Arriva AI FOR HEALTH il progetto Microsoft per la salute
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ARRIVA AI FOR HEALTH: IL NUOVO PROGETTO MICROSOFT PER LA SALUTE CON L’AUSILIO DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

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ARRIVA AI FOR HEALTH

ARRIVA IL NUOVO PROGETTO MICROSOFT AI FOR HEALTH: PROGRAMMA DI 5 ANNI CON INVESTIMENTO DI 40 MILIONI DI $

AGGIORNAMENTO IN “TECNOLOGIA”/”SCIENZA”/”MEDICINA SALUTE E BENESSERE” DELLE 05:53 DI DOMENICA 02 FEBBRAIO 2020

ARRIVA AI FOR HEALTH

Un programma di cinque anni e un investimento di 40 milioni di dollari che farà leva sull’Intelligenza Artificiale (AI) per aiutare ricercatori e organizzazioni ad affrontare le sfide in ambito medico e sanitario. Lo ha lanciato Microsoft, si chiama ‘AI for Health’ e si focalizzerà su tre aree chiave: Ricerca, Dati sanitari globali e Salute equa, per ridurre le disuguaglianze. “Con l’Intelligenza Artificiale abbiamo la possibilità di risolvere alcuni dei più grandi problemi dell’umanità – ha spiegato Brad Smith, Presidente di Microsoft – Dare la possibilità di utilizzare uno strumento così potente agli esperti che ogni giorno affrontano sfide può accelerare senz’altro la creazione di nuove soluzioni e migliorare l’accesso alle cure da parte delle popolazioni più svantaggiate”.
Grazie ad AI for Health, spiega l’azienda, “Microsoft lavorerà per garantire che le organizzazioni no-profit, le università e gli istituti di ricerca abbiano accesso alle tecnologie più avanzate, a risorse ed esperti affinché possano implementare l’AI e accelerare così la Ricerca, agevolando il raggiungimento di risultati e migliorando l’accesso alle cure”.
Microsoft, inoltre, “potenzierà le collaborazioni già consolidate con le diverse organizzazioni per contribuire a risolvere le problematiche più urgenti come la sindrome della morte in culla, la lebbra, o rilevare la retinopatia diabetica per prevenire la cecità e costruire un ecosistema che consenta la condivisione sicura dei dati biomedici”. Le prime organizzazioni a entrare nel programma AI for Health sono BRAC, Fred Hutchinson Cancer Research Center, Intelligent Retinal Imaging Systems (IRIS), Novartis Foundation, PATH e il Seattle Children’s Research Institute. TECNOLOGIA  MEDICINA, SALUTE E BENESSERE SCIENZA

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DALLE 07:30 DI GIOVEDì 09 MAGGIO 2019

ALLE 08:36 DI VENERDì 10 MAGGIO 2019

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Google: l’assistente vocale aiuta anche chi non può parlare
Presentato il progetto Diva, creato da un ingegnere italiano

09 maggio 2019 07:30

L’assistente virtuale di Google può aiutare anche chi è muto e quindi non è in grado di impartire comandi vocali. A renderlo possibile è un ingegnere italiano, Lorenzo Caggioni. Nella sede milanese di Big G ha sviluppato il progetto che è stato presentato durante la Google I/O, la conferenza annuale degli sviluppatori in corso a Mountain View, in California.
Il progetto si chiama Diva (acronimo di DIVersely Assisted) e permette a chi è affetto da disabilità verbali di accedere all’assistente vocale di Google senza usare la voce. L’idea è nata dalla volontà di Caggioni di costruire un dispositivo che permettesse al fratello minore Giovanni – affetto da disabilità che gli impediscono di parlare – di poter ascoltare musica con maggiore autonomia sfruttando l’assistente virtuale. La soluzione è un pulsante collegato a una “scatola”, che ha il compito di convertire il segnale del pulsante in un comando da inviare all’assistente.TECNOLOGIA TUTTE LE NOTIZIE

“Mio fratello Giovanni ha 21 anni e la sua passione sono la musica e i film. Ma essendo nato con cataratte congenite, sindrome di Down e sindrome di West, non riesce a parlare.
Questo significa che ha bisogno della famiglia o degli amici per far partire o per fermare una canzone o un video”, racconta in un post Caggioni, Strategic Cloud Engineer in Google dal 2010.
“Abbiamo cominciato con un pulsante che invia un singolo comando, ma le funzionalità potrebbero essere estese per far fronte a diverse situazioni”, spiega Caggioni. “Ora stiamo esplorando la possibilità di attaccare a diversi oggetti di tag Rfid – etichette elettroniche che possono essere individuate a radiofrequenza – in modo da associare un comando diverso a ciascuna etichetta. In questo modo, una persona potrebbe usare un pupazzo per far partire un cartone animato in Tv oppure un CD per attivare la musica, semplicemente avvicinando a Diva l’oggetto”.
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Google, lo schermo smart ha la videocameraNest Hub Max consente di fare videochiamate e sorvegliare casa

09 maggio 201910:34

Non solo gli smartphone Pixel 3a e la sfilza di novità sul fronte software. Alla Google I/O, la conferenza annuale degli sviluppatori organizzata da Big G, la compagnia ha presentato il suo primo schermo ‘intelligente’ dotato di videocamera. Si chiama Nest Hub Max e inaugura un cambio di nome nella linea di prodotti per la casa smart, che vengono ricondotti al brand Nest.
Il dispositivo riprende il Google Home Hub (ora ridenominato Nest Hub) e lo potenzia, con uno schermo in aumento da 7 a 10 pollici e l’aggiunta di una fotocamera frontale che apre a nuove funzioni. L’Hub Max consente infatti di fare videochiamate, ha il riconoscimento facciale e permette anche di interrompere la riproduzione di musica o filmati rivolgendo il palmo della mano al monitor. Può inoltre essere usato come videocamera di sorveglianza interna per la casa, a cui accedere da remoto attraverso pc e smartphone.
Accanto a questo, offre tutte le funzioni del fratello minore: è un hub con cui controllare gli altri dispositivi smart della casa, funge da album fotografico digitale e da schermo su cui guardare YouTube, oltre che da televisore per la cucina e da classico smart speaker con assistente vocale integrato.
Il Nest Hub Max esordirà in estate sugli scaffali americani, britannici e australiani a 229 dollari. In Italia – e in 11 altri Paesi dal Canada al Giappone – al momento è invece previsto l’arrivo del più piccolo Nest Hub.

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Musica, Google supera 15 milioni di abbonati
Wsj, ha 16 milioni utenti paganti ma la crescita è in frenata

09 maggio 201920:07

el mercato della musica in streaming, Google ha superato il traguardo dei 15 milioni di abbonati su scala globale. Lo scrive Bloomberg, specificando che la cifra tiene conto degli utenti che pagano un abbonamento mensile al servizio YouTube Music e al più vecchio Google Play Music, ma anche delle persone che stanno testando il servizio e potrebbero disdirlo una volta terminato il periodo di prova gratuito.    Stando al Wall Street Journal, i servizi musicali in abbonamento di Google conterebbero 16 milioni di utenti, e la loro crescita starebbe ristagnando negli ultimi mesi. Citando fonti anonime, il quotidiano afferma che dal rilancio di YouTube Music, nel maggio 2018, allo scorso marzo, Google avrebbe acquisito 6 milioni di nuovi abbonati. Nello stesso periodo Apple ne ha aggiunti oltre 10 milioni e Spotify oltre 20 milioni.    Un portavoce di Google non ha confermato il numero di abbonati, ma ha dichiarato alle due testate che gli utenti paganti sono aumentati del 60% tra marzo 2018 e marzo 2019.
Leader del settore della musica in streaming resta Spotify, che ha dichiarato di aver superato i 100 milioni di abbonati a fine marzo. Apple Music nel dicembre scorso ne contava più di 50 milioni. Il servizio di Amazon – secondo le fonti del Wall Street Journal – conterebbe 30 milioni di abbonati.

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Zte lancia il suo primo smartphone 5G
L’Axon 10 Pro è atteso a breve anche in Europa

09 maggio 201917:23

Zte ha lanciato il suo primo smartphone compatibile con le nuove reti cellulari 5G. Si chiama Axon 10 Pro 5G ed è stato presentato in settimana in Cina. Il dispositivo è atteso a breve anche in Europa, dove potrebbe iniziare ad arrivare già entro la fine del primo semestre partendo da Austria e Finlandia.    Lo smartphone è il primo al mondo con processore Qualcomm Snapdragon 855 equipaggiato con il modem Snapdragon X50 5G e il file System F2FS, che migliora in modo efficiente le funzionalità di archiviazione e memoria. Il telefono ha un display da 6,47 e arriva in due configurazioni, con 6 GB di Ram più 128 GB di memoria interna, oppure 8 GB di Ram e 256 GB di memoria.    Il comparto fotografico è composto da un sensore principale da 48 megapixel, cui si affiancano un grandangolare da 20 megapixel e un teleobiettivo da 8 megapixel. La fotocamera anteriore per i selfie è da 20 megapixel. La batteria è da 4.000 mAh con ricarica rapida.
Lo smartphone è disponibile anche in versione 4G, per ora solo in Cina e in Germania, dove ha un prezzo raccomandato di 600 euro.

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FB, co-fondatore attacca, ‘va separata’
Hughes, Zuckerberg ha troppo potere e questo e’ anti-americano

NEW YORK09 maggio 201919:28

Mark Zuckerberg è un “bravo ragazzo” ma “il suo potere è senza precedenti, è anti americano”. Lo afferma il co-fondatore di Facebook Chris Hughes in un editoriale sul New York Times,.
Hughes sottolinea che, a suo avviso, le autorità dovrebbero intervenire e ‘spezzare’, separare Facebook. “Mark Zuckerberg non può” risolvere i problemi di Facebook, “il nostro governo può”.

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Huawei, minacce usa frenano governo GB
Via libera a colosso cinese resta in sospeso dopo visita Pompeo

LONDRA09 maggio 201919:31

Il governo britannico potrebbe rinviare, e forse ripensare, la decisione che anticipazioni mediatiche gli attribuiscono da giorni di aprire uno spiraglio a una partecipazione pur limitata di Huawei alla fornitura di componenti per il sistema di telecomunicazione 5G. Lo scrivono oggi alcuni giornali del Regno Unito all’indomani della visita a Londra del segretario di Stato Mike Pompeo, il quale ha ribadito l’ostilità dell’amministrazione Trump al colosso cinese, accusato dagli Usa di legami con l’intelligence di Pechino.    In pubblico, dopo gli incontri con il ministro degli Esteri Jeremy Hunt, e con la premier, Theresa May, la questione è stata toccata solo di sfuggita e senza annunci di sorta. Ma stando a testate come “I”, Pompeo ha confermato la minaccia di conseguenze sulla cooperazione d’intelligence con Londra se il più stretto degli alleati europei non si allineerà a Washington su questo dossier.
Il “Daily Telegraph” riferisce invece d’una battuta provocatoria rivolta alla May dall’ospite americano, secondo cui “Margaret Thatcher avrebbe già bloccato Huawei”.

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Accordo Polizia-Cisco contro il cybercrime
Una collaborazione per prevenire la criminalità informatica

09 maggio 201919:32

E’ stato siglato a Roma un accordo tra Polizia e Cisco Systems Italia per migliorare la sicurezza della navigazione degli utenti in internet. La convenzione è stata firmata dal capo della Polizia Franco Gabrielli e dall’Ad di Cisco Systems Italia Agostino Santoni, e rientra nell’ambito iniziative per il potenziamento dell’attività di prevenzione della criminalità informatica attraverso la cooperazione con gli operatori che forniscono prestazioni essenziali.    L’accordo prevede una collaborazione aperta a tutti i livelli per iniziative volte alla condivisione delle rispettive competenze per migliorare i meccanismi di sicurezza offerti agli utenti della Rete durante la loro navigazione.
Per la Polizia la realizzazione dell’accordo sarà garantita dalla Polizia Postale, che si occupa di sicurezza in internet, anche attraverso le attività di prevenzione svolte dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online.

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Usa bloccano China Mobile per rischi di spionaggio
Le autorità vietano l’ingresso nel mercato telefonico americano

NEW YORK09 maggio 201919:54

La Federal Communications Commission ha votato all’unanimità il divieto di ingresso sul mercato americano di China Mobile per timori di spionaggio. Una decisione che va ad alimentare le tensioni commerciali fra Stati Uniti e Cina. “Il governo cinese potrebbe usare China Mobile per trarre vantaggio dalla nostra rete telefonica per raccogliere intelligence contro le agenzie del governo americano e altri target. E’ un rischio inaccettabile”, ha affermato Ajit Pai, il presidente della Federal Communications Commission.

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L’AI sfila, crea una collezione di moda
In passerella gli outfit di Huawei con la stilista Anna Yang

09 maggio 201920:30

– L’intelligenza artificiale (AI) disegna una collezione di moda e arriva in passerella, grazie alla rielaborazione di una stilista cinese. Gli outfit nati nella mente di uno smartphone – il P30 Pro di Huawei – e traghettati nella realtà da Anna Yang, la direttrice creativa del brand Annakiki, sono stati i protagonisti di una sfilata milanese che stasera ha celebrato la prima linea di moda frutto della collaborazione tra la tecnologia e l’estro creativo umano.
Il progetto sperimentale si chiama “Fashion Flair” e ha visto Huawei lavorare insieme a un team di sviluppatori italiani, che hanno usato la doppia unità di calcolo neurale presente negli smartphone top di gamma del brand asiatico. L’AI è stata “allenata” mostrandole 30mila immagini rappresentative delle sfilate di moda più iconiche degli ultimi cento anni. Ne è nata un’applicazione in grado di disegnare abiti inediti in base alle preferenze dell’utente, che può scegliere colori, volumi, lunghezze e texture ottenendo lo spunto creativo per un capo.
Il risultato sono i 20 outfit della collezione Annakiki per Huawei visti in passerella e ora in vendita. “Perché non lasciarsi contaminare da ciò che può fare una macchina e incorporare la proposta dell’intelligenza artificiale all’interno del processo creativo che porta alla definizione di un look?”, ha osservato Yang. “Questa capsule collection è solo un esempio di ciò che sarà possibile realizzare in futuro”.
Per Huawei non è il primo esperimento creativo con protagonista gli smartphone. A febbraio l’AI del Mate 20 Pro ha completato la Sinfonia No. 8 in Si minore di Schubert, conosciuta come l’Incompiuta, insieme al compositore Lucas Cantor, e nel novembre scorso ha trasformato il canto d’amore delle megattere in una melodia comprensibile all’orecchio umano.            [print-me title=”STAMPA”]

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TECNOLOGIA TUTTE LE NOTIZIE: Nel 2020 tre iPhone con schermi Oled Ai coltiva basilico più gustoso

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DELLE 13:37 DI GIOVEDì 04 APRILE 2019

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Nel 2020 Apple dovrebbe lanciare tre iPhone con schermo Oled disponibili nelle dimensioni da 5.42, 6.06 e 6.67 pollici. Lo riporta il sito Digitimes.

Il modello di melafonino più piccolo includerà nuovi schermi touch di Samsung o Lg (i principali fornitori di display di Cupertino) che consentiranno ad Apple di rendere il telefono più sottile rispetto ai modelli precedenti. Inoltre, potrebbe essere dotato della tecnologia Y-Octa di Samsung, che permetterebbe di tagliare i costi di produzione. In generale, Samsung rimarrà il principale fornitore Apple di schermi Oled anche nel 2020, seguita da Lg e, probabilmente, anche dalla Boe Technology. Riguardo il 2019, invece, Apple dovrebbe ripetere le scelte già fatte per la gamma 2018: cioè tre modelli, di cui uno Lcd da 6,1 pollici leggermente più economico, affiancato da due modelli Oled da 5,8 pollici e 6,5 pollici.

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Alla sua prima esperienza da contadino, l’Intelligenza Artificiale si rivela la migliore: ha coltivato il basilico più ricco di aroma senza modifiche al Dna, ma grazie ad un algoritmo di apprendimento automatico, che ha valutato milioni di dati per trovare le condizioni ottimali con cui ottenere il sapore più gustoso. La ricerca del Massachusetts Institute of Technology (Mit), pubblicata su Plos One, è il primo passo della cosiddetta cyber-agricoltura: ora i ricercatori puntano ad aumentare le proprietà medicinali di alcune piante e ad aiutare le coltivazioni ad adattarsi ai cambiamenti climatici. I ricercatori guidati da Arielle Johnson ed Elliot Meyerson hanno coltivato il basilico in fattorie verticali, sottoponendolo a diverse condizioni. Tutte le informazioni, poi, sono state elaborate da un algoritmo di apprendimento automatico, che ha valutato milioni di possibili combinazioni: con sorpresa dei ricercatori, è risultato che il sapore migliore si ottiene con un’esposizione alla luce i 24 ore al giorno.
Adesso gli autori dello studio stanno cercando di ottenere piante di basilico più ricche di sostanze che aiutano a combattere diverse malattie, come il diabete, e di aumentare le rese di erbe medicinali come la pervinca del Madagascar, unica fonte di alcune molecole anticancro. Un’altra importante applicazione della cyber-agricoltura è l’adattamento ai cambiamenti climatici: in questo ambito il gruppo di ricerca sta già conducendo esperimenti sugli alberi di nocciole per la multinazionale Ferrero, che consuma il 25% delle nocciole coltivate al mondo.         [print-me title=”STAMPA”]

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Trump punta sull’Intelligenza Artificiale, oggi un decreto
Agenzie federali dovranno dare priorità alla ricerca nel settore

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe firmare oggi un ordine esecutivo per spingere le agenzie federali a investire in ricerca e sviluppo nel campo dell’intelligenza artificiale, in modo da aumentare la competitività americana in un settore in cui è forte la presenza cinese.Il piano, chiamato “American AI Initiative”, mira a potenziare la sicurezza nazionale e la sicurezza economica, e a migliorare la qualità della vita degli statunitensi.Il decreto indirizza le agenzie federali a rendere le risorse informatiche e informative più disponibili ai ricercatori che si occupano di intelligenza artificiale, pur tutelandone la riservatezza e la sicurezza. Le agenzie dovranno inoltre stabilire linee guida per garantire che le nuove tecnologie siano sviluppate in modo sicuro.
La cultura della leadership in Facebook è paragonabile a ‘Game of Thrones’, la serie tv nota per intrighi e lotte di potere anche truculente. A fare questo parallelo non una persona qualunque, ma l’ex capo della sicurezza del social network Alex Stamos in una intervista alla Cnn. Stamos ha ricoperto questo ruolo dal 2015 al 2018, anni cruciali per la società di Mark Zuckerberg travolta dal Russiagate e dal caso Cambridge Analytica. Ora lavora come professore alla Stanford University.”La verità è che c’è un po’ di cultura di Game of Thrones tra i dirigenti – ha sottolineato l’ex manager di Facebook – Uno dei problemi nell’avere un gruppo molto affiatato di persone che prendono decisioni è che poi è molto difficile ammettere di aver sbagliato”. Stamos ha anche spiegato nel corso dell’intervista alla Cnn che la responsabilità finale di alcuni dei problemi di Facebook risiede nel ruolo di Ceo di Mark Zuckerberg.Secondo Business Insider, l’ex manager durante il suo lavoro in Facebook si è spesso scontrato con la n. 2 Sheryl Sandberg soprattutto in merito all’interferenza russa sulla piattaforma, avendone informato il consiglio di amministrazione senza avvisarla. Non è la prima volta che un ex dirigente di Facebook, critica la società una volta andato via. C’è stato Sean Parker, fondatore di Napster e primo presidente di Facebook, che ha accusato il social di aver sfruttato le vulnerabilità della psicologia umana. “Abbiamo creato strumenti che stanno facendo a pezzi il tessuto sociale”, ha invece detto Chamath Palihapitiya, ex vicepresidente di Facebook.

Non solo Apple, anche Google premia chi scopre vulnerabilità nei propri software che possono aprire le porte agli hacker. Nel 2018 l’azienda di Mountain View ha distribuito 3,4 milioni di dollari (l’anno precedente erano stati 2,9) ripartiti fra 317 ricercatori di 78 paesi. Lo scopo è “incoraggiare i ricercatori a comunicare problematiche in modo tale che possano essere corrette velocemente per tenere i dati degli utenti al sicuro”. Dal 2010, anno di nascita del programma ad oggi l’azienda di Mountain View ha destinato più di 15 milioni di dollari alla causa.Il programma di Google si chiama ‘Vulnerability Reward Program’, la metà della cifra stabilita – 1,7 milioni di dollari – è stata destinata alle ricompense per la scoperta di vulnerabilità in Android e Chrome, rispettivamente il sistema operativo per dispositivi mobili e il browser per navigare su Internet, in pratica le due piattaforme più usate dagli utenti. Il premio singolo più alto distribuito ammonta a 41mila dollari. A ricevere un riconoscimento anche il 19enne Ezequiel Pereira, uruguayano, che ha scoperto una falla nella piattaforma Google Cloud. Oltre al ‘Vulnerability Reward Program’ ne esiste un secondo chiamato ‘Privacy and Security Research Awards’, destinato al mondo accademico: sono otto le università premiate, nessuna è italiana.La scorsa settimana Apple ha premiato un ragazzo americano di 14 anni, che ha scoperto e permesso a Cupertino di ripararla, una falla importante in FaceTime, l’app per fare videochiamate.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 06:16 DI GIOVEDì 31 GENNAIO 2019

ALLE 02:05 DI VENERDì 01 FEBBRAIO 2019

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Facebook vola a Wall Street
Più forte degli scandali. Apple convince ma dubbi restano

NEW YORK31 gennaio 2019 06:16

– Facebook registra un utile record nel quarto trimestre mostrandosi più forte del susseguirsi di scandali dell’ultimo anno. Il colosso di Mark Zuckerberg archivia il quarto trimestre con un utile netto in aumento a 6,88 miliardi di dollari, o 2,38 dollari per azione, sopra i 2,18 dollari attesi dagli analisti. I ricavi sono saliti del 30% a 16,91 miliardi di dollari, decisamente al di sopra dei 16,39 miliardi su cui scommetteva il mercato. La reazione in Borsa ai risultati sopra le attese è immediata: i titoli arrivano a guadagnare dell’8,43%. Debole invece Microsoft, che presenta una trimestrale in linea con le attese che non convince con ricavi per 32,5 miliardi di dollari e un utile per azione di 1,08 dollari. Dopo una seduta chiuso con il segno più, i titoli del colosso di Redmond perdono l’1,5% a Wall Street.

“La nostra comunità e il nostro business continuano a crescere. Abbiamo cambiato in modo fondamentale come gestiamo la società concentrandoci sui grandi temi sociali e investendo di più nelle nuove modalità per connettere le persone” afferma Mark Zuckerberg. Nel quarto trimestre gli amici di Facebook sono aumentati: gli utenti attivi giornalieri sono stati in media 1,52 miliardi nel dicembre 2018, il 9% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli utenti quelli mensili sono saliti del 9% a 2,32 miliardi. I ricavi da pubblicità sui dispositivi mobili hanno rappresentato il 93% del totale ricavi per il quarto trimestre 2018.

In forte rialzo anche Apple, che chiude la seduta in progresso del 6,83% dopo conti che hanno non hanno deluso Wall Street. La trimestrale di Cupertino rassicura pur senza nascondere nè mascherare le sfide e le difficoltà che Cupertino si trova ad affrontare. I numeri non lasciano adito a dubbi: per la prima volta da dieci anni Apple ha registrato un calo dell’utile e dei ricavi negli ultimi tre mesi dell’anno, quelli delle festività di Natale e quindi dello shopping sfrenato.

Apple ha chiuso gli ultimi tre mesi del 2018 con ricavi in calo del 5% a 84,31 miliardi di dollari, e un utile netto in leggera contrazione a 19,97 miliardi di dollari. I ricavi da iPhone sono scesi del 15% a 51,98 miliardi, mentre quelli della divisione servizi sono saliti del 19% a 10,88 miliardi. E sono proprio i servizi il nuovo motore di Apple: pur non essendo ancora in grado di bilanciare la frenata dell’iPhone hanno tassi di crescita elevati e prospettive più promettenti.

Tim Cook spiega il calo dei ricavi dell’iPhone con il fatto che chi ne ha uno tende a cambiarlo meno con un dispositivo Apple nuovo fiammante: più della metà degli iPhone venduti da sempre sono ancora oggi in uso. Questo vuol dire che 900 milioni di persone si tengono stretto il loro iPhone e tendono a cambiarlo con una frequenza minore rispetto al passato. A pesare sulle vendite di iPhone – ammette Cook – è pero anche il prezzo: “è un fattore” soprattutto sui mercati emergenti, dove Apple sconta anche l’effetto del dollaro forte. Nonostante questo Cook è ottimista: “il nostro ecosistema è più forte che mai”.

Apple lavora a una cintura di sicurezza smartBrevetto, sensori e microfoni rispondono a comandi guidatore

gennaio 201909:41

– Apple sta lavorando ad una cintura di sicurezza smart, da integrare nelle vetture elettriche o a guida autonoma e rendere compatibile con i sistemi CarPlay. Lo rivela un nuovo brevetto accordato a Cupertino, su cui la società avrebbe già messo al lavoro diverse persone del Project Titan, il progetto della Mela dedicato alle auto. Il brevetto depositato presso lo U.S. Patent and Trademark Office, prevede la presenza di un “sistema di ritenuta aumentato” che aggiunge altre funzioni alla normale cintura di sicurezza.

Con sensori, microfoni e altoparlanti, la cintura sarebbe in grado di rispondere ai comandi delle dita dei passeggeri trasformandosi così in uno strumento con cui interagire attivamente. Al momento, però, non è dato sapere se il prodotto verrà effettivamente lanciato sul mercato. Ma come riferisce AppleInsider, Apple sarebbe particolarmente interessata all’implementazione di queste cinture sulle vetture a guida autonoma.
AI di Google batte i campioni di StarcraftHa acquisito conoscenze pari a 200 anni di gioco

31 gennaio 201909:41

– Dopo aver battuto il campione di Go, DeepMind, il sistema di Intelligenza Artificiale di Google, è riuscito per la prima volta a battere un umano a Starcraft, un complesso gioco di strategia più impegnativo degli scacchi o dello stesso Go. Il giocatore deve compiere diverse scelte simultaneamente con le “pedine” che si possono spostare per uno spazio più vasto di una semplice scacchiera.

Inoltre chi gioca non sa cosa sta facendo l’avversario e di conseguenza costruire una strategia. AlphaStar, una intelligenza artificiale basata su DeepMind non ha vinto per velocità ma per strategia: è stata più lenta dei giocatori umani e ha compiuto meno azioni per minuto, ma ha comunque vinto tutti i match eccetto uno. In particolare AlphaStar, ha vinto 10 partite su 11, grazie all’aver acquisito conoscenze corrispondenti a 200 anni di gioco con Starcraft. I suoi sfidanti umani erano tra i più forti giocatori professionisti di Starcraft in assoluto.
Smartphone in calo nel 2018, è la prima voltaAnalisti, consegne a 1,43 mld. Giù Samsung e Apple,cresce Huawei

31 gennaio 201919:30

Il mercato mondiale degli smartphone registra la prima flessione annuale da quando è nato, una decina d’anni fa su impulso dell’iPhone di Apple. Secondo le stime di Strategy Analytics, il 2018 si è chiuso con consegne in flessione del 5% rispetto all’anno precedente. Il settore sconta cinque trimestri consecutivi in calo, con l’ultimo – il periodo da ottobre a dicembre – in diminuzione del 6%.    Stando agli analisti, l’anno scorso sono stati messi in commercio 1,43 miliardi di smartphone, a fronte degli 1,51 miliardi del 2017. A pesare, secondo gli esperti, sono le condizioni economiche, la mancanza di prodotti accattivanti ma anche i tassi di sostituzione più lunghi. In pratica le persone non cambiano più così spesso il vecchio telefonino con un nuovo modello.    Nel 2018 Samsung, leader del mercato, ha consegnato 291,3 milioni di smartphone, seguita da Apple con 206,3 milioni e da Huawei, vicinissima con 205,8 milioni di dispositivi. Le aziende sul podio si caratterizzano però per andamenti diversi. Le consegne annuali si Samsung e Apple sono diminuite rispettivamente dell’8% e del 4,5% rispetto al 2017, mentre quelle di Huawei sono aumentate del 35%.
Al quarto posto si piazza Xiaomi, che cresce (da 91,3 a 119,3 milioni di smartphone) e supera Oppo, quinta e in lieve flessione (da 118 a 116,6 milioni di dispositivi).

Onu, Usa e Cina sono leader nell’AIIndagine Wipo esamina i brevetti, Ibm e Microsoft in testa

31 gennaio 201918:07

Stati Uniti e Cina sono i leader mondiali nel crescente settore tecnologico dell’intelligenza artificiale (AI). A dirlo è un rapporto pubblicato oggi dall’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (Wipo), che fa capo alle Nazioni Unite. L’indagine ha preso in esame 340mila brevetti collegati all’AI e 1,6 milioni di studi scientifici pubblicati per la maggior parte dal 2013 in poi, ma anche risalenti a quando si iniziò a parlare di intelligenza artificiale, negli anni Cinquanta.    In base ai dati, l’americana Ibm ha il portafoglio di brevetti più ampio (8.290) seguita dalla connazionale Microsoft (5.930). Le successive tre posizioni sono invece asiatiche: le giapponesi Toshiba (5.223) e Nec (4.406), e la coreana Samsung (5.102).
Hanno invece nazionalità cinese tre delle quattro istituzioni accademiche presenti nella classifica delle prime trenta realtà mondiali per numero di brevetti. La migliore è l’Accademia delle Scienze, con oltre 2.500 brevetti. Sono inoltre cinesi 17 delle 20 migliori istituzioni accademiche globali per brevetti sull’AI, e 10 delle prime 20 pubblicazioni scientifiche.    Tra i vari rami dell’intelligenza artificiale, il più gettonato è l’apprendimento automatico, e in particolare le reti neurali, presenti in oltre un terzo delle invenzioni. Tra le applicazioni, sempre secondo l’indagine Onu, trionfa la computer vision (è nel 49% dei brevetti), con il riconoscimento delle immagini che è fondamentale per lo sviluppo delle auto a guida autonoma.

Sui social 59% italiani,92% usa internetStudio, online per 6 ore al giorno, il 76% ha uno smartphone

31 gennaio 201918:31

– Nel 2018 hanno usato internet 54,8 milioni di italiani, 11 milioni in più del 2017, pari al 92% della popolazione. Sono 35 milioni (il 59% degli italiani, circa 6 su 10) gli attivi sui social media e, di questi, 31 milioni si collegano da smartphone. I dati emergono dal rapporto “Digital 2019″ dell’agenzia We Are Social.
Gli italiani usano internet in media per 6 ore e 4 minuti. Ai social dedicano 1 ora e 51 minuti, e 44 minuti all’ascolto di musica in streaming. La piattaforma social più attiva si conferma YouTube, seguita da WhatsApp e da Facebook. La tv, nelle varie modalità di fruizione (broadcast, streaming, video on demand) totalizza 2 ore e 57 minuti.
Guardando alla telefonia mobile, il 97% degli italiani ha un telefonino, e tre su quattro (76%) possiedono uno smartphone. I contratti mobili attivi in Italia sono 85,92 milioni, pari al 145% della popolazione. In pratica ogni due persone ci sono tre schede Sim attive.
La crescita nell’uso di Internet trascina anche l’e-commerce: i tre quarti degli internauti dichiara di aver acquistato prodotti e servizi online nell’ultimo mese, il 42% attraverso un dispositivo mobile. Nel 2018 lo shopping online si è attestato a 15,63 miliardi di dollari, il 13% in più del 2017.
Il rapporto offre anche una panoramica globale. Nel mondo il numero di persone che accedono a internet è pari a 4,39 miliardi, in aumento rispetto ai 4,02 miliardi dell’anno precedente. Tre miliardi e mezzo di persone sono attive sui social media, cioè il 45% della popolazione mondiale. Superano i 5 miliardi, infine, i possessori di un telefono cellulare: due abitanti del Pianeta su tre (67%) hanno un telefonino.         [print-me title=”STAMPA”]

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE A GUIDA DEGLI AEREI

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INTELLIGENZA ARTIFICIALE A GUIDA DEGLI AEREI

AGGIORNAMENTO DELLE 18:40

DI DOMENICA 20 GENNAIO 2019

INTELLIGENZA ARTIFICIALE A GUIDA DEGLI AEREI

Con il pilota automatico sugli aerei che non è più una novità ormai da anni, la prossima sfida per i produttori è quella di portare l’intelligenza artificiale alla guida dei propri velivoli. “E’ quello a cui stiamo guardando, l’intelligenza artificiale, per liberare i piloti dai compiti più banali e ripetitivi”, ha dichiarato il Chief Technology Officer di Airbus, Grazia Vittadini, secondo quanto riporta Bloomberg.
Le prime linee che guidano i gruppi del settore, spiega l’agenzia statunitense, sebbene restii a parlarne, trarrebbero beneficio da velivoli a guida autonoma, per una riduzione dei costi e per la gestione del numero sempre minore di piloti qualificati.
Ma la sfida più grande per i produttori come Airbus è convincere le autorità di regolazione ad approvare questa tecnologia: “spiegare l’A.I. è una sfida dura per noi, soprattutto quando arriviamo al momento della certificazione di prodotto”.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 00:24 DI VENERDì 11 GENNAIO 2019

ALLE 02:37 DI SABATO 12 GENNAIO 2019

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Xiaomi, smartphone con fotocamera da 48 megapixel
E’ il Redmi Note 7 da 6,3 pollici, prezzo sotto i 130 euro

11 gennaio 2019 00:24

Xiaomi svela lo smartphone con fotocamera da 48 megapixel che era stato preannunciato, nel settembre scorso, dal presidente dell’azienda Lin Bin. Si tratta del Redmi Note 7, un entry level che unisce buone specifiche a un prezzo competitivo, come da tradizione dell’azienda cinese.Lo smartphone ha uno schermo da 6,3 pollici e una doppia fotocamera posteriore con un sensore da 5 megapixel che si affianca al principale. Nella parte frontale, invece, c’è una fotocamera da 13 megapixel. Il processore è lo Snapdragon 660 di Qualcomm, supportato da 3 o 4 GB di Ram e memoria interna da 32 o 64 GB. Altro punto di forza, la batteria da 4.000 mAh. Il prezzo di partenza è di 999 yuan cinesi, equivalenti a meno di 130 euro.Il Redmi Note 7 è il primo smartphone che esce da quando, la settimana scorsa, Xiaomi ha annunciato la trasformazione di Redmi in un marchio indipendente dell’azienda, specializzato in vendite online e prezzi contenuti. Xiaomi resta invece concentrata sulla fascia media e alta del mercato. La mossa è simile a quella di Huawei con il marchio Honor.
L’intelligenza artificiale risolve i puzzle archeologiciPermette di ricomporre i frammenti di reperti e affreschi

11 gennaio 201912:34

L’intelligenza artificiale può aiutare a risolvere i puzzle dei reperti archeologici. I ricercatori dell’università di Haifa hanno infatti sviluppato un algoritmo capace di riassemblare automaticamente i frammenti di manufatti antichi, che può essere usato anche per ricomporre documenti strappati, immagini, ed essere impiegato anche nella biologia e archeologia. I risultato è descritto su arXiv, il sito che traccia gli articoli scientifici prima della revisione in vista della pubblicazione ufficiale.Non è la prima volta che si prova a risolvere in modo automatico i puzzle. Il primo tentativo risale al 1964, mentre oggi ci sono tecniche in grado di lavorare sulle immagini naturali, abbinando colori e forme. In questo caso i ricercatori si sono concentrati sull’archeologia. Molti reperti, al momento della scoperta infatti, spesso sono in uno stato frammentario, e gli archeologi devono riassemblarli manualmente prima di poterli esaminare. “I reperti archeologici sono spesso rotti, erosi e rappresentano una vera sfida per un algoritmo”, spiegano.L’approccio usato si concentra sulle tre principali differenze tra i puzzles con pezzi quadrati di immagini naturali e quelli di reperti archeologici, che spesso sono rovinati e con i colori sbiaditi, difficili da far combaciare con il tassello vicino. I puzzle di immagini naturali, con tessere quadrate, hanno un numero di trasformazioni fisse tra ogni coppia di tessere, mentre nei reperti archeologici è più complicato. L’algoritmo elaborato in questo caso risolve le difficoltà, usando una nuova misura che considera le caratteristiche uniche dei puzzle archeologici, come gli spazi vuoti tra i pezzi, i colori sbiaditi, i bordi falsi, le lunghezze diverse per far combaciare i bordi e le trasformazioni imprecise. Il sistema è stato provato su dozzine di reperti veri del British Museum e affreschi di diverse chiese nel mondo, ottenendo buoni risultati, e riassemblando con successo la maggior parte degli oggetti rotti e degli affreschi.
Da azionisti causa a Google per aver coperto casi molestieCda Alphabet accusato per la buonuscita di due ex manager

11 gennaio 201912:34

Alcuni azionisti hanno fatto causa alla casa madre di Google, Alphabet, per aver coperto i casi di molestie sessuali perpetrati da due ex manager, e aver garantito loro una buonuscita milionaria. Gli azionisti, in due cause depositate presso tribunali americani questa settimana, chiedono che il Cda risponda economicamente dei danni causati dalla presunta violazione dei suoi doveri fiduciari.I manager in questione sono il papà di Android, Andy Rubin, a capo della divisione mobile di Google fino al 2014, e Amit Singhal, a capo dell’unità di ricerca fino al 2016. Il caso era esploso mediaticamente nell’ottobre scorso, con un’inchiesta del New York Times. Le indagini di Google sui due manager, evidenziano le cause, hanno valutato credibili le accuse di molestie sessuali. Sia Rubin che Singhal, nei mesi scorsi, hanno respinto le accuse.Nelle cause si chiede un risarcimento danni non specificato, la restituzione delle buonuscite e anche un cambio di passo di Google, nella governance e nella supervisione, in modo da rispondere meglio ad eventuali futuri problemi di condotta sul posto di lavoro.
Huawei: Polonia, arrestato dipendente cinese per spionaggioIn manette anche hacker polacco

PECHINO11 gennaio 201914:37

L’agenzia polacca per la sicurezza nazionale ha arrestato un cittadino cinese dipendente del colosso Huawei e uno polacco: l’accusa è di spionaggio.Secondo i media polacchi avrebbero passato informazioni all’intelligence di Pechino. “Il cittadino cinese è un uomo d’affari che lavora per un’importante azienda elettronica, mentre quello polacco è noto in ambienti associati al business cibernetico”, ha riportato l’agenzia statale Pap, citando Maciej Wasik, vice capo dei servizi speciali. Intanto, gli Stati Uniti bloccano le esportazioni in Cina della tecnologia sviluppata dalla divisione americana di Huawei, Futurewei Technologies. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali il Dipartimento del Commercio avrebbe segnalato l’intenzione di non voler rinnovare la licenza per l’export di Futurewei.Il Dipartimento del Commercio in una lettera dello scorso giugno avrebbe indicato che non intendeva rinnovare la licenza per motivi di sicurezza nazionale. Futurewei ha contestato l’iniziativa, ma intanto l’export della sua tecnologia sviluppata negli Stati Uniti e’ stata bloccata.
Mercato Pc cala ancora, -1,3% nel 2018Lenovo si riprende la vetta, seguono HP e Dell, in calo Apple

11 gennaio 201917:57

Settimo anno consecutivo in calo per il mercato mondiale dei personal computer, che ha chiuso il 2018 con consegne giù del’1,3% a quota 253 milioni di unità. A dirlo sono i dati preliminari forniti dagli analisti di Gartner, che evidenziano un calo del 4,3% nel quarto trimestre, mentre nei due trimestri precedenti si era registrata una crescita.A incidere negativamente, spiegano gli esperti, una carenza di processori che ha “inficiato la possibilità di soddisfare la domanda”, e le “incertezze politiche ed economiche di alcuni Paesi”, compresi gli Stati Uniti, dove l’incertezza ha pesato sulle Pmi.Tra le aziende, la cinese Lenovo si è riappropriata della vetta, che nel 2017 aveva ceduto alla statunitense HP. Bene anche Dell, mentre Apple ha chiuso l’anno in calo.Lenovo l’anno scorso ha commercializzato 58,5 milioni di Pc, con un incremento del 6,9% si base annua. HP, con 56,3 milioni di unità, ha riportato un aumento del 2,1%.In crescita anche Dell, terza con 41,9 milioni di Pc (+5,3%). Le prime tre aziende insieme detengono quasi i due terzi (63%) dell’intero mercato.Fuori dal podio c’è Apple, che nel 2018 ha consegnato 18 milioni di computer Mac, una cifra in calo del 5% su base annua. Al quinto posto Acer, con 15,7 milioni di Pc, scalza Asus, che si ferma a 15,3 milioni. Entrambe le aziende sono in flessione: Acer a-7,9% e Asus a -13,5%.
Amazon, streaming gratis ma con spotWsj, lancia piattaforma video Imdb Freedive, film e show tv

11 gennaio 201917:51

Amazon ha lanciato il suo primo servizio di streaming video supportato dagli annunci con l’obiettivo di rosicchiare una fetta di mercato, anche pubblicitario. Una strategia simile a quella attuata da Spotify nella musica e che starebbe preparando anche YouTube. Secondo il Wall Street Journal, il servizio si chiama IMDb Freedive ed è online da ieri con una libreria di show tv e film disponibili anche sulla Amazon Fire tv, senza sottoscrivere un abbonamento.Nel catalogo sono compresi show recenti come The Bachelor e anche classici come Dallas, tra i film Dracula e A Few Good Men.Il settore dei video è cruciale – sottolinea il Wsj – per prendere una fetta del mercato pubblicitario televisivo globale di circa 210 miliardi di dollari. Amazon è sulla buona strada occupando il terzo posto dietro ai due protagonisti, Google e Facebook. IMDb Freedive non è la prima piattaforma streaming video a basarsi sulla pubblicità, ci sono Tubi, Pluto TV e Vudu, ma gode di una potenzialità di diffusione più grande dovuta alla diffusione dei suoi dispositivi e al traffico generato da Internet Movie Database, una divisione di Amazon dal 1998, che conta 250 milioni di utenti al mese.
Apple: Wsj, nel 2019 tre nuovi modelli di iPhoneUno sarà Lcd come l’XR,sul più costoso tre fotocamere posteriori

11 gennaio 201912:50

Apple ha intenzione di lanciare tre nuovi modelli di iPhone nel 2019, così come ha fatto nel 2018. Analogamente all’anno scorso, ci sarà anche un modello meno costoso, con schermo a cristalli liquidi e non Oled, che prenderà il posto dell’iPhone XR, le cui vendite sono inferiori alle attese e in Cina ne è stato tagliato il prezzo. Lo riferisce il Wall Street Journal citando fonti a conoscenza dei fatti.Stando al quotidiano, l’azienda introdurrà novità nel comparto fotografico degli smartphone. In particolare, l’iPhone di punta avrà una tripla fotocamera posteriore, mentre gli altri due melafonini avranno un doppio sensore.Sempre secondo il Wall Street Journal, Apple manderà in pensione gli schermi a cristalli liquidi (Ldc), meno costosi ma di qualità inferiore, nel 2020, quando tutti gli iPhone in commercio saranno dotati di display Oled.
Apple taglia prezzi degli iPhone XR in CinaSconti ai rivenditori partner per incentivare le vendite

11 gennaio 201912:46

Apple taglia i prezzi dei nuovi iPhone in Cina nel tentativo di rilanciare le vendite, in frenata nel Paese asiatico. Stando a quanto riferito da Yahoo Finance, Apple ha ridotto di circa 100 dollari la cifra a cui fornisce l’iPhone XR ai canali di vendita partner, tra cui il sito di e-commerce JD.com e Suning, il “Best Buy” della Cina. Ai partner, Apple avrebbe inviato una nota chiedendo di abbassare i prezzi praticati ai consumatori finali, in modo da incrementare le vendite in vista del capodanno cinese che cade a febbraio.La compagnia di Cupertino non sta offrendo sconti in modo diretto ai cittadini cinesi, ma i rivenditori esterni questa settimana hanno iniziato ad abbassare i prezzi dei melafonini.L’iPhone XR viene ora venduto a prezzi che oscillano tra 5.380 e 6.199 yuan cinesi, 790-915 dollari, cifre inferiori al listino di 6.499 yuan (960 dollari) praticato da Apple sul suo sito e nei negozi.L’abbassamento dei prezzi arriva dopo che Apple, il 2 gennaio scorso, ha tagliato le stime sui ricavi trimestrali proprio a causa di un rallentamento delle vendite in Cina, che è l più grande mercato al mondo per gli smartphone. Nei giorni scorsi il quotidiano economico giapponese Nikkei ha riferito che Apple avrebbe ridotto del 10% la produzione di iPhone prevista nel trimestre in corso, in quello che sarebbe il secondo taglio produttivo nel giro di due mesi.        [print-me title=”STAMPA”]

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INSTAGRAM: FOTO ACCESSIBILI AI NON VEDENTI

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INSTAGRAM: FOTO ACCESSIBILI AI NON VEDENTI

AGGIORNAMENTO DELLE 13:58

DI VENERDì 30 NOVEMBRE 2018

SOMMARIO

INSTAGRAM: FOTO ACCESSIBILI AI NON VEDENTI

Instagram, AI legge foto a non vedenti
Tecnologia di riconoscimento oggetti genera descrizione scatti

 

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INSTAGRAM: FOTO ACCESSIBILI AI NON VEDENTI

Instagram sfrutta l’intelligenza artificiale per descrivere le foto, in modo da andare incontro alle esigenze dei 285 milioni di persone che nel mondo hanno problemi di vista. Il social network delle immagini ha annunciato l’introduzione di un testo automatico abbinato a ogni foto, a disposizione di chi usa i software che leggono i testi su siti e applicazioni.

La funzione usa la tecnologia di riconoscimento degli oggetti per generare una descrizione delle foto attraverso gli oggetti contenuti negli scatti, così da consentire agli ipovedenti di usare la piattaforma.

Sempre sul fronte dell’accessibilità, Instagram offre un’alternativa al riconoscimento automatico degli oggetti: le descrizioni fatte da chi pubblica le foto. Gli utenti possono decidere di scrivere un testo descrittivo da abbinare ai loro scatti, a vantaggio di chi ha difficoltà a vedere le immagini.     [print-me title=”STAMPA”]