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Berners Lee, coronavirus dimostra importanza accesso al web
La rete compie 31 anni, “ma non ancora accessibile alle donne”
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12 marzo 2020 11:28
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“L’epidemia del coronavirus dimostra quanto e’ urgente agire per l’accesso al web, anche per le donne. Quando uffici e scuole sono chiusi ci consente di lavorare, continuare a istruire i nostri figli, leggere informazioni vitali per la nostra salute”: e’ il messaggio di Tim Berners Lee, papa’ del web, a 31 anni dalla nascita della sua creatura. Il 12 marzo 1989, infatti, il ricercatore presentò un saggio al Cern di Ginevra: fu la base teorica della rete che dette inizio all’invenzione che ha rivoluzionato le nostre vite.
Sir Tim coglie l’occasione di questo anniversario per fare un appello per le donne che non hanno accesso al web. “Il mondo – scrive in una lettera – ha fatto importanti progressi sulla parità di genere ma il web ancora non è accessibile alle donne, le discrimina e i governi fanno poco”.
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Coronavirus: Twitter, il telelavoro è obbligatorio
Google raccomanda il lavoro agile anche ai dipendenti in Europa
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12 marzo 2020
15:06
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Dopo averlo “fortemente raccomandato” agli inizi marzo, Twitter ha deciso di rendere obbligatorio per i dipendenti lavorare da casa. La decisione si applica a livello globale. “Comprendiamo che questo è un passo senza precedenti, ma questi sono tempi senza precedenti”, si legge nella nota diffusa dalla compagnia.
“La nostra massima priorità rimane la salute e la sicurezza dei nostri lavoratori, e abbiamo anche la responsabilità di supportare le nostre comunità, le persone vulnerabili e gli operatori sanitari che sono in prima linea in questa pandemia”, ha scritto Twitter.
Se la decisione di Twitter rende obbligatorio il lavoro agile per i suoi 4.900 dipendenti, molti colossi dell’hi-tech – da Facebook a Google, da Microsoft a Apple – hanno incoraggiato i dipendenti a lavorare da casa. Google, dopo aver esortato al telelavoro i suoi impiegati in Nord America, ha raccomandato di lavorare da casa, a partire da oggi, anche ai dipendenti nella regione Emea, cioè Europa, Medio Oriente e Africa.
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Coronavirus, su Amazon libri frutto di plagio
Nbc, volumi sul Covid-19 sono un insieme di articoli copiati
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13 marzo 2020
12:57
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Non solo gel mani e mascherine a prezzi stellari e prodotti che promettono cure miracolose. Nell’emergenza coronavirus Amazon è alle prese anche con un altro problema causato da chi cerca di monetizzare l’epidemia: i libri sul Covid-19 frutto di plagio. Lo evidenzia la Nbc News, che riferisce di libri composti da un insieme di articoli copiati sul web.
Il libro in cima ai risultati di ricerca si chiama “Coronavirus: Everything You Need to Know About the Wuhan Corona Virus and How to Prevent It” e dal titolo promette di fornire tutte le informazioni sul virus e su come prevenire il contagio.
All’interno però i capitoli sono copiati da articoli della Nbc, del Guardian e di alcuni siti e blog.
“Il libro – scrive Nbc – è stato rimosso da Amazon dopo la segnalazione, ma non è l’unico di questo tipo”. E oltre ai libri copiati ci sono quelli che forniscono informazioni errate, o che promuovono teorie cospirazioniste. “Anche alcuni di questi libri – riporta Wired – sono stati eliminati da Amazon”.
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Coronavirus: Apple riapre gli store in Cina
Dopo lo stop di inizio febbraio per contrastare il contagio
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PECHINO
13 marzo 2020
13:05
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Tutti gli Apple astore in Cina sono da oggi aperti, anche se alcuni con orari ridotti, ponendo fine alla prolungata chiusura per l’epidemia del nuovo coronavirus.
Si tratta di 42 negozi bloccati agli inizi dello scorso mese fino al 9 febbraio, ma poi riavviati con grande difficoltà per le rigide misure contro la diffusione del contagio. Nel conteggio alla scorsa settimana, erano 38 quelli operativi, ai quali si sono aggiunti anche gli ultimi quattro, secondo quanto riportato sul sito web della società californiana.
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Coronavirus, Siri di Apple rimanda a sito del ministero Salute
Novità contro fake news. Su Apple News una sezione su epidemia
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13 marzo 2020
13:04
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Apple ha aggiornato il suo assistente vocale Siri in modo che alle domande sul coronavirus risponda indirizzando sui siti web delle autorità sanitarie nazionali. La novità punta a contrastare la circolazione di fake news e disinformazione.
In Italia, chiedendo a Siri qualsiasi informazione sul virus – dai sintomi al numero dei contagiati, fino alle precauzioni raccomandate – l’assistente rimanda alla pagina del sito del ministero della Salute dedicata al Covid-19. Non così l’assistente di Google, che invece a domande specifiche mostra una selezione di articoli dalle principali testate nazionali.
La compagnia di Cupertino, che a causa del coronavirus in settimana ha chiuso tutti gli Apple Store italiani mentre in Cina ha appena potuto riaprire i suoi 42 negozi, ha anche aggiornato la sua applicazione in abbonamento Apple News. La app, disponibile in alcuni Paesi come Usa e Regno Unito ma non ancora in Italia, ora fornisce una copertura informativa costante sulla pandemia.
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Lontani ma vicini, le app che ci uniscono a distanza
Da Skype a Zoom, per vedersi e studiare al tempo del coronavirus
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13 marzo 2020
15:48
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In piena emergenza coronavirus, con l’Italia chiusa in casa, molti aspetti della quotidianità stanno transitando ancora di più sullo smartphone, che già era un compagno di vita onnipresente. L’ufficio, la scuola e la socialità passano da una serie di applicazioni finora poco note, ma adesso indispensabili per restare in contatto a distanza.
Software per videoconferenze, per l’e-learning ma anche per feste virtuali compongono per intero la classifica delle app più gettonate in questi giorni di quarantena. Gli sviluppatori sono colossi come Google e Microsoft, ma anche realtà più piccole che ora, con l’epidemia, hanno l’occasione di farsi conoscere.
L’ambiente lavorativo è quello più abituato al supporto tecnologico. Le videochat via Skype sono una realtà che da 15 anni permette alle aziende multinazionali e ai parenti lontani di vedersi e parlarsi come se fossero nella stessa stanza. La corsa globale allo smart working per sfuggire alla pandemia – più volte raccomandata dal governo italiano – rende ora necessari strumenti analoghi per potersi confrontare e coordinare tra persone che fino a ieri erano vicine di scrivania.
E’ così che alcune app, finora silenti nei negozi virtuali, hanno registrato un picco di download. Tra queste c’è Zoom, che si scarica gratuitamente su telefono, tablet e pc e consente di fare videochiamate tra molteplici utenti – in pratica riunioni aziendali – in cui è possibile condividere lo schermo del computer. Ad affiancarla, realtà più note come Hangouts di Google o Teams di Microsoft, votate al lavoro e non a caso parte dei pacchetti di programmi da ufficio delle due compagnie (G Suite e Office 365).
Queste piattaforme possono essere sfruttate anche per la didattica a distanza, che però può contare su prodotti ad hoc come Google Classroom, rodata e facile da usare per creare una classe virtuale, fare lezione e correggere i compiti.
Alternative sono la californiana Edmodo e l’italiana WeSchool, gratuita per scuole medie e superiori, che negli ultimi giorni è stata presa d’assalto da insegnanti e studenti.
Ma la tecnologia viene incontro anche alla vita sociale, che il coronavirus ha azzerato nel mondo reale. E allora messaggi e chiamate su WhatsApp, Messenger o Snapchat non bastano più, soprattutto ai più giovani, che cercano un modo di stare insieme. A loro si rivolgono Glide, con cui si chatta non con parole ed emoji, ma con videomessaggi, e HouseParty, un social in cui ci si incontra tra amici online, in video, per fare festa in una casa virtuale.
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Samsung Galaxy S20 arriva in Italia
Al via le vendite dei tre smartphone, prezzi fino a 1.300 euro
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13 marzo 2020
16:20
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Samsung lancia in Italia i suoi nuovi top di gamma. I Galaxy S20, S20+ e S20 Ultra 5G, svelati lo scorso 11 febbraio, sono in vendita in varie configurazioni, con prezzi che vanno da 900 a oltre 1.300 euro.
Il più esclusivo è il Galaxy S20 Ultra 5G, con schermo Amoled da 6,9 pollici che ospita una fotocamera anteriore da 40 megapixel. Sul retro si trova un sensore da 108 mp, per video con risoluzione fino a 8K, coadiuvato da un teleobiettivo da 48 mp per zoom 5X e da un grandangolare da 12 mp. Con processore Exynos 990 e batteria da 5.000 mAh, è disponibile nei colori Cosmic Gray e Cosmic Black con 12 GB di Ram e 128 GB di memoria interna a un prezzo di 1380 euro.
Il Galaxy S20+ ha lo stesso processore del fratello maggiore e schermo lievemente più piccolo, da 6,7 pollici, fotocamera frontale da 10 megapixel e tre sensori posteriori: uno principale da 12 mp, un teleobiettivo da 64 mp (zoom 3X) e un grandangolare da 12 mp. La batteria è da 4.500 mAh. Arriva in Italia in tre finiture – Cosmic Gray, Cloud Blue, Cosmic Black – e in tre configurazioni: una 4G con 8 GB di Ram e 128 GB di memoria a 1.030 euro; una 5G con 12 GB più 128 GB a 1.130 euro circa; e una versione esclusiva sul negozio online di Samsung con connettività 5G, Ram da 12 GB e 512 GB di capacità d’archiviazione, a 1.280 euro.
L’S20, infine, ha le stesse caratteristiche dell’S20+, ma uno schermo da 6,2 pollici e la batteria è da 4.000 mAh. Tre i colori disponibili – Cosmic Gray, Cloud Blue, Cloud Pink – e due le configurazioni: una Lte con 8 GB più 128 GB a 930 euro; e una 5G da 12 GB più 128 GB a 1.030 euro. Home Mappa del sito
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Bill Gates lascia il cda di Microsoft
Per dedicare più tempo alle sue attività filantropiche
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14 marzo 2020
09:59
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Bill Gates, il co-fondatore di Microsoft, lascia il consiglio di amministrazione di Redmont per dedicare più tempo alle sue attività filantropiche. Lo afferma Microsoft in una nota, sottolineando che Gates continuerà a servire la società come consigliere tecnologico. Gates, amico di vecchia data di Warren Buffett, lascia anche il consiglio di amministrazione di Berkshire Hathway dopo 15 anni. Bill Gates lascia il cda di Microsoft per filantropia
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Bill Gates esce dal consiglio di amministrazione di Microsoft, il colosso che ha co-fondato, per dedicare più tempo alle sue attività filantropiche quali la sanità, il cambiamento climatico, l’istruzione e lo sviluppo.
L’annuncio di Microsoft arriva a sorpresa e fa seguito all’addio dopo 15 anni anche al consiglio di amministrazione di Berkshire Hathaway, la holding del suo amico Warren Buffett: il posto di Gates è preso da Ken Chenault, l’ex amministratore delegato di American Express.
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I titoli Microsoft risentono dell’uscita di Gates e, nelle contrattazioni after hours, perdono il 3,05%.
“E’ stato un onore e un privilegio lavorare e imparare da Bill nel corso degli anni”, afferma l’amministratore delegato di Microsoft, Satya Nadella. “A nome degli azionisti e del cda voglio ringraziare Bill per il suo contributo a Microsoft”, dichiara il presidente indipendente del board, John Thompson.
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Con l’uscita di Gates il consiglio di Microsoft resta composto da 12 membri, incluso il presidente. Gates continuerà a servire Microsoft come consulente tecnologico. “Microsoft sarà sempre una parte importante della mia vita lavorativa e continuerò a essere impegnato con Satya e la leadership tecnica della società per aiutarla a centrare i suoi obiettivi ambiziosi”, osserva Gates dicendosi “più ottimista che mai sui progressi” che Microsoft “sta facendo”.
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Gates ha co-fondato Microsoft nel 1975 insieme a Paul Allen. La società è sbarcata in Borsa nel 1986 e oggi è una di quelle che vale di più al mondo con una capitalizzazione di mercato di 1.210 miliardi di dollari. Gates è uno dei maggiori azionisti di Microsoft con una quota di circa l’1,36% e uno degli uomini più ricchi al mondo.
Nel 2010 Gates e sua moglie Melinda insieme a Buffett hanno annunciato l’iniziativa Giving Pledge destinata ai ‘paperoni’ che vogliono aiutare a portare avanti battaglie per l’istruzione, la sanità, la giustizia sociale ma anche la lotta al cambiamento climatico. All’iniziativa si aderisce impegnandosi a donare almeno metà della propria ricchezza, fra gli ultimi che hanno aderito c’è l’ex moglie di Bezos, MacKenzie.
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Microsoft annulla la conferenza degli sviluppatori
L’appuntamento di Seattle sarà sostituito da un evento digitale
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13 marzo 2020
13:58
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Microsoft ha deciso di cancellare la sua conferenza annuale per gli sviluppatori, chiamata Build e in programma a Seattle dal 19 al 21 maggio, a causa del coronavirus. Lo ha annunciato la compagnia, spiegando di aver optato per la creazione di un “evento digitale”.
“Alla luce delle raccomandazioni sulla sicurezza sanitaria per lo Stato di Washington, svolgeremo il nostro evento annuale per gli sviluppatori come evento digitale”, ha detto un portavoce di Microsoft. “La sicurezza della nostra comunità è una priorità assoluta”.
Nei giorni scorsi anche Google ha annullato la propria conferenza per sviluppatori, la Google I/O, che avrebbe dovuto tenersi a Mountain View, in California, dal 12 al 14 maggio. Al momento, invece, resta ancora in programma la Worldwide Developer Conference (Wwdc) di Apple, che resta fissata dal 3 al 7 giugno a San Jose (California).
Ad essere colpito nelle scorse settimane è stato tutto il settore tecnologico, con le cancellazioni che hanno riguardato eventi di primo piano come il il Mobile World Congress di Barcellona, il South by Southwest di Austin (Texas) e, da ultimo, la kermesse dei videogiochi E3 di Los Angeles.
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Esperto, serve ‘dataroom’ dei cittadini per le emergenze
Dominici, nel rispetto privacy può diventare bene pubblico
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13 marzo 2020
15:40
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Usare il flusso di dati privati di ciascuno di noi, resi anonimi per rispetto della privacy, per il bene pubblico. E attivare una ‘data control room’, utile in situazioni di emergenza come quella che stiamo vivendo per l’epidemia del coronavirus, per studiare i flussi di aggregazione delle persone nelle città o anche la sanità. È questo il parere di
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Gianni Dominici, direttore del Forum PA, che cita esperimenti che già alcune città italiane stanno portando avanti in questo senso.
“In una situazione come quella che stiamo vivendo sarebbe utile lavorare in una logica di flussi con dati resi anonimi – spiega l’esperto – ci farebbe vedere ad esempio dove in questo momento si vanno ad addensare le persone nelle città, studiare i percorsi e i luoghi di aggregazione. Si potrebbero programmare interventi, provvedimenti informativi, gestire i flussi e organizzarli, prendere precauzioni. La raccolta di dati anonimizzati – aggiunge Dominici – potrebbe essere utile anche nella sanità. Ad esempio, si potrebbe studiare il flusso delle persone che arrivano in un Pronto Soccorso, da dove provengono, i tempi d’attesa”. “Alcune città si stanno già attrezzando con questa logica – osserva il Direttore del Forum PA – cioè i dati raccolti per i servizi di bike sharing o per l’immondizia, anonimi e aggregati, diventano statistiche utili per altri settori come il turismo. A Firenze c’é un ‘data control room’ dove vengono raccolte una serie di informazioni dal territorio che possono essere gestite in situazioni normali o di emergenza come il terremoto. Le statistiche possono essere lette in tanti modi”.
“C’e’ un rapporto recente dell’Unione Europea che mette in evidenza l’importanza di sviluppare una cultura comune dei dati che altrimenti sono in possesso solo di alcuni paesi e delle multinazionali tecnologiche – sottolinea Dominici – va solo stabilita una governance che bilanci il bene pubblico e il rispetto della privacy e dell’anonimato, su cui non si può pensare di tornare indietro, per fortuna in Europa siamo molto avanti grazie al Gdpr. Abbiamo capito che un paese in grado di gestire le complessità deve essere resiliente, capace di reagire e prendere decisioni anche sulla base dei dati. Quando finirà questa emergenza, dobbiamo mettere tutto questo nella lista delle cose da fare”.
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Coronavirus: conferenza sviluppatori Apple sarà online
A giugno, a organizzazioni locali 1 mln dir per mancati profitti
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13 marzo 2020
18:01
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Si terrà online l’annuale conferenza degli sviluppatori di Apple (WWDC) prevista come ogni anno a giugno e che solitamente mostra le novità che l’azienda mette in campo nei mesi a venire. Saranno “keynote e sessioni virtuali a mettere in contatto milioni di sviluppatori in tutto il mondo”, spiega una nota di Cupertino.
L’azienda annuncia inoltre che destinerà 1 milione di dollari alle organizzazioni locali di San Jose per compensare la perdita di profitti derivante dal nuovo formato.
“L’attuale situazione sanitaria – spiega Phil Schiller, Senior Vice President of Worldwide Marketing di Apple – ci ha spinti a creare per la WWDC 2020 un nuovo formato che prevede un programma completo con keynote e sessioni online, per offrire un’eccellente esperienza di formazione a tutta la comunità di sviluppatori, in ogni angolo del globo. Comunicheremo tutti i dettagli nelle prossime settimane”.
Il programma – spiega Apple – “offrirà alla comunità globale di sviluppatori e alla prossima generazione di app developer le informazioni e gli strumenti necessari per dare vita alle loro idee”.
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Coronavirus, Apple chiude tutti i negozi fuori dalla Cina
Cook, fare di tutto per prevenire la diffusione. Mela dona 15mln
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14 marzo 2020
10:21
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A causa del coronavirus Apple chiude tutti i suoi negozi nel mondo, a eccezione dei 42 Store in Cina che la compagnia ha riaperto ieri. Lo annuncia il Ceo Tim Cook su Twitter. Ieri Cupertino ha reso noto che la sua annuale conferenza degli sviluppatori di giugno sara’ online.
“Nei nostri luoghi di lavoro e nelle nostre comunità, dobbiamo fare tutto il possibile per prevenire la diffusione del Covid-19”, scrive Cook. “Apple chiuderà temporaneamente tutti i negozi al di fuori della Cina fino al 27 marzo, e si impegna a dare 15 milioni per aiutare la ripresa in tutto il mondo”.
Il colosso di Cupertino nei giorni scorsi aveva già chiuso tutti i suoi negozi in Italia.