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Condanna definitiva per Cospito a 23 anni di carcere

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Diventa definitiva la condanna a 23 anni di carcere per l’anarchico Alfredo Cospito nel procedimento legato all’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano del 2006. Lo hanno deciso i giudici della Cassazione che hanno ribadito anche la condanna a 17 anni e 9 mesi di per Anna Beniamino. I magistrati della sesta sezione hanno rigettato i ricorsi della Procura Generale di Torino e delle difese, così come sollecitato dal pg. Cospito è attualmente detenuto al regime del 41 bis nel carcere di Sassari dove è rientrato a giugno, dopo aver trascorso oltre quattro mesi nel penitenziario di Opera: a Milano era infatti stato trasferito per motivi di salute scaturiti dallo sciopero della fame a cui l’anarchico si era sottoposto – dal 20 ottobre del 2022 al 19 aprile del 2023 – per protestate contro il regime del carcere duro.

I supremi giudici hanno quindi accolto la richiesta del procuratore generale, che aveva chiesto di confermare le condanne inflitte nel giugno dello scorso anno dalla Corte d’assise d’appello di Torino. Il rappresentante dell’accusa aveva sollecitato il rigetto del ricorso del procuratore generale di Torino e l’inammissibilità di quelli presentati dalle difese dei due imputati, gli avvocati Flavio Rossi Albertini e Caterina Calia. Secondo il pg di Cassazione, Perla Lori, il danno “effettivamente realizzato” nell’azione “è di particolare tenuità. Appaiono quindi corrette le determinazioni poste nella sentenza impugnata”, ha aggiunto. L’udienza in Cassazione è stata anticipata dalle azioni in solidarietà a Cospito e Beniamino messe in atto da alcuni militanti anarchici: con diversi blitz a Roma sono infatti stati dati alle fiamme cassonetti e danneggiate le vetrate di alcune banche e bancomat. Le azioni sono state compiute nella zona del quartiere Tuscolano dove è stata anche danneggiata un auto e sui muri sono comparse le scritte “Anna e Alfredo liberi”. Nelle motivazioni della sentenza di Appello, i giudici di Torino scrissero che l’azione del 2006 fu “un grave atto terroristico” che però ebbe ripercussioni “modestissime”. Una “strage politica”, certo, ma senza vittime e senza grossi danni, e che quindi deve essere considerata di “lieve entità”. “L’azione – si legge – ha avuto una blanda ripercussione sulla compagine statale o, comunque, su una parte di essa (l’Arma dei carabinieri, ndr), e ha comportato un pericolo limitatissimo di una lesione alla personalità dello Stato e all’ordine democratico”.

“La decisione della corte di Cassazione conferma quanto sostenuto dalle difese nel corso del giudizio di rinvio ovvero che la pena dell’ergastolo con un anno di isolamento diurno invocato dalla procura generale di Torino rappresentava una richiesta sproporzionata e non sorretta da alcuna valida ragione giuridica. Rimane comunque il rammarico per una condanna estremamente severa”. Lo afferma l’avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore di Alfredo Cospito commentando la decisione della Cassazione.

Il procedimento rappresenta il troncone principale del maxi-processo alle Fai-Fri, gruppo anarchico cui è attribuita una lunga serie di attacchi (plichi esplosivi, posizionamento di ordigni) avvenuti fra il 2003 e il 2016. Per quanto riguarda il regime del carcere duro, sempre la Cassazione, il 20 marzo scorso aveva dichiarato inammissibile l’istanza presentata dai difensori dell’anarchico contro la decisione del tribunale di Sorveglianza di Roma che il 23 ottobre aveva confermato il 41 bis per Cospito.

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L'argine delle erbarie di Silvia Cavalieri

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SILVIA CAVALIERI, L’ARGINE DELLE
ERBARIE (SOLFERINO, PP 384, EURO 20). La silenziosa alleanza
tra due bambine: Solidea, chiamata così dai versi di un canto
anarchico, e Liuba, destinata a diventare come sua nonna Zaira e
sua madre Armida, un’erbaria, cioè una
donna che conosce il potere della natura capace di guarire e di
portare la vita, curando con le
erbe. A raccontare la loro storia è Silvia Cavalieri nel romanzo
L’argine delle erbarie ,che esce il 26 aprile per Solferino
editore e sarà presentato in anteprima il 25 aprile alle 15.00
nello Spazio Sociale Autogestito Libera Officina, a Modena
dall’autrice accompagnata dalla band Partizani Mira. e
proiezione inedita di Gino e i Partigien dal Cavess.

   
Insieme a quelle di Solidea e Liuba si intrecciano anche le
storie delle loro famiglie in un tempo difficile: il fascismo,
la guerra, la fame, la battaglia delle idee e delle aspirazioni
a un mondo migliore con il comunismo, l’anarchia, le prime lotte
verso l’emancipazione femminile. Così, mentre la Storia
stravolge e ruba le vite degli uomini, le donne tengono viva la
sapienza millenaria della quale sono depositarie: pratiche e
conoscenze tradizionali, spesso messe ai margini, censurate,
condannate ma che modellano, nelle avversità, una forma
collettiva di salvezza.

   
Appassionata di musica di tradizione orale, Silvia Cavalieri,
nata a Modena nel 1973, canta in diverse formazioni dedite a
repertori dell’Europa
meridionale, in particolare di Italia e Portogallo,
e insegna lettere in una scuola media di Bologna. In questo
romanzo selvatico ma radicato nella storia, restituisce il
fascino misterioso della natura attraverso tre generazioni di
guaritrici, due guerre e un fiume.

   

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In spirito, storia di santa Lucia approda a Cannes

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In spirito, esercitazione di Nicolò
Folin, allievo di regia del CSC – Scuola Nazionale di Cinema –
sarà presentato in anteprima mondiale nella Selezione Ufficiale
del 77° Festival di Cannes. Il cortometraggio è stato
selezionato nell’ambito de La Cinef, la sezione dedicata ai film
prodotti dalle scuole di cinema di tutto il mondo.

   
Ambientato nel 1499, In spirito è la storia di Lucia, una santa
di vent’anni le cui stigmate sono famose in tutta Italia. Il
duca di Ferrara ha mandato i suoi uomini a Viterbo per
prelevarla clandestinamente e il giovane cortigiano Zoanin e il
capitano dei balestrieri ducali le fanno da scorta. Durante il
viaggio fra boschi e borghi abbandonati, a Zoanin toccherà
decidere del destino della giovane.

   
Racconta il regista Nicolò Folin: “Si tratta di una vicenda di
cinque secoli fa, ma penso che ci riguardi da vicino, perché
parla del nostro bisogno di raccontarci storie su chi siamo per
dare un senso a quel che ci accade”.

   
Scritto da Nicolò Folin e Francesco Bravi, è interpretato da
Beatrice Bartoni, Marco Folin e dallo stesso Nicolò Folin. La
fotografia è di Enrico Licandro, il montaggio di Bianca Vecchi,
le musiche di Lorenzo Barcella, le scenografie di Vanessa
Bondesani, i costumi di Rita Guardabascio, il suono di Samuele
Infantone, il montaggio del suono di Antonio Stella e Tommaso
Libero di Lorenzo, il mix di Rainer Russo; i produttori
esecutivi sono Arianna Pecorella e Anna Giuliano.

   
Il cortometraggio è una produzione CSC – Scuola Nazionale di
Cinema.

   

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In Iran rapper condannato a morte, partecipò alle proteste del 2022

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“Mi hanno inviato il verdetto oggi, ma non dirò qual è perché potrebbe avere un impatto psicologico sui miei fan, soprattutto quelli giovani”. Toomaj Salehi non è riuscito a rivelare subito di essere stato condannato a morte quando ieri ha appreso della sentenza nel carcere Dastgerd di Isfahan, dove è rinchiuso da circa un anno e mezzo. Era stato arrestato nell’ottobre del 2022 durante le proteste esplose dopo la morte Mahsa Amini, la 22enne di origine curda deceduta dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale di Teheran perché non avrebbe portato correttamente il velo.

Toomaj è uno dei volti più noti tra i quasi 20mila manifestanti arrestati durante le dimostrazioni anti governative del 2022 perché era già famoso come rapper di protesta e durante le rivolte aveva pubblicato una canzone molto critica nei confronti della Repubblica islamica, diventata un inno per molti manifestanti.

È stato uno dei suoi avvocati, Amir Raesian, a rivelare che il musicista di 33 anni è stato condannato a morte a causa della sua partecipazione alle manifestazioni, per “corruzione sulla terra”. L’artista aveva ricevuto una condanna a sei anni e tre mesi nel 2023, ma una decisione della Corte Suprema aveva escluso la pena capitale.

Il tribunale rivoluzionario di Isfahan “con una decisione senza precedenti ha deciso di non mettere in pratica la sentenza della Corte Suprema e ha condannato Salehi alla punizione più dura”, ha detto l’avvocato del rapper al quotidiano riformista Shargh, mentre altri legali dell’artista hanno annunciato che presenteranno appello alla sentenza, che ancora non è stata confermata dalla magistratura iraniana.

A causa della sua popolarità come musicista, Toomaj è stato prima attaccato dei media iraniani vicini alle Guardie della rivoluzione e una volta arrestato si è trovato incastrato in un groviglio giudiziario in cui le prime accuse mosse contro di lui non comprendevano nemmeno il reato di “corruzione sulla terra” per cui è stato successivamente incriminato e poi condannato alla pena di morte.

Dopo più di 250 giorni di carcere, era stato rilasciato nel novembre del 2023 ma meno di due settimane dopo è tornato dietro le sbarre, in seguito alla pubblicazione di un video in cui raccontava di aver subito torture mentre era in prigione. Mentre la pena di morte è già stata eseguita per almeno sette dei manifestanti arrestati durante le proteste del 2022, la sentenza inflitta al rapper ha sollevato un coro di proteste da parte di attivisti per i diritti umani e politici.

“Quel regime è rimasto della stessa ferocia e brutalità: non voltiamoci dall’altra parte, non dimentichiamoci di chi lotta per la libertà”, ha affermato la deputata del Pd Lia Quartapelle commentando la sentenza, che è stata contestata anche da varie organizzazioni non governative. La condanna potrebbe diventare anche un nuovo terreno scontro tra Berlino e Teheran dopo che la Germania era stata tra le voci più dure nel condannare il regime degli ayatollah per la repressione delle proteste del 2022, dove sono morte oltre 500 persone negli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.

Una sentenza “assurda e inumana”, ha affermato la parlamentare tedesca Ye-One Rhie, esponente del Partito Socialdemocratico al governo in Germania, che già in passato aveva difeso la causa del rapper iraniano e oggi è tornata a chiederne il rilascio.

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Tg2 Costume & Società del 24/04/2024

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Puntata del 24/04/2024 ore 13:30 | Tg2 Costume & Società, Rubrica di Rainews

REDAZIONE:

  • direttore: ANTONIO PREZIOSI
  • a cura di: ROCCO TOLFA
  • di: GIOVANNI ALIBRANDI

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Salvini, Europee fondamentali ma nessun riassetto di governo

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“Sarà un voto fondamentale per il
futuro dell’Europa. Al governo non cambierà nulla. Non penso che
ci sarà nessun riassetto. È un voto fondamentale per il modo di
vivere e di lavorare di chi è davanti al televisore. Qua non
sarà un voto ideologico, destra, sinistra, fascisti, comunisti,
leghisti o marziani”. Lo ha detto Matteo Salvini, vicepremier e
leader della Lega, ospite di Porta a porta, in onda questa sera
su Rai1, parlando delle prossime elezioni europee.

   

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Per i Ponti primaverili 16 milioni di partenze e 5 miliardi di spesa

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   Né il caro-prezzi sempre in agguato, né il meteo ballerino scoraggiano gli italiani pronti alle vacanze dei ponti primaverili. E nemmeno tragedie ben più serie, come le due guerre in corso. Oggi arrivano le ultime previsioni – Confcommercio parla di 16 milioni in viaggio con 5,5 miliardi di spesa e Cna, più ottimista, di 17 milioni con 22 milioni di pernottamenti e una spesa di 8 miliardi – ma anche nei giorni scorsi gli operatori vedevano rosa. Certo il tempo potrebbe essere un fastidio.

Nelle prossime ore al Sud le temperature caleranno di almeno 10 gradi – secondo le previsioni di http://www.iLMeteo.it – le precipitazioni bagneranno in modo diffuso le regioni centrali, il Nord-Est in particolare l’Emilia Romagna ed il Sud tirrenico. La festa della Liberazione dovrebbe libererci dal freddo: le minime saranno ancora frizzanti, localmente vicine ai 3-5°C in pianura, ma le massime saliranno anche di 8-9°C. Ombrelli aperti soprattutto nel pomeriggio sulle regioni centrali tirreniche. Da venerdì al Nord-Ovest inizierà una fase perturbata mentre al Sud tornerà la Primavera, “ma le temperature inizieranno comunque a risalire verso i valori normali del periodo su tutto il Paese”.

Quanto alle mete se le città d’arte e il mare fanno il pienone, performano bene anche turismo open air e turismo lento. “Il ministero del Turismo, consapevole della centralità che questo comparto riveste all’interno dell’ecosistema turistico, ha destinato finanziamenti mirati per sostenerlo: dai 19 milioni di euro per i cammini fino ai 42 milioni di euro per il turismo sostenibile. Non solo: il dicastero ha istituito un ulteriore fondo da 33 milioni di euro per il turismo all’aria aperta, un altro segmento in costante crescita, finalizzato alla creazione e alla riqualificazione di aree attrezzate per la sosta temporanea” dice la ministra del Turismo Daniela Santanchè.

Sul pubblico straniero la presidente dell’Enit Alessandra Priante spiega: “Le presenze si consolidano, l’Europa si conferma tra i nostri principali mercati con Germania e Francia in testa e nonostante il meteo incerto il trend è di vivere il viaggio open air. Torna la Cina al quinto posto tra i Paesi di provenienza internazionale e tutti i mercati long haul soprattutto gli Stati Uniti e in particolare da Los Angeles, Chicago, Boston e Miami”. Secondo l’Enit che calcola quasi 300mila viaggiatori aeroportuali nelle due settimane dei Ponti è da ridimensionare il problema del caro-prezzi denunciato più volte dai consumatori: l’Italia sarebbe più competitiva di vari Paesi concorrenti di solito ritenuti low cost come Grecia e Slovenia.

Ovviamente i viaggi di primavera avranno un riflesso sul traffico che sarà da bollino rosso la mattinata di domani per le partenze e i pomeriggi di domenica 28 aprile e del primo maggio, per i rientri, specialmente in direzione di grandi città d’arte e le località balneari. Per questo l’Anas ha deciso di rimuovere 564 cantieri, il 56% del totale, con l’obiettivo di limitare disagi alla circolazione e garantire una viabilità più fluida. Sui restanti 459 cantieri inamovibili la società ha previsto per i giorni di maggior traffico un programma di percorsi alternativi per le tratte più critiche. Per favorire gli spostamenti, la circolazione dei mezzi pesanti sarà sospesa giovedì 25 aprile, domenica 28 aprile, mercoledì 1 maggio dalle 9 alle 22. Anche in vista del controesodo nella giornata di domenica 5 maggio il blocco sarà in vigore dalle 9 alle 22.

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Guglielmo Marconi, i 150 anni dello scienziato imprenditore

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Settembre 1895. Dal suo studio a Villa Griffone, a Sasso Marconi, dopo molti caparbi tentativi, un giovane ventunenne riesce nell’impensabile: lanciare un segnale senza fili superando un ostacolo fisico, come la collina che aveva di fronte. Da quel momento nulla sarà più come prima. Quello scienziato era Guglielmo Marconi.

    E proprio dalla sua casa natale, come dalla mostra nella sede Radio Rai di via Asiago a Roma, nel giorno del suo compleanno cominciano le celebrazioni per i 150 anni della nascita di Marconi (25 aprile 1874 – 20 luglio 1937), il nostro fisico più celebre, premio Nobel proprio per le onde radio nel 1909, a cui il mondo oggi deve la nascita del wireless, della radio e della comunicazione senza confini.

    “Marconi è un grandissimo italiano, inventore, imprenditore, conosciuto da ingegneri e studiosi, ma molto poco dal largo pubblico – racconta la sottosegretaria Lucia Borgonzoni -. Ecco, vorrei che questa cosa venisse sanata. Cercheremo di arrivare a tutti con iniziative per raccontarlo anche a bambini e ragazzi, oltre a incontri altamente scientifici. Insomma, faremo tutto il possibile per ricordarlo, quest’anno e oltre. Non solo in Italia, ma anche all’estero”. Perché, aggiunge, “siamo pieni di grandi italiani che poi magari riscopriamo quando arriva la produzione americana che ce li racconta – dice – Noi invece li avevamo dimenticati. Ora con il tax credit cercheremo di valorizzarli anche nell’audiovisivo”.

    “Sono felice che l’Italia si sia svegliata. Faccio di tutto per collaborare a queste celebrazioni”, racconta all’ANSA Elettra Marconi, la figlia del premio Nobel, classe 1930, sottobraccio a suo figlio, Guglielmo anche lui. “Il più grande merito di mio padre? – riflette – Riuscire a salvare tante vite per mare con la comunicazione senza fili”. 

   Tra le tante manifestazioni in programma nel triennio 2024-2026, illustra Giulia Fortunato, presidente della Fondazione Marconi e del Comitato per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, ci sarà anche un francobollo commemorativo, una conferenza internazionale con la premio Nobel per la fisica Anne L’Huillier e il direttore Nasa Mark Clampin e poi spettacoli multimediali, mostre e il Marconi Prize a Bologna, il più prestigioso premio a livello mondiale nel campo dell’Ict. E ancora, le collaborazioni con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci a Milano e la Fondazione Leonardo Civiltà delle macchine, la miniserie Rai con Stefano Accorsi e Nicolas Maupas e l’Expo di Osaka in Giappone.

    Quello su Marconi, prosegue la sottosegretario Borgonzoni, “sarà il racconto di un grande uomo, lo scienziato grazie al quale comunichiamo, primo imprenditore dell’era moderna. Marconi – dice – sperimentava e metteva a frutto le sue scoperte. Sono appena stata alla BBC perché, pochi lo sanno, ma ne fu l’inventore. La Villa a Sasso Marconi avrà un grosso investimento: abbiamo già stanziato 200 mila euro per lavori di somma urgenza a Villa Griffone, a Pontecchio Marconi, a cui destineremo altri tre milioni per lavori di restauro e valorizzazione. Fondi che si vanno a sommare agli altri quattro milioni di euro per realizzare a Villa Aldini a Bologna un museo a lui dedicato che parli di scienza e richiami l’attenzione internazionale e dei turisti. E poi ancora avremo eventi con la Marina, la Formula 1, l’America’s cup. Abbiamo davanti una grande sfida, raccontare un grande uomo e un genio italiano”.
   

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Enit, per i Ponti attesi 300mila viaggiatori aeroportuali

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Nelle 2 settimane dei ponti
primaverili sono attesi in Italia 293 mila viaggiatori
aeroportuali: oltre 235 mila passeggeri di provenienza
internazionale, ossia l’80,3% del totale, ai quali si aggiungono
circa 58 mila italiani (19,7%). Lo dice l’ufficio Studi Enit su
dati Data Appeal. Secondo l’ente dem turismo c’è anche un’altra
buona notizia: l’Italia risulta competitiva più di altre
destinazioni di solito ritenute low cost come la Grecia e
Slovenia. Se nelle città d’arte, infatti, il prezzo medio di una
doppia in hotel di categoria medio-alta conviene più delle
capitali di altre nazioni europee sui 244 euro (241 euro in
Spagna), così come al mare (158 euro in Italia, 154 euro in
Slovenia), sui laghi il prezzo della stessa doppia si attesta in
media a 165 euro contro i 202 della Svizzera. Lo stesso vale in
montagna con un prezzo medio di 169 euro in Italia contro i 216
della Svizzera e i 200 euro dell’Austria. Sui B&B la
competitività dell’offerta italiana è ancora più evidente: nelle
città d’arte l’Italia è al quarto posto dopo Svizzera (136
euro), Benelux, e Austria con 124 euro a doppia, quarta anche
per il lago con 120 euro a camera (dopo Svizzera a 144 euro,
Gran Bretagna e Austria), ma è al mare che i prezzi italiani si
distaccano maggiormente, con 107 euro a camera contro i 123
della Slovenia. Infine, anche in montagna il prezzo si attesta a
124 euro contro i 141 euro della Svizzera e i 131 euro
dell’Austria. “Il turismo lento viaggia veloce. Promuoverlo non
significa guardare al presente, ma soprattutto al futuro del
settore. Questo segmento non è soltanto una tendenza in
crescita, ma è diventato un pilastro strategico per lo sviluppo
turistico dell’Italia. Il ministero del Turismo, consapevole
della centralità che questo comparto riveste all’interno
dell’ecosistema turistico, ha destinato finanziamenti mirati per
sostenerlo: dai 19 milioni di euro per i cammini fino ai 42
milioni di euro per il turismo sostenibile. Non solo: il
dicastero ha istituito un ulteriore fondo da 33 milioni di euro
per il turismo all’aria aperta, un altro segmento in costante
crescita, finalizzato alla creazione e alla riqualificazione di
aree attrezzate per la sosta temporanea. Oggi più che mai, il
turismo lento, con il suo legame intrinseco alla sostenibilità,
rappresenta un vantaggio competitivo per la nostra meravigliosa
Nazione da sfruttare al meglio, in grado di attrarre turisti
consapevoli alla ricerca di esperienze autentiche e sostenibili”
dichiara la ministra del Turismo Daniela Santanchè. “Le presenze
si consolidano, l’Europa si conferma tra i nostri principali
mercati con Germania e Francia in testa e nonostante il meteo
incerto il trend è di vivere il viaggio open air. Torna la Cina
al quinto posto tra i Paesi di provenienza internazionale e
tutti i mercati long haul soprattutto gli Stati Uniti e in
particolare da Los Angeles, Chicago, Boston e Miami. I turisti
si fermano per almeno 13 notti con un picco di arrivi previsto
per il 27 aprile (10,5%). Roma e Milano attendono
rispettivamente l’11,6% e il 10,6% dei flussi da Shanghai, il
10,2% e il 7,5% degli arrivi da Pechino. Da Wenzhou, invece,
Milano riceve l’8,3% dei passeggeri, mentre Roma FCO il 6%. I
visitatori in arrivo da Germania (7,3%), Francia (6,0%) e Spagna
(3,7%) rappresentano insieme il 17 % del totale aeroportuale
internazionale in linea con il 2023” dichiara Alessandra
Priante, presidente dell’Enit.

   

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Il generale al contrario, Vannacci nel libro di Saverio Tommasi

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 SAVERIO TOMMASI, IL GENERALE AL CONTRARIO (PEOPLE, PP 128, EURO 14). Saverio Tommasi mette in fila una serie di affermazioni del generale Roberto Vannacci nel libro ‘Il generale al contrario’ pubblicato da People.
    “Il generale Roberto Vannacci su un punto ha ragione: viviamo in un mondo al contrario. Lui, però, ne rappresenta l’esempio illustre. Il caleidoscopico generale, infatti, è l’uomo che combatte le minoranze colpevoli di imporre un pensiero unico e poi c’è quasi solo lui: per mesi in cima alle classifiche, ospite in tv, partiti di governo in fila per candidarlo” dice Tommasi, giornalista di Fanpage.it, scrittore e attore, molto attivo e seguito sui social network.
    “Le parole di Vannacci minano anni di lotte. Le idee che propone non sarebbero una boutade neanche al terzo grappino, figuriamoci quando acquisiscono la forma del manifesto politico, tentando di farsi cultura. Una ‘cultura’ conservativa che si traveste da alternativa, per trasformarsi in maggioritaria” viene spiegato nel libro.
    Il giornalista, autore di libri come Troppo neri (Feltrinelli 2023) e Siate ribelli, praticate gentilezza (.Sperling&Kupfer,, 2017), che nelle sue opere tratta principalmente temi legati ai diritti umani e civili, dice che “Ora tocca a noi” perché “le risposte riguardano soprattutto noi, lui ha già detto come la pensa”.
    “Le idee violente del Generale più famoso e letto d’Italia non rappresentano l’Italia. Lui è un antitaliano, contro la storia e contro ogni più piccola ragione. Io non voglio morire ‘Vannacciano’. Le idee disgustose del Generale, che poi sono quelle del Governo più squallido della storia del nostro Paese, non possono continuare a rappresentare il modello di mondo in cui stanno crescendo le mie figlie Caterina e Margherita Laila Didala. Io non ci sto. E il modo più forte per dirlo, per me, è metterlo per iscritto” sottolinea Tommasi.
   

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