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L'italiana arrestata ieri a Istanbul "sta bene"

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Ultimo aggiornamento 27 Novembre, 2022, 00:52:13 di Maurizio Barra

L’italiana in custodia da ieri a Istanbul dopo essere stata fermata durante la manifestazione per celebrare la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne “sta bene ed è riuscita a sentire i suoi cari in Italia”. Lo hanno riferito all’Ansa attivisti che hanno potuto incontrarla presso la stazione di polizia del quartiere Karakoy, dove si trova assieme a un’altra donna dell’Azerbaigian, sempre fermata ieri durante la dimostrazione che era stata vietata dalla prefettura di Istanbul. 

La ragazza italiana fermata durante un corteo non autorizzato si chiama Dalila Procopio e domani sarà trasferita in un centro di rimpatrio. Lo ha detto all’Ansa un’avvocatessa tra le attiviste che hanno organizzato la dimostrazione. Dalila Procopio si trovava in Turchia da qualche mese con un visto turistico, ha aggiunto. La ragazza aveva passato un periodo in Turchia come studentessa Erasmus e, dopo il rientro in Italia, era tornata a Istanbul in settembre con un visto turistico. 

Sono state circa 200 le donne fermate durante la manifestazione a Istanbul ieri. Lo ha riferito sui propri canali social l’associazione di attiviste ‘Woman’s Platoform – 25 novembre’, che ha riportato anche il fermo di due donne straniere, tra cui c’è la giovane italiana, come confermato dalla Farnesina

Molte donne hanno deciso di scendere in piazza a Istanbul, nonostante le autorità avessero vietato la manifestazione. Secondo quanto riferito dalle attiviste, la polizia ha immediatamente circondato le manifestanti, per poi procedere con i fermi, insulti, minacce e perquisizioni. L’associazione ha anche pubblicato la foto di una giovane a cui sarebbe stata spezzata una gamba in due punti durante la custodia della polizia. Sempre secondo le attiviste, agli avvocati volontari è stato impedito di incontrare le donne fermate, la maggior parte delle quali è stato poi rilasciata durante la notte e nella mattinata di oggi.
 

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