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DALLE 00:24 DI VENERDì 11 GENNAIO 2019

ALLE 02:37 DI SABATO 12 GENNAIO 2019

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Xiaomi, smartphone con fotocamera da 48 megapixel
E’ il Redmi Note 7 da 6,3 pollici, prezzo sotto i 130 euro

11 gennaio 2019 00:24

Xiaomi svela lo smartphone con fotocamera da 48 megapixel che era stato preannunciato, nel settembre scorso, dal presidente dell’azienda Lin Bin. Si tratta del Redmi Note 7, un entry level che unisce buone specifiche a un prezzo competitivo, come da tradizione dell’azienda cinese.Lo smartphone ha uno schermo da 6,3 pollici e una doppia fotocamera posteriore con un sensore da 5 megapixel che si affianca al principale. Nella parte frontale, invece, c’è una fotocamera da 13 megapixel. Il processore è lo Snapdragon 660 di Qualcomm, supportato da 3 o 4 GB di Ram e memoria interna da 32 o 64 GB. Altro punto di forza, la batteria da 4.000 mAh. Il prezzo di partenza è di 999 yuan cinesi, equivalenti a meno di 130 euro.Il Redmi Note 7 è il primo smartphone che esce da quando, la settimana scorsa, Xiaomi ha annunciato la trasformazione di Redmi in un marchio indipendente dell’azienda, specializzato in vendite online e prezzi contenuti. Xiaomi resta invece concentrata sulla fascia media e alta del mercato. La mossa è simile a quella di Huawei con il marchio Honor.
L’intelligenza artificiale risolve i puzzle archeologiciPermette di ricomporre i frammenti di reperti e affreschi

11 gennaio 201912:34

L’intelligenza artificiale può aiutare a risolvere i puzzle dei reperti archeologici. I ricercatori dell’università di Haifa hanno infatti sviluppato un algoritmo capace di riassemblare automaticamente i frammenti di manufatti antichi, che può essere usato anche per ricomporre documenti strappati, immagini, ed essere impiegato anche nella biologia e archeologia. I risultato è descritto su arXiv, il sito che traccia gli articoli scientifici prima della revisione in vista della pubblicazione ufficiale.Non è la prima volta che si prova a risolvere in modo automatico i puzzle. Il primo tentativo risale al 1964, mentre oggi ci sono tecniche in grado di lavorare sulle immagini naturali, abbinando colori e forme. In questo caso i ricercatori si sono concentrati sull’archeologia. Molti reperti, al momento della scoperta infatti, spesso sono in uno stato frammentario, e gli archeologi devono riassemblarli manualmente prima di poterli esaminare. “I reperti archeologici sono spesso rotti, erosi e rappresentano una vera sfida per un algoritmo”, spiegano.L’approccio usato si concentra sulle tre principali differenze tra i puzzles con pezzi quadrati di immagini naturali e quelli di reperti archeologici, che spesso sono rovinati e con i colori sbiaditi, difficili da far combaciare con il tassello vicino. I puzzle di immagini naturali, con tessere quadrate, hanno un numero di trasformazioni fisse tra ogni coppia di tessere, mentre nei reperti archeologici è più complicato. L’algoritmo elaborato in questo caso risolve le difficoltà, usando una nuova misura che considera le caratteristiche uniche dei puzzle archeologici, come gli spazi vuoti tra i pezzi, i colori sbiaditi, i bordi falsi, le lunghezze diverse per far combaciare i bordi e le trasformazioni imprecise. Il sistema è stato provato su dozzine di reperti veri del British Museum e affreschi di diverse chiese nel mondo, ottenendo buoni risultati, e riassemblando con successo la maggior parte degli oggetti rotti e degli affreschi.
Da azionisti causa a Google per aver coperto casi molestieCda Alphabet accusato per la buonuscita di due ex manager

11 gennaio 201912:34

Alcuni azionisti hanno fatto causa alla casa madre di Google, Alphabet, per aver coperto i casi di molestie sessuali perpetrati da due ex manager, e aver garantito loro una buonuscita milionaria. Gli azionisti, in due cause depositate presso tribunali americani questa settimana, chiedono che il Cda risponda economicamente dei danni causati dalla presunta violazione dei suoi doveri fiduciari.I manager in questione sono il papà di Android, Andy Rubin, a capo della divisione mobile di Google fino al 2014, e Amit Singhal, a capo dell’unità di ricerca fino al 2016. Il caso era esploso mediaticamente nell’ottobre scorso, con un’inchiesta del New York Times. Le indagini di Google sui due manager, evidenziano le cause, hanno valutato credibili le accuse di molestie sessuali. Sia Rubin che Singhal, nei mesi scorsi, hanno respinto le accuse.Nelle cause si chiede un risarcimento danni non specificato, la restituzione delle buonuscite e anche un cambio di passo di Google, nella governance e nella supervisione, in modo da rispondere meglio ad eventuali futuri problemi di condotta sul posto di lavoro.
Huawei: Polonia, arrestato dipendente cinese per spionaggioIn manette anche hacker polacco

PECHINO11 gennaio 201914:37

L’agenzia polacca per la sicurezza nazionale ha arrestato un cittadino cinese dipendente del colosso Huawei e uno polacco: l’accusa è di spionaggio.Secondo i media polacchi avrebbero passato informazioni all’intelligence di Pechino. “Il cittadino cinese è un uomo d’affari che lavora per un’importante azienda elettronica, mentre quello polacco è noto in ambienti associati al business cibernetico”, ha riportato l’agenzia statale Pap, citando Maciej Wasik, vice capo dei servizi speciali. Intanto, gli Stati Uniti bloccano le esportazioni in Cina della tecnologia sviluppata dalla divisione americana di Huawei, Futurewei Technologies. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali il Dipartimento del Commercio avrebbe segnalato l’intenzione di non voler rinnovare la licenza per l’export di Futurewei.Il Dipartimento del Commercio in una lettera dello scorso giugno avrebbe indicato che non intendeva rinnovare la licenza per motivi di sicurezza nazionale. Futurewei ha contestato l’iniziativa, ma intanto l’export della sua tecnologia sviluppata negli Stati Uniti e’ stata bloccata.
Mercato Pc cala ancora, -1,3% nel 2018Lenovo si riprende la vetta, seguono HP e Dell, in calo Apple

11 gennaio 201917:57

Settimo anno consecutivo in calo per il mercato mondiale dei personal computer, che ha chiuso il 2018 con consegne giù del’1,3% a quota 253 milioni di unità. A dirlo sono i dati preliminari forniti dagli analisti di Gartner, che evidenziano un calo del 4,3% nel quarto trimestre, mentre nei due trimestri precedenti si era registrata una crescita.A incidere negativamente, spiegano gli esperti, una carenza di processori che ha “inficiato la possibilità di soddisfare la domanda”, e le “incertezze politiche ed economiche di alcuni Paesi”, compresi gli Stati Uniti, dove l’incertezza ha pesato sulle Pmi.Tra le aziende, la cinese Lenovo si è riappropriata della vetta, che nel 2017 aveva ceduto alla statunitense HP. Bene anche Dell, mentre Apple ha chiuso l’anno in calo.Lenovo l’anno scorso ha commercializzato 58,5 milioni di Pc, con un incremento del 6,9% si base annua. HP, con 56,3 milioni di unità, ha riportato un aumento del 2,1%.In crescita anche Dell, terza con 41,9 milioni di Pc (+5,3%). Le prime tre aziende insieme detengono quasi i due terzi (63%) dell’intero mercato.Fuori dal podio c’è Apple, che nel 2018 ha consegnato 18 milioni di computer Mac, una cifra in calo del 5% su base annua. Al quinto posto Acer, con 15,7 milioni di Pc, scalza Asus, che si ferma a 15,3 milioni. Entrambe le aziende sono in flessione: Acer a-7,9% e Asus a -13,5%.
Amazon, streaming gratis ma con spotWsj, lancia piattaforma video Imdb Freedive, film e show tv

11 gennaio 201917:51

Amazon ha lanciato il suo primo servizio di streaming video supportato dagli annunci con l’obiettivo di rosicchiare una fetta di mercato, anche pubblicitario. Una strategia simile a quella attuata da Spotify nella musica e che starebbe preparando anche YouTube. Secondo il Wall Street Journal, il servizio si chiama IMDb Freedive ed è online da ieri con una libreria di show tv e film disponibili anche sulla Amazon Fire tv, senza sottoscrivere un abbonamento.Nel catalogo sono compresi show recenti come The Bachelor e anche classici come Dallas, tra i film Dracula e A Few Good Men.Il settore dei video è cruciale – sottolinea il Wsj – per prendere una fetta del mercato pubblicitario televisivo globale di circa 210 miliardi di dollari. Amazon è sulla buona strada occupando il terzo posto dietro ai due protagonisti, Google e Facebook. IMDb Freedive non è la prima piattaforma streaming video a basarsi sulla pubblicità, ci sono Tubi, Pluto TV e Vudu, ma gode di una potenzialità di diffusione più grande dovuta alla diffusione dei suoi dispositivi e al traffico generato da Internet Movie Database, una divisione di Amazon dal 1998, che conta 250 milioni di utenti al mese.
Apple: Wsj, nel 2019 tre nuovi modelli di iPhoneUno sarà Lcd come l’XR,sul più costoso tre fotocamere posteriori

11 gennaio 201912:50

Apple ha intenzione di lanciare tre nuovi modelli di iPhone nel 2019, così come ha fatto nel 2018. Analogamente all’anno scorso, ci sarà anche un modello meno costoso, con schermo a cristalli liquidi e non Oled, che prenderà il posto dell’iPhone XR, le cui vendite sono inferiori alle attese e in Cina ne è stato tagliato il prezzo. Lo riferisce il Wall Street Journal citando fonti a conoscenza dei fatti.Stando al quotidiano, l’azienda introdurrà novità nel comparto fotografico degli smartphone. In particolare, l’iPhone di punta avrà una tripla fotocamera posteriore, mentre gli altri due melafonini avranno un doppio sensore.Sempre secondo il Wall Street Journal, Apple manderà in pensione gli schermi a cristalli liquidi (Ldc), meno costosi ma di qualità inferiore, nel 2020, quando tutti gli iPhone in commercio saranno dotati di display Oled.
Apple taglia prezzi degli iPhone XR in CinaSconti ai rivenditori partner per incentivare le vendite

11 gennaio 201912:46

Apple taglia i prezzi dei nuovi iPhone in Cina nel tentativo di rilanciare le vendite, in frenata nel Paese asiatico. Stando a quanto riferito da Yahoo Finance, Apple ha ridotto di circa 100 dollari la cifra a cui fornisce l’iPhone XR ai canali di vendita partner, tra cui il sito di e-commerce JD.com e Suning, il “Best Buy” della Cina. Ai partner, Apple avrebbe inviato una nota chiedendo di abbassare i prezzi praticati ai consumatori finali, in modo da incrementare le vendite in vista del capodanno cinese che cade a febbraio.La compagnia di Cupertino non sta offrendo sconti in modo diretto ai cittadini cinesi, ma i rivenditori esterni questa settimana hanno iniziato ad abbassare i prezzi dei melafonini.L’iPhone XR viene ora venduto a prezzi che oscillano tra 5.380 e 6.199 yuan cinesi, 790-915 dollari, cifre inferiori al listino di 6.499 yuan (960 dollari) praticato da Apple sul suo sito e nei negozi.L’abbassamento dei prezzi arriva dopo che Apple, il 2 gennaio scorso, ha tagliato le stime sui ricavi trimestrali proprio a causa di un rallentamento delle vendite in Cina, che è l più grande mercato al mondo per gli smartphone. Nei giorni scorsi il quotidiano economico giapponese Nikkei ha riferito che Apple avrebbe ridotto del 10% la produzione di iPhone prevista nel trimestre in corso, in quello che sarebbe il secondo taglio produttivo nel giro di due mesi.        [print-me title=”STAMPA”]