
I Paesi europei importatori del gas russo, come l’Italia, devono pagarlo in rubli perché “hanno rubato” a Mosca le sue riserve valutarie in dollari e euro depositate presso le banche europee imponendo un congelamento nell’ambito delle sanzioni. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervistato a Zona Bianca su Rete 4. “Voi pagherete comunque nella valuta prevista dai contratti – ha aggiunto – ma le forniture verranno considerate pagate quando queste somme saranno state convertite in rubli, che non possono essere rubati. Per gli acquirenti non cambierà nulla, pagheranno stesse somme previste dai contratti”.
“Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo non ha alcuni significato. Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche”. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervistato a Zona Bianca su Rete 4, ha risposto così alla domanda se non ritenga paradossale accusare il presidente ucraino di essere a capo di un Paese che, secondo le affermazioni di Mosca, deve essere “denazificato”. Lavrov ha ribadito le accuse a Kiev di servirsi di forze “neonaziste” come il battaglione Azov. “Gente – ha affermato – che ha tatuata sulla pelle la svastica, che legge e approva il Mein Kampf”.
‘FALSE E DELIRANTI’
“False, deliranti e pericolose”. Così Dani Dayan, presidente di Yad Vashem, il Museo della Memoria di Gerusalemme, ha definito le affermazioni del ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, che in una intervista a ‘Zona Bianca’ su Mediaset ha detto di ritenere che Hitler “aveva origini ebraiche”. Sono affermazioni – ha aggiunto Dayan, citato dai media – “degne di ogni condanna”.
Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l’ambasciatore russo a Tel Aviv per “chiarimenti” dopo le “gravi” dichiarazioni del ministro Serghei Lavrov su Hitler ed il presidente Volodymir Zelensky. “Le dichiarazioni di Lavrov – ha accusato il ministro Yair Lapid – sono sia imperdonabili ed oltraggiose, sia un terribile errore storico”. “Gli ebrei – ha continuato – non si sono uccisi da soli nella Shoah. Il più basso livello del razzismo contro gli ebrei è accusare gli ebrei stessi di antisemitismo”.
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02 maggio 2022
20:36
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20.33 – L’attacco missilistico russo compiuto nel pomeriggio su Odessa ha colpito una chiesa ortodossa.
Un ragazzo di 15 anni (non 13, come riferito in un primo momento dai soccorritori) è stato ucciso e un’altra ragazza adolescente è stata ferita gravemente.
Lo ha detto il segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale, Oleksiy Danilov, citato dall’agenzia Interfax Ucraina. Il tetto della chiesa è crollato, ha aggiunto Danilov. Secondo altre fonti, la chiesa è situata molto vicino a una struttura militare.
19.20 – “Morti e feriti” sono segnalati a Odessa dopo un bombardamento missilistico russo. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale, Maxim Marchenko, citato dall’agenzia Unian. Secondo le prime notizie, sarebbe morto anche un ragazzo di 13 anni. Secondo Interfax Ucraina sarebbe stato colpito un edificio religioso.
19.07 – Nuovo attacco russo allo stabilimento Azovstal di Mariupol dove è scoppiato un incendio visibile da tutta la città. Lo ha reso noto il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar ‘Kalyna’ su Telegram secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. “I difensori ucraini del reggimento Azov sono vivi, ma vengono bombardati”, ha precisato.
18.03 – Sono oltre 3.000 le vittime civili uccise in Ucraina dall’invasione russa del 24 febbraio. Lo afferma l’Ufficio delle Nazioni unite per i diritti umani (Ohchr) precisando che il bilancio dei morti è di 3.153 persone, 254 più di venerdì, anche se le difficoltà di verifica fanno presumere che il numero sia considerevolmente più alto.
16.52 – Le truppe russe hanno bombardato il villaggio di Zolochiv nella regione di Kharkiv, danneggiando case private e due scuole. Lo ha riferito il servizio stampa dell’ufficio del procuratore regionale di Kharkiv su Telegram, riporta Ukrinform. “La mattina del 2 maggio, militari delle forze armate russe hanno sparato sul villaggio di Zolochiv, distretto di Bohodukhiv. Sei edifici residenziali e due scuole sono stati danneggiati dai bombardamenti”, si legge nella nota.
15.18 – Con un embargo del petrolio russo “avremmo un problema locale e ovviamente un aumento dei prezzi e forse le catene di approvvigionamento non sarebbero sicure ma non colpirebbe l’economia nazionale nel suo insieme. Quindi, dopo due mesi di lavoro, posso dire che la Germania non è contraria a un embargo petrolifero alla Russia. Ovviamente è un carico pesante da sopportare, ma siamo pronti a farlo”. Lo ha detto il ministro tedesco per gli Affari economici e l’azione climatica Robert Habeck arrivando al consiglio dei ministri dell’Energia a Bruxelles.
15.06 – “La possibilità che è stata data al ministro degli Esteri russo Lavrov di esprimere la propria dottrina antisemita nell’ambito di uno spazio televisivo di approfondimento riporta ancora una volta al tema della responsabilità dei media. Così facendo infatti si dà legittimazione all’odio, non lo si contestualizza né lo si ripudia. La meschina propaganda di usare temi di dolorosa memoria ebraica e pregiudizio antisemita per rendere ancora più incendiaria la guerra già accesa è grave e non va sottovalutata”. Lo afferma in una nota la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni.
13. 20 – Ospitare giornalisti russi di media bloccati dalle sanzioni – come Sputnik e Russia Today – non deve eludere le sanzioni Ue contro la propaganda russa sull’Ucraina. Non si tratta di censurare le opinioni ma “è importante che sia contestualizzato” il loro background. Inoltre, “le emittenti di Ue e Stati membri non devono permettere l’incitamento alla violenza o all’odio nei programmi, come previsto dalla direttiva” sulle attività dei media Ue. Lo dice un portavoce della Commissione Ue interpellato sul fatto che nei media italiani siano invitati ai talk show giornalisti russi e che almeno due di loro siano sulla lista dei sanzionati.
13:08 – “Abbiamo già previsto una specifica istruttoria anche con le audizioni dei vertici di Agcom e Rai. L’intervento di Lavrov, per le modalità in cui è avvenuto e per la montagna di fake news che ha propinato, conferma le nostre preoccupazioni”. Così su twitter il presidente del Copasir, Adolfo Urso.
12:54 – Il premier Naftali Bennett ha definito “gravi” le affermazioni del ministro degli esteri russo Serghei Lavrov e ha chiesto che “si smetta immediatamente di ricorrere alla Shoah del popolo ebraico come strumento per polemiche politiche”. “Come ho già detto in passato – ha proseguito Bennett – nessuna guerra dei nostri giorni è la Shoa ed è paragonabile ad essa”. “Le parole del ministro non sono verità ed il loro obiettivo non è valido. Menzogne del genere hanno per obiettivo accusare gli ebrei stessi dei crimini terribili compiuti nei loro confronti nella Storia e quindi rimuovere la responsabilità dai loro persecutori”.
12:31 – Le forze russe hanno ripreso i bombardamenti dell’acciaieria Azovstal a Mariupol dopo l’evacuazione di decine di civili dal sito: lo ha reso noto un funzionario ucraino, secondo quanto riporta l’Independent.
11:45 – “Il ministro degli esteri russo Lavrov non è riuscito a nascondere l’antisemitismo profondamente radicato delle elite russe. I suoi atroci commenti offendono il presidente ucraino Zelensky, l’Ucraina, Israele e il popolo ebraico. Più in generale, dimostrano che oggi la Russia è piena di odio verso altre nazioni”. Lo scrive il ministro degli esteri ucraino Dmitro Kuleba su Twitter.
11:35 – Delle esplosioni sono state udite a Odessa e a Kherson, nel sud dell’Ucraina. Lo riferisce Ukraina 24 su Telegram, citando testimoni oculari.
11:08 – “Le affermazioni del Ministro degli Esteri russo Lavrov sono deliranti e pericolose”. Lo afferma in una nota la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello. “Riscrivono la storia sul modello dei Protocolli dei Savi di Sion, il fondamento della letteratura antisemita moderna creato nella Russia zarista – continua -. La cosa più grave è inoltre che siano avvenute in una televisione italiana, senza contraddittorio, e senza che neanche l’intervistatore opponesse la verità storica alle menzogne che erano state pronunciate. Questo non è accettabile e non può passare sotto silenzio”.
10:40 – Denys Shleha, comandante della 12/a Brigata Operativa della Guardia Nazionale ucraina ha affermato che all’interno dell’acciaieria Azovstal a Mariupol i suoi uomini hanno vissuto una notte concitata dopo che il primo gruppo di sfollati ha lasciato ieri lo stabilimento e che nella struttura sarebbero rimaste circa 200 persone, inclusi 20 bambini. Lo riporta la Cnn “Non appena l’evacuazione dei civili è stata completata ieri, il nemico ha iniziato a usare ogni tipo di armi. La notte è stata agitata”, ha detto Shleha.
10:27 – E’ iniziata l’evacuazione dei residenti da Mariupol. Lo fa sapere il consigliere del sindaco della città portuale Petro Andryushchenko su Radio Svoboda, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. “Secondo le nostre informazioni, gli autobus sono partiti da Mariupol. Previo accordo, gli autobus raccoglieranno le persone nei villaggi di Mangush e Berdyansk”, spiega. “È consentito anche unirsi alla colonna con mezzi propri. Ci auguriamo che migliaia dei nostri residenti di Mariupol che sono rimasti bloccati sulla strada da Mariupol a Zaporizhzhia arrivino a destinazione stasera o domani mattina”.
09:51 – Le forze ucraine hanno distrutto questa mattina all’alba due motovedette russe classe Raptor vicino all’Isola dei Serpenti: lo ha reso noto Il comandante in capo delle forze armate ucraine, generale Valery Zaluzhny, in un tweet del ministero della Difesa. “Il drone da combattimento Bayraktar funziona. Insieme per la vittoria!”, ha aggiunto Zaluzhny.
09:19 – Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l’ambasciatore russo a Tel Aviv per “chiarimenti” dopo le “gravi” dichiarazioni del ministro Serghei Lavrov su Hitler ed il presidente Volodymir Zelensky. “Le dichiarazioni di Lavrov – ha accusato il ministro Yair Lapid – sono sia imperdonabili ed oltraggiose, sia un terribile errore storico”. “Gli ebrei – ha continuato – non si sono uccisi da soli nella Shoah. Il più basso livello del razzismo contro gli ebrei è accusare gli ebrei stessi di antisemitismo”.
09:02 – La Turchia ha fatto sapere che l’azione militare della Russia in Ucraina crea difficoltà a portare avanti il negoziato tra Mosca e Kiev. “Il protrarsi del conflitto e degli attacchi da parte della Russia rendono il processo più difficile”, ha affermato Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, in riferimento al processo negoziale avviato a Istanbul, a fine marzo, con un incontro tra delegazioni di Mosca e Kiev. Dopo avere incontrato il presidente Volodymyr Zelensky nella capitale ucraina, Kalin ha fatto sapere che Ankara lavora “intensamente” per portare avanti il negoziato.
08:50 – Tutti i capi di Stato dei Paesi che forniscono armi all’Ucraina devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra: lo ha scritto oggi sul suo canale Telegram il presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin. Lo riporta la Tass. “I leader degli Stati europei guidati dalla Germania possono trascinare i loro popoli in enormi problemi. Essi diventano parte del conflitto fornendo armamenti all’Ucraina. Tutti i capi di Stato che hanno deciso di fornire armi si sono sporcati e devono essere portati davanti alla giustizia come criminali di guerra”, ha scritto Volodin.
08:05 – “False, deliranti e pericolose”. Così Dani Dayan, presidente di Yad Vashem, il Museo della Memoria di Gerusalemme, ha definito le affermazioni del ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, che in una intervista a ‘Zona Bianca’ su Mediaset ha detto di ritenere che Hitler “aveva origini ebraiche”. Sono affermazioni – ha aggiunto Dayan, citato dai media – “degne di ogni condanna”.
07:59 – Resta stabile a 219 il bilancio dei bambini morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, mentre aumenta il numero dei feriti, che si porta a 405. Lo riferisce il servizio stampa della Procura generale, secondo quanto riporta Ukrinform.
07:58 – Più di un quarto delle unità russe dedicate all’invasione dell’Ucraina probabilmente adesso “non sono idonee al combattimento”: lo riporta oggi l’intelligence britannica nel suo aggiornamento sulla situazione in Ucraina pubblicato dal ministero della Difesa di Londra. All’inizio del conflitto la Russia ha schierato oltre 120 gruppi tattici di battaglione (BTG), pari a circa il 65% della sua intera forza di combattimento di terra, spiega l’intelligence aggiungendo: È probabile che più di un quarto di queste unità sia adesso incapace di combattere. Alcune tra le unità più d’elite del Paese, incluse le forze aviotrasportate VDV, risentono maggiormente di questa situazione e probabilmente ci vorranno anni prima che la Russia ripristini queste forze, prevede Londra.
07:16 – Sono riprese questa mattina alle 7:00 (le 6:00 in Italia) le operazioni di evacuazione dei civili da Mariupol: lo ha reso noto il Consiglio comunale della città, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Gli autobus partono dal centro commerciale di Port City.
06:58 – La first lady americana Jill Biden farà una visita di cinque giorni in Romania e Slovacchia a partire da giovedì per incontrare i profughi ucraini coi loro figli, nonché gli operatori umanitari e gli insegnanti che li hanno accolti. Lo ha affermato il suo ufficio, citato dai media internazionali. La moglie del presidente Joe Biden incontrerà venerdì i membri del servizio militare statunitense presso la base aerea di Mihail Kogalniceau in Romania, prima di dirigersi a Bucarest per incontrare i funzionari del governo rumeno, il personale dell’ambasciata statunitense, gli operatori umanitari e gli insegnanti che lavorano con i bambini ucraini sfollati. Il viaggio include anche tappe nelle città slovacche di Bratislava, Kosice e Vysne Nemecke, dove la Biden incontrerà funzionari governativi, rifugiati e operatori umanitari, ha affermato il suo ufficio.
05:06 – Adam Schiff, presidente del Comitato di intelligence della Camera degli Stati Uniti, ha detto alla Cnn che “è solo questione di tempo” prima che il presidente americano Joe Biden visiti l’Ucraina. Ieri la presidente della Camera degli Stati Uniti, Nancy Pelosi, è diventato il funzionario americano di grado più alto a incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev dall’inizio dell’invasione russa.
03:08 – Due potenti esplosioni sono state udite nella città russa di Belgorod nelle prime ore di oggi, ha scritto su Telegram il governatore regionale Vyacheslav Gladkov citato dall’agenzia Interfax. “Secondo il centro anticrisi, non ci sono state segnalazioni di vittime o danni”, ha sottolineato Gladkov. Ieri un incendio presso una struttura del ministero della Difesa russo situata nella regione di Belgorod, a circa 30 chilometri dal confine ucraino, ha lasciato un residente locale ferito e sette case danneggiate.
00:53 – I leader russi hanno redatto un piano elaborato per invadere presto la Moldavia in quello che potrebbe portare alla ripetizione di uno scenario ‘Donbass’ nella regione, lo riportano media ucraini. Ci sono “una serie di indicatori” che segnalano un attacco nel prossimo futuro all’ex stato sovietico che conta solo 3.250 soldati nel suo esercito, suggeriscono fonti dell’intelligence ucraina citate dal Suspiline. Una certa attività si starebbe già osservando nell’aeroporto di Tiraspol, capitale della non riconosciuta repubblica della Transnistria. I russi potrebbero tentare di trasferire le truppe su aerei ed elicotteri in decollo dalla Crimea occupata. Nello stesso tempo, nella capitale moldava Chisinau verrebbero organizzate proteste e rivolte. Tali informazioni – secondo l’agenzia Ukrinform – non sarebbero però in linea con le valutazioni dell’intelligence occidentale, secondo cui la Russia non ha capacità sufficienti per completare in sicurezza questa rotta senza rischiare che i suoi velivoli vengano abbattuti dalla difesa aerea ucraina nella regione di Odessa.
00:41 – Quasi 4,5 milioni di tonnellate di grano sono state bloccate nei porti ucraini a causa dell’invasione russa. Lo ha affermato Martin Frick, funzionario del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Wfp). “La fame non dovrebbe diventare un’arma”, ha detto Frick chiedendo la ripresa delle forniture alimentari ucraine ad altre nazioni per alleviare la crisi alimentare globale. Prima della guerra l’Ucraina era uno dei maggiori esportatori di grano e produttori di mais al mondo e molti paesi fanno affidamento sulle forniture di grano ucraino, secondo l’Onu.
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Ucraina: Kiev, il numero dei bambini feriti è salito a 405
Procura, il bilancio delle vittime è fermo a 219
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
02 maggio 2022
08:08
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Resta stabile a 219 il bilancio dei bambini morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, mentre aumenta il numero dei feriti, che si porta a 405.
Lo riferisce il servizio stampa della Procura generale, secondo quanto riporta Ukrinform.
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Mosca, capi Stato che armano Kiev sono criminali di guerra
Presidente Duma, devono essere consegnati alla giustizia
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
02 maggio 2022
09:01
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Tutti i capi di Stato dei Paesi che forniscono armi all’Ucraina devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra: lo ha scritto oggi sul suo canale Telegram il presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, Vyacheslav Volodin.
Lo riporta la Tass.
“I leader degli Stati europei guidati dalla Germania possono trascinare i loro popoli in enormi problemi. Essi diventano parte del conflitto fornendo armamenti all’Ucraina. Tutti i capi di Stato che hanno deciso di fornire armi si sono sporcati e devono essere portati davanti alla giustizia come criminali di guerra”, ha scritto Volodin.
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Ucraina: premier indiano Modi in missione in Europa
In agenda oggi incontro con Scholz, poi andrà in Danimarca
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NEW DELHI
02 maggio 2022
09:30
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Missione di tre giorni in Europa per Il primo ministro indiano Narendra Modi.
Al centro dell’agenda politica che vedrà impegnato il leader indiano in Germania, Danimarca e Francia, oltre ai rapporti bilaterali, il commercio, l’energia, anche le emergenze internazionali fra cui l”Ucraina.
New Delhi che importa gran parte del suo equipaggiamento militare dalla Russia, ha chiesto solo la fine immediata delle ostilità, senza mai condannare l’invasione.
“La mia visita in Europa arriva in un momento in cui la regione deve affrontare molte sfide e scelte”, ha affermato Modi in una nota rilasciata prima della sua partenza. Il premier intende “rafforzare lo spirito di cooperazione” con i partner europei “che sono compagni importanti nella ricerca della pace e prosperità dell’India”, aggiunge il comunicato. Modi dovrebbe incontrare oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino per poi dirigersi a Copenaghen per unirsi ai primi ministri di Danimarca, Islanda, Finlandia, Svezia e Norvegia in un vertice di due giorni dal 3 maggio. Poi farà anche una breve sosta in Francia per incontrare il presidente Emmanuel Macron.
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Ucraina: Erdogan, possibile incontro con Putin in settimana
Leader turco, ‘In Turchia si arriverà a svolta su est Ucraina’
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ISTANBUL
02 maggio 2022
09:29
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“C’è una buona possibilità che entro la settimana avremo un incontro” con il presidente russo Vladimir Putin.
Lo ha affermato il capo di Stato turco Recep Tayyip Erdogan, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Anadolu, senza specificare se si tratterà di un incontro di persona.
Il leader turco ha aggiunto di ritenere che la Turchia possa essere il luogo dove saranno prese misure per arrivare a una soluzione rispetto alla situazione in Ucraina orientale.
Ieri, secondo quanto riportato da vari media turchi, il portavoce del presidente turco Ibrahim Kalin ha incontrato il capo di Stato ucraino Zelensky a Kiev durante una visita insieme al viceministro degli Esteri turco Sedat Onal.
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Ungheria, restiamo contrari a embargo petrolio e gas russo
Portavoce governo Budapest, nostra posizione non è cambiata
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02 maggio 2022
09:32
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L’Ungheria continua a restare contraria a qualsiasi embargo dell’Unione europea sulle importazioni russe di petrolio e gas.
Lo ha annunciato il portavoce del governo Zoltan Kovacs.
“La posizione ungherese riguardo a qualsiasi embargo su petrolio e gas non è cambiata: non li sosteniamo”, ha scritto Kovacs su Twitter. L’Ue sta lavorano a un nuovo pacchetto di sanzioni che prevedrebbe tra l’altro una graduale stretta delle importazioni di petrolio, per il quale resta necessaria l’unanimità degli stati membri.
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Ucraina, fighter italiano se ne va
Ivan Luca Vavassori era sopravvissuto a attacco russo a Mariupol
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02 maggio 2022
09:50
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“Sono stanco per me basta così.
E’ ora di tornare a casa non ho più la testa per andare avanti”.
Sono le parole in spagnolo che si leggono nel profilo Instagram di Ivan Luca Vavassori, l’ex calciatore di 29 anni che era andato a combattere in Ucraina nelle brigate internazionali, a fianco dell’esercito di Kiev, e che nei giorni scorsi era stato ricoverato in ospedale con febbre alta e alcune ferite dopo essere sopravvissuto ad un attacco russo a Mariupol. A quanto si è saputo, il giovane in queste ore starebbe lasciando effettivamente l’Ucraina.
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Spagna:governo, premier e ministra Difesa spiati con Pegasus
Madrid: attacchi hacker a maggio e giugno 2021
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MADRID
02 maggio 2022
10:04
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I telefoni cellulari del premier spagnolo, Pedro Sanchez, e della ministra della Difesa del suo governo, Margarita Robles, sono stati “infettati” con il programma informatico di spionaggio Pegasus: è quanto affermato dal ministro della Presidenza Félix Bolaños in una conferenza stampa convocata a sorpresa.
Secondo quanto aggiunto da Bolaños, le “intrusioni esterne” con il software nei cellulari del capo del governo e di Robles sono avvenute tra maggio e giugno 2021.
Ucraina: speaker Pelosi a Varsavia incontra presidente Duda
Cnn, per discutere di un ulteriore sostegno a Kiev
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02 maggio 2022
11:20
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La speaker della Camera degli Stati Uniti Nancy Pelosi ha incontrato oggi a Varsavia il presidente polacco Andrzej Duda, per discutere di un ulteriore sostegno all’Ucraina.
Lo riporta la Cnn.
Sabato Pelosi ha compiuto un viaggio senza preavviso a Kiev, la capitale ucraina dove ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky.
Alla vigilia del suo viaggio a Varsavia Pelosi aveva affermato che gli incontri con Duda saranno “incentrati sull’ulteriore rafforzamento della nostra partnership e su come possiamo lavorare ulteriormente insieme per sostenere l’Ucraina”.
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Covid: Danimarca sospende campagna vaccini, è primo Paese
Autorità sanitaria locale,forse in autunno necessario riprendere
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02 maggio 2022
11:21
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La Danimarca è diventata il primo Paese al mondo sospendere il suo programma di vaccinazione contro il Covid-19, affermando che lo sta facendo perché il virus è sotto controllo.
“La primavera è arrivata, la copertura vaccinale nella popolazione danese è alta e l’epidemia si è fermata”, ha affermato l’Autorità sanitaria danese in una dichiarazione.
Lungi dall’abolire del tutto il suo programma di vaccinazione l’Autorità danese per la salute e i medicinali ha affermato che probabilmente in autunno sarà necessario vaccinare di nuovo contro il Covid-19.
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‘A Mariupol iniziata evacuazione civili, partiti autobus’
Consigliere sindaco, attesi a Zaporizhzhia stasera o domattina
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02 maggio 2022
11:29
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E’ iniziata l’evacuazione dei residenti da Mariupol.
Lo fa sapere il consigliere del sindaco della città portuale Petro Andryushchenko su Radio Svoboda, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda.
“Secondo le nostre informazioni, gli autobus sono partiti da Mariupol. Previo accordo, gli autobus raccoglieranno le persone nei villaggi di Mangush e Berdyansk”, spiega. “È consentito anche unirsi alla colonna con mezzi propri. Ci auguriamo che migliaia dei nostri residenti di Mariupol che sono rimasti bloccati sulla strada da Mariupol a Zaporizhzhia arrivino a destinazione stasera o domani mattina”.
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Kiev, ad Azovstal ci sono ancora 200 civili e 20 bambini
Comandante 12/a brigata, abbiamo vissuto una notte concitata
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
02 maggio 2022
11:30
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Denys Shleha, comandante della 12/a Brigata Operativa della Guardia Nazionale ucraina ha affermato che all’interno dell’acciaieria Azovstal a Mariupol i suoi uomini hanno vissuto una notte concitata dopo che il primo gruppo di sfollati ha lasciato ieri lo stabilimento e che nella struttura sarebbero rimaste circa 200 persone, inclusi 20 bambini.
Lo riporta la Cnn “Non appena l’evacuazione dei civili è stata completata ieri, il nemico ha iniziato a usare ogni tipo di armi.
La notte è stata agitata”, ha detto Shleha.
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Finlandia annulla contratto russo per centrale nucleare
Tra società Fennovoima e Rosatom, per la guerra in Ucraina
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02 maggio 2022
14:00
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La società energetica finlandese Fennovoima ha annunciato di aver annullato un accordo con la società statale russa Rosatom per la centrale nucleare di Hanhikivi 1.
Lo riporta il quotidiano finnico Iltalehti.
Secondo il comunicato stampa, la collaborazione con la controllata di Rosatom, Raos Project, terminerà immediatamente. La risoluzione dell’accordo è giustificata dalla guerra in Ucraina e da ritardi di altro tipo.
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1 maggio: Parigi, 47 persone ancora in stato di fermo
Violenze e devastazioni. Una ragazza ha aggredito un pompiere
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PARIGI
02 maggio 2022
12:44
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Sono 47 le persone ancora in stato di fermo dopo le violenze nel corso delle manifestazioni per il 1 maggio organizzate ieri a Parigi.
Lo ha annunciato la procura.
Con particolare accuratezza si stanno vagliando le immagini, diffuse da diversi siti social e partite dalle autorità dei pompieri, di una ragazza che aggredisce un pompiere che stava spegnendo le fiamme appiccate davanti a un negozio e lo colpisce alla testa.
Gli scontri sono cominciati subito dopo la partenza del corteo da Place de la République, quando gruppi di manifestanti hanno eretto barricate, spaccato vetrine e incendiato cassonetti. Sono stati distrutti o gravemente danneggiati una ventina di locali, soprattutto McDonald’s, ma anche agenzie di assicurazioni di banche o immobiliari. I manifestanti hanno lanciato oggetti contro le forze dell’ordine che hanno tentato di disperderli con i gas lacrimogeni. Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, subito dopo la manifestazione, ha denunciato “violenze inaccettabili” commesse da “teppisti”, parlando di 8 feriti fra pompieri e gendarmi. Un conteggio indipendente ha quantificato i partecipanti al corteo in 21.000.
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Kiev, ripresi bombardamenti acciaieria Azovstal a Mariupol
Funzionario ucraino, dopo evacuazione civili
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
02 maggio 2022
12:45
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Le forze russe hanno ripreso i bombardamenti dell’acciaieria Azovstal a Mariupol dopo l’evacuazione di decine di civili dal sito: lo ha reso noto un funzionario ucraino, secondo quanto riporta l’Independent.
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Foto per i 7 anni di Charlotte, principessa più vicina al trono
Ritratto ufficiale nel verde per secondogenita di William e Kate
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LONDRA
02 maggio 2022
12:47
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Un ritratto ufficiale sorridente e disinvolto per celebrare il settimo compleanno della principessina Charlotte, la figura femminile di casa Windsor meno lontana dal trono britannico occupato tuttora dalla bisnonna Elisabetta, regina 96enne che in questo 2022 celebra il Giubileo di Platino dei suoi 70 anni di regno.
Nella foto la secondogenita dei duchi di Cambridge – quarta nella linea di successione dopo il nonno Carlo, il padre William e il fratello maggiore George, ma davanti al terzogenito Louis grazie alla riforma che solo dalla generazione dei suoi genitori ha eliminato nella monarchia dell’isola la priorità degli eredi maschi sulla donne a parità di grado di discendenza – appare nel verde della residenza di campagna di Sandringham, nel Norfolk inglese.
Abbraccia la cagnetta di famiglia Orla, un cocker spaniel nero, e mostra una finestra fra gli incisivi per un dente da latte perduto evidentemente di recente.
L’immagine di riferimento – pubblicata in una mini galleria di tre scatti sui social media di corte in occasione della ricorrenza odierna ed evidenziata a mo’ di omaggio celebrativo in prima pagina da molti giornali d’oltre Manica – è stata da sua madre Kate (o Catherine, come ormai preferisce farsi chiamare), appassionata fotografa dilettante già autrice di diversi ritratti familiari ufficiali dei figli. Charlotte, nota l’agenzia Pa, indossa un pullover azzurro in maglia intrecciata che richiama il colore dei fiori – campanule – visibili di sfondo alle spalle della bambina e del cane.
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Mattarella, guerra insensata di Mosca non laceri legami europei
‘Condanna della Russia non può riguardare la sua cultura’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
02 maggio 2022
12:52
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“Una guerra insensata non può mettere in discussione i legami spirituali e culturali che, nei secoli, si sono fortemente intrecciati nel mondo della cultura d’Europa.
La scelta sciagurata della Federazione Russa di fare ricorso alla brutalità della violenza e della guerra non può e non deve lacerare quei preziosi legami tra i popoli europei che la cultura ha contribuito a costruire e a consolidare”.
Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella in occasione dei David di Donatello. “La doverosa indignazione e la condanna non possono certo riguardare la cultura, grandi spiriti del passato e le loro opere, che tanto hanno dato alla civiltà del mondo intero. Sarebbe controproducente per la nostra Italia e la nostra Europa. Lacerare la cultura europea significherebbe assecondare quella logica di aggressione”.
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Regeni: pm Roma ricorre Cassazione su sospensione processo
Chiesto annullamento provvedimento del gup
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
02 maggio 2022
14:02
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La Procura di Roma ha impugnato davanti alla Cassazione la decisione dell’11 aprile scorso del gup con cui ha sospeso il processo a carico di quattro 007 egiziani accusati di avere sequestrato, torturato ed ucciso Giulio Regeni nel 2016 al Cairo.
Con il ricorso il procuratore aggiunto Sergio Colaiocco chiede alla Suprema Corte di annullare il provvedimento del giudice che si rifaceva a quanto deciso dalla Corte d’Assise, nell’ottobre scorso, secondo cui il processo non poteva andare avanti perché gli atti non erano stati notificati agli imputati.
La procura di Roma ritiene, invece, di dovere dare una diversa valutazione tecnica che superi la sostanziale “stasi processuale” in ordine alla sussistenza delle garanzie del giusto processo riconosciute agli imputati. Con l’impugnazione i magistrati di piazzale Clodio chiedono alla Cassazione di chiarire se risulta sufficiente per la celebrazione del processo il fatto che “vi è una ragionevole certezza – come scrive la corte d’Assise nel provvedimento con cui ha rinviato il procedimento all’attenzione del gup – che i quattro imputati egiziani hanno conoscenza dell’esistenza di un procedimento penale a loro carico avente ad oggetto gravi reati commessi in danno a Giulio Regeni”. Per la Procura di Roma, infine, quanto deciso dalla Corte d’Assise è in contrasto con quanto deciso dalla Cassazione in alcune sentenze in cui si afferma che si può procedere nel processo anche se la parte ignori la data dell’udienza e il capo di imputazione, quando si è in presenza di “finti inconsapevoli”.
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La Finlandia annulla il contratto russo per la centrale nucleare
Tra società Fennovoima e Rosatom, per la guerra in Ucraina
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
02 maggio 2022
14:07
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La società energetica finlandese Fennovoima ha annunciato di aver annullato un accordo con la società statale russa Rosatom per la centrale nucleare di Hanhikivi 1.
Lo riporta il quotidiano finnico Iltalehti.
Secondo il comunicato stampa, la collaborazione con la controllata di Rosatom, Raos Project, terminerà immediatamente. La risoluzione dell’accordo è giustificata dalla guerra in Ucraina e da ritardi di altro tipo.
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Ungheria: “Contrari all’ embargo di petrolio e gas russo”
Portavoce del governo di Budapest: “La nostra posizione non è cambiata”
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
02 maggio 2022
14:24
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L’Ungheria continua a restare contraria a qualsiasi embargo dell’Unione europea sulle importazioni russe di petrolio e gas.
Lo ha annunciato il portavoce del governo Zoltan Kovacs.
“La posizione ungherese riguardo a qualsiasi embargo su petrolio e gas non è cambiata: non li sosteniamo”, ha scritto Kovacs su Twitter. L’Ue sta lavorano a un nuovo pacchetto di sanzioni che prevedrebbe tra l’altro una graduale stretta delle importazioni di petrolio, per il quale resta necessaria l’unanimità degli stati membri.
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Covid:Gates,siamo ancora a rischio, serve organismo sorveglianza
Più investimenti, c’è rischio che non abbiamo visto il peggio
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NEW YORK
02 maggio 2022
14:25
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Per evitare la prossima pandemia servono più investimenti e la creazione di una squadra di epidemiologi ed esperti per identificare rapidamente minacce alla salute globale e migliorare la cooperazione fra i paesi.
Lo afferma Bill Gates secondo il quale “siamo ancora a rischio di una variante” del Covid “Più trasmissibile e più mortale.
Non è probabile ma c’è un 5% di rischio che non abbiamo visto ancora il peggio”.
Gates, il cui libro ‘How To Prevent the Next Pandemic’ uscirà domani, spinge quindi per la creazione di un team di esperti, la Global Epidemic Response and Mobilization Initiative, sotto la gestione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per prevenire nuove pandemie.
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Draghi: ‘Da Lavrov opinioni false e aberranti’
Urso: ‘Sulle fake news del ministro russo, sentiremo i vertici Agcom-Rai’. Mediaset: ‘Falsi storici ma si fotografa la storia’.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
17:34
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“Prima di tutto parliamo di un Paese dove c’è libertà di espressione, e il ministro Lavrov appartiene a Paese dove non c’è liberta espressione.
In Italia c’è libertà di esprimere le opinioni, anche quando sono palesemente false e aberranti.
Quello che ha detto Lavrov è aberrante. E per quanto riguarda la parte riferita a Hitler, è davvero oscena”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Cdm che ha approvato il decreto aiuti. “La televisione trasmette liberamente queste opinioni. Si è parlato di intervista ma in realtà è stato un comizio. Bisogna chiedersi se è accettabile di invitare una persona che chiede di essere intervistato senza nessun contraddittorio. Non è granché, non è granché professionalmente, fa venire in mente strane idee, non è granché”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Cdm che ha approvato il decreto aiuti, commentando l’intervista del ministro russo Lavrov su Rete4.
“Abbiamo già previsto una specifica istruttoria anche con le audizioni dei vertici di Agcom e Rai. L’intervento di Lavrov, per le modalità in cui è avvenuto e per la montagna di fake news che ha propinato, conferma le nostre preoccupazioni”. Così su twitter Adolfo Urso, presidente del Copasir, comitato parlamentare per la sicurezza della repubblica.
L’amministratore delegato della Rai, Carlo Fuortes sarà ascoltato dal Copasir il prossimo 12 maggio; subito dopo ci sarà l’audizione del presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella. Lo si apprende da fonti del Comitato parlamentare. Il tema è quello dei giornalisti ed altri esponenti russi invitati nelle trasmissioni televisive, che per alcuni possono essere considerati funzionari del Cremlino. In maniera separata, sullo stesso argomento, si sta muovendo anche la Commissione di vigilanza Rai.
Non si placano le polemiche scatenate dall’intervista di Lavrov alla trasmissione di Rete 4 ‘Zona Bianca’. Il premier israeliano Bennett ha definito “gravi” le affermazioni del ministro degli esteri russo Serghei Lavrov su Zelensky, Hitler e gli ebrei e ha chiesto che “si smetta immediatamente di ricorrere alla Shoah del popolo ebraico come strumento per polemiche politiche”. “Nessuna guerra dei nostri giorni è la Shoa ed è paragonabile ad essa. Le parole del ministro non sono verità ed il loro obiettivo non è valido. Menzogne del genere hanno per obiettivo accusare gli ebrei stessi dei crimini terribili compiuti nei loro confronti nella Storia e quindi rimuovere la responsabilità dai loro persecutori”, ha aggiunto Bennett.
“Le deliranti affermazioni del ministro degli esteri russo Lavrov a ‘Zona Bianca’ rivestono particolare importanza perché confermano chiaramente la mancanza di volontà da parte di Putin di arrivare ad una soluzione diplomatica della guerra dei russi contro l’Ucraina. E comunque la si pensi, oggi sappiamo qualcosa in più della Russia e di chi la governa”. Lo afferma Mauro Crippa, Direttore Generale Informazione Mediaset, che definisce “falsi storici” gli “assurdi parallelismi su Hitler e gli ebrei”.
“Quanto alle accuse e agli assurdi parallelismi di Lavrov su Hitler e gli ebrei – sottolinea Crippa -, solo antisemiti viscerali possono ancora dare credito a quelle che appaiono come follie allo stato puro, oltre che a falsi storici già smentiti dai fatti”. “Ma Lavrov non è un passante – dice ancora -. E’ il numero due della Federazione Russa. L’intervista al ministro degli esteri russo è un documento che fotografa la storia contemporanea. Ai critici un tanto al chilo consigliamo la visione delle programmazioni di reti, tg e speciali Mediaset sulla guerra in Ucraina. Ne trarranno facilmente la conclusione che l’azienda ha ben chiaro chi ha voluto e cominciato questo conflitto”. “L’Europa potrebbe essere sempre più coinvolta in una guerra ancora più sanguinosa e noi non dovremmo sentire chi, a livello istituzionale, questo conflitto l’ha innescato? – prosegue Crippa -. Il pluralismo dell’informazione e le buone regole del giornalismo suggeriscono sempre di ascoltare tutte le voci, anche quelle più controverse e divisive. Ma questo, come nel nostro caso, non significa condividerle. I nostri inviati nelle zone di guerra rischiano ogni giorno la vita per raccontare questo orribile conflitto, senza fare sconti alla propaganda di guerra e mostrando le immagini dei crimini compiuti. Nelle prossime settimane continueremo a dare voce a tutti i protagonisti di questa grave crisi mondiale”.
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Le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Lavrov hanno provocato la reazione di Tel Aviv. Comunità ebraica: ‘Parole deliranti e pericolose’. Urso: ‘Sentiremo vertici Agcom-Rai’. Ue: ‘I media italiani non eludano le sanzioni sulla propaganda russa’.
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Ucraina: ‘Hitler ebreo come Zelensky’, l’ira di Israele
Le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Lavrov hanno provocato la reazione di Tel Aviv
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02 maggio 2022
15:08
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Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l’ambasciatore russo a Tel Aviv per “chiarimenti” dopo le “gravi” dichiarazioni del ministro Serghei Lavrov su Hitler ed il presidente Volodymir Zelensky.
“Le dichiarazioni di Lavrov – ha accusato il ministro Yair Lapid – sono sia imperdonabili ed oltraggiose, sia un terribile errore storico”.
“Gli ebrei – ha continuato – non si sono uccisi da soli nella Shoah. Il più basso livello del razzismo contro gli ebrei è accusare gli ebrei stessi di antisemitismo”.
Il premier Naftali Bennett ha definito “gravi” le affermazioni di Lavrov e ha chiesto che “si smetta immediatamente di ricorrere alla Shoah del popolo ebraico come strumento per polemiche politiche”. “Come ho già detto in passato – ha proseguito Bennett – nessuna guerra dei nostri giorni è la Shoa ed è paragonabile ad essa”. “Le parole del ministro non sono verità ed il loro obiettivo non è valido. Menzogne del genere hanno per obiettivo accusare gli ebrei stessi dei crimini terribili compiuti nei loro confronti nella Storia e quindi rimuovere la responsabilità dai loro persecutori”.
“Il ministro degli esteri russo non è riuscito a nascondere l’antisemitismo profondamente radicato delle elite russe. I suoi atroci commenti offendono il presidente ucraino Zelensky, l’Ucraina, Israele e il popolo ebraico. Più in generale, dimostrano che oggi la Russia è piena di odio verso altre nazioni”. Lo scrive il ministro degli esteri ucraino Dmitro Kuleba su Twitter.
“Le affermazioni di Lavrov sono deliranti e pericolose”. Lo afferma in una nota la presidente della comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello. “Riscrivono la storia sul modello dei Protocolli dei Savi di Sion, il fondamento della letteratura antisemita moderna creato nella Russia zarista – continua -. La cosa più grave è inoltre che siano avvenute in una televisione italiana, senza contraddittorio, e senza che neanche l’intervistatore opponesse la verità storica alle menzogne che erano state pronunciate. Questo non è accettabile e non può passare sotto silenzio”.
“False, deliranti e pericolose”. Così Dani Dayan, presidente di Yad Vashem, il Museo della Memoria di Gerusalemme, ha definito le affermazioni del ministro degli Esteri russo, che in una intervista a ‘Zona Bianca’ su Mediaset ha detto di ritenere che Hitler “aveva origini ebraiche”. Sono affermazioni – ha aggiunto Dayan, citato dai media – “degne di ogni condanna”.
“Abbiamo già previsto una specifica istruttoria anche con le audizioni dei vertici di Agcom e Rai. L’intervento di Lavrov, per le modalità in cui è avvenuto e per la montagna di fake news che ha propinato, conferma le nostre preoccupazioni”. Così su twitter il presidente del Copasir, Adolfo Urso.
Ospitare giornalisti russi di media bloccati dalle sanzioni – come Sputnik e Russia Today – non deve eludere le sanzioni Ue contro la propaganda russa sull’Ucraina. Non si tratta di censurare le opinioni ma “è importante che sia contestualizzato” il loro background. Inoltre, “le emittenti di Ue e Stati membri non devono permettere l’incitamento alla violenza o all’odio nei programmi, come previsto dalla direttiva” sulle attività dei media Ue. Lo dice un portavoce della Commissione Ue interpellato sul fatto che nei media italiani siano invitati ai talk show giornalisti russi e che almeno due di loro siano sulla lista dei sanzionati.
LE FRASI DI LAVROV SU HITLER
“Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo non ha alcuni significato. Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche”. Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, intervistato a Zona Bianca su Rete 4, ha risposto così alla domanda se non ritenga paradossale accusare il presidente ucraino di essere a capo di un Paese che, secondo le affermazioni di Mosca, deve essere “denazificato”. Lavrov ha ribadito le accuse a Kiev di servirsi di forze “neonaziste” come il battaglione Azov. “Gente – ha affermato – che ha tatuata sulla pelle la svastica, che legge e approva il Mein Kampf”.
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Ucraina: ong, in Russia fermati 32 attivisti e manifestanti
‘Da febbraio fermati oltre 15.000 manifestanti contro la guerra’
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ERICE
02 maggio 2022
15:14
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Almeno 32 tra giornalisti, attivisti e persone che manifestavano per la pace sono stati fermati ieri in Russia, Paese le cui truppe hanno invaso l’Ucraina: lo riporta l’ong Ovd-Info, ripresa dal Moscow Times.
Nel giorno della festa del Lavoro, la polizia russa – fa sapere Ovd-Info – ha fermato sette persone a Mosca e sette a San Pietroburgo, sei a Novosibirsk e sei a Chelyabinsk.
Secondo il Moscow Times, sono state fermate diverse persone con cartelli con delle varianti dello slogan “Pace, lavoro, maggio”.
Oltre 15.000 persone che hanno manifestato contro la guerra sono state fermate in Russia da quando, il 24 febbraio, Putin ha ordinato l’invasione dell’Ucraina.
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Mattarella, guerra insensata di Mosca non lacera legami europei
La condanna della Russia non può riguardare la sua cultura
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02 maggio 2022
15:48
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“Una guerra insensata non può mettere in discussione i legami spirituali e culturali che, nei secoli, si sono fortemente intrecciati nel mondo della cultura d’Europa.
La scelta sciagurata della Federazione Russa di fare ricorso alla brutalità della violenza e della guerra non può e non deve lacerare quei preziosi legami tra i popoli europei che la cultura ha contribuito a costruire e a consolidare”.
Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella in occasione dei David di Donatello.
Il capo dello Stato ha sottolineato che “la doverosa indignazione e la condanna non possono certo riguardare la cultura, grandi spiriti del passato e le loro opere, che tanto hanno dato alla civiltà del mondo intero. Sarebbe controproducente per la nostra Italia e la nostra Europa.
Lacerare la cultura europea – ha concluso – significherebbe assecondare quella logica di aggressione”.
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Lula propone creare moneta unica per America Latina
Ex presidente rivolge anche critiche a magistratura e parlamento
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RIO DE JANEIRO
02 maggio 2022
15:58
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L’ex presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, che è di nuovo in corsa per la presidenza alle elezioni del 2 ottobre, ha ipotizzato la creazione di una moneta unica per l’America Latina.
“Se Dio vuole, creeremo una valuta in America Latina in modo da non avere questo problema di dipendere dal dollaro”, ha dichiarato, partecipando nel fine settimana a una conferenza del Partito socialismo e libertà (Psol, di sinistra).
Nel suo discorso, Lula ha anche rivolto critiche alla magistratura e al parlamento. “Assistiamo a un’influenza sempre più forte della giustizia nella politica, sembra che tutto sia deciso nella Corte suprema. Non può essere così. I politici non possono volere che la magistratura faccia quello che dovrebbero fare loro”, ha affermato il fondatore del Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra), in dichiarazioni riportate da Cnn Brasil.
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Oligarca russo ha criticato guerra, ‘ora la mia vita è a rischio’
Intervista a Nyt, molti oligarchi d’accordo con me ma hanno paura
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NEW YORK
02 maggio 2022
16:18
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L’oligarca Oleg Tinkov è il fondatore di una delle maggiori banche russe che valeva nove miliardi di dollari in novembre.
Poi lo scorso mese ha criticato l’invasione dell’Ucraina su Instagram e il Cremlino non lo ha perdonato.
All’indomani del post ha minacciato i manager dell’istituto e lo ha costretto a vendere il 35% della banca che ha fondato senza negoziare neanche il prezzo. In un’intervista al New York Times da una località segreta perché in “pericolo di vita”, Tinkov afferma che molti oligarchi la pensano come lui sulla guerra ma “hanno paura di parlare” per le conseguenze sui loro stili di vita e portafogli.
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Ucraina: Pentagono, super generale russo nel Donbass
Ex ministro, colpito da schegge. Nyt, è scampato ad attacco
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03 maggio 2022
08:51
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Il capo dello stato maggiore russo, il generale Valery Gerasimov, è rimasto ferito in Ucraina: lo ha reso noto su Facebook l’ex ministro dell’Interno ucraino, Arsen Avakov, citando una fonte russa.
Lo riporta l’agenzia Unian.
Gerasimov, secondo la fonte, è stato colpito da schegge alla gamba destra. Tuttavia, in precedenza il New York Times – citando funzionari ucraini e statunitensi – aveva scritto che Gerasimov era scampato a un attacco ucraino quando di trovava nel Paese.
Il quotidiano statunitense scriveva infatti che l’ufficiale in uniforme più alto in grado della Russia ha visitato la scorsa settimana postazioni in prima linea nell’Ucraina orientale nel tentativo di rinvigorire l’offensiva delle forze di Mosca. Secondo le stesse fonti, durante la sua visita di sabato scorso Gerasimov è sfuggito a un attacco ucraino contro una scuola utilizzata come base militare nella città di Izium controllata dai russi: circa 200 soldati, tra cui almeno un generale, sarebbero stati uccisi nel bombardamento ma Gerasimov era già ripartito per la Russia.
Il Pentagono ha confermato che il super generale russo Valery Gerasimov è stato al fronte nel Donbass la settimana scorsa. “Sappiamo che c’è stato per diversi giorni la settimana scorsa”, ha riferito un alto funzionario della Difesa americana precisando però di “non poter confermare” che il capo di Stato maggiore delle forze russe è stato ferito, come invece dichiarato dal governo di Kiev.
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Ucraina: Jill Biden visiterà profughi in Romania-Slovacchia
Viaggio di 5 giorni a partire da giovedì
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02 maggio 2022
16:27
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La first lady americana Jill Biden farà una visita di cinque giorni in Romania e Slovacchia a partire da giovedì per incontrare i profughi ucraini coi loro figli, nonché gli operatori umanitari e gli insegnanti che li hanno accolti.
Lo ha affermato il suo ufficio, citato dai media internazionali.
La moglie del presidente Joe Biden incontrerà venerdì i membri del servizio militare statunitense presso la base aerea di Mihail Kogalniceau in Romania, prima di dirigersi a Bucarest per incontrare i funzionari del governo rumeno, il personale dell’ambasciata statunitense, gli operatori umanitari e gli insegnanti che lavorano con i bambini ucraini sfollati.
Il viaggio include anche tappe nelle città slovacche di Bratislava, Kosice e Vysne Nemecke, dove la Biden incontrerà funzionari governativi, rifugiati e operatori umanitari, ha affermato il suo ufficio.
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Ungheria: si insedia il nuovo parlamento, l’incarico a Orban
Proteste, ma l’opposizione resta in Aula
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BUDAPEST
02 maggio 2022
16:27
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In Ungheria, in occasione della sessione di apertura del nuovo Parlamento eletto con il voto del 3 aprile, il presidente ungherese Janos Ader ha conferito l’incarico di formare il governo di nuovo a Viktor Orban.
Accettando l’incarico, Orban ha spiegato che le trattative con i candidati ministri del suo futuro governo sono ancora in corso, e che il nuovo esecutivo “presenterà non poche modifiche, per rispondere alle sfide dei tempi di guerra”.
Verrà però certamente confermato il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, uno dei fedelissimi del leader di Fidesz. Il Parlamento, dove siede una maggioranza di due terzi del partito di Orban, voterà poi la fiducia fra qualche settimana, quando il premier avrà presentato la lista dei ministri. Il presidente del Parlamento, Laszlo Kover, nel suo discorso inaugurale, ha detto: “In Europa, oggi ci sono solo due leader apertamente per la pace: Papa Francesco e Viktor Orban”.
La sessione di insediamento dell’assemblea non è stata priva di polemiche: i deputati del partito Momentum (liberali) hanno lasciato l’aula dopo il giuramento, rifiutando ogni incarico nel nuovo Parlamento, in segno di protesta contro l’esito di elezioni ritenute “disoneste”. Secondo alcuni esponenti ed analisti, non avendo nessuna possibilità di far accettare e votare proposte alternative, l’opposizione non dovrebbe fornire “alibi dii democrazia”, assistendo al gioco del “finto Parlamento” di Orban, ma i socialisti, i democratici e i centristi (Jobbik) hanno preferito rimanere un aula. Nessuno dei leader di partiti di opposizione ha ritenuto opportuno dimettersi dopo la sconfitta del 3 aprile. Solo il candidato premier unitario dell’opposizione, Peter Marki-Zay ha rinunciato al mandato parlamentare, ritornando a fare il sindaco della sua città, Hodmezovasarhely.
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Fao, con difesa foreste -3,6 miliardi tonnellate CO2 l’anno
Liberarne il potenziale per rispondere a crisi da clima a Covid
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02 maggio 2022
16:44
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Fermare la deforestazione, ripristinare i terreni degradati e utilizzare le foreste in modo sostenibile sono i tre modi per liberarne il potenziale e riprenderci dall’impatto di crisi come il Covid, i conflitti, la crisi climatica e la perdita di biodiversità, secondo il rapporto 2022 della Fao sullo stato delle foreste nel mondo.
L’arresto della deforestazione e il mantenimento delle foreste da soli potrebbero evitare di emettere 3,6 miliardi di tonnellate di anidride carbonica equivalente all’anno tra il 2020 e il 2050, circa il 14% di quanto è necessario fino al 2030 per mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 °C.
“Il perseguimento equilibrato e simultaneo di questi percorsi può aiutare ad affrontare le crisi che si trovano davanti le persone e il pianeta, generando al tempo stesso benefici economici sostenibili, specialmente per le comunità rurali”, scrive il direttore generale della Fao Qu Dongyu nella prefazione al rappor, che è stato presentato al World Forestry Congress a Seoul.
Oltre allo stop alla deforestazione, la seconda strada indicata è il ripristino di 1,5 miliardi di ettari di terreni degradati e l’aumento della copertura arborea che potrebbe aumentare la produttività agricola di un altro miliardo di ettari. Tra il 2020 e il 2050, il ripristino di terreni degradati attraverso l’imboschimento e il rimboschimento potrebbe portare fuori dall’atmosfera fino a 1,5 miliardi di tonnellate equivalenti di CO2 e all’anno, in modo simile a 325 milioni di autovetture a benzina fuori strada ogni anno.
Il terzo e ultimo percorso è l’utilizzo sostenibile delle foreste e la costruzione di catene del valore ecologiche che aiuterebbe a soddisfare la futura domanda di materiali – con un consumo globale di tutte le risorse naturali che dovrebbe più che raddoppiare da 92 miliardi di tonnellate nel 2017 a 190 miliardi di tonnellate nel 2060 – e sosterrebbe economie sostenibili con maggiori opportunità di lavoro e mezzi di sussistenza più sicuri.
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Cannes Classics, Sciuscià restaurato e evento su Paul Newman
Anche 70 anni di Cantando sotto la pioggia con restauro 4k
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02 maggio 2022
18:16
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LA MAMAN ET LA PUTAIN di Jean Eustache sarà il film di inaugurazione di Cannes Classics in un programma, quello del festival (17-28 maggio) sui classici ormai sempre più ricco.
Nel cartellone dall’Italia il restauro dalla Cineteca di Bologna con la The Film Foundation di Martin Scorsese del capolavoro neorealista di Vittorio De Sica SCIUSCIA’ (1946), primo film nella storia dell’Academy a vincere, nel 1947, il Premio Oscar al miglior film straniero (all’epoca denominato “Premio onorario”), che verrà presentato in anteprima mondiale.
Ed è un evento la presentazione di due episodi dell’attesa docuserie ideata e prodotta dall’attore Ethan Hawke con Scorsese produttore esecutivo sulla mitica coppia Joanne Woodward e Paul Newman, THE LAST MOVIE STARS, tra vita e carriere e ricordi dei colleghi in un documentario definito affascinante e commovente che lo stesso Hawke presenterà sulla Croisette.
Altro documentario biografico in prima mondiale sarà quello su Romy Schneider che nel ’57 fu in concorso con il primo memorabile Sissi: ‘ROMY, A FREE WOMAN’ di Lucie Caries. Ci sarà poi il ritratto realizzato da Julie Bertuccelli su JANE CAMPION (a ribadire che la mattatrice agli Oscar fu la prima donna in assoluto a vincere la Palma d’oro nel ’93) , un omaggio a GÉRARD PHILIPE, un altro a PATRICK DEWAERE che se n’è andato da 40 anni e un altro ancora allo sceneggiatore scomparso JEAN-CLAUDE CARRIÈRE.
Si festeggeranno i 70 anni di CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA (Singing in the Rain) di Gene Kelly e Stanley Donen di cui verrà presentato un incredibile restauro in 4k . Tra i classici restaurati e presentati in prima mondiale anche IL PROCESSO un classico di Orson Welles dal romanzo di Kafka con Anthony Perkins tra i protagonisti (1962) e L’ULTIMO VALZER di Martin Scorsese (1978) in cui il regista americano filmò a San Francisco il concerto di addio di The Band.
Il Paese d’onore è l’India mentre sarà presentato un doppio film olimpico con il film ufficiale dei Giochi Olimpici di Monaco di Baviera del 1972 diretto da 8 registi di tutto il mondo e quello presentato in anteprima mondiale dei Giochi Olimpici di Tokyo diretto da Naomi Kawase, in vista di Parigi 2024. CINEMA SPETTACOLI MUSICA E CULTURA SPORT
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Onu, oltre 3.000 le vittime civili in Ucraina
Ma si teme un numero più alto
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02 maggio 2022
18:37
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Sono oltre 3.000 le vittime civili uccise in Ucraina dall’invasione russa del 24 febbraio.
Lo afferma l’Ufficio delle Nazioni unite per i diritti umani (Ohchr) precisando che il bilancio dei morti è di 3.153 persone, 254 più di venerdì, anche se le difficoltà di verifica fanno presumere che il numero sia considerevolmente più alto.
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Ong, Mosca valuta se esibire prigionieri ucraini in parata
Nell’anniversario della vittoria sui nazisti, il 9 maggio
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02 maggio 2022
18:41
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L’ong russa per i diritti umani Gulagu-net afferma che il Cremlino starebbe valutando la possibilità di fare sfilare in pubblico 500 prigionieri ucraini durante la parata del 9 maggio nell’anniversario della vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale.
“La decisione finale non è ancora stata presa”, aggiunge l’organizzazione sul suo canale Telegram, che cita non meglio precisate “fonti”.
Secondo la stessa ong, l’intento sarebbe quello di “dimostrare la forza e la superiorità dell’esercito russo e demoralizzare gli ucraini”.
“La preparazione di questo scenario è in fase di elaborazione – sostiene Gulagu.net – e la decisione sarà presa entro il 6 maggio. Gli agenti del servizio penitenziario federale e l’Fsb (il servizio segreto) stanno conducendo le operazioni di preparazione con gli ucraini detenuti in una serie di centri del sistema penitenziario”.
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Covid rialza la testa a New York, sale il livello di rischio
Si teme ritorno restrizioni, Adams verso scelte difficili
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NEW YORK
02 maggio 2022
18:42
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Il Covid rialza la testa nella città New York, dove si registrano in media 2.500 nuovi casi al giorno rispetto ai 600 degli inizi di marzo.
Il balzo fa salire il livello di rischio a ‘giallo’, o medio, e mette il sindaco Eric Adams davanti a scelte potenzialmente difficili.
Impegnato per il rilancio e la riapertura della citta che è stata epicentro della pandemia in America, Adams si trova di fronte a un aumento dei casi che potrebbe spingerlo a riconsiderare l’obbligo di mascherina e di vaccino.
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Bolshoi ritira spettacoli di due registi critici sulla guerra
Sostituti nella locandina della programmazione di maggio
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MOSCA
02 maggio 2022
18:44
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Il Teatro Bolshoi di Mosca ha cancellato dalla sua locandina degli spettacoli previsti a maggio le rappresentazioni di due registi che hanno lasciato la Russia e si sono detti pubblicamente contrari all’offensiva russa in Ucraina.
In un messaggio pubblicato su Telegram, il teatro ha annunciato che il balletto ‘Nureyev’ e l’opera ‘Don Pasquale’, diretti rispettivamente da Kirill Serebrennikov e Timofei Kulyabin, saranno sostituiti, senza comunicare la motivazione.
Il Bolshoi non ha commentato la cancellazione.
“Non sono sorpreso”, ha commentato Serebrennikov che, dopo aver criticato l’offensiva russa in Ucraina, ha lasciato il suo Paese a marzo per una questione di ‘coscienza’ trasferendosi a Berlino. Il suo balletto è stato sostituito da ‘Spartacus’.
Anche Kuliabin, giovane regista innovativo che lavora in particolare a Novosibirsk, ha lasciato la Russia per l’Europa e ha pubblicato diversi messaggi critici sul conflitto sui social.
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Polizia Kiev, in zone liberate trovati finora 1.202 corpi
‘Si tratta di civili innocenti uccisi dai russi’
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KIEV
02 maggio 2022
18:48
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“Nell’oblast di Kiev, in particolare nei territori liberati, abbiamo documentato finora 1.202 corpi senza vita di civili innocenti uccisi dai russi”.
Lo ha detto in un briefing il capo della polizia regionale di Kiev, Maksym Ocheretianyi.
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MEDIA, NUOVO ATTACCO RUSSO A AZOVSTAL, SCOPPIATO INCENDIO
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
02 maggio 2022
19:11
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Nuovo attacco russo allo stabilimento Azovstal di Mariupol dove è scoppiato un incendio visibile da tutta la città.
Lo ha reso noto il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar ‘Kalyna’ su Telegram secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda.
“I difensori ucraini del reggimento Azov sono vivi, ma vengono bombardati”, ha precisato.
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KIEV, MORTI E FERITI PER BOMBARDAMENTO SU ODESSA
‘Colpito anche un edificio religioso’
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02 maggio 2022
19:23
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“Morti e feriti” sono segnalati a Odessa dopo un bombardamento missilistico russo.
Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale, Maxim Marchenko, citato dall’agenzia Unian.
Secondo le prime notizie, sarebbe morto anche un ragazzo di 13 anni. Secondo Interfax Ucraina sarebbe stato colpito un edificio religioso.
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‘Due mesi al buio, una borsa come bagno’ – IL REPORTAGE
Le storie dei primi emersi dalle viscere dell’Azovstal
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
07:14
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
“Siamo pronti a dare il benvenuto, è una gioia essere qui oggi”.
Spalanca un sorriso ancora teso, Dorit Nitzan, direttrice delle emergenze per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della Sanità, arrivata all’Epicenter di Zaporizhzhia per accogliere il bus di civili in viaggio verso la città: donne, bambini e anziani, per lo più, evacuati dalle viscere dell’acciaieria di Azovstal, ultima roccaforte della resistenza ucraina nella città martire di Mariupol, Ucraina del sud.
È la prima evacuazione da quando, una settimana fa, il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato la chiusura dell’impianto siderurgico.
“Bloccate questa zona industriale – aveva intimato – da lì non deve uscire una mosca”. Ma l’attesa fuga verso la salvezza si rivela lunga e non priva di ostacoli per i profughi intrappolati da due mesi nei sotterranei dello stabilimento industriale. Le informazioni arrivano con il contagocce, spesso contraddittorie. Sarebbero ventisei i checkpoint che il convoglio umanitario, sotto l’egida delle Nazioni Unite e della Croce rossa, deve attraversare prima di approdare al porto sicuro di Zaporizhzhia, capoluogo dell’omonimo Oblast che da mesi accoglie i rifugiati in fuga dal sud e dall’est del Paese. L’arrivo è slittato di ora in ora. Nessuno riesce a fare una previsione e le voci sulla situazione sul terreno si rincorrono, non confermate, per evitare problemi con l’altra evacuazione in corso dall’impianto siderurgico, faticosamente negoziata tra Kiev e Mosca e rinviata nel corso della giornata. Il ritorno alla luce dopo due mesi al buio incute un certo timore a Natalia Usmanova, una dei civili evacuate dall’acciaieria.
“All’uscita del rifugio antiaereo, in cima ad una scala non si riusciva a respirare perché non c’era abbastanza ossigeno – racconta la donna alla Bbc -. Avevo paura anche di uscire e respirare un po’ di aria fresca. Avevo paura anche a tirare fuori il naso”. “Non abbiamo più visto la luce del sole, avevamo paura”, continua Natalia, emozionata, che nella testimonianza raccolta a Benzimenne, villaggio dell’Ucraina sud-orientale sotto il controllo russo, racconta di essersi ritrovata lì, nei cunicoli dell’acciaieria, “per una libera scelta, come i lavoratori della fabbrica, per salvarci”. Quando l’Orso russo ha cinto d’assedio l’impianto, era troppo tardi. “Sapevamo dei corridoi umanitari e delle evacuazioni. Ma non ci siamo riusciti – ha spiegato la donna -. E quando sono iniziati i bombardamenti ho pensato che il mio cuore si sarebbe fermato e non sarei sopravvissuta. I bombardamenti erano così forti e iniziavano a colpire vicino a noi”. “Quando siamo saliti sul bus ho detto a mio marito: non dovremo più andare al bagno con una torcia elettrica? – ha detto ancora, incredula Natalia – e non dover usare un sacchetto o un cestino come bagno e una torcia”. Un piccolo miracolo che Zaporizhzhia si appresta a festeggiare con tanto di giocattoli per bambini, scodelle di borsc calda, vestiti, scarpe. “Sono stanco, ma felice”, racconta Maks, volontario al centro commerciale Epicenter, punto di arrivo dei profughi. Maks, il volto segnato dalla stanchezza, si è catapultato qui di prima mattina per accogliere i civili evacuati dall’acciaieria. “Non so quanto arriveranno – dice – ma mi basta vedere questo centro di nuovo pieno per tornare a sperare ancora”. Negli ultimi giorni il flusso dei profughi verso Zaporizhzhia era rallentato, troppo pericoloso mettersi in viaggio sotto il fuoco dell’artiglieria. Ma oggi qualche auto ha iniziato ad arrivare con il suo carico di dolore e speranza. Come quella di una famiglia di Mariupol, con cane al seguito, su una vecchia utilitaria rossa e i finestrini rotti, accolta dai cronisti in attesa del convoglio dall’Azovstal.
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Procuratrice Kiev, primo russo sospettato di massacri Bucha
‘Comandante di una unità della Guardia nazionale’ di Mosca
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02 maggio 2022
19:54
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La procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova ha reso noto che le autorità hanno identificato il primo russo sospettato di aver condotto un massacro di civili a Bucha.
Si tratterebbe di Sergey Kolotsey, comandante di un’unità della Guardia nazionale russa, riporta il Kyiv Independent, citando un post della procuratrice su Fb.
Secondo la polizia e i pubblici ministeri di Bucha, Kolotsey avrebbe ucciso quattro uomini disarmati il ;;18 marzo e torturato un altro civile il 29 marzo.
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Deputata Kiev, ‘bene Draghi su armi, capisce situazione’
‘Temo che il voto in Italia spacchi sostegno a Ucraina’
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KIEV
03 maggio 2022
07:43
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L’Italia “ha capito la nostra situazione e sta facendo molto per sostenere l’Ucraina”, compreso sull’invio di armi “assolutamente necessarie” per sconfiggere la Russia di Vladimir Putin.
Daria Volodina, deputata della Verkhovna Rada e co-presidente dell’associazione interparlamentare italo-ucraina, spiega le aspettative del parlamento e del governo ucraini nei confronti dell’Italia e dell’ipotesi di una visita a Kiev del premier Mario Draghi.
“Per noi è una visita importante per dimostrare al mondo che non siamo soli. A volte non è facile venire qui, non è sicuro – ammette -, ma noi viviamo sotto la minaccia tutti i giorni. E abbiamo bisogno di questi gesti, non solo delle parole”. Le informazione sulle armi che Roma intende fornire “sono confidenziali. Ma credo che in questo momento i nostri governi stiano risolvendo la questione”, prosegue la parlamentare di ‘Servitore del popolo’, il movimento del presidente Volodymyr Zelensky.
“So che la polizia italiana sta cercando gli asset degli oligarchi russi in Italia per bloccarli”, ma “abbiamo anche bisogno di più sanzioni” per fare pressione sui russi. “Spero che insieme possiamo fare qualcosa per spingere la società russa a fermare questa guerra tirannica e folle”. Sulla dipendenza italiana dal gas russo, Volodina si dice certa che “l’Italia troverà un’alternativa”. “So che il governo italiano sta cercando queste alternative in altri Paesi. So quanto sia importante la questione per il vostro Paese, ma nel XXI secolo possiamo trovare una soluzione. E l’Italia lo farà sicuramente”. La deputata ucraina è stata di recente a Roma: “Ho incontrato membri del governo e del parlamento e apprezzo il forte sostegno” dimostrato a tutti i livelli. Ma, aggiunge, “temo un po’ le prossime elezioni legislative in Italia. La campagna elettorale è già cominciata e ho paura che alcuni parlamentari possano cambiare idea sulla guerra, perché questa forte posizione nel sostenere l’Ucraina a volte non è molto comoda”.
“Ma devo ribadire – è il suo monito – che se non fermiamo subito Putin tutti insieme, con l’Italia e con l’Ue, lui andrà avanti, il più lontano che potrà. Dobbiamo essere forti, uniti, non solo gli ucraini ma noi tutti”. Perché “dei russi non ci si può fidare, mentono sempre, lo fanno anche ai loro cittadini”, avverte commentando l’intervista del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov su Mediaset. “In democrazia è assolutamente giusto che i media facciano quello che ritengono di dover fare, anche mostrare diverse opinioni. Ma a volte fanno degli errori: questo non è giornalismo, è propaganda”. A Mosca, sostiene Volodina, “cominciano ad avere problemi mentali, come ci si può fidare di persone psicologicamente malate?”, si chiede. “Volevano prendere Kiev, volevano rimpiazzare il nostro presidente, ma non ce l’hanno fatta. Quindi adesso stanno impazzendo, anche Putin sta diventando matto. La Russia deve essere isolata. Diventerà come la Corea del Nord”.
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L’Ue tra divisioni lavora a nuove sanzioni e embargo
Attesa la proposta. Consiglio Ue su gas, ‘nessuno paghi in rubli’
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BRUXELLES
03 maggio 2022
07:14
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L’Unione europea lavora al nuovo pacchetto, il sesto, di sanzioni alla Russia contro l’invasione in Ucraina, con un embargo graduale sul petrolio da far partire a fine anno e, ci si attende, nuovi soggetti nella ‘black list’, a partire dalla seconda banca russa, Sberbank.
Una proposta della Commissione dovrebbe arrivare già domani, dopo gli incontri singoli con i 27 Stati tenuti nel fine settimana, per venir sottoposta agli ambasciatori Ue già mercoledì.
Si tratterà poi di capire se tutti i nodi verranno sciolti.
Per ora c’è da registrare la netta presa di posizione di Berlino, con il ministro per gli Affari economici Robert Habeck, che pur parlando di un eventuale “carico pesante”, seppur locale, per l’economia tedesca ha chiarito che “la Germania non è contraria a un embargo petrolifero alla Russia”. Agli antipodi restano invece gli ungheresi, che hanno chiarito ancora in giornata come “la propria posizione rispetto a qualsiasi embargo su petrolio e gas non è cambiata: non li sosteniamo”, ha detto il portavoce del governo, Zoltan Kovacs.
Varsavia resta intanto tra i più acerrimi oppositori delle politiche di Putin, a partire dal pressing per uno stop agli idrocarburi di Mosca: “La Polonia chiederà sanzioni immediate sul gas e il petrolio russo” e “facciamo appello a tutti gli altri Paesi a non pagare in rubli”, ha detto Anna Moskwa, ministra dell’Ambiente e del Clima.
La quadratura del cerchio dovrebbe arrivare con deroghe mirate per gli stati più esposti alle forniture di Mosca, si parla innanzitutto di Ungheria e Slovacchia, accanto alle diverse azioni già annunciate le cui strategie andranno concretizzate prima del Consiglio Ue di fine maggio.
In attesa delle mosse sul petrolio russo, a Bruxelles era intanto la giornata del gas, con un consiglio straordinario dei ministri Ue dell’Energia convocato dalla presidenza francese dopo lo stop unilaterale delle forniture a Bulgaria e Polonia, per il rifiuto di assecondare la richiesta di pagamenti in rubli dalla Russia. Al termine dei lavori, circa tre ore che secondo diverse fonti avrebbero visto un confronto disteso tra i responsabili delle politiche energetiche dei 27, la commissaria Ue all’Energia Kadri Simson ha ribadito che tutt’ora “la Commissione non ha informazioni circa Paesi o imprese private” che stiano pagando in rubli il gas russo o “vogliano farlo”.
Ancor più netta la ministra francese per la Transizione Barbara Pompili: “Tutti gli Stati membri hanno detto che si devono mettere in opera le sanzioni e rispettare i contratti, che sono in euro”. Resta l’incognita di nuovi stop alle forniture russe dopo quelle a Polonia e Bulgaria. Per Simson è evidente che i russi “non sono fornitori affidabili e tutti gli stati membri devono avere dei piani per un’eventuale interruzione totale della fornitura”. “Tutto il lavoro che stiamo facendo è per essere pronti se dovesse essere presa la decisione” di uno stop delle forniture russe ha detto anche Pompili, ma non si può “pensare di rimpiazzare tutto il gas russo con altre forniture di gas”, nell’Ue occorre “produrre elettricità”.
La sottosegretaria alla Transizione ecologica Vannia Gava ha ribadito la preoccupazione per i livelli dei prezzi dell’energia: “Dovranno essere considerate tutte le misure necessarie a livello europeo per proteggere i consumatori più vulnerabili e la competitività delle imprese, incluso il price cap sul gas proposto dall’Italia”, ha segnalato. Prima di fine maggio contestualmente alla presentazione del piano RePowerEu, dovrebbero arrivare nuove proposte della Commissione, in particolare sui prezzi del mercato elettrico, tenendo anche conto del rapporto di Acer, l’Agenzia dell’Ue per la cooperazione tra i regolatori dell’energia, che ha sostanzialmente respinto l’utilità di un ‘price cap’. Quanto all’indipendenza energetica, ha sottolineato Gava, “l’Italia intende rendersi indipendente dalle importazioni di gas dalla Russia, può riuscirci entro il 2024 e ha già intrapreso azioni per raggiungere tale obiettivo, sia per diversificare i fornitori sia per ridurre la domanda di gas”.
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Foto per i 7 anni di Charlotte, principessa più vicina al trono
Ritratto ufficiale nel verde per la secondogenita di William e Kate
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LONDRA
02 maggio 2022
21:52
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Un ritratto ufficiale sorridente e disinvolto per celebrare il settimo compleanno della principessina Charlotte, la figura femminile di casa Windsor meno lontana dal trono britannico occupato tuttora dalla bisnonna Elisabetta, regina 96enne che in questo 2022 celebra il Giubileo di Platino dei suoi 70 anni di regno.
Nella foto la secondogenita dei duchi di Cambridge – quarta nella linea di successione dopo il nonno Carlo, il padre William e il fratello maggiore George, ma davanti al terzogenito Louis grazie alla riforma che solo dalla generazione dei suoi genitori ha eliminato nella monarchia dell’isola la priorità degli eredi maschi sulla donne a parità di grado di discendenza – appare nel verde della residenza di campagna di Sandringham, nel Norfolk inglese.
Abbraccia la cagnetta di famiglia Orla, un cocker spaniel nero, e mostra una finestra fra gli incisivi per un dente da latte perduto evidentemente di recente.
L’immagine di riferimento – pubblicata in una mini galleria di tre scatti sui social media di corte in occasione della ricorrenza odierna ed evidenziata a mo’ di omaggio celebrativo in prima pagina da molti giornali d’oltre Manica – è stata da sua madre Kate (o Catherine, come ormai preferisce farsi chiamare), appassionata fotografa dilettante già autrice di diversi ritratti familiari ufficiali dei figli. Charlotte, nota l’agenzia Pa, indossa un pullover azzurro in maglia intrecciata che richiama il colore dei fiori – campanule – visibili di sfondo alle spalle della bambina e del cane.
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Gb: intruso in caserma guardia reale vicino a Windsor
Aperta un’indagine, l’uomo aveva finto di essere un prete
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02 maggio 2022
23:01
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Un’indagine è stata aperta nel Regno Unito dopo che un intruso avrebbe trascorso la notte in una caserma con la Guardia reale vicino al castello di Windsor.
Alla polizia – scrive il Sun ripreso dall’agenzia Pa – è stata segnalata la presenza di un intruso a Victoria Barracks in Sheet Street, Windsor, mercoledì alle 9:20 mentre la regina era a Sandringham per Pasqua.
Gli edifici ospitano le Coldstream Guards, riconoscibili dalle loro giacche rosse e dai cappelli neri di pelle d’orso, quelle che vigilano sul Castello di Windsor e Buckingham Palace.
I soldati sono stati avvicinati al cancello dall’uomo che fingeva di essere un prete, ha riferito il Sun. Presumibilmente ha trascorso la notte mangiando e bevendo con gli alti ufficiali prima che gli fosse offerto un letto per la notte, nonostante non mostrasse alcun documento di identificazione o credenziali.
Un portavoce dell’esercito ha detto: “L’esercito prende molto sul serio questa violazione della sicurezza e sarà indagata a fondo. Il portavoce della polizia di Thames Valley, da parte sua, ha detto che alcuni “ufficiali hanno assistito e rimosso l’intruso dalla caserma. Non sono state necessarie ulteriori azioni”.
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Ucraina, Blinken: la retorica di Lavrov è vile e pericolosa
Senatore dem Schumer: frasi ministro Esteri russo sono nauseanti
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WASHINGTON
03 maggio 2022
01:24
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“Il mondo deve opporsi a questa retorica vile e pericolosa e sostenere i nostri partner ucraini di fronte al feroce assalto del Cremlino”.
Lo ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano Antony Blinken, ripostando un tweet del ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid che condannava le frasi antisemite di quello russo Serghei Lavrov.
Il leader dei democratici al Senato americano, Chuck Schumer, ha definito “nauseanti” le frasi antisemite del ministro di Lavrov. Schumer, che è di religione ebraica, ha accusato la Russia di voler “giustificare la sua brutale invasione dell’Ucraina con una squilibrata teoria del complotto”.
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Usa, la Corte suprema voterà per abolire il diritto all’aborto
Politico: bozza della maggioranza per annullare legge del 1973
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WASHINGTON
03 maggio 2022
03:12
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La Corte suprema intende votare per annullare la legge del 1973 che garantisce il diritto all’aborto negli Stati Uniti.
Lo rivela Politico, che ha ottenuto in esclusiva una bozza scritta dal giudice Samuel Alito sul parere della maggioranza dei saggi.
Il documento è un ripudio “totale e fermo” della storica sentenza Roe vs Wade. “Riteniamo che ‘Roe e Casey’ debba essere annullata”, si legge nella bozza intitolata ‘Parere della Corte’. “È tempo di dare ascolto alla Costituzione e restituire la questione dell’aborto ai rappresentanti eletti del popolo”, si legge ancora nel documento. La bozza è stata redatta a febbraio, riferiscono fonti informate a Politico. I quattro giudici nominati dai repubblicani – Clarence Thomas, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett – hanno votato con Alito, anche lui nominato da un presidente del Gran Old Party, George W. Bush, nel 2005, per abolire il diritto all’aborto. I tre giudici democratici Stephen Breyer, Sonia Sotomayor e Elena Kagan stanno lavorando aduna contro-bozza, riferiscono le fonti.
Non è chiaro come si schiererà il presidente della Corte suprema John Roberts, nominato sempre da Bush nel 2006 e che è considerato un moderato.
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Ucraina, Biden: ‘Dobbiamo opporci ai dittatori’. Bombe su sei stazioni, missili fino a Leopoli
Assalto finale dei russi ad Azovstal. Telefonata Putin-Macron
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04 maggio 2022
07:06
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Sei stazioni ferroviarie sono state colpite questa sera in bombardamenti russi nell’Ucraina centrale e occidentale, secondo quanto riferisce il presidente delle ferrovie ucraine, Alexander Kamyshin, citato dall’agenzia Unian.
Non sono segnalati morti o feriti tra il personale delle ferrovie o tra i passeggeri, ma i danni provocati “sono gravi”, secondo Kamyshin.
Allarmi antiaereo sono in corso in quasi tutta l’Ucraina.
Udite esplosioni a Leopoli e Kiev, ma anche a Dnipro e Vinnytsia.
“Dopo l’attacco missilistico su Leopoli, due sottostazioni elettriche sono state danneggiate. Parte della città è senza corrente elettrica”. Lo riferisce su Twitter il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi. Secondo fonti locali, quattro missili avrebbero colpito la città nell’ovest dell’Ucraina; la popolazione è stata invitata a restare nei rifugi antiaerei.
La Russia è ‘ancora aperta al dialogo’ con l’Ucraina. Lo ha detto Putin nella telefonata con Macron, secondo quanto riferisce il Cremlino. Ha aggiunto che l’Ucraina ‘non è pronta per negoziati seri’ per porre fine al conflitto con la Russia. Inoltre, secondo Putin, ‘i Paesi Ue ignorano i crimini di guerra delle forze ucraine e i loro bombardamenti sulle città e i villaggi del Donbass’. Macron ha lanciato a Putin un appello affinché la Russia metta fine alla ‘sua aggressione devastatrice’. Draghi al Parlamento europeo ribadisce la necessità del cessate il fuoco e l’impegno dell’Italia per una soluzione diplomatica.
Il Papa è pronto a incontrare Putin: ‘ho chiesto al cardinale Parolin – ha detto al Corriere della Sera – dopo venti giorni di guerra, di fare arrivare a Putin il messaggio che io ero disposto ad andare a Mosca’.
‘Potente assalto’ al territorio dello stabilimento Azovstal da parte dei russi con l’appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti, secondo la testimonianza del battaglione Azov. I civili evacuati dall’acciaieria di Mariupol, circa 150, sono arrivati a Zaporizhzhia. Secondo il sindaco di Mariupol, ‘qui Putin ha già superato Hitler: più di 20mila civili uccisi e 40mila deportati in Russia ai lavori forzati”.
“Le forze di russe hanno commessi molti crimini di guerra e gli Stati Uniti stanno guidando il sostegno agli ucraini per difendere il loro Paese”. Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, parlando dalla fabbrica della Lockheed Martin che produce i missili Javelin a Troy, in Alabama.
Ucraina, Irpin piange le vittime della guerra nel cimitero cittadino
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L’ASSALTO FINALE AD AZOVSTAL
“Un potente assalto al territorio dello stabilimento Azovstal con l’appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti”. Forse, quello decisivo. Dopo l’evacuazione dei primi convogli di civili verso Zaporizhzhia, le forze russe hanno ripreso la loro offensiva per assumere il controllo dell’acciaieria, ultima roccaforte ucraina a Mariupol e infrastruttura strategica per la futura amministrazione della città. Raid che, secondo il reggimento Azov, hanno provocato la morte di due donne e il ferimento di altre 10 persone. “Faremo tutto il possibile per respingere questo assalto”, ha assicurato il vice comandante del battaglione Svyatoslav Palamar, tornando a chiedere “l’immediata evacuazione dei civili”. Fonti ucraine stimano che nei sotterranei dell’impianto ci siano ancora tra 200 e 300 persone intrappolate, di cui 30-40 bambini, e più di 40 militari feriti che necessitano di cure. Il nuovo attacco ad Azovstal, iniziato con bombardamenti d’artiglieria e dell’aviazione, con l’obiettivo di fare poi irruzione, è stato confermato anche dalla Difesa di Mosca, che accusa i combattenti nemici di aver sfruttato i corridoi umanitari per sgusciare fuori dai bunker e rivendica di volerne “distruggere” le “posizioni di tiro”. Mentre dal resto di Mariupol in mani russe, ha denunciato il sindaco Vadym Boichenko, sono quasi 40.000 gli abitanti “deportati” in Russia, molti costretti ai lavori forzati. Sotto i bombardamenti restano anche le regioni limitrofe di Mariupol.
GLI ALLARMI ANTIAEREO
L’offensiva continua a martellare soprattutto nel Donbass, dove secondo il governatore Pavlo Kyrylenko nella regione di Donetsk almeno 10 civili sono rimasti uccisi – tre in un raid aereo nella località di Avdiivka e gli altri sotto colpi d’artiglieria a Vuhledar e Lyman – e altri 15 feriti, mentre in altre zone sotto costanti bombardamenti si sta cercando di evacuare la popolazione dalla linea del fronte. Pesanti combattenti proseguono anche nell’oblast di Lugansk, dove stando al governatore Serhiy Gaidai nelle ultime ore 12 attacchi sono stati respinti, distruggendo tank, pezzi d’artiglieria e altri veicoli corazzati, ma Mosca sarebbe pronta a intensificare i bombardamenti in vista del 9 maggio, giorno in cui celebra la vittoria contro i nazisti. Il piano prevedrebbe l’uso di armi pesanti, tra cui artiglieria e sistemi di lancio multipli per cercare di distruggere “tutto ciò che incontrano” e fare “terra bruciata”, in modo da conquistare la regione entro quella data. Gli attacchi continuano anche più a nord, nell’oblast di Kharkiv, dove si segnalano almeno un morto e diversi feriti, con combattimenti in particolare nella direzione strategica di Izyum. Ma anche lontano dal fronte, l’Ucraina resta avvolta dal terrore dei bombardamenti nemici, con nuovi attacchi e allarmi antiaerei centinaia di chilometri a ovest della linea strategica del fiume Dnipro. In serata, almeno cinque esplosioni si sono verificate a Leopoli, nell’ovest del Paese vicino al confine con la Polonia, seguite da blackout in alcune zone della città. Nel timore di nuovi raid missilistici, il sindaco Andriy Sadovyi ha invitato la popolazione a non lasciare i rifugi antiaerei. E sempre stasera, la contraerea ucraina ha abbattuto un missile russo sparato nei pressi di Kiev. Nel mirino sono finite anche Dnipro e Vinnytsia.
TELEFONATA PUTIN-MACRON
La telefonata tra Vladimir Putin ed Emmanuel Macron è durata oltre due ore. Lo riporta la tv francese Bfm, citata dalla Tass. E’ stato il primo colloquio tra i due leader dopo la rielezione di Macron all’Eliseo. La Russia è “ancora aperta al dialogo” con l’Ucraina, ha detto Putin nella telefonata, secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dalla Tass. “I Paesi Ue ignorano i crimini di guerra delle forze ucraine e i loro bombardamenti sulle città e i villaggi del Donbass”. L’Ucraina “non è pronta per negoziati seri” per porre fine al conflitto con la Russia, ha detto ancora Putin, secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dalla Tass. Poi ancora: “L’Occidente deve smettere di fornire armi all’Ucraina”. Macron ha lanciato al presidente russo un appello affinché “la Russia sia all’altezza delle sue responsabilità di membro permanente del Consiglio di sicurezza, mettendo fine alla sua aggressione devastatrice” in Ucraina, ha fatto sapere l’Eliseo. Era il primo dal 29 marzo fra i due capi di Stato e il primo dopo la rielezione di Macron.
‘SPARITI 11 BUS DI PROFUGHI’
Nadezda ha un pugno di sogni tra le mani: trovare sua zia, riabbracciare i suoi parenti e arruolarsi nell’esercito ucraino. Capelli lunghi d’oro e sguardo di ghiaccio, è una dei 127 civili arrivati a Zaporizhzhia con il convoglio umanitario organizzato dalle Nazioni Unite in coordinamento con la Croce rossa. Donne, bambini e anziani, per lo più, evacuati dalle viscere dell’acciaieria di Azovstal, ultima roccaforte della resistenza ucraina a Mariupol. Una città ormai stremata da cui tutti cercano di fuggire tra i pericoli. E da dove non tutti arrivano a destinazione, come quelli a bordo dei bus di cui si sono perse le tracce. Quattordici sono partiti in direzione Zaporizhzhia, ma solo tre avrebbero raggiunto il territorio controllato da Kiev. Gli altri 11 sarebbero “scomparsi da qualche parte”, ha detto il sindaco della città portuale, Vadym Boichenko, denunciando il fatto che i veicoli con i profughi si perderebbero “in centri di filtrazione: gli occupanti – è l’accusa – rapiscono i nostri residenti”. Un giallo che si aggiunge ad una giornata già tesa per i ritardi registrati nell’arrivo del convoglio umanitario, prima evacuazione da quando, una settimana fa, il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato la chiusura dell’impianto siderurgico. Un’odissea durata più di 48 ore e segnata da tensioni e controlli capillari, sfinenti. E questo nonostante il corridoio umanitario fosse stato concordato, seppure a fatica, tra Kiev e Mosca con la mediazione dell’Onu. Il convoglio, sotto l’egida delle Nazioni Unite e della Croce rossa, ha dovuto attraversare ventisei posti di blocco russi prima di approdare al porto sicuro di Zaporizhzhia, capoluogo dell’omonimo Oblast che da mesi accoglie i rifugiati in fuga dal sud e dall’est del Paese.
PROCURATRICE KIEV, ‘PROCESSEREMO PUTIN CRIMINALE DI GUERRA’
“Putin deve essere assolutamente processato, è il principale criminale di guerra del XXI secolo: ricordate la Cecenia, la Georgia e ora l’Ucraina”. Lo ha detto la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova, incontrando i giornalisti davanti alla casa della Cultura di Irpin, completamente distrutta. “E’ lui il responsabile come comandante in capo dei crimini di guerra commessi in queste zone”, ha aggiunto. Nella sola Irpin, sono stati trovati 290 corpi di civili uccisi dai russi, di questi “55 sono solo resti umani”. Quaranta sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco, 35 da schegge, 5 di fame. Gli altri 210 hanno ferite ancora in corso di accertamento per poter risalire alle cause del decesso”, ha aggiunto.
IL PAPA, VOGLIO INCONTRARE PUTIN
“Ho chiesto al cardinale Parolin, dopo venti giorni di guerra, di fare arrivare a Putin il messaggio che io ero disposto ad andare a Mosca. Certo, era necessario che il leader del Cremlino concedesse qualche finestrina. Non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo, anche se temo che Putin non possa e voglia fare questo incontro in questo momento. Ma tanta brutalità come si fa a non fermarla?”. Lo dice papa Francesco, intervistato dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. “A Kiev per ora non vado”, aggiunge – spiega -. Io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin”.
PUTIN FIRMA DECRETO
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con le nuove misure russe in risposta alle sanzioni. Lo riferisce l’agenzia russa Tass.
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“L’Italia, come Paese fondatore dell’Unione Europea, come Paese che crede profondamente nella pace, è pronta a impegnarsi in prima linea per raggiungere una soluzione diplomatica”, ha detto il premier Mario Draghi al Parlamento Europeo.
LE PAROLE DI LAVROV
E fanno ancora discutere le parole del ministro degli Esteri Lavrov a Mediaset, un “comizio”, lo ha definito il premier Draghi che ha parlato di concetti “aberranti”. “Il mondo deve opporsi a questa retorica vile e pericolosa e sostenere i nostri partner ucraini di fronte al feroce assalto del Cremlino”, ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano Antony Blinken, ripostando un tweet del ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid che condannava le frasi antisemite di quello russo Serghei Lavrov. La Russia ha “dimenticato tutte le lezioni della Seconda guerra mondiale”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo video-discorso, dopo i commenti del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov secondo il quale Adolf Hitler aveva “sangue ebreo” e “i più ardenti antisemiti sono di solito ebrei”. “Una tale spinta antisemita da parte del suo ministro – afferma Zelensky, ripreso dai media internazionali – mostra che la Russia ha dimenticato tutte le lezioni della Seconda guerra mondiale. O forse non hanno mai studiato quelle lezioni. C’è un grande scandalo in Israele riguardo alle parole” di Lavrov, “tuttavia nessuno sente obiezioni o scuse da Mosca: c’è silenzio. Come si potrebbe dire questo – si chiede il leader ucraino – alla vigilia dell’anniversario della vittoria sul nazismo? Queste parole significano che il massimo diplomatico russo sta incolpando il popolo ebreo per i crimini nazisti”.
Zelensky: ‘Lavrov? La Russia ha dimenticato le lezioni della Seconda guerra mondiale’
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03 maggio 2022
22:45
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22.42 – Sei stazioni ferroviarie sono state colpite questa sera in bombardamenti russi nell’Ucraina centrale e occidentale, secondo quanto riferisce il presidente delle ferrovie ucraine, Alexander Kamyshin, citato dall’agenzia Unian.
Non sono segnalati morti o feriti tra il personale delle ferrovie o tra i passeggeri, ma i danni provocati “sono gravi”, secondo Kamyshin.
Questa sera esplosioni erano state segnalate nelle regioni di Leopoli, Dnipro, Kiev e Kirovohrad. In una parte di Leopoli sono segnalate interruzioni di corrente elettrica, che stando al sindaco Andriy Sadovyi hanno interessato anche alcune strutture mediche.
22.16 – E’ di 21 civili uccisi e 27 feriti il bilancio odierno degli attacchi russi nell’Ucraina orientale. Lo ha affermato il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. “Almeno 10 morti e 15 feriti, conseguenze del bombardamento a Avdiivka degli occupanti russi”, ha precisato il governatore. Altre cinque persone sono state uccise nei bombardamenti a Lyman, quattro a Vugledar, una nel villaggio di Velyka Novosilka ed un’altra a Shandrygolove, ha aggiunto. Secondo Kyrylenko si tratta del numero di vittime giornaliero più alto da quando un mese fa un attacco russo in una stazione ferroviaria di Kramatorsk uccise 59 persone.
20.10 – Allarmi antiaereo sono in corso in quasi tutta l’Ucraina. Oltre a Leopoli e Kiev, esplosioni sarebbero state udite anche a Dnipro e Vinnytsia.
19.58 – La contraerea ucraina ha abbattuto un missile russo nei pressi di Kiev. Lo rende noto il consigliere del ministro dell’interno Anton Gerashchenko. Alcuni testimoni nella capitale riferiscono di aver udito un’esplosione.
19.46 – Esplosioni sono state udite questa sera a Leopoli, nell’ovest dell’Ucraina. Lo ha riferito su Twitter il sindaco Andriy Sadovyi, invitando la popolazione a restare nei rifugi antiaerei e segnalando blackout in alcune zone della città.
19.07 – Salgono a 10 i civili uccisi oggi in diversi raid russi nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina. Lo ha riferito su Twitter il governatore della regione, Pavlo Kyrylenko, aggiungendo che altre 15 persone sono state ferite
17.38 – Il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha lanciato al presidente russo, Vladimir Putin, un appello affinché “la Russia sia all’altezza delle sue responsabilità di membro permanente del Consiglio di sicurezza, mettendo fine alla sua aggressione devastatrice” in Ucraina. Lo ha fatto sapere l’Eliseo alla fine del colloquio, durato 2 ore e 10 minuti. Era il primo dal 29 marzo fra i due capi di Stato e il primo dopo la rielezione di Macron.
16.48 – “Abbiamo verificato le liste dei residenti deportati dai russi nel loro Paese. Attualmente sono quasi 40.000 persone. I nostri cittadini vengono portati ai margini della Russia, viene dato loro un certificato di immigrazione e usati per diversi lavori perché lì non c’è nessuno che lavori”. Lo ha detto il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, in un briefing online al media center di Kiev, aggiungendo che i russi “stanno costringendo i cittadini a svolgere diversi compiti nella stessa Mariupol come rimuovere i detriti e bruciare i corpi dei civili uccisi: stanno nascondendo i loro crimini”.
16.43 – Sono almeno 3.193 i civili rimasti uccisi, tra cui 227 bambini, e 3.353 quelli feriti dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina. Lo riferisce nel suo ultimo bollettino l’ufficio dell’Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr), sottolineando come sempre che il bilancio è sottostimato per le difficoltà di effettuare le verifiche sul terreno.
16.04 – “Al momento è in corso un potente assalto al territorio dello stabilimento Azovstal con l’appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti”. Lo ha detto in un videomessaggio su Telegram il vice comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, aggiungendo che negli attacchi russi delle scorse ore “sono stati feriti 10 civili”, oltre alle due donne rimaste uccise di cui aveva già dato notizia.
15.54 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto oggi al parlamento albanese per ringraziare il Paese del sostegno offerto all’Ucraina e per la chiara condanna all’aggressione da parte della Russia. “Adesso tutti, nel mondo, stanno dimostrando il loro carattere. Qualcuno è grande, per quanto riguarda le sue misure, ma piccolo quando deve dimostrare il coraggio, mentre qualcuno è piccolo sulla mappa, ma ha un grande cuore”, ha detto Zelensky nel suo intervento tramite un collegamento video in diretta, mentre in aula tutti i deputati albanesi tenevano davanti un cartello con i colori della bandiera Ucraina e la scritta in inglese “We stand with Ukraine”.
15.42 – “L’Occidente deve smettere di fornire armi all’Ucraina”. Lo ha detto Vladimir Putin al presidente francese Emmanuel Macron nel corso della telefonata che si è tenuta in tarda mattinata, secondo il Cremlino.
15.37 – I civili evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol sono arrivati a Zaporizhzhia.
14.20 – L’Ucraina vincerà la guerra contro la Russia e sarà libera dall’occupazione straniera. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson ai deputati ucraini della Verkhovna Rada, diventando così il primo leader occidentale e mondiale a parlare in videocollegamento al Parlamento di Kiev dopo l’inizio dell’invasione da parte delle truppe di Mosca.
13.52 – “Putin deve essere assolutamente processato, è il principale criminale di guerra del XXI secolo: ricordate la Cecenia, la Georgia e ora l’Ucraina”. Lo ha detto la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova, incontrando i giornalisti davanti alla casa della Cultura di Irpin, completamente distrutta. “E’ lui il responsabile come comandante in capo dei crimini di guerra commessi in queste zone”, ha aggiunto.
13.30 – “Siamo stati bombardati tutta la notte, due donne civili sono rimaste uccise e ora Azovstal viene preso d’assalto”. Lo riferisce il vice comandante del reggimento Azov asserragliato nell’acciaieria Azovstal di Mariupol Svyatoslav Palamar (Kalyna) citato dall’Ukrainska Pravda. “I russi adesso stanno cercando di irrompere nell’impianto, prima dell’assalto, gli aerei hanno bombardato l’impianto”, aggiunge.
13.19 – L’esercito russo ha iniziato a prendere d’assalto l’acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo scrive l’agenzia ucraina Unian, citando il proprio corrispondente militare Andrei Tsaplienko. “Gli occupanti hanno preso d’assalto l’Azovstal, cercando di entrare nell’impianto”, scrive Tsaplienko su Telegram, precisando che l’informazione è “confermata dal vice comandante del reggimento Azov. Non ci sono ancora dettagli”.
13.17 – “Sono fiducioso che il Consiglio imporrà in via imminente ulteriori sanzioni” alla Russia, “in particolare sul petrolio”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, parlando all’inaugurazione ad Alexandroupoli di un nuovo terminale di gnl che dal nord-est della Grecia aiuterà l’Europa e i Balcani occidentali a tagliare la dipendenza dall’energia russa. “La guerra della Russia contro l’Ucraina ha già avuto e continuerà ad avere gravi conseguenze per la sicurezza in Ue e nel mondo”, ha aggiunto Michel, sottolineando che l’obiettivo dell’Ue “è semplice: dobbiamo rompere la macchina da guerra russa”.
12.10 – Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con le nuove misure russe in risposta alle sanzioni. Lo riferisce l’agenzia russa Tass.
12.08 – Il conduttore della tv russa Rossija 1 Dmitry Kiselyov, in una trasmissione andata in onda l’altro ieri sera, ha illustrato agli spettatori le potenzialità del missile sottomarino Poseidon in grado di “innescare uno tsunami radioattivo di 500 metri che potrebbe spazzare via il Regno Unito”. Lo riportano diversi media internazionali. “L’esplosione del siluro termonucleare vicino alla costa Gb causerà uno tsunami gigante, alto fino a 500 metri”, ha detto Kiselyov aggiungendo – secondo quanto riporta il sito polacco Fakt – che il missile “viaggia a una profondità di 1 km e ad una velocità di 200 km all’ora. Non c’è modo di fermarlo”.
11.49 – Un bombardamento russo ha colpito oggi il villaggio di Zaliznychne, vicino a Zaporizhzhia, dove due persone sono rimaste uccise. Lo Ukrinform, citando l’amministrazione regionale militare di Zaporizhzhia. Secondo il portavoce, il colonnello Ivan Arefiev, i russi hanno bombardato il villaggio di Zaliznychne e “hanno distrutto una scuola locale, danneggiando l’edificio, il tetto e le finestre. Inoltre, 12 case sono state danneggiate. A seguito dei bombardamenti e delle ferite da schegge, due persone sono morte”.
Ore 11.35 – “Solo tre dei 14 autobus di evacuazione con i rifugiati di Mariupol hanno raggiunto il territorio controllato dal governo ucraino. Il destino delle persone che si trovano nei restanti undici autobus è sconosciuto: questi undici autobus sono scomparsi da qualche parte, dovevano andare verso Zaporizhzhia nella parte controllata del nostro Stato, ma si sono persi da qualche parte”. Lo ha detto il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko citato da Interfax Ukraine.
Ore 10.30 – Duemila residenti di Mariupol stanno aspettando vicino a Berdyansk, a circa un’ottantina di chilometri dalla città portuale, per essere evacuati a Zaporizhzhia, ma le truppe russe non lo permettono. Lo denuncia il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko, secondo quanto riferisce Ukrinform.
Ore 10.26 – Missili Oniks lanciati da droni hanno colpito e distrutto un hangar vicino a Odessa con le armi inviate dai Paesi europei e dagli Usa all’Ucraina. Lo affermano i vertici militari russi, citati dalla Tass, specificando che nell’attacco sono stati distrutti droni da combattimento, munizioni e altre armi. Le forze aeree di Mosca – dicono – hanno colpito 69 obiettivi militari ucraini.
Ore 9.02 – Secondo il governatore dell’oblast di Lugansk, Sergiy Gaidai, nelle ultime ore 12 attacchi russi sono stati respinti sulla linea del fronte delle regioni di Lugansk e Donetsk. Gaidai lo rende noto su Telegram citato dal Guardian. Sei carri armati, cinque sistemi di artiglieria, 22 unità di veicoli corazzati da combattimento e otto veicoli sono stati distrutti, afferma. Sono stati abbattuti anche cinque droni Orlan-10.
08.25 – Almeno tre civili sono rimasti uccisi durante un bombardamento russo sulla città ucraina di Vuhledar, nella regione orientale di Donetsk. Lo ha riferito l’ufficio del presidente ucraino citato dal Guardian.
07.40 – I civili e le forze ucraine ancora all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol sono sottoposti a bombardamenti “senza sosta”, con le scorte di cibo e acqua che si stanno ormai esaurendo. Lo racconta il vice comandante del controverso battaglione Azov, Svyatoslav Palamar, secondo quanto riporta la Cnn. “Gli attacchi proseguono senza sosta, con artiglieria dai carri armati, spari a raffica, e ogni 3-5 minuti bombardamenti dai cieli”, spiega Palamar, precisando che “ci sono ancora civili riparati nell’acciaieria, e tuttavia il nemico continua ancora questo bombardamento”.
03.43 – Il Pentagono ha confermato che il super generale russo Valery Gerasimov è stato al fronte nel Donbass la settimana scorsa. “Sappiamo che c’è stato per diversi giorni la settimana scorsa”, ha riferito un alto funzionario della Difesa americana precisando però di “non poter confermare” che il capo di Stato maggiore delle forze russe è stato ferito, come invece dichiarato dal governo di Kiev.
01.21 – “Il mondo deve opporsi a questa retorica vile e pericolosa e sostenere i nostri partner ucraini di fronte al feroce assalto del Cremlino”. Lo ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano Antony Blinken, ripostando un tweet del ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid che condannava le frasi antisemite di quello russo Serghei Lavrov.
00.16 – L’Ungheria sarebbe stata informata in anticipo dalla Russia della sua volontà di invadere l’Ucraina. Lo scrive il Kyiv Independent citando il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov. Il giornale ucraino fa notare come il primo febbraio scorso Viktor Orban si sia recato a Mosca in visita da Vladimir Putin. Successivamente le autorità ungheresi si sono pubblicamente opposte all’imposizione di sanzioni alla Russia.
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Oms, se si annulla il diritto all’aborto, si mettono le donne a rischio
La decisione della Corte suprema di cancellare la legge del 1973 non sconvolge solo gli Stati Uniti
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WASHINGTON
04 maggio 2022
17:44
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La Corte suprema intende votare per annullare la legge del 1973 che garantisce il diritto all’aborto negli Stati Uniti. Lo rivela Politico, che ha ottenuto in esclusiva una bozza scritta dal giudice Samuel Alito sul parere della maggioranza dei saggi.
Il documento è un ripudio “totale e fermo” della storica sentenza Roe vs Wade.
“Riteniamo che ‘Roe e Casey’ debba essere annullata”, si legge nella bozza intitolata ‘Parere della Corte’.
“È tempo di dare ascolto alla Costituzione e restituire la questione dell’aborto ai rappresentanti eletti del popolo”, si legge ancora nel documento. La bozza è stata redatta a febbraio, riferiscono fonti informate a Politico. I quattro giudici nominati dai repubblicani – Clarence Thomas, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett – hanno votato con Alito, anche lui nominato da un presidente del Gran Old Party, George W. Bush, nel 2005, per abolire il diritto all’aborto. I tre giudici democratici Stephen Breyer, Sonia Sotomayor e Elena Kagan stanno lavorando aduna contro-bozza, riferiscono le fonti. Non è chiaro come si schiererà il presidente della Corte suprema John Roberts, nominato sempre da Bush nel 2006 e che è considerato un moderato.
Nancy Pelosi contro i giudici, “hanno mentito al Senato”
“Molti di questi giudici conservatori, che non devono rendere conto al popolo americano, hanno mentito al Senato degli Stati Uniti e stracciato la costituzione”. E’ l’accusa della speaker della Camera, Nancy Pelosi, a proposito della notizia che la maggioranza della Corte Suprema, i giudici nominati dai repubblicani, avrebbero intenzione di votare per abolire il dirito all’aborto negli Stati Uniti. “Se le notizie sono corrette, la Corte suprema è pronta a infliggere la più grande restrizione dei diritti degli ultimi 50 anni, non solo alle donne ma a tutti gli americani”, ha attaccato Pelosi.
La speaker della Camera, Nancy Pelosi
Joe Biden agli elettori, “spetta a voi difendere il diritto all’aborto”
Dopo aver avvertito che “non sappiamo se la bozza sia autentica o se rifletta la decisione finale della corte”, il presidente ricorda in una nota della Casa Bianca che la sua amministrazione “ha argomentato fortemente davanti alla Corte Suprema in difesa della Roe v. Wade”, basata su “una lunga linea di precedenti che riconoscono ‘il concetto del 14/mo emendamento della libertà personale…contro l’interferenza del governo con decisioni intensamente personali”. Biden cita in particolare le impugnazioni delle leggi del Texas e di altri Stati (a maggioranza repubblicana) che limitano i diritti riproduttivi delle donne. E ricorda di aver ordinato al consiglio sulla politica di genere e all’ufficio legale della Casa Bianca “di preparare opzioni per una risposta dell’amministrazione ai continui attacchi ai diritti riproduttivi e d’aborto, sotto una varietà di possibili esiti dei casi pendenti di fronte alla Corte Suprema”. “Saremo pronti quando sarà emessa qualsiasi sentenza”, promette.
Il presidente Joe Biden si rivolge ai suoi elettori
Annunciate per oggi manifestazioni in tutti gli Stati Uniti
Centinaia di persone si sono ritrovate davanti alla Corte Suprema americana nella notte per protestare dopo che Politico ha rivelato l’intenzione dei giudici di votare per abolire il diritto all’aborto. Manifestazioni sono state annunciate per oggi in tutti gli Stati Uniti, mentre si attende per le prossime ore un comunicato della Casa Bianca sulla questione. “Questa opinione della Corte Suprema è orribile e senza precedenti e conferma le nostre peggiori paure. Continueremo a combattere per proteggere il diritto ad accedere ad un aborto sicuro e legale”, ha dichiarato la presidente di Planned Parenthood, Alexis McGill.
Manifestanti protestano per la possibile abolizione del diritto sull’aborto negli Stati Uniti
Mitch McConnell contro dichiarazioni di Biden e Pelosi
Un attacco all’indipendenza della Corte Suprema. Così il leader dei repubblicani in Senato, Mitch McConnell, commenta la fuga di notizie sulla decisione dei saggi americani in materia di aborto. Una fuga definita “un’escalation della campagna della sinistra radicale per bullizzare e intimidire i giudici federali”, aggiunge McConnell, criticando le “scandalose” dichiarazioni del presidente Joe Biden, della speaker della Camera Nancy Pelosi e del leader dei democratici in Senato Chuck Schumer. “Si sono rifiutati di difendere l’indipendenza giudiziaria e la legge. I veri leader dovrebbero difendere l’indipendenza della Corte Suprema in modo incondizionato”, mette in evidenza McConnell.
Bill Gates duro sulla questione, “sono scioccato, così si torna indietro di 50 anni”
“Sono scioccato. Capovolgere la Roe v. Wade”, la storica sentenza che ha legalizzato l’aborto negli Stati Uniti “ci riporta indietro di 50 anni e avrà un impatto smisurato sulle donne più deboli nella società”. Lo afferma Bill Gates commentando la bozza della decisione della Corte Suprema sulle interruzioni di gravidanza. “Sostengo il diritto delle donne a decidere”, aggiunge il filantropo.
La governatrice di New York, “l’aborto sarà sempre sicuro”
“Rifiuto l’idea che mia nipote debba combattere per gli stessi diritti per i quali si sono battute generazioni. Questi diritti dovrebbero essere garantiti. Il nostro stato accoglierà chi dovesse averne bisogno a braccia aperte. L’aborto sarà sempre sicuro e accessibile a New York”. Lo afferma la governatrice di New York, Kathy Hochul.
L’ira della sinistra sull’aborto
“Expand the Court”, ampliare la Corte Suprema per rovesciare la maggioranza conservatrice modellata dalla presidenza Trump. E’ questa la richiesta della sinistra dei democratici in Congresso che, come in un tam tam, rimbalza sui social media, rilanciando l’ipotesi di aumentare il numero dei giudici costituzionali. Questi, nominati dal presidente in carica, dovrebbero passare da 9 a13, come prevede una proposta di legge già presentata a suo tempo al Senato e alla Camera al fine di proteggere le conquiste sociali degli ultimi decenni, come l’aborto o le nozze gay .
L’appello dell’Oms
Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un appello a favore del diritto all’aborto, in un momento in cui la corte suprema degli Stati Uniti sembra pronta a metterlo in discussione. “Limitare l’accesso all’aborto non riduce il numero di procedure, porta donne e ragazze a ricorrere a procedure pericolose”, ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus sul suo account Twitter, senza citare direttamente il caso che scuote gli Stati Uniti da lunedì:
Women should always have the right to choose when it comes to their bodies and their health. Restricting access to #abortion does not reduce the number of procedures — it drives women and girls towards unsafe ones. Access to safe abortion saves lives. https://t.co/SdF81B5D1u
— Tedros Adhanom Ghebreyesus (@DrTedros) May 4, 2022
Flashmob all’Eurocamera in solidarietà delle donne degli Stati Uniti
Otre 50 eurodeputati da diversi gruppi politici dell’Eurocamera hanno partecipato a un flash mob in supporto alla battaglia in difesa dei diritti della donna negli Stati Uniti. Gli eurodeputati, tra cui gli italiani Brando Benifei, Alessandra Moretti e Camilla Laureti, del Partito democratico hanno esposto cartelli con la scritta “Solidarietà con le donne americane. Il diritto all’aborto non può essere messo in discussione. #MyBodyMychoice”.
Le reazioni della politica italiana
“La Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato che la bozza pubblicata da Politico è autentica”, afferma Maria Saeli, tesoriera di Più Europa. “È davvero possibile, se non probabile, – prosegue – che il diritto all’aborto sarà cancellato. Un salto indietro di 50 anni. Un salto indietro possibile ‘grazie’ alla nomina di tre giudici ultraconservatori durante la presidenza di Donald Trump: come se le donne, il loro corpo e la loro libertà appartenessero agli equilibri politici del momento e alla volontà di chi donna nemmeno lo è”. “I diritti, purtroppo, non sono mai un fatto acquisito. E a fare la differenza – conclude Saeli – tra un sì e un no è esattamente ciascuno di noi: con le nostre parole, con il nostro impegno, con il nostro voto: la differenza tra progressisti e conservatori sta tutta qui”.
“L’indiscrezione secondo la quale la Corte suprema Usa intende votare per ribaltare la sentenza del 1973 che garantisce il diritto all’aborto negli Stati Uniti è solo l’ultimo segnale di un’inquietante tendenza oscurantista di un forte movimento ultra conservatore presente non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa e in tutto il mondo”. Lo dichiarano la coordinatrice del comitato per le Politiche di genere e i Diritti civili del M5s, Alessandra Maiorino e i componenti Alberto Airola, Giorgio Fede, Cinzia Leone e Maria Edera Spadoni. “Si tratta – aggiungono – di una spinta presente a livello globale e siamo di fronte a un grave attacco ai diritti, a partire da quello all’aborto, faticosamente conquistati negli anni. Nessuno può mettere in discussione il diritto di scelta e di autodeterminazione delle donne che arrivano a interrompere una gravidanza. Sarebbe un grave errore sottovalutare la posta in gioco, anche in Italia”, concludono.
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Giornata della libertà di stampa: Mattarella, informazione è il termometro della democrazia di un Paese
Premio Unesco di quest’anno a giornalisti bielorussi. Il Papa: ‘Preghiamo per i giornalisti che hanno pagato di persona’
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03 maggio 2022
18:09
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Oggi è la Giornata Mondiale della Libertà di Stampa.
Proclamata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1993, su raccomandazione della Conferenza Generale dell’UNESCO, si festeggia il 3 maggio, l’anniversario della Dichiarazione di Windhoek che contiene importanti principi sul pluralismo e la libertà di espressione.
E’ una giornata che ricorda ai governi la necessità di rispettare il loro impegno per la libertà di stampa.
Ed è anche una giornata di riflessione tra i professionisti dei media sui temi della libertà di stampa e dell’etica professionale.
Ogni anno, il 3 maggio, viene assegnato il premio UNESCO per la libertà di stampa, intitolato a Guillermo Cano Isaza che ricorda il giornalista colombiano assassinato il 17 dicembre 1986 a Bogotà, davanti agli uffici del suo giornale El Espectador, del valore di 25.000 dollari, che premia i contributi eccezionali alla difesa o alla promozione della libertà di stampa, in particolare di fronte al pericolo.
Il premio è andato quest’anno all’Associazione dei giornalisti della Bielorussia (AJB). Fondata nel 1995 come associazione non governativa di lavoratori dei media, con l’obiettivo di promuovere la libertà di espressione e il giornalismo indipendente in Bielorussia, l’associazione riunisce più di 1300 giornalisti ed è membro della Federazione internazionale dei giornalisti (IFJ) e della Federazione europea dei giornalisti (EFJ). Nell’agosto 2021, dopo una perquisizione della polizia nei suoi uffici, la Corte Suprema della Bielorussia ha ordinato lo scioglimento di questa organizzazione, su richiesta del Ministero della Giustizia.
“Per venticinque anni, il Premio UNESCO/Guillermo Cano ha attirato l’attenzione del mondo sul coraggio dei giornalisti che hanno mostrato sacrificio di sé nella loro ricerca di verità e trasparenza. Ancora una volta, il loro esempio ci ispira e ci ricorda l’importanza di garantire che i giornalisti, ovunque si trovino, possano lavorare liberamente e in sicurezza”, ha dichiarato il direttore generale dell’UNESCO Audrey Azoulay. Il premio sarà consegnato nel corso di una cerimonia a Punta Del Este, in Uruguay, dov’è in corso la Conferenza Mondiale della Libertà di Stampa.
Papa Francesco, “preghiamo per i gionalisti che si sacrificano per servire la libertà di stampa”
“In questa Giornata della #LibertàdiStampa, #PreghiamoInsieme per i giornalisti che hanno pagato di persona, con la vita o con il carcere, per servire questo diritto. Un grazie speciale a quanti di loro, con coraggio, ci informano sulle piaghe dell’umanità”. Lo afferma papa Francesco in un tweet in occasione della Giornata Mondiale della libertà di stampa:
In questa Giornata della #LibertàdiStampa, #PreghiamoInsieme per i giornalisti che hanno pagato di persona, con la vita o con il carcere, per servire questo diritto. Un grazie speciale a quanti di loro, con coraggio, ci informano sulle piaghe dell’umanità.
— Papa Francesco (@Pontifex_it) May 3, 2022
Il presidente della Repubblica Mattarella, “la Comunità internazionale deve rendere effettivi i diritti di informare e essere informati”
Per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella “la libertà di stampa, insieme alla libertà di essere informati, è il termometro della salute democratica di un Paese. Ce lo insegnano in questi giorni i drammatici avvenimenti della guerra in Ucraina”. E in occasione della giornata mondiale della libertà di stampa dichiara, “è compito della comunità internazionale ai vari livelli rendere effettivi questi diritti”. La Giornata mondiale della libertà dell’informazione indetta da Onu e Unesco – scrive Mattarella – si apre quest’anno con un bilancio purtroppo drammatico. Sono 24 i cronisti uccisi nel 2021 e quasi 500 gli imprigionati. Un dato destinato a salire con la guerra di aggressione della Federazione Russa all’Ucraina, attualmente in corso. Su di essi – prosegue il presidente – intensa deve essere l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale. Si tratta di un prezzo altissimo pagato da chi è chiamato a onorare con coerenza la professione: essere testimoni di verità, attraverso le parole, le immagini. Testimoni che hanno talvolta pagato con la loro vita l’esposizione dei fatti, spesso scomodi per i poteri costituiti, dando voce al pluralismo vitale della società, senza il quale saremmo tutti più poveri e meno liberi. Testimoni di libertà che – conclude il capo dello Stato – hanno voluto rendere effettiva quella di espressione, coscienti di come una cittadinanza consapevole, attiva, capace di confrontarsi e approfondire, passa attraverso il loro servizio”.
Il presidente Sergio Mattarella, in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa
I dati del Viminale
Nel primo trimestre del 2022 sono stati registrati 44 atti intimidatori nei confronti de giornalisti, in calo rispetto ai 63 dello stesso periodo del 2021. Lo rende noto il Viminale per la Giornata mondiale della libertà di stampa indetta dall’Onu, sottolineando che il 27% delle intimidazioni avviene via web, nella maggior parte tramite i social.
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Mosca a Draghi, intervista a Lavrov voluta dai media italiani
Zakharova: ‘I politici italiani prendono in giro i cittadini’
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03 maggio 2022
16:54
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“L’iniziativa di condurre l’intervista non è venuta dal ministero degli Esteri russo, ma da giornalisti italiani”.
Così la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova su Telegram in merito alle parole del premier Mario Draghi che “ha criticato – scrive Zakharova – il programma della tv italiana, in cui è intervenuto per 40 minuti il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov.
Il programma è stato pubblicizzato come un’intervista, ma in realtà è stato un comizio, ha detto Draghi”. “Voglio che i cittadini italiani sappiano la verità”, afferma Zakharova, “perché i politici italiani stanno prendendo in giro il loro pubblico”.
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Papa: Putin non si ferma,voglio incontralo
Intervista del Pontefice al Corsera: ‘Perplesso da forniture armi’
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CITTÀ DEL VATICANO
03 maggio 2022
11:00
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“Ho chiesto al cardinale Parolin, dopo venti giorni di guerra, di fare arrivare a Putin il messaggio che io ero disposto ad andare a Mosca.
Certo, era necessario che il leader del Cremlino concedesse qualche finestrina.
Non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo, anche se temo che Putin non possa e voglia fare questo incontro in questo momento. Ma tanta brutalità come si fa a non fermarla?”. Lo dice papa Francesco, intervistato dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. “A Kiev per ora non vado”, aggiunge – spiega -. Io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin”.
“Non so rispondere – dice il pontfice in un altro passaffio dell’intervista – sono troppo lontano, all’interrogativo se sia giusto rifornire gli ucraini. La cosa chiara è che in quella terra si stanno provando le armi. I russi adesso sanno che i carri armati servono a poco e stanno pensando ad altre cose. Le guerre si fanno per questo: per provare le armi che abbiamo prodotto”. “Così avvenne nella guerra civile spagnola prima del secondo conflitto mondiale – rievoca il Pontefice -. Il commercio degli armamenti è uno scandalo, pochi lo contrastano. Due o tre anni fa a Genova è arrivata una nave carica di armi che dovevano essere trasferite su un grande cargo per trasportarle nello Yemen. I lavoratori del porto non hanno voluto farlo. Hanno detto: pensiamo ai bambini dello Yemen. È una cosa piccola, ma un bel gesto. Ce ne dovrebbero essere tanti così”.
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Ucraina: Kiev, Ungheria informata in anticipo dell’invasione
Lo scrive il Kyiv Independent citando il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov
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03 maggio 2022
17:55
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L’Ungheria sarebbe stata informata in anticipo dalla Russia della sua volontà di invadere l’Ucraina.
Lo scrive il Kyiv Independent citando il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov.
Il giornale ucraino fa notare come il primo febbraio scorso Viktor Orban si sia recato a Mosca in visita da Vladimir Putin. Successivamente le autorità ungheresi si sono pubblicamente opposte all’imposizione di sanzioni alla Russia.
L’Ungheria nega che la Russia l’abbia avvertita in anticipo dei piani per attaccare l’Ucraina e ha definito ‘fake news’ le dichiarazioni del segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa, Oleksiy Danilov. Lo riporta l’agenzia Unian citando il Segretario di Stato per le Comunicazioni e Relazioni Internazionali dell’Ufficio del Primo Ministro ungherese Zoltan Kovacs. In un post su Fb, l’ambasciata ungherese in Ucraina si dice “indignata” per le dichiarazioni di Danilov, senza però citare apertamente il riferimento alle notizie sui piani russi sull’invasione. “Queste accuse sono false e infondate, oltre a incitare all’odio contro il popolo ungherese e l’Ungheria nell’opinione pubblica ucraina, che sta soffrendo a causa della guerra. Respingiamo e condanniamo fermamente le false calunnie contro l’Ungheria e le intenzioni che vi stanno dietro. Esortiamo inoltre il signor Danilov a ritirare le sue dichiarazioni!”, si legge nel post dell’ambasciata ungherese.
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Slovacchia chiede esenzione se embargo Ue petrolio russo
Lo dice il ministero dell’Economia slovacco. Draghi, contro caro energia serve decisione forte Ue
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03 maggio 2022
13:24
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La Slovacchia chiederà un’esenzione da qualsiasi embargo del petrolio russo concordato dall’Unione europea nella sua prossima serie di sanzioni contro Mosca.
Lo ha detto il ministero dell’Economia slovacco citato dal Guardian.
“Se si tratta di un embargo approvato del petrolio russo come parte di un ulteriore pacchetto di sanzioni contro la Russia, allora la Slovacchia chiederà un’esenzione”, ha detto il ministero.
“Dobbiamo superare il principio dell’unanimità, da cui origina una logica intergovernativa fatta di veti incrociati, e muoverci verso decisioni prese a maggioranza qualificata.
Un’Europa capace di decidere in modo tempestivo è un’Europa più credibile di fronte ai suoi cittadini e di fronte al mondo”, ha spiegato il premier Mario Draghi al Parlamento Europeo. “In Italia, nei primi 4 mesi di quest’anno, il prezzo dell’elettricità è quadruplicato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso con un impatto durissimo sull’economia”. “L’Italia, da sola, ha speso circa 30 miliardi di euro quest’anno”. Ma “il problema è sistemico e va risolto con soluzioni strutturali, che spezzino il legame tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità. Il problema del costo dell’energia sarà al centro del prossimo Consiglio Europeo. C’è bisogno di decisioni forti e immediate”.
“Sono fiducioso che il Consiglio imporrà in via imminente ulteriori sanzioni” alla Russia, “in particolare sul petrolio”, ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, parlando all’inaugurazione ad Alexandroupoli di un nuovo terminale di gnl che dal nord-est della Grecia aiuterà l’Europa e i Balcani occidentali a tagliare la dipendenza dall’energia russa. “La guerra della Russia contro l’Ucraina ha già avuto e continuerà ad avere gravi conseguenze per la sicurezza in Ue e nel mondo”, ha aggiunto Michel, sottolineando che l’obiettivo dell’Ue “è semplice: dobbiamo rompere la macchina da guerra russa”.
Russia scongiura default, arrivate cedole eurobond
La Russia sembra aver scongiurato ancora una volta il default tecnico del suo debito in valuta estera. Secondo quanto riporta Bloomberg tre investitori si sarebbero visti accreditare sui rispettivi conti le cedole in dollari di due eurobond, con scadenza 2022 e 2042, alla vigilia del termine del periodo di grazia di 30 giorni scattato ad inizio aprile, quando le cedole sono venute a maturazione. Il pagamento – che conclude una vera e propria gincana tra le sanzioni – evita alla Russia il primo default della sua storia dalla cacciata degli zar da parte dei Bolscevichi.
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Gb: Partygate, Johnson si difende a vigilia voto, ‘sono onesto’
Ho detto inesattezze al Parlamento, ma solo ‘inconsapevolmente’
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LONDRA
03 maggio 2022
11:23
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Boris Johnson continua a giudicarsi un uomo politico “onesto” in risposta alle accuse di disonestà che le opposizioni – Labour in testa – gli muovono in particolare a causa del cosiddetto scandalo Partygate (per il quale è stato di recente multato in prima persona dalla polizia) relativo ai ritrovi organizzati a Downing Street in violazione delle restrizioni anti Covid in vigore fra il 2020 e il 2021.
Intervistato nel talk show mattutino Good Morning Britain, su Itv, dove è ricomparso oggi dopo 5 anni a due giorni da una tornata di elezioni locali amministrative che potrebbero costare care al suo partito e forse alla sua stessa leadership, il premier Tory britannico è tornato ad ammettere di aver detto delle inesattezze in passato al Parlamento (quando escluse violazioni delle regole nei ritrovi contestati), ma d’averlo fatto in buona fede: “inavvertitamente”.
“Ho sbagliato e mi sono scusato per questo” alla Camera dei Comuni, ha sottolineato replicando all’intervistatrice che lo incalzava chiedendo di rispondere a quella parte di opinione pubblica che lo considera un bugiardo. Ha quindi insistito che non intende dimettersi, ma vuole “andare avanti con il lavoro” di primo ministro.
Fra i temi della campagna elettorale, Johnson ha toccato anche quello del caro bollette innescato dall’aumento dei costi mondiali dell’energia legato al dopo pandemia e ai primi effetti delle sanzioni per l’invasione russa dell’Ucraina: rivendicando al suo governo d’aver stanziato 9 miliardi di sterline di sussidi, ma ammettendo che vi è necessita di fare “ancor di più” a sostegno delle famiglie, delle comunità e delle imprese più esposte.
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Turchia: Cavusoglu in Israele il 25 per normalizzazione
Dopo anni di rapporti difficili
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ISTANBUL
03 maggio 2022
11:38
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Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu ha fatto sapere che si recherà in visita ufficiale il Israele il 25 maggio per portare avanti il processo di normalizzazione dei rapporti tra Turchia e lo Stato ebraico.
“Andremo in Israele il 25 maggio, faremo delle valutazioni con il ministro degli Esteri e poi prenderemo la decisione” ha detto Cavusoglu, come riporta Hurriyet, rispetto alla possibilità di nominare reciprocamente nuovi ambasciatori in entrambi i Paesi.
I titolari delle missioni diplomatiche in Turchia ed Israele sono stati ritirati da entrambi i Paesi nel 2018 in seguito ai disordini a Gaza dopo la scelta dell’ex presidente americano Donald Trump di spostare l’ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme.
Dopo anni di rapporti difficili durante l’amministrazione guidata dall’ex premier Benjamin Netanyahu anche a causa del sostegno di Ankara alla causa palestinese, nei mesi scorsi Turchia e Israele hanno avviato un processo di normalizzazione delle relazioni. Il presidente israeliano Isaac Herzog si è recato ad Ankara per incontrare l’omologo turco Recep Tayyip Erdogan in marzo diventando il primo leader di Israele a visitare la Turchia in 14 anni.
Erdogan recentemente ha manifestato di volere trovare una cooperazione a livello energetico con Israele con la prospettiva di portare gas israeliano in Europa attraverso il territorio turco.
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Sindaco Mariupol, dispersi 11 bus evacuazione rifugiati
‘Forse in centri filtraggio, solo 3 in zone controllate da Kiev’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
11:41
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“Solo tre dei 14 autobus di evacuazione con i rifugiati di Mariupol hanno raggiunto il territorio controllato dal governo ucraino.
Il destino delle persone che si trovano nei restanti undici autobus è sconosciuto: questi undici autobus sono scomparsi da qualche parte, dovevano andare verso Zaporizhzhia nella parte controllata del nostro Stato, ma si sono persi da qualche parte”.
Lo ha detto il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko citato da Interfax Ukraine.
Gli autobus “si perdono in questi centri di filtraggio, purtroppo, gli occupanti rapiscono i nostri residenti, e oggi questo sta succedendo”, ha aggiunto Boichenko.
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Spagna: Puigdemont lascerà la presidenza del suo partito
Annuncio dell’ex presidente catalano reso noto dal giornale Ara
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MADRID
03 maggio 2022
11:42
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“Non mi candiderò per il rinnovo della presidenza del partito, anche se gradirò molto e mi sentirò molto onorato di potervi dare un ultimo saluto come presidente di persona”: lo scrive Carles Puigdemont, ex presidente regionale della Catalogna, in una lettera ai militanti di Junts per Catalunya (JxCat), la formazione indipendentista di cui è attualmente numero uno.
Il messaggio è stato reso noto in anteprima dal giornale catalano Ara.
Il partito, aggiunge la lettera, rinnoverà la propria presidenza in un congresso che si terrà il 4 giugno nel sud della Francia. Puigdemont vive in Belgio dal 2017, quando lasciò la Spagna dopo il tentativo secessionista del governo da lui diretto (dal 2016 al 2017), in seguito divenne ricercato dalla giustizia spagnola. “Da un po’ di tempo a questa parte sono giunto alla conclusione che il partito ha bisogno di un presidente più coinvolto di quanto non lo sia stato io”, scrive l’ex presidente catalano nel suo messaggio ai militanti.
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Premier Modi in Europa, questa sera incontro con Macron
Naval Group abbandona commessa per costruzione sottomarini
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NEW DELHI
03 maggio 2022
11:48
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La visita del Premier indiano in Europa si concluderà questa sera in Francia, dove Modi sarà ricevuto dal Presidente Macron.
Proprio oggi l’azienda francese Naval Group ha annunciato il ritiro dal progetto P-75 India (P-75I), per la realizzazione in India di sei sottomarini convenzionali, commissionati dalla Marina indiana.
Il gruppo, uno dei cinque attori internazionali che hanno risposto all’offerta di Delhi, ha fatto sapere di non essere più in grado di rispettare le condizioni dell’accordo.
Il Naval Group, scrive il quotidiano The Indian Express, ha da poco concluso la prima parte della commessa sottoscritta nel 2005 e ha contribuito alla costruzione di sei sottomarini, in partnership con il cantiere di Mumbai Mazagon Dockyard Shipbuilding Limited (MDL); quattro dei sottomarini sono già stati consegnati alla Marina indiana.
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KIEV, BOMBE VICINO ZAPORIZHZHIA, ALMENO DUE MORTI
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03 maggio 2022
11:53
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Un bombardamento russo ha colpito oggi il villaggio di Zaliznychne, vicino a Zaporizhzhia, dove due persone sono rimaste uccise.
Lo Ukrinform, citando l’amministrazione regionale militare di Zaporizhzhia.
Secondo il portavoce, il colonnello Ivan Arefiev, i russi hanno bombardato il villaggio di Zaliznychne e “hanno distrutto una scuola locale, danneggiando l’edificio, il tetto e le finestre.
Inoltre, 12 case sono state danneggiate. A seguito dei bombardamenti e delle ferite da schegge, due persone sono morte”.
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Kiev: uccisi 122 soldati russi nelle ultime 24 ore
Lo afferma la Task Force meridionale ucraina
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03 maggio 2022
11:54
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Le forze ucraine hanno ucciso 122 soldati russi nelle ultime 24 ore e hanno sventato un tentativo delle forze di Mosca di impadronirsi di un posto di osservazione dell’esercito di Kiev: lo ha reso noto su Facebook la Task Force meridionale ucraina, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda.
Il posto di osservazione, spiega la Task Force, si trova nella regione di Kherson (sud) ed è stato preso d’assalto da “un gruppo di sabotaggio e ricognizione nemico”, che è stato “ostacolato e schiacciato dal fuoco di mortaio”.
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Reggimento Azov, su acciaieria bombe non stop
Vice comandante Palamar, senza cibo ‘cacceremo gli uccelli’
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03 maggio 2022
11:56
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I civili e le forze ucraine ancora all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol sono sottoposti a bombardamenti “senza sosta”, con le scorte di cibo e acqua che si stanno ormai esaurendo.
Lo racconta il vice comandante del controverso battaglione Azov, Svyatoslav Palamar, secondo quanto riporta la Cnn.
“Gli attacchi proseguono senza sosta, con artiglieria dai carri armati, spari a raffica, e ogni 3-5 minuti bombardamenti dai cieli”, spiega Palamar, precisando che “ci sono ancora civili riparati nell’acciaieria, e tuttavia il nemico continua ancora questo bombardamento”.
Inoltre le scorte cominciano a scarseggiare. “Non posso dire con certezza quanto è rimasto e per quanti giorni, ma posso assicurare che stiamo razionando, con molta paura di restare senza acqua e cibo e specialmente munizioni”, ha detto Palamar, spiegando che il reggimento sta condividendo “qualunque cosa abbiamo con i civili”.
“Nella peggiore delle ipotesi, se restassimo senza cibo, cacceremo gli uccelli e faremo qualunque cosa solo per resistere”, ha detto. Palamar, infine, afferma che “al momento l’intero territorio della fabbrica è sotto il nostro controllo e la nostra difesa è lungo il perimetro dell’acciaieria, stiamo tenendo la difesa”.
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Israele: stasera lutto nazionale per ‘Giornata dei caduti’
Polizia ed esercito in massima allerta per timore attentati
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03 maggio 2022
12:00
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TEL AVIV, 03 MAG – Al suono delle sirene inizierà stasera in Israele una giornata solenne di lutto in ricordo di oltre 24 mila uomini e donne caduti nei combattimenti e nelle guerre che hanno costellato la storia di Israele, anche prima della sua fondazione nel 1948.
La cerimonia principale avrà luogo a Gerusalemme, nella spianata antistante il Muro del Pianto, alla presenza del Capo dello Stato Isaac Herzog e delle più alte cariche militari e civili.
Domani la vita tornerà a fermarsi al suono di un’altra sirena, dopo di che cerimonie commemorative saranno tenute nei cimiteri militari.
In questa circostanza tutti i locali di svago vengono tenuti chiusi. Come ogni anno la Giornata dei Caduti è osservata nel giorno che precede la Giornata dell’Indipendenza, secondo il calendario lunare ebraico. Domani sera la atmosfera di cordoglio sarà dunque sostituita dall’inizio di festeggiamenti popolari.
Queste celebrazioni avvengono quest’anno in un clima di grande tensione, alla luce anche di una serie di attentati palestinesi avvenuti in Israele ed in Cisgiordania. Polizia ed esercito sono in stato di massima allerta ed i valichi di transito fra Israele e Cisgiordania saranno tenuti chiusi. Ieri Hamas ha rivendicato la paternità di un attentato condotto giorni fa nella città-colonia di Ariel (Cisgiordania), dove un guardiano civile è rimasto ucciso. Il braccio armato di Hamas ha avvertito che quella operazione è “la prima di una serie” organizzata per replicare a quelle che definisce “profanazioni” della moschea al-Aqsa da parte di Israele.
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Gb: Partygate, Johnson si difende a vigilia voto, ‘sono onesto’
Ho detto inesattezze al Parlamento, ma solo ‘inconsapevolmente’
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LONDRA
03 maggio 2022
12:16
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Boris Johnson continua a giudicarsi un uomo politico “onesto” in risposta alle accuse di disonestà che le opposizioni – Labour in testa – gli muovono in particolare a causa del cosiddetto scandalo Partygate (per il quale è stato di recente multato in prima persona dalla polizia) relativo ai ritrovi organizzati a Downing Street in violazione delle restrizioni anti Covid in vigore fra il 2020 e il 2021.
Intervistato nel talk show mattutino Good Morning Britain, su Itv, dove è ricomparso oggi dopo 5 anni a due giorni da una tornata di elezioni locali amministrative che potrebbero costare care al suo partito e forse alla sua stessa leadership, il premier Tory britannico è tornato ad ammettere di aver detto delle inesattezze in passato al Parlamento (quando escluse violazioni delle regole nei ritrovi contestati), ma d’averlo fatto in buona fede: “inavvertitamente”.
“Ho sbagliato e mi sono scusato per questo” alla Camera dei Comuni, ha sottolineato replicando all’intervistatrice che lo incalzava chiedendo di rispondere a quella parte di opinione pubblica che lo considera un bugiardo. Ha quindi insistito che non intende dimettersi, ma vuole “andare avanti con il lavoro” di primo ministro.
Fra i temi della campagna elettorale, Johnson ha toccato anche quello del caro bollette innescato dall’aumento dei costi mondiali dell’energia legato al dopo pandemia e ai primi effetti delle sanzioni per l’invasione russa dell’Ucraina: rivendicando al suo governo d’aver stanziato 9 miliardi di sterline di sussidi, ma ammettendo che vi è necessita di fare “ancor di più” a sostegno delle famiglie, delle comunità e delle imprese più esposte.
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Putin firma decreto per nuove misure in risposta sanzioni
Lo riferisce l’agenzia russa Tass
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
12:24
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Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con le nuove misure russe in risposta alle sanzioni.
Lo riferisce l’agenzia russa Tass.
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Spagna: Puigdemont lascerà la presidenza del suo partito
Annuncio dell’ex presidente catalano reso noto dal giornale Ara
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MADRID
03 maggio 2022
12:27
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“Non mi candiderò per il rinnovo della presidenza del partito, anche se gradirò molto e mi sentirò molto onorato di potervi dare un ultimo saluto come presidente di persona”: lo scrive Carles Puigdemont, ex presidente regionale della Catalogna, in una lettera ai militanti di Junts per Catalunya (JxCat), la formazione indipendentista di cui è attualmente numero uno.
Il messaggio è stato reso noto in anteprima dal giornale catalano Ara.
Il partito, aggiunge la lettera, rinnoverà la propria presidenza in un congresso che si terrà il 4 giugno nel sud della Francia. Puigdemont vive in Belgio dal 2017, quando lasciò la Spagna dopo il tentativo secessionista del governo da lui diretto (dal 2016 al 2017), in seguito divenne ricercato dalla giustizia spagnola. “Da un po’ di tempo a questa parte sono giunto alla conclusione che il partito ha bisogno di un presidente più coinvolto di quanto non lo sia stato io”, scrive l’ex presidente catalano nel suo messaggio ai militanti.
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Draghi, Italia pronta a impegno per soluzione diplomatica
Subito il cessate il fuoco, tregua per dare slancio a negoziati
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STRASBURGO
03 maggio 2022
12:27
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“L’Italia, come Paese fondatore dell’Unione Europea, come Paese che crede profondamente nella pace, è pronta a impegnarsi in prima linea per raggiungere una soluzione diplomatica”.
Lo ha detto il premier Mario Draghi al Parlamento Europeo.
“Aiutare l’Ucraina vuol dire soprattutto lavorare per la pace. La nostra priorità è raggiungere quanto prima un cessate il fuoco, per salvare vite e consentire quegli interventi umanitari a favore dei civili che oggi sono e restano ancora molto difficili”, ha proseguito il premier, sottolineando che “una tregua darebbe anche nuovo slancio ai negoziati, che finora non hanno raggiunto i risultati sperati. L’Europa può e deve avere un ruolo centrale nel favorire il dialogo”.
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Russia scongiura ancora il default, pagate le cedole su eurobond
Bloomberg, investitori hanno ricevuto accrediti sui conti
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03 maggio 2022
12:31
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La Russia sembra aver scongiurato ancora una volta il default tecnico del suo debito in valuta estera.
Secondo quanto riporta Bloomberg tre investitori si sarebbero visti accreditare sui rispettivi conti le cedole in dollari di due eurobond, con scadenza 2022 e 2042, alla vigilia del termine del periodo di grazia di 30 giorni scattato ad inizio aprile, quando le cedole sono venute a maturazione.
Il pagamento – che conclude una vera e propria gincana tra le sanzioni – evita alla Russia il primo default della sua storia dalla cacciata degli zar da parte dei Bolscevichi.
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Ucraina: Draghi, continueremo ad appoggiare Ue in sanzioni
Dipendenza energetica da Mosca è imprudente
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STRASBURGO
03 maggio 2022
12:34
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“La guerra in Ucraina ha mostrato la profonda vulnerabilità di molti dei nostri Paesi nei confronti di Mosca.
L’Italia è uno degli Stati membri più esposti”.
“Una simile dipendenza energetica è imprudente dal punto di vista economico, e pericolosa dal punto di vista geopolitico. L’Italia intende prendere tutte le decisioni necessarie a difendere la propria sicurezza e quella dell’Europa. Abbiamo appoggiato le sanzioni che l’Ue ha deciso di imporre nei confronti della Russia, anche quelle nel settore energetico. Continueremo a farlo con la stessa convinzione in futuro”. Lo ha detto il premier Mario Draghi al Parlamento Europeo.
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Scholz affronta sicurezza Ue con premier Finlandia e Svezia
Una giornata di clausura nel castello del governo a Meseberg
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BERLINO
03 maggio 2022
12:35
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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha riunito il suo gabinetto per una giornata di clausura nel castello del governo a Meseberg, dove riceve anche le premier della Svezia Magdalena Andersson e della Finlandia Sanna Marin.
“Oggi abbiamo la premier svedese e la premier finlandese ospiti.
I due Paesi sono entrambi alleati stretti del nostro e dell’Unione europea. Perciò è molto molto importante che disutiamo insieme della questioni di sicurezza, che sono importanti per l’Europa, per questi Paesi e anche per noi”, ha affermato in uno statement iniziale il cancelliere.
Scholz ha anche spiegato che il consiglio dei ministri si occuperà delle “sfide economiche poste dalla guerra in Ucraina, dalla grande trasformazione legata al clima” confrontandosi con economisti ed esperti.
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Morto un altro manager di Gazprom, ‘caduto dalla scogliera’
Krukowski dirigeva il resort del Gruppo a Sochi, ‘un incidente’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
12:40
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Andrei Krukowski, direttore del resort sciistico del gigante russo Gazprom, è morto ‘cadendo da una scogliera’ a Sochi.
Lo rendono noto i media internazionali sottolineando che l’episodio è stato considerato un incidente ma ricordando che – scrive il sito polacco Onet – che diversi manager legati a Gazprom o al Cremlino sono tragicamente morti negli ultimi tempi.
Le circostanze dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti, proseguono i media.
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Erdogan, piano per rimpatrio 1 milione di siriani
Presidente turco, 500mila sono già tornati in Siria
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ISTANBUL
03 maggio 2022
12:43
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“Stiamo preparando un nuovo progetto per il ritorno volontario di 1 milione di fratelli siriani che si trovano nel nostro Paese come ospiti”.
Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, in un videomessaggio trasmesso durante una cerimonia per la costruzione di nuove case per profughi siriani a Idlib, regione della Siria settentrionale, presso il confine turco, che si trova in parte sotto il controllo di Ankara da vari anni.
“Circa 500mila siriani sono tornati nelle aree sicure create dalla Turchia con operazioni oltre confine a partire dal 2016” ha aggiunto il presidente turco facendo riferimento all’azione militare di Ankara, in funzione anti Isis e anche contro forze curde, con cui è stato preso il controllo di gran parte della nord della Siria da parte turca.
A partire dall’inizio del conflitto in Siria, nel 2011, Ankara ha tenuto aperti i propri confini ai profughi e attualmente circa 3 milioni e 700mila siriani vivono in Turchia. Negli ultimi anni, gran parte della popolazione turca ha mostrato frustrazione nei confronti dei siriani e ci sono stati numerosi attacchi a quartieri abitati da profughi in varie città turche.
In base a un accordo del 2016, la Turchia riceve fondi dall’Unione europea in cambio dell’impegno di Ankara a tenere chiuse le frontiere a coloro che tentano di migrare illegalmente verso l’Europa.
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Erdogan, piano per rimpatrio 1 milione di siriani
Presidente turco, 500mila sono già tornati in Siria
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ISTANBUL
03 maggio 2022
12:43
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“Stiamo preparando un nuovo progetto per il ritorno volontario di 1 milione di fratelli siriani che si trovano nel nostro Paese come ospiti”.
Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Anadolu, in un videomessaggio trasmesso durante una cerimonia per la costruzione di nuove case per profughi siriani a Idlib, regione della Siria settentrionale, presso il confine turco, che si trova in parte sotto il controllo di Ankara da vari anni.
“Circa 500mila siriani sono tornati nelle aree sicure create dalla Turchia con operazioni oltre confine a partire dal 2016” ha aggiunto il presidente turco facendo riferimento all’azione militare di Ankara, in funzione anti Isis e anche contro forze curde, con cui è stato preso il controllo di gran parte della nord della Siria da parte turca.
A partire dall’inizio del conflitto in Siria, nel 2011, Ankara ha tenuto aperti i propri confini ai profughi e attualmente circa 3 milioni e 700mila siriani vivono in Turchia. Negli ultimi anni, gran parte della popolazione turca ha mostrato frustrazione nei confronti dei siriani e ci sono stati numerosi attacchi a quartieri abitati da profughi in varie città turche.
In base a un accordo del 2016, la Turchia riceve fondi dall’Unione europea in cambio dell’impegno di Ankara a tenere chiuse le frontiere a coloro che tentano di migrare illegalmente verso l’Europa.
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Ucraina: Michel, imminenti sanzioni Ue sul petrolio russo
‘Dobbiamo rompere la macchina da guerra di Mosca’
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BRUXELLES
03 maggio 2022
13:21
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“Sono fiducioso che il Consiglio imporrà in via imminente ulteriori sanzioni” alla Russia, “in particolare sul petrolio”.
Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, parlando all’inaugurazione ad Alexandroupoli di un nuovo terminale di gnl che dal nord-est della Grecia aiuterà l’Europa e i Balcani occidentali a tagliare la dipendenza dall’energia russa.
“La guerra della Russia contro l’Ucraina ha già avuto e continuerà ad avere gravi conseguenze per la sicurezza in Ue e nel mondo”, ha aggiunto Michel, sottolineando che l’obiettivo dell’Ue “è semplice: dobbiamo rompere la macchina da guerra russa”.
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Ucraina: lei perde le gambe su una mina, sposa in chirurgia
Giovane infermiera del Lugansk, la cerimonia in ospedale
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
13:29
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Il ballo degli sposi commuove tutti, lui la tiene letteralmente in braccio e ondeggia nel piccolo spazio circondato da persone che guardano, lei nasconde il viso nella spalla del neomarito: le lacrime di chi assiste sono soprattutto per Oksana, infermiera di Lysychansk di 23 anni che la sera del 27 marzo è saltata su una mina che le ha strappato via dal corpo le gambe e quattro dita della mano sinistra.
Stava tornando a casa lungo un percorso familiare, una via della cittadina nella provincia di Lugansk, con il suo compagno Victor rimasto illeso per un vero miracolo.
Oksana e Victor, che stanno insieme da 6 anni e hanno due bambini, hanno deciso di sposarsi in ospedale a Leopoli dove lei sta aspettando un intervento di chirurgia protesica.
Hanno comprato le fedi nuziali e trovato un vestito bianco, alla torta hanno pensato i volontari. La cerimonia e il rinfresco si sono svolti nel reparto dove lei è ricoverata. Gli sposi hanno postato il video del matrimonio su Telegram, lei con la sua coroncina di fiori rosa, lui con i capelli a spazzola, tra speranza e tristezza.
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Gas: Cingolani, con stop ora alla Russia inverno critico
Servono 6 mesi per raggiungere il 90% di stoccaggi necessario
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
14:25
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“Se interrompessero ora il gas russo avremmo un serio problema con lo stoccaggio”.
Lo afferma il ministro della Transizione, Roberto Cingolani, alla Camera.
“Per raggiungere il 90% di stoccaggio per l’inverno 22-23 sarebbero necessari circa 6 mesi, arriveremmo con gli stoccaggi pieni e potremmo affrontare il prossimo inverno e quelli successivi con una certa tranquillità”. “Una interruzione immediata dell’export russo – aggiunge – renderebbe critico il superamento dell’inverno 2022-23 in assenza di rilevanti misure di contenimento della domanda che ovviamente sono previste”.
Secondo il ministro inoltre “la tensione sui mercati ha anche determinato, dopo la forte diminuzione avvenuta nel corso del 2020, un vertiginoso aumento dei costi dell’energia: per quanto riguarda il mercato del gas naturale, il prezzo al PSV (Punto di Scambio Virtuale del gas naturale in Italia) è passato dai circa 20 euro al MWh di gennaio 2021 ai circa 100 euro al MWh del mese di aprile, con un aumento di quasi 5 volte (e con punte giornaliere che hanno superato i valori record di 200 euro)”. Ma Cingolani sostiene che per l’Italia o per qualunque altro grande paese europeo interconnesso il price cap nazionale sarebbe estremamente difficile da sostenere” e “il mercato semplicemente lo salterebbe a piè pari perché non è conveniente vendere lì il gas. Non sarebbe una politica particolarmente intelligente”.
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Finlandia deciderà su domanda di adesione alla Nato il 12 maggio
Lo riportano i media locali
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
14:24
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
La Finlandia deciderà sulla domanda per l’adesione alla Nato il 12 maggio.
Lo riportano i media internazionali citando alcune fonti del governo di Helsinki al quotidiano finlandese Iltalehti.
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Spagna: Pegasus, giudice apre inchiesta su attacco a Sanchez
Ipotizzato il reato di rivelazione di segreti
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
MADRID
03 maggio 2022
14:29
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Un giudice del tribunale spagnolo dell’Audiencia Nacional ha aperto un’inchiesta sulla denuncia del governo di un attacco con il malware Pegasus ai telefoni cellulari del premier Pedro Sánchez e della ministra della Difesa, Margarita Robles.
Lo si apprende da un comunicato ufficiale.
Il reato ipotizzato è quello di rivelazione di segreti. Gli attacchi informatici a Sánchez e Robles sono avvenuti a maggio e giugno 2021, secondo quanto affermato dall’esecutivo.
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Polanski, ciak in Svizzera per The Palace
Masucci e Fanny Ardant protagonisti, nel cast Fortunato Cerlino
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
14:31
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Roman Polanski gira in Svizzera, a Gstaad, il nuovo film The Palace.
E una prima immagine sarà mostrata al Marché di Cannes da Wild Bunch per i compratori internazionali già in fermento sulla nuova opera del regista polacco.
L’Italia è già dentro con la Eliseo Entertainment di Luca Barbareschi (che aveva già prodotto il precedente) e la Rai. Nel cast c’è anche Fortunato Cerlino, il Pietro Savastano star di Gomorra. Protagonisti del film sono l’attore tedesco Oliver Masucci e Fanny Ardant e nel cast anche due vecchie glorie, Mickey Rourke e John Cleese, star degli storici Monty Python oltre che di Un pesce di nome Wanda. La sceneggiatura è dello stesso Polanski insieme al regista polacco Jerzy Skolimowski. Il dramma, ambientato alla vigilia di Capodanno del 1999 in un hotel di lusso, The Palace, vede intrecciarsi le vite dei lavoratori dell’hotel e di vari ospiti.
All’inizio delle riprese sul magazine svizzero Le Temps, rilanciato da Deadline, un gruppo di attori, registi elvetici ha protestato per la lavorazione del film: “Dare voce a Polanski, anche con denaro privato, non è un atto neutrale. Privato non significa apolitico”, ha scritto il collettivo di tecnici, attori, registi della Svizzera romanda, sostenuti in particolare da SWAN, Swiss Women’s Audiovisual Network, Romande Coordination of Feminist Strike e Women’s Collective. Polanski, regista di capolavori come Il Pianista, Chinatown, Rosemary’s Baby, resta un fuggitivo dall’America essendo stato condannato per aver drogato e violentato una 13enne nel 1977 a Los Angeles, reati di cui egli stesso si è dichiarato colpevole chiedendo il patteggiamento della pena. Espulso nel 2018 dall’Academy in America, Polanski continua a lavorare in Europa e a raccogliere premi. Il suo ultimo bellissimo film J’Accuse (L’ufficiale e la spia) sul caso Dreyfus con Jean Dujardin ha vinto tre César in Francia e il Gran premio della giuria a Venezia 76. Resta un autore divisivo: diversi membri dell’Accademia francese César si erano dimessi a seguito di una protesta per le 12 nomination del film e la stessa cerimonia nel febbraio 2020 fu caratterizzata da gravi disordini.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Usa: Pelosi, i giudici hanno mentito al Senato sull’aborto
‘Potrebbe essere la più grande limitazione diritti in 50 anni’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
WASHINGTON
03 maggio 2022
14:42
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
“Molti di questi giudici conservatori, che non devono rendere conto al popolo americano, hanno mentito al Senato degli Stati Uniti e stracciato la costituzione”.
E’ l’accusa della speaker della Camera, Nancy Pelosi, a proposito della notizia che la maggioranza della Corte Suprema, i giudici nominati dai repubblicani, avrebbero intenzione di votare per abolire il dirito all’aborto negli Stati Uniti.
“Se le notizie sono corrette, la Corte suprema è pronta a infliggere la più grande restrizione dei diritti degli ultimi 50 anni, non solo alle donne ma a tutti gli americani”, ha attaccato Pelosi.
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Spagna: Pegasus, giudice apre inchiesta su attacco a Sanchez
Ipotizzato il reato di rivelazione di segreti
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
MADRID
03 maggio 2022
14:50
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Un giudice del tribunale spagnolo dell’Audiencia Nacional ha aperto un’inchiesta sulla denuncia del governo di un attacco con il malware Pegasus ai telefoni cellulari del premier Pedro Sánchez e della ministra della Difesa, Margarita Robles.
Lo si apprende da un comunicato ufficiale.
Il reato ipotizzato è quello di rivelazione di segreti. Gli attacchi informatici a Sánchez e Robles sono avvenuti a maggio e giugno 2021, secondo quanto affermato dall’esecutivo.
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Media, conclusa la telefonata tra Putin e Macron
Lo afferma la Tass
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
14:57
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Si è tenuta la preannunciata telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron e quello russo Vladimir Putin.
Lo scrive l’agenzia russa Tass citando le tv.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Putin a Macron, l’Occidente smetta di fornire armi a Kiev
La Russia è ‘ancora aperta al dialogo’ con l’Ucraina.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
15:50
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
“L’Occidente deve smettere di fornire armi all’Ucraina”.
Lo ha detto Vladimir Putin al presidente francese Emmanuel Macron nel corso della telefonata che si è tenuta oggi in tarda mattinata, secondo quanto riferisce il Cremlino.
“I Paesi Ue ignorano i crimini di guerra delle forze ucraine e i loro bombardamenti sulle città e i villaggi del Donbass”, ha detto ancora Putin , secondo il quale d’altro canto Kiev “non è pronta per negoziati seri” per porre fine al conflitto con la Russia.
La Russia, tuttavia, ha aggiunto Putin, è “ancora aperta al dialogo” con l’Ucraina.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Ucraina: Fico, Ue parli con una voce sola
Presidente Camera riceve presidente Nationalrat Austria
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
16:17
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“Oggi a Montecitorio con il Presidente del Nationalrat austriaco Wolfgang Sobotka in visita in Italia.
Il consolidamento dei rapporti tra le assemblee dei nostri Paesi e la risposta europea alla crisi ucraina sono stati al centro del nostro del nostro colloquio”.
Lo afferma il presidente della Camera Roberto Fico.
“Le conseguenze dell’aggressione russa ai danni dell’Ucraina vanno affrontate rafforzando la coesione dell’Unione europea, una coesione che deve affermarsi su temi e assi strategici, a partire dalle politiche energetiche. Anche rispetto all’accoglienza dei profughi e, in generale, alla gestione dei fenomeni migratori dobbiamo lavorare insieme. Su questi come su altri dossier l’Europa deve riuscire a parlare con una voce sola. Infine la questione cruciale dell’allargamento dell’Unione europea nei Balcani occidentali. Sono stato di recente in Albania e in Macedonia del Nord e mi sono confrontato su questi temi con i miei omologhi. Sia l’Italia che l’Austria condividono la necessità di accelerare questo processo, specialmente vista la fase che stiamo vivendo nel nostro continente”, conclude Fico.
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Biden agli elettori, spetta a voi difendere diritto aborto
‘Eleggendo più parlamentari dem per codificare la sentenza’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
WASHINGTON
03 maggio 2022
16:23
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
“Se la Corte suprema ribalterà la sentenza Roe v.
Wade, spetterà ai nostri dirigenti eletti a tutti i livelli di governo proteggere il diritto della donna a scegliere e spetterà agli elettori eleggere dirigenti pro scelta in novembre” alle elezioni di Midterm”: lo afferma Joe Biden dopo che è trapelata la bozza della maggioranza dei giudici della corte volta a cancellare la storica sentenza sul diritto di aborto.
Biden invita a eleggere parlamentari pro scelta che codifichino la sentenza, impegnandosi a promulgarla in legge.
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Ucraina: Zelensky interviene al parlamento albanese
‘Dite no al commercio con la Russia e ai suoi turisti’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
TIRANA
03 maggio 2022
16:25
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto oggi al parlamento albanese per ringraziare il Paese del sostegno offerto all’Ucraina e per la chiara condanna all’aggressione da parte della Russia.
“Adesso tutti, nel mondo, stanno dimostrando il loro carattere.
Qualcuno è grande, per quanto riguarda le sue misure, ma piccolo quando deve dimostrare il coraggio, mentre qualcuno è piccolo sulla mappa, ma ha un grande cuore”, ha detto Zelensky nel suo intervento tramite un collegamento video in diretta, mentre in aula tutti i deputati albanesi tenevano davanti un cartello con i colori della bandiera Ucraina e la scritta in inglese “We stand with Ukraine”. L’Albania si è subito allineata alla posizione dell’Unione europea, sostenendo le sanzioni contro la Russia, mentre nel Consiglio di sicurezza Onu, dove dall’inizio dell’anno è membro non permanente, è stata, insieme agli Usa co-autore delle risoluzioni contro Mosca. L’Albania ha offerto all’Ucraina anche armi e materiali militari, oltre agli aiuti umanitari, aprendo le porte anche ai profughi. “Per quel che riguarda il sostegno materiale, il nostro paese non potrà fare nessuna differenza in questa guerra, ma l’Albania può essere di aiuto all’Ucraina con la sua voce sia in sede Nato che al Consiglio di sicurezza Onu”, ha dichiarato da parte sua il premier albanese Edi Rama, annunciando la presenza del suo paese anche nella conferenza dei donatori, convocata per dopodomani dalla Polonia “dove offriremo il nostro modesto contributo”, ha sottolineato Rama.
Oltre ai ringraziamenti all’Albania, Zelensky ha avuto anche delle richieste concrete. “Limitate il commercio con la Russia, perché se non oggi, domani utilizzerà questi legami per colpire il vostro mercato. Chiudete i porti alle navi russi, e limitate l’arrivo dei turisti dalla Russia, perché non potrete mai sapere, se fra di loro non ci sia uno degli assassini di Bucha, o uno dei carnefici di Mariupol”, ha detto il presidente Zelensky, il cui messaggio eè stato accolto tra gli applausi dei membri del parlamento, tutti in piedi in suo onore.
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Ucraina: Borrell, nuove sanzioni Ue andranno a esame Consiglio
Si tratta del sesto pacchetto di misure contro la Russia
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BRUXELLES
03 maggio 2022
16:28
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Le misure del sesto pacchetto di sanzioni dell’Ue alla Russia “saranno sottoposte all’approvazione del Consiglio”.
Lo annuncia l’Alto rappresentate Ue per la Politica estera Josep Borrell in un tweet.
“La guerra non provocata della Russia contro l’Ucraina riguarda la sicurezza globale – afferma -. Stiamo lavorando al sesto pacchetto di sanzioni che mira a eliminare dallo Swift più banche, fare un elenco degli attori della disinformazione e affrontare le importazioni di petrolio”.
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Bill Gates, ‘shock su aborto, Usa tornano indietro di 50 anni’
‘Avrà un impatto smisurato sulle donne più deboli’
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NEW YORK
03 maggio 2022
15:42
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“Sono scioccato.
Capovolgere la Roe v.
Wade”, la storica sentenza che ha legalizzato l’aborto negli Stati Uniti “ci riporta indietro di 50 anni e avrà un impatto smisurato sulle donne più deboli nella società”. Lo afferma Bill Gates commentando la bozza della decisione della Corte Suprema sulle interruzioni di gravidanza. “Sostengo il diritto delle donne a decidere”, aggiunge il filantropo.
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Simpson, violati contratti, servono sanzioni a Gazprom
Possibile entro l’anno riduzione di due terzi del gas russo
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
03 maggio 2022
16:19
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“Tutti al collegio abbiamo espresso solidarietà a Polonia e Bulgaria per essere state tagliate fuori dalle forniture di gas: Gazprom ha dimostrato di essere un fornitore inaffidabile poiché le compagnie di quei Paesi hanno pagato i contratti in euro”.
Lo ha detto la commissaria all’Energia Kadri Simpson nel corso del question time all’Eurocamera.
“Polonia e Bulgaria hanno rispettato i termini contrattuali, dunque ora le sanzioni devono colpire la Gazprom”, ha aggiunto.
Secondo Simpson “È possibile ridurre di due terzi le importazioni di gas russo entro la fine di quest’anno ed entro il 2030 vogliamo eliminare il 100% del gas russo”. “Le rinnovabili sono un aspetto chiave e serve un piano accelerato, dobbiamo superare le strozzature, e vi potete aspettare un piano della Commissione sul solare. Ma non possiamo sostituire una dipendenza con un’altra dipendenza, dobbiamo riportare la produzione del solare in Europa e anche questo è possibile”.
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Ucraina: Zelensky interviene al parlamento albanese
‘Dite no al commercio con la Russia e ai suoi turisti’
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TIRANA
03 maggio 2022
16:25
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è rivolto oggi al parlamento albanese per ringraziare il Paese del sostegno offerto all’Ucraina e per la chiara condanna all’aggressione da parte della Russia.
“Adesso tutti, nel mondo, stanno dimostrando il loro carattere.
Qualcuno è grande, per quanto riguarda le sue misure, ma piccolo quando deve dimostrare il coraggio, mentre qualcuno è piccolo sulla mappa, ma ha un grande cuore”, ha detto Zelensky nel suo intervento tramite un collegamento video in diretta, mentre in aula tutti i deputati albanesi tenevano davanti un cartello con i colori della bandiera Ucraina e la scritta in inglese “We stand with Ukraine”. L’Albania si è subito allineata alla posizione dell’Unione europea, sostenendo le sanzioni contro la Russia, mentre nel Consiglio di sicurezza Onu, dove dall’inizio dell’anno è membro non permanente, è stata, insieme agli Usa co-autore delle risoluzioni contro Mosca. L’Albania ha offerto all’Ucraina anche armi e materiali militari, oltre agli aiuti umanitari, aprendo le porte anche ai profughi. “Per quel che riguarda il sostegno materiale, il nostro paese non potrà fare nessuna differenza in questa guerra, ma l’Albania può essere di aiuto all’Ucraina con la sua voce sia in sede Nato che al Consiglio di sicurezza Onu”, ha dichiarato da parte sua il premier albanese Edi Rama, annunciando la presenza del suo paese anche nella conferenza dei donatori, convocata per dopodomani dalla Polonia “dove offriremo il nostro modesto contributo”, ha sottolineato Rama.
Oltre ai ringraziamenti all’Albania, Zelensky ha avuto anche delle richieste concrete. “Limitate il commercio con la Russia, perché se non oggi, domani utilizzerà questi legami per colpire il vostro mercato. Chiudete i porti alle navi russi, e limitate l’arrivo dei turisti dalla Russia, perché non potrete mai sapere, se fra di loro non ci sia uno degli assassini di Bucha, o uno dei carnefici di Mariupol”, ha detto il presidente Zelensky, il cui messaggio eè stato accolto tra gli applausi dei membri del parlamento, tutti in piedi in suo onore.
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Ucraina: Borrell, nuove sanzioni Ue andranno a esame Consiglio
Si tratta del sesto pacchetto di misure contro la Russia
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BRUXELLES
03 maggio 2022
16:28
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Le misure del sesto pacchetto di sanzioni dell’Ue alla Russia “saranno sottoposte all’approvazione del Consiglio”.
Lo annuncia l’Alto rappresentate Ue per la Politica estera Josep Borrell in un tweet.
“La guerra non provocata della Russia contro l’Ucraina riguarda la sicurezza globale – afferma -. Stiamo lavorando al sesto pacchetto di sanzioni che mira a eliminare dallo Swift più banche, fare un elenco degli attori della disinformazione e affrontare le importazioni di petrolio”.
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Al Maxxi l’Italia raccontata dall’occhio di Berengo Gardin
L’omaggio al grande fotografo. La guerra? Sempre terribile
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03 maggio 2022
16:56
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“Sono contro la guerra anche perché l’ho vissuta”.
Al Maxxi per presentare la sua ultima mostra, omaggio del museo nazionale delle arti e delle architetture del XXI secolo alla sua lunga carriera di fotografo, Gianni Berengo Gardin non perde d’occhio un momento la sua Leica a pellicola, strumento di un mestiere che è ancora una passione senza mai pause.
Attorno a lui quasi 200 stampe selezionate dalle curatrici Margherita Guccione e Alessandra Mauro nel suo immenso archivio restituiscono il racconto e le tante emozioni di una vita di impegno su mille fronti del sociale, “un viaggio nel tempo e nello spazio che racconta meglio di tanta saggistica la storia del lavoro italiano, le nostre tante città, le evoluzioni del costume”, sottolinea accanto a lui la presidente Giovanna Melandri.
Dal celeberrimo reportage nei manicomi che spinse e aiutò la Legge Basaglia alla vita nei campi nomadi, le mondine inchinate nelle risaie, gli operai sulle gru, il muso delle navi da crociera davanti a San Marco. Paesaggi, ritratti di intellettuali, interni che hanno fatto la storia come la stanzetta ordinata e un po’ naif del bandito Giuliano o gli interni della casa di Gramsci a Oristano. Foto dopo foto, uno scatto dopo l’altro in questo allestimento che nel suo andamento ondulante riproduce il Canal Grande della sua adorata Venezia, viene fuori un ritratto d’Italia lungo 60 anni.
Gli chiedono della guerra. La guerra no, risponde dall’alto dei suoi 92 anni magnificamente portati, la guerra non l’ho mai fotografata. E però quello del fotografo di guerra “è un lavoro importante e rischioso – sottolinea – i fotografi in guerra rischiano la vita, in quella che si sta combattendo in Ucraina ancora di più perché i russi non hanno rispetto dei civili e neppure di chi porta il giubbotto con la scritta press”. Con il digitale poi, e soprattutto il photoshop, il falso oggi, anche nelle foto di guerra è in agguato “le foto sicuramente vere sono quelle fatte dal satellite”. Ma resta che la guerra, ogni guerra “è terribile, questa anche più delle altre”. Lui la Russia l’ha conosciuta, fotografata, anche amata “e posso dire che i russi sono una cosa, Putin un’altra, spero se ne liberino presto”.
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Il 15enne di Odessa morto per salvare i vicini
‘E’ corso ad avvisare i due anziani senza l’allarme aereo’
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03 maggio 2022
17:32
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Di lui non si conosce neppure il nome, che viso avesse, il colore dei capelli, se aveva i genitori, parenti, dov’era nato, niente.
La cronaca dalla guerra racconta solo che era un ragazzino di 15 anni, che i missili lanciati dall’esercito russo ieri pomeriggio su Odessa hanno spazzato via in un momento la sua piccola esistenza.
Oggi, ad aggiungere strazio alla conta dei giovani che hanno perso la vita in 69 giorni di invasione russa, ci sono le parole del portavoce dell’amministrazione militare regionale della città sul Mar Nero Sergey Bratchuk: quel ragazzo avrebbe potuto salvarsi, ha ricevuto sul cellulare l’allarme del bombardamento aereo in arrivo. Ma anziché precipitarsi nel rifugio, è corso ad avvisare del pericolo gli anziani vicini che non avevano l’alert sul telefono. Pochi attimi dopo, i missili sono piombati sul dormitorio, sulla chiesa ortodossa adiacente a un sito militare. Di quegli anziani ora non c’è traccia, non è possibile appurare se il sacrificio del loro giovanissimo amico è servito a salvarli. L’unica certezza è che l’umanità ha perso un altro figlio senza colpa.
Del resto, le bombe non hanno occhi né discernimento: il bersaglio dei missili Oniks lanciati dai droni dell’esercito di Mosca, si è saputo oggi, era un hangar vicino a Odessa dove – secondo la versione russa – venivano consegnate e custodite le armi inviate all’Ucraina dai Paesi europei e dagli Usa. I vertici militari russi specificano che nell’attacco sono stati colpiti e distrutti velivoli senza pilota Bayraktar TB2, razzi e munizioni ricevuti da Kiev da “Paesi stranieri”. Il portavoce del ministero della Difesa Igor Konashenkov ha spiegato ai giornalisti che quei “missili ad alta precisione hanno sferrato un colpo vicino a Odessa su un centro logistico di un campo d’aviazione militare”. L’alta precisione delle bombe però è solo un concetto astratto. Perché le esplosioni non hanno solo ridotto in macerie l’hangar e le armi pronte ad essere usate contro le truppe russe. Hanno pure aperto una voragine nell’affetto di chi ha perso quel ragazzo di 15 anni, di chi forse disperso chissà dove dalle vicissitudini del conflitto non sa neppure di aver perso un nipote, un fratello, un parente caro. Un giovane che senza neppure pensarci ha scelto la solidarietà al posto dell’autoconservazione. Ma sono ipotesi, immagini che rimbalzano da migliaia di chilometri per cercare di farsi una ragione, qualunque ragione, di eventi che lasciano nella memoria il segno nero della perdita.
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Ucraina: Blinken, stampa libera pilastro di ogni democrazia
Segretario Stato ricorda i giornalisti uccisi da inizio guerra
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WASHINGTON
03 maggio 2022
17:32
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“Una stampa libera è il pilastro di ogni democrazia in salute”.
Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in un briefing con i giornalisti in occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa.
“La stampa libera è una degli strumenti più efficaci che abbiamo per la tutela dei diritti umani”. Il segretario di Stato ha ricordato i giornalisti uccisi in Ucraina, tra i quali Vira Hyrych, e il corrispondente della Fox news che è rimasto ferito. Blinken ha anche parlato del direttore del quotidiano russo Novaya Gazeta, Dmitry Muratov, attaccato con vernice e acido per aver criticato Mosca a proposito dell’invasione dell’Ucraina.
“Sono tanti i reporter nel mondo che rischiano la vita in prima linea”, ha detto ancora ringraziando i “coraggioso giornalisti che svolgono il loro lavoro ogni giorno”.
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Putin a Macron, l’Occidente smetta di fornire armi a Kiev
La Russia è ‘ancora aperta al dialogo’ con l’Ucraina
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03 maggio 2022
17:49
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“L’Occidente deve smettere di fornire armi all’Ucraina”.
Lo ha detto Vladimir Putin al presidente francese Emmanuel Macron nel corso della telefonata che si è tenuta in tarda mattinata, secondo quanto riferisce il Cremlino.
“I Paesi Ue ignorano i crimini di guerra delle forze ucraine e i loro bombardamenti sulle città e i villaggi del Donbass”, ha detto ancora Putin, secondo il quale d’altro canto Kiev “non è pronta per negoziati seri” per porre fine al conflitto con la Russia. La Russia, tuttavia, ha aggiunto Putin, è “ancora aperta al dialogo” con l’Ucraina.
Macron ha lanciato al presidente russo, Vladimir Putin, un appello affinché “la Russia sia all’altezza delle sue responsabilità di membro permanente del Consiglio di sicurezza, mettendo fine alla sua aggressione devastatrice” in Ucraina. Lo ha fatto sapere l’Eliseo alla fine del colloquio, durato 2 ore e 10 minuti. Era il primo dal 29 marzo fra i due capi di Stato e il primo dopo la rielezione di Macron.
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Bbc, almeno 127 i civili evacuati da Mariupol a Zaporizhzhia
’69 vengono dall’acciaieria e 58 da altre aree città ucraina’
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03 maggio 2022
17:53
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La Bbc rende noto di avere appreso che almeno “127 persone sono state evacuate da Mariupol”, la città martire nel sud dell’Ucraina, e “sono arrivate oggi a Zaporizhzhia, in un’area che è sotto il controllo ucraino.
Sessantanove di loro sono civili evacuati dallo stabilimento di Azovstal e altri 58 sfollati dall’area di Mariupol, che si sono uniti al convoglio di autobus per recarsi nel territorio ucraino”.
Le Nazioni Unite affermano che 101 persone sono state evacuate dallo stabilimento di Azovstal, inclusi 17 bambini, uno dei quali di appena sei mesi. Trentadue sono rimasti a Mariupol.
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Tv russa, ‘con missile Poseidon tsunami radioattivo in Gb’
‘Onde fino a 500 metri, potrebbe spazzare via il Regno Unito’
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03 maggio 2022
18:17
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“Il missile sottomarino nucleare Poseidon potrebbe creare uno tsunami atomico con onde alte fino a 500 metri e spazzare via il Regno Unito”.
L’apocalittico scenario va in onda, ancora una volta, sulle tv russe, che continuano a mostrare i muscoli dell’arsenale dello zar e lanciare sinistri messaggi all’Occidente.
Dopo la mappa mostrata nei giorni scorsi dalla televisione di Stato Rossija 1, con le traiettorie e i pochi minuti in cui il nuovo super missile Sarmat potrebbe raggiungere e colpire le capitali europee, la scena si è ripetuta la sera di domenica primo maggio sullo stesso canale, uno dei più seguiti dai russi.
Nel suo programma in prima serata, il conduttore del programma, Dmitry Kiselyov, ha mandato in onda un video con una simulazione sul missile sottomarino russo Poseidon: un’arma subacquea, a propulsione nucleare, lunga circa 20 metri e con un peso fino a 100 tonnellate.
“L’esplosione di questo siluro termonucleare vicino alla costa britannica causerà un’onda di tsunami gigante alta fino a 500 metri”, ha detto Kiselyov spiegando che “l’onda trasporterebbe anche dosi estreme di radiazioni e dopo il suo passaggio sulla Gran Bretagna lascerebbe un deserto radioattivo, inadatto a qualsiasi cosa per molto tempo”. Il missile “viaggia a una profondità di 1 km e ad una velocità di 200 km all’ora. Non c’è modo di fermarlo”, ha aggiunto l’anchorman russo, stretto collaboratore del presidente Vladimir Putin. Il video è rimbalzato su tutti i media internazionali a ridosso dell’annuncio del primo ministro britannico Boris Johnson di un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina e del suo intervento al Parlamento ucraino in cui è tornato a dirsi certo della vittoria di Kiev e della sua liberazione.
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Usa: aborto, centinaia di manifestanti davanti Corte Suprema
Massimo tribunale intende votare per annullare legge del 1973
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WASHINGTON
03 maggio 2022
18:35
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Centinaia di persone stanno manifestando davanti alla Corte suprema americana in difesa del diritto all’aborto che potrebbe essere messo in crisi da una sentenza del massimo tribunale Usa.
“Lasciate le leggi fuori dalle mie mutande”, “Il divieto all’aborto è razzista”, si legge sui tanti cartelli di protesta sorretti da donne soprattutto ma anche uomini.
“My body, my choice”, “il mio corpo, la mia scelta”, intonano i manifestanti.
Alla protesta per il momento c’è uno sparuto gruppo di pro-vita, tre persone che sorreggono un cartello con su scritto “in God we trust” e “mettere fine alla violenza dell’aborto”.
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Boris Johnson alla Rada, “l’Ucraina vincerà la guerra e sarà libera”
Il premier britannico è il primo leader a parlare al Parlamento di Kiev
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LONDRA
03 maggio 2022
19:32
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L’Ucraina vincerà la guerra contro la Russia e sarà libera dall’occupazione straniera.
Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson ai deputati ucraini della Verkhovna Rada, diventando così il primo leader occidentale e mondiale a parlare in videocollegamento al Parlamento di Kiev dopo l’inizio dell’invasione da parte delle truppe di Mosca.
Il Parlamento di Kiev saluta il leader britannico Boris Johnson
Nell’intervento preregistrato, di cui i media avevano già pubblicato alcune anticipazioni, il leader britannico ha affermato che i russi “stanno commettendo crimini di guerra e le loro atrocità emergono ovunque siano costretti a ritirarsi, come abbiamo visto a Bucha, a Irpin, a Hostomel e in molti altri luoghi”.
Londra però è al fianco di Kiev, questo è il messaggio lanciato da Johnson con toni mutuati da Winston Churchill (e anche una sua citazione sull”ora migliore’ dell’Ucraina), sia nel perseguire quei crimini, che nel sostenere l’eccezionale sforzo bellico contro gli invasori.
Secondo il primo ministro britannico, la resistenza delle forze ucraine, capaci di fermare le armate russe “alle porte di Kiev” nella “più grande impresa militare del XXI secolo”, è una lotta “del bene contro il male”. In un attacco diretto al leader del Cremlino, ha affermato che con l’invasione dell’Ucraina Vladimir Putin ha “gettato i semi” per la sua catastrofe e quella del suo Paese. “Le carcasse dei carri armati russi nei campi e nelle strade sono dei monumenti non solo alla sua follia ma ai pericoli dell’autocrazia stessa”, ha sottolineato Johnson. “Quello che ha fatto è una pubblicità per la democrazia”.
Come già anticipato, poi, il primo ministro ha promesso ulteriori 300 milioni di sterline (circa 360 milioni di euro) di forniture militari in armi soprattutto offensive (dai missili a lungo raggio, ai tank con sistemi anti-aerei, a veicoli speciali), ribadendo la necessità di sostenere al massimo lo sforzo di Kiev contro Putin, per non ripetere l’errore commesso in passato dall’Occidente: quello di non aver aiutato l’Ucraina nel 2014, ai tempi della conquista russa della Crimea e dell’inizio della guerra nel Donbass.
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‘Putin un criminale di guerra, lo processeremo’ – Il Reportage
La Procuratrice ucraina: ‘Solo a Irpin 290 cadaveri, 55 sono resti umani’
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IRPIN’
05 maggio 2022
19:10
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“Putin è il principale criminale di guerra del XXI secolo e sarà sicuramente processato”.
Il piglio risoluto, gli occhi serrati a mo’ di sfida, le labbra tese a proferire una condanna, Iryna Venediktova ha una sola certezza: “Come comandante in capo delle forze armate russe, è lui il responsabile delle atrocità commesse in Ucraina.
Riusciremo ad arrestarlo e verrà processato”.
Da due mesi la procuratrice generale ucraina indaga sui crimini di guerra commessi dall’esercito russo dopo l’invasione – “oltre 8.000 individuati finora” -, ogni giorno aggiorna la cruda contabilità dei massacri, non esita a postare su Twitter nome e cognome di uno dei presunti responsabili della morte e delle torture di civili a Bucha, a rischio di smentita.
A Irpin, davanti alla suggestiva Casa della Cultura, tra colonne e volte che un tempo ospitavano i concerti della Filarmonica e ora devastata dai colpi di artiglieria e dalle fiamme, in sottofondo le lamiere smosse dal vento che ancora restituiscono un suono sinistro, Venediktova convoca la stampa e snocciola gli ultimi dati: solo in questa città sono stati trovati 290 corpi, anche quello di un bambino. Solo 185 sono stati identificati, mentre “55 sono solo resti umani”. E ancora: “In 40 sono stati uccisi da spari, 35 dalle schegge, 5 dalla fame”. Altri 210, invece, sono in tali condizioni che non si è ancora capito come siano morti.
Ai piedi dell’edificio bianco e azzurro dalle pretese neoclassiche, la scenografia è preparata con cura, a favore di telecamere, dagli investigatori in giubbetto blu con la scritta War Crimes sulla schiena: pezzi di missili, mine antiuomo, bombe, distesi sull’asfalto più o meno crivellato del parcheggio del teatro. “Contro i civili hanno usato mortai da 82 e 120 mm, mine, missili Iskander-M, armi vietate dalla Convenzione di Ginevra”, indica Venediktova, camicia nera e piumino grigio-verde. “Ricordate la Cecenia, la Georgia due volte, ricordate la Siria, ricordate nel 2014 la Crimea e il Donbass? Cosa è successo dopo? Niente. Chi ha pagato per questo? Nessuno”, arringa la procuratrice determinata a non lasciare che le stragi di ucraini finiscano nell’oblio e restino impunite.
“La 64ma Brigata motorizzata è stata a Bucha, in 10 sono già stati incriminati, e poi a Irpin. Pochi giorni fa Putin l’ha premiata per le sue attività vicino a Kiev. Queste sono state le sue attività: uccidere e torturare civili, e chissà cos’altro scopriremo. Come comandante in capo è lui il responsabile”, tuona. “Sarà processato, insieme ad altri 600 sospettati, politici di alto livello, militari e agenti della propaganda russa. Meritano la condanna più severa: restare in prigione fino alla fine dei loro giorni”, è la sua sentenza.
Alle indagini partecipano la Corte penale internazionale ed Eurojust, e collaborano investigatori di diversi Paesi europei.
L’annunciata squadra di esperti italiani però “non è ancora arrivata, la stiamo aspettando”, ha detto Venediktova mostrando impazienza, mentre a Roma si stanno completando le nomine interministeriali degli investigatori, tra medici legali, esperti forensi e balistici.
Intanto al cimitero di Irpin si continuano a scavare fosse, pronte ad accogliere i corpi delle vittime man mano che vengono identificate. Almeno 100 sono le tombe aggiunte di recente, dice il guardiano Petro Koroll, mettendo in guardia dal rischio di mine nella zona. Un anziano si raccoglie davanti a quella di sua moglie Svitlana, circondato dai suoi due figli ormai adulti.
Sistema le corone di fiori di plastica sulla sabbia, annoda dei foulard sulla croce di ferro. E le parla: “A casa stiamo tutti bene. So che non vuoi, ma posso fumare?”
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Biden: la Russia ha commesso crimini di guerra in Ucraina
‘Gli Usa guidano il sostegno degli alleati a Kiev’
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03 maggio 2022
21:42
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“Le forze russe hanno commesso molti crimini di guerra e gli Stati Uniti stanno guidando il sostegno agli ucraini per difendere il loro Paese”.
Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, parlando dalla fabbrica della Lockheed Martin che produce i missili Javelin a Troy, in Alabama.
E’ incredibile quello che avete fatto. Quando vediamo le atrocità commesse dai russi e gli ucraini, non solo soldati ma anche persone comuni, che si difendono”, ha detto il presidente rivolgendosi agli operai della fabbrica. “Avete cambiato la vita delle persone”, ha sottolineato:
“Oltre 5.500 Javelin sono stati inviati dagli Stati Uniti in Ucraina”. Lo ha detto il presidente americano, Joe Biden, parlando dalla fabbrica della Lockheed Martin che produce i missili anti-carro a Troy, in Alabama. “I militari ucraini si stanno prendendo gioco di quelli russi da diversi punti di vista”, ha detto ancora Biden. “Se non ci opponiamo ai dittatori…. continueranno ad arrivare”.
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Ucraina, Biden: ‘Dobbiamo opporci ai dittatori’. Bombe su sei stazioni, missili fino a Leopoli
Assalto finale dei russi ad Azovstal. Telefonata Putin-Macron
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04 maggio 2022
07:06
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Sei stazioni ferroviarie sono state colpite questa sera in bombardamenti russi nell’Ucraina centrale e occidentale, secondo quanto riferisce il presidente delle ferrovie ucraine, Alexander Kamyshin, citato dall’agenzia Unian.
Non sono segnalati morti o feriti tra il personale delle ferrovie o tra i passeggeri, ma i danni provocati “sono gravi”, secondo Kamyshin.
Allarmi antiaereo sono in corso in quasi tutta l’Ucraina.
Udite esplosioni a Leopoli e Kiev, ma anche a Dnipro e Vinnytsia.
“Dopo l’attacco missilistico su Leopoli, due sottostazioni elettriche sono state danneggiate. Parte della città è senza corrente elettrica”. Lo riferisce su Twitter il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi. Secondo fonti locali, quattro missili avrebbero colpito la città nell’ovest dell’Ucraina; la popolazione è stata invitata a restare nei rifugi antiaerei.
La Russia è ‘ancora aperta al dialogo’ con l’Ucraina. Lo ha detto Putin nella telefonata con Macron, secondo quanto riferisce il Cremlino. Ha aggiunto che l’Ucraina ‘non è pronta per negoziati seri’ per porre fine al conflitto con la Russia. Inoltre, secondo Putin, ‘i Paesi Ue ignorano i crimini di guerra delle forze ucraine e i loro bombardamenti sulle città e i villaggi del Donbass’. Macron ha lanciato a Putin un appello affinché la Russia metta fine alla ‘sua aggressione devastatrice’. Draghi al Parlamento europeo ribadisce la necessità del cessate il fuoco e l’impegno dell’Italia per una soluzione diplomatica.
Il Papa è pronto a incontrare Putin: ‘ho chiesto al cardinale Parolin – ha detto al Corriere della Sera – dopo venti giorni di guerra, di fare arrivare a Putin il messaggio che io ero disposto ad andare a Mosca’.
‘Potente assalto’ al territorio dello stabilimento Azovstal da parte dei russi con l’appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti, secondo la testimonianza del battaglione Azov. I civili evacuati dall’acciaieria di Mariupol, circa 150, sono arrivati a Zaporizhzhia. Secondo il sindaco di Mariupol, ‘qui Putin ha già superato Hitler: più di 20mila civili uccisi e 40mila deportati in Russia ai lavori forzati”.
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L’ASSALTO FINALE AD AZOVSTAL
“Un potente assalto al territorio dello stabilimento Azovstal con l’appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti”. Forse, quello decisivo. Dopo l’evacuazione dei primi convogli di civili verso Zaporizhzhia, le forze russe hanno ripreso la loro offensiva per assumere il controllo dell’acciaieria, ultima roccaforte ucraina a Mariupol e infrastruttura strategica per la futura amministrazione della città. Raid che, secondo il reggimento Azov, hanno provocato la morte di due donne e il ferimento di altre 10 persone. “Faremo tutto il possibile per respingere questo assalto”, ha assicurato il vice comandante del battaglione Svyatoslav Palamar, tornando a chiedere “l’immediata evacuazione dei civili”. Fonti ucraine stimano che nei sotterranei dell’impianto ci siano ancora tra 200 e 300 persone intrappolate, di cui 30-40 bambini, e più di 40 militari feriti che necessitano di cure. Il nuovo attacco ad Azovstal, iniziato con bombardamenti d’artiglieria e dell’aviazione, con l’obiettivo di fare poi irruzione, è stato confermato anche dalla Difesa di Mosca, che accusa i combattenti nemici di aver sfruttato i corridoi umanitari per sgusciare fuori dai bunker e rivendica di volerne “distruggere” le “posizioni di tiro”. Mentre dal resto di Mariupol in mani russe, ha denunciato il sindaco Vadym Boichenko, sono quasi 40.000 gli abitanti “deportati” in Russia, molti costretti ai lavori forzati. Sotto i bombardamenti restano anche le regioni limitrofe di Mariupol.
GLI ALLARMI ANTIAEREO
L’offensiva continua a martellare soprattutto nel Donbass, dove secondo il governatore Pavlo Kyrylenko nella regione di Donetsk almeno 10 civili sono rimasti uccisi – tre in un raid aereo nella località di Avdiivka e gli altri sotto colpi d’artiglieria a Vuhledar e Lyman – e altri 15 feriti, mentre in altre zone sotto costanti bombardamenti si sta cercando di evacuare la popolazione dalla linea del fronte. Pesanti combattenti proseguono anche nell’oblast di Lugansk, dove stando al governatore Serhiy Gaidai nelle ultime ore 12 attacchi sono stati respinti, distruggendo tank, pezzi d’artiglieria e altri veicoli corazzati, ma Mosca sarebbe pronta a intensificare i bombardamenti in vista del 9 maggio, giorno in cui celebra la vittoria contro i nazisti. Il piano prevedrebbe l’uso di armi pesanti, tra cui artiglieria e sistemi di lancio multipli per cercare di distruggere “tutto ciò che incontrano” e fare “terra bruciata”, in modo da conquistare la regione entro quella data. Gli attacchi continuano anche più a nord, nell’oblast di Kharkiv, dove si segnalano almeno un morto e diversi feriti, con combattimenti in particolare nella direzione strategica di Izyum. Ma anche lontano dal fronte, l’Ucraina resta avvolta dal terrore dei bombardamenti nemici, con nuovi attacchi e allarmi antiaerei centinaia di chilometri a ovest della linea strategica del fiume Dnipro. In serata, almeno cinque esplosioni si sono verificate a Leopoli, nell’ovest del Paese vicino al confine con la Polonia, seguite da blackout in alcune zone della città. Nel timore di nuovi raid missilistici, il sindaco Andriy Sadovyi ha invitato la popolazione a non lasciare i rifugi antiaerei. E sempre stasera, la contraerea ucraina ha abbattuto un missile russo sparato nei pressi di Kiev. Nel mirino sono finite anche Dnipro e Vinnytsia.
TELEFONATA PUTIN-MACRON
La telefonata tra Vladimir Putin ed Emmanuel Macron è durata oltre due ore. Lo riporta la tv francese Bfm, citata dalla Tass. E’ stato il primo colloquio tra i due leader dopo la rielezione di Macron all’Eliseo. La Russia è “ancora aperta al dialogo” con l’Ucraina, ha detto Putin nella telefonata, secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dalla Tass. “I Paesi Ue ignorano i crimini di guerra delle forze ucraine e i loro bombardamenti sulle città e i villaggi del Donbass”. L’Ucraina “non è pronta per negoziati seri” per porre fine al conflitto con la Russia, ha detto ancora Putin, secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dalla Tass. Poi ancora: “L’Occidente deve smettere di fornire armi all’Ucraina”. Macron ha lanciato al presidente russo un appello affinché “la Russia sia all’altezza delle sue responsabilità di membro permanente del Consiglio di sicurezza, mettendo fine alla sua aggressione devastatrice” in Ucraina, ha fatto sapere l’Eliseo. Era il primo dal 29 marzo fra i due capi di Stato e il primo dopo la rielezione di Macron.
‘SPARITI 11 BUS DI PROFUGHI’
Nadezda ha un pugno di sogni tra le mani: trovare sua zia, riabbracciare i suoi parenti e arruolarsi nell’esercito ucraino. Capelli lunghi d’oro e sguardo di ghiaccio, è una dei 127 civili arrivati a Zaporizhzhia con il convoglio umanitario organizzato dalle Nazioni Unite in coordinamento con la Croce rossa. Donne, bambini e anziani, per lo più, evacuati dalle viscere dell’acciaieria di Azovstal, ultima roccaforte della resistenza ucraina a Mariupol. Una città ormai stremata da cui tutti cercano di fuggire tra i pericoli. E da dove non tutti arrivano a destinazione, come quelli a bordo dei bus di cui si sono perse le tracce. Quattordici sono partiti in direzione Zaporizhzhia, ma solo tre avrebbero raggiunto il territorio controllato da Kiev. Gli altri 11 sarebbero “scomparsi da qualche parte”, ha detto il sindaco della città portuale, Vadym Boichenko, denunciando il fatto che i veicoli con i profughi si perderebbero “in centri di filtrazione: gli occupanti – è l’accusa – rapiscono i nostri residenti”. Un giallo che si aggiunge ad una giornata già tesa per i ritardi registrati nell’arrivo del convoglio umanitario, prima evacuazione da quando, una settimana fa, il presidente russo, Vladimir Putin, ha ordinato la chiusura dell’impianto siderurgico. Un’odissea durata più di 48 ore e segnata da tensioni e controlli capillari, sfinenti. E questo nonostante il corridoio umanitario fosse stato concordato, seppure a fatica, tra Kiev e Mosca con la mediazione dell’Onu. Il convoglio, sotto l’egida delle Nazioni Unite e della Croce rossa, ha dovuto attraversare ventisei posti di blocco russi prima di approdare al porto sicuro di Zaporizhzhia, capoluogo dell’omonimo Oblast che da mesi accoglie i rifugiati in fuga dal sud e dall’est del Paese.
PROCURATRICE KIEV, ‘PROCESSEREMO PUTIN CRIMINALE DI GUERRA’
“Putin deve essere assolutamente processato, è il principale criminale di guerra del XXI secolo: ricordate la Cecenia, la Georgia e ora l’Ucraina”. Lo ha detto la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova, incontrando i giornalisti davanti alla casa della Cultura di Irpin, completamente distrutta. “E’ lui il responsabile come comandante in capo dei crimini di guerra commessi in queste zone”, ha aggiunto. Nella sola Irpin, sono stati trovati 290 corpi di civili uccisi dai russi, di questi “55 sono solo resti umani”. Quaranta sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco, 35 da schegge, 5 di fame. Gli altri 210 hanno ferite ancora in corso di accertamento per poter risalire alle cause del decesso”, ha aggiunto.
IL PAPA, VOGLIO INCONTRARE PUTIN
“Ho chiesto al cardinale Parolin, dopo venti giorni di guerra, di fare arrivare a Putin il messaggio che io ero disposto ad andare a Mosca. Certo, era necessario che il leader del Cremlino concedesse qualche finestrina. Non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo, anche se temo che Putin non possa e voglia fare questo incontro in questo momento. Ma tanta brutalità come si fa a non fermarla?”. Lo dice papa Francesco, intervistato dal direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. “A Kiev per ora non vado”, aggiunge – spiega -. Io prima devo andare a Mosca, prima devo incontrare Putin”.
PUTIN FIRMA DECRETO
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto con le nuove misure russe in risposta alle sanzioni. Lo riferisce l’agenzia russa Tass.
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“L’Italia, come Paese fondatore dell’Unione Europea, come Paese che crede profondamente nella pace, è pronta a impegnarsi in prima linea per raggiungere una soluzione diplomatica”, ha detto il premier Mario Draghi al Parlamento Europeo.
LE PAROLE DI LAVROV
E fanno ancora discutere le parole del ministro degli Esteri Lavrov a Mediaset, un “comizio”, lo ha definito il premier Draghi che ha parlato di concetti “aberranti”. “Il mondo deve opporsi a questa retorica vile e pericolosa e sostenere i nostri partner ucraini di fronte al feroce assalto del Cremlino”, ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano Antony Blinken, ripostando un tweet del ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid che condannava le frasi antisemite di quello russo Serghei Lavrov. La Russia ha “dimenticato tutte le lezioni della Seconda guerra mondiale”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo ultimo video-discorso, dopo i commenti del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov secondo il quale Adolf Hitler aveva “sangue ebreo” e “i più ardenti antisemiti sono di solito ebrei”. “Una tale spinta antisemita da parte del suo ministro – afferma Zelensky, ripreso dai media internazionali – mostra che la Russia ha dimenticato tutte le lezioni della Seconda guerra mondiale. O forse non hanno mai studiato quelle lezioni. C’è un grande scandalo in Israele riguardo alle parole” di Lavrov, “tuttavia nessuno sente obiezioni o scuse da Mosca: c’è silenzio. Come si potrebbe dire questo – si chiede il leader ucraino – alla vigilia dell’anniversario della vittoria sul nazismo? Queste parole significano che il massimo diplomatico russo sta incolpando il popolo ebreo per i crimini nazisti”.
Zelensky: ‘Lavrov? La Russia ha dimenticato le lezioni della Seconda guerra mondiale’
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Usa: Trump non molla, alle primarie vincono i suoi candidati
Vance e Miller si impongono in Ohio, il tycoon resta influente
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NEW YORK
04 maggio 2022
04:21
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Donald Trump non molla la presa sul partito repubblicano.
I ‘suoi’ candidati alle primarie in Ohio vincono senza particolari problemi, confermando la forza dell’ex presidente Usa.
L’ex consigliere del tycoon Max Miller si aggiudica le primarie per la Camera, mentre l’autore di ‘Hillbilly Elegy’ JD Vance quelle per il Senato.
Particolarmente importante è la vittoria del 37enne Vance che si scontrerà alle elezioni di metà mandato di novembre con il democratico Tim Ryan per sostituire il repubblicano Rob Portman, in una delle sfide chiave che decideranno il controllo del Senato. Ryan ha battuto facilmente nelle primarie democratiche la legale progressista Morgan Harper e il manager di information technology Traci Johnson. “Voglio che la nostra manifattura diventi una potenza nel mondo. Voglio aiutare questo paese a scavalcare la Cina”, ha detto Ryan salendo sul palco dopo la vittoria.
Gli osservatori ritengono che la vittoria di Vance rafforzerà la posizione di Trump nel partito repubblicano. Il tycoon non ha ancora sciolto le riserve su una sua possibile candidatura per il 2024 e il successo in Ohio potrebbe aumentare le chance di una sua discesa in campo. Agli inizi di marzo Vance era in difficoltà ed era dietro ai suoi sfidanti Josh Mandel e Mike Gibbons. Il 15 aprile però ha incassato l’appoggio di Trump e ha iniziato la rimonta che lo ha poi portato al successo. Nel sostenerlo il tycoon aveva spiegato che lo ritiene avere le migliori chance di vittoria in novembre. E ora l’ex presidente è “sollevato” dalla sua vittoria, considerata una scommessa audace vinta. Vance in passato si era definito un ‘never-Trump guy’ ma poi ha cambiato le sue posizioni e ha cercato con forza il sostegno dell’ex presidente.
Vance ha descritto le primarie in Ohio come una “battaglia per l’anima” dei repubblicani, fra quelli dell’establishment e quelli come lui e Trump disposti invece a combattere per posizioni più populiste.
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Ucraina: sirene d’allarme antiaeree in tutto il Paese. ‘Acciaieria Azovstal resiste all’assalto russo’
Il Cremlino: “Non c’è alcun accordo su incontro Putin-Papa”. Mosca annuncia corridoio umanitario per i civili dell’impianto
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05 maggio 2022
10:16
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Le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato questa notte in tutta l’Ucraina: lo riporta il Kyiv Independent che cita la capitale Kiev e la città di Kharkiv, oltre alle regioni di Dnipropetrovsk, Donetsk, Khmelnytsky, Cherkasy, Zhytomyr, Poltava, Ivano-Frankivsk, Kirovohrad, Vinnytsia, Volyn, Chernivtsi, Zakarpattia, Mykolaiv, Leopoli, Ternopil, Odesa e Zaporizhzhia
Ieri sera esplosioni sono state udite a Kiev, Mykolaiv e Odessa. Lo riporta Ukarina 24.Intanto il sindaco di Dnipro, Borys Filatov, ha denunciato su Telegram che il centro della città è stato colpito da missili russi.
In serata sono state avvertite potenti esplosioni anche in altre zone centrali dell’Ucraina, come Cerkasy e Zaporizhzhia, come riporta Unian.
Le forze russe si sono esercitate nell’enclave occidentale di Kaliningrad in attacchi simulati con missili capaci di trasportare testate nucleari: lo ha reso noto il ministero della Difesa in un comunicato. La Russia ha praticato “lanci elettronici” simulati di sistemi di missili balistici mobili Iskander con capacità nucleare, spiega la nota. Le esercitazioni hanno coinvolto più di 100 militari, che hanno anche eseguito “azioni in condizioni di radiazioni e contaminazione chimica”. Sono stati simulati attacchi singoli e multipli contro obiettivi come aeroporti e posti di comando di un finto nemico.
L’acciaieria Azovstal, ultima roccaforte ucraina a Mariupol, continua a resistere all’assalto russo. Lo ha detto in un discorso su Twitter il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba. In serata Mosca ha annunciato un cessate-il-fuoco per tre giorni per consentire l’evacuazione dei civili dall’acciaieria. Lo rende noto il comando militare russo aggiungendo che il corridoio umanitario resterà aperto da giovedì a sabato e i civili potranno scegliere se andare nei territori controllati dall’Ucraina o dalla Russia. Lo riporta Interfax.
Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha riferito di violenti combattimenti nell’acciaieria. Il Cremlino: Non c’è alcun accordo su un incontro tra il Papa e Putin. Il presidente ucraino chiede il ripristino dell’integrità territoriale, inclusa la Crimea. Kiev non è pronta per negoziati seri, ha detto Putin a Macron. Mosca ha commesso molti crimini di guerra in Ucraina, secondo Biden.
“Il modo in cui Putin ha definito la vittoria sin dall’inizio della guerra era conquistare l’Ucraina, marciare su Kiev vittorioso e privare il Paese della sua sovranità. Chiaramente questo non è successo. Gli Usa faranno di tutto per aiutare gli ucraini poi saranno loro a definire cosa ritengono un successo e saranno loro a definire i termini”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa. “Quello che è chiaro adesso è che la Russia ha già perso”, ha detto ancora la portavoce.
COMBATTIMENTI AD AZOVSTAL
“Violenti combattimenti” sono in corso nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo ha confermato alla tv ucraina il sindato di Mariupol, Vadym Boichenko, citato dal Guardian. Boichenko, ha riferito alla tv ucraina che sono stati persi i contatti con i combattenti di Kiev nell’acciaieria Azvostal di Mariupol. Il Cremlino ha negato intanto che le forze russe abbiano lanciato un assalto all’impianto. “L’ordine è stato dato pubblicamente dal comandante in capo (Putin) di annullare qualsiasi assalto. Non c’è nessun assalto”, ha detto il portavoce del Cremlino Peskov, sostenendo che le forze di Mosca stanno assediando il sito e intervengono solo per “fermare rapidamente i tentativi” dei combattenti ucraini di raggiungere delle “postazioni di tiro”. La deputata ucraina Kira Rudik ha affermato che nell’acciaieria Azovstal nella città assediata di Mariupol nel sud del paese ci sono ancora 30 bambini. Lo scrive il Guardian. Rudik ha detto che sono stati almeno 20 tentativi, falliti, di evacuare le persone dall’acciaieria. “Potete immaginare le nostre lacrime quando il primo gruppo” di persone “è stato messo in salvo”. Secondo la parlamentare di Kiev “l’obiettivo principale” ora è fare una valutazione su tutti i bambini che sono ancora nello stabilimento, insieme alle donne, agli anziani e ai soldati feriti: Il passo più complicato riguarda invece i soldati feriti perché la Russia non permette loro di uscire. Rudik ha infine precisato che ieri 156 persone sono riuscite a lasciare la città per raggiungere Zaporizhzhia.
Ucraina, il sindaco di Mariupol: ‘Persi i contatti con i combattenti all’Azovstal’
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LA CHIESA RUSSA, ‘TONI SBAGLIATI SUL COLLOQUIO CON KIRILL’
Mosca puntualizza che non c’è alcun accordo su un eventuale incontro tra Papa Francesco e il presidente russo Vladimir Putin. Lo rende noto il Cremlino. “Non vediamo alcun progresso nei colloqui con l’Ucraina”: lo ha detto, secondo quanto riporta la Tass, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. La Chiesa ortodossa russa – intanto – afferma che Papa Francesco, nell’intervista al Corriere della Sera, “ha travisato la sua conversazione con il patriarca Kirill”. Lo riporta la Tass. “Io penso che a questo punto non ci sono altri passi da fare, si è offerta la disponibilità del Santo Padre di andare a Mosca, di incontrare personalmente il presidente Putin, aspettiamo che siano loro a reagire, a dirci che cosa vogliono. Più di così non credo che da parte del Santo Padre ci possa essere qualche ulteriore iniziativa da prendere”. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, rispondendo ai giornalisti a margine di un evento. Intanto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha detto che a Russia non ha alcuna intenzione di dichiarare ufficialmente guerra all’Ucraina e quindi la mobilitazione generale in occasione della ricorrenza del 9 maggio, anniversario della vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. Secondo quanto riporta la Tass.Mosca non vede “alcun progresso nei colloqui con l’Ucraina”. Veicoli Nato che entrassero in Ucraina per consegnare armi alle forze di Kiev saranno considerati “bersagli militari legittimi” da parte dei russi. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu, dopo che la Russia ha detto di avere bombardato ieri sera sei scali ferroviari in Ucraina da cui transitavano armi occidentali. “È deplorevole che un mese e mezzo dopo la conversazione con il Patriarca Kirill, Papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per trasmettere il contenuto di questa conversazione”, ha dichiarato il dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato russo in una nota, secondo quanto riporta la Tass. “Tali dichiarazioni difficilmente contribuiranno all’instaurazione di un dialogo costruttivo tra le chiese cattolica romana e ortodossa russa, che è particolarmente necessario in questo momento”. I colloqui dei leader delle due chiese hanno avuto luogo il 16 marzo con un collegamento video.
VIOLATO LO SPAZIO AEREO FINLANDESE
Un elicottero militare russo ha violato stamani lo spazio aereo della Finlandia, che sta valutando il suo ingresso nella Nato. Lo ha denunciato il ministero della Difesa di Helsinki. “Il velivolo era un elicottero Mi-17 e la profondità della presunta violazione è stata compresa tra quattro e cinque chilometri”, ha detto all’Afp un portavoce del ministero. Si tratta della seconda violazione denunciata dalla Finlandia quest’anno, dopo l’incursione del mese scorso di un aereo da trasporto appartenente alle forze armate di Mosca.
Una Z nel cielo di Mosca, le prove aeree della Victory Parade
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Mosca non vede “alcun progresso nei colloqui con l’Ucraina”. Veicoli Nato che entrassero in Ucraina per consegnare armi alle forze di Kiev saranno considerati “bersagli militari legittimi” da parte dei russi. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu, dopo che la Russia ha detto di avere bombardato ieri sera sei scali ferroviari in Ucraina da cui transitavano armi occidentali. “È deplorevole che un mese e mezzo dopo la conversazione con il Patriarca Kirill, Papa Francesco abbia scelto il tono sbagliato per trasmettere il contenuto di questa conversazione”, ha dichiarato il dipartimento delle relazioni esterne del Patriarcato russo in una nota, secondo quanto riporta la Tass. “Tali dichiarazioni difficilmente contribuiranno all’instaurazione di un dialogo costruttivo tra le chiese cattolica romana e ortodossa russa, che è particolarmente necessario in questo momento”. I colloqui dei leader delle due chiese hanno avuto luogo il 16 marzo con un collegamento video.
LA SITUAZIONE SUL CAMPO
Nella regione di Kiev, altri 20 corpi sono stati trovati nei villaggi liberati dall’occupazione dell’esercito russo: sale così a 1.235 il numero dei cadaveri di civili recuperati, che ieri erano 1.202. Lo ha riferito il capo della polizia della zona di Kiev, Andrey Nebitov, citato da Unian. “Solo ieri sono stati trovati altri 20 corpi senza vita. La maggior parte delle persone era di Borodyanka e dei villaggi vicini, e di insediamenti di Vyshhorod”, ha affermato, “la maggior parte di loro è morta a causa del fuoco di armi leggere. Possiamo parlare di crimini su larga scala commessi dall’esercito russo nella regione di Kiev”.”Continueremo a fare di tutto per far uscire la nostra gente da Mariupol e Azovstal, sia civili che militari. È difficile, ma abbiamo bisogno di tutti coloro che sono lì. Non c’è stato un solo giorno in cui non ci siamo occupati di loro, in cui non abbiamo cercato di risolvere la questione”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelnsky in un video messaggio citato da Interfax Ukraine. “Siamo riusciti a risolvere la questione del cessate il fuoco per quasi tre giorni, in modo che il corridoio umanitario funzionasse. Ora le truppe russe non rispettano gli accordi. Continuano gli attacchi massicci ad Azovstal”, ha aggiunto. Nella giornata di ieri l’esercito russo ha lanciato 34 attacchi missilistici contro le città della regione di Lugansk provocando almeno due morti e due feriti tra i civili. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina di Lugansk, Sergiy Gaidai, su Telegram citato da Ukrinform. “I russi non stanno solo distruggendo Popasna, ma la stanno rimuovendo dalla mappa. Due persone sono morte – una donna di Lysychansk e un uomo di Popasna”, ha scritto. A Lysychansk, il Centro per le malattie infettive pericolose e una scuola sono andati a fuoco. L’unica scuola di Sirotyn è stata distrutta. Le forze russe hanno compiuto diversi raid su alcuni villaggi nella regione di Dnipro, nell’Ucraina centro-orientale. Lo ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, secondo cui sono stati presi di mira decine di edifci residenziali con lanciarazzi multipli, ma non risultano feriti perché “la maggior parte” degli abitanti era stata evacuata in precedenza.
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Usa: Trump non molla, alle primarie vincono i suoi candidati
Vance e Miller si impongono in Ohio, il tycoon resta influente
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NEW YORK
04 maggio 2022
11:44
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Donald Trump non molla la presa sul partito repubblicano.
I ‘suoi’ candidati alle primarie in Ohio vincono senza particolari problemi, confermando la forza dell’ex presidente Usa.
L’ex consigliere del tycoon Max Miller si aggiudica le primarie per la Camera, mentre l’autore di ‘Hillbilly Elegy’ JD Vance quelle per il Senato.
Particolarmente importante è la vittoria del 37enne Vance che si scontrerà alle elezioni di metà mandato di novembre con il democratico Tim Ryan per sostituire il repubblicano Rob Portman, in una delle sfide chiave che decideranno il controllo del Senato. Ryan ha battuto facilmente nelle primarie democratiche la legale progressista Morgan Harper e il manager di information technology Traci Johnson. “Voglio che la nostra manifattura diventi una potenza nel mondo. Voglio aiutare questo paese a scavalcare la Cina”, ha detto Ryan salendo sul palco dopo la vittoria.
Gli osservatori ritengono che la vittoria di Vance rafforzerà la posizione di Trump nel partito repubblicano. Il tycoon non ha ancora sciolto le riserve su una sua possibile candidatura per il 2024 e il successo in Ohio potrebbe aumentare le chance di una sua discesa in campo. Agli inizi di marzo Vance era in difficoltà ed era dietro ai suoi sfidanti Josh Mandel e Mike Gibbons. Il 15 aprile però ha incassato l’appoggio di Trump e ha iniziato la rimonta che lo ha poi portato al successo. Nel sostenerlo il tycoon aveva spiegato che lo ritiene avere le migliori chance di vittoria in novembre. E ora l’ex presidente è “sollevato” dalla sua vittoria, considerata una scommessa audace vinta. Vance in passato si era definito un ‘never-Trump guy’ ma poi ha cambiato le sue posizioni e ha cercato con forza il sostegno dell’ex presidente.
Vance ha descritto le primarie in Ohio come una “battaglia per l’anima” dei repubblicani, fra quelli dell’establishment e quelli come lui e Trump disposti invece a combattere per posizioni più populiste.
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Ucraina,decine di attacchi missilistici su Lugansk in 24 ore
Capo militare, russi cancellano Popasna dalla mappa
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04 maggio 2022
07:58
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Nella giornata di ieri l’esercito russo ha lanciato 34 attacchi missilistici contro le città della regione di Lugansk provocando almeno due morti e due feriti tra i civili.
Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina di Lugansk, Sergiy Gaidai, su Telegram citato da Ukrinform.
“I russi non stanno solo distruggendo Popasna, ma la stanno rimuovendo dalla mappa. Due persone sono morte – una donna di Lysychansk e un uomo di Popasna”, ha scritto. A Lysychansk, il Centro per le malattie infettive pericolose e una scuola sono andati a fuoco. L’unica scuola di Sirotyn è stata distrutta.
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Usa, divieto aborto dopo 6 settimane è legge in Oklahoma
Il governatore firma mentre infuria polemica su Corte Suprema
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NEW YORK
04 maggio 2022
09:15
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Il governatore dell’Oklahoma, il repubblicano Kevin Stitt, firma e tramuta in legge il divieto di aborto dopo la sesta settimana.
La firma arriva mentre infuria la polemica per la bozza pubblicata della decisione della Corte Suprema, orientata ad abolire l’aborto.
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Zelensky, obiettivo integrità territoriale, inclusa Crimea
‘Ci auguriamo che sarà parte dell’Ucraina’
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NEW YORK
04 maggio 2022
09:18
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L’obiettivo dell’Ucraina è ripristinare la sua integrità territoriale, inclusa la Crimea.
Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo virtualmente a un incontro del Wall Street Journal.
“Ci auguriamo che la Crimea sarà parte dell’Ucraina”, dice Zelensky.
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Corea Nord: Seul, lanciato ‘proiettile non identificato’
‘E’ 14/ma dimostrazione di forza di Pyongyang nel 2022′
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PECHINO
04 maggio 2022
09:16
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La Corea del Nord ha lanciato “un proiettile non identificato” verso il mar del Giappone.
Lo riporta l’agenzia sudcoreana Yonhap, citando i militari di Seul, che parlano della 14/ma dimostrazione di forza da parte di Pyongyang dall’inizio dell’anno, a meno di una settimana dall’insediamento del 10 maggio da parte del presidente eletto sudcoreano Yoon Suk-yeol.
I dettagli dell’operazione, compresi tipologia di armi, traiettoria e altitudine di lancio, sono in fase di elaborazione, ha riferito il Comando di Stato maggiore congiunto di Seul. La guardia costiera giapponese, invece, ha affermato che potrebbe trattarsi di un missile balistico.
L’ultima iniziativa di Pyongyang è maturata dopo che il test del 16 aprile di un’arma tattica guidata, mentre sono concreti i timori che il Nord possa continuare a effettuare provocazioni, come un altro missile balistico intercontinentale (Icbm) o un test nucleare.
La scorsa settimana, il leader Kim Jong-un si è impegnato ad accelerare lo sviluppo dell’arsenale nucleare del suo Paese durante l’enorme parata militare del 25 aprile, mentre i colloqui di denuclearizzazione con gli Stati Uniti permangono nella lunga fase di stallo. Kim, nell’occasione, promise lo sviluppo accelerato delle forze nucleari “alla massima velocità possibile”, annunciando che la deterrenza atomica non era più sufficiente, avanzando l’ipotesi di utilizzo dei relativi arsenali anche nel caso di minaccia agli “interessi fondamentali” della Corea del Nord.
La deterrenza, in altri termini, si profila come modulabile in strumento bellico facendo leva sulla forza, il ricatto e la coercizione.
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Ucraina: La giornata in diretta
Oggi 4 corridoi umanitari per Zaporizhzhia
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
04 maggio 2022
16:59
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
ORE 16.37 – Un elicottero militare russo ha violato stamani lo spazio aereo della Finlandia, che sta valutando il suo ingresso nella Nato.
Lo ha denunciato il ministero della Difesa di Helsinki.
“Il velivolo era un elicottero Mi-17 e la profondità della presunta violazione è stata compresa tra quattro e cinque chilometri”, ha detto all’Afp un portavoce del ministero. Si tratta della seconda violazione denunciata dalla Finlandia quest’anno, dopo l’incursione del mese scorso di un aereo da trasporto appartenente alle forze armate di Mosca.
ORE 16.26 – Le forze russe hanno compiuto diversi raid su alcuni villaggi nella regione di Dnipro, nell’Ucraina centro-orientale. Lo ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, secondo cui sono stati presi di mira decine di edifci residenziali con lanciarazzi multipli, ma non risultano feriti perché “la maggior parte” degli abitanti era stata evacuata in precedenza.
ORE 15.32 – Le truppe russe hanno fatto irruzione in una sezione dell’acciaieria Azovstal che era stata bombardata. Lo scrive Ukrainska Pravda senza specificare se si tratti della parte dello stabilimento dove si trovano civili e militari ucraini. L’assalto, spiega il sito, è iniziato ieri dopo la parziale evacuazione dei civili.
ORE 15.00 – “Violenti combattimenti” sono in corso nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo ha confermato alla tv ucraina il sindato di Mariupol, Vadym Boichenko, citato dal Guardian.
ORE 14.33 – Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha riferito alla tv ucraina che sono stati persi i contatti con i combattenti di Kiev nell’acciaieria Azvostal di Mariupol. Lo riporta il Guardian.
ORE 13.37 – La deputata ucraina Kira Rudik ha affermato che nell’acciaieria Azovstal nella città assediata di Mariupol nel sud del paese ci sono ancora 30 bambini. Lo scrive il Guardian. Rudik ha detto che sono stati almeno 20 tentativi, falliti, di evacuare le persone dall’acciaieria. “Potete immaginare le nostre lacrime quando il primo gruppo” di persone “è stato messo in salvo”.
ORE 12.48 – Il Cremlino ha negato che le forze russe abbiano lanciato un assalto alle acciaierie Azovstal, nella città portuale di Mariupol, nel sud-est dell’Ucraina. “L’ordine è stato dato pubblicamente (21 aprile) dal comandante in capo (Vladimir Putin) di annullare qualsiasi assalto. Non c’è nessun assalto” al momento, ha confermato alla stampa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, sostenendo che le forze di Mosca stanno assediando il sito e intervengono solo per “fermare molto rapidamente i tentativi” dei combattenti ucraini di raggiungere delle “postazioni di tiro”.
ORE 12.33 – Non c’è alcun accordo su un eventuale incontro tra Papa Francesco e il presidente russo Vladimir Putin. Lo rende noto il Cremlino.
ORE 11.47 – Veicoli Nato che entrassero in Ucraina per consegnare armi alle forze di Kiev saranno considerati “bersagli militari legittimi” da parte dei russi. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa di Mosca, Serghei Shoigu, dopo che la Russia ha detto di avere bombardato ieri sera sei scali ferroviari in Ucraina da cui transitavano armi occidentali.
ORE 11.20 – La decisione dei Paesi membri dell’Ue sul sesto pacchetto di sanzioni proposto dalla Commissione europea non arriverà oggi. Questa la previsione raccolta da fonti europee mentre è in corso la riunione del Coreper, i rappresentanti permanenti dei 27 presso l’Ue.
ORE 11.10 – I combattenti del gruppo militare ucraino che si trovano sul territorio dell’impianto metallurgico Azovstal a Mariupol sono bloccati in modo sicuro lungo l’intero perimetro dell’acciaieria. Lo ha dichiarato oggi il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu
ORE 10.59 – La Russia ha vietato l’ingresso al primo ministro giapponese e a 62 cittadini giapponesi. Lo rende noto il ministero degli Esteri russo
ORE 10.15 – I sei scali merci ferroviari bombardati ieri sera dalle forze russe nell’Ucraina centrale e occidentale erano usati per il trasferimento di “armi occidentali alle forze ucraine in Donbass”. Lo ha detto oggi il ministero della Difesa di Mosca
ORE 9.43 – Nella regione di Kiev, altri 20 corpi sono stati trovati nei villaggi liberati dall’occupazione dell’esercito russo: sale così a 1.235 il numero dei cadaveri di civili recuperati, che ieri erano 1.202. Lo ha riferito il capo della polizia della zona di Kiev, Andrey Nebitov, citato da Unian.
ORE 9.26 – “Continueremo a fare di tutto per far uscire la nostra gente da Mariupol e Azovstal, sia civili che militari. È difficile, ma abbiamo bisogno di tutti coloro che sono lì. Non c’è stato un solo giorno in cui non ci siamo occupati di loro, in cui non abbiamo cercato di risolvere la questione”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelnsky in un video messaggio citato da Interfax Ukraine.
ORE 8.41 – Bruxelles propone di sanzionare il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill.
ORE 7.46 – Nella giornata di ieri l’esercito russo ha lanciato 34 attacchi missilistici contro le città della regione di Lugansk provocando almeno due morti e due feriti tra i civili. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale ucraina di Lugansk, Sergiy Gaidai, su Telegram citato da Ukrinform. “I russi non stanno solo distruggendo Popasna, ma la stanno rimuovendo dalla mappa. Due persone sono morte – una donna di Lysychansk e un uomo di Popasna”, ha scritto. A Lysychansk, il Centro per le malattie infettive pericolose e una scuola sono andati a fuoco. L’unica scuola di Sirotyn è stata distrutta.
ORE 6.40 – Il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu) afferma di aver intercettato una comunicazione tra un soldato russo e un suo amico in cui il militare afferma che la Russia ha perso più vite di soldati in Ucraina che in quattro anni in Cecenia. Lo riporta la Cnn.
ORE 3.59 – Il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, ha annunciato quattro corridoi umanitari previsti per oggi per la città ucraina di Zaporizhzhia “se la situazione di sicurezza lo consentirà”. I corridoi sono stati pianificati da Mariupol, Lunacharske Circle, Tokmak e Vasylivka.
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Bruxelles propone di sanzionare Kirill, capo Chiesa russa
Nell’ambito di un sesto pacchetto di misure
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BRUXELLES
04 maggio 2022
08:55
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Bruxelles propone di sanzionare il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill.
La Commissione europea ha proposto di sanzionare il capo della Chiesa ortodossa russa, il patriarca Kirill, nell’ambito di un sesto pacchetto di misure in risposta alla guerra in Ucraina, secondo un documento visionato oggi dall’Afp.
La nuova lista, che dovrà ancora essere approvata dagli Stati membri, comprende 58 personalità da sanzionare, tra cui molti soldati russi, ma anche moglie e figli del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
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Von der Leyen, via Sberbank da Swift, finanza russa isolata
Ora embargo al petrolio russo, entro 6 mesi
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STRASBURGO
04 maggio 2022
08:59
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“Oggi escludiamo da Swift Sberbank, di gran lunga la più grande banca della Russia, e altre due grandi banche.
Con questo, colpiamo le banche che sono cruciali per il sistema finanziario russo e la capacità di Putin di creare distruzione.
Questo solidificherà il completo isolamento del settore finanziario russo dal sistema globale”.
Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen all’Eurocamera.
“Proponiamo un divieto del petrolio russo, un divieto totale d’importazione di tutto il petrolio russo, via mare e via oleodotto, greggio e raffinato”, ha aggiunto von der Leyen. “Ci assicureremo di eliminare gradualmente il petrolio russo in modo ordinato, in modo da permettere a noi e ai nostri partner di assicurare vie di approvvigionamento alternative e di ridurre al minimo l’impatto sui mercati globali. Questo è il motivo per cui elimineremo gradualmente il greggio russo entro sei mesi e i prodotti raffinati entro la fine dell’anno”, ha precisato.
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Kuleba, più sanzioni alla Russia, più armi all’Ucraina
‘Mosca fatica ad avanzare e reagisce con i missili’
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04 maggio 2022
09:20
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“Più sanzioni per la Russia, più armi pesanti per l’Ucraina”.
E’ la richiesta fatta dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un tweet, in cui aggiunge che “il terrorismo missilistico russo deve essere punito”.
“La Russia – afferma Kuleba – fatica ad avanzare e soffre perdite terribili. Da qui il disperato terrore missilistico in tutta l’Ucraina. Ma non abbiamo paura, e nemmeno il mondo deve avere paura”.
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Herzog, da Lavrov bugie che sanno di antisemitismo
Presidente Israele, sono disgustato, si scusi
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TEL AVIV
04 maggio 2022
09:34
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“Nella settimana in cui abbiamo ricordato il Giorno della Shoah, il ministro russo degli esteri Lavrov ha scelto di diffondere bugie, terribili bugie che sanno di antisemitismo”.
Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog in una intervista ad Haaretz.
“Non posso credere – ha aggiunto – che siano state pronunciate da un ministro russo. Mi hanno fatto arrabbiare e mi hanno provocato disgusto”. “Mi aspetto – ha sottolineato – che ritiri le sue parole e che chieda scusa”.
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Zelensky, ogni cosa per salvare civili e militari Azovstal
‘È difficile, ma abbiamo bisogno di tutti coloro che sono lì’
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04 maggio 2022
09:37
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“Continueremo a fare di tutto per far uscire la nostra gente da Mariupol e Azovstal, sia civili che militari.
È difficile, ma abbiamo bisogno di tutti coloro che sono lì.
Non c’è stato un solo giorno in cui non ci siamo occupati di loro, in cui non abbiamo cercato di risolvere la questione”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelnsky in un video messaggio citato da Interfax Ukraine.
“Siamo riusciti a risolvere la questione del cessate il fuoco per quasi tre giorni, in modo che il corridoio umanitario funzionasse. Ora le truppe russe non rispettano gli accordi.
Continuano gli attacchi massicci ad Azovstal”, ha aggiunto.
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Ucraina: capo Consiglio sicurezza, ‘sarà una guerra lunga’
‘Senza il sostegno degli alleati non fermeremo i russi’
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04 maggio 2022
09:59
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Quella tra Russia e Ucraina “sarà una lunga guerra” e non si concluderà entro maggio.
E’ questa la previsione del segretario del Consiglio di sicurezza nazionale di Kiev, Alexei Danilov, citato dall’agenzia Unian.
“Se parliamo di questa parte della fase calda della guerra, non sono ottimista sul fatto che finirà a maggio, sarà una lunga guerra e continuerà nel nostro territorio”, ha detto Danilov.
“Quanto tempo? Dipende da molti fattori – ha aggiunto il capo del Consiglio di sicurezza -. Innanzitutto, dipende dal nostro esercito. E dipende dai nostri partner, dobbiamo riconoscerlo e dobbiamo parlarne. Perché senza il sostegno dei partner, sarebbe, sarà molto difficile fermare questa armata russa, che ha iniziato a muoversi verso di noi il 24 febbraio”.
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Covid: Cina, stretta a Pechino sulla metropolitana e i bus
Nuovi timori a Shanghai, in lockdown anche la città di Zhengzhou
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PECHINO
04 maggio 2022
10:25
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Pechino vara un’altra stretta per contenere l’ondata di Covid-19, chiudendo decine di stazioni della metropolitana e sospendendo le linee di autobus negli sforzi per evitare il destino di Shanghai, dove milioni di residenti sono ancora in lockdown da oltre un mese.
Allo stesso tempo, in Cina emergono nuove situazioni critiche come a Zhengzhou, il capoluogo dell’Henan con quasi 13 milioni di abitanti, finita tra le quasi 50 città in blocco anti-pandemico totale o parziale.
La capitale cinese ha chiuso più di 40 stazioni della metropolitana, circa un decimo della rete, e 158 linee di autobus, hanno detto le aziende municipalizzate, precisando che il blocco principale interessa il distretto di Chaoyang, l’epicentro dell’ondata di Covid-19. La città ha segnalato 51 nuovi casi ed ha da più di una settimana lanciato i test di massa allo scopo di scovare le linee di trasmissione del virus, dopo aver chiuso le scuole, ristoranti (attivi solo per il servizio di asporto) e alcuni centri commerciali. Pechino, che ha circa 23 milioni di residenti, è alle prese con un nuovo ciclo di tre tamponi di massa in 12 dei suoi 16 distretti totali, dopo quelli già fatti la scorsa settimana.
Secondo gli ultimi dati, Shanghai ha trovato 63 nuovi casi al di fuori delle aree in lockdown, alimentando nuovi timori sulla pericolosità della variante Omicron.
A livello generale, la Cina ha registrato martedì 353 casi di trasmissione interna, di cui 260 Shanghai, secondo la Commissione sanitaria nazionale. Sempre nell’hub finanziario cinese sono stati rilevati 4.722 asintomatici sui complessivi 5.075, oltre a 16 nuovi decessi.
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Guerre e shock economici, quasi 200 milioni colpiti da fame
Impatti devastanti sui Paesi in crisi alimentare
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
04 maggio 2022
10:05
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Nel 2021 le persone colpite da grave insicurezza alimentare nel mondo hanno raggiunto la cifra di quasi 200 milioni con numeri destinati a salire.
L’allarme è contenuto nel rapporto annuale Fao-Programma alimentare Onu-Ue, insieme ad altri membri della Rete Globale contro le Crisi Alimentari.
In particolare l’ emergenza fame tocca 193 milioni di persone in 53 paesi/territori per colpa di conflitti, shock economici sui prezzi e dovuti anche alle conseguenze del Covid, e condizioni climatiche estreme. Ciò rappresenta un aumento di quasi 40 milioni di persone dal 2020, quando erano 155 milioni di persone in 55 paesi/territori.
Nel rapporto si denuncia inolte che “la guerra in Ucraina avrà gli impatti più devastanti sui Paesi in crisi alimentare, oltre quelli già sull’orlo della carestia”. I Paesi che già affrontano alti livelli di fame acuta, “sono particolarmente vulnerabili ai rischi creati dalla situazione nell’Europa orientale, in particolare a causa della loro elevata dipendenza dalle importazioni di prodotti alimentari e agricoli e per la vulnerabilità agli shock dei prezzi alimentari”. Di fronte a ciò, “è necessaria un’azione umanitaria urgente su vasta scala”.
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Michel, l’Ue aumenterà gli aiuti militari alla Moldavia
‘Nostro dovere europeo sostenere il Paese e la sua integrità’
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BRUXELLES
04 maggio 2022
10:39
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L’Unione europea “quest’anno” ha “in programma di aumentare significativamente” il sostegno militare alla Moldavia “fornendo ulteriori equipaggiamento alle sue forze armate”.
Lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in una conferenza stampa congiunta a Chisinau con la presidente moldava Maia Sandu.
“È nostro dovere europeo aiutare e sostenere il Paese e aumentare il nostro sostegno alla sua stabilità, sicurezza e integrità territoriale”, ha sottolineato Michel.
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Ucraina: impatti devastanti su Paesi in crisi alimentare
Rapporto Fao-Onu-Ue. Serve azione umanitaria urgente
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04 maggio 2022
10:50
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“La guerra in Ucraina avrà gli impatti più devastanti sui Paesi in crisi alimentare, oltre quelli già sull’orlo della carestia”.
È l’allarme contenuto nel Rapporto Globale annuale sulle Crisi Alimentari di Fao-Programma alimentare Onu-Ue.
I Paesi che già affrontano alti livelli di fame acuta, “sono particolarmente vulnerabili ai rischi creati dalla situazione nell’Europa orientale, in particolare a causa della loro elevata dipendenza dalle importazioni di prodotti alimentari e agricoli e per la vulnerabilità agli shock dei prezzi alimentari”. Di fronte a ciò, “è necessaria un’azione umanitaria urgente su vasta scala”. L’importanza dell’Ucraina e della Russia per i mercati globali dei prodotti alimentari e agricoli non può essere trascurata poiché molti paesi vulnerabili – mette in evidenza il Rapporto sulle crisi alimentari – dipendono dalla Russia per i fertilizzanti. La riduzione di disponibilità e l’aumento dei prezzi “possono avere gravi ripercussioni sui raccolti e sulla produzione agricola”. Da rilevare inoltre – si legge nel rapporto – che diversi Paesi che stanno combattendo gravi crisi alimentari hanno ottenuto quasi la totalità del loro importazioni di grano nel 2021 sia dalla Russia che dall’Ucraina, come la Somalia (oltre il 90%), la Repubblica Democratica del Congo (oltre l’80%) e il Madagascar (oltre il 70%).
L’attuale impatto combinato di conflitti, aumento dei prezzi del cibo, carburante e fertilizzanti, perdita di mezzi di sussistenza, “può esacerbare l’insicurezza alimentare acuta in paesi come Afghanistan, Haiti, Siria, Yemen, Etiopia, Somalia e Sud Sudan”.
Mentre si risponde alla crisi Ucraina, occorre anche “raddoppiare gli sforzi – qui l’appello – per aiutare queste comunità e i Paesi colpiti dalle crisi alimentari a produrre più cibo a livello locale, proprio dove è più necessario mitigare gli impatti di eventuali riduzioni delle importazioni o aumento dei prezzi alimentari”.
Nel 2021 le persone colpite da grave insicurezza alimentare nel mondo hanno raggiunto la cifra di quasi 200 milioni, con numeri destinati a salire. L’allarme è contenuto nel rapporto annuale Fao-Programma alimentare Onu-Ue, insieme ad altri membri della Rete Globale contro le Crisi Alimentari. In particolare l’ emergenza fame tocca 193 milioni di persone in 53 Paesi/territori per colpa di conflitti, shock economici sui prezzi e dovuti anche alle conseguenze del Covid, e condizioni climatiche estreme. Ciò rappresenta un aumento di quasi 40 milioni di persone dal 2020, quando erano 155 milioni di persone in 55 Paesi/territori.
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Israele: sirene a lutto per la ‘Giornata dei caduti’
Da Bennett un nuovo avvertimento all’Iran
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04 maggio 2022
11:10
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Al suono delle sirene la vita in tutto Israele si è fermata stamane per due minuti di raccoglimento in ricordo di oltre 24 mila uomini e donne caduti nei conflitti che hanno accompagnato la costituzione e lo sviluppo dello Stato ebraico.
Assieme con loro sono state solennemente ricordate anche altre 4.000 vittime civili di ostilità avvenute fin dagli albori del sionismo.
Caratterizzata da cerimonie ufficiali nei cimiteri militari, la giornata odierna di lutto per i caduti si concluderà in serata con l’inizio dei festeggiamenti per l’anniversario della Indipendenza (secondo il calendario lunare ebraico) annunciata nel 1948 da David Ben Gurion. “La Giornata dei caduti – ha rilevato il premier Naftali Bennett in una cerimonia svoltasi nel cimitero del Monte Herzl a Gerusalemme – è per noi una giornata sacra”.
“Violenza e terrorismo – ha poi osservato – non sono un fenomeno naturale a cui Israele possa rassegnarsi. Noi colpiremo chi ci colpisce direttamente e anche quanti li abbiano inviati in missione. Per i mandanti – ha aggiunto – non ci può essere alcuna immunità, anche se si trovano a mille chilometri da est da qua”. Riferendosi all’Iran, ha aggiunto: “Un regime che finanzia il terrorismo non può più nascondersi. Ha già iniziato a pagare un prezzo, ed esso non farà che salire”. In un futuro confronto, se mai dovesse presentarsi “Israele – ha assicurato – è determinato ad assestare un duro colpo'”.
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Venezia Cinema: Leone d’Oro alla carriera a Paul Schrader
Regista e sceneggiatore, “è il mio Leone del cuore”
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VENEZIA
04 maggio 2022
11:21
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È stato attribuito a Paul Schrader, regista statunitense di film come Il collezionista di carte, Il bacio della pantera, American Gigolo, e sceneggiatore di Toro scatenato, Taxi Driver, Complesso di colpa, Yakuza, il Leone d’oro alla carriera della 79/a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
La decisione è stata presa oggi dal Cda della Biennale di Venezia, che ha fatto propria la proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera.
“Sono profondamente onorato – ha dichiarato Paul Schrader, nell’accettare la proposta – Venezia è il mio Leone del cuore”.
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Sanzioni, deroga Ue su petrolio per Ungheria e Slovacchia
Fino alla fine del 2023. Proposta della Commissione ai 27
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BRUXELLES
04 maggio 2022
11:21
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Ungheria e Slovacchia saranno esentate fino alla fine del 2023 dall’applicare il blocco delle importazioni di petrolio dalla Russia.
Questa, secondo l’indicazione raccolta da fonti europee, la proposta presentata dalla Commissione europea agli Stati membri.
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Covid: Rki, in Germania da inizio pandemia oltre 25 mln casi
Ma si sospetta che numero reale superi i 50 milioni
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BERLINO
04 maggio 2022
11:25
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Dall’inizio della pandemia, la Germania ha registrato ufficialmente oltre 25 milioni di contagi da Covid.
Lo ha reso noto il Robert Koch Institut.
Secondo gli esperti di epidemiologia, però, il numero di casi reali è molto più elevato e potrebbe essere addirittura oltre il doppio, superando i 50 milioni. Il numero dei positivi ufficiali è di 25.033.970 dall’esplosione del Covid, stando al bollettino di oggi. La Germania come molti altri paesi ha decisamente allentato le misure restrittive. Stando all’istituto l’incidenza settimanale è di 591,8 casi di infezione su 100 mila abitanti in sette giorni. Il numero di casi nuovi è 106.631 infezioni e 241 casi di decesso in 24 ore.
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Israele: sirene a lutto per la ‘Giornata dei caduti’
Da Bennett un nuovo avvertimento all’Iran
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04 maggio 2022
11:26
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Al suono delle sirene la vita in tutto Israele si è fermata stamane per due minuti di raccoglimento in ricordo di oltre 24 mila uomini e donne caduti nei conflitti che hanno accompagnato la costituzione e lo sviluppo dello Stato ebraico.
Assieme con loro sono state solennemente ricordate anche altre 4.000 vittime civili di ostilità avvenute fin dagli albori del sionismo.
Caratterizzata da cerimonie ufficiali nei cimiteri militari, la giornata odierna di lutto per i caduti si concluderà in serata con l’inizio dei festeggiamenti per l’anniversario della Indipendenza (secondo il calendario lunare ebraico) annunciata nel 1948 da David Ben Gurion. “La Giornata dei caduti – ha rilevato il premier Naftali Bennett in una cerimonia svoltasi nel cimitero del Monte Herzl a Gerusalemme – è per noi una giornata sacra”.
“Violenza e terrorismo – ha poi osservato – non sono un fenomeno naturale a cui Israele possa rassegnarsi. Noi colpiremo chi ci colpisce direttamente e anche quanti li abbiano inviati in missione. Per i mandanti – ha aggiunto – non ci può essere alcuna immunità, anche se si trovano a mille chilometri da est da qua”. Riferendosi all’Iran, ha aggiunto: “Un regime che finanzia il terrorismo non può più nascondersi. Ha già iniziato a pagare un prezzo, ed esso non farà che salire”. In un futuro confronto, se mai dovesse presentarsi “Israele – ha assicurato – è determinato ad assestare un duro colpo'”.
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Francia: verso accordo tra Mélenchon e socialisti
Intesa per le legislative ‘sulla buona strada’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
PARIGI
04 maggio 2022
11:28
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Continuano le prove di alleanza nella sinistra francese.
La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon e il Partito socialista (PS) sono “sulla buona strada” per concludere un accordo in vista delle elezioni legislative di giugno, dicono fonti del PS citate dalla France Presse, dopo un compromesso raggiunto questa mattina sulla spinosa questione delle circoscrizioni elettorali.
Forte del 22% di voti ottenuti da Jean-Luc Mélenchon nel primo turno delle elezioni presidenziali del 10 aprile, la France Insoumise sta cercando di riunire tutti i suoi ex concorrenti della gauche in vista del rinnovo dell’Assemblea Nazionale, il 12 e 19 giugno. Dopo una settimana di trattative, Insoumise e socialisti hanno dunque raggiunto nella notte tra ieri e oggi un “accordo di principio” sul dossier delle circoscrizioni elettorali. I socialisti, precisano le fonti della direzione socialista, ne hanno ottenute 70. “Un accordo globale è sulla buona strada”, anche se “i negoziati di fondo devono proseguire” questa mattina, presso la sede della France Insoumise, aggiungono le fonti. Anche i Verdi di Europe Ecologie e il Partito comunista francese hanno accettato nei giorni scorsi di partecipare alla nuova Unione popolare ecologica e sociale lanciata da Mélenchon. Resta dunque solo l’intesa con il PS che al momento sembra progredire in senso positivo nonostante l’opposizione di alcune personalità del partito.
Hanno lanciato appelli contro l’accordo con la France Insoumise due ex segretari come François Hollande e Jean-Christophe Cambadélis, mentre ieri l’ex ministro Bernard Cazeneuve ha fatto sapere che nel caso di una firma dell’intesa “uscirà” dal Parti socialiste.
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Giubileo di Platino, arriva linea metro intestata a Elisabetta
La Elizabeth sarà inaugurata il 24. E’ la 12esima a Londra
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LONDRA
04 maggio 2022
11:32
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
E’ stata fissata per il 24 maggio prossimo l’inaugurazione dell’ennesima linea della metropolitana di Londra, la popolare e tentacolare ‘tube’, destinata a onorare per la prima volta la 96enne regina Elisabetta con il suo nome.
La data della cerimonia – preannunciata da tempo per il 2022 fra le iniziative a corredo del Giubileo di Platino dei 70 anni di regno della sovrana dei record, dopo i rinvii rispetto alla scadenza iniziale del 2018 – è stata ufficializzata oggi dal Municipio della capitale britannica attraverso Transport for London (TfL), la società comunale di gestione dei trasporti urbani.
La Elizabeth – dodicesima linea principale della metro londinese, senza contare i trenini locali o le diramazioni (collegate) della Overground, che percorrono la città prevalentemente in superficie – collegherà Reading, cittadina satellite nel Berkshire, con il quartiere periferico sud-orientale di Abbey Wood, attraversando la metropoli; non senza la deviazione di un secondo ramo diretto verso un altro borgo dell’hinterland, Shenfield, nell’Essex. I passeggeri avranno a disposizione fino a 12 convogli di ultima generazione, in servizio fra le 6,30 del mattino e le 23 nei due sensi di marcia nel tratto più affollato fra la stazione di Paddington e Abbey Wood. Il colore prescelto per rendere riconoscibile la nuova linea è il violetto, tonalità cara a Sua Maestà.
“Sono felicissimo di poter annunciare ora la data di apertura della Elizabeth line”, ha detto Andy Byford, numero uno di TfL, glissando sui ritardi degli anni scorsi legati a problemi di costruzione e a difficoltà tecniche non previste nei progetti originari. “Si tratta di un momento storico per la capitale e per tutto il Regno Unito, che potranno mettere in mostra un’aggiunta semplicemente splendida alla nostra rete di trasporti”.
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Francia: verso accordo tra Mélenchon e socialisti
Intesa per le legislative ‘sulla buona strada’
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PARIGI
04 maggio 2022
11:34
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Continuano le prove di alleanza nella sinistra francese.
La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon e il Partito socialista (PS) sono “sulla buona strada” per concludere un accordo in vista delle elezioni legislative di giugno, dicono fonti del PS citate dalla France Presse, dopo un compromesso raggiunto questa mattina sulla spinosa questione delle circoscrizioni elettorali.
Forte del 22% di voti ottenuti da Jean-Luc Mélenchon nel primo turno delle elezioni presidenziali del 10 aprile, la France Insoumise sta cercando di riunire tutti i suoi ex concorrenti della gauche in vista del rinnovo dell’Assemblea Nazionale, il 12 e 19 giugno. Dopo una settimana di trattative, Insoumise e socialisti hanno dunque raggiunto nella notte tra ieri e oggi un “accordo di principio” sul dossier delle circoscrizioni elettorali. I socialisti, precisano le fonti della direzione socialista, ne hanno ottenute 70. “Un accordo globale è sulla buona strada”, anche se “i negoziati di fondo devono proseguire” questa mattina, presso la sede della France Insoumise, aggiungono le fonti. Anche i Verdi di Europe Ecologie e il Partito comunista francese hanno accettato nei giorni scorsi di partecipare alla nuova Unione popolare ecologica e sociale lanciata da Mélenchon. Resta dunque solo l’intesa con il PS che al momento sembra progredire in senso positivo nonostante l’opposizione di alcune personalità del partito.
Hanno lanciato appelli contro l’accordo con la France Insoumise due ex segretari come François Hollande e Jean-Christophe Cambadélis, mentre ieri l’ex ministro Bernard Cazeneuve ha fatto sapere che nel caso di una firma dell’intesa “uscirà” dal Parti socialiste.
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Giubileo di Platino, arriva linea metro intestata a Elisabetta
La Elizabeth sarà inaugurata il 24. E’ la 12esima a Londra
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LONDRA
04 maggio 2022
11:38
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E’ stata fissata per il 24 maggio prossimo l’inaugurazione dell’ennesima linea della metropolitana di Londra, la popolare e tentacolare ‘tube’, destinata a onorare per la prima volta la 96enne regina Elisabetta con il suo nome.
La data della cerimonia – preannunciata da tempo per il 2022 fra le iniziative a corredo del Giubileo di Platino dei 70 anni di regno della sovrana dei record, dopo i rinvii rispetto alla scadenza iniziale del 2018 – è stata ufficializzata oggi dal Municipio della capitale britannica attraverso Transport for London (TfL), la società comunale di gestione dei trasporti urbani.
La Elizabeth – dodicesima linea principale della metro londinese, senza contare i trenini locali o le diramazioni (collegate) della Overground, che percorrono la città prevalentemente in superficie – collegherà Reading, cittadina satellite nel Berkshire, con il quartiere periferico sud-orientale di Abbey Wood, attraversando la metropoli; non senza la deviazione di un secondo ramo diretto verso un altro borgo dell’hinterland, Shenfield, nell’Essex. I passeggeri avranno a disposizione fino a 12 convogli di ultima generazione, in servizio fra le 6,30 del mattino e le 23 nei due sensi di marcia nel tratto più affollato fra la stazione di Paddington e Abbey Wood. Il colore prescelto per rendere riconoscibile la nuova linea è il violetto, tonalità cara a Sua Maestà.
“Sono felicissimo di poter annunciare ora la data di apertura della Elizabeth line”, ha detto Andy Byford, numero uno di TfL, glissando sui ritardi degli anni scorsi legati a problemi di costruzione e a difficoltà tecniche non previste nei progetti originari. “Si tratta di un momento storico per la capitale e per tutto il Regno Unito, che potranno mettere in mostra un’aggiunta semplicemente splendida alla nostra rete di trasporti”.
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Ue: ‘Kirill responsabile delle minacce all’integrità dell’Ucraina’
La Chiesa ortodossa russa si dice scettica sui piani della Commissione europea di imporre sanzioni
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
05 maggio 2022
11:27
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“Il patriarca Kirill è responsabile del sostegno o dell’attuazione di azioni o politiche che minano o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, nonché la stabilità e la sicurezza in Ucraina.
Inoltre, sostiene il governo russo ed i decisori responsabili dell’annessione della Crimea e della destabilizzazione dell’Ucraina”.
Così recita il testo del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia in discussione a Bruxelles, testo in cui appare anche il nome del patriarca ortodosso Kirill.
La Russia non ha mai attaccato nessuno nella sua storia, ha solo protetto i suoi confini. Lo ha detto il patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia in un sermone nella Cattedrale dell’Arcangelo al Cremlino riportato da Interfax. “Noi non vogliamo combattere nessuno. La Russia non ha mai attaccato nessuno. Sorprendentemente, un Paese grande e forte non ha mai attaccato nessuno, ha solo protetto i suoi confini. Dio conceda che il nostro Paese rimanga forte, potente e amato da Dio fino alla fine dei tempi”, ha affermato.
Il patriarca ha poi pregato perché Dio “rafforzi la fede, la pietà e la saggezza del popolo e dia la forza di lavorare sempre, vivere e, se necessario, combattere per preservare lo stile di vita libero e indipendente del popolo e della Russia”. “Possa Dio salvare il suolo russo dalla faida e dall’invasione straniera e rafforzare il credo ortodosso, che è l’unica forza spirituale capace di unire veramente il nostro popolo. Crediamo che Dio ci concederà la sua misericordia e la sua grazia, anche durante questi tempi turbolenti”, ha detto.
Oggi la Commissione europea ha proposto di sanzionare il capo della Chiesa ortodossa russa nell’ambito di un sesto pacchetto di misure in risposta alla guerra in Ucraina.
La Chiesa ortodossa russa si dice scettica sui piani della Commissione europea di imporre sanzioni al patriarca Kirill. “Il patriarca Kirill proviene da una famiglia i cui membri sono stati sottoposti per decenni a repressioni per la loro fede e posizione morale durante i giorni dell’ateismo militante comunista, senza temere reclusione e repressioni”, scrive il portavoce della Chiesa ortodossa, Vladimir Legoyda, sul suo canale Telegram. “Quindi bisogna essere completamente estranei alla storia della nostra Chiesa per intimidire il suo clero e i suoi credenti inserendoli in alcune liste”, ha aggiunto.
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Chiesa russa, ‘Kirill non teme le sanzioni Ue’
‘Viene da una famiglia sottoposta per decenni a repressioni’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
04 maggio 2022
11:48
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La Chiesa ortodossa russa si dice scettica sui piani della Commissione europea di imporre sanzioni al patriarca Kirill.
“Il patriarca Kirill proviene da una famiglia i cui membri sono stati sottoposti per decenni a repressioni per la loro fede e posizione morale durante i giorni dell’ateismo militante comunista, senza temere reclusione e repressioni”, scrive il portavoce della Chiesa ortodossa, Vladimir Legoyda, sul suo canale Telegram.
“Quindi bisogna essere completamente estranei alla storia della nostra Chiesa per intimidire il suo clero e i suoi credenti inserendoli in alcune liste”, ha aggiunto.
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Ucraina: Mosca vieta l’ingresso al premier giapponese
E ad altri 62 cittadini nipponici
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
04 maggio 2022
11:53
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La Russia ha vietato l’ingresso al primo ministro giapponese Fumio Kishida e a 62 cittadini giapponesi.
Lo rende noto il ministero degli Esteri russo citato dall’agenzia Tass.
Secondo l’agenzia Interfax, Mosca ha vietato l’ingresso in Russia a tempo indeterminato anche al ministro degli Esteri del Giappone, Yoshimasa Hayashi, e al ministro della Difesa, Nobuo Kishi, nonché ad alcuni parlamentari, giornalisti e rappresentanti della comunità scientifica di cittadinanza giapponese.
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Nucleare: Iran, nessuna pausa a Vienna, colloqui continuano
Scambio di messaggi con Usa attraverso mediazione Ue
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TEHERAN
04 maggio 2022
12:23
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I colloqui di Vienna per rilanciare l’accordo sul nucleare del 2015 non sono in pausa ma continuano in altri modi.
Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, come riporta Mehr, sottolineando che lo scambio di messaggi scritti tra la Repubblica islamica e gli Usa va avanti con la mediazione del segretario generale del servizio di azione estera dell’Unione Europea Enrique Mora.
“Puntiamo a un accordo forte e permanente e abbiamo chiesto agli americani di essere realistici” ha affermato Amirabdollahian ribadendo la richiesta dell’Iran per rimuovere sanzioni ad ogni livello e avere le necessarie garanzie a livello economico.
I colloqui per rilanciare l’accordo sul nucleare, ripresi il 29 novembre nella capitale austriaca, sono in fase di stallo da marzo dopo un reciproco scambio d’accuse tra Washington e Teheran che si incolpano a vicenda di non essere in grado di prendere decisioni politiche.
Recentemente l’Iran aveva avanzato una nuova richiesta relativa all’esclusione delle Guardie della rivoluzione dalla lista delle organizzazioni considerate terroristiche dagli Usa.
La Repubblica islamica chiede anche garanzie affinché il prossimo governo americano non si ritiri dall’accordo sul programma nucleare iraniano come fece l’ex presidente Usa Donald Trump nel 2018.
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Cremlino, nessuna dichiarazione di guerra il 9 maggio
E nessuna mobilitazione
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04 maggio 2022
12:45
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La Russia non ha alcuna intenzione di dichiarare ufficialmente guerra all’Ucraina e quindi la mobilitazione generale in occasione della ricorrenza del 9 maggio, anniversario della vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale.
Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
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Di Maio, Draghi chiaro, sosteniamo ingresso Ucraina in Ue
Colloquio con Kuleba: ‘Relazioni Roma-Kiev mai state così forti’
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04 maggio 2022
12:54
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“Siamo pronti a partecipare alla ricostruzione dell’Ucraina, distrutta dalla folle guerra russa”: sono queste le parole rivolte dal ministro Di Maio all’omologo ucraino Kuleba, nel corso di una lunga telefonata avvenuta stamattina.
I due hanno ribadito che le relazioni tra Italia ed Ucraina non sono mai state così forti.
“Il premier Draghi – ha affermato Di Maio – ieri ha illustrato chiaramente la linea dell’Italia in Parlamento Europeo: vogliamo che l’Ucraina faccia ingresso nell’Ue, non ci volteremo dall’altra parte e continueremo a sostenervi”.
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Ucraina: Onu, oltre 5,6 milioni persone fuggite dalla guerra
Gli sfollati interni sono almeno 7,7 milioni
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
04 maggio 2022
13:18
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Più di 5,6 milioni di persone sono fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa alla fine di febbraio.
Lo riferiscono gli ultimi dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), stando alla Cnn.
Inoltre, secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), sono almeno 7,7 milioni gli sfollati interni in Ucraina, costretti ad ad abbandonare le loro case.
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Israele: Bennett contestato a cerimonia Giorno del Ricordo
Grida di ‘traditore’, ‘imbroglione’
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TEL AVIV
04 maggio 2022
13:29
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Il premier Naftali Bennett è stato contestato al grido di ‘traditore’ e ‘imbroglione’ durante la cerimonia sul Monte Herzl a Gerusalemme in onore dei soldati israeliani caduti.
Le grida di contestazione, durante il Giorno del Ricordo dei caduti, si sono levate da un pugno di familiari presenti alla cerimonia e che sembrano non condividere la linea dell’attuale maggioranza di governo.
Il premier non ha risposto alle invettive ma ha detto di comprendere “il dolore delle famiglie a lutto”. “Queste famiglie – ha aggiunto – sono sante ed hanno diritto di affliggersi”.
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Gb: Johnson sotto pressione alla vigilia delle amministrative
Per alcune previsioni iTory potrebbero perdere 550 seggi locali
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LONDRA
04 maggio 2022
13:43
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E’ sotto pressione Boris Johnson alla vigilia di elezioni amministrative di vasta portata nel Regno Unito che rappresentano un test cruciale per il futuro del premier conservatore alle prese con le conseguenze dello scandalo Partygate ma soprattutto con la polemica sul caro vita, rispetto al quale il partito di governo viene accusato di non fare abbastanza.
Johnson oggi va in Hampshire per cercare di conquistare consensi a fronte di alcune previsioni che danno una perdita complessiva di 550 seggi locali per i Tory.
Domani ne devono essere rinnovati in Inghilterra 4.360 (fra comunali, circoscrizionali e così via) nelle principali aree urbane di Birmingham, Leeds e Manchester e nei 32 municipi circoscrizionali londinesi, mentre in Scozia ne vengono contesi 1.277 e 1.234 nel Galles. Un’altra incognita per BoJo e il suo esecutivo è rappresentata dal rinnovo del parlamento locale dell’inquieta Irlanda del Nord alle prese con il dopo Brexit. Il repubblicano e filo-irlandese Sinn Fein potrebbe diventare primo partito e partito di maggioranza relativa scavalcando gli unionisti protestanti del Dup per la prima volta.
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Iran: a fine mese esecuzione dello studente iraniano-svedese
Condannato a morte nel 2020 per spionaggio a favore di Israele
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TEHERAN
04 maggio 2022
13:47
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La condanna a morte in Iran per il ricercatore universitario iraniano-svedese Ahmadreza Djalali è in programma non più tardi del 21 marzo prossimo.
Lo fa sapere l’agenzia Isna citando fonti anonime mentre al momento non ci sono stati commenti a riguardo da parte della magistratura.
Djalali è stato arrestato nel 2016 mentre si trovava nel Paese su invito dell’Università di Teheran e Shiraz. Nel 2017 è stato condannato a morte dopo essere stato accusato di avere fornito informazioni all’intelligence israeliana riguardo al programma nucleare iraniano. Ricercatore universitario oggi 50enne, Djalali ha lavorato in numerose università europee e nel 2018, mentre si trovava in carcere, ha ricevuto la cittadinanza svedese. Vari rapporti delle Nazioni Unite hanno criticato l’Iran per le condizioni di detenzioni di Djalali a cui sarebbero state estrapolate confessioni dopo minacce e si troverebbe in condizioni di salute precarie a causa del regime di isolamento a cui è stato sottoposto.
L’annuncio dell’esecuzione delle condanna a morte arriva nello stesso giorno della conclusione del processo a Stoccolma per Hamid Nouri, ex funzionario della magistratura iraniana arrestato in Svezia nel 2019 con l’accusa di crimini di guerra e abuso dei diritti umani per avere avuto un ruolo nell’esecuzione di oltre 5000 prigionieri politici in Iran nel 1988. Teheran ha definito “infondate e inventate” le accuse contro Nouri che, se ritenuto colpevole, potrebbe essere condannato al carcere a vita.
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Maddie: procuratore tedesco, nuove prove contro Bruckner
Sviluppi rivelati durante intervista a rivista portoghese Sabado
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LISBONA
04 maggio 2022
13:58
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“L’indagine contro Christian Bruckner è ancora in corso e credo che ci siano nuove prove che possono darci la certezza che sia lui l’assassino di Madeleine McCann”, è quanto ha dichiarato il procuratore tedesco Hans Christian Wolter durante un’intervista con la testata portoghese Sabado.
Wolter si riferiva al cosiddetto “caso Maddie”, dal soprannome della bambina inglese che il 3 maggio del 2007, quando aveva 3 anni, sparì dalla stanza dove dormiva con i fratelli in un residence di Praia da Luz, nel sud del Portogallo.
L’intervista è stata pubblicata in occasione del quindicesimo anniversario dalla sua sparizione.
Tuttavia il procuratore tedesco ammette anche che non ci sono prove forensi e che non sarà scontato riuscire a portare Bruckner davanti ad un giudice per questo caso. L’uomo è recluso in un carcere tedesco per crimini legati alla droga e ha già subito una condanna a sette anni per violenze sessuali nei confronti di una donna di 72 anni statunitense, sempre in Portogallo. É inoltre sospettato di altre violenze sessuali, pedofilia e sparizioni di altri bambini.
La sua condanna formale è arrivata solo il mese scorso, annunciata dalla procura di Faro con una nota pubblicata online.
Secondo quanto aveva dichiarato l’avvocato di Brückner, Friedrich Fülscher, la formalizzazione dell’accusa sarebbe stata un “trucco processuale”, dal momento che un crimine di questo tipo sarebbe potuto entrare in prescrizione dopo quindici anni dal fatto.
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Ucraina: Gb taglia fuori la Russia dai servizi della City
La Russia e le sue aziende vengono da oggi bandite dalla rete di servizi finanziari, di consulenza e di pubbliche relazioni della City britannica
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LONDRA
04 maggio 2022
14:21
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La Russia e le sue aziende vengono da oggi bandite dalla rete di servizi finanziari, di consulenza e di pubbliche relazioni della City britannica.
Lo annuncia il governo di Boris Johnson, per bocca dei ministri degli Esteri, Liz Truss, e dell’Industria, Kwasi Kwarteng, ufficializzando un nuovo pacchetto di sanzioni in risposta all’invasione dell’Ucraina che porta a oltre 1600 gli individui e le società colpite finora dal Regno Unito.
Londra annuncia inoltre una stretta più dura contro i media vicini al Cremlino: incluse testate già sanzionate come Rt e Sputnik, definite “voci della propaganda” di Mosca.
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Parlamento Ue avvia l’iter per chiedere revisione trattati
Plenaria approva la procedura di attivazione dell’articolo 48
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STRASBURGO
04 maggio 2022
14:26
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Via libera dal Parlamento europeo alla risoluzione che avvia l’iter di attivazione dell’articolo 48 per chiedere agli Stati membri di aprire una Convenzione per la revisione dei trattati Ue.
Il testo è stato approvato per alzata di mano.
Con il voto odierno, gli eurodeputati sostengono le proposte avanzate dai cittadini durante la Conferenza sul futuro dell’Europa per riformare in modo profondo l’Unione.
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L’ira di Bolsonaro su DiCaprio, ‘tenga la bocca chiusa’
Replica alla campagna social dell’attore contro la rielezione
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RIO DE JANEIRO
04 maggio 2022
14:38
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Nuovo botta e risposta, via social, tra Jair Bolsonaro e Leonardo DiCaprio: il presidente brasiliano ha invitato l’attore americano, critico del suo governo, a “tenere la bocca chiusa”, dopo che quest’ultimo aveva incoraggiato sul suo profilo Twitter i neo maggiorenni brasiliani a ritirare la loro scheda elettorale e ad andare a votare per scongiurare la rielezione del leader di destra.
“DiCaprio deve sapere che la stessa presidente del Wto ha detto che, senza l’agro-business brasiliano, il mondo farebbe la fame.
Quindi è bene che DiCaprio tenga la bocca chiusa invece di dire sciocchezze”, ha detto Bolsonaro, parlando con alcuni suoi sostenitori all’esterno del Palacio da Alvorada, sua residenza ufficiale a Brasilia.
Il capo dello Stato ha poi ricordato che DiCaprio nel 2019 aveva condiviso una fotografia obsoleta per parlare degli incendi in Amazzonia. All’epoca, i due ebbero uno scontro pubblico e Bolsonaro accusò la star di Hollywood di aver finanziato roghi criminali in Brasile, accusa che l’attore respinse. Su Twitter, DiCaprio ha 19,6 milioni di followers, mentre la pagina ufficiale di Bolsonaro è seguita da 7,8 milioni di utenti.
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Parlamento Ue avvia l’iter per chiedere revisione trattati
Plenaria approva la procedura di attivazione dell’articolo 48
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STRASBURGO
04 maggio 2022
14:40
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Via libera dal Parlamento europeo alla risoluzione che avvia l’iter di attivazione dell’articolo 48 per chiedere agli Stati membri di aprire una Convenzione per la revisione dei trattati Ue.
Il testo è stato approvato per alzata di mano.
Con il voto odierno, gli eurodeputati sostengono le proposte avanzate dai cittadini durante la Conferenza sul futuro dell’Europa per riformare in modo profondo l’Unione.
Con il voto si dà ora mandato alla commissione affari costituzionali del Pe di aprire in via ufficiale l’iter legislativo per formulare la richiesta di attivare l’articolo 48, che dovrà passare poi nuovamente dal voto della planaria. Nel testo gli eurodeputati riconoscono che le “proposte ambiziose e costruttive” emerse dalla Conferenza sul futuro dell’Europa (Cofoe) richiedono riforme sostanziali come il conferimento del diritto di iniziativa legislativa al Parlamento europeo e l’abolizione dell’unanimità in seno al Consiglio (che rappresenta gli Stati membri). Tra gli altri interventi richiesti figurano anche “la semplificazione dell’architettura istituzionale dell’Ue, una maggiore trasparenza e rendicontabilità del processo decisionale e una nuova riflessione sulle competenze dell’Unione”. La relazione inoltre sottolinea come “in questo processo, l’Ue dovrebbe orientarsi verso un modello di crescita sostenibile, inclusivo e resiliente, con particolare attenzione alle Pmi”. Nel testo gli eurodeputati chiedono anche la “piena attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali e che l’Unione dia prova di leadership nella lotta ai cambiamenti climatici, nella tutela della biodiversità e nella promozione della sostenibilità”.
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Mattarella, noi con l’Ucraina, in gioco futuro dell’Europa
Necessario avere il coraggio di guardare al futuro
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04 maggio 2022
14:45
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“Le devastazioni di luoghi nel cuore dell’Europa, le vite spezzate, l’attentato recato alla libertà e indipendenza di un Paese, immaginavamo appartenessero a un passato remoto.
Siamo a fianco delle ragioni del popolo ucraino e, mentre è in gioco il destino dell’Europa, appare più che mai necessario avere il coraggio di guardare al futuro, di immaginare come la cultura possa costituire un veicolo di pace”.
Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando a Braga in Portogallo in occasione della riunione Cotec.
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Navalny: mi mandano nella colonia di massima sicurezza di Melekhovo
‘Dove ai detenuti vengono strappate le unghie’
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04 maggio 2022
18:46
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“La mia nuova sentenza non è ancora entrata in vigore, ma ho sentito dire che verrò trasferito nella colonia di massima sicurezza di Melekhovo”, una cittadina della Russia europea centrale, “dove ai detenuti vengono strappate le unghie”.
Lo scrive su Twitter l’oppositore russo Alexey Navalny.
“Bene, almeno avrò una scusa per usare una emoji alla moda”, prosegue Navalny, che mostra su Twitter un simbolo che ritrae delle unghie colorate di rosso.
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Ucraina: Draghi, Giappone e Italia impegnate per tregua
Continuiamo a esercitare pressione perché Russia cessi ostilità
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04 maggio 2022
14:46
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“Nel nostro colloquio abbiamo riaffermato la condanna all’invasione russa dell’Ucraina.
Italia e Giappone sono impegnate perché si arrivi il prima possibile a tregue, anche localizzate, per permettere le evacuazioni di civili e favorire i negoziati di pace.
Continuiamo ad aiutare l’Ucraina e a esercitare pressione sulla Russia, perché cessi immediatamente le ostilità”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi al termine dell’incontro con il primo ministro giapponese Fumio Kishida.
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Corea Nord: Draghi, preoccupano test missilistici
Ordine internazionale basato su regole, anche in mari cinesi
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04 maggio 2022
14:47
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“L’Italia, l’Unione Europea e il Giappone condividono l’importanza della stabilità e della sicurezza nell’Indo-Pacifico.
Con il primo ministro Kishida abbiamo condiviso la preoccupazione per i test missilistici del regime nordcoreano.
Dobbiamo continuare a mostrarci uniti e risoluti a difesa dell’ordine internazionale basato sulle regole – anche in riferimento ai Mari Cinesi e nello Stretto”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi al termine dell’incontro con il primo ministro giapponese Fumio Kishida.
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Mattarella, politica difesa Italia ha vocazione a pace
Contesto internazionale ora ha gravi minacce a stabilità
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04 maggio 2022
14:48
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“La politica di difesa incardinata nella nostra Costituzione sottolinea la vocazione alla pace dell’Italia, testimoniata dalla partecipazione agli organismi multilaterali e alle alleanze internazionali a cui ha aderito dopo la Liberazione”.
Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata, Pietro Serino in cui esprime in occasione del 161/mo anniversario dalla nascita gratitudine verso l’esercito “nel contesto internazionale caratterizzato da gravi minacce alla pace e alla stabilità del nostro continente”.
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Tribunale della giunta birmana respinge ricorso di Suu Kyi
Contro condanna a cinque anni per corruzione
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YANGON
04 maggio 2022
15:08
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Un tribunale della giunta birmana ha respinto oggi un appello di Aung San Suu Kyi contro una condanna a cinque anni per corruzione emessa la scorsa settimana.
Lo annuncia una fonte ben informata sul caso.
L’appello presentato dal team legale di Suu Kyi contro la sentenza, che ha ritenuto il premio Nobel colpevole di aver accettato una tangente in denaro e oro, “è stato sommariamente respinto”, ha affermato la fonte.
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Vescovo Leopoli: ‘Putin vuole tutto il Paese, non solo il Donbass’
“Per questo colpisce anche la nostra città”
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LEOPOLI
05 maggio 2022
11:41
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Vladimir Putin “vuole tutta l’Ucraina”.
Lo dice senza tanti giri di parole l’arcivescovo cattolico di Leopoli, mons.
Mieczyslaw Mokrzycki. I colpi che ieri hanno distrutto una centrale elettrica e alcune infrastrutture ferroviarie della ‘piccola Vienna’ dell’Ucraina si sono sentite anche dal palazzo arcivescovile. “Ci chiedevamo che cosa stesse succedendo, poi abbiamo scoperto che era caduto un missile a poco più che un chilometro da qui”, racconta il vescovo. Quindi non c’è solo la questione del Donbass o della Crimea. “I bombardamenti toccano anche qui, Leopoli, perché Putin ogni tanto fa questi segni che lui non soltanto vuole conquistare una parte dell’Ucraina, lui vuole conquistare tutta l’Ucraina. Per questo fa questi bombardamenti in diverse parti del Paese”. Ieri per la prima volta è stata colpita anche la Transcarpazia. “E ci dispiace perché qui a Leopoli sta distruggendo importanti infrastrutture per le comunicazioni, per mantenere in vita la gente e per avere lavoro. Speriamo – ha detto il vescovo – che questa tragedia, che questa orribile guerra finisca presto”. Oggi Leopoli è tornata ad una parvenza di normalità: negozi aperti, traffico, mamme con bambini a passeggio. Ma, per fare un esempio, i passaggi a livello non funzionano, e i treni che passano nei sobborghi della città devono annunciarsi suonando prima del loro arrivo. Il vescovo Mokrzycki ci accoglie, con la missione della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, tra le icone della Madonna di Cestochowa e la statua di Maria dorata che appartenne a Giovanni Paolo II, del quale lui è stato segretario. E’ polacco ma da quindici anni è vescovo in Ucraina e, quando parla delle divisioni tra le Chiese, ortodossi di Mosca e ortodossi di Kiev, cattolici e greco-cattolici, ripete: “Siamo tutti ucraini”, “la guerra non può essere l’occasione per una resa dei conti” tra le confessioni religiose che in questa tragedia debbono invece essere più unite che mai. E racconta che due sere fa ha ospitato a cena il metropolita Filarete, che a Leopoli è il referente della Chiesa di Mosca, quella del Patriarca Kirill. “Io parlo con tutti perché le divisioni non arrivano dalla gente, non sono del popolo”, dice. “E poi bisogna dire che alcuni vescovi ortodossi ucraini, che sono del Patriarcato di Mosca, si sono espressi criticamente verso Kirill”, che ha ‘benedetto’ la guerra di Vladimir Putin. “E che facciamo, li cacciamo via?”, chiede criticando le due proposte di legge all’esame del Parlamento ucraino che vorrebbero estromettere dal Paese gli ortodossi che sono sotto l’ombrello di Mosca e confiscare i loro beni. Quanto alle prospettive di questo conflitto il vescovo non vede la possibilità di compromessi senza che i russi abbandonino prima i territori occupati: “Non si può sacrificare una parte – dice riferendosi al Donbass o alla Crimea – per sopravvivere. Voi dareste Milano o Udine pur di vivere? Ci vuole anche onore e dignità!”. Mons. Mokrzycki spera infine ancora in una visita del Papa in Ucraina, anche se sa che il Pontefice ha detto di non ritenere opportuno questo viaggio in questo momento. “Sarebbe una cosa molto attesa dalla gente. Come apostolo della pace bacerebbe questa terra martorizzata e la benedirebbe. Anche senza fare incontri, il solo suo mettere il piede in questa terra, come Pietro dei nostri tempi, sarebbe un segnale di speranza in mezzo tanto dolore della nostra gente”.
Ucraina: missili su Leopoli, traffico bloccato al confine con la Polonia
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Ieri per la prima volta è stata colpita anche la Transcarpazia.
“E ci dispiace perché anche qui a Leopoli sta distruggendo importanti infrastrutture per le comunicazioni, per mantenere n vita la gente e per avere lavoro. Speriamo – ha detto il vescovo, nell’ambito della missione in Ucraina della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre – che questa tragedia, che questa orribile guerra finisca presto”.
Colonne di fumo ed esplosioni a Leopoli
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Aborto: Protesta al Pe, ‘Solidarietà con le donne americane’
Flashmob all’Eurocamera, presenti eurodeputati Pd
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STRASBURGO
04 maggio 2022
16:16
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Otre 50 eurodeputati da diversi gruppi politici dell’Eurocamera hanno partecipato ad un flash mob in supporto alla battaglia in difesa dei diritti della donna negli Stati Uniti.
Gli eurodeputati, tra cui gli italiani Brando Benifei, Alessandra Moretti e Camilla Laureti, del Partito democratico hanno esposto cartelli con la scritta “Solidarietà con le donne americane.
Il diritto all’aborto non può essere messo in discussione. #MyBodyMychoice”.
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ELICOTTERO MILITARE RUSSO VIOLA SPAZIO AEREO FINLANDIA
Secondo episodio in un mese
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
04 maggio 2022
16:41
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– HELSINKI, 04 MAG – Un elicottero militare russo ha violato stamani lo spazio aereo della Finlandia, che sta valutando il suo ingresso nella Nato.
Lo ha denunciato il ministero della Difesa di Helsinki.
“Il velivolo era un elicottero Mi-17 e la profondità della presunta violazione è stata compresa tra quattro e cinque chilometri”, ha detto all’Afp un portavoce del ministero.
Si tratta della seconda violazione denunciata dalla Finlandia quest’anno, dopo l’incursione del mese scorso di un aereo da trasporto appartenente alle forze armate di Mosca.
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Ucraina: Gb sosterrebbe Finlandia e Svezia se attaccate
Wallace, anche se non sono membri Nato condividiamo valori
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LONDRA
04 maggio 2022
16:45
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“È inconcepibile che il Regno Unito non sostenga la Finlandia o la Svezia se mai fossero attaccate”.
Lo ha affermato il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, nel corso di una conferenza stampa a Niinisalo (Finlandia occidentale) col suo omologo finlandese Antti Kaikkonen.
“Anche senza un accordo formale, siamo Paesi europei che condividono gli stessi valori”, ha aggiunto Wallace, riferendosi al fatto che i due Stati scandinavi non sono membri della Nato ma hanno espresso una volontà di adesione dopo l’attacco russo all’Ucraina. Rispetto alla decisione da parte di Helsinki, il ministro ha sottolineato che deve scegliere in totale libertà se unirsi all’alleanza militare, nonostante quindi le dichiarazioni in arrivo da Mosca sulla necessità che il Paese mantenga la sua storica neutralità.
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Gb al voto nelle elezioni locali, test delicato per Johnson
I Tory rischiano la sconfitta. Incognita anche in Nord Irlanda con la possibile vittoria dello Sinn Fein
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
04 maggio 2022
17:09
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E’ sotto pressione Boris Johnson alla vigilia di elezioni amministrative di vasta portata nel Regno Unito che rappresentano un test cruciale per il futuro del premier conservatore alle prese con le conseguenze dello scandalo Partygate ma soprattutto con la polemica sul caro vita, rispetto al quale il partito di governo viene accusato di non fare abbastanza.
Johnson oggi va in Hampshire per cercare di conquistare consensi a fronte di alcune previsioni che danno una perdita complessiva di 550 seggi locali per i Tory.
Domani ne devono essere rinnovati in Inghilterra 4.360 (fra comunali, circoscrizionali e così via) nelle principali aree urbane di Birmingham, Leeds e Manchester e nei 32 municipi circoscrizionali londinesi, mentre in Scozia ne vengono contesi 1.277 e 1.234 nel Galles. Un’altra incognita per BoJo e il suo esecutivo è rappresentata dal rinnovo del parlamento locale dell’inquieta Irlanda del Nord alle prese con il dopo Brexit. Il repubblicano e filo-irlandese Sinn Fein potrebbe diventare primo partito e partito di maggioranza relativa scavalcando gli unionisti protestanti del Dup per la prima volta.
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Tribunale della giunta birmana respinge ricorso di Suu Kyi
Contro condanna a cinque anni per corruzione
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YANGON
04 maggio 2022
17:25
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Un tribunale della giunta birmana ha respinto oggi un appello di Aung San Suu Kyi contro una condanna a cinque anni per corruzione emessa la scorsa settimana.
Lo annuncia una fonte ben informata sul caso.
L’appello presentato dal team legale di Suu Kyi contro la sentenza, che ha ritenuto il premio Nobel colpevole di aver accettato una tangente in denaro e oro, “è stato sommariamente respinto”, ha affermato la fonte.
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Ucraina: slitta la decisione su proposte Commissione. Kiev, Paesi Ue contrari a embargo complici Mosca
Ungheria e Slovacchia hanno chiesto una deroga fino alla fine del 2023. Sofia si è associata alla richiesta
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KIEV
05 maggio 2022
08:44
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Nessuna decisione del Consiglio Ue sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia.
La riunione dei rappresentanti permanenti dei 27 (Coreper) è terminata senza un’intesa sulle proposte presentate dalla Commissione anche a causa del poco tempo a disposizione per approfondirne i contenuti.
Il Coreper tornerà a riunirsi nei prossimi giorni, forse già domani.
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Intanto l’Ungheria ha fatto sapere che non sosterrà la proposta dell’Ue per un embargo graduale sul petrolio russo così come è stata presentata. Lo ha riferito il portavoce del governo ungherese, Zoltan Kovacs, spiegando che Budapest non vede “alcun piano o garanzia su come una transizione” dal petrolio russo “potrebbe essere gestita sulla base delle proposte attuali e su come sarebbe garantita la sicurezza energetica dell’Ungheria”. A quanto si è appreso, Ungheria e Slovacchia hanno chiesto, a fronte di una possibile deroga per loro fino alla fine del 2023, di avere più tempo prima di interrompere il flusso del petrolio che arriva loro dalla Russia.
“Dal punto di vista puramente tecnologico – ha affermato il ministro delle Finanze bulgaro Assen Vassiliev – la Bulgaria può fare a meno del petrolio russo, ma ciò aumenterebbe notevolmente il costo dei carburanti nel Paese. Pertanto, se la Commissione europea consente eccezioni dell’embargo petrolifero, anche la Bulgaria eserciterà il diritto di chiederle”. La Bulgaria dipende per oltre il 90% dal petrolio russo.
“I Paesi dell’Ue che continueranno ad opporsi all’embargo sul petrolio russo sono complici dei crimini commessi dalla Russia in territorio ucraino”. Lo ha detto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba in un videomessaggio.
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Oms, se si annulla il diritto all’aborto, si mettono le donne a rischio
La decisione della Corte suprema di cancellare la legge del 1973 non sconvolge solo gli Stati Uniti
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WASHINGTON
04 maggio 2022
17:44
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La Corte suprema intende votare per annullare la legge del 1973 che garantisce il diritto all’aborto negli Stati Uniti. Lo rivela Politico, che ha ottenuto in esclusiva una bozza scritta dal giudice Samuel Alito sul parere della maggioranza dei saggi.
Il documento è un ripudio “totale e fermo” della storica sentenza Roe vs Wade.
“Riteniamo che ‘Roe e Casey’ debba essere annullata”, si legge nella bozza intitolata ‘Parere della Corte’.
“È tempo di dare ascolto alla Costituzione e restituire la questione dell’aborto ai rappresentanti eletti del popolo”, si legge ancora nel documento. La bozza è stata redatta a febbraio, riferiscono fonti informate a Politico. I quattro giudici nominati dai repubblicani – Clarence Thomas, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh e Amy Coney Barrett – hanno votato con Alito, anche lui nominato da un presidente del Gran Old Party, George W. Bush, nel 2005, per abolire il diritto all’aborto. I tre giudici democratici Stephen Breyer, Sonia Sotomayor e Elena Kagan stanno lavorando aduna contro-bozza, riferiscono le fonti. Non è chiaro come si schiererà il presidente della Corte suprema John Roberts, nominato sempre da Bush nel 2006 e che è considerato un moderato.
Nancy Pelosi contro i giudici, “hanno mentito al Senato”
“Molti di questi giudici conservatori, che non devono rendere conto al popolo americano, hanno mentito al Senato degli Stati Uniti e stracciato la costituzione”. E’ l’accusa della speaker della Camera, Nancy Pelosi, a proposito della notizia che la maggioranza della Corte Suprema, i giudici nominati dai repubblicani, avrebbero intenzione di votare per abolire il dirito all’aborto negli Stati Uniti. “Se le notizie sono corrette, la Corte suprema è pronta a infliggere la più grande restrizione dei diritti degli ultimi 50 anni, non solo alle donne ma a tutti gli americani”, ha attaccato Pelosi.
La speaker della Camera, Nancy Pelosi
Joe Biden agli elettori, “spetta a voi difendere il diritto all’aborto”
Dopo aver avvertito che “non sappiamo se la bozza sia autentica o se rifletta la decisione finale della corte”, il presidente ricorda in una nota della Casa Bianca che la sua amministrazione “ha argomentato fortemente davanti alla Corte Suprema in difesa della Roe v. Wade”, basata su “una lunga linea di precedenti che riconoscono ‘il concetto del 14/mo emendamento della libertà personale…contro l’interferenza del governo con decisioni intensamente personali”. Biden cita in particolare le impugnazioni delle leggi del Texas e di altri Stati (a maggioranza repubblicana) che limitano i diritti riproduttivi delle donne. E ricorda di aver ordinato al consiglio sulla politica di genere e all’ufficio legale della Casa Bianca “di preparare opzioni per una risposta dell’amministrazione ai continui attacchi ai diritti riproduttivi e d’aborto, sotto una varietà di possibili esiti dei casi pendenti di fronte alla Corte Suprema”. “Saremo pronti quando sarà emessa qualsiasi sentenza”, promette.
Il presidente Joe Biden si rivolge ai suoi elettori
Annunciate per oggi manifestazioni in tutti gli Stati Uniti
Centinaia di persone si sono ritrovate davanti alla Corte Suprema americana nella notte per protestare dopo che Politico ha rivelato l’intenzione dei giudici di votare per abolire il diritto all’aborto. Manifestazioni sono state annunciate per oggi in tutti gli Stati Uniti, mentre si attende per le prossime ore un comunicato della Casa Bianca sulla questione. “Questa opinione della Corte Suprema è orribile e senza precedenti e conferma le nostre peggiori paure. Continueremo a combattere per proteggere il diritto ad accedere ad un aborto sicuro e legale”, ha dichiarato la presidente di Planned Parenthood, Alexis McGill.
Manifestanti protestano per la possibile abolizione del diritto sull’aborto negli Stati Uniti
Mitch McConnell contro dichiarazioni di Biden e Pelosi
Un attacco all’indipendenza della Corte Suprema. Così il leader dei repubblicani in Senato, Mitch McConnell, commenta la fuga di notizie sulla decisione dei saggi americani in materia di aborto. Una fuga definita “un’escalation della campagna della sinistra radicale per bullizzare e intimidire i giudici federali”, aggiunge McConnell, criticando le “scandalose” dichiarazioni del presidente Joe Biden, della speaker della Camera Nancy Pelosi e del leader dei democratici in Senato Chuck Schumer. “Si sono rifiutati di difendere l’indipendenza giudiziaria e la legge. I veri leader dovrebbero difendere l’indipendenza della Corte Suprema in modo incondizionato”, mette in evidenza McConnell.
Bill Gates duro sulla questione, “sono scioccato, così si torna indietro di 50 anni”
“Sono scioccato. Capovolgere la Roe v. Wade”, la storica sentenza che ha legalizzato l’aborto negli Stati Uniti “ci riporta indietro di 50 anni e avrà un impatto smisurato sulle donne più deboli nella società”. Lo afferma Bill Gates commentando la bozza della decisione della Corte Suprema sulle interruzioni di gravidanza. “Sostengo il diritto delle donne a decidere”, aggiunge il filantropo.
La governatrice di New York, “l’aborto sarà sempre sicuro”
“Rifiuto l’idea che mia nipote debba combattere per gli stessi diritti per i quali si sono battute generazioni. Questi diritti dovrebbero essere garantiti. Il nostro stato accoglierà chi dovesse averne bisogno a braccia aperte. L’aborto sarà sempre sicuro e accessibile a New York”. Lo afferma la governatrice di New York, Kathy Hochul.
L’ira della sinistra sull’aborto
“Expand the Court”, ampliare la Corte Suprema per rovesciare la maggioranza conservatrice modellata dalla presidenza Trump. E’ questa la richiesta della sinistra dei democratici in Congresso che, come in un tam tam, rimbalza sui social media, rilanciando l’ipotesi di aumentare il numero dei giudici costituzionali. Questi, nominati dal presidente in carica, dovrebbero passare da 9 a13, come prevede una proposta di legge già presentata a suo tempo al Senato e alla Camera al fine di proteggere le conquiste sociali degli ultimi decenni, come l’aborto o le nozze gay .
L’appello dell’Oms
Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un appello a favore del diritto all’aborto, in un momento in cui la corte suprema degli Stati Uniti sembra pronta a metterlo in discussione. “Limitare l’accesso all’aborto non riduce il numero di procedure, porta donne e ragazze a ricorrere a procedure pericolose”, ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus sul suo account Twitter, senza citare direttamente il caso che scuote gli Stati Uniti da lunedì.
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Flashmob all’Eurocamera in solidarietà delle donne degli Stati Uniti
Otre 50 eurodeputati da diversi gruppi politici dell’Eurocamera hanno partecipato a un flash mob in supporto alla battaglia in difesa dei diritti della donna negli Stati Uniti. Gli eurodeputati, tra cui gli italiani Brando Benifei, Alessandra Moretti e Camilla Laureti, del Partito democratico hanno esposto cartelli con la scritta “Solidarietà con le donne americane. Il diritto all’aborto non può essere messo in discussione. #MyBodyMychoice”.
Le reazioni della politica italiana
“La Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato che la bozza pubblicata da Politico è autentica”, afferma Maria Saeli, tesoriera di Più Europa. “È davvero possibile, se non probabile, – prosegue – che il diritto all’aborto sarà cancellato. Un salto indietro di 50 anni. Un salto indietro possibile ‘grazie’ alla nomina di tre giudici ultraconservatori durante la presidenza di Donald Trump: come se le donne, il loro corpo e la loro libertà appartenessero agli equilibri politici del momento e alla volontà di chi donna nemmeno lo è”. “I diritti, purtroppo, non sono mai un fatto acquisito. E a fare la differenza – conclude Saeli – tra un sì e un no è esattamente ciascuno di noi: con le nostre parole, con il nostro impegno, con il nostro voto: la differenza tra progressisti e conservatori sta tutta qui”.
“L’indiscrezione secondo la quale la Corte suprema Usa intende votare per ribaltare la sentenza del 1973 che garantisce il diritto all’aborto negli Stati Uniti è solo l’ultimo segnale di un’inquietante tendenza oscurantista di un forte movimento ultra conservatore presente non solo negli Stati Uniti, ma anche in Europa e in tutto il mondo”. Lo dichiarano la coordinatrice del comitato per le Politiche di genere e i Diritti civili del M5s, Alessandra Maiorino e i componenti Alberto Airola, Giorgio Fede, Cinzia Leone e Maria Edera Spadoni. “Si tratta – aggiungono – di una spinta presente a livello globale e siamo di fronte a un grave attacco ai diritti, a partire da quello all’aborto, faticosamente conquistati negli anni. Nessuno può mettere in discussione il diritto di scelta e di autodeterminazione delle donne che arrivano a interrompere una gravidanza. Sarebbe un grave errore sottovalutare la posta in gioco, anche in Italia”, concludono.
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Ucraina, Copasir farà un approfondimento sulla disinformazione
Per preservare autonomia editoriale. Audizioni Aisi, Rai, Agcom
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04 maggio 2022
18:27
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Nella seduta di oggi Copasir ha deliberato di svolgere “un approfondimento sulla ingerenza straniera e sulla attività di disinformazione, anche al fine di preservare la libertà e l’autonomia editoriale e informativa da qualsiasi forma di condizionamento, con particolare riferimento al conflitto tra Russia e Ucraina”.
Lo fa sapere il presidente del Comitato, Adolfo Urso, aggiungendo che “sono già in programma, a tal proposito, le audizioni del direttore dell’Aisi, Mario Parente, mercoledì 11 maggio, dell’amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes, giovedì 12 maggio e del presidente Agcom, Giacomo Lasorella, mercoledì 18 maggio”.
Il Copasir, ricorda Urso, “ha posto da tempo la propria attenzione, nell’ambito della minaccia ibrida, sull’utilizzo dello spazio cibernetico, delle fake news, dei social network e di forme di condizionamento sui mezzi di comunicazione pubblica e privata, quali strumenti di ingerenza da parte di attori statuali invasivi.
Il Comitato ha, inoltre, acquisito ulteriori elementi, nel corso dell’audizione del presidente del Consiglio, svolta il 5 aprile, nonché in quella del direttore dell’Aise svolta nella giornata di ieri”.
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Record Italia per bottiglia vino in asta, venduta a 67mila euro
Una Musigny Domaine Leroy del 2008 battuta da Pandolfini
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FIRENZE
04 maggio 2022
18:15
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Una bottiglia di Musigny Domaine Leroy del 2008 è stata battuta nei giorni scorsi alla cifra di 67.375 euro dalla casa d’aste fiorentina Pandolfini.
L’aggiudicazione, spiega una nota, ha stabilito il record nazionale per una singola bottiglia da 75 cl di vino.
L’asta, 573 lotti di vini francesi e italiani, si è svolta il 27 e il 28 aprile segnando un incasso totale di 1.485.785 euro, pari al 218% delle stime. Tra le migliori aggiudicazioni di bottiglie italiane una magnum di Sassicaia Tenuta San Guido del 1985 che è passata di mano a 9.188 euro, una bottiglia di Barolo Monfortino Riserva Giacomo Conterno del 1945 aggiudicata a 1.225 euro. Per lo Champagne una Dom Perignon cuvée P3 annata 1985 è stata aggiudicata a 4.288 euro. Ci sono voluti 18.375 euro per portare a casa 12 esemplari di alcuni dei principali Château di Bordeaux come Lafite Rothschild annata 2000 e altre 12 Château Margaux del 2000 sono andate a 11.270 euro. E ancora, una singola bottiglia di Pétrus 1998 è stata venduta a 6.125 euro. A 22.662 euro è andata un Chevalier-Montrachet Leroy Domaine d’Auvenay del 2004 e una Bonnes Mares Leroy Domaine d’Auvenay del 1999 è stata aggiudicata a 11.025 euro. Una bottiglia di Romanée Conti annata 1990 è stata scambiata alla cifra di 25.725 euro, mentre una bottiglia del 2004, una 2000 e una del 2001 sono state aggiudicate ognuna a 21.438 euro. “Una vendita eccezionale che conferma ancora di più la tenuta del settore in questo momento di instabilità globale, e che premia la ricerca costante dei migliori prodotti in circolazione”, ha commentato il capo dipartimento di Pandolfini Francesco Tanzi.
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Leopoli, la fabbrica si converte in centro aiuti – Il reportage
La Fackro faceva finestre, ora raccoglie cibo e farmaci
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LEOPOLI
04 maggio 2022
18:56
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Produceva finestre per tutta l’Ucraina ma aveva una buona parte di clienti anche nella vicina Polonia.
E’ la Fackro, fabbrica di eccellenza a Leopoli, che nei primi giorni della guerra si è messa a disposizione della Chiesa cattolica della città e di Caritas Spes per organizzare l’imponente macchina di aiuti che cerca di rispondere ai bisogni e di alleviare i dolori di una popolazione che dal 24 febbraio di quest’anno ha visto cambiare la vita.
Padre Eduardo Kuava, francescano e vescovo ausiliare a Leopoli, racconta questa storia mostrandoci “da dove è partita”, la cappellina della Curia. “Ero a pregare perché avevamo bisogno di aiutare e arrivavano anche i primi aiuti dall’estero. Ma dove metterli? Come trasportarli?”. E lui, uomo di fede, legge come un segnale della “provvidenza”, la telefonata di una giornalista polacca che alla fine dell’intervista gli chiede: come possiamo aiutarvi? “Le ho risposto che avevamo bisogno in realtà di cose impossibili, un grande magazzino dove smistare gli aiuti, dei tir per trasportare cibo, farmaci, vestiti e altri beni di prima necessità in tutto il Paese. E lei mi ha risposto che aveva un amico imprenditore qui a Leopoli”. Era Ryszard Florek, il capo della ditta di finestre Fackro, in questi giorni ferma, come tante altre attività, a causa del conflitto.
“Si è messo a disposizione, la fabbrica è diventata un magazzino dove arrivano aiuti dalla Polonia ma anche da Italia, Croazia, Slovenia, Germania, Francia, Gran Bretagna. Quindici dei dipendenti dell’azienda ora ci aiutano a tempo pieno. Sono arrivati anche dieci tir, affittati da benefattori polacchi, e in due mesi abbiamo già fatto 327 viaggi, soprattutto verso l’Est e il Sud del Paese, a Kiev, Kharkiv, Zaporija, Odessa”.
Una macchina gigantesca di aiuti perché la gente ha bisogno di tutto. Si calcola che a Leopoli ci siano “duecentomila sfollati interni, spesso sono partiti con i soli vestiti che avevano addosso e il passaporto” dice mons. Kuava, parlando nell’ambito della visita in diocesi della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre.
L’arcidiocesi cattolica di Leopoli attualmente ospita 4.300 persone, soprattutto mamme con i bambini. Sono stati messi a disposizione seminari, conventi e la casa del pellegrino che attualmente ha 170 “ospiti”, come li chiamano i religiosi non volendoli chiamare profughi. “Abbiamo anche comprato i tablet per far seguire le lezioni ai ragazzi”, spiega il francescano.
Le scuole sono chiuse in tutta l’Ucraina non solo per la paura dei bombardamenti ma anche perché, nelle zone meno toccate dal conflitto, sono diventate centri di accoglienza e di raccolta degli aiuti. E pensare che in Ucraina la dad non era mai stata fatta neanche nei due anni di pandemia, a parte qualche settimana all’inizio dell’emergenza sanitaria. Ma da quando è scoppiata la guerra il Covid è “scomparso, abbiamo purtroppo altre cose più gravi a cui pensare”, dicono i religiosi.
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The State of the Union, il Festival d’Europa a Firenze
Metsola, l’Ucraina vincerà, stop a petrolio e gas russi
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FIRENZE
06 maggio 2022
20:09
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“L’Ucraina vincerà”.
Lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola intervenendo alla conferenza europea The State of the Union”.
“Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e dobbiamo portare a termine la nostra politica di zero gas dalla Russia”, ha proseguito.
“C’è una realtà pre-24 febbraio e una realtà post-24 febbraio. Il mondo è cambiato. Dobbiamo capire che il peso dell’ordine globale democratico ora poggia in modo più pesante che mai sulle spalle dell’Europa. Dobbiamo essere in grado di portarlo. È il nostro momento whatever-it-takes. Un momento che arriva una volta ogni generazione. Un momento in cui bisogna capire che l’Europa è anche nelle strade di Bucha, nei tunnel di Mariupol, nelle cantine di Irpin, sulle rive dell’Isola dei Serpenti”.
“Il grave errore di Putin è stato pensare che le nostre differenze e la difesa dei diritti fondamentali fossero un segno di debolezza. Ha sbagliato. In democrazie come la nostra, questi sono i nostri punti di forza… Questo è il motivo per cui abbiamo accelerato verso la costruzione di una nuova unione della sicurezza e difesa”. Così la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola alla conferenza The State of the Union. “Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e gas – ha aggiunto -. Continueremo con le sanzioni e gli aiuti all’Ucraina, perché dobbiamo ricostruirla”.
LA DIRETTA DEL 6 MAGGIO DALLE 15 ALLE 18.30:
The State of the Union, il Festival d’Europa a Firenze
Sette giornate (dal 5 al 12 maggio) di iniziative dedicate all’Unione Europea, aperte dalla conferenza The State of The Union: è il Festival d’Europa, che torna a Firenze dopo i due anni di pausa Covid. “Questo Festival sarà un’occasione di ripartenza nel segno dell’Europa – ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella – in un momento molto difficile tra guerra e svolta del Next Generation Eu, e sarà idealmente dedicato a David Sassoli che così tanto ha dato per le istituzioni comunitarie”.
La XII edizione di The State of the Union, organizzata dall’Istituto Universitario Europeo di Fiesole e intitolata ‘Un’Europa per le prossime generazioni?’ accoglierà politici di alto profilo, accademici e professionisti del settore privato provenienti da 40 paesi. L’elenco dei relatori confermati per la sessione plenaria del 6 maggio, a Palazzo Vecchio, comprende l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell e la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, e in collegamento video il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, il commissario europeo Paolo Gentiloni, il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio.
Fra gli eventi rivolti ai cittadini, lo Spazio Erasmus in piazza della Repubblica, il concerto del 10 maggio al Teatro Verdi proprio per i 35 anni del programma Erasmus, e lo spazio ‘Agorà Europa’ a Palazzo Vecchio per conoscere i principali progetti in corso finanziati dall’Ue a Firenze.
Leader ed esperti di tutto il mondo affronteranno questioni che vanno dalla governance multilaterale alla sostenibilità e alla resilienza, alla democrazia e allo stato di diritto, agli sviluppi degli atteggiamenti nei confronti della migrazione, al futuro della digitalizzazione e al modo in cui la crisi può alimentare il cambiamento. Relatori di spicco discuteranno di come il piano di ripresa Next Generation EU possa affrontare i danni inflitti dalla pandemia. Guardando oltre l’Europa, la conferenza sarà caratterizzata da panel sul futuro delle relazioni transatlantiche e sul ruolo emergente dell’Africa sulla scena globale.
“L’aggressione russa dell’Ucraina ha reso chiara la nostra dipendenza energetica che è disperatamente legata al passato: noi guardiamo al futuro, la soluzione comune per ognuna di queste sfide è la transizione ecologica”. Lo ha affermato Kadri Simson, commissaria europea per l’energia, intervenendo a un panel nell’ambito della conferenza The State of the Union. Per Simson “i prezzi energetici un giorno torneranno al livello normale, la guerra in Ucraina un giorno arriverà alla fine”, ma adesso “dobbiamo mettere da parte delle riserve e rinforzare la nostra sicurezza energetica. La transizione green rimane la soluzione più efficace che abbiamo per affrontare le sfide di breve e lungo termine. Il nostro obiettivo è rilanciare l’Ue”.
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Al lavoro nei campi con il terrore degli ordigni – REPORTAGE
Senza carburante e fertilizzanti, a rischio mais e girasole.
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MYRCHA
05 maggio 2022
12:46
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I fori dei proiettili sono appena un’ombra sui giganteschi silos lucenti della Myrtel, lo stabilimento che produce semi di mais e girasole a Myrcha, nelle campagne a 70 km a nordovest di Kiev.
I russi sono arrivati il 13 marzo dalla foresta bruciata: “Se non avevano un buon punto di osservazione se lo creavano dando fuoco a tutto”, racconta Andrei Sobolev, responsabile della serra appena fuori dal recinto della fabbrica, che li ha visti arrivare e sparare a casaccio.
“In quel momento eravamo sette. Hanno ucciso un trattorista, un altro è stato ferito. Poi hanno distrutto la mia macchina che era parcheggiata sotto l’ufficio andato in fiamme. Ma sono riuscito a scappare a piedi, altrimenti sarei morto anch’io”.
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I soldati di Mosca sono rimasti nella Myrtel una settimana.
“Hanno ucciso le mucche, sparato al frigorifero della mensa per prendere del cibo senza accorgersi che era già aperto”, racconta ancora Andrei scuotendo la testa. “Quando sono andati via hanno rubato mezzi agricoli, materiale, computer, qualunque cosa trovassero”. Anche i semi di girasole, senza saper nemmeno cosa farne: “Hanno squarciato i sacchi e sparso il contenuto per strada. Così, solo per il gusto di farlo”.
Ma dopo il ritiro dei russi dalla zona, a pochi chilometri da Borodyanka, a far paura adesso sono gli ordigni inesplosi disseminati nei 6.000 ettari di terreno dell’azienda. “Gli sminatori non hanno ancora controllato tutta l’area”, dice Sobolev mostrando i campi con un ampio gesto della mano. La semina è appena cominciata, in lieve ritardo rispetto al solito, e qualcuno – si dice in paese – su una mina ci ha già rimesso (almeno) il trattore.
“L’anno scorso abbiamo prodotto 10.000 tonnellate di mais e 5.000 di semi di girasole. Per quest’anno non posso prevedere come andrà. Lavoreremo per produrre al massimo, ma la cosa più complicata adesso è proprio la semina: siamo senza mezzi, rubati o distrutti dai russi, senza carburante, senza fertilizzanti. E con i campi minati”, spiega al telefono il capo del management dell’azienda, Vladyslav Bodenko.
La Myrtel esporta il 40% della sua produzione ma al momento i porti dell’Ucraina, “il granaio d’Europa”, sono chiusi a causa dell’invasione russa. Secondo le Nazioni Unite, 4,5 milioni di tonnellate di grano e mais sono bloccate nei porti sul mar Nero, scatenando un aumento record dei prezzi a livello globale.
Un’emergenza mondiale che tocca anche l’Italia che, secondo la Coldiretti, importa il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais per l’alimentazione del bestiame.
Ma Myrcha è soprattutto un piccolo borgo di campagna, di fattorie colorate, orti e alberi da frutta, galline, cani e gatti che si contendono gli stessi angoli assolati. Anche Ludmyla Verekh, contadina di 73 anni, non osa ancora preparare la sua terra per le “kartoplia”, le patate. A poche decine di metri da casa sua, a marzo, sono piovuti pezzi di Grad che hanno lasciato un cratere nel terreno e lo spavento nei suoi occhi. La donna teme altre brutte sorprese nascoste nell’erba alta: “Ho chiamato gli sminatori, ma non sono ancora venuti”, dice anche lei, facendosi il segno della croce alla maniera ortodossa. I resti del razzo però non ci sono più. “Se li è presi il mio vicino di casa – spiega -. Come souvenir”. E in effetti il suo vicino, Sasha, i pezzi di metallo contorti dall’impatto li conserva in giardino, tra l’aia e le arnie. “Per ricordare tutto”, conferma l’uomo che poche ore dopo dovrà trasferire al cimitero le spoglie del figlio ucciso dai russi e sepolto in una tomba provvisoria. “Negli anni ’80, quando c’era ancora l’Urss, sono stato come soldato a Mosca. Adesso Mosca è venuta fin qui, ad ammazzare mio figlio”.
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‘L’acciaieria non diventi fossa comune, abbiamo poche ore’
Mogli Azov: ‘Non sappiamo più cosa fare per farci ascoltare’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
04 maggio 2022
21:15
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“Noi tutti i giorni diciamo che abbiamo veramente pochissimo tempo, forse ore, ma non ci sentono e non capiamo che altro dobbiamo fare per arrivare alle orecchie del mondo affinché Azovstal non diventi una gigantesca fossa comune”.
Lo dice Hanna Naumenko, fidanzata di uno dei combattenti del battaglione Azov, intervistata a ‘Porta a Porta’ che andrà in onda questa sera.
“Da due settimane non sento mio marito perché è ferito e dove si trova non c’è la connessione”, ha riferito Olha Andrianova, fidanzata di un altro dei militari del reggimento ucraino.
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Morto giornalista ucraino, si era unito all’esercito
Oleksandr Makhov, reporter dei canali Tv Dom e Ukraina 24
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
04 maggio 2022
23:01
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È morto Oleksandr Makhov, giornalista dei canali TV Dom e Ukraina 24 e militare delle forze armate ucraine.
Lo rende noto Ukrinform, postando una foto del giornalista in mimetica e ricordando che Makhov era “un giornalista di talento che aveva deciso di scegliere la difesa della Patria”.
Anche il portavoce dell’amministrazione di Odessa Sergey Bratchuk ha fatto un post su Telegram in ricordo del giornalista.
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Usa, il segretario di stato positivo al Covid
Casa Bianca: ‘Biden non vede Blinken da giorni, ieri negativo’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
WASHINGTON
04 maggio 2022
23:35
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Il segretario di stato Antony Blinken è risultato positivo al Covid.
Lo rende noto il Dipartimento di Stato americano.
“Blinken non vede il presidente da molti gionri e non è considerato un contatto a rischio”.
Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un brieifing con la stampa alla notizia che il segretario di Stato americano è risultato positivo al Covid. “Biden ha fatto un test ieri ed è risultato negativo”, ha aggiunto.
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Colombia: estradato negli Usa barone della droga ‘Otoniel’
Era stato arrestato lo scorso ottobre
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BOGOTA
05 maggio 2022
01:49
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Il più grande trafficante di droga della Colombia, ‘Otoniel’, è stato estradato ieri negli Stati Uniti: lo ha annunciato il presidente colombiano, Ivan Duque.
“Voglio informare che Dairo Antonio Usuga, alias ‘Otoniel’, è stato estradato”, ha annunciato ieri sera il presidente colombiano su Twitter.
Il massimo capo dell’organizzazione di narcotraffico Clan del Golfo, 50 anni, era stato arrestato il 23 ottobre scorso nel nord-ovest del Paese durante una vasta operazione militare.
EMBED START Image {id: “editor_0”} epa09927377 A handout photo made available by the Colombian National Army showing the head of the Clan del Golfo, the largest criminal gang dedicated to drug trafficking in Colombia and heiress to paramilitarism, Dairo Antonio Usuga, alias ‘Otoniel’ during his extradition process to the US from Bogota, Colombia, 04 May 2022. On 08 April, the Colombian President signed Usuga’s extradition to the United States, where he is required by the US Justice for crimes related to drug trafficking. EPA/Colombian National Army HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES EMBED END Image {id: “editor_0”}
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Ucraina: ministro Esteri, alla fine la Russia crollerà
Kuleba, ‘e la sua capacità di invadere, uccidere e stuprare’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
05 maggio 2022
01:52
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“Un’altra notte in Ucraina, un’altra raffica di missili russi che piovono sulle pacifiche città ucraine.
Vogliono abbatterci con il loro terrorismo missilistico.
Ma l’unica cosa che alla fine crollerà è la Russia e la sua capacità di invadere, bombardare, uccidere, depredare e stuprare”: lo scrive in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
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Usa, Mosca ha mentito all’Onu. Putin, corridoi per Azovstal ma i combattenti si arrendano
I russi annullano la parata del 9 maggio a Donetsk e Lugansk. Ma Kiev accusa: ‘A Mariupol faranno sfilare i prigionieri’
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MOSCA
06 maggio 2022
07:07
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“Mosca ha mentito ripetutamente a questo Consiglio con una sfrenata serie di teorie del complotto e disinformazione, ogni falsità più ridicola dell’altra”.
Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza.
“Non ci sono segnali che la guerra della Russia contro l’Ucraina si stia attenuando”, ha aggiunto. “La Russia ha violato la Carta delle Nazioni Unite, ha ignorato i nostri appelli globali e unificati per porre fine a questa guerra”, ha continuato l’inviata americana.
Thomas-Greenfield ha inoltre reso noto che gli Usa hanno “immagini che confermano la presenza di fosse comuni a Bucha… È un fatto orribile con il quale il mondo deve fare i conti”.
La zona di guerra di Mariupol è un “inferno”, dicono il segretario generale Onu, António Guterres, e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.
Ieri doveva essere il primo di tre giorni di cessate il fuoco annunciati dalla Russia per permettere i corridoi umanitari da Azovstal. Ma nell’acciaieria-bunker gli scontri tra le forze assedianti e gli ultimi difensori ucraini di Mariupol non si sono mai fermati.
“L’assalto continua. I difensori mantengono il controllo della fabbrica sotto pesanti bombardamenti. Il nemico usa aerei, artiglieria e fanteria”, ha riferito in serata il reggimento Azov, denunciando le promesse tradite dal Cremlino. Che, però, assicura che l’ordine sulla tregua resta in vigore e i corridoi “funzionano”. L’Onu annuncia che un suo convoglio dovrebbe arrivare oggi (venerdì) alla fabbrica per evacuare i civili.
“La Russia è ancora pronta a garantire un’uscita sicura dei civili”, ma “le autorità di Kiev devono ordinare” ai militari “di arrendersi”, ha detto il presidente Vladimir Putin in una telefonata con Naftali Bennett, organizzata per gettare acqua sul fuoco delle polemiche scatenate dalle parole del ministro degli Esteri Serghei Lavrov sulle presunte origini ebraiche di Hitler, per cui, secondo l’ufficio del premier israeliano, il leader di Mosca si è scusato.
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“A partire da ora – ha detto il consigliere del sindaco Petro Andriushchenko – se c’è un inferno nel mondo è ad Azovstal. Gli ultimi 11 chilometri quadrati di libertà a Mariupol sono stati trasformati in un inferno”. Il controllo sullo stabilimento appare ormai cruciale per i destini della guerra, considerato il valore strategico e simbolico. L’acciaieria, ha spiegato un consigliere del ministro della Difesa di Kiev, Yuriy Sak, è diventata la “priorità numero uno” per la leadership politica e militare dell’Ucraina, che conferma la resistenza. Verso l’impianto è comunque diretto un convoglio dell’Onu, atteso nelle prossime ore nella speranza di riuscire a organizzare nuovi corridoi, mentre 344 civili evacuati in precedenza da Mariupol sono arrivati a Zaporozhzhia.
L’Onu ha individuato 180 casi di detenzioni arbitrarie e possibili sparizioni forzate di funzionari locali, giornalisti, attivisti, ex membri dell’esercito e altri civili da parte delle truppe russe in zone dell’Ucraina controllate da Mosca: lo ha detto l’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, riporta il Guardian.
Oggi, 6 maggio, “ci sarà un’evacuazione da Mariupol”, ha annunciato la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, citata dall’Ukrainska Pravda, dando appuntamento ai cittadini interessati “nei pressi del centro commerciale ‘Port City’ alle 12” locali (le 11 in Italia).
“Stiamo organizzando una telefonata tra Biden e i leader del G7 per i prossimi giorni”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa. “Quanto al 9 maggio”, il giorno in cui la Russia celebra la vittoria contro i nazisti durante la Seconda guerra mondiale e che, secondo l’intelligence occidentale, potrebbe essere il giorno in cui Vladimir Putin intende dichiarare la vittoria in Ucraina, “non abbiamo piani specifici”.
Il conflitto, che secondo la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova ha già provocato almeno quattromila vittime civili, di cui 221 bambini, sembra destinato a durare ancora a lungo.
“La fornitura di informazioni di intelligence da parte dei membri della Nato alle forze ucraine non aiuta il rapido completamento dell’operazione militare speciale”, ha sottolineato il Cremlino. “Le prime armi che possono fermare il nemico arriveranno in gran numero alla fine di maggio o a inizio giugno”, ha spiegato dal canto suo Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, indicando che un’eventuale risposta militare su larga scala non potrà quindi iniziare prima di metà giugno. Sul terreno, però, le forze di Kiev continuano a replicare colpo su colpo, frenando l’attacco nemico sul Donbass e avviando operazioni di controffensiva nelle aree di Kharkiv e Izyum, strategiche per la presa delle regioni di Lugansk e Donetsk, secondo il loro comandante Valery Zaluzhny, mentre aspri combattimenti si segnalano a Popasna, Kreminna e Torsky.
Non a caso, nei due centri principali del Donbass le autorità russe hanno annullato la parata del 9 maggio, giorno in cui ricordano la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. Celebrazioni che invece sono previste a Mariupol, dove per organizzarle è giunto il primo vice capo dell’amministrazione presidenziale, Serghei Kiriyenko, considerato l’uomo di Putin per la gestione dei “territori ucraini occupati”, e secondo la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, Mosca intende far sfilare i cittadini come “prigionieri”. Le forze russe, intanto, insistono con i raid in tutto il Paese, mantenendo sotto costante pressione la contraerea di Kiev anche a centinaia di chilometri di distanza dalle linee del fronte, con le sirene d’allarme che anche stasera hanno risuonato in quasi tutte le regioni ucraine. E resta forte anche il rischio di un allargamento del conflitto. “Le truppe della Nato sono schierate vicino ai confini con la Russia e il nostro Paese. Gruppi d’assalto potrebbero essere creati in breve tempo a partire dalla presenza di queste truppe per usi ulteriori contro la Bielorussia”, ha accusato il vice capo di Stato maggiore di Minsk, Ruslan Kosygin, secondo cui “gli Stati Uniti e i loro alleati hanno massimizzato le misure anti-russe e anti-bielorusse”.
Zelensky: ‘Il giorno della liberazione e’ vicino’
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Nyt, ‘intelligence Usa ha aiutato a uccidere generali russi’
Kiev sostiene di averne eliminati circa 12
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WASHINGTON
05 maggio 2022
03:29
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Gli Usa hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato gli ucraini a colpire e uccidere numerosi generali russi morti in azione nel conflitto ucraino.
Lo scrive il New York Times citando alti dirigenti americani.
Gli ufficiali ucraini sostengono di aver eliminato circa 12 generali di Mosca al fronte, un numero che ha stupito gli analisti militari.
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Usa: violento tornado in Oklahoma, ingenti danni
Colpito anche il Texas
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05 maggio 2022
05:33
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Un violento tornado ha provocato ieri sera gravi danni nella città di Seminole, nello Stato di Oklahoma, a circa 80 chilometri a sudest di Oklahoma City: lo riportano i media statunitensi, che parlano di interi edifici abbattuti e strade coperte di macerie.
Le scuole pubbliche di Seminole rimarranno chiuse oggi.
Un altro tornado ha colpito anche la cittadina texana di Lockett, vicino al confine con l’Oklahoma. Un impiegato dell’ufficio dello sceriffo nella contea di Wilbarger – in Texas – ha parlato di “ingenti danni strutturali”.
Per ora non si hanno notizie di morti o feriti.
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Un violento tornado ha provocato gravi danni nella città di Seminole, nello Stato di Oklahoma, a circa 80 chilometri a sudest di Oklahoma City: lo riportano i media statunitensi, che parlano di interi edifici abbattuti e strade coperte di macerie.
Le scuole pubbliche di Seminole rimarranno chiuse oggi.
Un altro tornado ha colpito anche la cittadina texana di Lockett, vicino al confine con l’Oklahoma. Un impiegato dell’ufficio dello sceriffo nella contea di Wilbarger – in Texas – ha parlato di “ingenti danni strutturali”. Per ora non si hanno notizie di morti o feriti.
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Ucraina: parte la nuova raccolta fondi del Wfp in Italia
Sanasi d’Arpe: ‘In campo per fornire assistenza umanitaria’
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05 maggio 2022
14:34
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Parte la nuova raccolta fondi del World Food Programme Italia per l’emergenza in Ucraina.
A darne l’annuncio è il presidente, Vincenzo Sanasi d’Arpe, sottolineando che la nuova campagna, che avrà come testimonial il cantante Massimo Ranieri, serve “per continuare a fornire assistenza umanitaria alle persone in fuga dal conflitto grazie all’operato del World Food Programme”.
“Il WFP – spiega il presidente – sta lavorando per ridurre al minimo gli effetti a catena che l’aumento dei prezzi di cibo ed energia, innescato dal conflitto, ha sulla fame nel mondo e si adopera” per raggiungere, con i suoi aiuti in Ucraina, “3,1 milioni di persone”.
Un rapporto pubblicato dal WFP avverte che i costi delle sue operazioni globali “hanno avuto un ulteriore aumento di 29 milioni di dollari al mese che, sommati agli aumenti preesistenti di 42 milioni di dollari (dal 2019), portano a 71 milioni di dollari al mese i costi aggiuntivi per gli interventi sul campo”. E questo significa “un disastro per milioni di persone” che soffrono la fame nel mondo. Il WFP aveva già avvertito che il 2022 sarebbe stato un anno di fame catastrofica, con 44 milioni di persone in 38 paesi ad un passo dalla carestia. E “gli aumenti dei prezzi del petrolio e del gas” provocati dalla guerra in Ucraina, sottolinea Sanasi d’Arpe, “limiteranno ancora l’accesso al cibo per alcune delle persone più vulnerabili, molte delle quali devono già fare i conti con un’inflazione altissima”.
Il presidente di WFP Italia ricorda che sono oltre 4 milioni i profughi ucraini che hanno lasciato il Paese (dati UNHCR) e 590 milioni di dollari i fondi necessari all’Agenzia per assistere le persone che ne hanno bisogno per i prossimi tre mesi. “Il WFP Italia – dichiara Sanasi d’Arpe – si rivolge a tutti coloro che vogliono sostenere le operazioni del World Food Programme in Ucraina e nel mondo. Il valore di ogni singola donazione è importante e può fare la differenza soprattutto in un anno di fame senza precedenti. Circa il 60% dei paesi a basso reddito, infatti, è attualmente in difficoltà o ad alto rischio di debito, rispetto al 30% del 2015”.
Mosca, oltre 10mila evacuati da Donetsk e Lugansk in Russia
Nelle ultime 24 ore. Tra loro 1421 bambini
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05 maggio 2022
08:32
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“Nelle ultime 24 ore un totale di 10.617 persone, tra cui 1.421 bambini, sono state evacuate nel territorio della Federazione Russa dalle aree pericolose delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e dall’Ucraina senza la partecipazione delle autorità ucraine”.
Lo ha detto il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev in una conferenza stampa, citato da Interfax.
In tutto, 1.114.318 persone, tra cui 199.348 bambini, sono già state evacuate (da queste aree alla Russia) dall’inizio dell’operazione militare speciale”, ha precisato Mizintsev.
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UE: deputati in Aula Montecitorio applaudono Metsola
Ad accompagnarla Presidente Camera Roberto Fico
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05 maggio 2022
11:12
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Un applauso unanime dell’Aula della Camera, con tutti i deputati in piedi, ha salutato la presenza nella tribune dell’Aula di Montecitorio della presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola, accompagnata dal presidente della Camera Roberto Fico.
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Mariupol, pioggia bombe su acciaieria,’inferno è Azovstal’
‘Intensi attacchi tutta la notte e oggi,russi dentro recinzione’
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05 maggio 2022
11:18
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“A partire da ora se c’è un inferno nel mondo è ad Azovstal.
Gli ultimi 11 chilometri quadrati di libertà a Mariupol sono stati trasformati in un inferno”.
Lo ha detto un consigliere del sindaco della città Petro Andriushchenko, citato dalla Cnn, spiegando che “intensi attacchi sull’acciaieria non si sono fermati per tutta la notte e stanno continuando.
“Assalto senza sosta, anche di notte con la regolazione del fuoco dei droni. In alcune zone, le ostilità sono già oltre la recinzione dello stabilimento”, ha detto, aggiungendo che le zone residenziali vicine all’impianto hanno dovuto evacuare urgentemente da sole senza preavviso.
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Gb al voto nelle elezioni locali, test delicato per Johnson
Premier alle urne con il cagnolino per circoscrizionali a Londra
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LONDRA
05 maggio 2022
13:34
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Voto amministrativo a vasto raggio in corso oggi nel Regno Unito, dove milioni di aventi diritto, circa la metà della popolazione, sono chiamati alle urne per rinnovare parte parte dei consigli comunali dell’Inghilterra, tutti quelli della Scozia e del Galles, nonché il parlamento locale dell’Irlanda del Nord: dove la tradizionale rivalità fra unionisti protestanti del Dup e repubblicani cattolici dello Sinn Fein potrebbe dar vita secondo alcuni sondaggi a uno storico sorpasso di questi ultimi come formazione di maggioranza relativa nell’assemblea di Stormont, a Belfast.
Nel complesso, guardando all’intero Paese, si tratta di un test condizionato da molte variabili territoriali – sullo sfondo del dopo Brexit, dei contraccolpi della pandemia da Covid, dei primi effetti della sfida globale a colpi di sanzioni innescata dall’invasione russa dell’Ucraina, oltre che di numerosi problemi interni alle varie aree dell’isola – le cui ricadute rappresentano comunque un fattore di rischio nazionale per il primo ministro conservatore Boris Johnson.
Inseguito dalle conseguenze dello scandalo Partygate sui ritrovi organizzati a Downing Street in violazione delle restrizioni anti Covid fra il 2020 e il 2021 (per uno dei quali è stato multato dalla polizia), Johnson affronta infatti l’appuntamento con la concreta prospettiva di un risultato negativo per il partito di governo: messo sotto pressione pure dalla ripresa dell’inflazione comune a tutto l’occidente e dal caro bollette provocato dall’impennata dei costi dell’energia.
Contesto che, se dovesse sfociare in una disfatta, potrebbe tornare a metterne in pericolo la leadership in casa Tory, e quindi la poltrona di premier, malgrado la ritrovata visibilità internazionale in veste di primo alleato europeo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. BoJo, in ogni caso, si è mostrato stamane sorridente quando è andato a votare in una Londra soleggiata – dove sono in palio tutti e 32 i Municipi circoscrizionali – con al guinzaglio il cagnolino bianco Dilyn. In attesa che i seggi chiudano, alle 22 (le 23 in Italia), e inizi il conteggio della schede verso quei risultati indicativi previsti solo domani.
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Tempesta di sabbia in Iraq e Siria, mille i ricoverati
Nuvole arancioni oscurano il cielo
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05 maggio 2022
15:02
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Un morto e 5mila persone sono state ricoverate in ospedale in Iraq nelle ultime ore a per problemi respiratori a causa di una tempesta di sabbia che ha colpito anche regioni della Siria orientale e nord-orientale.
Lo riferiscono media iracheni e siriani.
L’agenzia governativa irachena Nina cita fonti ospedaliere affermando che la maggior parte di ricoveri si è registrata nelle regioni occidentali irachene e nella capitale Baghdad.
Immagini sui social network e nelle tv locali mostrano dense nuvole arancioni oscurare il cielo, mentre testimoni oculari affermano che la sabbia finissima è penetrata nelle auto e nelle abitazioni delle regioni irachene di Anbar e Salaheddin, e in quelle siriane di Dayr az Zor e Hasake.
Colpite anche la capitale irachena Baghdad, la città petrolifera di Kirkuk, a nord di Baghdad, e le regioni a sud di Baghdad, fino alla città santa sciita di Najaf.
I media iracheni affermano che si tratta della quinta tempesta di sabbia da aprile scorso e che la frequenza di questi eventi è aumentata nel corso degli ultimi anni. L’Iraq è considerato uno dei cinque paesi al mondo più vulnerabili ai cambiamenti climatici e alla desertificazione, affermano gli esperti.
Ad aprile, gli aeroporti internazionali di Baghdad e Najaf erano stati costretti a sospendere i voli a causa di tempeste di sabbia. Il ministero dell’ambiente iracheno aveva affermato allora che entro il 2050 l’Iraq sarà investito per circa 300 giorni all’anno da polveri e sabbia.
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Nato: Corea Sud ammessa al Centro di difesa informatica
E’ il primo Paese asiatico tra i 32 che adesso vi fanno parte
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PECHINO
05 maggio 2022
11:23
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La Corea del Sud fa un passo di avvicinamento alle attività promosse e coordinate dalla Nato: l’intelligence sudcoreana si è unita a un gruppo di difesa informatica, quale primo Paese asiatico tra i 32 che vi fanno parte, gettando le basi per una reazione dei Paesi vicini, tra Cina e Corea del Nord.
Il National Intelligence Service (Nis) ha reso noto l’ammissione formale al Centro di eccellenza per la difesa informatica cooperativa del Patto Atlantico (Ccdcoe), che ha sede a Tallinn (Estonia), dove rappresenterà la Corea del Sud nelle attività di formazione e ricerca.
I principali attacchi hacker contro Seul vengono da Pyongyang.
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Turchia: inflazione alle stelle, in un anno al 70%
Da marzo ad aprile prezzi cresciuti di oltre il 7%
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ISTANBUL
05 maggio 2022
11:25
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L’inflazione su base annua in Turchia è arrivata al 69,97% nel mese di aprile toccando il 7,25% rispetto al mese precedente.
Lo rivelano i dati dell’Istituto di statistica nazionale Tuik.
A crescere maggiormente i prezzi relativi al settore di trasporti (105,86%), cibo e bevande non alcoliche (89,10%), arredamento per la casa (77,64% ) e hotel, bar e ristoranti (69,26).
I dati mantengono la tendenza registrata già nel mese precedente quando era stato rilevato l’aumento dei prezzi più alto degli ultimi 20 anni con il 61,14% in 12 mesi. Secondo le stime del Gruppo di ricerca indipendente Enag, riportati da vari media turchi, l’aumento dei prezzi sarebbe molto più alto dei dati ufficiali con un’inflazione su base annua pari al 156,86% e all’8,68% da marzo ad aprile.
A partire dall’autunno, è stato registrato in Turchia un diffuso aumento dei prezzi parallelamente alla svalutazione della moneta nazionale che lo scorso anno ha perso quasi il 50% del proprio valore rispetto al dollaro. La lira turca era entrata in crisi in seguito a un regolare taglio al proprio tasso di interesse di riferimento (oggi al 14%, -500 punti base da settembre a dicembre) deciso dalla Banca centrale in linea con la visione economica del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. La moneta nazionale ha smesso di perdere valore a partire da gennaio, da quando l’istituto bancario ha deciso di mantenere i tassi stabili.
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Ue, Gentiloni: ‘Non facile modificare regola dell’unanimità’
Lo scontro sul petrolio, Budapest fa slittare le sanzioni
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06 maggio 2022
19:15
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“Non è facile modificare la regola dell’ unanimità, è inserita nei trattati e per modificarli serve l’unanimità”, spiega il commissario Ue Gentiloni ad un evento del Messaggero.
“In generale – aggiunge – la Ue ha dato prova di un livello di capacità di decisione notevole”.
Ieri la commissione Ue ha presentato il sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia, con l’embargo al petrolio, graduale, e con deroghe per Ungheria e Slovacchia, troppo dipendenti dal greggio di Putin. Concessioni che tuttavia non sono bastate a Budapest.
“Non è facile modificare la regola dell’unanimità, che è inserita nei trattati e che per modificarli serve l’unanimità. Oggi abbiamo diverse forme di cooperazione rafforzate che consentono in molti campi di andare avanti. In generale la Ue ha dato prova sia nei confronti della pandemia sia nella reazione a questa guerra di un livello capacità di decisione notevole. Il sistema decisionale nelle varie democrazie non è semplice ma teniamoceli stretti. La semplicità di decisione nelle autocrazie può portare a disastri e guerra”. Così il commissario Ue Paolo Gentiloni ad un evento del Messaggero.
“L’embargo sul petrolio è una decisione ragionevole e avrà un impatto sulle nostre economie ma su quella russa sarà molto maggiore. La nostra proposta è arrivare a un embargo a seconda prodotti tra 6 e 9 mesi, perché rendersi indipendenti dal petrolio russo non si fa in 24 ore e perche farlo in 24 ore potrebbe avere un impatto sui prezzi del petrolio a livello internazionale forse contraddittorio rispetto ai nostri obiettivi”. Così il commissario Ue all’economia Paolo Gentiloni ad un evento del Messaggero aggiungendo che già in autunno dovrebbero renderci autonomi. Confido che si riuscirà ad avere un percorso in comune” fra i vari Paesi. E’ “impegnativo per le nostre economie – ha aggiunto – ma quello che dice la banca centrale russa è che la recessione sarà almeno del 9% e chi dice che le sanzioni non saranno efficaci prende un abbaglio”.
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Ucraina: Caritas, cinquanta ‘Bucha’ in Polyssia
Torture e uccisioni. Cinque bimbi morti a scuola
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ZHYTOMIR
05 maggio 2022
11:46
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Ci sono una cinquantina di villaggi in Polyssia, regione nell’Ucraina del Nord ai confini con la Bielorussia, che “hanno vissuto orrori come a Bucha”.
Lo dice il direttore di Caritas Kiev-Zhytomyr, padre Vitalyi Uminskyi, nell’ambito dell’incontro con la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre.
Caritas Spes riferisce di torture, uccisione di civili, distruzioni e saccheggi. In uno dei villaggi, Maryanivka, sono morti cinque bambini che erano usciti dal rifugio della scuola che in quel momento è stata attaccata. I villaggi sono stati occupati dai russi per 47 giorni, ora liberati, ma solo in questi giorni sono stati raggiunti da Caritas, con grande difficoltà, perché quasi tutte le strade intorno sono minate.
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Kishida da BoJo, asse Gb-Giappone sulla difesa
Cooperazione militare, economica ed energetica vs Russia e Cina
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LONDRA
05 maggio 2022
11:57
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Rafforzare i legami sul fronte “della difesa e della sicurezza” fra Regno Unito e Giappone di fronte a una situazione internazionale segnata “dall’illegale invasione russa dell’Ucraina” – condannata con forza da entrambi i Paesi – e dal confronto con la Cina nell’area del Pacifico.
E’ il messaggio chiave che emerge, secondo una nota di Downing Street, dalla visita a Londra del premier nipponico Fumio Kishida, ricevuto dal collega Boris Johnson nella tappa odierna del suo tour europeo dopo quella di ieri a Roma e in Vaticano.
Visita che arriva all’indomani dell’inserimento di Kishida e di altri esponenti politici di Tokyo nella lista nera di persone non grate sanzionate da Mosca in ritorsione all’adesione del Giappone insieme con l’occidente alle sanzioni anti russe. Ma in cui si guarda anche al dialogo bilaterale fra membri del G7 e all’obiettivo di un ampliamento della cooperazione economica nel contesto degli accordi commerciali di libero scambio post Brexit. “In quanto grandi isole e grandi democrazie titolari della terza e della quinta economia al mondo – ha sottolineato Johnson nel dare il benvenuto all’ospite asiatico – il Giappone e il Regno Unito puntano di concerto a trainare la crescita, a creare posti di lavoro altamente qualificati, a rimanere due superpotenze tecnologiche”. Non senza guardare a una collaborazione più stretta per la “transizione verso un’energia verde” e più amica del clima, come pure verso la ricerca di “fonti energetiche alternative alle forniture di petrolio e gas dalla Russia”.
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Ucraina: la cronaca della giornata in diretta. Zelensky: ‘Abbiamo bisogno di un nuovo piano Marshall’
Per le parole di Lavrov su Hitler. Il presidente ucraino invita Scholz e Steinmeier a Kiev. Mosca: simulati attacchi con missili balistici nucleari. Kiev: dall’inizio guerra ricevuti 12 miliardi di dollari in aiuti
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06 maggio 2022
00:01
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22.27 “Domani, 6 maggio, ci sarà un’evacuazione da Mariupol”.
Lo ha annunciato la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, citata dall’Ukrainska Pravda, dando appuntamento ai cittadini interessati “nei pressi del centro commerciale ‘Port City’ alle 12” locali (le 11 in Italia).
20.04 “Questa non è la guerra dei russi questa è la guerra di Putin.
Macché parlare a Zelensky, bisogna parlare a Putin. Noi non abbiamo niente contro il popolo russo ma dobbiamo sostenere gli ucraini, altrimenti chi sarà il prossimo?”. Lo ha detto l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza Josep Borrell all’apertura del Festival d’Europa a Firenze.
18.41 Il presidente russo Vladimir Putin, in un colloquio con il premier Naftali Bennett, si è scusato per le recenti affermazioni del ministro Sergey Lavrov che in un’intervista a Rete 4 ha detto che Zelensky ha origini ebraiche “come Hitler”, scatenando l’ira di Israele. A dare notizia delle scuse del presidente russo è stato l’ufficio di Bennett secondo cui il premier ha ringraziato Putin per “aver chiarito il suo pensiero verso il popolo ebraico e la memoria della Shoah”.
17.54 “Le prime armi che possono fermare il nemico arriveranno in gran numero alla fine di maggio o a inizio giugno”. Lo ha detto Oleksiy Arestovych, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Bbc, indicando che un’eventuale controffensiva su larga scala contro le forze di Mosca non potrà probabilmente iniziare prima di metà giugno.
15.59 “Stiamo già preparando un piano di ripresa e ricostruzione su larga scala per l’Ucraina dopo la guerra e abbiamo bisogno di un piano di sostegno internazionale strategico per l’Ucraina che sia un analogo moderno dello storico piano Marshall”. La ricostruzione ucraina “deve diventare lo stesso esempio storico per il futuro come lo fu la ricostruzione dei Paesi europei dopo la seconda guerra mondiale”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo con un video messaggio all’alta conferenza dei donatori organizzata da Polonia e Svezia a Varsavia.
15.24 “L’Ucraina dall’inizio della guerra ha ricevuto più di 12 miliardi di dollari di aiuti in armi e finanziamenti. Siamo molto grati per questo sostegno cruciale. Stiamo attraversando la fase più difficile della nostra storia, quando il destino del nostro Stato si decide. Ma crediamo fermamente nella vittoria dell’Ucraina e in un futuro luminoso”. Lo ha detto il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, alla Conferenza di alto livello dei donatori per l’Ucraina
15.21 Il presidente ucraino Volodymir Zelensky, dopo le polemiche dei giorni scorsi con la Germania, ha invitato a Kiev il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier.
14.36 Militari ucraini: ‘I russi non rispettano la tregua a Azovstal’
14.26 Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha avuto una telefonata con il presidente Volodymyr Zelensky. Nel corso del colloquio sono state chiarite le incomprensioni nate nelle scorse settimane. Lo rende noto l’ufficio presidenziale. Ancora ieri il cancelliere Olaf Scholz aveva ripetuto che il “disinvito” del presidente tedesco a Kiev fosse un problema per il governo e per il popolo tedesco, ostacolando la decisione di una missione nella capitale ucraina.
12,58 I russi annullano la parata del 9 maggio a Donetsk e Lugansk
12,52 Onu, nostro convoglio verso Azovstal per evacuare i civili
12,50 Von der Leyen, Ue dona altri 200 milioni in aiuti a Kiev
12,50 Michel, la ricostruzione inizia oggi, fiducia in Ucraina
12,41 “Non vogliamo solo ricostruire quello che c’era, vogliamo costruire una Paese europeo nuovo, verde, moderno. Lo vogliamo fare subito, vogliamo entrare nell’Ue subito. Capiamo che i nostri obiettivi sono ambiziosi, vogliamo costruire un Paese da sogno. Tutto sarà trasparente, chiunque potrà controllare i processi e i parametri su un sito dedicato”. Lo ha detto Denys Shmyhal, primo ministro dell’Ucraina, alla conferenza dei donatori in corso ora a Varsavia, in Polonia.
12,17 Il presidente russo Vladimir Putin non ha dato nuovi ordini sull’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmytry Peskov, secondo quanto riporta la Tass, precisando che resta in vigore la precedente decisione. Il 21 aprile, nell’incontro tra Putin e il ministro della difesa Shoigu, Putin decise di annullare l’assalto dello stabilimento.
12,06 La fornitura di informazioni di intelligence da parte dei membri della Nato alle forze Ucraine non aiuta il “rapido completamento” dell’operazione militare speciale russa in Ucraina. Lo afferma il portavoce del Cremlino, Dmytry Peskov, secondo quanto riportano le agenzie russe.
11,58 “Funzionano” i corridoi umanitari all’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo afferma il Cremlino, secondo quanto riportato dalla Tass
11,25 Di Maio,ora azione corale Ue per ravvivare negoziato fermo
10,21 “A partire da ora se c’è un inferno nel mondo è ad Azovstal. Gli ultimi 11 chilometri quadrati di libertà a Mariupol sono stati trasformati in un inferno”. Lo ha detto un consigliere del sindaco della città Petro Andriushchenko, citato dalla Cnn, spiegando che “intensi attacchi sull’acciaieria non si sono fermati per tutta la notte e stanno continuando.
09,12 Kiev, la difesa dell’acciaieria Azovstal è diventata la priorità numero uno
07,44 Comandante Azov, nell’acciaieria battaglia sanguinosa
04,03 Le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato questa notte in tutta l’Ucraina
02,36 Mosca, simulati attacchi con missili balistici nucleari
00,14 Zelensky, il giorno della liberazione è vicino.
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Russi annullano la parata del 9 maggio a Donetsk e Lugansk
‘Ma arriverà il momento di celebrare la vittoria nel Donbass’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
05 maggio 2022
13:07
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Nelle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk, le autorità russe hanno annullato la parata e la marcia per la Giornata della Vittoria del 9 maggio.
Lo ha affermato il primo vice capo dell’amministrazione presidenziale russa Sergei Kiriyenko, citato da Unian, nel corso di una manifestazione vicino al monumento della nonnina con la bandiera sovietica eretto a Mariupol.
“La parata della vittoria e la marcia del reggimento immortale in questo giorno della vittoria a Donetsk e Lugansk è ancora impossibile da tenere. Ma quel tempo arriverà presto e le parate della vittoria passeranno per le strade del Donbass”, ha detto Kiriyenko.
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Von der Leyen, Ue dona altri 200 milioni in aiuti a Kiev
‘Noi siamo con voi’
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STRASBURGO
05 maggio 2022
13:08
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“Sono lieta di annunciare alla conferenza dei donatori altri 200 milioni di euro di aiuti umanitari dell’Ue per l’Ucraina.
Con questo nuovo impegno diciamo al popolo ucraino: la vostra lotta è la nostra lotta.
Noi siamo con voi”. Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen a Varsavia.
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Bce: ‘Inflazione sopra il target ancora un altro anno’
Nel Regno Unito picco del 10% entro la fine del 2022. Dopo Fed anche Bank of England alza i tassi
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
05 maggio 2022
16:39
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“C’è un altro anno di un’inflazione che si attende avere uno slancio al di sopra degli obiettivi.
Dopo la dinamica dell’inflazione sarà di circa il 2%”.
Lo ha detto Philip R. Lane capo economista e membro del comitato esecutivo della Bce, all’evento ‘Cosa attende le economie dell’area dell’euro?’ organizzato dal Bruegel, think tank di Bruxelles.
“E’ improbabile che l’economia si stabilizzi rapidamente in un nuovo stato di equilibrio stazionario neutro”. Lane ha sottolineato che “non è così facile prevedere una normalizzazione” perché è determinata da molti fattori. “Ci sono considerevoli incertezze sull’inflazione”, ha spiegato. E ci sono “incertezze sull’impatto economico della guerra in Ucraina”.
“In termini di un orientamento generale è chiaro, lo sappiamo, che a un certo punto muoveremo i tassi non solo una volta ma di più” ma è molto complicato fare previsioni. Lo ha detto Philip R. Lane capo economista e membro del comitato esecutivo della Bce. Il nodo della normalizzazione “non è l’unico tema, abbiamo avuto choc ciclici che determineranno il passo e la velocità della normalizzazione”, ha spiegato, e “stiamo vedendo un cambiamento nelle condizioni di finanziamento”, ma “questo non avviene nottetempo”.
La Banca d’Inghilterra ha deciso un nuovo rialzo dei tassi di interesse portandoli dallo 0,75% all’1%. La decisione era ampiamente attesa e viene spiegata dall’Istituto centrale britannico come misura per contrastare la crescita record dell’inflazione nel Regno Unito.
L’inflazione nel Regno Unito può raggiungere un picco del 10% entro la fine dell’anno. Lo afferma la Bank of England, aggiornando le sue previsioni.
L’inflazione su base annua in Turchia è arrivata al 69,97% nel mese di aprile toccando il 7,25% rispetto al mese precedente. Lo rivelano i dati dell’Istituto di statistica nazionale Tuik. A crescere maggiormente i prezzi relativi al settore di trasporti (105,86%), cibo e bevande non alcoliche (89,10%), arredamento per la casa (77,64% ) e hotel, bar e ristoranti (69,26). I dati mantengono la tendenza registrata già nel mese precedente quando era stato rilevato l’aumento dei prezzi più alto degli ultimi 20 anni con il 61,14% in 12 mesi. Secondo le stime del Gruppo di ricerca indipendente Enag, riportati da vari media turchi, l’aumento dei prezzi sarebbe molto più alto dei dati ufficiali con un’inflazione su base annua pari al 156,86% e all’8,68% da marzo ad aprile. A partire dall’autunno, è stato registrato in Turchia un diffuso aumento dei prezzi parallelamente alla svalutazione della moneta nazionale che lo scorso anno ha perso quasi il 50% del proprio valore rispetto al dollaro. La lira turca era entrata in crisi in seguito a un regolare taglio al proprio tasso di interesse di riferimento (oggi al 14%, -500 punti base da settembre a dicembre) deciso dalla Banca centrale in linea con la visione economica del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. La moneta nazionale ha smesso di perdere valore a partire da gennaio, da quando l’istituto bancario ha deciso di mantenere i tassi stabili.
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Ue: Metsola, dobbiamo essere pronti ad avere difesa necessaria
Ci sono alleanze militari, da Europa risposta militare-politica
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05 maggio 2022
13:22
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“Ci sono alleanze militari, ma l’Ue” può dare insieme “risposte militari e politiche”.
Lo ha detto la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola durante un incontro con gli studenti insieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Interpellata sulla difesa comune risponde: “Dobbiamo essere pronti ad avere la difesa di cui abbiamo bisogno”, “se l’Ue vuole essere luce di pace e democrazia non può aspettare che qualcun altro lo faccia”, ha aggiunto.
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Kishida da BoJo, asse Gb-Giappone sulla difesa
Cooperazione militare, economica ed energetica vs Russia e Cina
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LONDRA
05 maggio 2022
11:57
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Rafforzare i legami sul fronte “della difesa e della sicurezza” fra Regno Unito e Giappone di fronte a una situazione internazionale segnata “dall’illegale invasione russa dell’Ucraina” – condannata con forza da entrambi i Paesi – e dal confronto con la Cina nell’area del Pacifico.
E’ il messaggio chiave che emerge, secondo una nota di Downing Street, dalla visita a Londra del premier nipponico Fumio Kishida, ricevuto dal collega Boris Johnson nella tappa odierna del suo tour europeo dopo quella di ieri a Roma e in Vaticano.
Visita che arriva all’indomani dell’inserimento di Kishida e di altri esponenti politici di Tokyo nella lista nera di persone non grate sanzionate da Mosca in ritorsione all’adesione del Giappone insieme con l’occidente alle sanzioni anti russe. Ma in cui si guarda anche al dialogo bilaterale fra membri del G7 e all’obiettivo di un ampliamento della cooperazione economica nel contesto degli accordi commerciali di libero scambio post Brexit. “In quanto grandi isole e grandi democrazie titolari della terza e della quinta economia al mondo – ha sottolineato Johnson nel dare il benvenuto all’ospite asiatico – il Giappone e il Regno Unito puntano di concerto a trainare la crescita, a creare posti di lavoro altamente qualificati, a rimanere due superpotenze tecnologiche”. Non senza guardare a una collaborazione più stretta per la “transizione verso un’energia verde” e più amica del clima, come pure verso la ricerca di “fonti energetiche alternative alle forniture di petrolio e gas dalla Russia”.
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Twitter: Parlamento Gb convoca Elon Musk dopo acquisizione
Per discutere di libertà espressione e sicurezza degli utenti
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LONDRA
05 maggio 2022
13:38
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Il Parlamento britannico ha invitato Elon Musk per discutere dell’acquisizione multimiliardaria di Twitter da parte dell’eccentrico oligopolista americano.
L’iniziativa è stata lanciata da Julian Knight, presidente della commissione dei Comuni che si occupa di digitale e media, con l’intento di porre domande sui piani futuri per il social network riguardo a temi cruciali come la libertà di espressione e la sicurezza degli utenti.
Proprio su quest’ultimo punto, il governo di Boris Johnson aveva lanciato un monito a Musk sul modo in cui sarà gestito Twitter, canale di comunicazione che viene ampiamente usato anche dai leader mondiali, come lo stesso premier britannico.
La commissione parlamentare aveva già tentato di convocare nel 2018 un altro magnate dei social media, Mark Zuckerberg, ma il fondatore di Facebook aveva rifiutato.
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Debutto da 2,2 mln per Doctor Strange, Anec soddisfatta
“Rilanciare film italiani per tornare ai livelli pre-pandemici”
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05 maggio 2022
13:41
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Un incasso da 2,2 milioni di euro nel primo giorno di programmazione: in un momento di grave crisi per le sale, fa subito centro Doctor Strange nel Multiverso della Follia, la nuova avventura Marvel diretta da Sam Raimi con Benedict Cumberbatch.
A segnalarlo con “enorme soddisfazione” è l’Anec, l’Associazione nazionale esercenti cinema.
“Giovani e famiglie hanno letteralmente preso d’assalto i cinema, dimostrando, ancora una volta, che in presenza di Grandi Film la sala è e resta insostituibile”, sottolineano gli esercenti in una nota. “Gli importanti blockbuster in arrivo e la rinnovata attenzione verso le esigenze della sala ribadita pubblicamente dalle massime istituzioni dello Stato, autorizzano l’Esercizio a guardare con speranza e ottimismo al futuro”.
“Rilanciare il cinema italiano in sala – conclude la nota – è la prossima sfida che il mercato può e deve vincere per tornare ai livelli pre-pandemici”.
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Musk raccoglie 7 miliardi per finanziare acquisto Twitter
Punta a coinvolgere attuali azionisti in operazione
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NEW YORK
05 maggio 2022
13:53
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Elon Musk rivela di aver raccolto 7,14 miliardi di dollari per finanziare la sua acquisizione di Twitter.
A investire sono il fondatore di Oracle Larry Ellison, la piattaforma di criptovalute Binance e le società di asset management Fidelity, Brookfield e Sequoia Capital.
Il patron di Tesla è anche in trattative con Jack Dorsey, il fondatore di Twitter, per raccogliere ulteriori fondi: Musk infatti intende concedere agli attuali azionisti l’opzione di contribuire con le loro azioni all’operazione.
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Opec: via libera a mini-aumento produzione da giugno
Fonti, di 432.000 barili al giorno
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05 maggio 2022
14:00
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L’Opec avrebbe dato il via libera ad un mini-rialzo della produzione da 432.000 barili al giorno a partire da giugno.
Lo riferisce la Bloomberg citando alcuni dei delegati presenti alla riunione.
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Israele festeggia il 47/o anniversario Indipendenza
Parata aerea con droni e cerimonia da Herzog a Gerusalemme
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TEL AVIV
05 maggio 2022
14:05
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La tradizionale parata aerea nei cieli del Paese e la cerimonia ufficiale nella residenza del presidente Isaac Herzog a Gerusalemme hanno segnato le celebrazioni – a restrizioni covid del tutto ridotte – per il 74/o anniversario dell’Indipendenza di Israele.
Ma già dal tramonto di ieri sera – avvio della festa – i cittadini si sono riversati in festa nelle strade per ricordare la nascita dello stato nel maggio del 1948 con la Dichiarazione di Indipendenza proclamata dal padre della patria David Ben Gurion.
Nella residenza a Gerusalemme, Herzog, insieme alla leadership politica e militare, ha premiato 120 soldati e ufficiali di diverse unità delle forze armate e di sicurezza (servii segreti compresi) per i loro servizi. “Anche nello scorso anno che non è stato facile – ha detto Herzog – siamo stati testimoni di eroine ed eroi”. Alle 12 (ora locale) è cominciata poi la parata aerea che ha attraversato il Paese ed anche una parte della Cisgiordania, in particolare – per la prima volta – sulla città di Hebron e sul vicino insediamento ebraico di Kiryat Arba. La spiaggia di Tel Aviv, come da tradizione, si è affollata come miglior posto di osservazione.
In cielo sono sfrecciati F-15, F-16 e gli F-35; poi gli aerei Lavi da addestramento ma anche gli elicotteri Black Hawk, Sea Stallion, Panther e Apache. Per la prima volta in assoluto hanno partecipato anche i droni israeliani.
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La tradizionale parata aerea nei cieli del Paese e la cerimonia ufficiale nella residenza del presidente Isaac Herzog a Gerusalemme hanno segnato le celebrazioni – a restrizioni covid del tutto ridotte – per il 74/o anniversario dell’Indipendenza di Israele.
Ma già dal tramonto di ieri sera – avvio della festa – i cittadini si sono riversati in festa nelle strade per ricordare la nascita dello stato nel maggio del 1948 con la Dichiarazione di Indipendenza proclamata dal padre della patria David Ben Gurion.
Nella residenza a Gerusalemme, Herzog, insieme alla leadership politica e militare, ha premiato 120 soldati e ufficiali di diverse unità delle forze armate e di sicurezza (servii segreti compresi) per i loro servizi. “Anche nello scorso anno che non è stato facile – ha detto Herzog – siamo stati testimoni di eroine ed eroi”. Alle 12 (ora locale) è cominciata poi la parata aerea che ha attraversato il Paese ed anche una parte della Cisgiordania, in particolare – per la prima volta – sulla città di Hebron e sul vicino insediamento ebraico di Kiryat Arba. La spiaggia di Tel Aviv, come da tradizione, si è affollata come miglior posto di osservazione.
In cielo sono sfrecciati F-15, F-16 e gli F-35; poi gli aerei Lavi da addestramento ma anche gli elicotteri Black Hawk, Sea Stallion, Panther e Apache. Per la prima volta in assoluto hanno partecipato anche i droni israeliani.
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Papa arriva in carrozzina ad incontro con Superiore
Sala stampa, ha fatto infiltrazione, richiesto riposo
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05 maggio 2022
14:07
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Sorridente e in buono stato fisico ma spinto su una carrozzina dal fidato maggiordomo.
Così si è presentato questa mattina, papa Francesco, all’Assemblea plenaria dell’Unione Internazionale delle Superiori Generali ricevute in Vaticano.
Sono giorni che Bergoglio soffre di problemi al ginocchio che hanno portato anche alla cancellazione di udienze e impegni ufficiali. Francesco è stato accolto da un lungo applauso delle suore e in diverse hanno anche scandito frasi di incoraggiamento come “Viva il Papa!”. Una volta raggiunta la sua postazione, Francesco, che ha esordito parlando in spagnolo, ha immediatamente detto di non voler leggere il discorso preparato di “nove cartelle”: “Che faccio – ha detto scherzando -, lo leggo e voi dormite? O mi fate piuttosto delle domande?”. Francesco ha così proseguito aprendo al dialogo aperto con le superiore.
Alcuni giorni fa, presumibilmente martedì scorso, a papa Francesco è stata eseguita una infiltrazione per l’intenso dolore al ginocchio destro che gli comporta forti difficoltà nella deambulazione. Inoltre, i medici hanno chiesto al Pontefice di osservare il massimo riposo possibile per l’arto e questo spiega anche perché oggi sia arrivato all’incontro con le Superiore generali in Aula Paolo VI su una carrozzina. E’ quanto si apprende dalla sala stampa vaticana. E’ possibile anche che per percorrere brevi distanze il Papa abbia già utilizzato la carrozzina e che continui a farlo nei prossimi giorni. Escluse invece le ipotesi di una operazione al ginocchio. Sempre secondo quanto si apprende dalla sala stampa vaticana, per ora l’agenda del Papa resta invariata.
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Oms, tra 13 e 16,6 milioni uccisi dal Covid nel 2020-21
Nuove stime triplicano numero decessi attribuiti alla malattia
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05 maggio 2022
14:24
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GINEVRA, 05 MAG – La pandemia di Covid-19 ha ucciso tra i 13,3 e i 16,6 milioni di persone tra il 2020 e il 2021.
Sono le stime odierne dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che triplica così il numero di decessi attribuiti direttamente alla malattia.
“Nuove stime dell’Organizzazione mondiale della sanità mostrano che l’intero bilancio delle vittime associato direttamente o indirettamente alla pandemia di Covid-19 tra il 1 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2021 è stato di circa 14,9 milioni (da 13,3 milioni a 16,6 milioni)”, ha precisato l’Oms.
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A Irpin 120 architetti per pianificare la ricostruzione
Giunti nella città distrutta da tutta l’Ucraina
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05 maggio 2022
14:33
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Circa 120 architetti provenienti da tutta l’Ucraina sono arrivati ;;a Irpin, nella regione di Kiev, per elaborare una strategia per lo sviluppo della città.
Lo riporta Ukrinform.
“Circa 120 architetti da tutta l’Ucraina sono arrivati ;;a Irpin per elaborare una strategia per il restauro e lo sviluppo della città”, ha scritto su Telegram Oleksiy Kuleba, capo dello staff umanitario dell’amministrazione statale regionale di Kiev, che li ha ringraziati.
Le forze dell’ordine ucraine hanno ispezionato 17.535 strutture a Irpin ed è stato accertato che 885 edifici sono stati completamente distrutti a seguito della guerra, 2.738 parzialmente distrutti, 8.651 presentano danni superficiali.
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I registi Forzano e Biondani, un Eurovision mai visto
Show adrenalinico, solo 40 secondi per cambiare scena
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05 maggio 2022
14:42
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Quattromila proiettori, 24 telecamere di cui 9 speciali, stage manager pronti a gestire gli imponenti cambi di scena in 40 secondi, una ‘regia gemella’ in grado di intervenire in caso di problemi, tonnellate di effetti speciali e giochi di luci: l’atmosfera è elettrica al Pala Olimpico di Torino che si prepara a ospitare, dal 10 al 14 maggio, l’Eurovision Song Contest.
Una sfida produttiva senza precedenti che per la prima volta vedrà coinvolti due registi insieme, Duccio Forzano e Cristian Biondani.
“Nella prima semifinale del 10 maggio Cristian si occuperà delle gara, io delle parti più squisitamente dedicate allo show – racconta in una pausa delle prove Forzano, che all’attivo tra l’altro 6 Festival di Sanremo -, nella seconda del 12 accadrà il contrario e in finale, il 14, lavoreremo a braccetto. Abbiamo stili diversi, e questo è forse l’aspetto più curioso, ma la vera sfida è trovare un equilibrio tra le nostre esigenze e quelle delle delegazioni, che sentono moltissimo la gara”.
“L’Eurovision è una coproduzione che coinvolge 40 nazioni e di cui quest’anno l’Italia è host broadcaster”, ricorda Biondani, che ha già diretto diversi programmi tv e i live show di star come Katy Perry, R.E.M., Lady Gaga, Black Eyed Peas e The Cure. “Il meccanismo è complicatissimo e ogni delegazione vuole vincere: dobbiamo interpretare decine di gusti differenti, soddisfare richieste che riguardano perfino frame di millimetri, ricordare migliaia di inquadrature. E’ enorme lo sforzo produttivo della Rai. Davanti alla finale ci saranno 200 milioni di spettatori, un dato impressionante: eppure cercheremo di restare leggeri e giocosi, e lo faremo insieme”.
“A complicarci la vita – sorride Forzano – è anche il fatto che non avremo tre semplici conduttori, ma tre star, Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan, con i loro numeri di spettacolo che vanno fatti a regola d’arte. Grazie anche al contributo della fotografia di Mario Catapano e della scenografia di Francesca Montinaro, chi vedrà l’Eurovision resterà a bocca aperta”. Quanto al ‘sole’ che è il cuore della scenografia, resterà in una posizione uguale per tutte le delegazioni, in modo da non interferire con lo svolgimento della gara.
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Covid: Nbc, in Usa superata quota 1 milione di morti
27 mesi dopo la conferma del primo contagio
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NEW YORK
05 maggio 2022
15:13
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Gli Stati Uniti hanno superato la quota di un milione di morti per Covid-19, secondo i dati raccolti da Nbc News.
Il numero – equivalente alla popolazione di San Jose, in California, la decima città più grande degli Usa – è stato raggiunto a una velocità sorprendente: 27 mesi dopo che il paese ha confermato il suo primo caso del virus.
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Ucraina: Casa Bianca, Nyt su intelligence ‘irresponsabile’
Consiglio sicurezza nazionale, Usa danno informazioni sul campo
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WASHINGTON
05 maggio 2022
15:45
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Il Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca ha accusato il New York Times di essere “irresponsabile” per aver pubblicato un articolo nel quale si sostiene che l’intelligence americana ha aiutato l’Ucraina a uccidere generali russi.
“Gli Stati Uniti forniscono informazioni sul campo per aiutare gli ucraini a difendere il loro Paese”, ha dichiarato la portavoce del Consiglio, Adrienne Watson, ai media americani.
“Non forniamo informazioni di intelligence con l’obiettivo di uccidere generali russi”, ha sottolineato.
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Covid: Pcc difende linea, ‘vinceremo battaglia a Shanghai’
‘Politiche di prevenzione e controllo scientifiche ed efficaci’
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PECHINO
05 maggio 2022
16:02
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La Cina difende le politiche draconiane anti-Covid, definite “scientifiche ed efficaci”, e promette di “vincere la battaglia di Shanghai”, dopo averlo già fatto due anni fa a Wuhan.
Il Comitato permanente, l’organo di vertice del Partito comunista cinese con a capo il presidente Xi Jinping, ha rilevato che da marzo la Cina ha subìto “la più dura prova di prevenzione e controllo” da Wuhan, il primo focolaio di Covid-19 a inizio 2020.
“Le nostre politiche di prevenzione e controllo possono resistere alla prova della storia e le nostre misure di prevenzione e controllo sono scientifiche ed efficaci”, ha riferito in serata la Xinhua.
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Kiev, iniziata una controffensiva a Kharkiv e Izium
Media, capo forze armate ucraine aggiorna lo stato maggiore Usa
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05 maggio 2022
16:05
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L’Ucraina ha avviato operazioni di controffensiva nelle aree di Kharkiv e Izium.
Lo ha comunicato il comandante delle forze armate di Kiev Valery Zaluzhny in un aggiornamento sul terreno con il generale Mark Milley, capo di stato maggiore americano, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda.
Zaluzhny ha anche spiegato che i russi stanno concentrando la loro offensiva in direzione di Lugansk, e si segnalano aspri combattimenti a Popasna, Kreminna e Torsky. Ed ha rilevato che i russi hanno ripreso a usare missili da crociera per colpire le rotte delle forniture militari agli ucraini. Quindi, ha ribadito la necessità di nuove armi.
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Zelensky, abbiamo bisogno di un nuovo piano Marshall
Videomessaggio a conferenza donatori
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BRUXELLES
05 maggio 2022
16:06
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“Stiamo già preparando un piano di ripresa e ricostruzione su larga scala per l’Ucraina dopo la guerra e abbiamo bisogno di un piano di sostegno internazionale strategico per l’Ucraina che sia un analogo moderno dello storico piano Marshall”.
La ricostruzione ucraina “deve diventare lo stesso esempio storico per il futuro come lo fu la ricostruzione dei Paesi europei dopo la seconda guerra mondiale”.
Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo con un videomessaggio all’alta conferenza dei donatori organizzata da Polonia e Svezia a Varsavia.
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Guerini, a Ucraina anche armi per neutralizzare postazioni
‘Al solo scopo difensivo e per proteggere le città’
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05 maggio 2022
16:09
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“Sulla base di quanto indicato dalla legge e in relazione all’evoluzione sul terreno, l’impegno italiano continuerà a supportare l’Ucraina nella sua difesa dall’aggressione russa anche con dispositivi in grado di neutralizzare le postazioni dalle quali la Russia bombarda indiscriminatamente le città e la popolazione civile”.
Lo ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, alle commissioni riunite Difesa di Senato e Camera.
Successivamente il ministero ha precisato che il riferimento è a “munizionamenti a cortissimo raggio funzionali al solo scopo difensivo e per proteggere città e cittadini”.
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Rapina a mano armata da Chanel al centro di Parigi
In 4 fuggiti in moto dopo il colpo. Area transennata
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05 maggio 2022
16:48
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Rapina a mano armata poco fa in una gioielleria Chanel in pieno centro di Parigi, in rue de la Paix.
L’intera area intorno a Place Vendome è stata transennata.
Lo riportano i media francesi.
Secondo le prime informazioni almeno quattro persone, che indossavano un casco, dopo il colpo sono fuggite in sella a due motociclette. Ignoto, al momento, l’ammontare del bottino.
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Madonna scrive al Papa, possiamo discutere di cose importanti?
Su twitter un messaggio a @Pontifex “sono una brava cattolica”
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05 maggio 2022
18:44
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“Sono una brava cattolica, lo giuro! Cioè non bestemmio!”: l’ex Material Girl Madonna vuole incontrare Papa Francesco per “discutere di questioni importanti”.
E scrive su twitter un messaggio indirizzato all’account @Pontifex che comincia: “Hello @Pontifex Francis…”.
“Sarebbe possibile incontrarsi un giorno per discutere di alcune questioni importanti? Sono stata scomunicata 3 volte.
Non sembra giusto. Cordiali saluti Madonna”, conclude l’artista che ha in imminente uscita “Finally Enough Love” e “Finally Enough Love: 50 Number Ones”! sui suoi successi remixati.
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Rapina a mano armata da Chanel al centro di Parigi
In 4 fuggiti in moto dopo il colpo. Area transennata
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06 maggio 2022
09:19
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Rapina a mano armata poco fa in una gioielleria Chanel in pieno centro di Parigi, in rue de la Paix.
L’intera area intorno a Place Vendome è stata transennata.
Lo riportano i media francesi. Secondo le prime informazioni almeno quattro persone, che indossavano un casco, dopo il colpo sono fuggite in sella a due motociclette. Ignoto, al momento, l’ammontare del bottino.
Secondo fonti di polizia, non ci sarebbero feriti nell’odierna rapina in rue de la Paix, a due passi da Place Vendome. La prefettura di Parigi ha annunciato l’invio sul posto di una brigata anti-crimine. Nota nel mondo intero per la bellezza dei suoi palazzi e la colonna napoleonica fatta erigere sul modello della colonna Traiana a Roma, Place Vendome è tra le piazze piu’ importanti e centrali di Parigi, sede di numerose gioiellerie e negozi di ultralusso oltre che del celeberrimo Hotel Ritz, recentemente restaurato, e del ministero della Giustizia. Risale allo scorso settembre un’altra spettacolare rapina da Bulgari.
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Cannes: Forest Whitaker Palma d’Oro d’onore
Alla cerimonia di apertura. For the Sake of Peace il 18 maggio
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05 maggio 2022
17:17
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Dopo Jodie Foster nel 2021, l’attore premio Oscar Forest Whitaker sarà l’ospite d’onore alla cerimonia di apertura del 75° Festival di Cannes.
Dopo Jeanne Moreau, Bernardo Bertolucci, Manoel de Oliveira, Jean-Pierre Léaud, Agnès Varda e Alain Delon, è la nuova Palma d’oro onoraria.
“La mia prima volta, 34 anni fa, Cannes mi cambiò la vita” ha commentato Whitaker, che è anche inviato Unesco per la pace.
For the Sake of Peace, diretto da Christophe Castagne & Thomas Sametin, prodotto da Whitaker, sarà proiettato in Special Screening mercoledì 18 maggio.
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Ucraina:Mattarella,serve sollecita iniziativa internazionale
Drammatica condizione dei bambini
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
05 maggio 2022
17:20
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“Drammatica la condizione dei bambini che vivono oggi in zone di conflitto armato.
Sono cronache di diritti calpestati, di infanzie negate, di vite spezzate che non ci possono lasciare indifferenti.
Quanto accade oggi in Ucraina richiama la necessità di una sollecita iniziativa internazionale”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio in occasione della Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia”.
“L’accoglienza dei profughi realizzata in tanti Paesi deve essere attenta a che non si creino condizioni per lo sfruttamento dei minori”, afferma il Capo dello Stato.
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Ucraina: Letta, leadership pace sia Ue, non di Gb o Usa
Trovare la pace per fermare la guerra
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05 maggio 2022
17:31
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“Questa è una crisi internazionale derivata da una invasione della Russia all’Ucraina, che sta provocando una guerra e un avvitamento verso un disastro e un ritorno al ‘900 dentro l’Europa.
Questo si svolge ai confini con Polonia, Romania, Repubblica Ceca….
Cioè Europa, noi. I nostri confini. Questa vicenda avviene ai nostri confini è drammaticamente europea”. Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, presentando al Senato il libro ‘Un mondo aperto per una buona politica. Sull’enciclica Fratelli tutti’. Non si può “pensare che l’Ue non sia in grado di dare dimostrazione di leadership, unità ed efficacia ad affrontare la vicenda e abbia bisogno che chi è uscito dall’Ue, cioè la Gran Bretagna, faccia il leader, o gli Usa, che sono nostro alleato. La prima responsabilità è in capo a noi: trovare la pace, per fermare l’invasione. Tutto questo può avvenire solo se l’Ue è unita. C’è bisogno di leadership, di creatività e di una Europa unita, sennò comincia il declino dell’Europa in un momento in cui era in crescita”.
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Ucraina: Draghi, merita tutto supporto,800 mln per profughi
“Italia continuerà a fare sua parte, c’è catastrofe umanitaria”
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
05 maggio 2022
17:34
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“La guerra in Ucraina ha causato una catastrofe umanitaria.
Milioni di persone, soprattutto donne e bambini, hanno lasciato il Paese per cercare rifugio in Ue”.
“Dobbiamo aiutare l’Ucraina. L’Italia ha già stanziato circa 500 milioni di euro per sostenere i profughi ucraini nel nostro Paese. Sono lieto di annunciare che abbiamo appena aumentato tale importo a oltre 800 milioni”. Così il premier Mario Draghi in collegamento alla High-Level International Donors’ Conference for Ukraine. Lo riporta il sito del governo. “L’Ucraina merita tutto il supporto che possiamo. L’Italia continuerà a fare la sua parte”, aggiunge
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Ucraina: a Leopoli musulmani e atei a ‘casa’ di Wojtyla REPORTAGE
Don Gregorio, “profughi aspettano il 9 maggio per capire cosa fare”
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LEOPOLI
05 maggio 2022
19:11
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Olga ricorda quel 10 marzo come se fosse oggi: finalmente riusciva a lasciare Bucha con un corridoio umanitario.
Per giorni era rimasta con i tre figli nel rifugio dello stabile dove c’è il suo appartamento al terzo piano e non poteva immaginare che cosa avrebbe visto.
“Dal pullman vedevamo i cadaveri a terra, erano tanti, ho subito cercato di coprire con le mie mani gli occhi dei ragazzi, soprattutto del più piccolo. Non volevo che vedessero tanto orrore”, dice raccontando che proprio mentre stavano andando via con il “corridoio verde”, come chiamano qui i corridoi umanitari, “i russi hanno sparato ad un uomo che andava in bicicletta. Volevano farci vedere che cosa sapevano fare”.
Olga è una dei 170 ospiti della parrocchia di San Giovanni Paolo II alla periferia di Leopoli. Con le treccine alla moda e i pantaloni da adolescente dimostra molto meno dei suoi 33 anni.
E’ mamma di tre ragazzi: Samandar di 16 anni, Iscandar di 15, Ibrahim di 9 e li cresce sola perché da anni è separata dal marito. Nell’edificio parrocchiale ci sono in tutto una quarantina di bambini con le loro mamme o nonne. Vengono da Kiev, Kharkiv, Zaporizhia, Irpin, Bucha e anche da Mariupol.
Tutti sono in attesa di tornare a casa ma “aspettano di vedere ciò che Putin annuncerà il 9 maggio”, dice il parroco, don Gregorio Graus. Anche Olga Stroieva con i tre figli vorrebbe tornare nella sua Bucha. Anzi “una volta in questi giorni sono andata, ho lasciato qui i bambini e sono tornata a casa”. E’ danneggiata, con pareti scalfite e tutte le finestre rotte, ma è ancora in piedi. “Ma ancora non ci si può vivere: nella mia casa non c’è elettricità, gas, acqua. I ponti sono stati distrutti e poi ovunque ci sono cartelli che indicano il pericolo di mine.
Non posso per ora riportare lì i ragazzi”, dice. A Bucha – racconta nell’incontro con la fondazione pontifica Aiuto alla Chiesa che Soffre che in questi giorni è in missione umanitaria in Ucraina – era parrucchiera, “aspetto di trovare lavoro qui a Leopoli, dalle nostre parti ora è difficile lavorare”, dice mentre tiene stretto per la mano il più piccolo dei tre figli.
Nella parrocchia cattolica che ha dedicato tutte le stanze ai profughi, che non ha più aule per il catechismo o per altre attività, Olga non è l’unica musulmana. Ci sono poi anche ortodossi “ma la maggior parte di queste persone sono non credenti”, spiega il parroco aggiungendo che tra i profughi comunque “non c’è nessun cattolico. Ma noi non chiediamo nulla.
Né da dove vengono né di quale religione sono. Apriamo la porta e basta”.
A Leopoli ieri i missili, oggi un’apparente normalita’
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Ora, a due mesi dallo scoppio della guerra, c’è un ‘desk’ che organizza stanze e pasti; aiutano volontari arrivati dalla Polonia, dalla Danimarca e anche un medico francese. Vitaliy Dmetricin, il giovane seminarista che aiuta il parroco in questa ‘impresa’, per quella che era una piccola parrocchia di 500 anime, ricorda il primo giorno, alla fine di febbraio, in cui cominciò ad arrivare gente che chiedeva aiuto. “Abbiamo aperto le porte, i primi giorni siamo arrivati ad ospitare oltre duecento persone e non avevamo niente. Don Gregorio ha aperto il suo portafogli e mi ha dato tutto quello che aveva per fare la spesa: tremila grivnia, neanche cento euro. Abbiamo fatto la spesa per poter cucinare solo quel giorno. Ma poi Dio ci ha dato molto di più”.
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Anche la fidanzata di Putin nel mirino delle sanzioni Ue
Alina Kabaeva aggiunta alla black list insieme ad altri tre
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BRUXELLES
06 maggio 2022
19:20
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C’è anche Alina Kabaeva, la fidanzata di Vladimir Putin, tra i personaggi vicini al presidente russo candidati ad entrare nella black list Ue che è parte integrante del sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia.
A quanto si è appreso da fonti europee, il nome di Kabaeva è stato aggiunto, insieme a quelli di altri tre personaggi, alla lista nera proposta dal servizio esterno (Seae) della Commissione Ue che è arrivata così a comprendere 68 persone.
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Attacco in Israele, tre morti. Si cercano i due assalitori
Almeno 3 feriti gravi. A Elad, nel centro del Paese, nel Giorno dell’Indipendenza. Usa: condanniamo con forza. Hamas elogia l’attacco ‘eroico’
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TEL AVIV
06 maggio 2022
08:14
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Tre morti e almeno 3 feriti, alcuni gravi: questo il bilancio, secondo le prime informazioni, di un attacco – nel Giorno dell’indipendenza del Paese – a Elad, cittadina a prevalenza ortodossa nel centro di Israele a ridosso della Cisgiordania.
Lo riferiscono i media secondo cui i terroristi sono due.
Le autorità hanno chiesto alla popolazione di restare in casa.
La polizia ha detto che sono due i protagonisti dell’attacco a Elad. Secondo la stessa fonte, l’episodio – verificatosi in vari punti della cittadina – è avvenuto sia con armi da fuoco sia con una scure o un grande coltello. Sono stati istituiti posti di blocco nella zona e lungo la line di demarcazione con la Cisgiordania. Le forze di sicurezza hanno avviato le ricerche degli assalitori, di cui almeno uno si sarebbe allontanato con un furgoncino bianco.
“Condanniamo con forza l’ultimo di una serie di terribili attacchi terroristici che hanno sconvolto Israele di recente”. Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un briefing con la stampa.”Ribadiamo il nostro sostegno all’alleato israeliano e alla sua sicurezza”, ha detto ancora il portavoce del dipartimento di Stato.
Hamas saluta “gli eroi” che hanno seminato oggi la morte nella città israeliana di Elad.”Quella operazione – ha affermato il portavoce Hazem Kassem – è una conseguenza della collera palestinese per i ripetuti attacchi degli occupanti, delle loro istituzioni e dei loro coloni contro la moschea al-Aqsa” di Gerusalemme, dove anche oggi si sono verificati incidenti. “Il popolo palestinese – ha aggiunto – è determinato a difendere i suoi luoghi santi. Ogni profanazione della moschea va sempre essere punita”. Nei giorni scorsi il leader di Hamas Yihia Sinwar aveva fatto appello ai palestinesi ad impugnare le armi per “difendere al-Aqsa”.
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Denis Prokopenko, da ultrà a eroe dell’Azovstal
Il comandante ‘Redis’ che guida la resistenza nell’acciaieria
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06 maggio 2022
07:06
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
“Gloria all’Ucraina!”.
Il tenente colonnello Denis Prokopenko, a capo della resistenza nelle viscere dell’Azovstal, in un video parla di una “battaglia pesante e sanguinosa”.
Ma assicura che gli uomini del Reggimento d’Azov combatteranno fino alla morte pur di difendere l’acciaieria, una volta cuore pulsante e produttivo della città di Mariupol. Il suo tono è risoluto, lo sguardo fiero. Attorno alle sue parole si unisce un intero Paese ferito dall’invasore russo.
Il comandante ‘Redis’ – questo il suo soprannome – ha solo 30 anni, ma ha già ricevuto diversi riconoscimenti dal presidente Voldymyr Zelensky. L’ultimo in marzo, la medaglia dell’Ordine della Croce d’oro, una delle più alte onorificenze del Paese, conferitagli “per il coraggio personale e l’eroismo mostrati in difesa della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina, e per la fedeltà al suo giuramento militare”. Mai Prokopenko avrebbe immaginato di trasformarsi in un eroe, lui che frequentava la curva degli ultrà della Dinamo Kiev e i banchi del dipartimento di filologia germanica dell’università della capitale, dove si è laureato in lingue e letterature straniere.
Il suo esordio sui campi di battaglia nel 2014, quando il Battaglione Azov, costituitosi spontaneamente come gruppo paramilitare nazionalista nelle prime fasi della guerra del Donbass, fu inquadrato nella Guardia Nazionale dell’Ucraina. Per Prokopenko, le cui origini sono della Carelia, al confine con la Finlandia, combattere i russi è una questione personale, visto che la famiglia fu sterminata dall’Armata rossa nel corso della guerra russo-finnica del 1939. Unico sopravvissuto il nonno.
“Sembra che io stia continuando la stessa guerra, solo su un altro pezzo del fronte, una guerra contro il regime di occupazione del Cremlino”, ha dichiarato di recente il giovane colonnello, che ora ringrazia il mondo intero “per l’enorme sostegno alla guarnigione di Mariupol”: “I nostri soldati se lo meritano. E nonostante tutto – promette – continuiamo a eseguire l’ordine: mantenere la difesa”.
La moglie Kateryna lo ascolta dall’Italia, dove è fuggita insieme al manipolo delle ‘mogli di Azov’ che attraverso interviste e apparizioni in tv tentano di mantenere alta l’attenzione del mondo Occidentale su quanto sta accadendo nell’acciaieria, e sulla sorte dei propri mariti e dei civili ancora intrappolati. E’ proprio Kateryna a guidare le altre nella loro missione a Roma e presso la Santa Sede. Mentre Denis continua a resistere e a combattere, nella speranza di rivedere la luce e di tornare a vivere in un Paese libero. Magari sognando di tornare ad occupare gli amati spalti dello stadio Olimpico di Kiev.
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Zelensky, da inizio guerra oltre 2.000 missili su Ucraina
Presidente, caccia russi hanno effettuato 2.682 sortite
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06 maggio 2022
01:54
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Dall’inizio dell’invasione le truppe russe hanno lanciato oltre 2.000 missili sull’Ucraina e i loro caccia hanno effettuato quasi 2.700 sortite nel Paese: lo ha reso noto ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando in collegamento video all’evento di beneficenza ‘Brave Ukraine’.
Lo riporta l’agenzia Ukrinform.
“In totale, durante questa guerra, l’esercito russo ha lanciato 2.014 missili sull’Ucraina e sono state registrate 2.682 sortite di aerei da guerra russi nei nostri cieli – ha detto Zelensky -. Ognuna di queste sortite è la morte del nostro popolo, la distruzione delle nostre infrastrutture”, ha commentato.
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Media, da Usa informazioni a Kiev per colpire Moskva
Fonti a Cnn: ‘Hanno dato posizione incrociatore russo’
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WASHINGTON
06 maggio 2022
02:04
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Gli Stati Uniti hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato l’Ucraina a colpire l’incrociatore russo Moskva, affondato il 14 aprile dopo essere stato colpito da due missili ucraini.
Lo riferiscono fonti informate alla Cnn.
Dopo aver avvistato una nave da guerra russa nel Mar Nero, Kiev ha chiamato i suoi contatti americani per confermare che si trattasse della Moskva. Gli Stati Uniti hanno confermato che era l’incrociatore e hanno fornito informazioni sulla sua posizione.
Non è chiaro se gli Usa sapessero che l’Ucraina avrebbe attaccato e non sono stati coinvolti nella decisione, sottolineano le fonti.
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Zelensky, situazione in acciaieria come l’inferno
Presidente, ‘i civili devono ancora essere evacuati’
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06 maggio 2022
02:07
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Le forze russe continuano a bombardare l’acciaieria Azovstal anche se “i civili devono ancora essere evacuati”: lo ha detto questa notte il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, paragonando la situazione nel grande impianto siderurgico di Mariupol all’inferno.
Lo riporta il Kyiv Independent.
“Le donne e tanti bambini sono ancora lì – ha affermato Zelensky -. Immaginate l’inferno: più di due mesi di continui bombardamenti e morte costante nelle vicinanze. Non è chiaro quanti civili rimangano intrappolati nell’impianto”.
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Ucraina: Guterres, a Mariupol è l’inferno
Onu ha evacuato 500 civili, al via terza operazione
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WASHINGTON
06 maggio 2022
03:08
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Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha definiton la zona di guerra di Mariupol un “inferno”.
L’Onu e il Comitato internazionale della Croce Rossa hanno finora aiutato quasi 500 civili a fuggire dall’area dell’acciaieria di Azovstal nella città portuale in due operazioni la scorsa settimana.
Una terza operazione dell’Onu per l’evacuazione di civili da Mariupol è iniziata nelle ultime ore.
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Ambasciatrice Usa a Onu, conferme di fosse comuni a Bucha
‘Non sono immagini sui social media ma fatti orribili’
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WASHINGTON
06 maggio 2022
06:59
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“Abbiamo immagini che confermano la presenza di fosse comuni a Bucha.
E questa non è solo un’accusa non verificata sui social.
È un fatto orribile con il quale il mondo deve fare i conti”. Lo ha scritto su Twitter l’ambasciatrice Usa all’Onu, Linda Thomas-Greenfield.
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Ucraina: Onu, 180 persone rapite dalle truppe russe
Anche funzionari, giornalisti e attivisti. Cinque trovati morti
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06 maggio 2022
05:55
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L’Onu ha individuato 180 casi di detenzioni arbitrarie e possibili sparizioni forzate di funzionari locali, giornalisti, attivisti, ex membri dell’esercito e altri civili da parte delle truppe russe in zone dell’Ucraina controllate da Mosca: lo ha detto l’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, riporta il Guardian.
Cinque di queste persone sono state trovate morte e alcune sono state portate in Bielorussia e Russia, all’insaputa delle loro famiglie.
Sono stati riscontrati anche otto casi di possibili sparizioni forzate di individui filo-russi nel territorio controllato dall’Ucraina.
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Ucraina, i russi sparano su una colonna di auto: 4 civili morti
Biden: nuovi aiuti militari a Kiev per 150 milioni di dollari. Zelensky apre alla pace rinunciando alla Crimea
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07 maggio 2022
11:54
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Le forze russe hanno sparato ieri su una colonna di 15 auto di civili in fuga da una città occupata da Mosca nella regione di Kharkiv (est), uccidendo almeno 4 persone: lo riporta l’agenzia Unian.
Le auto avevano lasciato la città di Volchansk, nel distretto di Chuguevsky, e sono state attaccate vicino alla città di Stary Saltov.
La polizia ucraina ha trovato sei auto danneggiate e 4 corpi bruciati. Intanto le forze ucraine hanno respinto ieri 8 attacchi russi e abbattuto almeno 14 droni dell’esercito di Mosca, riporta l’agenzia Ukrinform. Secondo l’ufficio stampa dell’Operazione delle forze congiunte, sono stati distrutti tre carri armati russi, oltre a 8 sistemi di artiglieria, 7 veicoli corazzati da combattimento, 3 unità di equipaggiamento speciale e un veicolo.
E’ sempre più critca la situzione dell’acciaieria di Azovstal a Mariupol paragonata all’inferno dal premier ucraino Zelensky e dal segretario delle Nazioni Unite. “La cosa peggiore è che abbiamo ancora civili nei rifugi antiaerei”, ha detto, precisando che “ultimamente, dopo un pesante bombardamento sono morti 2 civili e penso 10 feriti. Sono cinquanta i civili evacuati oggi dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo affermano le autorità di Kiev, mentre i media russi hanno dato notizia di 51 evacuati in tutto, compresi alcuni bambini. I corridoi umanitari resteranno ora chiusi fino a domani mattina, nell’ultimo giorno del cessate il fuoco annunciato da Mosca, sottolinea la Tass.
Una manifestazioni delle mogli dei militari ucraini sotto assedio nell’acciaieria Azovstal di Mariupol che chiedevano negoziati con i russi per ottenere l’evacuazione dei mariti, è stata dispersa dalla polizia a Kiev, secondo quanto riferisce il Guardian. Gli agenti hanno inoltre consegnato cartoline per l’arruolamento nell’esercito agli uomini che erano presenti al raduno. Una cinquantina di persone si erano radunate, nonostante il divieto delle autorità, nella Piazza dell’Indipendenza, per chiedere che le trattative per l’evacuazione non riguardino solo i civili, ma anche gli uomini in armi, tra cui membri del Reggimento Azov.
Il presidente americano Joe Biden firmerà lunedì 9 maggio, giorno in cui in Russia si celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, la legge che velocizzerà la fornitura di armi all’Ucraina. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Il provvedimento era stato approvato da Camera e Senato a fine aprile. La legge, che si chiama ‘Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act’, si ispira alla misura del 1941 che permise agli Usa di armare l’esercito britannico contro Hitler e consente di prestare equipaggiamento militare a qualsiasi governo straniero “la cui difesa sia valutata vitale dal presidente Usa”.
L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014. “Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati”, ha poi precisato, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014.
Il coprifuoco è stato annunciato nella provincia di Odessa per il 9 maggio, giorno in cui si festeggia la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, per l”alto rischio” che i russi bombardino la città in quella data. Lo riferisce il Kyiv Independent. Il coprifuoco rimarrà in vigore dalle 17 di domenica 8 maggio alle 5 di martedì 10.
I russi credono di poter restare “impuniti” rispetto “ai loro crimini di guerra poiché hanno il potere di uno Stato nucleare”, ha denunciato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, non senza definire l’attacco delle forze di Mosca all’Azovstal di Mariupol come un qualcosa che “non è un’azione militare” bensì “un tortura” mediante il tentativo di prendere “per fame” gli assediati. Una strategia, ha rincarato, frutto “dell’atteggiamento bestiale” dei militari russi alimentato a suo dire da decenni di “odio” e di “propaganda anti ucraina”.
La Russia resterà “per sempre” nel sud dell’Ucraina, ha affermato un importante esponente del Parlamento di Mosca, Andrei Turchak.
Intanto le forze russe stanno bombardando Odessa dal territorio della Crimea, lanciando missili. Lo riporta l’agenzia Unian sottolineando che nella città risuonano le sirene. “Si possono sentire esplosioni a Odessa. La difesa aerea sta funzionando. Rimani al riparo”, l’appello lanciato alla popolazione.
‘L’INFERNO’
Le forze russe continuano a bombardare l’acciaieria Azovstal anche se “i civili devono ancora essere evacuati”: lo ha detto questa notte il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, paragonando la situazione nel grande impianto siderurgico di Mariupol all’inferno. Lo riporta il Kyiv Independent. “Le donne e tanti bambini sono ancora lì – ha affermato Zelensky -. Immaginate l’inferno: più di due mesi di continui bombardamenti e morte costante nelle vicinanze. Non è chiaro quanti civili rimangano intrappolati nell’impianto”. Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha definito la zona di guerra di Mariupol un “inferno”. L’Onu e il Comitato internazionale della Croce Rossa hanno finora aiutato quasi 500 civili a fuggire dall’area dell’acciaieria di Azovstal nella città portuale in due operazioni la scorsa settimana. Una terza operazione dell’Onu per l’evacuazione di civili da Mariupol è iniziata nelle ultime ore.
Mariupol l’inferno in terra, a Kiev riprende la vita
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VERSO IL 9 MAGGIO
Al momento le celebrazioni a Mariupol il 9 maggio per il giorno della vittoria sono impossibili. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. “Non ho informazioni su una delegazione ufficiale”, ha detto Peskov rispondendo ad una domanda sul possibile invio da parte di Mosca di una delegazione ufficiale a Mariupol per il giorno della vittoria. L’organizzazione delle celebrazioni nella città, ha detto, “è impossibile per ovvie ragioni”. Peskov, riporta Interfax, ha detto comunque di essere certo che arriverà il momento per queste celebrazioni. “I cittadini ucraini dovrebbero prestare particolare attenzione agli allarmi dell’8 e 9 maggio: in questi giorni, gli occupanti russi possono organizzare massicci bombardamenti di vari insediamenti per aumentare il terrore della popolazione civile”. L’allerta è dal Consiglio nazionale di sicurezza e Difesa ucraino, secondo quanto riporta l’Unian. “Le truppe russe non possono vantare risultati significativi al fronte prima del Giorno della Vittoria e il rischio di massicci bombardamenti delle città è in aumento. Durante questi due giorni, le forze dell’ordine lavoreranno in modalità intensificata”, aggiunge.
BRUCIA LA FREGATA RUSSA
Una fregata russa Petrel 11356R sta bruciando vicino a Snake Island, nel Mar Nero, dopo essere stata colpita da un razzo ucraino Neptune. Lo conferma il deputato popolare Oleksiy Honcharenko su Telegram, citato dai media ucraini. Un’esplosione si sarebbe verificata sulla nave, seguita da un incendio. Aerei russi stanno sorvolando quell’area del Mar Nero e navi di soccorso sono arrivate dalla Crimea in aiuto della fregata. Secondo i dati aggiornati dello Stato maggiore ucraino “i russi hanno perso una nave”.
La fregata russa colpita nel Mar Nero che sta bruciando vicino all’Isola dei Serpenti sarebbe l’Admiral Makarov’, coinvolta in un attacco alla città di Odessa in aprile. Un obiettivo prezioso per gli ucraini – secondo Forbes – poiché è l’ultima e più moderna nave della sua classe. Tutte e tre le fregate della classe Admiral Grigorovich appartengono alla Flotta del Mar Nero, con base a Sebastopoli. Sono armate con 24 missili terra-aria a medio raggio Buk e otto missili da crociera Kalibr. Queste fregate possono scortare altre navi e anche attaccare obiettivi a terra. Dopo l’affondamento dell’incrociatore Moskva, la flotta russa del Mar Nero era scesa a soli tre grandi navi combattenti, la migliore è proprio la nuova fregata missilistica Admiral Makarov. Il Cremlino non ha alcuna informazione su navi russe colpite nel mar Nero. Lo afferma il portavoce Dmitry Peskov sottolineando come la notizia del missile che avrebbe centrato la fregata Admiral Makarov provenga da fonti ucraine. Neanche il Pentagono non ha elementi che possano confermare che la fregata russa Makarov sia stata colpita dall’Ucraina. “E’ tutto il giorno che ci stiamo lavorando ma al momento non abbiamo informazioni che corroborino queste notizie”, ha detto il portavoce del Dipartimento della Difesa americana, John Kirby.
Gli ucraini annunciano: ‘Colpito la fregata russa Admiral Makarov’. Dubbi sul video
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SENZA ACQUA GIA’ 1,6 MILIONI DI UCRAINI
L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014. “Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati”, ha poi precisato, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014.
BOTTA E RISPOSTA SULL’INTELLIGENCE
‘Gli Usa hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato gli ucraini a uccidere numerosi generali russi’. Le rivelazioni del New York Times. E la Cnn: ‘Anche per colpire la Moskva’. L’ira della Casa Bianca sugli scoop dei media. ‘Mosca ha mentito ripetutamente a questo Consiglio con una sfrenata serie di teorie di complotti e disinformazione, ogni falsità più ridicola dell’altra’. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. “Non abbiamo fornito nessuna informazione specifica all’Ucraina per colpire l’incrociatore russo Moskva”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, smentendo le notizie rivelate a fonti informate alla Cnn. “Non siamo stati coinvolti nella decisione di Kiev di colpire la nave da guerra né nelle operazioni che hanno portato all’attacco”, ha sottolineato, spiegando che gli Stati Uniti non erano stati informati dall’Ucraina “sulle sue intenzioni di colpire l’incrociatore” di Mosca.
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STALLO DEI NEGOZIATI
“I colloqui di pace tra Russia e Ucraina sono in fase di stallo”. Lo affermato oggi Alexey Zaitsev, vicedirettore del dipartimento di informazione e stampa del ministero degli Esteri russo, stando a quanto scrive l’agenzia russa Tass. “Le dichiarazioni dei politici ucraini sono la prova più evidente della loro riluttanza a proseguire” i colloqui, ha aggiunto. “Ad esempio, il 4 maggio Zelensky ha dichiarato di non vedere una prospettiva per i colloqui, mentre il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov “ha respinto ogni possibilità di un accordo di pace con la Russia”, ha proseguito.
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‘RAPITI’
L’Onu ha individuato 180 casi di detenzioni arbitrarie e possibili sparizioni forzate di funzionari locali, giornalisti, attivisti, ex membri dell’esercito e altri civili da parte delle truppe russe in zone dell’Ucraina controllate da Mosca: lo ha detto l’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, riporta il Guardian. Cinque di queste persone sono state trovate morte e alcune sono state portate in Bielorussia e Russia, all’insaputa delle loro famiglie. Sono stati riscontrati anche otto casi di possibili sparizioni forzate di individui filo-russi nel territorio controllato dall’Ucraina.
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Ucraina: la cronaca, la DIRETTA della giornata
Onu, 180 persone rapite dalle truppe russe
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06 maggio 2022
21:06
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20.34 – Sono cinquanta i civili evacuati oggi dall’acciaieria Azovstal di Mariupol.
Lo affermano le autorità di Kiev, mentre i media russi hanno dato notizia di 51 evacuati in tutto, compresi alcuni bambini.
I corridoi umanitari resteranno ora chiusi fino a domani mattina, nell’ultimo giorno del cessate il fuoco annunciato da Mosca, sottolinea la Tass.
20.00 – Il presidente americano Joe Biden firmerà lunedì 9 maggio, giorno in cui in Russia si celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, la legge che velocizzerà la fornitura di armi all’Ucraina. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Il provvedimento era stato approvato da Camera e Senato a fine aprile. La legge, che si chiama ‘Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act’, si ispira alla misura del 1941 che permise agli Usa di armare l’esercito britannico contro Hitler e consente di prestare equipaggiamento militare a qualsiasi governo straniero “la cui difesa sia valutata vitale dal presidente Usa”.
19.15 – Un altro gruppo di 23 civili è riuscito a lasciare l’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo riporta la Tass, dopo che media russi avevano riferito questo pomeriggio di un’evacuazione di 12 persone, tra cui 4 bambini. Le notizie non sono finora state confermate da fonti ucraine.
18.20 – Le forze russe stanno bombardando Odessa dal territorio della Crimea, lanciando missili. Lo riporta l’agenzia Unian sottolineando che nella città risuonano le sirene. “Si possono sentire esplosioni a Odessa. La difesa aerea sta funzionando. Rimani al riparo”, l’appello lanciato alla popolazione.
17.11 – Nonostante il “generale consenso al sesto pacchetto sanzioni” contro la Russia presentato dalla Commissione Europea, e la volontà politica ad approvarlo, i 27 – a quanto si apprende – non hanno ancora trovato la quadra sull’accordo. Rimangono infatti ancora “resistenze” sulla parte relativa al petrolio. I rappresentanti permanenti torneranno a riunirsi del corso del fine settimana, con la speranza di approvare il pacchetto prima di lunedì. Il nodo resta la durata delle deroghe per alcuni paesi e l’entità delle compensazioni.
16.22 – “Oggi 1,6 milioni dei nostri cittadini vivono in stato di guerra e non hanno accesso all’acqua potabile. 4,7 milioni si stanno avvicinando a questa situazione”. Lo ha detto Lyudmila Denisova, commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino. “Dove ci sono le ostilità la situazione è molto pericolosa” e “il diritto alla vita è minacciato”, ha aggiunto. “A Popasna, Berezhna e in tutte le regioni di Donetsk e Lugansk, non ci sono più scorte di cibo, distrutte o sequestrate dai russi. Queste regioni hanno bisogno di assistenza umanitaria sotto forma di cibo e medicine”.
15.59 – I russi credono di poter restare “impuniti” rispetto “ai loro crimini di guerra poiché hanno il potere di uno Stato nucleare”. Lo ha denunciato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso in video da Kiev alla Chatham House, noto think tank britannico, non senza definire l’attacco delle forze di Mosca all’Azovstal di Mariupol come un qualcosa che “non è un’azione militare” bensì “un tortura” mediante il tentativo di prendere “per fame” gli assediati. Una strategia, ha rincarato, frutto “dell’atteggiamento bestiale” dei militari russi alimentato a suo dire da decenni di “odio” e di “propaganda anti ucraina”.
15.20 – La Polonia potrebbe rappresentare una minaccia per l’integrità territoriale dell’Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riporta la Tass. “Il fatto che negli ultimi mesi ci sia stata una retorica molto ostile dalla Polonia – ha smesso da tempo di essere amichevole, ma è diventata ostile negli ultimi mesi – e il fatto che una minaccia per l’integrità territoriale dell’Ucraina possa provenire dalla Polonia – sono fatti ovvi”, ha affermato Peskov parlando con i giornalisti.
14.13 – “Durante il cessate il fuoco nel territorio dell’acciaieria Azovstal le truppe russe hanno sparato su un’auto che stava trasportando dei civili per evacuarli dalla fabbrica. Un soldato è stato ucciso e ci sono 6 feriti”. Lo fa sapere il battaglione Azov su Telegram, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. “Il nemico continua a violare tutti gli accordi e a non attenersi alle garanzie di sicurezza per l’evacuazione dei civili”, afferma il battaglione Azov.
14.10 – “Non abbiamo fornito nessuna informazione specifica all’Ucraina per colpire l’incrociatore russo Moskva”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, smentendo le notizie rivelate a fonti informate alla Cnn.
13.29 – Al momento le celebrazioni a Mariupol il 9 maggio per il giorno della vittoria sono impossibili. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. “Non ho informazioni su una delegazione ufficiale”, ha detto Peskov rispondendo ad una domanda sul possibile invio da parte di Mosca di una delegazione ufficiale a Mariupol per il giorno della vittoria. L’organizzazione delle celebrazioni nella città, ha detto, “è impossibile per ovvie ragioni”. Peskov, riporta Interfax, ha detto comunque di essere certo che arriverà il momento per queste celebrazioni.
12.45 – I leader del G7 terranno una videoconferenza domenica sull’Ucraina con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo annuncia Berlino.
12.26 – In coma dall’incidente d’auto in cui è morto il padre, mentre fuggiva dalla guerra in Ucraina, una 16enne ricoverata all’ospedale Cto di Torino, dove è stata trasportata da Leopoli grazie ai volontari dell’associazione di MirNow, si è risvegliata dopo tre mesi sulle note di un brano della sua band preferita, i Maneskin. “E’ una loro grande fan e ieri sera, ascoltando una loro canzone, ha espresso emozione”, spiega Maurizio Beatrici, direttore della struttura complessa di neuro-riabilitazione.
12.14 – Una fregata russa Petrel 11356R sta bruciando vicino a Snake Island, nel Mar Nero, dopo essere stata colpita da un razzo ucraino Neptune. Lo conferma il deputato popolare Oleksiy Honcharenko su Telegram, citato dai media ucraini. Un’esplosione si sarebbe verificata sulla nave, seguita da un incendio. Aerei russi stanno sorvolando quell’area del Mar Nero e navi di soccorso sono arrivate dalla Crimea in aiuto della fregata. Secondo i dati aggiornati dello Stato maggiore ucraino “i russi hanno perso una nave”.
11.36 – “Con ogni giorno, con ogni mese, diventa più chiaro: Putin e il suo regime compiono un mutamento radicale anche dal punto di vista della civilizzazione. Un’uscita temeraria dalla comunità mondiale, come la ritenevamo possibile solo nel 21/o secolo. Un semplice ritorno allo status quo ante non potrà esserci e non ci sarà”. Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in un discorso ad Amburgo. “Il mondo dopo questa guerra e questo attacco non sarà più lo stesso di prima. Già non lo è più”.
11.07 – “La Russia non ha alcuna intenzione di impiegare armi nucleari nella sua operazione speciale in ucraina”. Lo afferma il ministero degli Esteri russo, citato dalla agenzia russa Tass.
10.49 – “In Ucraina la Russia ha compiuto il crimine di aggressione che deve essere perseguito” dalla giustizia internazionale. Lo ha detto Agnes Kallamar, segretario generale di Amnesty International, in una conferenza stampa a Kiev.
10.28 – A Mariupol ci sono ancora “molti civili, uomini, donne e bambini intrappolati, che vivono in condizioni orribili. Noi abbiamo cercato di organizzare un numero di convogli insieme alla Croce Rossa per portare queste persone in salvo. Le mie persone sul terreno, sui bus con loro, mi dicono che queste persone hanno traumi profondi, profonde cicatrici psicologiche”, avendo dovuto vivere con “poca acqua, poco cibo e senza la luce del sole”. Lo ha raccontato il portavoce del segretario generale delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, al programma radiofonico della Bbc Radio 4’s Today.
10.14 – “Se gli Stati che sono oggi membri dell’Ue vogliono preservare la loro sovranità e sostenere gli interessi dei loro cittadini, hanno una sola opzione, che è uscire dall’Unione europea”. Lo sostiene ha detto il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, secondo quanto riporta Interfax, in riferimento alla riforma che prevede la cancellazione del principio di solidarietà quando si adottano decisioni cruciali. “In altre parole, l’idea è di eliminare il diritto di veto dei paesi membri dell’Ue. L’opinione dei singoli Stati, e quella dei loro cittadini, non verrà più presa in considerazione”, ha aggiunto.
9.05 – “Oggi ci concentriamo sull’acciaieria Azovstal”. Lo ha detto la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk. “Siamo riusciti a evacuare quasi 500 civili”, ha scritto su Telegram il capo dell’amministrazione presidenziale Andriy Yermak. Dopo le ultime evacuazioni, il sindaco di Mariupol stima che dentro l’acciaieria Azovstal di Mariupol restino circa 200 civili.
8.16 – “Circa 500 civili sono già stati evacuati dalla città di Mariupol” nel sud dell’Ucraina. Lo rende noto la presidenza ucraina, precisando che l’operazione di evacuazione prosegue.
5.47 – L’Onu ha individuato 180 casi di detenzioni arbitrarie e possibili sparizioni forzate di funzionari locali, giornalisti, attivisti, ex membri dell’esercito e altri civili da parte delle truppe russe in zone dell’Ucraina controllate da Mosca: lo ha detto l’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, riporta il Guardian. Cinque di queste persone sono state trovate morte e alcune sono state portate in Bielorussia e Russia, all’insaputa delle loro famiglie. Sono stati riscontrati anche otto casi di possibili sparizioni forzate di individui filo-russi nel territorio controllato dall’Ucraina.
1.48 – Le forze russe continuano a bombardare l’acciaieria Azovstal anche se “i civili devono ancora essere evacuati”: lo ha detto questa notte il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, paragonando la situazione nel grande impianto siderurgico di Mariupol all’inferno. Lo riporta il Kyiv Independent. “Le donne e tanti bambini sono ancora lì – ha affermato Zelensky -. Immaginate l’inferno: più di due mesi di continui bombardamenti e morte costante nelle vicinanze. Non è chiaro quanti civili rimangano intrappolati nell’impianto”.
1.26 – Gli Stati Uniti hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato l’Ucraina a colpire l’incrociatore russo Moskva, affondato il 14 aprile dopo essere stato colpito da due missili ucraini. Lo riferiscono fonti informate alla Cnn. Dopo aver avvistato una nave da guerra russa nel Mar Nero, Kiev ha chiamato i suoi contatti americani per confermare che si trattasse della Moskva. Gli Stati Uniti hanno confermato che era l’incrociatore e hanno fornito informazioni sulla sua posizione. Non è chiaro se gli Usa sapessero che l’Ucraina avrebbe attaccato e non sono stati coinvolti nella decisione, sottolineano le fonti.
1.17 – Dall’inizio dell’invasione le truppe russe hanno lanciato oltre 2.000 missili sull’Ucraina e i loro caccia hanno effettuato quasi 2.700 sortite nel Paese: lo ha reso noto ieri sera il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando in collegamento video all’evento di beneficenza ‘Brave Ukraine’. Lo riporta l’agenzia Ukrinform. “In totale, durante questa guerra, l’esercito russo ha lanciato 2.014 missili sull’Ucraina e sono state registrate 2.682 sortite di aerei da guerra russi nei nostri cieli – ha detto Zelensky -. Ognuna di queste sortite è la morte del nostro popolo, la distruzione delle nostre infrastrutture”, ha commentato.
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TEL AVIV
06 maggio 2022
07:59
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La polizia israeliana ha identificato palestinesi due sospettati di essere i responsabili dell’attentato terroristico di ieri sera ad Elad in cui sono morti 3 israeliani e feriti altri 4.
Si tratta di Asad Alrafaani (19 anni) e Sabhi abu Shakir (20), entrambi del villaggio di Rumana vicino Jenin, nel nord della Cisgiordania.
Le forze di sicurezza hanno lanciato una caccia all’uomo in tutta la zona per individuarli ed hanno chiesto alla popolazione di segnalare possibili informazioni.
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Israele: Abu Mazen condanna attentato ieri sera
Presidente palestinese, fermare l’escalation
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TEL AVIV
06 maggio 2022
08:02
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Il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato l’attento di ieri sera in cui sono stati uccisi 3 israeliani e feriti in 4.
Lo riferisce l’agenzia Wafa.
“L’uccisione di civili israeliani e palestinesi – ha sostenuto Abu Mazen – non fa che accrescere l’escalation in un momento in cui tutti ci sforziamo di raggiungere la stabilità e prevenire l’escalation stessa”. “Solo una pace duratura, comprensiva e giusta – ha concluso – è la via più corretta per garantire sicurezza e stabilità ai 2 popoli e alla regione”.
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Tunisia: Saied, tolleranza zero a chi tenta incendiare Paese
Presidente, le istituzioni faranno fronte ad ogni crimine
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TUNISI
06 maggio 2022
08:09
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Il presidente tunisino Kaïs Saïed, in occasione di una visita notturna al ministero dell’Interno, dove ha incontrato il ministro Taoufik Charfeddine e alti funzionari della sicurezza, ha detto che non ci sarà tolleranza per coloro che tentano di mettere a fuoco il Paese, riferendosi ai recenti incendi scoppiati in alcune regioni della Tunisia.
“Gli attacchi incendiari che hanno avuto luogo in alcune regioni sono un disperato tentativo di dare fuoco al Paese, ma falliranno”, ha detto Saied.
“La Tunisia sta vivendo questi giorni in una situazione critica”, ma “le sue istituzioni stanno lavorando e affronteranno ogni tipo di crimine” ha aggiunto.
Saied ha poi osservato, in un video pubblicato dalla Presidenza della Repubblica, che questi atti non sono avvenuti a caso e hanno coinciso con le dichiarazioni di alcuni partiti, tra cui il Fronte di Salvezza Nazionale i cui vertici “diffondono bugie sulla presunta violazione delle libertà , mentre si gettano nelle braccia di parti straniere”. Il riferimento è alle parole del leader del Fronte, Ahmed Néjib Chebbi che ieri ha dichiarato che “molteplici fonti affidabili indicano che le autorità al potere si stanno preparando a sciogliere i partiti politici, arrestare i loro leader e metterli agli arresti domiciliari”. Il presidente ha detto ancora che “il documento sul dialogo sarà pubblicato a breve”, sottolineando che “c’è chi non vuole il dialogo, ha paura di andare al referendum e vuole solo tornare indietro”. Saied nel recarsi alla sede del ministero dell’Interno ha anche fatto due passi sulla centrale Avenue Habib Bourguiba a Tunisi, “dove ha ascoltato le preoccupazioni e i suggerimenti di diversi cittadini”, si legge in una nota del Palazzo di Cartagine.
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Kiev, 500 già evacuati da Mariupol, operazione prosegue
Lo rende noto la presidenza ucraina
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KIEV
06 maggio 2022
08:20
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“Circa 500 civili sono già stati evacuati dalla città di Mariupol” nel sud dell’Ucraina.
Lo rende noto la presidenza ucraina, precisando che l’operazione di evacuazione prosegue.
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Media, da Usa informazioni a Kiev per colpire Moskva
Fonti a Cnn: ‘Hanno dato posizione incrociatore russo’
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WASHINGTON
07 maggio 2022
11:54
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Gli Stati Uniti hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato l’Ucraina a colpire l’incrociatore russo Moskva, affondato il 14 aprile dopo essere stato colpito da due missili ucraini.
Lo riferiscono fonti informate alla Cnn.
Dopo aver avvistato una nave da guerra russa nel Mar Nero, Kiev ha chiamato i suoi contatti americani per confermare che si trattasse della Moskva. Gli Stati Uniti hanno confermato che era l’incrociatore e hanno fornito informazioni sulla sua posizione.
Non è chiaro se gli Usa sapessero che l’Ucraina avrebbe attaccato e non sono stati coinvolti nella decisione, sottolineano le fonti.
‘007 Usa hanno aiutato ad uccidere generali russi’
Le informazioni dell’intelligence Usa hanno aiutato gli ucraini anche ad uccidere molti generali russi, fornendo la localizzazione dei loro quartieri generali mobili e dei loro movimenti. Lo scoop del New York Times cita come fonti alti dirigenti americani ma spiazza la Casa Bianca, costretta a intervenire nel timore di un’escalation proprio mentre il Cremlino lancia attacchi simulati con missili capaci di trasportare testate nucleari nell’enclave di Kaliningrad: “E’ irresponsabile, le informazioni di intelligence sul campo di battaglia non sono state fornite agli ucraini con l’intento di uccidere generali russi”, è corso ai ripari Adrienne Watson, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale. Finora l’amministrazione americana non ha mai fatto mistero di condividere con Kiev informazioni di intelligence, come quelle che hanno consentito di sventare il blitz all’aeroporto della capitale poco dopo l’invasione. Fa parte della campagna per sostenere l’Ucraina, insieme agli aiuti militari, economici e umanitari. Lo stesso generale Mark Milley, capo dello stato maggiore congiunto Usa, ha confermato al Senato che prima e durante l’invasione dell’Ucraina il Pentagono ha “aperto i rubinetti” e dato “informazioni significative” a Kiev. Ma la Casa Bianca la considerava una forma sicura di aiuto perché invisibile o, almeno, negabile. Rendere pubblico che i dati sono utilizzati per eliminare i vertici militari e la catena di comando russa aumenta invece il rischio di una allargamento del conflitto. Tanto più dopo che il capo del Pentagono Lloyd Austin ha dichiarato che Washington “vuole vedere la Russia indebolita a tal punto che non possa più fare cose come quelle che ha fatto invadendo l’Ucraina”. Gli ufficiali ucraini sostengono di aver eliminato ben 12 generali russi al fronte, un numero che ha stupito gli esperti militari. Le fonti del Nyt si sono rifiutate di specificare quanti generali siano stati uccisi grazie all’assistenza Usa e hanno sottolineato che non tutti gli strikes sono stati effettuati con l’aiuto dell’intelligence americana, che ad esempio non avrebbe avuto alcun ruolo in quello dello scorso weekend contro il capo di stato maggiore russo Valery Gerasimov, riuscito comunque a salvarsi. Gli Stati Uniti, precisano, vietano loro stessi di fornire informazioni segrete sugli ufficiali più alti in grado delle forze armate del Cremlino. Ma questo non ha impedito di passare a Kiev dati preziosi su obiettivi e movimenti delle truppe di Mosca, che gli ucraini hanno combinato con le loro informazioni, frutto anche di intercettazioni. Intercettazioni facilitate dal fatto che i generali russi hanno usato spesso telefoni e radio non sicuri, mostrando “scarsa disciplina, carenza di esperienza, arroganza e sottovalutazione delle capacità dei nemici”, secondo esperti militari americani. A rendere più vulnerabili i più alti ufficiali russi anche la catena di comando fortemente centralizzata, che li ha costretti a fare viaggi pericolosi al fronte per risolvere problemi operativi o logistici. Con il rischio di essere colpiti non solo dall’artiglieria ma anche da droni kamikaze ‘made in Usa’ forniti a Kiev, come gli Switchblade e i Phoenix Ghost.
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Israele, identificati i due attentatori. La condanna di Abu Mazen
Presidente palestinese: ‘Fermare l’escalation’
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TEL AVIV
06 maggio 2022
13:26
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La polizia israeliana ha identificato palestinesi due sospettati di essere i responsabili dell’attentato terroristico di ieri sera ad Elad in cui sono morti 3 israeliani e feriti altri 4.
Si tratta di Asad Alrafaani (19 anni) e Sabhi abu Shakir (20), entrambi del villaggio di Rumana vicino Jenin, nel nord della Cisgiordania.
Le forze di sicurezza hanno lanciato una caccia all’uomo in tutta la zona per individuarli ed hanno chiesto alla popolazione di segnalare possibili informazioni.
Gli aggressori – secondo la ricostruzione della polizia – armati, a quanto sembra, sia di un’ascia (o un machete) sia di armi da fuoco hanno preso di mira la gente che stava passeggiando al termine della giornata di festa in due differenti posti, uno dei quali nei pressi del Parco dell’Anfiteatro di Elad. Poi si sono dati alla fuga. I media hanno detto che le tre vittime sono tutte sulla quarantina; dei quattro feriti nell’attentato, due sono ricoverati all’ospedale Sheba di Tel Aviv in gravi condizioni.
Il ministro della difesa Benni Gantz e il capo di stato maggiore dell’esercito Aviv Kochavi hanno immediatamente convocato una riunione e fatto il punto della situazione con le forze di sicurezza.
Il presidente palestinese Abu Mazen ha condannato l’attento di ieri sera in cui sono stati uccisi 3 israeliani e feriti in 4. Lo riferisce l’agenzia Wafa. “L’uccisione di civili israeliani e palestinesi – ha sostenuto Abu Mazen – non fa che accrescere l’escalation in un momento in cui tutti ci sforziamo di raggiungere la stabilità e prevenire l’escalation stessa”. “Solo una pace duratura, comprensiva e giusta – ha concluso – è la via più corretta per garantire sicurezza e stabilità ai 2 popoli e alla regione”.
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Ungheria, sanzioni Ue su energia Mosca per noi ‘linea rossa’
Orban, ‘l’ho sempre detto chiaramente’
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06 maggio 2022
10:47
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Le sanzioni dell’Unione europea contro il settore energetico russo sono una linea rossa per l’Ungheria.
Lo ha detto il primo ministro ungherese Viktor Orban alla stazione radio Kossuth, secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass.
“Ero pronto a concordare con i primi cinque pacchetti di sanzioni Ue, ma ho detto chiaramente fin dall’inizio che c’è una linea rossa: il settore dell’energia”, ha detto.
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Metsola, l’Ucraina vincerà, stop a petrolio e gas russi
Presidente Parlamento Ue, slegarci da dipendenze da Mosca
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06 maggio 2022
10:51
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“L’Ucraina vincerà”.
Lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola intervenendo alla conferenza europea The State of the Union”.
“Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e dobbiamo portare a termine la nostra politica di zero gas dalla Russia”, ha proseguito.
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Cina: portaerei Liaoning nel Pacifico, focus Giappone e Usa
Manovre militari di Pechino tenute sotto stretta osservazione
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PECHINO
06 maggio 2022
11:55
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Una flottiglia della marina militare cinese in esercitazione nel Pacifico occidentale, nelle acque a sud di Okinawa e a est di Taiwan, è finita nello stretto monitoraggio di Giappone e Usa: è lo scenario emerso in settimana, destinato a ripetersi con maggiore frequenza in un’area sempre più strategica.
La portaerei Liaoning, con il suo gruppo d’attacco di 7 unità navali – tra cui 5 cacciatorpedinieri, incluso un Type 055, il più potente della flotta cinese – ha guidato le manovre, mentre la portaerei leggera giapponese Izumo (una ex portaelicotteri) era di guardia nelle vicinanze.
La Liaoning, la portaerei sovietica di classe Kuznetsov comprata dall’Ucraina e successivamente rinnovata, è stata fotografata martedì mentre si allontanava e recuperava i suoi caccia J-15 e gli elicotteri di allerta Z-18, ha reso noto il ministero della Difesa giapponese.
L’aviazione nipponica ha fatto decollare i suoi caccia in risposta alle attività della marina cinese, ha aggiunto il ministero, citando un aereo da pattugliamento marittimo Kawasaki P-1 e un aereo anti-sottomarino e di sorveglianza marittima Lockheed P-3 Orion. Oltre alla Izumo, anche il gruppo d’attacco della portaerei Abraham Lincoln della Marina Usa stava operando nel mar delle Filippine almeno a partire da lunedì, secondo il sito web dell’US Naval Institute.
“È possibile che le portaerei cinese, giapponese e statunitense siano in stretta vicinanza l’una all’altra”, ha osservato il Global Times, il tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo, la voce del Partito comunista cinese. “È quasi certo che le navi da guerra e gli aerei da guerra giapponesi e statunitensi condurranno tentativi di ricognizione ravvicinati e faranno alcune mosse provocatorie verso la flottiglia cinese”, ha aggiunto il tabloid citando alcuni esperti, secondo cui “le navi e gli aerei cinesi devono essere ben preparati ad affrontarli con sicurezza”.
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Kiev, Russia ha perso 24.900 soldati, 1.110 tank, 199 aerei
Lo rende noto lo stato maggiore ucraino ad Ukrinform
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
06 maggio 2022
12:05
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“Tra il 24 febbraio e il 6 maggio il nemico” russo “ha perso 24.900 soldati, 1.110 carri armati e 199 aerei”.
Lo ha annunciato lo stato maggiore delle forze armate ucraine stando ad Ukrinform.
Mosca ha anche perso dall’inizio dell’invasione in Ucraina “2.686 veicoli corazzati da combattimento, 502 sistemi di artiglieria, 171 sistemi di lancio multiplo di razzi, 83 sistemi di guerra antiaerea, 155 elicotteri, 1.926 autoveicoli e autocisterne, 324 velivoli senza pilota, 38 unità di unità speciali e 90 missili da crociera”.
Secondo la nota dello stato maggiore “il nemico ha subito le maggiori perdite nell’ultimo giorno nelle aree di Lyman e Kurakhove”.
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Rocío Muñoz Morales madrina della Mostra del Cinema di Venezia
Condurrà l’apertura e la chiusura della 79/a edizione
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VENEZIA
06 maggio 2022
12:14
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L’attrice e conduttrice Rocío Muñoz Morales condurrà le serate di apertura e di chiusura della 79/a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.
Aprirà la rassegna nella serata di mercoledì 31 agosto, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione, e guiderà la cerimonia di chiusura sabato 10 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali.
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‘Supermodel’, il nuovo singolo dei Maneskin esce il 13 maggio
Lo annuncia la band in un post
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
06 maggio 2022
12:16
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Si chiama ‘Supermodel’ il nuovo singolo dei Maneskin che uscirà il 13 maggio.
Lo annuncia in un post la band che sarà superospite della finale dell’Eurovision Song Contest, sabato 14 maggio a Torino, dopo la partecipazione al Coachella Festival e il ritorno live all’Arena di Verona davanti a 12 mila fan.
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‘Fregata russa sta bruciando, colpita da un razzo ucraino’
Stato maggiore Kiev, ‘Mosca ha perso una nave’
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06 maggio 2022
12:18
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Una fregata russa Petrel 11356R sta bruciando vicino a Snake Island, nel Mar Nero, dopo essere stata colpita da un razzo ucraino Neptune.
Lo conferma il deputato popolare Oleksiy Honcharenko su Telegram, citato dai media ucraini.
Un’esplosione si sarebbe verificata sulla nave, seguita da un incendio. Aerei russi stanno sorvolando quell’area del Mar Nero e navi di soccorso sono arrivate dalla Crimea in aiuto della fregata.
Secondo i dati aggiornati dello Stato maggiore ucraino “i russi hanno perso una nave”.
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Ucraina: videoconferenza leader G7 domenica con Zelensky
Lo annuncia Berlino
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BERLINO
06 maggio 2022
12:22
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I leader del G7 terranno una videoconferenza domenica sull’Ucraina con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Lo annuncia Berlino.
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Ucraina: profuga si risveglia da coma ascoltando Maneskin
16enne ferita durante fuga, è ricoverata al Cto di Torino
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TORINO
06 maggio 2022
12:49
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In coma dall’incidente d’auto in cui è morto il padre, mentre fuggiva dalla guerra in Ucraina, una 16enne ricoverata all’ospedale Cto di Torino, dove è stata trasportata da Leopoli grazie ai volontari dell’associazione di MirNow, si è risvegliata dopo tre mesi sulle note di un brano della sua band preferita, i Maneskin.
“E’ una loro grande fan e ieri sera, ascoltando una loro canzone, ha espresso emozione”, spiega Maurizio Beatrici, direttore della struttura complessa di neuro-riabilitazione. PIEMONTE
Pci vicino a Roma celebra vittoria russi,spunta la Z di Putin
A Zagarolo, manifestazione domenica 8 con un giorno di anticipo. Il Comune si dissocia: ‘Inaccettabile’
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ROMA
06 maggio 2022
13:01
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Una festa per la vittoria dei Russi sui nazisti con tanto di Z di Putin.
Succede vicino Roma, a Zagarolo, dove sui manifesti voluti dal Pci locale per la ‘festa della vittoria’ la Z è esaltata graficamente ricordando il famigerato ‘logo’ russo dell’invasione dell’Ucraina.
A confezionare la locandina delle polemiche il Partito Comunista Monti Tiburtini Casilina in occasione dell’evento del prossimo 8 maggio a Zagarolo, un giorno in anticipo rispetto alla data della vittoria russa sui nazisti nel ’45. Data che da più parti inoltre viene indicata come prescelta da Putin per mettere fine all’invasione dell’Ucraina proprio per accostarla al 77 anniversario alla vittoria dell’Unione Sovietica nella seconda guerra mondiale.
“Mi dissocio fermamente dalla scelta che è stata fatta. Inaccettabile vedere la Z del nome del mio Comune utilizzata con riferimento all’invasione russa”. Lo dice la sindaca di Zagarolo Emanuela Panzironi dopo la pubblicazione della locandina. “Io rispetto le posizioni politiche di tutti, la libertà di espressione e anche il ricordo e la commemorazione dei partigiani morti nella seconda guerra mondiale, ma provo sdegno per l’associazione e il riferimento alla ‘Z’ maiuscola presente nella locandina dell’evento”, prosegue Panzironi. “Considerata anche l’importanza mediatica che ha assunto l’iniziativa devo anche valutare se presenti i criteri di sicurezza, considerando la pericolosità della situazione”, aggiunge. “Gli organizzatori stessi, a colloquio poco fa con me, stanno riflettendo se annullare l’evento: forse si sono resi conto dell’errore. A ogni modo deciderò questo pomeriggio se dare l’assenso allo svolgimento della manifestazione”, conclude Panzironi.
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Kiev, ‘Cina e India siano tra i Paesi garanti della sicurezza’
Capo ufficio presidenza,con Pechino maggiore scambio commerciale
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06 maggio 2022
13:02
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Kiev vorrebbe anche la Cina e l’India tra i Paesi garanti della sicurezza dell’Ucraina.
Lo ha detto il capo dell’ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, in un’intervista ad un’emittente ucraina, secondo quanto riporta l’agenzia Unian.
“Vorremmo vedere Cina, India e, forse, altri Paesi tra i garanti. Ma dipende dalla posizione di questi Paesi”, ha detto aggiungendo che “la Cina è un attore serio sulla scena internazionale, abbiamo il maggior fatturato commerciale con loro e penso sarebbe importante”.
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Ucraina, i russi sparano su una colonna di auto: 4 civili morti
Biden: nuovi aiuti militari a Kiev per 150 milioni di dollari. Zelensky apre alla pace rinunciando alla Crimea
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07 maggio 2022
11:54
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Le forze russe hanno sparato ieri su una colonna di 15 auto di civili in fuga da una città occupata da Mosca nella regione di Kharkiv (est), uccidendo almeno 4 persone: lo riporta l’agenzia Unian.
Le auto avevano lasciato la città di Volchansk, nel distretto di Chuguevsky, e sono state attaccate vicino alla città di Stary Saltov.
La polizia ucraina ha trovato sei auto danneggiate e 4 corpi bruciati. Intanto le forze ucraine hanno respinto ieri 8 attacchi russi e abbattuto almeno 14 droni dell’esercito di Mosca, riporta l’agenzia Ukrinform. Secondo l’ufficio stampa dell’Operazione delle forze congiunte, sono stati distrutti tre carri armati russi, oltre a 8 sistemi di artiglieria, 7 veicoli corazzati da combattimento, 3 unità di equipaggiamento speciale e un veicolo.
E’ sempre più critca la situzione dell’acciaieria di Azovstal a Mariupol paragonata all’inferno dal premier ucraino Zelensky e dal segretario delle Nazioni Unite. “La cosa peggiore è che abbiamo ancora civili nei rifugi antiaerei”, ha detto, precisando che “ultimamente, dopo un pesante bombardamento sono morti 2 civili e penso 10 feriti. Sono cinquanta i civili evacuati oggi dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo affermano le autorità di Kiev, mentre i media russi hanno dato notizia di 51 evacuati in tutto, compresi alcuni bambini. I corridoi umanitari resteranno ora chiusi fino a domani mattina, nell’ultimo giorno del cessate il fuoco annunciato da Mosca, sottolinea la Tass.
Una manifestazioni delle mogli dei militari ucraini sotto assedio nell’acciaieria Azovstal di Mariupol che chiedevano negoziati con i russi per ottenere l’evacuazione dei mariti, è stata dispersa dalla polizia a Kiev, secondo quanto riferisce il Guardian. Gli agenti hanno inoltre consegnato cartoline per l’arruolamento nell’esercito agli uomini che erano presenti al raduno. Una cinquantina di persone si erano radunate, nonostante il divieto delle autorità, nella Piazza dell’Indipendenza, per chiedere che le trattative per l’evacuazione non riguardino solo i civili, ma anche gli uomini in armi, tra cui membri del Reggimento Azov.
Il presidente americano Joe Biden firmerà lunedì 9 maggio, giorno in cui in Russia si celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, la legge che velocizzerà la fornitura di armi all’Ucraina. Lo ha annunciato la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki. Il provvedimento era stato approvato da Camera e Senato a fine aprile. La legge, che si chiama ‘Ukraine Democracy Defense Lend-Lease Act’, si ispira alla misura del 1941 che permise agli Usa di armare l’esercito britannico contro Hitler e consente di prestare equipaggiamento militare a qualsiasi governo straniero “la cui difesa sia valutata vitale dal presidente Usa”.
L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014. “Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati”, ha poi precisato, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014.
Il coprifuoco è stato annunciato nella provincia di Odessa per il 9 maggio, giorno in cui si festeggia la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, per l”alto rischio” che i russi bombardino la città in quella data. Lo riferisce il Kyiv Independent. Il coprifuoco rimarrà in vigore dalle 17 di domenica 8 maggio alle 5 di martedì 10.
I russi credono di poter restare “impuniti” rispetto “ai loro crimini di guerra poiché hanno il potere di uno Stato nucleare”, ha denunciato oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, non senza definire l’attacco delle forze di Mosca all’Azovstal di Mariupol come un qualcosa che “non è un’azione militare” bensì “un tortura” mediante il tentativo di prendere “per fame” gli assediati. Una strategia, ha rincarato, frutto “dell’atteggiamento bestiale” dei militari russi alimentato a suo dire da decenni di “odio” e di “propaganda anti ucraina”.
La Russia resterà “per sempre” nel sud dell’Ucraina, ha affermato un importante esponente del Parlamento di Mosca, Andrei Turchak.
Intanto le forze russe stanno bombardando Odessa dal territorio della Crimea, lanciando missili. Lo riporta l’agenzia Unian sottolineando che nella città risuonano le sirene. “Si possono sentire esplosioni a Odessa. La difesa aerea sta funzionando. Rimani al riparo”, l’appello lanciato alla popolazione.
‘L’INFERNO’
Le forze russe continuano a bombardare l’acciaieria Azovstal anche se “i civili devono ancora essere evacuati”: lo ha detto questa notte il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, paragonando la situazione nel grande impianto siderurgico di Mariupol all’inferno. Lo riporta il Kyiv Independent. “Le donne e tanti bambini sono ancora lì – ha affermato Zelensky -. Immaginate l’inferno: più di due mesi di continui bombardamenti e morte costante nelle vicinanze. Non è chiaro quanti civili rimangano intrappolati nell’impianto”. Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha definito la zona di guerra di Mariupol un “inferno”. L’Onu e il Comitato internazionale della Croce Rossa hanno finora aiutato quasi 500 civili a fuggire dall’area dell’acciaieria di Azovstal nella città portuale in due operazioni la scorsa settimana. Una terza operazione dell’Onu per l’evacuazione di civili da Mariupol è iniziata nelle ultime ore.
Mariupol l’inferno in terra, a Kiev riprende la vita
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VERSO IL 9 MAGGIO
Al momento le celebrazioni a Mariupol il 9 maggio per il giorno della vittoria sono impossibili. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. “Non ho informazioni su una delegazione ufficiale”, ha detto Peskov rispondendo ad una domanda sul possibile invio da parte di Mosca di una delegazione ufficiale a Mariupol per il giorno della vittoria. L’organizzazione delle celebrazioni nella città, ha detto, “è impossibile per ovvie ragioni”. Peskov, riporta Interfax, ha detto comunque di essere certo che arriverà il momento per queste celebrazioni. “I cittadini ucraini dovrebbero prestare particolare attenzione agli allarmi dell’8 e 9 maggio: in questi giorni, gli occupanti russi possono organizzare massicci bombardamenti di vari insediamenti per aumentare il terrore della popolazione civile”. L’allerta è dal Consiglio nazionale di sicurezza e Difesa ucraino, secondo quanto riporta l’Unian. “Le truppe russe non possono vantare risultati significativi al fronte prima del Giorno della Vittoria e il rischio di massicci bombardamenti delle città è in aumento. Durante questi due giorni, le forze dell’ordine lavoreranno in modalità intensificata”, aggiunge.
BRUCIA LA FREGATA RUSSA
Una fregata russa Petrel 11356R sta bruciando vicino a Snake Island, nel Mar Nero, dopo essere stata colpita da un razzo ucraino Neptune. Lo conferma il deputato popolare Oleksiy Honcharenko su Telegram, citato dai media ucraini. Un’esplosione si sarebbe verificata sulla nave, seguita da un incendio. Aerei russi stanno sorvolando quell’area del Mar Nero e navi di soccorso sono arrivate dalla Crimea in aiuto della fregata. Secondo i dati aggiornati dello Stato maggiore ucraino “i russi hanno perso una nave”.
La fregata russa colpita nel Mar Nero che sta bruciando vicino all’Isola dei Serpenti sarebbe l’Admiral Makarov’, coinvolta in un attacco alla città di Odessa in aprile. Un obiettivo prezioso per gli ucraini – secondo Forbes – poiché è l’ultima e più moderna nave della sua classe. Tutte e tre le fregate della classe Admiral Grigorovich appartengono alla Flotta del Mar Nero, con base a Sebastopoli. Sono armate con 24 missili terra-aria a medio raggio Buk e otto missili da crociera Kalibr. Queste fregate possono scortare altre navi e anche attaccare obiettivi a terra. Dopo l’affondamento dell’incrociatore Moskva, la flotta russa del Mar Nero era scesa a soli tre grandi navi combattenti, la migliore è proprio la nuova fregata missilistica Admiral Makarov. Il Cremlino non ha alcuna informazione su navi russe colpite nel mar Nero. Lo afferma il portavoce Dmitry Peskov sottolineando come la notizia del missile che avrebbe centrato la fregata Admiral Makarov provenga da fonti ucraine. Neanche il Pentagono non ha elementi che possano confermare che la fregata russa Makarov sia stata colpita dall’Ucraina. “E’ tutto il giorno che ci stiamo lavorando ma al momento non abbiamo informazioni che corroborino queste notizie”, ha detto il portavoce del Dipartimento della Difesa americana, John Kirby.
Gli ucraini annunciano: ‘Colpito la fregata russa Admiral Makarov’. Dubbi sul video
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SENZA ACQUA GIA’ 1,6 MILIONI DI UCRAINI
L’Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero “sulle posizioni del 23 febbraio”. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014. “Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati”, ha poi precisato, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014.
BOTTA E RISPOSTA SULL’INTELLIGENCE
‘Gli Usa hanno fornito informazioni di intelligence che hanno aiutato gli ucraini a uccidere numerosi generali russi’. Le rivelazioni del New York Times. E la Cnn: ‘Anche per colpire la Moskva’. L’ira della Casa Bianca sugli scoop dei media. ‘Mosca ha mentito ripetutamente a questo Consiglio con una sfrenata serie di teorie di complotti e disinformazione, ogni falsità più ridicola dell’altra’. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza. “Non abbiamo fornito nessuna informazione specifica all’Ucraina per colpire l’incrociatore russo Moskva”. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, smentendo le notizie rivelate a fonti informate alla Cnn. “Non siamo stati coinvolti nella decisione di Kiev di colpire la nave da guerra né nelle operazioni che hanno portato all’attacco”, ha sottolineato, spiegando che gli Stati Uniti non erano stati informati dall’Ucraina “sulle sue intenzioni di colpire l’incrociatore” di Mosca.
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STALLO DEI NEGOZIATI
“I colloqui di pace tra Russia e Ucraina sono in fase di stallo”. Lo affermato oggi Alexey Zaitsev, vicedirettore del dipartimento di informazione e stampa del ministero degli Esteri russo, stando a quanto scrive l’agenzia russa Tass. “Le dichiarazioni dei politici ucraini sono la prova più evidente della loro riluttanza a proseguire” i colloqui, ha aggiunto. “Ad esempio, il 4 maggio Zelensky ha dichiarato di non vedere una prospettiva per i colloqui, mentre il capo del Consiglio di Sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov “ha respinto ogni possibilità di un accordo di pace con la Russia”, ha proseguito.
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‘RAPITI’
L’Onu ha individuato 180 casi di detenzioni arbitrarie e possibili sparizioni forzate di funzionari locali, giornalisti, attivisti, ex membri dell’esercito e altri civili da parte delle truppe russe in zone dell’Ucraina controllate da Mosca: lo ha detto l’Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, riporta il Guardian. Cinque di queste persone sono state trovate morte e alcune sono state portate in Bielorussia e Russia, all’insaputa delle loro famiglie. Sono stati riscontrati anche otto casi di possibili sparizioni forzate di individui filo-russi nel territorio controllato dall’Ucraina.
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Cremlino, impossibili celebrazioni 9 maggio a Mariupol
Peskov, ma arriverà il momento per questi festeggiamenti
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06 maggio 2022
13:54
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Al momento le celebrazioni a Mariupol il 9 maggio per il giorno della vittoria sono impossibili.
Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Tass.
“Non ho informazioni su una delegazione ufficiale”, ha detto Peskov rispondendo ad una domanda sul possibile invio da parte di Mosca di una delegazione ufficiale a Mariupol per il giorno della vittoria. L’organizzazione delle celebrazioni nella città, ha detto, “è impossibile per ovvie ragioni”. Peskov, riporta Interfax, ha detto comunque di essere certo che arriverà il momento per queste celebrazioni.
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The State of the Union, il Festival d’Europa a Firenze
Metsola, l’Ucraina vincerà, stop a petrolio e gas russi
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FIRENZE
06 maggio 2022
20:09
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“L’Ucraina vincerà”.
Lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola intervenendo alla conferenza europea The State of the Union”.
“Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e dobbiamo portare a termine la nostra politica di zero gas dalla Russia”, ha proseguito.
“C’è una realtà pre-24 febbraio e una realtà post-24 febbraio. Il mondo è cambiato. Dobbiamo capire che il peso dell’ordine globale democratico ora poggia in modo più pesante che mai sulle spalle dell’Europa. Dobbiamo essere in grado di portarlo. È il nostro momento whatever-it-takes. Un momento che arriva una volta ogni generazione. Un momento in cui bisogna capire che l’Europa è anche nelle strade di Bucha, nei tunnel di Mariupol, nelle cantine di Irpin, sulle rive dell’Isola dei Serpenti”.
“Il grave errore di Putin è stato pensare che le nostre differenze e la difesa dei diritti fondamentali fossero un segno di debolezza. Ha sbagliato. In democrazie come la nostra, questi sono i nostri punti di forza… Questo è il motivo per cui abbiamo accelerato verso la costruzione di una nuova unione della sicurezza e difesa”. Così la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola alla conferenza The State of the Union. “Dobbiamo slegarci dalle nostre dipendenze dal Cremlino, metteremo fine alle importazioni di petrolio e gas – ha aggiunto -. Continueremo con le sanzioni e gli aiuti all’Ucraina, perché dobbiamo ricostruirla”.
LA DIRETTA DEL 6 MAGGIO DALLE 15 ALLE 18:30
The State of the Union, il Festival d’Europa a Firenze
Sette giornate (dal 5 al 12 maggio) di iniziative dedicate all’Unione Europea, aperte dalla conferenza The State of The Union: è il Festival d’Europa, che torna a Firenze dopo i due anni di pausa Covid. “Questo Festival sarà un’occasione di ripartenza nel segno dell’Europa – ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella – in un momento molto difficile tra guerra e svolta del Next Generation Eu, e sarà idealmente dedicato a David Sassoli che così tanto ha dato per le istituzioni comunitarie”.
La XII edizione di The State of the Union, organizzata dall’Istituto Universitario Europeo di Fiesole e intitolata ‘Un’Europa per le prossime generazioni?’ accoglierà politici di alto profilo, accademici e professionisti del settore privato provenienti da 40 paesi. L’elenco dei relatori confermati per la sessione plenaria del 6 maggio, a Palazzo Vecchio, comprende l’Alto Rappresentante dell’Ue Josep Borrell e la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, e in collegamento video il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, il commissario europeo Paolo Gentiloni, il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio.
Fra gli eventi rivolti ai cittadini, lo Spazio Erasmus in piazza della Repubblica, il concerto del 10 maggio al Teatro Verdi proprio per i 35 anni del programma Erasmus, e lo spazio ‘Agorà Europa’ a Palazzo Vecchio per conoscere i principali progetti in corso finanziati dall’Ue a Firenze.
Leader ed esperti di tutto il mondo affronteranno questioni che vanno dalla governance multilaterale alla sostenibilità e alla resilienza, alla democrazia e allo stato di diritto, agli sviluppi degli atteggiamenti nei confronti della migrazione, al futuro della digitalizzazione e al modo in cui la crisi può alimentare il cambiamento. Relatori di spicco discuteranno di come il piano di ripresa Next Generation EU possa affrontare i danni inflitti dalla pandemia. Guardando oltre l’Europa, la conferenza sarà caratterizzata da panel sul futuro delle relazioni transatlantiche e sul ruolo emergente dell’Africa sulla scena globale.
“L’aggressione russa dell’Ucraina ha reso chiara la nostra dipendenza energetica che è disperatamente legata al passato: noi guardiamo al futuro, la soluzione comune per ognuna di queste sfide è la transizione ecologica”. Lo ha affermato Kadri Simson, commissaria europea per l’energia, intervenendo a un panel nell’ambito della conferenza The State of the Union. Per Simson “i prezzi energetici un giorno torneranno al livello normale, la guerra in Ucraina un giorno arriverà alla fine”, ma adesso “dobbiamo mettere da parte delle riserve e rinforzare la nostra sicurezza energetica. La transizione green rimane la soluzione più efficace che abbiamo per affrontare le sfide di breve e lungo termine. Il nostro obiettivo è rilanciare l’Ue”.
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AZOVSTAL, ‘I RUSSI SPARANO SUI CIVILI EVACUATI, UN MORTO’
Il battaglione Azov: ‘Violato il cessate il fuoco, 6 feriti’
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06 maggio 2022
14:14
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“Durante il cessate il fuoco nel territorio dell’acciaieria Azovstal le truppe russe hanno sparato su un’auto che stava trasportando dei civili per evacuarli dalla fabbrica.
Un soldato è stato ucciso e ci sono 6 feriti”.
Lo fa sapere il battaglione Azov su Telegram, secondo quanto riporta l’Ukrainska Pravda. “Il nemico continua a violare tutti gli accordi e a non attenersi alle garanzie di sicurezza per l’evacuazione dei civili”, afferma il battaglione Azov.
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Usa, nessuna informazione a Kiev per colpire Moskva
Pentagono smentisce: ‘Ucraina non ci ha coinvolto in operazione’
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WASHINGTON
06 maggio 2022
14:14
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“Non abbiamo fornito nessuna informazione specifica all’Ucraina per colpire l’incrociatore russo Moskva”.
Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, smentendo le notizie rivelate a fonti informate alla Cnn.
“Non siamo stati coinvolti nella decisione di Kiev di colpire la nave da guerra né nelle operazioni che hanno portato all’attacco”, ha sottolineato, spiegando che gli Stati Uniti non erano stati informati dall’Ucraina “sulle sue intenzioni di colpire l’incrociatore” di Mosca.
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Di Maio in India, ‘alimentiamo la partnership economica’
Colloquio col ministro del Commercio, opportunità per le imprese
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06 maggio 2022
15:22
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“A New Delhi importante colloquio con il ministro indiano del Commercio e dell’Industria Piyush Goyal”.
Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, spiegando che si è discusso di “cooperazione economica, investimenti e opportunità per le nostre imprese”.
E i due ministri hanno “co-presieduto una tavola rotonda con aziende leader italiane e indiane”. Con questa missione, sottolinea il titolare della Farnesina, “alimentiamo partnership strategica Italia-India”.
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Messico: assassinato giornalista, il nono da gennaio
Luis Enrique Ramírez, 59 anni, trovato morto nel nord del Paese
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CITTÀ DEL MESSICO
06 maggio 2022
15:28
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Il giornalista e fondatore del sito digitale Fuentes Fidedignas, Luis Enrique Ramírez, 59 anni, è stato trovato morto vicino a Culiacán, capitale dello stato di Sinaloa, regione devastata dalle bande criminali in Messico.
Si tratta del nono giornalista ucciso finora quest’anno nel Paese, dove è sempre più difficile per i reporter svolgere il proprio lavoro, secondo le denunce delle organizzazioni civili.
Il corpo di Ramírez è stato trovato avvolto in sacchetti di plastica neri su una strada sterrata vicino alla strada México-Nogales nella città di Las Nanchiz. Secondo quanto riferito, mercoledì sera è stato rapito da uomini armati non identificati nel quartiere dove viveva.
Il precedente caso era avvenuto il 15 marzo, quando uomini armati hanno sparato ad Armando Linares, direttore del quotidiano Monitor Michoacán, nell’omonimo stato meridionale, nella sua abitazione nella città di Zitácuaro.
Dal 2000 ad oggi, 153 giornalisti sono stati assassinati in Messico, secondo Articolo 19, organizzazione indipendente a difesa della libertà di espressione.
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Gb: ombra Partygate anche per laburisti, polizia indaga Starmer
Annuncio a urne chiuse dopo successo parziale del Labour al voto
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Gb: ombra Partygate anche per laburisti, polizia indaga Starmer
Annuncio a urne chiuse dopo successo parziale del Labour al voto
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LONDRA
06 maggio 2022
15:30
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Partygate anche in casa laburista, dopo la multa comminata da Scotland Yard il mese scorso al premier conservatore Boris Johnson per i ritrovi organizzati a Downing Street fra il 2020 e il 2021 in violazione delle restrizioni Covid allora in vigore nel Regno Unito.
La polizia della contea di Durham ha infatti annunciato oggi l’apertura di un’indagine formale sul leader del Labour, Keir Starmer, accusato d’aver a sua volta violato le regole nell’ambito di un incontro pre-elettorale concluso nell’aprile del 2021 con una bevuta collettiva serale di birra nella zona.
L’annuncio è arrivato a urne chiuse, dopo il voto locale di ieri che ha visto il partito di Starmer avanzare a Londra sui conservatori; ma arretrare in termini di suffragi complessivi in tutta l’Inghilterra rispetto al risultato conseguito alle amministrative del 2018 sotto la pur contestata leadership di sinistra radicale di Jeremy Corbyn.
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Ucraina: a Vorzel seminario devastato, ora corsa per riaprirlo
“A settembre”, auspica il Rettore. L’aiuto di Acs
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VORZEL
06 maggio 2022
15:59
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Il seminario di Vorzel, sobborgo alle porte di Kiev, nella stessa area delle città martiri, Bucha, Irpin, Borodjanka, vuole riaprire “a settembre”.
E’ l’auspicio del rettore padre Ruslan Mykhalkiv.
La struttura era stata abbandonata dai 25 seminaristi, più i tre religiosi loro guide, il 25 febbraio, dopo il primo attacco dei russi al vicino aeroporto di Hostomel. Nei giorni successivi il seminario è prima stato attaccato con due missili che hanno danneggiato ma non distrutto la struttura. L’esercito russo si era successivamente insediato nell’abitazione devastando tutto e, alla ritirata, portando via tutto ciò che ha potuto, dai computer alla lavatrice, dalle scarpe dei giovani alla tv. E’ stato rubato anche un calice usato da Giovanni Paolo II nella sua visita in Ucraina nel 2001.
Da una decina di giorni il Rettore è tornato per cominciare a fare la conta dei danni e le prime pulizie e riparazioni. E’ stato messo il cellophane alle finestre saltate, fatto un po’ di ordine nelle stanze devastate. “I seminaristi ora sono ad Horodok”, dice riferendosi ad una cittadina del centro del Paese, “ma vorremmo iniziare il nuovo anno qui”. Sarà la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre “a farsi carico di tutte le spese per le riparazioni e anche per l’acquisto di tutte le cose che sono state trafugate”. Lo ha assicurato il direttore di Acs-Italia, Alessandro Monteduro, nell’incontro con il Rettore a Vorzel. La fondazione sostiene, nella sua azione ‘ordinaria’ per l’Ucraina, gli studi dei 900 seminaristi del Paese. Dall’inizio del conflitto del 24 febbraio ha stanziato ulteriori aiuti, destinati a tutte le diocesi del Paese per le necessità emergenziali, per 2,5 milioni di euro.
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‘Voglio morire austriaca’,sudtirolese di 103 anni chiede la cittadinanza
Schuetzen manifestano a Vienna per portare avanti la sua causa
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BOLZANO
06 maggio 2022
16:25
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“Sono nata austriaca e voglio morire austriaca”.
E’ questo il grande desiderio di Hermine Orian. La sudtirolese ha di recente compiuto 103 anni e da tempo ha presentato a Vienna la richiesta di ricevere il passaporto austriaco. La prima domanda è stata rigettata, ma la centenaria non si dà per vinta e ha presentato ricorso.
La sua storia è una delle molte storie scritte nell’Europa del Novecento. Hermine Aloisia Mair è nata il 23 aprile 1919 a Cortaccia. Il Sudtirolo all’epoca era ancora austriaco, seppur già occupato dall’esercito italiano, e solo pochi mesi dopo, con la firma dell’accordo di Saint Germain, sarebbe passato ufficialmente all’Italia. Sono ormai pochissimi i sudtirolesi nella sua situazione. Da giovane Hermine ha vissuto il dramma della Seconda guerra mondiale. Aveva appena 13 anni quando iniziò a fare la maestra in una delle scuole clandestine, le Katakombenschulen, per insegnare – nonostante il divieto del regime fascista – il tedesco ai bambini sudtirolesi. Con il matrimonio divenne la signora Orian e poi madre di due figli.
Oggi vive con uno di loro a Scena, sopra Merano, e nonostante la veneranda età è ancora in splendida forma.
Da una decina di anni la bisnonna insegue il sogno di ricevere la cittadinanza austriaca. Ora, a 103 anni, almeno in Austria, ha riacceso il dibattito sulla doppia cittadinanza per i sudtirolesi. Il tabloid Kronen Zeitung e il settimanale News le hanno dedicato degli articoli. A portare avanti la sua causa ci pensa l’Andreas-Hofer-Bund, un movimento patriotico tirolese che rivendica l’autodeterminazione dell’Alto Adige.
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I Maneskin con il nuovo singolo alla finale dell’Eurovision
Il 14 maggio sul palco del Pala Olimpico con Supermodel
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
06 maggio 2022
16:44
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I Måneskin si esibiranno, in anteprima mondiale tv dal vivo, con il nuovo singolo ‘Supermodel’ nella gran finale del 14 maggio dell’Eurovision Song Contest dove tornano e saranno super ospiti.
I campioni in carica saliranno sul palco del Pala Olimpico con ‘Supermodel’, in uscita venerdì 13 maggio.
Nessun altro vincitore dell’Eurovision ha mai registrato tanto successo subito dopo la vittoria. Nel 2021, scalato il podio della 65/a edizione del contest con “Zitti e Buoni”, hanno dominato le classifiche di tutto il mondo, diventando la prima rock band italiana ad ottenere un simile record. Attualmente contano più di 4,5 miliardi di ascolti in tutte le piattaforme digitali e 10 dischi di diamante, 185 platino e 42 oro a livello globale.
Lo spettatore della 66/a edizione dell’Eurovision Song Contest, in onda su Rai 1 il 10 e il 12 maggio, con le due semifinali, e il 14 maggio, con la gran finale, sarà immerso in un teatro delle meraviglie. Organizzata dall’Ebu (European Broadcasting Union), la principale alleanza mondiale dei Media di Servizio Pubblico – con Rai quale Host Broadcaster (Emittente Ospite) – e con la conduzione internazionale dello show affidata a Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika, questa edizione vedrà partecipare 40 Paesi: l’Italia sarà in gara con la coppia Mahmood & Blanco e il brano “Brividi”, che ha trionfato alla 72/a edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Oltre che su Rai1, con il commento di Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio, con la partecipazione di Carolina Di Domenico, la diretta dell’Eurovision Song Contest 2022 sarà trasmessa anche da Rai Radio 2 e disponibile su RaiPlay.
I Måneskin continuano la loro impressionante ascesa nel 2022: la band si preparerà al tour in Nord America con una serie di importanti partecipazioni nei Festival internazionali quest’estate, tra cui Lollapalooza, Reading & Leeds, Summer Sonic Festival, Rock in Rio, Aftershock e molti altri. Tutti i biglietti per il nuovo tour europeo dei Måneskin sono andati esauriti nell’arco di due ore dalla messa in vendita. Ad aprile hanno inoltre partecipato per la prima volta al leggendario Coachella Festival.
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Migranti: esercitazione contro traffico esseri umani in Grecia
Dal 10 al 12 maggio
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06 maggio 2022
17:03
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Un’esercitazione su larga scala contro il traffico di esseri umani intotolata Medusa 2022 sarà tenuta dal 10 al 12 maggio dalla Grecia con la partecipazione di altre associazioni ed istituzioni europee e internazionali.
Lo ha annunciato il governo greco, il cui ministero per le Migrazioni e l’Asilo avrà la responsabilità della sua supervisione.
In una conferenza stampa da Atene, la viceministra greca Sofia Voultepsi ha spiegato che l’esercitazione coinvolgerà 800 persone in 22 località europee, sei missioni diplomatiche in Grecia e 15 istituzioni internazionali, inclusi la polizia greca, la Commissione europea, Europol e l’Unicef.
“Per la prima volta il mondo intero sta rivolgendo la sua attenzione al traffico di esseri umani. Ci sono milioni di persone sfollate in questo momento che rendono fertile il terreno perché questo tipo di crimine guadagni ancora terreno.
Se dunque noi possiamo diventare un ‘modello guida’ nella lotta al traffico dei migranti, potremo condividere l’esperienza che abbiamo acquisito con tutti i Paesi della regione”, ha detto Voutepsi.
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Cremlino, non abbiamo informazioni su navi russe colpite
Smentito attacco a fregata Admiral Makarov
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
06 maggio 2022
17:21
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Il Cremlino non ha alcuna informazione su navi russe colpite nel mar Nero.
Lo afferma il portavoce Dmitry Peskov sottolineando come la notizia del missile che avrebbe centrato la fregata Admiral Makarov provenga da fonti ucraine.
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Usa: un bambino su cinque vive in povertà a New York
Rapporto annuale svela che tasso città è doppio media nazionale
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NEW YORK
06 maggio 2022
17:23
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Un bambino su cinque vive in povertà nella città di New York.
Lo rivela il rapporto annuale della non profit Robin Hood in collaborazione con la Columbia University.
Secondo i dati, quasi in milione e mezzo di residenti vive in condizioni di indigenza e sono soprattutto gli afroamericani, gli ispanici e gli asiatici ad essere i più colpiti. Il tasso di povertà della città è inoltre il doppio della media nazionale.
Il rapporto ha rivelato anche che durante la pandemia il tasso di povertà non è ulteriormente salito solo grazie agli aiuti governativi. Tuttavia mentre la città va sempre più verso la strada della ripresa sono ancora una volta le cosiddette minoranze ad essere tagliate fuori.
“Nonostante l’incredibile progresso degli ultimi anni – ha commentato il presidente di Robin Hood Rich Buery – e nonostante l’incredibile effetto di alcune delle forti politiche governative e dei trasferimenti finanziari che hanno aiutato i newyorkesi a restare a galla durante la pandemia, si vede che gli stessi continuano a soffrire”. Buery ha aggiunto anche il tasso di disoccupazione resta alto in quei settori che impiegano principalmente residenti a basso reddito e di colore.
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Israele: Boschi, ferma condanna per attentato e solidarietà
Azioni criminali come queste allontanano via della pace
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
06 maggio 2022
17:26
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“Esprimiamo la più ferma condanna per l’attentato avvenuto ieri nella citta di Elad e vicinanza al popolo di Israele”.
Lo dichiara Maria Elena Boschi, presidente dei deputati di Italia Viva “Azioni criminali come questa, oltre ad arrecare dolore e sconcerto, allontanano dalla via della pace”, conclude.
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Ucraina: slitta ancora l’accordo sulle sanzioni Ue
Rimangono ‘resistenze’ sul petrolio. Al lavoro nel fine settimana
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BRUXELLES
07 maggio 2022
09:37
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Nonostante il “generale consenso al sesto pacchetto sanzioni” contro la Russia presentato dalla Commissione Europea, e la volontà politica ad approvarlo, i 27 – a quanto si apprende – non hanno ancora trovato la quadra sull’accordo.
Rimangono infatti ancora “resistenze” sulla parte relativa al petrolio.
I rappresentanti permanenti torneranno a riunirsi del corso del fine settimana, con la speranza di approvare il pacchetto prima di lunedì. Il nodo resta la durata delle deroghe per alcuni paesi e l’entità delle compensazioni.
Intanto l’ambasciatore britannico è stato convocato al ministero degli Esteri di Mosca, dove gli è stata espressa una “decisa protesta contro l’adozione di un altro pacchetto di sanzioni” contro la Russia. “Londra ha scelto in modo definitivo il confronto aperto con la Russia”, ha dichiarato Mosca, avvertendo che “continuare su questa linea porterà alla distruzione definitiva delle relazioni bilaterali”. Lo riporta la Tass.
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Forte esplosione nell’hotel Saratoga a L’Avana, 4 morti
Secondo i media locali ci sarebbero 15 feriti
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
06 maggio 2022
19:08
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Una potente esplosione ha distrutto parte di un hotel in ristrutturazione nel centro dell’Avana, l’hotel Saratoga.
Ci sono almeno quattro vittime secondo un responsabile locale.
I media cubani riferiscono che ci sono anche 15 feriti.
Poco dopo le 11:00 locali , una nuvola di polvere e fumo si è alzata dall’hotel Saratoga (cinque stelle e 96 camere) dopo che l’esplosione ha sventrato parti della facciata. La causa dell’esplosione non è nota al momento.
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Ci sono almeno quattro morti nell’esplosione avvenuta nell’hotel Saratoga nel centro dell’Avana a Cuba.
Lo riportano i media cubani sottolineando che ci sono anche 15 feriti.
“I primi risultati indicano che l’esplosione è stata causata da una fuga di gas”, si legge in una nota della presidenza cubana pubblicata su Twitter. Una nuvola di fumo e polvere si è levata dal Prado, il viale principale nel centro dell’Avana dove si trova l’hotel, vicino al Campidoglio, che secondo le prime informazioni era in corso di restauro. I primi quattro piani sono stati completamente spazzati via.
La strada è disseminata di detriti e schegge di vetro. Nei pressi dell’hotel diversi veicoli sono stati distrutti a causa dell’esplosione. I soccorritori giunti in gran numero hanno chiuso il perimetro mentre i soccorritori cercano possibili vittime tra le macerie ai piedi dell’hotel Saratoga, noto anche per aver ospitato diverse celebrità negli ultimi anni, tra cui Madonna e Beyoncé.
Il presidente Miguel Diaz-Canel è arrivato sul posto, accompagnato dal primo ministro Manuel Marrero e dal presidente dell’Assemblea nazionale Esteban Lazo.
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Esplosione all’Hotel Saratoga a L’Avana, almeno 22 morti
Anche decine di feriti. ‘Causata da una fuga di gas’
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L’AVANA
07 maggio 2022
07:44
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Ci sono almeno 22 morti nell’esplosione avvenuta nell’hotel Saratoga nel centro dell’Avana a Cuba. Secondo un bilancio ufficiale ci sarebbero anche decine di feriti.
“I primi risultati indicano che l’esplosione è stata causata da una fuga di gas”, si legge in una nota della presidenza cubana pubblicata su Twitter.
Una nuvola di fumo e polvere si è levata dal Prado, il viale principale nel centro dell’Avana dove si trova l’hotel, vicino al Campidoglio, che secondo le prime informazioni era in corso di restauro.
I primi quattro piani sono stati completamente spazzati via.
La strada è disseminata di detriti e schegge di vetro. Nei pressi dell’hotel diversi veicoli sono stati distrutti a causa dell’esplosione. I soccorritori giunti in gran numero hanno chiuso il perimetro mentre i soccorritori cercano possibili vittime tra le macerie ai piedi dell’hotel Saratoga, noto anche per aver ospitato diverse celebrità negli ultimi anni, tra cui Madonna e Beyoncé.
Il presidente Miguel Diaz-Canel è arrivato sul posto, accompagnato dal primo ministro Manuel Marrero e dal presidente dell’Assemblea nazionale Esteban Lazo.
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Niente pace fra i reali, i ribelli sfrattati dal balcone
Regina taglia fuori Andrea, Harry e Meghan da clou del Giubileo
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LONDRA
06 maggio 2022
19:16
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Niente pacificazione in casa Windsor, neppure in occasione della giornata che suggellerà il mese prossimo l’ultimo record di longevità di Elisabetta II: il suo 70esimo anniversario sul trono, quasi un canto del cigno.
Non ci saranno infatti né il principe Andrea, terzogenito della regina, né i nipoti ribelli Harry e Meghan, duca e duchessa di Sussex, fra i reali che a inizio giugno si affacceranno dal balcone di Buckingham Palace per le celebrazioni clou del Giubileo di Platino.
La decisione è stata comunicata oggi urbi et orbi da una fonte di palazzo, la quale ha spiegato come “dopo attenta riflessione” la 96enne sovrana in persona abbia stabilito che ad apparire il 2 giugno con lei in occasione della parata speciale del ‘trooping the colour’ 2022 vi potranno essere soltanto i membri della dinastia in servizio ufficiale di rappresentanza “lavorativa” della corona.
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‘Fame e deportazioni, così uccidono l’Ucraina’
Denisova, nei campi russi un tatuaggio può decidere la tua sorte
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KIEV
07 maggio 2022
11:55
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Nelle zone occupate dai russi “il diritto alla vita è minacciato: oggi 1,6 milioni dei nostri cittadini vivono in stato di guerra e non hanno accesso all’acqua potabile.
Altri 4,7 milioni si stanno avvicinando a questa situazione”.
E’ l’ultimo allarme lanciato dalla commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, che elenca, senza nascondere rabbia e indignazione, i dati raccolti finora, da “informatori, testimoni, familiari”, sulle violazioni commesse dalla Russia in Ucraina.
“Nelle regioni di Donetsk e Lugansk, non ci sono più scorte di cibo, distrutte o sequestrate dai russi. Queste regioni hanno bisogno di assistenza umanitaria sotto forma di cibo e medicine”, afferma. Ma in questo momento è “Mariupol il nostro dolore continuo”. “Nell’acciaieria Azovstal, dove ci sono ancora 500 civili e circa 600 soldati feriti, non si tratta nemmeno più di mancanza di acqua, cibo, luce, medicine”, quello che manca è qualunque condizione “che assomigli alla vita”.
Nel suo ufficio nel quartiere governativo di Kiev, Denisova parla senza esitazione, si altera quando denuncia i campi di filtrazione e delle deportazioni verso la Russia, un sistema – sostiene – elaborato da Mosca ben prima dell’invasione del 24 febbraio. Ad oggi “oltre 1,1 milioni di persone sono state deportate nella Federazione russa, di queste 200.000 sono bambini”, dichiara spiegando che gli ucraini “che passano la procedura di filtrazione” vengono prima portati a Taganrog, nella regione di Rostov, per poi essere “caricati sui treni e trasportati in tutto il territorio russo”. Altri 30.000 sarebbero invece stati portati in Bielorussia.
In cosa consiste la procedura di filtrazione? “Prima di tutto, l’Fsb controlla i telefonini degli ucraini per vedere con chi collaborano, le cose che dicono, il loro atteggiamento nei confronti del governo o dell’esercito, cosa scrivono sui social. Poi li spogliano, alla ricerca di tatuaggi con emblemi ucraini o simboli patriottici. Chi ha questo tipo di tatuaggi viene considerato sospetto, non passa la filtrazione e viene subito portato via, in direzione di Dokucajevs’k”, vicino a Donetsk.
“Di queste persone non sappiamo più nulla, non abbiamo informazioni su dove finiscano”, prosegue la commissaria interrotta solo dalle sirene d’allarme antiaereo.
Denisova mostra quindi tre documenti in lingua russa, “ottenuti da nostri informatori”. Il primo datato 22 marzo è intitolato “Promemoria per i rifugiati nel territorio della Federazione Russa”, una sorta di inganno per i deportati, spiega l’ex ministra delle politiche sociali. Il secondo, del 4 aprile, viene presentato come un documento ministeriale di “raccomandazioni metodologiche per garantire il diritto all’istruzione generale” dei bambini deportati. Il terzo, dal titolo “La verità storica”, sarebbe invece destinato agli studenti per spiegare le relazioni “fraterne” tra l’Ucraina e la Russia. Documenti che secondo la commissaria dimostrano la volontà di Mosca “di distruggere l’identità nazionale di intere famiglie attraverso i bambini”. “E’ questo – conclude – il genocidio del popolo ucraino”.
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Gb: niente balcone, ma Harry e Meghan al Giubileo ci saranno
I Sussex spengono polemiche, a Londra con piccoli Archie e Lili
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LONDRA
06 maggio 2022
22:59
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I duchi di Sussex saranno presenti a inizio giugno a Londra alle celebrazioni clou del Giubileo di Platino dei 70 anni di regno della 96enne regina Elisabetta, anche se non si affacceranno dal balcone di Buckingham Palace in occasione della parata speciale di ‘trooping the colour’ del giorno 2.
Lo hanno fatto sapere gli stessi Harry e Meghan attraverso una portavoce, allontanando ogni polemica pubblica rispetto alla decisione attribuita oggi dalla corte alla sovrana di ammettere sulla balconata solo i membri della dinastia in servizio attivo di rappresentanza della corona.
Una decisione motivata ufficialmente con ragioni di ordine protocollare, che ha escluso di fatto da questo rito sia il terzogenito della regina, Andrea, tagliato fuori da ogni ruolo pubblico dalla Royal Family dopo il coinvolgimento nel caso Epstein, sia Harry e Meghan, sottrattisi spontaneamente allo status di membri senior del casato dopo la scelta di trasferirsi negli Usa a inizio 2020 per rendersi autonomi.
“Il Principe Harry e Meghan, Duca e Duchessa di Sussex – si legge in nella nota della portavoce – saranno entusiasti e onorati di partecipare alle celebrazioni del Giubileo di Platino della Regina”. La fonte precisa poi che i Sussex porteranno con loro i due figlioletti: Archie, 3 anni, che manca nel Regno Unito fin dal trasloco in America di quasi due anni e mezzo fa, e Lilibet Diana (detta Lili in famiglia), di appena 11 mesi, che è nata in California e che la bisnonna Elisabetta, il nonno Carlo e il resto della famiglia reale non hanno finora mai incontrato.
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Media, a Kiev disperso raduno mogli militari di Azovstal
Chiedevano trattative per evacuazione non solo dei civili
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06 maggio 2022
23:54
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Una manifestazione delle mogli dei militari ucraini sotto assedio nell’acciaieria Azovstal di Mariupol che chiedevano negoziati con i russi per ottenere l’evacuazione dei mariti, è stata dispersa dalla polizia a Kiev, secondo quanto riferisce il Guardian.
Gli agenti hanno inoltre consegnato cartoline per l’arruolamento nell’esercito agli uomini che erano presenti al raduno.
Una cinquantina di persone si erano radunate, nonostante il divieto delle autorità, nella Piazza dell’Indipendenza, per chiedere che le trattative per l’evacuazione non riguardino solo i civili, ma anche gli uomini in armi, tra cui membri del Reggimento Azov.
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Usa: giudice respinge il ricorso di Trump contro il bando da Twitter
Restano ancora pendenti le cause contro Facebook e YouTube
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WASHINGTON
07 maggio 2022
13:29
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Un giudice federale di San Francisco ha respinto la causa intentata da Donald Trump contro Twitter per la sua decisione di bandirlo permanentemente dalla piattaforma dopo l’assalto al Capitol da lui istigato.
L’ex presidente aveva sostenuto che il social aveva violato il primo emendamento della Costituzione sulla libertà di parola, agendo sotto la minaccia dei parlamentari di una regolamentazione.
Ancora pendenti analoghi ricorsi del tycoon contro Facebook e Youtube.
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La felpa kaki di Zelensky venduta a 90mila sterline a Londra
A un’asta della Christie’s di raccolta fondi per l’Ucraina
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
07 maggio 2022
09:35
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La famosa felpa di pile color kaki del presidente Volodymyr Zelensky è stata venduta per 90mila sterline (circa 105.000 euro) in un’asta da Christie’s di raccolta fondi per l’Ucraina a Londra.
Lo scrivono i media internazionali riportando le parole del premier britannico Boris Johnson che ha esortato la gente a “spendere alla grande”, definendo il presidente ucraino “uno dei leader più incredibili dei tempi moderni”.
Tra i lotti presentati all’asta anche la brocca a forma di gallo regalata a Johnson durante la passeggiata dei giorni scorsi con Zelensky nella capitale ucraina.
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Ucraina: Nato, la guerra sta entrando in una ‘fase decisiva’
Geoana: ‘ora non vediamo escalation con Mosca’
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07 maggio 2022
09:43
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La guerra in Ucraina sta entrando in una “fase decisiva”, ma la Nato non vede in questo momento una escalation tra Mosca e l’Alleanza Atlantica: lo ha detto il vicesegretario generale della Nato, Mircea Geoana, nel corso di un’intervista ad Al Jazeera.
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Esplosione all’hotel Saratoga a L’Avana, salgono a 22 i morti
Con oltre 50 feriti e varie persone sotto le macerie. Diaz-Canel: ‘non è stato un attentato ma solo uno sfortunato incidente’
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L’AVANA
07 maggio 2022
10:11
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E’ ulteriormente salito a 22 morti e oltre 50 feriti il bilancio dell’esplosione che ha semidistrutto lo storico Hotel Saratoga nel centro dell’Avana.
E’ quanto è emerso dall’ultimo bilancio provvisorio diffuso dalla tv statale cubana.
I soccorritori sono al lavoro per cercare di raggiungere varie persone che sono rimaste intrappolate sotto le macerie, ha precisato l’emittente, aggiungendo che di almeno una donna si sa con certezza che è in vita.
In attesa di una versione ufficiale definitiva sulle cause dello scoppio, il presidente della repubblica Miguel Díaz-Canel ha fatto diramare un comunicato in cui afferma che “non è stata una bomba o un attentato, ma solo uno sfortunato incidente”. Il timore di un’operazione terroristica è dovuto al fatto che negli anni ’90 sono avvenuti vari attentati nella capitale cubana. Nel luglio 1997 furono piazzati esplosivi negli hotel Capri e Nacional. In entrambi i casi vi furono danni materiali, e nel secondo albergo tre feriti.
Il 4 settembre dello stesso anno fu la volta degli hotel Chateau Miramar e Copacabana, e del complesso alberghiero Neptuno-Tritón di essere teatri di esplosioni. Nel Copacabana perse la vita il giovane imprenditore genovese Fabio Di Celmo di 32 anni. La notte di quel giorno, infine, un ordigno esplosivo saltò in aria anche nel ristorante la Bodeguita del Medio, ferendo lievemente tre persone.
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Gas: stoccaggi Italia al 39%, media Ue 34,9%
Francia al 35,7%, Germania al 36,7%
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07 maggio 2022
11:57
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Il riempimento degli stoccaggi di gas in Italia al 5 maggio aveva raggiunto il 39% della capacità a fronte di una media Ue di riempimento del 34,9%.
E’ quanto si evince dal sito Aggregated Storage Inventory.
L’Italia ha una capacità di stoccaggio di circa 17 miliardi di metri cubi, secondo paese in Ue dopo la Germania. Nel 2021, senza l’emergenza dettata dalla guerra in Ucraina il livello di stoccaggio alla stessa data era all’incirca del 44%. Secondo quanto si evince dal sito, Portogallo Polonia, Spagna e Danimarca sono i Paesi che hanno un livello di riempimento maggiore ma a fronte di capacità molto ridotte ( tra la metà e un terzo) rispetto a quelle italiane. I Paesi bassi sono poco sopra il 28%. Fanalini di coda Austria, Belgio , Bulgaria e Croazia che ad oggi oscillano tra poco meno del 21 e poco meno del 16% della capacità. La partita degli acquisti si è aperta ad aprile e l’Italia conta entro 6 mesi di arrivare al livello di stoccaggio stabilito pari al 90% della capacità nei 13 siti di stoccaggio del nostro Paese: 9 sono di Snam che è il primo operatore in Ue, 3 di Edison e uno di Ital-gas Storage. Il ritmo del riempimento varia da giorno a giorno: ad esempio -sempre nella giornata del 6 maggio- a fronte di 248,5 milioni metri cubi immessi, ne sono stati usati 158 e stoccati 88,4.
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Ucraina: a Chmelnyzkyj l’ospedale che curerà traumi guerra
Progetto della Chiesa di Kamianets,seminario dividerà suoi spazi
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CHMELNYZKYJ
07 maggio 2022
12:37
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Il caseggiato di tre piani è stato già tirato su, ora il cantiere è al lavoro per completare gli interni.
A Chmelnyzkyj, al centro dell’Ucraina, aprirà, subito dopo l’estate, il primo centro della Chiesa per curare i militari traumatizzati dalla guerra e anche coloro che resteranno mutilati ed avranno bisogno di riabilitazione.
Il progetto è della diocesi di Kamianets-Podilskyi. In realtà il cuore della struttura è un nuovo seminario ma, a partire dal 24 febbraio, la situazione del Paese è cambiata e la Chiesa ha deciso di fare posto, accanto ai locali per i futuri sacerdoti, ad un ospedale che dovrà curare le ferite più profonde della guerra, quelle che lasceranno traumi e disabilità, che richiederanno psichiatri e fisioterapisti.
A sostenere la realizzazione del seminario, che per l’emergenza della guerra ospiterà già a settembre le vittime della guerra, quelle che hanno bisogno di cure più lunghe e profonde, c’è anche la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. “Questo è un grande investimento per Acs – spiega il direttore Alessandro Monteduro in questi giorni in missione in Ucraina – e la fondazione, che ha sostenuto il progetto del seminario fin dal 2019, trasferirà, nel mese di giugno, un ulteriore finanziamento di 500mila euro”.
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G8 Genova: Corte europea dice no a ricorso poliziotti condannati
“Nessuna violazione dei diritti della difesa”
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GENOVA
07 maggio 2022
14:25
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La Corte europea dei diritti dell’uomo ha dichiarato irricevibile il ricorso presentato dai funzionari di polizia condannati in via definitiva per i fatti della scuola Diaz relativi al G8 del 2001 I poliziotti, che erano stati assolti in primo grado e poi condannati in appello e in Cassazione per falso e calunnia.
Nel ricorso, presentato nel 2013 quando la condanna era diventata definitiva, si sosteneva che la sentenza della corte di appello di Genova avesse violato l’articolo 6 della Convenzione europea per i diritti dell’uomo che sancisce il “diritto dell’imputati di interrogare o far interrogare i testimoni a carico” e quello ad un “equo processo”.
In pratica i funzionari (la gran parte alti dirigenti di polizia allora in servizio) lamentavano che la sentenza di primo grado fosse stata ribaltata in appello senza risentire i testimoni. Se la Cedu avesse accolto i ricorsi si sarebbe aperta la possibilità di una revisione del processo a 21 anni dai fatti.
Secondo la Corte europea ha fatto bene la Corte d’appello a non risentire i testimoni visto che le testimonianze non avevano avuto un ruolo determinante né nell’assoluzione né nella condanna. I giudici di primo e secondo grado, continuano i colleghi europei, si sono basati su prove documentali e sulle dichiarazioni di alcuni degli stessi funzionari di polizia. La regola, secondo cui i testimoni devono essere risentiti non è un automatismo secondo la Cedu bensì dipende da una valutazione del giudice sulla rilevanza della testimonianza. A presentare il ricorso erano stati i funzionari di polizia Gilberto Caldarozzi, Fabio Ciccimarra, Carlo Di Sarro, Filippo Ferri, Salvatore Gava, Francesco Gratteri, Giovanni Luperi, Massimo Mazzoni, Spartaco Mortola e Nando Dominici. Alcuni di loro, a 21 anni dai fatti, sono ormai in pensione.
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Mosca, altre 50 persone evacuate oggi dall’acciaieria
Lo rende noto l’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk
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07 maggio 2022
15:42
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Altre 50 persone sono state evacuate oggi dell’acciaieria Azovstal di Mariupol: lo rende noto il quartier generale della difesa territoriale dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (DPR), secondo quanto riporta Interfax.
“Cinquanta persone sono state evacuate oggi dall’acciaieria Azovstal a Mariupol”, ha annunciato questa mattina il quartier generale: “Il numero di civili evacuati dal territorio dell’impianto metallurgico ha raggiunto 176 persone”, ha aggiunto.
Ieri erano stati evacuati dall’acciaieria 50 civili.
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Zazo, Italia ha dovere di credere in soluzione diplomatica
Ambasciatore: ‘Cogliere finestre con nostro contributo’
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KIEV
07 maggio 2022
15:43
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“L’Italia ha il dovere di credere in una soluzione diplomatica” in Ucraina.
“Al momento siamo ancora nel pieno del conflitto, però potrebbero aprirsi finestre di opportunità e dobbiamo assolutamente coglierle dando un nostro contributo per cercare di riavviare questo percorso negoziale per arrivare prima ad un cessate il fuoco e poi possibilmente a un accordo di pace”, come più volte evidenziato dal ministro Di Maio.
Lo dice l’ambasciatore a Kiev, Pier Francesco Zazo. “L’Italia è uno dei Paesi che ha dato la propria disponibilità a fungere da garante qualora si dovesse raggiungere un’intesa”, ha aggiunto.
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Di Maio, supporto Italia a Kiev in ambito legittima difesa
‘Non oltre. Questo deve essere il nostro faro’
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NAPOLI
07 maggio 2022
15:43
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“L’approccio del governo italiano è quello di costruire una escalation diplomatica non militare.
E anche la visita negli stati uniti del premier nell’incontro con il presidente Biden è una visita che continua a lavorare nell’ottica della pace in Ucraina.
Allo stesso tempo, come tutti siamo d’accordo, nell’ambito del principio di legittima difesa dobbiamo supportare l’Ucraina, ma non oltre. E questo deve essere sempre il nostro faro in qualsiasi decisione prenderemo”.
Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti a margine di un convegno sul welfare che si è svolto a Portici.
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Fao, il 12 maggio prima Giornata della salute delle piante
Fitopatologie causano 40% perdite raccolti.Crea,Italia coinvolta
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
07 maggio 2022
15:45
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Parassiti e malattie delle piante causano fino al 40% delle perdite nei raccolti agricoli, responsabili di un ennesimo peggioramento della fame nel mondo, con enormi danni economici e carestia.
Dalla locusta del deserto ai moscerini della frutta, ma anche, entrando nei confini italiani, dalla Xylella alla Cimice asiatica a quella del Pinolo.
E’ questa la realtà che ha fatto sì che il 12 maggio si celebrerà la prima Giornata internazionale annuale della salute delle piante. A deciderlo è la Fao, raccogliendo l’eredità dell’Anno internazionale 2020-2021 dedicato proprio a questo tema. Globalizzazione, commercio e cambiamento climatico, nonché la ridotta resilienza dei sistemi di produzione a causa di decenni di intensificazione dell’agricoltura, secondo la Fao, sono tra i fattori che hanno portato a questa situazione.
Diverse le specie aliene che hanno aggredito le piante italiane, ricorda Pio Federico Roversi, direttore Crea Difesa e Certificazione. Se la Cimice asiatica nel solo 2019 ha causato perdite alla frutticoltura italiana per oltre 600 milioni di euro, quelle per la Xylella fastidiosa hanno ormai superato 1,5 miliardi. Altre malattie hanno causato danni meno rilevanti in termini assoluti ma importanti perché hanno colpito prodotti di nicchia, come il Leptoglossus occidentalis, la Cimice dei Pinoli che ha praticamente annullato la produzione per l’industria nazionale.
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Talebani impongono il burqa in pubblico alle donne afghane
La decisione del leader supremo in un decreto
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
07 maggio 2022
15:46
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Il leader supremo dei talebani ha ordinato con un decreto alle donne di indossare il burqa in pubblico, riportando indietro la storia di oltre 20 anni.
L’imposizione del burqa è motivata dal fatto che “è tradizionale e rispettoso”, secondo il leader supremo talebano Hibatullah Akhundzada che ha firmato il decreto reso pubblico sabato dal governo talebano davanti alla stampa a Kabul.
“Le donne che non sono né troppo giovani né troppo anziane – si legge nel decreto – dovrebbero velarsi il viso di fronte a un uomo che non è un membro della loro famiglia”, per evitare provocazioni. Ma non solo: se non hanno un compito importante da svolgere all’esterno, è “meglio che rimangano a casa”. Una decisione che riporta la storia indietro di oltre 20 anni. I talebani avevano infatti imposto l’uso del burqa durante il loro primo periodo al potere tra il 1996 e il 2001, segnato da una forte repressione dei diritti delle donne, in base alla loro radicale interpretazione della Sharia, la legge islamica.
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Duma, gli Usa partecipano alla guerra contro la Russia
‘Non solo con l’invio di armi, coordinano operazioni militari’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
07 maggio 2022
15:46
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Gli Stati Uniti “partecipano alle ostilità in Ucraina”.
Lo afferma il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram dove aggiunge: “Non si tratta solo della fornitura di armi e attrezzature, Washington coordina e sviluppa le operazioni militari” per conto del “regime nazista di Kiev”, “partecipando così direttamente alle ostilità contro il nostro Paese”.
Il riferimento di Volodin è alle informazioni di intelligence Usa passate agli ucraini per colpire obiettivi russi di cui hanno scritto nei giorni scorsi i media americani.
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Kiev conferma,50 civili evacuati da Azovstal,anche bambini
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
07 maggio 2022
15:47
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Cinquanta tra donne, bambini e anziani sono stati evacuati dall’acciaieria di Azovstal oggi, ma non è stato possibile raccogliere i residenti di Mariupol sulla via del ritorno vicino a Port City a causa della violazione del cessate il fuoco da parte dei russi.
Lo ha detto il vice primo ministro ucraino Iryna Vereschuk citata da Interfax Ukraine.
L’evacuazione continuerà domani, ha aggiunto.
“Mi scuso sinceramente con la gente di Mariupol che ha aspettato invano gli autobus di evacuazione oggi. Domani dovremmo essere in grado di farlo. Ci riuniamo vicino a Port City alle 5 del pomeriggio”, ha affermato.
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Di Maio, da Zelensky apertura importantissima, tocca a Putin
‘Non dobbiamo abituarci all’idea che questa guerra sia infinita’
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PORTICI
07 maggio 2022
15:48
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“Non dobbiamo abituarci all’idea che questa guerra debba andare avanti all’infinito, non dobbiamo dimenticare l’obiettivo della pace”.
Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio , parlando con i giornalisti a margine di un convegno sul welfare che si è svolto a Portici, nel Napoletano.
“Zelensky ha fatto un’apertura importantissima: dopo aver aperto sulla neutralità dell’Ucraina, ha detto che è disposto a considerare la Crimea fuori dall’accordo di pace.
Queste sono aperture importanti, Putin deve dimostrare di voler venire al tavolo, di non volere la guerra”, ha concluso il titolare della Farnesina.
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Incendi in Russia, almeno 200 edifici in fiamme in Siberia
Nel polo industriale di Krasnoyarsk. A fuoco anche un asilo
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
07 maggio 2022
15:50
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Gli incendi che sono divampati nella regione di Krasnoyarsk, importante complesso industriale nel sud della Siberia, hanno già distrutto circa 200 edifici.
Lo hanno affermato le autorità locali, aggiungendo di non avere ancora un bilancio certo dei morti.
L’incendio si sta diffondendo in più di 16 centri abitati.
Nella zona, nota tra l’altro per la lavorazione del legno, sono andate a fuoco diverse segherie industriali, ma anche un asilo e molti palazzi, ha detto a Telegram il ministero per le situazioni di emergenza della regione.
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Esplosioni nella notte in Transnistria
Colpita una zona vicino al villaggio di Varancau
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
07 maggio 2022
15:53
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Quattro esplosioni hanno colpito nelle prime ore di oggi una zona vicino al villaggio di Varancau, in Transnistria: lo ha reso noto il ministero dell’Interno della regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l’Ucraina, secondo quanto riporta Interfax.
Almeno due droni, ha precisato, hanno sorvolato una unità militare a Varancau.
Il mese scorso sono state lanciate granate contro il ministero per la Sicurezza statale dell’autoproclamata capitale della Transnistria, Tiraspol, sono state distrutte antenne di trasmissione della radio russa e un’unità militare vicino a Tiraspol è stata colpita.
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Onu, ‘riaprire porti Ucraina, evitare carestia mondiale’
Pam: Milioni di tonnellate di grano bloccate in silos o su navi
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
07 maggio 2022
15:53
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Appello del Programma alimentare mondiale (Pam) per la riapertura dei porti dell’Ucraina per scongiurare l’incombente minaccia di carestia: “i porti nella zona di Odessa, nel sud dell’Ucraina, devono essere riaperti con urgenza per evitare che la crisi globale della fame sfugga al controllo”, si legge sul sito istituzionale del Pam.
“I silos di grano dell’Ucraina sono pieni.
I porti sul Mar Nero sono bloccati, lasciando milioni di tonnellate di grano intrappolate in silos a terra o su navi che non possono muoversi”. In precedenza la Fao ha affermato che 25 milioni di tonnellate di grano sono bloccati in Ucraina.
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Chmelnyzkyj, l’ospedale che curerà i traumi della guerra
Progetto della Chiesa di Kamianets, il seminario dividerà i suoi spazi
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CHMELNYZKYJ
08 maggio 2022
07:05
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Il caseggiato di tre piani è stato già tirato su, ora il cantiere è al lavoro per completare gli ambienti interni.
Siamo a Chmelnyzkyj, nell’Ucraina centrale, dove aprirà, subito dopo l’estate, il primo centro della Chiesa per curare i militari traumatizzati dalla guerra e anche coloro che resteranno mutilati ed avranno bisogno di riabilitazione.
Il progetto è della diocesi di Kamianets-Podilskyi. In realtà il cuore del progetto è un nuovo seminario ma, a partire dal 24 febbraio, la situazione del Paese è cambiata e la Chiesa ha deciso di fare posto, accanto ai locali per i futuri sacerdoti, ad un ospedale che dovrà curare le ferite più profonde della guerra, quelle che lasceranno traumi e disabilità, che richiederanno psichiatri e fisioterapisti.
La prima pietra del seminario, intitolato allo Spirito Santo, e che ospiterà i religiosi e gli studenti che attualmente sono nella vicina Horodok, era stata posta nel 2019, “ma tra il Covid e gli stop legati ciclicamente alla necessità di recuperare finanziamenti, i lavori sono stati rallentati”, spiega don Iaroslav, il vice rettore. Ora carpentieri e muratori lavorano incessantemente, un paradosso in un Paese che vede in questi giorni infrastrutture e abitazioni cadere giù per le bombe. Qui si costruisce, poco lontano si distrugge.
Ma a settembre “sarà completato. Per i seminaristi ricomincia l’anno di formazione ma l’esigenza più urgente – spiega don Oleksandr Khalayim, padre spirituale del seminario e anche cappellano militare – è curare subito i soldati”, i primi esposti ai traumi della guerra. A sostenere la realizzazione del seminario, che dividerà i suoi spazi con l’ospedale per i militari, è anche la fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. “Questo è un grande investimento per Acs – spiega il direttore Alessandro Monteduro in questi giorni in missione in Ucraina – e la fondazione, che ha sostenuto il progetto del seminario fin dal 2019, trasferirà, nel mese di giugno, un ulteriore finanziamento di 500mila euro”. La struttura dunque “sarà al servizio non solo della Chiesa cattolica ma anche dei laici, che qui potranno curarsi ma anche incontrare Dio. Dio piange dove piange l’uomo. Chi ci aiuta è come la Veronica che asciuga il volto di Gesù Cristo”, dice il cappellano. “I traumi di guerra non passano mai”, spiega don Oleksandr riferendo che la guerra in Donbass, che va avanti dal 2014, ha provocato “tanti suicidi e una crescita del problema dell’alcolismo tra i giovani che tornano dal fronte”. Per questo si ha fretta di realizzare una struttura ospedaliera che possa alleviare le conseguenze di una guerra che ha già prodotto morte, distruzione e milioni di profughi, interni e all’estero. In arrivo anche i macchinari specializzati per la ‘palestra’ dove si farà riabilitazione.
I seminaristi che entro la fine dell’anno si trasferiranno nel nuovo seminario sono una quarantina; altrettanti i posti di accoglienza dell’ospedale. In tutto la struttura può ospitare un centinaio di persone. E sempre per l’emergenza guerra un’ala della palazzina ora è diventata un centro logistico per smistare aiuti che qui arrivano, soprattutto dalla Polonia e dagli altri Paesi dell’Europa, e che vengono destinati alle zone dell’Ucraina più in difficoltà a causa dell’offensiva dell’armata russa. “Siamo al centro del Paese, vicino all’arteria stradale principale, da qui siamo in grado di raggiungere tutti”, spiega l’economo, don Viktor. Le scatole accumulate in questi giorni contengono soprattutto medicine e materiale sanitario.
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Ucraina: first lady Usa tra profughi in Romania, ‘siamo con voi’
‘Ma è appena l’inizio’. Incontro con gli studenti rifugiati
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WASHINGTON
07 maggio 2022
16:04
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“Siamo con voi”: così la first lady Usa Jill Biden dopo aver sentito le storie strazianti di madri e bambini ucraini fuggiti per l’invasione russa in Romania, prima tappa della sua visita nell’Europa dell’est per esprimere sostegno ai profughi di guerra e plauso ai Paesi che li accolgono.
La moglie di Biden ha definito “formidabile” la dimostrazione di solidarietà e si è detta “ispirata dai rumeni che accolgono tutti questi rifugiati nelle loro case e gli offrono cibo, vestiti, riparo e il loro cuore”.
Ma “è solo l’inizio”, ha avvisato, sottolineando che gli Usa e gli alleati devono fare molto altro per aiutare l’Ucraina.
Dopo aver ricevuto un biefing all’ambasciata Usa sugli sforzi umanitari delle agenzie Onu, delle ong e del governo rumeno, la first lady, che mantiene in Usa il suo incarico di insegnante, ha visitato a Bucarest una scuola pubblica che ospita studenti rifugiati e ha ascoltato le loro storie. Domani invece sarà in Slovacchia.
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Covid: Usa prevedono nuova ondata autunno con 100 mln casi
Mentre Biden tenta di ottenere da Congresso 22,5 mld per vaccini
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WASHINGTON
07 maggio 2022
15:44
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Cento milioni di americani, circa il 30% della popolazione, potrebbero essere contagiati dal Covid in autunno e in inverno: sono le previsioni del governo Usa, mentre cerca di far approvare al Congresso altri 22,5 miliardi di dollari per vaccini, terapie e test, trovando però l’opposizione dei repubblicani che insistono per una cifra più bassa (10 miliardi).
La nuova ondata, legata al rapido evolversi del virus nella famiglia Omicron (non quindi una nuova variante), comincerebbe questa estate nel sud per poi iniziare a espandersi in autunno nel resto del Paese.
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La primavera spezzata di Severodonetsk
Stipati nei rifugi mentre infuriano gli scontri nei sobborghi
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KRAMATORSK
08 maggio 2022
07:05
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Arrivare a Severodonetsk è come planare sulla luna: strade deserte, crateri, palazzi inceneriti.
Un silenzio irreale incombe sulla città, spezzato solo dal suono lugubre, incessante dei colpi dell’artiglieria.
Infuriano i combattimenti intorno alla città e soprattutto a Voevodovka, porta d’accesso per Severodonetsk, roccaforte ucraina al confine con la repubblica separatista di Lugansk, già occupata e poi liberata nella guerra del 2014. Gli ultimi giorni sono stati un incubo. Mentre viene respinto indietro dalla controffensiva ucraina nell’Oblast di Kharkiv, l’esercito russo avanza verso Severodonetsk, nei cui sobborghi sono in corso scontri tra le forze separatiste filo-russe e l’esercito ucraino.
“Non è mai arrivata la primavera qui”, racconta Ria, stretta nel suo cappotto malconcio, mentre contempla rassegnata i gelsomini in fiore. Una boccata d’aria prima di tornare a rintanarsi. Uno scantinato umido e freddo, coperte e materassi ammassati l’uno accanto all’altro, l’unico raggio di sole penetra da una fessura tra i mattoni. Ria, il volto scavato dalla rughe, corre a sedersi accanto al figlio Constantine, immobile nel letto. Sette anni fa una mina ha centrato la sua macchina. “Siamo abituati alla guerra qui, siete voi ad averla dimenticata”, mastica amaro lui. Salvo per miracolo, da allora ha perso l’uso delle gambe. Una tragedia che si è rivelata una risorsa: il neon che illumina il rifugio è alimentato dalla batteria della sua sedia a rotelle elettrica. “Mi rimarrà sempre impressa una data, quella dell’8 marzo – racconta Constantine -.
Quel giorno un missile è esploso vicino casa mia”. A soccorrerlo sono stati i suoi vicini che lo hanno portato qui, nel rifugio.
Vivono stipati in una ventina a dividersi un’aria che non c’è.
Oggi però è un giorno di festa, a dispetto delle bombe che piovono dal cielo. È il compleanno della figlia di Anna, la più anziana del gruppo. Formaggio, un po’ di scatolame, il pesce essiccato che penzola da un filo di una cucina arrangiata per strada. Un uomo spacca la legna per il bivacco, gli altri improvvisano un concerto di chitarre. Suonano Wind of Change, sperando forse che qualcosa cambi. Ma Anna non riesce ad essere felice. Novant’anni, rannicchiata su una sedia in disparte, si aggrappa al suo bastone come fosse la sua ancora di salvezza.
“Quando finirà la guerra?”, ripete come una litania in lacrime.
Anna è sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale e, racconta, non aveva mai visto tanta brutalità come in questo “sporco conflitto”. “Allora non colpivano i civili – ricorda la babushka -. Ora non possiamo muoverci, siamo in trappola come topi”.
Da Severodonetsk ogni giorno partono dei bus quasi vuoti.
Solo pochi si arrischiano ad andare per strada, sfidando il fuoco dell’artiglieria. “Non so come stiamo sopravvivendo. È difficile capire cosa sta accadendo, il perché di tutto questo”, dice ancora Anna che come tanti ucraini ha amici e conoscenti in Russia. “Quando è iniziata la guerra ho scritto loro, dicendo che lì potranno anche avere l’acqua del Dnipro, ma sarà mescolata al sangue e alle lacrime della nostra gente”.
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L’ombra della cyberguerra sugli incendi in Russia
A fuoco in due settimane siti strategici e simbolici di Mosca
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07 maggio 2022
16:30
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Cinque persone sono morte, inclusi due bambini, in una serie di incendi scoppiati in Russia nella zona di Krasnoyarsk, terza più grande città siberiana, centro industriale e importante snodo della Ferrovia Transiberiana.
Le fiamme hanno mandato in fumo decine di edifici in diversi villaggi.
Secondo la protezione civile, il fuoco è divampato a causa di “cortocircuiti dovuti a cavi invertiti e al crollo di una linea elettrica provocato da forti venti fino a fino a 40 m/s”.
Ma il servizio meteo internazionale Timeandate riporta nella zona dei roghi venti dai 4 ai 13 chilometri orari che, stando alle tabelle internazionali, indica vento meno che moderato. Un particolare, quello della spiegazione delle autorità russe, che addensa le nubi del sospetto sulla reale causa degli incendi che si sono verificati nella Federazione da aprile. Certo, la Russia è la nazione più grande del mondo con la sua superficie di oltre 17,1 milioni di chilometri quadrati e statisticamente non sarebbe strano se un certo numero di incendi scoppiassero in diversi punti del Paese in un periodo abbastanza limitato. Ma ciò che colpisce è la natura dei luoghi andati in fumo: posti strategici, oltre che simbolici.
Siti che inducono a immaginare che si tratti più di obiettivi che di casualità. Inoltre, provocare un incendio a distanza con i sistemi antincendio collegati a un computer per un hacker è un gioco da ragazzi, dicono gli esperti: un pirata della rete ci mette poco a introdursi nel sistema web e a scatenare un corto circuito. Per esempio nel sistema di riscaldamento, semplicemente alzando oltre i livelli di guardia la temperatura delle caldaie. E del resto anche fonti vicine al Cremlino nei giorni scorsi non hanno escluso questa ipotesi. Ovviamente nessuno si è spinto a dichiarare apertamente che gli incendi potrebbero esser riconducibili alla cyberguerra di Kiev, ma non è sfuggito agli osservatori che ad ogni rogo le immagini siano state mostrate innumerevoli volte dai canali social ucraini. Le tappe del fuoco sono partite il 21 aprile da Tver, 150 chilometri a nord-ovest di Mosca, le fiamme si sono sviluppate nell’Istituto centrale di ricerca delle forze di difesa aerospaziali della città, considerata la Cape Canaveral russa, che si occupa anche dei sistemi di lancio e difesa missilistica.
Altro rogo di ampie dimensioni nel più grande impianto chimico di solventi russo nella città di Kineshma, 400 kilometri dalla capitale. Il primo maggio nuovo incendio nello stabilimento di Perm, negli Urali centrali, dove si produce la polvere da sparo per armamenti compresi i sistemi lanciamissili Grad e Smerch. Il 3 maggio è stato avvolto dalle fiamme un magazzino di 33.800 metri quadrati che, secondo il media di opposizione bielorusso Nexta, sarebbe un deposito della casa editrice pro-Cremlino Prosveshchenie. Tre giorni fa è stata la volta della zona industriale di Nizhni Novgorod, a est della capitale russa, dove sono bruciati 2 mila metri quadrati di un deposito di solventi. Per ora tutto resta nel campo delle ipotesi. Ma è difficile che davanti agli occhi non passi quell’immagine del giovane al buio con il cappuccio della felpa in testa davanti allo schermo di un computer acceso.
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Il figlio del dittatore Marcos verso il trionfo nelle Filippine
Il padre venne cacciato 36 anni fa con una rivoluzione popolare
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BANGKOK
07 maggio 2022
16:51
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Trentasei anni dopo aver cacciato il padre con una rivoluzione popolare, i filippini stanno per mettere il figlio alla guida del Paese.
Ferdinand Marcos junior, figlio dell’omonimo dittatore e della celebre Imelda, è il grande favorito alle elezioni presidenziali di lunedì nelle Filippine che si apprestano a scegliere il successore del controverso Rodrigo Duterte.
E con un passato che è già stato riscritto con toni nostalgici, il rischio è che il vento revisionista di destra che soffia impetuoso nelle Filippine porti a una nuova deriva autoritaria.
La vittoria a valanga di Marcos sarà probabilmente completata con l’elezione (nelle Filippine si vota con due schede diverse per il leader del Paese e il suo vice) di Sara Duterte – figlia del presidente uscente Rodrigo – a vicepresidente. Anche per lei i sondaggi indicano oltre il 50 percento dei consensi.
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‘A Bucha sono rimasti solo odio e paura’
Psicologa delle vittime: ‘In questa comunità è passato il male’
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KIEV
08 maggio 2022
07:05
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“A Bucha non ci sono sopravvissuti.
Sono rimasti solo odio e paura”.
Inna Tomarszevska sospira e abbassa la testa, mentre parla nella sua pausa pranzo, seduta su una panchina nel sobborgo di Sofiivska Borshagivka, a ovest di Kiev. Psichiatra e docente di psicologia diagnostica, fa parte di un team di psicologi che il governo ucraino ha inviato nelle aree più ferocemente colpite dai russi lo scorso marzo. “Il primo giorno è stato uno shock anche per me”, confessa. Finora 850 vittime delle violenze avvenute nei dintorni di Kiev hanno chiamato il numero verde dedicato dalle autorità per chiedere un aiuto psicologico, secondo i dati forniti dalla commissaria per i diritti umani nel Parlamento di Kiev, Lyudmila Denisova. Inna ha preso in cura circa 30 di queste vittime, di cui dieci violentate dai soldati di Vladimir Putin. Anche bambini. “All’inizio non parlano, vogliono capire se si possono fidare di me. Piano piano cominciano a dire che stanno male. Alla fine chiedono aiuto, parlare per loro è importante”. Le ragazze, in particolare, devono superare un tabù: “Per un retaggio culturale, si vergognano. Non vogliono dirlo nemmeno ai genitori”.
La dottoressa non fa nomi, ovviamente. Ma racconta di una ragazzina, di appena 16 anni, “molto timida, che adesso si sente in colpa. Si dice: ‘E’ colpa mia perché sono uscita di casa. E’ colpa mia se i russi mi hanno vista e mi hanno presa'”. “Era con delle amiche, i soldati le hanno portate in una casa per farle cucinare, le hanno usate come schiave e poi le hanno violentate. E’ stata torturata per giorni” da quei russi che “non agivano mai da soli, sempre in gruppo”. Alcune delle sue pazienti “potranno uscirne col tempo, altre no. Le future relazioni con gli uomini saranno difficili, ogni uomo ricorderà loro la violenza subita. Torneranno forse a una vita normale, ma saranno sempre squarciate da una ferita profonda”, oltre a quelle più fisiche e visibili di “calci del fucile in faccia e manette ai polsi”.
Per i bambini il percorso è diverso. “Hanno prima bisogno di cure mediche, io parlo solo con i genitori. Devastati”, spiega ancora la dottoressa, giovane nonna di 52 anni che ha mandato figli e nipoti al sicuro. E poi ci sono gli adulti: “Un padre ha visto uccidere suo figlio. Tutti i giorni si chiede perché è stato il ragazzo a morire e non lui”. “Un uomo di 80 anni, cui era stato intimato di lasciare la casa, si è rifiutato di farlo perché la moglie non poteva muoversi. I russi lo hanno picchiato e se ne sono andati. ‘Sei fortunato che non ti uccido’, gli hanno detto”.
Ma anche chi non ha vissuto l’inimmaginabile, dovrà affrontare disturbi da stress post traumatico. “Tutti hanno avuto paura, tutti hanno vissuto nei rifugi, sentito i bombardamenti. Quando vado a Bucha silenzio l’app dell’allarme anti-aereo perché li fa sobbalzare. Escono poco di casa, mai da soli, né troppo lontano. Hanno paura dei trattori perché fanno lo stesso fracasso dei tank. E’ stata ferita un’intera comunità”. Il lavoro di Inna è ascoltare gli altri. “Li aiuta”, spiega. Ma il dolore che assorbe le rimane incollato. “Quando torno a casa la sera, faccio lunghe docce per lavare via l’orrore”. Lei stessa, come altri colleghi, viene seguita da un team di esperti israeliani che aiuta gli psicologi a “gestire questi racconti”. “Da psichiatra cerco anche di mettermi nei panni del nemico, per capire come sia stato possibile. Ma non c’è niente da capire – conclude -, c’è solo il male”.
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Ucraina, la cronaca della giornata
Scontri a fuoco nei sobborghi della città di Severodonetsk, nel Donbass
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07 maggio 2022
23:14
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23.02 – Ci sono almeno due morti dopo il raid russo che ha colpito una scuola nel villaggio di Belogorovka, nella regione di Lugansk.
Lo hanno reso noto i servizi di emergenza ucraini, aggiungendo che le due vittime sono state trovate morte sotto le macerie.
“Il 7 maggio nel villaggio di Belogorovka, nel distretto di Severodonetsk, a seguito dei bombardamenti nemici, è scoppiato un incendio in un edificio scolastico con una superficie di circa 300 metri quadrati. L’incendio è stato spento”, è stato spiegato, aggiungendo che in serata sono stati ritrovati due corpi senza vita sotto le macerie. Le operazioni di soccorso proseguono.
22.08 – “Stiamo preparando la seconda fase della missione di evacuazione: i feriti e i medici. Se tutti rispettano gli accordi. Se non ci sono bugie. E stiamo lavorando per evacuare i nostri militari. Tutti gli eroi a difesa di Mariupol”. Lo ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi ai soldati ancora asserragliati nell’acciaieria Azovstal, dopo che tutti i civili sono stati evacuati. “È estremamente difficile. Sono sicuro che tutti capiscono il motivo principale. Ma non perdiamo la speranza. Non ci fermiamo. Ogni giorno cerchiamo un’opzione diplomatica che possa funzionare “, ha aggiunto, come riporta Ukrinform.
21.53 – Il governatore di Lugansk Serhiy Haidai ha denunciato che i russi hanno lanciato una bomba su una scuola nel villaggio di Belogorovka, dove nel sotterraneo si nascondevano 90 persone. Per il momento una trentina sono state tratte in salvo, e le operazioni di soccorso proseguono, ha aggiunto Haidai in un messaggio su Telegram, come riportano i media ucraini.
19.03 – Vladimir Putin “è in uno stato d’animo in cui crede di non poter permettersi di perdere, penso che sia convinto che raddoppiare gli sforzi gli consentirà di fare progressi”: lo ha detto il capo della Cia William Burns parlando ad un evento a Washington.
18.28 – “Tutte le donne, i bambini e gli anziani” sono stati evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo affermano le autorità ucraine.
18.02 – Un coprifuoco è stato imposto sul territorio dell’intera regione di Zaporizhzhia dalle 19 di domani sera (le 18 in Italia) alle 5 del mattino di martedì 10 maggio. Lo ha annunciato il sindaco di Enerhodar, Dmitry Orlov, citato dall’Ukrainska Pravda, sottolineando che il provvedimento deve considerarsi valido anche per i cittadini che abitano nelle zone “sotto occupazione temporanea” dei russi. Il divieto per la popolazione di uscire di casa coincide con la festività russa del 9 maggio, in cui Mosca celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, alla luce dei timori di un intensificarsi degli attacchi.
16.27 – “I membri della Nato non accetteranno mai l’annessione illegale della Crimea. Ci siamo sempre opposti al controllo russo su parti del Donbass nell’Ucraina orientale”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in un’intervista al giornale tedesco Welt, ripresa da Ukrinform.
15.28 – “The Italian Sea Group comunica che la Guardia di Finanza di Massa Carrara ha dato esecuzione al Decreto di congelamento di risorse economiche del 06 maggio 2022 del Ministero dell’Economia e delle Finanze con il quale è stato disposto il congelamento dell’imbarcazione Sherazade IMO 9809980”. Lo annuncia la società di nautica di lusso in una nota in cui sottolinea che ciò “non genererà alcun impatto su tutte le proprie attività che procederanno regolarmente” e che “continuerà a collaborare con le autorità”.
15.00 – “E’ difficile fare previsioni su cosa accadrà il 9 maggio. Da parte ucraina c’è, oltre a un continuo monito alla popolazione, l’attesa di capire quale sarà la prossima mossa di Putin”, ritenendo che “alla fine chi decide tutto è sempre e solo il presidente russo, dipende da lui”. Lo ha detto l’ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo, alla vigilia del Giorno della Vittoria con cui la Russia celebra tale data sul nazismo. “Gli scenari sono vari: la mobilitazione generale o il prosieguo dell’attività militare in un conflitto a minore intensità destinato a continuare”, ha spiegato.
14.01 – Gli Stati Uniti “partecipano alle ostilità in Ucraina”. Lo afferma il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin sul suo canale Telegram dove aggiunge: “Non si tratta solo della fornitura di armi e attrezzature, Washington coordina e sviluppa le operazioni militari” per conto del “regime nazista di Kiev”, “partecipando così direttamente alle ostilità contro il nostro Paese”. Il riferimento di Volodin è alle informazioni di intelligence Usa passate agli ucraini per colpire obiettivi russi di cui hanno scritto nei giorni scorsi i media americani.
12.03 – Quattro esplosioni hanno colpito nelle prime ore di oggi una zona vicino al villaggio di Varancau, in Transnistria: lo ha reso noto il ministero dell’Interno della regione separatista filorussa della Moldavia al confine con l’Ucraina, secondo quanto riporta Interfax. Almeno due droni, ha precisato, hanno sorvolato una unità militare a Varancau. Il mese scorso sono state lanciate granate contro il ministero per la Sicurezza statale dell’autoproclamata capitale della Transnistria, Tiraspol, sono state distrutte antenne di trasmissione della radio russa e un’unità militare vicino a Tiraspol è stata colpita.
11.55 – Cinquanta tra donne, bambini e anziani sono stati evacuati dall’acciaieria di Azovstal oggi, ma non è stato possibile raccogliere i residenti di Mariupol sulla via del ritorno vicino a Port City a causa della violazione del cessate il fuoco da parte dei russi. Lo ha detto il vice primo ministro ucraino Iryna Vereschuk citata da Interfax Ukraine. L’evacuazione continuerà domani, ha aggiunto. “Mi scuso sinceramente con la gente di Mariupol che ha aspettato invano gli autobus di evacuazione oggi. Domani dovremmo essere in grado di farlo. Ci riuniamo vicino a Port City alle 5 del pomeriggio”, ha affermato.
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10.50 – Scontri a fuoco con armi leggere sono in atto nei sobborghi della città di Severodonetsk, nel Donbass, tra i separatisti filo-russi dell’Ucraina orientale e unità di Kiev che usano cecchini e droni. Lo riferisce la Bbc. La città, che prima dell’invasione contava una popolazione di 100mila abitanti, sarebbe vicina all’accerchiamento. Vittime civili sono state segnalate sia nella città di Bakhmut, dopo un attacco missilistico su una zona residenziale, sia nel Donetsk.
10.35 – Appello del Programma alimentare mondiale (Pam ) per la riapertura dei porti dell’Ucraina per scongiurare l’incombente minaccia di carestia: “i porti nella zona di Odessa, nel sud dell’Ucraina, devono essere riaperti con urgenza per evitare che la crisi globale della fame sfugga al controllo”, si legge sul sito istituzionale del Pam. “I silos di grano dell’Ucraina sono pieni. I porti sul Mar Nero sono bloccati, lasciando milioni di tonnellate di grano intrappolate in silos a terra o su navi che non possono muoversi”. In precedenza la Fao ha affermato che 25 milioni di tonnellate di grano sono bloccati in Ucraina.
10.18 – Le forze armate ucraine stanno allargando la controffensiva nella regione orientale di Kharkiv e potrebbero così allentare la pressione dell’esercito russo su quel quadrante. Non solo: le unità di Kiev hanno ripreso sotto il loro controllo diversi insediamenti a nord e ad est di Kharkiv, riducendo la capacità russa di minacciare il centro regionale. Lo scrivono in un rapporto gli analisti del think-tank militare Usa American Institute for War Studies.
9.26 – La guerra in Ucraina sta entrando in una “fase decisiva”, ma la Nato non vede in questo momento una escalation tra Mosca e l’Alleanza Atlantica: lo ha detto il vicesegretario generale della Nato, Mircea Geoana, nel corso di un’intervista ad Al Jazeera.
9.09 – “Chiedo a tutti i nostri cittadini, specie in questi giorni, di non ignorare le sirene antiaeree. Per favore, si tratta della tua vita, della vita dei tuoi figli. Inoltre, attenetevi rigorosamente all’ordine pubblico e alle norme sul coprifuoco nelle città e nelle comunità”. E’ l’appello su Telegram del presidente ucraino Volodymyr Zelensky in vista del 9 maggio, Giorno della Vittoria per la Russia che si teme possa celebrarlo quest’anno con azioni in Ucraina.
8.55 – Distrutto nella notte da un bombardamento russo il Museo nazionale commemorativo letterario di Hryhoriy Skovoroda nella cittadina di Skovorodynivka, regione orientale ucraina di Kharkiv. Lo ha reso noto su Facebook il capo della comunità di Zolochiv, Viktor Kovalenko, ripreso dai media ucraini. Un missile ha colpito il tetto dell’edificio del XVIII secolo provocando un incendio che ha inghiottito tutti i locali del museo. Il figlio del direttore del museo che era di guardia nella notte è stato estratto dalle macerie con diverse ferite.
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Di Maio: ‘Da Zelensky apertura importantissima, tocca a Putin’
‘Non dobbiamo abituarci all’idea che questa guerra sia infinita’
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07 maggio 2022
19:45
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“Non dobbiamo abituarci all’idea che questa guerra debba andare avanti all’infinito, non dobbiamo dimenticare l’obiettivo della pace”.
Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio , parlando con i giornalisti a margine di un convegno sul welfare che si è svolto a Portici, nel Napoletano.
“Zelensky ha fatto un’apertura importantissima: dopo aver aperto sulla neutralità dell’Ucraina, ha detto che è disposto a considerare la Crimea fuori dall’accordo di pace. Queste sono aperture importanti, Putin deve dimostrare di voler venire al tavolo, di non volere la guerra”, ha concluso il titolare della Farnesina.
Ucraina, Di Maio: ‘Con l’ultimo decreto da 14 miliardi verra’ affrontata la crisi rifugiati’
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“L’approccio del governo italiano – ha aggiunto- è quello di costruire una escalation diplomatica non militare. E anche la visita negli stati uniti del premier nell’incontro con il presidente Biden è una visita che continua a lavorare nell’ottica della pace in Ucraina. Allo stesso tempo, come tutti siamo d’accordo, nell’ambito del principio di legittima difesa dobbiamo supportare l’Ucraina, ma non oltre. E questo deve essere sempre il nostro faro in qualsiasi decisione prenderemo”
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Ucraina, Zazo: ‘Italia ha il dovere di credere in una soluzione diplomatica’
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KIEV
07 maggio 2022
19:46
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“L’Italia ha il dovere di credere in una soluzione diplomatica” in Ucraina.
“Al momento siamo ancora nel pieno del conflitto, però potrebbero aprirsi finestre di opportunità e dobbiamo assolutamente coglierle dando un nostro contributo per cercare di riavviare questo percorso negoziale per arrivare prima ad un cessate il fuoco e poi possibilmente a un accordo di pace”, come più volte evidenziato dal ministro Di Maio.
Lo dice l’ambasciatore a Kiev, Pier Francesco Zazo. “L’Italia è uno dei Paesi che ha dato la propria disponibilità a fungere da garante qualora si dovesse raggiungere un’intesa”, ha aggiunto. “E’ difficile fare previsioni su cosa accadrà il 9 maggio. Da parte ucraina c’è, oltre a un continuo monito alla popolazione, l’attesa di capire quale sarà la prossima mossa di Putin”, ritenendo che “alla fine chi decide tutto è sempre e solo il presidente russo, dipende da lui”. “Gli scenari sono vari: la mobilitazione generale o il prosieguo dell’attività militare in un conflitto a minore intensità destinato a continuare”, ha spiegato
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‘ITALIA AVRÀ RUOLO IMPORTANTE IN RICOSTRUZIONE’
“L’Italia, essendo la terza economia europea e la seconda industria manifatturiera, con un sistema economico in un certo senso complementare a quella ucraina, potrebbe svolgere un ruolo importantissimo negli sforzi di ricostruzione del Paese”. Lo ha detto l’ambasciatore a Kiev, Pier Francesco Zazo. “Ovviamente è ancora presto, siamo ancora nella fase della guerra, ma Roma potrà svolgere un ruolo importante. Abbiamo contatti con Confindustria e tante altre aziende che guardano con interesse ad un Paese che ha grosse potenzialità, in particolare nel settore agroindustriale, quello dei macchinari, delle rinnovabili e delle infrastrutture distrutte dalla guerra. E in prospettiva quello del Made in Italy e dello spazio su cui esiste già una collaborazione tra l’Avio e le controparti ucraine”, ha aggiunto l’ambasciatore sottolineando che “prima della guerra l’Italia occupava saldamente il primo posto come partner nell’Ue, dopo la Germania e la Polonia”.
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‘IMPORTANTE DARE ALL’UCRAINA UNA PROSPETTIVA UE’
“L’Italia sostiene le aspirazioni europee dell’Ucraina. Quello che vuole Kiev è vedersi riconosciuto lo status di Paese candidato, il che non significa entrare immediatamente nell’Ue, né saltare la fila, ma dargli una prospettiva che è importante”. Lo ha detto l’ambasciatore a Kiev, Pier Francesco Zazo. “Gli ucraini sottolineano di combattere per la libertà e i valori degli Stati occidentali e quindi ritengono di aver acquisito un titolo di merito. Sanno benissimo che non hanno completato il lavoro di riforme ma ritengono di aver fatto gran parte del lavoro, circa il 70%, sull’armonizzazione alle normative. Sanno tuttavia anche che devono ancora rafforzare lo stato di diritto”, ha aggiunto l’ambasciatore.
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Talebani impongono il burqa in pubblico alle donne afghane
Leader supremo: donne senza impegni esterni ‘restino a casa’
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07 maggio 2022
19:50
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Il leader supremo dei talebani ha ordinato con un decreto alle donne di indossare il burqa in pubblico, riportando indietro la storia di oltre 20 anni.
L’imposizione del burqa è motivata dal fatto che “è tradizionale e rispettoso”, secondo il leader supremo talebano Hibatullah Akhundzada che ha firmato il decreto reso pubblico sabato dal governo talebano davanti alla stampa a Kabul.
“Le donne che non sono né troppo giovani né troppo anziane – si legge nel decreto – dovrebbero velarsi il viso di fronte a un uomo che non è un membro della loro famiglia”, per evitare provocazioni.
Ma non solo: se non hanno un compito importante da svolgere all’esterno, è “meglio che rimangano a casa”.
Una decisione che riporta la storia indietro di oltre 20 anni. I talebani avevano infatti imposto l’uso del burqa durante il loro primo periodo al potere tra il 1996 e il 2001, segnato da una forte repressione dei diritti delle donne, in base alla loro radicale interpretazione della Sharia, la legge islamica.
Dopo aver preso il potere a metà agosto, mettendo fine a vent’anni di occupazione da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati, che li avevano cacciati nel 2001, i talebani avevano promesso questa volta di essere più flessibili. Ma nel giro di poco tempo hanno iniziato a non rispettare questa promessa erodendo gradualmente e costantemente i diritti e le libertà delle donne. Attualmente sono infatti in gran parte escluse dai lavori pubblici ed è loro vietato viaggiare da sole. E nel marzo scorso i talebani hanno chiuso le scuole superiori e i college alle ragazze, poche ore dopo la loro riapertura da tempo annunciata.
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Voto Gb: svolta Ulster, repubblicani Sinn Fein prima forza
Sorpasso su unionisti Dup, ora eredi Ira puntano a guida governo
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LONDRA
07 maggio 2022
20:40
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Storico sorpasso formalizzato nel parlamento locale dell’Irlanda del Nord, a conclusione dello scrutinio delle elezioni amministrative britanniche svoltesi giovedì.
I repubblicani cattolici dello Sinn Fein, ex braccio politico della guerriglia dell’Ira, hanno infatti conquistato la maggioranza relativa nella più piccola delle nazioni del Regno Unito, superando il maggiore dei partiti unionisti protestanti, il Dup, sia in percentuale di voti (29% contro 21,3), sia – ed è la prima volta – per numero di seggi.
E ora si candidano alla premiership.
Con 88 seggi scrutinati su 90 gli eredi dell’Ira si collocano a quota 27 contro i 24 accreditati finora al Dup. In totale le formazioni nazionaliste e quelle unioniste si equivalgono dopo il voto di due giorni fa, attorno al 40% consensi ciascuno, con un restante 15-20% ai partiti inter-comunitari fra i quali salgono al terzo posto i liberali dell’Apni a scapito dei laburisti e socialdemocratici dello Sdlp; ma lo Sinn Fein – in quanto prima forza – può a questo punto ambire alla guida di un nuovo governo unitario a Belfast, invertendo per la prima volta i rapporti di forza rispetto al Dup fin da dopo la pace del Venerdì Santo del 1998, e chiedere come ha già fatto la poltrona di premier locale per la sua leader, l’ex vicepremier Michelle O’Neill, 45 anni, lasciando il ruolo di vice agli unionisti. Se questi ultimi dovessero d’altronde rifiutare, sullo sfondo delle tensioni post Brexit riemerse nei mesi scorsi in Ulster, la gestione dell’amministrazione nordirlandese tornerebbe viceversa – in base alla legge – nelle mani del governo centrale Tory di Londra di Boris Johnson.
Lo Sinn Fein continua a sventolare la bandiera nazionalista della riunificazione con la Repubblica d’Irlanda, sebbene in una prospettiva temporale indeterminata, frenata dal sostanziale stallo demografico nelle contee del nord della cosiddetta isola verde e del fatto che Dublino si guarda bene al momento dall’incoraggiare un orizzonte conflittuale. Mentre sul piano economico-sociale è su posizioni di sinistra piuttosto radicali.
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Ucraina: I civili fuori dall’acciaieria Azovstal, pronto l’assalto finale russo. L’appello dei marines: ‘Non lasciateci morire’
La Nato ‘non accetterà mai l’annessione della Crimea’. Ora la Duma accusa gli Stati Uniti
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08 maggio 2022
07:07
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Ucraina: tutti i civili, donne, i bambini e gli anziani, sono stati evacuati da Azovstal.
“Stiamo preparando la seconda fase della missione di evacuazione: i feriti e i medici.
Se tutti rispettano gli accordi. Se non ci sono bugie. E stiamo lavorando per evacuare i nostri militari. Tutti gli eroi a difesa di Mariupol”, ha reso noto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi ai soldati ancora asserragliati nell’acciaieria. “È estremamente difficile. Sono sicuro che tutti capiscono il motivo principale. Ma non perdiamo la speranza. Non ci fermiamo. Ogni giorno cerchiamo un’opzione diplomatica che possa funzionare “, ha aggiunto.
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“Sembra come se mi fossi ritrovato in un reality show infernale, dove noi siamo i militari, combattiamo per le nostre vite, tentiamo ogni possibilità per salvarci, e il mondo intero sta solo a guardare una storia interessante. L’unica differenza è che questo non è un film e non siamo personaggi di fantasia”: così in un post su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36/ma brigata dei marines dell’esercito ucraino, asserragliato con le truppe del reggimento Azov nell’acciaieria. “Poteri superiori, stiamo aspettando il risultato delle vostre azioni… il tempo stringe e il tempo è la nostra vita!”, aggiunge.
Appello comandante marines Azovstal
Alla scadenza dei tre giorni di cessate il fuoco per i corridoi umanitari dichiarati dalla Russia, non risultano più civili intrappolati nei sotterranei della fabbrica diventata il simbolo della resistenza. A Kiev, il sollievo per aver portato in salvo i più fragili con una complicata missione in coordinamento con Nazioni Unite e Croce Rossa, più volte interrotta da bombardamenti e scontri, lascia ora il posto alla preoccupazione per la sorte dei circa duemila soldati finora protetti dai cunicoli delle ‘catacombe’ di Azovstal, tra membri del reggimento Azov e truppe di altre formazioni dell’esercito.
Lo spettro del confronto diretto tra le grandi potenze torna ad aleggiare sull’Ucraina in guerra. Mentre il conflitto, secondo la Nato, sta entrando in una “fase decisiva”, la Duma ha accusato gli Stati Uniti di partecipare “in modo diretto” alle ostilità. In questo clima di crescente tensione gli occhi dell’Occidente sono puntati sul 9 maggio di Vladimir Putin, e sul discorso che terrà sulla Piazza Rossa per celebrare il 77esimo anniversario della vittoria dell’Urss sui nazisti. Mentre il meglio del suo arsenale militare sfilerà in parata. La guerra in Ucraina si avvia verso “settimane decisive”, ha stimato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Rilevando comunque che non ci sono al momento segnali da parte della Russia di una “escalation” con l’Alleanza Atlantica. Mosca, invece, ha accusato gli occidentali di essere già entrati a tutti gli effetti nel conflitto. Soprattutto gli Stati Uniti.
E Joe Biden ha ammonito i vertici della difesa e dei servizi segreti sui rischi legati alle fughe di notizie. Il presidente, secondo Nbc news, ha chiamato i capi del Pentagono, della Cia e della National Intelligence sottolineando che le recenti notizia di stampa sono controproducenti e “distraggono dal nostro obiettivo”.
LA GUERRA E I FRONTI
I combattimenti intanto proseguono durissimi sulle diverse linee del fronte. A partire dalla regione di Kharkiv nel nord-est, il cui controllo è cruciale per l’offensiva sul Donbass. Secondo gli analisti del think-tank militare American Institute for War Studies, la controffensiva rivendicata da Kiev già da un paio di giorni si sta allargando, allentando così la pressione militare di Mosca su quel quadrante e allontanando il rischio di nuovi attacchi massicci a ovest del fiume Dnipro. Scontri a fuoco con armi leggere si sono registrati nei sobborghi di Severodonetsk, nell’oblast di Lugansk, tra separatisti filorussi e unità ucraine che usano cecchini e droni. Le minacce di raid missilistici restano forti in tutta l’Ucraina, con attacchi segnalati da Sumy, nel nord-ovest, a Mykolaiv, cerniera tra le zone in mano ai russi dell’Ucraina meridionale e la regione di Odessa, bersagliata ancora una volta da lanci di missili che hanno danneggiato diverse infrastrutture. E al largo della città, nelle acque del mar Nero nei pressi dell’isola dei Serpenti, la Difesa ucraina ha annunciato senza fornire dettagli la distruzione con droni d’attacco Bayraktar di un’altra nave da guerra russa, stavolta un mezzo da sbarco di classe Serna, e di due sistemi missilistici antiaerei Tor, all’indomani dell’attacco rivendicato, ma negato da Mosca, alla fregata Admiral Makarov.
Skovorodynivka, vicino Kharkiv
Il governatore di Lugansk Serhiy Haidai ha denunciato che i russi hanno lanciato una bomba su una scuola nel villaggio di Belogorovka, dove nel sotterraneo si nascondevano 90 persone. Per il momento una trentina sono state tratte in salvo, e le operazioni di soccorso proseguono, ha aggiunto Haidai in un messaggio su Telegram, come riportano i media ucraini. Ci sono almeno due morti dopo il raid, secondo i servizi di emergenza ucraini, aggiungendo che le due vittime sono state trovate morte sotto le macerie. “Il 7 maggio nel villaggio di Belogorovka, nel distretto di Severodonetsk, a seguito dei bombardamenti nemici, è scoppiato un incendio in un edificio scolastico con una superficie di circa 300 metri quadrati. L’incendio è stato spento”, è stato spiegato, aggiungendo che in serata sono stati ritrovati due corpi senza vita sotto le macerie. Le operazioni di soccorso proseguono.
LA CIA
Vladimir Putin “è in uno stato d’animo in cui crede di non poter permettersi di perdere, penso che sia convinto che raddoppiare gli sforzi gli consentirà di fare progressi”: lo ha detto il capo della Cia William Burns parlando ad un evento a Washington. La guerra russa ha influenzato i calcoli cinesi su Taiwan, ma non la sua determinazione sulle azioni future. Pechino studia “attentamente” il conflitto in Ucraina mentre guarda a Taipei.
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UCRAINA SENZA CIBO E ACQUA
Appello del Programma alimentare mondiale (Pam ) per la riapertura dei porti dell’Ucraina per scongiurare l’incombente minaccia di carestia: “i porti nella zona di Odessa, nel sud dell’Ucraina, devono essere riaperti con urgenza per evitare che la crisi globale della fame sfugga al controllo”, si legge sul sito istituzionale del Pam. “I silos di grano dell’Ucraina sono pieni. I porti sul Mar Nero sono bloccati, lasciando milioni di tonnellate di grano intrappolate in silos a terra o su navi che non possono muoversi”. In precedenza la Fao ha affermato che 25 milioni di tonnellate di grano sono bloccati in Ucraina.
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Cuba: esplosione hotel, saliti a 27 i morti
I feriti sono 81, di cui 37 ancora ricoverati in ospedale
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L’AVANA
08 maggio 2022
04:28
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Il governo cubano ha reso noto ieri sera che sono salite a 27 le vittime causate dall’esplosione avvenuta venerdì nello storico Hotel Saratoga di L’Avana.
Nel corso di una conferenza stampa nella capitale cubana, i responsabili delle operazioni di soccorso hanno precisato che i feriti sono stati 81, di cui 37 permangono ancora ricoverati in ospedale.
Il lavoro di rimozione delle macerie dell’edificio sta continuando senza sosta nella notte perché, si è appreso, mancano ancora all’appello numerose persone che potrebbero essere rimaste intrappolate nel crollo.
Da parte sua il presidente Miguel Díaz-Canel, riferisce l’account Twitter della presidenza cubana, ha visitato alcuni feriti ricoverati negli ospedali cittadini sostenendo: “Coraggio, ne usciremo!”.
Congedandosi, il capo dello Stato ha ringraziato lo staff medico per lo sforzo profuso in queste ultime ore, elogiando il lavoro dei soccorritori, dei paramedici, dei membri della Croce rossa e di altre persone che da venerdì hanno lavorato instancabilmente.
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Il governo cubano ha reso noto ieri sera che sono salite a 27 le vittime causate dall’esplosione avvenuta venerdì nello storico Hotel Saratoga di L’Avana.
Nel corso di una conferenza stampa nella capitale cubana, i responsabili delle operazioni di soccorso hanno precisato che i feriti sono stati 81, di cui 37 permangono ancora ricoverati in ospedale.
Il lavoro di rimozione delle macerie dell’edificio sta continuando senza sosta nella notte perché, si è appreso, mancano ancora all’appello numerose persone che potrebbero essere rimaste intrappolate nel crollo.
Da parte sua il presidente Miguel Díaz-Canel, riferisce l’account Twitter della presidenza cubana, ha visitato alcuni feriti ricoverati negli ospedali cittadini sostenendo: “Coraggio, ne usciremo!”.
Congedandosi, il capo dello Stato ha ringraziato lo staff medico per lo sforzo profuso in queste ultime ore, elogiando il lavoro dei soccorritori, dei paramedici, dei membri della Croce rossa e di altre persone che da venerdì hanno lavorato instancabilmente.
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Ucraina, a Mosca è il giorno della parata. Putin: ‘La Nato non ci ha ascoltato’
Zelensky, la Russia ne ha dimenticato. Il G7 contro Putin, ‘non deve vincere, ha violato ogni regola’
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09 maggio 2022
09:43
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E’ in corso a Mosca la parata per il Giorno della Vittoria in ricordo della fine della Seconda Guerra mondiale.
La parte aerea della parata a Mosca è stata cancellata “per le condizioni meteo”.
Lo ha annunciato l’addetto stampa del presidente russo, Dmitri Peskov, citato dalle agenzie russe.
Così il presidente russo Vladimir Putin aprendo il suo discorso per la giornata della vittoria: “Compagni ufficiali, sottoufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria. Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria. La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci. L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”. Una delegazione di veterani americani della Seconda guerra mondiale “avrebbe voluto venire a Mosca per partecipare alle celebrazioni per la sconfitta del nazismo, ma è stato loro vietato” di farlo”.
Mentre gli occhi del mondo sono tutti orientati sulla Piazza Rossa di Mosca, celebrazioni per il Giorno della Vittoria sono previste in tutta la Russia e nella città dell’estremo oriente russo di Vladivostok sono già iniziate. Lo riporta la Bbc, pubblicando alcune foto della parata. Si vedono una folla di cittadini, molti con in mano cartelli con le foto dei parenti che hanno combattuto durante la seconda guerra mondiale, la sfilata dei soldati con la bandiera dell’Urss e il passaggio dei mezzi militari.
Zelensky chiede al G7 che i russi si ritirino “da tutta l’Ucraina” e i leader riaffermano che Putin “non deve vincere” perchè “ha violato l’ordine internazionale basato sulle regole, in particolare la Carta delle nazioni Unite, concepita dopo la Seconda Guerra Mondiale per risparmiare alle successive generazioni la piaga della guerra”. Occidente e Giappone si impegnano a mettere al bando il petrolio russo, sebbene con gradualità, e si preparano ulteriori sanzioni, dal Regno Unito anche nei confronti della Bielorussia. Ieri a Kiev Jill Biden e Justin Trudeau, che promette altri 40 milioni di dollari di aiuti militari.
I Paesi del G7 si sono impegnati a fermare l’import del petrolio russo: lo riferisce la Casa Bianca dopo la video call tra i leader mentre slitta ancora il via libera dell’Ue all’embargo graduale al petrolio di Mosca. Intanto si muove la diplomazia. Jill Biden ha fatto un viaggio a sorpresa nell’Ucraina occidentale incontrando la first lady Olena Zelenska in una scuola di Uzhhorod, una città di 100 mila abitanti a pochi chilometri dal confine con la Slovacchia. La moglie del presidente ucraino, ha ringraziato la first lady Usa per la sua visita, che ha definito “un atto molto coraggioso”. Il premier canadese Justin Trudeau è a Irpin, alle porte di Kiev.
E il presidente ucraino Zelensky, durante un intervento in videoconferenza a un vertice del G7, ha detto che “nel villaggio di Bilogorivka, nella regione di Lugansk, una bomba russa ha ucciso 60 civili”. Nella scuola, che dava rifugio a circa 90 persone, in 30 si erano salvate ma 60 erano rimaste sotto le macerie, e sin dall’inizio si era temuta una strage.
“Dobbiamo supportare l’Ucraina e il suo esercito per la sua legittima difesa e allo stesso tempo l’Italia continuerà a lavorare per la pace. Ma non possiamo pensare di fornire armi per colpire il suolo russo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a ‘Che tempo che fa’ su Rai3.
Ucraina, Jill Biden incontra a sorpresa la moglie di Zelensky
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G7: ‘PUTIN NON DEVE VINCERE LA GUERRA’
“Restiamo uniti nella nostra decisione che il presidente Putin non deve vincere questa guerra contro l’Ucraina. Lo dobbiamo alla memoria di quelli che hanno combattuto per la libertà nella Seconda guerra mondiale, continuare a combattere per essa oggi, per il popolo dell’Ucraina, dell’Europa e della comunità globale”: è la conclusione della dichiarazione finale della video call tra i leader del G7, che si sono impegnati ad aumentare i costi per Putin con nuove sanzioni o inasprendo quelle già esistenti. Le azioni di Putin in Ucraina rappresentano “un’onta” per la Russia e per il suo popolo. Lo si legge nella dichiarazione del G7 dopo il vertice in videoconferenza con il leader ucraino Zelensky che ha ribadito ‘la ferma determinazione’ dell’Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale. ‘L’obiettivo finale dell’Ucraina – ha detto – è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall’intero territorio dell’Ucraina e garantire la sua capacità di proteggersi in futuro’.
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NUOVE SANZIONI USA
Gli Usa hanno annunciato nuove sanzioni contro tre stazioni tv russe e dirigenti di Gazprombank e hanno vietato agli americani di fornire servizi alle imprese russe. Sono le ultime misure varate contro l’invasione russa dell’Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca. In totale sono 27 le persone sanzionate, tra cui anche otto dirigenti di Sberbank. Le tv finite nella blacklist Usa sono Channel One Russia, Television Station Russia-1 e Ntv, legate direttamente o indirettamente al Cremlino. Sanzionata anche Promtekhnologiya, produttrice di armi, insieme a otto compagnie marittime. La commissione regolatoria per il nucleare sospenderà inoltre le licenze per esportare materiale nucleare speciale in Russia.
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AZOV NON SI ARRENDE
“La resa per noi è inaccettabile”, dice il battaglione Azov dall’acciaieria assediata. Dopo l’evacuazione dei civili, la conferenza online proprio da Azovstal: “Ci sono molti militari feriti da evacuare ma combatteremo fino alla fine”, annuncia il comandante del battaglione, Denis ‘Radis’ Prokopenko. “Le forze russe stanno continuando a bombardare l’area e stanno cercando di assaltare l’impianto”, ha affermato il capitano Svyatoslav Kalina Palamar, vice comandante del battaglione Azov. Ha aggiunto di non poter confermare che tutti i civili siano stati evacuati dal sito, come riportato ieri. “I nemici vogliono distruggere gli ucraini, per noi è chiarissimo”, aggiunge. “Ora i nostri politici stanno provando a negoziare con quegli animali. Ma non ricordano cosa hanno fatto? Non possiamo parlare con questa gente. Il nostro obiettivo è eliminare la minaccia”, ha aggiunto il vicecomandante. “Qui stiamo difendendo il mondo libero. Non stiamo difendendo solo l’Ucraina, ma anche il mondo libero”, aggiunge.
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NON SI FERMA LA GUERRA SUL CAMPO
“Forti esplosioni” sono state segnalate a Odessa e Mykolaiv, riporta Ukraina 24. Un’anziana insegnante è stata uccisa e altri 27 civili sono rimasti feriti anche gravemente negli attacchi missilistici russi su zone residenziali nella regione di Mykolaiv delle ultime 24 ore, scrive su Telegram il capo del consiglio regionale Hanna Zamazieieva, citato da Ukrinform. Secondo Zamazieieva l’esercito di Mosca ha bombardato senza sosta nella notte la regione di Mykolaiv. Ma le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato questa mattina in quasi tutte le regioni ucraine, riporta il Kyiv Independent. Due ragazzi di 11 e 14 anni sono stati uccisi e due ragazze di 8 e 12 anni sono state ferite ieri in un bombardamento russo sulla città di Pryvillia, del distretto di Sievierodonetsk della regione di Lugansk, riferisce l’ufficio del procuratore generale di Kiev su Telegram citato da Ukrinform. Sono oltre 200 i bambini uccisi, secondo le stime ufficiali.
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Ed è stata trovata morta Sofia, la 13enne scomparsa due giorni fa dopo il bombardamento dell’esercito russo su una colonna di mezzi che stavano evacuando civili nella regione di Kharkiv. I parenti l’avevano cercata con appelli sui social. Lo ha reso noto il capo delle indagini del dipartimento di polizia regionale Sergii Bolvinov su Facebook, riportato da Ukrinform. “Purtroppo, i resti del corpo e un ciondolo indicato dai suoi parenti sono stati trovati nell’auto su cui viaggiava”, ha detto Bolvinov. Sofia era in macchina con la sorella di 6 mesi e la madre. La donna è stata gravemente ferita nel bombardamento.Circa 60 civili risultano dispersi dopo l’attacco aereo di ieri pomeriggio dell’esercito russo su una scuola con un rifugio nel villaggio di Bilohirivka, sempre nella regione di Lugansk. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, su Telegram ripreso da Ukrinform. “Tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie degli edifici sono molto probabilmente morte”, scrive Gaidai. Ieri i servizi di emergenza ucraini avevano parlato di almeno due vittime. Nel sotterraneo si nascondevano 90 persone, nella serata almeno una trentina era stata tratta in salvo.
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I SOLDATI MORTI
Sono almeno 25.500 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito indica che dopo 74 giorni di conflitto si registrano anche 199 caccia, 156 elicotteri e 360 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.130 carri armati russi, 509 pezzi di artiglieria, 2.741 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 92 missili da crociera, 179 lanciamissili, 12 navi, 1.961 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 86 unità di difesa antiaerea e 39 unità di equipaggiamenti speciali.
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Ucraina: la cronaca della giornata in diretta
Kiev, 25.500 soldati russi uccisi dall’inizio della guerra
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08 maggio 2022
23:43
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22.06 – “Ieri, nel villaggio di Bilogorivka, nella regione di Lugansk, una bomba russa ha ucciso 60 civili”.
Lo ha detto il presidente ucraino Zelensky durante un intervento in videoconferenza a un vertice del G7.
Nella scuola, che dava rifugio a circa 90 persone, in 30 si erano salvate ma 60 erano rimaste sotto le macerie, e sin dall’inizio si era temuta una strage.
21.44 – Otto pullman con 147 civili ucraini di Mariupol, almeno 40 dei quali evacuati dai sotterranei dell’acciaieria Azovstal, sono arrivati in serata a Zaporizhzhia, città controllata dalle forze ucraine, secondo quanto ha potuto constatare una fonte giornalistica sul posto.
19.57 – La videoconferenza del G7 “ha offerto l’occasione per commemorare la fine della seconda guerra mondiale e la liberazione dalle sue atrocità. I leader hanno riaffermato l’unità dei Paesi G7 nel condannare l’aggressione ingiustificata da parte della Federazione Russa nei confronti dell’Ucraina, che ha riportato l’Europa agli orrori del secondo conflitto mondiale”. Lo riferisce Palazzo Chigi. I leader “hanno condiviso la viva preoccupazione per il prolungarsi delle ostilità e la necessità di mantenere alta attraverso le sanzioni la pressione sul Cremlino”.
16.18 – Il premier canadese Justin Trudeau è a Irpin, alle porte di Kiev.
15.32 – Jill Biden ha fatto un viaggio a sorpresa nell’Ucraina occidentale incontrando la first lady Olena Zelenska in una scuola di Uzhhorod, una città di 100 mila abitanti a pochi chilometri dal confine con la Slovacchia.
15.18 – Slitta ancora il via libera dei rappresentanti permanenti dei 27 dell’Ue (Coreper) al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, con l’embargo graduale al petrolio di Mosca. Ci sarebbero stati progressi importanti sulla maggioranza delle misure, ma resterebbe ancora lavoro da fare tra l’altro su come garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e questioni tecniche da risolvere, legate anche alla riconversione infrastrutturale. E’ quanto si apprende da fonti europee.
15.08 – Slitta ancora il via libera dei rappresentanti permanenti dei 27 dell’Ue (Coreper) al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, con l’embargo graduale al petrolio di Mosca. Ci sarebbero stati progressi importanti sulla maggioranza delle misure, ma resterebbe ancora lavoro da fare tra l’altro su come garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e questioni tecniche da risolvere, legate anche alla riconversione infrastrutturale. E’ quanto si apprende da fonti europee.
15.06 – Il vicepremier russo Marat Khusnullin si è recato a Mariupol e nella città di Volnovacha, 60 km a nord del centro portuale sul mar d’Azov, “per valutare le opere di ricostruzione” dopo il conflitto. Lo ha annunciato il leader filorusso di Donetsk, Denis Pushilin, citato dalla Tass.
14.26 – Bono e David Howell Evans (The Edge) degli U2 sono arrivati a Kiev e intorno alle 13 italiane hanno improvvisato un concerto nella stazione della metropolitana di Khreshchatyk. Il frontman e il chitarrista della mitica band irlandese hanno cantato classici del loro repertorio: ‘Sunday Bloody Sunday’, ‘Desire’ e ‘With or without you’. L’apparizione a sorpresa è arrivata mentre le sirene d’allarme aereo risuonavano nella capitale ucraina.
13.41 – “Ci sono molti militari feriti da evacuare” da Azovstal a Mariupol “ma combatteremo fino alla fine”. Lo annuncia il comandante del battaglione Azov, Denis ‘Radis’ Prokopenko, in una conferenza stampa online dall’acciaieria assediata.
13.12 – E’ stata trovata morta Sofia, la 13enne scomparsa due giorni fa dopo il bombardamento dell’esercito russo su una colonna di mezzi che stavano evacuando civili nella regione di Kharkiv. I parenti l’avevano cercata con appelli sui social. Lo ha reso noto il capo delle indagini del dipartimento di polizia regionale Sergii Bolvinov su Facebook, riportato da Ukrinform. “Purtroppo, i resti del corpo e un ciondolo indicato dai suoi parenti sono stati trovati nell’auto su cui viaggiava”, ha detto Bolvinov. Sofia era in macchina con la sorella di 6 mesi e la madre. La donna è stata gravemente ferita nel bombardamento.
13.10 – I combattenti ucraini barricati nell’acciaieria Azovstal a Mariupol hanno comunicato che terranno a breve una conferenza stampa online durante il quale ci si attende che i combattenti chiedano di elaborare un piano che garantisca la loro liberazione. Lo riferisce la Bbc, specificando che a parlare saranno il comandante del battaglione Azov, Denis ‘Radis’ Prokopenko, e il suo vice, Svyatoslav ‘Kalina’ Palamar.
12.31 – “I nostri militari, proprio come i loro antenati, stanno combattendo insieme per liberare il loro suolo dalla feccia nazista”: lo ha scritto il presidente russo, Vladimir Putin, in “telegrammi di congratulazioni” inviati ai leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk nel 77esimo anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica: lo scrive il Cremlino sul suo sito, sottolineando che il leader russo ha inoltre “espresso la certezza che la vittoria sarà nostra, proprio come nel 1945”. Lo riporta la Tass.
12.23 – “Alla Vergine Santa presento in particolare le sofferenze e le lacrime del popolo ucraino di fronte alla pazzia della guerra. Continuiamo per favore a pregare ogni giorni il rosario per la pace. E preghiamo per i responsabili delle nazioni, perché non perdano il fiuto della gente che vuole la pace e sa bene che le armi non la portano mai”. Lo ha detto papa Francesco alla recita del Regina Caeli.
12.01 – “Forti esplosioni” sono state segnalate a Odessa e Mykolaiv. Lo riporta Ukraina 24.
11.24 – Sono almeno 25.500 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito indica che dopo 74 giorni di conflitto si registrano anche 199 caccia, 156 elicotteri e 360 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.130 carri armati russi, 509 pezzi di artiglieria, 2.741 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 92 missili da crociera, 179 lanciamissili, 12 navi, 1.961 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 86 unità di difesa antiaerea e 39 unità di equipaggiamenti speciali.
09.38 – Due ragazzi di 11 e 14 anni sono stati uccisi e due ragazze di 8 e 12 anni sono state ferite ieri in un bombardamento russo sulla città di Pryvillia, del distretto di Sievierodonetsk della regione di Lugansk. Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale di Kiev su Telegram citato da Ukrinform.
08.33 – Circa 60 civili risultano dispersi dopo l’attacco aereo di ieri pomeriggio dell’esercito russo su una scuola con un rifugio nel villaggio di Bilohirivka, nella regione di Lugansk. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, su Telegram ripreso da Ukrinform. “Tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie degli edifici sono molto probabilmente morte”, scrive Gaidai. Ieri i servizi di emergenza ucraini avevano parlato di almeno due vittime. Nel sotterraneo si nascondevano 90 persone, nella serata almeno una trentina era stata tratta in salvo.
07:28 – Le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato questa mattina in quasi tutte le regioni ucraine: lo riporta il Kyiv Independent.
02:15 – Più di 300 civili sono stati messi in salvo dall’inizio dell’evacuazione dall’acciaieria di Azovstal. Lo ha reso noto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un messaggio alla nazione citato dalla Cnn. “Sono grato alle squadre del Comitato Internazionale della Croce Rossa e delle Nazioni Unite per averci aiutato a concludere la prima fase della missione di evacuazione – ha detto -. Più di 300 persone sono state messe in salvo, donne e bambini”.
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Mattarella: “Guerra brutale scatenata dalla Russia”
‘In questi giorni ricordare il sacrificio dei soldati della II Guerra Mondiale’
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08 maggio 2022
09:48
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“In queste giornate, caratterizzate dalla violenza e dalla brutalità della guerra scatenata dalla Federazione Russa nei territori dell’Ucraina, non possiamo fare a meno di ricordare in particolare i soldati italiani vittime della Seconda guerra mondiale.
Alla loro memoria, al loro sacrificio e a quello di tutti i caduti delle nostre Forze Armate, ai sentimenti di pace che maturarono dolorosamente in quel conflitto e che ci hanno restituito un’Europa priva di guerre per oltre mezzo secolo, dedichiamo questo giorno”.
Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della 93/ma adunata nazionale degli Alpini.
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Sono 225 i bambini uccisi dall’inizio della guerra
413 sono stati feriti
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08 maggio 2022
17:19
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E’ salito a 225 il numero dei bambini uccisi dall’inizio della guerra in Ucraina, mentre 413 bambini sono rimasti feriti.
Lo riferisce l’ufficio del procuratore generale su Telegram, citato da Ukrinform, sottolineando che queste cifre non sono definitive poiché il recupero delle vittime è reso difficoltoso nelle zone delle ostilità russe.
La maggior parte dei bambini sono stati colpiti nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv, Chernihiv.
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Ucraina: sirene antiaeree in quasi tutte le regioni
Lo riporta il Kyiv Independent
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08 maggio 2022
11:16
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Le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato questa mattina in quasi tutte le regioni ucraine: lo riporta il Kyiv Independent.
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Zelensky nel Giorno della Memoria,’la Russia come i nazisti’
Mosca sta imitando il regime in modo fanatico
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
08 maggio 2022
11:19
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La Russia sta imitando il regime nazista in modo fanatico, riproducendone i dettagli in modo maniacale: lo ha detto oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato su Telegram in occasione della Giornata della Memoria e della Riconciliazione.
“Durante i due anni di occupazione, i nazisti vi uccisero 10.000 civili.
In due mesi di occupazione, la Russia ha ucciso 20.000 persone” in Ucraina, dice Zelensky nel video in bianco e nero. “In Ucraina è stata organizzata una sanguinosa ricostruzione del nazismo. Una ripetizione fanatica di questo regime: delle sue idee, azioni, parole e simboli. Una riproduzione dettagliata, maniacale, delle sue atrocità e un ‘alibi’ che presumibilmente dà uno scopo sacro malvagio. Una ripetizione dei suoi crimini e persino tentativi di superare il ‘maestro’ e toglierlo dal piedistallo del più grande male della storia umana. Questo segna un nuovo record mondiale di xenofobia, odio, razzismo e numero di vittime che possono causare”, ha prosegue Zelensky.
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Israele: presi i 2 palestinesi autori dell’attacco a Elad
Erano nella zona in cui è avvenuto l’attentato
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08 maggio 2022
11:21
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Le forze di sicurezza hanno annunciato la cattura dei due attentatori palestinesi che hanno ucciso nei giorni scorsi tre israeliani a Elad, nel centro del Paese.
I due, hanno continuato, sono stati presi nella stessa zona dove è avvenuto l’attentato.
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Sessanta civili dispersi in attacco su scuola nel Lugansk
Governatore, ‘Persone sotto macerie probabilmente morte’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
08 maggio 2022
11:22
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Circa 60 civili risultano dispersi dopo l’attacco aereo di ieri pomeriggio dell’esercito russo su una scuola con un rifugio nel villaggio di Bilohirivka, nella regione di Lugansk.
Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, su Telegram ripreso da Ukrinform.
“Tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie degli edifici sono molto probabilmente morte”, scrive Gaidai. Ieri i servizi di emergenza ucraini avevano parlato di almeno due vittime. Nel sotterraneo si nascondevano 90 persone, nella serata almeno una trentina era stata tratta in salvo.
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Zelensky: ‘La Russia come i nazisti’
Il video in bianco e nero del presidente ucraino
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
08 maggio 2022
13:56
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La Russia sta imitando il regime nazista in modo fanatico, riproducendone i dettagli in modo maniacale: lo ha detto oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un video pubblicato su Telegram in occasione della Giornata della Memoria e della Riconciliazione.
“Durante i due anni di occupazione, i nazisti vi uccisero 10.000 civili.
In due mesi di occupazione, la Russia ha ucciso 20.000 persone” in Ucraina, dice Zelensky nel video in bianco e nero. “In Ucraina è stata organizzata una sanguinosa ricostruzione del nazismo. Una ripetizione fanatica di questo regime: delle sue idee, azioni, parole e simboli. Una riproduzione dettagliata, maniacale, delle sue atrocità e un ‘alibi’ che presumibilmente dà uno scopo sacro malvagio. Una ripetizione dei suoi crimini e persino tentativi di superare il ‘maestro’ e toglierlo dal piedistallo del più grande male della storia umana. Questo segna un nuovo record mondiale di xenofobia, odio, razzismo e numero di vittime che possono causare”, ha prosegue Zelensky.
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Un lungo video in bianco e nero, a sottolineare come passato e presente si stiano drammaticamente fondendo. Tanto che le immagini della seconda guerra mondiale sono perfettamente sovrapponibili a quelle dell’Ucraina di oggi, con i palazzi distrutti dalle bombe di Putin. Per il suo discorso alla nazione nel giorno della Memoria, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha deciso di farsi riprendere proprio davanti ad alcuni di quei palazzi sventrati dalla guerra. E la sua immagine vestito di nero, con una maglietta con la scritta ‘I’M UKRAINIAN’, fermo in piedi con la distruzione alle spalle, sta già facendo il giro del mondo. Il video ha una regia accuratissima, la camera è sempre in movimento di fronte a un Zelensky immobile che, con la capacità dell’attore, racconta come quel ‘Mai più’ che caratterizzava la giornata dedicata all’8 maggio del ’45 che segna la fine della seconda guerra mondiale, purtroppo ha perso di significato. Le riprese si alternano alle immagini dell’Ucraina attaccata dai russi che all’improvviso si sovrappongono a quelle dei primi anni 40. Sono i modelli degli aerei oppure gli abiti delle persone che fuggono a far capire il salto temporale: la devastazione delle bombe è la stessa. E la Russia, dice Zelensky, nel video di oltre 15 minuti, sta imitando il regime nazista: “Decenni dopo la seconda guerra mondiale, il buio è tornato in Ucraina. Ed è diventata di nuovo in bianco e nero”.
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Ucraina: da Londra aiuti per altri 1,3 miliardi di sterline
Johnson, attacco Putin minaccia pace e sicurezza in tutta Europa
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08 maggio 2022
17:19
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Il Regno Unito si è impegnato a fornire ulteriori 1,3 miliardi di sterline (circa 1,52 miliardi idi euro) in aiuti militari e umanitari all’Ucraina: lo riporta il Guardian.
Grazie ai nuovi fondi, i precedenti impegni di spesa di Londra a favore del Paese verranno quasi raddoppiati.
“Il brutale attacco di Putin non sta solo causando indicibili devastazioni in Ucraina, ma sta anche minacciando la pace e la sicurezza in tutta Europa”, ha commentato il premier britannico Boris Johnson in un comunicato.
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Putin, dovere comune prevenire restaurazione nazismo
Lo rende noto il Cremlino
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08 maggio 2022
11:54
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E’ un dovere comune prevenire la restaurazione del nazismo: lo ha detto oggi il presidente russo Vladimir Putin congratulandosi tra l’altro con i leader delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk.
Lo riporta la Tass, che cita il Cremlino.
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Ucraina: medico Modena consegna ambulanza a ospedale Leopoli
La missione di Paolo Pisani e la sua onlus lungo 3000 chilometri
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LEOPOLI
08 maggio 2022
12:17
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Si è realizzata nella tarda mattinata di ieri la missione del medico modenese Paolo Pisani, che dopo aver promosso una raccolta fondi attraverso la onlus da lui fondata nel 2016, la Hesperia Bimbi, ha consegnato all’ospedale pediatrico di Leopoli, in Ucraina, un’ambulanza riempita con medicinali e dispositivi sanitari, oltre ad altri beni di prima necessità.
Pisani, pensionato di 68 anni, ha risposto in questo modo ad un appello che aveva lanciato nelle scorse settimane un giovane ematologo di Kiev, il 26enne Alexander Istomin, attualmente trasferito a Leopoli proprio in seguito all’esplosione del conflitto.
Pisani è partito insieme ad altri nove volontari da Modena, giovedì scorso. Il convoglio comprendeva altri due furgoni carichi di altre donazioni e un’auto. Dopo un’attesa di otto ore a Medyka, confine polacco-ucraino, i mezzi di Hesperia Bimbi sono entrati in territorio ucraino la notte fra venerdì e ieri.
“Siamo felici di aver realizzato questa donazione, sperando che la nostra ambulanza possa servire ai bambini e alle mamme.
Devo ribadire i miei ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto, che all’inizio sembrava impossibile. Penso a Mission Bambini e all’azienda farmaceutica Opocrin, ad esempio”. Ringraziamenti sentiti, alla consegna delle chiavi dell’ambulanza, li ha espressi Istomin: “Grazie per il vostro sostegno all’Ucraina e per essere venuti qui. Speriamo di poterci rivedere presto – le sue parole -, augurandoci che ciò non accada ancora in guerra”.
Fra andata e ritorno il viaggio ha superato i tremila chilometri percorsi. Il convoglio rientrerà a Modena nella serata di oggi.
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Bono e The Edge a Kiev, concerto nella metropolitana
Le note di ‘Sunday Bloody Sunday’ mentre fuori suonano le sirene
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09 maggio 2022
08:29
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Sunday Bloody Sunday’, è un’altra sanguinosa domenica in Ucraina.
Le note della celebre canzone degli U2, ispirata ai fatti di Derry di cinquant’anni fa, risuonano nei tunnel della metropolitana di Kiev, mentre in superficie si moltiplicano gli allarmi anti-aereo.
Bono e The Edge hanno deciso di omaggiare il coraggio dei “combattenti per la libertà” con un concerto a sorpresa nella stazione bunker di Khreshchatyk, la stessa che un paio di settimane fa ospitò la conferenza stampa fiume del presidente Volodymyr Zelensky. “La gente in Ucraina sta combattendo anche per tutti noi che amiamo la libertà”, ha detto la leggenda del rock, ricordando il passato conflitto nell’Irlanda del nord contro un “vicino potente”. “Preghiamo che possiate godere presto di un po’ di quella pace”, ha aggiunto Bono tra un brano e l’altro, per un pubblico ristretto e selezionato, tra cui alcuni militari e il ministro della Cultura e dell’Informazione ucraino, Oleksandr Tkachenko. Fortunati spettatori che hanno assistito alla performance dal vivo, prima che questa raggiungesse via social il resto del mondo.
Irish musician Bono of U2 performs in metro station in Kyiv
‘With or without you’, ‘Desire’, e ancora ‘Stand by me’ che Bono ha condiviso, su un palco immaginario, con Taras Topolia, front man della popolare band ucraina Antytila e fino a poco fa idolo delle ragazzine, prima di arruolarsi nella difesa territoriale e andare a combattere. “E’ stato incredibile, la leggenda della musica è venuta in Ucraina, ci sostiene, è al nostro fianco. Per noi è importante, ci dà forza”, ha detto la pop-star ancora incredulo (“Bono mi ha chiamato solo ieri sera”), tornato da Kharkiv solo per il concerto e subito ripartito al fronte “per difendere i valori di democrazia e libertà”: “Non abbiamo altra scelta”, ha affermato ancora in divisa militare. Nella Giornata della memoria e della riconciliazione con cui l’Ucraina ricorda le sue vittime e i suoi eroi che contribuirono alla sconfitta del nazismo nella Seconda guerra mondiale – istituita nel 2015 per l’8 maggio in contrapposizione alla Giorno della Vittoria con cui la Russia celebra a suo modo la stessa cosa – Kiev si colora di bandiere gialle e azzurre sui lampioni, ma niente di più: la legge marziale impedisce qualsiasi manifestazione pubblica. E la vigilia del 9 maggio, nella quale Mosca potrebbe dichiarare la “guerra totale”, rende l’atmosfera un po’ più tesa del solito.
Bono e The Edge a Kiev, concerto nella metropolitana
Sin dalla notte le sirene d’allarme hanno cominciato a suonare più spesso rispetto alla media, ma in una pigra domenica di primavera le persone non ci fanno più caso, o semplicemente scelgono di non dar loro ascolto, nonostante gli appelli delle autorità e delle stesso Zelensky a non ignorarle, “specialmente in questi giorni”. Per il 9 maggio il sindaco della capitale, Vitaly Klitschko, non si aspetta nulla di grave in città e per questo non ha istituito alcun coprifuoco. Ma non può escludere “provocazioni da parte dell’aggressore” e ha invitato i cittadini di Kiev che sono ancora fuori città, dopo essere fuggiti nelle prime settimane del conflitto, a tornare solo dopo quella data.
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Nell’ora più buia di Kiev era rimasto solo un milione di abitanti su 3,5 milioni di residenti permanenti, ma dopo il ritiro delle forze russe dalla regione più di 1,2 milioni di persone sono tornate a popolare la capitale. Che come ogni giorno di festa, nonostante la guerra, invadono le vie del centro solo a partire dal pomeriggio, lasciando di mattina quasi spettrale il lungo viale alberato tra la Cattedrale di Santa Sofia e il Monastero dorato di San Michele. Le campane contrastano le sirene suonando l’inno nazionale ucraino, mentre Stanyslav e Iryna, un’anziana coppia di ottantenni, si esibisce per strada al pianoforte e canto. Non è il rock degli U2, ma melodie improvvisate su richiesta dei passanti, in cambio di qualche grivnia.
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ESC: Il Volo, non fu facile superare immagine dei bimbi prodigio
Ospiti a finale Eurovision. “Abbiamo avuto la vita che volevamo”
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08 maggio 2022
14:35
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Da più di dieci anni portano in giro per il mondo il Bel Canto, “patrimonio musicale ma anche culturale del nostro Paese”.
Il Volo (Gianluca Ginoble, Piero Barone e Ignazio Boschetto) non poteva non essere ospite dell’Eurovision Song Contest a Torino: nella serata finale, del 14 maggio, salirà sul palco del Pala Olimpico con Grande Amore, il brano con cui vinsero il Festival di Sanremo nel 2015 e con cui si piazzarono terzi alla manifestazione europea (ma risultando primi nel televoto del pubblico).
“Fu una grande soddisfazione esserci. Il risultato finale non significò granché. Non ci interessano le scelte politiche o i ragionamenti, l’obiettivo finale è arrivare al pubblico. E di quello siamo stati molto orgogliosi. In fondo, è come laurearti con 110 e lode: se devi entrare nel mondo del lavoro, ci entri anche con 90”, raccontano i tre ragazzi, che dal 2015 hanno continuato con successo a portare la loro musica in Europa, America, Asia sulla scia di grandi cantanti che li hanno preceduti come Luciano Pavarotti e Andrea Bocelli. La vittoria al Festival e il successo all’Eurovision segnarono anche un passaggio importante per la loro crescita. “Non è stato facile distaccarsi dal concetto di bambini prodigio – raccontano -: abbiamo dovuto vincere Sanremo per avere un’immagine più matura artisticamente parlando”.
A Torino non si potrà dimenticare ciò che sta succedendo in Ucraina. “Queste manifestazioni sono la voce del pubblico, che implorano la pace. Ed è giusto e doveroso che personaggi noti si facciano portavoce. Noi lo stiamo facendo”. Loro in Russia e Ucraina ci sono stati con i loro concerti: difficile ora pensare se tornare o meno in quei Paesi: “Valuteremo, adesso ogni scelta sarebbe irrazionale e istintiva. Abbiamo fan in Ucraina come in Russia, non tutti i russi sono colpevoli. Siamo vicini a tutti quelli che soffrono, a prescindere dalla nazionalità”.
Intanto dal 15 maggio Il Volo riprenderà il tour mondiale che partirà da Barcellona e li vedrà protagonisti in Europa per tutta l’estate e poi da settembre in Canada e Nord America.
Tappe anche in Italia, a partire dal 3 e 4 giugno all’Arena di Verona (e poi tra le altre Taormina, Ferrara, Torre del Lago, Ostuni, Brescia).
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Tunisia: in piazza i sostenitori del presidente Saied
‘Punire i corrotti e no a ingerenze straniere’ tra gli slogan
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TUNISI
08 maggio 2022
14:51
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Oltre un migliaio di sostenitori e simpatizzanti del presidente tunisino Kais Saied ha raccolto oggi l’appello del partito “Alleanza per la Tunisia” manifestando davanti al Teatro municipale della capitale, per esprimere il proprio sostegno a Saied, per “rivendicare le responsabilità e difendere la la patria e il regime repubblicano”.
In un tripudio di bandiere nazionali i partecipanti hanno cantato slogan invitando il presidente affinché siano perseguite in giustizia “tutte le parti e le persone che hanno danneggiato la patria” in quello che hanno definito il “decennio nero”, dal 2011 al 2021.
Molti anche gli attacchi al partito islamico Ennhadha e al suo leader Rached Ghannouchi, considerato il simbolo di un progetto politico ormai fallito e i richiami al rifiuto di ogni ingerenza straniera.
Saied, che ha assunto i pieni poteri nel luglio 2021, è oggetto di crescenti critiche da parte dei suoi oppositori che lo accusano di aver instaurato un regime autoritario. Diversi partiti di opposizione hanno annunciato a fine aprile la creazione di un “Fronte di salvezza nazionale” con l’obiettivo di unire tutte le forze politiche per “salvare” la Tunisia dalla sua profonda crisi.
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Iran: Assad a Teheran, colloqui con Khamenei e Raisi
Seconda visita del presidente siriano da inizio guerra nel 2011
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TEHERAN
08 maggio 2022
14:54
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Il presidente siriano Bashar al Assad si è recato oggi a Teheran per una visita di un giorno, durante la quale ha avuto colloqui la Guida suprema iraniana Ali Khamenei e il suo omologo Ebrahim Raisi.
Lo riporta Nournews, vicina ai Pasdaran, secondo cui il leader di Damasco sarebbe già ripartito per tornare in patria.
Si tratta della sua seconda visita dallo scoppio della guerra civile in Siria nel 2011.
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Ucraina, a Mosca è il giorno della parata. Putin: ‘La Nato non ci ha ascoltato’
Zelensky, la Russia ne ha dimenticato. Il G7 contro Putin, ‘non deve vincere, ha violato ogni regola’
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09 maggio 2022
09:43
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E’ in corso a Mosca la parata per il Giorno della Vittoria in ricordo della fine della Seconda Guerra mondiale.
La parte aerea della parata a Mosca è stata cancellata “per le condizioni meteo”.
Lo ha annunciato l’addetto stampa del presidente russo, Dmitri Peskov, citato dalle agenzie russe.
Così il presidente russo Vladimir Putin aprendo il suo discorso per la giornata della vittoria: “Compagni ufficiali, sottoufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria. Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria. La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci. L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”. Una delegazione di veterani americani della Seconda guerra mondiale “avrebbe voluto venire a Mosca per partecipare alle celebrazioni per la sconfitta del nazismo, ma è stato loro vietato” di farlo”.
Mentre gli occhi del mondo sono tutti orientati sulla Piazza Rossa di Mosca, celebrazioni per il Giorno della Vittoria sono previste in tutta la Russia e nella città dell’estremo oriente russo di Vladivostok sono già iniziate. Lo riporta la Bbc, pubblicando alcune foto della parata. Si vedono una folla di cittadini, molti con in mano cartelli con le foto dei parenti che hanno combattuto durante la seconda guerra mondiale, la sfilata dei soldati con la bandiera dell’Urss e il passaggio dei mezzi militari.
Zelensky chiede al G7 che i russi si ritirino “da tutta l’Ucraina” e i leader riaffermano che Putin “non deve vincere” perchè “ha violato l’ordine internazionale basato sulle regole, in particolare la Carta delle nazioni Unite, concepita dopo la Seconda Guerra Mondiale per risparmiare alle successive generazioni la piaga della guerra”. Occidente e Giappone si impegnano a mettere al bando il petrolio russo, sebbene con gradualità, e si preparano ulteriori sanzioni, dal Regno Unito anche nei confronti della Bielorussia. Ieri a Kiev Jill Biden e Justin Trudeau, che promette altri 40 milioni di dollari di aiuti militari.
I Paesi del G7 si sono impegnati a fermare l’import del petrolio russo: lo riferisce la Casa Bianca dopo la video call tra i leader mentre slitta ancora il via libera dell’Ue all’embargo graduale al petrolio di Mosca. Intanto si muove la diplomazia. Jill Biden ha fatto un viaggio a sorpresa nell’Ucraina occidentale incontrando la first lady Olena Zelenska in una scuola di Uzhhorod, una città di 100 mila abitanti a pochi chilometri dal confine con la Slovacchia. La moglie del presidente ucraino, ha ringraziato la first lady Usa per la sua visita, che ha definito “un atto molto coraggioso”. Il premier canadese Justin Trudeau è a Irpin, alle porte di Kiev.
E il presidente ucraino Zelensky, durante un intervento in videoconferenza a un vertice del G7, ha detto che “nel villaggio di Bilogorivka, nella regione di Lugansk, una bomba russa ha ucciso 60 civili”. Nella scuola, che dava rifugio a circa 90 persone, in 30 si erano salvate ma 60 erano rimaste sotto le macerie, e sin dall’inizio si era temuta una strage.
“Dobbiamo supportare l’Ucraina e il suo esercito per la sua legittima difesa e allo stesso tempo l’Italia continuerà a lavorare per la pace. Ma non possiamo pensare di fornire armi per colpire il suolo russo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a ‘Che tempo che fa’ su Rai3.
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G7: ‘PUTIN NON DEVE VINCERE LA GUERRA’
“Restiamo uniti nella nostra decisione che il presidente Putin non deve vincere questa guerra contro l’Ucraina. Lo dobbiamo alla memoria di quelli che hanno combattuto per la libertà nella Seconda guerra mondiale, continuare a combattere per essa oggi, per il popolo dell’Ucraina, dell’Europa e della comunità globale”: è la conclusione della dichiarazione finale della video call tra i leader del G7, che si sono impegnati ad aumentare i costi per Putin con nuove sanzioni o inasprendo quelle già esistenti. Le azioni di Putin in Ucraina rappresentano “un’onta” per la Russia e per il suo popolo. Lo si legge nella dichiarazione del G7 dopo il vertice in videoconferenza con il leader ucraino Zelensky che ha ribadito ‘la ferma determinazione’ dell’Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale. ‘L’obiettivo finale dell’Ucraina – ha detto – è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall’intero territorio dell’Ucraina e garantire la sua capacità di proteggersi in futuro’.
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Jill Biden incontra a sorpresa la moglie di Zelensky in Ucraina – Mondo
In una scuola a pochi chilometri dal confine slovacco
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NUOVE SANZIONI USA
Gli Usa hanno annunciato nuove sanzioni contro tre stazioni tv russe e dirigenti di Gazprombank e hanno vietato agli americani di fornire servizi alle imprese russe. Sono le ultime misure varate contro l’invasione russa dell’Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca. In totale sono 27 le persone sanzionate, tra cui anche otto dirigenti di Sberbank. Le tv finite nella blacklist Usa sono Channel One Russia, Television Station Russia-1 e Ntv, legate direttamente o indirettamente al Cremlino. Sanzionata anche Promtekhnologiya, produttrice di armi, insieme a otto compagnie marittime. La commissione regolatoria per il nucleare sospenderà inoltre le licenze per esportare materiale nucleare speciale in Russia.
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AZOV NON SI ARRENDE
“La resa per noi è inaccettabile”, dice il battaglione Azov dall’acciaieria assediata. Dopo l’evacuazione dei civili, la conferenza online proprio da Azovstal: “Ci sono molti militari feriti da evacuare ma combatteremo fino alla fine”, annuncia il comandante del battaglione, Denis ‘Radis’ Prokopenko. “Le forze russe stanno continuando a bombardare l’area e stanno cercando di assaltare l’impianto”, ha affermato il capitano Svyatoslav Kalina Palamar, vice comandante del battaglione Azov. Ha aggiunto di non poter confermare che tutti i civili siano stati evacuati dal sito, come riportato ieri. “I nemici vogliono distruggere gli ucraini, per noi è chiarissimo”, aggiunge. “Ora i nostri politici stanno provando a negoziare con quegli animali. Ma non ricordano cosa hanno fatto? Non possiamo parlare con questa gente. Il nostro obiettivo è eliminare la minaccia”, ha aggiunto il vicecomandante. “Qui stiamo difendendo il mondo libero. Non stiamo difendendo solo l’Ucraina, ma anche il mondo libero”, aggiunge.
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NON SI FERMA LA GUERRA SUL CAMPO
“Forti esplosioni” sono state segnalate a Odessa e Mykolaiv, riporta Ukraina 24. Un’anziana insegnante è stata uccisa e altri 27 civili sono rimasti feriti anche gravemente negli attacchi missilistici russi su zone residenziali nella regione di Mykolaiv delle ultime 24 ore, scrive su Telegram il capo del consiglio regionale Hanna Zamazieieva, citato da Ukrinform. Secondo Zamazieieva l’esercito di Mosca ha bombardato senza sosta nella notte la regione di Mykolaiv. Ma le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato questa mattina in quasi tutte le regioni ucraine, riporta il Kyiv Independent. Due ragazzi di 11 e 14 anni sono stati uccisi e due ragazze di 8 e 12 anni sono state ferite ieri in un bombardamento russo sulla città di Pryvillia, del distretto di Sievierodonetsk della regione di Lugansk, riferisce l’ufficio del procuratore generale di Kiev su Telegram citato da Ukrinform. Sono oltre 200 i bambini uccisi, secondo le stime ufficiali.
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Ed è stata trovata morta Sofia, la 13enne scomparsa due giorni fa dopo il bombardamento dell’esercito russo su una colonna di mezzi che stavano evacuando civili nella regione di Kharkiv. I parenti l’avevano cercata con appelli sui social. Lo ha reso noto il capo delle indagini del dipartimento di polizia regionale Sergii Bolvinov su Facebook, riportato da Ukrinform. “Purtroppo, i resti del corpo e un ciondolo indicato dai suoi parenti sono stati trovati nell’auto su cui viaggiava”, ha detto Bolvinov. Sofia era in macchina con la sorella di 6 mesi e la madre. La donna è stata gravemente ferita nel bombardamento.Circa 60 civili risultano dispersi dopo l’attacco aereo di ieri pomeriggio dell’esercito russo su una scuola con un rifugio nel villaggio di Bilohirivka, sempre nella regione di Lugansk. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, su Telegram ripreso da Ukrinform. “Tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie degli edifici sono molto probabilmente morte”, scrive Gaidai. Ieri i servizi di emergenza ucraini avevano parlato di almeno due vittime. Nel sotterraneo si nascondevano 90 persone, nella serata almeno una trentina era stata tratta in salvo.
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I SOLDATI MORTI
Sono almeno 25.500 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito indica che dopo 74 giorni di conflitto si registrano anche 199 caccia, 156 elicotteri e 360 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.130 carri armati russi, 509 pezzi di artiglieria, 2.741 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 92 missili da crociera, 179 lanciamissili, 12 navi, 1.961 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 86 unità di difesa antiaerea e 39 unità di equipaggiamenti speciali.
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Sanzioni Ue, slitta ancora accordo su embargo al petrolio
Fonti, ma sono stati fatti progressi importanti
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BRUXELLES
08 maggio 2022
16:14
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Slitta ancora il via libera dei rappresentanti permanenti dei 27 dell’Ue (Coreper) al sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, con l’embargo graduale al petrolio di Mosca.
Ci sarebbero stati progressi importanti sulla maggioranza delle misure, ma resterebbe ancora lavoro da fare tra l’altro su come garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e questioni tecniche da risolvere, legate anche alla riconversione infrastrutturale.
E’ quanto si apprende da fonti europee.
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Jill Biden e Trudeau a sorpresa in Ucraina
Incontro tra le first lady. Il premier canadese da Zelensky
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WASHINGTON
08 maggio 2022
22:01
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“I cuori del popolo americano sono con le madri dell’Ucraina”: è il messaggio lanciato nella giorno della festa della mamma da Jill Biden nel suo viaggio lampo in Ucraina occidentale, dove ha abbracciato la moglie del presidente, Olena Zelenska, regalandole un bouquet di fiori.
Una tappa che carica di ulteriore significato politico e umano la sua missione prima in Romania e poi in Slovacchia per visitare le truppe Usa, ribadire i forti legami bilaterali con i due alleati Nato ma soprattutto per mostrare solidarietà ai rifugiati ucraini e gratitudine per gli sforzi umanitari dei Paesi vicini, delle agenzie Onu e delle ong.
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La visita in Ucraina arriva pochi giorni dopo quella della speaker della Camera Nancy Pelosi e dei segretari di Stato e alla Difesa Usa, Antony Blinken e Lloyd Austin.
In attesa di un possibile viaggio a Kiev anche di Biden, che nel frattempo però è stato battuto sul tempo da Justin Trudeau, protagonista anche lui oggi di un blitz tenuto riservato per incontrare Zelensky a margine della video call tra i leader del G7. Il premier canadese ha prima fatto tappa a Irpin, alla periferia di Kiev, teatro di violenti combattimenti e di molti orrori russi che ha voluto vedere con i propri occhi, accompagnato dal sindaco Oleksander Markushyn, che ha postato delle foto insieme a lui. Assieme alla vice premier Chrystia Freeland e alla ministra degli Esteri Mélanie Joly, Trudeau ha anche issato la bandiera del suo Paese all’ambasciata canadese, che dovrebbe riaprire a breve.
Trudeau a Irpin, alle porte di Kiev
Anche il blitz di Jill Biden è stato tenuto segreto sino all’ultimo momento per ovvie questioni di sicurezza, benché si sia trattato di un viaggio in auto di pochi chilometri al di là della frontiera slovacca, a Uzhhorod, città di 100 mila abitanti. E’ qui che si sono incontrate le due first lady. “Volevo venire nel giorno della mamma. Pensavo fosse importante mostrare al popolo ucraino che questa guerra brutale deve finire e che il popolo americano sta con il popolo ucraino”, ha spiegato la consorte del presidente americano dispiegando con empatia la sua diplomazia personale ed evidenziando il drammatico ruolo di primo piano della madri: donne segnate dalla fuga, con i mariti al fronte e figli spesso piccoli privati della scuola e a cui è difficile spiegare il crollo di un mondo prima felice. La moglie di Zelensky l’ha ringraziata per il suo “atto molto coraggioso”. “Capiamo cosa significa per la first lady Usa venire qui durante una guerra quando ogni giorno sono in corso azioni militari, dove le sirene suonano ogni giorno, anche oggi”, ha sottolineato.
Jill Biden alla frontiera tra Slovacchia e Ucraina
“Tutti noi sentiamo il vostro supporto e la leadership del presidente Usa ma vorremmo notare che la festa della mamma è un giorno molto simbolico per noi perché sentiamo il vostro amore e sostegno durante questo giorno così importante”, ha proseguito Olena, apparsa in pubblico per la prima volta dal 24 febbraio, giorno dell’invasione russa. Le due first lady, che si sono scambiate lettere in queste settimane di guerra, sono rimaste sole per un incontro di un’ora. Poi hanno visitato insieme una scuola trasformata in centro di accoglienza profughi, che ospita 163 ucraini, di cui 47 bambini. Alcuni di loro stavano facendo dei lavoretti da regalare alle loro mamme. Jill è quindi tornata in Slovacchia, dove ha incoraggiato i profughi ucraini, soprattutto donne e bambini, incontrati a Kosice e a Vysne Nemecke, al confine. La Slovacchia ha visto entrare oltre 400 mila ucraini dall’inizio della guerra, di cui circa 74 mila sono rimasti.
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Ucraina, rifugi vuoti, l’altra resistenza REPORTAGE
Silenziate app sirene: ‘Guerra sarà lunga, basta vite sospese’
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HORODOK
08 maggio 2022
22:02
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Ad Horodok le sirene dell’allarme aereo non si sentono ovunque: qui, oblast di Leopoli, abitano 16mila anime ma molte case sono sparse nel verde della periferia.
Gli avvisi arrivano dunque con l’app del telefono che tutti hanno scaricato subito dopo i primi giorni della guerra.
Ma molti oggi la tengono silenziata. “Suona due, tre, anche quattro volte al giorno, possiamo passare tutto il tempo in cantina?”, chiede Oleksandr mostrandomi la cartina dell’Ucraina che cambia colore, regione per regione, se c’è un pericolo di attacco. Ma nell’ultima settimana è stata spesso tutta rossa quella cartina, segnale di allerta per tutto il Paese.
E’ una resistenza diversa da quella della prima linea anche perché la gente sente che questo conflitto potrebbe durare mesi, “anche anni”, è il sentimento diffuso. Kharkiv, dove si vive da due mesi nella metropolitana per difendersi dalle bombe, dista oltre mille chilometri, per Odessa ce ne vogliono circa 800 calcolando che le strade non sono tutte percorribili. Ma Yavoriv, dove il 13 marzo era stata colpita una base militare, è a un’ora di strada. Il rumore della guerra dunque si è avvicinato anche qui. Ma c’è voglia di tenersi stretta una certa normalità. Per questo, dopo i lanci di missili a Leopoli all’inizio di questa settimana, che hanno colpito una centrale elettrica e le infrastrutture ferroviarie, oggi davanti al Teatro dell’Opera c’è chi suona e i bambini che giocano con le fontane d’acqua.
Suor Francesca, benedettina, vive in un monastero nella periferia della ‘piccola Vienna’: “Qui la sirena non si sente, ci avvertono e noi suoniamo le campane. Ma continuiamo a fare quello che stiamo facendo. I primi giorni sempre nei sottoscala, ore e ore, non riuscivamo neanche a pregare bene”, dice la monaca la cui giornata comincia con le lodi ed è scandita da canti e orazioni tutto il giorno. A Kiev si mangia nei pub guardando le partite del calcio italiano e la cameriera, fan di Celentano, augura alla fine “good luck”, in bocca al lupo, a noi italiani. A Zythomir, dove all’inizio del conflitto sono state colpite dai missili case di civili e anche una chiesa ortodossa, i francescani, al suonare della sirena, scherzano: “Speriamo solo che i russi non abbiano mappe vecchie perché questo convento, ai tempi dell’Unione Sovietica, era stato requisito e trasformato in un commissariato”.
Il vero problema oggi, nell’Ucraina non vicina al fronte che sfida Putin con cartelli che lo sbeffeggiano o provando a vivere la vita di prima, è la benzina. Il Paese, dove non si viaggia più in aereo e con le ferrovie meno sicure dell’inizio del conflitto, tutto si muove su gomma e le code ai benzinai possono durare anche quattro-cinque ore. “E’ possibile mettere solo dieci litri per volta”, spiega Iaroslav. Ma c’è chi si è attrezzato: si può pagare in contanti o con una app prepagata scaricata sul telefono. “Se hai due sim, più un pieno in contanti, riesci a mettere anche 30 litri”, dice Oleksandr. Si impara a sopravvivere a tutto, anche all’idea che forse questa penuria di carburante può essere dovuta al fatto che “le compagnie aspettano domani, quando potranno alzare i prezzi”. In città è più facile girare in bicicletta e in monopattino. E i sacchi di sabbia accumulati in tutti gli angoli delle città fungono da perfetti parcheggi per questi mezzi a due-ruote, ora che la tensione ai check-point si è un po’ allentata.
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Ucraina, a Mosca è il giorno della parata. Putin: ‘La Nato non ci ha ascoltato’
Zelensky, la Russia ne ha dimenticato. Il G7 contro Putin, ‘non deve vincere, ha violato ogni regola’
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09 maggio 2022
09:43
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E’ in corso a Mosca la parata per il Giorno della Vittoria in ricordo della fine della Seconda Guerra mondiale.
La parte aerea della parata a Mosca è stata cancellata “per le condizioni meteo”.
Lo ha annunciato l’addetto stampa del presidente russo, Dmitri Peskov, citato dalle agenzie russe.
Così il presidente russo Vladimir Putin aprendo il suo discorso per la giornata della vittoria: “Compagni ufficiali, sottoufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria. Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria. La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci. L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”. Una delegazione di veterani americani della Seconda guerra mondiale “avrebbe voluto venire a Mosca per partecipare alle celebrazioni per la sconfitta del nazismo, ma è stato loro vietato” di farlo”.
Mentre gli occhi del mondo sono tutti orientati sulla Piazza Rossa di Mosca, celebrazioni per il Giorno della Vittoria sono previste in tutta la Russia e nella città dell’estremo oriente russo di Vladivostok sono già iniziate. Lo riporta la Bbc, pubblicando alcune foto della parata. Si vedono una folla di cittadini, molti con in mano cartelli con le foto dei parenti che hanno combattuto durante la seconda guerra mondiale, la sfilata dei soldati con la bandiera dell’Urss e il passaggio dei mezzi militari.
Zelensky chiede al G7 che i russi si ritirino “da tutta l’Ucraina” e i leader riaffermano che Putin “non deve vincere” perchè “ha violato l’ordine internazionale basato sulle regole, in particolare la Carta delle nazioni Unite, concepita dopo la Seconda Guerra Mondiale per risparmiare alle successive generazioni la piaga della guerra”. Occidente e Giappone si impegnano a mettere al bando il petrolio russo, sebbene con gradualità, e si preparano ulteriori sanzioni, dal Regno Unito anche nei confronti della Bielorussia. Ieri a Kiev Jill Biden e Justin Trudeau, che promette altri 40 milioni di dollari di aiuti militari.
I Paesi del G7 si sono impegnati a fermare l’import del petrolio russo: lo riferisce la Casa Bianca dopo la video call tra i leader mentre slitta ancora il via libera dell’Ue all’embargo graduale al petrolio di Mosca. Intanto si muove la diplomazia. Jill Biden ha fatto un viaggio a sorpresa nell’Ucraina occidentale incontrando la first lady Olena Zelenska in una scuola di Uzhhorod, una città di 100 mila abitanti a pochi chilometri dal confine con la Slovacchia. La moglie del presidente ucraino, ha ringraziato la first lady Usa per la sua visita, che ha definito “un atto molto coraggioso”. Il premier canadese Justin Trudeau è a Irpin, alle porte di Kiev.
E il presidente ucraino Zelensky, durante un intervento in videoconferenza a un vertice del G7, ha detto che “nel villaggio di Bilogorivka, nella regione di Lugansk, una bomba russa ha ucciso 60 civili”. Nella scuola, che dava rifugio a circa 90 persone, in 30 si erano salvate ma 60 erano rimaste sotto le macerie, e sin dall’inizio si era temuta una strage.
“Dobbiamo supportare l’Ucraina e il suo esercito per la sua legittima difesa e allo stesso tempo l’Italia continuerà a lavorare per la pace. Ma non possiamo pensare di fornire armi per colpire il suolo russo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a ‘Che tempo che fa’ su Rai3.
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G7: ‘PUTIN NON DEVE VINCERE LA GUERRA’
“Restiamo uniti nella nostra decisione che il presidente Putin non deve vincere questa guerra contro l’Ucraina. Lo dobbiamo alla memoria di quelli che hanno combattuto per la libertà nella Seconda guerra mondiale, continuare a combattere per essa oggi, per il popolo dell’Ucraina, dell’Europa e della comunità globale”: è la conclusione della dichiarazione finale della video call tra i leader del G7, che si sono impegnati ad aumentare i costi per Putin con nuove sanzioni o inasprendo quelle già esistenti. Le azioni di Putin in Ucraina rappresentano “un’onta” per la Russia e per il suo popolo. Lo si legge nella dichiarazione del G7 dopo il vertice in videoconferenza con il leader ucraino Zelensky che ha ribadito ‘la ferma determinazione’ dell’Ucraina a proteggere la propria sovranità e integrità territoriale. ‘L’obiettivo finale dell’Ucraina – ha detto – è garantire il pieno ritiro delle forze russe dall’intero territorio dell’Ucraina e garantire la sua capacità di proteggersi in futuro’.
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NUOVE SANZIONI USA
Gli Usa hanno annunciato nuove sanzioni contro tre stazioni tv russe e dirigenti di Gazprombank e hanno vietato agli americani di fornire servizi alle imprese russe. Sono le ultime misure varate contro l’invasione russa dell’Ucraina. Lo riferisce la Casa Bianca. In totale sono 27 le persone sanzionate, tra cui anche otto dirigenti di Sberbank. Le tv finite nella blacklist Usa sono Channel One Russia, Television Station Russia-1 e Ntv, legate direttamente o indirettamente al Cremlino. Sanzionata anche Promtekhnologiya, produttrice di armi, insieme a otto compagnie marittime. La commissione regolatoria per il nucleare sospenderà inoltre le licenze per esportare materiale nucleare speciale in Russia.
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AZOV NON SI ARRENDE
“La resa per noi è inaccettabile”, dice il battaglione Azov dall’acciaieria assediata. Dopo l’evacuazione dei civili, la conferenza online proprio da Azovstal: “Ci sono molti militari feriti da evacuare ma combatteremo fino alla fine”, annuncia il comandante del battaglione, Denis ‘Radis’ Prokopenko. “Le forze russe stanno continuando a bombardare l’area e stanno cercando di assaltare l’impianto”, ha affermato il capitano Svyatoslav Kalina Palamar, vice comandante del battaglione Azov. Ha aggiunto di non poter confermare che tutti i civili siano stati evacuati dal sito, come riportato ieri. “I nemici vogliono distruggere gli ucraini, per noi è chiarissimo”, aggiunge. “Ora i nostri politici stanno provando a negoziare con quegli animali. Ma non ricordano cosa hanno fatto? Non possiamo parlare con questa gente. Il nostro obiettivo è eliminare la minaccia”, ha aggiunto il vicecomandante. “Qui stiamo difendendo il mondo libero. Non stiamo difendendo solo l’Ucraina, ma anche il mondo libero”, aggiunge.
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NON SI FERMA LA GUERRA SUL CAMPO
“Forti esplosioni” sono state segnalate a Odessa e Mykolaiv, riporta Ukraina 24. Un’anziana insegnante è stata uccisa e altri 27 civili sono rimasti feriti anche gravemente negli attacchi missilistici russi su zone residenziali nella regione di Mykolaiv delle ultime 24 ore, scrive su Telegram il capo del consiglio regionale Hanna Zamazieieva, citato da Ukrinform. Secondo Zamazieieva l’esercito di Mosca ha bombardato senza sosta nella notte la regione di Mykolaiv. Ma le sirene d’allarme antiaeree hanno risuonato questa mattina in quasi tutte le regioni ucraine, riporta il Kyiv Independent. Due ragazzi di 11 e 14 anni sono stati uccisi e due ragazze di 8 e 12 anni sono state ferite ieri in un bombardamento russo sulla città di Pryvillia, del distretto di Sievierodonetsk della regione di Lugansk, riferisce l’ufficio del procuratore generale di Kiev su Telegram citato da Ukrinform. Sono oltre 200 i bambini uccisi, secondo le stime ufficiali.
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Ed è stata trovata morta Sofia, la 13enne scomparsa due giorni fa dopo il bombardamento dell’esercito russo su una colonna di mezzi che stavano evacuando civili nella regione di Kharkiv. I parenti l’avevano cercata con appelli sui social. Lo ha reso noto il capo delle indagini del dipartimento di polizia regionale Sergii Bolvinov su Facebook, riportato da Ukrinform. “Purtroppo, i resti del corpo e un ciondolo indicato dai suoi parenti sono stati trovati nell’auto su cui viaggiava”, ha detto Bolvinov. Sofia era in macchina con la sorella di 6 mesi e la madre. La donna è stata gravemente ferita nel bombardamento.Circa 60 civili risultano dispersi dopo l’attacco aereo di ieri pomeriggio dell’esercito russo su una scuola con un rifugio nel villaggio di Bilohirivka, sempre nella regione di Lugansk. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, su Telegram ripreso da Ukrinform. “Tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie degli edifici sono molto probabilmente morte”, scrive Gaidai. Ieri i servizi di emergenza ucraini avevano parlato di almeno due vittime. Nel sotterraneo si nascondevano 90 persone, nella serata almeno una trentina era stata tratta in salvo.
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I SOLDATI MORTI
Sono almeno 25.500 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione: lo rende noto l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito indica che dopo 74 giorni di conflitto si registrano anche 199 caccia, 156 elicotteri e 360 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1.130 carri armati russi, 509 pezzi di artiglieria, 2.741 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 92 missili da crociera, 179 lanciamissili, 12 navi, 1.961 tra veicoli e autocisterne per il trasporto del carburante, 86 unità di difesa antiaerea e 39 unità di equipaggiamenti speciali.
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Gerusalemme: accoltellato agente israeliano a Porta Damasco
La polizia: l’aggressore è stato ‘neutralizzato’
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TEL AVIV
08 maggio 2022
19:44
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Un agente israeliano è stato accoltellato poco fa alla Porta di Damasco in Città Vecchia a Gerusalemme.
Lo ha detto la polizia secondo cui l’aggressore è stato raggiunto dai colpi d’arma da fuoco degli altri agenti e “neutralizzato”.
Il poliziotto è stato colpito alla schiena ed è stato portato in ospedale ma le condizioni, secondo i media, non sono gravi.
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John Lee eletto leader di Hong Kong, unico candidato
Il voto blindato da Pechino per la nuova era del dopo Carrie Lam
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PECHINO
08 maggio 2022
20:19
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John Lee Ka-chiu, l’ex numero due del governo uscente di Hong Kong, ha chiuso con l’elezione a governatore la sua corsa solitaria blindata da Pechino, divenendo la prima persona ad assicurarsi la carica più alta dell’ex colonia britannica dopo aver scalato dal 1977 tutti i ranghi della polizia.
Quale unico candidato, Lee ha ottenuto 1.416 voti favorevoli sui 1.461 componenti della Commissione elettorale, quasi tutti pro-Cina contro gli appena 8 contrari.
Noto come un ‘falco della sicurezza’ e descritto come un ‘boia’ pronto a eseguire tutto ciò che gli veniva chiesto, Lee, 64 anni, deve la sua fama alla “sistematica demolizione” del fronte democratico dalla nomina nel 2017 a segretario alla Sicurezza.
Ebbe un ruolo primario nel promuovere un disegno di legge del 2019 sull’estradizione verso la Cina e nel coordinare la risposta della polizia alle proteste su larga scala che ne scaturirono. Fu un accanito sostenitore della legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino a giugno 2020: in un post di luglio 2021, Lee, promosso a segretario capo dell’amministrazione uscente di Carrie Lam, la elogiò per aver “posto fine immediata” al caos e ripristinato l’ordine.
Nella repressione dei giornali pro-democrazia figura la battaglia contro l’Apple Daily, il tabloid del magnate pro-democrazia Jimmy Lai che chiuse i battenti il 24 giugno 2021: fu, secondo alcuni osservatori, la prova della sua affidabilità per i piani di normalizzazione dell’ex colonia promossi dalla leadership comunista e dal presidente Xi Jinping.
Lee presterà giuramento come sesto governatore, succedendo a Lam, per un mandato di cinque anni il prossimo primo luglio, ai 25 anni del passaggio di Hong Kong dalla Gran Bretagna alla Cina e al giro di boa del modello ‘un Paese, due sistemi’ attuato dal 1997 e che, pur se stravolto, scadrà nel 2047.
Parlando in cantonese e in inglese dopo la vittoria, Lee ha detto che il suo nuovo lavoro richiederà responsabilità nei confronti di Pechino e della città nel rispetto della legge, che è un “pilastro fondamentale di sana governance”. Ha promesso di salvaguardare la sicurezza nazionale, di lavorare a una maggiore integrazione con la Cina e di affrontare varie sfide come il nodo degli alloggi, delle disuguaglianze sociali e del Covid che ha fatto precipitare il Pil del 4% nel primo trimestre, oltre a rispolverare l’appeal di Hong Kong come hub finanziario e turistico.
Da Bruxelles, nel frattempo, è partita una reazione durissima: “L’Unione europea deplora questa violazione dei principi democratici e del pluralismo politico e considera questo processo di selezione come un ulteriore passo verso lo smantellamento del principio ‘un Paese, due sistemi”, ha denunciato l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue Josep Borrell.
Da Pechino, al contrario, è giunto l’apprezzamento per l’elezione “senza intoppi” e proteste della nuova leadership. L’Ufficio per gli affari di Hong Kong e Macao del governo centrale ha lodato il “nuovo passo nello sviluppo democratico a livello locale” e ha espresso fiducia che la città possa “raggiungere nuove vette nei prossimi cinque anni”. E ha rimarcato il “numero elevato di voti ricevuti” da Lee, in fin dei conti pari ad appena lo 0,02% dei 7,4 milioni di residenti, ma sufficienti per sventolare la bandiera della “democrazia con caratteristiche di Hong Kong per la nuova era”.
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Trudeau annuncia la riapertura dell’ambasciata a Kiev
E l’incaricata d’affari Usa è tornata alla capitale ucraina
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WASHINGTON
08 maggio 2022
23:01
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Justin Trudeau ha annunciato a Kiev in una conferenza stampa congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la riapertura dell’ambasciata del suo Paese.
Il premier canadese ha promesso inoltre altri aiuti militari, compresi droni, immagini satellitari, armi di piccole dimensioni, munizioni e fondi per lo sminamento.
Trudeau ha detto anche che Ottawa togliera’ i dazi su tutti i prodotti importati dall’Ucraina per il prossimo anno.
E’ chiaro che Putin e’ responsabile per odiosi crimini di guerra e deve risponderne”, ha aggiunto.
Intanto l’incaricata d’affari Usa per l’Ucraina Kristina Kvien e il suo team sono tornati a Kiev oggi. Lo ha twittato l’ambasciata Usa nella capitale ucraina. “Appena arrivati a Kiev! Felici di essere tornati nel giorno della vittoria in Europa. Gloria all’Ucraina!”, è il cinquettio. Si tratta di un passo per ristabilire la presenza diplomatica americana a Kiev dopo lo spostamento del personale fuori dai confini a causa della guerra.
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Filippine: aperti i seggi, Marcos jr punta alla vittoria
Secondo i sondaggi potrebbe ottenere oltre la metà dei voti
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MANILA
09 maggio 2022
01:34
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Aperte le urne nelle Filippine, dove oggi si vota per eleggere il prossimo presidente, un voto ad alto rischio che vede favorito Ferdinand Marcos Junior, figlio del defunto dittatore Ferdinand Marcos.
Circa 67 milioni di filippini sono chiamati a votare tra le 6:00 e le 19:00 ora locale, anche per il vicepresidente, i deputati, metà dei senatori, gli 81 governatori di provincia e altri funzionari locali.
Gli analisti prevedono una forte affluenza.
Sono 10 i candidati sono in corsa per succedere al presidente Rodrigo Duterte, in un turno unico in cui è sufficiente la maggioranza relativa per essere eletti. E Ferdinand Marcos Jr, molto avanti nei sondaggi, sembra sulla buona strada per completare il ritorno al potere della dinastia caduta a quasi 40 anni dal suo esilio.
Dopo sei anni di governo autoritario di Duterte, attivisti per i diritti umani, leader della Chiesa cattolica e analisti politici temono che Marcos Jr possa ottenere una vittoria schiacciante e guidare il Paese con mano ancora più pesante.
I sondaggi prevedono una vittoria per il 64enne Marcos jr, soprannominato “BongBong”, con ben più della metà dei voti. I sostenitori della sua principale rivale, l’attuale vicepresidente Leni Robredo, sperano in una sorpresa dell’ultimo minuto.
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Borsa: Tokyo, apertura in calo (-1,06%)
Nikkei sconta stretta monetaria Usa, attesa trimestrali
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TOKYO
09 maggio 2022
02:29
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La Borsa di Tokyo avvia la prima seduta della settimana in ribasso, dopo la contrazione delle piazze azionarie Usa, che scontano la stretta monetaria della Federal Reserve, con gli investitori che guardano all’imminente stagione delle trimestrali in Giappone.
In apertura il listino di riferimento Nikkei cede l’1,06% a quota 26.716,09, e una perdita di 287 punti.
Sul mercato valutario lo yen continua a indebolirsi sul dollaro a 130,90, e sull’euro a 137,80.
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Ucraina: Giappone verso eliminazione graduale petrolio russo
Premier Kishida, unità del G7 più importante che mai
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TOKYO
09 maggio 2022
03:51
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Il premier giapponese Fumio Kishida ha comunicato l’intenzione di avviare un processo di eliminazione graduale degli approvvigionamenti di petrolio dalla Russia, in linea con quanto discusso nel vertice online dei Paesi del G7.
“La corrispondenza dei valori universali e fondamentali delle nazioni non è mai stata così importante come adesso, con il mondo che si trova a un bivio storico”, ha detto Kishida a NHK Tv.
Il premier nipponico ha ammesso che si tratta di una decisione difficile per il Giappone, privo di risorse naturali e in gran parte dipendente dalle importazioni di materie prime dopo l’incidente di Fukushima, ma quello che è più importante è “lo spirito di solidarietà tra i Paesi del G7”. Secondo i dati dell’Organizzazione nazionale del commercio (Jeto), nel 2021 la Russia ha contribuito a circa il 3,6% delle forniture di petrolio in Giappone, e all’8,8% dell’approvvigionamento di gas naturale. Importanti aziende del Sol Levante rimangono comunque legate al progetto Sakhalin-2 in Russia sul gas naturale liquefatto (Lng), che lo stesso Kishida nelle scorse settimane ha definito “vitale”.
Le principali società di intermediazione nipponiche, tra cui Mitsui & Co. e Mitsubishi Corp, possiedono rispettivamente il 12,5% e il 10% nel prospetto, lo stesso dal quale la britannica Shell ha annunciato l’abbandono in marzo, e controllato al 50% dalla società di stato russa Gazprom. Prima dell’incidente nucleare di Fukushima, nel marzo 2011 – che ha provocato lo spegnimento dei quattro quinti degli impianti atomici nell’arcipelago, in Giappone erano presenti 54 reattori capaci di generare circa il 30% del fabbisogno energetico del Paese.
Sakhalin-2 ha visto l’inizio delle operazioni in Russia nel 2009, con una capacità di circa 10 milioni di tonnellate di Lng esportate e distribuite principalmente tra Giappone, Cina a Corea del Sud.
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Cina, esportazioni ai minimi da 18 mesi con Covid e Ucraina
Surplus commerciale aprile a 51,12 mld, +3,9% export
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PECHINO
09 maggio 2022
06:46
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La Cina registra ad aprile un surplus commerciale di 51,12 miliardi di dollari, in rialzo sui 47,38 miliardi di marzo e sui 50,56 miliardi attesi dagli analisti.
Secondo i dati diffusi dalle Dogane, l’export sale del 3,9% annuo, battendo le stime dei mercato di +3,2% e dopo il +14,7% di marzo: si tratta della prima crescita a singola cifra degli ultimi 18 mesi, nel mezzo delle incertezze legate alla guerra tra Ucraina e Russia e alle misure draconiane per frenare la diffusione del Covid-19.
L’import, invece, è rimasto invariato ad aprile, contro il -0,1% di marzo e il -3% atteso alla vigilia.
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Ucraina: nuove forti esplosioni ad Odessa. Draghi e Biden parleranno di sanzioni alla Russia
Zelensky: ‘Putin è come Hitler’. Macron: ‘Non siamo in guerra contro la Russia’.
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10 maggio 2022
08:51
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Le autorità ucraine hanno reso noto che c’è stato un attacco missilistico nella serata di lunedì su Odessa.
Lo riporta la Bbc precisando che dal centro della città si sono sentite tre forti esplosioni.
La prima è stata abbastanza forte da scuotere i finestrini e far scattare gli allarmi delle auto vicine. La Russia ha colpito la città ucraina di Odessa con tre missili Kinzhal lanciati da un aereo russo Tu-22. Lo scrive l’agenzia ucraina Ukrinform, precisando che i missili hanno ferito due persone e distrutto cinque edifici di infrastrutture turistiche. Lo ha reso noto il servizio stampa del consiglio comunale di Odessa su Telegram. In giornata le truppe russe avevano lanciato un raid missilistico nella città durante la visita in città del presidente del Consiglio europeo Charles Michel e del primo ministro ucraino Denys Shmyhal.
Il presidente americano Joe Biden e il premier Mario Draghi “parleranno di come continuare a imporre sanzioni su Putin e la Russia e di come continuare ad aiutare gli ucraini”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa a proposito dell’arrivo domani del premier italiano. I due leader “parleranno anche della cooperazione bilaterale in vari ambiti”, ha ribadito.
Con l’attacco all’Ucraina, Mosca ha risposto ad “una minaccia diretta vicino ai confini russi”, perché “un attacco era stato preparato, anche alla Crimea”. Lo dice Putin durante la parata per il Giorno della vittoria sui nazisti spiegando che “l’orrore di una guerra globale non si deve ripetere”. Ai soldati dice che stanno combattendo “per la nostra gente nel Donbass e per la sicurezza della patria”. La Russia ha sempre voluto “un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ci ha ascoltato”. “L’aggressione” della Crimea “è stata una minaccia ai confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e giusta”. Putin non ha “alcun dubbio” sul fatto che quella che chiama “l’operazione militare speciale” in Ucraina “produrrà risultati”. “Se ci fosse stata anche una possibilità di risolvere la questione ucraina pacificamente, la Russia l’avrebbe usata”, ha aggiunto. La parte aerea della parata a Mosca è stata cancellata, ufficialmente “per le condizioni meteo”, sebbene i cieli su Mosca siano sereni. La lettera Z, famigerato simbolo dell’aggressione e onnipresente al fronte, rimane praticamente assente dalla sfilata. Zelensky: ‘Lui è come Hitler, è maledetto dai suoi avi’. Macron: ‘Aiutiamo Kiev ma non siamo in guerra contro la Russia. Da Putin nessuna escalation verbale, ora tregua’. Von der Leyen: ‘Puntiamo a un parere sull’adesione di Kiev a giugno’. Xi a Scholz: ‘Evitare l’espansione del conflitto’. Raid a Odessa, Michel costretto a rifugiarsi. “Le dichiarazioni di Putin che in Ucraina ci sono i nazisti sono ridicole. In Ucraina ci sono gli ucraini”: lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa. “Abbiamo indicazioni che gli ucraini sono stati portati dall’Ucraina alla Russia contro la loro volontà”, ha aggiunto Kirby sottolineando che le forze russe stanno commettendo “crimini di guerra”. Il dipartimento della Difesa non ha tuttavia precisato il numero di ucraini che ritiene siano stati deportati in Russia.
Putin: ‘L’orrore di una guerra globale non deve ripetersi’
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AIR SHOW CANCELLATI
Il governo russo non ha cancellato oggi solo l’esibizione aerea prevista sui cieli di Mosca per le celebrazioni della Giornata della Vittoria, ma anche quelle che erano state programmate nelle principali città in tutto il Paese, incluse San Pietroburgo e Rostov-on-Don: una decisione attribuita al maltempo che ha sorpreso gli analisti militari stranieri. “Sembra incredibile – ha detto alla Cnn Peter Layton, un esperto del Griffith Asia Institute in Australia ed ex ufficiale dell’aeronautica australiana -. Sembrava soleggiato per quello che ho visto. L’unica scusa sarebbero forti venti trasversali nelle basi aeree da cui sarebbero dovuti decollare gli aerei”. A Mosca la parata avrebbe dovuto includere 77 caccia che sfrecciavano sulla Piazza Rossa, inclusi otto MiG-29 in una formazione ‘Z’ a sostegno delle truppe impegnate in Ucraina. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che l’esibizione di Mosca è stata cancellata “per le condizioni meteo”. L’agenzia Tass ha precisato da parte sua che gli spettacoli sono stati annullati anche a Samara, Kaliningrad e Murmansk.
LA PARATA PER IL ‘GIORNO DELLA VITTORIA’
‘CONTRO DI NOI UN PIANO D’ATTACCO’
Il presidente russo Vladimir Putin ha aperto con un discorso la celebrazione: “Compagni ufficiali, sottoufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria. Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria. La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci. L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”. Una delegazione di veterani americani della Seconda guerra mondiale “avrebbe voluto venire a Mosca per partecipare alle celebrazioni per la sconfitta del nazismo, ma è stato loro vietato” di farlo”. “L’orrore di una guerra globale non si deve ripetere” ha detto Putin, sottolineando che con l’attacco all’Ucraina Mosca ha risposto ad “una minaccia diretta vicino ai confini russi”, perché “una attacco era stato preparato, anche alla Crimea”.
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RAID A ODESSA, PAURA PER MICHEL
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è stato costretto a ripararsi in un rifugio antiaereo a seguito di un allarme per un raid missilistico russo durante la sua visita a sorpresa di oggi a Odessa. La fuga d’emergenza ha interrotto il suo incontro con in premier ucraino Denys Shmygal. Lo riferiscono fonti Ue.
ZELENSKY: ‘PUTIN COME HITLER’
“Solo un pazzo può sperare di ripetere 2194 giorni di guerra” della Seconda guerra mondiale: “colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto. E’ condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha cominciato ad imitare il loro assassino. E allora perderà tutto”. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel video di oltre 5 minuti, girato in occasione del Giorno della Vittoria sul nazismo mentre cammina nel centro di Kiev, senza mai nominare direttamente il presidente russo Vladimir Putin.
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‘NON SIAMO IN GUERRA CONTRO RUSSIA’
“Affinché questa guerra possa concludersi abbiamo adottato sanzioni senza precedenti e abbiamo mobilitato mezzi umanitari, finanziari e militari come mai prima d’ora. Non siamo in guerra contro la Russia, lavoriamo per la preservazione dell’integrità dell’Ucraina, per la pace nel nostro continente. Ma sta solo all’Ucraina definire i termini dei negoziati con la Russia”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron parlando a Strasburgo alla chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa.
L’ADESIONE DI KIEV
Colloquio telefonico tra la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Nella giornata dell’Europa abbiamo parlato del supporto dell’Ue al percorso europeo dell’Ucraina. Non vediamo l’ora di ricevere le risposte al questionario per la candidatura a membro dell’Ue. La Commissione punta a dare il suo parere a giugno”, scrive von der Leyen in un tweet.
RISCHI PER L’ECONOMIA
L’invasione dell’Ucraina ha “aumentato ulteriormente l’incertezza economica”. Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, sottolineando che c’è il “potenziale per una continua volatilità e irregolarità per la crescita globale”.
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Ucraina, la cronaca della giornata in diretta
Le forze russe si preparano per un’offensiva nell’est
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09 maggio 2022
21:53
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ORE 20.32 – L’invasione dell’Ucraina ha “aumentato ulteriormente l’incertezza economica”.
Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, sottolineando che c’è il “potenziale per una continua volatilità e irregolarità per la crescita globale”.
ORE 20.26 – “Le dichiarazioni di Putin che in Ucraina ci sono i nazisti sono ridicole.
In Ucraina ci sono gli ucraini”: lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa. “Abbiamo indicazioni che gli ucraini sono stati portati dall’Ucraina alla Russia contro la loro volontà”, ha aggiunto Kirby sottolineando che le forze russe stanno commettendo “crimini di guerra”. Il dipartimento della Difesa non ha tuttavia precisato il numero di ucraini che ritiene siano stati deportati in Russia.
ORE 18.57 – “In effetti oggi non abbiamo avuto una escalation verbale”. Lo ha detto Emmanuel Macron rispondendo a Berlino a una domanda su come valuti il discorso di Vladimir Putin di oggi. Macron ha sottolineato che serva “subito una tregua”.
ORE 17.06 – “Le prospettive economiche” dell’Ue “sono nuovamente offuscate dall’incertezza” ed “è chiaro che la guerra avrà un impatto economico significativo e che le nostre precedenti previsioni dovranno essere tagliate”. Lo ha detto il commissario economico per l’Economia, Paolo Gentiloni, alla Conferenza della Giornata dell’Europa a Lisbona, sottolineando che “il costo umanitario ed economico della guerra dipenderà dalla sua durata”. La guerra in Ucraina ha costretto l’Ue a rivedere le stime di crescita del 4% presentate a gennaio, ha precisato, ricordando che le nuove proiezioni aggiornate saranno presentate la prossima settimana.
ORE 16.19 – “Putin ha riconosciuto che non c’è una vittoria da celebrare”. Lo ha detto l’ambasciatrice americana all’Onu, Linda Thomas-Greenfield in un’intervista alla Cnn, a proposito del discorso del leader del Cremlino alla parata del 9 maggio. Quanto alla possibilità che la Russia sia inserita dall’amministrazione Biden nella lista degli Stati che sponsorizzano il terrorismo l’ambasciatrice ha detto “la Russia ci si è messa da sola in quell’elenco”.
ORE 15.56 – Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è stato costretto a ripararsi in un rifugio antiaereo a seguito di un allarme per un raid missilistico russo durante la sua visita a sorpresa di oggi a Odessa. La fuga d’emergenza ha interrotto il suo incontro con in premier ucraino Denys Shmygal. Lo riferiscono fonti Ue.
ORE 15.04 – Le forze ucraine si sono ritirate dalla città contesa di Popasna, ormai ridotta in rovina, per occupare “migliori posizioni di difesa”. Lo ha riferito lo Stato maggiore di Kiev. Ieri, il leader ceceno Ramzan Kadyrov, fedelissimo del presidente russo Vladimir Putin, aveva annunciato che la maggior parte della città nell’oblast di Lugansk era in mano ai suoi soldati, mentre fonti ucraine parlavano di combattimenti ancora in corso.
ORE 14.11 – “Affinché questa guerra possa concludersi abbiamo adottato sanzioni senza precedenti e abbiamo mobilitato mezzi umanitari, finanziari e militari come mai prima d’ora. Non siamo in guerra contro la Russia, lavoriamo per la preservazione dell’integrità dell’Ucraina, per la pace nel nostro continente. Ma sta solo all’Ucraina definire i termini dei negoziati con la Russia”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron parlando a Strasburgo alla chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa.
ORE 13.29 – “Il futuro dell’Europa è strettamente legato al futuro dell’Ucraina. La minaccia che affrontiamo è reale. Quale sarà il giudizio della storia delle nostre azioni? Le generazioni future leggeranno del trionfo del multilateralismo sull’isolazionismo?”. Lo ha detto la presidente Dell’Europarlamento Roberta Metsola alla cerimonia di chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa.
ORE 13.24 – Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di non avere “alcun dubbio” sul fatto che quella che chiama “l’operazione militare speciale” in Ucraina “produrrà risultati”. Lo riferisce la Tass. “Se ci fosse stata anche una possibilità di risolvere la questione ucraina pacificamente, la Russia l’avrebbe usata”, ha aggiunto Putin.
ORE 13.19 – Visita a sorpresa del presidente del Consiglio Ue Charles Michel a Odessa in occasione della Giornata dell’Europa. “Sono nella città dove, come disse Pushkin, ‘si può sentire l’Europa'”, scrive Michel in un tweet.
ORE 12.19 – Colloquio telefonico tra la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Nella giornata dell’Europa abbiamo parlato del supporto dell’Ue al percorso europeo dell’Ucraina. Non vediamo l’ora di ricevere le risposte al questionario per la candidatura a membro dell’Ue. La Commissione punta a dare il suo parere a giugno”, scrive von der Leyen in un tweet.
ORE 10.41 – Parata del 9 maggio a Mariupol, città occupata dalle forze russe, dove la resistenza ucraina combatte solo nell’acciaieria Azovstal. Le immagini sono state postate da Nexta Tv, media indipendente bielorusso. Le immagini mostrano in testa alla sfilata Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, e dietro un enorme e lungo drappo grigio e arancione che copre l’intera strada. Non ci sono mezzi militari, ma solo persone per la maggior parte in abiti civili che tengono il drappo ai lati della strada, cantano e sventolano qualche bandiera rossa nella giornata senza nuvole.
ORE 10.40 – “Solo un pazzo può sperare di ripetere 2194 giorni di guerra” della Seconda guerra mondiale: “colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto. E’ condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha cominciato ad imitare il loro assassino. E allora perderà tutto”. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky
ORE 10.37 – I negoziati tra Russia e Ucraina stanno proseguendo in formato virtuale. Lo ha detto il capo negoziatore di Mosca Vladimir Medinsky, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax.
ORE 9.42 – La morte di ogni soldato e ufficiale è una “perdita irreparabile” e il governo russo farà di “tutto per aiutare le loro famiglie”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nel suo intervento alla giornata della vittoria
ORE 9.40 – “Stiamo lottando per la libertà dei nostri figli, e quindi vinceremo. Non dimenticheremo mai cosa hanno fatto i nostri antenati durante la Seconda guerra mondiale, in cui morirono più di otto milioni di ucraini. Molto presto ci saranno due Giorni della Vittoria in Ucraina. E qualcuno non ne avrà nessuno”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video postato sui social.
ORE 9.34 – Con l’attacco all’Ucraina Mosca ha risposto ad “una minaccia diretta vicino ai confini russi”, perché “una attacco era stato preparato, anche alla Crimea”. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass.
ORE 9.20 – “La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin durante la parata per il giorno della vittoria sulla Piazza Rossa.
ORE 7.35 – Le forze russe si stanno preparando per un’offensiva nell’est dell’Ucraina in direzione di Seversk, Slavyansk, Lisichansk e Avdiivka: lo ha reso noto lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate ucraine sulla sua pagina Facebook, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Unian.
ORE 8.17 – Sale a 226 il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Lo riferisce la Procura generale, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Ukrinform. Il numero dei bambini feriti sale a 415.
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Putin alle truppe, combattete per la nostra sicurezza
Afferma il presidente aprendo il discorso per giornata vittoria
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
09:25
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“Compagni ufficiali, sottoufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria.
Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria”.
Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin aprendo il suo discorso per la giornata della vittoria.
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Putin, abbiamo dato un colpo preventivo, era necessario
‘C’era una minaccia ai nostri confini’
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09 maggio 2022
09:33
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“L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi.
Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”.
Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando sulla Piazza Rossa.
Putin ha inoltre affermato che la Russia “è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci”.
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Kiev: lanciati su Odessa quattro missili Onyx dalla Crimea
Consiglio comunale: ‘Alta probabilità continui attacchi’
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09 maggio 2022
10:39
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Le forze russe hanno lanciato su Odessa quattro Onyx, i missili supersonici a medio raggio, dalla Crimea.
Lo riporta l’agenzia Unian citando le informazioni del comando operativo al Sud e rilanciano l’appello del Consiglio comunale della città sul Mar Nero.
“C’è una probabilità molto alta di continui attacchi missilistici nella regione. Non ignorare gli avvisi di pericolo.
Sii vigile e attento”, l’invito delle autorità locali alla popolazione.
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Ex manager Lukoil muore avvelenato durante seduta con sciamano
Media, ‘si era sottoposto a trattamento con veleno di rospo’
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09 maggio 2022
11:25
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Un’altra misteriosa morte tra i miliardari russi: l’ex ad di Lukoil, il miliardario Alexander Subbotin, è morto dopo essersi sottoposto ad un trattamento con veleno di rospo, durante una seduta con uno sciamano a Mytiszcze.
Lo riporta il sito polacco Onet, citando una notizia del Moscow Times.
Subbotin sarebbe morto lo scorso weekend sottoponendosi, con la moglie, ad un trattamento – cui faceva regolarmente ricorso – che prevedeva delle ferite, provocate da tagli, in cui iniettare veleno di rospo per rafforzare il sistema immunitario. Dopo che si era sentito male lo sciamano e la moglie non hanno voluto chiamare i soccorsi – riportano i media – decidendo di ricorrere ad un sedativo a base di erbe naturali.
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Ventotene Europa Festival 2022
Draghi, ancora attuali i valori del manifesto di ventotene
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
11:34
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Per la pace.
Con questo slogan si è aperta la sesta edizione del Ventotene Europa Festival, manifestazione che l’associazione La Nuova Europa organizza ogni anno con studenti provenienti da tutti i paesi europei sull’isola che ha dato i natali al Manifesto federalista.
Quest’anno la kermesse è dedicata alla necessità di raggiungere rapidamente una tregua per una pace duratura dopo l’invasione russa dell’Ucraina e lo scoppio del conflitto.
E proprio su questo aspetto punta il messaggio che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel giorno della Festa dell’Europa e del ritorno sull’isola della copia restaurata del Manifesto di Ventotene, ha inviato ai giovani presenti al Ventotene Europa Festival.
“Di fronte all’invasione dell’Ucraina, i valori contenuti nel Manifesto di Ventotene sono più attuali che mai. Il ritorno a casa della prima copia del Manifesto è l’occasione per rinnovare il nostro impegno a favore della libertà, della democrazia e della pace. Dobbiamo ricordare il ruolo avuto dall’idealismo federalista nella costruzione di una coscienza europea a cui dobbiamo affiancare il pragmatismo che è stato alla base della creazione delle prime istituzioni europee e della loro evoluzione”.
Draghi ha anche fatto gli auguri di buon lavoro ai cinquanta studenti liceali tra i 16 e i 18 anni che da domenica 8 maggio si stanno confrontando per arrivare a stendere un documento sulla pace, che verrà poi consegnato alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Tra gli ospiti della manifestazione – in programma dall’8 al 13 maggio – il ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, il sottosegretario alle Politiche Europee Enzo Amendola, l’ex presidente del Consiglio e della Commissione Europea Romano Prodi, la co-presidente del Comitato Scientifico della Conferenza sull’Europa Paola Severino, il capo della Rappresentanza della Commissione in Italia, Antonio Parenti, la Commissaria per l’isola di Santo Stefano Silvia Costa.
I giovani provenienti da Roma, Parigi e Berlino e gli ospiti della cultura e del mondo dell’informazione, la cittadinanza dell’isola e tutti i partecipanti al Ventotene Europa Festival avranno quest’anno la possibilità di ammirare da vicino la copia restaurata della prima edizione ciclostilata del Manifesto di Ventotene, che l’Istituto Europeo di Fiesole ha donato all’amministrazione ventotenese.
Si tratta di un documento storico straordinario, redatto nell’agosto del 1941 al confino fascista da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, fatto uscire dall’isola grazie all’intervento di Ursula Hirschmann e poi curato nella sua edizione finale da Eugenio Colorni e il cui significato assume ancor di più oggi, in questi tempi drammatici, un valore simbolico e profetico.
Nel suo videomessaggio Luigi Di Maio ha sottolineato l’importanza del ruolo dei giovani nella costruzione europea, soprattutto in tempi così difficili dove la risposta dell’Unione europea è fondamentale, contro la pandemia come contro l’aggressione russa dell’Ucraina. “Siamo così oggi tutti più consapevoli non solo dell’importanza ma anche della necessità di un’Europa coesa al suo interno e forte nel parlare all’esterno con una voce sola, un’Europa che sia più della somma delle sue parti. Iniziative come la Scuola d’Europa – ha detto il ministro degli Affari Europei – contribuiscono a rendere questa visione una realtà, consolidando il sentimento di un’appartenenza condivisa. Alla base dell’idea di Europa ci sono i cittadini, e l’Unione Europea si costruisce a partire dalle comunità, dai quartieri, dalle città”. Per Di Maio occorre, a conclusione dei lavori della Conferenza sull’Europa, una riforma dell’Ue che si focalizzi su priorità “sia di ordine sostanziale – per un’Europa più unita, forte e autonoma ma anche più inclusiva e solidale, traendo le necessarie lezioni dall’esperienza della pandemia e dalla risposta alla crisi ucraina – che di metodo, per rendere l’Unione capace di decidere in modo efficace e rapido sulle questioni che più toccano la vita dei cittadini”.
Enzo Amendola ha rimarcato la necessità che l’Ue scelga “nuove forme di integrazione, sull’energia, sulla gestione della solidarietà e dei flussi migratori, su una nuova governance economica per far sì che investimenti come il Next Generation Eu significhino anche una nuova dimensione di quello che è lo sforzo di competitività, produttività e coesione sociale che il continente deve avere nel mondo globalizzato di oggi”.
Paola Severino ha invece parlato dell’importanza del ruolo dell’integrazione giovanile e dello studio, ricordando un passaggio delle proposte di riforma giunte dalla Conferenza sull’Europa.”Vorrei menzionare una proposta specifica solo come esempio di quello che è accaduto, la numero 47, che pone come obiettivo che gli stati membri dell’Unione Europea: “si concentrino sui bisogni specifici dei giovani in tutte le politiche pertinenti al fine di ottenere per loro le migliori condizioni possibili sullo studio il lavoro e per iniziare una vita indipendente coinvolgendoli al contempo nella vita democratica e nel processo decisionale anche a livello europeo”.
Il capo della Rappresentanza della Commissione Ue in Italia, Antonio Parenti, ha evidenziato infine l’importanza della risposta europea alla pandemia con il Next Generation Eu: “oggi più che mai l’Europa deve contare su dei giovani che sono formati, che conoscano l’Europa, che sono coscienti dei cambiamenti di cui l’Europa ha bisogno. Di giovani disposti a portare avanti il futuro dell’Europa.
La prima giornata del Ventotene Europa Festival si è conclusa con un concerto per la pace del musicista Italo turco Francesco Taskayali.
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Zelensky, ‘Putin come Hitler, vinceremo noi’
La parata in solitudine del leader ucraino in una Kiev deserta
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09 maggio 2022
21:36
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“Abbiamo vinto allora.
Vinceremo ora”.
Volodymyr Zelensky celebra il Giorno della Vittoria sul nazismo scavando ancora più a fondo il solco che lo separa da Vladimir Putin, “un pazzo” che “imita Hitler” e che per questo “è maledetto da milioni di antenati” che contro quel regime combatterono a costo della vita. Un solco scavato dalle circostanze – il leader dell’Ucraina aggredita contro quello della Russia invasore – ma anche dai simboli, dalle immagini che Zelensky conosce e sa usare alla perfezione. Da una parte Putin e la parata militare di Mosca, espressione di una potenza che si vorrebbe ancora imperiale ma che comincia a cedere sotto i colpi dell’isolamento. Dall’altra il presidente-soldato che dal 24 febbraio non dismette la mimetica e che sfila, in totale solitudine, nella centrale via Khreshchatyk alle prime ore dell’alba, quando il coprifuoco trattiene ancora gli abitanti della città al sicuro nelle proprie case. In un nuovo video di oltre 5 minuti, Zelensky cammina lentamente lungo la mezzeria del viale, tra le bandiere gialle e blu issate sui lampioni laterali, rievocando la parata del 24 agosto 2021 quando l’Ucraina celebrò i suoi 30 anni di indipendenza. E con parole calme e sicure arringa il suo popolo: “Stiamo lottando per la libertà dei nostri figli, e quindi vinceremo. Molto presto ci saranno due Giorni della Vittoria in Ucraina. Mentre qualcun altro non ne avrà più nessuno”, afferma senza mai nominare Putin che, al contrario di lui, si immerge in un bagno di folla sulla piazza Rossa ma – più solo di Zelensky – circondato e fisicamente blindato dalle guardie del corpo. “Vinceremo”, ripete nel video il presidente ucraino. E quando questo accadrà allora sì che “Khreshchatyk vedrà la parata della vittoria: la vittoria dell’Ucraina!”, promette in una città che temeva il peggio e dove invece le sirene d’allarme si sono rarefatte regalando un po’ di tregua.
“Il nostro nemico sognava che avremmo rinunciato a celebrare il 9 maggio e la vittoria sul nazismo” giustificando l’invasione con la necessità di “denazificare” l’Ucraina, accusa ancora Zelensky, ma “è lui che sta replicando gli orribili crimini di Hitler”. “Il vero nazista è lui”, concorda Tamara, ottantenne dal trucco perfetto seduta accanto al marito su una panchina nei giardini di Babyn Yar, dove i nazisti sterminarono oltre 30.000 ebrei, diventato il parco memoriale della Shoah di Kiev. Qui il primo marzo un raid delle forze di Mosca ha colpito la torre della tv, uccidendo cinque persone e suscitando lo sdegno della comunità ebraica, Zelensky per primo. “Non ci aspettavamo tutto questo. Per colpa di Putin oggi non celebriamo niente, per noi oggi è il giorno del dolore”, continua Tamara. Poi si guarda intorno, sotto un sole di primavera che diventa ogni giorno più caldo su un verde sempre più esuberante, oltre le trincee che ancora sfregiano il parco, ormai disabitate e incustodite. “Però guarda come è bello qui…”. Più avanti, davanti alla statua dedicata ai bambini uccisi a Babyn Yar, circondata da fiori e peluche in ricordo di quelle piccole vittime del nazismo, due uomini sulla quarantina approfittano del giorno festivo per una camminata all’aria aperta. “Da ragazzino mio nonno abitava da queste parti, e veniva qui a guardare cosa facevano i nazisti per poi riferirlo ai partigiani. Per quel servizio lo ripagavano con delle patate”, racconta orgoglioso uno di loro. “Per me oggi resta un giorno di festa, il giorno della vittoria sul nemico”. E anche se Putin lo usa contro di noi, “perché dovremmo cambiarlo?”.
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Sri Lanka: 78 feriti negli scontri, scatta coprifuoco a Colombo
Polizia usa lacrimogeni e idranti contro le proteste
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
12:26
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Scatta il coprifuoco a Colombo nello Sri Lanka dopo che almeno 78 persone sono rimaste ferite durante gli scontri tra manifestanti pro e contro il governo.
I lealisti del presidente Gotabaya Rajapaksa, armati di bastoni e mazze, hanno attaccato i manifestanti disarmati che si erano accampati fuori dall’ufficio del presidente dal 9 aprile.
La polizia è intervenuta con gas lacrimogeni e idranti sui sostenitori del governo che avevano superato il cordone delle forze dell’ordine per attaccare le strutture allestite dai manifestanti anti-governativi.
Le proteste contro il governo sono la conseguenza della peggiore crisi economica dell’isola dalla sua indipendenza. Da mesi, infatti, in Sri Lanka si verificano blackout e c’è una grave carenza di cibo, carburante e medicinali. Tutto questo ha portato a settimane di proteste pacifiche nel Paese dell’Asia meridionale. Il Primo ministro Mahinda Rajapaksa, fratello del presidente, ha esortato i sostenitori del governo “a esercitare moderazione”, ricordando che “la violenza genera solo violenza”.
“La crisi economica in cui ci troviamo – ha scritto il Primo ministro su Twitter – ha bisogno di una soluzione economica che questa amministrazione si impegna a risolvere”.
Nonostante le aperture, dopo che i sindacati hanno praticamente bloccato il Paese chiedendo le dimissioni dei due fratelli Rajapaksa, da venerdì il governo ha imposto lo stato di emergenza attribuendo ai militari ampi poteri. Mentre domenica il ministero della Difesa ha dichiarato che i manifestanti contro il governo si sono comportati in “maniera provocatoria e minacciosa” e hanno interrotto i servizi essenziali. Da oggi, i sindacati hanno hanno annunciato proteste quotidiane per far sì che il governo revochi lo stato d’emergenza. Il leader sindacale Ravi Kumudesh ha annunciato che il 17 maggio, giorno in cui il Parlamento nazionale aprirà la sua prossima sessione, i lavoratori del settore pubblico e privato si mobiliteranno per assaltare le istituzioni. “Quello che vogliamo è che il presidente e la sua famiglia se ne vadano”, ha detto Kumudesh in una nota.
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ESC: Italia decimo mercato discografico al mondo, +28%
Ricavi oltre 332 mln, la fotografia scattata dall’Ifpi
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
12:37
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
La 66/a edizione dell’Eurovision Song Contest, al via il 10 maggio a Torino, torna per la terza volta in Italia con la presenza di 40 paesi che rappresentano il 30% dei ricavi del mercato globale: e l’Italia è rientrata nella top ten dei più importanti mercati a livello globale con un 27,8% di crescita a oltre 332 milioni di euro di ricavi.
A fotografarne l’andamento è il Global Music Report – State of the Industry di Ifpi, la federazione internazionale dell’industria fonografica, che per l’occasione è stato tradotto in italiano.
Ad aver trascinato il mercato italiano in decima posizione sono i ricavi dagli abbonamenti alle piattaforme streaming: il segmento premium è cresciuto del 35,6%, insieme all’area video streaming sostenuta dalla pubblicità con un +46,3%.
Complessivamente tutto il segmento tra audio e video streaming è cresciuto del 24,6% arrivando a 208 milioni di ricavi.
D’altronde nel segmento audio ormai ogni settimana i consumatori italiani realizzano in media oltre un miliardo di stream, con una media di oltre 19 ore settimanali dedicate all’ascolto di musica (dati IFPI Engaging with Music), di cui il 45% effettua tramite abbonamento premium, una percentuale che sale al 57% tra i 16 e i 24 anni. Anche il cd è tornato a generare ricavi in salita con un +10,6% e il vinile prosegue la sua costante crescita con quasi il 79% di incremento. Crescono anche i ricavi da altri formati come le musicassette, cresciuti del 245%. Anche i diritti connessi (i ricavi da licenze per l’uso di musica in radio, televisioni, palestre, pubblici esercizi e feste private) sono cresciuti con un + 37,2% a 52 milioni, e i diritti di sincronizzazione, ovvero la musica nelle pubblicità, film, serie tv, ha visto un incremento del 36,4% superando per la prima volta i 10 milioni.
Nelle classifiche di fine anno, le top ten di singoli e album sono state dominate dal repertorio italiano: diversi artisti della Generazione Z hanno ottenuto risultati di ampio respiro conquistando numerosi dischi di platino.
Complessivamente, nel 2021 sono stati infatti premiati 231 Album, 6 Compilation e 1.054 Singoli Digitali tra oro, platino e multiplatino. SPETTACOLI MUSICA E CULTURA
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Von der Leyen, a giugno daremo il nostro parere sull’adesione di Kiev all’Ue
Telefonata tra la presidente della Commissione Ue e il presidente ucraino Zelensky
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BRUXELLES
09 maggio 2022
13:08
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Colloquio telefonico tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Nella giornata dell’Europa abbiamo parlato del supporto dell’Ue al percorso europeo dell’Ucraina.
Non vediamo l’ora di ricevere le risposte al questionario per la candidatura a membro dell’Ue.
La Commissione punta a dare il suo parere a giugno”, scrive von der Leyen in un tweet:
Followed up on yesterday’s G7 discussion with @ZelenskyyUa
On #EuropeDay, we discussed EU support and Ukraine’s European pathway.
Looking forward to receiving the answers to the EU membership questionnaire.
The @EU_Commission will aim to deliver its opinion in June. pic.twitter.com/KkQuodJjj4
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) May 9, 2022
Musk, se muoio misteriosamente è stato bello conoscervi
Dopo che i russi lo hanno accusato di aiutare gli ucraini
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
12:49
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
“Se muoio in circostanze misteriose è stato bello conoscervi”, con questo tweet Elon Musk sembra aver risposto indirettamente a Dmitry Rogozin, direttore dell’Agenzia Spaziale russa Roscosmos che lo ha accusato di fornire all’Ucraina apparecchiature per comunicazioni militari.
Rogozin infatti aveva scritto su Telegram che, stando alla testimonianza del comandante della 36esima brigata dei marines di Kiev catturato, le attrezzature a terra del progetto “Starlink” di Musk per la connessione Internet “sono state consegnate al battaglione Azov e ai marine a Mariupol con elicotteri militari”.
“If I die under mysterious circumstances, it’s been nice knowin ya”, ha twittato Musk alle 2,51 di questa notte ora italiana dal suo Iphone. Musk è numero uno di Tesla e SpaceX e neoproprietario di Twitter.
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Cuba: saliti a 31 i morti per esplosione hotel
24 feriti sono ricoverati in ospedale, tra cui 5 minori
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
12:52
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E’ salito a 31 il bilancio dei morti per l’esplosione avvenuta venerdì all’hotel Saratoga, nella capitale cubana dell’Avana.
Secondo quanto riferito dal ministero della Salute nella sua ultima comunicazione aggiornata a domenica pomeriggio, 24 persone restano ricoverate in ospedale, di cui 19 adulti e cinque bambini.
Il ministero ha specificato che dei decessi totali, 17 sono maschi e 14 femmine e ci sono quattro minorenni, una donna incinta e una donna di nazionalità spagnola.
Mentre con il passare delle ore sfuma sempre di più la speranza di trovare sopravvissuti tra le macerie dell’edificio, continuano senza sosta le operazioni delle squadre di soccorso sul luogo della tragedia. In particolare, le attività si concentrano nell’area del seminterrato e sotterranea dell’edificio, difficile da raggiungere con i mezzi dei soccorritori.
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Ucraina: Zelensky ha premiato Patron, il cane anti-mine
Alla cerimonia presente anche il premier canadese Trudeau
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
12:55
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha premiato Patron, un jack russell, per aver scoperto centinaia di ordigni esplosivi da quando è iniziata l’invasione della Russia.
Patron era diventato famoso nelle ultime settimane, tanto da avere un proprio profilo Instagram e da essere immortalato in un murales.
Durante la premiazione, oltre al presidente ucraino, era presente anche il premier canadese Justin Trudeau.
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Parata della vittoria improvvisata anche sul modulo russo Iss
Nel modulo russo Zvezda
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
12:55
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Una parata della vittoria improvvisata per commemorare il 77/mo anniversario della vittoria dell’Unione Sovietica sulla Germania nazista si è tenuta anche a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Lo riferisce la Tass, citando le informazioni del cosmonauta russo Oleg Artemyev.
L’iniziativa si è tenuta nel modulo russo Zvezda con un sorvolo di modelli di un aereo da attacco al suolo Ilyushin Il-2 della Seconda guerra mondiale e di un veicolo spaziale con equipaggio Soyuz MS, utilizzato per trasportare i cosmonauti all’avamposto orbitale.
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Sri Lanka, si è dimesso governo
Coprifuoco in tutto il Paese, prospettive soluzione incerte
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
NEW DELHI
09 maggio 2022
13:21
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Il Premier dello Sri Lanka Mahinda Rajapaksa si è dimesso dall’incarico.
Dopo l’annuncio delle dimissioni arriva notizia delle dimissioni dell’intero governo, accompagnata dall’immediata proclamazione di un coprifuoco in tutto il Paese.
Il quotidiano di Colombo Daily Mirror informa che venerdì il premier era stato invitato a dimettersi dal presidente, il fratello Gotabaya Rajapaksa, per dare una soluzione all’attuale crisi politica. La nuova fase che si apre nel Paese è critica, senza una chiara soluzione prevedibile, commentano :alcuni osservatori internazionali, secondo i quali “nel Paese adesso può succedere di tutto”.
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Nepalese scala l’Everest per la 26/ma volta
E’ record mondiale
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
13:24
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Scalare l’Everest per la maggior parte delle persone è un’impresa impossibile.
Non per Kami Rita, sherpa nepalese di 52 anni, arrivato sulla cima più alta del mondo per la 26esima volta, battendo il precedente record che lui stesso deteneva.
“Ha battuto se stesso record e ha stabilito uno nuovo record mondiale nell’arrampicata”, ha detto domenica Taranath Adhikari, direttore generale del Dipartimento del turismo della capitale Kathmandu.
Kami Rita ha scalato la montagna di 8.849 metri sabato, percorrendo la tradizionale via della cresta sud-est insieme ad altri 10 sherpa.
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Von der Leyen, cambiare i Trattati per riformare l’Ue
‘Prendere la via più diretta per rispondere a cittadini’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
BRUXELLES
09 maggio 2022
13:45
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I cittadini, con le loro 49 proposte, hanno detto all’Ue dove vogliono che “questa Europa vada” e “ora sta a noi prendere la via più diretta.
Utilizzando tutti i limiti di ciò che possiamo fare all’interno dei Trattati e, sì, modificando i Trattati dove è necessario”.
Lo ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, alla sessione finale della Conferenza sul futuro (Cofoe) dell’Europa a Strasburgo.
“Sarò sempre dalla parte di coloro che vogliono riformare l’Ue per farla funzionare meglio”, ha sottolineato la leader, indicando di voler lavorare in questa direzione “senza tabù e senza alcuna linea rossa ideologica”.
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Macron, aiutiamo Kiev ma non siamo in guerra contro Russia
‘Spetta solo all’Ucraina definire termini negoziati con Mosca’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
BRUXELLES
09 maggio 2022
15:01
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
“Affinché questa guerra possa concludersi abbiamo adottato sanzioni senza precedenti e abbiamo mobilitato mezzi umanitari, finanziari e militari come mai prima d’ora.
Non siamo in guerra contro la Russia, lavoriamo per la preservazione dell’integrità dell’Ucraina, per la pace nel nostro continente.
Ma sta solo all’Ucraina definire i termini dei negoziati con la Russia”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron parlando a Strasburgo alla chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa.
“Dal punto di vista politico l’Europa è più ampia dell’Ue” e “la sfida storica che ci attende oggi” è quella di “creare una comunità politica europea, un’architettura europea nuova che consentirebbe alle nazioni democratiche europee che aderiscono ai nostri valori di trovare un nuovo spazio di cooperazione politica e di sicurezza in materia di energia, trasporti, investimenti, infrastrutture, libera circolazione e giovani”. Lo propone il presidente francese Emmanuel Macron alla cerimonia di chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa parlando dell’adesione dell’Ucraina: “Ciò non impedirebbe future adesioni all’Ue”.
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Xi a Scholz, ‘sosteniamo l’autonomia strategica dell’Ue’
‘I nostri interessi comuni superano di gran lunga le differenze’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
PECHINO
09 maggio 2022
15:04
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Cina e Ue sono partner strategici globali e sono un’opportunità l’una per l’altra con interessi comuni che “superano di gran lunga le differenze”.
Pechino, ha affermato il presidente Xi Jinping in un incontro virtuale col cancelliere tedesco Olaf Scholz, “sostiene l’autonomia strategica dell’Ue.
Le relazioni Cina-Ue non sono mirate contro qualcuno, non dipendono né sono controllate da terzi. Si tratta di un consenso strategico a cui entrambe le parti dovrebbero aderire a lungo”. Xi, nel resoconto del Quotidiano del Popolo, ha aggiunto che le parti “dovrebbero aderire a una prospettiva dialettica di lungo termine”.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Michel a Odessa, costretto a ripararsi in un rifugio
Per raid missilistico russo durante incontro con premier Kiev
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
KIEV
09 maggio 2022
15:59
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è stato costretto a ripararsi in un rifugio antiaereo a seguito di un allarme per un raid missilistico russo durante la sua visita a sorpresa di oggi a Odessa.
La fuga d’emergenza ha interrotto il suo incontro con in premier ucraino Denys Shmygal.
Lo riferiscono fonti Ue.
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Filippine: Marcos jr verso una vittoria schiacciante
Dati non ufficiali, più del doppio dei voti della rivale
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MANILA
09 maggio 2022
16:00
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Ferdinand Marcos Junior, figlio del defunto dittatore Ferdinand Marcos, si avvia verso una vittoria schiacciante alle presidenziali delle Filippine.
E’ quanto emerge dopo che quasi la metà dei 70.000 seggi elettorali ha presentato i propri risultati.
Marcos Jr ha ottenuto più del doppio dei voti del suo principale rivale, Leni Robredo. Lo hanno riferito i media locali, citando i dati forniti dalla Commissione elettorale.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Somalia: presidente si ricandida in vista elezioni 15 maggio
Primo mandato di Farmajo è scaduto a febbraio dell’anno scorso
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
16:02
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Il presidente somalo Mohamed Abdullahi Mohamed, detto Farmajo, ha formalmente annunciato su Twitter la propria candidatura per un secondo mandato in vista delle elezioni presidenziali, fissate il prossimo 15 maggio.
Farmajo ha affermato che si ricandida in “risposta all’appello del popolo somalo”, impegnandosi a continuare “sulla via del progresso e dello sviluppo”.
Il primo mandato presidenziale di Farmajo è scaduto a febbraio dell’anno scorso, ma il capo dello Stato è rimasto in carica a causa del rinvio delle elezioni parlamentari. Farmajo deve confrontarsi con diversi candidati, tra i quali due ex presidenti.
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Putin a marcia del Reggimento immortale con foto del padre
Il presidente russo ha partecipato a parata sulla Piazza Rossa
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
16:22
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Il presidente russo Vladimir Putin ha partecipato oggi sulla Piazza Rossa alla marcia del cosiddetto Reggimento immortale, durante la quale i discendenti dei combattenti che parteciparono alla guerra sovietica contro i nazisti sfilano portando le fotografie dei loro congiunti.
Putin, riferisce la Tass, ha marciato mostrando una fotografia di suo padre, che partecipò appunto alla cosiddetta Grande guerra patriottica.
Il presidente aveva partecipato in presenza alla marcia del Reggimento immortale per cinque volte dal 2015 al 2019. Negli ultimi due anni l’evento si era svolto online a causa dell’epidemia da Covid.
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Musk: ‘Se muoio è stato bello conoscervi’
Dopo che i russi lo hanno accusato di aiutare gli ucraini
APPROFONDIMENTO
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
08:43
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“Se muoio in circostanze misteriose è stato bello conoscervi”, con questo tweet Elon Musk sembra aver risposto indirettamente a Dmitry Rogozin, direttore dell’Agenzia Spaziale russa Roscosmos che lo ha accusato di fornire all’Ucraina apparecchiature per comunicazioni militari:
If I die under mysterious circumstances, it’s been nice knowin ya
— Elon Musk (@elonmusk) May 9, 2022
Rogozin infatti aveva scritto su Telegram che, stando alla testimonianza del comandante della 36esima brigata dei marines di Kiev catturato, le attrezzature a terra del progetto “Starlink” di Musk per la connessione Internet “sono state consegnate al battaglione Azov e ai marine a Mariupol con elicotteri militari”.
“If I die under mysterious circumstances, it’s been nice knowin ya”, ha twittato Musk alle 2,51 di questa notte ora italiana dal suo Iphone.
Musk è numero uno di Tesla e SpaceX e neoproprietario di Twitter.
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Vernice rossa contro l’ambasciatore russo a Varsavia
Mosca, Polonia ‘connivente’ nell’aggressione
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09 maggio 2022
16:38
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Barattoli di vernice rossa sono stati lanciati contro l’ambasciatore russo in Polonia, Sergei Andreyev, durante un cerimonia al cimitero russo di Varsavia in occasione della Giornata della Vittoria.
Lo riportano i siti polacchi, sottolineando che il diplomatico stava deponendo fiori al cimitero dei soldati sovietici nella capitale, quando è arrivato un gruppo di manifestanti che prima gli ha strappato i fiori dalle mani e poi lo ha imbrattato con la vernice rossa.
Molti manifestanti – scrive il sito Onet – avevano bandiere ucraine ed altri indossavano lenzuola bianche imbrattate di vernice rossa a rappresentare il sangue versato durante la guerra.
“Una risoluta protesta” è stata presentata alle autorità polacche dalla Russia per l’aggressione subita dall’ambasciatore di Mosca a Varsavia mentre deponeva fiori al cimitero dei soldati sovietici caduti durante la Seconda guerra mondiale. In un comunicato del ministero degli Esteri russo, citato dalla Tass, si accusa la polizia polacca di non essere intervenuta per proteggere il diplomatico, Serghei Andreyev, e le autorità di Varsavia di essere state “conniventi con i teppisti neo-nazisti” autori dell’attacco.
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Rutte in collegamento video al parlamento ucraino il 12/5
Premier olandese ‘onorato’ dell’invito del presidente Zelensky
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09 maggio 2022
16:51
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Il premier olandese Mark Rutte ha annunciato su Twitter che “su invito del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky si rivolgerà al parlamento di Kiev, Verkhovna Rada, giovedì 12 maggio”.
Rutte si è detto “onorato dell’invito e ha ribadito che “i Paesi Bassi continuano a stare fianco a fianco con l’Ucraina contro l’aggressione russa”.
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Austria: anche ministra economia Schramboeck lascia
Oevp deve gestire due dimissioni, sabato il congresso a Graz
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BOLZANO
09 maggio 2022
16:53
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Dopo le dimissioni della ministra all’agricoltura Elisabeth Koestinger Schramboeck, la ministra dell’economia Margarete Schramboeck ha confermato le sue dimissioni con un videomessaggio su Facebook.
L’esponente del partito popolare ha ringraziato l’ex leader della Oevp Sebastian Kurz per averla nominata ministra.
Nel messaggio evidenza alcuni progetti realizzati sotto la sua guida, come la “patente digitale”. “Ora tocca a qualcun altro proseguire”, aggiunge.
La Oevp dovrà così gestire due dimissioni a pochi giorni dal congresso del partito popolare che è in programma sabato a Graz.
Il cancelliere Karl Nehammer, che guida il partito e il governo Oevp-Verdi dopo l’uscita di scena di Sebastian Kurz, sabato sarà formalmente eletto segretario. Con ogni probabilità i nuovi ministri saranno nominati a breve, comunque prima del congresso.
I socialdemocratici e l’ultradestra Fpoe ora chiedono elezioni anticipate, mentre i liberali Neos sollecitano un rimpasto del governo.
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Usa: l’edificio della sfera di Capodanno a Ny si rifa il look
Lavori di restauro per One Times Square. Avrà anche osservatorio
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NEW YORK
09 maggio 2022
16:57
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Uno degli edifici più simbolici di New York avrà un nuovo look.
One Times Square, il grattacielo sotto gli occhi di milioni di persone ogni Capodanno per la discesa dell’iconica sfera che annuncia il nuovo anno, per i prossimi due anni sarà sottoposto a lavori di ammodernamento che, tuttavia, non fermeranno le celebrazioni del 31 dicembre.
Il restauro di One Times Square prevede anche l’apertura di un osservatorio al 19esimo piano. “Il prossimo capitolo di questo edificio – ha detto Michael Phillips, presidente della società immobiliare Jamestown, famosa anche per aver riportato a nuova vita il Chelsea Market – sarà quello di di diventare una nuova destinazione per la prossima generazione nel cuore di Times Square”.
La riqualificazione prevede anche un museo con la storia del palazzo e della festa di Capodanno. Inoltre per la prima volta dopo anni il grattacielo sarà aperto al pubblico.
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El Salvador: oltre 26.700 arresti durante stato di emergenza
Una media di 500 arresti al giorno da fine marzo
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09 maggio 2022
17:01
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Il ministro della Sicurezza di El Salvador, Gustavo Villatoro, ha riferito che dal 26 marzo all’8 maggio 26.755 persone sono state arrestate nell’ambito dello stato di emergenza per la controversa “guerra alle bande criminali” portata avanti dal governo del presidente Nayib Bukele.
Secondo quanto riferito in una intervista citata su Twitter dal ministero della Sicurezza, Villatoro ha spiegato che si tratta di una media di 500 arresti al giorno, e che dei 15 leader nazionali della banda MS13 – la più numerosa del Paese – sono già stati arrestati 6 soggetti.
“Questa è una guerra dei tre poteri dello Stato e dei cittadini contro questi gruppi terroristici, perché è la popolazione che ce lo chiede, tutti noi ripudiamo queste strutture e non le vogliamo più nelle nostre comunità”, ha detto il ministro.
Il governo di Nayib Bukele ha chiesto e ottenuto dal Parlamento a fine marzo la proclamazione di uno stato di emergenza a seguito di una escalation di omicidi che ha causato la morte di 87 persone nel Paese. Lo stato di emergenza è stato prorogato di 30 giorni a fine aprile.
I poteri speciali conferiti all’Esecutivo di Bukele sospendono i diritti di organizzazione, riunione, inviolabilità della corrispondenza e delle telecomunicazioni, difesa ed estendono la detenzione amministrativa fino a un massimo di 15 giorni. Tali disposizioni sono state fortemente criticate dalle organizzazioni per i diritti umani, che denunciano violazioni, abusi e arresti arbitrari da parte delle autorità salvadoregne.
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Michel a Odessa, costretto a ripararsi in un rifugio
Per raid missilistico russo durante incontro con premier Kiev
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KIEV
10 maggio 2022
08:43
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Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è stato costretto a ripararsi in un rifugio antiaereo a seguito di un allarme per un raid missilistico russo durante la sua visita a sorpresa di oggi a Odessa.
La fuga d’emergenza ha interrotto il suo incontro con in premier ucraino Denys Shmygal.
Lo riferiscono fonti Ue.
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Ucraina: nuove forti esplosioni ad Odessa. Draghi e Biden parleranno di sanzioni alla Russia
Zelensky: ‘Putin è come Hitler’. Macron: ‘Non siamo in guerra contro la Russia’.
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10 maggio 2022
08:51
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Le autorità ucraine hanno reso noto che c’è stato un attacco missilistico nella serata di lunedì su Odessa.
Lo riporta la Bbc precisando che dal centro della città si sono sentite tre forti esplosioni.
La prima è stata abbastanza forte da scuotere i finestrini e far scattare gli allarmi delle auto vicine. La Russia ha colpito la città ucraina di Odessa con tre missili Kinzhal lanciati da un aereo russo Tu-22. Lo scrive l’agenzia ucraina Ukrinform, precisando che i missili hanno ferito due persone e distrutto cinque edifici di infrastrutture turistiche. Lo ha reso noto il servizio stampa del consiglio comunale di Odessa su Telegram. In giornata le truppe russe avevano lanciato un raid missilistico nella città durante la visita in città del presidente del Consiglio europeo Charles Michel e del primo ministro ucraino Denys Shmyhal.
Il presidente americano Joe Biden e il premier Mario Draghi “parleranno di come continuare a imporre sanzioni su Putin e la Russia e di come continuare ad aiutare gli ucraini”. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, in un briefing con la stampa a proposito dell’arrivo domani del premier italiano. I due leader “parleranno anche della cooperazione bilaterale in vari ambiti”, ha ribadito.
Con l’attacco all’Ucraina, Mosca ha risposto ad “una minaccia diretta vicino ai confini russi”, perché “un attacco era stato preparato, anche alla Crimea”. Lo dice Putin durante la parata per il Giorno della vittoria sui nazisti spiegando che “l’orrore di una guerra globale non si deve ripetere”. Ai soldati dice che stanno combattendo “per la nostra gente nel Donbass e per la sicurezza della patria”. La Russia ha sempre voluto “un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ci ha ascoltato”. “L’aggressione” della Crimea “è stata una minaccia ai confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e giusta”. Putin non ha “alcun dubbio” sul fatto che quella che chiama “l’operazione militare speciale” in Ucraina “produrrà risultati”. “Se ci fosse stata anche una possibilità di risolvere la questione ucraina pacificamente, la Russia l’avrebbe usata”, ha aggiunto. La parte aerea della parata a Mosca è stata cancellata, ufficialmente “per le condizioni meteo”, sebbene i cieli su Mosca siano sereni. La lettera Z, famigerato simbolo dell’aggressione e onnipresente al fronte, rimane praticamente assente dalla sfilata. Zelensky: ‘Lui è come Hitler, è maledetto dai suoi avi’. Macron: ‘Aiutiamo Kiev ma non siamo in guerra contro la Russia. Da Putin nessuna escalation verbale, ora tregua’. Von der Leyen: ‘Puntiamo a un parere sull’adesione di Kiev a giugno’. Xi a Scholz: ‘Evitare l’espansione del conflitto’. Raid a Odessa, Michel costretto a rifugiarsi. “Le dichiarazioni di Putin che in Ucraina ci sono i nazisti sono ridicole. In Ucraina ci sono gli ucraini”: lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, in un briefing con la stampa. “Abbiamo indicazioni che gli ucraini sono stati portati dall’Ucraina alla Russia contro la loro volontà”, ha aggiunto Kirby sottolineando che le forze russe stanno commettendo “crimini di guerra”. Il dipartimento della Difesa non ha tuttavia precisato il numero di ucraini che ritiene siano stati deportati in Russia.
Putin: ‘L’orrore di una guerra globale non deve ripetersi’
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AIR SHOW CANCELLATI
Il governo russo non ha cancellato oggi solo l’esibizione aerea prevista sui cieli di Mosca per le celebrazioni della Giornata della Vittoria, ma anche quelle che erano state programmate nelle principali città in tutto il Paese, incluse San Pietroburgo e Rostov-on-Don: una decisione attribuita al maltempo che ha sorpreso gli analisti militari stranieri. “Sembra incredibile – ha detto alla Cnn Peter Layton, un esperto del Griffith Asia Institute in Australia ed ex ufficiale dell’aeronautica australiana -. Sembrava soleggiato per quello che ho visto. L’unica scusa sarebbero forti venti trasversali nelle basi aeree da cui sarebbero dovuti decollare gli aerei”. A Mosca la parata avrebbe dovuto includere 77 caccia che sfrecciavano sulla Piazza Rossa, inclusi otto MiG-29 in una formazione ‘Z’ a sostegno delle truppe impegnate in Ucraina. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che l’esibizione di Mosca è stata cancellata “per le condizioni meteo”. L’agenzia Tass ha precisato da parte sua che gli spettacoli sono stati annullati anche a Samara, Kaliningrad e Murmansk.
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‘CONTRO DI NOI UN PIANO D’ATTACCO’
Il presidente russo Vladimir Putin ha aperto con un discorso la celebrazione: “Compagni ufficiali, sottoufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria. Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria. La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci. L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”. Una delegazione di veterani americani della Seconda guerra mondiale “avrebbe voluto venire a Mosca per partecipare alle celebrazioni per la sconfitta del nazismo, ma è stato loro vietato” di farlo”. “L’orrore di una guerra globale non si deve ripetere” ha detto Putin, sottolineando che con l’attacco all’Ucraina Mosca ha risposto ad “una minaccia diretta vicino ai confini russi”, perché “una attacco era stato preparato, anche alla Crimea”.
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Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel è stato costretto a ripararsi in un rifugio antiaereo a seguito di un allarme per un raid missilistico russo durante la sua visita a sorpresa di oggi a Odessa. La fuga d’emergenza ha interrotto il suo incontro con in premier ucraino Denys Shmygal. Lo riferiscono fonti Ue.
ZELENSKY: ‘PUTIN COME HITLER’
“Solo un pazzo può sperare di ripetere 2194 giorni di guerra” della Seconda guerra mondiale: “colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto. E’ condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha cominciato ad imitare il loro assassino. E allora perderà tutto”. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel video di oltre 5 minuti, girato in occasione del Giorno della Vittoria sul nazismo mentre cammina nel centro di Kiev, senza mai nominare direttamente il presidente russo Vladimir Putin.
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“Affinché questa guerra possa concludersi abbiamo adottato sanzioni senza precedenti e abbiamo mobilitato mezzi umanitari, finanziari e militari come mai prima d’ora. Non siamo in guerra contro la Russia, lavoriamo per la preservazione dell’integrità dell’Ucraina, per la pace nel nostro continente. Ma sta solo all’Ucraina definire i termini dei negoziati con la Russia”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron parlando a Strasburgo alla chiusura della Conferenza sul futuro dell’Europa.
L’ADESIONE DI KIEV
Colloquio telefonico tra la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Nella giornata dell’Europa abbiamo parlato del supporto dell’Ue al percorso europeo dell’Ucraina. Non vediamo l’ora di ricevere le risposte al questionario per la candidatura a membro dell’Ue. La Commissione punta a dare il suo parere a giugno”, scrive von der Leyen in un tweet.
RISCHI PER L’ECONOMIA
L’invasione dell’Ucraina ha “aumentato ulteriormente l’incertezza economica”. Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Janet Yellen, sottolineando che c’è il “potenziale per una continua volatilità e irregolarità per la crescita globale”.
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Gb: ombra Partygate su Labour, Starmer se multato si dimetterà
Dopo indagine boomerang, leader opposizione sfida Boris Johnson
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LONDRA
09 maggio 2022
18:18
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Il leader dell’opposizione laburista britannico, Keir Starmer, ha annunciato oggi di essere pronto a dimettersi laddove la polizia dovesse infliggergli nelle prossime settimane una multa nell’ambito di un’indagine riaperta sul sospetto di un mini Partygate (detto anche Beergate) che riguarda pure lui.
Il presunto scandalo ha a che fare nel suo caso con la partecipazione nell’aprile 2021 a un ritrovo di partito che si sarebbe tenuto in apparente violazione delle restrizioni anti-Covid allora in vigore: non troppo diversamente da quanto contestato con sdegno in precedenza al premier conservatore Boris Johnson e a Downing Street.
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Ucraina: riunione speciale Consiglio diritti umani Onu 12/5
Per discutere presunte violazioni da parte della Russia
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09 maggio 2022
18:51
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Il Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani terrà una sessione speciale giovedì 12 maggio per discutere delle presunte violazioni dei diritti umani da parte della Russia durante la guerra in Ucraina.
Lo ha affermato un funzionario delle Nazioni Unite, scrive il Guardian.
Più di 50 paesi, tra cui Gran Bretagna, Germania, Turchia e Stati Uniti, hanno appoggiato la richiesta dell’Ucraina e hanno chiesto una riunione straordinaria del massimo organo delle Nazioni Unite ad hoc per esaminare “il deterioramento della situazione dei diritti umani in Ucraina a causa dell’aggressione russa”. L’incontro potrebbe includere una risoluzione che incarichi la neonata commissione d’inchiesta sulla guerra di fornire un rapporto dettagliato al consiglio entro la fine dell’anno.
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Ue: Letta, abolire diritto veto e creare Comunità politica
“Accogliere Ucraina e altri candidati in famiglia europea”
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09 maggio 2022
19:07
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“Abolire il diritto di veto e creare una Comunità politica attorno all’UE per accogliere l’Ucraina e altri candidati nella famiglia europea.
Due passi coraggiosi che da tempo considero cruciali per una Europa capace di proteggere i cittadini ed essere influente nel mondo”.
Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.
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Gb: forfait della regina, Carlo leggerà Queen’s Speech
Ancora una rinuncia per la sovrana, è la prima volta dal 1963
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LONDRA
09 maggio 2022
19:40
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Ancora un forfait per la 96enne regina Elisabetta, che domani non sarà a Westminster per leggere il cosiddetto Queen’s Speech, il programma del governo britannico, in occasione dell’inaugurazione a Camere riunite della nuova sessione parlamentare.
La sovrana sarà sostituita dall’erede al trono Carlo, come rende noto Buckingham Palace, precisando che la decisione è stata presa su raccomandazione dei medici, per ragioni precauzionali: raccomandazione che Sua Maestà ha accolto “con riluttanza”.
E’ la prima assenza a questo appuntamento istituzionale dal 1963.
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Serbia: elezioni, ufficializzato secondo mandato Vucic
Partito presidente Sns primo in legislative e a Belgrado
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
19:44
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BELGRADO, 09 MAG – In Serbia la commissione elettorale ha diffuso oggi i risultati ufficiali finali delle elezioni presidenziali del 3 aprile scorso, che confermano la larga vittoria di Aleksandar Vucic, il presidente uscente che si è aggiudicato al primo turno un secondo mandato quinquennale.
Per lui hanno votato 2.224.914 elettori, pari al 58,59%.
Molto distante il principale sfidante Zdravko Ponos, candidato dell’opposizione, che ha ottenuto 698.538 voti pari al 18,39%.
Terzo Milos Jovanovic con 226.137 preferenze e il 5,95%. Sempre oggi sono stati ufficializzati i risultati finali delle elezioni amministrative nella capitale Belgrado, tenutesi anch’esse il 3 aprile scorso, e che hanno visto il successo del Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) del presidente Vucic, con 348.345 voti e 48 seggi sul totale di 110 dell’Assemblea municipale. Al secondo posto il cartello comune dell’opposizione con 195.335 voti e 26 seggi, seguito dalla coalizione Moramo (Dobbiamo) con 99.078 preferenze e 13 seggi. Il partito Sns del presidente Vucic ha largamente vinto anche le parlamentari – terzo appuntamento del 3 aprile – con il 42,9%, seguito dal cartello dell’opposizione con il 13,6% e il Partito socialista serbo con l’11,4%.
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Covid: in Pakistan primo caso sub-variante Omicrom BA.2.12.1
Lo rende noto l’Istituto Superiore di Sanità locale
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ISLAMABAD
09 maggio 2022
20:10
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Il Pakistan ha segnalato il primo caso della sotto-variante di Omicron BA.2.12.1.
Lo ha annunciato oggi l’Istituto Superiore di Sanità local, il National Institute of Health (Nih) “Abbiamo fortemente raccomandato di vaccinarci e tutti coloro che devono ricevere i richiami devono ottenerli immediatamente”, ha precisato l’Nih.
Nelle ultime 24 ore, il Pakistan ha riportato 64 nuovi casi di coronavirus. Il numero di pazienti in terapia intensiva nel paese è 92.
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Rivolta in carcere in Ecuador, morti almeno 43 detenuti
Lo riferisce la Procura dell’Ecuador su Twitter
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
09 maggio 2022
20:55
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E’ salito a 43 detenuti morti il tragico bilancio di una rivolta esplosa questa notte nella prigione regionale di Santo Domingo de los Tsáchilas in Ecuador.
Lo riferisce la Procura dell’Ecuador su Twitter.
“A seguito di una rivolta al CRS (Centro di riabilitazione sociale) Bellavista a Santo Domingo, la procura e la polizia raccolgono indizi e ricevono versioni sul posto. Finora ci sono 43 detenuti deceduti (in aggiornamento)”, scrive la procura sul social.
n una conferenza stampa il ministro dell’Interno, Patricio Carrillo. ha rivelato che ben 220 detenuti erano evasi durante l’incidente e che la polizia ne ha ricatturati 112. Il governo del presidente Guillermo Lasso aveva confermato in giornata che a seguito della rivolta avvenuta nella provincia di Santo Domingo de los Tsáchilas erano morte 20 persone, ma successivamente la Procura ha aggiornato il bilancio a 43. Il capo dello Stato, appena rientrato da un viaggio in Israele, ha manifestato dolore per l’accaduto, sostenendo che è la conseguenza di una persistente “violenza fra bande”. Dallo scorso anno il clima carcerario ecuadoriano si è fatto rovente, e in ripetuti incidenti fra gruppi di detenuti dal febbraio 2021 ad oggi sono morte in differenti prigioni almeno 350 persone.
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Eurovision, Pausini, Mika, Cattelan: ‘La musica è pace’
I conduttori, ci divertiamo ma qui anche per messaggi di unità
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TORINO
10 maggio 2022
10:19
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Fucsia acceso per Laura Pausini, verde smeraldo per Mika, total black per Alessandro Cattelan.
Diversi, ma complementari.
“Siamo un gruppo di persone ben bilanciato, ognuno con le sue peculiarità, ma anche con i suoi spazi.
Insieme ci divertiamo”, spiega per tutti e tre Cattelan, forse il più intimorito davanti alla parlantina inesauribile dei due colleghi. A loro spetta la conduzione dell’Eurovision Song Contest, al martedì 10 maggio a Torino, con la prima delle due semifinali (la seconda il 12 maggio, la finale sabato 14), in diretta su Rai1.
Una manifestazione canora, è vero, ma che in un momento delicato per la geopolitica europea si fa portavoce di messaggi importanti. “Una manifestazione come questa pur non essendo politica è di grande impatto e valore, e quindi diventa politica in ogni caso. Eventi come questi possono educare”, sottolinea ancora Cattelan. “La musica è pace, è un messaggio di unità – gli fa eco Laura Pausini, la più internazionale delle nostre cantanti -. Siamo qui mano nella mano, per dire qualcosa di semplice: pace”. E Mika rilancia: “La musica è uno strumento per unire. Tutte queste differenti culture e lingue sullo stesso palco esprimono il concetto di universalità. La diversità è fonte di ispirazione. E se a Sanremo è importante quando parli a 14-15 milioni di persone, qui lo è ancora di più con una platea di 200 milioni”.
Essere su quel palco è “un grande onore”, lo definiscono tutti. Anche se Mika ha dovuto fare ammenda. In passato rifiutò di rappresentare l’Inghilterra perché non ritenne la manifestazione adatta a lui. “Ho detto di no, è vero. Ma ho sempre guardato e apprezzato l’Eurovision, fin da quando ragazzino costringevo la mia famiglia a spostare il televisore dal salotto alla cucina per poterlo vedere. Ho fatto commenti negativi, ma si può sempre cambiare idea, soprattutto perché negli ultimi 5-6 anni Ebu ha fatto investimenti notevoli per portare lo show a livelli rilevanti a livello di artisti, ma anche di conduttori, fotografi, tecnici. Ora sono qui e sono felice di esserci”.
L’Eurovision è uno show musicale, ma ci sarà qualche spazio anche per i conduttori. Mika e Laura Pausini si esibiranno in un duetto (“Un piccolo viaggio nel viaggio dell’Eurovision, spiega Laura che avrà modo anche di ricordare Raffaella Carrà, “the one and the only, non potevano non omaggiarla”), Cattelan per un intervento ironico su come gli italiani preparano un evento del genere.
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“E’ qualcosa di molto nuovo per me, di eccitante – aggiunge ancora la Pausini -. E’ un momento per venire in contatto di nuovo con la musica europea. Per guardare, scoprire, essere curiosi: questa è vita per me. E dopo due anni di covid è anche il modo per rilassarmi e di fare un sorriso”.
E poi per i tre, domanda di rito su che cosa è per loro il Sound of Beauty, claim di questo Eurovision. “La prima volta che ho sentito la parola mamma, quando dico ‘Italia’ e arte: dentro questa piccola parola c’è il mio mondo e il suono della bellezza”, dice senza esitazione Laura Pausini. Per Cattelan, in maniera più goliardica, è il suono dopo la prima birra al pub, mentre per Mika è “un’idea diversa per ciascuno di noi”.
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‘Combatto in Ucraina per riscattare Minsk’
Fighter bielorusso: ‘Sconfitta di Putin sarà fine di Lukashenko’
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KIEV
10 maggio 2022
08:43
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“Combatto la Russia al fianco degli ucraini per riscattare l’onore della Bielorussia”.
Ian Melnykov, fighter bielorusso in uniforme mimetica e nastro azzurro della difesa territoriale ucraina al braccio, non è nuovo alla guerra.
Nel 2014 era già a Maidan, “dove uccidevano i civili”, e poi in Crimea e nel Donbass per combattere i filorussi armati da Mosca.
“Per me era già chiaro che ci sarebbe stata una guerra in Ucraina”, afferma il soldato di 28 anni, originario di Minsk, membro del Battaglione Kastuś Kalinouski, dal nome dello scrittore bielorusso che nel 1863 guidò la rivolta antirussa. “Nel 2017-2018 in Donbass noi bielorussi eravamo circa 300. Adesso non saprei nemmeno immaginare il numero, abbiamo già composto un intero battaglione. Direi circa 600-800”, dichiara.
“Quando ai primi di marzo sono arrivato a Kiev per alcuni giorni – ricorda -, ho incontrato anche due combattenti italiano. Stavano per entrare a far parte della Legione Straniera”. I popoli bielorussi e ucraini “sono fratelli”, continua Melnykov. E questa guerra in Bielorussia “è sostenuta solo dal 25% della popolazione. Ma se chiedi chi sarebbe disposto a combattere per la Russia, solo il 7% dice di sì”.
Del suo presidente, Aleksandr Lukashenko, dice che “è un usurpatore”, da troppi anni al potere “solo grazie al Cremlino”. “Ma in Bielorussia non ci sarà bisogno di combattere” per rovesciare il regime, sostiene. “L’esercito bielorusso non va confuso con la polizia: la maggior parte dei militari è contraria alla repressione che sta avvenendo nel nostro Paese – dichiara il militare -. Abbiamo già contattato alti funzionari delle forze armate bielorusse” e “ufficiali dello stato maggiore che sono stanchi dell’idea russa'”.
“Credo che Lukashenko fosse davvero sicuro che in tre giorni Kiev sarebbe caduta e che la parata del 9 maggio delle forze bielorusse insieme a quelle russe si sarebbe svolta a Kiev. Ma non è andata così, e ora Lukashenko si rende conto che il piano è fallito. E adesso la sua tesi è: ‘Non volevamo affatto una guerra, noi non l’abbiamo iniziata'”.
“Ma ad oggi – conclude Melnykov -, il principale passo verso la liberazione della Bielorussia è il rovesciamento del regime del Cremlino. Poi anche Lukashenko troverà la strada per Mosca”.
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Messico: uccise due giornaliste nello Stato di Veracruz
Sono saliti a 11 gli operatori dell’informazione uccisi nel 2022
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CITTA DEL MESSICO
10 maggio 2022
02:12
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Due giornaliste messicane, Yesenia Mollinedo, e Sheila Johana García Olivera sono state uccise ieri nello Stato di Veraruz, portando ad undici il bilancio degli operatori dell’informazione che hanno perso violentemente la vita nel 2022.
Molinedo, scrive il quotidiano El Financiero, era direttrice del portale ‘El Veraz a Veracruz’, mentre Garcia ne era una delle redattrici.
Secondo un primo resoconto della polizia, le due donne sono state colpite ripetutamente con proiettili nel comune di Cosoleacaque in circostanze ancora non del tutto chiarite.
Verónica Hernández Giadáns, procuratrice generale di Veracruz, ha assicurato che non ci sarà impunità nel caso e che le indagine seguiranno ogni ipotesi per chiarire l’accaduto, e verificare la relazione dei decessi con l’attività giornalistica.
Gli omicidi, ricorda il giornale, sono avvenuti poche ore dopo che nel centro della città si era svolta una manifestazione di protesta contro l’ondata di violenze che ha causato la morte dall’inizio dell’anno di ben undici giornalisti.
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Ucraina: Kiev,7 missili su Odessa,almeno un morto e 5 feriti
Colpito, fra l’altro, un centro commerciale
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10 maggio 2022
02:13
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Si contano almeno un morto e 5 feriti a Odessa a seguito di una serie di attacchi russi sferrati nelle ultime ore.
In tutto sono stati lanciati 7 razzi di vecchio modello – secondo il Comando operativo Sud ucraino citato dalla Ukrainska Pravda – che hanno causato una serie di incendi, tra cui uno in un centro commerciale, al momento tutti spenti.
Testimoni oculari riferiscono di almeno quattro esplosioni in città.
Più tardi, un portavoce dell’Ova di Odessa, Serhiy Bratchuk, ha detto a Hromadske che un incendio era scoppiato in uno dei centri commerciali e di intrattenimento di Odessa a seguito di un attacco missilistico ieri sera. Ieri mattina i russi hanno lanciato un attacco missilistico su Odessa, costringendo anche il ;;primo ministro Denis Shmygal e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel a cercare riparo nei rifugi.
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Zelensky,presentata a Ue seconda parte questionario ingresso
‘Di solito ci vogliono mesi, noi in poche settimane’
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
02:14
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“Oggi abbiamo compiuto un altro passo, molto importante e non solo formale, nel nostro cammino verso l’Unione europea.
L’Ucraina ha sottoposto la seconda parte delle risposte a un apposito questionario che deve essere compilato da ogni Paese che aspira a far parte dell’Unione Europea.
Di solito ci vogliono mesi. Ma abbiamo fatto tutto in poche settimane”. Lo afferma il presidente ucraino Volodymir Zelensky sul suo canale Telegram.
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Terremoto del 6.3 al largo di Papuasia-Nuova Guinea
A 10 km di profondità, non risultano vittime o danni
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SYDNEY
10 maggio 2022
02:19
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Un sisma di magnitudo 6.3 è stato registrato al largo della Papuasia-Nuova Guinea.
Lo riferisce l’Usgs, l’istituto statunitense per il monitoraggio dei terremoti.
La scossa è stata individuata nel mare di Bismarck a circa 200 chilometri al largo della costa. Al momento non ci sono segnalazioni di danni o vittime del sisma, avvenuto a una profondità stimata di 10 chilometri.
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Clima: Wmo, sale al 50% probabilità +1,5 gradi entro il 2026
Al 93% entro il 2026 l’anno più caldo di sempre
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10 maggio 2022
11:47
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Sale al 50% la probabilità che la temperatura media globale annuale raggiunga temporaneamente 1,5 gradi centigradi al di sopra del livello preindustriale per almeno uno dei prossimi cinque anni, e la probabilità sta aumentando con il tempo.
E’ l’indicazione di un nuovo aggiornamento climatico pubblicato da l’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm-Wmo).
La possibilità di superare temporaneamente 1,5 gradi, spiega la Wmo, è aumentata costantemente dal 2015, quando era vicina allo zero. Per gli anni tra il 2017 e il 2021, c’era una probabilità di superamento del 10%, aumentata a quasi il 50% per il periodo 2022-2026.
C’è, inoltre, una probabilità del 93% che almeno un anno tra il 2022 e il 2026 diventi il più caldo mai registrato e scalzi il 2016 dalla prima posizione. Ed è sempre del 93% anche la probabilità che la media quinquennale per il 2022-2026 sia superiore agli ultimi cinque anni (2017-2021).
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Aste: Marilyn di Warhol da record da Christie’s
195 milioni di dollari per ritratto icona pop
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NEW YORK
10 maggio 2022
03:31
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Dopo l’apparizione al gala del Met con il vestito da sirena “Happy Birthday Mr.
President” addosso a Kim Kardashian, Marilyn Monroe torna alla ribalta a New York.
Una serigrafia del suo ritratto “Shot Sage Blue Marilyn” è stata battuta da Christie’s per 195 milioni di dollari, il prezzo più alto mai pagato per un’opera d’arte americana venduta all’asta, ma anche un record per un’opera del ventesimo secolo dopo i 179,4 milioni stabiliti nel 2015 per “Les Femmes d’Alger (Version ‘O’)” di Pablo Picasso.
La vendita ha aperto la stagione di primavera per le aste di New York, confermando la solidità come investimento del mercato dell’arte “blue chip”. L’immagine di Marilyn del 1964 riprende una foto promozionale scattata per il film dell’anno prima, “Niagara”.
Warhol trasformò il ritratto in una icona pop modificandone i colori, il volto rosa colore gomma americana, le labbra rosso rubino e l’ombretto azzurro sulle palpebre sullo sfondo verde salvia dell’insieme.
Il gallerista Larry Gagosian in sala si è aggiudicato la Marilyn in una battaglia di quattro minuti con altrettanti rivali.
Christie’s si aspettava il risultato e aveva pronosticato 200 milioni di dollari come massimo della stima di partenza.
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Ucraina: ambasciatori 27 Paesi Ue in Usa insieme per prima volta
Per 1/0 Transatlantic Bridge award. ‘Alleati uniti contro Putin’
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WASHINGTON
10 maggio 2022
05:18
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Per la prima volta gli ambasciatori a Washington dei 27 Paesi membri della Ue, tra cui l’italiana Mariangela Zappia, si sono riuniti insieme, in occasione della consegna da parte della delegazione dell’Unione europea negli Stati Uniti del primo ‘Transatlantic Bridge award’ a tre americani distinti per il loro contributo al rafforzamento delle relazioni transatlantiche.
La cerimonia, programmata per l’Europe day, ha assunto un significato particolare per il conflitto in corso in Ucraina, proiettando una immagine di unità e sintonia tra Ue e Usa.
“La risposta unita degli alleati all’aggressione di Putin in Ucraina ha ancora una volta sottolineato la duratura importanza dei valori condivisi della partnership transatlantica”, ha commentato l’ambasciatore della Ue Stavros Lambrinidis, che ha ospitato nella sua residenza la cerimonia di conferimento del riconoscimento, alla presenza di diplomatici, giornalisti, dirigenti d’azienda e parlamentari americani. Per l’occasione sono stati intonati gli inni della Ue e degli Stati Uniti.
I premiati sono il giudice dimissionario della Corte Suprema Stephen Breyer, Deborah Rutter, presidente del Kennedy Center for the Performing Arts, e José Andrés, chef fondatore di World Central Kitchen (non-profit che fornisce pasti nei disastri).
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Corea Sud: Yoon Suk-yeol ha giurato, è il nuovo presidente
Piano audace di aiuti a Corea Nord se denuclearizza
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PECHINO
10 maggio 2022
05:40
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Yoon Suk-yeol ha prestato giuramento come nuovo presidente della Corea del Sud in una solenne cerimonia allestita nella piazza dell’Assemblea nazionale alla presenza di 40.000 persone, entrando in carica in un momento di forti tensioni con il Nord.
“Giuro solennemente davanti al popolo che svolgerò fedelmente i doveri di presidente”, ha scandito Yoon, un ex procuratore generale conservatore di 61 anni che ha promesso una postura senza sconti verso Pyongyang, una maggiore vicinanza a Usa e Giappone, e un’agenda conservatrice, soprattutto sul ruolo delle donne.
Il neopresidente della Corea del Sud ha promesso un piano “audace” di aiuti per migliorare in modo significativo l’economia e la vita delle persone della Corea del Nord se il Paese eremita “sospenderà lo sviluppo nucleare e passerà a una sostanziale denuclearizzazione”.
Nel discorso di insediamento alla presidenza della Corea del Sud, Yoon ha affermato di voler lasciare “la porta aperta al dialogo” con il Nord, definendo i suoi programmi atomici una “minaccia per la nostra sicurezza e per quella del nordest asiatico”.
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Ucraina, Kiev: ‘Nei vagoni frigo migliaia di corpi dei soldati russi’
‘Abbandonati durante la ritirata dalla capitale e da Kharkiv’. A Odessa tre missili ipersonici hanno colpito un hotel. ‘Nell’acciaieria di Azovstal ci sono ancora almeno 100 civili’
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11 maggio 2022
07:58
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Le forze russe hanno ripreso l’assalto all’acciaieria Azovstal, dove centinaia di combattenti continuano a resistere, e parlano di 34 attacchi aerei nelle ultime 24 ore.
Secondo Kiev un centinaio di civili sono ancora nello stabilimento.
A Izyum scoperti i corpi di 44 civili sotto le macerie di un edificio di cinque piani distrutto dai russi. L’Oms ha verificato 200 attacchi a strutture sanitarie in Ucraina dall’inizio della guerra.
Intanto decine di cadaveri di soldati russi sono stati abbandonati senza sepoltura quando le truppe di Mosca si sono ritirate dalla regioni di Kiev e Kharkiv. Al Jazeera scopre numerosi corpi, ammassati in un vagone refrigerato di un treno nella regione di Kiev. Il capo dell’amministrazione militare di Kharkiv parla di cadaveri trovati “per le strade, nelle case”. “Non sono stati nemmeno sepolti, li hanno lasciati nelle discariche. Quando si ritirano, non prendono i corpi dei loro soldati”, ha spiegato. Un militare ucraino dice che i suoi compatrioti “hanno trattato i morti dei nemici meglio di come loro hanno trattato i civili”.
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KIEV: ADESIONE ALLA UE QUESTIONE DI GUERRA E PACE
L’adesione dell’Ucraina all’Unione europea è una “questione di guerra o di pace” in Europa. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un briefing con la collega tedesca Annalena Baerbock, riporta Ukrainska Pravda. “Ora è il momento di fare il passo successivo e portare a casa l’Ucraina, assegnandole lo status di candidato all’adesione all’Unione europea”, ha aggiunto spiegando che se l’Ucraina non riceverà lo status di candidato all’adesione all’Ue significherà un inganno da parte dell’Ue e l’Ucraina non lo inghiottirà.
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COLLOQUIO TELEFONICO MACRON-XI
Colloquio telefonico il presidente francese, Emmanuel Macron e il presidente della Cina, XI Jinping. “I due capi dello Stato – si precisa in una nota diffusa dall’Eliseo – hanno ricordato il loro legame al rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina e hanno condiviso l’urgenza di giungere ad un cessate il fuoco”. Macron ha poi evocato la “drammatica situazione in cui sono confrontati i civili ucraini a causa dell’aggressione russa. Nel corso della lunga conversazione, Xi si è congratulato con Macron per la rielezione all’Eliseo ed ha espresso “l’auspicio di proseguire il partenariato strategico franco-cinese”.In quanto presidente di turno dell’Ue, Macron ha poi insistito sull'”importanza” di riequilibrare le relazioni euro-cinesi “verso una maggiore reciprocità”.
PROSEGUE L’ASSALTO ALL’ACCIAIERIA
Continua l'”operazioni di assalto” all’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove centinaia di combattenti ucraini continuano a resistere sotto gli attacchi. Lo ha detto il Ministero della difesa di Kiev, secondo quanto riporta la Bbc. Un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha detto che l’esercito russo ha iniziato ad assediare la fabbrica dopo che un convoglio Onu ha lasciato la regione di Donetsk. I russi hanno cercato di far saltare un ponte usato per le evacuazioni, ha spiegato, per bloccare gli ultimi combattenti rimasti all’interno. Gli attacchi russi all’acciaieria – ha detto il comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar – sono proseguiti “per tutta la notte. Vi sono feriti, molti anche in maniera grave che non possono raggiungere l’ospedale da campo nel mirino dell’aviazione” di Mosca. L’esercito di Kiev sta lavorando ad un piano militare per salvare i combattenti dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, ha detto l’ex comandante del reggimento Azov Maxim Zhorin in una intervista esclusiva a Canale 24 riportata da Unian, sottolineando che questa via viene seguita in parallelo con i canali diplomatici già aperti. Zhorin ha annunciato i preparativi per l’operazione militare spiegando che vengono sviluppati con la leadership delle forze armate ucraine. Tuttavia, ha spiegato, sarà prima necessario completare l’equipaggiamento militare e il rifornimento delle armi. “Non sono sicuro che attualmente i combattenti che si trovano sul territorio dell’Azovstal abbiano tanto tempo, quindi ci stiamo preparando e lavorando in parallelo in due direzioni: diplomatica e militare per tirarli fuori”, ha affermato. L’operazione “potrebbe essere in più fasi raggruppando le unità”, ha affermato. “I tentativi russi di assalto da terra dell’acciaieria Azovstal non stanno avendo successo: la bandiera ucraina sventola in cima a un edificio dell’impianto siderurgico”, scrive il consigliere del sindaco Petro Andriushchenko su Telegram, citato da Ukrinform. Andriushchenko ha anche postato un video dove si vedono numerose esplosioni all’interno dell’acciaieria. Le immagini mostrano la bandiera ucraina ancora sull’acciaieria.
La bandiera dell’Ucraina sventola ancora su Azovstal
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COLPITO UN ALBERGO
Tre missili Kinzhal – i nuovi missili ipersonici della Russia – sono stati sparati lunedì sera da un aereo su un hotel nella zona di Odessa, colpito anche un centro commerciale con altri sette missili. Lo ha reso noto Sergey Bratchuk, portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa citato dalla Cnn che ha geolocalizzato e verificato l’autenticità di due video che circolano sui social e mostrano danni significativi alla struttura turistica di Zatoka. Le unità russe hanno attaccato la città usando sottomarini, navi e aerei. La Cnn afferma che non è chiaro perché sia stato colpito l’albergo e chi o cosa potesse ospitare. I missili russi hanno colpito Odessa alle 22,30, le strade fortunatamente erano vuote per via del coprifuoco. Il fumo denso e nero ha riempito il centro del porto storico. Nel filmato pubblicato online dall’esercito ucraino si vedono i vigili del fuoco tra le macerie di quelli che erano un centro commerciale e un magazzino.
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Le truppe russe hanno distrutto con un missile il Monastero di San Giorgio della Santa Dormizione di Svyatogorsk, nell’Ucraina orientale. Lo riferisce l’agenzia Ukrinform sul suo canale Telegram.
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DRAGHI NEGLI USA, I DOSSIER SUL TAVOLO
Il presidente del Consiglio Mario Draghi è appena atterrato a Washington per la sua prima visita ufficiale negli Stati Uniti. Il premier alle 14 (ora locale) incontrerà il presidente Joe Biden alla Casa Bianca.
KIM SCRIVE A PUTIN
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso la “ferma solidarietà” del suo Paese verso la Russia in un messaggio inviato al presidente Vladimir Putin per la celebrazione del Giorno della Vittoria. Nel messaggio Kim ha espresso vicinanza “alla causa del popolo russo per sradicare la minaccia politica e militare e il ricatto delle forze ostili e per salvaguardare la dignità, la pace e la sicurezza del Paese”, ha riferito la Kcna. Ha anche espresso “la convinzione che le relazioni strategiche e tradizionali di amicizia tra i due Paesi si svilupperanno maggiormente in conformità con le esigenze dei tempi”.
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Kiev, missile russo distrugge il Monastero di San Giorgio
L’Eremo nell’Ucraina orientale dava riparo a molti rifugiati
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10 maggio 2022
08:58
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Le truppe russe hanno distrutto con un missile il Monastero di San Giorgio della Santa Dormizione di Svyatogorsk, nell’Ucraina orientale.
Lo riferisce l’agenzia Ukrinform sul suo canale Telegram.
L’Eremo, appartenente al Patriarcato di Mosca, sorge sulla sponda destra del fiume Severskij Donec, affluente del Don, e le prime notizie sulla sua esistenza risalgono al 1526, descritto come “sentinella contro i tatari di Crimea”. Nel 1637 fu costruita la Cattedrale della Santa Dormizione nella parte superiore del monte fatto di labirinti e passaggi. Durante il conflitto ha offerto rifugio ai civili, venendo già danneggiata da un attacco aereo lo scorso12 marzo col ferimento di molti dei rifugiati.
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Marilyn di Warhol record da Christie’s
195 milioni di dollari per ritratto icona pop
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NEW YORK
10 maggio 2022
17:09
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Dopo l’apparizione al gala del Met con il vestito da sirena “Happy Birthday Mr.
President” addosso a Kim Kardashian, Marilyn Monroe torna alla ribalta a New York.
Una serigrafia del suo ritratto “Shot Sage Blue Marilyn” è stata battuta da Christie’s per 195 milioni di dollari, il prezzo più alto mai pagato per un’opera d’arte americana venduta all’asta, ma anche un record per un’opera del ventesimo secolo dopo i 179,4 milioni stabiliti nel 2015 per “Les Femmes d’Alger (Version ‘O’)” di Pablo Picasso.
La vendita ha aperto la stagione di primavera per le aste di New York, confermando la solidità come investimento del mercato dell’arte “blue chip”. L’immagine di Marilyn del 1964 riprende una foto promozionale scattata per il film dell’anno prima, “Niagara”. Warhol trasformò il ritratto in una icona pop modificandone i colori, il volto rosa colore gomma americana, le labbra rosso rubino e l’ombretto azzurro sulle palpebre sullo sfondo verde salvia dell’insieme. Il gallerista Larry Gagosian in sala si è aggiudicato la Marilyn in una battaglia di quattro minuti con altrettanti rivali. Christie’s si aspettava il risultato e aveva pronosticato 200 milioni di dollari come massimo della stima di partenza.
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Ucraina, la cronaca della giornata in diretta
Usa, ‘Putin porterà la guerra fino in Transnistria. Non si fermerà al Donbass’, avverte l’intelligence. Macron-Xi: ‘D’accordo su integrità territoriale dell’Ucraina’
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10 maggio 2022
20:08
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19.52 – Un gruppo di 63 orfani ospitati negli istituti ucraini giunti oggi in Polonia sarà evacuato domani in Italia.
Il volo di evacuazione, che partirà da Cracovia alla volta di Trapani, è stato organizzato grazie al lavoro della Comunità Papa Giovanni XXIII, con l’assistenza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della rete diplomatica italiana in Ucraina e Polonia.
Lo fa sapere la Farnesina. “Questa evacuazione umanitaria conferma l’impegno dell’Italia nell’assistenza ai civili colpiti dal conflitto in Ucraina”, ha dichiarato il ministro Luigi Di Maio.
17.23 – “Questo pomeriggio ospiterò il premier italiano Mario Draghi alla Casa Bianca. Non vedo l’ora di riaffermare l’amicizia e la forte collaborazione tra le nostre due nazioni e di discutere del nostro continuo sostegno all’Ucraina”. Lo scrive su Twitter il presidente americano Joe Biden.
16.32 – La Commissione europea sta valutando di emettere nuovo debito comune per sostenere il finanziamento della ricostruzione dell’Ucraina nei prossimi mesi. Il fondo di solidarietà, che dovrebbe essere svelato mercoledì 18 maggio, avrebbe un valore stimato in 15 miliardi di euro. E’ quanto si apprende a Bruxelles. “Stiamo lavorando sulle proposte e valutiamo tutte le opzioni”, ha spiegato il commissario Ue per l’Allargamento, Oliver Varhelyi, confermando l’ipotesi. Le discussioni con i governi Ue sono in corso. Alcuni Paesi, tra cui la Germania e l’Austria, chiedono a Bruxelles di mettere sul tavolo opzioni alternative.
16.02 – Le forze di Vladimir Putin non hanno intenzione di fermarsi nel Donbass ma porteranno la guerra in Transnistria. Lo ha detto la direttrice dell’Intelligence nazionale americana, Avril Haines, in un’audizione alla Commissione della Difesa del Senato.
15.27 – Colloquio telefonico oggi tra il presidente francese, Emmanuel Macron e il presidente della Cina, XI Jinping. “I due capi dello Stato – si precisa in una nota diffusa dall’Eliseo – hanno ricordato il loro legame al rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina e hanno condiviso l’urgenza di giungere ad un cessate il fuoco”. Macron ha poi evocato la “drammatica situazione in cui sono confrontati i civili ucraini a causa dell’aggressione russa.
14.44 – L’ambasciata tedesca a Kiev, chiusa a metà febbraio a causa della guerra, riaprirà. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, sul posto, secondo quanto riportano alcuni media tedeschi. Per ora ci sarà solo una delegazione minima, ha spiegato, in grado di garantire un servizio limitato.
14.24 – “Mentre la Russia sfila sulla Piazza Rossa, migliaia di suoi soldati morti sono ammucchiati in sacchi su treni frigorifero”. Lo scrive su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Interni ucraino, citando il servizio di Al Jazeera English. “I russi si rifiutano di prenderli, così l’Ucraina potrebbe anche doverli seppellire a spese proprie”, aggiunge.
13.01 – Gli attacchi russi all’acciaieria Azovstal di Mariupol sono proseguiti “per tutta la notte. Vi sono feriti, molti anche in maniera grave che non possono raggiungere l’ospedale da campo nel mirino dell’aviazione” di Mosca. Lo ha detto il comandate del reggimento Svyatoslav Palamar alla Ukrainska Pravda
12.28 – Decine di cadaveri di soldati russi sono stati abbandonati sul campo di battaglia e nelle case dei villaggi liberati dai soldati ucraini nella regione di Kharkiv. Lo ha affermato su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov, riportato da Ukrinform. “Troviamo i loro corpi per le strade, nelle case, non sono stati nemmeno sepolti, li hanno lasciati nelle discariche. Quando si ritirano, non prendono i corpi dei loro soldati. Ciò testimonia ancora una volta la loro etica, i principi e le regole di guerra”, ha detto Sinegubov.
11.35 – Nelle ultime 24 ore l’esercito russo ha effettuato 34 attacchi aerei sul territorio dello stabilimento Azovstal di Mariupol, inclusi 8 con bombardieri strategici. Lo afferma un messaggio del battaglione Azov sul Telegram ripreso da Unian. Le unità russe stanno usando “l’artiglieria navale, razzi Mlrs, Ur-77, carri armati. Non smettono di cercare di catturare l’acciaieria e continuano a effettuare assalti quotidiani con il supporto della fanteria”, scrive il reggimento accerchiato nell’impianto siderurgico.
10.57 – “Nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, ci sono oltre 30 mila chilogrammi di uranio e plutonio arricchito e la Aiea non ha accesso all’impianto per verificare lo status di questo materiale. Siamo in contatto con gli esperti russi e il governo russo, che ha il controllo della centrale, e ho detto che devono garantire l’accesso ai nostri ispettori. Ho parlato poi con il presidente Volodymyr Zelensky e ho chiesto alle parti di poter organizzare una missione per verificare che sia tutto in ordine”. Lo ha detto Rafael Mariano Grossi, direttore della Aiea (agenzia atomica internazionale).
10.47 – “I tentativi russi di assalto da terra dell’acciaieria Azovstal di Mariupol non stanno avendo successo: la bandiera ucraina sventola in cima a un edificio dell’impianto siderurgico”. Lo scrive il consigliere del sindaco Petro Andriushchenko su Telegram, citato da Ukrinform. Andriushchenko ha anche postato un video dove si vedono numerose esplosioni all’interno dell’acciaieria. Le immagini mostrano la bandiera ucraina ancora sull’acciaieria.
10.46 – La Francia si mostra ottimista per il raggiungimento di un accordo tra gli Stati membri dell’Unione europea sul progetto di embargo sul petrolio russo, attualmente bloccato dall’Ungheria di Viktor Orban. Un’intesa è possibile “in settimana”, ha detto il segretario di Stato francese agli Affari europei, Clément Beaune, ai microfoni di LCI. “Penso che ci possa essere un accordo in settimana, ci lavoriamo senza sosta. E’ senza dubbio una questione di giorni”, ha aggiunto il rappresentante della presidenza di turno francese dell’Ue.
9.38 – Nella Azovstal di Mariupol “oltre ai militari nei rifugi rimangono almeno 100 civili”. Lo scrive su Telegram il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko. “Tuttavia, ciò non riduce la densità degli attacchi da parte degli occupanti. L’artiglieria pesante e gli aerei hanno continuato a bombardare l’impianto per tutto il giorno. I tentativi di prendere d’assalto il terreno continuano a fallire”.
9.34 – I corpi di 44 civili sono stati trovati sotto le macerie di un palazzo a Izyum, nella regione di Kharkiv, nell’ovest dell’Ucraina. Lo fa sapere il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleg Sinegubov, su Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Unian. “Nella città di Izyum temporaneamente occupata, dalle macerie di un edificio di cinque piani distrutto dagli occupanti nella prima decade di marzo, sono stati trovati i corpi di 44 civili. Questo è un altro orribile crimine di guerra degli occupanti russi contro i civili”, ha detto.
7.51 – Tre missili Kinzhal – i nuovi missili ipersonici della Russia – sono stati sparati ieri sera da un aereo su un hotel nella zona di Odessa, colpito anche un centro commerciale con altri sette missili. Lo ha reso noto Sergey Bratchuk, portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa citato dalla Cnn che ha geolocalizzato e verificato l’autenticità di due video che circolano sui social e mostrano danni significativi alla struttura turistica di Zatoka. Le unità russe hanno attaccato ieri la città usando sottomarini, navi e aerei. La Cnn afferma che non è chiaro perché sia stato colpito l’albergo e chi o cosa potesse ospitare.
7.28 – Le forze russe stanno conducendo “operazioni di assalto” all’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove centinaia di combattenti ucraini continuano a resistere sotto gli attacchi. Lo ha detto il Ministero della difesa di Kiev, secondo quanto riporta la Bbc . Un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha detto che l’esercito russo ha iniziato ad assediare la fabbrica dopo che un convoglio Onu ha lasciato la regione di Donetsk. I russi hanno cercato di far saltare un ponte usato per le evacuazioni, ha spiegato, per bloccare gli ultimi combattenti rimasti all’interno.
2.07 – Si contano almeno un morto e 5 feriti a Odessa a seguito di una serie di attacchi russi sferrati nelle ultime ore. In tutto sono stati lanciati 7 razzi di vecchio modello – secondo il Comando operativo Sud ucraino citato dalla Ukrainska Pravda – che hanno causato una serie di incendi, tra cui uno in un centro commerciale, al momento tutti spenti. Testimoni oculari riferiscono di almeno quattro esplosioni in città. Più tardi, un portavoce dell’Ova di Odessa, Serhiy Bratchuk, ha detto a Hromadske che un incendio era scoppiato in uno dei centri commerciali e di intrattenimento di Odessa a seguito di un attacco missilistico ieri sera. Ieri mattina i russi hanno lanciato un attacco missilistico su Odessa, costringendo anche il primo ministro Denis Shmygal e il presidente del Consiglio europeo Charles Michel a cercare riparo nei rifugi.
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Ucraina: Annalena Baerbock giunta a Bucha
La ministra degli Esteri tedesca nel luogo simbolo della guerra
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
11:55
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La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbocka è a Bucha, uno dei luoghi simbolo dei massacri di civili compiuti da Mosca in Ucraina.
“Nessuno può eliminare il dolore delle madri e dei padri di Bucha”.
Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, in un breve statement a Bucha, trasmesso dall’emittente tedesca Ntv.
Baerbock è in visita ufficiale in Ucraina, in seguito al chiarimento fra il presidente tedesco e il leader ucraino, che ha permesso di superare lo scontro diplomatico dovuto al “disinvito” di Frank-Walter Steinmeier.
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Aiea chiede di poter fare un’ispezione a Zaporizhzhia
‘Dobbiamo verificare status di materiale arricchito’
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BRUXELLES
10 maggio 2022
11:15
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“Nella centrale nucleare di Zaporizhzhia, in Ucraina, ci sono oltre 30 mila chilogrammi di uranio e plutonio arricchito e la Aiea non ha accesso all’impianto per verificare lo status di questo materiale.
Siamo in contatto con gli esperti russi e il governo russo, che ha il controllo della centrale, e ho detto che devono garantire l’accesso ai nostri ispettori.
Ho parlato poi con il presidente Volodymyr Zelensky e ho chiesto alle parti di poter organizzare una missione per verificare che sia tutto in ordine”. Lo ha detto Rafael Mariano Grossi, direttore della Aiea (agenzia atomica internazionale).
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Gb: promesse su economia e caro bollette nel Queen’s Speech
Crisi domina programma governo Johnson letto quest’anno da Carlo
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LONDRA
10 maggio 2022
11:33
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“Rimettere in carreggiata” il Regno Unito con una serie di misure economiche e di sostegno ad hoc alle famiglie di fronte alla crisi innescata nel Paese – come altrove nel mondo – dal caro energia, dall’impennata dell’inflazione seguita alle riaperture post Covid e poi dai primi effetti globali della guerra di sanzioni scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina.
E’ la promessa di fondo contenuta nel programma di governo dei prossimi 12 mesi sintetizzato dalla compagine Tory di Boris Johnson nel testo del cosiddetto Queen’s Speech: il discorso che viene letto in tarda mattinata a Westminster a Camere riunite (in occasione dell’Opening State, l’inaugurazione di una nuova sessione di lavori parlamentari) dal principe Carlo.
L’erede è chiamato per la prima volta a sostituire sua madre, la 96enne regina Elisabetta, obbligata dai medici all’ennesimo forfait – a una cerimonia a cui non mancava da 59 anni – a causa di difficoltà “di movimento” legate alla sua età.
Stando alle anticipazioni dello staff del premier riprese dalla Bbc, il programma comprende 38 progetti di legge che l’esecutivo intende sottoporre entro un anno al Parlamento.
L’obiettivo è quello di ridare fiato alla crescita economica, stimata in rallentamento sulla base dello scenario interno e internazionale recente fino all’ombra di un rischio recessione nel 2023. Fonti di governo evocano diversi interventi “di sollievo” per settori economici e strati sociali più in difficoltà. Anche se non mancano riferimenti alla necessità di far quadrare il bilancio – dopo il forte deficit alimentato dai mega stanziamenti pubblici della pandemia – e all’idea che i sussidi di Stato non possono essere un toccasana generalizzato.
Il documento – già criticato come insufficiente dall’opposizione laburista – comprende inoltre, economia a parte, nuove strette in materia di ordine pubblico: a cominciare da una draconiana legge che mira a colpire con pene e multe pesantissime le manifestazioni di piazza improntate a iniziative di guerriglia urbana e al blocco d’infrastrutture chiave dei trasporti come nel caso delle azioni degli attivisti radicali della campagna ecologista pro clima Extinction Rebellion.
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Capo Oms a Kiev, colpite 200 strutture sanitarie in Ucraina
‘Profondamente commosso da ciò che ho visto e sentito’
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10 maggio 2022
16:04
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha verificato 200 attacchi a strutture sanitarie in Ucraina dall’inizio della guerra.
Lo ha detto ha detto oggi il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, sollecitando la Russia “a fermare questa guerra”.
Parlando da Kiev, dopo aver trascorso due giorni in Ucraina, il direttore dell’Oms ha detto di essere “profondamente commosso” da ciò che ha visto e sentito.
“C’è una medicina che l’Oms non può fornire, e di cui l’Ucraina ha bisogno più di ogni altra, ed è la pace. Il mio messaggio a tutto il popolo ucraino è che l’Oms è con voi”.
“Continuiamo a chiedere alla Federazione Russa di fermare questa guerra”, ha affermato Ghebreyesus, che ha anche spiegato di aver discusso la situazione sanitaria nel Paese con i funzionari ucraini. Il capo dell’Oms ha detto che, nonostante la devastazione, ha anche visto “una straordinaria capacità di ripresa” in Ucraina, mentre le persone cercano di ripristinare le loro vite. “Il mio tempo qui mi ha colpito molto personalmente”, ha concluso.
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Zelensky, essere coraggiosi è essere Ucraina
Presidente pubblica video con i gesti dei propri concittadini
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
11:48
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“Essere coraggiosi significa proteggere, salvare, guarire, aiutare, fornire e fare molte altre cose meravigliose per il tuo popolo e il tuo paese.
Essere coraggiosi è essere l’Ucraina”.
Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram pubblicando un video di un minuto che mostra il coraggio dei propri concittadini nella difesa del paese dall’invasione russa. Le immagini, accompagnate da una musica ritmata, mostrano i soldati, i soccorritori tra le macerie che salvano civili, le madri che cercano di mettere in salvo i figli, i pompieri al lavoro, i civili in fuga su quello che resta delle infrastrutture bombardate, i soldati che suonano tra le macerie e anche il cane antimine Patron premiato proprio ieri da Zelensky.
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Attanasio: padre ambasciatore, ieri mio figlio dimenticato
Le vittime del terrorismo sono tutte, nazionali e internazionali
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
11:50
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“Mio figlio e il carabiniere di scorta uccisi in Congo ‘distrattamente’ dimenticati nella giornata in memoria delle vittime del terrorismo”.
Su Rai Radio1, al Gr1 l’amarezza del padre dell’ambasciatore Luca Attanasio ucciso nel febbraio 2021 insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci.
“Ho appreso di questa giornata. Volevo solo sottolineare che le vittime del terrorismo sono tutte, sia nazionali che internazionali – ha dichiarato Salvatore Attanasio all’indomani della Giornata in memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi -. Anche l’ambasciatore e il carabiniere caduti in Congo fanno parte di questa ricorrenza”.
“Siamo stati, penso ‘distrattamente’, dimenticati – ha aggiunto -. C’è stata una commemorazione alla Camera. Mi sembra che nessuno abbia fatto riferimento a questo. L’ultimo caso di terrorismo accaduto. Non mi sembra ce ne siano stati altri dopo.
Per noi un po’ di amarezza, nulla di più. Potevano per esempio invitare anche la moglie dell’ambasciatore o qualcuno della famiglia di Iacovacci. Lo stesso sindaco di Milano ha fatto anche lui una commemorazione, ma ha dimenticato questa storia.
Da un’istituzione così importante non ce l’aspettavamo”.
“Noi – ha concluso in riferimento all’omicidio del figlio e di Iacovacci – aspettiamo che il lavoro dei magistrati vada a compimento. Dopodiché speriamo che si arrivi a una verità certa.
Non chiediamo altro. Oggi questa verità non è ancora stata scritta”.
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Baerbock,nessuno può eliminare dolore madri e padri di Bucha
Ministra in visita in Ucraina nel luogo del massacro dei civili
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BERLINO
10 maggio 2022
11:52
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“Nessuno può eliminare il dolore delle madri e dei padri di Bucha”.
Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, in un breve statement a Bucha, trasmesso dall’emittente tedesca Ntv.
Baerbock è in visita ufficiale in Ucraina, in seguito al chiarimento fra il presidente tedesco e il leader ucraino, che ha permesso di superare lo scontro diplomatico dovuto al “disinvito” di Frank-Walter Steinmeier.
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Sri Lanka: ex premier trasferito da palazzo assediato
Operazione condotta da Polizia all’alba dopo notte di tensione
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NEW DELHI
10 maggio 2022
11:57
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Tensione ancora alle stelle in Sri Lanka, dove migliaia di soldati e agenti di polizia sono dispiegati in tutta l’isola per far rispettare il coprifuoco dopo le violenze di ieri, proseguite per tutta la notte.
Questa mattina all’alba l’esercito ha trasferito in un luogo sicuro Mahinda Rajapaksa, l’ex premier dimessosi ieri.
Per tutta la notte Temple Tree, la sua residenza nella capitale Colombo, è stata assediata da migliaia di manifestanti, penetrati nel giardino dopo avere divelto i cancelli.
La polizia ha sparato colpi d’arma da fuoco, gas lacrimogeni e bombe d’acqua. Un portavoce dell’esercito ha fatto sapere che, terminata la messa in sicurezza dell’ex premier e dei suoi familiari, almeno dieci molotov sono state trovate disseminate nel giardino.
Nella notte decine di abitazioni di sostenitori del governo sono state date alle fiamme, mentre il bilancio delle vittime negli scontri di ieri è salito a cinque morti e oltre duecento feriti.
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Capo Oms a Kiev,colpite 200 strutture sanitarie in Ucraina
‘Profondamente commosso da ciò che ho visto e sentito’
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10 maggio 2022
12:04
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha verificato 200 attacchi a strutture sanitarie in Ucraina dall’inizio della guerra.
Lo ha detto ha detto oggi il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, sollecitando la Russia “a fermare questa guerra”.
Parlando da Kiev, dopo aver trascorso due giorni in Ucraina, il direttore dell’Oms ha detto di essere “profondamente commosso” da ciò che ha visto e sentito. “C’è una medicina che l’Oms non può fornire, e di cui l’Ucraina ha bisogno più di ogni altra, ed è la pace. Il mio messaggio a tutto il popolo ucraino è che l’Oms è con voi”.
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Spagna: media, Madrid destituisce la capa dell’intelligence
Era al centro delle polemiche per casi di spionaggio con Pegasus
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MADRID
10 maggio 2022
12:06
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Il governo spagnolo ha destituito la direttrice del Centro Nazionale dell’Intelligence (CNI), Paz Esteban.
Lo si apprende dai principali media iberici, che citano fonti dell’esecutivo.
Esteban è stata al centro delle polemiche per i casi di possibile spionaggio al premier Pedro Sánchez e ad altri membri dell’esecutivo centrale, così come a decine di esponenti dell’indipendentismo catalano.
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Kiev, nella Azovstal ci sono ancora almeno 100 civili
Consigliere sindaco: oltre ai militari. Gli attacchi proseguono
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10 maggio 2022
12:09
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Nella Azovstal di Mariupol “oltre ai militari nei rifugi rimangono almeno 100 civili”.
Lo scrive su Telegram il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko.
“Tuttavia, ciò non riduce la densità degli attacchi da parte degli occupanti. L’artiglieria pesante e gli aerei hanno continuato a bombardare l’impianto per tutto il giorno. I tentativi di prendere d’assalto il terreno continuano a fallire”.
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Parigi, embargo Ue sul petrolio ‘è questione di giorni’
Beaune: ‘Lavoriamo senza sosta. Possibile in settimana’
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PARIGI
10 maggio 2022
12:10
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La Francia si mostra ottimista per il raggiungimento di un accordo tra gli Stati membri dell’Unione europea sul progetto di embargo sul petrolio russo, attualmente bloccato dall’Ungheria di Viktor Orban.
Un’intesa è possibile “in settimana”, ha detto il segretario di Stato francese agli Affari europei, Clément Beaune, ai microfoni di LCI.
“Penso che ci possa essere un accordo in settimana, ci lavoriamo senza sosta. E’ senza dubbio una questione di giorni”, ha aggiunto il rappresentante della presidenza di turno francese dell’Ue.
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Kiev, dentro l’acciaieria ci sono più di mille combattenti
‘Centinaia i feriti’
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KIEV
10 maggio 2022
12:12
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Più di mille combattenti ucraini, tra cui centinaia di feriti, si trovano ancora nell’acciaieria Azovstal di Mariupol.
Lo rende noto Kiev.
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Azov, 34 attacchi aerei su acciaieria nelle ultime 24 ore
‘Russi hanno usato anche 8 con bombardieri strategici’
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10 maggio 2022
12:13
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Nelle ultime 24 ore l’esercito russo ha effettuato 34 attacchi aerei sul territorio dello stabilimento Azovstal di Mariupol, inclusi 8 con bombardieri strategici.
Lo afferma un messaggio del battaglione Azov sul Telegram ripreso da Unian.
Le unità russe stanno usando “l’artiglieria navale, razzi Mlrs, Ur-77, carri armati. Non smettono di cercare di catturare l’acciaieria e continuano a effettuare assalti quotidiani con il supporto della fanteria”, scrive il reggimento accerchiato nell’impianto siderurgico.
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Gb: principe Carlo in Parlamento per il Queen’s Speech
Sostituisce la regina per la prima volta dal ’63. Con lui debutta William
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LONDRA
10 maggio 2022
14:22
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Il principe Carlo, erede al trono britannico, si è recato a Westminster con la consorte Camilla per leggere il Queen’s Speech, il programma del governo presentato a Camere riunite in occasione dell’inaugurazione della nuova sessione parlamentare (Opening State of Parliament).
E’ la prima volta che il principe Carlo è stato delegato a sostituire la 96enne regina Elisabetta, mai assente a questo appuntamento istituzionale dal 1963, ma costretta ieri a dichiarare un ennesimo forfait a causa di asseriti problemi “di mobilità”.
Alla cerimonia ha debuttato inoltre il principe William, presente al lato di suo padre in veste di secondo nella linea di successione.
L’erede è sceso da una Rolls Royce, ultima di un corteo, ed è stato ricevuto dall’abituale schieramento di funzionari parlamentari e militari della guardia d’onore in abiti tradizionali. Si è poi spostato nell’aula della Camera dei Lord, indossando la sua alta uniforme di ammiraglio della Royal Navy, con al fianco Camilla, duchessa di Cornovaglia, vestita di scuro e con un ampio copricapo sulla testa. William, arrivato poco prima, si è presentato da parte sua in abiti civili, seppure con alcune decorazioni appuntate al petto. In precedenza erano giunte da Buckingham Palace come di consueto le Regalia: la corona imperiale, il cap of maintenance (berretto con bordo d’ermellino) e la spada di Stato, simboli del potere reale. Nell’aula lo spazio del trono centrale – riservato alla regina – resta quest’anno vuoto: Carlo ha occupato uno scranno alla destra di esso, con accanto da un lato Camilla e dall’altro William.
La cerimonia – pur in assenza di Elisabetta – si è svolta con tutta la solennità del protocollo, preceduta dal suono dell’inno nazionale e dagli squilli di tromba.
Il Queen’s Speech si tiene per tradizione nella Camera alta non elettiva del Parlamento, poiché i reali non hanno accesso alla Camera dei Comuni come segno di rispetto verso la democrazia e la sovranità popolare britannica.
Un araldo bussa viceversa al portone della Camera bassa per chiedere allo speaker, ai deputati e ai membri del governo e del governo ombra ‘la cortesia’ di raggiungere la monarca (nel caso di oggi il principe di Galles) presso l’assemblea dei Lord per ascoltare il discorso.
La defezione della sovrana è di fatto senza precedenti nei suoi 70 anni di regno da record (le assenze del 1959 e del ’63, quando la lettura fu affidata al Lord Chancellor, ebbero luogo solo in occasione delle sue ultime due gravidanze), notano i Royal Correspondent. Alcuni dei quali sottolineano come Elisabetta II sia peraltro ancora “in charge”, e abbia confermato di voler presiedere ad esempio in settimana una riunione virtuale del Privy Council; ma anche come la lettura del Queen’s Speech delegata all’erede al trono rappresenti un onore tutto speciale per Carlo: inedito addirittura da 200 anni.
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Sri Lanka:attivisti bloccano aeroporto per fermare fuga politici
Autorità religiose invitano a calma, sindacati contro Presidente
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NEW DELHI
10 maggio 2022
12:39
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Un gruppo di attivisti antigovernativi sta bloccando dall’alba di oggi l’ingresso dell’aeroporto internazionale di Bandaranaike, a 35 km dalla capitale, per impedire che i politici filogovernativi lascino lo Sri Lanka: lo scrive il quotidiano di Colombo Daily Mirror.
Le massime autorità religiose del paese, dal leader buddista Omalbe Thera, all’Arcivescovo di Colombo, reverendo Malcolm Ranjith, hanno lanciato un appello congiunto alla calma, condannando le violenze di ieri.
Omalpe Thera ha aggiunto che tutti i membri della famiglia Rajapaksa, compreso il Presidente Gotabaya Rajapaksa dovrebbero dimettersi.
Il leader sindacale Saman Rathnapriya, a nome di oltre mille gruppi di lavoratori di settori chiave, dai porti alla salute, all’istruzione, ha annunciato manifestazioni in tutto il paese contro “gli attacchi preordinati da parte di squadre organizzate contro i manifestanti pacifici dei sit-in”. I sindacati hanno anche fatto sapere che nel fine settimana organizzeranno una marcia pacifica a Colombo per chiedere le dimissioni del Presidente Gotabaya, l’esponente della famiglia Rajapaksa che in questo momento detiene tutti i poteri, senza un governo, e la formazione di un nuovo governo. In tutto il paese oggi molte persone indossano una striscia di stoffa nera sul braccio, in segno di protesta contro le aggressioni di ieri ai danni dei manifestanti.
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Ucraina: 22.788 studenti accolti nelle scuole italiane
Lombardia, Emilia e Campania hanno i numeri più alti
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
16:43
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Dal 24 febbraio a oggi, le studentesse e gli studenti ucraini accolti sono 22.788, di cui 5.060 nella scuola dell’infanzia, 10.399 nella elementare, 5.226 nella media e 2.103 nella superiore.
Il report contiene anche informazioni sulla distribuzione territoriale: il 21% è concentrato in Lombardia, il 12% in Emilia-Romagna e l’11% in Campania.
Lo rende noto il ministero dell’Istruzione.
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India, chiusa IPO su Ilo, la mega assicurazione statale
Adesione internazionale: offerta in Borsa quota del 3,5% asset
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NEW DELHI
10 maggio 2022
13:40
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Si è chiusa ieri, con un rush finale da parte degli investitori istituzionali internazionali, l’offerta pubblica iniziale (Ipo) del 3,5% della Life Insurance Company (Lic), il gigante assicurativo indiano, lanciata la settimana scorsa dal governo di Delhi nel quadro del programma di privatizzazione di vari asset statali.
Secondo i dati della Borsa di Mumbai, nell’ultimo giorno la Ipo è stata sottoscritta 2.95 volte, con gli investitori istituzionali internazionali che hanno opzionato il 61% della quota lanciata.
Definito “il momento Aramco indiano”, in riferimento alla mega vendita del colosso arabo nel 2019, la Ipo dell’assicurazione indiana, con una quotazione in borsa pari a 2,75 miliardi di dollari, è stata la più grande proposta di azioni pubbliche mai lanciata nella storia del paese.
Creata nel 1956 dalla fusione di 245 compagnie assicurative private, la storica compagnia pubblica è l’assicurazione più grande al mondo, con 280 milioni di polizze, una base patrimoniale di circa 520 miliardi di dollari e una quota di mercato del 66 per cento, conquistata grazie a un esercito di venditori porta-a-porta, un milione duecentomila, che negli anni hanno creato una cultura del risparmio in India.
Secondo alcune stime, di ogni 100 rupie risparmiate dalle famiglie indiane, 10 vanno alla Lic. Grazie alla fiducia creata dal rapporto personalizzato con ciascun cliente, tra il 2019 e il 2021 il gigante pubblico indiano ha saputo attirare più risparmi dei depositi bancari e dei fondi pensione.
L’opposizione ha criticato la scelta, accusando il governo di svendere “l’argenteria di famiglia”: la Lic è ritenuta un’istituzione pubblica, tra le poche garanzie di sicurezza sociale per milioni di indiani.
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Ucraina, Biden firma la legge usata contro Hitler
L’obiettivo è quello di velocizzare l’invio di armi agli ucraini
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WASHINGTON
10 maggio 2022
13:54
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Il presidente americano Joe Biden ha firmato una legge per velocizzare l’invio di armi all’Ucraina, ispirata a una misura del 1941 usata per fornire equipaggiamenti ai britannici che combattevano contro Hitler.
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Addio Caterina, l’emigrata italiana più anziana. Aveva 112 anni
La donna si è spenta a New York, città che l’aveva accolta
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
14:06
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Era nata sotto il Regno d’Italia.
Era sopravvissuta alla prima e alla seconda guerra mondiale.
Ma anche all’influenza spagnola del 1918 e a tanto altro. Alla fine Caterina Abate si è spenta a 112 anni a New York, città che l’aveva accolta. Nata a Stigliano (Basilicata) il 15 maggio 1909, la signora Abate non si è mai sposata e non ha avuto figli. Era l’emigrata italiana più anziana al mondo.
Qualche mese fa, la signora Abate aveva conferito all’Associazione giustitalia l’incarico per ottenere assistenza legale nel tentativo di farsi rimborsare buoni postali emessi nel 1986, che avevano un valore complessivo di 100 milioni di lire.
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Ucraina: 22.788 studenti accolti nelle scuole italiane
Lombardia, Emilia e Campania hanno i numeri più alti
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
15:04
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Dal 24 febbraio a oggi, le studentesse e gli studenti ucraini accolti sono 22.788, di cui 5.060 nella scuola dell’infanzia, 10.399 nella elementare, 5.226 nella media e 2.103 nella superiore.
Il report contiene anche informazioni sulla distribuzione territoriale: il 21% è concentrato in Lombardia, il 12% in Emilia-Romagna e l’11% in Campania.
Lo rende noto il ministero dell’Istruzione.
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Sri Lanka nel caos per le proteste anti-governo, in salvo ex primo ministro
Assediata la base navale per impedire la fuga dell’ex premier
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
NEW DELHI
10 maggio 2022
15:48
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Situazione sempre più tesa in Sri Lanka dove una folla di persone ha messo sotto assedio la base navale di Trincomalee, nel nord est dell’isola, dopo la diffusione della voce che l’ex premier, Mahinda Rajapaksa, vi si era rifugiato e stava per fuggire dal Paese via mare, assieme ad alcuni parenti.
Il quotidiano di Colombo Daily Mirror, che dà la notizia, aggiunge che la casa di famiglia dell’ex premier a Kurunegala è stata data alle fiamme, così come il monumento in onore di D.
A.
Rajapaksa, padre dell’ex premier e del presidente Gotabaya a Medamulana.
Dopo le violenze di ieri, oggi in tutta l’isola continuano a regnare i disordini, a dispetto dello stato di emergenza e del coprifuoco. Il numero due della polizia srilankese, l’ispettore generale Deshabandu Tennakoon, è finito in ospedale dopo che la sua automobile è stata incendiata dalla folla nei pressi della residenza ufficiale del premier, a Colombo. Le agenzie riferiscono che, per disperdere la folla, i poliziotti hanno dovuto sparare in aria. Un gruppo di attivisti antigovernativi, all’alba di oggi, aveva bloccato l’ingresso dell’aeroporto internazionale di Bandaranaike, a 35 km dalla capitale, per impedire ai politici filogovernativi di lasciare lo Sri Lanka.
La causa delle proteste
In Sri Lanka è in corso una gravissima crisi economica che ha portato a carenze di cibo, carburante e medicine; la situazione è stata aggravata anche dalla pandemia e dall’aumento dei prezzi di materie prime ed energia. Nei violenti scontri di questi giorni tra i sostenitori del governo e i manifestanti, che erano accampati da settimane fuori dall’ufficio del primo ministro, sono state uccise cinque persone e ne sono state ferite quasi 200.
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Ucraina:Renzi, bene incontro Draghi-Biden, ma serve ruolo Ue
Partita complessa, non si risolve con un i tweet
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
16:07
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“Questa partita così drammaticamente complessa non la risolvi né con l’incontro Draghi-Biden, né col tweet del politico di turno.
Occorre che ci sia una soluzione politica e che l’Ue giochi un ruolo che per ora non ha giocato.
L’incontro Biden-Draghi è importante, ma è uno dei mille incontri importanti”. Lo ha detto il leader di Iv, Matteo Renzi, a L’Aria che Tira, su La 7.
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‘Salvare combattenti Azovstal’, petizione supera 1 milione firme
Indirizzata all’Onu e lanciata dalla moglie del comandante Azov
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
16:16
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La petizione ‘Save Mariupol’ per salvare i combattenti ucraini dell’Azovstal ha già raccolto oltre 1 milione di firme in quattro giorni.
Lo riportano i media ucraini ricordando che l’iniziativa, indirizzata alle Nazioni Unite, chiede l’immediata evacuazione di tutti i civili e militari da Mariupol.
L’appello è stato lanciato da Kateryna Prokopenko, moglie del comandante del battaglione Azov, Denis Prokopenko, e invita l’Onu e il segretario generale Antonio Guterres ad intervenire: “Con l’aiuto immediato di figure internazionali, abbiamo ancora l’opportunità di salvare vite umane “, ha affermato.
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Sindaco Kiev, ricostruzione edifici costerà 70 milioni euro
Dei 390 danneggiati 222 sono condomini, 75 sono scuole
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
16:17
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Settanta milioni di euro è il costo della ricostruzione degli edifici di Kiev distrutti dalla guerra in Ucraina.
E’ la stima del sindaco della capitale Vitali Klitschko, stando al Guardian.
“A seguito dell’aggressione militare russa, un totale di 390 edifici sono stati danneggiati a Kiev, di cui 222 condomini, ha precisato il primo cittadino.
Abbiamo già individuato 20 case dove dovrebbero iniziare subito i lavori di restauro. In modo che le persone possano tornare presto alle vostre case”.
Klitschko ha poi aggiunto che “i bombardamenti hanno danneggiato 75 scuole, 30 delle quali erano asili nido”, ma anche “17 strutture sanitarie e 11 strutture culturali”.
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Usa, Putin porterà la guerra fino in Transnistria
‘Non si fermerà al Donbass’, avverte l’intelligence
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WASHINGTON
10 maggio 2022
16:17
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Le forze di Vladimir Putin non hanno intenzione di fermarsi nel Donbass ma porteranno la guerra in Transnistria.
Lo ha detto la direttrice dell’Intelligence nazionale americana, Avril Haines, in un’audizione alla Commissione della Difesa del Senato.
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Usa, Putin imporrà la legge marziale in Russia
Lo ha detto la direttrice dell’Intelligence nazionale Usa Haines
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
WASHINGTON
10 maggio 2022
16:19
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
“E’ probabile” che il presidente russo Vladimir Putin imporrà la legge marziale in Russia per continuare a portare avanti la guerra in Ucraina.
Lo ha detto la direttrice dell’Intelligence nazionale Usa, Avril Haines, in un’audizione alla Commissione difesa del senato.
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Il Corsaro all’Opera di Roma, domani debutta Jacopo Tissi
Il ballerino ha lasciato il Bolshoi dopo l’ inizio della guerra
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
16:20
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Debutterà domani al Teatro dell’ Opera di Roma nella coreografia ”Il Corsaro” di Jose’ Carlos Martinez il ballerino Jacopo Tissi, primo italiano a essere stato nominato il 31 dicembre 2021 principal dancer del Bolshoi di Mosca, che ha deciso di lasciare il prestigioso Teatro all’ inizio dello scorso marzo dopo l’ invasione russa in Ucraina ritenendo che ”nessuna guerra puo’ essere giustificata”.
Tissi, alla sua prima volta sul palcoscenico del Teatro Costanzi anche nel ruolo di Conrad, avrà accanto la danzatrcice georgiana Maia Makhateli.
La ‘prima’ del balletto che va in scena questa sera segna finalmente il ritorno dello spettacolo firmato da Martinez nel 2020 per la compagnia capitolina e che venne interrotto poco dopo il debutto a causa della pandemia. La coreografia, su libretto di De Saint Georges e Mazilier dal poema The Corsair di Byron, narra le vicende avventurose della schiava Medora e del corsaro Conrad. Sul podio il maestro ucraino Alexei Baklan. Le otto rappresentazioni, fino al 15 maggio, vedranno protagonisti étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo del Teatro del lirico capitolino e due coppie di grandi ospiti internazionali cui sono affidati i ruoli dei protagonisti: la prima formata dai principal dancer del Royal Ballet di Londra, l’argentina Marianela Nuñez e il russo Vadim Muntagirov (10 e 12 maggio) che debutta su questo palcoscenico; la seconda – 11 e 13 maggio – appunto con Maia Makhateli e Jacopo Tissi; Il 14 e 15 maggio Susanna Salvi e Alessio Rezza, etoile e primo ballerino dell’Opera di Roma.
«Sono felice che Il Corsaro sia l’occasione anche del debutto di Jacopo Tissi che in questo terribile tempo di guerra ha fatto una scelta personale e professionale molto forte e significativa”, ha detto il sovrintendente Francesco Giambrone.
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Premio Pulitzer, Joshua Cohen vince per la narrativa
Con ‘The Netanyahus’ che uscirà in Italia il 7 settembre
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
16:20
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
Lo scrittore americano Joshua Cohen ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa con il romanzo “The Netanyahus” che uscirà in Italia il 7 settembre 2022 per Codice Edizioni con il titolo “I Netanyahu.
Dove si narra un episodio minore e in fin dei conti trascurabile nella storia di una famiglia illustre”.
La traduzione sarà della scrittrice Claudia Durastanti che aveva già lavorato a tutte le precedenti edizioni italiane dei libri dell’autore e in anteprima la casa editrice mostra l’immagine della copertina. A partire dal 2018, l’editore torinese Codice Edizioni ha scelto di pubblicare in Italia le opere di Cohen a cominciare dal romanzo Un’altra occupazione (2018) a cui è seguito il bestseller ‘Il libro dei numeri’ (2019) e recentemente la raccolta di racconti ‘Quattro nuovi messaggi’ (2021).
“Ci siamo innamorati della scrittura di Joshua fin dalla prima lettura e abbiamo voluto fortemente portare ai lettori italiani le sue opere, anche quelle apparentemente più complesse come il monumentale Libro dei numeri, che ha saputo conquistare i lettori con il suo stile originale e unico” spiegano Vittorio e Marco Bo, editori di Codice Edizioni. “Quando abbiamo avuto occasione di ospitarlo in Italia nei book tour del 2018 e 2019 – prosegue Vittorio Bo – abbiamo avuto conferma della sua arguzia, del suo spirito critico, della sua ironia pungente e mai banale.
Credo che questo premio sia il giusto riconoscimento per un artista realmente geniale”.
Siamo a Corbin College, Stato di New York, nell’inverno del 1959. Ruben Blum, professore di storia, viene incaricato di ospitare e accompagnare per un week end uno studioso israeliano che l’università sta valutando di assumere: Benzion Netanyahu, padre di Benjamin, che alcuni decenni dopo diventerà primo ministro di Israele. Liberamente ispirato a una storia vera raccontata dal famoso critico Harold Bloom, I Netanyahu è la più recente dimostrazione del genio letterario di Joshua Cohen: campus novel, commedia dissacrante, lezione di storia, conferenza accademica, polemica sul sionismo, riflessione sui conflitti culturali e religiosi degli ebrei americani e sulla vulnerabilità dei discorsi identitari.
Prima del prestigioso riconoscimento, assegnato il 9 maggio, I Netanyahu era stato segnalato dal ‘New York Times’ e dal ‘Wall Street Journal’ tra i migliori libri del 2021.
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Eritrea, la ‘Casa degli italiani’ riapre dopo due anni
L’Asmara, centro culturale era stato chiuso causa pandemia
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IL CAIRO
09 maggio 2022
16:49
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Presso la sede storica al centro di Asmara ha riaperto la “Casa degli Italiani”, luogo di riferimento della vita culturale, sociale e artistica della comunità italo-asmarina, rimasto chiuso per oltre due anni a causa della pandemia da Covid-19.
Lo si è appreso dalla capitale dell’Eritrea.
Nella cerimonia di riapertura svoltasi giovedì, l’Ambasciatore d’Italia in Eritrea, Marco Mancini, e la sua consorte hanno fatto gli onori di casa ai numerosi invitati intervenuti, tra cui esponenti di primo piano del governo eritreo, il corpo diplomatico accreditato, molti doppi cittadini italo-eritrei ma anche solo eritrei. Questi ultimi attendevano da tempo la riapertura che hanno salutato con vivo apprezzamento.
Nel suo discorso, l’Ambasciatore ha ricordato l’importanza di poter nuovamente disporre di un centro di aggregazione della comunità italiana e asmarina, preannunciando una serie di eventi che costituiranno la programmazione della “Casa” sino a fine anno.
Per l’occasione è stata inaugurata una mostra fotografica dal titolo “Immaginario Diplomatico” che propone foto d’epoca della vita e professione di diplomatici italiani nel periodo dall’Unità d’Italia al 1961. L’esposizione, che ha già riscosso successo altrove, è stata ideata dall’Ambasciatore Stefano Baldi e messa a disposizione dell’Ambasciata d’Italia a Asmara per la riapertura.
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha approvato gli eventi in programma e concesso i relativi finanziamenti, nell’ottica di rilanciare la collaborazione tra Italia e Eritrea anche in questo importante campo delle storiche relazioni bilaterali tra i due Paesi.
In un momento storico di grande incertezza e segnato da conflitti e violenze nel mondo e ai confini di questo Paese, ha detto Mancini con implicito riferimento alle guerre in Ucraina e nel Tigré, disporre di un punto di riferimento dove riunirsi per un momento “di svago e serenità” e godere di quanto gli essere umani sanno esprimere di bello per l’arte e la cultura rappresenta una “piccola oasi” in cui potersi rifugiare.
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Usa, Putin userà nucleare solo con minaccia esistenziale
‘Cremlino punta a guerra lunga e logoramento sostegno a Kiev’
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WASHINGTON
10 maggio 2022
16:21
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“Putin userà l’arma nucleare solo se si troverà di fronte ad una minaccia esistenziale”.
Lo ha detto la direttrice dell’Intelligence nazionale Usa, Avril Haines, in un’audizione alla Commissione difesa del Senato.
Haines ha avvertito che il leader del Cremlino punta ad una guerra “lunga” in Ucraina e conta sul fatto che il sostegno degli Stati Uniti e dell’Europa a Kiev diminuirà nel tempo.
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Zelensky, ‘con sostegno Germania e Olanda possiamo vincere’
I ministri degli Esteri dei due Paesi sono in Ucraina
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10 maggio 2022
16:46
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato oggi in Ucraina i ministri degli Esteri tedesco e olandese Annalena Baerbock e Wopke Hoekstra.
Lo scrive Ukrinform.
E’ stato “un incontro significativo”, ha affermato Zelensky precisando che “il sostegno dei vostri Paesi è importante e prezioso per noi. Grazie per essere solidali con il popolo ucraino oggi”.
Il presidente ucraino si è poi detto “fiducioso” che con tale sostegno l’Ucraina vincerà. “Penso che insieme possiamo vincere.
Vincere significa restituire all’Ucraina tutti i diritti e le libertà dei nostri cittadini sul nostro territorio”, ha aggiunto.
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Usa: 93% quartieri grandi città troppo caro per afroamericani
Secondo ricerca su disparità sociali ed economiche nel paese
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NEW YORK
10 maggio 2022
16:46
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Le principali città degli Stati Uniti non sono un posto per afroamericani.
Lo rivela una ricerca di National Equity Atlas, che raccoglie dati sull’equità razziale ed economica, secondo la quale il 93% dei quartieri delle aree metropolitane più popolose del paese sono troppo cari per i residenti afroamericani.
La ricerca è stata svolta nel 2019 mettendo a confronto affitti e salari di cento città ed esaminando se la maggioranza delle famiglie di gruppi razziali diversi guadagnava abbastanza per permettersi un affitto medio in qualche quartiere di quelle città. E’ emerso che solo il 7% dei quartieri avevano affitti alla portata di tasca dei residenti afroamericani mentre il 69% era alla portata di famiglie bianche. Delle cento città esaminate, 48 erano troppo care per gli esponenti della ‘black community’. La maggior parte dei quartieri alla loro portata e a quella degi latinoamericani sono stati classificati di livello basso, ossia con carenza di investimenti, di sistemi scolastici di qualità, di servizi o di un mercato del lavoro decente. La California è risultata lo stato meno abbordabile per queste fasce di popolazione.
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Ucraina: Lavrov, apprezziamo posizione equilibrata Algeria
‘I due Paesi intendono firmare un nuovo documento strategico’
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10 maggio 2022
16:46
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L’Algeria mantiene una posizione equilibrata e imparziale sulla crisi ucraina e la Russia elogia questo approccio.
Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov concludendo la sua visita in Algeria.
Lo scrive la Tass.
“Abbiamo informato i nostri amici algerini in dettaglio sui progressi dell’operazione militare speciale della Russia insieme alle milizie del Donbass in Ucraina”, ha detto Lavrov.
“Apprezziamo molto la posizione misurata, obiettiva ed equilibrata che l’Algeria assume sulle questioni ucraine nelle organizzazioni internazionali e, in generale, nella loro politica estera”.
Lavrov ha poi precisato che la Russia e l’Algeria intendono firmare un documento che conferma la nuova qualità delle relazioni bilaterali. Dati “i legami amichevoli in rapido sviluppo”, al fine di mantenere l’alto livello di cooperazione, i Paesi intendono firmare “un nuovo documento strategico interstatale, che rifletterà la nuova qualità delle nostre relazioni”.
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Vescovo di Kiev, ‘io benedico soldati al fronte’
L’INTERVISTA: Mons. Kryvytskyi: ‘Perdono? Sarà un percorso lungo e difficile’
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KIEV
11 maggio 2022
13:59
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Prima di partire per la prima linea i soldati vanno dal vescovo e chiedono la sua benedizione.
“E io li benedico, è un mio diritto farlo, e tutta la comunità prega per loro quando sono al fronte”.
A parlare è monsignor Vitalii Kryvytskyi, arcivescovo latino della diocesi di Kiev-Zhytomyr, 200 mila cattolici suddivisi in 160 parrocchie, all’interno della quale ci sono anche le città ‘martiri’ di Bucha, Irpin, Borodjanka. Ha visto tanto dolore in questi due mesi e ha dovuto anche imparare a guidare una Chiesa che, suo malgrado, deve guardare con altri occhi alla guerra. “Non abbiamo scelto di fare la guerra, ma siamo stati costretti. Difendere il proprio Paese è una responsabilità civile, non solo militare, e tutti siamo tenuti a farlo”, dice.
Nel palazzo arcivescovile di Kiev, vicino a Maidan, la piazza che è stata nel 2014 teatro delle mobilitazioni per la libertà, ci accoglie nella sobria sala al piano superiore. Al piano terra si celebra nel frattempo la Messa, con canti e preghiere, e il cuore rivolto ai parrocchiani che sono partiti armati per il Donbass.
“I giovani vengono da me e mi dicono: è il momento di andare in prima linea. E io dico ai nostri fedeli: pregate perché adesso cominciano” a combattere. “Viviamo una situazione che due mesi fa potevamo leggere nei libri e quindi facevamo grandi discussioni tra noi prelati sulla guerra, sulle armi. Non c’erano invece discussioni tra i sacerdoti che erano nell’est e che hanno visto tutta questa situazione, molto difficile, già dal 2014. Oggi anche noi abbiamo cominciato a capire che cosa significa benedire qualcuno che deve andare alla guerra per servire il suo popolo”. Il pacifismo, anche quello cristiano, qui non è comprensibile perché “dobbiamo ottenere la pace giusta”, insiste il vescovo.
Ricorda il passo del Vangelo di Matteo in cui Gesù dice: “Tutti quelli che mettono mano alla spada periranno di spada”. “E se il Venerdì Santo avete ascoltato bene il Passio – dice ancora l’arcivescovo – c’erano i discepoli con le spade. E non servivano per sbucciare le mele. Secondo voi come dobbiamo altrimenti difenderci?”. Vescovo e parroci indicano però ai militari “una linea rossa” da non oltrepassare: “Non devono torturare i russi, devono seppellire i morti. Ogni soldato è al fronte per difendere il Paese ma non per provare odio”. “Ora dobbiamo rispondere con la difesa, poi ci sarà una via di riconciliazione. Ma se adesso l’esercito russo viene a prendere altri pezzettini di terra non è tempo di discutere di questo”. Commentando le voci che dalla Chiesa cattolica, fuori dai confini ucraini, invocano pace e riconciliazione, il vescovo replica: “Tu non puoi perdonare al posto di un altro. Qui, purtroppo, quando parliamo di perdono non è una discussione astratta. Sarà un percorso lungo e difficile”. Poi parla del fatto che “la guerra ha aumentato la fede. Ci sono nuove persone che si avvicinano alla Chiesa”. I sacerdoti sono tutti rimasti sul posto, anche quelli di Irpin e Bucha ed hanno aiutato la gente anche nei giorni difficili dell’occupazione russa. La situazione ha poi accorciato i tempi per sposarsi in chiesa: ora lo possono fare anche senza la preparazione di sei mesi che era stata chiesta prima della guerra. Sospese invece nelle zone più a rischio sia le prime comunioni che le cresime che normalmente si celebrano in queste settimane sia per “ragioni di sicurezza” sia “per aspettare le famiglie che sono andate via e vorranno tornare”.
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Consiglio Ue conferma Catherine De Bolle a capo dell’Europol
Mandato rinnovato di 4 anni per l’ex capo della Polizia belga
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BRUXELLES
10 maggio 2022
17:00
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Via libera del Consiglio Ue alla conferma per un secondo mandato alla guida del’Europol per Catherine De Bolle.
L’attuale direttore esecutivo, in scadenza a maggio, resterà a capo dell’agenzia europea per la lotta al crimine per ulteriori quattro anni, fino al maggio del 2026.
La cinquantaduenne De Bolle è stata dal 2012 al 2018 commissario generale della Polizia federale belga, prima di approdare all’Europol. “Congratulazione a De Bolle. Le auguro il meglio in questi tempi di sfide per l’Europa”, ha scritto, in un tweet, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel.
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Morto Richard Benson, chitarrista e personaggio tv
Aveva 67 anni. L’annuncio Facebook, “se muoio, muoio felice”
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11 maggio 2022
12:04
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È morto all’età di 67 anni Richard Benson, chitarrista di origine britannica naturalizzato italiano, che ha segnato la musica underground romana degli anni ’70.
Volto noto anche di programmi tv, è scomparso dopo aver lottato contro una malattia.
La notizia è stata divulgata attraverso la pagina Facebook ufficiale dell’artista con un annuncio commentato in poco tempo da migliaia di fan che hanno vissuto e amato la sua musica.
Nel post si legge: “Carissimi amici ed amiche, dobbiamo purtroppo darvi la notizia più brutta possibile. Richard ha lottato come un leone anche questa volta contro la morte e purtroppo non ce l’ha fatta. Ci ha lasciato. L’ultima volta però ci ha detto: ‘Se muoio, muoio felice'”.
Benson era stato un personaggio eccentrico, capace di costruirsi una fama un po’ misteriosa, fin da quando cominciò a suonare nei giri romani di musica rock e underground degli anni ’70. Sulle sue origini c’è sempre stata una certa incertezza, nonostante in anni più recenti varie persone vicine a lui abbiano confermato che fosse nato in Inghilterra, mostrando il suo certificato di nascita ritirato dall’ambasciata inglese a Roma in occasione del suo matrimonio con Ester Esposito nel 2013. Oltre al nome, sono riportati anche il luogo e la data di nascita, così come i nomi dei genitori.
All’anagrafe Richard Philip Henry John Benson, iniziò la sua carriera da conduttore inizialmente in radio, dando consigli sui nuovi dischi nella trasmissione di Renzo Arbore Per voi giovani e poi conducendo vari programmi musicali sulle emittenti romane, seguendo Arbore anche in tv interpretando il personaggio del “metallaro”.
Benson è anche apparso nel film di Carlo Verdone ‘Maledetto il giorno che t’ho incontrato’ nel quale recita se stesso nella fittizia trasmissione ‘Juke-box all’idrogeno’. A ricordarlo è lo stesso regista romano che sul suo profilo Instagram, nel rendergli omaggio, scrive: “Rimasi folgorato quando lo vidi parlare di grandi chitarristi e gruppi a me sconosciuti in una emittente televisiva romana, “TVA 40”. Era stravagante, un po’ folle ma decisamente un personaggio da tenere presente per un film. E così gli offrii il ruolo di un conduttore adrenalinico in un programma dal titolo “Juke box all’androgeno”, in Maledetto il giorno… Fu fantastico. Professionale e meticoloso. La bellezza di quegli anni in televisioni minori era trovare personaggi eccessivi, strani, folli. Veniva fuori da una Roma a noi sconosciuta dove si inventavano modi di dire, si creavano incredibili look, si sdoganava il proibito. Era sempre la periferia ad inventare. Perché la borghesia non ha mai inventato nulla. Massimo Marino, Alberto Marozzi, I Falchi della Notte, erano il simbolo di una Roma moderna, futurista e trasgressiva. Metti il distorsore in cielo, Richard!”.
https://www.facebook.com/carloverdoneofficial/posts/pfbid02nAMcV4HsStWQFZxj9f4qHZxDkM2CYhxpDbxrL4pQudaH7cZqiD7xQLcPuBp9Atgxl
Ucraina: studio, guerra causa aumento moria delfini Mar Nero
Inquinamento acustico navi russe causa spiaggiamento cetacei
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10 maggio 2022
17:12
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La guerra in Ucraina potrebbe avere causato un aumento della moria di delfini nel Mar Nero.
Ne sono convinti gli scienziati della Turkish Marine Research Foundation (Tudav), stando al Guardian.
I ricercatori ritengono che l’aumento dell’inquinamento acustico nel Mar Nero settentrionale, causato da circa 20 navi della marina russa e dalle attività militari in corso, potrebbe aver spinto i cetacei a sud verso le coste turche e bulgare, dove vengono bloccati o catturati nelle reti da pesca in numero insolitamente elevato.
Dall’inizio della guerra, la Turchia ha registrato un aumento degli spiaggiamenti del delfino comune (Delphinus delphis) lungo la costa del Mar Nero. Più di 80 animali sono stati trovati morti nel Mar Nero occidentale del paese, cosa che la Turkish Marine Research Foundation (Tudav) ha descritto come “un aumento straordinario”.
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Gas, nessun rallentamento forniture all’Italia. Prezzo oscilla sotto i 100 euro
Chiuso punto di ingresso di Sokhranivka
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11 maggio 2022
12:27
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“L’Ucraina non è più responsabile del trasporto del gas russo attraverso i territori ucraini sotto occupazione militare russa: si tratta di un terzo del volume totale del transito di gas verso l’Europa”.
Lo fa sapere Naftogaz, la compagnia ucraina che gestisce i gasdotti d’interconnessione tra la Russia e l’Europa.
Naftogaz ha inviato una lettera a Gazprom nella quale ha informato delle circostanze di “forza maggiore che rendono impossibile continuare il trasporto di gas attraverso il valico di Sokhranivka e la stazione di compressione Novopskov, che si trovano nel territorio occupato dai militari russi”.
Dopo un avvio in rialzo, il prezzo del gas sul mercato europeo si muove per ora piuttosto calmo oscillando poco sotto quota 100 euro al Megawattora, non lontano dalle quotazioni della chiusura di ieri. Dopo che il gestore del sistema di trasporto in Ucraina ha annunciato che fermerà il transito dal punto di ingresso di Sokhranivka a causa delle azioni delle forze di occupazione russe, sulla piazza di Amsterdam di riferimento per l’Europa il metano, sempre molto volatile, scambia attorno ai 98 euro al Mwh, restando per ora al di sotto della soglia psicologica dei 100 euro superata in avvio di seduta.
Nessun rallentamento nel sistema italiano sul fronte delle forniture di gas. E’ quanto si evince dati pubblicati sul sito di Snam. Al momento i flussi a Tarvisio sono in diminuzione rispetto a ieri ma sono compensati da maggior afflusso a Passo Gries (da Nord), grazie all’interconnessione delle reti e alle varie fonti di importazione. Il sistema è bilanciato, la domanda è soddisfatta; proseguono anche le iniezioni di gas in stoccaggio.
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Sri Lanka: ministro Difesa ad agenti, ‘sparare a vista’
Ordinanza autorizza uso armi contro chiunque danneggi proprietà
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NEW DELHI
10 maggio 2022
17:20
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Il ministro alla Difesa dello Sri Lanka ha emanato un’ordinanza che autorizza tutti gli agenti di sicurezza a sparare a vista contro chiunque venga scoperto a danneggiare proprietà pubbliche o a causare danni.
La decisione arriva nel momento in cui il Presidente sta dispiegando nell’isola decine di migliaia tra soldati di tutti i corpi e forze di polizia al termine di una notte e un giorno all’insegna di una forte tensione.
Il quotidiano di Colombo Daily Mirror scrive che, secondo la polizia sono otto le vittime delle violenze delle ultime 24 ore, almeno 65 le case danneggiate, 41 delle quali sono state bruciate, e 88 i veicoli dati alle fiamme.
I responsabili del principale ospedale della capitale hanno detto di avere curato 219 feriti dopo gli scontri di ieri.
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Spagna: Pegasus, Sanchez chiamato in Parlamento a fine mese
‘Question time’ nella settimana che inizia il 24 maggio
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MADRID
10 maggio 2022
17:28
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I rappresentanti dei gruppi parlamentari spagnoli hanno stabilito che il premier Pedro Sanchez dovrà sottoporsi a fine maggio a un ‘question time’ sul cosiddetto ‘caso Pegasus’, una presunta operazione di spionaggio a leader indipendentisti catalani.
Lo ha reso noto il portavoce parlamentare del Partito Socialista (la formazione di Sánchez stesso), Héctor Gómez.
La seduta in questione avverrà nel corso della settimana che inizia il 24 maggio, ha aggiunto.
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Biden, ‘Draghi a Casa Bianca, forte amicizia con Italia’
‘Parleremo del sostegno all’Ucraina’
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WASHINGTON
10 maggio 2022
17:39
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“Questo pomeriggio ospiterò il premier italiano Mario Draghi alla Casa Bianca.
Non vedo l’ora di riaffermare l’amicizia e la forte collaborazione tra le nostre due nazioni e di discutere del nostro continuo sostegno all’Ucraina”.
Lo scrive su Twitter il presidente americano Joe Biden.
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Sri Lanka: l’Ue condanna ‘attacco ai manifestanti pacifici’
‘Autorità indaghino, astenersi dalla violenza’
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BRUXELLES
10 maggio 2022
17:42
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“L’Unione Europea e i suoi 27 Stati membri seguono da vicino gli sviluppi nello Sri Lanka.
L’Ue condanna il recente attacco feroce contro manifestanti pacifici a Colombo, che ha scatenato ulteriori violenze dopo che un mese di manifestazioni pacifiche aveva dimostrato, nonostante alcuni incidenti isolati, che i cittadini dello Sri Lanka sono in grado di esercitare pacificamente il loro diritto alla libertà di espressione: l’Ue deplora la perdita di vite umane, tra cui quella di un membro del Parlamento, e l’elevato numero di feriti”.
Lo sostiene in una nota l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell.
L’Ue invita le autorità ad avviare un’indagine sugli eventi e a considerare responsabili coloro che hanno istigato o perpetrato la violenza. L’Ue esorta inoltre tutte le parti ad astenersi dalla violenza e a dare prova di moderazione. L’Ue ricorda l’importanza di salvaguardare i diritti democratici di tutti i cittadini e di concentrarsi su soluzioni che permettano di affrontare le importanti sfide a cui sono attualmente chiamati i cittadini dello Sri Lanka. Negli ultimi mesi l’Ue ha fornito assistenza umanitaria, anche per gestire la crisi del Covid e le sfide che ne derivano, e sta cercando attivamente modi per mitigare ulteriormente l’impatto della crisi economica sulle persone più vulnerabili.
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I 40 anni di ‘Rio’, album che consacrò Duran Duran
Uscì il 10 maggio del 1982 con copertina di Patrick Nagel
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NEW YORK
10 maggio 2022
20:02
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‘Rio’ dei Duran Duran compie 40 anni.
Era il 10 maggio del 1982 quando I Fab Five di Birmingham pubblicarono il loro secondo album che si piazzò al secondo posto delle classifiche britanniche.
Al suo interno brani storici come ‘Hungry like The Wolf’, ‘Save A Prayer’, ‘My Own Way’ e ‘Rio’. L’album fu reso famoso anche dalla sua copertina, disegnata da Patrick Nagel, e che sembra un manifesto pubblicitario pop.
Rio contribuì a dettare suoni, mode e colori di un decennio. Fu inoltre definito un album ‘esotico’ perché con la sua immagine patinata si allontanava dal grigiore di periferia del punk. “Credo che Rio sia il motivo per cui facciamo ciò che facciamo oggi – ha detto il bassista e co fondatore John Taylor -. E’ l’album che ci ha resi famosi e ci mantiene famosi”. L’anniversario di Rio segue di pochi giorni l’induzione dei Duran Duran nella Rock & Roll Hall of Fame.
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Nove Onlus a Kabul rafforza le attività per le donne afghane
La risposta dell’associazione ai divieti imposti dai talebani
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
10 maggio 2022
15:40
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Nove Onlus, una delle poche ong italiane che continua ad avere una presenza nell’Afghanistan dei talebani, rafforza le attività per le donne a Kabul.
È la risposta dell’associazione, che non ha mai smesso di operare per fronteggiare la crisi umanitaria e contribuire alla lotta per i diritti umani, alle nuove regole per le quali alle donne restano solo gli occhi come spiraglio sul mondo: nessuna attività a contatto con il pubblico, corpo e viso tumulati in un hijab, interdizione alla scuola secondaria e divieto di circolare se non accompagnate da un mahram, un tutore maschio.
Nuovi ostacoli per milioni di donne rimaste vedove e prive di familiari maschi adulti per accedere all’assistenza sanitaria e agli approvvigionamenti, sfuggire a situazioni di violenza domestica, cercare lavoro, sopravvivere.
“Rispondiamo alle nuove restrizioni intensificando i progetti a sostegno delle donne – dichiara Susanna Fioretti, presidente di Nove Onlus – abbiamo avviato un progetto gestito da donne, che offrirà formazione professionale e mentorship a 150 donne di Kabul e abbiamo potenziato i corsi di alfabetizzazione femminile. Grazie al sostegno di Otb Foundation, 8×1000 Chiesa Valdese e del Trust nel Nome della Donna, Nove prosegue anche le sue attività di emergenza. Dopo aver distribuito generi di prima necessità a oltre 3mila persone a Kabul, sta attivando la seconda distribuzione per le donne capofamiglia e i loro figli (oltre 1.000 persone) nella provincia di Kapisa dove sostiene anche l’orfanotrofio pubblico”. In collaborazione con l’ong Afga, Nove fornisce servizi sanitari, compresi i servizi di salute sessuale e riproduttiva a 1.300 persone al mese.
Fioretti ha incontrato ieri i rappresentanti del ministro del lavoro e degli affari sociali per finalizzare l’accordo che prevede corsi di inglese, computer e sartoria per le donne di Kabul, all’interno di un centro governativo. Nei prossimi giorni il team di Nove incontrerà le autorità deputate alla mobilità femminile per discutere l’ipotesi di riprendere il servizio Pink Shuttle. È previsto inoltre un incontro di approfondimento con l’attivista afghana Mahbouba Seraj, direttrice dell’Afghan Women Skills Development Center, per valutare nuovi interventi di supporto a donne in stato di estrema vulnerabilità.
“La pratica dei matrimoni precoci è in preoccupante aumento, ed espone anche bambine molto piccole al rischio di essere vendute in cambio di soldi per poter sfamare il resto della famiglia – conclude la presidente di Nove – per questo abbiamo ampliato anche il progetto Dignity, che garantisce supporto diretto a bambini e famiglie in stato di grave necessità”.
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Presidente Argentina, con Sanchez incontro fruttifero
‘Possiamo essere fornitore stabile di energia’
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MADRID
10 maggio 2022
17:47
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L’incontro avvenuto oggi a Madrid con il premier spagnolo Pedro Sänchez è stato “fruttifero” e ha permesso di condividere “visioni sul difficile momento mondiale dovuto all’invasione russa dell’Ucraina, alla crisi umanitaria e alle conseguenze economiche”: lo ha scritto su Twitter il presidente argentino, Alberto Fernández..
“L’Argentina ha una preoccupazione centrale per i problemi della sicurezza alimentare e dell’approvvigionamento energetico.
Possiamo essere un fornitore stabile di energia e contribuire non solo con materie prime, ma anche con biotecnologia applicata”, ha aggiunto Fernández. “Abbiamo fatto il primo passo per muoverci verso di essa”.
I due leader politici sono anche “d’accordo sulla necessità di promuovere politiche per una maggiore uguaglianza e di continuare a rafforzare l’agenda iberoamericana”, ha scritto inoltre il presidente argentino.
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Ucraina, Kiev: ‘Nei vagoni frigo migliaia di corpi dei soldati russi’
‘Abbandonati durante la ritirata dalla capitale e da Kharkiv’. A Odessa tre missili ipersonici hanno colpito un hotel. ‘Nell’acciaieria di Azovstal ci sono ancora almeno 100 civili’
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11 maggio 2022
07:58
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Le forze russe hanno ripreso l’assalto all’acciaieria Azovstal, dove centinaia di combattenti continuano a resistere, e parlano di 34 attacchi aerei nelle ultime 24 ore.
Secondo Kiev un centinaio di civili sono ancora nello stabilimento.
A Izyum scoperti i corpi di 44 civili sotto le macerie di un edificio di cinque piani distrutto dai russi. L’Oms ha verificato 200 attacchi a strutture sanitarie in Ucraina dall’inizio della guerra.
Intanto decine di cadaveri di soldati russi sono stati abbandonati senza sepoltura quando le truppe di Mosca si sono ritirate dalla regioni di Kiev e Kharkiv. Al Jazeera scopre numerosi corpi, ammassati in un vagone refrigerato di un treno nella regione di Kiev. Il capo dell’amministrazione militare di Kharkiv parla di cadaveri trovati “per le strade, nelle case”. “Non sono stati nemmeno sepolti, li hanno lasciati nelle discariche. Quando si ritirano, non prendono i corpi dei loro soldati”, ha spiegato. Un militare ucraino dice che i suoi compatrioti “hanno trattato i morti dei nemici meglio di come loro hanno trattato i civili”.
Lancio di razzi a Odessa, edifici distrutti e detriti sulle strade
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KIEV: ADESIONE ALLA UE QUESTIONE DI GUERRA E PACE
L’adesione dell’Ucraina all’Unione europea è una “questione di guerra o di pace” in Europa. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba in un briefing con la collega tedesca Annalena Baerbock, riporta Ukrainska Pravda. “Ora è il momento di fare il passo successivo e portare a casa l’Ucraina, assegnandole lo status di candidato all’adesione all’Unione europea”, ha aggiunto spiegando che se l’Ucraina non riceverà lo status di candidato all’adesione all’Ue significherà un inganno da parte dell’Ue e l’Ucraina non lo inghiottirà.
Ucraina, Kuleba: ‘L’adesione all’Ue e’ una questione di guerra o di pace in Europa’
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COLLOQUIO TELEFONICO MACRON-XI
Colloquio telefonico il presidente francese, Emmanuel Macron e il presidente della Cina, XI Jinping. “I due capi dello Stato – si precisa in una nota diffusa dall’Eliseo – hanno ricordato il loro legame al rispetto dell’integrità territoriale e della sovranità dell’Ucraina e hanno condiviso l’urgenza di giungere ad un cessate il fuoco”. Macron ha poi evocato la “drammatica situazione in cui sono confrontati i civili ucraini a causa dell’aggressione russa. Nel corso della lunga conversazione, Xi si è congratulato con Macron per la rielezione all’Eliseo ed ha espresso “l’auspicio di proseguire il partenariato strategico franco-cinese”.In quanto presidente di turno dell’Ue, Macron ha poi insistito sull'”importanza” di riequilibrare le relazioni euro-cinesi “verso una maggiore reciprocità”.
PROSEGUE L’ASSALTO ALL’ACCIAIERIA
Continua l'”operazioni di assalto” all’acciaieria Azovstal di Mariupol, dove centinaia di combattenti ucraini continuano a resistere sotto gli attacchi. Lo ha detto il Ministero della difesa di Kiev, secondo quanto riporta la Bbc. Un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha detto che l’esercito russo ha iniziato ad assediare la fabbrica dopo che un convoglio Onu ha lasciato la regione di Donetsk. I russi hanno cercato di far saltare un ponte usato per le evacuazioni, ha spiegato, per bloccare gli ultimi combattenti rimasti all’interno. Gli attacchi russi all’acciaieria – ha detto il comandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar – sono proseguiti “per tutta la notte. Vi sono feriti, molti anche in maniera grave che non possono raggiungere l’ospedale da campo nel mirino dell’aviazione” di Mosca. L’esercito di Kiev sta lavorando ad un piano militare per salvare i combattenti dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, ha detto l’ex comandante del reggimento Azov Maxim Zhorin in una intervista esclusiva a Canale 24 riportata da Unian, sottolineando che questa via viene seguita in parallelo con i canali diplomatici già aperti. Zhorin ha annunciato i preparativi per l’operazione militare spiegando che vengono sviluppati con la leadership delle forze armate ucraine. Tuttavia, ha spiegato, sarà prima necessario completare l’equipaggiamento militare e il rifornimento delle armi. “Non sono sicuro che attualmente i combattenti che si trovano sul territorio dell’Azovstal abbiano tanto tempo, quindi ci stiamo preparando e lavorando in parallelo in due direzioni: diplomatica e militare per tirarli fuori”, ha affermato. L’operazione “potrebbe essere in più fasi raggruppando le unità”, ha affermato. “I tentativi russi di assalto da terra dell’acciaieria Azovstal non stanno avendo successo: la bandiera ucraina sventola in cima a un edificio dell’impianto siderurgico”, scrive il consigliere del sindaco Petro Andriushchenko su Telegram, citato da Ukrinform. Andriushchenko ha anche postato un video dove si vedono numerose esplosioni all’interno dell’acciaieria. Le immagini mostrano la bandiera ucraina ancora sull’acciaieria.
La bandiera dell’Ucraina sventola ancora su Azovstal
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COLPITO UN ALBERGO
Tre missili Kinzhal – i nuovi missili ipersonici della Russia – sono stati sparati lunedì sera da un aereo su un hotel nella zona di Odessa, colpito anche un centro commerciale con altri sette missili. Lo ha reso noto Sergey Bratchuk, portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa citato dalla Cnn che ha geolocalizzato e verificato l’autenticità di due video che circolano sui social e mostrano danni significativi alla struttura turistica di Zatoka. Le unità russe hanno attaccato la città usando sottomarini, navi e aerei. La Cnn afferma che non è chiaro perché sia stato colpito l’albergo e chi o cosa potesse ospitare. I missili russi hanno colpito Odessa alle 22,30, le strade fortunatamente erano vuote per via del coprifuoco. Il fumo denso e nero ha riempito il centro del porto storico. Nel filmato pubblicato online dall’esercito ucraino si vedono i vigili del fuoco tra le macerie di quelli che erano un centro commerciale e un magazzino.
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DRAGHI NEGLI USA, I DOSSIER SUL TAVOLO
Il presidente del Consiglio Mario Draghi è appena atterrato a Washington per la sua prima visita ufficiale negli Stati Uniti. Il premier alle 14 (ora locale) incontrerà il presidente Joe Biden alla Casa Bianca.
KIM SCRIVE A PUTIN
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso la “ferma solidarietà” del suo Paese verso la Russia in un messaggio inviato al presidente Vladimir Putin per la celebrazione del Giorno della Vittoria. Nel messaggio Kim ha espresso vicinanza “alla causa del popolo russo per sradicare la minaccia politica e militare e il ricatto delle forze ostili e per salvaguardare la dignità, la pace e la sicurezza del Paese”, ha riferito la Kcna. Ha anche espresso “la convinzione che le relazioni strategiche e tradizionali di amicizia tra i due Paesi si svilupperanno maggiormente in conformità con le esigenze dei tempi”.
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Sri Lanka: ministro Difesa ad agenti, ‘sparare a vista’
Ordinanza autorizza uso armi contro chiunque danneggi proprietà
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NEW DELHI
10 maggio 2022
17:20
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Il ministro alla Difesa dello Sri Lanka ha emanato un’ordinanza che autorizza tutti gli agenti di sicurezza a sparare a vista contro chiunque venga scoperto a danneggiare proprietà pubbliche o a causare danni.
La decisione arriva nel momento in cui il Presidente sta dispiegando nell’isola decine di migliaia tra soldati di tutti i corpi e forze di polizia al termine di una notte e un giorno all’insegna di una forte tensione.
Il quotidiano di Colombo Daily Mirror scrive che, secondo la polizia sono otto le vittime delle violenze delle ultime 24 ore, almeno 65 le case danneggiate, 41 delle quali sono state bruciate, e 88 i veicoli dati alle fiamme.
I responsabili del principale ospedale della capitale hanno detto di avere curato 219 feriti dopo gli scontri di ieri.
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Cyborg, il guerriero dell’Azov col braccio di titanio
A 28 anni un passato da guerriero guardando all’antica Grecia
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11 maggio 2022
12:22
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Ha solo 28 anni e già un passato da guerriero.
Con il suo braccio artificiale in titanio e un occhio di vetro, i media ucraini lo chiamano Cyborg.
Il suo nome non dice nulla ai più, ma la sua faccia barbuta e l’eloquio in perfetto inglese hanno fatto il giro dei telegiornali internazionali domenica, quando ha risposto per due ore via Zoom alle domande dei giornalisti di tutto il mondo dalle viscere dell’impianto siderurgico escludendo definitivamente la resa, una variante vergognosa neppure presa in considerazione. Ilya Samoilenko è il responsabile dell’intelligence del reggimento Azov, il battaglione di nazionalisti ucraini che sta difendendo da settimane l’acciaieria Azovstal di Mariupol dagli attacchi russi.
Ha cominciato a combattere per il suo Paese nel 2015, a 21 anni, e pezzi del suo corpo sono andati persi tre anni fa per un missile lanciato dall’esercito di Mosca. “Avevo in mano delle munizioni – ha raccontato in una intervista – quando il missile è caduto vicino a me. Le munizioni sono esplose per l’onda d’urto. La mia mano era maciullata, una scheggia si è bloccata vicino alla carotide. Mi hanno salvato i miei compagni fasciandomi stretto”.
Appena guarito Cyborg è tornato a combattere perché pensava che il suo obiettivo non fosse stato raggiunto: la pace in Ucraina. Intanto ha maturato un forte senso critico verso la diplomazia e il governo del Paese che difende temendo un compromesso che non consentirebbe la restituzione di tutte le terre occupate dai russi. Perché “se diplomatici e politici sono d’accordo su un po’ di pace, noi militari non proprio. Perché abbiamo combattuto qui, abbiamo versato sangue, siamo morti. E loro sono così: bene, ragazzi, basta così. È molto sbagliato spendere le risorse di persone motivate. Ed è spaventoso che tutti questi anni di guerra siano vani”, ha argomentato.
Alle critiche sulla natura di destra del battaglione di cui fa parte e alle domande sui motivi che lo spingono a rischiare la vita a ogni momento, Ilya ha risposto semplicemente: “Il mio desiderio di combattere vuol dire che ho bisogno di capire me stesso come cittadino. Come nell’antica Grecia: vuoi essere cittadino? Benvenuto nell’esercito”. La citazione gli è venuta facile, perché prima di unirsi al reggimento che oggi tutto il mondo conosce studiava storia all’Università di Kiev. Cyborg ha anche una madre famosa, Alla Samoilenko infatti è il direttore di casting più famoso del cinema ucraino. Lei ora teme non solo per la vita del figlio, ma anche che col tempo la verità sugli eventi di Mariupol non verrà mai fuori del tutto: “Sto osservando come il web viene ripulito da questioni scomode per le autorità su Mariupol e Azov – ha scritto sui social – la mia famiglia ha bisogno di figli, genitori, fratelli vivi. Quando guardo Ilya, i suoi amici, penso che dovrebbero costruire una nuova Ucraina. Come società abbiamo bisogno di loro vivi. Spero che accada un miracolo”.
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Azov mostra al mondo le foto dei soldati feriti a Mariupol
Reggimento posta scatti, tanti amputati, uno fa gesto vittoria
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11 maggio 2022
10:42
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“Tutto il mondo civile deve vedere le condizioni in cui si trovano e agiscono i difensori feriti di Mariupol!”.
Il reggimento Azov, l’unità militare ucraina con compiti anche di polizia, mostra al mondo per la prima volta le fotografie che ritraggono il dramma della guerra, con delle istantanee dei militari rimasti feriti nelle segrete dell’acciaieria Azovstal nella città martire di Mariupol.
Lo riporta l’Ukrainska Pravda. Soldati che necessitano di cure mediche qualificate immediate e che vivono in condizioni completamente antigieniche, con ferite aperte fasciate con quello che resta di bende non sterili, ma anche senza i farmaci necessari e persino senza cibo. Il gruppo paramilitare nazionalista lancia poi un invito all’Onu e alla Croce Rossa a mostrare umanità nei loro confronti e a riaffermare i principi di base su cui sono state create soccorrendo i feriti. Le foto pubblicate sull’Ukrainska Pravda mostrano alcuni soldati con gli arti superiori o inferiori amputati, con mascelle e volti deformati, il cui corpo è stato martoriato da ferite profonde causate da proiettili o schegge. Tra le immagini anche quella di un uomo che fa il gesto della vittoria.
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Iran: sit in Novara per Djalali,condanna contraria a diritto
Appello Amnesty Italia a tenere alta l’attenzione
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NOVARA
10 maggio 2022
19:34
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Sit in davanti al Comune di Novara per tenere alta l’attenzione sul caso di Ahmadreza Djalali, lo scienziato iraniano la cui condanna a morte è stata annunciata entro il 21 maggio.
”Siamo di fronte a una banda di sequestratori che punta a scambiare Djalali, ingiustamente condannato, con dei veri e propri criminali iraniani sotto processo in Svezia o altri paesi.
Dobbiamo rifiutare questa logica contraria a ogni regola del diritto internazionale”, sostiene Riccardo Nuri, portavoce di Amnesty Italia, presente all’iniziativa.
Djalali è stato arrestato nel 2016 mentre si trovava nel Paese su invito delle Università di Teheran e Shiraz. Nel 2017 è stato condannato a morte dopo essere stato accusato di aver fornito informazioni all’intelligence israeliana riguardo al programma nucleare iraniano. Ricercatore universitario oggi 50enne, ha lavorato in numerose università europee – tra le quali quella del Piemonte Orientale (Upo) proprio a Novara – e nel 2018, mentre si trovava in carcere, ha ricevuto la cittadinanza svedese.
“Perché questo caso attira meno attenzione di altri? Perché Novara non è Roma o Milano”, aggiunge Nuri, mentre il ricercatore dell’Upo Luca Ragazzoni, prova a pensare positivo: “è dal 2016 che si parla dell’esecuzione di Ahmadreza e finora non è successo. Per questo la speranza non viene meno”. Alla manifestazione ha partecipato anche il sindaco di Novara, Alessandro Canelli.
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Musk spiana la strada al ritorno di Trump su Twitter
“Il divieto è stato un errore stupido, con me sarà rimosso”
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NEW YORK
11 maggio 2022
12:19
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“Non è stato corretto” vietare Twitter a Donald Trump: “Penso sia stato un errore.
Io rimuoverei il divieto permanente, ma non ho ancora il controllo” della piattaforma.
Elon Musk spiana così la strada al ritorno sul social media dell’ex presidente americano, bloccato per “incitamento alla violenza” dopo l’assalto al Congresso del 6 gennaio in seguito alla sua sconfitta alle elezioni. La rimozione di Trump “ha alienato una larga parte del Paese. Non ha spento la sua voce, l’ha amplificata nella destra. Per questo è stato moralmente sbagliato e completamente stupido”, ha spiega Musk intervenendo a un evento del Financial Times. Le sospensioni temporanee dal social sono ammissibili “se si dice qualcosa di illegale o distruttivo per il mondo. Ma i divieti permanenti minano la fiducia in Twitter” e dovrebbero essere “estremamente rari”, ha aggiunto il patron di Tesla. Trump ha più volte ribadito di non voler tornare sul social perché ormai “noioso” e di voler restare sulla sua piattaforma ‘Truth’. Fra le fila repubblicane non tutti però sono convinti che il tycoon resisterà alla tentazione di tornare a cinguettare. Stimando in alcuni mesi la possibile chiusura della sua acquisizione di Twitter – per il quale ha offerto 44 miliardi di dollari – il patron di Tesla ha descritto alcune delle modifiche che vorrebbe apportare alla piattaforma. Musk vorrebbe infatti mettere l’algoritmo su GitHub e consentire a chiunque di effettuare suggerimenti. “Serve trasparenza per avere fiducia”, ha osservato, mettendo in evidenza che sarebbe importante per Twitter ridurre la sua inclinazione a sinistra. “Vengono da un ambiente molto di sinistra”, ha detto riferendosi alla sede della società a San Francisco. “Questo non ha costruito fiducia nel resto degli Stati Uniti e forse in altre parti del mondo”, ha precisato Musk, che da tempo si dipinge come l’assolutista della libertà di parola a tutti i costi. Una libertà – ha assicurato incontrando il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton – che comunque sarà allineata alle nuove regole Ue che richiederanno ai social media di fare di più sui contenuti illegali. Parlando con il Financial Times, Musk si è soffermato anche su Tesla. Ha escluso nuovi impianti in Cina ma ritiene che il paese rappresenterà il 25-30% del mercato di Tesla nel lungo termine. Infine ha definito “altamente improbabile” l’ipotesi che il suo colosso delle auto elettriche possa acquistare un’altra casa automobilistica.
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Usa:chef Mario Batali non colpevole di abuso sessuale e percosse
Riguardo un incidente avvenuto nel 2017 a Boston
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NEW YORK
10 maggio 2022
20:53
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Lo chef Mario Batali e’ stato giudicato non colpevole di abuso sessuale e percosse riguardo un incidente avvenuto nel 2017 a Boston.
Nell’emettere il verdetto, il giudice della corte municipale di Boston James Stanton ha concordato con l’affermazione che l’accusatrice aveva problemi di credibilità.
Batali, 61 anni, si era dichiarato non colpevole dalle accuse della donna, secondo cui lo chef l’aveva baciata con la forza e palpeggiata dopo aver fatto un selfie con lei in un ristorante di Boston mentre era ubriaco.
L’avvocato di Batali, Antony Fuller, ha detto che la donna aveva motivi finanziari per accusarlo, poiché ha chiesto 50.000 dollari di danni in una separata causa civile.
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Al via l’Eurovision a Torino, anche l’Ucraina conquista la finale
Diodato emoziona, Dardust fa ballare. Caso molestie al party
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TORINO
11 maggio 2022
20:56
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Il fugace omaggio a Pavarotti con un accenno al Nessun Dorma, le luci, le fiamme, i ballerini.
E poi il ricordo per Raffaella Carrà con un accenno a Fiesta, gli ospiti Diodato (intenso) e Dardust con Benny Benassi e Sophie and the Giants (travolgenti).
E Laura Pausini, Mika, Alessandro Cattelan nel ruolo di padroni. Ma al centro di tutto la gara tra i diciassette Paesi e la musica. Si è alzato il sipario, al Pala Olimpico di Torino, sulla 66/a edizione dell’Eurovision Song Contest, riportato in Italia dopo al vittoria lo scorso anno dei Maneskin e trasmesso in diretta su Rai1. In media la serata è stata seguit da 5 milioni 507 mila spettatori pari al 27% di share.
Poco più di due ore di spettacolo come in Italia non si è abituati a vedere (non in prima serata, non sulla rete ammiraglia): veloce, senza concessioni al chiacchiericcio, alle pause non necessarie. Show, show e ancora show, con una scenografia imponente e d’impatto. E alla fine in 10 conquistano la finale di sabato (non in ordine di classifica): Svizzera, Armenia, Islanda, Lituania, Portogallo, Norvegia, Grecia, Ucraina, Moldavia, Olanda. E mentre sciorina la lista, Laura Pausini, si inceppa su un nome e si fa scappare un innocente ‘porca vacca’ che non sfugge all’ironia dei social.
Ma l’apertura della manifestazione è stata macchiata da un “incidente” i cui contorni non sono ancora chiari. Alcune giovani volontarie hanno denunciato molestie durante il party inaugurale di domenica alla Reggia di Venaria da parte degli artisti di alcune delegazioni. Accuse smentite dal Comune di Venaria. “Se mai mi fossi accorta che c’era qualcosa che non andava, sarei intervenuta io per prima”, ha spiegato la funzionaria comunale Alessandra Aires, coordinatrice dei Delegation Host, i 120 ragazzi che accompagnano le delegazioni. A quanto risulta, non sono state presentate denunce alle forze dell’ordine.
La festa però intanto è andata avanti. Dopo il saluto dei tre conduttori (“Ciao Italia, ciao Torino. Abbiamo bisogno più che mai di arte. La musica ha potere di unire le persone), è stata l’Albania ad aprire la gara con Ronela Ajati, la prorompente cantante diventata simbolo del body positivity. “Non coprirti mai, non vergognarti del tuo corpo” è il suo motto, ma non le ha risparmiato gli attacchi degli hater sui social. Ma lei va dritta e gioca sul palco, ammiccando e simulando amplessi sul palco. Molto atteso era il gruppo ucraino dei Kalush, tra i favoriti alla vittoria finale. In uno dei versi del loro brano, Stefania (uno strano connubio tra folk e rap, che però funziona), cantano “Troveremo la strada di casa anche se tutte le strade sono distrutte”. E l’impatto emotivo tra decine di bandiere giallo-blu che sventolano è notevole. Tra chi vuole stupire (la Norvegia con i Subwoolfer, il volto nascosto da maschere gialle, la Moldavia con gli scatenati Zdob şi Zdub & Advahov Brothers) e chi si concentra sull’esibizione come l’elegante S10 in rappresentanza dell’Olanda e le tre sorelle islandese delle Systur, lo show procede spedito.
Emoziona Diodato che due anni fa si esibì con la sua Fai Rumore in un’Arena deserta e oggi si riprende in parte quello che gli era stato tolto dalla pandemia, con il pubblico che canta con lui. Dardust, invece, trasforma il Pala Isozaki in una discoteca, con l’omaggio alla dance italiana che ha fatto il giro del mondo. Giovedì la seconda semifinale, con gli altri dieci artisti che conquisteranno la serata di sabato. In gara anche Achille Lauro per San Marino e Emma Muscat per Malta.
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Paris Hilton alla Casa Bianca contro gli abusi sui bambini
Ereditiera avvistata nei giardini dove ha incontrato funzionari
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NEW YORK
10 maggio 2022
22:00
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Paris Hilton alla Casa Bianca per promuovere la sua causa contro gli abusi sui minori ospito di istituti pubblici o privati.
L’ereditiera è stata avvistata nei giardini della Casa Bianca, dove ha incontrato alcuni funzionari dell’amministrazione per farsi portavoce della necessità di difendere i bimbi.
Il tema è molto personale per Paris Hilton che ha raccontato, in un documentario, di essere stata abusata fisicamente e a livello emotivo quando era in un collegio per teenager difficili nello Utah. Ad accompagnarla alla Casa Bianca il marito.
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ESC: Ucraina, Norvegia, Olanda tra i classificati per la finale
L’annuncio in chiusura della prima semifinale su Rai1
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10 maggio 2022
23:14
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Alla fine della prima semifinale dell’Eurovision Song Contest, trasmessa in diretta su Rai1 dal Pala Olimpico di Torino, si sono classificati per la finale di sabato dieci Paesi (non in ordine di classifica): Svizzera, Armenia, Islanda, Lituania, Portogallo, Norvegia, Grecia, Ucraina, Moldavia, Olanda.
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Pussy Riot, Maria Alyokhina fugge dalla Russia travestita da rider
Nyt: lo ha fatto travestita da dipendente di un food delivery
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11 maggio 2022
19:37
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Maria Alyokhina, una delle componenti delle Pussy Riot, è riuscita a fuggire dalla Russia, dove era scomparsa e dichiarata latitante dall’aprile scorso.
Lo ha detto il suo avvocato all’agenzia Interfax.
Secondo il New York Times, la donna, che si nascondeva nell’appartamento di un’amica a Mosca, sarebbe riuscita a fuggire travestendosi da addetta per la consegna del cibo a domicilio e poi è arrivata in Lituania.
Alla fine di aprile un tribunale di Mosca aveva ordinato la carcerazione della Alyokhina per avere violato i termini della libertà vigilata a cui era stata condannata nel settembre del 2021. Ma lei si era resa irreperibile.
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Ucraina: Camera Usa approva nuovi aiuti per 40 mld
Con 368 voti contro 57. Ora passa al Senato
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WASHINGTON
11 maggio 2022
04:39
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La Camera Usa ha approvato a stragrande maggioranza il nuovo pacchetto di aiuti – militari, economici e umanitari – all’Ucraina da 40 miliardi di dollari proposto dal presidente americano Joe Biden.
I nuovi finanziamenti sono passati con 368 voti contro 57 e probabilmente sarà approvato dal Senato entro la fine della settimana.
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Cina: inflazione di aprile sale a +2,1%, ai massimi 5 mesi
Tensioni Ucraina e supply chain sui prezzi alla produzione, +8%
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PECHINO
11 maggio 2022
04:43
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L’inflazione in Cina balza a sorpresa del 2,1% annuo ad aprile, ai massimi degli ultimi 5 mesi, più dell’1,5% di marzo e dell’1,8% atteso dagli analisti, mentre i prezzi alla produzione scivolano ai minimi degli ultimi 12 mesi attestandosi all’8%, (da 8,3% di marzo e contro il 7,7% stimato), segnalando le pressioni sui costi delle materie prime a causa dell’aggressione della Russia ai danni dell’Ucraina e i persistenti problemi della supply chain.
I prezzi degli alimentari, secondo l’Ufficio nazionale di statistica, salgono dell’1,9%, per la prima volta in 5 mesi e al ritmo più ampio da ottobre 2020, a causa soprattutto della crescita di verdura, frutta, uova e patate.
In rialzo del 2,2% anche la componente non alimentare, confermando gli stessi valori di marzo.
Su base mensile, i prezzi al consumo hanno un aumento dello 0,4%, il doppio delle stime di mercato.
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Haiti: scontri fra bande a nord di Port-au-Prince, 148 morti
Ondata di violenze scatenata dalla criminalità locale
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BUENOS AIRES
11 maggio 2022
14:06
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Almeno 148 persone sono morte negli ultimi giorni nella regione a nord di Port-au-Prince, capitale di Haiti, a causa di un’ondata di violenze scatenata dalla criminalità locale.
Lo ha reso noto la Rete nazionale di difesa dei diritti umani haitiana (Rnddh).
In una conferenza stampa ieri, riferisce l’agenzia di stampa cubana Prensa latina, la ong ha precisato che la cifra riguarda il periodo fra il 24 aprile ed i primi giorni di maggio e che fra le località più colpite, con 95 vittime fatali, sono.Butte Boyer, Mrécage, Corridor Djo e Santo 2. Qui 17 cadaveri sono stati bruciati e altri 30 sepolti in fosse comuni.
La Rnddh ha criticato la debole risposta delle forze dell’ordine e stigmatizzato che le bande criminali (Mawozo 400 e Chen Mechan) hanno agito con incredibile violenza, decapitando persone e uccidendole a sangue freddo.
Nella regione che raccoglie queste città, chiamata Pianura del Cul de Sac dove almeno 9.000 persone hanno abbandonato le loro case, ha infine indicato la ong, sono stati causati gravi danni materiali, con l’incendio di 81 edifici e 57 veicoli.
Nelle ultime ore la polizia nazionale haitiana ha assicurato di avere ripreso il controllo del territorio, anche se la popolazione mantiene un atteggiamento prudente, riducendo al minimo gli spostamenti.
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Reporter di Al Jazeera uccisa in Cisgiordania, ferito anche un altro giornalista
Nel corso di scontri fra miliziani palestinesi ed esercito israeliano, nel campo profughi di Jenin
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12 maggio 2022
08:57
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Una giornalista di Al Jazeera, Shireen Abu Akleh, è rimasta uccisa dopo essere stata colpita da spari alla testa nel corso di scontri fra miliziani palestinesi ed esercito israeliano nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania.
Anche un altro giornalista è stato ferito.
Secondo l’agenzia palestinese Wafa, che cita il ministero della Sanità palestinese, la giornalista Abu Akleh, (51 anni) “è morta dopo essere stata colpita dall’esercito dell’occupazione”.
Secondo Al Jazeera la sua giornalista Shireen Abu Aqleh è morta nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania, uccisa a “sangue freddo” dalle forze israeliane.
Il secondo giornalista coinvolto, Ali Samodi – secondo il ministero della sanità palestinese – è stato colpito alla schiena ma le sue condizioni non sono gravi. Samoudi che lavora per il network ‘Al Quds’- citato dalla Wafa – ha detto che insieme alla collega di Al Jazeera si trovava con un gruppo di altri cronisti nelle “vicinanze delle scuole dell’Unrwa vicino al campo di Jenin”, e che “tutti indossavano elmetti e divise da giornalisti”. Poi ha aggiunto che il gruppo “è stato preso direttamente di mira dalle forze di occupazione”.
La palestinese Shireen Abu Aqleh era considerata una veterana dell’informazione nella zona e lavorava per Al Jazeera dal 1997. L’emittente – citata dai media – ha detto che “è stata uccisa a sangue freddo” in quello che ha definito “un crimine orrendo che rompe le norme internazionali”.
La giornalista è stata colpita “al volto” mentre indossava un giubbotto che indicava chiaramente che era un membro della stampa. Lo riferisce un ministro del Qatar.
L’esercito israeliano (Idf) sta indagando sulla “possibilità” che Shireen Abu Aqleh, e un altro cronista “siano stati colpiti da palestinesi armati” durante gli scontri di questa mattina nel campo profughi di Jenin, Cisgiordania. Aqleh è poi morta per le ferite riportate. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nell’operazione a Jenin “c’è stato un massiccio fuoco di decine di palestinesi armati contro i soldati”.
La presidenza di Abu Mazen ha condannato “il crimine di esecuzione da parte delle forze di occupazione israeliane, della giornalista Shireen Abu Akleh”. riferisce l’agenzia Wafa. Abu Mazen ha detto di ritenere “il governo israeliano pienamente responsabile di questo atroce crimine”, sottolineando che fa parte “della politica quotidiana perseguita dall’occupazione contro il nostro popolo, la sua terra ei suoi luoghi santi”.
Parigi “esige” un’inchiesta sulla giornalista uccisa. Lo fa sapere il governo francese. Un’inchiesta trasparente sulla reporter di Al Jazeera uccisa è stata chiesta dall’ambasciatrice Usa all’Onu Linda Thomas-Greenfield. “Abbiamo il cuore spezzato e condanniamo con forza l’uccisione della giornalista americana Shireen Abu Akleh iin Cisgiordania. Serve un’indagine immediata ed esaustiva e chi è responsabile deve essere portato davanti alla giustizia”. Lo scrive su Twitter il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, sottolineando che la sua morte “è un affronto alla libera stampa ovunque nel mondo”.
Indagini preliminari condotte dall’esercito “indicano che non c’è stato fuoco diretto” da parte israeliana “verso la giornalista, anche se le investigazioni sono in corso”. Lo ha detto il ministro della Difesa Benny Gantz aggiungendo che “dall’altra parte si sono viste foto di sparatorie indiscriminate dai terroristi palestinesi, che con molta probabilità hanno colpito la giornalista”. Gantz ha poi detto che Israele comunicherà i suoi dati sulle indagini “in maniera chiara e trasparente agli amici americani”. Il ministro ha aggiunto di aver offerto alla leadership palestinese “un’indagine congiunta e di condividere i dati”.
I funerali si svolgeranno domani mattina a Ramallah in Cisgiordania partendo dal palazzo presidenziale della Muqata alla presenza di Abu Mazen. Lo ha fatto sapere l’agenzia palestinese Wafa.
“Il presidente palestinese accusa Israele senza prove solide”. Lo ha detto il premier israeliano Naftali Bennett riguardo alla morte della giornalista palestinese di Al Jazeera a Jenin. “Sulla base dei dati a nostra disposizione, c’è una probabilità da non scartare che palestinesi armati che sparavano in modo selvaggio abbiano provocato la dolorosa morte della giornalista”, ha sottolineato Bennet.
Shereen Abu Akleh aveva anche la cittadinanza americana. Lo ha detto l’ambasciatore Usa in Israele Tom Nides. “Sono molto rattristato – ha detto su twitter – nell’apprendere la morte della giornalista palestino-americana Shireen Abu Akleh. Sollecito una estesa indagine sulle circostanze della sua morte e sul ferimento di almeno un altro giornalista oggi a Jenin”. Anche la rappresentanza della Ue presso i Palestinesi – citata dai media – ha chiesto “una indagine indipendente” sull’evento in modo “da portare i responsabili davanti la giustizia”.
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Ucraina, attacco russo all’acciaieria Azovstal anche con i carri armati
Kherson chiede a Putin l’annessione. Kiev: ‘Un blitz causerebbe molti morti’. Mosca: ‘Evitare la guerra in Europa ma basta dominio Usa’. Si torna a parlare di negoziati, ma la svolta non arriva
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12 maggio 2022
08:15
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I carri armati russi stringono l’assedio sulla martoriata acciaieria Azovstal di Mariupol mentre Vladimir Putin è già pronto a prendersi Kherson.
Potenti esplosioni sono state segnalate stasera a Mykolaiv.
Lo riporta Ukraina 24. Intanto il presidente Volodymyr Zelensky ha avvertito che Kiev sta esaurendo la pazienza per tenere negoziati con la Russia, date le crescenti prove di forza e atrocità commesse dalle forze russe. “Siamo pronti a condurre questi negoziati, questi colloqui, purché non sia troppo tardi”, ha affermato, riporta il Guardian, in un collegamento video con gli studenti di Sciences-Po a Parigi, ma ha aggiunto: “Con ogni nuova Bucha, con ogni nuova Mariupol e nuove atrocità scompare il desiderio e la possibilità di negoziare, così come la possibilità di risolvere questo problema in modo diplomatico”. E il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov fa sapere che Mosca non vuole una guerra in Europa ma l’Occidente sostiene che la Russia debba essere sconfitta.
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Londra, intanto, sosterrà la Svezia e la Finlandia in caso di attacco, secondo Boris Johnson intervenuto nel dibattito sull’opportunità che le due nazioni scandinave aderiscano alla Nato.
Johnson: ‘Sosterremo la Svezia in caso di attacco’
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Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con il capo della Repubblica Popolare (autoproclamata, ndr) di Donetsk Denis Pushilin per la festa nazionale della Repubblica di oggi, dicendo in un telegramma pubblicato sul sito del Cremlino di essere fiducioso in una vittoria.
Due mogli dei soldati del Battaglione Azov hanno incontrato il Papa, è stato “un momento storico. Speriamo tutti insieme che questo possa aiutare a salvare i nostri mariti, i soldati che sono nella Azovstal a Mariupol. Noi speriamo che questo incontro ci dia una chance per salvare le loro vite”. Papa Francesco “ha detto che pregherà per noi e che farà il possibile”, hanno riferito Katarina e Yulia.
Ucraina, i soldati dentro l’Azovstal cantano: fuori si sentono le esplosioni
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KHERSON
Il governo della regione meridionale di Kherson chiederà al presidente russo Vladimir Putin di renderla parte della Federazione russa. Lo ha affermato il vice capo dell’amministrazione Kirill Stremousov citato dalla Tass. “Il referendum che si è svolto in Crimea in modo assolutamente legale non è stato riconosciuto dalla comunità mondiale, che ha fatto di tutto per non riconoscere la Russia come membro a pieno titolo della comunità globale”, ha dichiarato. “Pertanto, questo sarà un unico decreto basato sull’appello della leadership della regione di Kherson al Presidente russo Vladimir Putin. Ci sarà la richiesta di rendere la regione di Kherson un membro a pieno titolo della Federazione Russa”, ha aggiunto. La replica di Kiev: le autorità di Kherson, occupata dai russi, “possono anche chiedere che la città sia annessa a Marte o Giove, ma l’esercito ucraino la libererà, a dispetto di qualsiasi cosa dicano”, ha affermato Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e capo negoziatore di Kiev, secondo l’agenzia Interfax Ucraina.
L’OFFENSIVA RUSSA
Un video pubblicato da Ukrinform mostra una colonna di denso fumo nero levarsi dall’acciaieria Azovstal. Sempre Ukrinform, citando il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, aveva parlato di un attacco non solo dal cielo e con l’artiglieria ma anche con i carri armati russi all’acciaieria e sul fatto che era divampato un incendio nel sito.
Bombe russe sulle regioni di Chernihiv a Nord e Sumy a Nord-Est quotidianamente e ripetutamente per tutto il giorno, secondo il portavoce del Servizio delle guardie di frontiera ucraine Andriy Demchenko citato da Interfax Ukraine. Adesso “non c’è la solita protezione delle frontiere con il pattugliamento lungo la linea di confine, poiché c’è il pericolo delle mine nella zona, delle operazioni di gruppi di sabotaggio e soprattutto i bombardamenti effettuati dalla Russia dal suo territorio sull’Ucraina. E questo avviene ogni giorno, soprattutto nelle regioni di Chernihiv e Sumy, e ripetutamente durante il giorno”, ha detto Demchenko in un briefing.
“Il Servizio di frontiera di Stato all’interno degli oblast di Kiev, Chernihiv e Sumy ha il controllo di frontiera su quasi 1.200 chilometri, due terzi dei quali al confine con la Russia”, ha annunciato durante un briefing il direttore del Dipartimento di Stato per la protezione delle frontiere, Leonid Baran, secondo quanto riportato dall’agenzia Unian.
Kiev accusa i russi di aver sparato su un istituto per bambini con disabilità nella regione di Lugansk.
‘UCCISI 10 GENERALI’
Tra gli otto e i dieci generali russi sono stati uccisi in Ucraina dalle forze di Kiev. Lo ha detto il capo dei servizi di intelligence militare Usa, il generale Scott Berrier, spiegando che il pesante bilancio è dovuto al “ruolo insolito” che i vertici militari di Mosca hanno svolto nella guerra contro l’Ucraina. “Invece di guidare le operazioni a distanza”, ha spiegato Berrier, “i generali russi sono dovuti andare al fronte per assicurarsi che i loro ordini fossero eseguiti”.
NUOVI AIUTI USA
La Camera Usa ha approvato a stragrande maggioranza il nuovo pacchetto di aiuti – militari, economici e umanitari – all’Ucraina da 40 miliardi di dollari proposto dal presidente americano Joe Biden. I nuovi finanziamenti sono passati con 368 voti contro 57 e probabilmente sarà approvato dal Senato entro la fine della settimana.
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Putin a leader Dpr, fiducia nella vittoria con sforzi comuni
BIDEN E DRAGHI: ‘IMPEGNO PER LA PACE’
“Abbiamo concordato che occorre continuare a sostenere l’Ucraina e a fare pressione su Mosca ma anche cominciare a chiedersi come si costruisce la pace. Il percorso negoziale e’ molto difficile ma il primo punto punto e’ come costruire questo percorso negoziale, deve essere una pace che che vuole l’Ucraina, non una pace imposta”: così il premier Mario Draghi in una conferenza stampa all’ambasciata italiana a Washington dopo l’incontro di martedì con Joe Biden alla Casa Bianca.
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Kiev: ‘Orrore nei treni, corpi abbandonati durante la ritirata. A Kharkiv i cadaveri nelle strade. Li lasciano nelle discariche, senza sepoltura’.
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Gas, nessun rallentamento forniture all’Italia. Prezzo oscilla sotto i 100 euro
Chiuso punto di ingresso di Sokhranivka
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11 maggio 2022
12:27
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“L’Ucraina non è più responsabile del trasporto del gas russo attraverso i territori ucraini sotto occupazione militare russa: si tratta di un terzo del volume totale del transito di gas verso l’Europa”.
Lo fa sapere Naftogaz, la compagnia ucraina che gestisce i gasdotti d’interconnessione tra la Russia e l’Europa.
Naftogaz ha inviato una lettera a Gazprom nella quale ha informato delle circostanze di “forza maggiore che rendono impossibile continuare il trasporto di gas attraverso il valico di Sokhranivka e la stazione di compressione Novopskov, che si trovano nel territorio occupato dai militari russi”.
Dopo un avvio in rialzo, il prezzo del gas sul mercato europeo si muove per ora piuttosto calmo oscillando poco sotto quota 100 euro al Megawattora, non lontano dalle quotazioni della chiusura di ieri. Dopo che il gestore del sistema di trasporto in Ucraina ha annunciato che fermerà il transito dal punto di ingresso di Sokhranivka a causa delle azioni delle forze di occupazione russe, sulla piazza di Amsterdam di riferimento per l’Europa il metano, sempre molto volatile, scambia attorno ai 98 euro al Mwh, restando per ora al di sotto della soglia psicologica dei 100 euro superata in avvio di seduta.
Nessun rallentamento nel sistema italiano sul fronte delle forniture di gas. E’ quanto si evince dati pubblicati sul sito di Snam. Al momento i flussi a Tarvisio sono in diminuzione rispetto a ieri ma sono compensati da maggior afflusso a Passo Gries (da Nord), grazie all’interconnessione delle reti e alle varie fonti di importazione. Il sistema è bilanciato, la domanda è soddisfatta; proseguono anche le iniezioni di gas in stoccaggio.
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Ucraina, la diretta della giornata
La cronaca dalle città
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11 maggio 2022
21:31
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Ucraina, la cronaca della giornata
21.18 – Potenti esplosioni sono state segnalate stasera a Mykolaiv.
Lo riporta Ukraina 24.
20.19 – Visto l’isolamento dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, che si trova a circa 150-200 km dalle linee ucraine, e la massiccia presenza di forze russe nell’area, un’eventuale operazione militare per cercare di liberare i combattenti asserragliati al suo interno sarebbe molto complessa e comporterebbe “perdite significative” per l’esercito di Kiev.
Lo ha detto il numero due dello Stato maggiore di Kiev, Oleksiy Hromov, citato da Interfax Ukraine. L’ipotesi di un’azione militare è stata evocata oggi dal responsabile dell’intelligence del reggimento Azov, Ilya Samoilenko.
19.09 – Il patto militare firmato oggi dal Regno Unito con la Finlandia, come l’analoga dichiarazione solenne sottoscritta con la Svezia, prevede la possibilità di assistenza militare britannica diretta nel caso di un ipotetico attacco della Russia. Lo ha chiarito il premier Boris Johnson a Helsinki durante una conferenza stampa congiunta con il presidente finlandese Sauli Niinisto, rispondendo alla domanda se l’impegno garantisca ‘British boots on the ground’. “Nell’eventualità di un disastro, di un attacco a uno dei nostri Paesi, ciascuno interverrebbe per dare assistenza all’altro: assistenza militare inclusa”, se “richiesta”.
17.44 – Un video pubblicato da Ukrinform mostra una colonna di denso fumo nero levarsi dall’acciaieria Azovstal. Sempre Ukrinform, citando il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, aveva parlato di un attacco non solo dal cielo e con l’artiglieria ma anche con i carri armati russi all’acciaieria e sul fatto che era divampato un incendio nel sito.
17.01 – “L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è un pericolo per la stabilità e la pace non solo in Europa ma in tutto il mondo”. Lo ha detto il capo dello stato maggiore congiunto Usa, il generale Mark Milley, in un’audizione alla Commissione bilancio della Camera con il capo del Pentagono, Lloyd Austin. Il generale ha sottolineato che gli Stati Uniti sono pronti a “difendere gli alleati della Nato e sconfiggere chi li minacci o minacci la sicurezza americana”.
15.52 – “Il Servizio di frontiera di Stato all’interno degli oblast di Kiev, Chernihiv e Sumy ha il controllo di frontiera su quasi 1.200 chilometri, due terzi dei quali al confine con la Russia”. Lo ha annunciato durante un briefing il direttore del Dipartimento di Stato per la protezione delle frontiere, Leonid Baran, secondo quanto riportato dall’agenzia Unian.
15.42 – Le repubbliche filo-russe di Lugansk e Donetsk nell’Ucraina orientale hanno annunciato di aver bloccato l’accesso a Facebook e Instagram. Lo riporta il Guardian precisando che la mossa allinea tali repubbliche alla politica russa nei confronti dei social network. “L’accesso alle risorse informative della società americana Meta, che consente appelli alla violenza contro gli utenti di lingua russa sui suoi social network, è già stato bloccato – ha affermato il ministero delle comunicazioni dell’a repubblica di Donetsk -. Alla luce di ciò, l’accesso ai social network Facebook e Instagram è bloccato sul territorio della repubblica”.
15.21 – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avvertito che Kiev sta esaurendo la pazienza per tenere negoziati con la Russia, date le crescenti prove di forza e atrocità commesse dalle forze russe. “Siamo pronti a condurre questi negoziati, questi colloqui, purché non sia troppo tardi”, ha affermato, riporta il Guardian, in un collegamento video con gli studenti di Sciences-Po a Parigi, ma ha aggiunto: “Con ogni nuova Bucha, con ogni nuova Mariupol e nuove atrocità scompare il desiderio e la possibilità di negoziare, così come la possibilità di risolvere questo problema in modo diplomatico”.
15.17 – Le autorità di Kherson, occupata dai russi, “possono anche chiedere che la città sia annessa a Marte o Giove, ma l’esercito ucraino la libererà, a dispetto di qualsiasi cosa dicano”. Lo ha affermato Mikhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e capo negoziatore di Kiev, rispondendo alla dichiarazione del vice capo dell’amministrazione locale filo-russa Kirill Stremousov, secondo il quale la città chiederà di essere annessa alla Federazione russa. Lo riferisce l’agenzia Interfax Ucraina.
14.04 – Londra sosterrà la Svezia e la Finlandia in caso di attacco. Lo ha detto il Primo ministro Boris Johnson intervenendo nel dibattito sull’opportunità che le due nazioni scandinave aderiscano alla Nato. Johnson è arrivato in Svezia dove ha firmato una dichiarazione di solidarietà politica, dopodiché si sposterà in Finlandia dove è previsto siglerà un analogo documento, riporta la BBC. “Siamo fermi e inequivocabili nel nostro sostegno sia alla Svezia che alla Finlandia e la firma di queste dichiarazioni di sicurezza”, ha affermato il Premier britannico.
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12.53 – Il presidente russo Vladimir Putin non intende dichiarare la legge marziale in Russia durante l’operazione speciale in Ucraina. Lo rende noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.
12.15 – La Russia non vuole una guerra in Europa mentre l’Occidente sostiene che la Russia debba essere sconfitta. “Speriamo e ci aspettiamo che la finalizzazione della nostra operazione militare e il raggiungimento di tutti i suoi obiettivi contribuiscano a fermare i tentativi dell’Occidente di minare il diritto internazionale e di ignorare e violare i principi della Carta delle Nazioni Unite, compreso il principio dell’uguaglianza sovrana degli Stati. Inoltre, costringerà l’Occidente a smettere di spingere per un cosiddetto ordine mondiale unipolare dominato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov citato da Interfax.
12.03 – L’Ucraina rifiuta la cooperazione che faciliterebbe la partenza delle navi cariche di grano e cereali attualmente bloccate nei porti. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov citato dall’agenzia di stampa russa Interfax. E ha aggiunto che l’Ucraina ha piazzato delle mine nei porti dove si trovato le navi cariche di grano impedendogli di partire.
11.50 – E’ necessario “passare chiari messaggi a Mosca a favore della pace”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a Rabat dove ha visto il collega marocchino Nasser Bourita, ribadendo anche la necessità di “riavviare tavoli negoziali fra Russia e Ucraina per raggiungere innanzitutto un cessate il fuoco”.
10.47 – L’incontro con il Papa è stato “un momento storico. Speriamo tutti insieme che questo possa aiutare a salvare i nostri mariti, i soldati che sono nella Azovstal a Mariupol. Noi speriamo che questo incontro ci dia una chance per salvare le loro vite”. Così Katarina e Yulia, due mogli dei soldati del battaglione Azov che hanno appena incontrato Papa Francesco e che sperano che sia data ai loro soldati la possibilità di evacuare dall’acciaieria.
9.51 – I militari russi hanno sparato su un istituto per bambini con disabilità che hanno bisogno di sostegno nella regione di Lugansk. Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai citato da Ukrinform. “I soldati di Mosca ieri hanno aperto il fuoco su Horske. L’edificio della scuola speciale della regione dove studiano i bambini con bisogni speciali è stato colpito. Grazie ai russi”, ha affermato Gaidai. Ieri sono state bombardate per 15 volte aree residenziali e infrastrutture in tutta la regione. Il gasdotto principale di Sieiverodonetsk è stato danneggiato, la città è senza gas e anche in blackout.
9.19 – Al termine dell’udienza generale in Piazza San Pietro, al momento del cosiddetto ‘baciamano’, papa Francesco incontrerà e saluterà stamane le mogli di due ufficiali del Battaglione Azov, l’unità militare ucraina i cui combattenti sono attualmente asserragliati nei cuniculi dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, opponendo l’ultima irriducibile resistenza in una città ormai già in mano dei russi. Le giovani mogli dei militari di Azov hanno scritto nei giorni scorsi al Pontefice e a sorpresa è arrivato loro ieri l’invito per l’odierno incontro in udienza. Sono quindi presenti sul sagrato vaticano in attesa del saluto del Papa.
8.57 – La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto che i contatti tra Russia e Ucraina nella sfera dei colloqui procedono. “I contatti sono in corso”, ha detto a Radio Sputnik citata dall’agenzia russa Tass.
8.40 – Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con il capo della Repubblica Popolare (autoproclamata, ndr) di Donetsk Denis Pushilin per la festa nazionale della Repubblica di oggi, dicendo in un telegramma pubblicato sul sito del Cremlino di essere fiducioso in una vittoria. Lo riferisce la Tass. “Sono fiducioso che i nostri sforzi congiunti ci permetteranno di superare ogni ostacolo e ottenere una vittoria”, si legge nel telegramma.
7.38 – La Russia sta bombardando le regioni di Chernihiv a Nord e Sumy a Nord-Est quotidianamente e ripetutamente per tutto il giorno. Lo ha riferito il portavoce del Servizio delle guardie di frontiera ucraine Andriy Demchenko citato da Interfax Ukraine. Adesso “non c’è la solita protezione delle frontiere con il pattugliamento lungo la linea di confine, poiché c’è il pericolo delle mine nella zona, delle operazioni di gruppi di sabotaggio e soprattutto i bombardamenti effettuati dalla Russia dal suo territorio sull’Ucraina. E questo avviene ogni giorno, soprattutto nelle regioni di Chernihiv e Sumy, e ripetutamente durante il giorno”, ha detto Demchenko in un briefing.
4.30 – La Camera Usa ha approvato a stragrande maggioranza il nuovo pacchetto di aiuti – militari, economici e umanitari – all’Ucraina da 40 miliardi di dollari proposto dal presidente americano Joe Biden. I nuovi finanziamenti sono passati con 368 voti contro 57 e probabilmente sarà approvato dal Senato entro la fine della settimana.
1.36 – Tra gli otto e i dieci generali russi sono stati uccisi in Ucraina dalle forze di Kiev. Lo ha detto il capo dei servizi di intelligence militare Usa, il generale Scott Berrier, spiegando che il pesante bilancio è dovuto al “ruolo insolito” che i vertici militari di Mosca hanno svolto nella guerra contro l’Ucraina. “Invece di guidare le operazioni a distanza”, ha spiegato Berrier, “i generali russi sono dovuti andare al fronte per assicurarsi che i loro ordini fossero eseguiti”.
1.19 – “Nel loro incontro nello studio Ovale Joe Biden e il premier Mario Draghi hanno sottolineato il loro impegno a perseguire la pace sostenendo l’Ucraina e imponendo costi alla Russia”: lo si legge nella sintesi del colloquio diffuso dalla Casa Bianca, dove per la prima volta dopo tanto tempo il presidente americano usa la parola “pace”, su cui ha insistito oggi il capo del governo italiano.
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ESC: 5,5 milioni e il 27% per la prima semifinale
Lo show in diretta su Rai1 dal Pala Olimpico di Torino
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11 maggio 2022
09:58
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Sono stati 5 milioni 507 mila, pari al 27% di share, i telespettatori che hanno seguito ieri su Rai1 la prima semifinale dell’Eurovision Song Contest, trasmessa in diretta dal Pala Olimpico di Torino.
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Mosca, contatti Russia-Ucraina su colloqui sono in corso
Lo riferisce la portavoce del ministero degli Esteri russo
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11 maggio 2022
09:59
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La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto che i contatti tra Russia e Ucraina nella sfera dei colloqui procedono.
“I contatti sono in corso”, ha detto a Radio Sputnik citata dall’agenzia russa Tass.
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Putin a leader Dpr, fiducia in vittoria con sforzi comuni
In un telegramma per festa Repubblica (autoproclamata) Donetsk
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11 maggio 2022
10:00
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Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con il capo della Repubblica Popolare (autoproclamata, ndr) di Donetsk Denis Pushilin per la festa nazionale della Repubblica di oggi, dicendo in un telegramma pubblicato sul sito del Cremlino di essere fiducioso in una vittoria.
Lo riferisce la Tass.
“Sono fiducioso che i nostri sforzi congiunti ci permetteranno di superare ogni ostacolo e ottenere una vittoria”, si legge nel telegramma.
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Putin non intende dichiarare legge marziale in Russia
Kherson chiederà al presidente russo di annetterla a Mosca
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11 maggio 2022
13:05
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Il presidente russo Vladimir Putin non intende dichiarare la legge marziale in Russia durante l’operazione speciale in Ucraina.
Lo rende noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.
Putin si è congratulato con il capo della Repubblica Popolare (autoproclamata, ndr) di Donetsk Denis Pushilin per la festa nazionale della Repubblica di oggi, dicendo in un telegramma pubblicato sul sito del Cremlino di essere fiducioso in una vittoria. Lo riferisce la Tass.
“Sono fiducioso che i nostri sforzi congiunti ci permetteranno di superare ogni ostacolo e ottenere una vittoria”, si legge nel telegramma.
Il governo della regione meridionale di Kherson chiederà al presidente russo Vladimir Putin di renderla parte della Federazione russa. Lo ha affermato il vice capo dell’amministrazione Kirill Stremousov citato dalla Tass.
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Lagarde, rialzo dei tassi poche settimane dopo lo stop degli acquisti
La presidente della Bce: ‘La normalizzazione politica monetaria sarà graduale’
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11 maggio 2022
16:31
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La Bce dovrebbe concludere gli acquisti netti di titoli “all’inizio del terzo trimestre” e il primo rialzo dei tassi avverrà qualche tempo dopo: “questo può significare un periodo di poche settimane”.
Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde a Lubiana.
Dopo il primo rialzo dei tassi, “il processo di normalizzazione sarà graduale”, ha aggiunto.
Le prospettive d’inflazione stanno cambiando nel medio termine – fa sapere la presidente – di fronte a fattori strutturali come le strozzature all’offerta che la guerra ha esasperato, ma che rimarranno. E di fronte a questo scenario “è giusto che la politica monetaria torni a un assetto più normale”. Christine Lagarde ha spiegato che le misure dell’inflazione di fondo “sono quasi tutte sopra il 2%” e l’economia globale sembra destinata ad affrontare “ulteriori shock negativi d’offerta e pressioni sul lato dei costi”, anche di fronte alla necessità di “accelerare la transizione green come mezzo per ridurre la dipendenza da attori ostili”.
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Giornalista Al Jazeera uccisa a Jenin
Scambi di accuse. Emittente, ammazzata a ‘sangue freddo’
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TEL AVIV
11 maggio 2022
14:02
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Una giornalista di Al Jazeera, Shireen Abu Akleh, è rimasta uccisa dopo essere stata colpita da spari alla testa nel corso di scontri fra miliziani palestinesi ed esercito israeliano nel campo profughi di Jenin in Cisgiordania.
Anche un altro giornalista è stato ferito.
Secondo l’agenzia palestinese Wafa, che cita il ministero della Sanità palestinese, la giornalista Abu Akleh, (51 anni) “è morta dopo essere stata colpita dall’esercito dell’occupazione”. Scatta immediato lo scambio di accuse, con Abu Mazen che ha detto di ritenere “il governo israeliano pienamente responsabile di questo atroce crimine”, sottolineando che fa parte “della politica quotidiana perseguita dall’occupazione contro il nostro popolo, la sua terra ei suoi luoghi santi”. Da parte sua il premier israeliano Naftali Bennett risponde accusando il presidente palestinese di accusare Israele “senza prove solide”.
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Ucraina: Camera Usa approva nuovi aiuti per 40 mld
Con 368 voti contro 57. Ora passa al Senato
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WASHINGTON
11 maggio 2022
11:00
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La Camera Usa ha approvato a stragrande maggioranza il nuovo pacchetto di aiuti – militari, economici e umanitari – all’Ucraina da 40 miliardi di dollari proposto dal presidente americano Joe Biden.
I nuovi finanziamenti sono passati con 368 voti contro 57 e probabilmente sarà approvato dal Senato entro la fine della settimana.
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Assassinato in Colombia procuratore antidroga del Paraguay
Si trovava in luna di miele su un’isola a Cartagena
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ASUNCION
11 maggio 2022
21:48
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Un procuratore del Paraguay specializzato contro la criminalità organizzata e il narcotraffico, Marcelo Pecci, è stato assassinato ieri su un’isola della Colombia mentre era in viaggio di nozze.
Il crimine, che sembra uscito da un romanzo di Don Wislow o dal film Sundown di Michel Franco, è stato confermato dall’ambasciatrice paraguaiana in Colombia, secondo quanto riportato dal quotidiano Abc Color.
I media riferiscono che Pecci è morto dopo essere stato attaccato con armi da fuoco da ignoti su una spiaggia dell’isola di Barú, nella città colombiana di Cartagena, dove era in luna di miele con la moglie Claudia Aguilera, con la quale si è sposato il 30 aprile.
Informazioni preliminari diffuse dai media colombiani indicano che il crimine sarebbe stato perpetrato da due persone che si sono avvicinate al luogo in cui si trovava il procuratore su una moto d’acqua, e hanno aperto il fuoco. Pecci è stato trasportato in un centro sanitario, dove è arrivato senza vita. La moglie del procuratore non è rimasta ferita nell’aggressione. Poche ore prima del delitto, Claudia Aguilera ha annunciato sui social che la coppia stava aspettando il loro primo figlio.
Il generale Jorge Luis Vargas, direttore generale della Polizia nazionale colombiana, ha annunciato che si recherà a Cartagena per seguire da vicino le indagini e ha ordinato l’invio di cinque investigatori “di altissimo livello” per svolgere le indagini. Vargas ha poi riferito che è atteso l’arrivo di un contingente della polizia paraguaiana a sostegno delle indagini.
Pecci, uno dei più importanti pubblici ministeri del Paraguay, era specializzato contro la criminalità organizzata e aveva esperienza nelle unità contro il narcotraffico, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo del Pubblico Ministero paraguaiano. Negli ultimi mesi, è stato responsabile di casi legati all’operazione “A Ultranza PY”, la più grande operazione antidroga della storia del Paese. Il presidente del Paraguay, Mario Abdo Benítez, ha descritto quanto accaduto in Colombia come “molto doloroso, molto difficile” e ha promesso che il suo governo continuerà “la lotta contro la criminalità organizzata”.
Covid: Cina contro l’Oms, fa dichiarazioni irresponsabili
Il numero uno aveva definito “non sostenibile” la tolleranza zero
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PECHINO
11 maggio 2022
11:58
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La Cina difende la sua ‘tolleranza zero’ al Covid sollecitando il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus dall’astenersi dal fare “dichiarazioni irresponsabili”, dopo aver definito ieri “non sostenibile” il contenimento antipandemico di Pechino.
L’azione della Cina contro il Covid-19, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian “evolve in base alla situazione e tiene il ritmo dei cambiamenti.
Si differenzia chiaramente da altri Paesi che sostengono l’immunità di gregge e le politiche rilassate”. La scorsa settimana la leadership del Pcc aveva ribadito la “piena validità’ delle sue politiche.
La Cina auspica che le persone in questione guardino alle sue politiche contro la pandemia “in modo obiettivo e razionale” ed evitino “dichiarazioni irresponsabili”, ha aggiunto Zhao nel briefing quotidiano. La linea dura perseguita da Pechino contro l’ultima ondata di contagi legata alla variante Omicron ha innescato forti proteste a Shanghai per la gestione del prolungato lockdown a cui l’hub finaizario cinese è sottoposto da oltre un mese, mentre anche la capitale cinese sta lottando per scongiurare blocchi draconiani, malgrado le misurre adottate progressivamente dai funzionari locali facciano presagire lo scenario peggiore. Oggi, ad esempio, è stata decisa la chiusura al pubblico della Città Proibita fino a “nuova comunicazione”. Il dibattito sui social media in mandarino sulle dichiarazioni di Tedros è stato strozzato dalla censura del Great Firewall, mentre solo pochi account ufficiali sono stati autorizzato a rispondere, tra cui quello di Hu Xijin, l’ex direttore del tabloid nazionalista Global Times di cui è ancora un seguito editorialista. “Tedros dovrebbe rispettare la Cina e quando parla in modo specifico della Cina dovrebbe pensare se le sue parole avranno un effetto positivo sulla promozione della solidarietà nella lotta contro il Covid-19 in Cina”, ha scritto Hu su Twitter.
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E’ morto lo storico Paul Ginsborg
Animatore girotondi, era presidente emerito Libertà e giustizia
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FIRENZE
11 maggio 2022
12:03
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E’ morto Paul Anthony Ginsborg, lo storico inglese naturalizzato italiano, 76 anni.
L’ultimo incarico come docente universitario era stato all’Ateneo di Firenze, città dove viveva.
Noto anche come uno degli animatori dei girotondi del 2002 era presidente emerito di Libertà e giustizia.
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Il Papa incontra mogli dei combattenti del Battaglione Azov
Kateryna e Yulya, ‘Speriamo di riuscire a salvare le loro vite’
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CITTÀ DEL VATICANO
11 maggio 2022
12:16
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Papa Francesco ha incontrato, al termine dell’udienza generale, le mogli di due ufficiali del Battaglione Azov, l’unità militare ucraina i cui combattenti sono attualmente asserragliati nei cuniculi dell’acciaieria Azovstal di Mariupol.
Le giovani mogli dei militari di Azov hanno scritto nei giorni scorsi al Pontefice e a sorpresa è arrivato loro ieri l’invito per l’odierno incontro in udienza.
L’incontro con il Papa è stato “un momento storico. Speriamo tutti insieme che questo possa aiutare a salvare i nostri mariti, i soldati che sono nella Azovstal a Mariupol. Noi speriamo che questo incontro ci dia una chance per salvare le loro vite”, dicono Kateryna Prokopenko, moglie del comandante di Azov, Denis Prokopenko, e Yulya Fedosiuk, moglie di Arseniy Fedosiuk. Papa Francesco “ha detto che pregherà per noi e che farà il possibile”. “Gli abbiamo chiesto di venire in Ucraina e di parlare con Putin perché se ne vada”, su questo “non ha risposto. Ha detto che pregherà per noi”, riferiscono le due giovani donne.
Nell’acciaieria “molti di loro sono morti e non abbiamo potuto seppellirli secondo la tradizione cristiana. Abbiamo chiesto al Papa di aiutarci affinché ci siano per loro ‘corridoi verdi'” per uscire dalla Azovstal di Mariupol, aggiunge Yulya.
Secondo le due donne ogni giorno muoiono uno-due soldati feriti nell’acciaieria, dove ancora ci sarebbero dei civili.
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Kherson chiederà a Putin di annetterla alla Russia
Lo ha detto il vice capo dell’amministrazione
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
11 maggio 2022
12:54
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Il governo della regione meridionale di Kherson chiederà al presidente russo Vladimir Putin di renderla parte della Federazione russa.
Lo ha affermato il vice capo dell’amministrazione Kirill Stremousov citato dalla Tass.
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Mosca, la Russia non vuole la guerra in Europa
Lavrov, ma Occidente dice che la Russia debba essere sconfitta
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
11 maggio 2022
12:55
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La Russia non vuole una guerra in Europa mentre l’Occidente sostiene che la Russia debba essere sconfitta.
Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov citato dall’agenzia Tass.
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Ue presenta legge per combattere abusi sui minori online
Piano specifico contro la pedopornografia. ‘Vi daremo la caccia’
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BRUXELLES
11 maggio 2022
14:04
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“Oggi proponiamo una legislazione che permetterà all’Europa di essere all’avanguardia nella lotta contro le violenze sessuali online.
Il Consiglio d’Europa dice che un bambino su cinque è vittima di abusi sessuali e solo nel 2021 sono state postate online 85 milioni tra immagini e video che mostrano questi abusi.
Non stiamo proteggendo i nostri bambini e non possiamo continuare. Agli autori di questi crimini dico: l’Europa vi darà la caccia”. Lo ha detto Ylva Johansson, Commissario europeo per gli Affari interni, presentando il pacchetto sui diritti dei minori e sul contrasto agli abusi sessuali su internet.
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Filo-russi, nessun civile ad Azovstal, abbiamo mani libere
Dice il capo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
11 maggio 2022
12:59
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Non ci sono più civili nell’impianto di Azovstal, ora le milizie filo-russe “hanno le mani libere”: è la minaccia del capo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk Denis Pushilin, citato dalla Tass.
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Mosca, dopo l’Ucraina stop al mondo dominato dagli Usa
Dice il ministro degli Esteri russo Lavrov
MONDO TUTTE LE NOTIZIE
11 maggio 2022
13:01
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“Speriamo e ci aspettiamo che la finalizzazione della nostra operazione militare e il raggiungimento di tutti i suoi obiettivi contribuiscano a fermare i tentativi dell’Occidente di minare il diritto internazionale e di ignorare e violare i principi della Carta delle Nazioni Unite, compreso il principio dell’uguaglianza sovrana degli Stati.
Inoltre, costringerà l’Occidente a smettere di spingere per un cosiddetto ordine mondiale unipolare dominato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati”.
Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov citato da Interfax.
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Putin non intende dichiarare legge marziale in Russia
Durante l’operazione speciale in Ucraina
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11 maggio 2022
13:02
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Il presidente russo Vladimir Putin non intende dichiarare la legge marziale in Russia durante l’operazione speciale in Ucraina.
Lo rende noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.
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Il presidente russo Vladimir Putin non intende dichiarare la legge marziale in Russia durante l’operazione speciale in Ucraina.
Lo rende noto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.
Putin si è congratulato con il capo della Repubblica Popolare (autoproclamata, ndr) di Donetsk Denis Pushilin per la festa nazionale della Repubblica di oggi, dicendo in un telegramma pubblicato sul sito del Cremlino di essere fiducioso in una vittoria. Lo riferisce la Tass.
“Sono fiducioso che i nostri sforzi congiunti ci permetteranno di superare ogni ostacolo e ottenere una vittoria”, si legge nel telegramma.
Il governo della regione meridionale di Kherson chiederà al presidente russo Vladimir Putin di renderla parte della Federazione russa. Lo ha affermato il vice capo dell’amministrazione Kirill Stremousov citato dalla Tass.
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Filorussi: nessun civile ad Azovstal, abbiamo mani libere
Azov, esiste via militare per liberare combattenti acciaieria
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11 maggio 2022
13:30
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Non ci sono più civili nell’impianto di Azovstal, ora le milizie filo-russe “hanno le mani libere”: è la minaccia del capo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk Denis Pushilin, citato dalla Tass.
Esiste una via militare per sbloccare la situazione dell’acciaieria di Azovstal dove restano assediati dall’esercito russo gli ultimi combattenti ucraini a Mariupol.
Lo ha detto il responsabile dell’intelligence del reggimento nazionalista Azov Ilya Samoilenko, tra i difensori dell’impianto siderurgico, in un’intervista a Sky News ripresa dall’Ukrainska Pravda. “È possibile farlo con mezzi militari, ed è anche possibile con mezzi politici. Noi possiamo dire come farlo con le armi, ma ovviamente le informazioni su queste operazioni sono riservate”, ha spiegato Samoilenk, soprannominato Cyborg dai media ucraini per via del braccio in titanio e l’occhio di vetro. “La maggior parte delle persone sedute negli uffici governativi in ;;Ucraina per lo più fraintende la situazione – ha dichiarato – dal nostro punto di vista la realtà è diversa”. “I combattenti stanno ancora cercando di incanalare gli sforzi per le migliori opzioni e conseguenze in questa situazione. È sicuro che in caso di conseguenze catastrofiche per la guarnigione di Mariupol ci saranno conseguenze catastrofiche per l’intera Ucraina e il suo popolo. Le unità russe stanno bombardando da giorni ininterrottamente l’acciaieria.
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Romania: trovato il corpo carbonizzato di un imprenditore italiano
Omicidio in stile mafioso, indaga la magistratura
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11 maggio 2022
13:41
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Il cadavere carbonizzato dell’imprenditore italiano, Mauro Donato Gadda, è stato ritrovato nel tardo pomeriggio di ieri in località Magurele, alle porte di Bucarest. Secondo quanto riportato dalla polizia locale e a seguito dell’autopsia, il corpo dell’uomo di 64 anni di Busto Garolfo, provincia di Milano, presentava diverse fratture alle ossa delle mani, varie costole rotte e il cranio spaccato.
Il corpo è stato poi bruciato, rinchiuso nel portabagagli di una Dacia Logan e abbandonato nelle campagne di Magurele.
Un omicidio dunque in pieno stile mafioso, sul quale indaga la magistratura. Gadda, stando alle notizie dei quotidiani locali, era da dieci anni in Romania dove si era stabilito tra Giurgiu e Bucarest, ed era socio assieme ad una coppia, marito e moglie, ben nota nella comunità imprenditoriale romena, di un’azienda che si occupa della produzione di pompe e filtri di acqua.
I sospetti degli investigatori si erano subito indirizzati verso la cerchia di persone vicine a Gadda, e nella mattinata di oggi due sospetti sono stati arrestati e hanno confessato l’omicidio.
Secondo quanto riporta il sito G4 Media, l’imprenditore si è presentato a casa della sua compagna, nel settore 5 della capitale Bucarest, trovandola con l’ex marito.
Ne sarebbe nato un alterco subito degenerato, e i due avrebbero prima ammazzato Gadda, poi rinchiuso il suo corpo nel portabagli della sua stessa auto, appartenente ad una ditta di noleggio, con la quale lo hanno trasferito nelle campagne di Magurele per dargli fuoco.
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La Pussy Riot Maria Alyokhina fugge dalla Russia
Nyt, ‘travestita da dipendente di un food delivery’
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11 maggio 2022
14:11
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Maria Alyokhina, una delle componenti delle Pussy Riot, è riuscita a fuggire dalla Russia, dove era scomparsa e dichiarata latitante dall’aprile scorso.
Lo ha detto il suo avvocato all’agenzia Interfax.
Secondo il New York Times, la donna, che si nascondeva nell’appartamento di un’amica a Mosca, sarebbe riuscita a fuggire travestendosi da addetta per la consegna del cibo a domicilio e poi è arrivata in Lituania.
Alla fine di aprile un tribunale di Mosca aveva ordinato la carcerazione della Alyokhina per avere violato i termini della libertà vigilata a cui era stata condannata nel settembre del 2021. Ma lei si era resa irreperibile.
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Filippine: figlio ex dittatore Marcos rivendica vittoria
‘Giudicatemi per le mie azioni’
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MANILA
11 maggio 2022
14:35
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Ferdinand Marcos Jr, figlio dell’ex dittatore filippino, ha rivendicato la vittoria nelle elezioni presidenziali a Manila, promettendo che sarà il leader di “tutti i filippini”.
Lo riferisce il suo portavoce.
“Al mondo dice: giudicatemi per le mie azioni non dai miei antenati”.
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Sbiancamento a 91% della Grande barriera corallina Australia
Rischia entrare fra siti del patrimonio mondiale ‘in pericolo’
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SYDNEY
11 maggio 2022
14:19
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Si aggravano le condizioni della Grande Barriera Corallina d’Australia, con un nuovo episodio di sbiancamento dei coralli, proprio mentre il World Heritage Committee dell’Unesco il mese prossimo in Cina deciderà se inserire nella lista dei siti del patrimonio mondiale ‘in pericolo’ del più grande sistema corallino al mondo, che si estende per 2300 km al largo della costa nordest del continente.
La ricognizione condotta da elicotteri nell’estate australe 2021-22 dall’Authority del Parco Marino della Grande Barriera Corallina, ha rilevato che lo sbiancamento di massa ha colpito il 91% dei banchi esaminati, secondo il rapporto citato dal Guardian Australia.
E’ il quarto episodio finora registrato dal 2016 e il sesto dal 1998. Lo sbiancamento avviene quando il corallo è stressato da temperature dell’acqua sopra la media.
L’animale nel corallo espelle l’alga fotosintetica con cui coabita, che lo alimenta e gli conferisce gli attraenti colori.
Lissa Schindler, responsabile della campagna dell’Australian Marine Conservation Society, ha detto al Guardian Australia che il rapporto dell’Authority è “una terribile notizia per chi ama la Barriera” e “l’ennesima dimostrazione” che tagliare le emissioni da combustibili fossili deve essere una priorità assoluta per il prossimo governo australiano,dopo le elezioni federali del 21 maggio.
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Patto di Johnson con Svezia e Finlandia in caso di attacco
Patto militare con Finlandia-Svezia prevede boots on the ground
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11 maggio 2022
19:29
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Il patto militare firmato oggi dal Regno Unito con la Finlandia, come l’analoga dichiarazione solenne sottoscritta con la Svezia, prevede la possibilità di assistenza militare britannica diretta nel caso di un ipotetico attacco della Russia.
Lo ha chiarito il premier Boris Johnson a Helsinki durante una conferenza stampa congiunta con il presidente finlandese Sauli Niinisto, rispondendo alla domanda se l’impegno garantisca ‘British boots on the ground’.
“Nell’eventualità di un disastro, di un attacco a uno dei nostri Paesi, ciascuno interverrebbe per dare assistenza all’altro: assistenza militare inclusa”, se “richiesta”.
L’adesione della Finlandia alla Nato non sarebbe “contro nessuno”, ha affermato oggi il presidente finlandese Sauli Niinistö, dopo che Mosca ha avvertito Helsinki delle “conseguenze” in caso di candidatura. “L’adesione alla Nato non sarebbe contro nessuno”, ha affermato il presidente Niinistö, firmando una dichiarazione di mutua assistenza con il Regno Unito a Helsinki. “Se la Finlandia aumenta la sua sicurezza, non è a spese di nessun altro”, ha detto, insieme al primo ministro britannico Boris Johnson.
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Oltre 1.800 casi di Covid-19 in Cina, quasi 1.500 a Shanghai
Lo rende noto la Commissione sanitaria nazionale
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PECHINO
11 maggio 2022
14:21
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La Cina ha registrato martedì poco più di 1.800 nuovi casi di Covid-19 interni, di cui 302 accertati e 1.545 asintomatici: secondo della Commissione sanitaria nazionale, 228 infezioni accertate sono riconducibili a Shanghai, dove comunque prosegue il calo iniziato un paio di settimane fa, mentre la parte residua è suddivisa in altre 7 province o regioni, tra cui Pechino (24) e l’Henan (22).
Sempre nell’hub finanziario cinese sono stati rilevati anche 1.259 asintomatici e sette ulteriori decessi.
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Tokyo apre alle unioni civili tra persone dello stesso sesso
Presentazione ad assemblea in giugno, legge da novembre
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TOKYO
11 maggio 2022
14:34
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Il governo metropolitano di Tokyo sta vagliando il riconoscimento delle unioni civili tra le persone dello stesso sesso, che con ogni probabilità sarà legalizzato a partire da novembre.
Lo hanno reso noto le autorità comunali della capitale, tramite la presentazione di un emendamento che si basa su un’ordinanza già esistente, pronto ad essere sottoposto all’assemblea il prossimo mese.
Sebbene il Giappone non ammetta legalmente il matrimonio tra membri della comunità Lgbt, diverse municipalità locali rilasciano certificati legalmente non vincolanti, che riconoscono di fatto le coppie appartenenti a minoranze sessuali. La città di Tokyo sarà la nona tra le 47 prefetture del Paese a introdurre una forma di partenariato dopo quelle di Aomori, Osaka e Fukuoka, tra le altre. Non ci saranno limiti legati alla nazionalità, e dunque saranno inclusi anche i cittadini stranieri che soddisfano i requisiti. In questo modo il governo metropolitano consentirà alle coppie dello stesso sesso di richiedere un alloggio municipale o di poter fornire il consenso agli istituti medici per l’intervento chirurgico sul loro partner, e i candidati con bambini avranno anche la possibilità di includere i nomi dei loro figli sui certificati.
Il Giappone è l’unico Paese tra quelli del G7 a non riconoscere le unioni legali per le coppie omosessuali, e l’articolo 24 della costituzione sancisce che: “Il matrimonio si basa esclusivamente sul comune consenso dei partner dei due sessi e che lo stesso è fondato sulla reciproca cooperazione di marito e moglie, che vantano tra loro pari diritti.” Taiwan è la sola nazione in Asia ad aver legalizzato le unione tra persone dello stesso sesso, nel 2019.
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Spagna: Sánchez su Pegasus, ‘grave problema di sicurezza’
Premier risponde a deputati su cambi ai vertici intelligence
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MADRID
11 maggio 2022
14:24
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“È evidente che c’è stato un problema nella sicurezza delle comunicazioni del governo spagnolo”: lo ha affermato il premier spagnolo, Pedro Sánchez, rispondendo in Parlamento alla portavoce dell’opposizione, Cuca Gamarra, che gli chiedevano conto della destituzione — annunciata ieri — della direttrice dei servizi segreti, Paz Esteban.
La capo dell’intelligence è stata rimossa dall’incarico dopo che il governo ha reso noto che Sánchez, la ministra della Difesa Margarita Robles e il ministro dell’Interno Fernando Grande-Marlaska furono spiati con il malware Pegasus nel 2021.
L’opposizione accusa il premier per accontentare le richieste di partiti indipendentisti, suoi soci parlamentari, che denunciano un’operazione di spionaggio illegittima a esponenti secessionisti e l’attribuiscono al Centro Nazionale dell’Intelligence.
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Berlino, governo pronto ad aumentare militari in Mali
Ok proroga missione, e tetto massimo soldati passa a 1400
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BERLINO
11 maggio 2022
14:26
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Il governo tedesco ha varato la proroga della partecipazione dei soldati tedeschi alla missione Minusma nel Mali, e aumentare il numero dei militari sul posto.
Lo ha reso noto il governo federale in conferenza stampa.
La soglia massima deve essere portata da 1100 militari a 1400. La decisione passa adesso al parlamento che vuole discuterne oggi stesso.
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Ecdc-Aesa, stop mascherina obbligatoria su voli dal 16/5
‘Ma resta una delle difese migliori contro diffusione Covid’
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BRUXELLES
11 maggio 2022
14:29
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Stop all’obbligo di indossare la mascherin