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Ultimo aggiornamento 18 Marzo, 2023, 11:27:36 di Maurizio Barra
A distanza di tre anni, la fine della pandemia di Covid-19 appare finalmente prossima. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) si è detta oggi “fiduciosa” che l’emergenza internazionale possa terminare entro l’anno, ed il virus SarsCoV2 – che ha fatto sino ad oggi 7 milioni di morti nel mondo – diventerà paragonabile a quelli dell’influenza stagionale. Intanto, in Italia continua a diminuire il numero dei nuovi casi e dei decessi settimanali, così come quello dei ricoverati nei reparti e nelle terapie intensive.
Rassicuranti sono, infatti, le previsioni che arrivano dall’Oms. “Penso che stiamo arrivando a un punto in cui potremo guardare al Covid-19 allo stesso modo in cui guardiamo all’influenza stagionale”, ha sottolineato in una conferenza stampa il direttore delle emergenze Michael Ryan. Ciò non vuol dire che il virus SarsCoV2 scomparirà, ma sicuramente non avrà più un impatto devastante sui sistemi sanitari come accaduto nei momenti più bui della pandemia. Il Covdi cioè, ha chiarito Ryan, rimarrà “una minaccia per la salute, un virus che continuerà a uccidere. Ma un virus che non sta sconvolgendo la nostra società o sconvolgendo i nostri sistemi ospedalieri, e credo tutto ciò avverrà, come ha detto il direttore dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, quest’anno”. Proprio Ghebreyesus si è detto infatti “fiducioso” che nel 2023 saremo in grado di affermare che il Covid è finito come emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. Sabato scorso, l’11 marzo, ha ricordato, è stato il terzo anniversario da quando l’Oms ha descritto per la prima volta lo scoppio globale del Covid come una pandemia. Ora, ha aggiunto, “abbiamo il dovere verso noi stessi di porre fine a questa pandemia il prima possibile”.
Ciò a fronte di un bilancio pesantissimo: “Tre anni dopo, ci sono quasi sette milioni di decessi segnalati, anche se sappiamo che il numero effettivo è molto più alto – ha precisato Ghebreyesus – e se per la prima volta il numero settimanale di decessi segnalati nelle ultime quattro settimane è stato inferiore rispetto a quando si è descritto per la prima volta il Covid-19 come una pandemia, tuttavia più di 5.000 morti a settimana sono 5.000 di troppo per una malattia che può essere prevenuta e curata”. L’Oms ha dichiarato il Covid-19 una emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale il 30 gennaio 2020, con l’obiettivo di “spronare i Paesi ad intraprendere azioni decisive, ma – ha anche rilevato il direttore generale Oms – non tutti i Paesi lo hanno fatto”. Ma guardando al futuro, prioritario è lavorare insieme, “condividendo ogni dato”, per “rafforzare le difese del mondo contro future epidemie e pandemie”. In questa direzione, ha chiarito, va il Pandemic Accord, l’accordo per combattere le pandemie a livello planetario su cui è a lavoro l’agenzia: “Questo accordo non darà all’Oms il potere di dettare la politica a nessun paese. Questo sarà un accordo tra paesi”, ha detto Ghebreyesus. I numeri si confermano comunque globalmente in calo. Dal 13 febbraio al 12 marzo 2023 sono stati segnalati 4,1 milioni di nuovi casi di Covid nel mondo pari a -40% rispetto ai 28 giorni precedenti, anche se in Europa crescono del 20%. I decessi, nello stesso arco di tempo, sono stati invece 28.000, pari a -57% a livello globale, secondo il bollettino Oms.
Alla vigilia della Giornata nazionale che ricorda le vittime della pandemia, che nel nostro Paese sono quasi 200mila, la situazione epidemiologica, afferma il direttore Prevenzione del ministero della salute Gianni Rezza, “sembra evolvere in senso positivo, con un impatto clinico molto basso”. In Lombardia, per la prima volta dal 20 febbraio 2020, le terapie intensive oggi non registrano alcun paziente Covid. A livello nazionale, calano i nuovi casi ed i decessi: secondo i dati settimanali del ministero della Salute, sono infatti 23.730 le nuove diagnosi (-1,1%) ed i deceduti sono 212 (-1,9%), ed anche l’Rt scende a 0,94 da 0,97. E l’Italia si prepara: “Stiamo riprendendo il nuovo piano pandemico che era stato fatto in occasione del Covid e credo che la cosa più importante sia trarre insegnamento, capire quello che non ha funzionato allora e evitare di ripetere errori se ce ne sono stati, in futuro”, ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci.
Sono nato a Torino, il 19 Febbraio 1968. Ho alle spalle un'educazione direi Umanistica di base, avendo frequentato il Liceo Classico Valsalice e Lingue e Lettere Moderne all'Università. Grande passione per tutto ciò che è una tastiera, dal pianoforte o simili, ai PC, di cui peraltro amo anche il touch. Inoltre, un'altra mia grande passione, è lo sport e mi ha molto coinvolto, siccome ho lavorato molto su di me negli anni, passando attraverso varie fasi, nelle quali sono ingrassato moltissimo e poi sono diventato assai magro, dunque, siccome più volte ho dovuto intervenire su di me, ho voluto approfondire questo discorso ed ho conseguito il Master CFT come Personal Fitness Trainer presso Issa Italia. La voglia e l'interesse ad approfondire tante tematiche e la curiosità olistica, alle volte giocano brutti scherzi, perchè si rischia di iniziare tutto e concretamente di non riuscire a concludere nulla. Bisogna in teoria scegliere cosa fare da grande, il fatto è che io sono già ben cresciuto ed ora mi sento assai coinvolto dall'ambito tecnologico e dunque spero, soprattutto, di essere un intermediario tra i vedenti, diciamo, o comunque tra tutti e proprio chi è non vedente come me, sia per mostrare quante cose si possono fare in autonomia, sia per avvicinare (e qui mi appello a sviluppatori, amanti di softwares etc...) la facilità e l'accesso all'uso completo della tecnologia anche da parte degli stessi non vedenti, che comunque si devono spesso scontrare con grafici, pagine poco accessibili e continui escamotage, per fare cose che, con il famoso click, in teoria si risolvono subito e questo poi non è sempre vero; in sostanza lo scopo o l'idea sono quelli di avvicinare i vedenti, sviluppatori di apps e siti, a renderle più accessibili, metendo dunque a disposizione la mia conoscenza delle Tecnologie Assistive (Assistive Tecnologies) di cui mi ritengo un buon conoscitore. Non parliamo poi delle Apps Mobili ed anche di quel mondo, davvero meraviglioso ed il cui approccio per me è stato direi facile, ma mi rendo conto che non è così per tutti. Quindi, spero, nel tempo, di mettere a disposizione la mia modestissima ed umile e piccola esperienza, mantenendo vivo ogni nuovo possibile fronte di apprendimento e confronto e conoscenza, tutti utili e sempre necessari, non si smette mai di imparare e neanche di confrontarsi. Dunque, spero di avervi con me, sempre più numerosi, lungo questo nuovo cammino! Inoltre, siccome la tecnologia non è soltanto procedure, tutorials su come usare un sistema operativo o su come riparare PC, ma offre anche molti strumenti di consultazione, visione, ascolto, cercherò di condividere con voi le mie impressioni e quindi files, contenuti multimediali o altro, non avranno soltanto attinenza tecnologica, ma qualcosa a che fare con la rete l'avranno. Anzi, sono benvenuticommenti, suggerimenti e proposte. Con il trascorrere del tempo, il sito ha preso la direzione informativa. Pur essendo da solo a gestire tutta questa mole di notizie, prometto di dare sempre il massimo per fornire tutte le notizie il più possibile aggiornate in tempo reale, relative a tantissime categorie: Mondo, Cronaca, Economia, Politica, Tecnologia, Scienza, Medicina, Spettacoli, Cinema, Musica, Cultura, Calcio e sport, Regione Piemonte, tutto, ma proprio tutto, sulla Juventus e molto, molto altro. Grazie a tutti!
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