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Il sentimento che corre tra i corrispondenti stranieri accreditati a Mosca lo ha riassunto bene il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) con sede a New York: “La Russia ha attraversato il Rubicone e ha chiarito ai corrispondenti stranieri che non saranno risparmiati dall’epurazione in corso dei media indipendenti”. Gershkovich era uno dei pochi giornalisti occidentali rimasti in Russia dopo che, un anno fa, erano state approvate le leggi
Brexit, 7 anni dopo i britannici hanno più fiducia nell'Ue che in Westminster
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LONDRA – A quasi sette anni dal referendum Brexit, i britannici hanno (molta) più fiducia nella Ue che nel Parlamento di Westminster o nel governo in carica a Londra. A rivelarlo è un sondaggio del World Values Survey che indica come il sentimento positivo nei confronti delle istituzioni di Bruxelles oltremanica sia crescente negli ultimi anni, a differenza di quello verso l’esecutivo britannico (oggi guidato da Rishi Sunak) e della “culla della democrazia moderna” (come la chiamano gli inglesi), i cui indici di gradimento paiono in sensibile calo dal 2018.
Noi corrispondenti in Urss tra l’ufficio del censore e le microspie in camera
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L’arresto di Evan Gershkovich è la plateale conferma che il pendolo della Storia ha fatto un brusco salto all’indietro per i corrispondenti da Mosca, tornando ai tempi cupi dei primi anni post-staliniani. Quando la censura sul loro lavoro quotidiano e il controllo ossessivo sulla loro vita privata li rendeva di fatto ostaggi permanenti del regime.
Spagna, il caso Ana Obregón: una figlia a 68 anni con la maternità surrogata. Le critiche del governo Sánchez: " È violenza contro le donne"
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In prima pagina sui principali quotidiani spagnoli: da El Mundo a La Vanguardia, il caso dell’attrice e presentatrice spagnola Ana Obregón è il più discusso del momento. Protagonista di una esclusiva concessa al settimanale Hola!, la popolare frequentatrice dei salotti televisivi del pomeriggio ha reso nota così la sua maternità surrogata a 68 anni. La tecnica di procreazione assistita è illegale in Spagna dal 2006.
Foto segnaletiche, impronte e forse l'arresto: cosa può accadere per Trump dopo l'incriminazione
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NEW YORK – Gli verranno letti i suoi diritti, a partire da quello di restare in silenzio per evitare di peggiorare la propria situazione legale, come si fa con i criminali comuni. Poi gli faranno la foto segnaletica e gli prenderanno le impronte digitali. In teoria dovrebbero arrestarlo, con tanto di manette ai polsi, ma è probabile che su questo ci sia un negoziato con i procuratori, per evitargli l’umiliazione, ma soprattutto per non aizzare la folla che lui ha già sollecitato a protestare in piazza.
Trump e i dubbi sull'incriminazione, dal rischio violenze di piazza alla possibilità che i moderati puntino su un altro candidato
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New York – C’è anche l’ipotesi di una campagna presidenziale condotta dietro le sbarre del carcere, tra gli effetti elettorali dell’incriminazione di Donald Trump. Improbabile, certo, ma non impossibile, perché la Costituzione non vieta neppure ai condannati di correre per la Casa Bianca.
L’ex presidente ha già detto che l’incriminazione è una caccia alle streghe politica, perché lui non ha commesso alcun reato, e ha sollecitato i suoi sostenitori a protestare.
Donald Trump incriminato per il caso Stormy Daniels
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NEW YORK – Donald Trump dovrà fornire le impronte digitali, farsi fotografare. E forse vedrà i suoi polsi stretti alle manette. E, come in un thriller poliziesco, gli verrà letta la dichiarazione standard del codice Miranda: avrà diritto a non parlare se non in presenza del suo avvocato. Il Gran Giurì del Tribunale di Manhattan ha votato per l’incriminazione di Donald Trump, accusato per il pagamento in nero di una pornostar, Stormy Daniels, che aveva minacciato nel 2016 di rivelare di aver fatto sesso con il tycoon.
Parigi, il 2 aprile il referendum per bandire i monopattini elettrici a noleggio
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PARIGI – “Favorevole o contrario ai monopattini elettrici a noleggio a Parigi?”. L’inserzione è apparsa su alcuni giornali francesi, promossa dal comune di Parigi che organizza un inedito referendum sul rinnovo delle licenze agli operatori di free-floating. L’appuntamento è domenica in una ventina di seggi sparsi per la Ville Lumière. La consultazione è stata decisa dalla sindaca Anne Hidalgo dopo anni di polemiche e disagi nelle strade della capitale.
Stormy Daniels, ritratto di una ex pornostar cresciuta in una famiglia difficile e con un soprannome preso da un Whiskey
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New York – Da bambina Stephanie Gregory Clifford amava i cavalli e sperava che diventassero il suo lavoro. Questo prima che prendesse il nome d’arte di Stormy Daniels e finisse al centro del caso che ha portato alla prima incriminazione penale di un ex presidente degli Stati Uniti. Stephanie era nata in una famiglia disfunzionale in Louisiana, abbandonata dal padre e cresciuta a Baton Rouge da una madre assente che la trascurava.
Meloni sotto esame: la Cdu tedesca detta le condizioni su Ucraina e diritti
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BERLINO – “Una convergenza tra Popolari europei e Giorgia Meloni non è impensabile, ma è vincolata a delle condizioni. E noi del Ppe stiamo alla finestra. La campagna elettorale per le elezioni europee sarà dura. Chi ci dice che non tornerà la Meloni “di prima”, che non tirerà fuori i suoi argomenti populisti, sovranisti e anti-europei?”. Ecco il primo dubbio che emerge nelle confidenze di tre autorevoli politici della Cdu tedesca e un esponente di primissimo piano del Ppe.