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CRONACA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI. DALLE 10:36 ALLE 12:40 DI OGGI, MARTEDì 29 MAGGIO 2018

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Ultimo aggiornamento 29 Maggio, 2018, 10:40:00 di Maurizio Barra

Schiacciato da carico, muore sul lavoro
Stava scaricando rotoli di pellicola in un’azienda agricola

SALERNO29 maggio 201810:36

– SALERNO, 29 MAG – Un operaio di 62 anni, originario di Bellizzi (Salerno), è morto in un incidente sul lavoro avvenuto alle 6,30 in un’azienda agricola nella zona di Acqua dei Pioppi a Eboli, nel Salernitano. L’uomo stava scaricando da un camion dei rotoli di pellicola quando, per cause ancora da accertare, una fune ha ceduto. L’operaio è stato travolto ed è rimasto schiacciato da oltre cento chili di materiale. Sul posto i carabinieri della locale Compagnia che stanno indagando sull’accaduto. Al momento della tragedia era presente un altro operaio ma per la vittima non c’è stato nulla da fare.

Notte di paura in casa di De MitaSorpresi da moglie ex premier, si fanno aprire la cassaforte

AVELLINO29 maggio 201810:42

– AVELLINO, 29 MAG – Notte di terrore per l’ex presidente del Consiglio, Ciriaco De Mita, e sua moglie, Anna Maria, vittime di una rapina all’interno della loro villa di Nusco (Avellino). In quattro, secondo gli investigatori originari dell’Est europeo, sono stati sorpresi dalla signora De Mita in camera da letto intorno alle 3.30. Indossavano guanti e avevano il volto coperto, ma – secondo quanto riferito – non erano armati. Hanno quindi intimato a De Mita di aprire la cassaforte dalla quale hanno portato via monili, collane e preziosi.
Dopo un secolo, Bollate ricorda strageNello scoppio morirono 52 operaie, Hemingway tra i volontari

MILANO29 maggio 201811:20

– MILANO, 29 MAG – “Arrivammo sul luogo del disastro in autocarro, lungo strade ombreggiate da pioppi e fiancheggiate da fossi..Ci ordinarono di perlustrare gli immediati dintorni per vedere se ci fossero dei corpi. Ne trovammo parecchi e la sorpresa fu di scoprire che questi morti non erano uomini, ma donne”: così Ernest Hemingway raccontava la terribile esplosione, avvenuta il 7 giugno 1918, che distrusse la fabbrica Sutter&Thévenot al Castellazzo di Bollate. A causa dello scoppio nel reparto spedizioni, dove si conservavano le bombe a mano, persero la vita 59 lavoratori, dei quali 7 erano uomini e 52 donne tra i 16 e i 30 anni.
Fra i volontari della Croce Rossa c’era anche il giovane Hemingway, che descrisse l’episodio 14 anni dopo nei suoi “Quarantanove racconti”. Questa tragedia, rimasta dimenticata per quasi cento anni, è tornata alla luce nel 2010 grazie al parroco di Castellazzo. Oggi il Comune di Bollate la ricorda con una serie di iniziative tra cui l’inaugurazione di un murale nell’ex Area Sutter&Thévenot.
Maxi rissa, contusi due carabinieriDopo scontro sul posto calca di centinaia di curiosi

NAPOLI29 maggio 201811:24

– NAPOLI, 29 MAG – Due carabinieri sono rimasti contusi nel tentativo di sedare una maxi rissa tra immigrati nella tarda serata ieri in Piazza Principe Umberto, a Napoli. Lo scontro per futili motivi. Sul posto sono intervenuti i militari: uno di loro è rimasto contuso, un altro ha riportato una distorsione al dito di una mano. Per entrambi la prognosi è di dieci giorni. Uno dei partecipanti alla rissa, un algerino di 29 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi, è stato arrestato resistenza e violenza a pubblico ufficiale e nella giornata di oggi sarà sottoposto a processo per direttissima. Dopo il fatto sul posto si è creata una calca di centinaia di curiosi, secondo la ricostruzione fornita dai carabinieri.

Mostro Circeo, Izzo evoca mostro Firenze’Rossella Corazzin uccisa in villa sul Trasimeno di Narducci’

VENEZIA29 maggio 201811:40

– VENEZIA, 29 MAG – Il giallo sulla scomparsa di Rossella Corazzin, la 17enne pordenonese sparita nel 1975 a Tai di Cadore (Belluno) potrebbe intrecciarsi con quello del mostro di Firenze. A unire le due vicende sarebbe la figura di Francesco Narducci, il medico morto nel 1985, legato ai misteri del mostro di Firenze. A chiamarlo in causa è ancora Angelo Izzo, secondo cui Rossella sarebbe stata tenuta prigioniera, violentata e uccisa nel settembre 1975 proprio nella villa sul Trasimeno di Narducci, che avrebbe partecipato al massacro.
Incendio capannone alloggio immigratiUn ferito,denso fumo visibile in città a chilometri di distanza

NAPOLI29 maggio 201812:12

– NAPOLI, 29 MAG – Una densa colonna di fumo, visibile a distanza a Napoli, si è alzata dalla zona del porto a causa dell’incendio di un capannone utilizzato abusivamente da extracomunitari come alloggio. Sul posto sono in corso le operazioni di spegnimento per evitare che l’incendio si propaghi ad un vicino negozio di arredamenti. Uno degli immigrati è rimasto ferito nel tentativo di saltare da un muro alto cinque metri per sfuggire alle fiamme. Nella zona il traffico si è bloccato. Gli occupanti abusivi hanno di fatto realizzato il proprio alloggio in un intercapedine ricavata tra il muro perimetrale e il deposito dei mezzi pubblici.

Atti persecutori a ex, veronese in cellaVittima minacce di morte, pedinamenti e aggressione

VERONA29 maggio 201812:17

– VERONA, 29 MAG – La Squadra Mobile della Questura di Verona ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, Giuliana Franciosi, su richiesta del sostituto procuratore Maria Federica Ormanni, nei confronti di un giovane veronese, accusato di atti persecutori ai danni di una conoscente con la quale aveva intrattenuto una breve relazione. Dalle indagini è emerso che il giovane non solo ha inviato alla vittima messaggi con offese e minacce di morte, ma l’ha spesso seguita in palestra, arrivando anche ad aggredirla fisicamente. Inoltre, in numerose occasioni ha danneggiato l’auto della donna, tagliandole le gomme, sfondando il parabrezza e lesionando la carrozzeria con oggetti appuntiti.
Palagiustizia: udienze in tenda,40 gradiSeconda giornata nelle tensostrutture per giustizia penale Bari

BARI29 maggio 201812:18

– BARI, 29 MAG – Seconda giornata nelle tende per la giustizia penale barese. Le tre tensostrutture montate dalla Protezione civile regionale nel parcheggio sterrato antistante il Palagiustizia di via Nazariantz dichiarato inagibile per pericolo di crollo hanno accolto anche oggi le udienze di rinvio dei processi penali ordinari di primo grado. “Oggi ho dovuto tenere udienza in una tenda con 40 gradi e tra le zanzare, rinviando ad una fantomatica data del 12 novembre in Corte di Assise”, ha detto il giudice Rossella Calia Di Pinto, segretario Anm Bari. Sull’area dove è allestita la tendopoli c’è stato in mattinata il sopralluogo del genio militare per montate una diversa pavimentazione in vista del maltempo che si prevede nei prossimi giorni e che renderebbe impraticabile quella zona di terra e pietre. Ieri sera il procuratore Giuseppe Volpe ha emesso un nuovo provvedimento che organizza il lavoro del personale dipendente del palazzo di via Nazariantz, magistrati, cancellieri e polizia giudiziaria

Card. Boetto ‘Giusto tra le Nazioni’Coordinò centro assistenza ebrei salvandoli dopo leggi razziali

GENOVA29 maggio 201812:21

– GENOVA, 29 MAG – “Non ha mai barattato le ragioni alte del vivere per la propria sicurezza”. Così il cardinale Angelo Bagnasco ha definito il cardinale Pietro Boetto al quale è stata conferita l’onorificenza alla memoria di ‘Giusto fra le Nazioni’. La cerimonia si è tenuta stamani a Palazzo Tursi, a Genova. Dopo i saluti del sindaco Marco Bucci, si sono succeduti gli interventi del card. Bagnasco, del ministro consigliere dell’Ambasciata d’Israele Rafael Erdreich e del rabbino capo di Genova Giuseppe Momigliano. Il ministro ha poi consegnato a Flavio e Mariella Audisio, discendenti del cardinal Boetto, la medaglia alla memoria dei Giusti. Nato a Vigone (Torino) nel 1871, ma divenuto cittadino onorario della città di Genova nel novembre del 1945 Boetto fu coordinatore della delegazione di assistenza agli emigranti ebrei, il cui centro direzionale era a Genova. La struttura riuscì a portare in salvo un gran numero di ebrei che, dopo l’approvazione delle leggi razziali, rischiavano la deportazione nei campi di concentramento.

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