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TECNOLOGIA TUTTE LE NOTIZIE: ANTITRUST RITIENE INGIUSTIFICATE LE RESTRIZIONI DEI COMUNI AL 5G

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DELLE 19:38 DI LUNEDì 17 AGOSTO 2020

AGGIORNATA ALLE 04:16 DI MARTEDì 18 AGOSTO 2020

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Antitrust: ingiustificate restrizioni Comuni a 5G
Alla luce dell’importanza degli effetti sul sistema economico
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L’Antitrust ribadisce: sono ingiustificate le restrizioni dei comuni all’espansione della tecnologia 5g. Nell’ultimo bollettino si legge infatti che “le disposizioni delle amministrazioni locali sono legittime nella misura in cui consentono comunque ‘una sempre possibile localizzazione alternativa’ (delle infrastrutture, ndr) e non determinano invece ‘l’impossibilita della localizzazione’.

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Tale principio è stato più volte ripreso anche dal Consiglio di Stato”.
L’Antitrust ricrda inoltre che sempre il Consiglio di Stato ha già precisato: “va dichiarata l’illegittimità di un regolamento comunale adottato ai sensi dell’articolo 8 comma 6 l. 22 febbraio 2001 n. 36, laddove l’ente territoriale si sia posto quale obiettivo, sebbene non dichiarato, ma evincibile dal contenuto dell’atto regolamentare, quello di preservare la salute umana dalle emissioni elettromagnetiche promananti da impianti di radiocomunicazione (ad esempio attraverso la fissazione di distanze minime delle stazioni radio base da particolari tipologie d’insediamenti”.

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Quindi – scrive l’Autorita’ – “gli atti amministrativi, quali le ordinanze sindacali o altri atti di indirizzo, che vietano in tutto il territorio comunale la sperimentazione, installazione e diffusione di impianti di telecomunicazione mobile con tecnologia 5G, in attesa di dati scientifici più aggiornati, costituiscono un ostacolo assoluto e generalizzato all’installazione di impianti di telecomunicazione mobile con tecnologia 5G e rappresentano una barriera al libero dispiegarsi della concorrenza, nonché alla libertà di stabilimento e alla prestazione dei servizi da parte degli operatori di telefonia”.
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Dunque, “alla luce dell’importanza degli effetti sull’intero sistema economico che le tecnologie di telecomunicazione 5G avranno nei prossimi anni in Italia, l’Autorità ritiene quanto mai prioritaria l’eliminazione degli ostacoli ingiustificati e non proporzionati all’intervento infrastrutturale mediante la definizione di un’azione amministrativa efficace ed efficiente”.  VAI ALL’ECONOMIA  VAI ALLA CRONACA

HUAWEI: LE ULTIME NOVITà
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HUAWEI: ASSEGNATE PRIME LICENZE 5G IN CINA

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HUAWEI: ASSEGNATE PRIME LICENZE 5G IN CINA

HUAWEI: ASSEGNATE PRIME LICENZE COMMERCIALI PER IL 5G IN CINA

AGGIORNAMENTO IN “MONDO/TECNOLOGIA” DELLE 09:09 DI GIOVEDì 06 GIUGNO 2019

HUAWEI: ASSEGNATE PRIME LICENZE

PECHINO

– La Cina procede a passo spedito sul 5G, nonostante le turbolenze legate al caso Huawei: il ministero dell’Industria e dell’Information technology ha assegnato le prime quattro licenze a uso commerciale del nuovo standard di telefonia mobile, affidandole a China Telecom, China Mobile, China Unicom e China Broadcasting Network. Il 5G porterà “a una nuova e più ampia generazione di infrastrutture di telefonia mobile ad alta velocità e con più sicurezza”, ha affermato il ministro Miao Wei, durante la cerimonia di presentazione.          [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 07:30 DI GIOVEDì 09 MAGGIO 2019

ALLE 08:36 DI VENERDì 10 MAGGIO 2019

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Google: l’assistente vocale aiuta anche chi non può parlare
Presentato il progetto Diva, creato da un ingegnere italiano

09 maggio 2019 07:30

L’assistente virtuale di Google può aiutare anche chi è muto e quindi non è in grado di impartire comandi vocali. A renderlo possibile è un ingegnere italiano, Lorenzo Caggioni. Nella sede milanese di Big G ha sviluppato il progetto che è stato presentato durante la Google I/O, la conferenza annuale degli sviluppatori in corso a Mountain View, in California.
Il progetto si chiama Diva (acronimo di DIVersely Assisted) e permette a chi è affetto da disabilità verbali di accedere all’assistente vocale di Google senza usare la voce. L’idea è nata dalla volontà di Caggioni di costruire un dispositivo che permettesse al fratello minore Giovanni – affetto da disabilità che gli impediscono di parlare – di poter ascoltare musica con maggiore autonomia sfruttando l’assistente virtuale. La soluzione è un pulsante collegato a una “scatola”, che ha il compito di convertire il segnale del pulsante in un comando da inviare all’assistente.TECNOLOGIA TUTTE LE NOTIZIE

“Mio fratello Giovanni ha 21 anni e la sua passione sono la musica e i film. Ma essendo nato con cataratte congenite, sindrome di Down e sindrome di West, non riesce a parlare.
Questo significa che ha bisogno della famiglia o degli amici per far partire o per fermare una canzone o un video”, racconta in un post Caggioni, Strategic Cloud Engineer in Google dal 2010.
“Abbiamo cominciato con un pulsante che invia un singolo comando, ma le funzionalità potrebbero essere estese per far fronte a diverse situazioni”, spiega Caggioni. “Ora stiamo esplorando la possibilità di attaccare a diversi oggetti di tag Rfid – etichette elettroniche che possono essere individuate a radiofrequenza – in modo da associare un comando diverso a ciascuna etichetta. In questo modo, una persona potrebbe usare un pupazzo per far partire un cartone animato in Tv oppure un CD per attivare la musica, semplicemente avvicinando a Diva l’oggetto”.
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Google, lo schermo smart ha la videocameraNest Hub Max consente di fare videochiamate e sorvegliare casa

09 maggio 201910:34

Non solo gli smartphone Pixel 3a e la sfilza di novità sul fronte software. Alla Google I/O, la conferenza annuale degli sviluppatori organizzata da Big G, la compagnia ha presentato il suo primo schermo ‘intelligente’ dotato di videocamera. Si chiama Nest Hub Max e inaugura un cambio di nome nella linea di prodotti per la casa smart, che vengono ricondotti al brand Nest.
Il dispositivo riprende il Google Home Hub (ora ridenominato Nest Hub) e lo potenzia, con uno schermo in aumento da 7 a 10 pollici e l’aggiunta di una fotocamera frontale che apre a nuove funzioni. L’Hub Max consente infatti di fare videochiamate, ha il riconoscimento facciale e permette anche di interrompere la riproduzione di musica o filmati rivolgendo il palmo della mano al monitor. Può inoltre essere usato come videocamera di sorveglianza interna per la casa, a cui accedere da remoto attraverso pc e smartphone.
Accanto a questo, offre tutte le funzioni del fratello minore: è un hub con cui controllare gli altri dispositivi smart della casa, funge da album fotografico digitale e da schermo su cui guardare YouTube, oltre che da televisore per la cucina e da classico smart speaker con assistente vocale integrato.
Il Nest Hub Max esordirà in estate sugli scaffali americani, britannici e australiani a 229 dollari. In Italia – e in 11 altri Paesi dal Canada al Giappone – al momento è invece previsto l’arrivo del più piccolo Nest Hub.

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Musica, Google supera 15 milioni di abbonati
Wsj, ha 16 milioni utenti paganti ma la crescita è in frenata

09 maggio 201920:07

el mercato della musica in streaming, Google ha superato il traguardo dei 15 milioni di abbonati su scala globale. Lo scrive Bloomberg, specificando che la cifra tiene conto degli utenti che pagano un abbonamento mensile al servizio YouTube Music e al più vecchio Google Play Music, ma anche delle persone che stanno testando il servizio e potrebbero disdirlo una volta terminato il periodo di prova gratuito.    Stando al Wall Street Journal, i servizi musicali in abbonamento di Google conterebbero 16 milioni di utenti, e la loro crescita starebbe ristagnando negli ultimi mesi. Citando fonti anonime, il quotidiano afferma che dal rilancio di YouTube Music, nel maggio 2018, allo scorso marzo, Google avrebbe acquisito 6 milioni di nuovi abbonati. Nello stesso periodo Apple ne ha aggiunti oltre 10 milioni e Spotify oltre 20 milioni.    Un portavoce di Google non ha confermato il numero di abbonati, ma ha dichiarato alle due testate che gli utenti paganti sono aumentati del 60% tra marzo 2018 e marzo 2019.
Leader del settore della musica in streaming resta Spotify, che ha dichiarato di aver superato i 100 milioni di abbonati a fine marzo. Apple Music nel dicembre scorso ne contava più di 50 milioni. Il servizio di Amazon – secondo le fonti del Wall Street Journal – conterebbe 30 milioni di abbonati.

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Zte lancia il suo primo smartphone 5G
L’Axon 10 Pro è atteso a breve anche in Europa

09 maggio 201917:23

Zte ha lanciato il suo primo smartphone compatibile con le nuove reti cellulari 5G. Si chiama Axon 10 Pro 5G ed è stato presentato in settimana in Cina. Il dispositivo è atteso a breve anche in Europa, dove potrebbe iniziare ad arrivare già entro la fine del primo semestre partendo da Austria e Finlandia.    Lo smartphone è il primo al mondo con processore Qualcomm Snapdragon 855 equipaggiato con il modem Snapdragon X50 5G e il file System F2FS, che migliora in modo efficiente le funzionalità di archiviazione e memoria. Il telefono ha un display da 6,47 e arriva in due configurazioni, con 6 GB di Ram più 128 GB di memoria interna, oppure 8 GB di Ram e 256 GB di memoria.    Il comparto fotografico è composto da un sensore principale da 48 megapixel, cui si affiancano un grandangolare da 20 megapixel e un teleobiettivo da 8 megapixel. La fotocamera anteriore per i selfie è da 20 megapixel. La batteria è da 4.000 mAh con ricarica rapida.
Lo smartphone è disponibile anche in versione 4G, per ora solo in Cina e in Germania, dove ha un prezzo raccomandato di 600 euro.

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FB, co-fondatore attacca, ‘va separata’
Hughes, Zuckerberg ha troppo potere e questo e’ anti-americano

NEW YORK09 maggio 201919:28

Mark Zuckerberg è un “bravo ragazzo” ma “il suo potere è senza precedenti, è anti americano”. Lo afferma il co-fondatore di Facebook Chris Hughes in un editoriale sul New York Times,.
Hughes sottolinea che, a suo avviso, le autorità dovrebbero intervenire e ‘spezzare’, separare Facebook. “Mark Zuckerberg non può” risolvere i problemi di Facebook, “il nostro governo può”.

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Huawei, minacce usa frenano governo GB
Via libera a colosso cinese resta in sospeso dopo visita Pompeo

LONDRA09 maggio 201919:31

Il governo britannico potrebbe rinviare, e forse ripensare, la decisione che anticipazioni mediatiche gli attribuiscono da giorni di aprire uno spiraglio a una partecipazione pur limitata di Huawei alla fornitura di componenti per il sistema di telecomunicazione 5G. Lo scrivono oggi alcuni giornali del Regno Unito all’indomani della visita a Londra del segretario di Stato Mike Pompeo, il quale ha ribadito l’ostilità dell’amministrazione Trump al colosso cinese, accusato dagli Usa di legami con l’intelligence di Pechino.    In pubblico, dopo gli incontri con il ministro degli Esteri Jeremy Hunt, e con la premier, Theresa May, la questione è stata toccata solo di sfuggita e senza annunci di sorta. Ma stando a testate come “I”, Pompeo ha confermato la minaccia di conseguenze sulla cooperazione d’intelligence con Londra se il più stretto degli alleati europei non si allineerà a Washington su questo dossier.
Il “Daily Telegraph” riferisce invece d’una battuta provocatoria rivolta alla May dall’ospite americano, secondo cui “Margaret Thatcher avrebbe già bloccato Huawei”.

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Accordo Polizia-Cisco contro il cybercrime
Una collaborazione per prevenire la criminalità informatica

09 maggio 201919:32

E’ stato siglato a Roma un accordo tra Polizia e Cisco Systems Italia per migliorare la sicurezza della navigazione degli utenti in internet. La convenzione è stata firmata dal capo della Polizia Franco Gabrielli e dall’Ad di Cisco Systems Italia Agostino Santoni, e rientra nell’ambito iniziative per il potenziamento dell’attività di prevenzione della criminalità informatica attraverso la cooperazione con gli operatori che forniscono prestazioni essenziali.    L’accordo prevede una collaborazione aperta a tutti i livelli per iniziative volte alla condivisione delle rispettive competenze per migliorare i meccanismi di sicurezza offerti agli utenti della Rete durante la loro navigazione.
Per la Polizia la realizzazione dell’accordo sarà garantita dalla Polizia Postale, che si occupa di sicurezza in internet, anche attraverso le attività di prevenzione svolte dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online.

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Usa bloccano China Mobile per rischi di spionaggio
Le autorità vietano l’ingresso nel mercato telefonico americano

NEW YORK09 maggio 201919:54

La Federal Communications Commission ha votato all’unanimità il divieto di ingresso sul mercato americano di China Mobile per timori di spionaggio. Una decisione che va ad alimentare le tensioni commerciali fra Stati Uniti e Cina. “Il governo cinese potrebbe usare China Mobile per trarre vantaggio dalla nostra rete telefonica per raccogliere intelligence contro le agenzie del governo americano e altri target. E’ un rischio inaccettabile”, ha affermato Ajit Pai, il presidente della Federal Communications Commission.

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L’AI sfila, crea una collezione di moda
In passerella gli outfit di Huawei con la stilista Anna Yang

09 maggio 201920:30

– L’intelligenza artificiale (AI) disegna una collezione di moda e arriva in passerella, grazie alla rielaborazione di una stilista cinese. Gli outfit nati nella mente di uno smartphone – il P30 Pro di Huawei – e traghettati nella realtà da Anna Yang, la direttrice creativa del brand Annakiki, sono stati i protagonisti di una sfilata milanese che stasera ha celebrato la prima linea di moda frutto della collaborazione tra la tecnologia e l’estro creativo umano.
Il progetto sperimentale si chiama “Fashion Flair” e ha visto Huawei lavorare insieme a un team di sviluppatori italiani, che hanno usato la doppia unità di calcolo neurale presente negli smartphone top di gamma del brand asiatico. L’AI è stata “allenata” mostrandole 30mila immagini rappresentative delle sfilate di moda più iconiche degli ultimi cento anni. Ne è nata un’applicazione in grado di disegnare abiti inediti in base alle preferenze dell’utente, che può scegliere colori, volumi, lunghezze e texture ottenendo lo spunto creativo per un capo.
Il risultato sono i 20 outfit della collezione Annakiki per Huawei visti in passerella e ora in vendita. “Perché non lasciarsi contaminare da ciò che può fare una macchina e incorporare la proposta dell’intelligenza artificiale all’interno del processo creativo che porta alla definizione di un look?”, ha osservato Yang. “Questa capsule collection è solo un esempio di ciò che sarà possibile realizzare in futuro”.
Per Huawei non è il primo esperimento creativo con protagonista gli smartphone. A febbraio l’AI del Mate 20 Pro ha completato la Sinfonia No. 8 in Si minore di Schubert, conosciuta come l’Incompiuta, insieme al compositore Lucas Cantor, e nel novembre scorso ha trasformato il canto d’amore delle megattere in una melodia comprensibile all’orecchio umano.            [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 09:50 DI GIOVEDì 18 APRILE 2019

ALLE 04:58 DI VENERDì 19 APRILE 2019

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Samsung: problemi allo schermo dello smartphone pieghevole
In alcuni modelli di prova si è rotto. L’azienda, ispezioneremo

18 aprile 2019 09:50

Lo spettro di un flop aleggia sul primo smartphone pieghevole, il Galaxy Fold di Samsung. Il telefono, che sarà in vendita a partire dal 26 aprile negli Stati Uniti a 2mila dollari, è stato messo a disposizione dei giornalisti, alcuni dei quali hanno riferito e documentato malfunzionamenti e rotture dello schermo dopo 1-2 giorni d’utilizzo. Un portavoce dell’azienda ha spiegato che i telefoni coinvolti saranno ispezionati. Il titolo di Samsung, intanto, ha ceduto il 3% alla Borsa coreana, mentre la stampa online richiama alla mente il flop del Galaxy Note 7, ritirato dal mercato a fine 2016 per un problema alla batteria.Dieter Bohn del sito The Verge ha scritto un pezzo dal titolo “Lo schermo del mio Galaxy Fold si è rotto dopo solo un giorno”, in cui mostra le foto del dispositivo con un rigonfiamento in corrispondenza della cerniera e ipotizza che un detrito sia finito sotto lo schermo. Steve Kovach della Cnbc ha pubblicato un video su Twitter in cui fa vedere lo schermo del Galaxy Fold che sfarfalla.

Mark Gurman di Bloomberg News, sempre su Twitter, mostra le foto del display dello smartphone pieghevole “completamente rotto e inutilizzabile in appena due giorni”. Il giornalista spiega che sullo schermo era presente un rivestimento che non avrebbe dovuto rimuovere, ma che questo non era stato specificato da Samsung.
Il problema ha interessato modelli di prova del telefono, che potrebbero essere meno collaudati e più fragili rispetto a quelli che arriveranno il 26 aprile sugli scaffali americani e il 3 maggio su quelli italiani. L’azienda ha assicurato che “ispezionerà accuratamente” i pochi dispositivi colpiti “per determinarne la causa”.

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Facebook lavora ad un suo assistente vocale
Indiscrezioni, progetto in carico alla divisione hardware

18 aprile 201916:34

Facebook potrebbe sfidare Amazon, Google e Apple nel settore degli assistenti vocali. Il social network starebbe infatti lavorando allo sviluppo di un proprio assistente. Lo riferisce il sito dell’emittente americana Cnbc, che cita persone a conoscenza della situazione.Il progetto sarebbe in carico alla divisione di Facebook che si occupa di programmi a lungo termine e di hardware, incluso il visore per la realtà virtuale Oculus Rift.Stando a due ex dipendenti, un gruppo di Facebook con base a Redmond, nello Stato di Washington, sarebbe incaricato della realizzazione di un assistente dotato di intelligenza artificiale. Il team avrebbe contattato alcuni fornitori nel settore degli smart speaker.Al momento – rileva la Cnbc – non è chiaro come Facebook potrebbe sfruttare un proprio assistente vocale. Potrebbe ad esempio essere inserito in Portal, lo schermo ‘smart’ lanciato dal social network, o nel visore Oculus.Per Facebook non si tratta del primo tentativo in questo settore. Nel 2015 la società di Mark Zuckerberg aveva lanciato un assistente intelligente chiamato “M” e dedicato alla sua chat Messenger. Il progetto non ha mai preso piede ed è stato cancellato l’anno scorso.

TECNOLOGIA

Smartphone 5G a quota 5 milioni nel 2019
Analisti, ‘Apple stia attenta a non restare troppo indietro’

18 aprile 201916:23

Le consegne dei primi smartphone compatibili con le nuove reti 5G si attesteranno a 5 milioni di unità su scala globale nel 2019, una cifra pari a meno dell’1% delle consegne complessive. Lo prevedono i ricercatori di Strategy Analytics.Samsung sarà il primo leader del nascente mercato degli smartphone 5G nella prima metà dell’anno, grazie ai lanci iniziali di dispositivi in Corea del Sud e Stati Uniti, spiega l’analista Ville Petteri-Ukonaho. “Stimiamo che Lg, Huawei, Xiaomi, Motorola e altri seguiranno nel corso del 2019″, mentre Apple lancerà il primo iPhone 5G nella seconda metà del 2020.”L’iPhone sembra essere almeno un anno dietro a Samsung nella corsa degli smartphone 5G, e Apple – sottolinea l’esperto – deve stare attenta a non rimanere troppo indietro”.Nel 2019 il mercato dei telefoni 5G sarà ancora marginale, a causa della mancanza di reti e dell’alto costo dei dispositivi.Il settore è ancora in fase di sperimentazione, come dimostra la prima telefonata voce e video tra smartphone 5G e 4G annunciata in settimana dall’azienda cinese Zte. Ma “le opportunità a lungo termine restano molto grandi”, osserva l’analista Neil Mawston, secondo cui nel 2025 saranno un miliardo gli smartphone 5G consegnati nel mondo.
Il 20% del traffico web fatto da ‘bad bots’Ricerca, simulano comportamento umano per cyberattacchi

18 aprile 201916:24

Il 20% del traffico web nel mondo è rappresentato da bad bots, programmi che simulano il comportamento umano ma che hanno intenti malevoli come accaparrarsi un gran numero di biglietti dei concerti o lanciare un attacco coordinato per bloccare un sito. Lo afferma un rapporto della società di sicurezza Distil Network, secondo cui un altro 17% è rappresentato da bot ‘buoni’.”Tre quarti dei bot ‘cattivi’ sono classificati come Advanced Persistent Bots, spiegano gli esperti, programmi molto sofisticati che possono portare attacchi ripetuti cambiando identità. Quasi metà dei bot usa come veicolo il browser Chrome, mentre Amazon è il provider attraverso cui ne passano di più, circa il 20% del totale”. “Nonostante il 53,4% del traffico dei bot abbia origine dagli Usa – aggiungono – Russia e Ucraina insieme assommano il 48% delle richieste di blocco”.Il report, che ha analizzato centinaia di miliardi di richieste da parte di bot, ha anche stilato una classifica delle attività più bersagliate. Al primo posto ci sono i servizi finanziari, con tentativi di avere accesso ad account privati, seguiti proprio dai siti di ticketing e dalle università. Negli Usa sono molto presi di mira anche i siti di registrazione dei votanti, in cui questi programmi cercano profili da bombardare poi con informazioni per influenzare il voto.
Google: in Ue mostrerà una scelta di browser e ricercaSu telefoni e tablet Android gli utenti vedranno alternative

18 aprile 201917:38

Google inizierà a mostrare agli utenti europei di smartphone e tablet Android una scelta di browser e motori di ricerca alternativi a quelli di sua proprietà. La novità, annunciata in un post dal direttore del Product Management Paul Gennai, è motivata dalla necessità di ottemperare alla decisione presa nel 2018 dalla Commissione Ue, secondo cui la compagnia trae un vantaggio competitivo non corretto dal fatto di preinstallare il motore di ricerca Google e il browser Chrome sui dispositivi mobili Android.Gli utenti che risiedono nell’Unione europea visualizzeranno due nuove schermate, quando accederanno al negozio di applicazioni Google Play per la prima volta dopo aver ricevuto un aggiornamento. Una schermata servirà a scegliere la app di ricerca, e l’altra il browser. Ogni schermata proporrà cinque app, che saranno incluse in base alla loro popolarità e mostrate in ordine casuale.Gli utenti che risiedono nell’Unione europea visualizzeranno due nuove schermate, quando accederanno al negozio di applicazioni Google Play per la prima volta dopo aver ricevuto un aggiornamento. Una schermata servirà a scegliere la app di ricerca, e l’altra il browser. Ogni schermata proporrà cinque app, che saranno incluse in base alla loro popolarità e mostrate in ordine casuale.”Gli utenti sono sempre stati in grado di personalizzare i loro dispositivi Android in base alle loro preferenze. A seguito delle modifiche che abbiamo apportato per rispettare la decisione della Commissione europea dello scorso anno, inizieremo a presentare nuove schermate agli utenti Android in Europa con un’opzione per scaricare app di ricerca e browser”, spiega nel post Paul Gennai.            [print-me title=”STAMPA”]

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AGGIORNAMENTO DALLE 13:58 ALLE 14:46

DI VENERDì 30 NOVEMBRE 2018

SOMMARIO

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Huawei: Xu, Usa forse non saranno leader 5G se ci bandiscono
Il presidente, operatori tlc e consumatori pagheranno di più

Trump tende la mano, incontrerà i big della tecnologiaCeo Google parlerà alla Camera, dipendenti contrari a Dragonfly

Nintendo tornerà leader delle consoleNel 2019 venderà 17,3 mln di Switch contro 17,1 mln PlayStation

Apple rimuove 700 app dallo store cineseThe Telegraph, non hanno chiesto approvazione per aggiornamenti

Il film più influente, l’algoritmo sceglie il Mago di Oz Seguito da Star Wars e Psycho

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Gli Stati Uniti potrebbero non vincere la partita del 5G senza Huawei. Lo ha detto il presidente di turno del colosso cinese, Eric Xu, in un’intervista alla Cnbc in cui è intervenuto sul divieto americano all’uso di apparecchiature di telecomunicazioni a marchio Huawei nella realizzazione delle nuove reti cellulari di quinta generazione, per timori su sicurezza e spionaggio. Tenere l’azienda asiatica fuori dal mercato – ha evidenziato – determinerà prezzi più elevati sia per le compagnie di tlc, sia per i consumatori.

“Huawei, leader nella tecnologia 5G, non ha l’opportunità di servire i consumatori statunitensi con soluzioni e servizi 5G, quindi il mercato statunitense è un mercato senza piena concorrenza”, ha detto Xu. “Ora, non sono sicuro che possano davvero raggiungere il loro obiettivo di diventare il numero uno al mondo nel 5G”.

Oltre a Huawei, gli Usa hanno messo al bando anche Zte, altro fornitore cinese di apparecchiature di rete. “Senza la partecipazione dei leader della tecnologia 5G, senza una piena concorrenza, le società di telecomunicazioni dovrebbero spendere di più per acquistare attrezzature 5G per l’implementazione della rete”, ha sottolineato Xu. “I consumatori dovranno spendere di più per ottenere servizi 5G che non sono così buoni, dal punto di vista qualitativo, rispetto ad altri mercati dove sono presenti i leader del settore”.
L’amministrazione Trump incontrerà i big del settore tecnologico per discutere di idee innovative in grado di assicurare agli Usa la leadership industriale in futuro. L’incontro, che arriva come un segnale distensivo della Casa Bianca nei confronti della Silicon Valley, è in programma il prossimo giovedì. Tra i partecipanti figurano i Ceo Sundar Pichai (Google) Satya Nadella (Microsoft) e Steve Mollenkopf (Qualcomm).Pichai sarà a Washington anche il giorno precedente, mercoledì 5 dicembre, per testimoniare davanti alla commissione Giustizia della Camera. Tra gli argomenti che dovrebbero essere affrontati dal numero uno di Google figurano la protezione dei dati degli utenti, i risultati delle ricerche online a tema politico e il lavoro della compagnia sul progetto Dragonfly, che consiste in un motore di ricerca pre-censurato per la Cina.Proprio il motore di ricerca censurato è al centro delle proteste dei dipendenti di Google, che a più riprese hanno chiesto all’azienda di fare marcia indietro. I dipendenti hanno fatto sapere di aver raccolto oltre 200mila dollari per un fondo per lo sciopero. La contrarietà, hanno spiegato nei giorni scorsi in una lettera pubblicata sulla piattaforma Medium, è nei confronti di “tecnologie che aiutano i potenti a opprimere i più deboli”.
Dopo 10 anni di assenza dalla vetta della classifica, Nintendo sta per riguadagnare la leadership del mercato globale delle console da gioco. Secondo Strategy Analytics, la compagnia nel 2019 venderà 17,3 milioni di console Switch, mentre Sony si fermerà a 17,1 milioni di PlayStation 4 e 4 Pro. Microsoft resterà in terza posizione con 10 milioni di Xbox One e One X. A fornire le previsioni è la società Strategy Analytics.Stando agli analisti, il 2018 si chiuderà con 46,1 milioni di console vendute, la cifra più alta registrata dal 2010, con un giro d’affari di 15,4 miliardi di dollari. Nel 2019, tuttavia, è atteso un calo del 10% dei ricavi, a causa della flessione sia dei volumi di vendita, sia dei prezzi. I ricavi torneranno ai livelli del 2018 soltanto nel 2023, con il lancio di una nova generazione di console.Tra le aziende, sempre secondo gli analisti, Sony resta leader del mercato se si guarda alle console in uso. Circa la metà dei videogiocatori mondiali ha in camera o in salotto una PlayStation, e l’84% di queste è una PS4 o PS4 Pro. A livello geografico, c’è una console per videogame in quasi la metà (45%) delle case in Nord America, e in una su cinque (20%) delle case europee.

Apple rimuove oltre 700 applicazioni dallo store cinese. Secondo The Telegraph, le app in questione sono state eliminate perché non rispettavano le norme imposte da Cupertino sugli aggiornamenti, cioè alcuni sviluppatori cercavano di pubblicarli senza passare attraverso il meccanismo di approvazione richiesto dall’App Store. Tra le app rimosse c’è Sogou, l’alternativa cinese a Google, e Pinduodo, uno dei più importanti rivenditori online del paese.Al momento non è chiaro se e quando Apple riammetterà queste applicazioni sull’app store. Non è la prima volta che la società fa pulizia nel negozio digitale cinese, in passato alcune rimozioni hanno riguardato applicazioni del gioco d’azzardo ma anche app-Vpn, cioè quelle che consentono di navigare in sicurezza criptando il traffico, usate dagli utenti per dribblare i meccanismi di censura utilizzati in Cina.
Il premio come film più influente di tutti i tempi va a… ‘Il mago di Oz’. Ad annunciarlo, come nella notte degli Oscar, è un algoritmo tutto italiano, che ha stilato la classifica delle pellicole di maggior successo dopo aver valutato le più citate tra le oltre 47.000 contenute nella banca dati di Amazon (Internet Movie Database, IMDb). Tra i cult del cinema occidentale si classificano anche ‘Star Wars’, al secondo posto, e ‘Psycho’, al terzo. Nell’olimpo dei registi, invece, ci sono Alfred Hitchcock, Steven Spielberg e Brian De Palma, mentre sul podio degli attori salgono Samuel L. Jackson, Clint Eastwood e Tom Cruise: unica donna nella top ten è l’attrice canadese Lois Maxwell, la mitica Miss Moneypenny della saga di 007. A indicarlo è lo studio pubblicato sulla rivista Applied Network Science da Livio Bioglio e Ruggero G. Pensa, entrambi informatici dell’Università di Torino.
Star Wars è il secondo film più influente, secondo l’algoritmo elaborato nell’Università di Torino (fonte: KAMiKAZOW, Wikipedia)Per stilare la classifica dei film cult, i ricercatori hanno valutato quante volte ciascuna pellicola è stata citata da altri film. Le varie opere sono state considerate come ‘nodi’ di una grande rete: misurando le connessioni tra loro (e dando più ‘peso’ a quelle con film di maggiore successo) è stato possibile dare un punteggio all’impatto che hanno avuto. Dall’analisi è emerso che i 20 film più influenti sono stati prodotti prima del 1980 e per la maggior parte negli Stati Uniti.
Psycho è il terzo film più influente, dopo Il Mago di Oz e Star Wars, secondo l’algoritmo elaborato nell’Università di Torino (fonte: Paramount Pictures, Pre-1978 no mark)Questo metodo di analisi di rete (network analysis), già usato nel mondo della ricerca per valutare l’impatto delle pubblicazioni scientifiche, “rappresenta un metodo alternativo – spiega Bioglio – sia agli incassi al botteghino, condizionati da fattori indipendenti dalla qualità del film come la pubblicità e la distribuzione, sia alle recensioni, che sono soggettive”. Inoltre l’algoritmo può essere utilizzato anche per “valutare la carriera di registi, attori e attrici, considerando la loro partecipazione ai film con il maggior punteggio”.
Alfred Hitchcock è stato fra i registi più influenti, secondo l’algortimo elaborato nell’Università di Torino (fonte: Classic Film)Proprio riguardo alla categoria degli attori, i ricercatori hanno notato un forte squilibrio tra i sessi, con un netto predominio degli uomini sulle donne. “Il punteggio delle attrici migliori tende a essere più basso rispetto a quello dei loro colleghi uomini”, sottolinea Bioglio. “Le uniche eccezioni sono i musical, dove c’è una moderata parità fra i sessi, e i film prodotti in Svezia, dove le attrici si classificano addirittura meglio degli attori”.
Clint Eastwood è fra gli attori più influenti, secondo l’argoritmo dell’Università di Torino (fonte: RV1864, Flickr)”L’idea di applicare l’analisi di rete ai film non è completamente nuova, ma a quanto ci risulta – precisa Bioglio – questo è il primo studio che usa la tecnica per classificare anche le personalità coinvolte nella produzione dei film”.
Gli autori dello studio suggeriscono l’utilizzo del loro metodo di analisi per la ricerca nel campo dell’arte nella storia del cinema. L’unica avvertenza è che può essere applicato solo alla cinematografia dei Paesi occidentali, dato che il database ImDb contiene per lo più pellicole prodotte in Europa e America del Nord.

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DALLE 09:25 ALLE 14:36

DI MARTEDì 20 NOVEMBRE 2018

SOMMARIO

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Il 5G è realtà, primo smartphone Zte
Arriva nel 2019, così come router mobile 5G di Ericsson

Facebook sostiene stampa locale, 4,5 mln sterline in GbServiranno a formare 80 giornalisti in redazioni regionali

Instagram,stretta su like e follow falsiCancella quelli generati in automatico per gonfiare profili –

Bitcoin affonda, ai minimi degli ultimi 13 mesi
Da dicembre 2017 ad oggi bruciato il 75% del suo valore

Le 50 invenzioni 2018 per il TimeDa materiali anti-smog a tv-camaleonte a salsicce alternative

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Il 5G sta diventando realtà. Entro la prima metà del 2019 arriverà lo smartphone dell’azienda cinese Zte che supporta questa connessione super veloce. La società fa sapere che ha completato la prima chiamata con collegamento Internet e connessione WeChat nel suo centro di ricerca e sviluppo di Shanghai. Segna l’inizio di un percorso che porterà all’uso commerciale del 5G e spalancherà le porte ad una nuova serie di telefoni.

Altri test di ricerca e sviluppo su più scenari saranno condotti da Zte a dicembre. Anche Ericsson sta lavorando sul 5G. Ha siglato un accordo con Wistron NeWeb Corporation per il lancio di un router mobile 5G che verrà reso disponibile agli operatori mobili di tutto il mondo, per permettere di sperimentare questo tipo di connessione da un punto di vista del consumatore finale. Pure questo è un traguardo per la comunicazione mobile in tutto il mondo poiché consentirà alle case costruttrici e agli operatori di offrire le prime reti 5G e i dispositivi compatibili nel 2019.
Facebook sostiene la stampa locale. In Gran Bretagna stanzia 4,5 milioni di sterline, circa 5 milioni di euro, per finanziare la formazione di 80 persone per i prossimi due anni nei giornali locali. I fondi verranno gestiti dal Consiglio nazionale per la formazione dei giornalisti (Nctj), l’operazione coinvolge gruppi editoriali locali come Newsquest, JPIMedia, Reach, Archant and the Midland News Association. “La nostra esperienza di collaborazione con Facebook è stata molto positiva”, ha spiegato al Guardian Joanne Butcher di Nctj.Facebook “svolge un ruolo fondamentale nel modo in cui le persone si informano” e vuole “fare di più per supportare gli editori locali”, ha detto Nick Wrenn, il responsabile news partnership di Facebook in Europa, Medio Oriente e Africa.Al momento, non ci sono dettagli su dove saranno locati i posti di lavoro, il reclutamento per le nuove posizioni dovrebbe iniziare a partire da gennaio. Non è la prima iniziativa editoriale di Facebook ma l’interesse del social network nel settore editoria si è rafforzato dopo il fenomeno fake news esploso alle presidenziali Usa del 2016. Per questa vicenda, e per lo scandalo Cambridge Analytica, la società è ancora nell’occhio del ciclone mediatico.Una collaborazione con gli editori l’ha avviata dal 2015 anche Google con il progetto Digital News Iniziative: periodicamente eroga fondi in tutto a progetti innovativi nel campo del giornalismo, anche in Italia.

– Stretta di Instagram su like, follow e commenti non autentici ma generati artificialmente da alcune app per aumentare la popolarità e gonfiare alcuni profili. La piattaforma, come si legge in un post ufficiale, ha iniziato a rimuoverli da ieri. “Abbiamo sviluppato strumenti di machine learning in grado di identificare gli account che usano questi servizi e rimuovere le attività non autentiche”, ha spiegato il social network. L’obiettivo di Instagram è identificare e rimuovere gli account che si affidano a servizi terzi per accrescere la propria popolarità generando like non autorizzati e commenti che violano le linee guida e i termini di utilizzo del servizio.
“Questo tipo di comportamento è dannoso per l’intera comunità, le app di terze parti che generano like, follow e commenti violano le linee guida della piattaforma”, sottolinea Instagram.
Tutti gli account gonfiati da questo tipo di applicazioni riceveranno un messaggio in modo da essere avvertiti sulla rimozione dei falsi like e commenti fasulli. Infine, nel rispetto delle policy di sicurezza, il social chiederà anche di cambiare la password.-

Bitcoin ancora giù. La criptovaluta scende fino a 4.225 dollari, aggiornando i suoi minimi degli ultimi 13 mesi. La flessione mette sotto pressione anche le altre valute digitali, che accusano perdite a due cifre, con Ether e Litecoin che arrivano a cedere il 17% prima di recuperare parte del rosso.
E’ la nona giornata di calo consecutivo. Appena un anno fa, a dicembre 2017, la valuta arrivo’ ad una passo dai 20mila dollari. Da allora ha bruciato il 75% del suo valore.
Una tv-camaleonte che si mimetizza col muro, lenti a contatto che cambiano con la luce, una coperta che allevia l’ansia, un materiale per tetti che protegge dallo smog, un test per la malaria senza prelievo di sangue, salsicce con carne alternativa, collant indistruttibili. Sono solo alcune delle 50 migliori invenzioni del 2018 secondo il Time.La rivista ogni anno compila una lista sulla base di alcune nomination in una serie di categorie, dall’elettronica al cibo, dalla moda all’ambiente, segnalate da redattori e corrispondenti di tutto il mondo della rivista. Ma anche attraverso candidature online. Poi il Time valuta ciascun concorrente in base a fattori chiave, tra cui originalità, creatività, influenza, ambizione ed efficacia.

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DELLE 11:03

DI GIOVEDì 06 SETTEMBRE 2018TITOLO

TECNOLOGIA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI: Autostrade 5G fra le città europee
Progetto da 18,5 milioni

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L’ARTICOLO

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Progettare e sviluppare un corridoio digitale 5G per la mobilità connessa e automatizzata del futuro sulle strade europee. E’ l’obiettivo di 5G-Carmen, progetto coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler (Fbk) di Trento, che ha appena ottenuto un finanziamento complessivo di 18,5 milioni di euro: 14,9 dall’Unione europea, nell’ambito del programma Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione, e i restanti dai partner industriali di progetto.

Sicurezza, gestione avanzata delle emergenze, sostenibilità della circolazione, aspetti ambientali: sono le sfide che attendono di essere affrontate grazie alle più innovative tecnologie che permetteranno di avere auto connesse tra loro e alle strutture di terra per una migliore gestione del traffico veicolare. Nel contesto del progetto 5G-Carmen, diverse tecnologie 5G saranno installate e validate in aree selezionate del corridoio e nelle zone di confine..

Il progetto riguarderà 600 chilometri di strade attraverso tre Paesi (Italia, Austria e Germania), lungo il “corridoio Monaco-Bologna”, uno dei più importanti individuati dalla Comunità europea per migliorare la mobilità delle persone e delle merci in tutta Europa. Il fattore chiave sarà la tecnologia 5G che consentirà di evolvere l’attuale rete radiomobile 4G ai fini di ottenere una migliore risposta alle esigenze di servizi in termini di velocità di dati scambiati e tempi di reazione dell’infrastruttura di rete per l’implementazione di veicoli connessi, cooperativi e automatizzati di nuova generazione.   [print-me title=”STAMPA”]