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Trump punta sull’Intelligenza Artificiale, oggi un decreto
Agenzie federali dovranno dare priorità alla ricerca nel settore
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe firmare oggi un ordine esecutivo per spingere le agenzie federali a investire in ricerca e sviluppo nel campo dell’intelligenza artificiale, in modo da aumentare la competitività americana in un settore in cui è forte la presenza cinese.Il piano, chiamato “American AI Initiative”, mira a potenziare la sicurezza nazionale e la sicurezza economica, e a migliorare la qualità della vita degli statunitensi.Il decreto indirizza le agenzie federali a rendere le risorse informatiche e informative più disponibili ai ricercatori che si occupano di intelligenza artificiale, pur tutelandone la riservatezza e la sicurezza. Le agenzie dovranno inoltre stabilire linee guida per garantire che le nuove tecnologie siano sviluppate in modo sicuro.
La cultura della leadership in Facebook è paragonabile a ‘Game of Thrones’, la serie tv nota per intrighi e lotte di potere anche truculente. A fare questo parallelo non una persona qualunque, ma l’ex capo della sicurezza del social network Alex Stamos in una intervista alla Cnn. Stamos ha ricoperto questo ruolo dal 2015 al 2018, anni cruciali per la società di Mark Zuckerberg travolta dal Russiagate e dal caso Cambridge Analytica. Ora lavora come professore alla Stanford University.”La verità è che c’è un po’ di cultura di Game of Thrones tra i dirigenti – ha sottolineato l’ex manager di Facebook – Uno dei problemi nell’avere un gruppo molto affiatato di persone che prendono decisioni è che poi è molto difficile ammettere di aver sbagliato”. Stamos ha anche spiegato nel corso dell’intervista alla Cnn che la responsabilità finale di alcuni dei problemi di Facebook risiede nel ruolo di Ceo di Mark Zuckerberg.Secondo Business Insider, l’ex manager durante il suo lavoro in Facebook si è spesso scontrato con la n. 2 Sheryl Sandberg soprattutto in merito all’interferenza russa sulla piattaforma, avendone informato il consiglio di amministrazione senza avvisarla. Non è la prima volta che un ex dirigente di Facebook, critica la società una volta andato via. C’è stato Sean Parker, fondatore di Napster e primo presidente di Facebook, che ha accusato il social di aver sfruttato le vulnerabilità della psicologia umana. “Abbiamo creato strumenti che stanno facendo a pezzi il tessuto sociale”, ha invece detto Chamath Palihapitiya, ex vicepresidente di Facebook.
Non solo Apple, anche Google premia chi scopre vulnerabilità nei propri software che possono aprire le porte agli hacker. Nel 2018 l’azienda di Mountain View ha distribuito 3,4 milioni di dollari (l’anno precedente erano stati 2,9) ripartiti fra 317 ricercatori di 78 paesi. Lo scopo è “incoraggiare i ricercatori a comunicare problematiche in modo tale che possano essere corrette velocemente per tenere i dati degli utenti al sicuro”. Dal 2010, anno di nascita del programma ad oggi l’azienda di Mountain View ha destinato più di 15 milioni di dollari alla causa.Il programma di Google si chiama ‘Vulnerability Reward Program’, la metà della cifra stabilita – 1,7 milioni di dollari – è stata destinata alle ricompense per la scoperta di vulnerabilità in Android e Chrome, rispettivamente il sistema operativo per dispositivi mobili e il browser per navigare su Internet, in pratica le due piattaforme più usate dagli utenti. Il premio singolo più alto distribuito ammonta a 41mila dollari. A ricevere un riconoscimento anche il 19enne Ezequiel Pereira, uruguayano, che ha scoperto una falla nella piattaforma Google Cloud. Oltre al ‘Vulnerability Reward Program’ ne esiste un secondo chiamato ‘Privacy and Security Research Awards’, destinato al mondo accademico: sono otto le università premiate, nessuna è italiana.La scorsa settimana Apple ha premiato un ragazzo americano di 14 anni, che ha scoperto e permesso a Cupertino di ripararla, una falla importante in FaceTime, l’app per fare videochiamate. [print-me title=”STAMPA”]