Ultimo aggiornamento 18 Giugno, 2018, 22:34:39 di Maurizio Barra
DALLE 20:00 ALLE 22:34
DI LUNEDì 18 GIUGNO 2018
Migranti, flash mob Caritas al Pirellone
Scalatori dei Ragni di Lecco si calano da edificio a Milano
MILANO18 giugno 201820:00
– MILANO, 18 GIU – Due scalatori del gruppo alpinistico i “Ragni di Lecco”, si sono calati dal “Pirellone”, sede del consiglio della Regione Lombardia nel corso del flash mob anti razzista organizzato da Caritas Ambrosiana, in vista della Giornata Mondiale del Rifugiato.
Scendendo alla cima del grattacielo Pirelli, in corda doppia, i due Ragni di Lecco, con la faccia di un grande scimpanzé raffigurato sulla schiena, hanno metaforicamente rappresentato l’evoluzione umana – spiega la Caritas -. Un testo recitato ha illustrato il senso della scena e spiegato il contributo che nella storia millenaria della nostra specie hanno avuto le migrazioni. Una volta giunti a terra, 15 figuranti travestiti da scimmie sono usciti dai loro costumi e divenuti in questo modo simbolicamente uomini, hanno lanciato lo slogan Scendi dalla pianta. Be human che è anche l’hashtag del social contest proposto da Caritas Ambrosiana nell’ambito della campagna internazionale “Share the journey”.
Stadio: Raggi convocata seconda voltaPer chiarire alcuni elementi emersi dopo audizione venerdì
ROMA18 giugno 201820:18
– ROMA, 18 GIU – La sindaca Virginia Raggi è stata convocata oggi in Procura nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio della Roma. Raggi era già stata ascoltata in qualità di testimone dai magistrati venerdì scorso. La nuova convocazione della sindaca è stata dettata dall’esigenza di chiarire alcuni elementi emersi negli ultimi giorni e successivi all’audizione avvenuta venerdì scorso. E’ quanto si apprende da fonti della Procura di Roma in relazione al secondo atto istruttorio, il secondo in tre giorni, che ha visto la sindaca a confronto con i magistrati di piazzale Clodio. L’audizione di oggi è durata circa 45 minuti.
Vaticano regala Nikon che ha immortalato Pontefici a ex clochardDa scatti a Benedetto XVI e Francesco a quelli per strade di Roma, la rinascita
CITTA’ DEL VATICANO18 giugno 201821:22
Dagli scatti al Papa alle fotografie sulla vita di strada: sarà questa la nuova ‘vita’ di una Nikon usata dai fotografi ufficiali della Santa Sede. La Divisione produzione fotografica di Vatican Media ha deciso di donare la macchina fotografica, compresa di obiettivo, scheda di memoria e caricabatterie a Daniele Ciarlantini, un ex senzatetto che potrà così documentare la vita di strada a Roma, e le attività della Ronda della Solidarietà, l’associazione dei volontari che assistono i clochard, dando loro cibo, vestiti, ma anche vicinanza e affetto.Le prime due macchine, tascabili e automatiche, Daniele le ha avute dalla stessa associazione, che lo ha inserito in un progetto e gli ha chiesto di scattare foto di Roma durante i suoi quotidiani spostamenti alla ricerca di un pasto caldo, di una bevanda, di un luogo dove ripararsi dalla pioggia e dal freddo, di un amico con il quale scambiare due parole. Oggi Daniele – racconta Vatican News – ha di nuovo un tetto, dopo essere finito sulla strada per aver perso il lavoro, e le sue foto migliori sono state protagoniste, nel 2016, della mostra “Autobiografia di strada” ospitata dall’Idi.”La fotografia mi realizza – racconta Daniele Ciarlantini al portale vaticano – quando ho la macchina fotografica la sento parte di me, del mio stile di vita, e quindi mi completa. Ho iniziato a fotografare quasi per gioco, e da lì è nata una passione. La mia è fotografia da strada, per raccontare ciò che vivo per strada. Prima ero una persona che non aveva un obiettivo, uno scopo, adesso il mio obiettivo sono le fotografie che faccio vivendo la strada, comunicando ciò che è realmente la strada. E quindi mi fa sentire quasi un raccontastorie”.ù”A Roma trovare cibo non è così difficile – dice Marzia Giglioli, presidente della Ronda della Solidarietà – anche se la situazione è molto grave. Per fortuna c’è molta solidarietà, quello che manca è la vicinanza con queste persone, il loro esistere. Girarsi dall’altra parte è la nostra colpa. Quelli che vivono sulla strada hanno bisogno di diventare reali, perché sono invisibili”.