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DALLE 11:02 DI VENERDì 04 GENNAIO 2019

ALLE 05:50 DI SABATO 05 GENNAIO 2019

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Nel 2018 raccolte 105mila tonnellate di Rifiuti elettronici
Ecodom, pari a 292 Airbus. Il 62% sono grandi elettrodomestici

04 gennaio 2019 11:02

Sono 105.516, poco più del 2017, le tonnellate di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee) provenienti dai nuclei domestici che ha gestito nell’anno appena passato da Ecodom, il principale Consorzio italiano di gestione di questi rifiuti.”Numeri importanti per l’Italia – fa notare il Consorzio – pari al peso di 232 Freccia Rossa 1000 da 8 carrozze, oppure di 292 Airbus A380″. Prevalgono lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, forni, cappe, stufe elettriche, boiler, microonde che rappresentano il 62% del totale; mentre il 35% è costituito da frigoriferi, congelatori, grandi elettrodomestici per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di alimenti. Il restante 3% comprende monitor, tv e apparecchiature illuminanti.”Il corretto trattamento dei Raee attuato dal Consorzio ha consentito di recuperare quasi il 90% di materie prime seconde, sia perché su un totale di circa 45.000 ritiri dai Centri di Raccolta effettuati nel 2018 nel 99,8% dei casi abbiamo rispettato i tempi concordati tra il Centro di Coordinamento Raee e Anci”, spiega Giorgio Arienti, direttore generale di Ecodom. Dalle oltre 105mila tonnellate di Raee, Ecodom ha ricavato 62.758 tonnellate di ferro “pari a 179 volte il peso della copertura della Galleria Vittorio Emanuele di Milano oppure 8 volte quello della Torre Eiffel, 1.951 tonnellate di alluminio, pari a 2,3 milioni di caffettiere, 2.098 tonnellate di rame, pari a 23 volte il peso del rivestimento della Statua della Libertà, e 10.882 tonnellate di plastica, pari a 30,2 milioni di cestini da ufficio”.

Dalla mobilità smart all’8k, le novità tech in arrivo a Las VegasL’8 gennaio parte il Ces,in scena anche Intelligenza Artificiale

04 gennaio 201914:02

Dai display che si piegano alla definizione in 8K, dalle nuove tv con Intelligenza artificiale alle novità tecnologiche nel settore auto che stanno prendendo sempre più la scena. Questo e altro è atteso al Ces di Las Vegas, la più importante fiera dell’elettronica al consumo che si apre l’8 gennaio ma che da anni non è ribalta dei grandi annunci dei big che oramai organizzano eventi ‘ad hoc’. Oltre 4.500 aziende, tra cui 1.200 start-up, esporranno migliaia di prodotti davanti ad una platea attesa di 180mila persone.Una fetta importante dell’appuntamento saranno le novità della mobilità alternativa che anche il Wall Street Journal ha inserito tra i trend tecnologici del 2019. Al Ces debutterà Elevate di Hyundai, un mezzo di trasporto dotato di gambe robotiche in grado circolare su strada e su terreni più impervi, arrampicandosi proprio come farebbe un quadrupede. E accanto alle dimostrazioni di auto autonome, senza conducente, Bmw mostrerà una moto che si guida da sola. In ambito più strettamente tecnologico, non mancherà Samsung.Il colosso sudcoreano annuncerà nuove tv (Serif TV e The Frame) con tecnologia Qled: fanno parte della gamma ‘lifestyle TV’, che comprende dispositivi che non si limitano alla fruizione dei video ma arredano. Sul palcoscenico della fiera in programma fino all’11 gennaio salirà anche LG con le nuove tv dotate di ThinQ AI. Un algoritmo migliora le immagini e l’audio analizzando la sorgente dei contenuti e identificando le condizioni ambientali intorno al dispositivo. LG dovrebbe mettere in mostra anche una tv pieghevole da 65 pollici ad un prezzo sopra i 10mila dollari. Infine, tra i protagonisti del Ces ci saranno Alexa di Amazon e Google Assistant, i due assistenti virtuali onnipresenti: dagli elettrodomestici ai televisori, dalle auto ai giocattoli, tutto risponderà a comandi vocali.

In Usa sfida sul web, fare cose bendatiPrende spunto da film Netflix, piattaforma chiede stop

04 gennaio 201915:32

Si chiama ‘Bird Box challenge’ la nuova sfida che negli Usa corre sul web e rischia di mandare qualche adolescente all’ospedale. Il test prende il nome da un film distribuito da Netflix, ed è proprio la piattaforma a chiedere uno stop via Twitter. Il film con Sandra Bullock parla di una madre che guida i figli attraverso una serie di pericoli.I protagonisti sono tutti bendati per evitare delle misteriose presenze che se viste spingono al suicidio. Dall’uscita, racconta il Washington Post, si sono moltiplicati in rete video e meme in cui persone comuni cercano di replicare scene del film, ovviamente rischiando infortuni seri. In qualche caso c’è addirittura qualcuno che cerca di guidare con una benda sugli occhi, come la protagonista. “Non avremmo mai creduto di doverlo dire – scrive Netflix sul profilo Twitter – ma per favore non vi fate male con questo ‘Bird Box challenge'”. Non sappiamo come sia iniziato, e apprezziamo l’affetto del pubblico, ma Boy e Girl (i due protagonisti) hanno solo un desiderio per il 2019 ed è che nessuno finisca all’ospedale per colpa di un meme”.Non è la prima volta che qualche sfida sul web suscita preoccupazione. Lo scorso anno aveva preso piede ad esempio la ‘Tide Pod challenge’, in cui adolescenti si sfidavano a mangiare una dose di detersivo.
A Gatwick e Heathrow sistemi anti-droneDecisione dopo il caos causato da avvistamenti prima di Natale

04 gennaio 201918:37

Gli aeroporti londinesi di Gatwick e Heathrow stanno investendo milioni di sterline in tecnologia anti-drone di tipo militare. Gli investimenti, riferiti dalla stampa britannica, arrivano in seguito ai disordini causati dall’avvistamento di alcuni droni nei pressi di Gatwick tra il 19 e il 21 dicembre scorsi, da cui sono dipesi ritardi e cancellazioni di un migliaio di voli e disagi per circa 140mila passeggeri.I due aeroporti, i più grandi del Regno Unito, non hanno rivelato la tecnologia anti-drone impiegata, ma secondo indiscrezioni recenti potrebbe essere il sistema Drone Dome, sviluppato in Israele. Il sistema consente di bloccare le comunicazioni tra il drone e il suo operatore, e ha la capacità di intercettare i velivoli nel raggio di dieci chilometri.Alcuni modelli utilizzerebbero un raggio laser per distruggere droni ostili.Secondo quanto riferito dal Guardian, la prossima settimana il sottosegretario di stato ai Trasporti, Liz Sugg, incontrerà i vertici dei principali aeroporti del Paese per discutere degli strumenti di difesa presenti e di quelli che saranno installati.Gli aeroporti dovrebbero annunciare investimenti in tecnologie anti-drone, che potrebbero però essere diverse e meno onerose rispetto a quelle adottate dagli aeroporti di Londra.
Stampa Olanda, Google ha trasferito 20 mld nelle BermudaMetodo legale ma controverso

BRUXELLES04 gennaio 201918:42

“Nel 2017 Google ha trasferito circa 20 miliardi di euro dall’Olanda al paradiso fiscale delle Bermuda”. E’ quanto scrive il quotidiano olandese De Telegraaf citando un’inchiesta del giornale finanziario locale Fd, precisando che “si tratta di circa 4 miliardi in più rispetto a quanto la compagnia americana aveva trasferito un anno prima attraverso la tanto criticata via fiscale”.Secondo il quotidiano le “somme provengono dai conti annuali di Google Netherlands Holdings, che la multinazionale ha depositato alla Camera di commercio poco prima della fine dell’anno”. Stando a quanto scrive la stampa locale “Google avrebbe utilizzato una holding olandese senza dipendenti dal 2004, per trasferire royalties, commissioni per l’utilizzo del marchio e della tecnologia di Google, a una società registrata in Irlanda e grazie a questa alle Bermuda”.Secondo Fd, la “tecnica usata per tale ‘trucco fiscale’, attraverso l’uso di due compagnie irlandesi e olandesi, è noto anche come “Doppio irlandese” o come “sandwich olandese”. Il metodo è legale, ma controverso”. Paghiamo tutte le tasse dovute e rispettiamo le leggi fiscali in tutti i paesi del mondo in cui operiamo. Google, come le altre multinazionali, paga la maggior parte delle imposte sul reddito nel suo paese d’origine e abbiamo pagato un’aliquota fiscale globale effettiva del 26% negli ultimi dieci anni”. E’ quanto afferma un portavoce di Google in merito ad un’inchiesta pubblicata dai media olandesi.
Huawei punisce 2 dipendenti, hanno twittato con l’iPhoneIncidente nel messaggio di Capodanno, decurtati gli stipendi

04 gennaio 201918:38

Huawei ha demansionato e decurtato lo stipendio a due dipendenti, responsabili di aver twittato il messaggio Capodanno dall’account ufficiale della compagnia usando un iPhone. Stando a una nota interna di cui riferisce l’agenzia Bloomberg, i due impiegati hanno subito un taglio dello stipendio pari a 5mila yuan, circa 640 euro.L’incidente sarebbe avvenuto quando la social media agency esterna che segue Huawei ha avuto problemi alla VPN, la rete di comunicazione privata che consente di usare liberamente Twitter e altri servizi web in Cina nonostante la censura. In alternativa è stato quindi utilizzato un iPhone con scheda Sim estera.Il tweet, poi cancellato, riportava la scritta “Twitter for iPhone”, come tutti i cinguettii postati da uno smartphone di Apple. Il fatto non è passato inosservato in rete, dove diversi siti ne hanno parlato. Nella nota interna il vicepresidente Chen Lifang ha evidenziato che l’incidente ha “causato danni al marchio Huawei”.Huawei è attualmente il secondo produttore al mondo di smartphone, dopo aver superato Apple nel secondo trimestre del 2018. Al primo posto c’è Samsung.
1000 dollari per stare un anno senza FacebookRicerca quantifica quanto vale il social per gli utenti

04 gennaio 201918:44

Quanto siamo disposti a intascare per mettere il nostro profilo Facebook in stand-by per un anno? Circa mille dollari, stando a due studi congiunti di ricercatori oltreoceano. Sono stati condotti dalla Susquehanna University in Pennsylvania e dalla Tufts University in Massachusetts insieme alla Michigan State University. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Plos One. La cifra varia a seconda dell’età degli intervistati: per i più giovani si arriva a 2mila dollari, mentre per i più adulti ci si attesta mediamente a 1.000-1.100 dollari, indicazione utile per capire chi attribuisce più o meno importanza al social network.Per arrivare al valore di 1000 dollari, i ricercatori hanno condotto esperimenti basati su aste. Ad ognuna di queste venivano offerti soldi ad un gruppo di partecipanti per chiudere il proprio profilo per un giorno, tre giorni o sette giorni. E chi accettava veniva effettivamente pagato. I ricercatori, una volta ottenuti tutti i dati, hanno stimato il valore medio di un account del social. L’esperimento dimostra che gli utenti sono attaccati al social network nonostante gli scandali privacy e altre ricerche che mettono in guardia dal loro uso. L’ultima, condotta dall’University College London su 11mila 14enni, ha mostrato che le ragazze sono molto più soggette dei ragazzi alla depressione per l’elevato uso dei social.
Apple: +4,11% a Wall Street. Analisti, momento cruciale CookCupertino deve guardare al di la’ iPhone, vero test per a.d.

NEW YORK04 gennaio 201919:59

Apple sale in Borsa cercando di lasciarsi alle spalle la peggiore seduta degli ultimi sei anni.I titoli di Apple guadagnano il 4,11% dopo essere arrivati a perdere giovedi’ il 10%. Ma i problemi per Cupertino sono lungi dall’essere risolti, con gli analisti che vedono Apple e il suo amministratore delegato alle prese con un momento cruciale per la societa’, ‘costretta’ a guardare al di la’ dell’iPhone.Apple si avvicina a festeggiare i suoi 43 anni – mettono in evidenza gli osservatori – con molte sfide davanti a se’. Fra queste la crisi dell’iPhone, che sembra aver perso il proprio fascino almeno in Cina. ”Questo e’ il momento cruciale per Tim Cook come amministratore delegato. E’ facile essere amministratore delegato di Apple quando tutto va bene. Questo sara’ il vero banco di prova per Cook” affermano alcuni analisti.        [print-me title=”STAMPA”]