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La Ocean Viking è arrivata nel porto di Marina di Carrara con 95 migranti a bordo

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Ultimo aggiornamento 30 Gennaio, 2023, 01:18:54 di Maurizio Barra

La nave Ocean Viking dell’ong Sos Méditerranée è arrivata al porto assegnato di Marina di Carrara con 95 migranti ( tra cui 38 minori, 33 non accompagnati) raccolti davanti alle coste della Libia. In corso le procedure di avvicinamento alla banchina e l’attracco, poi i primi accertamenti delle autorità italiane a bordo. La navigazione si è svolta stamani con mare calmo. 

In porto è presente il personale delle autorità marittime, della protezione civile, sanitario, della Regione Toscana per le attività di accoglienza dei 95 migranti, tra cui sono confermate le presenze di 15 donne e di 38 minori di cui 33 non accompagnati. I primi a intervenire salendo a bordo sono stati i funzionari della sanità di frontiera, la guardia costiera e la polizia. Sulla nave vengono fatti i primi esami medici, fra cui i tamponi Covid, poi i migranti verranno trasferiti a piccoli gruppi con van e pulmini a Carrara Fiere, distante circa un chilometro, dove in uno dei padiglioni ci sarà il secondo screening medico e l’identificazione per tutti. Nell’ambito del sistema protezione civile regionale sono presenti i volontari di Cri, Anpas e Misericordie, attivati sia sulla banchina, sia nella fiera. Il Comune di Carrara in coordinamento con la prefettura di Massa Carrara si occuperà degli aspetti successivi dell’accoglienza con i servizi sociali. La nave Ocean Viking batte bandiera norvegese. A causa dell’ingombro di due container della ong sul ponte, secondo quanto appreso, la bandiera non è esibita a poppa ma su un albero, accanto a quella di cortesia italiana.

Le operazioni per l’arrivo e l’attracco in porto della Ocean Viking sono seguite anche dall’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale che gestisce il porto de La Spezia (dove ieri è arrivata la nave ong Geo Barents) e di Marina di Carrara.

Lo sbarco della Geo Barents a La Spezia: operazioni ancora molto lunghe

Sono ripresi gli sbarchi dei migranti dalla Geo Barents, la nave della ong Medici Senza Frontiere arrivata ieri pomeriggio nel porto della Spezia con 237 naufraghi, tra i quali 27 donne (una incinta e una con un ginocchio rotto che sono state trasferite all’ospedale di Sarzana) e 87 minori (74 non accompagnati). A bordo hanno trascorso la notte 99 uomini adulti, tutti gli altri erano sbarcati ieri. Oltre un centinaio di persone ha dormito invece sulle brandine allestite all’ex Terminal 1 di Largo Fiorillo, trasformato in centro di prima accoglienza. Si tratta in particolare di coloro che hanno già completato l’iter dei controlli sanitari e di polizia e che sono in attesa dei pullman che dovrebbero portarli alle loro destinazioni, in particolare in Nord Italia ma anche al Centro e al Sud. Solo una piccola parte dei 23 minori non accompagnati destinati alle strutture della Spezia sono già stati spostati. In tutto sarebbero già statie accompagnate verso i centri di accoglienza italiani una trentina di persone. 

Sono attesi tempi lunghi per sapere se la Geo Barents ha contravvenuto o meno al decreto Piantedosi che prevede di fare rotta sul porto sicuro’ appena indicato all’imbarcazione. La nave dopo aver saputo di dover andare alla Spezia, dopo aver compiuto un primo salvataggio, ne ha compiuti altri due ravvicinati. “Noi eravamo diretti alla Spezia – si difende l’equipaggio – poi è arrivata la segnalazione di un natante in difficoltà. Lo abbiamo segnalato al governo italiano e non abbiamo avuto risposta. Constatato che non c’era certezza che altre navi fossero in zona siamo intervenuti”. Immediatamente dopo ha compiuto un altro salvataggio nella stessa area. 

Ora rischia il sequestro per due mesi e il capitano una sanzione da 10 a 50mila euro. “Noi non lasceremo il porto della Spezia senza l’autorizzazione per farlo”, dice Msf. Sarà la prefetta Maria Luisa Inversini a verificare, consultati i verbali dipolizia, l’eventuale violazione del decreto Piantedosi.

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